","Libano: esplode la rabbia contro la Siria","post",1350914203,[62],"http://radioblackout.org/tag/medioriente-libano-siria/",[26],{"post_content":65,"post_title":70,"tags":74},{"matched_tokens":66,"snippet":68,"value":69},[67],"Libano","\u003Cmark>Libano\u003C/mark>: Fortissime proteste a Beirut hanno","\u003Cmark>Libano\u003C/mark>: Fortissime proteste a Beirut hanno accompagnato ieri i funerali di Wissam Al Hassan, potente capo dell'Intelligence della polizia libanese ucciso in un'attentato venerdì 19 ottobre. Migliaia di persone hanno tentato di assaltare una sede del governo e chiesto le dimissioni del primo ministro Najib Miqati accusandolo di essere “amico” della \u003Cmark>Siria\u003C/mark>.\r\n\r\nAbbiamo parlato di questo e di altri possibili scenari di guerra in Medio Oriente con Marco De Michelis, professore di Storia dei paesi islamici all'università di Torino\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/Libano-De-Michelis.mp3\"] Scarica l'audio della diretta",{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":73},[67,72],"Siria","\u003Cmark>Libano\u003C/mark>: esplode la rabbia contro la \u003Cmark>Siria\u003C/mark>",[75],{"matched_tokens":76,"snippet":79},[15,77,78],"libano","siria","\u003Cmark>medioriente\u003C/mark> \u003Cmark>libano\u003C/mark> \u003Cmark>siria\u003C/mark>",[81,86,89],{"field":36,"indices":82,"matched_tokens":83,"snippets":85},[48],[84],[15,77,78],[79],{"field":87,"matched_tokens":88,"snippet":73,"value":73},"post_title",[67,72],{"field":90,"matched_tokens":91,"snippet":68,"value":69},"post_content",[67],1736172819517538300,{"best_field_score":94,"best_field_weight":95,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":48,"score":96,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":48},"3315704398080",13,"1736172819517538411",{"document":98,"highlight":116,"highlights":127,"text_match":92,"text_match_info":134},{"cat_link":99,"category":100,"comment_count":48,"id":101,"is_sticky":48,"permalink":102,"post_author":51,"post_content":103,"post_date":104,"post_excerpt":54,"post_id":101,"post_modified":105,"post_thumbnail":106,"post_thumbnail_html":107,"post_title":108,"post_type":59,"sort_by_date":109,"tag_links":110,"tags":114},[45],[47],"16652","http://radioblackout.org/2013/06/rivedendo-il-remake-dellinsidia-neocoloniale/"," \r\n\r\n\r\n\r\nDovunque e sempre negli ultimi decenni sembra che si ripetano le strategie e le forme belicose del neocolonialismo capitalista. Dal Kosovo alla Libia, una sottesa guerra per procura ammantata da sedicnete democrazia esportata, che continua a estendersi a partire dalle aggressioni con cecchini e morti civili volte a rendere indispensabile l'intervento esterno da parte della comunità internazionale con il compito di restituire alle potenze coloniali le loro colonie. Questo argomento coinvolge anche la disinformazione mistificante che nasconde i reali interessi, ma anche i traffici, le smentite e le denunce, gli strumenti di guerra disseminati nelle varie basi e prodotti militari con i soldi dei contribuenti... la sottrazione di ricchezza stornata per le spese dei giochi di guerra e la miseria esportata in luoghi dove viene indotto il conflitto, perchè poi ritorni indietro come guerra tra poveri. Mentre lor signori si siedono al tavolo a firmare contratti miliardari dopo che si è fatto strame di territori e persone, esattamente come da sempre il colonialismo ha sezionato i paesi con il righello, tirando linee su cartine geografiche.\r\n\r\nA tutto questo si contrappone la memoria che si radica nella Resistenza e arriva fino al No Muos nella ricostruzione di Luigi del Comitato per la pace di Milano, che ha orgnaizato una manifestazione l'8 giugno in largo Donegani al consolato americano alle 17 per rifiutare ogni centesimo per i signori della guerra.\r\n\r\ncontro guerra imperialista","6 Giugno 2013","2013-06-17 11:04:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/06/volto_della_guerra-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"251\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/06/volto_della_guerra-300x251.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/06/volto_della_guerra-300x251.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/06/volto_della_guerra.jpg 480w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Rivedendo il remake dell'insidia neocoloniale",1370539477,[111,112,62,113],"http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/internazionalismo/","http://radioblackout.org/tag/siria/",[22,115,26,72],"internazionalismo",{"tags":117},[118,120,122,124],{"matched_tokens":119,"snippet":22},[],{"matched_tokens":121,"snippet":115},[],{"matched_tokens":123,"snippet":79},[15,77,78],{"matched_tokens":125,"snippet":126},[72],"\u003Cmark>Siria\u003C/mark>",[128],{"field":36,"indices":129,"matched_tokens":130,"snippets":133},[17,14],[131,132],[15,77,78],[72],[79,126],{"best_field_score":94,"best_field_weight":95,"fields_matched":28,"num_tokens_dropped":48,"score":135,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":48},"1736172819517538409",{"document":137,"highlight":157,"highlights":174,"text_match":182,"text_match_info":183},{"cat_link":138,"category":139,"comment_count":48,"id":140,"is_sticky":48,"permalink":141,"post_author":51,"post_content":142,"post_date":143,"post_excerpt":54,"post_id":140,"post_modified":144,"post_thumbnail":145,"post_thumbnail_html":146,"post_title":147,"post_type":59,"sort_by_date":148,"tag_links":149,"tags":154},[45],[47],"96541","http://radioblackout.org/2025/03/il-genocidio-a-gaza-non-si-e-mai-fermato-ripresi-i-raid-aerei-a-tappeto/","L'attacco con ingenti raid aerei che è stato mosso su Gaza a partire dalla notte del 17 Marzo e che da allora continua incessantemente, denominato dal governo Israeliano \" Forza e fuoco\", pone un ulteriore accellerazione al processo di rasa al suolo della striscia di Gaza tramite pulizia etnica e sfollamento, rendendo invivibile il territorio.\r\n\r\nI bombardamenti hanno colpito Jabaliya, Beit Hanoun, Gaza City, Nuseirat, Deir el-Balah, Khan Younis e Rafah finanche l’area di al-Mawasi.\r\n\r\nNell'arco quasi due giorni di attacchi si contano già più di 400 vittime civili e un'aggravamento ulteriore delle già minime condizioni del sistema sanitario. I medici dichiarano infatti che al minuto muore un ferito e che si ritrovano costretti a dover operare nella completa assenza di antidolorifici o anestetici, bloccati insieme a tutti i camion con gli aiuti che Iraele continua a sbarrare ai valichi.\r\n\r\nI prodromi di questo attacco, già organizzato da una settimana, sono stati anticipati dal cambio di direttiva dello stato maggiore da Herzi Halevi a Eyal Zamir che dal suo insediamento ha promesso maggiore crudeltà negli attacchi sulla striscia e un'attacco di lunga durata e si va ad aggiungere alle plurime dichiarazioni di parte statunitense che delle ultime settimane promettono un futuro per Gaza di ricostruzione a benefit di una speculazione edilizia in mano sionista.\r\n\r\nE' infatti esplicito che l'alleato statunitense promuova e condivida le decisioni di Nethanyau, così come è evidente che il governo israeliano si sia sempre premurato di avvisare lo stato complice prima di ogni azione. Si può quindi leggere in questa serie di attacchi il primo passo della messa in atto del piano di deportazione di massa promosso da Donald Trump.\r\n\r\nQuale la situazione attuale nella Striscia e quale un possibile immediato futuro degli attacchi in Cisgiordania? Quali i giochi statunitensi e il futuro della regione tra accordi tra Libano e Siria, i cui confini sono ancora invasi da israele, e uno Yemen in battaglia aperta con gli U.s.a. e Tel Aviv?\r\n\r\nNe parliamo con la caporedattrice di Pagine Esteri Eliana Riva\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/RivaPalestina18-03.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","19 Marzo 2025","2025-03-19 14:22:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Immagine-19-03-25-14.14-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"137\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Immagine-19-03-25-14.14-300x137.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Immagine-19-03-25-14.14-300x137.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Immagine-19-03-25-14.14-768x351.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Immagine-19-03-25-14.14.jpg 995w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il genocidio a Gaza non si è mai fermato: ripresi i raid aerei a tappeto",1742394149,[150,111,151,152,153],"http://radioblackout.org/tag/conflitto-arabo-israeliano/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/medioriente/","http://radioblackout.org/tag/palestina/",[155,22,24,15,156],"conflitto arabo-israeliano","palestina",{"post_content":158,"tags":162},{"matched_tokens":159,"snippet":160,"value":161},[67,72],"della regione tra accordi tra \u003Cmark>Libano\u003C/mark> e \u003Cmark>Siria\u003C/mark>, i cui confini sono ancora","L'attacco con ingenti raid aerei che è stato mosso su Gaza a partire dalla notte del 17 Marzo e che da allora continua incessantemente, denominato dal governo Israeliano \" Forza e fuoco\", pone un ulteriore accellerazione al processo di rasa al suolo della striscia di Gaza tramite pulizia etnica e sfollamento, rendendo invivibile il territorio.\r\n\r\nI bombardamenti hanno colpito Jabaliya, Beit Hanoun, Gaza City, Nuseirat, Deir el-Balah, Khan Younis e Rafah finanche l’area di al-Mawasi.\r\n\r\nNell'arco quasi due giorni di attacchi si contano già più di 400 vittime civili e un'aggravamento ulteriore delle già minime condizioni del sistema sanitario. 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Per altre ragioni anche gli USA cavalcano l'onda della propaganda egemone che li vede protagonisti di una \"paziente\" trama diplomatica per nascondere la realtà di una chiara volontà di affiancare Israele nel genocidio dei palestinesi e il loro esodo dalle terre della Striscia di Gaza.\r\n\r\nCome dice Cosimo Caridi: “Washington non vuole una guerra regionale, ma al tempo stesso ritiene fondamentale che Tel Aviv rimanga la vera potenza dell’area. Blinken sta cercando di calmare tutti, ma ugualmente garantisce che le armi, soprattutto le munizioni, non manchino a Israele. Se abbiamo imparato una cosa dall’Ucraina è che nessun paese europeo ha colpi sufficienti per una guerra di attrito. Se l’Italia fosse trascinata in un conflitto avremmo munizioni per due o tre giorni. In medioriente non è così, se la guerra si allarga sarà una cosa lunga. Si stima che solo Hezbollah abbia 30mila missili. L’unica mossa che sbloccherebbe tutto è un cessate il fuoco su Gaza.”.\r\n\r\n\r\nTutto questo accade mentre Israele attacca l'ONU dichiarando che abbia partecipato all'offensiva di Hamas del 7 ottobre oltre ad sostenere che i due giornalisti uccisi, Thuria e Al Dahdouh, facessero parte di Hamas e della Jihad islamica. Inizia inoltre il processo alla Corte Internazionale di giustizia dell'Aja che vede Israele alla sbarra per genocidio, come è stato messo in luce dal Sudafrica che ha mosso l'istanza.\r\n\r\n\r\n\r\nInsieme a Marco Magnano, giornalista indipendente in Libano, abbiamo commentato gli ultimi aggiornamenti.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Marco-Magnano-Israele-ONU-2024_01_11_2024.01.11-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","12 Gennaio 2024","2024-01-12 15:24:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/27c0fc22af14054eb4988eb2fae98177-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/27c0fc22af14054eb4988eb2fae98177-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/27c0fc22af14054eb4988eb2fae98177-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/27c0fc22af14054eb4988eb2fae98177.jpg 700w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Aggiornamenti sulla guerra in Palestina: Israele attacca l'ONU.",1705073042,[201,151,202],"http://radioblackout.org/tag/gaza/","http://radioblackout.org/tag/onu/",[204,24,205],"Gaza","ONU",{"post_content":207},{"matched_tokens":208,"snippet":209,"value":210},[72],"del lancio di razzi dalla \u003Cmark>Siria\u003C/mark> contro lo Stato ebraico, o","Le ultime notizie sulla guerra alla Striscia di Gaza indicano il disinteresse da parte di differenti attori in campo, più o meno spazialmente attigui, a intervenire in maniera esplicita e attiva nella guerra, fatta eccezione per lo Yemen attraverso gli attacchi degli Houthi alle navi mercantili e petroliere israeliane dirette nei porti del Mediterraneo (che hanno immediatamente subito il contrattacco da parte degli Stati Uniti e della Gran Bretagna che questa notte hanno bombardato la regione).\r\n\r\nNonostante alcuni eventi che hanno rotto degli equilibri, come l'uccisione del dirigente di Hamas, secondo Israele responsabile del lancio di razzi dalla \u003Cmark>Siria\u003C/mark> contro lo Stato ebraico, o di un combattente di Hezbollah ucciso nel sud del \u003Cmark>Libano\u003C/mark>, né il \u003Cmark>Libano\u003C/mark>, né l'Iran hanno dichiarato di voler prendere parte al conflitto al fianco della Palestina. 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Però in questa lettura superficiale è opportuno discernere meglio quanto i due movimenti sono davvero assimilabili e quanto invece le istanze differiscono; come possono interagire tanto disparate provenienze confessionali, politiche, sociali; quanto incombono dall'esterno le manovre che producono così tanti conflitti riconducibili a un'unica guerra annosa tra potenze locali e influenze globali e quanto le proteste si contrappongono al controllo esterno oltre a quelle mosse contro lo stato e contro tutti i protagonisti, di cui si chiedono tout-court le dimissioni in blocco?\r\n\r\nAbbiamo provato a chiedere lumi a Michele Giorgio che ha tracciato un'analisi lineare – per quel che è consentito in Medioriente– tra povertà, intese tra le fazioni in piazza e fuori, stalli politici, carovita e corruzione, situazione geopolitica e imposizioni del Fmi...\r\n\r\nbisogna considerare ogni fattore_dirompenti dall'interno o frutto di geostrategie","1 Novembre 2019","2019-11-01 17:10:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/beirut_nov2019-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"210\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/beirut_nov2019-300x210.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/beirut_nov2019-300x210.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/beirut_nov2019-768x539.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/beirut_nov2019.jpg 810w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Spontaneità e manovre mediorientali: a Beirut è un po' vero tutto",1572628218,[232,233,234,235,236],"http://radioblackout.org/tag/beirut/","http://radioblackout.org/tag/hezbollah/","http://radioblackout.org/tag/iran/","http://radioblackout.org/tag/iraq/","http://radioblackout.org/tag/piazze-mediorientali/",[238,239,20,240,35],"Beirut","hezbollah","iraq",{"post_content":242},{"matched_tokens":243,"snippet":244,"value":245},[67],"le condizioni di vita in \u003Cmark>Libano\u003C/mark> (e ancor più in Iraq)","Indubbiamente le condizioni di vita in \u003Cmark>Libano\u003C/mark> (e ancor più in Iraq) sono particolarmente difficili per il costo della vita, per la lotta tra poveri, per la quantità davvero numerosa di profughi \u003Cmark>siria\u003C/mark>ni che si aggiungono a quelli annosi palestinesi... e probabilmente anche le strategie orchestrate da potenze straniere sono in gioco nella mobilitazione di piazza che dura ininterrottamente da due settimane a Beirut e ha causato 300 morti in Iraq. 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L'Iran è anche il grande nemico dell'Occidente e così, dopo il disgelo abbozzato dall'amministrazione Obama e la sospensione delle sanzioni, si è tornati ad un'aperta ostilità essendo questi l'unica forza capace di mettere in discussione lo strapotere di Israele nell'area e di giocare realmente in proprio.\r\n\r\nCosì il caos sistemico avanza, prodotto dall'intersezione di livelli differenti che generano una narrazione frammentata in cui è spesso difficile inquadrare i reali obiettivi perseguiti sul campo. L'offensiva contro l'Iran passa ad esempio anche dall'espulsione del Qatar e dalla guerra finanziaria che sembra profilarsi contro questo vecchio alleato dei Sauditi che hanno subito colpito Al Jazeera, considerata un pericolo mortale per la propaganda delle petrolmonarchie.\r\n\r\nCome in passato chiediamo aiuto ad Alberto Negri de IlSole24Ore per capire meglio come prosegue l'incasinamento sistemico dell'area mediorientale e le potenziali conseguenze dell'attacco a Tehran.\r\n\r\nnegri Iran\r\n\r\n \r\n\r\n ","8 Giugno 2017","2017-06-10 12:25:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/tehran-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"191\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/tehran-300x191.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/tehran-300x191.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/tehran-768x489.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/tehran-1024x652.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/tehran.jpg 2000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Tehran, Qatar... cambio di alleanze per gli interessi dell’era Trump",1496954141,[267,268,269,234,270,152,271,272],"http://radioblackout.org/tag/arabia-saudita/","http://radioblackout.org/tag/caos-sistemico/","http://radioblackout.org/tag/daesh/","http://radioblackout.org/tag/isis/","http://radioblackout.org/tag/mezzaluna-sciita/","http://radioblackout.org/tag/quatar/",[274,31,275,20,18,15,33,276],"arabia saudita","Daesh","quatar",{"post_content":278,"tags":282},{"matched_tokens":279,"snippet":280,"value":281},[72],"di Bagdad, lo fa in \u003Cmark>Siria\u003C/mark> sostenendo il regime alauita di","La rivendicazione dell'Isis degli attentati a Tehran è arrivata secondo le attese, una sorta di sanguinoso marchio impresso su decenni di politica estera dell'Iran e di contrapposizione tra la repubblica islamica e un universo sunnita che ha sempre mal sopportato l'esistenza di una “Mezzaluna sciita”.\r\n\r\nL'Iran viene colpito perché è lo stato del Medio Oriente che da più tempo e con maggiore efficacia combatte contro il jihadismo sunnita: lo fa in Iraq con i Pasdaran del generale Soleimani, a fianco del governo maggioranza sciita di Bagdad, lo fa in \u003Cmark>Siria\u003C/mark> sostenendo il regime alauita di Bashar Assad e appoggiando in \u003Cmark>Libano\u003C/mark> gli Hezbollah, da sempre in lotta con i gruppi radicali sunniti. 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