","Torino. Una Combo traballante","post",1580215291,[63,64,65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/combo/","http://radioblackout.org/tag/gentrification/","http://radioblackout.org/tag/mercato-centrale/","http://radioblackout.org/tag/porta-palazzo/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[26,15,34,32,23],{"post_content":70,"tags":76},{"matched_tokens":71,"snippet":74,"value":75},[72,73],"Mercato","Centrale”","I rumores che provengono da “\u003Cmark>Mercato\u003C/mark> \u003Cmark>Centrale”\u003C/mark>, botteghe e ristorantini di tendenza,","Il 16 gennaio a Porta Palazzo ha aperto Combo, un ostello di charme per i giovani turisti in viaggio per la Torino gentrificata.\r\nLa presentazione del nuovo Ostello ci racconta bene il senso dell’operazione:\r\n“Scegliere un quartiere significa sposare un’idea di comunità e di bellezza. Scoprire l’antica caserma dei pompieri di Porta Palazzo a Torino è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Un edificio imponente ma in armonia con il contesto urbano, magnetico e al tempo stesso aperto al mondo, in cui estetica postindustriale, energie multietniche e identità locale si incontrano e si fondono. Il tutto a pochi passi dal più grande \u003Cmark>mercato\u003C/mark> d’Europa, nel cuore di una delle città più sofisticate e imprevedibili d’Italia.”\r\nUn pizzico di colore, un tantinello di pura invenzione per attrarre una clientela giovane e giovanilista, creativa e sofisticata.\r\n\r\nL’ostello è il cuore di un meccano sociale, una “combo” commerciale dove l’immagine è la merce di maggior pregio.\r\nSempre dalla presentazione: “Con i suoi oltre 5000 metri quadri, Combo a Torino è molto più di un ostello: è un ristorante, una radio, uno shop, spazi pensati per le esigenze e la curiosità di chi viaggia e di chi resta. A tutto questo si aggiunge l'Atlas Room, una grande sala rilassante e insonorizzata in cui organizzare proiezioni ed eventi, e la Fire Hall, un suggestivo spazio espositivo dai soffitti a volta per ospitare mostre, workshop e residenze. Combo è la casa in cui tutto succede, il grande salotto in cui Torino incontra il mondo.”\r\nLe residenze saranno il fiore all’occhiello: 37 alloggi popolari in una quartiere dove la gente che ci vive viene poco a poco allontanata dai fitti che salgono, dalla polizia che moltiplica controlli e retate, dallo sgombero del Balon dei poveri.\r\nLa sintesi la fa l’assessore Alberto Sacco, che dichiara che questa “combo” contribuirà a “far tornare i cittadini di Torino a Porta Palazzo”… con buona pace di quelli che ci abitano da sempre. Gente che ha cambiato di nome e di provenienza tante volte negli ultimi cent’anni, quando questa zona era l’approdo di chi emigrava dalla campagna verso la città dell’auto.\r\nQuando questo posto si chiamava Porta Pila e i poveri di prima si mescolavano, a volte a fatica, con quelli che arrivavano dopo.\r\nNon è detto che i giochi siano fatti. I rumores che provengono da “\u003Cmark>Mercato\u003C/mark> \u003Cmark>Centrale”\u003C/mark>, botteghe e ristorantini di tendenza, inaugurato la scorsa primavera, ci raccontano dell’insoddisfazione degli operatori commerciali.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Giovanni Semi, sociologo, docente all’Università di Torino, studioso di gentrificazione e turisticizzazione urbana.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/2020-01-28-combo-semi.mp3\"][/audio]",[77,79,81,86,88],{"matched_tokens":78,"snippet":26},[],{"matched_tokens":80,"snippet":15},[],{"matched_tokens":82,"snippet":85},[83,84],"mercato","centrale","\u003Cmark>mercato\u003C/mark> \u003Cmark>centrale\u003C/mark>",{"matched_tokens":87,"snippet":32},[],{"matched_tokens":89,"snippet":23},[],[91,96],{"field":37,"indices":92,"matched_tokens":93,"snippets":95},[25],[94],[83,84],[85],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":74,"value":75},"post_content",[72,73],1157451471441625000,{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":25,"num_tokens_dropped":49,"score":103,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":49},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":105,"highlight":124,"highlights":144,"text_match":99,"text_match_info":153},{"cat_link":106,"category":107,"comment_count":49,"id":108,"is_sticky":49,"permalink":109,"post_author":110,"post_content":111,"post_date":112,"post_excerpt":55,"post_id":108,"post_modified":113,"post_thumbnail":114,"post_thumbnail_html":115,"post_title":116,"post_type":60,"sort_by_date":117,"tag_links":118,"tags":122},[46],[48],"53610","http://radioblackout.org/2019/04/food-and-gentrification-a-porta-palazzo/","info2","Lo scorso luglio è partito un progetto investe tutta l’area di Porta Palazzo, che ospita il mercato all’aperto più grande d’Europa. Il fulcro narrativo e materiale della “riqualificazione” dell’area è la gastronomia.\r\nDa settembre prossimo l’ex caserma dei Vigili del fuoco in corso Regina Margherita ospiterà “Combo”, un nuovo ostello della gioventù progettato dall’architetto norvegese Ole Sondresen e finanziato da Michele Denegri. Nei 5.500 mq di superficie ci saranno 250 posti letto, aree multifunzionali artistiche con servizio di ristorazione e un bar aperto 24 ore. Restyling anche per il mercato del pesce: i lavori dureranno circa due anni. L’intervento prevede una “boutique del pesce” al piano terra con punti vendita ristrutturati, un bar, uno stand per la degustazione “street food” delle specialità ittiche e un ristorante di lusso.\r\nL’operazione sarà gestita dal Consorzio mercato ittico di Porta Palazzo, formato da Coming alimentare srl e la Cortese Santo Nicola.\r\nA completamento del mercato è prevista anche la risistemazione dei bastioni sotto il parco archeologico, dove gli ambulanti potranno nuovamente parcheggiare i loro carretti.\r\nSabato 13 aprile verrà inaugurato Mercato Centrale. Il bottiglione verde dell’archistar Massimiliano Fuksas ha conosciuto una vita tribolata sin dall’esordio, quando venne costruito al posto della vecchia Ala liberty che ospitava i negozietti/bancarelle degli abiti a basso costo per gli abituali frequentatori del mercato.\r\nIl Palafuksas era destinato a fallire, perché i negozi di lusso non lo trovavano attrattivo e i vecchi negozianti non potevano permettersi i nuovi affitti. Dalla sua apertura è sempre stato una spina nel fianco delle amministrazioni subalpine. Oggi, nella Porta Palazzo in via di gentrificazione, voluta prima dalle amministrazioni targate PD e oggi dalla giunta a 5Stelle, il bottiglione ospita un polo del gusto, secondo la recente vocazione torinese, che va da Terra Madre ad Eataly, Alti Cibi ad enorme tasso di sfruttamento.\r\nCi sono voluti dieci mesi di lavoro con un investimento di sei milioni di euro per realizzare a Torino il terzo “Mercato Centrale” in Italia, dopo quelli aperti a Firenze (mercato San Lorenzo) e Roma (Stazione Termini). 4.500 metri quadri distribuiti su tre livelli. Ci saranno 26 botteghe, tra artigiani del gusto, ristoranti, bar, birreria e una scuola di cucina.\r\nIl 'Mercato Centrale' nasce dall'idea dell'imprenditore della ristorazione Umberto Montano e dall'esperienza del gruppo Human Company della famiglia Cardini-Vannucchi. \"Non solo - spiegano gli ideatori - un luogo, aperto dalle 8 alle 24, dove mangiare e fare la spesa, ma una destinazione in cui cibo e cultura s'incontrano, generando forte aggregazione sociale e realizzando progetti di rigenerazione nel tessuto urbano all'interno del quale si inserisce\".\r\nIn altri termini: per i poveri, che pure ancora abitano in buona parte della zona del mercato, non ci sarà posto. 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Ora vengono sfrattati tutti, sospinti verso via Carcano, in un’area desolata nei pressi del cimitero, dove già si svolge il mercato domenicale, che dieci anni fa occupava motu proprio l’area di Porta Palazzo Nord, che, nonostante le lotte, venne cacciato con la politica del divide et impera.\r\nDoveva finire tutto quasi tre mesi fa, invece sabato dopo sabato, i balonari occupano la piazza e resistono.\r\nLa gentrificazione ci mostra la linea di cesura tra le classi senza finzioni o belletti.\r\nSu questa scena ci sono anche altri attori. La questura di Torino, che stringe il quartiere in una soffocante morsa disciplinare, i poveri che resistono e difendono i loro commerci, gli anarchici che si collocano sulla faglia mobile del conflitto, del mutuo appoggio, della costruzione di assemblee popolari dal basso, parte dell’intelligenza torinese, che sente l’urgenza di impastare le proprie ricerche con la polvere delle strade di Porta Palazzo, per un pensiero che è situato, perché la neutralità è la maschera dei padroni e degli oppressori.\r\nDi Mercato Centrale, di quest’ennesima riqualificazione escludente nel cuore di Porta Palazzo, abbiamo parlato con Giovanni Semi, sociologo dell’Università di Torino, tra i promotori dell’iniziativa “Cosa succede in città?”\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/2019-04-09-semi-gentrification-a-porta-palazzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAGGIORNAMENTO: sempre su questo tema, abbiamo parlato con una compagna torinese dell'iniziativa di sabato 13 alle 19, un contro-aperitivo sotto la tettoia dell'orologio per festeggiare insieme la fine della varia umanità di Porta Palazzo e l'inizio di un nuovo magnifico destino, senz'altro \"di classe\", fatto di food, ostelli di lusso ed espulsioni.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/cenafood.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","11 Aprile 2019","2019-04-11 16:58:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Render-Mercato-Centrale-Torino-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Render-Mercato-Centrale-Torino-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Render-Mercato-Centrale-Torino-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Render-Mercato-Centrale-Torino-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Render-Mercato-Centrale-Torino-1024x576.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Food and gentrification a Porta Palazzo ( + aggiornamento sulle iniziative)",1554992303,[119,64,65,120,121,66],"http://radioblackout.org/tag/balon/","http://radioblackout.org/tag/mercato-del-pesce/","http://radioblackout.org/tag/palafuksas/",[18,15,34,123,28,32],"mercato del pesce",{"post_content":125,"tags":130},{"matched_tokens":126,"snippet":128,"value":129},[72,127],"Centrale","Sabato 13 aprile verrà inaugurato \u003Cmark>Mercato\u003C/mark> \u003Cmark>Centrale\u003C/mark>. 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Montano, il patron dell’impresa, ammette il flop accusando i propri partner commerciali.\r\nLa verità è che Porta Palazzo si è dimostrata un ambiente non facile da adattare ai processi di gentrificazione dei quali è investita.\r\nIl fulcro narrativo e materiale della “riqualificazione” dell’area è la gastronomia.\r\nMercato Centrale è stato aperto nell’aprile del 2019 nello scatolone verde bottiglia dell’archistar Massimiliano Fuksas ma non è mai realmente decollato.\r\nIl Palafuksas ha conosciuto una vita tribolata sin dall’esordio, quando venne costruito al posto della vecchia Ala liberty che ospitava i negozietti/bancarelle degli abiti a basso costo per gli abituali frequentatori del mercato.\r\nUn’operazione destinata a fallire, perché i negozi di lusso non lo trovavano attrattivo e i vecchi negozianti non potevano permettersi i nuovi affitti. Dalla sua apertura è sempre stato una spina nel fianco delle amministrazioni subalpine. Dopo anni di chiusura nel 2019 è arrivato il cambio di destinazione. Nella Porta Palazzo in via di gentrificazione, voluta prima dalle amministrazioni targate PD e poi dalla giunta a 5Stelle, il bottiglione si è trasformato in un polo del gusto, secondo la recente vocazione torinese, che va da Terra Madre ad Eataly, Alti Cibi ad enorme tasso di sfruttamento.\r\nCi sono voluti dieci mesi di lavoro con un investimento di sei milioni di euro per realizzare a Torino il terzo “Mercato Centrale” in Italia, dopo quelli aperti a Firenze (mercato San Lorenzo) e Roma (Stazione Termini). 4.500 metri quadri distribuiti su tre livelli. All’interno ci sono 26 botteghe, tra artigiani del gusto, ristoranti, bar, birreria e una scuola di cucina.\r\nMa ancora una volta l’operazione è fallita, perché la boutique del gusto si è inserita nel cuore proletario della città, il mercato all’aperto più grande d’Europa. La commistione tra maghrebini che sorseggiano il caffè ai tavolini e borghesia sabauda non ha funzionato. “L’esotico” rende se assume le vesti “dell’etnico”, ma è poco accattivante se ha l’aspetto dei tuoi concittadini più poveri e razzializzati.\r\nNe abbiamo parlato con Giovanni Semi, sociologo, che due anni fa aveva intuito le ragioni che avrebbero portato al flop di Mercato Centrale.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/2022-01-18-mercato-centrale-semi.mp3\"][/audio]","18 Gennaio 2022","2022-01-18 17:33:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/130302664-8ef6d73d-aef7-40d1-9a84-9ec5c9ee988c-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/130302664-8ef6d73d-aef7-40d1-9a84-9ec5c9ee988c-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/130302664-8ef6d73d-aef7-40d1-9a84-9ec5c9ee988c-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/130302664-8ef6d73d-aef7-40d1-9a84-9ec5c9ee988c-1024x575.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/130302664-8ef6d73d-aef7-40d1-9a84-9ec5c9ee988c-768x431.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/130302664-8ef6d73d-aef7-40d1-9a84-9ec5c9ee988c.jpg 1140w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il flop di Mercato Centrale",1642527233,[64,168,169,121,170,67],"http://radioblackout.org/tag/mercato-centrale-torino/","http://radioblackout.org/tag/montano/","http://radioblackout.org/tag/porta-palazzp/",[15,172,173,28,174,23],"mercato centrale torino","montano","porta palazzp",{"post_content":176,"post_title":180,"tags":183},{"matched_tokens":177,"snippet":178,"value":179},[72,84],"\u003Cmark>Mercato\u003C/mark> \u003Cmark>centrale\u003C/mark> è stato inserito nella speciale","\u003Cmark>Mercato\u003C/mark> \u003Cmark>centrale\u003C/mark> è stato inserito nella speciale classifica Disgusti del 2021. 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Dalla sua apertura è sempre stato una spina nel fianco delle amministrazioni subalpine. Dopo anni di chiusura nel 2019 è arrivato il cambio di destinazione. Nella Porta Palazzo in via di gentrificazione, voluta prima dalle amministrazioni targate PD e poi dalla giunta a 5Stelle, il bottiglione si è trasformato in un polo del gusto, secondo la recente vocazione torinese, che va da Terra Madre ad Eataly, Alti Cibi ad enorme tasso di sfruttamento.\r\nCi sono voluti dieci mesi di lavoro con un investimento di sei milioni di euro per realizzare a Torino il terzo “\u003Cmark>Mercato\u003C/mark> \u003Cmark>Centrale”\u003C/mark> in Italia, dopo quelli aperti a Firenze (\u003Cmark>mercato\u003C/mark> San Lorenzo) e Roma (Stazione Termini). 4.500 metri quadri distribuiti su tre livelli. 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La commistione tra maghrebini che sorseggiano il caffè ai tavolini e borghesia sabauda non ha funzionato. “L’esotico” rende se assume le vesti “dell’etnico”, ma è poco accattivante se ha l’aspetto dei tuoi concittadini più poveri e razzializzati.\r\nNe abbiamo parlato con Giovanni Semi, sociologo, che due anni fa aveva intuito le ragioni che avrebbero portato al flop di \u003Cmark>Mercato\u003C/mark> \u003Cmark>Centrale\u003C/mark>.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/2022-01-18-mercato-centrale-semi.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":181,"snippet":182,"value":182},[72,127],"Il flop di \u003Cmark>Mercato\u003C/mark> \u003Cmark>Centrale\u003C/mark>",[184,186,189,191,193,195],{"matched_tokens":185,"snippet":15},[],{"matched_tokens":187,"snippet":188},[83,84],"\u003Cmark>mercato\u003C/mark> \u003Cmark>centrale\u003C/mark> torino",{"matched_tokens":190,"snippet":173},[],{"matched_tokens":192,"snippet":28},[],{"matched_tokens":194,"snippet":174},[],{"matched_tokens":196,"snippet":23},[],[198,200,206],{"field":97,"matched_tokens":199,"snippet":178,"value":179},[72,84],{"field":37,"indices":201,"matched_tokens":203,"snippets":205},[202],1,[204],[83,84],[188],{"field":207,"matched_tokens":208,"snippet":182,"value":182},"post_title",[72,127],1157451471441100800,{"best_field_score":211,"best_field_weight":212,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":49,"score":213,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":49},"2211897868288",15,"1157451471441100923",{"document":215,"highlight":233,"highlights":238,"text_match":209,"text_match_info":241},{"cat_link":216,"category":217,"comment_count":49,"id":218,"is_sticky":49,"permalink":219,"post_author":52,"post_content":220,"post_date":221,"post_excerpt":55,"post_id":218,"post_modified":222,"post_thumbnail":223,"post_thumbnail_html":224,"post_title":225,"post_type":60,"sort_by_date":226,"tag_links":227,"tags":230},[46],[48],"92013","http://radioblackout.org/2024/09/il-balon-ancora-in-mano-allassociazione-commercianti/","Sono passati quasi sei anni dalla delibera di sgombero dello storico mercato torinese del Balon del sabato, delibera firmata dall'allora Sindaca Chiara Appendino, che, dopo 9 mesi di resistenza da parte dellx venditorx sotto sgombero, si è poi tramutata in una muscolare prova di forza da parte del Comune che è stata messa in atto inviando camionette di celere a presidiare il mercato per mesi, multando lx venditorx con sanzioni da 5000 euro e il sequestro della merce esposta, e creando un muro di jersey di cemento per impedire fisicamente lo svolgimento del mercato nella zona di San Pietro in Vincoli e di Canale Molassi.\r\n\r\nLa delibera citata, però, altro non era che l'ultimo capitolo di una serie di misure che hanno messo in atto tutte le giunte cittadine per dividere il mercato del Balon in due parti: quella indesiderabile, definita \"Suk\" dagli innumerevoli articoli apparsi sulla stampa cittadina che ne denunciavano il degrado, costituita da venditori che appoggiavano la merce più varia a prezzi bassi sui loro teli stesi in terra lungo Canale Molassi, Via Cottolengo e la zona del Cimitero di San Pietro in Vincoli; e quella più vintage, con banchi più decorosi e appetibili per i nuovi visitatori che si volevano attirare nel quartiere, principalmente studentx e turistx.\r\n\r\nInfatti, parallelamente all'aumento vertiginoso degli sfratti nell'area di Porta Palazzo, all'apertura nel giro di pochi anni e di poche centinaia di metri di due scuole con una retta piuttosto alta, come la Holden e lo IAAD, della filiale torinese del Mercato Centrale, della nuova sede centrale della Lavazza, dell'Ostello di lusso Combo (dove una notte in un letto in camerata costa più di 50 euro), solo per citare alcuni degli investimenti di privati dell'area, in cui atterrerà tra qualche anno The Student Hotel, e poco prima dello sgombero delle occupazioni della zona (quelle di Via Borgodora, Canale Molassi e in ultimo l'Asilo Occupato), si ha la nascita dell'associazione ViviBalon, creata dal Progetto The Gate. The Gate è l'organo no-profit a partecipazione mista di istituzioni pubbliche e enti privati che ha l'incarico di gestire e realizzare la riqualificazione di Porta Palazzo. The Gate crea l'associazione ViviBalon, e le affida la gestione del cosiddetto Suk. Nel 2014 la giunta Fassino trasforma il mercato, lasciando la gestione del Balon del sabato a un ente privato, il bando di gestione è vinto dalla associazione dei commercianti del Balon, che già gestisce - dopo averlo inventato, il Gran Balon, cioè il mercato degli antiquari della domenica. Ora ci sono due mercati, gestiti da due associazioni. Dal 2017 il direttivo della Associazione dei commercianti chiede l'allontanamento dei venditori del Suk, “una piaga che abbassa il valore e la qualità” del mercato.\r\n\r\nPoi, la delibera, la resistenza, e infine lo sgombero.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nNel febbraio del 2019 viene fatta un’interpellanza relativa a presunte irregolarità gestionali da parte dell’Associazione dei Commercianti del Balon, legata all'aumento del costo degli stalli.\r\n\r\nNel 2021 scade il bando per la gestione del Balon del sabato. Ora alla guida della città c'è la giunta Lorusso. Il Comune delibera una proroga per la gestione del Balon da parte dell'Associazione commercianti fino al 31 marzo 2022. Il 18 febbraio 2022 la Città indice un nuovo bando per la gestione del Balon. La nuova gestione parte dal maggio 2022, così si garantisce una nuova proroga alla associazione commercianti. Al bando si presenta solo l'associazione commercianti, e il nuovo bando concede la gestione del Balon del sabato alla associazione commercianti fino al maggio 2024. A maggio 2024 viene concesso tramite determinazione dirigenziale (quindi senza bando) il prolungamento fino al maggio 2027.\r\n\r\nAscolta e scarica l'approfondimento:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/balon.mp3\"][/audio]","23 Settembre 2024","2024-09-23 18:22:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/balon-post-sgombero-1-e1727105994515-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"148\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/balon-post-sgombero-1-e1727105994515-300x148.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/balon-post-sgombero-1-e1727105994515-300x148.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/balon-post-sgombero-1-e1727105994515-768x379.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/balon-post-sgombero-1-e1727105994515.jpg 794w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il balon ancora in mano all'Associazione Commercianti",1727114900,[119,228,229],"http://radioblackout.org/tag/riqualificazione/","http://radioblackout.org/tag/sgombero/",[18,231,232],"riqualificazione","sgombero",{"post_content":234},{"matched_tokens":235,"snippet":236,"value":237},[72,127,84],"IAAD, della filiale torinese del \u003Cmark>Mercato\u003C/mark> \u003Cmark>Centrale\u003C/mark>, della nuova sede \u003Cmark>centrale\u003C/mark> della","Sono passati quasi sei anni dalla delibera di sgombero dello storico \u003Cmark>mercato\u003C/mark> torinese del Balon del sabato, delibera firmata dall'allora Sindaca Chiara Appendino, che, dopo 9 mesi di resistenza da parte dellx venditorx sotto sgombero, si è poi tramutata in una muscolare prova di forza da parte del Comune che è stata messa in atto inviando camionette di celere a presidiare il \u003Cmark>mercato\u003C/mark> per mesi, multando lx venditorx con sanzioni da 5000 euro e il sequestro della merce esposta, e creando un muro di jersey di cemento per impedire fisicamente lo svolgimento del \u003Cmark>mercato\u003C/mark> nella zona di San Pietro in Vincoli e di Canale Molassi.\r\n\r\nLa delibera citata, però, altro non era che l'ultimo capitolo di una serie di misure che hanno messo in atto tutte le giunte cittadine per dividere il \u003Cmark>mercato\u003C/mark> del Balon in due parti: quella indesiderabile, definita \"Suk\" dagli innumerevoli articoli apparsi sulla stampa cittadina che ne denunciavano il degrado, costituita da venditori che appoggiavano la merce più varia a prezzi bassi sui loro teli stesi in terra lungo Canale Molassi, Via Cottolengo e la zona del Cimitero di San Pietro in Vincoli; e quella più vintage, con banchi più decorosi e appetibili per i nuovi visitatori che si volevano attirare nel quartiere, principalmente studentx e turistx.\r\n\r\nInfatti, parallelamente all'aumento vertiginoso degli sfratti nell'area di Porta Palazzo, all'apertura nel giro di pochi anni e di poche centinaia di metri di due scuole con una retta piuttosto alta, come la Holden e lo IAAD, della filiale torinese del \u003Cmark>Mercato\u003C/mark> \u003Cmark>Centrale\u003C/mark>, della nuova sede \u003Cmark>centrale\u003C/mark> della Lavazza, dell'Ostello di lusso Combo (dove una notte in un letto in camerata costa più di 50 euro), solo per citare alcuni degli investimenti di privati dell'area, in cui atterrerà tra qualche anno The Student Hotel, e poco prima dello sgombero delle occupazioni della zona (quelle di Via Borgodora, Canale Molassi e in ultimo l'Asilo Occupato), si ha la nascita dell'associazione ViviBalon, creata dal Progetto The Gate. 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Rapide accelerazioni hanno portato alla nascita dell’ostello di lusso Combo, del market/ristorante gourmet Mercato Centrale, sino al progetto di Student Hotel nei pressi della Dora e alla trasformazione dell’ex ospedale Maria Adelaide in nuovo Studentato per le Universiadi che la città di plastica si è aggiudicata. La pandemia ha rallentato la corsa, ma ora i blocchi di interessi che si addensano intorno alla nuova Torino smart, turistica, artistica e accademica, stanno prendendo la rincorsa per il rash finale.\r\nNon tutti sono d’accordo ed è per questo che un gruppo informale di persone ha deciso di lanciare una street sabato 6 novembre. La Shit Parade, partita dai giardini (ir)reali è poi approdata in piazza Castello e di lì verso Porta Palazzo a Combo, passando dal bar “Pausa Caffé”, che tinge di arcobaleno l’operazione “sponde sicure” per finire nell’area di San Pietro in Vincoli, da dove due anni fa sono stati cacciati gli straccivendoli, che resistevano da nove mesi in quella piazza, dove erano stati confinati anni prima. Ma anche lì l’ansia di decoro si è tradotta in guerra ai poveri e gli straccivendoli sono stati sgomberati e deportati nel nulla di via Carcano a due passi del cimitero.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con una compagna del gruppo informale che ha promosso la Shit\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-09-shit-parade.mp3\"][/audio]","9 Novembre 2021","2021-11-09 12:31:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-09_08-05-16-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-09_08-05-16-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-09_08-05-16-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-09_08-05-16-1024x768.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-09_08-05-16-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-09_08-05-16.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Shit parade indecorosa contro sgomberi e gentrification",1636461083,[119,63,64,258,259,260],"http://radioblackout.org/tag/pausa-caffe/","http://radioblackout.org/tag/shit-parade/","http://radioblackout.org/tag/straccivendoli/",[18,26,15,262,263,264],"pausa caffè","shit parade","straccivendoli",{"post_content":266},{"matched_tokens":267,"snippet":268,"value":269},[72,127],"lusso Combo, del market/ristorante gourmet \u003Cmark>Mercato\u003C/mark> \u003Cmark>Centrale\u003C/mark>, sino al progetto di Student","Lo scorso sabato una street si è presa le strade della città, per grattare via un po’ della vernice brillante con la quale si è addobbata Torino per la settimana dell’arte, che offre copertura alle operazioni di gentrification, che segnano alcune aree della città da diversi anni. 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Da un lato la guerra agli indesiderabili da una città vetrina che allontana ai margini chi è inguardabile (poveri, mendicanti, tossici), dall'altro la costruzione di valore sul \"prosciutto\", quella simbolificazione della merce, particolarmente il cibo, che è una delle leve principali attraverso cui si opera lo smantellamento della condizione originaria dei quartieri. Aurora in particolare, con i suoi nuovi palazzi e l'indifendibile Mercato Centrale, è una profonda e dolorosa testimonianza di questo cambiamento, attuato con la forza dei soldi contro la supposta bruttezza disordinata della povertà e, laddove non basta, manu militari.\r\n\r\nMentre il valore degli immobili cresce per gli avidi speculatori e i vecchi abitanti dei quartieri sono messi per strada, sempre più lontani dai \"centri\" di valore economico. Di mercati, mercato immobiliare, rendering, gastrocrazia urbana, turisticizzazione dei centri urbani, valore simbolico e destini di un futuro privo di aspettative, abbiamo parlato in due dirette, la prima con L., etnografa e sociologa, nostra consulente sul tema delle trasformazioni negli spazi urbani e non, e la seconda con Claudia, ambulante del mercato del libero scambio o \"degli stracci\", minacciato di sgombero e trasferimento dal comune. tanti aspetti di una ferita destinata ad aprirsi sempre di più.\r\n\r\nqui la diretta con L.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/luc.mp3\"][/audio]\r\n\r\nqui l'intervista a Claudia\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/clsa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n ","3 Luglio 2019","2019-07-03 14:36:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/RENDER-1-01-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"214\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/RENDER-1-01-300x214.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/RENDER-1-01-300x214.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/RENDER-1-01-768x549.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/RENDER-1-01-1024x731.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/RENDER-1-01.jpg 1900w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","un bel pièd a terre. 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Di mercati, \u003Cmark>mercato\u003C/mark> immobiliare, rendering, gastrocrazia urbana, turisticizzazione dei centri urbani, valore simbolico e destini di un futuro privo di aspettative, abbiamo parlato in due dirette, la prima con L., etnografa e sociologa, nostra consulente sul tema delle trasformazioni negli spazi urbani e non, e la seconda con Claudia, ambulante del \u003Cmark>mercato\u003C/mark> del libero scambio o \"degli stracci\", minacciato di sgombero e trasferimento dal comune. tanti aspetti di una ferita destinata ad aprirsi sempre di più.\r\n\r\nqui la diretta con L.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/luc.mp3\"][/audio]\r\n\r\nqui l'intervista a Claudia\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/clsa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n ",[295],{"field":97,"matched_tokens":296,"snippet":292,"value":293},[72,127],{"best_field_score":211,"best_field_weight":242,"fields_matched":202,"num_tokens_dropped":49,"score":243,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":49},6646,{"collection_name":60,"first_q":34,"per_page":300,"q":34},6,11,{"facet_counts":303,"found":348,"hits":349,"out_of":513,"page":202,"request_params":514,"search_cutoff":38,"search_time_ms":323},[304,324],{"counts":305,"field_name":321,"sampled":38,"stats":322},[306,309,311,313,315,317,319],{"count":307,"highlighted":308,"value":308},12,"anarres",{"count":20,"highlighted":310,"value":310},"I Bastioni di Orione",{"count":202,"highlighted":312,"value":312},"stakka stakka",{"count":202,"highlighted":314,"value":314},"liberation front",{"count":202,"highlighted":316,"value":316},"Macerie su macerie",{"count":202,"highlighted":318,"value":318},"il colpo del strega",{"count":202,"highlighted":320,"value":320},"Bello come una prigione che brucia","podcastfilter",{"total_values":323},7,{"counts":325,"field_name":37,"sampled":38,"stats":346},[326,328,330,332,334,336,338,340,342,344],{"count":20,"highlighted":327,"value":327},"Bastioni di Orione",{"count":202,"highlighted":329,"value":329},"rom",{"count":202,"highlighted":331,"value":331},"notav",{"count":202,"highlighted":333,"value":333},"valsusa",{"count":202,"highlighted":335,"value":335},"appendino",{"count":202,"highlighted":337,"value":337},"cacerolata",{"count":202,"highlighted":339,"value":339},"8 dicembre",{"count":202,"highlighted":341,"value":341},"amedeo bertolo",{"count":202,"highlighted":343,"value":343},"primavera francese",{"count":202,"highlighted":345,"value":345},"privatizzazione sanità",{"total_values":347},31,20,[350,373,395,419,446,490],{"document":351,"highlight":364,"highlights":369,"text_match":209,"text_match_info":372},{"comment_count":49,"id":352,"is_sticky":49,"permalink":353,"podcastfilter":354,"post_author":308,"post_content":355,"post_date":356,"post_excerpt":55,"post_id":352,"post_modified":357,"post_thumbnail":358,"post_title":359,"post_type":360,"sort_by_date":361,"tag_links":362,"tags":363},"92311","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-27-settembre-aborto-la-liberta-negata-a-scuola-di-obbedienza-da-gaza-a-tel-aviv-insurrezione-diserzione-internazionalismo-note-sulla-basilicata-a-torino/",[308],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/2024-09-27-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nAborto. La libertà negata\r\nIn Italia la libertà di abortire non c’è. La legge 194 che regolamenta l'interruzione volontaria di gravidanza, risalente al 1978, fu frutto di un compromesso politico con settori clericali e reazionari che regalò il meccanismo perverso dell’obiezione di coscienza a chi voleva mantenere l’aborto un percorso a ostacoli talora inaccessibili, depotenziando la spinta sociale che non chiedeva la regolamentazione, bensì una depenalizzazione che ponesse fine all’aborto clandestino. Da allora, la difficoltà a posizionarsi chiaramente sul terreno della difesa dell'aborto, cioè di una pratica sanitaria, non è mai venuta meno.\r\n\r\nVoto di condotta? A scuola di obbedienza\r\nLa Camera ha approvato in via definitiva il ddl Valditara sul voto in condotta.\r\nIl provvedimento prevede la bocciatura con il 5 in condotta e il ritorno della valutazione numerica sul comportamento alle medie.\r\nPer quanto riguarda le scuole superiori, nel caso di voto pari a 6 si avrà un debito formativo e si dovrà sostenere un elaborato di educazione civica. La condotta diventa uno spartiacque per gli studenti delle superiori, sottoposti ad un chiaro ricatto: o accettano di piegarsi, astenendosi da proteste e lotte o avranno un voto di maturità più basso. Infatti è prevista la decurtazione per chi ha meno di 9 di condotta.\r\nQuello di Valditara è un modello di scuola/caserma, dove l’obbedienza è il fulcro di un progetto educativo disciplinare.\r\nNe abbiamo parlato con Patrizia Nesti\r\n\r\nTramandare il fuoco. Per un approccio libertario alla questione palestinese. Una critica a essenzialismo e nazionalismo.\r\nQuest’opuscolo scaturisce dalla necessità di immaginare e praticare una diversa prospettiva politica alla lotta contro il genocidio a Gaza. E, più in generale, a tutte le guerre e ad ogni dinamica escludente. (…)\r\nCon il passare dei mesi abbiamo temuto che arrivasse l’assuefazione all’orrore. Già sta accadendo in Ucraina, già avviene nei tanti luoghi del pianeta, dove si consumano tragedie immani nel silenzio dei più.\r\nDi un fatto siamo certi, perché rappresenta un orizzonte etico ineludibile. 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(...)\r\nL'immane massacro della popolazione gazawi e i movimenti di appoggio alla \"resistenza\" palestinese sviluppatisi nel nostro paese dopo il 7 ottobre 2023 hanno evidenziato crepe che hanno radici profonde, tutte da indagare e comprendere.\r\nCi muove una necessità forte, perché al di là delle peculiarità della questione palestinese, temi quali il nazionalismo, il declino dell’approccio di classe, l’affermarsi di dinamiche identitarie essenzialiste e di una concezione distorta dei processi decoloniali ci interrogano tutti sulle prospettive di un movimento di emancipazione sociale, individuale, politica capace di trasformare l’esistente all’insegna di un concreto affermarsi di libertà, uguaglianza, solidarietà.”\r\nCon Lollo, uno dei compagn che hanno partecipato alla stesura del testo, abbiamo anticipato alcune delle tematiche di cui si è discusso durante la presentazione dell’opuscolo.\r\n\r\nLa vergogna va al mercato. Note sulla Basilicata a Torino\r\n“È domenica mattina a Torino, mi aggiro in piazza della Repubblica alla ricerca di un filone di pane. Noto la figura di Franco Arminio, poeta dell’Italia interna, e mi chiedo quale ragione l’abbia condotto qui. Sono di fronte al Mercato Centrale di Torino, struttura in vetro e metallo che accoglie ristoranti, negozi di gastronomia, rivendite di cibo per ricchi avventori. All’ingresso ecco un manifesto verde con uno slogan: “Basilicata, Terra e Visione”.”\r\nQuesto l’incipit di un articolo di Francesco Migliaccio sulla trasformazione dei Sassi di Matera in Lunapark\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\n\r\nVenerdì 11 ottobre\r\nore 21\r\nin corso Palermo 46\r\nLeggi di guerra. Quando la democrazia diventa fascismo\r\nLa stretta securitaria imposta dal DDL 1660 è un ulteriore tassello nel mosaico repressivo del governo. Colpi sempre più duri a chi lotta nei CPR e nelle carceri, a chi si batte contro gli sfratti, a chi occupa, a chi fa scritte su caserme e commissariati, a chi fa un blocco stradale, a chi sostiene e diffonde idee sovversive.\r\nQuesti dispositivi si configurano come diritto penale del nemico, pur mantenendosi in una cornice universalista. \r\nIl diritto penale del nemico è informato ad una logica di guerra. In guerra i nemici vanno annientati, ridotti a nulla, privati di vita, libertà e dignità. Per il nemico non valgono le tutele formali riservate ai cittadini.\r\nInterverrà l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nSabato 12 ottobre\r\nore 10,30/13,30\r\npresidio al Balon\r\ncontro il ddl 1660\r\n\r\nDomenica 20 ottobre\r\nAssemblea Antimilitarista\r\ndalle 10 alle 17\r\nA Massenzatico (Reggio Emilia)\r\nPresso le \"Cucine del popolo\", via Beethoven 78\r\nPer info: assembleantimilitarista@gmail.com\r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","4 Ottobre 2024","2024-10-04 09:16:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/04-slingshot-200x110.jpg","Anarres del 27 settembre. 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Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi l’escopost:\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/2020-11-13-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2020 11 13 anarres\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nCupio dissolvi. La pandemia sta rendendo più crudamente tangibile la complicità di tanta parte delle vittime della macchina capitalista con chi ne muove le leve.\r\nL’idea che la vita-merce sia desiderabile tanto da rischiare la vita biologica non è una novità emersa in questi mesi, ma il sostrato che regge il consenso verso scelte che stanno precipitando il pianeta e chi ci vive in un baratro.\r\nLa vita-merce è il bene da difendere. Costi quel che costi.\r\nLa pandemia sposta la linea di demarcazione tra chi è sacrificabile e chi no. Lo fanno i governi, ma lo assumono in tanti, troppi. \r\nL’indifferenza verso i miliardi di esseri umani che vivono con due euro al giorno, per chi annega nel Mediterraneo o resta intrappolato tra i ghiacci delle Alpi si allarga agli anziani, ai deboli, ai lavoratori cui si decide di non garantire tutele reali. \r\nNe abbiamo parlato con Francesco Codello, anarchico, tra i fondatori delle Rete per l’educazione libertaria.\r\n\r\nElena, una vita usa e getta\r\n\r\nLibro e moschetto. Il 4 novembre a scuola \r\n\r\nUna mega base statunitense in Niger, uno snodo strategico in cui si intersecano militari ed interessi statunitensi, oltre che francesi e italiani. \r\n\r\nFemminicidio a Carignano. Il paravento della malattia\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 20 novembre ore 16,30 saremo in piazza Castello per il Tdor, - Trans day of remembrance\r\n\r\nMercoledì 25 novembre\r\nSenza dio, senza stato, senza famiglia. Liber*\r\nPresidio informativo contro la violenza patriarcale\r\nore 10,30 Porta Palazzo – zona mercato centrale\r\nLe donne sfidano il patriarcato. In ogni dove.\r\nNegare questa sfida, considerare la lotta delle donne contro il patriarcato un retaggio residuale di un passato che non torna, è una falsificazione, che nasconde la caratteristica reattiva di tanta parte della violenza maschile sulle donne. A tutte le latitudini.\r\n\r\nSabato 28 novembre – punto info su pandemia e crisi sociale\r\nDalle 10,30 al mercato di piazza Foroni\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 21 – durante il lockdown giorni ed orari variano: scrivici per info\r\n\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. 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Liber*\r\nPresidio informativo contro la violenza patriarcale\r\nore 10,30 Porta Palazzo – zona \u003Cmark>mercato\u003C/mark> \u003Cmark>centrale\u003C/mark>\r\nLe donne sfidano il patriarcato. In ogni dove.\r\nNegare questa sfida, considerare la lotta delle donne contro il patriarcato un retaggio residuale di un passato che non torna, è una falsificazione, che nasconde la caratteristica reattiva di tanta parte della violenza maschile sulle donne. A tutte le latitudini.\r\n\r\nSabato 28 novembre – punto info su pandemia e crisi sociale\r\nDalle 10,30 al \u003Cmark>mercato\u003C/mark> di piazza Foroni\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 21 – durante il lockdown giorni ed orari variano: scrivici per info\r\n\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nScrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[392],{"field":97,"matched_tokens":393,"snippet":389,"value":390},[83,84],{"best_field_score":211,"best_field_weight":242,"fields_matched":202,"num_tokens_dropped":49,"score":243,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":49},{"document":396,"highlight":410,"highlights":415,"text_match":209,"text_match_info":418},{"comment_count":49,"id":397,"is_sticky":49,"permalink":398,"podcastfilter":399,"post_author":308,"post_content":400,"post_date":401,"post_excerpt":55,"post_id":397,"post_modified":402,"post_thumbnail":403,"post_title":404,"post_type":360,"sort_by_date":405,"tag_links":406,"tags":408},"53680","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-12-aprile-i-50-anni-dellautunno-caldo-le-megalopoli-del-sud-del-mondo-alle-radici-di-un-massacro-sociale-tutti-amano-la-polizia-il-cibo-e-i-poveri-a-porta-palazzo-salta-il-t/",[308],"Come ogni venerdì abbiamo fatto fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/2019-04-12-anarres.mp3\"][/audio]\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti\r\nIn questa puntata:\r\n\r\n1969 – 2019. Sono trascorsi 50 anni dalla stagione di lotte che passerà alla storia come “autunno caldo”. Durerà una manciata di anni, che hanno segnato la storia della lotta di classe nel nostro paese.\r\nOggi la lunga onda della reazione ha modificato realmente il panorama.\r\nCosa ci resta di quell’esperienza in tempi tanto mutati?\r\nQuali le faglie critiche che quei tempi ci consegnano?\r\nCosa resta di utile nella cassetta degli attrezzi?\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo, che quella stagione l’ha vissuta, autore di “Intorno al ‘68. Utopie e autoritarismi nel decennio 1968-1977”\r\n\r\nDa Kinshasa a Bombay, dal Cairo a Città del Messico le megalopoli del sud del mondo sono cresciute moltiplicando le baraccopoli, che ospitano una popolazione di persone, che, nella logica del profitto capitalista, sono solo vuoti a perdere. Gli incubi sociali dell’Inghilterra vittoriana descritti da Charles Dickens, si ripresentano, moltiplicati all’infinito in Africa, in Asia, in Sud America e non solo, perché i ghetti urbani assediano silenti e occasionalmente rabbiosi, le periferie di tanta parte dell’Europa e degli Stati Uniti. Qui da noi è roba nuova. Ad altre latitudini tutto comincia con i piani di aggiustamento strutturale imposti dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale ad ogni latitudine. Un massacro sociale, che ci riporta agli albori del capitalismo, anche se in versione turbo.\r\nNe parliamo con Francesco, per capire meglio le dinamiche economiche che hanno segnato il pianeta negli ultimi 30 anni.\r\n\r\nTutti amano la polizia?\r\nControllo, periferie, gentrification\r\n\r\nMercato Centrale. Il cibo e i poveri a Porta Palazzo\r\n\r\nSalta il tornello. Per trasporti pubblici gratuiti\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nMercoledì 17 aprile\r\nL’assemblea antimilitarista presenta:\r\nFull metal jacket di Stanley Kubrick\r\nL’addestramento feroce ed umiliante dei Marine statunitensi li trasforma in strumenti perfetti per gli orrori della guerra in Vietnam. La fotografia di un mondo dove la violenza di stato si incide a ferro e fuoco sui corpi e le coscienze dei soldati destinati a bruciare villaggi, torturare e stuprare.\r\nore 21 corso Palermo 46\r\n\r\nGiovedì 25 aprile\r\nore 15\r\nricordo, fiori, bicchierata, info antifascista e distro alla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni\r\nin corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\n\r\nSabato 27 aprile\r\nSalta il Tornello! Giornata di informazione e lotta per trasporti gratuiti per tutti\r\nOre 11 al Balon, poi in piazza della Repubblica\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro sale, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere. \r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.\r\n\r\n1 maggio. Spezzone anarchico al corteo\r\nOre 9 piazza Vittorio Veneto\r\nOre 13 pranzo per la liberazione dai padroni – benefit lotte sociali – alla FAT, in corso Palermo 46\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","14 Aprile 2019","2019-04-14 16:16:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Prova-adesivo-NO-militarizzazione-rosso-bianco-2-200x110.png","Anarres del 12 aprile. I 50 anni dell’autunno caldo. Le megalopoli del Sud del mondo: alle radici di un massacro sociale. Tutti amano la polizia? Il cibo e i poveri a Porta Palazzo. Salta il tornello!...",1555258591,[64,407],"http://radioblackout.org/tag/polizia/",[15,409],"polizia",{"post_content":411},{"matched_tokens":412,"snippet":413,"value":414},[72,127],"la polizia?\r\nControllo, periferie, gentrification\r\n\r\n\u003Cmark>Mercato\u003C/mark> \u003Cmark>Centrale\u003C/mark>. 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Da parte dei media occidentali si continua a descrivere Hetzbollah come solo un milizia terrorista ma in realtà si tratta di una organizzazione politica che è rappresentativa della comunità scita ed è presente nelle istituzioni libanesi ,ha un estesa ramificazione sociale ,ha costruito un sistema di welfare diffuso ; il suo leader Nasrallah era una personalità estremamente influente nella regione anche dal punto di vista religioso e il suo omicidio costituisce un accelerazione dello scontro con l'Iran . Un Iran riluttante a impegnarsi in una guerra totale con Israele ,consapevole delle difficoltà interne e del consenso perso in seguito alla crisi economica e alla repressione delle proteste di piazza ,che comunque si troverà costretto a rispondere alle provocazioni di Israele .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BASTIONI-03102024-FORLANI-LIBANO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Lorenzo Lamperti , giornalista ed esperto conoscitore della Cina che si trova a Taipei, parliamo del \" petrolio\" cinese come definì nel 1987 Deng xiaoping le terre rare che la Cina possiede in gran quantità e che sono strategiche per lo sviluppo di dispositivi tecnologici utili alla transizione energetica. Partendo dal monopolio dell'estrazione e della catena della raffinazione La Cina si è dotata di processi ormai completamente automatizzati che le consentono di produrre veicoli elettrici a prezzi concorrenziali e condizionare l'approvigionamento a questi materiali che sono strategici anche per l'industria militare . Le recenti manovre di stimolo della Banca Centrale cinese che ha immesso liquidità per sostenere il mercato immobiliare in crisi , le finanze delle casse regionali e le aziende quotate in borsa sono state interpretate come un ammissione delle difficoltà dell'economia cinese il cui sviluppo è lontano dall'obiettivo del 5% annuo di crescita (comunque fantascientifico per le asfittiche economie europee) . Lo sviluppo delle nuove forze produttive ,come le ha chiamate Xi, è teso al superamento del modello di esportazione al fine di stimolare il mercato interno ed ha al contempo preoccupato sopratutto gli Stati Uniti per l'eventuale eccesso di sovraproduzione cinese che ne puo' derivare ,da qui la politica dei dazi sui prodotti cinesi che si sta rivelando controproducente in particolare per il mercato dell'auto europeo.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BASTIONI-03102024-LAMPERTI-CINA.mp3\"][/audio]","5 Ottobre 2024","2024-10-05 22:53:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 03/10/2024-LIBANO UNA NUOVA GAZA ?- LE TERRE RARE SONO IL PETROLIO DELLA CINA DICEVA DENG , ORA XI LE NAZIONALIZZA.",1728168826,[432],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[327],{"post_content":435},{"matched_tokens":436,"snippet":437,"value":438},[127,83],"manovre di stimolo della Banca \u003Cmark>Centrale\u003C/mark> cinese che ha immesso liquidità per sostenere il \u003Cmark>mercato\u003C/mark> immobiliare in crisi , le finanze","In questa puntata Bastioni di Orione racconta con Lorenzo Forlani ,giornalista che vive a Beirut , la situazione in Libano sotto attacco dell'esercito israeliano e lo scenario in seguito all'assasinio di Nasrallah .Il leader scita aveva accettato una tregua ,informazione confermata anche da fonti statunitensi ,e probabilmente questo è stato il motivo del suo assassinio da parte dell'aviazione israeliana in quanto la leadership suprematista considera l'allargamento del conflitto un opportunità non solo per garantirsi un futuro politico ma anche per cambiare gli equilibri della regione e nella loro visione millenarista costruire l\"Erétz Yisraél\" promessa ai discendenti di Abramo .\r\n\r\nIl Libano già colpito da una crisi economica devastante è stato investito dalla ferocia di Israele che sta applicando lo stesso schema genocidario di Gaza senza alcuna remora nel provocare migliaia di vittime civili , e in un paese già diviso , anche a causa dei retaggi coloniali, le fratture confessionali rischiano di acuirsi . 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Oltre a esportare materiale bellico e dual-use impiegato nel Genocidio in corso in Palestina, cosa significa importare tecnologie sviluppate in un contesto di oppressione come quello operato dalle forze sioniste? Cosa importiamo con i sistemi Cellebrite, Paragon o Safer Place?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_israele-italia-tech.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nWAR ON ENCRYPTION: UK CONTRO APPLE CLOUD\r\n\r\nMolti aspetti delle nostre vite vengono costantemente tradotti in dati: fotografie, filmati, chat, documenti e via dicendo. Gli spazi di archiviazione all’interno dei dispositivi sono limitati, motivo per cui il back-up su cloud è un servizio crescentemente diffuso e in parte automatizzato; per proteggere questi contenuti.\r\n\r\nIl Regno Unito sta operando pressioni su Apple per potere accedere ai dati crittografati di tutti gli utenti (britannici e non) caricati su iCloud; una tappa importante nella Guerra alla Cifratura.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_uk-guerra-alla-crittografia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCONDIVISIONE DATI BIOMETRICI CON GLI STATI UNITI\r\n\r\nMentre gli Stati Uniti guidati da Trump identificano l’Europa come uno dei principali avversarsi geopolitici, mentre ICE diventa sempre più una milizia politica, la Commissione Europea intende negoziare un accordo che consenta alle agenzie statunitensi di accedere ai dati biometrici dalla popolazione raccolti nei propri database:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_usa-eu_dati-biometrici.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nACCELERAZIONE DELLA SORVEGLIANZA BIOMETRICA IN EUROPA\r\n\r\nIl caso irlandese rappresenta uno spaccato molto interessante per osservare la proliferazione di tecnologie sorveglianti basate su AI e biometria, ma soprattutto le pressioni per aggirare i limiti (blandi e puramente formali) introdotti con l’AI Act europeo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_irlanda-biometria-AI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMOBILITAZIONE CONTRO LEONARDO A GROTTAGLIE\r\n\r\nGrazie al contributo di un compagno del Coordinamento Permanente Grottaglie per la Palestina iniziamo a rilanciare la manifestazione che si terrà il 27 settembre 2025 nella cittadina pugliese dove ha sede uno stabilimento centrale nella geografia del colosso bellico Leonardo Spa, osservando anche le ripercussioni locali e i processi di “arruolamento occupazionale” operato dal settore armamenti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_contro-Leonardo-Grottaglie.mp3\"][/audio]","11 Settembre 2025","2025-09-11 13:12:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/bcupcb_israele-mercato-200x110.png","LEGITTIMAZIONE SIONISTA E MERCATO MILITARE - WAR ON ENCRYPTION - BIOMETRIA - CONTRO LEONARDO A GROTTAGLIE",1757596356,[459,460,461,462,463,464],"http://radioblackout.org/tag/biometria/","http://radioblackout.org/tag/crittografia/","http://radioblackout.org/tag/israelificazione/","http://radioblackout.org/tag/leonardo/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza-digitale/",[466,467,468,469,470,471],"biometria","crittografia","israelificazione","leonardo","sorveglianza","sorveglianza digitale",{"post_content":473,"post_title":478},{"matched_tokens":474,"snippet":476,"value":477},[475],"MERCATO","Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nLEGITTIMAZIONE SIONISTA E \u003Cmark>MERCATO\u003C/mark> MILITARE: IL CASO PERUVIANO\r\n\r\nAndiamo","Estratti dalla puntata dell’8 settembre 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nLEGITTIMAZIONE SIONISTA E \u003Cmark>MERCATO\u003C/mark> MILITARE: IL CASO PERUVIANO\r\n\r\nAndiamo a osservare il profilo di legittimazione internazionale che Israele riesce a corroborare attraverso la costruzione di forti interdipendenze in ambito militare, sorvegliante e cyberwarfare.\r\n\r\nUn importante esempio di questo processo è rappresentato dal Peru e dal recente accordo stipulato tra l’industria nazionale di materiale militare FAME e l’israeliana Elbit.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_israele-peru-elbit.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPassiamo a uno sguardo più ampio sul ruolo politico del \u003Cmark>mercato\u003C/mark> bellico sionista, sulle triangolazioni e i cavilli per aggirare gli embarghi, sulle partnership tra colossi militari europei e israeliani, concentrandoci sull’Italia. 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Anche in streaming.\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2025-02-21-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nUcraina. Trump spariglia le carte\r\nIl prossimo 24 febbraio sono trascorsi tre anni dall’attacco russo all’Ucraina, dopo sette anni di stallo in seguito all’annessione russa della Crimea ed un primo avanzamento nel Donbass. Da allora sono morte centinaia di migliaia di persone, enorme è il numero dei profughi, dei feriti, delle persone che hanno perso casa e lavoro.\r\nA pagare un duro prezzo sono state anche le popolazioni europee strette nella spirale dell’inflazione, con una costante riduzione dei servizi ed un imponente aumento della spesa energetica e militare.\r\nQuesta guerra rappresenta uno scontro interimperialistico di enorme portata, che ha coinvolto direttamente la NATO. I paesi europei hanno schierato truppe ed inviato armi all’Ucraina.\r\nGli Stati Uniti targati Trump entrano nella partita a gamba tesa, sparigliando le carte. Tagliano fuori l’Ucraina e gli europei ed aprono un tavolo di trattativa diretta con la Russia, mirando ad una tregua armata che, di fatto, sancirà l’annessione dei territori occupati di Mosca. D’altra parte gli Stati Uniti hanno portato a casa l’obiettivo principale: l’indebolimento dell’Europa. Ora Trump spera di rendere meno saldo il legame tra la Russia e la Cina.\r\nIntanto la diserzione dal fronte di guerra è sempre più di massa. Sia in Russia che in Ucraina.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nStati Uniti. Project 25\r\nProseguono gli approfondimenti sugli States all’epoca di Trump.\r\nGli obiettivi del Trump 2.0 erano già scritti da due anni: i punti salienti di un mandato presidenziale reazionario, infatti, erano già ampiamente illustrati in Mandate For Leadership: The Conservative Promise, un manuale di 900 pagine realizzato grazie alla stretta collaborazione tra Heritage Foundation e altre 100 organizzazioni conservatrici statunitensi.\r\nMeglio conosciuto come Project 2025, il manuale è ispirato ad una visione degli Stati Uniti fortemente reazionaria e conservatrice, cui i conservatori lavorano da anni per sviluppare centinaia di obiettivi politici afferenti a ogni sfera della vita pubblica.\r\nLa loro ragione di azione si inserisce comodamente nel quadro di un eterno conflitto tra il governo centrale e quelli statali: l’infinita lotta in favore di un primato dei diritti degli Stati rispetto al governo federale ha permesso a diverse organizzazioni di incardinare lotte dalla presidenza Reagan in poi per cambiare il volto degli Stati Uniti.\r\nProject 2025 ha affrontato una lunga marcia prima di individuare in Trump il proprio campione. 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