","This is ameriKKKa: guerra ai migranti negli States di Trump","post",1738334362,[65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/donald-trump/","http://radioblackout.org/tag/elezioni-usa/","http://radioblackout.org/tag/migranti/",[69,70,15],"donald trump","elezioni Usa",{"post_content":72,"post_title":76,"tags":79},{"matched_tokens":73,"snippet":74,"value":75},[15],"nuovo centro di detenzione per \u003Cmark>migranti\u003C/mark> irregolari nell'enclave statunitense di Guantanamo:","È notizia di ieri quella della programmata apertura di un nuovo centro di detenzione per \u003Cmark>migranti\u003C/mark> irregolari nell'enclave statunitense di Guantanamo: ennesima mossa anti-immigrazione del governo Trump nei suoi primi 14 giorni di mandato, caratterizzati da un'ondata di decreti attuativi, molti dei quali improntati proprio a instradare la propria promessa politica di guerra totale alla migrazione clandestina. Il paese a stelle e strisce vede diverse decine di milioni di \u003Cmark>migranti\u003C/mark> senza documenti: rappresentano la forza lavoro essenziale di molti settori sommersi e precarizzati dell'economia statunitense, in particolare quello agricolo e quello del lavoro domestico, ma sono stati demonizzati in campagna elettorale dal neo-presidente e dall'élite teo-con che tira le fila del suo programma politico.\r\n\r\nAdesso, con numeri impressionanti di arresti, operazioni di propaganda che puntano a disumanizzare i \u003Cmark>migranti\u003C/mark> deportati in catene nei paesi d'origine e la sempre maggiore militarizzazione dei raid della ICE (Immigration and Customs Enforcement), quali sono i primi effetti della dichiarazione trumpiana di espandere radicalmente le deportazioni? Si tratta del tentativo di sostanziare con i fatti la propaganda da campagna elettorale che si infrangerà di fronte alle richieste del padronato USA di garantire la manodopera irregolare necessaria a far funzionare i settori più bassi dell'economia? Oppure potrebbe essere veramente il preludio di una campagna sistemica di contrasto all'immigrazione irregolare negli States? Che genere di opposizione potrebbe incontrare questa politica, e quanto questa si pone in discontinuità con il governo precedente a guida democratica?\r\nNe abbiamo parlato con Luca Celada, corrispondente da Los Angeles de Il Manifesto:\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/CELADAinfo.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":77,"snippet":78,"value":78},[15],"This is ameriKKKa: guerra ai \u003Cmark>migranti\u003C/mark> negli States di Trump",[80,82,84],{"matched_tokens":81,"snippet":69},[],{"matched_tokens":83,"snippet":70},[],{"matched_tokens":85,"snippet":86},[15],"\u003Cmark>migranti\u003C/mark>",[88,94,97],{"field":40,"indices":89,"matched_tokens":91,"snippets":93},[90],2,[92],[15],[86],{"field":95,"matched_tokens":96,"snippet":78,"value":78},"post_title",[15],{"field":98,"matched_tokens":99,"snippet":74,"value":75},"post_content",[15],578730123365712000,{"best_field_score":102,"best_field_weight":103,"fields_matched":104,"num_tokens_dropped":52,"score":105,"tokens_matched":106,"typo_prefix_score":52},"1108091339008",13,3,"578730123365711979",1,{"document":108,"highlight":126,"highlights":141,"text_match":100,"text_match_info":151},{"cat_link":109,"category":110,"comment_count":52,"id":111,"is_sticky":52,"permalink":112,"post_author":23,"post_content":113,"post_date":114,"post_excerpt":57,"post_id":111,"post_modified":115,"post_thumbnail":116,"post_thumbnail_html":117,"post_title":118,"post_type":62,"sort_by_date":119,"tag_links":120,"tags":123},[49],[51],"88770","http://radioblackout.org/2024/04/il-nuovo-patto-sulle-migrazioni-profiling-biometrico-delle-persone-migranti-e-ulteriore-attacco-al-diritto-di-asilo/","Pubblichiamo un contributo audio di Maddalena Avon, studiosa e attivista per i diritti delle persone migranti, sull’approvazione del “Patto sulle Migrazioni” da parte del Parlamento Europeo. Si tratta del pacchetto legislativo che regola le migrazioni verso l’Europa, dal tracciamento e dalla sorveglianza alla “ripartizione” dei migranti in quote d’accoglienza assegnate ai singoli Stati europei. Siamo di fronte ad una riforma discriminatoria e chiaramente rivelatrice del razzismo strutturale in Europa, che ancora una volta si articola intorno ai respingimenti ed alla negazione del diritto di transito e di asilo. Da segnalare in particolare il regolamento EURODAC, che creerà una nuova banca di dati biometrici sulle persone migranti, con le autorità che avranno il potere di segnalare individui considerati potenzialmente una “minaccia alla sicurezza”, il nuovo regolamento sulle procedure d’asilo (APR), che prevede una nuova procedura accelerata alla frontiera ed il regolamento RAM che sostituirà il regolamento Dublino. L’obiettivo chiaro delle nuove procedure contenute nel “Patto sulle migrazioni” è aggirare l’obbligo inderogabile, secondo il diritto europeo, di esaminare singolarmente le domande di coloro che chiedono asilo una volta raggiunto il territorio di uno Stato europeo, con conseguenze ancora più drammatiche per i/le migranti che raggiungono l’Europa.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/MaddalenaAvonRBO.mp3\"][/audio]","13 Aprile 2024","2024-04-19 17:58:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Bildschirmfoto-2024-04-13-um-13.42.28-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"146\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Bildschirmfoto-2024-04-13-um-13.42.28-300x146.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Bildschirmfoto-2024-04-13-um-13.42.28-300x146.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Bildschirmfoto-2024-04-13-um-13.42.28-1024x499.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Bildschirmfoto-2024-04-13-um-13.42.28-768x375.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Bildschirmfoto-2024-04-13-um-13.42.28-1536x749.png 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Bildschirmfoto-2024-04-13-um-13.42.28.png 1966w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il nuovo \"Patto sulle Migrazioni\": profiling biometrico delle persone migranti e ulteriore attacco al diritto di asilo.",1713015887,[121,67,122],"http://radioblackout.org/tag/accordo-di-dublino/","http://radioblackout.org/tag/migrazione/",[124,15,125],"accordo di Dublino","migrazione",{"post_content":127,"post_title":131,"tags":134},{"matched_tokens":128,"snippet":129,"value":130},[15],"per i diritti delle persone \u003Cmark>migranti\u003C/mark>, sull’approvazione del “Patto sulle Migrazioni”","Pubblichiamo un contributo audio di Maddalena Avon, studiosa e attivista per i diritti delle persone \u003Cmark>migranti\u003C/mark>, sull’approvazione del “Patto sulle Migrazioni” da parte del Parlamento Europeo. 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Una sentenza che riguarda quanto accaduto al CPR di Milo A Trapani nell’ultima settimana di gennaio .\r\n\r\nSi tratta di una ulteriore conferma della violenza e dell’inadeguatezza del sistema detentivo italiano destinato alle persone migranti, e delle condizioni particolarmente gravi in cui ancora sono trattenute le persone all’interno del CPR di Trapani. La situazione dei CPR italiani dove sussiste la detenzione amministrativa per gli stranieri che costituisce una violenza di per sé orribile e non giustificabile in alcuna forma, quanto accaduto nei giorni scorsi mette in luce ancora una volta l’inadeguatezza strutturale del sistema di detenzione amministrativa italiano. La privazione sistematica della libertà personale di persone provenienti da paesi di origine politicamente ridefiniti come “sicuri”, per di più in condizioni indegne, nella mancanza di informazioni sulle motivazioni del trattenimento, e in assenza di accesso a qualsivoglia servizio e tutela legale continuerà inevitabilmente a generare proteste, atti di autolesionismo, incendi.\r\n\r\n \r\n\r\nNe parliamo con un compagbno dell'assemblea CPR\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/INFO-190224-CPR.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nRiportiamo anche un articolo uscito nella rivista Jeune Afrique che racconta dal punto di vista africano l'inferno dei centri di detenzione italiani per stranieri.\r\n\r\n \r\n\r\nhttps://www.jeuneafrique.com/1537595/politique/les-migrants-africains-dans-lenfer-des-centres-de-detention-italiens/\r\n\r\n \r\n\r\nMigranti africani nell'inferno dei centri di detenzione italiani Il suicidio di Ousmane Sylla, un guineano di 22 anni morto suicida in un centro di detenzione per migranti in Italia, getta luce sulle deplorevoli condizioni di vita in questi centri dove vengono rinchiusi gli emigranti, soprattutto africani, considerati illegali. Maÿlis DUDOUET\r\n\r\n \r\nOusmane Sylla aveva 22 anni. Il nome di questo giovane guineano si è aggiunto, lo scorso 4 febbraio, alla lunghissima lista di migliaia di migranti, soprattutto dall'Africa sub-sahariana, che stanno morendo a causa delle politiche migratorie europee. Questa volta, però, non è stato nelle sabbie del Sahara, nelle carceri di un gruppo armato libico o nelle acque turbolente di un Mediterraneo trasformato in cimitero che la morte ha colpito. Ma in territorio europeo, in quest’Italia che costituisce la porta principale per tanti africani in cerca di emigrazione verso il Vecchio Continente.\r\nIl 4 febbraio il giovane si è ucciso mentre era detenuto nel Centro di Rimpatrio di Ponte Galeria (CPR), nome ufficiale dei centri di detenzione per migranti considerati illegali in Italia. Aveva appena saputo che la sua richiesta di asilo era stata respinta ma, non avendo la Guinea un accordo di estradizione con l’Italia, sapeva che sarebbe rimasto bloccato in quel luogo per molti mesi. E non sopportava l'idea di trascorrere un altro giorno rinchiuso in condizioni deplorevoli. I suoi compagni di prigionia lo trovarono, impiccato, la mattina presto. Su un muro, questo messaggio: “Se muoio, vorrei che il mio corpo fosse mandato in Africa. I militarti italiani non conoscono altro che il denaro. »\r\n\r\nIl suo suicidio in questo carcere per migranti ha provocato un'ondata di rabbia da Roma a Conakry. In effetti getta luce sulle condizioni dei migranti el il modo in cui, in particolare quelli sub-sahariani, vengono trattati nell’Italia del primo ministro di estrema destra Giorgia Meloni. Ousmane Sylla viveva in Italia da sei anni. Minore al suo arrivo nel Paese, è stato prima ospitato in un centro specializzato. Il giorno in cui è diventato maggiorenne, è diventato uno straniero illegale. Dopo un lungo viaggio, dal centro di Ventimiglia a quello di Teodice, nel centro Italia, è stato trasferito il 14 ottobre 2023 al CPR di Milo, nel Trapani, in Sicilia. Il luogo di detenzione, teatro di ripetuti disordini, è più che sovraffollato. Durante la sua permanenza a Milo, Ousmane Sylla trascorrerà parte delle sue notti all'aperto, per mancanza di spazio. Quasi tre mesi dopo, il 27 gennaio 2024, Ousmane Sylla viene nuovamente trasferito, questa volta al CPR di Ponte Galeria, che sarà la sua ultima destinazione.\r\n\r\nNel 2023, delle circa 500.000 persone in situazione irregolare registrate sul territorio italiano – di cui quasi 160.000 arrivate irregolarmente nel corso dell’anno – solo una piccola parte sarà sottoposta ai rigori dei centri di detenzione: poco più di 6.000 persone sono state internate in uno dei i nove CPR attivi. Le condizioni di vita lì sono disastrose. Oltre alla sovrappopolazione endemica, le indagini condotte da ONG specializzate denunciano maltrattamenti sistematici in alcuni centri, distribuzione di cibo avariato o addirittura somministrazione forzata di medicinali. All'inizio di gennaio, la diffusione di un video in cui si vede un'infermiera, aiutata da agenti di polizia, costringe un detenuto a prendere un sedativo ha causato uno scandalo in Italia. Molti dei CPR sono anche oggetto di indagini giudiziarie o amministrative. Quello di Milano è stato così posto sotto il controllo di un amministratore giudiziario dopo le accuse di truffa e maltrattamenti. Quella di Palazzo San Gervasio è al centro dell'inchiesta in corso sulla somministrazione di forti dosi di calmanti epsicofarmaci. Un’inchiesta realizzata dai media tunisini Inkyfada e italiana Altreconomia ha documentato in particolare questo diffuso uso di psicofarmaci, che rappresentano “almeno il 10% della spesa di ciascun centro e costituiscono addirittura il 44% della spesa del centro di Roma”.\r\n\r\nLe condizioni di vita sono tanto più insopportabili quanto più i periodi di detenzione si allungano. Appena insediatosi al potere, il governo del primo ministro di estrema destra Giorgia Meloni ha aumentato il limite massimo legale da 180 a 540 giorni, attraverso il decreto Cutro 2, particolarmente criticato dalle associazioni per i diritti umani. Le conseguenze sono gravi. Il numero di decessi registrati nei centri di detenzione aumenta ogni anno, mentre l’età media delle vittime della CPR – 33 anni – costituisce un argomento in più per le organizzazioni che ne chiedono la chiusura . Giorgia Meloni, che ha appena ottenuto un accordo con Tirana che prevede la realizzazione del Cpr sul territorio albanese, non sembra proprio disposta a intraprendere questa strada. Il Primo Ministro italiano ha infatti previsto di costruirne di più centri di questo tipo, uno per regione italiana.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","20 Febbraio 2024","2024-02-20 20:49:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/CPR-CORELLI-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/CPR-CORELLI-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/CPR-CORELLI-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/CPR-CORELLI.jpg 474w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","CPR DA MILANO A PONTE GALERIA I LAGER PER MIGRANTI SCOPPIANO.",1708461926,[166,167,168,67,169],"http://radioblackout.org/tag/cie/","http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/cpr-via-corelli/","http://radioblackout.org/tag/rivolte/",[28,21,171,15,172],"cpr via corelli","rivolte",{"post_content":174,"post_title":178,"tags":182},{"matched_tokens":175,"snippet":176,"value":177},[15],"detentivo italiano destinato alle persone \u003Cmark>migranti\u003C/mark>, e delle condizioni particolarmente gravi","La Corte Europea dei Diritti Umani ha ordinato al Governo italiano l’immediato trasferimento dal CPR di Trapani di una persona trattenuta in condizioni materiali degradanti. 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I vari giornali piemontesi riportano la notizia dell' ipotesi di costruzione della nuova maxi struttura detentiva da 2 mila posti, all'interno della riserva naturale della Vauda, nel basso canavese a 15 km da Torino, dove già si trova un' immensa area ad ex uso militare. La scelta di questo luogo rientra nella logica del nuovo decreto immigrazione: confinare le persone in luoghi isolati, con una bassa densità abitativa, e fortemente militarizzati.\r\n\r\nTale progetto, non viaggia da solo. Dal decreto \"Cutro\" alla richiesta del pizzino di stato di quasi 5000 euro per non essere rinchiusi all'interno di un Cpr, la formazione di governo dichiara una guerra politica ai migranti, basata sul razzismo e sul classismo di stato, per nascondere le difficoltà, anche di natura internazionale, che ha nel gestire i flussi migratori.\r\n\r\nOpporci a questa violenza statale è necessario. 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Il decreto che impone agli equipaggi di tornare in mare aperto con il loro carico umano minaccia carcere e multe, ma, come ci ha detto Riccardo Gatti della Geo Bartens, loro non hanno alcuna intenzione di obbedire.\r\nAscolta la diretta con Riccardo Gatti della Geo Barents:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/2022-11-08-gatti-barents.mp3\"][/audio]","8 Novembre 2022","2022-11-08 14:51:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/migranti-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"171\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/migranti-300x171.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/migranti-300x171.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/migranti-1024x584.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/migranti-768x438.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/migranti.jpeg 1217w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Migranti in ostaggio del governo",1667919110,[261,306,307,67,308],"http://radioblackout.org/tag/geo-barents/","http://radioblackout.org/tag/humanity1/","http://radioblackout.org/tag/salvini/",[264,310,311,15,312],"geo barents","humanity1","salvini",{"post_content":314,"post_title":319,"tags":322},{"matched_tokens":315,"snippet":317,"value":318},[316],"Migranti","\u003Cmark>Migranti\u003C/mark> ancora ostaggio del governo italiano.","\u003Cmark>Migranti\u003C/mark> ancora ostaggio del governo italiano. 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Il nuovo cacciabombardiere presentato all’Air Show di Farnborough è frutto di una Joint Venture tra BAE Systems, Leonardo, MBDA e Rolls Royce. La cordata angloitaliana è in aperta competizione con quella francotedesca.\r\n\r\nMigranti. TSO, ultima frontiera della repressione contro i migranti non sottomessi\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","2018-10-17 22:58:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/Cartel-CNT-19-julio-1936-200x110.jpg","Anarres del 20 luglio. Proibizionismo, licenza di uccider… Quel luglio a Genova. Organizzazione e spontaneismo, riflessioni nell’anniversario di Spagna ‘36. Tempest! Un nuovo cacciabombardiere. 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Una chiacchierata con Maurizio Giannangeli della REL – Rete dell'educazione libertaria\r\n\r\nDopo il referendum. Analisi del voto e delle illusioni di palingenesi universale\r\nne parliamo con Francesco\r\n\r\nPosta aerea. Mistral Air deporta profughi e migranti\r\n\r\nIncontro con gli Sloveni\r\n\r\nGrecia. Profughi e migranti\r\n\r\nFuori fascisti e polizia dalla città\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 10 dicembre\r\nore 10,30 presidio in corso Giulio Cesare 3 – nei pressi dell’ufficio postale\r\n\r\nMistral Air, la compagnia aerea di Poste Italiane non trasporta lettere, pacchi e cartoline… ma deporta i rifugiati e migranti in paesi dove non vogliono tornare.\r\nFuggono guerre, miseria, persecuzioni, dittature. C'è chi non vuole sottostare ad un matrimonio forzato e chi non intende fare il soldato. 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Le persone migranti intercettate in Tunisia vengono portati al confine per essere letteralmente vendute agli uomini in divisa libici e poi recluse nelle ormai tristemente note carceri di questo paese.\r\n\r\nEcco dove finiscono i soldi che l'Europa e l'Italia destinano alla Libia per contrastare l'immigrazione, in base agli accordi internazionali che si sono susseguiti negli ultimi anni.\r\n\r\nRingraziamo Matteo Garavoglia- Giornalista freelance residente a Tunisi dove scrive di Nord Africa e dintorni- per averci mandato un contributo audio fondamentale per capire la questione. 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