","Contro la militarizzazione delle scuole","post",1705338996,[62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/esercito/","http://radioblackout.org/tag/militari-nelle-scuole/","http://radioblackout.org/tag/toscana/",[66,67,68],"esercito","militari nelle scuole","toscana",{"post_content":70,"post_title":76,"tags":79},{"matched_tokens":71,"snippet":74,"value":75},[72,73],"nelle","scuole","esaltazione acritica del “coraggio militare” \u003Cmark>nelle\u003C/mark> \u003Cmark>scuole\u003C/mark> pubbliche. Nella diretta, sono emerse","l’USR (Ufficio Scolastico Regionale) della Toscana ha invitato studenti e studentesse delle classi quarte e quinte degli Istituti di II grado a partecipare alla presentazione on-line del calendario dell’esercito italiano 2024. Particolarmente allarmante è l’argomento di cui l’esercito italiano parlerà con gli studenti e le studentesse, come apprendiamo dal comunicato condiviso dall'Osservatorio contro la militarizzazione delle \u003Cmark>scuole\u003C/mark> e delle università – Toscana: “Per l’Italia sempre……prima e dopo l’8 settembre 1943; rappresenta alcuni eventi bellici della IIa Guerra Mondiale, periodo storico drammatico per l’Italia, e rende omaggio ad Ufficiali, Sottufficiali e Soldati, insigniti della Medaglia d’Oro al Valor Militare per atti eroici compiuti dopo l’armistizio e/o che si sono particolarmente distinti anche nel periodo precedente”.\r\nAbbiamo chiesto alla docente Serena Tusini, dell'Osservatorio contro la militarizzazione delle \u003Cmark>scuole\u003C/mark> e delle università, di parlarci di questo ennesimo atto di esaltazione acritica del “coraggio militare” \u003Cmark>nelle\u003C/mark> \u003Cmark>scuole\u003C/mark> pubbliche. Nella diretta, sono emerse diverse altre questioni relative alla militarizzazione della società e della scuola, compresi alcuni spunti dell'Osservatorio di riflessione e discussione per la giornata della Memoria del 2024.\r\nAscolta e scarica la diretta, segui il sito dell'Osservatorio, e partecipa alle serate informative alla Blackout House:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/osservatoriomilitarizzazione.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":77,"snippet":78,"value":78},[73],"Contro la militarizzazione delle \u003Cmark>scuole\u003C/mark>",[80,82,86],{"matched_tokens":81,"snippet":66},[],{"matched_tokens":83,"snippet":85},[84,72,73],"militari","\u003Cmark>militari\u003C/mark> \u003Cmark>nelle\u003C/mark> \u003Cmark>scuole\u003C/mark>",{"matched_tokens":87,"snippet":68},[],[89,95,98],{"field":36,"indices":90,"matched_tokens":92,"snippets":94},[91],1,[93],[84,72,73],[85],{"field":96,"matched_tokens":97,"snippet":74,"value":75},"post_content",[72,73],{"field":99,"matched_tokens":100,"snippet":78,"value":78},"post_title",[73],1736172819517538300,{"best_field_score":103,"best_field_weight":104,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":48,"score":106,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":48},"3315704398080",13,3,"1736172819517538411",{"document":108,"highlight":128,"highlights":144,"text_match":101,"text_match_info":153},{"cat_link":109,"category":110,"comment_count":48,"id":111,"is_sticky":48,"permalink":112,"post_author":51,"post_content":113,"post_date":114,"post_excerpt":115,"post_id":111,"post_modified":116,"post_thumbnail":117,"post_thumbnail_html":118,"post_title":119,"post_type":59,"sort_by_date":120,"tag_links":121,"tags":126},[45],[47],"78640","http://radioblackout.org/2022/11/catania-alternanza-scuola-caserma/","Dopo il Protocollo firmato dall’Esercito italiano e l’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia per i PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali) nelle principali caserme siciliane, arriva l’Alternanza Scuola-Lavoro nelle grandi basi della Marina Militare.\r\nLo scorso 22 novembre, presso la Stazione Elicotteri di Catania, il comandante di Maristaeli Catania, capitano di vascello Riccardo Leoni, ha firmato, congiuntamente ai dirigenti scolastici di tre Istituti Scolastici Superiori della Sicilia Orientale, la convenzione “Alternanza Scuola Lavoro”.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, insegnante, antimilitarista, blogger\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/2022-11-29-mazzeo-alternanza-scuola-caserma.mp3\"][/audio]","29 Novembre 2022","","2022-11-29 20:33:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/WhatsApp-Image-2022-03-31-at-20.37.10-678x381-1-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"141\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/WhatsApp-Image-2022-03-31-at-20.37.10-678x381-1-300x141.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/WhatsApp-Image-2022-03-31-at-20.37.10-678x381-1-300x141.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/WhatsApp-Image-2022-03-31-at-20.37.10-678x381-1.jpeg 676w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Catania. 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Militari nelle scuole, finanziamenti a percorsi di formazione in strutture legate all'ambito della difesa, programmi universitari finanziati da aziende che operano nella produzione di armi, discorsi incentrati sul bisogno di una forza di difesa, e via dicendo.\r\n\r\nIn Europa e in occidente la sfera civile e quella militare sono dunque sempre più interconnesse. Questo processo coinvolge anche le università, che sempre più offrono servizi al cosiddetto mondo della “difesa\" e contestualmente, ne dipendono sempre di più in termini di finanziamenti e fondi alla ricerca. Il mondo del sapere insomma è sempre più finalizzato a produrre conoscenza e ricerca per utilità di controllo, di dominio e di sottomissione tecnica e talvolta anche militare di popolazioni che subiscono guerre in giro per il mondo, indesiderati da sorvegliare, migranti da respingere, e via dicendo. Uno degli esempi più eclatanti, è appunto i rapporti tra Frontex e Politecnico di Torino, nella produzione di mappe ed elaborati cartografici utilizzati dalla polizia di frontiera e nella messa in pratica di politiche di respingimento.\r\n\r\nQual è il problema del rapporto tra Università e Militarizzazione, e come possiamo investigarlo ed eventualmente combatterlo?\r\n\r\nNe parliamo con Michele Lancione, professore ordinario del Politecnico di Torino, autore del saggio Università e Militarizzazione, il duplice uso della libertà di ricerca (Eris Edizioni, 2023), ai nostri micrfoni. Ascolta la diretta su RadioBlackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/università_militarizzazione.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","22 Novembre 2023","2023-11-22 16:52:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/376532325_783387980461739_1149737750560230031_n-600x927-1-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"194\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/376532325_783387980461739_1149737750560230031_n-600x927-1-194x300.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/376532325_783387980461739_1149737750560230031_n-600x927-1-194x300.jpeg 194w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/376532325_783387980461739_1149737750560230031_n-600x927-1.jpeg 600w\" sizes=\"auto, (max-width: 194px) 100vw, 194px\" />","Università e Militarizzazione. 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A quasi un anno dall’invasione russa dell’Ucraina che ha riportato la guerra nel bel mezzo dell’Europa, ovunque assistiamo ad una corsa al riarmo sempre più folle, con un aumento delle spese militari, con nuovi progetti di basi e installazioni militari, con una sempre maggior influenza del complesso militare-industriale sulla vita civile.\r\nDecine e decine di guerre e conflitti continuano ad insanguinare vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine. La guerra in Ucraina ha nel proprio DNA uno scontro interimperialistico di enorme portata, che vede l’Italia in prima fila tra i ranghi della NATO e nell’invio di armi e truppe in Ucraina. Il nuovo governo intende andare avanti sulla strada della guerra, confermando l’impegno in Europa orientale, ma anche consolidando la proiezione militare e neocoloniale dell’Italia sia con le missioni all’estero, sia con gli accordi nei campi dell’energia e delle forniture belliche.\r\nNonostante questo scenario assistiamo comunque ad uno sviluppo di vari movimenti territoriali contro le installazioni militari, i poligoni, le spese militari, le fabbriche d’armi, poli di progettazione e innovazione bellica high tech e in generale contro la presenza sempre più asfissiante dell’apparato militare nelle nostre vite.\r\nLa nostra scommessa è di mettere in connessione tutte quelle realtà, che sulla base di un antimilitarismo coerente, si muovono su un terreno di lotta che giorno dopo giorno prova a contrastare il clima di guerra attorno a noi..”\r\nL’assemblea, dopo un lungo confronto, ha messo in campo numerose iniziative e campagne di lotta, che riportiamo di seguito:\r\nDi seguito le iniziative e le campagne decise dall'assemblea:\r\n\r\nSi individua le giornate del 24 e 25 febbraio, primo anniversario dell'attacco russo all'Ucraina, un momento importante della lotta alla guerra e a chi la arma. Un tassello del fronte di lotta alla guerra nella sua saldatura con la questione sociale (spese militari, carovita, etc.) e nell'opposizione all'imperialismo italiano (missioni militari all'estero).\r\nSosteniamo le manifestazioni antimilitariste lanciate nel territorio (Niscemi, Torino, Pisa, Livorno)\r\n\r\nCampagna di informazione, lotta e sostegno concreti a favore disertori, obiettori, oppositori e disfattisti alla guerra in Russia e Ucraina. Raccolta fondi e accoglienza. Apriamo le frontiere!\r\n\r\nLotta contro le basi militari e poligoni dalla Sicilia al Friuli alla Toscana\r\n\r\nManifestazione nazionale contro La città delle armi e l'acceleratore di innovazione della NATO a Torino a novembre (in occasione della mostra mercato dell'industria aerospaziale di guerra)\r\n\r\nCampagna ENI e contro missioni militari all'estero con un focus sull’Africa.\r\n\r\nCampagna contro la guerra interna. Contro laa militarizzazione del territorio, i militari nelle scuole e gli studenti nelle caserme. Contro la guerra ai migranti sulle frontiere\r\n\r\nRiflessione sugli assetti geopolitici in vista di un possibile convegno di approfondimento\r\n\r\nInvito a creare assemblea antimilitariste sui territori dove non ce ne siano\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Simone dell’assemblea antimilitarista di Reggio Emilia\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-14-simone-ass-antimili.mp3\"][/audio]","14 Febbraio 2023","2023-02-15 01:30:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/antimil-768x652-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"216\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/antimil-768x652-1-300x216.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/antimil-768x652-1-300x216.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/antimil-768x652-1.jpg 765w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Massenzatico. 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Con il riaccendersi della terribile guerra in Medio Oriente, l’aprirsi del conflitto nel Mar Rosso, il moltiplicarsi degli attacchi turchi in Rojava, le tensioni per Taiwan, il perdurare dei conflitti per il controllo delle risorse nel continente africano, il rischio di una guerra, anche nucleare, su scala planetaria è una possibilità reale. (…)\r\nOpporsi concretamente è un’urgenza ineludibile.\r\nLa guerra in Ucraina ha nel proprio DNA uno scontro interimperialistico di enorme portata.\r\nIl prezzo di questa guerra lo pagano le popolazioni ucraine e russe.\r\nLo pagano oppositori, sabotatori, obiettori e disertori che subiscono pestaggi, processi e carcere.\r\nLo paghiamo noi tutti stretti nella spirale dell’inflazione, tra salari e pensioni da fame e fitti e bollette in costante aumento.\r\nIl governo italiano si è schierato in questa guerra inviando armi, arrivando a schierare 3.500 militari nelle missioni in ambito NATO nell’est europeo e nel Mar Nero.\r\nL’Italia è impegnata in ben 43 missioni militari all’estero, in buona parte in Africa, dove le truppe tricolori fanno la guerra ai migranti e difendono gli interessi di colossi come l’ENI.\r\nL’Italia vende armi a tutti i paesi in guerra, compresi Israele ed il Qatar, contribuendo direttamente a quella guerra atroce. (…)\r\nLa guerra è anche interna.\r\nIl governo risponde alla povertà trattando le questioni sociali in termini di ordine pubblico: i militari dell’operazione “strade sicure” quest’anno sono saliti a 6.800: li trovate nelle periferie povere, nei CPR, nelle stazioni, sui confini.\r\nCome se non bastasse il ministro della Difesa ha annunciato la costituzione di una “riserva”, un corpo di 10.000 militari volontari in addestramento perenne che possono essere richiamati per far fronte a qualsiasi “emergenza” interna.\r\nLa guerra è ormai arrivata anche nelle scuole, dove i militari fanno propaganda per l’arruolamento dei corpi e delle coscienze.\r\n(…)\r\nSosteniamo chi si oppone alla guerra in Russia, in Ucraina, nel Mediterraneo orientale, nel Mar Rosso… e in ogni dove!\r\nApriamo le frontiere ad obiettori e disertori di tutti i paesi in guerra!\r\nDisertiamo la guerra!”\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-20-piazze-antimili-24-federico.mp3\"][/audio]","22 Febbraio 2024","2024-05-19 13:04:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col-724x1024.jpg 724w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col-768x1086.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col-1086x1536.jpg 1086w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col.jpg 1414w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","24 febbraio. 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Lo stato italiano continua ad aumentare il suo investimento nel militare (come da indicazioni NATO) sottraendo risorse ai servizi essenziali (sanità, scuola, trasporto pubblico, enti locali, ecc.).\r\nAd una narrazione ufficiale infiorettata di “grandi successi”, recitata fino alla noia da ogni trasmissione televisiva, si affianca una “grancassa” ideologica di militarizzazione della società, con la propaganda delle forze armate direttamente nelle scuole, l'aumento degli effettivi militari e dei loro stipendi e la volontà del ministero della difesa (sic) italiano di istituire un corpo militare di 40.000 riservisti, giovani donne e uomini che affianchino all'occorrenza i militari di professione come carne da cannone.\r\nSiamo sempre più succubi di esigenze non nostre, ma pagate con i nostri soldi, come il progetto di nuovo comando operativo NATO per l'Europa Meridionale nella caserma Predieri a Rovezzano (Fi) e le basi militari di Coltano e Camp Darby (Pi) , o interventi diretti con uomini e mezzi, nelle cosiddette missioni di interposizione (Libano) e sicurezza navale (Mar Rosso-Canale di Suez).\r\nPer ripudiare la guerra occorre ripudiare gli eserciti, togliere risorse pubbliche alle forze armate e alle fabbriche di morte, promuovere le scelte individuali e collettive di renitenza alla leva, disertare ogni struttura militare gerarchica, occorre obiettare a ruoli di sterminio tra umani, distruzione di beni artificiali e naturali, occorre valorizzare l’etica di ogni società di cittadini pensanti e solidali, costruire iniziative di boicottaggio commerciale verso gli stati in guerra.\r\nL’assemblea antimilitarista testimonierà la volontà di iniziare una riflessione sulla conversione produttiva delle fabbriche di armi manifestazione e di non farsi coinvolgere in guerre volute da stati nazionalisti ad economia capitalista e dalle loro alleanze armate.”\r\nNe abbiamo parlato con Vincenzo dell’Assemblea Antimilitarista Toscana\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2023-05-21-vincenzo-campi-bisenzio.mp3\"][/audio]","22 Maggio 2024","2024-05-22 17:06:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/8d47590d97d4355a621d10bb3cad6d5d-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"211\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/8d47590d97d4355a621d10bb3cad6d5d-211x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/8d47590d97d4355a621d10bb3cad6d5d-211x300.jpg 211w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/8d47590d97d4355a621d10bb3cad6d5d-719x1024.jpg 719w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/8d47590d97d4355a621d10bb3cad6d5d-768x1093.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/8d47590d97d4355a621d10bb3cad6d5d-1079x1536.jpg 1079w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/8d47590d97d4355a621d10bb3cad6d5d.jpg 1124w\" sizes=\"auto, (max-width: 211px) 100vw, 211px\" />","Campi Bisenzio (FI). 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo",{"matched_tokens":381,"snippet":382,"value":382},[84],"Anarres del 5 novembre. Spese \u003Cmark>militari\u003C/mark>. 4 novembre di lotta. Convegno su Kropotkin. 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/2024-11-01-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\n4 novembre. Festa degli assassini\r\nIl 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per spostare un confine. \r\nSui siti governativi si parla di “terre irredente” cui la guerra ha offerto la “redenzione” del tricolore.\r\nSullo sfondo restano 600.000 morti sul solo piccolo fronte orientale. Sullo sfondo resta un’occupazione militare che si è accanita a cancellare le lingue e le culture diverse da quella “italiana”. Sullo sfondo restano i tanti soldati obbligati a combattere con i fucili dei carabinieri puntati alla schiena. Sullo sfondo restano le decimazioni, le torture, gli stupri di massa . Sullo sfondo restano le migliaia di uomini e ragazzi, che decisero di gettare le armi. In quella guerra, a rischio della vita, disertarono a migliaia, consapevoli che le frontiere tra gli Stati sono solo tratti di matita sulle mappe. Interessano a chi governa, ma non hanno nessun significato per chi abita uno o l’altro versante di una montagna, l’una o l’altra riva di un fiume, dove nuotano gli stessi pesci, dove crescono le stesse piante, dove vivono uomini e donne che si riconoscono uguali di fronte ai padroni che si fanno ricchi sul loro lavoro.\r\nLa storia delle rivolte, delle “tregue spontanee”, dell’odio per gli ufficiali, pur ricostruita in numerosi studi, non è mai stata inserita nei programmi scolastici, perché la propaganda militarista nelle scuole non è mai cessata. Anzi! I militari entrano nelle scuole come “esperti”, per indottrinare ed arruolare ragazzi e ragazze.\r\nAncora oggi, dopo oltre un secolo da quelle trincee impastate di sangue, sudore, fango e rabbia, la retorica patriottica, il garrire di bandiere e le parate militari sono strumento di legittimazione delle avventure militari italiane all’estero, dall’Africa all’Ucraina, dei militari per le strade, della guerra ai migranti, del moltiplicarsi della spesa in armamenti.\r\nContestare le celebrazioni del 4 novembre non è mero esercizio di doverosa memoria verso i disertori che, su tutti i fronti, fuggirono dalla Grande Guerra, ma si inserisce nei percorsi antimilitaristi di chi, sui vari territori, lotta contro basi militari e poligoni di tiro, fabbriche d’armi e missioni militari all’estero. \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Giorgio Sacchetti, antimilitarista, storico, insegna all’Università di Firenze ed è autore, con Isabelle Felici, de \"L'antimilitarismo in Italia (1945-2025)\r\n\r\nGiubileo. 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Accadeva a Genova (e non solo) negli anni '70. Ne abbiamo parlato con la Compagnia Teatro degli Zingari.\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/compagniateatrodeglizingari/\r\n\r\nE poi abbiamo parlato di antimilitarismo, perchè è sempre più urgente il tema della presenza nelle scuole dei militari. Si sta normalizzando il loro ingresso laddove bisognerebbe invece parlarne in modo critico, dove bisognerebbe portare idee contrarie alla guerra, ai nazionalismi, alle gerarchie e al patriarcato.\r\n\r\nPer questo abbiamo sentito Fausto Pascali per l'Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole.\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/OsservatorioNOMS\r\n\r\n ","15 Aprile 2023","2023-04-15 15:57:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/zapa296-200x110.jpg","Metix Flow - 14 aprile 2023",1681574253,[],[],{"post_content":429},{"matched_tokens":430,"snippet":431,"value":432},[72,73,84],"urgente il tema della presenza \u003Cmark>nelle\u003C/mark> \u003Cmark>scuole\u003C/mark> dei \u003Cmark>militari\u003C/mark>. Si sta normalizzando il loro","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/metix-flow-14-aprile-2023.mp3\"][/audio]\r\n\r\nStorie di bande ribelli, rapinator+ di banche per le quali i soldi non erano l'obiettivo principale. 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Libertà che nell’attuale ordinamento richiede, in caso di manifestazioni pubbliche, solo l’obbligo di preavviso alla polizia, obbligo che, se evaso, non necessariamente prevede una sanzione.\r\nD’ora in poi l’agibilità politica dei movimenti sarà sottoposta alla spada di Damocle di una possibile denuncia per violazione della nuova legge, che colpirà anche chi sarà riconosciut* come partecipante.\r\nÈ una china scivolosa, che, negli anni, di legge in legge, sta limitando seriamente la libertà di manifestare nel nostro paese.\r\nUn’ulteriore prova, se mai ce ne fosse bisogno, che una svolta autoritaria è perfettamente compatibile con la democrazia parlamentare. Da Adolf Hitler ai giorni nostri.\r\nCe ne ha parlato l’avvocato Gianluca Vitale\r\n\r\nCiao Claudio!\r\nUn ricordo di Claudio Venza, anarchico scomparso il 27 ottobre, nelle parole di Clara Germani, compagna del gruppo Germinal di Trieste\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 18 novembre\r\nore 21 corso Palermo 46\r\nL’urgenza dell’autogestione\r\nL’attualità di Landauer per i movimenti post novecenteschi\r\nNe parleremo con Gianfranco Ragona dell’Università di Torino, autore, tra gli altri, di “Gustav Landauer. Anarchico, ebreo, tedesco”, curatore dell’antologia “La comunità anarchica. Scritti politici”.\r\n\r\nNo alla guerra nucleare!\r\nSabato 19 novembre\r\nManifestazione antimilitarista\r\nDalle 15 alle 17 \r\nalla Collins Aerospace (ex Microtecnica) di piazza Graf \r\nNella base siciliana di Sigonella le antenne e le apparecchiature che assicurano al Pentagono la trasmissione degli ordini di guerra nucleare saranno potenziate. 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La divisa e la ragion di stato trasformano chi uccide, occupa, bombarda, in eroe.\r\nCent’anni fa, a rischio della vita, disertarono a migliaia la guerra, consapevoli che le frontiere tra gli Stati sono solo tratti di matita sulle mappe. Interessano a chi governa, ma non hanno nessun significato per chi abita uno o l’altro versante di una montagna, l’una o l’altra riva di un fiume, dove nuotano gli stessi pesci, dove crescono le stesse piante, dove vivono uomini e donne che si riconoscono uguali di fronte ai padroni che si fanno ricchi sul loro lavoro.\r\nLa storia delle rivolte, delle “tregue spontanee”, dell’odio per gli ufficiali, pur ricostruita in numerosi studi, non è mai entrata nei programmi scolastici, perché la propaganda militarista \u003Cmark>nelle\u003C/mark> \u003Cmark>scuole\u003C/mark> non è mai cessata. Anzi! 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Libertà che nell’attuale ordinamento richiede, in caso di manifestazioni pubbliche, solo l’obbligo di preavviso alla polizia, obbligo che, se evaso, non necessariamente prevede una sanzione.\r\nD’ora in poi l’agibilità politica dei movimenti sarà sottoposta alla spada di Damocle di una possibile denuncia per violazione della nuova legge, che colpirà anche chi sarà riconosciut* come partecipante.\r\nÈ una china scivolosa, che, negli anni, di legge in legge, sta limitando seriamente la libertà di manifestare nel nostro paese.\r\nUn’ulteriore prova, se mai ce ne fosse bisogno, che una svolta autoritaria è perfettamente compatibile con la democrazia parlamentare. Da Adolf Hitler ai giorni nostri.\r\nCe ne ha parlato l’avvocato Gianluca Vitale\r\n\r\nCiao Claudio!\r\nUn ricordo di Claudio Venza, anarchico scomparso il 27 ottobre, \u003Cmark>nelle\u003C/mark> parole di Clara Germani, compagna del gruppo Germinal di Trieste\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 18 novembre\r\nore 21 corso Palermo 46\r\nL’urgenza dell’autogestione\r\nL’attualità di Landauer per i movimenti post novecenteschi\r\nNe parleremo con Gianfranco Ragona dell’Università di Torino, autore, tra gli altri, di “Gustav Landauer. Anarchico, ebreo, tedesco”, curatore dell’antologia “La comunità anarchica. Scritti politici”.\r\n\r\nNo alla guerra nucleare!\r\nSabato 19 novembre\r\nManifestazione antimilitarista\r\nDalle 15 alle 17 \r\nalla Collins Aerospace (ex Microtecnica) di piazza Graf \r\nNella base siciliana di Sigonella le antenne e le apparecchiature che assicurano al Pentagono la trasmissione degli ordini di guerra nucleare saranno potenziate. In settembre il Dipartimento dell’Aeronautica militare USA ha firmato un contratto del valore di 177 milioni di dollari circa con la società Collins Aerospace, controllata dal colosso militare industriale Raytheon Technologies, per migliorare l’efficienza e garantire la manutenzione del sistema di comunicazione strategico ad alta frequenza.\r\nSigonella è la principale base europea per i droni da spionaggio e da combattimento.\r\nSe dovesse scoppiare la guerra nucleare il nostro paese sarebbe in prima fila. Bombe atomiche statunitensi sono anche nella basi di Ghedi e di Aviano. \r\nLa Russia dal canto suo ha detto a chiare lettere che, qualsiasi attacco ai territori ucraini occupati e poi annessi alla Russia sarà considerato atto di guerra e, quindi, passibile di risposta nucleare.\r\nLa possibilità di un’escalation bellica devastante è sempre più forte.\r\nSempre più urgente è rinforzare l’opposizione alla guerra e al militarismo.\r\nGettare sabbia nel motore del militarismo è possibile. Le basi della guerra sono a due passi dalle nostre case\r\nPartendo da casa nostra, dallo stabilimento di Collins Aerospace.\r\nChiusura e riconversione dell’industria bellica!\r\nNo alla città dell’aerospazio!\r\nNo alla Nato a Torino!\r\nNo alle spese \u003Cmark>militari\u003C/mark>!\r\nVenerdì 2 dicembre sciopero generale contro la guerra e l’economia di guerra!\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail",[455],{"field":96,"matched_tokens":456,"snippet":378,"value":453},[84,72,73],{"best_field_score":390,"best_field_weight":187,"fields_matched":91,"num_tokens_dropped":48,"score":413,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":48},{"document":459,"highlight":471,"highlights":479,"text_match":484,"text_match_info":485},{"comment_count":48,"id":460,"is_sticky":48,"permalink":461,"podcastfilter":462,"post_author":292,"post_content":463,"post_date":464,"post_excerpt":115,"post_id":460,"post_modified":465,"post_thumbnail":466,"post_title":467,"post_type":342,"sort_by_date":468,"tag_links":469,"tags":470},"77186","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-23-settembre-astensionismo-e-conflitto-militari-e-preti-a-scuola-verso-il-freek-pride-le-seduzioni-nucleari-di-putin-e-biden/",[292],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/2022-09-23-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nDisertiamo le urne!\r\nCambiano i governi, restano sfruttamento, oppressione, carovita, sfratti, guerra.\r\nLe elezioni sono una delega in bianco a gente che ha il solo scopo di restare al potere, appoggiando gli interessi dei ricchi e dei potenti che li sostengono.\r\nQuesta volta c’è il rischio che trovino ascolto gli appelli al “voto utile” in una risibile crociata antifascista di fronte alla vittoria che i sondaggi attribuiscono a Fratelli d’Italia. Come se i fascisti non avessero mai governato nel nostro paese, come se le politiche securitarie con le quali chiedono consenso non fossero state attuate con altrettanta solerzia dal centrosinistra, come se i pentastellati e le varie formazioni della diaspora comunista non avessero votato per grandi opere, centri di detenzione per migranti, militari per le strade e guerra. La Lega, formazione populista di estrema destra, è il partito che ha governato di più negli ultimi 28 anni. I fascisti di Fratelli d’Italia sono stati parte integrante di tutti i governi di centrodestra.\r\nVa da se che la mera astensione dal voto non basta. Occorre dare concretezza alla prospettiva di autogoverno dal basso attraverso assemblee territoriali e percorsi di autogestione conflittuale con l’esistente che creino le condizioni per cacciare padroni e governanti!\r\nNe abbiamo discusso con Francesco Fricche\r\n\r\nVerso la Free(k) Pride\r\nFrocie, mostrә, devianti! 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Non vogliamo perdere - anche noi - questa occasione: l'occasione di presentare un modo di fare pride alternativo a questo modello, un pride critico, senza sponsor, senza sfilate delle forze dell'ordine, un pride anticapitalista e dissidente.\r\n\r\nViviamo in una città dove la repressione di chi lotta fuori e contro la gabbia istituzionale è da tempo la norma. Una città dove magistratura e polizia utilizzano un codice penale costruito come arma di guerra ai poveri e alle soggettività politiche e sociali dissidenti per mettere a tacere ogni forma di contestazione reale. La violenza istituzionale la ritroviamo alle frontiere, nei CPR, nelle strade di una città dove i poliziotti ricattano le libere donne migranti chiedendo favori sessuali in cambio del permesso di soggiorno. È la violenza misogina e cattofascista che ha reso sempre più difficile accedere ad un aborto libero e sicuro. 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Frocification\r\nappuntamento alle 15 in piazza Carlo Felice\r\n\r\nVenerdì 14 ottobre ore 21\r\nRossobruni\r\nLa storia e il pensiero politico del nazionalbolscevismo dalla prima democrazia tedesca (la Repubblica di Weimar) ai nazimaoisti degli anni Sessanta/ Settanta, dall’ecologismo razzista degli anni Ottanta al nazionalcomunismo teorizzato nel decennio successivo come alternativa al cosiddetto “villaggio globale”.\r\nA lungo patrimonio pressoché esclusivo di un pulviscolo ideologico a destra del fascismo, il rossobrunismo è ora uno dei tanti filoni che nutrono quel fenomeno nazionalpopulista che sta trasformando la vita di tutti noi.\r\nIntroduce l’incontro David Bernardini, autore di “Nazionalbolscevismo. Piccola storia del rossobrunismo in Europa”\r\nIn corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","23 Settembre 2022","2022-09-23 15:49:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/atomichesporche-200x110.png","Anarres del 23 settembre. Astensionismo e conflitto. Militari e preti a scuola. Verso il Free(k) Pride. Le seduzioni nucleari di Putin e Biden…",1663948159,[],[],{"post_content":472,"post_title":476},{"matched_tokens":473,"snippet":474,"value":475},[84,72,73],"Frocification! ✨?✨\r\n\r\nScuola. Preti e \u003Cmark>militari\u003C/mark> hanno sempre più spazio \u003Cmark>nelle\u003C/mark> \u003Cmark>scuole\u003C/mark> italiane. 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