","Treviso, verità e giustizia per Danilo Riahi","post",1756225537,[63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/minorile/","http://radioblackout.org/tag/morti-in-carcere/","http://radioblackout.org/tag/violenza-poliziesca/",[18,68,69,70],"minorile","morti in carcere","violenza poliziesca",{"post_content":72,"tags":76},{"matched_tokens":73,"snippet":74,"value":75},[68],"tentativo di suicidio nell’istituto penale \u003Cmark>minorile\u003C/mark>, dove era stato rinchiuso pochi","Si terrà questo giovedì 28 agosto alle 19 il presidio «Verità e giustizia per Danilo Riahi» davanti al carcere di via Santa Bona Nuova a Treviso.\r\n\r\nLa protesta nasce dalla morte del diciassettenne tunisino, deceduto il 13 agosto all’ospedale di Treviso dopo un tentativo di suicidio nell’istituto penale \u003Cmark>minorile\u003C/mark>, dove era stato rinchiuso pochi giorni prima. Il ragazzo era arrivato in Italia un anno fa attraversando il Mediterraneo: era quello che viene definito un minore straniero non accompagnato. Il 9 agosto era stato arrestato a Vicenza, dopo vari tentativi di furto e una fuga dalla polizia in «evidente stato di agitazione». Immobilizzato con il taser, era stato trasferito nel carcere \u003Cmark>minorile\u003C/mark> di Treviso, dove, secondo la versione ufficiale, avrebbe tentato il suicidio poche ore dopo.\r\n\r\nAbbiamo raggiunto al telefono due compagni del Collettivo Rotte Balcaniche, tra le realtà promotrici del presidio, per farci raccontare chi era Danilo, qual è la ricostruzione ufficiale della sua morte, cosa non torna, come si sta dando sostegno alla famiglia del ragazzo. Ascolta o scarica la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/daniloriahi-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi seguito, il comunicato di indizione del presidio.\r\n\r\nVerità e giustizia per Danilo Riahi\r\nPresidio il 28 agosto ore 19, via Santa Bona Nuova, zona carceri, Treviso.\r\nL'ultima volta che un ragazzo si era tolto la vita in un carcere \u003Cmark>minorile\u003C/mark> era il 2003, 22 anni fa. E non è un\r\ncaso che accada ora, dopo il decreto Caivano del governo Meloni. Con questo decreto, nelle carceri minorili\r\nitaliane si registra un sovraffollamento inedito e l'adozione di un paradigma sempre più punitivo anche per\r\ni minori detenuti. E non è un caso che succeda a Treviso, l'istituto più sovraffollato d'Italia, dove si sfiora il\r\ndoppio delle presenze rispetto alla disponibilità di posti.\r\nDanilo Riahi era un ragazzo tunisino, arrivato da un anno in Italia attraverso il Mediterraneo. È morto il 13\r\nagosto all’ospedale Ca’ Foncello dopo essere stato rinchiuso pochi giorni prima nel carcere \u003Cmark>minorile\u003C/mark> di\r\nTreviso. Il 9 agosto Danilo era stato arrestato in seguito a vari tentativi di furto a Vicenza, dopo essere\r\nfuggito dalla polizia in evidente stato di agitazione. Immobilizzato con il taser, veniva portato nel carcere\r\n\u003Cmark>minorile\u003C/mark> di Treviso, dove poche ore dopo, secondo la versione dei giornali e delle autorità, avrebbe tentato\r\nil suicidio.\r\nDanilo aveva sognato di venire in Italia per costruirsi un futuro, una vita degna e libera, ma quel sogno si è\r\ninfranto troppo presto, in carcere. Questo comunicato nasce dall’urgenza di fare luce su una vicenda\r\ndrammatica che rischia di essere oscurata e ridotta a un racconto distorto e parziale: un presunto “eccellente\r\nlavoro” delle forze dell’ordine, una morte troppo in fretta derubricata a fatalità. Vogliamo stare vicino alla\r\nfamiglia – che, residente a Tunisi, ha ricevuto dalle autorità informazioni molto scarne sulla morte del figlio\r\n– e accompagnare il loro dolore, ma anche indicare le evidenti responsabilità su quanto accaduto, per far sì\r\nche simili tragedie non si ripetano.\r\nIn questa vicenda un aspetto fondamentale è stato cancellato dalla narrazione mediatica: quello\r\ndella condizione psicofisica in cui si trovava Danilo. Appare evidente dalla descrizione dei fatti che il\r\nragazzo si trovasse in un grave stato di crisi psicologica. Una situazione che richiedeva cura, non\r\nrepressione. Come mai è stato portato in un carcere \u003Cmark>minorile\u003C/mark> invece che in un ospedale? È stato\r\nvisitato dopo essere stato colpito con il taser? Cosa (non) è stato fatto per accertarne le condizioni di\r\nsalute psico-fisica prima di rinchiuderlo in un carcere? Per quanto tempo è stato privo di sorveglianza\r\nmentre tentava il suicidio?\r\nLe autorità dovranno rispondere delle loro azioni e delle loro omissioni, perché troppi punti di domanda\r\nrimangono aperti. Adesso pretendiamo verità e giustizia: vogliamo sapere esattamente che cosa è\r\nsuccesso al momento dell’arresto, in carcere, in ospedale, perché un ragazzo di diciassette anni è\r\nmorto mentre si trovava sotto la custodia dello Stato. Dalla questura di Vicenza alla polizia penitenziaria\r\ndi Treviso, fino agli operatori dell’ospedale: chi ha avuto un ruolo in questa vicenda deve assumersene la\r\nresponsabilità. Chiediamo inoltre che siano effettuate approfondite indagini sul corpo di Danilo prima\r\nche venga rimpatriato in Tunisia, come già richiesto dall’avvocato della famiglia.\r\nTroviamo ancora più sconvolgente che, proprio mentre Danilo era ricoverato in ospedale in fin di vita, il\r\nQuestore di Vicenza abbia convocato una conferenza stampa per elogiare il “lavoro encomiabile” degli\r\nagenti. Un gesto che mostra quanto sia radicata la logica della disumanizzazione: un ragazzo in fin di vita\r\nsparisce di fronte all’occasione per celebrare l’efficienza repressiva.\r\nQuesta storia non è e non può essere archiviata come una “piccola storia ignobile”, perché è una storia che\r\nparla delle migliaia di ragazzi che come Danilo vivono le nostre città, costantemente etichettati come\r\nsoggetti pericolosi “delinquenti”, “maranza”, per giustificare la sempre maggiore militarizzazione della vita\r\nsociale. Come hanno dimostrato i commenti sui social alla morte di Danilo, diventano il capro espiatorio\r\nper sfogare odio e violenza. È la fiamma razzista su cui soffia questo governo, per creare consenso attorno\r\nall’emergenza sicurezza mentre definanzia il sistema d’accoglienza, istituisce le zone rosse, facilita la\r\ncarcerazione preventiva dei minori, taglia la spesa sociale.\r\nRicordiamo Danilo ma ricordiamo anche Ramy, Moussa, Wissem, e tutte le vittime del razzismo di stato,\r\ndella violenza della polizia, delle carceri, dei CPR. La storia di Danilo ha avuto un epilogo tragico, ma sta\r\na noi non farla finire qui. Chiediamo con forza verità e giustizia, che vengano aperte delle indagini serie\r\nsulla sua morte e su tutto quello che l’ha preceduta. Invitiamo tutte e tutti a scendere in piazza con noi\r\ngiovedì 28 agosto, ore 19, fuori dal carcere di Treviso.\r\nCollettivo Rotte Balcaniche\r\nCentro Sociale Django\r\nCentro Sociale Arcadia",[77,79,82,84],{"matched_tokens":78,"snippet":18},[],{"matched_tokens":80,"snippet":81},[68],"\u003Cmark>minorile\u003C/mark>",{"matched_tokens":83,"snippet":69},[],{"matched_tokens":85,"snippet":70},[],[87,92],{"field":37,"indices":88,"matched_tokens":89,"snippets":91},[25],[90],[68],[81],{"field":93,"matched_tokens":94,"snippet":74,"value":75},"post_content",[68],578730123365712000,{"best_field_score":97,"best_field_weight":98,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":49,"score":99,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":101,"highlight":129,"highlights":137,"text_match":143,"text_match_info":144},{"cat_link":102,"category":103,"comment_count":49,"id":104,"is_sticky":49,"permalink":105,"post_author":106,"post_content":107,"post_date":108,"post_excerpt":55,"post_id":104,"post_modified":109,"post_thumbnail":110,"post_thumbnail_html":111,"post_title":112,"post_type":60,"sort_by_date":113,"tag_links":114,"tags":122},[46],[48],"89955","http://radioblackout.org/2024/05/le-gabbie-di-milano-presidio-al-carcere-minorile-beccaria/","info","A Milano domenica scorsa dentro al carcere di San Vittore si sono udite grida che si sono protratte per tempo. Una cella è andata a fuoco, è molto probabile che a incendiarla sia stata ancora una volta la rabbia dei prigionieri. Nel frattempo, mai così tanti minori in carcere da decenni, anche effetto del Dl Caivano, strumento di guerra diretta ai giovani refrattari. Nel carcere Beccaria - un minorile come tanti, dove però alcune informazioni sono trapelate - sono ordinari pestaggi e torture sui corpi dei ragazzi da parte degli agenti della Polizia penitenziaria, gli stessi che invocano la tutela della Corte europea dei diritti dell'uomo perchè il loro infame lavoro li stressa. Di qualche giorno fa l'ultimo tentativo di evasione da parte di un giovane prigioniero. Inoltre, dopo settimane di proteste, dalla tarda serata di lunedì un folto gruppo di migranti ha rotto il poco che resta all’interno di uno dei due settori del Cpr di via Corelli: alle disumane condizioni di vita cui i prigionieri sono costretti, si è aggiunta la violenza di una cinquantina di agenti in antisommossa. Recente è la notizia che il Ministro Piantedosi, in linea con l'attuale fase espansiva della detenzione amministrativa da parte dello Stato, vorrebbe aprire un nuovo Cpr proprio a Milano.\r\n\r\nNonostante la violenza e la repressione brutale, le lotte e le evasioni continuano a bruciare le gabbie da dentro, a Milano come altrove, uno dei fronti caldi della guerra interna. In solidarietà, domenica alle 15 è chiamato un presidio davanti al carcere minorile Beccaria.\r\n\"Delinquenti, sempre meglio che agenti...\"\r\n\r\nNe parliamo con una compagna da Milano, con cui abbozziamo anche un punto sui recenti fatti all'Università Statale occupata dagli studenti in solidarietà a Gaza:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/milano-1.mp3\"][/audio]","23 Maggio 2024","2024-05-23 08:34:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Giovan-Battista-Piranesi-The-Prisons-1761-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"228\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Giovan-Battista-Piranesi-The-Prisons-1761-300x228.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Giovan-Battista-Piranesi-The-Prisons-1761-300x228.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Giovan-Battista-Piranesi-The-Prisons-1761-768x584.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Giovan-Battista-Piranesi-The-Prisons-1761.png 850w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Le gabbie di Milano: presidio al carcere minorile Beccaria",1716450993,[115,63,116,117,118,119,120,121],"http://radioblackout.org/tag/beccaria/","http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/gabbie/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/san-vittore/","http://radioblackout.org/tag/via-corelli/",[123,18,124,125,126,15,127,128],"beccaria","cpr","gabbie","guerra","San Vittore","via Corelli",{"post_content":130,"post_title":134},{"matched_tokens":131,"snippet":132,"value":133},[68],"refrattari. 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Dopo essere stato in coma farmacologico, solo negli ultimi giorni le sue condizioni sono leggermente migliorate. Sulla cronaca locale si è parlato di un materasso dato alle fiamme nel corso di una protesta e di soccorsi arrivati colpevolmente in ritardo, quando un intero braccio del carcere era invaso dal fumo dell'incendio. Ma l'episodio è stato poi usato come occasione per spostare tutta l'attenzione sul personale penitenziario e il loro lavoro, senza mai accennare invece alle condizioni disumane cui sono sottoposti i detenuti all'interno del carcere.\r\n\r\n \r\n\r\nIl presidio di sabato sarà l'occasione per portare solidarietà a tutti i detenuti e ribadire l'opposizione a qualsiasi forma di carcerazione. L'appuntamento è alle 15.30 sul lato di Via Berruti e Ferrero.\r\n\r\n \r\n\r\nAbbiamo presentato l'appuntamento con Giulio della Cassa antirepressione delle Alpi occidentali:\r\n\r\npresidioFA","20 Dicembre 2017","2017-12-21 14:33:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/203224056-e00c1c64-ea46-4bc0-9cec-6cd6d5228590-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/203224056-e00c1c64-ea46-4bc0-9cec-6cd6d5228590-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/203224056-e00c1c64-ea46-4bc0-9cec-6cd6d5228590-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/203224056-e00c1c64-ea46-4bc0-9cec-6cd6d5228590.jpg 560w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sabato 23/12 presidio al carcere minorile Ferrante Aporti",1513778694,[63,162],"http://radioblackout.org/tag/torino/",[18,164],"torino",{"post_content":166,"post_title":170},{"matched_tokens":167,"snippet":168,"value":169},[68],"un presidio davanti al carcere \u003Cmark>minorile\u003C/mark> di Torino, il Ferrante Aporti.\r","Questo sabato, 23 dicembre, si terrà un presidio davanti al carcere \u003Cmark>minorile\u003C/mark> di Torino, il Ferrante Aporti.\r\n\r\n \r\n\r\nLo scorso 27 novembre due ragazzi detenuti al suo interno sono stati ricoverati d'urgenza al Cto; uno dei due era gravissimo e presentava ustioni su varie parti del corpo, in particolare sul viso. 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Il presidio è nato a sostegno dei due minori che sono stati portati al minorile dopo l'arresto avvenuto durante lo sciopero generale in sostegno della Palestina, che ha riempito le piazze di tutta Italia lunedì 22 settembre. \n\n\n\nIn quella data un movimento spontaneo e composito si è diretto alla Stazione Centrale di Milano con l'intento di bloccarla. All'occupazione dell'atrio della stazione e il conseguente blocco del traffico, la polizia antisommossa ha risposto con manganelli e lacrimogeni. \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nVarie realtà si sono mobilitate per chiedere la scarcerazione dei due minori. Il carcere minorile di Milano è, infatti, ben conosciuto per gli abusi ai danni dei detenuti. \n\n\n\nEttore e Mina, studenti del Collettivo Revolte l'uno e dell'assemblea Fuori Registro l'altra, sono due degli 10 fermi della giornata. Almeno due compagne più grandi sono già andate incontro ad un processo per direttissima, che gli ha visto attribuire misure cautelari sotto forma dell'obbligo di firma.\n\n\n\nNe parliamo con Raja, del Centro Sociale Lambretta, compagna degli arrestati: \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nAlla data di giovedì 25 settembre, a seguito di 3 giorni di fermo in carcere, si è tenuta l'udienza con cui la giudice del tribunale per i minori di Milano Antonella De Simone ha convalidato gli arresti e disposto come misure cautelari i domiciliari per i due studenti, accusati di resistenza aggravata e danneggiamenti. Convalidato persino il divieto di frequentare la scuola, in contrarietà con i diritti educativi dei due ragazzi 17enni. \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nFotografia dal presidio contro gli attacchi alla Global Sumud Flottilla, Bologna. 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Gli eventi dei vent’anni precedenti sembrano asfaltati sotto uno spesso strato di oblio, considerati inutili, folli, sorpassati… un vero olocausto della memoria di uno dei momenti più alti nella storia della riscossa degli sfruttati (eventi tra l’altro ancora in corso lungo tutti quei famigerati anni ’80). Nello stesso periodo però quel libro lo abbiamo divorato in tanti. Per almeno 15 anni è stato letto e riletto, ci ha aiutati a conoscere, imparare, meditare. Nel frattempo questo piccolo volume è sparito dalla circolazione, relegato ad un mercato di nicchia di collezionisti ed “intenditori”. Anche per questo lo riproponiamo dopo 30 anni, ma non solo… attraverso la sua storia Giorgio Panizzari ci racconta di una società e di un carcere sicuramente diversi da quelli attuali. Come lui stesso dice nella postfazione “del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite ombre”. Negli anni ’70 la borghesia italiana era sotto l’attacco di una guerriglia rivoluzionaria che mirava sempre più in alto. Allo stesso tempo nelle città ribolliva un’attività extralegale spavalda e sempre più efficace. La popolazione carceraria di allora era in grossa parte frutto di questo duplice attacco. In prigione l’insorgenza proletaria non arretrava, il “dentro”e il “fuori” si legavano e spesso rilanciavano. Nessuno di noi oggi si illude di fare di quegli eventi un modello replicabile. Le differenze strutturali sono abnormi. Fuori e dentro ai penitenziari è pressoché esaurita ogni tensione di lotta organizzata e non. Inoltre “il modello di controllo adottato nel sistema penitenziario, con tutte le sue rozze ma anche raffinate articolazioni, s’é espanso – direi s’é conquistato – il corpo sociale nel suo complesso”(sempre dalla postfazione). Le vicende raccontate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. È che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della Spada\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Giorgio-Panizzari_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nGiovedì 15 ore 10 - Dynamite, lotta di classe a Chicago nel 1886 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUno sguardo sulla lotta di classe nella Chicago di fine ‘800 tra conflitto, musica e parole.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Dynamite-lotta-di-classe-a-Chicago-nel-1886_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nGiovedì 15 ore 15 - American punk hc 80s - Florida, Alabama,Tennessee e Louisiana 77 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nSpeciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/American-punk-hc-80s-Florida-Alabama-Tennessee-e-Louisiana_75.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nGiovedì 15 ore 19 - Speciale In the Pines 5 murder balldas 70 minuti [Radio Blackout, No Trip for Cats]:\r\n\r\nPuntata speciale della trasmissione No Trip For Cats, dedicata al fumetto “In the Pines: 5 Murder Ballads” di Erik Kriek.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Speciale-In-the-Pines-5-murder-balldas-No-trip-for-cats_71-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVenerdì 16 ore 9 - La scongiura del discorso. Il caso Persichetti. 32 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nChe la storia e la memoria costituiscano un campo di battaglia non è certo una novità dell’oggi. Tuttavia, è innegabile che una spiccata vocazione psico-poliziesca sia uno dei tratti fondamentali del presente. Per questa ragione, il caso di Paolo Persichetti risulta doppiamente significativo. Il sequestro del suo archivio storico sull’esperienza delle Brigate Rosse e specificatamente sul sequestro Moro non solo mostra il ruolo chiave che quest’ultimo riveste nella riscrittura del passato da parte del Ministero della Verità, quale specchio deformato che si riflette a ritroso sull’intero decennio degli anni Settanta, ma mette in luce anche l’intento fondamentale della “Polizia della storia”: scongiurare la mera pensabilità (foss’anche in chiave storica) della messa in discussione radicale dell’ordine costituito. In questo contributo audio, Persichetti ci narra della vicenda che lo ha coinvolto, dei suoi tratti surreali e dei suoi molteplici risvolti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Storia-Persichetti_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVenerdì 16 ore 10 - Maelstrom, lotta di classe tra il 1960 e 1980 14 minuti [Porfido]:\r\n\r\nPresentazione del libro “Maelstrom Scene di rivolta e autorganizzazione di classe in Italia dal 1960 al 1980” di Salvatore Ricciardi\r\n\r\nIl ventennio 1960-1980 racchiude il ciclo più lungo, per continuità e asprezza, della lotta di classe nell’Italia del secolo scorso. Quella stagione è qui narrata da un militante che ha attraversato una straordinaria molteplicità di esperienze esistenziali e politiche: da quella rivoltosa e spontanea degli scontri di piazza nel dopoguerra a quella della sinistra partitica e sindacale negli anni Sessanta; da quella della costruzione del nuovo sindacalismo di base a quella dell’area dell’autonomia operaia, fino all’approdo nella lotta armata delle Brigate rosse, negli anni Settanta.\r\nUna testimonianza ricca di narrazioni sui principali conflitti sociali di quei due decenni. Una descrizione, non priva di particolari inediti, sull’esperienza delle Brigate rosse di cui l’autore è stato dirigente nella «colonna romana» negli anni precedenti e successivi all’«azione Moro». Ma anche un’analisi rigorosa e profonda sull’istituzione carceraria che l’autore ha ben conosciuto dopo la condanna all’ergastolo. Questo libro di lucida memoria, scritto con linguaggio chiaro e soprattutto sincero, è un contributo prezioso per la futura storicizzazione di un periodo cruciale del nostro Paese.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Maelstorm.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVenerdì 16 ore 13,30 - Intervista alla musicista guineana Eneida Marta 21 minuti [Radio Blackout, No Trip For Cats]:\r\n\r\nIntervista alla musicista guineana Eneida Marta, realizzata dalla redazione di No Trip For Cats\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Intervista-alla-musicista-guineana-Eneida-Marta_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVenerdì 16 ore 19 - IconOut Records - Scream in the garage 32 minuti [IconOut Records]:\r\n\r\nMixtape intitolato \"Scream in the garage\" realizzato da Ricky della IconOut Records\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/IconOut-Records-scream-in-the-garage_33.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 17 ore 9,30 - Lousy but noisy - A shitgaze mixtape 1 ora e 34 minuti minuti [Radio blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nPuntata speciale di Radio Kebab.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/SHITGAZE-MIXTAPE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 17 ore 20 - Free and easy 23/06/2024 74 minuti [Patryck Albert, Ouest Track Radio]:\r\n\r\n\" FREE & EASY \" Playlist Patryck Albert , ......feat . David Allen , Judge Wayne & the Convit , Others , Sons of Cyrus , Grip Weeds , Flypped Whigs , Cybermen , Nuthin' , Dynamites Shakers , Johnny No & the No-Men , James Baker Experience , Some Loves , Nurks , Carnivals , Loons , Janet St Claire , Lottle Killers , Mink Deville , Chips & Co , Figures of Light , Syndicats\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Free-and-easy-23.06.2024.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 17 ore 23,30 - Torino Disco Cross #8 lato A 63 minuti [Radio Blackout, Torino Disco Cross]:\r\n\r\nTorino Disco Cross è una fanzine di musica elettronica, un team di produttori e dj’s che dal 2003 assembla tracce audio raccolte in volumi che periodicamente vengono presentati al pubblico in eventi dal vivo. Per l’occasione vengono offerte copie su cd, slegate dal circuito di distribuzione commerciale. Più che un’organizzazione di serate dance è un laboratorio di sperimentazione e confronto dove l’unione di generi, l’intreccio di esperienze, la ricchezza di stili e la totale indipendenza dei partecipanti contribuiscono ad accrescere il patrimonio collettivo…Ad oggi gli artisti coinvolti nel progetto hanno partecipato alla realizzazione dei volumi in totale autonomia, senza sponsor o produttori esterni, in sintesi no-profit.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Torino-disco-cross-8-lato-A_62.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 9 - Spinoza Pi trentotto 11 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Spinoza-Pi-Trentotto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 10 - Suoni e ritmi da New Orleans 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nApprofondimento sulla musica e la città di New Orleans.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Suoni-e-ritmi-da-New-Orleans_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 18,30 - Little plastic radio ep. 127 1 ora e 43 minuti minuti [Little plastic tapes]:\r\n\r\nThis episode focuses on Long songs. Songs that you can really get your teeth into. It features classic US Punk, Dark, Contemporary Jazz, Afrobeat Pioneers, Instrumental 90's Canadian legends, Pioneering Ambient Metal and Minimalist Drone and Free Jazz.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Little-plastic-radio-ep.-127_103-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 21 - The vacuum 31 minuti [Arsider sound lab]:\r\n\r\nThe world with which we engage politically is outside our heads; our perceptions, ideas, and actions in the political sphere must rely on images of reality provided by others. The type of images transmitted, who selects them, who decides what to say and what not to say, and how to say it are therefore crucial for the functioning of democracies, for the selection of politicians through elections, and subsequently in holding them accountable to the electorate.\r\n\r\nIn Italy, this phenomenon is glaring: since the early 2000s, Israel has become a model, a laboratory that the European and Italian right has increasingly looked to with interest. This trend emerged at the same time as the global right incorporated the fight against Palestinian terrorism into the broader scenario of the war on terror sparked by the events of September 11, the invasion of Iraq, and Afghanistan. In this context, the state of Israel was elevated to the front line of a war defending the West against Islamic extremism. Xenophobic anti-Islamism became the new ideological glue.\r\n\r\nEnsuring all of this is the power of media language that shapes public opinion with a narrative that, under the guise of an objective account, serves as a propaganda tool, perpetuating a narrative in line with a pro-Zionist and pro-apartheid agenda.\r\n\r\nThis framing not only distorted public perception but also contributed to the normalization of discriminatory policies that support the status quo of oppression and marginalization by offering a single interpretation of what is happening in Palestine.\r\ncredits\r\nreleased February 21, 2024\r\n\r\nAired on February 2024, 24hrs/Palestine is a global live radio event to explore the different practices implemented in every corner of the world in support of the Palestinian people, with the aim of hearing from people all over the world about the necessities of solidarity and anti-colonial alliances. For 24 hours, the airwaves will be filled with the diverse expressions of solidarity for the anti-colonial struggle that characterize frequencies worldwide.\r\n\r\n“24 hours live Palestine” is a global media action within a network of physical locations, a 24-hour global live radio event in support of the Palestinian people, and with the aim of hearing from people all over the world about the necessities/possibilities of solidarity and anti-colonial alliances. Promoted by Radio Alhara became then worldwide spread on Radio Flouka, Radio Blackout, The Mosaic Rooms (London, England), Libreria Proyeccion (Santiago, Chili), La Parole Errante (Montreuil, France), Station of Commons and on other hosting sites in Beirut, Mayotte, La Réunion and Cairo.\r\n\r\nWritten, recorded and mixed by Arsider Sound Lab\r\ntext and radio archive research: p_annaderia\r\nGraphic design: Silvia Basano\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/The-vacuum_31.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 00,30 - Gufonero - Live quarantined - Benefit Radio Black Out 29 minuti [Radio Blackout, Gufonero]:\r\n\r\nGufonero è il progetto di Andrea e Marcella, noti per essere – oltre che dei gran personaggi – coloro che tirano le fila di realtà come Annoying Records, End Of A Season e molto altro.\r\nUna sportellata di rumore pesante per una sessione live esclusiva. Non sfigurano nelle grandi occasioni, essendo irrobustiti da una palette sonora degna dei migliori esempi provenienti dall’altra parte dell’oceano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Gufonero-Live-quarantined-benefit-RBO_29-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","11 Agosto 2024","2024-08-18 11:41:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes e Wormholes dal 12 al 18 agosto 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Fé Avouglan","rovereto","Salvatore Ricciardi","Scream in the garage","sfruttamento minerario nei balcani","shitgaze","Some Loves","Sons of Cyrus","Spinoza","sportello mai più cpr","staffetta radio","staffetta radio internazionale","Syndicats","Tennessee","The Teardrop Explodes","The Wild Swans","The Zoo’ Uncaged 1978-1982","Those Naughty Lumps","Torino disco cross","torino disco cross 8","tossicodipendenza","TUN","Vea","worm holes","wormhole","zoo records",{"post_content":612},{"matched_tokens":613,"snippet":614,"value":615},[68],"ergastolo. 30 minuti [Porfido]:\r\n\r\nCarcere \u003Cmark>minorile\u003C/mark>, riformatorio, manicomio criminale, carcere speciale:","Lunedì 12 ore 11.30 - Presentazione sportello Mai più CPR 118 minuti [CSOA Gabrio]:\r\n\r\nIn questa presentazione che si è svolta al CSOA Gabrio il 10 Ottobre 2023, abbiamo parlato dei recenti cambiamenti normativi in materia di immigrazione e della situazione a Lampedusa insieme a Elena Garelli, avvocata, Carolina Di Luciano, giurista e Giovanni D’Ambrosio, operatore di Mediterranean Hope.\r\nI decreti Piantedosi hanno apportato diverse modifiche in materia, delineando un sistema che riduce i diritti delle persone migranti e che mira a detenere ed espellere il più possibile le persone che arrivano in Italia. Fin dal primo momento è chiaro l’intento di rendere difficile l’accesso ad un documento e a trattenere le persone nelle disponibilità dello stato in luoghi detentivi che si ampliano sempre di più.\r\nQuesto avviene con l’introduzione delle procedure di frontiera, l’aumento dell’applicazione delle procedure accelerate, l’estensione dela lista dei paesi sicuri, l’inasprimento della normativa per i trattenimenti.\r\nL’altro chiaro obiettivo di tutta la più recente decretazione d’urgenza (che considera le migrazioni un problema e le persone migranti come un nemico), è quello di precarizzare le persone che si trovano sul territorio italiano.\r\nEsempio lampante sono le modifiche alla protezione speciale, che cercano di intaccare il diritto alla vita privata e familiare del persone che hanno il centro degli interessi della propria vita in Italia. Attacco a un diritto umano e internazionale che sarà da difendere nei tribunali e fuori.\r\nL’hotspot di Lampedusa è uno dei primi luoghi che molte persone attraversano appena arrivate in Italia e per tanto anche uno dei primi luoghi in cui questi cambiamenti e le logiche di questo sistema hanno le loro ripercussioni.\r\nLe persone non sono libere di lasciare l’hotspot ed è qui che avvengono le prime procedure, permeate della malata logica di persona meritevole di restare o persona da espellere, che già definiscono la vita di una persona in Italia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Presentazione-sportello-mai-piu%CC%80-cpr_118.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nLunedì 12 ore 21 - Cinema Underground: Claudio Caligari 22 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nClaudio Caligari in un intervista su Amore Tossico, film capolavoro del cinema underground anni 80.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundClaudioCaligari_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMartedì 13 ore 21 - Droga e guerra 50 minuti [Radio blackout, Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nQuesto lungo approfondimento vuole proporre un riflessione sul ruolo che le sostanze psicotrope – che come elemento di interferenza con lo stato di coscienza hanno sempre accompagnato l’umanità – hanno assunto una volta inserite nel contesto tecnico-bellico.\r\n\r\nProviamo a suddividere la relazione tra sostanze psicoattive e guerra in due grandi categorie: sostanze somministrate durante l’esperienza delle atrocità, sostanze somministrate successivamente all’esperienza delle atrocità.\r\n\r\nTralasciando le “autoterapie” e i fenomeni di tossicodipendenza endemici tra i veterani di guerra, cercheremo di concentrarci esclusivamente sulla dimensione istituzionalizzata delle somministrazioni: dal Pervitin del Terzo Reich, al Captagon dell’ISIS, al Modafinil attualmente fornito all’esercito statunitense.\r\n\r\nMa la normalizzazione della guerra, che si declina anche attraverso l’arruolamento della popolazione nel suo insieme, deve tenere conto degli strascichi psichici di chi è entrato in contatto con gli eventi atroci e traumatizzanti che la caratterizzano; qui entrano in gioco le sperimentazioni di MDMA in Israele e di Ibogaina in Ucraina.\r\n\r\nSi osserva quindi una parabola della relazione tra umanità e sostanze psico-alteranti: dall’espansione della coscienza al sostegno neurochimico di ciò che è insostenibile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Droga-e-guerra_50.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMartedì 13 ore 22,30 - Musick To Play In The Dark - Zoo records special 65 minuti minuti [Radio blackout, Musick to play in the dark]:\r\n\r\nMusick To Play In The Dark – Puntata del 20/02/2024 (Zoo Records special)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/MTPITD-Zoo-records-special_65.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMercoledì 14 ore 00,30 - Black Zone Myth Chant live al blackout fest 2018 51 minuti[Radio Blackout, Black Zone Myth Chant]:\r\n\r\nLive @Blackout Fest 9/6/2018\r\n\r\nBZMC produce musica come se gli egizi avessero conosciuto Sun Ra e DjScrew, poi si diverte cambiando il pitch al risultato finale. Sintetizzatori primitivi in HD.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Black-Zone-Myth-Chant-live-al-blackout-fest-2018_50.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMercoledì 14 ore 9 - Ponte radio - Sfruttamento minerario nei balcani 79 minuti [Radio Wombat]:\r\n\r\nPuntata dedicata allo sfruttamento minerario dei Balcani e alle lotte in difesa del territorio.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Ponte-radio-Sfruttamento-minerario-nei-balcani.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMercoledì 14 ore 11,30 - Numbers Stations 30 minuti [Radio Blackout, Stakka Stakka]:\r\n\r\nApprofondimento dedicato alle misteriose numbers station, estratto dalla puntata di Stakka Stakka del 26 gennaio 2022.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Stakka-stakka-sulle-numbers-stations_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMercoledì 14 ore 16 - La rivolta degli ulivi: resistenza contro l'estrattivismo green in Sardegna 27 minuti [Radio Blackout, Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nCorrispondenza con un compagno dalla Sardegna per parlare dell'altra faccia delle energie rinnovabili: concentrazione oligopolistica, espropri, traiettorie militari e geopolitiche, ma anche resistenza e auto-organizzazione.\r\n\r\nEstratto dalla puntata del 29 luglio di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/BCUPCB_rivolta-ulivi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nGiovedì 15 ore 9 - Giorgio Panizzari. Libero per interposto ergastolo. 30 minuti [Porfido]:\r\n\r\nCarcere \u003Cmark>minorile\u003C/mark>, riformatorio, manicomio criminale, carcere speciale: dentro le gabbie della Repubblica.\r\n\r\n“…Del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite ombre…” ….Le vicende narrate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che, in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. E che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della spada.\r\n\r\nNOTA EDITORIALE “Libero per interposto ergastolo” esce all’inizio del 1990, in un periodo in cui argomenti come rivolte carcerarie, carceri speciali, lotta armata hanno poco appeal. Sono appena finiti gli anni ’80 è l’opinione pubblica italiana vive un immenso rimosso collettivo. Gli eventi dei vent’anni precedenti sembrano asfaltati sotto uno spesso strato di oblio, considerati inutili, folli, sorpassati… un vero olocausto della memoria di uno dei momenti più alti nella storia della riscossa degli sfruttati (eventi tra l’altro ancora in corso lungo tutti quei famigerati anni ’80). Nello stesso periodo però quel libro lo abbiamo divorato in tanti. Per almeno 15 anni è stato letto e riletto, ci ha aiutati a conoscere, imparare, meditare. Nel frattempo questo piccolo volume è sparito dalla circolazione, relegato ad un mercato di nicchia di collezionisti ed “intenditori”. Anche per questo lo riproponiamo dopo 30 anni, ma non solo… attraverso la sua storia Giorgio Panizzari ci racconta di una società e di un carcere sicuramente diversi da quelli attuali. Come lui stesso dice nella postfazione “del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite ombre”. Negli anni ’70 la borghesia italiana era sotto l’attacco di una guerriglia rivoluzionaria che mirava sempre più in alto. Allo stesso tempo nelle città ribolliva un’attività extralegale spavalda e sempre più efficace. La popolazione carceraria di allora era in grossa parte frutto di questo duplice attacco. In prigione l’insorgenza proletaria non arretrava, il “dentro”e il “fuori” si legavano e spesso rilanciavano. Nessuno di noi oggi si illude di fare di quegli eventi un modello replicabile. Le differenze strutturali sono abnormi. Fuori e dentro ai penitenziari è pressoché esaurita ogni tensione di lotta organizzata e non. Inoltre “il modello di controllo adottato nel sistema penitenziario, con tutte le sue rozze ma anche raffinate articolazioni, s’é espanso – direi s’é conquistato – il corpo sociale nel suo complesso”(sempre dalla postfazione). Le vicende raccontate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. È che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della Spada\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Giorgio-Panizzari_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nGiovedì 15 ore 10 - Dynamite, lotta di classe a Chicago nel 1886 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUno sguardo sulla lotta di classe nella Chicago di fine ‘800 tra conflitto, musica e parole.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Dynamite-lotta-di-classe-a-Chicago-nel-1886_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nGiovedì 15 ore 15 - American punk hc 80s - Florida, Alabama,Tennessee e Louisiana 77 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nSpeciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/American-punk-hc-80s-Florida-Alabama-Tennessee-e-Louisiana_75.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nGiovedì 15 ore 19 - Speciale In the Pines 5 murder balldas 70 minuti [Radio Blackout, No Trip for Cats]:\r\n\r\nPuntata speciale della trasmissione No Trip For Cats, dedicata al fumetto “In the Pines: 5 Murder Ballads” di Erik Kriek.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Speciale-In-the-Pines-5-murder-balldas-No-trip-for-cats_71-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVenerdì 16 ore 9 - La scongiura del discorso. Il caso Persichetti. 32 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nChe la storia e la memoria costituiscano un campo di battaglia non è certo una novità dell’oggi. Tuttavia, è innegabile che una spiccata vocazione psico-poliziesca sia uno dei tratti fondamentali del presente. Per questa ragione, il caso di Paolo Persichetti risulta doppiamente significativo. Il sequestro del suo archivio storico sull’esperienza delle Brigate Rosse e specificatamente sul sequestro Moro non solo mostra il ruolo chiave che quest’ultimo riveste nella riscrittura del passato da parte del Ministero della Verità, quale specchio deformato che si riflette a ritroso sull’intero decennio degli anni Settanta, ma mette in luce anche l’intento fondamentale della “Polizia della storia”: scongiurare la mera pensabilità (foss’anche in chiave storica) della messa in discussione radicale dell’ordine costituito. In questo contributo audio, Persichetti ci narra della vicenda che lo ha coinvolto, dei suoi tratti surreali e dei suoi molteplici risvolti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Storia-Persichetti_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVenerdì 16 ore 10 - Maelstrom, lotta di classe tra il 1960 e 1980 14 minuti [Porfido]:\r\n\r\nPresentazione del libro “Maelstrom Scene di rivolta e autorganizzazione di classe in Italia dal 1960 al 1980” di Salvatore Ricciardi\r\n\r\nIl ventennio 1960-1980 racchiude il ciclo più lungo, per continuità e asprezza, della lotta di classe nell’Italia del secolo scorso. Quella stagione è qui narrata da un militante che ha attraversato una straordinaria molteplicità di esperienze esistenziali e politiche: da quella rivoltosa e spontanea degli scontri di piazza nel dopoguerra a quella della sinistra partitica e sindacale negli anni Sessanta; da quella della costruzione del nuovo sindacalismo di base a quella dell’area dell’autonomia operaia, fino all’approdo nella lotta armata delle Brigate rosse, negli anni Settanta.\r\nUna testimonianza ricca di narrazioni sui principali conflitti sociali di quei due decenni. Una descrizione, non priva di particolari inediti, sull’esperienza delle Brigate rosse di cui l’autore è stato dirigente nella «colonna romana» negli anni precedenti e successivi all’«azione Moro». Ma anche un’analisi rigorosa e profonda sull’istituzione carceraria che l’autore ha ben conosciuto dopo la condanna all’ergastolo. Questo libro di lucida memoria, scritto con linguaggio chiaro e soprattutto sincero, è un contributo prezioso per la futura storicizzazione di un periodo cruciale del nostro Paese.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Maelstorm.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVenerdì 16 ore 13,30 - Intervista alla musicista guineana Eneida Marta 21 minuti [Radio Blackout, No Trip For Cats]:\r\n\r\nIntervista alla musicista guineana Eneida Marta, realizzata dalla redazione di No Trip For Cats\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Intervista-alla-musicista-guineana-Eneida-Marta_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVenerdì 16 ore 19 - IconOut Records - Scream in the garage 32 minuti [IconOut Records]:\r\n\r\nMixtape intitolato \"Scream in the garage\" realizzato da Ricky della IconOut Records\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/IconOut-Records-scream-in-the-garage_33.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 17 ore 9,30 - Lousy but noisy - A shitgaze mixtape 1 ora e 34 minuti minuti [Radio blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nPuntata speciale di Radio Kebab.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/SHITGAZE-MIXTAPE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 17 ore 20 - Free and easy 23/06/2024 74 minuti [Patryck Albert, Ouest Track Radio]:\r\n\r\n\" FREE & EASY \" Playlist Patryck Albert , ......feat . David Allen , Judge Wayne & the Convit , Others , Sons of Cyrus , Grip Weeds , Flypped Whigs , Cybermen , Nuthin' , Dynamites Shakers , Johnny No & the No-Men , James Baker Experience , Some Loves , Nurks , Carnivals , Loons , Janet St Claire , Lottle Killers , Mink Deville , Chips & Co , Figures of Light , Syndicats\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Free-and-easy-23.06.2024.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 17 ore 23,30 - Torino Disco Cross #8 lato A 63 minuti [Radio Blackout, Torino Disco Cross]:\r\n\r\nTorino Disco Cross è una fanzine di musica elettronica, un team di produttori e dj’s che dal 2003 assembla tracce audio raccolte in volumi che periodicamente vengono presentati al pubblico in eventi dal vivo. Per l’occasione vengono offerte copie su cd, slegate dal circuito di distribuzione commerciale. Più che un’organizzazione di serate dance è un laboratorio di sperimentazione e confronto dove l’unione di generi, l’intreccio di esperienze, la ricchezza di stili e la totale indipendenza dei partecipanti contribuiscono ad accrescere il patrimonio collettivo…Ad oggi gli artisti coinvolti nel progetto hanno partecipato alla realizzazione dei volumi in totale autonomia, senza sponsor o produttori esterni, in sintesi no-profit.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Torino-disco-cross-8-lato-A_62.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 9 - Spinoza Pi trentotto 11 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Spinoza-Pi-Trentotto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 10 - Suoni e ritmi da New Orleans 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nApprofondimento sulla musica e la città di New Orleans.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Suoni-e-ritmi-da-New-Orleans_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 18,30 - Little plastic radio ep. 127 1 ora e 43 minuti minuti [Little plastic tapes]:\r\n\r\nThis episode focuses on Long songs. Songs that you can really get your teeth into. It features classic US Punk, Dark, Contemporary Jazz, Afrobeat Pioneers, Instrumental 90's Canadian legends, Pioneering Ambient Metal and Minimalist Drone and Free Jazz.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Little-plastic-radio-ep.-127_103-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 21 - The vacuum 31 minuti [Arsider sound lab]:\r\n\r\nThe world with which we engage politically is outside our heads; our perceptions, ideas, and actions in the political sphere must rely on images of reality provided by others. The type of images transmitted, who selects them, who decides what to say and what not to say, and how to say it are therefore crucial for the functioning of democracies, for the selection of politicians through elections, and subsequently in holding them accountable to the electorate.\r\n\r\nIn Italy, this phenomenon is glaring: since the early 2000s, Israel has become a model, a laboratory that the European and Italian right has increasingly looked to with interest. This trend emerged at the same time as the global right incorporated the fight against Palestinian terrorism into the broader scenario of the war on terror sparked by the events of September 11, the invasion of Iraq, and Afghanistan. In this context, the state of Israel was elevated to the front line of a war defending the West against Islamic extremism. Xenophobic anti-Islamism became the new ideological glue.\r\n\r\nEnsuring all of this is the power of media language that shapes public opinion with a narrative that, under the guise of an objective account, serves as a propaganda tool, perpetuating a narrative in line with a pro-Zionist and pro-apartheid agenda.\r\n\r\nThis framing not only distorted public perception but also contributed to the normalization of discriminatory policies that support the status quo of oppression and marginalization by offering a single interpretation of what is happening in Palestine.\r\ncredits\r\nreleased February 21, 2024\r\n\r\nAired on February 2024, 24hrs/Palestine is a global live radio event to explore the different practices implemented in every corner of the world in support of the Palestinian people, with the aim of hearing from people all over the world about the necessities of solidarity and anti-colonial alliances. For 24 hours, the airwaves will be filled with the diverse expressions of solidarity for the anti-colonial struggle that characterize frequencies worldwide.\r\n\r\n“24 hours live Palestine” is a global media action within a network of physical locations, a 24-hour global live radio event in support of the Palestinian people, and with the aim of hearing from people all over the world about the necessities/possibilities of solidarity and anti-colonial alliances. Promoted by Radio Alhara became then worldwide spread on Radio Flouka, Radio Blackout, The Mosaic Rooms (London, England), Libreria Proyeccion (Santiago, Chili), La Parole Errante (Montreuil, France), Station of Commons and on other hosting sites in Beirut, Mayotte, La Réunion and Cairo.\r\n\r\nWritten, recorded and mixed by Arsider Sound Lab\r\ntext and radio archive research: p_annaderia\r\nGraphic design: Silvia Basano\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/The-vacuum_31.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 18 ore 00,30 - Gufonero - Live quarantined - Benefit Radio Black Out 29 minuti [Radio Blackout, Gufonero]:\r\n\r\nGufonero è il progetto di Andrea e Marcella, noti per essere – oltre che dei gran personaggi – coloro che tirano le fila di realtà come Annoying Records, End Of A Season e molto altro.\r\nUna sportellata di rumore pesante per una sessione live esclusiva. Non sfigurano nelle grandi occasioni, essendo irrobustiti da una palette sonora degna dei migliori esempi provenienti dall’altra parte dell’oceano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Gufonero-Live-quarantined-benefit-RBO_29-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[617],{"field":93,"matched_tokens":618,"snippet":614,"value":615},[68],{"best_field_score":145,"best_field_weight":272,"fields_matched":25,"num_tokens_dropped":49,"score":388,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":49},{"document":621,"highlight":641,"highlights":646,"text_match":143,"text_match_info":649},{"comment_count":49,"id":622,"is_sticky":49,"permalink":623,"podcastfilter":624,"post_author":625,"post_content":626,"post_date":627,"post_excerpt":55,"post_id":622,"post_modified":628,"post_thumbnail":629,"post_title":630,"post_type":371,"sort_by_date":631,"tag_links":632,"tags":637},"90866","http://radioblackout.org/podcast/insostenibilita-del-carcere-e-psicofarmaci-solidarieta-mapuche/",[324],"bellocome","Estratti dalla puntata del 1 luglio 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nINSOSTENIBILITA' DEL CARCERE E PSICOFARMACI\r\n\r\nMentre nelle carceri italiane l’estate 2024 sembra segnare un nuovo record di suicidi, il Ministero della Giustizia propone la deportazione delle persone detenute straniere come principale strategia deflattiva delle condizioni di sovraffollamento croniche che caratterizzano l’apparato detentivo italiano.\r\n\r\nNei giorni successivi a questa puntata, emergerà come un’altra strada che intendono esplorare riguardi il potenziamento delle “esecuzioni penali esterne” all’interno di comunità terapeutiche, sempre più investite di un ruolo coercitivo e detentivo.\r\n\r\nL’assurdità del carcere non viene mai messa in discussione; neanche di fronte alla sua violenza più esplicita e alla sua letalità strutturale.\r\n\r\nAl di là delle soluzioni roboanti o dei piccoli aggiustamenti burocratici, il principale strumento per arginare gli effetti del degrado e della perdita di senso che caratterizzano la quotidianità della detenzione è rappresentato da uno strumento di governo chimico della popolazione imprigionata: gli psicofarmaci.\r\n\r\nDopo una breve introduzione andremo ad ascoltare un contributo dell’associazione Yairaiha sulle torture nel carcere minorile Beccaria e sulla psicofarmacolizzazione di massa; di seguito una piccola anteprima di un approfondimento – in fase di realizzazione – composto da testimonianze raccolte grazie al contributo dello Sportello di Supporto Psicologico per i familiari delle persone uccise dal carcere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/BCUPCB_carcere-psicoAudio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMAPUCHE\r\n\r\nIl primo governo di “sinistra progressista” dopo la dittatura di Pinochet prosegue nella guerra contro la resistenza nel Wallmapu, all’interno dei confini sovrapposti dallo Stato cileno alle terre ancestrali Mapuche.\r\n\r\nPer il 6 luglio 2024 è stata organizzata al Manituana di Torino una serata informativa e a sostegno della resistenza Mapuche, ne parliamo con un compagno:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/BCUPCB_mapuche-6luglio.mp3\"][/audio]","4 Luglio 2024","2024-07-04 10:01:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/bcupcb_pills01-200x110.jpg","INSOSTENIBILITA' DEL CARCERE E PSICOFARMACI | SOLIDARIETA' MAPUCHE",1720087261,[63,633,634,635,636],"http://radioblackout.org/tag/mapuche/","http://radioblackout.org/tag/psicofarmaci/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/suicidi-in-carcere/",[18,638,639,242,640],"mapuche","psicofarmaci","suicidi in carcere",{"post_content":642},{"matched_tokens":643,"snippet":644,"value":645},[68],"Yairaiha sulle torture nel carcere \u003Cmark>minorile\u003C/mark> Beccaria e sulla psicofarmacolizzazione di","Estratti dalla puntata del 1 luglio 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nINSOSTENIBILITA' DEL CARCERE E PSICOFARMACI\r\n\r\nMentre nelle carceri italiane l’estate 2024 sembra segnare un nuovo record di suicidi, il Ministero della Giustizia propone la deportazione delle persone detenute straniere come principale strategia deflattiva delle condizioni di sovraffollamento croniche che caratterizzano l’apparato detentivo italiano.\r\n\r\nNei giorni successivi a questa puntata, emergerà come un’altra strada che intendono esplorare riguardi il potenziamento delle “esecuzioni penali esterne” all’interno di comunità terapeutiche, sempre più investite di un ruolo coercitivo e detentivo.\r\n\r\nL’assurdità del carcere non viene mai messa in discussione; 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la struttura era balzata all'attenzione della cronaca - poche settimane prima - per le torture sistematiche e le violenze strutturali contro i ragazzi detenuti.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDETENZIONE AMMINISTRATIVA E REPRESSIONE POLITICA IN GRECIA\r\n\r\nLa cattura di persone con cittadinanza europea in seguito alla loro partecipazione alle mobilitazioni universitarie contro il genocidio in Palestina e il conseguente imprigionamento di queste/i compagne/i in un centro di detenzione per migranti greco, segnalano l’estensione dell’elasticità e dell’agilità applicativa che ha sempre contraddistinto l’apparato della repressione amministrativa: meno verifiche, meno lungaggini, meno liturgie giuridiche.\r\n\r\nUn apparato che stabilisce la sua eccezionalità costitutiva (il poter sanzionare al di fuori della giustizia penale) sulla vulnerabilità strutturale dei segmenti di popolazione che deve disciplinare o rimuovere: una “deportation class”, una classe di persone suscettibili di deportazione, generata e segmentata da un dispositivo tassonomico a geometria variabile e arbitrariamente funzionale agli imperativi del capitalismo e della repressione.\r\n\r\nLeggiamo il comunicato di indizione dello sciopero della fame messo in atto da Léa Courtois Dakpa, una delle nove persone europee arrestate il 15 maggio 2024 nel corso di questo attacco repressivo mosso dallo stato greco contro le mobilitazioni a sostegno della popolazione di Gaza.\r\n\r\nRicordiamo in oltre, a ribadire la centralità di queste strutture nella logistica della War on Migrants, che una sessantina di persone con cittadinanza egiziana sta portando avanti uno sciopero della fame nello stesso centro detentivo.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BCUPCB_amygdaleza-Lea.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAggiornamento: apprendiamo che altre/i compagne/i detenuti nel corso di questa operazione repressiva sono stati rilasciati, mentre Lea resta ad oggi reclusa nel CPR di Amygdaleza.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nRICONOSCIMENTO FACCIALE\r\n\r\nPiccola rassegna di notizie sull’evoluzione dei programmi di riconoscimento facciale in giro per il mondo, da Hong Kong al Sud Africa (con la sua nuova funzione di architettura sorvegliante per l’apartheid di classe), fino al Bahrein, dove i desideri dei funzionari repressivi si ispirano alla fantascienza televisiva di Person of Interest (senza coglierne la vena distopica):\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BCUPCB_varie-facial-world.mp3\"][/audio]","30 Maggio 2024","2024-05-30 10:03:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/bcupcb-gio-polpen-200x110.jpg","CARCERE: REPARTO G.I.O. 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Un’inchiesta della quale iniziamo ad affrontare qualche elemento:\r\n\r\nil fatto che le violenze siano emerse grazie alle segnalazioni e all’operato “fuori dal protocollo” di personale civile, una strana concomitanza tra il ritiro di una denuncia inerente i pestaggi e la conseguente scarcerazione di un giovane massacrato.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BCUPCB_beccaria-short.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTECNO-PRETI E CARCERE IMMATERIALE\r\n\r\nL’arcivescovo Fisichella ha recentemente invocato l’intervento (semidivino) della sorveglianza tecnologica in sostituzione della carcerazione architettonica. Una proposta che legittima il processo – già in atto da decenni – di introduzione del “carcere immateriale”: un dispositivo sorvegliante in grado di essere sovrapposto alla quotidianità, senza produrre rotture troppo evidenti nel flusso degli eventi, in grado di insinuarsi come funzione disciplinante che agisce direttamente sulle condotte.\r\n\r\nCome chiameremmo una pena che non ha una forma? \r\n\r\nPer quanto tempo ci accorgeremmo della sua esistenza prima che si normalizzi come relazione potere-individuo?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BCUPCB_fisichella.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nOPERAZIONE CITY\r\n\r\nTorniamo a parlare dell’operazione repressiva, denominata “City”, che lunedì 22 aprile 2024 si è materializzata in diverse misure cautelari a carico di compagne e compagni accusati – a vario titolo – per i fatti avvenuti durante il corteo del 4 marzo 2023, quando la rabbia per il concreto rischio di morte del prigioniero anarchico Alfredo Cospito, detenuto in 41bis e da oltre 130 giorni in sciopero della fame, attraversò una parte della città di Torino.\r\n\r\nGrazie al contributo di una compagna, cerchiamo di approfondire le forzature interpretative operate dalla Digos, riflettendo sull’accusa di “organizzazione militare” nei confronti del corteo e ricordando – per contrasto - le “vittime collaterali” che le forze dell’ordine hanno scelto di sacrificare nel tentativo di reprimerlo... quando condotto in aree non-borghesi della città.\r\n\r\nUna riflessione sull’autodifesa e sull’autodeterminazione delle manifestazioni in piazza, in un’epoca in cui le giovani teste spaccate nei cortei pro-Palestina diventano il metro simbolico della legalità democratica e dell’ordine pubblico.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BCUPCB_op-city-Lia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","30 Aprile 2024","2024-04-30 12:36:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/bcupcb-city-beccaria-200x110.jpg","OPERAZIONE CITY - CHIESA E TECNOCARCERE - TORTURE BECCARIA",1714480560,[695,726,63,727,728,635],"http://radioblackout.org/tag/alfredo-cospito/","http://radioblackout.org/tag/operazione-city/","http://radioblackout.org/tag/reato-tortura/",[342,730,18,731,732,242],"alfredo cospito","operazione city","reato tortura",{"post_content":734},{"matched_tokens":735,"snippet":736,"value":737},[68],"di giovani detenuti del carcere \u003Cmark>minorile\u003C/mark> Beccaria di Milano; altri 8","Estratti dalla puntata del 29 aprile 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nTORTURE AL BECCARIA\r\n\r\nLunedì 22 aprile 2024 sono stati arrestati 13 agenti della Polizia penitenziaria per torture e abusi nei confronti di giovani detenuti del carcere \u003Cmark>minorile\u003C/mark> Beccaria di Milano; altri 8 agenti sono stati sospesi e 4 indagati senza misure. 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