","La crisi dei droni e l’accelerazione bellica nell’Europa dell’est","post",1759191741,[58,59,60,61,62],"https://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","https://radioblackout.org/tag/droni/","https://radioblackout.org/tag/guerra/","https://radioblackout.org/tag/russia/","https://radioblackout.org/tag/ucraina/",[16,64,14,65,66],"droni","russia","Ucraina",{"post_content":68},{"matched_tokens":69,"snippet":71,"value":72},[70],"disinformazione","bellica crea una cortina di \u003Cmark>disinformazione\u003C/mark> tale da rendere quasi impossibile","In questi anni di guerra abbiamo imparato che la propaganda bellica crea una cortina di \u003Cmark>disinformazione\u003C/mark> tale da rendere quasi impossibile comprendere non solo la dinamica e l’effettiva portata, ma a volte anche la stessa consistenza di alcuni fatti. Certo è che sia l’Ucraina che la Russia vogliono proseguire ed estendere la guerra, o comunque passare ad un più forte stato di allerta in Europa e ad un ulteriore livello di militarizzazione dei confini. Basti pensare allo schieramento, annunciato, di 40.000 soldati polacchi sul confine orientale del paese e alle esercitazioni militari congiunte russe e bielorusse in corso a distanza di relativamente pochi chilometri.Quella che è stata chiamata “crisi dei droni” ha portato difatti ad un innalzamento della militarizzazione del confine orientale della Polonia e ad un aumento dell’impegno della NATO con la nuova operazione “Eastern Sentry”. Nelle settimane successive gli sconfinamenti sono aumentati, facendo crescere la tensione. L’impegno militare dell’Italia, presente con mezzi e truppe in Estonia e Romania pare estinato ad aumentare. Nel silenzio dei movimenti contro la guerra che pure riempiono le piazza contro il genocidio a Gaza. Dario Antonelli, che ne ha scritto su Umanità Nova, ha messo in evidenza la graità dell’escalation in atto e la necessità di un più forte impegno contro le missioni militari dell’Italia.\nAscolta la diretta:",[74],{"field":75,"matched_tokens":76,"snippet":71,"value":72},"post_content",[70],578730054645711000,{"best_field_score":79,"best_field_weight":80,"fields_matched":18,"num_tokens_dropped":44,"score":81,"tokens_matched":18,"typo_prefix_score":11},"1108057784320",14,"578730054645710961",{"document":83,"highlight":100,"highlights":104,"text_match":77,"text_match_info":107},{"cat_link":84,"category":86,"comment_count":44,"id":87,"is_sticky":44,"permalink":88,"post_author":19,"post_content":89,"post_date":90,"post_excerpt":91,"post_id":87,"post_modified":92,"post_thumbnail":93,"post_thumbnail_html":94,"post_title":95,"post_type":55,"sort_by_date":96,"tag_links":97,"tags":99},[85],"https://radioblackout.org/category/anarres/",[19],"101170","https://radioblackout.org/2025/09/anarres-del-19-settembre-statii-uniti-i-maga-allattacco-scuola-educazione-sessuale-in-salsa-familista-la-crisi-dei-droni/","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streamingAscolta e diffondi l’audio della puntata:\n\n\n\n\n\n\n\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:Senza freni. L’amministrazione Trump pigia sempre più l’acceleratore nella corsa al controllo dell’amministrazione, dei media e delle istituzioni culturali. Passo dopo passo con sfacciata arroganza incasella sempre più tasselli nel suo mosaico.L’assassinio dell’influencer Maga Kirk gli ha offerto una buona occasione per annunciare un’ulteriore stretta contro gli antifascisti, che vorrebbe far dichiarare “organizzazione terrorista”.Anche in Italia la vicenda ha scatenato la destra, che vi si è buttata a capofitto.Ne abbiamo parlato con LorenzoEducazione sessuale. Un affare di famigliaNella scuola procede a grandi passi l’opera reazionaria e repressiva del ministro Valditara. Alle imposizioni contenute nelle nuove Indicazioni nazionali, al codice disciplinare per i lavoratori, alla riforma del voto di condotta, alla caccia al telefonino, alle sanzioni per chi decide di sostenere un orale poco brillante alla maturità si aggiunge infatti la partita dell’educazione sessuale, recentemente giunta in una fase calda del dibattito.Lo scorso febbraio i deputati Sasso (Lega) e Amorese (FdI) presentavano una proposta di legge a testa, entrambe finalizzate all’introduzione del consenso informato delle famiglie per attività scolastiche inerenti sessualità e affettività. In pratica per svolgere attività didattiche di educazione sessuale e affettiva, seppure in chiave binaria e familista, serve il placet delle famiglie.A maggio le diverse proposte di legge venivano recepite in un disegno di legge organico presentato dal ministro dell’istruzione Valditara, il DdL 2423. E nell’estate è stato avviato il relativo iter.Ne abbiamo parlato con Patrizia Nesti, insegnante e transfemministaLa guerra si allarga. La crisi dei droniIn questi anni di guerra abbiamo imparato che la propaganda bellica crea una cortina di disinformazione tale da rendere quasi impossibile comprendere non solo la dinamica e l’effettiva portata, ma a volte anche la stessa consistenza di alcuni fatti. Certo è che entrambi gli schieramenti vogliono proseguire ed estendere la guerra, o comunque passare ad un ulteriore stato di allerta in Europa e ad un ulteriore livello di militarizzazione dei confini. Basti pensare allo schieramento, annunciato, di 40000 soldati polacchi sul confine orientale del paese e alle esercitazioni militari congiunte russe e bielorusse in corso a distanza di relativamente pochi chilometri.Quella che è stata chiamata “crisi dei droni” ha portato difatti ad un innalzamento della militarizzazione del confine orientale della Polonia e ad un aumento dell’impegno della NATO con la nuova operazione “Eastern Sentry”.L’anarchia ai tempi della pesteGuerre, massacri, corsa agli armamenti. Le aporie infinite dei movimenti di opposizione schiacciati tra campismo, propaganda e miopia.Prime riflessioniAppuntamenti:Rudolf RockerL’anarchia oltre le macerie del secoloVenerdì 3 ottobreore 21corso Palermo 46Rudolf Rocker “Anarchismo, Politica, Comunità. Scritti in un tempo di crisi 1919 – 1947”Ne parliamo con il curatore del libro, Gianfranco Ragona, docente di storia all’università di Torino e con David Bernardini, autore di “Contro le ombre della notte. Storia e pensiero dell’anarchico tedesco Rudolf Rocker”A-Distro e SeriRiotogni mercoledìdalle 18 alle 20in corso Palermo 46(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altroSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotteVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!Informati su lotte e appuntamenti!Federazione Anarchica Torinesecorso Palermo 46Riunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30per info scrivete a fai_torino@autistici.orgContatti:FB@senzafrontiere.to/Telegramhttps://t.me/SenzaFrontiereIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.orgwww.anarresinfo.org","20 Settembre 2025","","2025-10-10 07:55:40","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/10/4-IMG_4479-002.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"145\" src=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/10/4-IMG_4479-002-300x145.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/10/4-IMG_4479-002-300x145.jpg 300w, https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/10/4-IMG_4479-002-768x372.jpg 768w, https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/10/4-IMG_4479-002.jpg 1000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Anarres del 19 settembre. 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Passo dopo passo con sfacciata arroganza incasella sempre più tasselli nel suo mosaico.L’assassinio dell’influencer Maga Kirk gli ha offerto una buona occasione per annunciare un’ulteriore stretta contro gli antifascisti, che vorrebbe far dichiarare “organizzazione terrorista”.Anche in Italia la vicenda ha scatenato la destra, che vi si è buttata a capofitto.Ne abbiamo parlato con LorenzoEducazione sessuale. Un affare di famigliaNella scuola procede a grandi passi l’opera reazionaria e repressiva del ministro Valditara. 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La strategia neo-con si articola in due direzioni, entrambe funzionali al ricatto politico: da un lato, il drastico taglio ai finanziamenti destinati alla ricerca, soprattutto quella che si occupa di temi invisi all'arco reazionario come la disinformazione o la giustizia sociale; dall’altro, una stretta repressiva sui visti degli studenti internazionali. In questo secondo caso, l’amministrazione Trump ha avviato una prima ondata di revoche arbitrarie, in cui il solo fatto di comparire nei database della polizia – anche per infrazioni minime come una multa per eccesso di velocità o l’assenza di un biglietto in metropolitana – è sufficiente per giustificare l’espulsione. Le deportazioni colpiscono così anche studentx privx di qualsiasi esperienza di militanza e coinvolgimento politico. Una seconda ondata di revoche dei visti sembra stia adesso assumendo connotazioni più ideologiche: i visti vengono revocati in base a segnalazioni della condotta degli studenti sui social media, e a chi ha partecipato alle mobilitazioni politiche, come nel caso di Mahmud Khalil, arrestato e recluso in Louisiana in attesa di deportazione per aver organizzato manifestazioni a sostegno della Palestina.\r\nIn questo contesto, gli atenei non possono essere considerati semplici spettatori passivi – o addirittura vittime – della strategia repressiva trumpiana. La criminalizzazione della militanza studentesca, in particolare di quella legata alla questione palestinese, ha preceduto l’attuale presidenza, ed è stata legittimata proprio da quelle stesse istituzioni accademiche che oggi denunciano l’ingerenza del presidente Trump nei loro «affari interni». Sono state infatti le università a permettere l’ingresso della polizia nei campus quando questi erano occupati dalle accampate per la Palestina, a tollerare arresti arbitrari e pratiche di schedatura politica. Questo atteggiamento ha di fatto anticipato e reso possibile la retorica reazionaria oggi adottata a livello federale, offrendo al potere esecutivo strumenti e linguaggi già collaudati.\r\nIn questo scenario e dopo un primo momento di shock, i collettivi per la Palestina e le militanze studentesche americane si stanno organizzando per reagire. Alla NYU, ad esempio, l'esperienza delle accampate in solidarietà con Gaza dell'anno scorso ha modificato radicalmente la percezione collettiva dell’università, trasformandola da semplice luogo di passaggio in uno spazio di connessione e organizzazione politica: è nata così una comunità resistente, capace adesso di fare fronte comune di fronte alla crescente repressione. Ed è proprio grazie a questi legami che molti e molte stanno tornando a mobilitarsi in quella che sembra annunciarsi come un'altra tenace battaglia sui campus americani.\r\nNe abbiamo parlato con una compagna studentessa della New York University.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/Alia-NYU-doppiato.mp3\"][/audio]\r\nAlcuni link utili per approfondire:\r\n0) Pagina instagram del collettivo Students for Justice in Palestine della NYU\r\n1) Trump is trying to deport students who show up in a criminal records check, but many have never been convicted\r\n2) Press release from NYU Sanctuary\r\n3) NYU law professors criticize Trump\r\n4) Resisting repression: what's next for the student fight for Palestine?\r\n5) Che cosa significa essere definita persona non grata dalla mia università","23 Aprile 2025","2025-04-23 17:49:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/palestine-usa-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"196\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/palestine-usa-300x196.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/palestine-usa-300x196.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/palestine-usa-1024x669.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/palestine-usa-768x502.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/palestine-usa.png 1225w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Verso una nuova stagione di resistenza nelle università americane",1745430521,[124,125,126],"http://radioblackout.org/tag/solidarieta-palestina/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/","http://radioblackout.org/tag/trump/",[128,129,130],"solidarietà palestina","Stati Uniti","Trump",{"post_content":132},{"matched_tokens":133,"snippet":134,"value":135},[70],"invisi all'arco reazionario come la \u003Cmark>disinformazione\u003C/mark> o la giustizia sociale; dall’altro,","In questa intervista con una studentessa della New York University proviamo a fare il punto su quella che viene raccontata come l'offensiva di Trump contro le università americane – una offensiva che sembra colpire in modo particolarmente violento i settori più militanti e politicizzati degli studenti, dei docenti e del personale universitario. 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Per le elezioni di luglio il registro è cambiato.\r\nIl partito di destra radicale PiS (Law and Justice) ed il suo candidato alle presidenziali Duda hanno puntato buona parte della propria campagna sulla lotta alla cosiddetta \"ideologia LGBT\", \"la piaga arcobaleno\", alimentando lo stigma verso le persone non etero-cis, in un moltiplicarsi di episodi di discriminazione, minacce e violenza.\r\nL’utilizzo della nozione di ideologia LGBTQ+ è un abile paravento per tentare di evitare le sanzioni dell’Unione Europea, con uno slalom lessicale che consente di evitare sanzioni.\r\n\r\nNegli ultimi anni, l’incitamento all’odio omofobico e transfobico è diventato una risorsa politica standard in un paese che ha ottenuto il vergognoso status di stato più omofobo nell’Unione europea. Le/i/* queer sono diventat* il nemico pubblico numero uno in Polonia.\r\nLa chiesa cattolica, già pesantemente omofoba, si è a sua volta lanciata in una campagna contro “l’ideologia LGBTQ+”, per distogliere l’attenzione dall’emergere di numerosi casi di pedofilia tra il clero polacco. Nell’agosto 2018, l’arcivescovo di Cracovia, Marek Jędraszewski, ha pubblicamente denunciato la “peste arcobaleno che affliggebbe il paese.\r\nIn una situazione di pesante crisi sociale le persone fuori dalla norma eteropatriarcale diventano il perfetto capro espiatorio. Questa situazione ci riporta alla campagna promossa da Gomulka nel 1968 contro gli ebrei. Anche Gomulka, per evitare l’accusa di antisemitismo parlò di “ideologia sionista”. Le conseguenze pratiche furono licenziamenti ed esclusioni dalla vita pubblica di numerosi ebrei.\r\nIl PiS ha puntato su “dio, patria, famiglia”, descrivendo la comunità LGBTQ+ come una minaccia imminente e straniera verso i valori familiari tradizionali polacchi. Il pericolo che viene da fuori, non è solo rappresentato dagli immigrati esterni, ma dai nemici interni, che per la loro “ideologia” rischiano di far crollare la piramide patriarcale, nazionalista, cattolica.\r\nLe persone LGBTQ* vengono rappresentate come traditrici della tradizione del paese, gente che si è volontariamente estraniata dal proprio humus. Di qui la negazione di ogni forma di visibilità pubblica, la persecuzione nei posti di lavoro e nelle scuole, l’isolamento di chi è fuori norma.\r\nPrima che il PiS (Law and Justice) salisse al potere, il governo centrista-liberale di Civil Platform si è concentrato sul mantenimento dello status quo per il bene delle riforme neoliberiste, senza contestare l’egemonia della Chiesa cattolica, il tradizionalismo familiare, la misoginia, l’omofobia e la transfobia e fornendo un terreno fertile per la radicalizzazione nazionalista.\r\nNei piccoli centri per una persona non etero-cis vivere liberamente può essere molto difficile e pericoloso.\r\nOltre allo stato #nazionalista e alla Chiesa cattolica, una rete di organizzazioni non governative ultraconservatrici ha un ruolo centrale nell’orchestrare attacchi contro la comunità LGBTQ in Polonia. Le accuse contro Margo sono state presentate dalla Fundacja PRO Prawo do życia (Fondazione PRO per il diritto alla vita), un gruppo attivo nella campagna contro l’aborto. Recentemente, un ente fondamentalista GONGO (organizzazione non governativa organizzata dal governo) si è reso responsabile della redazione di un disegno di legge intitolato “Stop Pedophilia Act” che proponeva di criminalizzare qualsiasi forma di educazione sessuale (una materia praticamente inesistente nelle scuole polacche). Nella loro campagna di raccolta firme per progetto di legge popolare, che non ha nulla a che fare con la lotta alla pedofilia, la Fondazione ha inviato furgoni coperti di slogan omofobi e armati di altoparlanti.\r\nI furgoni percorrono diverse città polacche e diffondono messaggi d’odio e falsi sull’omosessualità. Quest’incitamento all’odio, è passato senza alcuna conseguenza legale per i fascisti che lo hanno promosso.\r\nIl 27 giugno, uno di questi “homopho-bus”, come hanno iniziato a chiamarli gli attivisti, si è fermato di fronte allo squat di Varsavia “Syrena”, con la chiara intenzione di disturbare un raduno che si stava svolgendo lì. In risposta a questa provocazione, diversi attivisti hanno prima cercato di scacciarli, e alla fine hanno verniciato a spruzzo l’auto e tagliato le gomme. Dall’arresto di Margo, i membri della Fondazione si riuniscono regolarmente davanti a “Syrena” con i loro striscioni omofobi e rosari per “pregare via i gay”.\r\nLa Fondazione PRO è uno dei tanti gruppi ultraconservatori attivi nella vita pubblica polacca. Inoltre, fa parte di un più ampio movimento fondamentalista religioso transnazionale riunito sotto l’organizzazione ombrello “Tradition, Family and Property” (TFP) che all’inizio degli anni 2000 ha iniziato a trattare l’Europa orientale come una nuova frontiera per costruire una nuova società civile di destra. Una proliferazione di gruppi locali è dietro la campagna contro la Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa sulla violenza di genere in Ungheria, il referendum del 2013 sulla definizione costituzionale del matrimonio in Croazia, un’iniziativa simile per definire la famiglia come unione tra un un uomo e una donna nella costituzione rumena nel 2013, 2016 e 2018, e bloccando la legge sulle unioni civili in Estonia fino al 2016… e sono solo alcuni esempi.\r\nIn Polonia il principale affiliato al TFP è un “gruppo di esperti” legali, “Ordo Iuris”, che fa parte di Agenda Europe, rete di advocacy europea estremista-cattolica che vuole “ripristinare l’ordine naturale” bloccando o smantellando le infrastrutture politiche sui diritti riproduttivi e sessuali. Ordo Iuris è responsabile della stesura della legislazione per vietare completamente l’aborto, che alla fine è stato ritirato dopo le proteste di massa, e della Convenzione sui diritti della famiglia che dovrebbe essere un’alternativa alla Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa sulla violenza di genere. Oltre alle campagne legislative e alle pressioni politiche, rappresentano anche individui e gruppi come la Fondazione PRO durante i processi. Una delle loro strategie è quella di appropriarsi del discorso sui diritti umani e mascherare obiettivi omofobici e transfobici con il pretesto di politiche a favore della famiglia. In questo spirito è stata presentata la “Carta dei diritti della famiglia” è stata presentata ai governi locali alla fine del 2019 come modello meno controverso per dichiararsi “LGBT-free zones” (zone libere da LGBT) dopo l’ondata di risoluzioni anti-LGBT avviate dai consiglieri di Law and Justice nel marzo dello stesso anno.\r\n\r\nIl 25 luglio di quest’anno il ministro della giustizia, Zbigniew Ziobro ha annunciato che la Polonia si ritira dalla Convenzione di Istanbul perché il documento contiene “elementi di natura ideologica”, riferendosi alla definizione di genere come socialmente costruito. Allo stesso tempo, il suo ministero sta finanziando un progetto dei fondamentalisti di GONGO intitolato “Combattere i crimini contro la libertà di coscienza sotto l’influenza dell’ideologia LGBT”. 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Le/i/* queer sono diventat* il nemico pubblico numero uno in Polonia.\r\nLa chiesa cattolica, già pesantemente omofoba, si è a sua volta lanciata in una campagna contro “l’ideologia LGBTQ+”, per distogliere l’attenzione dall’emergere di numerosi casi di pedofilia tra il clero polacco. Nell’agosto 2018, l’arcivescovo di Cracovia, Marek Jędraszewski, ha pubblicamente denunciato la “peste arcobaleno che affliggebbe il paese.\r\nIn una situazione di pesante crisi sociale le persone fuori dalla norma eteropatriarcale diventano il perfetto capro espiatorio. Questa situazione ci riporta alla campagna promossa da Gomulka nel 1968 contro gli ebrei. Anche Gomulka, per evitare l’accusa di antisemitismo parlò di “ideologia sionista”. Le conseguenze pratiche furono licenziamenti ed esclusioni dalla vita pubblica di numerosi ebrei.\r\nIl PiS ha puntato su “dio, patria, famiglia”, descrivendo la comunità LGBTQ+ come una minaccia imminente e straniera verso i valori familiari tradizionali polacchi. 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Le accuse contro Margo sono state presentate dalla Fundacja PRO Prawo do życia (Fondazione PRO per il diritto alla vita), un gruppo attivo nella campagna contro l’aborto. Recentemente, un ente fondamentalista GONGO (organizzazione non governativa organizzata dal governo) si è reso responsabile della redazione di un disegno di legge intitolato “Stop Pedophilia Act” che proponeva di criminalizzare qualsiasi forma di educazione sessuale (una materia praticamente inesistente nelle scuole polacche). Nella loro campagna di raccolta firme per progetto di legge popolare, che non ha nulla a che fare con la lotta alla pedofilia, la Fondazione ha inviato furgoni coperti di slogan omofobi e armati di altoparlanti.\r\nI furgoni percorrono diverse città polacche e diffondono messaggi d’odio e falsi sull’omosessualità. Quest’incitamento all’odio, è passato senza alcuna conseguenza legale per i fascisti che lo hanno promosso.\r\nIl 27 giugno, uno di questi “homopho-bus”, come hanno iniziato a chiamarli gli attivisti, si è fermato di fronte allo squat di Varsavia “Syrena”, con la chiara intenzione di disturbare un raduno che si stava svolgendo lì. In risposta a questa provocazione, diversi attivisti hanno prima cercato di scacciarli, e alla fine hanno verniciato a spruzzo l’auto e tagliato le gomme. Dall’arresto di Margo, i membri della Fondazione si riuniscono regolarmente davanti a “Syrena” con i loro striscioni omofobi e rosari per “pregare via i gay”.\r\nLa Fondazione PRO è uno dei tanti gruppi ultraconservatori attivi nella vita pubblica polacca. Inoltre, fa parte di un più ampio movimento fondamentalista religioso transnazionale riunito sotto l’organizzazione ombrello “Tradition, Family and Property” (TFP) che all’inizio degli anni 2000 ha iniziato a trattare l’Europa orientale come una nuova frontiera per costruire una nuova società civile di destra. Una proliferazione di gruppi locali è dietro la campagna contro la Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa sulla violenza di genere in Ungheria, il referendum del 2013 sulla definizione costituzionale del matrimonio in Croazia, un’iniziativa simile per definire la famiglia come unione tra un un uomo e una donna nella costituzione rumena nel 2013, 2016 e 2018, e bloccando la legge sulle unioni civili in Estonia fino al 2016… e sono solo alcuni esempi.\r\nIn Polonia il principale affiliato al TFP è un “gruppo di esperti” legali, “Ordo Iuris”, che fa parte di Agenda Europe, rete di advocacy europea estremista-cattolica che vuole “ripristinare l’ordine naturale” bloccando o smantellando le infrastrutture politiche sui diritti riproduttivi e sessuali. Ordo Iuris è responsabile della stesura della legislazione per vietare completamente l’aborto, che alla fine è stato ritirato dopo le proteste di massa, e della Convenzione sui diritti della famiglia che dovrebbe essere un’alternativa alla Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa sulla violenza di genere. Oltre alle campagne legislative e alle pressioni politiche, rappresentano anche individui e gruppi come la Fondazione PRO durante i processi. Una delle loro strategie è quella di appropriarsi del discorso sui diritti umani e mascherare obiettivi omofobici e transfobici con il pretesto di politiche a favore della famiglia. In questo spirito è stata presentata la “Carta dei diritti della famiglia” è stata presentata ai governi locali alla fine del 2019 come modello meno controverso per dichiararsi “LGBT-free zones” (zone libere da LGBT) dopo l’ondata di risoluzioni anti-LGBT avviate dai consiglieri di Law and Justice nel marzo dello stesso anno.\r\n\r\nIl 25 luglio di quest’anno il ministro della giustizia, Zbigniew Ziobro ha annunciato che la Polonia si ritira dalla Convenzione di Istanbul perché il documento contiene “elementi di natura ideologica”, riferendosi alla definizione di genere come socialmente costruito. Allo stesso tempo, il suo ministero sta finanziando un progetto dei fondamentalisti di GONGO intitolato “Combattere i crimini contro la libertà di coscienza sotto l’influenza dell’ideologia LGBT”. 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Il calo degli sbarchi, certo, resta un dato positivo».\r\n\r\nEh, sì... «certo»: traspare la soddisfazione per il lavoro sporco fatto da Minniti all'interno del paese; per quello che fa spostando i confini lontano in un intreccio di interessi tra finanza, imprenditoria e ritorno politico come questi stralci dal giornale di Confindustria riportano nei numeri, la soddisfazione è commisurata a quanto deve rimanere occultato, perché realmente disumano.\r\n\r\nPerò due episodi nel giro di pochi giorni segnalano che anche dentro i confini blindati di questa nazione “accogliente” la percezione della ferocia applicata nello sporco lavoro di Minniti e dei suoi complici sta gonfiando rivolte, per le quali la reazione è violentissima come dentro e fuori del cpr di corso Brunelleschi a Torino, dove nei giorni scorsi sono andate a fuoco due aree del Centro di permanenza per il rimpatrio una decina di giorni dopo un tentativo di fuga. Le notizie che provengono dall'interno dipingono angherie, botte, insulti, maltrattamenti... e razzismo\r\n\r\nUnknown\r\n\r\nMa la violenza della reazione può anche essere di contrasto ottuso nei confronti di richiedenti asilo, ospitati in strutture fatiscenti gestite da Cas famelici che succhiano i 35 € al giorno della disinformazione leghista producendo inaccettabili strutture umilianti.\r\n\r\nE allora dignitosamente i migranti che già molto hanno camminato per allontanarsi da paesi pericolosi, senza prospettive e rischiosi, rimettono le gambe in spalla, ma stavolta la marcia collettiva di 250 persone che abbandonano le comunità che avrebbero dovuto accoglierli e camminano per decine di chilometri su sentieri, strade (dove vengono investiti e uccisi), usando la visibilità della marcia stessa per attirare l'attenzione e denunciare una situazione intollerabile di sfruttamento, truffa, violenza... e razzismo\r\n\r\n \r\n\r\nMigranti in marcia","17 Novembre 2017","2017-11-20 12:08:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/cona_migranti-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"103\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/cona_migranti-300x103.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/cona_migranti-300x103.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/cona_migranti.jpg 660w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Rivoltarsi all'accoglienza",1510935857,[190,191,192,193,194],"http://radioblackout.org/tag/aree-bruciate/","http://radioblackout.org/tag/cona/","http://radioblackout.org/tag/cpr-corso-brunelleschi/","http://radioblackout.org/tag/marcia-migranti/","http://radioblackout.org/tag/rivolta-migranti/",[196,197,198,199,200],"aree bruciate","Cona","cpr corso brunelleschi","marcia migranti","rivolta migranti",{"post_content":202},{"matched_tokens":203,"snippet":204,"value":205},[70],"35 € al giorno della \u003Cmark>disinformazione\u003C/mark> leghista producendo inaccettabili strutture umilianti.\r","“Il Sole 24 ore”, 17.11.2017, p. 14: «I dati globali sulle espulsioni sono stati forniti dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, nel question time di mercoledì. 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Le notizie che provengono dall'interno dipingono angherie, botte, insulti, maltrattamenti... e razzismo\r\n\r\nUnknown\r\n\r\nMa la violenza della reazione può anche essere di contrasto ottuso nei confronti di richiedenti asilo, ospitati in strutture fatiscenti gestite da Cas famelici che succhiano i 35 € al giorno della \u003Cmark>disinformazione\u003C/mark> leghista producendo inaccettabili strutture umilianti.\r\n\r\nE allora dignitosamente i migranti che già molto hanno camminato per allontanarsi da paesi pericolosi, senza prospettive e rischiosi, rimettono le gambe in spalla, ma stavolta la marcia collettiva di 250 persone che abbandonano le comunità che avrebbero dovuto accoglierli e camminano per decine di chilometri su sentieri, strade (dove vengono investiti e uccisi), usando la visibilità della marcia stessa per attirare l'attenzione e denunciare una situazione intollerabile di sfruttamento, truffa, violenza... e razzismo\r\n\r\n \r\n\r\nMigranti in marcia",[207],{"field":75,"matched_tokens":208,"snippet":204,"value":205},[70],{"best_field_score":79,"best_field_weight":80,"fields_matched":18,"num_tokens_dropped":44,"score":81,"tokens_matched":18,"typo_prefix_score":11},{"document":211,"highlight":225,"highlights":230,"text_match":77,"text_match_info":233},{"cat_link":212,"category":213,"comment_count":44,"id":214,"is_sticky":44,"permalink":215,"post_author":115,"post_content":216,"post_date":217,"post_excerpt":91,"post_id":214,"post_modified":218,"post_thumbnail":219,"post_thumbnail_html":220,"post_title":221,"post_type":55,"sort_by_date":222,"tag_links":223,"tags":224},[111],[43],"37939","http://radioblackout.org/2016/10/campagna-nazionale-antiproibizionista/","Con Frankie del CSOA Gabrio presentiamo la campagna \"Quell'erba è anche mia\", contro il proibizionismo e la repressione in merito alle sostanze stupefacenti. 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