","GUERRA IN UCRAINA , MISSILI E PROPAGANDA.","post",1732557894,[65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/contro-la-guerra/","http://radioblackout.org/tag/guerra-russo-ucraina/","http://radioblackout.org/tag/missili/",[69,70,71],"contro la guerra","GUERRA RUSSO UCRAINA","missili",{"post_content":73,"post_title":77,"tags":81},{"matched_tokens":74,"snippet":75,"value":76},[71],"concessa all'Ucraina per l'utilizzo dei \u003Cmark>missili\u003C/mark> ATACMS contro il territorio russo","L'autorizzazione dell'uscente amministrazione Biden concessa all'Ucraina per l'utilizzo dei \u003Cmark>missili\u003C/mark> ATACMS contro il territorio russo ,pur non avendo un impatto decisivo sul corso del conflitto costituisce un segnale politico forte, peraltro non rivendicato apertamente da alcun rappresentante dell'amministrazione americana. Anche se non ci hanno messo la faccia la Russia ha mandato un messaggio molto chiaro alla NATO e agli U.S.A. utilizzando per la prima volta nello scenario bellico un missile balistico ipersonico a testimonianza delle sue capacità offensive e di essere in grado di sostenere l'escalation . La ridefinizione della strategia nucleare russa è stato un altro segnale dell'acuirsi della tensione anche se rimangono aperti i canali di comunicazioni tra le strutture militari russe e americane che gestiscono l'utilizzo dei \u003Cmark>missili\u003C/mark> balistici . Le sparate della propaganda sulla presenza dei soldati coreani e sul supposto arruolamento di yemeniti attirati in Russia da false promesse di lavoro e poi mandati al fronte ,al di là della sostanziale infondatezza segnalano un tentativo di far percepire all'opinione pubblica questa guerra come un confronto globale in cui il fronte ucraino è solo una parte di una guerra più ampia ,anche per giustificare la proiezione indo pacifica della NATO .\r\n\r\nNe parliamo con Francesco Dall'Aglio\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/INFO-25112024-DALLAGLIO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":78,"snippet":80,"value":80},[79],"MISSILI","GUERRA IN UCRAINA , \u003Cmark>MISSILI\u003C/mark> E PROPAGANDA.",[82,84,86],{"matched_tokens":83,"snippet":69},[],{"matched_tokens":85,"snippet":70},[],{"matched_tokens":87,"snippet":88},[71],"\u003Cmark>missili\u003C/mark>",[90,96,99],{"field":39,"indices":91,"matched_tokens":93,"snippets":95},[92],2,[94],[71],[88],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":80,"value":80},"post_title",[79],{"field":100,"matched_tokens":101,"snippet":75,"value":76},"post_content",[71],578730123365712000,{"best_field_score":104,"best_field_weight":14,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":51,"score":106,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":51},"1108091339008",3,"578730123365711979",1,{"document":109,"highlight":127,"highlights":144,"text_match":102,"text_match_info":154},{"cat_link":110,"category":111,"comment_count":51,"id":112,"is_sticky":51,"permalink":113,"post_author":54,"post_content":114,"post_date":115,"post_excerpt":116,"post_id":112,"post_modified":117,"post_thumbnail":118,"post_thumbnail_html":119,"post_title":120,"post_type":62,"sort_by_date":121,"tag_links":122,"tags":125},[48],[50],"90075","http://radioblackout.org/2024/05/litalia-fornisce-missili-offensivi-allucraina-contribuendo-allescalation-bellica-in-europa/","L'italia sta fornendo all'Ucraina missili Storm shadow che hanno una gittata fino a 500km e possono colpire il territorio della Russia, inoltre con la Francia sta accelerando la fabbricazione di missili antiaerei e antibalistici missili Aster 15 e 30 , da destinare all’Ucraina ,fabbricate dal consorzio Mbda , in cooperazione fra Parigi e Roma. Mbda è il principale consorzio europeo costruttore di missili e tecnologie per la difesa. La ragione sociale non è un acronimo ma comunque ricorda le società da cui è nata attraverso varie fusioni, Matra, BAE Dynamics, Alenia. Italia e Francia hanno fornito un numero imprecisato di questi missili agli ucraini per la loro difesa antiaerea, che ora gliene chiedono altri per sostenere lo sfrozo bellico. Il missile è stato utilizzato anche nel Mar Rosso contro i droni lanciati dai ribelli Houthi.\r\n\r\nMbda punta a ridurre i tempi di produzione degli Aster da 42 mesi nel 2022 a «meno di 18 mesi nel 2026» e la produzione - secondo il suo presidente Eric Beranger - dovrebbe aumentare del 50% entro le stesse scadenze. Per Lecornu ,ministro delle forze armate francesi ,c’e’ anche «urgenza di una semplificazione burocratica», con «questioni doganali tra la Francia e l’Italia che possono ritardare la produzione di missili». Crosetto ha aggiunto che «i protagonisti delle industrie della difesa devono capire che bisogna lavorare più velocemente, e che da questo lavoro dipende il futuro del paese. Questa cosa non è ancora del tutto chiara».\r\n\r\nIntanto il nono invio di armi dall'Italia verso l'Ucraina è ancora secretato ,annunciato in sede Copasir ma rinviato per opportunità elettorali a dopo le elezioni europee, si è saputo infatti dell'invio dei missili Storm shadow incidentalmente dalle dichiarazioni del ministro della difesa britannica.\r\n\r\nNe parliamo con Carlo Tombola , direttore scientifico dell’Opal, l’osservatorio sulle armi leggere, che da anni monitora da Brescia tutti i dati sul commercio di armamenti in Italia .\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/INFO-270524-TOMBOLA.mp3\"][/audio]","27 Maggio 2024","L'italia e l'escalation della guerra in Europa .","2024-05-27 17:50:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/STORM-SHADOWS-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"165\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/STORM-SHADOWS-300x165.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/STORM-SHADOWS-300x165.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/STORM-SHADOWS-1024x563.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/STORM-SHADOWS-768x422.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/STORM-SHADOWS-200x110.jpg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/STORM-SHADOWS.jpg 1050w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","L'ITALIA FORNISCE MISSILI OFFENSIVI ALL'UCRAINA CONTRIBUENDO ALL'ESCALATION BELLICA IN EUROPA.",1716832243,[65,123,124,67],"http://radioblackout.org/tag/corsa-agli-armamenti/","http://radioblackout.org/tag/guerra-in-ucraina/",[69,126,35,71],"corsa agli armamenti",{"post_content":128,"post_title":132,"tags":135},{"matched_tokens":129,"snippet":130,"value":131},[71],"L'italia sta fornendo all'Ucraina \u003Cmark>missili\u003C/mark> Storm shadow che hanno una","L'italia sta fornendo all'Ucraina \u003Cmark>missili\u003C/mark> Storm shadow che hanno una gittata fino a 500km e possono colpire il territorio della Russia, inoltre con la Francia sta accelerando la fabbricazione di \u003Cmark>missili\u003C/mark> antiaerei e antibalistici \u003Cmark>missili\u003C/mark> Aster 15 e 30 , da destinare all’Ucraina ,fabbricate dal consorzio Mbda , in cooperazione fra Parigi e Roma. 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E quindi la mossa di Biden ha sortito l'effetto di un ricompattamento di una nazione la cui potenza economica è volte inferiore a quella degli Usa.\r\n«Chi lo dice lo è», celia infantile Putin, che aveva risposto con lo stesso sfrontato bullismo: «allora ci capiamo» a Biden quando gli aveva rivelato come pur guardandolo negli occhi non riusciva a vedere la sua anima (sottintendendo che per lui era inesistente), alludendo alla dichiarazione di Bush che invece aveva dichiarato di riuscire a vederla.\r\nEppure uno dei primi gesti pragmatici di Biden è stata la sottoscrizione con Putin del tetto sui missili balistici e strategici nucleari e quindi si possono anche fare accordi con i killer e come dice Andrey Kortunov: «La decisione di Biden di estendere l'accordo START sul nucleare è di gran lunga più importante di qualsiasi frase fuori posto detta dal presidente statunitense nei confronti di Putin».\r\nSi esce dunque dalla cifratura della forma diplomatica, ma avviene consapevolmente, o si tratta di una frase improvvida, inopportuna che nasce da una idiosincrasia acuita dal rapporto dei servizi americani, o invece è stato preparato e imbeccato George Stephanoupolos, il giornalista di Abc che ha dato del killer a Putin per inviare messaggi un po' a tutto il mondo? Potrebbe anche risultare utile per prendere atto di un fatto consolidato, ovvero quello che Putin elimini fisicamente gli oppositori. Una prima mossa forte per vedere le reazioni, che non si sono fatte attendere, e per mandare un messaggio agli europei, in particolare al progetto tedesco del Nord Stream2, che Biden vorrebbe affossato? Infatti Berlino ha \"risposto\" accogliendo con favore «il linguaggio molto chiaro» usato dal presidente americano nei confronti della Russia, delle sue azioni in Siria e dei suoi tentativi di \"influenzare le elezioni in Paesi terzi\". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Heiko Maas in una intervista a \"Deutsche Welle\",\r\nForse per risalire al significato nascosto nelle sciabolate tra i leader delle due potenze bisognerebbe arrivare a capire in che modo hanno agito (e agli ordini di chi: se della Lubianka o del Cremlino) i troll che sono intervenuti per condizionare le campagne elettorali in favore di Trump, perché probabilmente la stura alla esternazione di Biden proviene dal rapporto dell'Intelligence americana che inquadrava la Russia tra le potenze che hanno cercato maggiormente di influenzare il voto... ma in fondo questo argomento era già stato affrontato da Putin, uomo proveniente dal Kgb, che chiese nel film-intervista di Oliver Stone se davvero si poteva pensare che i servizi di un qualunque paese potessero condizionare le elezioni altrove: è parte del loro lavoro, ma non sono così determinanti al risultato. Yurii Colombo ha iniziato una serie dedicata alla storia dei Servizi Segreti russi e quindi ci siamo rivolti a lui per ottenere uno sguardo avvertito su questa sulfurea polemica vista dalla Piazza Rossa, che nell'immaginario americano è rimasta la tana dell'orso russo della Guerra Fredda.\r\nMa quali sono i veri obiettivi dei Servizi Segreti rispetto a quello che avviene nel paese antagonista?\r\n\r\n\"«Chi lo dice lo è» (The Killer)\".","18 Marzo 2021","","2021-03-18 23:10:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/putin-troll-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"191\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/putin-troll-300x191.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/putin-troll-300x191.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/putin-troll-1024x652.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/putin-troll-768x489.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/putin-troll.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Intelligence, killer e troll: interviste cifrate del nuovo Biden",1616107861,[170,171,172,173,174,175,176,177,178],"http://radioblackout.org/tag/biden/","http://radioblackout.org/tag/cremlino/","http://radioblackout.org/tag/fsb/","http://radioblackout.org/tag/kgb/","http://radioblackout.org/tag/lubianka/","http://radioblackout.org/tag/missili-start/","http://radioblackout.org/tag/nord-stream-2/","http://radioblackout.org/tag/putin/","http://radioblackout.org/tag/troll/",[180,181,182,183,184,185,186,187,188],"biden","Cremlino","fsb","Kgb","Lubianka","missili Start","Nord Stream 2","putin","troll",{"post_content":190,"tags":194},{"matched_tokens":191,"snippet":192,"value":193},[71],"con Putin del tetto sui \u003Cmark>missili\u003C/mark> balistici e strategici nucleari e","Yuri Colombo rimarca il nazionalismo russo che non tollera l'intromissione di un leader straniero: definire \"Assassino\" Putin al limite possono dirlo i russi. 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Rimane difficile decrittare la natura di questo sconfinamento, in considerazione del tipo di droni utilizzati che sono di osservazione e registrazione dati, non armati, e che sono penetrati per circa 300 km in teritorio polacco. Non è la prima volta che, nel contesto dello scenario bellico russo ucraino, avvengono sconfinamenti di droni; uno addirittura arrivò in Croazia senza essere intercettato. Sicuramente questo episodio ha dimostrato come le tradizionali difese antiaeree tra missili e jet intercettori non siano più adeguate ad affrontare i droni, imprevedibili e di piccole dimensioni. La NATO ha reagito prontamente ma la sproporzione dei mezzi usati per abbattere tre dei 19 droni è risultata evidente; mentre rimane il dubbio sulla natura dello sconfinamento cioè se si trattasse di una deviazione dalla rotta fortuita dovuta alle contromisure elettroniche, ad un tentativo russo di testare la reazione dell'Alleanza atlantica o un'operazione \"false flag\" ucraina per provocare un'escalatation .\r\n\r\nNe parliamo con Francesco Dall'Aglio, esperto di Est Europa e di questioni strategico-militari e autore di War Room - Russia, Ucraina, NATO un canale telegram molto seguito su questi argomenti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/INFO-150925-DALLAGLIO.mp3\"][/audio]","15 Settembre 2025","2025-09-15 17:53:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/DRONI-IN-POLONIA-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"275\" height=\"183\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/DRONI-IN-POLONIA.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","DRONI SCONFINATI IN POLONIA, ERRORE O PROVOCAZIONE?",1757956928,[242,243,244,245],"http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/russia/","http://radioblackout.org/tag/tecnologia-bellica/","http://radioblackout.org/tag/ucraina/",[15,28,247,248],"tecnologia bellica","Ucraina",{"post_content":250},{"matched_tokens":251,"snippet":252,"value":253},[71],"le tradizionali difese antiaeree tra \u003Cmark>missili\u003C/mark> e jet intercettori non siano","Lo sconfinamento di una dozzina o poco più di droni provenienti in gran parte dalla Bielorussia che hanno violato lo spazio aereo della Polonia ha provocato una serie di reazioni veementi da parte della NATO e il governo di Varsavia ha invocato l’articolo 4 del trattato di Washington, che permette ad ogni stato membro di chiedere una consultazione straordinaria con gli alleati in caso di minaccia alla propria integrità territoriale. 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Lo sciopero era stato indetto il 25 giugno perché da quell’aeroporto, che non è uno scalo militare, sarebbero dovuti transitare missili diretti in Medio Oriente. In realtà poi il volo è stato annullato, lo sciopero revocato resta però il pronunciamento della Commissione. Per “i garanti” il trasporto di armi è quello di un bene pubblico essenziale, come il cibo e le medicine. Questo pronunciamento ,contestato dagli organizzatori dello sciopero ,dimostra come la logica dell'’economia di guerra e la limitazione dei diritti e delle libertà del lavoro sono strettamente collegati e conseguenza diretta .\r\nIl salto di qualità è evidente ,proibire a lavoratori di scioperare, per non operare su un carico di armi , significa anche militarizzare nei fatti questi lavoratori. Se le armi diventano beni essenziali s'introduce il principio della militarizzazione e arruolamento della società ,nel contesto di una cornice giuridica, caratterizzata dall'utilizzo di strumentazione legislativa semprer piu' repressiva .\r\nNe parliamo con Luca Pistoia dell'USB.\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/INFO-07072025-USB.mp3\"][/audio]","7 Luglio 2025","Per la commissione di garanzia sugli scioperi le armi sono un servizio essenziale.","2025-07-07 15:22:54","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/INFO-07072025-USB-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"159\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/INFO-07072025-USB-300x159.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/INFO-07072025-USB-300x159.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/INFO-07072025-USB-768x406.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/INFO-07072025-USB.jpg 878w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","LE ARMI NON SONO UN BENE PUBBLICO ESSENZIALE .",1751901774,[274,275,276,277],"http://radioblackout.org/tag/armi-bene-essenziale/","http://radioblackout.org/tag/commissione-garanzia/","http://radioblackout.org/tag/divieto-di-sciopero/","http://radioblackout.org/tag/montichiari/",[279,280,281,282],"armi bene essenziale","Commissione garanzia","divieto di sciopero","Montichiari",{"post_content":284},{"matched_tokens":285,"snippet":286,"value":287},[71],"scalo militare, sarebbero dovuti transitare \u003Cmark>missili\u003C/mark> diretti in Medio Oriente. 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Secondo il sito specializzato ItaMilRadar che monitora il traffico aereo militare nel Mediterraneo, nei giorni 13, 15 e 16 giugno sono state documentate lunghe missioni nello spazio aereo prossimo ad Israele, Libano e alla Striscia di Gaza di un velivolo-spia Boeing P-8 “Poseidon” di US Navy, decollato dalla stazione aeronavale di Sigonella. Quelle missioni di sorveglianza marittima si inseriscono in una più ampia catena operativa culminata nell’attacco sferrato dagli Stati Uniti contro i siti nucleari iraniani di Fordow, Natanz e Isfahan, tra il 21 e il 22 giugno, sotto il nome di Operation Midnight Hammer. Un’operazione condotta da B-2 Spirit e missili Tomahawk, con decolli dagli Usa e rotta attraverso il Mediterraneo. A Sigonella, tutto è stato predisposto per il dispiegamento permanente dei Poseidon: hangar inaugurati nel 2022 per 26,5 milioni di dollari, aree di parcheggio ampliate, centri di manutenzione e decollo parallelo dei droni Global Hawk, Triton e AGS Nato. 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L’OMICIDIO DI STATO DI HAMID BADOUI\r\n\r\nLunedì 19 maggio 2025 il cadavere Hamid Badoui è stato trovato in una cella del carcere di Torino.\r\n\r\nIl tutto è stato classificato come suicidio, ma la sua morte è il prodotto di una concatenazione di violenze: la reclusione in carcere e CPR, la deportazione nel centro di Gjader in Albania, la psico-farmacolizzazione coercitiva di questi spazi concentrazionari, il pestaggio brutale nel quartiere di Barriera di Milano.\r\n\r\nLa morte di Hamid è un omicidio di Stato diluito.\r\n\r\nGrazie al contributo di una compagna presente - e denunciata per non essere rimasta inerte di fronte alla violenza scatenata dagli agenti contro Hamid – cerchiamo di ripercorrere gli eventi che hanno portato alla morte di questo giovane uomo, dalla ferocia delle forze dell’ordine esibita come monito nei quartieri popolari, agli effetti della Guerra alle Persone Migranti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/BCUPCB_la-morte-di-Hamid.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCAGLIARI - 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L’OMICIDIO DI STATO DI HAMID BADOUI\r\n\r\nLunedì 19 maggio 2025 il cadavere Hamid Badoui è stato trovato in una cella del carcere di Torino.\r\n\r\nIl tutto è stato classificato come suicidio, ma la sua morte è il prodotto di una concatenazione di violenze: la reclusione in carcere e CPR, la deportazione nel centro di Gjader in Albania, la psico-farmacolizzazione coercitiva di questi spazi concentrazionari, il pestaggio brutale nel quartiere di Barriera di Milano.\r\n\r\nLa morte di Hamid è un omicidio di Stato diluito.\r\n\r\nGrazie al contributo di una compagna presente - e denunciata per non essere rimasta inerte di fronte alla violenza scatenata dagli agenti contro Hamid – cerchiamo di ripercorrere gli eventi che hanno portato alla morte di questo giovane uomo, dalla ferocia delle forze dell’ordine esibita come monito nei quartieri popolari, agli effetti della Guerra alle Persone Migranti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/BCUPCB_la-morte-di-Hamid.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCAGLIARI - SCIOPERO DELLA FAME A STAFFETTA NEL CARCERE DI UTA\r\n\r\nNel carcere cagliaritano i prigionieri stanno portando avanti dal 25 aprile uno sciopero della fame a staffetta contro le condizioni detentive:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/BCUPCB_sciopero-Uta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCAGLIARI – JOINT STARS: UN PETARDO E MILLE BOMBE\r\n\r\nIl 10 Maggio 2025 si è tenuta a Cagliari una manifestazione contro l'operazione militare Joint Stars: un’esercitazione interforze che rappresenta in modo esemplare gli scenari operativi della guerra contemporanea, tra cyber-warfare, gestione dell’ordine pubblico e arruolamento dell’apparato accademico e mediatico.\r\n\r\nIn quella giornata è stato lanciato un petardo, azione che ha portato alla denuncia di un compagno e alla perquisizione della sua abitazione e dell’Officina Autogestita Kasteddu:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/BCUPCB_joint-stars-kasteddu.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCOOPERAZIONE MILITARE (E REPRESSIVA) TRA ITALIA E ISRAELE\r\n\r\nL’8 giugno 2025 verrà rinnovato automaticamente un accordo quadro di cooperazione Italia-Israele.\r\n\r\nNei giorni scorsi un gruppo di 10 giuristi si è espresso “tecnicamente” contro il protrarsi di questa relazione, ma oltre alle implicazioni militari possiamo osservare diversi piani di stretta collaborazione: dall’utilizzo di spyware israeliani contro ONG e giornalisti ai magistrati italiani (pilotati a distanza come droni) per colpire attivisti palestinesi:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/BCUPCB_memorandum-ITA-ISRAELE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDRONI CINESI TRA GUERRA E QUOTIDIANITA’\r\n\r\nPartiamo dalla notizia di un nuovo drone sottomarino cinese, guidato da intelligenza artificiale, in grado di stazionare per oltre un mese a 60 metri di profondità e lanciare “\u003Cmark>missili\u003C/mark> per la ricerca”… qualcosa che ricorda molto i programmi di ricerca “civile” europea che coinvolgono le industrie militari israeliane.\r\n\r\nPassiamo alla diffusione di droni cinesi della DJI nei cieli statunitensi e di come possa risultare complesso implementare la loro messa al bando visto il livello di integrazione di queste tecnologie nella quotidianità della società americana (così come nel conflitto russo-ucraino).\r\n\r\nInfine andiamo a osservare il processo di militarizzazione delle forze dell’ordine incarnato dalla scelta della polizia australiana di dotarsi del sistema Drone Shield.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/BCUPCB_DJI-droni-cinesi-aukus.mp3\"][/audio]",[430],{"field":100,"matched_tokens":431,"snippet":427,"value":428},[71],{"best_field_score":224,"best_field_weight":225,"fields_matched":107,"num_tokens_dropped":51,"score":258,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":51},{"document":434,"highlight":449,"highlights":454,"text_match":222,"text_match_info":457},{"comment_count":51,"id":435,"is_sticky":51,"permalink":436,"podcastfilter":437,"post_author":438,"post_content":439,"post_date":440,"post_excerpt":163,"post_id":435,"post_modified":441,"post_thumbnail":442,"post_title":443,"post_type":391,"sort_by_date":444,"tag_links":445,"tags":447},"97761","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-29-04-2025/",[343],"fritturamista","Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Meg studentessa universitaria a Torino sulla partecipazione al corteo del primo maggio 2025 dello spezzone sociale. Meg ci ha spiegato come attraverso le assemblee aperte a tutt* nelle università si è organizzata la costruzione politica dello spezzone di quest'anno\": \"lo spezzone sociale del primo maggio 2025 incarna l’unica alternativa reale allo scenario di guerra che sta venendo costruito scientificamente per imporre il ricatto della precarietà e un impoverimento progressivo in tutte le sfere della vita con l’obiettivo della disponibilità alla guerra\"\r\nAPPUNTAMENTO PER TUTT* ALLE 9.00 IN PIAZZA VITTORIO\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Studentessa-presenta-spezzone-sociale-1-maggio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Salvatore, compagno di Taranto storico e coordinatore provinciale COBAS che ci ha spiegato come quest'anno in Puglia si terranno in piedi sia il primo maggio a Bari unitario regionale che quello a Taranto. Questa decisione è stata concordata e condivisa durante le assemblee di preparazione ed ha convinto tutt*: \"non è un segnale di separazione/divisione delle realtà di base coinvolte ma un riconoscere da parte di tutt* che la specificità di Taranto, dove si riscontra il ricatto salute/lavoro/ambiente da sempre, và a tracciare/riprendere e confermare un percorso politico che diventa riappropriazione del protagonismo della classe operaia pronta a riprendersi la piazza, il concerto popolare (che fin dalla sua prima edizione, l’evento si proponeva essere come un’alternativa alle celebrazioni istituzionali del Primo Maggio), la salute, il territorio, etc.\"\r\nQui di seguito pubblichiamo comunicato stampa del primo maggio regionale di Bari:\r\n\r\n\"Chiudiamo il consolato onorario israeliano di Bari, luogo di guerra e politiche di orrore!!!\r\nIl Tavolo regionale per la Palestina ,contro le guerre ed il riarmo UE, contro il governo della Meloni, organizza a Bari il 1 Maggio con partenza alle ore 9,30 da Piazza Diaz un corteo internazionalista a sostegno della Palestina e di tutti i popoli oppressi.\r\nAlla fine del corteo,affianco al teatro Petruzzelli, ci saranno interventi di lavoratori, studenti , associazioni, per un 1 Maggio solidale e contro il governo meloni .\r\nIl tavolo regionale ha sempre sostenuto nelle manifestazioni per la Palestina che israele non è solo quella entità che vediamo ;\r\nisraele vive soprattutto , come quello che vediamo in Puglia, grazie a quelle fitte relazioni sui territori fatte di produzione militare e civile ,di esercitazioni militari in comune,di cosiddetti rapporti culturali,di accordi con Enti ed Istituzioni come Regione Puglia ed Università.\r\nBasta vedere cosa riporta il sito facebook del consolato onorario di Puglia ,che comprende anche la regione Basilicata e Molise; il consolato è retto da luigi de santis, unico console onorario in Italia riconosciuto dallo stato di israele proprio per la sua importanza.\r\nIl console onorario Luigi de santis ha ricevuto a Dicembre dalla prefettura di Bari il mantenimento della scorta.\r\nUn esempio di questa proficua attività è rappresentato dall’incontro realizzato il 18 marzo2025 tra il presidente della nuova fiera del levante(proprietà regione Puglia),Gaetano Frulli,e il decano del corpo consolare della Puglia, Basilicata e Molise, ioania Gherorghias.\r\nIn questa occasione è stato firmato un protocollo d’intesa per promuovere le imprese del territorio sui mercati internazionali.\r\nOppure l’incontro svolto il 14 Gennaio 2025con il ministro degli affari esteri di israele, gideon moshe sa’ar.\r\nUnitamente ai rapporti di collaborazione con la Regione Puglia ,con le Università,di scuole di droni per quello che significa, di costruzione di pezzi di aereo od elicottero per uso militare a volte in piccoli paesi,di esercitazioni militari come quella avvenuta presso l’aeroporto militare di Amendola ,vicino Foggia , l’11 Febbraio 2025.\r\nProprio lì davanti abbiamo manifestato lo scorso giugno per il G7 ascoltando negli incontri svolti in quella occasione il Vescovo di Manfredonia Moscone;oggi il Vescovo viene messo all’indice dall’Ambasciata israeliana di Roma che si è recata presso la Santa Sede dove lo ha accusato di antisemitismo.\r\nIl ruolo di informatore qualcuno lo avrà certamente svolto…. ed il dubbio ci viene.\r\nPer non dimenticare tutte le apparecchiature di sicurezza e di comunicazione comprate dai militari italiani,nell’ultimo periodo il governo italiano ha comprato centinaia di missili anti/carro proprio come quelli usati a Gaza in questi anni.\r\nRicordiamo anche il tentativo di costruire un villaggio turistico per riccastri in località Mogale (Ostuni) da una società Israeliana; caso strano il console onorario è il responsabile regionale dei giovani costruttori edili.\r\nBisogna chiudere questo consolato barese ormai diventato luogo di guerra e di terrore ; così come sul finire degli anni ’80 ,nelle lotte di sostegno alle Intifada Palestinesi, contrastammo in tanti duramente la istituita camera di commercio italo-israeliana fino alla sua chiusura.\r\nRealizzammo una doppia incursione all’interno della Fiera del Levante; la prima togliendo dal pennone la bandiera di israele ,buttandola nel cassonetto della spazzatura ed esponendo una enorme bandiera Palestina con la scritta “Palestina Libera”.\r\nLa seconda incursione avvenne all’interno di uno stand a loro dedicato , all’esterno della “galleria delle nazioni”.\r\nIn quella occasione furono trovati, ben occultati, degli opuscoli dedicata agli operatori commerciali.\r\nQuesti opuscoli parlavano della possibilità di non pagare tasse attraverso la triangolazione Italia-israele-Sudafrica dell’allora Apartheid.\r\nOggi più che mai è necessaria la lotta contro israele , a sostegno della Palestina.\r\nBisogna chiudere il consolato onorario di Bari che sostiene israele attraverso relazioni con “sinceri democratici” pugliesi.\r\nE’ ora di dire basta, la misura è più che colma.\r\nBari 27.04.2025\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Salvatore-COBAS-su-1-maggio-a-Bari-e-Taranto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia di Leo dell'Assemblea Pecaria Universitaria. Partendo dall'assemblea che ha visto ricercat* e lavorat* dell'università sempre più unit* nella lotta contro i forti tagli imposti dalla scorsa finanziaria e dalla riforma Bernini (per quanto momentaneamente \"stoppata), ci siamo fatti poi descrivere i prossimi appuntamenti che coinvolgeranno l'assemblea pecaria, il primo maggio in corteo all'interno dello spezzone sociale e il 12 maggio verso uno sciopero del precariato universitario, creato dall'unione delle diverse realtà italiane.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Leo-assemblea-universitaria-precaria-su-sciopero-nazionale-12-maggio-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl quarto argomento della puntata è stato quello dei reiterati comportamenti a dir poco anti-sindacali, messi in atto dalla cooperativa sociale Arcobaleno, ne abbiamo parlato con Giancarlo secondo lavoratore da poco licenziato dalla cooperativa stessa. Abbiamo parlato più volte di questa realtà, che tra gli altri ambiti si occupa di fornire servizi di raccolta rifiuti per il comune di Torino, che da quando ha visto l'interesse attivo da parte di Marco e Giancarlo, delegati USB all'interno della cooperativa, nel tutelare i lavoratori e la loro paga, ha inaugurato una vera e propria guerra contro chi osa dissentire.\r\n\r\nPrima i richiami a Marco per gli attacchinaggi in sede (tramite il cavillo che la bacheca sindacale era ad uso esclusivo dell'altro sindacato interno alla cooperativa, la CGIL), seguiti dal licenziamento per danno di immagine alla cooperativa. (ne abbiamo parlato in passato in questa intervista). Per poi arrivare al licenziamento di una persona con un'invalidità del 75%, seguita dai servizi sociali di più di 50 anni, da parte di quelle realtà che dovrebbero agire esattamente per non permettere che queste cose avvengano. Ci siamo fatti raccontare da Giancarlo i dettagli di questa vicenda, il quale ci ha anche invitati al presidio del 13 maggio, all'interno dello sciopero delle cooperative sociali davanti al comune, per richiedere il commissariamento della cooperativa.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Giancarlo-su-licenziamento-cooperativa-arcobaleno.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","13 Maggio 2025","2025-05-13 23:17:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/spezzone-social-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 29/04/2025",1747178222,[446],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[448],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":450},{"matched_tokens":451,"snippet":452,"value":453},[71],"italiano ha comprato centinaia di \u003Cmark>missili\u003C/mark> anti/carro proprio come quelli usati","Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Meg studentessa universitaria a Torino sulla partecipazione al corteo del primo maggio 2025 dello spezzone sociale. 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Secondo quanto ufficialmente dichiarato da Mosca, quattro missili sarebbero stati neutralizzati dalla contraerea mentre il quinto è caduto su una spiaggia di Sebastopoli causando la morte di 5 persone di cui 3 bambini, mentre altre 120 persone sarebbero rimaste ferite.\r\nSecondo gli analisti l’attacco è stato guidato da droni-spia partiti da Sigonella.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nL’Italia in guerra. Marina ed Aeronautica verso l’Australia per l’esercitazioni nell’indo-pacifico.\r\nL’Aeronautica Militare va nell’Indo-Pacifico con un consistente numero di aeromobili e personale per partecipare all’esercitazione Pitch Black 2024 in Australia, alla Rising Sun 24 in Giappone, nonché per addestrarsi insieme alla Marina Militare in mare aperto.\r\n\r\nL’Italia in guerra. 550 nuovi carri armati\r\nIl 3 luglio è stato siglato l’accordo tra Italia e Germania per l’acquisto, da parte del governo italiano, di 550 carri armati e mezzi blindati prodotti dalla Rheinmetall. Il costo? L’astronomica cifra di 20 miliardi di euro da saldare nel giro dei prossimi dieci anni.\r\nRoberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo (che per il 30% è controllata dal Ministero dell’Economia italiano), ha già firmato il memorandum d’intesa con il Ceo del colosso tedesco degli armamenti con sede a Düsseldorf, Armin Papperger, dando così il via alla più consistente commessa mai stipulata tra i due paesi.\r\n\r\nCpr. Prigionieri di guerra\r\nNelle galere per migranti, i CPR, da mesi si susseguono le rivolte.\r\nLa decisione di prolungare la detenzione amministrativa a 18 mesi, nei fatti una vera pena detentiva comminata senza processo, è stata il detonatore che ha fatto divampare ovunque le proteste.\r\nDa Gradisca d’Isonzo a Milano, da Macomer a Ponte Galeria, da Trapani Milo a Caltanissetta ci sono state ribellioni, fughe e durissima repressione.\r\nNel frattempo si esternalizza il sistema concentrazionario con due CPR in Albania.\r\nIl governo considera i CPR un tassello della sicurezza nazionale, della difesa dei confini: i prossimi saranno costruiti in aree militari, sotto il controllo del ministero della Difesa. Chi vi è rinchiuso diventa a tutti gli effetti un prigioniero di guerra.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nDa martedì 3 settembre\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\nriapre\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (dal 16 luglio a fine agosto le aperture saranno intermittenti)\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nTelegram\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","11 Luglio 2024","2024-07-11 12:23:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/occhi-200x110.png","Anarres del 5 luglio. Digitale e militare. L’Italia in guerra: Sigonella, esercitazioni del pacifico, carri armati. CPR: prigionieri di guerra…",1720699768,[],[],{"post_content":472},{"matched_tokens":473,"snippet":474,"value":475},[71],"attaccato la Crimea lanciando 5 \u003Cmark>missili\u003C/mark> Atacms di produzione statunitense. Secondo","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/2023-07-05-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nDigitale e militare. Tra alti profitti e bassa occupazione, dual use e impatto ambientale\r\nLa rivoluzione digitale ha modificato su scala globale i rapporti sociali e gli equilibri internazionali.\r\nL’evoluzione tecnologica, specie nel settore degli armamenti, ha modificato la catena di produzione, indirizzandola sempre più al digitale e sempre meno al tradizionale comparto dell’industria meccanica e siderurgica, che aveva caratterizzato la produzione bellica dei due secoli precedenti. La realizzazione di tale progetto implica la formazione in ambito scolastico, sia a livello medio che universitario, di personale sempre più specializzato, ed una collaborazione sempre più stretta tra ricerca, università, ed apparato industriale militare.\r\nSostenere un utilizzo sempre più ambivalente dei prodotti sia in campo militare che civile: il cosiddetto dual use. Le invenzioni a doppio uso sono identificate ogni volta che un'innovazione nel campo della difesa trova una successiva applicazione civile, vale a dire quando un brevetto della difesa è citato da almeno un'invenzione non militare.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti\r\n\r\nL’Italia in guerra. I droni di Sigonella guidano l’attacco a Sebastopoli\r\nDomenica 23 giugno alle 12 ora locale, l’Ucraina ha attaccato la Crimea lanciando 5 \u003Cmark>missili\u003C/mark> Atacms di produzione statunitense. Secondo quanto ufficialmente dichiarato da Mosca, quattro \u003Cmark>missili\u003C/mark> sarebbero stati neutralizzati dalla contraerea mentre il quinto è caduto su una spiaggia di Sebastopoli causando la morte di 5 persone di cui 3 bambini, mentre altre 120 persone sarebbero rimaste ferite.\r\nSecondo gli analisti l’attacco è stato guidato da droni-spia partiti da Sigonella.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nL’Italia in guerra. 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L'Iran evidentemente non ha usato il meglio del suo arsenale ma ha dimostrato di poter portare un attacco coordinato dal proprio territorio su bersagli ben protetti, mentre Israele ha messo alla prova il suo sistema di difesa integrato che, sollecitato, ha avuto bisogno di un intervento esterno di cui non conosciamo l'entità. Rimane aperta la questione della reale efficacia dell'attacco che viene descritto da fonti occidentali come una coreografia concordata anche con gli U.S.A ,ma se così fosse non giustificherebbe la necessità di una risposta ulteriore da parte di Israele.\r\n\r\nParliamo anche della guerra in Ucraina ,del cambio di strategia russo e delle difficoltà ucraine rilevando una palese sottovalutazione della capacità militare russa che ha portato ad una situazione di logoramento dell'esercito di Kiev .Ci troviamo di fronte ad una volontà di ricreare una situazione di confronto tra due blocchi contrapposti che alimenta una logica di deterrenza al fine di alimentare il complesso militare industriale ,con conseguente militarizzazione della società per giustificare i tagli alle spese sociali per sostenere il riarmo infinito.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BASTIONI-180424-DALLAGLIO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Laura Fano Morrissey antropologa sociale e ricercatrice indipendente ,esperta di femminismi latinoamericani che si trova a Bogotà, parliamo della situazione della Colombia . Continuano le uccisioni dei leader comunitari che guidano le lotte sociali da parte dei paramilitari, come è avvenuto a San Josè de Apartadò comunità dichiaratasi neutrale vicina a Panama ,dove sono stati uccisi una donna e un ragazzo moglie e fratello di un leader comunitario. Ormai il paramilitarismo è organico al narcotraffico e al soldo dei latifondisti ,sempre più pervasivo e difficilmente riconoscibile . Le promesse di Petro si sono infrante di fronte alla resilienza dello stato profondo colombiano anche grazie all'incompetenza e inesperienza del governo ( sono stati cambiati in un anno e mezzo 38 ministri), generando uno stato di profonda disillusione trai suoi sostenitori. Il governo ha svuotato i movimenti sociali dei suoi leader cooptandoli nella compagine governativa senza affrontare i temi fondamentali della riforma agraria,la distribuzione della terra,l'estrattivismo selvaggio,la marginalizzazione delle comunità afrodiscendenti ,la pervasività del narcotraffico ,la corruzione e il trasferimento forzato delle popolazioni native. Nonostante ciò i movimenti sociali di base resistono rimanendo l'unica alternativa credibile per un cambiamento radicale delle condizioni di vita del popolo colombiano.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BASTIONI-180424-COLOMBIA.mp3\"][/audio]","21 Aprile 2024","2024-04-21 00:27:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 18/04/2024-IRAN ISRAELE,COREOGRAFIA O PREMESSA PER LA GUERRA TOTALE ?- COLOMBIA TRA DISILLUSIONE E RESISTENZA .",1713659225,[493],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[358],{"post_content":496},{"matched_tokens":497,"snippet":498,"value":499},[71],"esatto dei droni e dei \u003Cmark>missili\u003C/mark> lanciati dall'Iran se non attraverso","Bastioni di Orione incontra Francesco Dall'Aglio esperto di est Europa e di questioni strategico militari,con cui parliamo della risposta iraniana all'attacco israeliano del 1 aprile contro l'ambasciata iraniana a Damasco e degli aspetti strategico militari che ne conseguono .\r\n\r\nNon si conosce il numero esatto dei droni e dei \u003Cmark>missili\u003C/mark> lanciati dall'Iran se non attraverso le fonti occidentali ,di sicuro sono stati colpiti due aereoporti e una base militare da cui sarebbero partiti gli aerei che hanno bombardato l'ambasciata iraniana a Damasco. 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Incapaci di accettare il dato di fatto di una impossibile vittoria ucraina, come sottolineato dai maggiori analisti sistemici ed espressamente filo-occidentali, alzano la posta in gioco e stanziano nuovi generosi fondi per armare una nazione prostrata e semi-distrutta. Macron ha anche provato ad ipotizzare un ingaggio diretto boots on the ground, sconfessato, per ora, dagli altri alleati \"democratici\"; la palla viene però ripresa e rilanciata dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nei termini consueti del rifinanziamento a scopi militari. Così l'Europa, unico attore politico-economico destinato ad accollarsi i corsi di una enorme ricostruzione (quando avverrà) del paese sconfitto, stanzia un nuovo pacchetto di aiuti finalizzati \"alla riconquista di tutti i territori occupati\", con dotazione di caccia e missili a lunga gittata. Tanto per non farci mancare niente la presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo scorso weekend è volata a Kiev per sottoscrivere un accordo di \"cooperazione e sicurezza\" della durata di 10 anni e denso di conseguenze per quanto riguarda l'ingaggio italiano. Da parte sua Putin non le manda a dire e ricorda agli incauti europei che anche loro hanno \"l'arma\" e non esiteranno ad utilizzarla se necessario. L'orologio del Doomsday ticchetta un'altra manciata di secondi verso Mezzanotte.\r\n\r\nAbbiamo commentato questi preoccupanti passaggi verso un rilancio della guerra con Antonio Mazzeo, anti-militarista ed ecologista, autore di La scuola va alla guerra. Inchiesta sulla militarizzazione dell'istruzione in Italia.\r\n\r\nAbbiamo quindi raggiunto Sabato Angieri, inviata del Manifesto sul fronte ucraino, per avere aggiornamenti sul campo e commentare le crepe che incrinano la tenuta interna ucraina.\r\n\r\n***\r\n\r\nSul fronte mediorientale la carneficina israeliana contro la popolazione di Gaza continua senza sosta con una strage di civili affamati falcidiati dai fucili di Tsahal. Mentre alcuni storici sostenitori dell'opzione \"Due popoli, due stati\" continuano a proporla come unica soluzione possibile, pur spiegando l'impossibile sua realizzazione, altri commentatori denunciano trattative in atto tra israeliani ed egiziani per trasferire centinaia di migliaia di palestinesi nel Sinai in cambio di un sostanzioso pacchetto di aiuti di 10 miliardi di $ con la complicità attiva di Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale. Ipotesi questa che se realizzata vedrebbe il concretizzarsi di una nuova Nakhba, voluta ed espressamente caldeggiata dall'esecutivo israeliano di Nathanyau e coloni.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/la-fine-29-02.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nLimes - ‘Due anni dopo. Stiamo perdendo la guerra d’Ucraina?’\r\n\r\nTommaso Di Francesco Entriamo in guerra? Mai dire mai\r\n\r\nSabato Angieri (Il Manifesto) - La moglie del soldato: «Non ce la fanno più, fateli tornare a casa»\r\n\r\n**\r\n\r\nMartin Indyk (Foreign Affairs) - The Strange Resurrection of the Two-State Solution\r\n\r\nMike Whitney Egypt Sells Out Palestinians for $10 Billion Loan Package","2 Marzo 2024","2024-03-02 16:07:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/1709280370741-200x110.png","LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA S.2 #19 - Sonnambuli verso la Guerra Totale",1709385475,[],[],{"post_content":519},{"matched_tokens":520,"snippet":521,"value":522},[71],"con dotazione di caccia e \u003Cmark>missili\u003C/mark> a lunga gittata. Tanto per","Le classi dirigenti europee sembrano percorrere - quanto consapevolmente non ci è dato sapere - la strada che ci porta dritti verso il baratro di una guerra sempre più esplicita e arroventata con la Russia. 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Se sul fronte libanese la situazione sembra stazionaria, con Hezbollah che non scopre le carte per paura di un collasso interno, gli attacchi degli Houti alle navi cargo e i bombardamenti angloamericani in Yemen hanno aperto la questione “Mar Rosso”. Tutto ciò mentre l’Iran, altro grande attore regionale, si è impegnato in uno scambio di missili a lunga gittata con il Pakistan nel Belucistan. Una prima risposta agli attentati esplosivi all’anniversario della morte di Soleimani: avvertimento alle componenti sunnite o prova balistica da mostrare a Israele?\r\n\r\nL’innalzarsi della temperatura in Medio Oriente e l’impossibilità di una de-escalation, il fallimento ormai conclamato della gloriosa contro offensiva ucraina di primavera e lo sprofondamento della volontà europea sono solo gli ultimi, in ordine di tempo, segnali di quella “Sconfitta dell’Occidente” di cui più volte abbiamo provato a rendere conto ai nostri microfoni e intorno alla quale abbiamo provato a indagare grazie alla lettura dell’introduzione dell’omonimo libro di Emmanuel Todd recentemente uscito in Francia. (“La Defaite de l’Occident”, Gallimard 2024).\r\n\r\nOccidente in crisi, sotto molteplici punti di vista, ma sopratutto Vecchio Continente confuso spaesato e impotente, così tanto da arrivare ad “autodistruggersi per paura di Putin”. Paradigmatico, a proposito, la crisi del modello tedesco: un comparto industriale basato sull’importazione di gas e materie prima da Cina e Russia che ora si trova in ginocchio a causa della sanzioni volute dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, con disoccupazione e perdita di potere di acquisto che per la prima volta dopo molti anni cominciano a essere uno spauracchio per cittadini e cittadine del paese tedesco. La flessione del Pil del 2023, la peggiore dell’eurozona, porta con sé sfiducia nel sistema politico tradizionale e nell’esecutivo con i partiti “anti-sistema” che guadagnano ai sondaggi punti percentuali, Linke ma sopratutto l’AfD dato oggi al 22%. Se il 2023 è stato l’anno degli scioperi in Germania questo 2024 si apre con più di un grattacapo per la coalizione al governo guidata dai Verdi: un grosso sciopero dei ferrovieri e la protesta massiva degli agricoltori, che si sono visti ridurre gli incentivi per l’acquisto di carburante nel disperato tentativo di Scholz di trovare fondi per la “transizione verde”, hanno letteralmente bloccato il paese.\r\nDi tutto questo abbiamo provato a ragionare con un compagno tedesco.\r\n\r\nNella terza e ultima parte di trasmissione siamo volati in Ecuador dove grazie al contributo di Marcelo, compagno di Quito, abbiamo provato a raccontare il clima che si vive nel paese dopo la spettacolare recrudescenza della violenza dei narcos seguita all’evasione la settimana scorsa di Adolfo Macias, leader del gruppo narcos Los Choneros. Le cronache che ci arrivano dai media mainstream ci parlano di uno Stato che grazie alla legislatura di emergenza prova a difendere i suoi cittadini dai gruppi paramilitari che infestano il paese. Ancora una volta viene usato il paradigma della War on Drugs per giustificare draconiane misure di ripristino dell’ordine, coprifuoco ed esercito schierato sulle strade. Ma i rapporti dei gruppi criminali con chi sta al potere, in Ecuador come altrove, sono ben più complessi e radicati nel tempo.\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/fine_della_storia_18gen_24.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nEmanuel Todd e la sconfitta dell'Occidente\r\nEmanuel Todd \"La Defaite de l'Occident\", Gallimard , 2014 - Introduzione\r\nEmmanuel Todd : « On est à la veille d'un basculement du monde »\r\n \r\n\r\nProteste contadine in Germania\r\nThe farmers challenging the EU's green agenda - Financial Times\r\nEwald Engelen, Farmers' Revolt — Sidecar","19 Gennaio 2024","2024-01-21 07:35:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/IMG-20240119-WA0005-200x110.jpg","LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA S.2 #14 -Disordinamenti",1705691174,[],[],{"post_content":541},{"matched_tokens":542,"snippet":543,"value":544},[71],"impegnato in uno scambio di \u003Cmark>missili\u003C/mark> a lunga gittata con il","Il ritiro di parte delle forze IDF dalla striscia di Gaza più che significare un raffreddamento del conflitto in corso sembra essere preannunciatore di un allargamento dei fronti di guerra guerreggiata. Se sul fronte libanese la situazione sembra stazionaria, con Hezbollah che non scopre le carte per paura di un collasso interno, gli attacchi degli Houti alle navi cargo e i bombardamenti angloamericani in Yemen hanno aperto la questione “Mar Rosso”. Tutto ciò mentre l’Iran, altro grande attore regionale, si è impegnato in uno scambio di \u003Cmark>missili\u003C/mark> a lunga gittata con il Pakistan nel Belucistan. Una prima risposta agli attentati esplosivi all’anniversario della morte di Soleimani: avvertimento alle componenti sunnite o prova balistica da mostrare a Israele?\r\n\r\nL’innalzarsi della temperatura in Medio Oriente e l’impossibilità di una de-escalation, il fallimento ormai conclamato della gloriosa contro offensiva ucraina di primavera e lo sprofondamento della volontà europea sono solo gli ultimi, in ordine di tempo, segnali di quella “Sconfitta dell’Occidente” di cui più volte abbiamo provato a rendere conto ai nostri microfoni e intorno alla quale abbiamo provato a indagare grazie alla lettura dell’introduzione dell’omonimo libro di Emmanuel Todd recentemente uscito in Francia. (“La Defaite de l’Occident”, Gallimard 2024).\r\n\r\nOccidente in crisi, sotto molteplici punti di vista, ma sopratutto Vecchio Continente confuso spaesato e impotente, così tanto da arrivare ad “autodistruggersi per paura di Putin”. Paradigmatico, a proposito, la crisi del modello tedesco: un comparto industriale basato sull’importazione di gas e materie prima da Cina e Russia che ora si trova in ginocchio a causa della sanzioni volute dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, con disoccupazione e perdita di potere di acquisto che per la prima volta dopo molti anni cominciano a essere uno spauracchio per cittadini e cittadine del paese tedesco. La flessione del Pil del 2023, la peggiore dell’eurozona, porta con sé sfiducia nel sistema politico tradizionale e nell’esecutivo con i partiti “anti-sistema” che guadagnano ai sondaggi punti percentuali, Linke ma sopratutto l’AfD dato oggi al 22%. Se il 2023 è stato l’anno degli scioperi in Germania questo 2024 si apre con più di un grattacapo per la coalizione al governo guidata dai Verdi: un grosso sciopero dei ferrovieri e la protesta massiva degli agricoltori, che si sono visti ridurre gli incentivi per l’acquisto di carburante nel disperato tentativo di Scholz di trovare fondi per la “transizione verde”, hanno letteralmente bloccato il paese.\r\nDi tutto questo abbiamo provato a ragionare con un compagno tedesco.\r\n\r\nNella terza e ultima parte di trasmissione siamo volati in Ecuador dove grazie al contributo di Marcelo, compagno di Quito, abbiamo provato a raccontare il clima che si vive nel paese dopo la spettacolare recrudescenza della violenza dei narcos seguita all’evasione la settimana scorsa di Adolfo Macias, leader del gruppo narcos Los Choneros. Le cronache che ci arrivano dai media mainstream ci parlano di uno Stato che grazie alla legislatura di emergenza prova a difendere i suoi cittadini dai gruppi paramilitari che infestano il paese. Ancora una volta viene usato il paradigma della War on Drugs per giustificare draconiane misure di ripristino dell’ordine, coprifuoco ed esercito schierato sulle strade. Ma i rapporti dei gruppi criminali con chi sta al potere, in Ecuador come altrove, sono ben più complessi e radicati nel tempo.\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/fine_della_storia_18gen_24.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nEmanuel Todd e la sconfitta dell'Occidente\r\nEmanuel Todd \"La Defaite de l'Occident\", Gallimard , 2014 - Introduzione\r\nEmmanuel Todd : « On est à la veille d'un basculement du monde »\r\n \r\n\r\nProteste contadine in Germania\r\nThe farmers challenging the EU's green agenda - Financial Times\r\nEwald Engelen, Farmers' Revolt — Sidecar",[546],{"field":100,"matched_tokens":547,"snippet":543,"value":544},[71],{"best_field_score":224,"best_field_weight":225,"fields_matched":107,"num_tokens_dropped":51,"score":258,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":51},6636,{"collection_name":391,"first_q":71,"per_page":25,"q":71},["Reactive",552],{},["Set"],["ShallowReactive",555],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$f11-gHh9ocNJmZTHpC4St9d9r2-LbVy360EMA7A007O8":-1},true,"/search?query=missili"]