","Gioiosa rivolta autogestita per una mobilità sostenibile: insomma massa critica","post",1527936075,[66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/bici/","http://radioblackout.org/tag/massa-critica/","http://radioblackout.org/tag/mobilita/",[70,71,72],"bici","massa critica","mobilità",{"post_content":74,"post_title":78,"tags":81},{"matched_tokens":75,"snippet":76,"value":77},[72],"adeguare alla novità. Finché la \u003Cmark>mobilità\u003C/mark> verrà ispirata alle due ruote,","La massa critica è un raduno spontaneo e autogestito di centinaia di ciclisti che casualmente si incontrano periodicamente per percorrere strade, portati dalla curiosità di vedere cosa succede attraversando quei determinati viali che in quel momento li attraggono, e così li invadono, li interpretano, diventano loro il traffico e quell'altra congestione fatta di autosauri si deve adeguare alla novità. Finché la \u003Cmark>mobilità\u003C/mark> verrà ispirata alle due ruote, ribaltando il rapporto tra motori e pedali. Si ricomincia in piazza Castello alle 18 di giovedì 7 giugno\r\n\r\nLa pratica delle masse critiche periodiche nacque a San Francisco nel 1992, in Italia fu importata dieci anni dopo contemporaneamente a Milano e a Torino, dove ai primi di giugno del 2002 cinque pionieri si ritrovarono in piazza Palazzo di Città – come sfida all'istituzione che ha tra i suoi compiti agevolare la \u003Cmark>mobilità\u003C/mark> dei cittadini – per dare vita alla prima massa critica: Massimo \"Saigon\", Cristina, Enrica, Paolo Aghemo, che abbiamo chiamato ai nostri microfoni e che era stato promotore (se si può usare il termine per un ciclista inveterato) dell'idea di proporre questo flusso di bici che si mosse per la città a lungo, due volte al mese insinuandosi un po' in tutti i quartieri torinesi. Il quinto cavaliere era Giorgio Faraggiana, l'ideatore di quella targa riprodotta nell'immagine illustrativa di questa pagina.\r\n\r\nPerché abbiamo cercato Paolo per rievocare quella pagina rivoluzionaria per i ciclisti torinesi? il motivo è dato dalla resurrezione della massa critica torinese, che per iniziativa di due giovani entusiasti delle masse milanesi e della ciemmona fiorentina hanno deciso di riproporre il raduno spontaneo di ciclisti. La redazione info della radio ha pensato di mettere a disposizione i microfoni per far incontrare la massa critica di 16 anni fa attraverso la voce di Paolo con questa nuova iniziativa, ospitando negli studi Filippo e invitando tutti voi al primo appuntamento di giovedì 7 giugno in piazza Castello. E in preparazione dell'evento (dis)organizzato da Filippo potete ascoltarvi i racconti di quella che fu l'epicità degli incontri dalla voce di Paolo.\r\n\r\nMassa Critica Torino\r\n\r\n ",{"matched_tokens":79,"snippet":80,"value":80},[72],"Gioiosa rivolta autogestita per una \u003Cmark>mobilità\u003C/mark> sostenibile: insomma massa critica",[82,84,86],{"matched_tokens":83,"snippet":70},[],{"matched_tokens":85,"snippet":71},[],{"matched_tokens":87,"snippet":88},[72],"\u003Cmark>mobilità\u003C/mark>",[90,96,99],{"field":41,"indices":91,"matched_tokens":93,"snippets":95},[92],2,[94],[72],[88],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":80,"value":80},"post_title",[72],{"field":100,"matched_tokens":101,"snippet":76,"value":77},"post_content",[72],578730123365712000,{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":106,"num_tokens_dropped":53,"score":107,"tokens_matched":108,"typo_prefix_score":53},"1108091339008",13,3,"578730123365711979",1,{"document":110,"highlight":132,"highlights":150,"text_match":102,"text_match_info":160},{"cat_link":111,"category":113,"comment_count":53,"id":114,"is_sticky":53,"permalink":115,"post_author":116,"post_content":117,"post_date":118,"post_excerpt":58,"post_id":114,"post_modified":119,"post_thumbnail":120,"post_thumbnail_html":121,"post_title":122,"post_type":63,"sort_by_date":123,"tag_links":124,"tags":129},[112],"https://radioblackout.org/category/informazione/",[52],"100556","https://radioblackout.org/2025/09/fuoriilsalone-giornate-di-mobilitazione-in-occasione-del-salone-dellauto-a-torino/","info2","Insieme a Filippo di Extinction Rebellion parliamo dell'iniziativa \"Fuori (il)Salone\", una chiamata all'azione per contestare una parata di auto di lusso a Torino in un momento di guerra e genocidio in Palestina. Sfileranno auto in una città che diventa sempre più una vetrina per ricchi, una città dove l'automotive è in crisi e il settore si sta sempre più riconvertendo verso la produzione militare o dual use. Insieme a Fridays for Future e altre realtà di critica alla città dell'automobile, è quindi stato organizzato un contro salone con dibattiti e giornate di mobilitazione. Oltre alla messa a critica di questo salone e la sua contestazione, si parlerà di mobilità sostenibile e giustizia sociale, immaginando altri modelli di città.","25 Settembre 2025","2025-09-25 23:27:24","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/IMG_6278.jpg","\u003Cimg width=\"284\" height=\"300\" src=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/IMG_6278-284x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/IMG_6278-284x300.jpg 284w, https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/IMG_6278-970x1024.jpg 970w, https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/IMG_6278-768x811.jpg 768w, https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/IMG_6278.jpg 1125w\" sizes=\"auto, (max-width: 284px) 100vw, 284px\" />","Fuori(il)salone: giornate di mobilitazione in occasione del Salone dell'Auto a Torino",1758842844,[125,126,127,128],"https://radioblackout.org/tag/salone-dellauto/","https://radioblackout.org/tag/mobilita/","https://radioblackout.org/tag/torino/","https://radioblackout.org/tag/xr/",[130,72,15,131],"#salone dell'auto","XR",{"post_content":133,"post_title":138,"tags":141},{"matched_tokens":134,"snippet":136,"value":137},[135],"mobilita","con dibattiti e giornate di \u003Cmark>mobilita\u003C/mark>zione. 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Parlandone con Pino dell'Usb risulta sempre più evidente che laddove qualcuno azzarda a contestare scatta la repressione e i lavoratori si sentono abbandonati e impauriti anche dall'atteggiamento remissivo dei sindacati concertativi che non intervengono minimamente e con il loro atteggiamento rinunciatario inibiscono ulteriormente le scarse velleità di ribellione presenti.\r\n\r\nSentiamo come sta andando lo sciopero di oggi 19 giugno in colegamento con la piazza torinese\r\n\r\n2014.06.19-pino_usb","19 Giugno 2014","2014-06-23 13:43:46","Dipendenti pubblici di base mobilitati",1403181187,[174,68,175,176,177,178],"http://radioblackout.org/tag/madia/","http://radioblackout.org/tag/pubblica-amministrazione/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/","http://radioblackout.org/tag/tagli/","http://radioblackout.org/tag/usb/",[180,72,181,21,182,183],"madia","pubblica amministrazione","tagli","usb",{"post_content":185,"post_title":190,"tags":193},{"matched_tokens":186,"snippet":188,"value":189},[187],"Mobilita","\u003Cmark>Mobilita\u003C/mark>ti in ogni senso, visto che","\u003Cmark>Mobilita\u003C/mark>ti in ogni senso, visto che uno dei punti del decreto Renzi-Madia prevede la \u003Cmark>mobilità\u003C/mark> obbligatoria, inoltre il provvedimento prevede solo tagli, non parla dei 250 000 precari, cancella il welfare e i servizi, non prevede rionnovi dei contratti - fermi al 2009 - e riduce la Pubblica Amministrazione a mero sportello gratuito per le imprese, presentando il conto dei famosi 80 euro. 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La rivolta delle giovani generazioni contro il tentativo del presidente Ruto d'imporre una legge di bilancio che prevede nuove e pesanti tasse sui beni di prima necessità ,ha scosso la società kenyana imponendo al governo il ritiro della legge nonostante la brutale repressione poliziesca che ha provocato decine di vittime .\r\n\r\nIl contenuto della Finance Bill ha da subito sollevato lo scontento della popolazione, dando luogo ad un partecipato movimento di protesta che ha colto alla sprovvista l’esecutivo di Ruto e condotto per la maggior parte dai giovani della cosiddetta “Generazione Z” (ovvero nati tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000). Nonostante le proteste siano state per lo più di natura pacifica, hanno immediatamente incontrato una reazione spropositata da parte delle forze dell’ordine, intervenute utilizzando anche proiettili veri, oltre a manganelli, idranti e granate lacrimogene.\r\n\r\nLe proposte di legge della Finance Bill 2024 prevedono, tra l’altro, nuovi prelievi sull’assicurazione medica, tasse sull’olio vegetale e un ulteriore accisa sui carburanti. 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Il confronto fra le due grandi potenze al tempo della guerra fredda erano frequenti ,ma si svolgevano nelle aree periferiche dei rispettivi imperi ,mentre l'elemento di discontinuità è ora una \"major war\" ai confini dei due blocchi e sul terreno europeo. Il sistema unipolare è stato sperimentato in modo fallimentare in Medio Oriente con le guerre asimmetriche di Bush ,ma ad errori strategici si sono aggiunti rimedi peggiori con altre guerre disastrose e instabilità diffusa . Ora il declino della leadership e della capacità di proiezione della potenza militare americana hanno condotto all'evaporazione del sogno unipolare accarezzato dai circoli neocon ,contrastato dall'emergere della Cina come sfidante dell'egemone unico.\r\n\r\nTornando alla guerra europea il nocciolo del confronto è ancora una volta la questione tedesca e il tentativo della Germania con l'operazione del gasdotto con la Russia \"North stream \" di disintermediare la relazione con Mosca aggirando le pipelines che passano per la Polonia e l'Ucraina . Usando la metafora della matrioska (le bambole russe che contengono al loro interno altre bambole più piccole) Minolfi prova a spiegare le stratificazioni della guerra russo ucraina fino a riportale al confronto globale incombente .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/BASTIONI-DI-ORIONE-27062024-MINOLFI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Stefano Capello , cerchiamo di capire il senso dell'emergere dell'opzione nazionalista e reazionaria in Europa che sta disarticolando le istituzioni liberali apparentemente disfunzionali alla fase di preparazione bellica che si sta dispiegando.\r\n\r\nIl capitale distrugge nella sua crescita caotica, la società nel suo insieme rendendola anomica ed esponendo i cittadini ,ormai sudditi, all'incertezza e negandogli ogni tutela. In questo quadro di riaffermazione di una società castale e gerarchica ,il nazionalismo ,il ricorso ai valori tradizionali di patria e famiglia costistuiscono un collante ,sia pur effimero,per le comunità allo sbando.\r\n\r\nLa naturalizzazione del darwinismo sociale inscritto nel paradigma ordoliberale e la centralità della guerra come strumento per la risoluzione della crisi strutturale di accumulazione del capitale , producono il proliferare di un \" caos feudale\" e di continui conflitti di dissolvenza . Non emerge un modello alternativo in grado di sostuire l'ordine declinante e la tendenza alla guerra non trova nè un opposizione di massa nè un contrasto all'interno delle élite economiche tale da interrompere questo processo.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/BASTIONI-DI-ORIONE-27062024-CAPELLO.mp3\"][/audio]","29 Giugno 2024","2024-06-29 17:06:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 27/06/2024- KENYA : LA RIVOLTA CONTRO LA LEGGE FINANZIARIA IMPOSTA DAL FMI MOBILITA I GIOVANI - SCENARI DELLA GUERRA RUSSO UCRAINA,TRAMONTO DELL'UNIPOLARISMO EGEMONICO- IL LIBERALISMO EUROPEO LASCIA IL PASSO AL NAZIONALISMO REAZIONARIO PIU' FUNZIONALE ALLE STRATEGIE BELLICHE.",1719680761,[525],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[399],{"post_title":528},{"matched_tokens":529,"snippet":531,"value":532},[530],"MOBILITA","LEGGE FINANZIARIA IMPOSTA DAL FMI \u003Cmark>MOBILITA\u003C/mark> I GIOVANI - 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I primi residenti sono previsti per l’estate 2025.\r\n\r\nSe Woven City intende essere la capofila di questa fase dell’ingegneria sociale urbanistica (arrivando a registrare i suoi slogan come marchi: A Living Laboratory™, Human-Centered, and Ever Evolving City™ ), è importante leggere il modello Smart City anche nell’ottica delle Charter Cities promosse dall’agenda neoliberista: zone che fuoriescono dal campo di forza dello Stato in favore di quello del mercato.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_ToyotaWoven_SmartCity.mp3\"][/audio]","11 Febbraio 2025","2025-02-11 10:29:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bcupcb_woven-aiact-200x110.jpg","AI ACT: ECCEZIONI SECURITARIE IN VIGORE | TOYOTA WOVEN CITY",1739269697,[573,574,575,576,577,578,579,580,581],"http://radioblackout.org/tag/ai-act/","http://radioblackout.org/tag/charter-cities/","http://radioblackout.org/tag/intelligenza-artificiale/","http://radioblackout.org/tag/killer-robots/","http://radioblackout.org/tag/riconoscimento-emotivo/","http://radioblackout.org/tag/riconoscimento-facciale/","http://radioblackout.org/tag/smart-city/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[583,584,585,586,587,588,589,590,591],"AI Act","charter cities","intelligenza artificiale","killer robots","riconoscimento emotivo","riconoscimento facciale","smart city","sorveglianza","war on migrants",{"post_content":593},{"matched_tokens":594,"snippet":595,"value":596},[72],"e nuovi prodotti per la \u003Cmark>mobilità\u003C/mark> su una popolazione di persone","Estratti dalla puntata del 10 febbraio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nAI ACT: ECCEZIONI SECURITARIE E SORVEGLIANZA ALGORITMICA\r\n\r\nIl 2 febbraio 2025 sono entrate in vigore alcune norme previste dall’AI ACT, la normativa europea riguardante le applicazioni dell’intelligenza artificiale.\r\n\r\nApriamo l’approfondimento con una rapida analisi del ruolo che questo quadro normativo può assumere e di cosa rappresenti per il mercato digitale europeo, soffermandoci sulle pratiche considerate “inaccettabili” per il livello di rischio attribuitogli… salvo poi osservare come, sotto la pressione dell’apparato repressivo e delle lobbies della sorveglianza di massa, si siano prodotte diverse clausole di eccezionalità che consentono tanto il riconoscimento facciale negli spazi pubblici quanto quello emotivo alle frontiere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_AiAct2025_intro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nGrazie al contributo di Martina Turola (The Good Lobby) approfondiamo diversi aspetti dell’AI ACT: come sono state plasmate queste aperture alla sorveglianza pervasiva, quali ruoli hanno giocato gli apparati securitari e le aziende del settore, cosa possiamo aspettarci in termini di proliferazione e normalizzazione dell’ambiente sorvegliante basato su intelligenza artificiale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_AiAct_MartinaTurola.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nTOYOTA WOVEN CITY\r\n\r\nWoven City di Toyota, è una Smart City laboratorio costruita sul sito di una fabbrica dismessa nella prefettura di Shizuoka in Giappone: un contesto sperimentale sorvegliante dove trasformare umani in cavie per estrarre dati dalle loro interazioni con l’ambiente, i prodotti di consumo, la comunità.\r\n\r\nNel corso della sua prima presentazione al pubblico, Toyota dichiarò che sarebbe stata un “prototipo di città del futuro” testare veicoli autonomi, tecnologia per domotica, robotica relazionale e nuovi prodotti per la \u003Cmark>mobilità\u003C/mark> su una popolazione di persone reali. 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Pillole sintetiche dal mondo-guerra.\r\n1.2 (20.01.25)\r\n\r\nSe il rapporto essere umano-Capitale appare oggi come rapporto sociale preponderante, con il cieco e inarrestabile incedere della Tecnica, in Europa alcune tra le più recenti forme di conflittualità contro l'ordine costituito si sono manifestate nella forma di un rifiuto ad aderire \"docilmente\" all'essere ridotti a \"fondo\", risorsa sacrificabile per alimentare il progresso tecno-capitalista, il cui fondamento fatto di guerra costante, saccheggio e annientamento è pienamente svelato anche nel \"cuore della civiltà\". Il rifiuto di cui parliamo è sentito nella carne, prima che nel pensiero, e si traduce nel tradimento viscerale della fedeltà al principio di autorità allo Stato, di cui l'antagonismo contro il Green Pass in epoca pandemica e più recentemente le decine di migliaia di atti di diserzione e rivolta contro la mobilitazione alla guerra di trincea in Ucraina e in Russia sono tra gli esempi più eclatanti. \r\n\r\nOggi, in Europa (e non solo) chi si rifiuta è però sempre più \"messo al bando\". La non-sottomissione, l'indisponibilità all'obbedienza da parte delle masse sempre più \"eccedenti\" anche a queste latitudini, si inserisce in un contesto sociale frantumato e foriero di disorganizzazione, a cui lo Stato-rete risponde in maniera autoritaria e autoritativa, in modo del tutto trasversale alle sue tassonomie di governo formali. A trasformarsi è la stessa infrastruttura della cittadinanza, intesa come dispositivo di governo fondamentale del rapporto tra Stato e popolazione interna. Si assiste oggi al passaggio da una logica classificatoria e verbale propria della burocrazia documentale, a una logica matematica e numerica astratta, de-linguistica. Senza alcuna romanticizzazione dello Stato documentario, per cui la leggibilità dei cittadini e la loro astrazione statistica è stata funzionale all'implementazione di politiche che spaziano dall'igienismo, alla tassazione, all'annientamento razziale, al reclutamento militare di massa, l'avvento dello Stato biometrico è foriero di complesse implicazioni rispetto allo statuto dell'umano \"governato\" - c'è chi si è spinto fino a teorizzarne l'intrinseca e ineludibile portata de-soggettivante -, ma più prosaicamente certamente tale per cui il controllo, la sorveglianza e la punizione/eliminazione diventano automatizzati e più complessi da aggirare e trasgredire.\r\n\r\nLa diffusione di tecnologie di identificazione biometrica, con cui si trasforma il concetto di \"identità legale\" inchiodandolo alla \"verità\" del corpo, è al centro di questa trasformazione. Questi dispositivi sono funzionali a quello che può essere definito \"Stato dei varchi\" o ban-opticon (da ban: mettere al bando), un modello di gestione e controllo ubiquo e meccanico delle masse, la cui storia origina a fine Ottocento nei corpi dei recidivi nelle prigioni europee e in quelli dei colonizzati in Asia, Africa e nelle Americhe.\r\n\r\nNe parliamo con l'antropologo Armando Cutolo, autore di \"Biomaîtriser les identités? : État documentaire et citoyenneté au tournant biométrique\" (di seguito il minutaggio per facilitare l'ascolto):\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/statobiometrico.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n00.00 - l'individuazione: il cittadino \"messo al bando\"\r\n01.20 - il diffondersi in Europa della logica della de-soggettivazione sulla scena dell'identificazione?\r\n04.25 - la genealogia poliziesca e imperiale dello Stato biometrico, tra prigioni europee e colonie ottocentesche\r\n15.06 - il fondamento de-linguistico del dispositivo biometrico, una \"verità\" inscritta nel corpo, in Europa storicamente atto a sorvegliare la mobilità del \"delinquente\", dello \"straniero\" e dell'alieno interno per eccellenza, il \"rom\"\r\n21.19 - le aporie interne all'identificazione biometrica, l'assenza di \"veridizione\" e l'attualità delle pratiche sociali di falsificazione\r\n24.50 - non solo sorveglianza: la biometria come strumento del capitalismo digitale che veste gli abiti di \"sviluppo\" e \"democrazia\" nel Sud globale, il sistema \"Aadhaar\" in India, il ruolo della Banca Mondiale (ID4D) in Africa\r\n35.06 - la \"fine del lavoro\" dove il lavoro formale non c'è mai stato: gli schemi di reddito minimo biometrici \"contro la povertà\" in Costa d'Avorio come forma di governo contro-insurrezionale delle masse eccedenti, lo Stato post-sociale\r\n41.37 - la centralizzazione degli archivi, la collaborazione tra agenzie governative e aziende multinazionali, le pratiche di identificazione biometrica \"informali\": un indebolimento dello Stato?\r\n46.06 - l'identità civile biometrica indistinguibile da un dispositivo di sorveglianza\r\n\r\nL'interoperabilità tra piattaforme di governo biometrico e governo algoritmico sta alla base del funzionamento del capitalismo cibernetico contemporaneo, trovando applicazioni diversificate e flessibili a seconda degli scopi, dal \"portafoglio digitale\" sperimentato con la retorica dello \"snellimento\" della burocrazia statale, ai registri digitali \"Gosuslugi\" e \"Oberih\" per la mobilitazione coatta alla guerra in Russia e Ucraina, che in modo automatizzato costringono a una condizione di semi-legalità il cittadino renitente. Le cd. \"smart cities\" sono un terreno di sperimentazione per eccellenza del concetto di interoperabilità, funzionale a quello \"Stato dei varchi\" brutalmente in essere a Gaza e in Cisgiordania e che si sta strutturando anche qui.\r\n\r\nTorniamo sul caso di Venezia, tra Smart Control Room, ticket di accesso, varchi nella Stazione dei treni, ma anche partecipazione passiva e attiva dei cittadini alle piattaforme che svolgono una simultanea funzione di organizzazione e sorveglianza sociale.\r\n\r\nIn collegamento telefonico un compagno del Collettivo Sumud di Venezia, autore dell'opuscolo \"Un organo che tutto controlla, un controllo che tutto organizza\": \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/venezia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","22 Gennaio 2025","2025-06-01 18:35:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/unnamed-5-200x110.jpg","Stato biometrico, Stato dei varchi",1737568826,[616],"http://radioblackout.org/tag/guerra/",[26],{"post_content":619},{"matched_tokens":620,"snippet":621,"value":622},[135],"diserzione e rivolta contro la \u003Cmark>mobilita\u003C/mark>zione alla guerra di trincea in","Happy Hour. 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