","Alpini e molestie","post",1652800494,[64,65,66,67,68,69,70,71,72],"http://radioblackout.org/tag/adunata-degli-alpini-a-rimini/","http://radioblackout.org/tag/asti-alpini/","http://radioblackout.org/tag/la-miccia/","http://radioblackout.org/tag/machismo-e-militarismo/","http://radioblackout.org/tag/molestie/","http://radioblackout.org/tag/stupri-di-guerra/","http://radioblackout.org/tag/transfemminismo/","http://radioblackout.org/tag/violenza-patriacale/","http://radioblackout.org/tag/zapini/",[74,75,76,77,78,79,80,81,82],"adunata degli alpini a rimini","asti alpini","la miccia","machismo e militarismo","molestie","stupri di guerra","transfemminismo","violenza patriacale","zapini",{"post_content":84,"post_title":88,"tags":91},{"matched_tokens":85,"snippet":86,"value":87},[78],"e decine di casi di \u003Cmark>molestie\u003C/mark> verbali e fisiche contro donne.","Durante la 93ª adunata degli alpini che si è svolta a Rimini e San Marino tra il 5 e l’8 maggio si sono verificati decine e decine di casi di \u003Cmark>molestie\u003C/mark> verbali e fisiche contro donne. Oggetto di queste aggressioni sono state lavoratrici, passanti, residenti, turiste che hanno avuto la sfortuna di incrociare sul loro percorso l'adunata militarista. Questi fatti non sono certo una novità. Dopo ogni adunata degli alpini le testimonianze arrivano a centinaia. Le istituzioni si affrettano come sempre ad una compatta levata di scudi in difesa del buon nome del corpo degli alpini. \"È solo goliardia, i valori degli alpini sono ben altri, è colpa delle mele marce...\" fino al virtuosismo di arrampicata sugli specchi che incolpa gli \"infiltrati\" che dotatisi abusivamente di cappello con la piuma si sarebbero approfittati della situazione. Una giustificazione che - pur nel ridicolo - palesa esattamente uno dei problemi: le adunate degli alpini sono il contesto perfetto in cui i valori del patriarcato sono talmente forti ed accettati che anche i semplici simpatizzanti si sentono legittimati e al sicuro ad agire con violenza nei confronti delle donne.\r\nNe abbiamo parlato con Anna della Miccia di Asti, dove in aprile si è tenuto il raduno provinciale degli alpini, contestato dagli antimilitarist*\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/2022-05-17-anna-alpini-molestie.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi seguito alcuni stralci del comunicato del La Miccia:\r\n“Basterebbe avere il coraggio di chiedersi il perché. La cultura patriarcale della forza fisica, della violenza, della supremazia dell'uomo etero e cis è la base fondante di ogni corpo militare. Ogni contesto militare poggia le fondamenta su valori culturali intrisi di machismo, esibizione muscolare ed esaltazione della violenza. Valori che si palesano massimamente negli scenari di guerra come espressione estrema del patriarcato: basti pensare allo stupro come arma universale di terrore e conquista nei territori di guerra, un'arma per nulla casuale e mai ignorata nell'arsenale bellico di ogni esercito.\r\nMa c'è di più, perché gli alpini non sono solo un corpo militare attivo negli scenari di guerra al servizio dello stato italiano. Agli alpini è riservato nell'immaginario comune anche un ruolo civile e sociale di soccorritori, aiuto durante le grandi emergenze come terremoti o alluvioni e, grazie al capillare associazionismo che riempie città e paesi, anche di animatori di feste e sagre. Un ruolo ancora una volta estremamente caratterizzato in modo patriarcale e paternalista. Come se non bastasse sono coinvolti anche nella gestione della sicurezza pubblica nelle città, come per l'operazione orwellianamente chiamata Strade Sicure (e chiedetelo alle donne quanto sono sicure le strade piene di alpini).\r\n\r\nCome donne, individualità non conformi e uomini impegnatx nella lotta transfemminista vediamo molto chiaramente queste connessioni. Le adunate degli alpini sono la celebrazione in contesto civile di un corpo armato dell'esercito, un raduno di persone che inneggiano - più o meno consapevolmente - a professionisti della guerra. Persone a cui tutto è concesso e perdonato perchè attorno al cappello con la piuma è stato propagandato nel tempo un mito di bonarietà che li dipinge come militari sì, ma quelli buoni, patriottici, persino associati, da una certa sinistra, alla figura dei partigiani.\r\n\r\nVediamo chiaramente come gli alpini non si discostino di un millimetro da questo modello, anzi di come lo rivestano di un velo di folklore che lo rende ancora più pericoloso in quanto socialmente più accettabile. Adunata dopo adunata ce ne danno prova creando un contesto di costante e ripetuta minaccia alle donne, militarizzando le città e rendendole impossibili da attraversare in sicurezza per tutte le donne e le individualità che si discostano dal ruolo imposto dei generi.\r\nCrediamo fortemente che le lotte transfemministe e antimilitariste non possano essere separate, e anzi si debbano rafforzare a vicenda attraverso la critica, l'analisi, la partecipazione collettiva e la costruzione dal basso di una resistenza. Vogliamo resistere al patriarcato e alla retorica militarista che si sta rafforzando giorno dopo giorno. Qui ad Asti poco più di un mese fa si è celebrato il centenario della sezione astigiana, tre giorni in cui le penne nere hanno invaso il centro cittadino installando pure una cittadella militare. In quell'occasione non siamo rimast* in silenzio, siamo sces* in piazza, abbiamo contestato la presenza militare in città e le loro celebrazioni guerrafondaie! I fatti di Rimini ci spingono ancora di più ad opporci con tutte le nostre forze alla presenza militare nelle nostre città. Patriarcato e militarismo sono due elementi inscindibili. Non si può combatterne uno, difendendo l'altro. Non sono mele marce. 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Si registra un’aumento netto dei respingimenti e delle violenze tra molestie e trattamenti brutali e punitivi. \r\n\r\nI due progetti partono dai supporto bisogni delle persone per garantirne il diritto alla migrazione e al movimento. Dal supporto nel fornire beni materiali, alla creazione di momenti di socialità, come la palestra di arrampicata Flamingo Loophole inaugurata nel 2022 da Mediterranean Hope, per finire con operazioni di ricerca e soccorso in cui il collettivo rotte balcaniche si impegna per aiutare le persone bloccate nelle foreste a confine con la Turchia.\r\n\r\nQueste attività devono quotidianamente confrontarsi con la criminalizzazione della solidarietà, che prende l’aspetto di false accuse di smuggling, favoreggiamento all’immigrazione illegale e intimidazioni ai solidali. Ma la narrazione delle responsabilità va ribaltata: sono le politiche di criminalizzazione che creano confini da superare, le politiche estrattive e di violenza nei paesi d’origine a organizzare il flusso migratorio, così come l’erezione di frontiere a obbligare l’aiuto in mare dei naufraghi.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Solidarietà-al-confine.mp3\"][/audio]","1 Marzo 2024","2024-03-04 13:50:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/photo-1553973784-ad1b60442b90-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"203\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/photo-1553973784-ad1b60442b90-300x203.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/photo-1553973784-ad1b60442b90-300x203.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/photo-1553973784-ad1b60442b90-1024x692.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/photo-1553973784-ad1b60442b90-768x519.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/photo-1553973784-ad1b60442b90-1536x1038.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/photo-1553973784-ad1b60442b90-2048x1384.jpeg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Solidarietà al confine: Bulgaria e Bosnia Erzegovina",1709298032,[143,144,145,146,147],"http://radioblackout.org/tag/area-schengen/","http://radioblackout.org/tag/bosnia/","http://radioblackout.org/tag/bulgaria/","http://radioblackout.org/tag/migranti-est-europa/","http://radioblackout.org/tag/solidarieta-al-confine/",[149,150,151,152,153],"area Schengen","Bosnia","Bulgaria","migranti Est Europa","solidarietà al confine",{"post_content":155},{"matched_tokens":156,"snippet":157,"value":158},[78],"respingimenti e delle violenze tra \u003Cmark>molestie\u003C/mark> e trattamenti brutali e punitivi. \r","Nella settimana del processo all'equipaggio della nave Inventa vi abbiamo portato in dialogo due esperienze di solidarietà dal basso che lavorano ai confini dell’est Europa: tra Sofia e Harmanli, nel sud della Bulgaria verso il confine con la Turchia, da ormai un anno opera il Collettivo Rotte Balcaniche, mentre Mediterranean Hope lavora nei territori della Bosnia Erzegovina, dove ha sede a Bihać a 10km dal confine Croato. \r\n\r\nAbbiamo parlato dell’incremento di controlli legato all’entrata in Schengen della Bulgaria, un territorio già estremamente militarizzato per favorire lepolitiche di gestione dei flussi migratori che si concretizzano in brutali respingimenti e detenzioni, che il collettivo ha raccolto nel report \"Torchlight\".\r\n\r\nAnche in Bosnia Erzegovina, a causa delle politiche europee, vengono a crearsi bacini di contenimento, finanziati dalle nostre tasse, per mantenere le persone fuori dai confini. 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Negli anni il quartiere ha subito una forte trasformazione dovuta, tra le altre cose, alla deregolamentazione delle licenze che ha causato un aumento vorticoso dei locali e dei pub, rendendolo uno dei luoghi della movida cittadina. La questione di genere attraversa irrimediabilmente il tema della socialità, del consumo ma anche, in modo specifico nell'ambito della ristorazione, del lavoro riguardando da vicino la vita di chi si trova schiacciata nel ricatto di un lavoro talvolta sfruttato e sottopagato e le molestie dei capi, dei colleghi o dei clienti.\r\n\r\nPer questi motivi, in un momento in cui la mobilitazione studentesca sul tema della violenza di genere occupa le prime pagine dei giornali a seguito delle denunce in ambito accademico da parte di studentesse che hanno preso parola rispetto a comportamenti molesti dei loro docenti, è stata organizzata per oggi pomeriggio una passeggiata rumorosa per le strade di Vanchiglia con partenza da Via Balbo alle 18.30.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Passeggiata-rumorosa-vanchiglia-2024_02_22_2024.02.22-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","22 Febbraio 2024","2024-02-22 13:29:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/photo_5960942362765147989_y1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/photo_5960942362765147989_y1-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/photo_5960942362765147989_y1-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/photo_5960942362765147989_y1-724x1024.jpg 724w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/photo_5960942362765147989_y1-768x1086.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/photo_5960942362765147989_y1.jpg 905w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","Torino: passeggiata rumorosa contro le violenze di genere nei luoghi della movida.",1708608399,[181,182,183],"http://radioblackout.org/tag/movida/","http://radioblackout.org/tag/torino/","http://radioblackout.org/tag/violenza-di-genere/",[185,15,21],"movida",{"post_content":187},{"matched_tokens":188,"snippet":189,"value":190},[78],"sfruttato e sottopagato e le \u003Cmark>molestie\u003C/mark> dei capi, dei colleghi o","A Torino il quartiere Vanchiglia è uno degli spazi cittadini in cui vivono e fanno socialità moltissimi giovani, studenti e studentesse. 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La condanna dellə studentə, che hanno portato alla luce più di cento denunce tramite un'indagine di auto-inchiesta anonima per sessismo, molestie e violenze di genere, vuole far emergere il carattere strutturale del fenomeno, piuttosto che ridurre la narrazione a singole accuse, che nelle scorse settimane hanno riguardato docenti dell'ateneo per molestie, stalking e violenza sessuale.\r\n\r\nLa volontà è quindi quella di evidenziare un fenomeno strutturale, che nasce in un contesto sociale esteso e che quindi necessita di una risposta complessiva: dalle mobilitazioni, alle assemblee, a strumenti di auto-difesa e auto-formazione è necessario un cambio di paradigma che provenga dal basso, dellə studentə stessə e non dai meccanismi burocratici di un Ateneo, che, fino ad ora, taceva sull'argomento.\r\n\r\nCon Penelope di Studenti Indipendenti e della rete @maipiùzitt3 abbiamo parlato proprio della rivendicazione dellə studentə del ruolo protagonista in questa discussione che tocca i loro stessi corpi.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/molestuni.mp3\"][/audio]","16 Febbraio 2024","2024-02-17 19:43:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Schermata-2024-02-16-alle-12.50.30-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"160\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Schermata-2024-02-16-alle-12.50.30-300x160.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Schermata-2024-02-16-alle-12.50.30-300x160.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Schermata-2024-02-16-alle-12.50.30.png 528w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Maipiùzitt3: mobilitazioni in università contro le violenze di genere",1708088355,[209,210,70,211,183],"http://radioblackout.org/tag/lotte-studenti/","http://radioblackout.org/tag/patriarcato/","http://radioblackout.org/tag/universita/",[213,214,80,215,21],"lotte studenti","patriarcato","università",{"post_content":217},{"matched_tokens":218,"snippet":219,"value":220},[78],"di auto-inchiesta anonima per sessismo, \u003Cmark>molestie\u003C/mark> e violenze di genere, vuole","A partire dal 6 febbraio, sono iniziate mobilitazioni da parte dei collettivi studenteschi, per portare attenzione sulle violenze di genere che hanno luogo nell'ateneo torinese. 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Minacce, molestie, ricatti, stupri ed uccisioni contro le donne (gender-related killings, ossia “omicidi legati a motivazioni di genere) sono quotidiani, ed è solo la punta dell'iceberg. La tragedia del femminicidio di Giulia Cecchettin è solo l'ultima di una lista troppo lunga. Nella tribuna politica e opinionistica che n'è è seguita, (aldilà di alcune dichairazioni vomitevoli da parte dei machisti-leghisti di turno che non vogliamo neanche considerare), c'è ancora una fortissima mancanza: quella di una presa di responsabilità tanto collettiva quanto personale da parte del \"maschile\", quella di una compresione profonda che finchè non ci sarà una critica dei privilegi, da un lato, e delle violenze patriarcali, dall'altro, su cui questa società si basa, e che finchè non ci sarà un lavoro da parte della parte maschile, non si potrà invertire il trend delle violenze di genere.\r\n\r\nQuesto non significa che tutti gli uomini siano colpevoli o non possano mai cambiare, ma significa che esista un privilegio di cui tutti usufruiscono in modo più o meno consapevole, e che questo privilegio sta alla base della cultura patriarcale e della violenza di genere. Spesso ci si rende ancora poco conto di quanto la mascolinità tossica interessi tutti, e quanto sia dannosa nei confronti degli uomini e della società in generale.\r\n\r\nNon basta infatti indignarsi da un lato, o gridare alla repressione o all'ennesima svolta securitaria contro \"l'anormale di turno\", \"la bestia\", \"il deviato\" o \"il codardo\" maschio (tutti epiteti utilizzati quotidianamente quando si parla di violenza di genere). Delegare alla galera o alla polizia, infatti, solleva dal mettere in discussione la normalità maschile (fatta di machismo, volontà di dominio, possesso, controllo, influenza, presunzione di superiorità) e solleva i maschi (soprattutto cis ed eteronormati) dall'analizzare quali sono i problemi insiti nella propria mascolinità. Rappresentare la violenza come devianza e patologia, è il modo più facile per salvarsi la coscienze e non sentirsi mai tirati in causa.\r\n\r\nContro la violenza di genere, insomma, non ci sono soluzioni nè facili nè immediate, ma serve (forse) un cambiamento culturale strutturale ed una messa in discussione del genere maschile, attraverso percorsi, formazione, decostruzioni comportamentali, linguistiche e relazionali, e tanto altro, sia a scala personale che collettiva.\r\n\r\nCome siamo messi in Italia oggi, nel 2023, su questi temi? Cosa succede e come reagisce la parte violenta, cioè il genere maschile, a seguito dell'ennesimo femminicidio in Italia particolarmente seguito dall'opinione pubblica? Quali sono le reali forme di prevenzione e di formazione su questi temi, così urgenti?\r\n\r\nNe parliamo con Stefano Ciccone, scrittore, sociologo e promotore di Maschile Plurale. Ascolta la diretta su Radio Blackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/mascolinità.mp3\"][/audio]\r\n\r\nhttps://maschileplurale.it/\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","22 Novembre 2023","2023-11-22 14:38:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/0223_MelWestfall_malesho426-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"260\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/0223_MelWestfall_malesho426-300x260.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/0223_MelWestfall_malesho426-300x260.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/0223_MelWestfall_malesho426.png 660w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Violenza patriarcale e responsabilità maschile. 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L’immondizia dopo la festa costata dieci milioni di euro. \r\nTra riqualificazioni escludenti, militarizzazione del territorio, grandi eventi e polo bellico si dispiega lo scenario della città post Fiat, che diventa sempre più povera.\r\nSullo striscione di testa era scritto “Ma quale grande evento? È solo sfruttamento!”, perché la condizione dei volontar* che hanno lavorato gratis per 12 ore senza neppure poter condividere il pasto degli artisti, subendo le molestie di chi crede di potere tutto sono lo specchio della città ferocemente decorosa in cui siamo forzati a vivere. Il tutto all’insegna della pace e della queerness.\r\nLa lunga street di ieri si è riempita dei racconti di chi denuncia il pinkwashing, il peacewashing, la violenza delle istituzioni contro i corpi reclusi e negati dei senza carte rinchiusi nel CPR di corso Brunelleschi, dove il corteo si è fermato ed i partecipanti si sono riversati nel prato, scandendo slogan e cori solidali.\r\nAltra sosta, con tanti interventi in piazza Marmolada, per poi approdare nella rotonda giardino di piazza Robilant, dove la musica dei Dj set autogestiti che ha accompagnato l’intero percorso è esplosa in festa. 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Prendendo spunto da alcuni articoli usciti in rete che raccontano l'escalation inarrestabile di violenze, abusi, femminicidi dal Messico all'Africa, dagli Stati Uniti all'Italia, abbiamo cercato di delineare il contesto sociale, culturale e politico che fa da sfondo a eventi che non hanno nulla di episodico, ma sono da tempo, quotidiano bollettino di guerra.\r\nQui alcuni degli articoli che abbiamo utilizzato.\r\nIl Manifesto, The Post Internazionale, Il Fatto Quotidiano, Pagina99\r\nE qui trovate uno scritto nostro dell'anno scorso, che abbiamo ripreso per continuare il discorso di risoggettivazione della violenza maschile e contro le retoriche di vittimizzazione delle donne. A questo link invece potete rileggere la storia del 25 novembre, ormai ingurgitata dalle istituzioni e dalla burocrazia internazionale, ma che in realtà è nata su spinta dei movimenti femministi e delle donne latinoamericane.\r\nIn quest'ottica \"postvittimista\", di riappropriazione della violenza e di ricostruzione di pratiche di autodifesa, abbiamo pensato anche il recital che la radio ha ospitato la sera successiva e che nel corso della trasmissione abbiamo presentato: \"Non mi pento di nulla, storie di donne che si sono ribellate alla violenza maschile\". A tal proposito trovate altre informazioni e ragionamenti anche all'interno della diretta che abbiamo realizzato con la redazione informativa di Blackout nella stessa settimana.\r\n***\r\nPer la rubrica \"Storie di donne\" la seconda intervista, dopo quella con Carla Quaglino mandata in onda la settimana scorsa, sull'occupazione dell'Ospedale Sant'Anna di Torino (novembre 1978) e sul movimento delle donne di quegli anni, realizzata con Margherita D'Amico, femminista ed ex militante di Lotta Continua.\r\nPer riascoltare la puntata:\r\n il colpo della strega_24nov2014_primaparte\r\nil colpo della strega_24nov2014_secondaparte\r\nil colpo della strega_24nov2014_terzaparte","3 Dicembre 2014","2018-10-24 17:35:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/locandina-reading-25-novembre-copy-200x110.jpg","I podcast de Il colpo della strega: 24novembre2014",1417619342,[458,459,460,461,462,239,463,464,68,465,466,467,468,183,469],"http://radioblackout.org/tag/25-novembre/","http://radioblackout.org/tag/aborto/","http://radioblackout.org/tag/abusi/","http://radioblackout.org/tag/consultori/","http://radioblackout.org/tag/consultori-autogestiti/","http://radioblackout.org/tag/lotta-continua/","http://radioblackout.org/tag/memoria-femminista/","http://radioblackout.org/tag/movimento-delle-donne/","http://radioblackout.org/tag/movimento-femminista/","http://radioblackout.org/tag/storie-di-donne/","http://radioblackout.org/tag/stupro/","http://radioblackout.org/tag/violenza-maschile-sulle-donne/",[471,472,473,474,475,31,476,477,78,336,334,478,26,21,479],"25 novembre","aborto","abusi","consultori","consultori autogestiti","lotta continua","memoria femminista","storie di donne","violenza maschile sulle donne",{"tags":481},[482,484,486,488,490,492,494,496,498,500,502,504,506,508,510],{"matched_tokens":483,"snippet":471,"value":471},[],{"matched_tokens":485,"snippet":472,"value":472},[],{"matched_tokens":487,"snippet":473,"value":473},[],{"matched_tokens":489,"snippet":474,"value":474},[],{"matched_tokens":491,"snippet":475,"value":475},[],{"matched_tokens":493,"snippet":31,"value":31},[],{"matched_tokens":495,"snippet":476,"value":476},[],{"matched_tokens":497,"snippet":477,"value":477},[],{"matched_tokens":499,"snippet":102,"value":102},[78],{"matched_tokens":501,"snippet":336,"value":336},[],{"matched_tokens":503,"snippet":334,"value":334},[],{"matched_tokens":505,"snippet":478,"value":478},[],{"matched_tokens":507,"snippet":26,"value":26},[],{"matched_tokens":509,"snippet":21,"value":21},[],{"matched_tokens":511,"snippet":479,"value":479},[],[513],{"field":38,"indices":514,"matched_tokens":516,"snippets":518,"values":519},[515],8,[517],[78],[102],[102],{"best_field_score":125,"best_field_weight":126,"fields_matched":128,"num_tokens_dropped":50,"score":381,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":50},{"document":522,"highlight":535,"highlights":543,"text_match":162,"text_match_info":548},{"comment_count":50,"id":523,"is_sticky":50,"permalink":524,"podcastfilter":525,"post_author":526,"post_content":527,"post_date":528,"post_excerpt":56,"post_id":523,"post_modified":529,"post_thumbnail":530,"post_title":531,"post_type":354,"sort_by_date":532,"tag_links":533,"tags":534},"69570","http://radioblackout.org/podcast/stakka-stakka-110-molestie-online-stalking/",[300],"samba","Stalking offline e online\r\n\r\nun rubrica aperiodica sulle molestie online, cosa conoscere e come proteggersi (seconda puntata).\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/stakkastakka-110-stalking.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nindice argomenti rubrica\r\n \r\n # 1 molestie online\r\n\r\n # 2 revenge porn\r\n\r\n # 3 stalking \r\n # 4 controllo dispositivi da parte di partner\r\n # 5 spazi di privacy e sicurezza per sex workers\r\n\r\n # 6 app di appuntamenti e sessaggini\r\n \r\n\r\nmusica consigliata\r\n\r\n \thttps://karolconka.bandcamp.com/\r\n \thttps://missbolivia.bandcamp.com/\r\n \thttps://bandcamp.com/tag/mia\r\n\r\nTappetini:\r\n Random Access Memory Daft Punk\r\n\r\n# stalking\r\noggi tentiamo di parlare di stalking.\r\nLo Stalking ci arriva dal inglese significa \"seguire\" o letteralmente \"fare la posta\"\r\nLo stalking è un reato che rientra nel codice penale a partire dal 2009. \r\nDefinito come insieme di comportamenti persecutori ripetuti e intrusivi, come minacce, pedinamenti, molestie, telefonate o attenzioni indesiderate, tenuti da una persona nei confronti della persona che lo subisce.\r\nConsenso cos'è e soprattutto cos'è il non consenso\r\nAttenzione all'essere gentili (cortesi) con lo stalker... Chiarezza!\r\nnon siate falsi e cortesi. È molto importante comunicare con chiarezza e dire NO.\r\nSe qualcuno ti chiede il numero di telefono (o altri dati come mail o indirizzo di casa o lavoro) di un'altra persona ricordati prima di chiedere il consenso alla persona interessata. Anche se provi empatia o affetto verso la persona che ti sta stalkerizzando cerca di non empatizzarci e di avere una comunicazione chiara nella non accettazione del comportamento.\r\nQuali sono le azioni che identificano un azione di stalking e come identificarlo sia come persona che lo esercita che come persona che lo subisce.\r\n\r\n\r\n\r\nAttenzione alle forme invisibili di stalking: cioé la persona che ti controlla senza dirti nulla. Software di spyware ad esempio. Perciò controllo delle app installate e format\r\n\r\ntare ogni tot oltre a togliere la geolocalizzazione.\r\n\r\n\r\nAttenzione soprattutto a gmail e android: se l'altra persona ha il tuo accesso alla mail può controllare il telefono.\r\nE' una misura presa in contrasto ad azioni di violenza sessuale, minacce, intimidazioni ed atti persecutori per tutelare una delle due parti che richiede aiuto. I tipici casi sono l'ex che non ti molla e ti segue, ti aspetta sotto casa e non ti lascia respirare. Questi poi possono sfociare in conseguenti problemi nelle relazioni sociali, familiari, lavorative e possono arrivare a far collassare un intera stabilita' sia fisica che emotiva. Consigliamo sempre di cercare l'appoggio di amici e familiari che possono supportarci. Pero' è anche utile sapere quali sono le possibilita' a livello legale.\r\n\r\nCose da sapere:\r\nE' fondamentale nel momento in cui si denuncia una persona portare delle prove che possano confermare lo stalking come ad esempio foto o video delle minaccie, foto con tanto di data che dimostrino che la persona e' appostata sotto casa ad un'insolita ora o testimonianze dirette con persone che possano confermare lo stalking.\r\nSi, ma a livello digitale cosa si puo' fare quando si parla di stalking?\r\nDigitalmente lo stalking avviene nella nostra sfera privata virtuale, quindi l'uso dei nostri account personali: email, social, chat, ... quindi una prima cosa da fare appena finisce una storia è quella di cambiare le tutte password, sopratutto quella dell'email e se possibile configurare l'autenticazione a due fattori (2fa). \r\nE' importante anche configurare bene la privacy di ogni account che abbiamo così da poter chiudere ogni possibile accesso e informazione della persona che ci sta molestando. Non basta bloccarla, dobbiamo anche cancellarla dai gruppi di amici o conoscenti, così che non possa vedere piu' nessun aggiornamento che facciamo.\r\nInoltre e' importante considerare che ogni condivisione pubblica che facciamo durante tutto il periodo del conflitto sara' utilizzata dala persona che fa stalking per alimentare il conflitto. Se e' possibile farlo, considerare di limitare al minimo le condivisioni pubbliche su social ed uscire dalla bolla conosciuta. Puo' questa essere un opportunita' per trovare nuovi spazi dove conoscere e frequentare nuove persone.\r\nIn caso di contatti da parte del ex partner cercare di non rispondere a nessuno di questi, ma non cancellare le chiamate o i messaggi, anzi, documentate tutto e archiviatelo prima di cancellarlo. Se vi e' possibile per vostra salute mentale considerate un periodo di pausa da social e se necessario considerate la possibilita' di usare un altro numero di telefono o l'un altro account personale.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nLa prevenzione dello stalking risulta quasi impossibile ma ci sono pratiche sucessive che possono in alcuni casi evitare il peggio. Ad esempio il Ghosting, cioé evitare di rispondere alle provocazioni e lasciare che il nostro stalker parli da solo. Un altra utile pratica puo' essere quella di creare una rete di supporto fatta da persone sensibili al tema che sono in zona e possono agire e supportarsi a vicenda se ci fosse bisogno. In caso di aggressioni online evitiamo di cancellare i messaggi e, se la cosa ci fa stare male cerchiamo di chiedere ad una persona fidata di creare un archivio con tutte le comunicazioni in modo da poterlo eliminare dalla nostra vista ma di avere comunque traccia e, se dovesse servire \"prova\" di quanto successo. Se crediamo che la minaccia possa passare dall'ambiente virtuale a quello del reale organizziamoci avvisando eventuali vicini di casa o colleghi di lavoro per prevenire l'eventualità di attacchi diretti. Se la cosa dovesse non trovare soluzione con queste pratiche affidarsi ad una rete di supporto come ad esempio i Centri anti violenza possono dare un supporto nella scelta delle azioni da portare avanti. \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n\r\nconsigli \r\n\r\n\r\n \tse non siamo sicuri confrontiamoci con una persona estarna alla situazione per capire se si tratta di stalking\r\n \tcomunicare con chiareza: no è NO\r\n \tsparire, non rispondere, smettere di usare i social può aiutare in alcuni casi di stalking\r\n \tcreare una rete attiva di sostegno e supporto di persone che vivono vicino possono aiutarsi molto in caso di stalking\r\n \trecarsi nei centri antiviolenza se c'è bisogno di aiuto","2 Giugno 2021","2021-06-02 01:32:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/stop-stalking-200x110.jpeg","Stakka Stakka #110 - molestie online: stalking",1622597252,[],[],{"post_content":536,"post_title":540},{"matched_tokens":537,"snippet":538,"value":539},[78],"online\r\n\r\nun rubrica aperiodica sulle \u003Cmark>molestie\u003C/mark> online, cosa conoscere e come","Stalking offline e online\r\n\r\nun rubrica aperiodica sulle \u003Cmark>molestie\u003C/mark> online, cosa conoscere e come proteggersi (seconda puntata).\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/stakkastakka-110-stalking.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nindice argomenti rubrica\r\n \r\n # 1 \u003Cmark>molestie\u003C/mark> online\r\n\r\n # 2 revenge porn\r\n\r\n # 3 stalking \r\n # 4 controllo dispositivi da parte di partner\r\n # 5 spazi di privacy e sicurezza per sex workers\r\n\r\n # 6 app di appuntamenti e sessaggini\r\n \r\n\r\nmusica consigliata\r\n\r\n \thttps://karolconka.bandcamp.com/\r\n \thttps://missbolivia.bandcamp.com/\r\n \thttps://bandcamp.com/tag/mia\r\n\r\nTappetini:\r\n Random Access Memory Daft Punk\r\n\r\n# stalking\r\noggi tentiamo di parlare di stalking.\r\nLo Stalking ci arriva dal inglese significa \"seguire\" o letteralmente \"fare la posta\"\r\nLo stalking è un reato che rientra nel codice penale a partire dal 2009. \r\nDefinito come insieme di comportamenti persecutori ripetuti e intrusivi, come minacce, pedinamenti, \u003Cmark>molestie\u003C/mark>, telefonate o attenzioni indesiderate, tenuti da una persona nei confronti della persona che lo subisce.\r\nConsenso cos'è e soprattutto cos'è il non consenso\r\nAttenzione all'essere gentili (cortesi) con lo stalker... 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In contrasto alla visione punitiva postuma statale e legislativa. \r\nNoi parleremo di violenze in generale ricordando però che l'impatto nel reale è diverso se la \"vittima\" e di sesso femminile. \r\nSpesso è più difficile riconoscere uno spazio non sicuro nel mondo virtuale, o meglio si può incorrere in alcune sorprese dovute anche all'anonimato.\r\nRicordiamoci inoltre che il mondo digitale influenza il reale, perciò quello che principalmente ci interessa sono queste possibili ripercussioni.\r\n\r\n# molestie online\r\n \r\nLe molestie online possono comprendere vari tipi di violenza e aggressitività, vediamone alcune\r\n\r\n\r\n# TROLLING\r\nsolitamente parliamo di trolling quando persone che non fanno parte del gruppo di riferimento entrano a gamba tesa in un discorso e tentano di creare argomentazioni controverse e conflittuali per attirare l'attenzione verso di se. \r\nLa regola base con il trolling è quella di non alimentarlo: non rispondere e ignorare, in questo modo la persona che cerca attenzione se ne andrà da un altra parte. \r\n - parola chiave: \"don't feed the troll\"\r\n\r\n# safer space\r\nAltra è la questione di uno spazio considerato safe dove pero' non sono state definite delle linee guida dei principi base o delle policy che quindi permettono a varie persone con altre visioni di partecipare e creare kaos. La mancanza di uno spazio sicuro puo' - in alcuni casi - distruggere lo spazio stesso. Specialmente se si sta cercando di entrare in contatto su temi delicati che richiedono quindi tempo e modalita' adeguate per riuscire a fare un certo percorso. Per riuscire a creare uno spazio sicuro bisogna essere in grado quindi di definire delle barriere, creando dei ruoli e metodi di ingresso, come l'accesso per inviti o per cooptazione. Che permettono quindi di accettare una nuova persona ed accoglierla così come si farebbe di persona.\r\nPer determinare quanto e' sicuro uno spazio chiedersi quanto si e' riflettuto riguardo allo spazio su ognuna di queste tematiche: partecipazione, regole, nuove persone, accesso, accessibilita', assemblee, linguaggio, fiducia, percezione di sicurezza dello spazio\r\n\r\napprofondimento (zine)\r\n\r\n\r\n \t[PDF] Spazio sicuro? Sicuro per chi o per cosa e da chi o da cosa...\r\n\r\n\r\n\r\n\r\ncontraddizioni\r\n\r\n\r\nun accenno al problema/contraddizione fra spazio sicuro e anonimato, come si fa in questi casI? come ci si fida?\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n# 2 revenge porn\r\n\r\nIl termine revenge porn è incorretto.\r\nVari movimenti femministi stanno cercando di decostruire il termine \"revenge=vendetta\" poiche' l'atto che porta a condividere i media senza consenso non necessariamente implica un torto subito, inoltre nel classificarlo come vendetta la persona protagonista del contenuto diventa vittima (cosa che si vuole evitare). E' molto meglio invece chiarire le cose mostrandole con un altra ottica: se una persona condivide online non consensualmente video o immagini di una persona con la quale era stata insieme questa non è vendetta: è violenza.\r\nPartendo da questo presupposto il termine revenge porn continua purtroppo ad essere utilizzato anche dai media e dal ordine degli avvocati tuttora e una decostruzione è necessaria.\r\nA partire dal 9 agosto 2019 la condivisione non consensuale di media a sfondo sessuale è illegale in italia. Sono state aumentate le pene in caso di stalking e violenza sessuale ed in queste rientra anche il caso di violazione di privacy a sfondo sessuale[D]. \r\nPurtroppo non è possibile fare molto dopo che il contenuto inizia ad essere condiviso. Pero' è possibile sapere cosa di quel poco si puo' fare:\r\nVideo ed immagini possono essere rimosse dalle piattaforme commerciali dopo la crezione di un 'abuse report' ed in alcuni casi attraverso un processo di verifica.\r\nDiverse piattaforme di video porno che permettono l'upload anonimo hanno iniziato ad avere pagine dedicate dove e' possibile creare un report e richiedere di rimuovere il video per motivi personali, di violenza o molestia online [P]\r\nMa la miglior cosa resta sempre la prevenzione.\r\nPrevenire il revenge porn è possibile con delle piccole accortezze quali:\r\n\r\n \tcopertura o non ripresa integrale del volto. es- evitando riprese, usando maschere, veli, vestiti, ...)\r\n \tanonimizzare le riprese evitando punti speciali. es. evitaando di riprendere parti dove ci sono tatoo, piercing o punti unici e facilmente identificabili sul corpo\r\n \tnon condividere il contenuto su altri dispositivi. es. mostrare il contenuto del video attraverso il proprio dispositivo, mantenendo sempre il controllo del media e non permettendone la riproduzione e la copia\r\n \tmantenere il proprio dispositivo protetto da un codice personale. es. configurare un PIN o una password sul proprio dispositivo e non comunicarla a nessuno, neanche alla persona della quale ci fidiamo in questo momento\r\n\r\n\r\nnote\r\n\r\n\r\n \tnotare la possibile eliminazione di filtri di copertura su alcuni mobile social (es. Challenge Silhouette su Tik Tok)\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \tricordare sopratutto per i video che puo' essere un bel trucco mascherarsi per evitare di essere riconoscibili.","2021-06-02 00:24:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/Screenshot-from-2021-06-02-00-16-15-1-200x110.png","Stakka Stakka #109 - molestie online",1622592526,[],[],{"post_content":563,"post_title":567},{"matched_tokens":564,"snippet":565,"value":566},[78],"\u003Cmark>molestie\u003C/mark> online\r\nun rubrica aperiodica sulle","\u003Cmark>molestie\u003C/mark> online\r\nun rubrica aperiodica sulle \u003Cmark>molestie\u003C/mark> online, cosa conoscere e come proteggersi (prima puntata).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/stakkastakka-109-molestie-online.mp3\"][/audio]\r\n # 1 \u003Cmark>molestie\u003C/mark> online & trolling\r\n # 2 revenge porn\r\n * diretta brugole e merletti\r\n \r\nmusica consigliata\r\n\r\n \thttps://karolconka.bandcamp.com/\r\n \thttps://missbolivia.bandcamp.com/\r\n\r\ntappetini:\r\n https://music.midwestcollective.us/album/odyssey?from=hp_electronic\r\n\r\n\r\n\r\n# intro\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nPrevenire o quantomeno limitare ciò che può accadere. In contrasto alla visione punitiva postuma statale e legislativa. \r\nNoi parleremo di violenze in generale ricordando però che l'impatto nel reale è diverso se la \"vittima\" e di sesso femminile. \r\nSpesso è più difficile riconoscere uno spazio non sicuro nel mondo virtuale, o meglio si può incorrere in alcune sorprese dovute anche all'anonimato.\r\nRicordiamoci inoltre che il mondo digitale influenza il reale, perciò quello che principalmente ci interessa sono queste possibili ripercussioni.\r\n\r\n# \u003Cmark>molestie\u003C/mark> online\r\n \r\nLe \u003Cmark>molestie\u003C/mark> online possono comprendere vari tipi di violenza e aggressitività, vediamone alcune\r\n\r\n\r\n# TROLLING\r\nsolitamente parliamo di trolling quando persone che non fanno parte del gruppo di riferimento entrano a gamba tesa in un discorso e tentano di creare argomentazioni controverse e conflittuali per attirare l'attenzione verso di se. \r\nLa regola base con il trolling è quella di non alimentarlo: non rispondere e ignorare, in questo modo la persona che cerca attenzione se ne andrà da un altra parte. \r\n - parola chiave: \"don't feed the troll\"\r\n\r\n# safer space\r\nAltra è la questione di uno spazio considerato safe dove pero' non sono state definite delle linee guida dei principi base o delle policy che quindi permettono a varie persone con altre visioni di partecipare e creare kaos. La mancanza di uno spazio sicuro puo' - in alcuni casi - distruggere lo spazio stesso. Specialmente se si sta cercando di entrare in contatto su temi delicati che richiedono quindi tempo e modalita' adeguate per riuscire a fare un certo percorso. Per riuscire a creare uno spazio sicuro bisogna essere in grado quindi di definire delle barriere, creando dei ruoli e metodi di ingresso, come l'accesso per inviti o per cooptazione. Che permettono quindi di accettare una nuova persona ed accoglierla così come si farebbe di persona.\r\nPer determinare quanto e' sicuro uno spazio chiedersi quanto si e' riflettuto riguardo allo spazio su ognuna di queste tematiche: partecipazione, regole, nuove persone, accesso, accessibilita', assemblee, linguaggio, fiducia, percezione di sicurezza dello spazio\r\n\r\napprofondimento (zine)\r\n\r\n\r\n \t[PDF] Spazio sicuro? Sicuro per chi o per cosa e da chi o da cosa...\r\n\r\n\r\n\r\n\r\ncontraddizioni\r\n\r\n\r\nun accenno al problema/contraddizione fra spazio sicuro e anonimato, come si fa in questi casI? come ci si fida?\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n# 2 revenge porn\r\n\r\nIl termine revenge porn è incorretto.\r\nVari movimenti femministi stanno cercando di decostruire il termine \"revenge=vendetta\" poiche' l'atto che porta a condividere i media senza consenso non necessariamente implica un torto subito, inoltre nel classificarlo come vendetta la persona protagonista del contenuto diventa vittima (cosa che si vuole evitare). E' molto meglio invece chiarire le cose mostrandole con un altra ottica: se una persona condivide online non consensualmente video o immagini di una persona con la quale era stata insieme questa non è vendetta: è violenza.\r\nPartendo da questo presupposto il termine revenge porn continua purtroppo ad essere utilizzato anche dai media e dal ordine degli avvocati tuttora e una decostruzione è necessaria.\r\nA partire dal 9 agosto 2019 la condivisione non consensuale di media a sfondo sessuale è illegale in italia. Sono state aumentate le pene in caso di stalking e violenza sessuale ed in queste rientra anche il caso di violazione di privacy a sfondo sessuale[D]. \r\nPurtroppo non è possibile fare molto dopo che il contenuto inizia ad essere condiviso. Pero' è possibile sapere cosa di quel poco si puo' fare:\r\nVideo ed immagini possono essere rimosse dalle piattaforme commerciali dopo la crezione di un 'abuse report' ed in alcuni casi attraverso un processo di verifica.\r\nDiverse piattaforme di video porno che permettono l'upload anonimo hanno iniziato ad avere pagine dedicate dove e' possibile creare un report e richiedere di rimuovere il video per motivi personali, di violenza o molestia online [P]\r\nMa la miglior cosa resta sempre la prevenzione.\r\nPrevenire il revenge porn è possibile con delle piccole accortezze quali:\r\n\r\n \tcopertura o non ripresa integrale del volto. es- evitando riprese, usando maschere, veli, vestiti, ...)\r\n \tanonimizzare le riprese evitando punti speciali. es. evitaando di riprendere parti dove ci sono tatoo, piercing o punti unici e facilmente identificabili sul corpo\r\n \tnon condividere il contenuto su altri dispositivi. es. mostrare il contenuto del video attraverso il proprio dispositivo, mantenendo sempre il controllo del media e non permettendone la riproduzione e la copia\r\n \tmantenere il proprio dispositivo protetto da un codice personale. es. configurare un PIN o una password sul proprio dispositivo e non comunicarla a nessuno, neanche alla persona della quale ci fidiamo in questo momento\r\n\r\n\r\nnote\r\n\r\n\r\n \tnotare la possibile eliminazione di filtri di copertura su alcuni mobile social (es. Challenge Silhouette su Tik Tok)\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \tricordare sopratutto per i video che puo' essere un bel trucco mascherarsi per evitare di essere riconoscibili.",{"matched_tokens":568,"snippet":569,"value":569},[78],"Stakka Stakka #109 - \u003Cmark>molestie\u003C/mark> online",[571,573],{"field":118,"matched_tokens":572,"snippet":569,"value":569},[78],{"field":121,"matched_tokens":574,"snippet":565,"value":566},[78],{"best_field_score":164,"best_field_weight":341,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":50,"score":549,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":50},{"document":577,"highlight":593,"highlights":598,"text_match":162,"text_match_info":601},{"comment_count":50,"id":578,"is_sticky":50,"permalink":579,"podcastfilter":580,"post_author":53,"post_content":581,"post_date":582,"post_excerpt":56,"post_id":578,"post_modified":583,"post_thumbnail":584,"post_title":585,"post_type":354,"sort_by_date":586,"tag_links":587,"tags":590},"89166","http://radioblackout.org/podcast/spot-podcast-17-aprile-2024-conduce-aurora-vanchiglia-transfemm/",[304],"Nuova puntata di Aprile di Spot con la conduzione Aurora Vanchiglia Transfemm!\r\n\r\nL'indice di questa nuova puntata:\r\nArea news dal mondo: Le atlete del Corinthians manifestano contro l’allenatore della squadra del santos, accusato di molestie . Per la serie di news dallo Sport Popolare torinese vi racconteremo dei fantastici risultati sportivi del Comala FC, passato dalla Terza alla Seconda categoria a conclusione di una stagione entusiasmante.\r\nChiuderemo la puntata con un suggerimento cinofilo, raccontandovi del docufilm Copa '71: Nell'agosto del 1971, sei nazionali di calcio femminile si sfidarono nello storico stadio Azteca di Città del Messico. Nonostante l'ampia copertura mediatica e l'entusiasmo dei tifosi, questo mondiale è stato ignorato dalla FIFA e dalle federazioni nazionali, fino ad ora, quando finalmente emerge dal buio della storia. È l'incredibile storia della prima Coppa del Mondo femminile non ufficiale, una testimonianza della passione e della determinazione delle giocatrici che hanno sfidato le convenzioni del loro tempo.:\r\nPer concludere il nostro momento decompressione: titoli brutti per le olimpiadi di parigi 2024!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Puntata-17-Aprile-1.mp3\"][/audio]","28 Aprile 2024","2024-04-28 18:49:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Aurora-Vanchiglia-Spot-podcast-200x110.png","SPOT Podcast 17 Aprile 2024 conduce Aurora Vanchiglia Transfemm",1714329911,[588,589],"http://radioblackout.org/tag/calcio-popolare/","http://radioblackout.org/tag/sport-popolare/",[591,592],"calcio popolare","sport popolare",{"post_content":594},{"matched_tokens":595,"snippet":596,"value":597},[78],"squadra del santos, accusato di \u003Cmark>molestie\u003C/mark> . 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