","Veniamo Ovunque! Manifestazione a Bologna","post",1463662884,[61,62,63,64,65,66,67,68,69,70,71,72],"http://radioblackout.org/tag/bologna/","http://radioblackout.org/tag/corteo/","http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/lgbt/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/manifestazione/","http://radioblackout.org/tag/molto-piu-di-cirinna/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/","http://radioblackout.org/tag/queer/","http://radioblackout.org/tag/trasfemminismi/","http://radioblackout.org/tag/veniamo-ovunque/",[74,75,50,76,77,78,34,79,80,81,30,32],"Bologna","corteo","LGBT","linformazione-di-blackout","manifestazione","news","notizie","queer",{"post_content":83,"tags":88},{"matched_tokens":84,"snippet":86,"value":87},[85],"di","essere imbrigliata nelle strette maglie \u003Cmark>di\u003C/mark> una legge ma che irrompe","Il SomMovimento NazioAnale scende in piazza con una Manifestazione nazioAnale TransfemministaLellaFrocia \"VENIAMO OVUNQUE!, Spazi corpi desideri autogestiti\"\r\n\r\nA pochi giorni dall’approvazione della tanto discussa legge sulle “unioni civili”, il modo migliore per non scoparire in una astiosa soddisfazione parziale è quello rilanciare.\r\n\r\nDall'indizione: \"Portate in piazza tutta la vostra gioiosa e determinata favolosità; quella favolosità che non può essere imbrigliata nelle strette maglie \u003Cmark>di\u003C/mark> una legge ma che irrompe sulle scene del quotidiano attraverso l’affermazione \u003Cmark>di\u003C/mark> forme \u003Cmark>di\u003C/mark> vita che sconfinano i modelli etero e omonormati. 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E' significativo il fatto che nel ddl non si accennasse nemmeno alla gpa eppure il tema, declinato subito e non a caso in \"utero in affitto\", ha ben presto occupato lo spazio mediatico e il dibattito pubblico. E' successo che una certa destra, cattolica o opportunista, e una certa sinistra cattolica hanno saputo raccontare il ddl come un \"cavallo di troia\" avente la funzione di aprire la strada alla gpa anche nel nostro Paese. In realtà il ddl cercava, anche debolmente rispetto ai proclami, di normare le responsabilità giuridiche e i diritti di coppie non sposate oltre che la possibilità da parte di una persona fisica di adottare il figlio del partner. E' chiaro che la questione riguardava principalmente le coppie omosessuali. Il tema si è quindi imposto all'attenzione pubblica semplicemente perché si parlava di diritti delle coppie omosessuali e della possibilità attraverso la stepchild adoption (poi stralciata) o attraverso la gpa (mai discussa). Non se n'è parlato insomma riguardo alla pratica in sé ma rispetto ai possibili fruitori e qui c'è già una grande rimozione, perlomeno dal dibattito italiano.\r\nGli argomenti che possono essere sottoposti a dibattito sono davvero molti e non possono essere sintetizzati in queste poche righe. Abbiamo espunto in maniera arbitraria ma ragionevole quelli che attengono all'idoneità o meno degli omosessuali ad adottare, quelli che attengono alla violazione della presunta naturalità della genitorialità, della famiglia e simili.\r\nPeraltro non siamo di fronte a una pratica che può essere bollata come un prodotto degenerato del relativismo come soprattutto da parte cattolica si è voluto asserire. A proposito ci pare illuminante un racconto che ci viene dalla storia romana, perché getta luce su un'epoca in cui questa pratica non era affatto sconosciuta né vergognosa né aveva a che fare con un mercimonio ma a gestirla erano naturalmente gli uomini. E' il caso di Catone il Giovane che secondo Appiano (la storia è raccontata nel \"Bellum Civile\", siamo quindi alla fine della Repubblica) prestò la moglie ad un amico che non poteva avere figli per poi riprenderla tranquillamente in casa con sé (ci dice lo stesso Appiano). Nulla sappiamo del consenso della giovane donna che si chiamava Marzia, sappiamo però che Catone chiese il consenso al padre di lei, tanto per essere chiari.\r\nNei podcast della trasmissione che seguono l'articolo sentirete le voci dei redattori e di due redattrici che sono intervenute ad hoc sul tema. Ma sentirete soprattutto le voci di Carlotta del collettivo Ambrosia di Milano che prova a riportarci i termini di un dibattito svoltosi l'8 marzo a Milano dal significativo titolo: \"GPA e maternità surrogata: mercificazione dei corpi o autodeterminazione?\"; Antonio, delle Famiglie Arcobaleno, che si è rivolto alla GPA in California; l'intervento, scritto, di Silvia Federici, storica femminista e operaista; Marina Terragni che introduce un'intervista a Daniela Danna autrice del libro \"Contract children\" alla Libreria della donne di Milano; la bioeticista Chiara Lalli. L'intenzione della redazione, nell'impossibilità di trovare una sintesi, è di mettere in luce se in questa pratica, già molto diffusa nel mondo e ascrivibile alle coppie omosessuali per una percentuale risibile, sia prevalente l'aspetto di autodeterminazione e libertà per la donna di scegliere se sottoporsi in maniera altruistica o retribuita a una \"maternità per conto terzi\" o se sia superiore l'assoggettamento che il mercato compie sul corpo della donna povera che non è libera, innanzitutto dal bisogno, nel momento in cui decide di prestare il proprio corpo. Diciamo innanzitutto che non c'è nulla da immaginare ed è già dura realtà un grande mercato di occidentali e non, più o meno facoltosi, che vanno di fatto a comperarsi un figlio da donne che vivono in condizioni di povertà, magari assoggettate a forme di sfruttamento (con tutta probabilità gestite da maschi), per cui le gestanti percepiscono una piccola parte del compenso pagato. Esistono poi molte altre implicazioni. Il bambino, in questa pratica, soffre? Riporta traumi seri? Molti scienziati sostengono di sì. In ogni caso: vale la pena correre questo rischio? Ha senso contrattualizzare un aspetto tanto intimo dell'umano? Cosa succede quando la donna non se la sente, in definitiva, di abbandonare il proprio figlio? Cosa succede dei bambini \"difettosi\" prodotti da queste cliniche che sfornano bambini? I committenti li rifiutano e spesso la madre naturale (a maggior ragione se non genetica) non li vuole avendoli prodotti per altri.\r\nL'impressione nostra [a scrivere sono i redattori del mercoledì mattina] è che solo accettando un passaggio ulteriore di reificazione dell'umano si possano ignorare simili problematiche. Non ci convince in particolare l'idea di seguire la tecnica in tutto ciò che essa rende possibile a prescindere dalle relazioni di potere che la producono e della struttura economico-sociale che la innerva.\r\nAscolta il podcast della trasmissione a cura della redazione informativa di Radio Blackout\r\npodcast_RBO_speciale_GPA_low","23 Marzo 2016","2016-03-29 20:47:53","Maternità, gestazione o produzione di bambini?",1458766862,[145,146,147,148,149],"http://radioblackout.org/tag/diritti-glbtq/","http://radioblackout.org/tag/gender/","http://radioblackout.org/tag/gpa/","http://radioblackout.org/tag/maternita-surrogata/","http://radioblackout.org/tag/utero-in-affitto/",[28,22,151,17,15],"gpa",{"post_content":153,"post_title":157},{"matched_tokens":154,"snippet":155,"value":156},[85,104],"dura realtà un grande mercato \u003Cmark>di\u003C/mark> occidentali e non, \u003Cmark>più\u003C/mark> o meno facoltosi, che vanno","Nelle settimane scorse in seguito alla discussione del ddl \u003Cmark>Cirinnà\u003C/mark> si è cominciato a parlare in Italia \u003Cmark>di\u003C/mark> gestazione per altri peggio detta \"maternità surrogata\". 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In un messaggio su Twitter, il responsabile ha avvertito che gli attentati in Libano proseguiranno fino a quando il movimento Hezbollah non si ritirerà dalla vicina Siria.\r\n\r\nUn messaggio chiaro che mostra in modo inequivocabile come la guerra civile siriana si stia estendendo anche nel vicino Libano, acuendo le tensioni tra sunniti e shiiti.\r\n\r\nA far da eco alle bombe di Beirut, il giorno successivo, ben sette autobomba sono scoppiate in altrettanti quartieri di Baghdad, tutti a maggioranza shiita. Il bilancio è stato di 20 morti e 60 feriti.\r\nLe esplosioni sono avvenute attorno alle sette e mezza di mattina nei quartieri di Sadriya, Karrada, Shaab, Tobchi, Azamiya e Amil. L’episodio più grave si è verificato a Sadriya, una zona abitata per lo più da sciiti, dove l’autobomba è esplosa nei pressi di un mercato popolare.\r\nIn Iraq l’ultima ondata di attentati e violenze era coincisa domenica con la festività religiosa dell’Ashura. 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Secondo la Missione di assistenza dell’Onu in Iraq (Unami), dall’inizio dell’anno le vittime della guerra civile non dichiarata che continua a scuotere il paese sono state 5700.\r\nA pochi mesi dalle elezioni legislative, in programma ad aprile, il governo dello sciita Nouri Al Maliki ha fatto incarcerare nella regione di Baghdad numerosi attivisti sunniti, accusati di appartenere a gruppi affiliati ad Al Qaida.\r\n\r\nLa grande partita mediorientale si gioca anche sulla pelle delle tante persone che vengono tritate in un infinito stillicidio di morti.\r\n\r\nIl quadro delle alleanze sta subendo alcuni mutamenti inediti, che segnalano il riposizionamento dei maggiori attori sulla scena.\r\nLe relazioni tra Stati Uniti e Israele sono al minimo storico, persino peggiori del 1982, quando Israele attaccò ed invase il Libano meridionale contro la volontà del potente alleato.\r\nIsraele sta facendo di tutto per inceppare il processo di pace tra Iran e Stati Uniti, che invece sta faticosamente andando avanti.\r\nGli Stati Uniti stanno cercando di ridefinire la propria posizione nell'area, smarcandosi progressivamente dall'ingombrante alleanza con i sauditi. Non è certo casuale che l'ammnistrazione Obama abbia annunciato un programma energetico che dovrebbe portare gli Stati Uniti ad una sostanziale autosufficienza nell'approvigionamento degli idrocarburi, che sarebbe limitata all'area del Nafta, la zona di libero scambio tra gli stessi Stati Uniti, il Canada e il Messico.\r\nLa decadenza dal ruolo di potenza mondiale assoluta e l'affermarsi di una stagione caratterizzata di un'estesa multipolarità spinge gli Stati Uniti ad evitare la contrapposizione secca con l'Iran, che oggi, grazie ad Hezbollah in Libano e alla situazione favorevole in Iraq, è molto più forte che in passato. Era dai tempi di Ciro il Grande che i persiani non avevano uno sbocco agevole sul Mediterraneo.\r\nNell'area lo scontro, che è anche confessionale, tra le aree a prevalenza shiita e quelle sunnite si sta intensificando. Ne sono il segno tangibile i morti di Beirut e Baghdad della scorsa settimana.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello.\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2013 11 22 stefanone libano\r\n\r\n ","22 Novembre 2013","2018-10-17 22:10:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/11/403x296_231362_libano-autobomba-esplode-in-quartier-200x110.jpg","La grande partita del medioriente","podcast",1385141595,[262,263,264,265,266],"http://radioblackout.org/tag/arabia-saudita/","http://radioblackout.org/tag/iran/","http://radioblackout.org/tag/iraq/","http://radioblackout.org/tag/libano/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/",[242,234,232,236,240],{"post_content":269},{"matched_tokens":270,"snippet":271,"value":272},[103,104,85],"situazione favorevole in Iraq, è \u003Cmark>molto\u003C/mark> \u003Cmark>più\u003C/mark> forte che in passato. 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Allo stesso tempo però, non troppo sappiamo di cosa materialmente sta progettando per “l’impero” questa nuova articolazione governativa quale è l’alleanza pericolosissima tra Trump e Musk o, per meglio dire, fra Silicon Valley e repubblicani. Quasi niente trapela, invece, alle nostre latitudini, di come si stanno organizzando le persone negli Stati Uniti per fronteggiarla.\r\n\r\nDi questo e molto altro abbiamo avuto la fortuna di parlare con un compagno statunitense del collettivo CrimethInc.\r\nNella scorsa puntata di Harraga, in onda su Radio Blackout, abbiamo tradotto e mandato in onda dei contributi audio inviatici dal compagno.\r\n\r\nNel primo audio gli abbiamo chiesto di raccontarci, partendo da una ricostruzione storica, come si sta evolvendo la struttura governativa statunitense dall’elezione di Trump, e come lo Stato stia tentando di riorganizzare la società con la complicità e l’alleanza tra suprematisti bianchi, capitalisti e fascisti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/CrimePodcast1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nl secondo contributo, partendo proprio dal clima politico-ideologico raccontato sopra, cerca di leggere i progetti più squallidi annunciati dal nuovo esecutivo: dalle deportazioni di massa e l’annessione di nuovi territori, fino ad arrivare ad una ridefinizione generale di tipo economico-sociale improntata su un capitalismo – ancor più – selvaggio e mortifero.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/CrimePodcat2.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer infine giungere al racconto del compagno su come le persone si stanno auto organizzando contro il dilagare di politiche a sfondo nazista. 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