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Non a caso si tratta di due stati inventati dal colonialismo occidentale che ha snaturato gli equilibri locali, creando stati falliti anche nelle prospettive storiche che si sono evolute tra contraddizioni indotte e preminenza di culture – come di sette – minoritarie, fino a una frammentazione impossibile da comporre, soprattutto in un momento in cui ogni attore in commedia si trova a dover valutare orizzonti futuribili condizionati da variabili difficili da valutare, sia per risorse, sia per difficoltà finanziarie, sia per spregiudicatezza e dilettantismo... gli elementi sono molti per riuscire a orientarsi nelle molte mosse in atto. Scomposte, senza una prospettiva chiara e con le grandi potenze che tendono forse a ridurre la loro esposizione, pur continuando a tentare di spartirsi porzioni di territorio e di risorse.\r\n\r\nCi si trova in una fase in cui la tendenza è alla frammentazione e la debolezza di ogni protagonista consente contrapposizioni e alleanze tali da scomporre il quadro per ricostruirlo ogni volta ex novo. Ora in Yemen quelli che erano alleati delle forze filosaudite si sono smarcati e costituiscono un terzo polo, riconducibile agli emiratini, indebolendo la famiglia saudita nella contrapposizione con gli Houthi che sono sciiti non così ortodossi con gli iraniani, che comunque appoggiano strategicamente. Allo stesso modo la scatola di sabbia libica va assumendo sempre più la medesima parcellizzazione di potere su base tribale e di interessi geopolitici intrecciati alle spartizioni di risorse. Rimangono le divisioni e le contraddizioni tra luoghi: Aden e Tobruk, San'aa e Tripoli; montanari sciiti vs. sunniti dei grandi porti sul Mar Rosso, tribù sahariane e fratelli musulmani di Misurata, alleati di europei, a cui si contrappongono altre fazioni sunnite; cosiddette primavere arabe e interessi cinesi che si scontrano in territori disegnati non a caso a freddo dal colonialismo storico, i cui retaggi proseguono finora perché quei territori servono così, frammentati, irredentisti e senza un'anima unitaria.\r\n\r\nMassimo Campanini, islamista, storico del vicino oriente, docente, ha dischiuso per noi un percorso che consente di collocare la situazione yemenita e libica nel puzzle delle manovre locali e globali che interessano il Vicino Oriente, considerando crisi petrolifere, alleanze strategiche e condizionamenti etno-religiosi della regione, in cui le grandi potenze lanciano le loro sfide per controllare zone e risorse:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/2020_04_30_campanini-Libia-Yemen.mp3\"][/audio]\r\n\r\nGuasti neocoloniali in nazioni inventate dove portare guerre per procura","1 Maggio 2020","2020-05-01 01:33:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/yemen_stato-spartito-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/yemen_stato-spartito-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/yemen_stato-spartito-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/yemen_stato-spartito.jpg 700w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Stati coloniali falliti: mosaici libico e yemenita allo specchio",1588296638,[147,148,149],"http://radioblackout.org/tag/guerre-per-procura/","http://radioblackout.org/tag/libia/","http://radioblackout.org/tag/yemen/",[151,152,153],"guerre per procura","libia","yemen",{"post_content":155},{"matched_tokens":156,"snippet":157,"value":158},[87],"e Tobruk, San'aa e Tripoli; \u003Cmark>montanari\u003C/mark> sciiti vs. sunniti dei grandi","Due dei pochi luoghi del pianeta in cui il covid19 rimane in secondo piano sono Yemen e Libia. 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In mezzo l’ex vicesindaco di Torino, Guido Montanari, e il maitre a penser del “bene comune” Ugo Mattei.\r\nNel cortile interno i lavoratori di Casa Rider, che da due anni si incontravano e organizzavano in quello spazio, non hanno accettato il confronto con il comune e si sono barricati all’interno.\r\nQuando la polizia ha fatto irruzione ha identificato i presenti, senza altre prove muscolari o volar di carte timbrate.\r\nUno sgombero soft anche per i riottosi rider del Deliverance Project era necessario a mantenere intatta l’immagine dialogante della giunta cittadina, sempre pronta ad allungare la mano a chi collabora, senza agitare lo spettro del conflitto sociale.\r\nNello sgombero i rider hanno perso un luogo di aggregazione e la preziosa ciclofficina, uno strumento di mutuo appoggio tra lavoratori nei fatti dipendenti, ma formalmente autonomi, che sulle strade rischiano ogni giorno la vita. Cinque morti e decine di feriti solo nell’ultimo anno.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Marco, uno dei rider sgomberati questa mattina\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/2019.11.19-09.00.sgombero_casa_raider.mp3\"][/audio]","19 Novembre 2019","2019-11-19 12:26:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/riders-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"118\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/riders-300x118.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/riders-300x118.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/riders-768x302.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/riders-1024x402.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/riders.jpg 1458w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sgomberata Casa Rider",1574166349,[182],"http://radioblackout.org/tag/sgombero-casa-rider/",[184],"sgombero casa rider",{"post_content":186},{"matched_tokens":187,"snippet":189,"value":190},[188],"Montanari","l’ex vicesindaco di Torino, Guido \u003Cmark>Montanari\u003C/mark>, e il maitre a penser","Questa mattina intorno alle 7 un imponente schieramento di polizia è entrata nel complesso della Cavallerizza per sgomberare chi non aveva accettato l’accordo siglato tra gli “artisti” e Comune di Torino. 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Il sentimento di dolore davanti alle rovine fumanti della cattedrale parigina è stato subito sfruttato da Macron per rimandare l’annuncio delle poche misure prese in reazione al movimento dei gilet gialli e invocare l’unità nazionale. Nel frattempo si tace sul vergognoso piano di tagli pubblici nella prevenzione e tutela del patrimonio artistico (servivano da anni 150 milioni di euro per restaurare Notre Dame, mai stanziati). Suppliscono, in ritardo, allo Stato milionari mecenati protagonisti di clamorosi casi di evasione fiscale, che tirano fuori dal portafoglio milioni come fossero noccioline nel tripudio della stampa. In fondo il caso Notre dame è in prima pagina mentre la distruzione di siti di immenso valore in zone lontane dallo sguardo bianco e occidentale può essere relegata in secondo piano.\r\nNe abbiamo parlato con Tomaso Montanari, storico dell’arte e professore ordinario all’UNISTRASI\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/notreDameParis.mp3\"][/audio]","17 Aprile 2019","2019-04-17 11:37:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/000_1FO257-e1555352219854-1024x640-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"188\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/000_1FO257-e1555352219854-1024x640-300x188.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/000_1FO257-e1555352219854-1024x640-300x188.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/000_1FO257-e1555352219854-1024x640-768x480.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/000_1FO257-e1555352219854-1024x640.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Notre Dame: contro la messa di melassa",1555501033,[233],"http://radioblackout.org/tag/notredame/",[235],"notredame",{"post_content":237},{"matched_tokens":238,"snippet":239,"value":240},[188],"Ne abbiamo parlato con Tomaso \u003Cmark>Montanari\u003C/mark>, storico dell’arte e professore ordinario","Un profluvio di ipocrisie ha invaso i giornali di tutto il mondo dopo l’incendio di Notre Dame. 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I movimenti, che in quegli anni scelsero di sfidare i potenti del mondo, assediando gli incontri, dove si affinavano le politiche che hanno reso più tagliente e aguzza la piramide sociale, si sono inabissati. Il moltiplicarsi dei fronti di guerra, l'inaridirsi in percorsi istituzionali, l'incapacità di cogliere l'occasione di tessere reti autonome dal quadro politico, ne hanno segnato la fine.\r\nOggi, la scarsa reattività dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, dei senza reddito agli attacchi convergenti di governo e padroni, il moltiplicarsi contestuale di misure di disciplinamento sociale, ci mettono di fronte ad una strada tutta in salita.\r\n\r\nNel contenitore ReSetG7 si sono confrontate, senza però trovare una forte sintesi, diverse anime.\r\n\r\nTra chi ha scelto le periferie della città, lasciando i G7 nella loro residenza di caccia, e chi invece ha puntato sui luoghi e sui simboli, la distanza si è accorciata senza tuttavia mai colmarsi del tutto. Gli uni hanno attraversato le periferie, per dare rappresentazione alle lotte dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, che, sia pure in forme minoritarie, mettono in difficoltà i padroni, gli altri si sono concentrati sulla metafora dell'assedio, del Palazzo, della Reggia, della ghigliottina.\r\nLa Questura, ha messo in campo una militarizzazione imponente, ma discreta, con una gestione di piazza senza particolari eccessi. Sanna ha calato le carte pesanti solo dopo la fine del vertice, arrestando due attivisti No G7. Ad Andrea, uno di loro, dopo l'udienza di convalida, è stato imposto l'obbligo di dimora a Bussoleno.\r\n\r\nVale la pena chiarire subito un fatto. Nella tre giorni contro il G7 sono scese in piazza minoranze agenti, mai grandi folle capaci di dare qualche grattacapo ai potenti chiusi nella Reggia.\r\nLa radicalità degli obiettivi e il radicamento sociale sono condizioni indispensabili ad innescare processi capaci di mutare senso ai tempi che siamo forzati a vivere. Questo G7 è stato però un'occasione di costruire e rafforzare le relazioni sul territorio in vista delle sfide dell'autunno.\r\nPer questa ragione ampi settori di movimento hanno puntato su un corteo di lavoratori e lavoratrici che partisse da Porta Palazzo, inoltrandosi per le strade di Barriera, sostando a lungo per confrontarsi con la gente. Una scommessa vinta. Lo dimostra il suo crescere durante il percorso: tante persone si sono unite alla manifestazione, i negozi sono rimasti aperti e la gente era in strada nonostante la campagna di criminalizzazione degli ultimi giorni e i divieti invocati dai due presidenti della sesta e settima circoscrizione, Carlotta Silvestri e Luca Deri. \r\nIn Barriera hanno manifestato circa 500 lavoratori, precari, disoccupati, le vittime delle politiche dei G7 rinchiusi nella Reggia di Venaria. Tutti insieme dietro allo striscione “Contro i padroni del mondo. La nostra lotta”.\r\nQuest'iniziativa ha rappresentato il tentativo, simbolico e reale, di rimettere al centro le periferie, luoghi dove si può creare la miscela capace di accendere un processo di trasformazione sociale.\r\nQuello stesso giorno un corteo di trecento studenti, cui si è unito un gruppetto di No Tav, ha percorso del vie del centro: un tentativo di avvicinarsi a piazza Carlina è finito con una breve carica. In serata, mentre in Barriera si stava svolgendo l'assemblea finale con cui si è chiuso il corteo dei lavorator*, un centinaio di attivisti si è mosso da Palazzo Nuovo, occupato dagli studenti, verso piazza Carlina. É finita con una carica in via Po per impedire l'avvicinamento all'albergo delle delegazioni. \r\n\r\nLe manifestazioni erano cominciate giovedì 28 con “Reclaim the street”, la parade che ha attraversato le zone della movida con lo slogan “A noi le strade, a voi i privè”.\r\n\r\nSabato mattina volantinaggio al mercato di corso Cincinnato e un corteo per il quartiere, prima della partenza della manifestazione pomeridiana diretta alla Reggia, dove era prevista la conferenza stampa finale del G7.\r\nMille e quattrocento manifestanti, partiti dalle Vallette, hanno attraversato la periferia di Venaria, dove le case dormitorio e la scuola sono accanto ai tralicci dell'alta tensione e alla tangenziale, dirigendosi verso piazza Matteotti, dove comincia la strada pedonale che immette nel piazzale della Reggia.\r\nL'ingresso all'area pedonale era chiuso da grate, camion con idrante e un nugolo di poliziotti dell'antisommossa e digos.\r\nLa testa del corteo, a mani nude e con tre carrelli pieni di enormi brioche di gommapiuma, ha provato a passare. È partita una breve carica, durante la quale la digos è riuscita prendere un manifestante pesarese. Dal corteo sono partiti fuochi d'artificio contro la polizia che ha replicato con un fittissimo lancio di lacrimogeni, che hanno reso l'aria irrespirabile. Il corteo è arretrato in strada. Dopo una mezz'ora nuovo lancio pirotecnico dai manifestanti e nuovo areosol al Cs dalla polizia.\r\n\r\nIn serata la sindaca di Torino si è congratulata con la polizia, il suo vice Montanari, anima “sinistra” del governo della città, schierato con i manifestanti, si è affrettato a dividerli in buoni e cattivi, per mantenere il piede in due scarpe.\r\n\r\nIl G7 è finito. Restano aperte le tante questioni sulle quali si sono articolate le varie piazze. Prima tra tutte la crescita di un movimento radicale e radicato che sappia mettere in difficoltà padroni e governanti.\r\n\r\nAbbiamo chiacchierato di questi temi con un sindacalista di base, Stefano che ha partecipato alla tre giorni di lotta contro il G7.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 10 03 capello g7","3 Ottobre 2017","2017-10-05 19:34:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/G7_biscotti1_Adn-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/G7_biscotti1_Adn-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/G7_biscotti1_Adn-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/G7_biscotti1_Adn.jpg 400w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Oltre il G7. 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Abbiamo realizzato il tutto in differita, proprio perchè mentre stavamo registrando l'intervista, Francesca si stava recando in macchina verso Ginevra per portare la voce dei lavoratori di fronte agli azionisti del fondo Richemont che controlla, tra gli altri brand, Montblanc.\r\n\r\nGià l'anno scorso lavoratori, membri del sindacato e solidali erano andati a ricordare le responsabilità diretta a questi azionisti, la cui somma di fatturato dell'anno scorso ammontava a circa 21 miliardi di euro, guadagnati sul sangue di lavoratori costretti a lavorare dalle 12 alle 14 anche 15 ore al giorno, senza alcun dispositivo per la sicurezza e pagati 3 euro all'ora.\r\n\r\nFrancesca ci racconta nello specifico come è andata l'anno passato la contestazione a Ginevra e ci spiega le diversità con quelle che si terranno il 10 Settembre, perchè ci saranno di nuovo i lavoratori coinvolti nella vertenza Montblanc in presidio davanti all'Hotel Intercontinental, ma ci sarà anche una voce di critica dall'interno dell'assemblea di azionisti che proprio li avrà luogo. 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Nello specifico stiamo parlando della seconda proiezione organizzata a Torino del film \"Portuali\" diretto da Perla Sardella, che avverrà il 16 settembre alle 20 presso il Circolo OST Barriera di via Pietracqua 9 a Torino. 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Abbiamo chiesto a Lorenzo perchè come USB Piemonte hanno scelto di fare quesa proiezione, di raccontarci qualcosa riguardo a questo film e poi abbiamo rilanciato le prossime iniziative che vede coinvolto il sindacato di base,\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/F_m_09_09_Lorenzo-Montanari-su-proiezione-portuali.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[346],{"field":161,"matched_tokens":347,"snippet":343,"value":344},[188],{"best_field_score":165,"best_field_weight":166,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":49,"score":167,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":49},{"document":350,"highlight":486,"highlights":491,"text_match":163,"text_match_info":494},{"comment_count":49,"id":351,"is_sticky":49,"permalink":352,"podcastfilter":353,"post_author":354,"post_content":355,"post_date":356,"post_excerpt":55,"post_id":351,"post_modified":357,"post_thumbnail":358,"post_title":359,"post_type":334,"sort_by_date":360,"tag_links":361,"tags":428},"94160","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-9-al-15-dicembre-2024/",[290],"harraga","Lunedì 9 ore 13,00 - American punk hc 80's - Washington, Oregon 75 minuti [Radio blackout, Radio Kebab]: Speciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/American-punk-hc-80s-Washington-Oregon_75.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 11 ore 08,30 - Audiodocumentario Saharawi pt.3 26 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_3Tullio-Togni_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 08,30 - Report su AI e confini 22 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nEstratti dalle puntate del 17 e 24 luglio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia:\r\n\r\nSi è recentemente tenuto un incontro internazionale – curato da Statewatch e EuroMed Rights – sulle frontiere tecnologiche della Fortezza Europa.\r\n\r\nAscoltiamo alcuni contributi inviatici da Antonella Napolitano, curatrice del report Artificial intelligence: the new frontier of the EU’s border externalisation strategy nei quali si affronta la dimensione economica, tecnologica, ma anche di eccezione normativa e morale, che caratterizza le evoluzioni della War on Migrants.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/antonella-ai-border1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 08,30 - Podcast Franti pt.3 28 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-3_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 13,30 - Escartoun, la federazione delle libertà 23 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nItinerari di autonomia, eresia e resistenza nelle Alpi Occidentali.\r\n\r\nNel 1713 il Trattato di Utrecht pone fine alla vicenda storica della Confederazione degli Escartons. Formalmente nata nel 1343 con la Grande Charte des Libertès Briançonnaises, essa è in realtà il culmine di un’organizzazione secolare di comunità federate tra loro, eredi di una millenaria resistenza che oppone i montanari delle Alpi ai poteri che si sono susseguiti nei tentativi di “pacificare” e “normalizzare” un territorio ribelle, sempre in lotta a difesa della propria autonomia. 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Live @ Blackout Fest 2001 42 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBLACKOUT FA LA FESTA era il titolo che campeggiava sul manifesto blu della ennesima iniziativa a sostegno della nostra radio. Correva l’anno 2001, mancava poco più di un mese al G8 di Genova e molte energie e attenzioni erano calamitate da quell’evento. Eppure la ciurma dei centocinquedueecinquanta riuscì a mettere in piedi un programma fitto di serate musicali: una ska, due punk, una di folk occitano, una reggae dub, oltre a un mercoledì dedicato a teatro e performance, per finire l’ultimo sabato con altri concerti e i dischi Toretta Stile da Roma.\r\nL’esibizione di venerdì 15 dei canadesi DOA era un po’ l’asso nella manica di quelle giornate e in effetti il concerto andò benissimo, un sacco di persone e anche due interventi al microfono di qualcuno dal pubblico (con parole nobili e imperiture).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/D.O.A.-live-@-Blackout-Fest-2021_42.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 09,00 - Tutta colpa dei padroni? 5 8 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\nPaghiamo imposte e contributi perché lo Stato garantisca servizi pubblici e previdenza sociale, giusto? In teoria sì, ma nella realtà più della metà delle nostre tasse finisce in tasca a padroni e banchieri.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.5_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 10,00 - Psychotronic Radio vol.5 35 minuti [Radio blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Psychotronic-Radio-vol.5_35.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 13,30 - La perla di Labuan - Billy the kid pt.1 30 minuti [Radio Blackout, La perla di Labuan]: Dagli archivi di blackout, estraiamo con sommo piacere questa mini serie a puntate che la trasmissione \"La perla di Labuan\", condotta dal compianto Riccardo Borgogno, aveva dedicato al leggendario Billy The Kid.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/La-perla-di-Labuan-Billy-the-kid-pt.1_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","11 Dicembre 2024","2024-12-15 22:12:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black holes dal 9 al 15 Dicembre 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Live @ Blackout Fest 2001 42 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBLACKOUT FA LA FESTA era il titolo che campeggiava sul manifesto blu della ennesima iniziativa a sostegno della nostra radio. Correva l’anno 2001, mancava poco più di un mese al G8 di Genova e molte energie e attenzioni erano calamitate da quell’evento. Eppure la ciurma dei centocinquedueecinquanta riuscì a mettere in piedi un programma fitto di serate musicali: una ska, due punk, una di folk occitano, una reggae dub, oltre a un mercoledì dedicato a teatro e performance, per finire l’ultimo sabato con altri concerti e i dischi Toretta Stile da Roma.\r\nL’esibizione di venerdì 15 dei canadesi DOA era un po’ l’asso nella manica di quelle giornate e in effetti il concerto andò benissimo, un sacco di persone e anche due interventi al microfono di qualcuno dal pubblico (con parole nobili e imperiture).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/D.O.A.-live-@-Blackout-Fest-2021_42.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 09,00 - Tutta colpa dei padroni? 5 8 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\nPaghiamo imposte e contributi perché lo Stato garantisca servizi pubblici e previdenza sociale, giusto? In teoria sì, ma nella realtà più della metà delle nostre tasse finisce in tasca a padroni e banchieri.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.5_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 10,00 - Psychotronic Radio vol.5 35 minuti [Radio blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Psychotronic-Radio-vol.5_35.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 13,30 - La perla di Labuan - Billy the kid pt.1 30 minuti [Radio Blackout, La perla di Labuan]: Dagli archivi di blackout, estraiamo con sommo piacere questa mini serie a puntate che la trasmissione \"La perla di Labuan\", condotta dal compianto Riccardo Borgogno, aveva dedicato al leggendario Billy The Kid.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/La-perla-di-Labuan-Billy-the-kid-pt.1_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[492],{"field":161,"matched_tokens":493,"snippet":489,"value":490},[87],{"best_field_score":165,"best_field_weight":166,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":49,"score":167,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":49},{"document":496,"highlight":767,"highlights":771,"text_match":163,"text_match_info":774},{"comment_count":49,"id":497,"is_sticky":49,"permalink":498,"podcastfilter":499,"post_author":328,"post_content":500,"post_date":501,"post_excerpt":55,"post_id":497,"post_modified":502,"post_thumbnail":358,"post_title":503,"post_type":334,"sort_by_date":504,"tag_links":505,"tags":637},"91234","http://radioblackout.org/podcast/black-holesworm-holes-dal-29-luglio-al-4-agosto-2024/",[292],"Lunedì 29 ore 9 - Report su AI e confini 22 minuti [Radio Blackout, Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nEstratti dalle puntate del 17 e 24 luglio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia:\r\n\r\nSi è recentemente tenuto un incontro internazionale – curato da Statewatch e EuroMed Rights – sulle frontiere tecnologiche della Fortezza Europa.\r\n\r\nAscoltiamo alcuni contributi inviatici da Antonella Napolitano, curatrice del report Artificial intelligence: the new frontier of the EU’s border externalisation strategy nei quali si affronta la dimensione economica, tecnologica, ma anche di eccezione normativa e morale, che caratterizza le evoluzioni della War on Migrants.\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 29 ore 13:30 - Estrus records 38 minuti [Estrus Records]:\r\n\r\nShovelin’ The Shit Since ’87 il libro definitivo sulla storia dell’etichetta GaragePunkTrashSurfR’n’r statunitense ESTRUS RECORDS\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 29 ore 21 - Psychotronic radio vol. 5 34 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 9 - Escartoun, la federazione delle libertà 23 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nItinerari di autonomia, eresia e resistenza nelle Alpi Occidentali.\r\n\r\nNel 1713 il Trattato di Utrecht pone fine alla vicenda storica della Confederazione degli Escartons. Formalmente nata nel 1343 con la Grande Charte des Libertès Briançonnaises, essa è in realtà il culmine di un’organizzazione secolare di comunità federate tra loro, eredi di una millenaria resistenza che oppone i montanari delle Alpi ai poteri che si sono susseguiti nei tentativi di “pacificare” e “normalizzare” un territorio ribelle, sempre in lotta a difesa della propria autonomia. Un cammino incompiuto, come dimostra la resistenza che in Valsusa continua; una resistenza che oggi, confrontandosi con i propri precedenti passi, non può che acquistare ulteriore consapevolezza e forza per le battaglie presenti e per quelle a venire.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 12:30 - Tutta colpa dei padroni? 7 12 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\nVuoi gli aumenti? Sciopera! Scopri falsi miti, regole e problematiche di questa formidabile arma dei lavoratori.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 17:30 - Fratture: Contro la guerra alle droghe 48 minuti [Fratture]:\r\n\r\nIl collettivo Fratture si occupa di cronaca e analisi del carcere e della società che lo alimenta.\r\nIn questo podcast si affronta il tema della guerra alle droghe, della riduzione del danno, del rapporto tra sostanze e detenzione, grazie a un'intervista alle Chemical Sisters.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 22:30 - Musick To Play In The Dark intervista i The Danse Society 71 minuti [Radio Blackout, Musick to play in the dark]:\r\n\r\nUna lunga intervista chiacchierata, realizzata con due componenti dei The Danse Society, all'interno della trasmissione Musick to play in the dark.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 00:30 - IconOut Records - Disco funk mix 61 minuti [IconOut Records]:\r\n\r\nMixtape sul genere disco funk compilato dalla IconOut Records.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 31 ore 9 - Ruanda 1994 26 minuti [Radio Blackout, Radio Kalakuta]:\r\n\r\nA 30 anni dal genocidio dei Tutsi e degli Hutu moderati raccontiamo gli antefatti della colonizzazione belga che ha seminato l’odio etnico e le responsabilita’ dei francesi nel sostegno al governo dell’hutu power .\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 31 ore 16 - Podcast Franti pt. 4 53 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 9 - Sfruttamento settore alberghiero 22 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nInchiesta e testimonianze sullo sfruttamento nel settore alberghiero e del lusso\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 15 - American punk hc 80's - Illinois 62 minuti [Radio Blackout, Radio kebab]:\r\n\r\nSpeciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 19 - L'alba di tutto pt.3 73 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nL’alba di tutto è un libro che ha la modesta pretesa di riscrivere la storia dell’umanità, partendo da presupposti tanti banali quanto innovativi: e se trattassimo gli esseri umani (tutti) come capaci di ragionare, decidere, scegliere per se stessi e sperimentare modalità di organizzazione sociale? Se smettessimo di proiettare le nostre istanze politiche su un passato di migliaia e migliaia di anni? Se studiassimo i reperti archeologici con sguardo libero e non con i prosciutti liberali sugli occhi? Ci renderemmo conto che la storia dell’umanità è stata un carosello di infinite possibilità di organizzazione sociale, moltissime delle quali avevano modalità pratiche per contenere il potere e garantire la libertà a tutt.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 9 Lettera Samah Jabr su massacro a Gaza 11 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n“Testimoniare affinché le umiliazioni, le torture, le conseguenze dell’occupazione non rimangano sepolte nel silenzio e non consumino per sempre l’anima di chi vi si oppone”.\r\n\r\nLettura di un messaggio di Samah Jabr, psichiatra Palestinese che lavora a Gaza, inviato al collettivo anti-psichiatrico Antonin Artaud il 17/11/2023\r\n\r\nAutrice del libro “Dietro i fronti. Cronache di una psichiatra psicoterapeuta palestinese sotto occupazione” e “Sumud. Resistere all’oppressione” editi da Sensibili alle foglie.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 13:30 Intervista al musicista portoghese RAIA 22 minuti [Radio Blackout, No trip for cats]:\r\n\r\nIntervista al musicista portoghese RAIA realizzata dalla redazione di No Trip For Cats\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 19 Quelli della THC Blob 40 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl meglio di “Quelli della THC” remixato per il vostro sballo ma anche per la vostra cura.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore 9 Un sabato italiano megamix 61 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nMixtape di musica italiana realizzato durante il periodo pandemico da radio kebab\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore Una tendenza eccessiva in tutto 60 minuti [Federico Pit]:\r\n\r\nIn memoria di Alberto Grifi e di tuttɜ lɜ giovanɜ del Parco Lambro\r\n\r\nDiscorso iniziale di Fabrizio Passarella - Digital collage realizzati con pagine di giornali e riviste di movimento del periodo\r\n\r\nDedicato a M.\r\n\r\nIl mixtape rende omaggio al movimento italiano degli anni '70 ricordando la storia del « meraviglioso disastro» dell'edizione del 1976 del « festival del proletariato giovanile di Parco Lambro ».\r\n\r\nAlla sua sesta edizione il festival, nato dal sogno di unire la parte psichedelica del movimento con la parte più politicizzata (legata alle esperienze dei gruppi quali Lotta continua, Avanguardia Operaia, ecc.) registra la sua più grande crisi.\r\n\r\nSi verifica infatti una grossa spaccatura tra l'organizzazione del festival e la base dellɜ partecipantɜ.\r\n\r\nQuella di Parco Lambro è un’aggregazione sociale e politica, che vuole creare una città temporanea dentro la città. Ad affluire al festival sono ragazzɜ dei circoli del proletariato giovanile, delle radio libere, i collettivi femministi e omosessuali, alternativɜ e freaks.\r\n\r\nIl« personale» è politico, il comunismo si vuole concreto, sfacciato e immediato, la festa deve essere di tuttɜ. La contestazione della dimensione commerciale del festival si trasforma subito in una domanda di autogestione. Il palco viene occupato. Contro il caro prezzi di cibi e bevande cominciano gli espropri e contro tutti gli schemi morali borghesi si organizza una gigantesca tarantella e si comincia a ballare nudi. Sul lungo '68 italiano tuttavia, e anche su Parco Lambro, comincia ad affacciarsi anche « l'angelo del male »dell'eroina.\r\n\r\nGli Area, il leggendario gruppo psichedelico di Demetrio Stratos cominciano il loro live suonando « Caos parte II »: il pianista srotola due cavi scoperti in mezzo al pubblico collegati ad un sintetizzatore che se toccati interagiscono col suono e alzano le frequenze dello strumento.Subito dopo, il gruppo attacca con la sua versione de L'Internazionale.\r\n\r\nMusiche da queste label incredibili: Turspios, Random Numbers, Worst Records e altre...\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore 23:30 Dengue Dengue Dengue live al blackout fest 2018 72 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUna tempesta tropicale digitalizzata, sparata attraverso contorsioni di cumbia oscura e mega bassi direttamente dalla registrazione del live al Blkackout fest 2018\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 9 Con gli insorti Naxaliti pt. 1 e pt. 2 24 e 32 minuti [Radio Alpi libere]:\r\n\r\nBenvenuti in India. La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile…\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate di marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, a dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta di campo.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 20 Occult punk gang compilation per RBO 61 minuti [Occult punk gang]:\r\n\r\nOccult Punk Gang produce manifesti fotocopiati male da una grigia Milano, fa concerti e diffonde musica malsana. In questa edizione digitale puoi trovare un set fatto per Radio Blackout.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 22 Il direttore del teatro pt. 1 11 minuti [Michele Mazzani]:\r\n\r\nUna scurissima parabola del totalitarismo a cura del maestro svizzero Friedrich Dürrenmatt, letta e interpretata dal maestro della Scarnanza Michele Mazzani.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 00:30 Stato Brado Italo Libera Vinyl Mix 2020 50 minuti [Stato Brado]:\r\n\r\nA journey into freak music, groovy records, italo disco and everything in between run by Gabriele Guazzo.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","29 Luglio 2024","2024-07-29 17:09:27","Black Holes+Worm Holes dal 29 luglio al 4 agosto 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brucia]:\r\n\r\nEstratti dalle puntate del 17 e 24 luglio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia:\r\n\r\nSi è recentemente tenuto un incontro internazionale – curato da Statewatch e EuroMed Rights – sulle frontiere tecnologiche della Fortezza Europa.\r\n\r\nAscoltiamo alcuni contributi inviatici da Antonella Napolitano, curatrice del report Artificial intelligence: the new frontier of the EU’s border externalisation strategy nei quali si affronta la dimensione economica, tecnologica, ma anche di eccezione normativa e morale, che caratterizza le evoluzioni della War on Migrants.\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 29 ore 13:30 - Estrus records 38 minuti [Estrus Records]:\r\n\r\nShovelin’ The Shit Since ’87 il libro definitivo sulla storia dell’etichetta GaragePunkTrashSurfR’n’r statunitense ESTRUS RECORDS\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 29 ore 21 - Psychotronic radio vol. 5 34 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 9 - Escartoun, la federazione delle libertà 23 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nItinerari di autonomia, eresia e resistenza nelle Alpi Occidentali.\r\n\r\nNel 1713 il Trattato di Utrecht pone fine alla vicenda storica della Confederazione degli Escartons. Formalmente nata nel 1343 con la Grande Charte des Libertès Briançonnaises, essa è in realtà il culmine di un’organizzazione secolare di comunità federate tra loro, eredi di una millenaria resistenza che oppone i \u003Cmark>montanari\u003C/mark> delle Alpi ai poteri che si sono susseguiti nei tentativi di “pacificare” e “normalizzare” un territorio ribelle, sempre in lotta a difesa della propria autonomia. Un cammino incompiuto, come dimostra la resistenza che in Valsusa continua; una resistenza che oggi, confrontandosi con i propri precedenti passi, non può che acquistare ulteriore consapevolezza e forza per le battaglie presenti e per quelle a venire.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 12:30 - Tutta colpa dei padroni? 7 12 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\nVuoi gli aumenti? Sciopera! Scopri falsi miti, regole e problematiche di questa formidabile arma dei lavoratori.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 17:30 - Fratture: Contro la guerra alle droghe 48 minuti [Fratture]:\r\n\r\nIl collettivo Fratture si occupa di cronaca e analisi del carcere e della società che lo alimenta.\r\nIn questo podcast si affronta il tema della guerra alle droghe, della riduzione del danno, del rapporto tra sostanze e detenzione, grazie a un'intervista alle Chemical Sisters.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 22:30 - Musick To Play In The Dark intervista i The Danse Society 71 minuti [Radio Blackout, Musick to play in the dark]:\r\n\r\nUna lunga intervista chiacchierata, realizzata con due componenti dei The Danse Society, all'interno della trasmissione Musick to play in the dark.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 00:30 - IconOut Records - Disco funk mix 61 minuti [IconOut Records]:\r\n\r\nMixtape sul genere disco funk compilato dalla IconOut Records.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 31 ore 9 - Ruanda 1994 26 minuti [Radio Blackout, Radio Kalakuta]:\r\n\r\nA 30 anni dal genocidio dei Tutsi e degli Hutu moderati raccontiamo gli antefatti della colonizzazione belga che ha seminato l’odio etnico e le responsabilita’ dei francesi nel sostegno al governo dell’hutu power .\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 31 ore 16 - Podcast Franti pt. 4 53 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 9 - Sfruttamento settore alberghiero 22 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nInchiesta e testimonianze sullo sfruttamento nel settore alberghiero e del lusso\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 15 - American punk hc 80's - Illinois 62 minuti [Radio Blackout, Radio kebab]:\r\n\r\nSpeciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 19 - L'alba di tutto pt.3 73 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nL’alba di tutto è un libro che ha la modesta pretesa di riscrivere la storia dell’umanità, partendo da presupposti tanti banali quanto innovativi: e se trattassimo gli esseri umani (tutti) come capaci di ragionare, decidere, scegliere per se stessi e sperimentare modalità di organizzazione sociale? Se smettessimo di proiettare le nostre istanze politiche su un passato di migliaia e migliaia di anni? Se studiassimo i reperti archeologici con sguardo libero e non con i prosciutti liberali sugli occhi? Ci renderemmo conto che la storia dell’umanità è stata un carosello di infinite possibilità di organizzazione sociale, moltissime delle quali avevano modalità pratiche per contenere il potere e garantire la libertà a tutt.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 9 Lettera Samah Jabr su massacro a Gaza 11 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n“Testimoniare affinché le umiliazioni, le torture, le conseguenze dell’occupazione non rimangano sepolte nel silenzio e non consumino per sempre l’anima di chi vi si oppone”.\r\n\r\nLettura di un messaggio di Samah Jabr, psichiatra Palestinese che lavora a Gaza, inviato al collettivo anti-psichiatrico Antonin Artaud il 17/11/2023\r\n\r\nAutrice del libro “Dietro i fronti. Cronache di una psichiatra psicoterapeuta palestinese sotto occupazione” e “Sumud. Resistere all’oppressione” editi da Sensibili alle foglie.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 13:30 Intervista al musicista portoghese RAIA 22 minuti [Radio Blackout, No trip for cats]:\r\n\r\nIntervista al musicista portoghese RAIA realizzata dalla redazione di No Trip For Cats\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 19 Quelli della THC Blob 40 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl meglio di “Quelli della THC” remixato per il vostro sballo ma anche per la vostra cura.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore 9 Un sabato italiano megamix 61 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nMixtape di musica italiana realizzato durante il periodo pandemico da radio kebab\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore Una tendenza eccessiva in tutto 60 minuti [Federico Pit]:\r\n\r\nIn memoria di Alberto Grifi e di tuttɜ lɜ giovanɜ del Parco Lambro\r\n\r\nDiscorso iniziale di Fabrizio Passarella - Digital collage realizzati con pagine di giornali e riviste di movimento del periodo\r\n\r\nDedicato a M.\r\n\r\nIl mixtape rende omaggio al movimento italiano degli anni '70 ricordando la storia del « meraviglioso disastro» dell'edizione del 1976 del « festival del proletariato giovanile di Parco Lambro ».\r\n\r\nAlla sua sesta edizione il festival, nato dal sogno di unire la parte psichedelica del movimento con la parte più politicizzata (legata alle esperienze dei gruppi quali Lotta continua, Avanguardia Operaia, ecc.) registra la sua più grande crisi.\r\n\r\nSi verifica infatti una grossa spaccatura tra l'organizzazione del festival e la base dellɜ partecipantɜ.\r\n\r\nQuella di Parco Lambro è un’aggregazione sociale e politica, che vuole creare una città temporanea dentro la città. 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La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile…\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate di marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, a dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta di campo.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 20 Occult punk gang compilation per RBO 61 minuti [Occult punk gang]:\r\n\r\nOccult Punk Gang produce manifesti fotocopiati male da una grigia Milano, fa concerti e diffonde musica malsana. In questa edizione digitale puoi trovare un set fatto per Radio Blackout.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 22 Il direttore del teatro pt. 1 11 minuti [Michele Mazzani]:\r\n\r\nUna scurissima parabola del totalitarismo a cura del maestro svizzero Friedrich Dürrenmatt, letta e interpretata dal maestro della Scarnanza Michele Mazzani.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 00:30 Stato Brado Italo Libera Vinyl Mix 2020 50 minuti [Stato Brado]:\r\n\r\nA journey into freak music, groovy records, italo disco and everything in between run by Gabriele Guazzo.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ",[772],{"field":161,"matched_tokens":773,"snippet":489,"value":770},[87],{"best_field_score":165,"best_field_weight":166,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":49,"score":167,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":49},{"document":776,"highlight":814,"highlights":818,"text_match":163,"text_match_info":821},{"comment_count":49,"id":777,"is_sticky":49,"permalink":778,"podcastfilter":779,"post_author":780,"post_content":781,"post_date":782,"post_excerpt":55,"post_id":777,"post_modified":783,"post_thumbnail":358,"post_title":784,"post_type":334,"sort_by_date":785,"tag_links":786,"tags":800},"88652","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-15-al-21-aprile/",[290],"sowdust"," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 16 ore 8,30 - Sfruttamento settore alberghiero 22 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nInchiesta e testimonianze sullo sfruttamento nel settore alberghiero e del lusso\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Sfruttamento-settore-alberghiero_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 16 ore 11,30 - Os Cangaceiros 11 minuti [Porfido]:\r\n\r\nTeoria e pratica di lotta contro le prigioni condotta in Francia nella seconda metà degli anni ’80. Fuori da ogni intento apologetico, la lettura dei testi contenuti in questa pubblicazione può fornire alcuni spunti di riflessione sulle possibili prospettive anti-politiche di una lotta contro l’istituzione carceraria, che non si può concepire senza attaccare in tutti i suoi aspetti la società che la ospita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Os-Cangaceiros.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 16 ore 12 - Ruanda 1994 26 minuti [Radio blackout, Radio kalakuta]:\r\n\r\nA 30 anni dal genocidio dei Tutsi e degli Hutu moderati raccontiamo gli\r\nantefatti della colonizzazione belga che ha seminato l’odio etnico e le\r\nresponsabilita’ dei francesi nel sostegno al governo dell’hutu power .\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Ruanda-1994_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 17 ore 8,30 - Lettera di Samah Jabr su massacro a Gaza 11 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n“Testimoniare affinché le umiliazioni, le torture, le conseguenze dell’occupazione non rimangano sepolte nel silenzio e non consumino per sempre l’anima di chi vi si oppone”.\r\n\r\nLettura di un messaggio di Samah Jabr, psichiatra Palestinese che lavora a Gaza, inviato al collettivo anti-psichiatrico Antonin Artaud il 17/11/2023\r\n\r\nAutrice del libro “Dietro i fronti. 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Formalmente nata nel 1343 con la Grande Charte des Libertès Briançonnaises, essa è in realtà il culmine di un’organizzazione secolare di comunità federate tra loro, eredi di una millenaria resistenza che oppone i montanari delle Alpi ai poteri che si sono susseguiti nei tentativi di “pacificare” e “normalizzare” un territorio ribelle, sempre in lotta a difesa della propria autonomia. Un cammino incompiuto, come dimostra la resistenza che in Valsusa continua; una resistenza che oggi, confrontandosi con i propri precedenti passi, non può che acquistare ulteriore consapevolezza e forza per le battaglie presenti e per quelle a venire.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Escarton-radio-alpi-libere_23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 19 ore 13,30 - San Basilio 8/9/1974 29 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nRicordo di una battaglia che tra il 5 e l’8 Settembre del ’74 coinvolse l’intero quartiere di San Basilio, e non solo, in una dura lotta di strada contro governo e polizia. Un ricordo vivido nel suo significato più indimenticabile: fu una ribellione giusta in cui nessuno chinò la testa; e allo stesso tempo un ricordo cangiante rielaborato attorno a piccoli dettagli e aneddoti consegnati ad un’oralità fluttuante come la memoria.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/San-Basilio-8_9_1974_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 19 ore 20,30 - Quelli della THC Blob 40 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl meglio di “Quelli della THC” remixato per il vostro sballo ma anche per la vostra cura.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Quelli-della-THC-Blob_40mp3.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 20 ore 9,30 - Audiodocumentario Saharawi pt.3 26 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_3Tullio-Togni_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 20 ore 19,30 - Con gli insorti Naxaliti pt.1 24 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nBenvenuti in India. La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile…\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate di marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, a dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta di campo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_1@radio-alpi-libere_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 20 ore 20,30 - Con gli insorti Naxaliti pt.2 32 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_2@-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 21 ore 10 - Cinema Underground: Antonio Margheriti 18 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nAnthony M. Dawson,regista,sceneggiatore ed effettista. Un maestro dei generi del cinema italiano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundAntonioMargheriti_18.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 21 ore 13,30 - Maggot Brain 23 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nApprofondimento dedicato all’album dei Funkadelic uscito nel 1971.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Maggot-Brain_23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","15 Aprile 2024","2024-04-21 17:04:44","Black Holes dal 15 al 21 aprile",1713199389,[507,365,510,367,787,512,788,369,515,517,518,521,523,524,789,382,383,385,547,790,550,554,555,557,558,563,388,389,791,792,575,793,576,578,394,395,794,590,594,795,597,796,601,602,603,604,609,797,410,411,610,798,612,613,415,419,626,627,799,422],"http://radioblackout.org/tag/antonio-margheriti/","http://radioblackout.org/tag/audiocapitoli-di-porfido/","http://radioblackout.org/tag/effetti-speciali/","http://radioblackout.org/tag/funkadelic/","http://radioblackout.org/tag/lotta-anticarceraria/","http://radioblackout.org/tag/lotta-per-la-casa/","http://radioblackout.org/tag/maggot-brain/","http://radioblackout.org/tag/movimento-per-la-casa/","http://radioblackout.org/tag/os-cangaceiros/","http://radioblackout.org/tag/porfido/","http://radioblackout.org/tag/sabotaggio/","http://radioblackout.org/tag/san-basilio/","http://radioblackout.org/tag/underground/",[639,307,642,309,801,644,802,434,647,649,650,653,655,656,803,301,305,448,679,804,682,686,687,689,690,695,311,451,805,806,707,807,708,315,313,455,808,721,725,809,728,810,317,732,733,734,739,811,470,471,740,812,742,743,319,478,756,757,813,303],"Antonio Margheriti","audiocapitoli di Porfido","effetti speciali","Funkadelic","lotta anticarceraria","lotta per la casa","Maggot brain","movimento per la casa","Os Cangaceiros","Porfido","sabotaggio","san basilio","underground",{"post_content":815},{"matched_tokens":816,"snippet":489,"value":817},[87]," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 16 ore 8,30 - Sfruttamento settore alberghiero 22 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nInchiesta e testimonianze sullo sfruttamento nel settore alberghiero e del lusso\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Sfruttamento-settore-alberghiero_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 16 ore 11,30 - Os Cangaceiros 11 minuti [Porfido]:\r\n\r\nTeoria e pratica di lotta contro le prigioni condotta in Francia nella seconda metà degli anni ’80. 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Fin dal primo momento è chiaro l’intento di rendere difficile l’accesso ad un documento e a trattenere le persone nelle disponibilità dello stato in luoghi detentivi che si ampliano sempre di più.\r\nQuesto avviene con l’introduzione delle procedure di frontiera, l’aumento dell’applicazione delle procedure accelerate, l’estensione dela lista dei paesi sicuri, l’inasprimento della normativa per i trattenimenti.\r\nL’altro chiaro obiettivo di tutta la più recente decretazione d’urgenza (che considera le migrazioni un problema e le persone migranti come un nemico), è quello di precarizzare le persone che si trovano sul territorio italiano.\r\nEsempio lampante sono le modifiche alla protezione speciale, che cercano di intaccare il diritto alla vita privata e familiare del persone che hanno il centro degli interessi della propria vita in Italia. Attacco a un diritto umano e internazionale che sarà da difendere nei tribunali e fuori.\r\nL’hotspot di Lampedusa è uno dei primi luoghi che molte persone attraversano appena arrivate in Italia e per tanto anche uno dei primi luoghi in cui questi cambiamenti e le logiche di questo sistema hanno le loro ripercussioni.\r\nLe persone non sono libere di lasciare l’hotspot ed è qui che avvengono le prime procedure, permeate della malata logica di persona meritevole di restare o persona da espellere, che già definiscono la vita di una persona in Italia.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Presentazione-sportello-mai-più-cpr_118.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 24 h 8.30 - Report su AI e confini (22 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nEstratti dalle puntate del 17 e 24 luglio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia:\r\n\r\nSi è recentemente tenuto un incontro internazionale – curato da Statewatch e EuroMed Rights – sulle frontiere tecnologiche della Fortezza Europa.\r\n\r\nAscoltiamo alcuni contributi inviatici da Antonella Napolitano, curatrice del report Artificial intelligence: the new frontier of the EU’s border externalisation strategy nei quali si affronta la dimensione economica, tecnologica, ma anche di eccezione normativa e morale, che caratterizza le evoluzioni della War on Migrants\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/BH_ai-borders_20min.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 25 h 8.30 - Giorgio Panizzari. Libero per interposto ergastolo (30 minuti) [Porfido]: \r\n\r\n\r\nCarcere minorile, riformatorio, manicomio criminale, carcere speciale: dentro le gabbie della Repubblica.\r\n\r\nPorfido edizioni 2021, pagine 174, 10 euro\r\n\r\n“…Del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite ombre…” ….Le vicende narrate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che, in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. E che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della spada.\r\n\r\nNOTA EDITORIALE “Libero per interposto ergastolo” esce all’inizio del 1990, in un periodo in cui argomenti come rivolte carcerarie, carceri speciali, lotta armata hanno poco appeal. Sono appena finiti gli anni ’80 è l’opinione pubblica italiana vive un immenso rimosso collettivo. Gli eventi dei vent’anni precedenti sembrano asfaltati sotto uno spesso strato di oblio, considerati inutili, folli, sorpassati… un vero olocausto della memoria di uno dei momenti più alti nella storia della riscossa degli sfruttati (eventi tra l’altro ancora in corso lungo tutti quei famigerati anni ’80). Nello stesso periodo però quel libro lo abbiamo divorato in tanti. Per almeno 15 anni è stato letto e riletto, ci ha aiutati a conoscere, imparare, meditare. Nel frattempo questo piccolo volume è sparito dalla circolazione, relegato ad un mercato di nicchia di collezionisti ed “intenditori”. Anche per questo lo riproponiamo dopo 30 anni, ma non solo… attraverso la sua storia Giorgio Panizzari ci racconta di una società e di un carcere sicuramente diversi da quelli attuali. Come lui stesso dice nella postfazione “del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite ombre”. Negli anni ’70 la borghesia italiana era sotto l’attacco di una guerriglia rivoluzionaria che mirava sempre più in alto. Allo stesso tempo nelle città ribolliva un’attività extralegale spavalda e sempre più efficace. La popolazione carceraria di allora era in grossa parte frutto di questo duplice attacco. In prigione l’insorgenza proletaria non arretrava, il “dentro”e il “fuori” si legavano e spesso rilanciavano. Nessuno di noi oggi si illude di fare di quegli eventi un modello replicabile. Le differenze strutturali sono abnormi. Fuori e dentro ai penitenziari è pressoché esaurita ogni tensione di lotta organizzata e non. Inoltre “il modello di controllo adottato nel sistema penitenziario, con tutte le sue rozze ma anche raffinate articolazioni, s’é espanso – direi s’é conquistato – il corpo sociale nel suo complesso”(sempre dalla postfazione). Le vicende raccontate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. È che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della Spada\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Giorgio-Panizzari_30.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 26 h 8.30 - Escartoun. La federazione delle libertà (23 minuti) [Radio Alpi Libere]: \r\nItinerari di autonomia, eresia e resistenza nelle Alpi Occidentali.\r\n\r\nNel 1713 il Trattato di Utrecht pone fine alla vicenda storica della Confederazione degli Escartons. Formalmente nata nel 1343 con la Grande Charte des Libertès Briançonnaises, essa è in realtà il culmine di un’organizzazione secolare di comunità federate tra loro, eredi di una millenaria resistenza che oppone i montanari delle Alpi ai poteri che si sono susseguiti nei tentativi di “pacificare” e “normalizzare” un territorio ribelle, sempre in lotta a difesa della propria autonomia. Un cammino incompiuto, come dimostra la resistenza che in Valsusa continua; una resistenza che oggi, confrontandosi con i propri precedenti passi, non può che acquistare ulteriore consapevolezza e forza per le battaglie presenti e per quelle a venire.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Escarton-radio-alpi-libere_23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 26 h 13 - Estrus records (38 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nShovelin’ The Shit Since ’87 il libro definitivo sulla storia dell'etichetta GaragePunkTrashSurfR'n'r statunitense ESTRUS RECORDS\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/EstrusRecords_38.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 27 h 10 - Cinema Undergound: Antonio Margheriti (18 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nAnthony M. Dawson,regista,sceneggiatore ed effettista. Un maestro dei generi del cinema italiano.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundAntonioMargheriti_18.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 27 h 20 - Quelli della THC Blob (40 minuti) [Radio Blackout ]: \r\n\r\n\r\nIl meglio di “Quelli della THC” remixato per il vostro sballo ma anche per la vostra cura\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Quelli-della-THC-Blob_40mp3.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 28 h 10 - Cinema Underground: Claudio Caligari (22 minuti) [Radio Blackout] :\r\n\r\nClaudio Caligari in un intervista su Amore Tossico,film capolavoro del cinema underground anni 80\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundClaudioCaligari_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 28 h 18 - Racconti ovali parte 4 (Titolo originale: Munster - All Blacks '78, a Limerick gli underdogs scrivono la storia) (31 minuti) [Luca Wallace Costello]: \r\nAttraversiamo la città di Limerick ed il suo stadio ovale, ci addentriamo in un episodio della lotta anticoloniale irlandese e scopriamo l’incredibile partita del 31 ottobre 1978 tra Munster e gli All Blacks, ovvero una delle squadre più forti del rugby irish in maglia tutta rossa contro la formidabile nazionale neozelandese in maglia tutta nera.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali4_31.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","28 Gennaio 2024","2024-03-01 18:30:41","Black Holes dal 22 al 28 gennaio 2024",1706447424,[833,365,509,510,367,787,834,370,835,518,836,521,837,838,376,839,382,840,383,539,841,842,843,844,388,845,846,847,848,849,850,578,851,852,853,585,854,855,796,601,856,857,606,407,858,859,611,860,616,861,862,417,863,621,864,422],"http://radioblackout.org/tag/all-blacks/","http://radioblackout.org/tag/asgi/","http://radioblackout.org/tag/black-holes/","http://radioblackout.org/tag/carolina-di-luciano/","http://radioblackout.org/tag/cinema-underground/","http://radioblackout.org/tag/claudio-caligari/","http://radioblackout.org/tag/elena-garelli/","http://radioblackout.org/tag/ergastolo/","http://radioblackout.org/tag/formazione-legale/","http://radioblackout.org/tag/giorgio-panizzari/","http://radioblackout.org/tag/giovanni-dambrosio/","http://radioblackout.org/tag/immigrati/","http://radioblackout.org/tag/irlanda/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/lampedusa/","http://radioblackout.org/tag/limerick/","http://radioblackout.org/tag/luca-wallace-costello/","http://radioblackout.org/tag/manicomio/","http://radioblackout.org/tag/mediterrean-hope/","http://radioblackout.org/tag/migrazioni/","http://radioblackout.org/tag/munster/","http://radioblackout.org/tag/neozelanda/","http://radioblackout.org/tag/ocalan/","http://radioblackout.org/tag/racconti-ovali/","http://radioblackout.org/tag/reclusione/","http://radioblackout.org/tag/rojava/","http://radioblackout.org/tag/rugby/","http://radioblackout.org/tag/sicurezza/","http://radioblackout.org/tag/sport/","http://radioblackout.org/tag/sportello-mai-piu-cpr/","http://radioblackout.org/tag/tecnologie/","http://radioblackout.org/tag/tifo/",[866,307,641,642,309,801,867,435,292,650,868,653,869,870,441,871,301,872,305,671,873,874,875,876,311,877,878,879,880,881,882,315,883,884,885,716,886,887,810,317,888,889,736,467,890,891,741,892,746,893,894,476,895,751,896,303],"all blacks","asgi","Carolina Di Luciano","cinema underground","claudio caligari","Elena Garelli","ergastolo","formazione legale","Giorgio Panizzari","Giovanni D'Ambrosio","immigrati","Irlanda","Kurdistan","Lampedusa","limerick","Luca Wallace Costello","manicomio","Mediterrean hope","migrazioni","munster","neozelanda","Ocalan","racconti ovali","reclusione","rojava","rugby","sicurezza","sport","sportello mai più cpr","tecnologie","tifo",{"post_content":898},{"matched_tokens":899,"snippet":489,"value":900},[87]," \r\n\r\nMartedì 23 h 8.30 - Il percorso di Ocalan (26 minuti) [Radio Alpi Libere]: Tratto dal video/documentario \"Ocalan's journey to peace\".\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Il-percorso-di-Ocalan-radio-alpi-libere_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 23 h 11.30 - Presentazione sportello Mai Più CPR (118 minuti) [CSOA Gabrio]:\r\nIn questa presentazione che si è svolta al CSOA Gabrio il 10 Ottobre 2023, abbiamo parlato dei recenti cambiamenti normativi in materia di immigrazione e della situazione a Lampedusa insieme a Elena Garelli, avvocata, Carolina Di Luciano, giurista e Giovanni D’Ambrosio, operatore di Mediterranean Hope.\r\n\r\nI decreti Piantedosi hanno apportato diverse modifiche in materia, delineando un sistema che riduce i diritti delle persone migranti e che mira a detenere ed espellere il più possibile le persone che arrivano in Italia. 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Privatizzazioni, bandi a ribasso, tagli, danneggiano beneficiare, riducono la qualità del lavoro, generano malessere e povertà. Tuteliamo le persone Tuteliamo il lavoro di cura. Nel 2023 verrà rinnovato il CCNL delle cooperative sociali: basta contrattazioni a ribasso, non sulla nostra pelle. \"\r\nCon Leo abbiamo fatto anche un bilancio politico/sindacale della Rete del Lavoro Sociale alla luce del confronto con i sindacati e delle numerose assemblee ed iniziative promosse.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/F_m_30_05_Leonardo-rete-lavoro-sociale-su-prossime-iniziative.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento che abbiamo trattato in questa puntata è stato quello dello sciopero generale lanciato dal sindacato USB, per farlo ci siamo avvalsi del collegamento telefonico con Lorenzo Montanari di USB Piemonte che ci ha raccontato come è andata la giornata di mobilitazione nazionale qui a Torino ed ha rilanciato i prossimi appuntamenti. Di seguito il comunicato di convocazione allo sciopero:\r\n\r\n\"In un Paese che conta già oltre 3 milioni di lavoratori e lavoratrici poveri e 2 milioni di disoccupati, l’aumento generalizzato dei prezzi ha ridotto del 12% il potere d’acquisto, peggiorando drasticamente le condizioni di vita delle classi popolari e facendo precipitare migliaia di famiglie in condizioni di povertà.\r\n\r\nDi fronte a costi della vita insostenibili ai più, a partire da affitti, mutui, bollette e beni di prima necessità servono investimenti per aumentare i salari, tutelare i redditi e ampliare il welfare anziché ridurlo.\r\n\r\nLa cancellazione del reddito di cittadinanza, le briciole erogate per gli aumenti delle pensioni minime, l’estensione dei contratti a termine e dei voucher, l’eliminazione dei fondi al sostegno alla locazione a fronte di migliaia di sfratti ogni anno e dell’assenza di un piano di rilancio dell’edilizia residenziale pubblica, sono ulteriori tasselli che confermano la scelta anche di questo governo, come di quelli che si sono alternati negli ultimi trent’anni, di schierarsi a tutela degli interessi di profitto di padroni e palazzinari, aumentando la massa di popolazione sottopagabile, tagliando sul costo del lavoro e distruggendo quel poco che rimane di welfare e diritti.\r\n\r\nDalla finanziaria al decreto Lavoro, passando per la cancellazione della protezione speciale per i migranti, è chiara la volontà del governo Meloni di continuare ad inasprire la guerra ai poveri, ai precari e disoccupati, e al contempo, di alimentare le politiche guerrafondaie dell’Unione Europea e della Nato, tagliando la spesa pubblica per investire in armamenti.\r\n\r\nMentre i fondi del PNRR vengono dirottati per la produzione di munizioni e per finanziare grandi opere inutili e dannose come il Tav in Val Susa, il ponte sullo stretto o continuare la cementificazione in Emilia Romagna con il Passante, la crisi ambientale prodotta da questo modello di sviluppo continua ad abbattersi sui nostri territori, aggravando la crisi sociale.\r\n\r\nSono migliaia le famiglie in Emilia Romagna che si ritrovano senza casa a causa dell'insufficienza di investimenti ed assunzioni per la prevenzione e tutela dei territori. Sono migliaia i lavoratori e lavoratrici, anche precari, che in questa situazione emergenziale non hanno alcuna copertura salariale per le giornate di inattività o che non sanno se e quando inizieranno a lavorare come gli stagionali del turismo: a questi lavoratori è necessario allora garantire subito un reddito di emergenza.\r\n\r\nAnche per questo, contro un governo che odia le classi popolari, contro l'ipotesi sindacale collaborazionista di Cgil Cisl Uil, il 26 maggio invitiamo inquilini, pensionati, lavoratori e lavoratrici precari, atipici, sottopagati a partecipare allo sciopero generale di USB, per rimettere al centro casa, salario e diritti:\r\n\r\n \t300 euro netti subito in busta paga\r\n \tStipendi legati all'inflazione reale\r\n \tSalario minimo 10 € l'ora\r\n \tPrezzi, affitti e tariffe calmierate\r\n \tUn milione di case popolari riutilizzando lo sfitto\r\n \tRilancio del sistema pensionistico e previdenziale\r\n\r\nFederazione del Sociale USB\"\r\n\r\n ","8 Giugno 2023","2023-06-08 18:44:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/csm_sciogen_4b29860cc7-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 30/05/2023",1686249822,[],[],{"post_content":919},{"matched_tokens":920,"snippet":921,"value":922},[188],"del collegamento telefonico con Lorenzo \u003Cmark>Montanari\u003C/mark> di USB Piemonte che ci"," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Leo, della rete del Lavoro Sociale, sul presidio che si terrà il 9/6/2023 dalle 12 alle 18 in corso Francia 16 a Torino davanti alla sede di confcooperative:\r\n\"tutt* possiamo essere la persona in stato di fragilità che riceve assistenza sociale. Privatizzazioni, bandi a ribasso, tagli, danneggiano beneficiare, riducono la qualità del lavoro, generano malessere e povertà. Tuteliamo le persone Tuteliamo il lavoro di cura. Nel 2023 verrà rinnovato il CCNL delle cooperative sociali: basta contrattazioni a ribasso, non sulla nostra pelle. \"\r\nCon Leo abbiamo fatto anche un bilancio politico/sindacale della Rete del Lavoro Sociale alla luce del confronto con i sindacati e delle numerose assemblee ed iniziative promosse.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/F_m_30_05_Leonardo-rete-lavoro-sociale-su-prossime-iniziative.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento che abbiamo trattato in questa puntata è stato quello dello sciopero generale lanciato dal sindacato USB, per farlo ci siamo avvalsi del collegamento telefonico con Lorenzo \u003Cmark>Montanari\u003C/mark> di USB Piemonte che ci ha raccontato come è andata la giornata di mobilitazione nazionale qui a Torino ed ha rilanciato i prossimi appuntamenti. Di seguito il comunicato di convocazione allo sciopero:\r\n\r\n\"In un Paese che conta già oltre 3 milioni di lavoratori e lavoratrici poveri e 2 milioni di disoccupati, l’aumento generalizzato dei prezzi ha ridotto del 12% il potere d’acquisto, peggiorando drasticamente le condizioni di vita delle classi popolari e facendo precipitare migliaia di famiglie in condizioni di povertà.\r\n\r\nDi fronte a costi della vita insostenibili ai più, a partire da affitti, mutui, bollette e beni di prima necessità servono investimenti per aumentare i salari, tutelare i redditi e ampliare il welfare anziché ridurlo.\r\n\r\nLa cancellazione del reddito di cittadinanza, le briciole erogate per gli aumenti delle pensioni minime, l’estensione dei contratti a termine e dei voucher, l’eliminazione dei fondi al sostegno alla locazione a fronte di migliaia di sfratti ogni anno e dell’assenza di un piano di rilancio dell’edilizia residenziale pubblica, sono ulteriori tasselli che confermano la scelta anche di questo governo, come di quelli che si sono alternati negli ultimi trent’anni, di schierarsi a tutela degli interessi di profitto di padroni e palazzinari, aumentando la massa di popolazione sottopagabile, tagliando sul costo del lavoro e distruggendo quel poco che rimane di welfare e diritti.\r\n\r\nDalla finanziaria al decreto Lavoro, passando per la cancellazione della protezione speciale per i migranti, è chiara la volontà del governo Meloni di continuare ad inasprire la guerra ai poveri, ai precari e disoccupati, e al contempo, di alimentare le politiche guerrafondaie dell’Unione Europea e della Nato, tagliando la spesa pubblica per investire in armamenti.\r\n\r\nMentre i fondi del PNRR vengono dirottati per la produzione di munizioni e per finanziare grandi opere inutili e dannose come il Tav in Val Susa, il ponte sullo stretto o continuare la cementificazione in Emilia Romagna con il Passante, la crisi ambientale prodotta da questo modello di sviluppo continua ad abbattersi sui nostri territori, aggravando la crisi sociale.\r\n\r\nSono migliaia le famiglie in Emilia Romagna che si ritrovano senza casa a causa dell'insufficienza di investimenti ed assunzioni per la prevenzione e tutela dei territori. Sono migliaia i lavoratori e lavoratrici, anche precari, che in questa situazione emergenziale non hanno alcuna copertura salariale per le giornate di inattività o che non sanno se e quando inizieranno a lavorare come gli stagionali del turismo: a questi lavoratori è necessario allora garantire subito un reddito di emergenza.\r\n\r\nAnche per questo, contro un governo che odia le classi popolari, contro l'ipotesi sindacale collaborazionista di Cgil Cisl Uil, il 26 maggio invitiamo inquilini, pensionati, lavoratori e lavoratrici precari, atipici, sottopagati a partecipare allo sciopero generale di USB, per rimettere al centro casa, salario e diritti:\r\n\r\n \t300 euro netti subito in busta paga\r\n \tStipendi legati all'inflazione reale\r\n \tSalario minimo 10 € l'ora\r\n \tPrezzi, affitti e tariffe calmierate\r\n \tUn milione di case popolari riutilizzando lo sfitto\r\n \tRilancio del sistema pensionistico e previdenziale\r\n\r\nFederazione del Sociale USB\"\r\n\r\n ",[924],{"field":161,"matched_tokens":925,"snippet":921,"value":922},[188],{"best_field_score":165,"best_field_weight":166,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":49,"score":167,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":49},6637,{"collection_name":334,"first_q":87,"per_page":281,"q":87},8,["Reactive",931],{},["Set"],["ShallowReactive",934],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fxwpVyXARfvnh4Tm5z3nqw0HwPoHBVjD_XOnlxK5Ess0":-1},true,"/search?query=montanari"]