","Il mostro a cavallo dello stretto di Messina","post",1680013571,[59,60,61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/calabria/","http://radioblackout.org/tag/opere-dannose-e-inutili/","http://radioblackout.org/tag/ponte-sullo-stretto/","http://radioblackout.org/tag/sicilia/","http://radioblackout.org/tag/soldi-pubblici-profitti-privati/",[23,65,66,17,67],"opere dannose e inutili","ponte sullo stretto","soldi pubblici profitti privati",{"post_title":69},{"matched_tokens":70,"snippet":72,"value":72},[71],"mostro","Il \u003Cmark>mostro\u003C/mark> a cavallo dello stretto di Messina",[74],{"field":75,"matched_tokens":76,"snippet":72,"value":72},"post_title",[71],578730123365187700,{"best_field_score":79,"best_field_weight":80,"fields_matched":27,"num_tokens_dropped":45,"score":81,"tokens_matched":27,"typo_prefix_score":45},"1108091338752",15,"578730123365187705",{"document":83,"highlight":100,"highlights":104,"text_match":77,"text_match_info":107},{"cat_link":84,"category":85,"comment_count":45,"id":86,"is_sticky":45,"permalink":87,"post_author":48,"post_content":88,"post_date":89,"post_excerpt":51,"post_id":86,"post_modified":90,"post_thumbnail":91,"post_thumbnail_html":92,"post_title":93,"post_type":56,"sort_by_date":94,"tag_links":95,"tags":98},[42],[44],"68918","http://radioblackout.org/2021/05/il-mostro-sullo-stretto/","La commissione nominata dal ministro delle infrastrutture ha approvato tre diversi progetti di ponte sullo stretto di Messina. Bocciato invece il tunnel.\r\nLa grassa torta delle grandi opere inutili, dannose, pericolose incamera un primo risultato: il mega ponte, cancellato un decennio orsono, torna in pista.\r\nLa forte sismicità della zona, i venti forti che lo terrebbero chiuso in caso di maltempo, i costi di costruzione e di gestione sono alla base dell’opposizione dei movimenti ambientalisti all’opera.\r\nNon solo. 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Questa chiacchierata con Luca è stata un'occasione per fare il punto riguardo a un movimento che rimane vitalissimo, nonostante i tentativi del potere di soffocarlo in ogni modo\r\n\r\n2013.07.05-luca400colpi","7 Luglio 2013","2013-07-11 02:42:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/07/stencil_monster-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/07/stencil_monster-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/07/stencil_monster-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/07/stencil_monster.jpg 480w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sfratti e repressione: Renzi è il mostro di Firenze",1373219801,[],[],{"post_title":124},{"matched_tokens":125,"snippet":126,"value":126},[71],"Sfratti e repressione: Renzi è il \u003Cmark>mostro\u003C/mark> di Firenze",[128],{"field":75,"matched_tokens":129,"snippet":126,"value":126},[71],{"best_field_score":79,"best_field_weight":80,"fields_matched":27,"num_tokens_dropped":45,"score":81,"tokens_matched":27,"typo_prefix_score":45},{"document":132,"highlight":154,"highlights":159,"text_match":77,"text_match_info":163},{"cat_link":133,"category":135,"comment_count":45,"id":137,"is_sticky":45,"permalink":138,"post_author":48,"post_content":139,"post_date":140,"post_excerpt":51,"post_id":137,"post_modified":141,"post_thumbnail":142,"post_thumbnail_html":143,"post_title":144,"post_type":56,"sort_by_date":145,"tag_links":146,"tags":150},[134,42],"http://radioblackout.org/category/notizie/",[136,44],"Blackout Inside","98272","http://radioblackout.org/2025/05/contro-i-femminicidi-serve-un-cambio-radicale-in-senso-culturale/","A distanza di poche ore sono state uccise Martina Carbonaro ad Afragola e Fernanda Di Nuzzo a Grugliasco. Una studentessa Martina, mentre Fernanda era un'educatrice. A fronte di un panorama politico che cerca di nascondersi dietro l’accusa al mostro, a noi risulta necessario tornare ad affrontare il tema dell’educazione sessuoaffettiva e dell’antipunitivismo. Con una rinnovata consapevolezza che se non sarà la cultura che sorregge e riproduce la violenza di genere a cambiare, non ci sarà pena o sanzione che possano frenare i femminicidi.\r\n\r\n\r\n\r\nIn un Paese dove le linee guida del ministro Valditara stabiliscono che i temi legati alla violenza di genere debbano essere trattati “con equilibrio” e senza “derive ideologiche”, è difficile non notare un tentativo di contenere e neutralizzare la portata politica e culturale di questo problema. La richiesta implicita sembra essere quella di parlare di femminicidio in termini generici, scollegati da un’analisi strutturale, come se si trattasse di eventi eccezionali e isolati.\r\n\r\n\r\nI femminicidi non sono frutto di devianze individuali, bensì l’esito estremo di un sistema che educa — o non educa — al possesso e al controllo.Parlare di sessualità, affetti, emozioni, ruoli di genere, consenso e potere nelle scuole non è una concessione ideologica: è prevenzione. \r\n\r\n\r\nL’antipunitivismo è una presa d’atto del fatto che l’inasprimento delle pene non agisce sulle cause profonde della violenza di genere, ma contribuisce alla \"mostrificazione\" di chi commette le violenze astraendo il fenomeno da una realtà sociale tutt'altro che isolata. \r\n \r\n\r\nAbbiamo dialogato del tema con Nicoletta di Altr3 Voci, Associazione educativa transfemminista intersezionale:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Altr3Voci.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","30 Maggio 2025","2025-05-30 19:21:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Immagine-30-05-25-18.22-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"146\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Immagine-30-05-25-18.22-300x146.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Immagine-30-05-25-18.22-300x146.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Immagine-30-05-25-18.22-1024x500.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Immagine-30-05-25-18.22-768x375.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Immagine-30-05-25-18.22-1536x750.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Immagine-30-05-25-18.22.jpg 1538w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","CONTRO I FEMMINICIDI SERVE UN CAMBIO RADICALE IN SENSO CULTURALE",1748632097,[147,148,149],"http://radioblackout.org/tag/antipunitivismo/","http://radioblackout.org/tag/educazione-sessuo-affettiva/","http://radioblackout.org/tag/femminicidio/",[151,152,153],"antipunitivismo","educazione sessuo-affettiva","femminicidio",{"post_content":155},{"matched_tokens":156,"snippet":157,"value":158},[71],"di nascondersi dietro l’accusa al \u003Cmark>mostro\u003C/mark>, a noi risulta necessario tornare","A distanza di poche ore sono state uccise Martina Carbonaro ad Afragola e Fernanda Di Nuzzo a Grugliasco. 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Dopo la trasformazione del DDL in Decreto, il governo ha tempo fino al 12 giugno per approvare definitivamente la legge. I tempi sono stretti per opporsi a questo progetto autoritario a cui sta lavorando il governo utilizzando tutti gli strumenti legislativi in suo possesso per evitare lungaggini e discussioni in parlamento.\r\n\r\nLe norme del disegno di legge che intervengono sulle disposizioni penali destano forte preoccupazione anche fra magistrati, avvocati e studiosi di diritto in quanto l'ampliamento del ricorso al diritto penale è in conflitto con i principi di proporzionalità della pena e lede anche alcuni principi costituzionali. Questo mostro giuridico elaborato dal governo e imposto al parlamento con la decretazione d'urgenza peraltro mai giustificata , opera in funzione essenzialmente simbolico-comunicativa, operando un ulteriore spostamento del baricentro delle riforme legislative verso un diritto penale del nemico che si traduce nella repressione di condotte che esprimono dissenso, e colpiscono non i reati in sè ma i soggetti in quanto definiti pericolosi per l'ordine sociale costituito differenziando il codice penale e il codice di procedura penale a seconda della tipologia della persona.\r\n\r\nCon le norme di ipertutela delle forze dell'ordine si manda un chiaro messaggio di impunità verso gli abusi in divisa e s'incoraggia una gestione scriteriata dell'ordine pubblico innestando un processo di bulimia punitiva strumentale al consenso con evidente restringimento della libertà di espressione. Il decreto legge 48/2025 s'inserisce nel contesto dell'armamentario giuridico repressivo che la borghesia italiana fin dalla formazione dello stato unitario e con la repubblica in continuità con l'ordinamento fascista ha utilizzato a piene mani contro le classi subalterne, il dissenso e la critica.\r\n\r\nNe parliamo con l'avvocato Eugenio Losco.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO.mp3\"][/audio]","19 Maggio 2025","Il decreto 48/2025 verrà discusso in parlamento il 26 maggio.","2025-05-19 16:56:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO-1024x768.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","IL DECRETO SICUREZZA E IL DIRITTO PENALE DEL NEMICO.",1747671250,[181,182,183,184,185,186],"http://radioblackout.org/tag/amnistia/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/ddl-1660/","http://radioblackout.org/tag/decreto-48-2025/","http://radioblackout.org/tag/decreto-sicurezza/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[188,189,190,191,192,12],"amnistia","carcere","ddl 1660","decreto 48/2025","decreto sicurezza",{"post_content":194},{"matched_tokens":195,"snippet":196,"value":197},[71],"anche alcuni principi costituzionali. 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Nei prossimi giorni scenderanno in piazza Torino e Pisa e sono previste in molte altre città presidi e assemblee.\r\nGià indetta dalla rete nazionale Non Una di Meno l'assemblea nazionale il 12 e 13 Aprile a Palazzo Ducale, Genova.\r\n\r\nDai comunicati si legge:\r\nDue giovani donne uccise negli ultimi giorni, Ilaria Sula e Sara Campanella. 23 femminicidi e trans*icidi, dall'inizio dell'anno.Ancora una volta due donne uccise per mano di uomini etero cis, ancora un ex che ha deciso di porre fine alla vita di una di noi, ancora uno che aveva già tempo prima minacciato con il coltello la ragazza e, nonostante questo, ha potuto avvicinarsi a lei per assassinarla.\r\n\r\nA fronte di un ministro della Giustizia che fa propaganda sulle vittime di femminicidio, cercando di reindirizzare l'accaduto verso una lettura securitaria a braccio con teste giornalistiche che ancora si appigliano alla debole retorica del \"raptus omicida\", del \"mostro\" eccezzionale, le piazze transfemmnisite rilanciano i temi fondamientali dell'autodifesa, educazione, sanità.\r\nTra tutte emerge di fondamentale imporatanza il tema dell'educazione. entrambi i femminicidi riguardano infatti due studentesse giovani e i loro ex compagni, dimostrano ancora una volta vere le statistiche che sottolinano che la violenza viene attuata in primis tra i legami affettivi stretti, tra i giovani e per il 70% perpetrata da cittadini Italiani, spesso a seguito di segnalazioni ignorate e silenziate.\r\n \r\nA fronte di tutto ciò viene rilanciato il discorso della difesa nelle piazze e nelle strade, costruita su reti di solidarietà dal basso e la fondamentale importanza di contrastare il modello educativo che il ministero presieduto da Valditara vorrebbe all'insegna del trittico \"Dio, Patria, Famiglia\".\r\n \r\n\r\nQuesta sera, Venerdì 4 Aprile si terrà la passeggiata arrabbiata, alle ore 21:00 ai Murazzi \r\n\r\nNe parliamo con Giorgia di Nudm Torino:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/Mobilitazioni-FemminicidioIlariaSara.mp3\"][/audio]","4 Aprile 2025","2025-04-04 14:14:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/Immagine-04-04-25-13.53-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"155\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/Immagine-04-04-25-13.53-300x155.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/Immagine-04-04-25-13.53-300x155.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/Immagine-04-04-25-13.53-1024x528.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/Immagine-04-04-25-13.53-768x396.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/Immagine-04-04-25-13.53.jpg 1235w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","NON CI RESTA CHELA RABBIA: PASSEGGIATA RUMOROSA CONTRO I FEMMINICIDI",1743776042,[216,217,218,219],"http://radioblackout.org/tag/femminicidi/","http://radioblackout.org/tag/manifestazione/","http://radioblackout.org/tag/nudm/","http://radioblackout.org/tag/valditara/",[221,222,223,224],"femminicidi","manifestazione","nudm","valditara",{"post_content":226},{"matched_tokens":227,"snippet":228,"value":229},[71],"retorica del \"raptus omicida\", del \"\u003Cmark>mostro\u003C/mark>\" eccezzionale, le piazze transfemmnisite rilanciano","Da Roma a Messina e poi ancora Milano, Firenze, Terni, Palermo, Ferrara e Bologna: queste alcune delle piazze che in Italia si stanno riempiendo con la rabbia per il femminicidio di Ilaria Sula e Sara Campanella. 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Funzione riproduttiva e \"istinto materno\", costruzione dei ruoli e dei generi, maternità e infanticidio, costruzione mediatica del mostro, il ruolo del mostro come autoassoluzione sociale...questi alcuni dei temi che abbiamo trattato.\r\nNaturalmente, la storia di Ragusa come le altre che offre la cronaca, non ci interessa per trattarla in sè, come caso ( giudiziario, psichiatrico, giornalistico), ma per l'analisi dei discorsi che essa solleva, come fatti culturali.\r\nQuale idea della maternità (e del femminile) sta alla base dei discorsi di media, magistrati, psicologi e psichiatri, del discorso della medicina e del discorso penale e del senso comune? Quale idea di donna e di madre è costruita culturalmente e socialmente? Come, quando, perchè e a cosa servono i \"mostri\"?\r\nL'idea di maternità e più in generale il genere è da sempre culturalmente e socialmente costruito in modo funzionale al sistema produttivo vigente. Ogni società da sempre costruisce i suoi uomini e le sue donne. La filosofa Elizabeth Badinter, (\"L'amour en plus\", 1981) storicizza ciò che viene chiamato istinto di maternità e mostra quanto questo sia una costruzione sociale che è cambiata nel tempo così come il ruolo e la funzione delle donne.\r\nFin dall'antica Grecia...\r\nla donna patisce, in Occidente, una subalternità fortissima: è l'esclusa insieme al barbaro e allo schiavo (la storia di Medea è paradigmatica), confinata nella propria funzione riproduttiva. Funzione che - in quasi tutte le società (anche quelle non statuali e non capitaliste o precapitaliste) è motivo di esclusione ed emarginazione. Anche la costruzione di identità di genere non solo differenti ma impari e squilibrate dal punto di vista del potere, si nota ampiamente nel discorso che i Greci, attraverso il mito e la tragedia, facevano intorno alle madri/ padri infanticidi. La costruzione del discorso sulle madri infanticide si incrive entro un contesto di forte subalternità della donna che la filosofia e la scienza dell'epoca supportano e giustificano, sistematizzano.\r\nNei miti greci...\r\nle donne che uccidono i propri figli, sono punite per l'inottemperanza al culto, al volere divino, in particolare si sottraggono al culto dionisiaco che era destinato ad orientare culturalmente il disordine. Rappresentano dunque, col loro rifiuto, la scelta del disordine, del caos sociale, il rifiuto dell'ordine sociale. I padri infanticidi invece sacrificano sempre i figli per un bene superiore, per la fine di una guerra, obbedendo al contrario, al volere di un DIO. Ancora oggi le motivazioni addotte nei discorsi penali, mediatici, comuni sui casi di cronaca, sono diverse per gli uomini e per le donne.\r\nLa psichiatria e la psicoanalisi...\r\nsono fin da sempre discorsi che rifllettono la struttura patriarcale della società, tendenti a patologizzare gli individui devianti, in particolar modo le donne. Il vero pericolo della psicoanalisi va al di là della sua sfera come tecnica, è nei suoi effetti sociali, nel discorso diffuso, psicologizzato/ psicologizzante, medicalizzato intorno ad essa. Tutti parlano ormai in questi termini, dall'anchor man alla Bruno Vespa, all'ultimo giornalista, al prete, al magistrato, al poliziotto. Il potere psiconalitico ha rappresentato una nuova tecnologia di sorveglianza, neoumanistica e neofilantropica, per il controllo delle anime. L'Edipo moderno, che la psicoanalisi ha contribuito a generalizzare nei discorsi quotidiani, non è che questo: privatizzare, tagliar via il familiare dal sociale, psicologizzare il politico. La castrazione non è che il ripiegamento del sociale, dello storico, del politico sul familiare e sul privato.\r\nContro il determinismo biologico...\r\n(dell'istinto di maternità a/de-storicizzato, che prescrive certi comportamenti come naturali), si vedano le ricerche antropologiche di Margareth Mead, in particolare \"Sesso e temperamento\", 1929, che analizza il modello sociale di 3 diverse tribù della Nuova Guinea. La differenza dei sessi è ovviamente uno dei temi del \"dramma sociale\", ma ciascuna lo sviluppa a modo suo (e differenza dei sessi implica anche differenti organizzazioni della sfera familiare e del rapporto padre/madre/figli). Già nel 29 dimostra come esistano elementi senza rapporto con la realtà biologica del sesso, che sono appunto \"costruzioni sociali\". Per Mead in Occidente sociologia, medicina, gergo, poesia accettano le definizioni sociali delle differenze tra i sessi come fondate sul temperamento ed ogni deviazione dalla parte assegnata è un'anomalia \"dalla nascita\" invece ad esempio tra gli Arapesh e i Mundugumor uomini e donne non sono ritenuti diversi per temperamento ma attribuiscono loro funzioni sociali diverse.\r\nA cosa servono i mostri?\r\nNell'800 si consuma l'abbraccio mortale tra psichiatria e potere penale. A fine '800 Cesare Lombroso tenta il primo esperimento ansiolitico di rassicurazione dei cittadini moderni e civili, elaborando il primo testo multimediale della storia. Fa fare dagherrotipi dai volti dei criminali descritti e la domanda implicita è – hai la fronte di due pollici? Hai tu il sopracciglio unito così?- la risposta del cittadino spaventato è sempre no, è sempre di dissociazione ( la separazione del grottesco, mai l'empatia del tragico). Tutt'oggi la spiegazione più diffusa per certi crimini è l'alibi del raptus, che rappresenta una grande auto-assoluzione sociale di massa, e che, come ogni determinismo biologico o psichiatrico assolve tutti perchè promette di trovare un'unica causa interna, individuale, privata (il capro espiatorio).\r\nSegnaliamo a questo proposito l'importazna del testo \"Moi, Pierre Riviere, ayant egorgé ma mère, ....) scoperto e pubblicato da Foucault e la sua equipe nel '73, e che si riferisce al caso di P.R, del 1836. Pierre Rivière è uno dei primi mostri, anche per i giornali, sul quale si pronunciano a distanza tutti i maggiori psichiatri dell'epoca. Mostro non solo per ciò che ha compiuto ma per il preciso memoriale ex post, scritto nel carcere.\r\n[...] Il fatto è che l'orribile è quotidiano. Nelle campagne era da sempre il destino di tutti, uno ne ride di un riso che si crederenbbe di un idiota, un altro lo dice tranquillamente; ed è lo stesso. Il destino di tutti. Ma questa famiglia è esemplare, per il fatto che visse in modo da gridare con rabbia che tutto fa male, sempre, e che a questo come a tutto ci si abitua. Come una cappa di piombo, il peso dell'impossibile....\r\nArriva nel 1838 una nuova legge, con il concorso attivo dei grandi nomi della psichiatria dell'epoca, che riescono ad imporre una nuova sintesi che segna una modificazione decisiva del rapporto tra mondo medico e mondo penale. Istituzionalizzando accuratamente le modalità dell'internamento - \"d'ufficio\" e \"volontario\"- in \"istituti speciali\" (ospedali psichiatrici),. L'internamento d'ufficio assicura la possibilità di una procedura rapida, altrettanto efficace ed imperativa quanto il sequestro penale. Ma ha il \"vantaggio\" supplementare di poter agire prima che un atto delittuoso sia commesso, prima ancora che una sentenza di interdizione sia emessa come in linea di massima era richiesto nel caso della follia prima della legge del '38. Un certificato medico, interinato dall'autorità prefettizia e controllato da una possibile ispezione giudiziaria, potrà rivelare degli stati potenzialmente pericolosi. Vince dunque, storicamente, la forma di controllo più molecolare, biopolitica e micro-diffusa, capace di essere introiettata più di altre forme di controllo.\r\nLa costruzione del mostro...\r\nDonna Haraway, Manifesto Cyborg, \"Nell'immaginario occidentale i mostri hanno sempre tracciato i confini della com,unità. I centauri e le amazzoni dell'antica Grecia, immagini della disgregazione del matrimonio e della contaminazione del guerriero con l'animalità e la donna, hanno stabilito i limiti dell'accentrata polis del maschio umano greco\".\r\nOgni epoca ha prodotto il suo mostro funzionale al rafforzamento identitario e alla generazione di esclusione sociale...\r\nNella stagione della modernità il potere necessitava dello strumento della \"misura\" per normare lo spazio sociale e lo smisurato che eccedeva quella misura doveva rifugiarsi in una dimensione crepuscolare per non turbare lo scorrere della vita. Il capitale oggi ha vinto frantumandosi e ricostruendosi frattalmente a partire da molecole di sociale. Il processo di valorizzazione non ha più bisogno di luoghi specifici per svolgersi ma dilaga in tutte le società. L'ordine sociale non ha più bisogno di una misura imposta dall'esterno, di un'articolazione specifica dell'immaginario legata all'esclusione, ma è una pratica introiettata e automaticamente applicata dalla popolazione. Il mostro oggi è invisibile, non perchè debba nascondersi (come il Frankenstein di Mary Shelley), ma perchè l'occhio che lo guarda è totalmente assuefatto: nessuno vede il Cie di Via Corelli o di Corso Brunelleschi.\r\nI Freaks di Tod Browning, i mostri moderni, dolenti, mutanti, pseudoumani, permettevano all'uomo \"normale\" di specchiarsi per ritirarsene inorridito, confermandosi nella propria normalità e segnalando l'esistenza terribile dell'Altro. In \"M, il mostro di Dusseldorf\", film tedesco del 1931 diretto da Fritz Lang, considerato uno dei capolavori dell'espressionismo tedesco, l'uso del fuoricampo risponde proprio alla scelta di enfatizzare la mostruosità del personaggio, la sua alterità che non può trovare spazio in uno spazio normale – il campo – ma deve essere situata altrove – il fuoricampo. Oggi, che si sono superate persino le profezie di Debord sulla società dello spettacolo, a furia di divorare immagini siamo diventati talmente ciechi che forse i fuoricampo non ce li possiamo più permettere. Sicuramente, non tanto il cinema, che c'è ancora chi lo fa bene ed è in grado di farlo, ma le immagini televisive il fuoricampo non sanno nemmeno che cosa sia. Non hanno l'etica del fuoricampo, del rappresentabile e dell'irrappresentabile...secondo la celebre formula di Godard che individuava nell'uso del carrello “una questione morale” (e quindi delle distanze da salvaguardare, del visibile e del mostrabile, della vicinanza pornografica e della lontananza rispettosa). Se sono giuste le distanze è giusto il film, secondo un'etica che rifiuta la spettacolarizzazione, diceva Serge Daney, indimenticabile critico e cinefilo dallo sguardo ostinato. Ancora sempre Daney, che scriveva di quanto fosse necessario passare dall'atto di mostrare con il dito all'arte di fissare con lo sguardo, prendendo a esempio due movimenti di macchina da presa, che più distanti non si può, rivolti entrambi verso la morte e la guerra, il primo, “modello di abiezione” realizzato da Pontecorvo in Kapò e l'altro da Mizoguchi in Ugetsu Monogatari, il quale sceglie uno sguardo che fa finta di non vedere nulla, che preferirebbe non aver visto nulla e per questo scivola lentamente con una panoramica di fianco alla morte, rischiando di lasciarla addirittura fuori campo. Di contro l'abiezione del carrello in avanti di Kapò, che procede e avanza senza timore e senza tremore verso la morte, spettacolarizzandola.\r\nPer riascoltare la puntata del 22 dicembre 2014:\r\nil colpo della strega_22dic2014_primaparte\r\nil colpo della strega_22dic2014_secondaparte\r\nil colpo della strega_22dic2014_terzaparte\r\n\r\nil colpo della strega_22dic2014_quartaparte\r\n\r\nPer riascoltare la puntata del 12 gennaio 2015:\r\n\r\nil colpo della strega_12genn2015_primaparte\r\n\r\nil colpo della strega_12genn2015_secondaparte","13 Gennaio 2015","2018-10-24 17:35:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/adesivo-il-colpo-della-strega-new-copy-e1413229678451-200x110.jpg","Madri e mostri: due puntate de Il colpo della strega dedicate al tema","podcast",1421155669,[308,309,310,311,312,313,314,315,316,317,318,319,320,321,322,323,324,325,326,327,328,329,330,331],"http://radioblackout.org/tag/cesare-lombroso/","http://radioblackout.org/tag/cinema/","http://radioblackout.org/tag/culturanatura/","http://radioblackout.org/tag/determinismo-biologico/","http://radioblackout.org/tag/donna-haraway/","http://radioblackout.org/tag/elisabeth-badinter/","http://radioblackout.org/tag/esclusione-sociale/","http://radioblackout.org/tag/femminile/","http://radioblackout.org/tag/funzione-riproduttiva/","http://radioblackout.org/tag/gender/","http://radioblackout.org/tag/genere/","http://radioblackout.org/tag/immaginario/","http://radioblackout.org/tag/istinto-materno/","http://radioblackout.org/tag/margareth-mead/","http://radioblackout.org/tag/maternita/","http://radioblackout.org/tag/michel-foucault/","http://radioblackout.org/tag/mitologia/","http://radioblackout.org/tag/mostro/","http://radioblackout.org/tag/mostruosita/","http://radioblackout.org/tag/potere-penale/","http://radioblackout.org/tag/psichiatria/","http://radioblackout.org/tag/psicoanalisi/","http://radioblackout.org/tag/riproduzione/","http://radioblackout.org/tag/storie-di-donne/",[333,334,335,336,337,338,339,340,341,342,343,344,345,346,347,348,349,71,350,351,352,353,354,355],"cesare lombroso","cinema","cultura/natura","determinismo biologico","donna haraway","elisabeth badinter","esclusione sociale","femminile","funzione riproduttiva","gender","genere","immaginario","istinto materno","margareth mead","maternità","michel foucault","mitologia","mostruosità","potere penale","psichiatria","psicoanalisi","riproduzione","storie di donne",{"post_content":357,"tags":361},{"matched_tokens":358,"snippet":359,"value":360},[71,71],"e infanticidio, costruzione mediatica del \u003Cmark>mostro\u003C/mark>, il ruolo del \u003Cmark>mostro\u003C/mark> come","DUE PUNTATE (22dic2014 - 12genn2015) INTERAMENTE DEDICATE AL TEMA CHE VI PROPONIAMO IN UN UNICO SPECIALE APPROFONDIMENTO.\r\nVisto il grande interesse suscitato, continuamo a parlare di maternità a partire dai recenti casi di madri accusate di aver ucciso il proprio figlio. 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Ogni società da sempre costruisce i suoi uomini e le sue donne. La filosofa Elizabeth Badinter, (\"L'amour en plus\", 1981) storicizza ciò che viene chiamato istinto di maternità e mostra quanto questo sia una costruzione sociale che è cambiata nel tempo così come il ruolo e la funzione delle donne.\r\nFin dall'antica Grecia...\r\nla donna patisce, in Occidente, una subalternità fortissima: è l'esclusa insieme al barbaro e allo schiavo (la storia di Medea è paradigmatica), confinata nella propria funzione riproduttiva. Funzione che - in quasi tutte le società (anche quelle non statuali e non capitaliste o precapitaliste) è motivo di esclusione ed emarginazione. Anche la costruzione di identità di genere non solo differenti ma impari e squilibrate dal punto di vista del potere, si nota ampiamente nel discorso che i Greci, attraverso il mito e la tragedia, facevano intorno alle madri/ padri infanticidi. 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Ancora oggi le motivazioni addotte nei discorsi penali, mediatici, comuni sui casi di cronaca, sono diverse per gli uomini e per le donne.\r\nLa psichiatria e la psicoanalisi...\r\nsono fin da sempre discorsi che rifllettono la struttura patriarcale della società, tendenti a patologizzare gli individui devianti, in particolar modo le donne. Il vero pericolo della psicoanalisi va al di là della sua sfera come tecnica, è nei suoi effetti sociali, nel discorso diffuso, psicologizzato/ psicologizzante, medicalizzato intorno ad essa. Tutti parlano ormai in questi termini, dall'anchor man alla Bruno Vespa, all'ultimo giornalista, al prete, al magistrato, al poliziotto. Il potere psiconalitico ha rappresentato una nuova tecnologia di sorveglianza, neoumanistica e neofilantropica, per il controllo delle anime. L'Edipo moderno, che la psicoanalisi ha contribuito a generalizzare nei discorsi quotidiani, non è che questo: privatizzare, tagliar via il familiare dal sociale, psicologizzare il politico. La castrazione non è che il ripiegamento del sociale, dello storico, del politico sul familiare e sul privato.\r\nContro il determinismo biologico...\r\n(dell'istinto di maternità a/de-storicizzato, che prescrive certi comportamenti come naturali), si vedano le ricerche antropologiche di Margareth Mead, in particolare \"Sesso e temperamento\", 1929, che analizza il modello sociale di 3 diverse tribù della Nuova Guinea. La differenza dei sessi è ovviamente uno dei temi del \"dramma sociale\", ma ciascuna lo sviluppa a modo suo (e differenza dei sessi implica anche differenti organizzazioni della sfera familiare e del rapporto padre/madre/figli). Già nel 29 dimostra come esistano elementi senza rapporto con la realtà biologica del sesso, che sono appunto \"costruzioni sociali\". Per Mead in Occidente sociologia, medicina, gergo, poesia accettano le definizioni sociali delle differenze tra i sessi come fondate sul temperamento ed ogni deviazione dalla parte assegnata è un'anomalia \"dalla nascita\" invece ad esempio tra gli Arapesh e i Mundugumor uomini e donne non sono ritenuti diversi per temperamento ma attribuiscono loro funzioni sociali diverse.\r\nA cosa servono i mostri?\r\nNell'800 si consuma l'abbraccio mortale tra psichiatria e potere penale. A fine '800 Cesare Lombroso tenta il primo esperimento ansiolitico di rassicurazione dei cittadini moderni e civili, elaborando il primo testo multimediale della storia. Fa fare dagherrotipi dai volti dei criminali descritti e la domanda implicita è – hai la fronte di due pollici? Hai tu il sopracciglio unito così?- la risposta del cittadino spaventato è sempre no, è sempre di dissociazione ( la separazione del grottesco, mai l'empatia del tragico). Tutt'oggi la spiegazione più diffusa per certi crimini è l'alibi del raptus, che rappresenta una grande auto-assoluzione sociale di massa, e che, come ogni determinismo biologico o psichiatrico assolve tutti perchè promette di trovare un'unica causa interna, individuale, privata (il capro espiatorio).\r\nSegnaliamo a questo proposito l'importazna del testo \"Moi, Pierre Riviere, ayant egorgé ma mère, ....) scoperto e pubblicato da Foucault e la sua equipe nel '73, e che si riferisce al caso di P.R, del 1836. Pierre Rivière è uno dei primi mostri, anche per i giornali, sul quale si pronunciano a distanza tutti i maggiori psichiatri dell'epoca. \u003Cmark>Mostro\u003C/mark> non solo per ciò che ha compiuto ma per il preciso memoriale ex post, scritto nel carcere.\r\n[...] Il fatto è che l'orribile è quotidiano. Nelle campagne era da sempre il destino di tutti, uno ne ride di un riso che si crederenbbe di un idiota, un altro lo dice tranquillamente; ed è lo stesso. Il destino di tutti. Ma questa famiglia è esemplare, per il fatto che visse in modo da gridare con rabbia che tutto fa male, sempre, e che a questo come a tutto ci si abitua. Come una cappa di piombo, il peso dell'impossibile....\r\nArriva nel 1838 una nuova legge, con il concorso attivo dei grandi nomi della psichiatria dell'epoca, che riescono ad imporre una nuova sintesi che segna una modificazione decisiva del rapporto tra mondo medico e mondo penale. Istituzionalizzando accuratamente le modalità dell'internamento - \"d'ufficio\" e \"volontario\"- in \"istituti speciali\" (ospedali psichiatrici),. L'internamento d'ufficio assicura la possibilità di una procedura rapida, altrettanto efficace ed imperativa quanto il sequestro penale. Ma ha il \"vantaggio\" supplementare di poter agire prima che un atto delittuoso sia commesso, prima ancora che una sentenza di interdizione sia emessa come in linea di massima era richiesto nel caso della follia prima della legge del '38. Un certificato medico, interinato dall'autorità prefettizia e controllato da una possibile ispezione giudiziaria, potrà rivelare degli stati potenzialmente pericolosi. Vince dunque, storicamente, la forma di controllo più molecolare, biopolitica e micro-diffusa, capace di essere introiettata più di altre forme di controllo.\r\nLa costruzione del \u003Cmark>mostro\u003C/mark>...\r\nDonna Haraway, Manifesto Cyborg, \"Nell'immaginario occidentale i mostri hanno sempre tracciato i confini della com,unità. I centauri e le amazzoni dell'antica Grecia, immagini della disgregazione del matrimonio e della contaminazione del guerriero con l'animalità e la donna, hanno stabilito i limiti dell'accentrata polis del maschio umano greco\".\r\nOgni epoca ha prodotto il suo \u003Cmark>mostro\u003C/mark> funzionale al rafforzamento identitario e alla generazione di esclusione sociale...\r\nNella stagione della modernità il potere necessitava dello strumento della \"misura\" per normare lo spazio sociale e lo smisurato che eccedeva quella misura doveva rifugiarsi in una dimensione crepuscolare per non turbare lo scorrere della vita. Il capitale oggi ha vinto frantumandosi e ricostruendosi frattalmente a partire da molecole di sociale. Il processo di valorizzazione non ha più bisogno di luoghi specifici per svolgersi ma dilaga in tutte le società. L'ordine sociale non ha più bisogno di una misura imposta dall'esterno, di un'articolazione specifica dell'immaginario legata all'esclusione, ma è una pratica introiettata e automaticamente applicata dalla popolazione. Il \u003Cmark>mostro\u003C/mark> oggi è invisibile, non perchè debba nascondersi (come il Frankenstein di Mary Shelley), ma perchè l'occhio che lo guarda è totalmente assuefatto: nessuno vede il Cie di Via Corelli o di Corso Brunelleschi.\r\nI Freaks di Tod Browning, i mostri moderni, dolenti, mutanti, pseudoumani, permettevano all'uomo \"normale\" di specchiarsi per ritirarsene inorridito, confermandosi nella propria normalità e segnalando l'esistenza terribile dell'Altro. In \"M, il \u003Cmark>mostro\u003C/mark> di Dusseldorf\", film tedesco del 1931 diretto da Fritz Lang, considerato uno dei capolavori dell'espressionismo tedesco, l'uso del fuoricampo risponde proprio alla scelta di enfatizzare la mostruosità del personaggio, la sua alterità che non può trovare spazio in uno spazio normale – il campo – ma deve essere situata altrove – il fuoricampo. Oggi, che si sono superate persino le profezie di Debord sulla società dello spettacolo, a furia di divorare immagini siamo diventati talmente ciechi che forse i fuoricampo non ce li possiamo più permettere. Sicuramente, non tanto il cinema, che c'è ancora chi lo fa bene ed è in grado di farlo, ma le immagini televisive il fuoricampo non sanno nemmeno che cosa sia. Non hanno l'etica del fuoricampo, del rappresentabile e dell'irrappresentabile...secondo la celebre formula di Godard che individuava nell'uso del carrello “una questione morale” (e quindi delle distanze da salvaguardare, del visibile e del mostrabile, della vicinanza pornografica e della lontananza rispettosa). Se sono giuste le distanze è giusto il film, secondo un'etica che rifiuta la spettacolarizzazione, diceva Serge Daney, indimenticabile critico e cinefilo dallo sguardo ostinato. Ancora sempre Daney, che scriveva di quanto fosse necessario passare dall'atto di mostrare con il dito all'arte di fissare con lo sguardo, prendendo a esempio due movimenti di macchina da presa, che più distanti non si può, rivolti entrambi verso la morte e la guerra, il primo, “modello di abiezione” realizzato da Pontecorvo in Kapò e l'altro da Mizoguchi in Ugetsu Monogatari, il quale sceglie uno sguardo che fa finta di non vedere nulla, che preferirebbe non aver visto nulla e per questo scivola lentamente con una panoramica di fianco alla morte, rischiando di lasciarla addirittura fuori campo. Di contro l'abiezione del carrello in avanti di Kapò, che procede e avanza senza timore e senza tremore verso la morte, spettacolarizzandola.\r\nPer riascoltare la puntata del 22 dicembre 2014:\r\nil colpo della strega_22dic2014_primaparte\r\nil colpo della strega_22dic2014_secondaparte\r\nil colpo della strega_22dic2014_terzaparte\r\n\r\nil colpo della strega_22dic2014_quartaparte\r\n\r\nPer riascoltare la puntata del 12 gennaio 2015:\r\n\r\nil colpo della strega_12genn2015_primaparte\r\n\r\nil colpo della strega_12genn2015_secondaparte",[362,364,366,368,370,372,374,376,378,380,382,384,386,388,390,392,394,396,399,401,403,405,407,409],{"matched_tokens":363,"snippet":333,"value":333},[],{"matched_tokens":365,"snippet":334,"value":334},[],{"matched_tokens":367,"snippet":335,"value":335},[],{"matched_tokens":369,"snippet":336,"value":336},[],{"matched_tokens":371,"snippet":337,"value":337},[],{"matched_tokens":373,"snippet":338,"value":338},[],{"matched_tokens":375,"snippet":339,"value":339},[],{"matched_tokens":377,"snippet":340,"value":340},[],{"matched_tokens":379,"snippet":341,"value":341},[],{"matched_tokens":381,"snippet":342,"value":342},[],{"matched_tokens":383,"snippet":343,"value":343},[],{"matched_tokens":385,"snippet":344,"value":344},[],{"matched_tokens":387,"snippet":345,"value":345},[],{"matched_tokens":389,"snippet":346,"value":346},[],{"matched_tokens":391,"snippet":347,"value":347},[],{"matched_tokens":393,"snippet":348,"value":348},[],{"matched_tokens":395,"snippet":349,"value":349},[],{"matched_tokens":397,"snippet":398,"value":398},[71],"\u003Cmark>mostro\u003C/mark>",{"matched_tokens":400,"snippet":350,"value":350},[],{"matched_tokens":402,"snippet":351,"value":351},[],{"matched_tokens":404,"snippet":352,"value":352},[],{"matched_tokens":406,"snippet":353,"value":353},[],{"matched_tokens":408,"snippet":354,"value":354},[],{"matched_tokens":410,"snippet":355,"value":355},[],[412,419],{"field":33,"indices":413,"matched_tokens":415,"snippets":417,"values":418},[414],17,[416],[71],[398],[398],{"field":161,"matched_tokens":420,"snippet":359,"value":360},[71,71],578730123365712000,{"best_field_score":423,"best_field_weight":424,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":45,"score":425,"tokens_matched":27,"typo_prefix_score":45},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":427,"highlight":459,"highlights":467,"text_match":77,"text_match_info":472},{"comment_count":45,"id":428,"is_sticky":45,"permalink":429,"podcastfilter":430,"post_author":244,"post_content":431,"post_date":432,"post_excerpt":51,"post_id":428,"post_modified":433,"post_thumbnail":434,"post_title":435,"post_type":305,"sort_by_date":436,"tag_links":437,"tags":448},"45385","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-19-gennaio-i-para-in-niger-le-citta-spezzate-genealogia-della-destra-radicale-il-mostro-nel-cuore-della-grande-mela/",[244],"Anche questo venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nSui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Genealogia della destra radicale\r\nCon Pietro Stara, autore de \"L’identità escludente, La Nuova Destra tra piccole patrie e Europa nazione\"\r\n\r\nPer chi fosse interessato ai percorsi della Federazione Anarchica Torinese\r\nriunioni ogni giovedì alle 21\r\ncorso Palermo 46 – a destra nel cortile -\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",{"matched_tokens":465,"snippet":466,"value":466},[71],"Anarres del 19 gennaio. I parà in Niger. Le città spezzate. Genealogia della destra radicale. 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E ancora: cosa sono i “contratti mostro”, come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos’è lo sciopero e come si fa.\r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis. Cos’è e come funziona il sistema degli appalti? Chi l’ha inventato? Cosa c’entrano le cooperative?\r\nEcco qualche dritta per capire chi e come ingrassa grazie agli appalti.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Tutta-colpa-dei-padroni-n.4_9.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 8 ore 10,00 - Psychotronic Radio vol.4 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Psychotronic-Radio-vol.4_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 8 ore 13,30 - Fratture: Contro la guerra alle droghe 29 minuti [Fratture]:\r\n\r\nIl collettivo Fratture si occupa di cronaca e analisi del carcere e della società che lo alimenta.\r\nIn questo podcast si affronta il tema della guerra alle droghe, della riduzione del danno, del rapporto tra sostanze e detenzione, grazie a un'intervista alle Chemical Sisters.\r\n\r\n[audio 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\r\n\r\nMartedì 9 ore 12 - Tutta colpa dei padroni? 4 9 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\n“Tutta colpa dei padroni?” è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i “contratti mostro”, come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos’è lo sciopero e come si fa.\r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis. Cos’è e come funziona il sistema degli appalti? Chi l’ha inventato? Cosa c’entrano le cooperative?\r\nEcco qualche dritta per capire chi e come ingrassa grazie agli appalti.\r\n\r\n[audio mp3=\"\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 10 ore 8,30 - Il percorso di Ocalan 26 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nTratto dal video/documentario “Ocalan’s journey to peace”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Il-percorso-di-Ocalan-radio-alpi-libere_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 10 ore 16 - Podcast Franti pt.2 35 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-2_35.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 11 ore 8,30 - ENI greenwashing [Titolo originale: Eni: verde come un cane] 30 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare di ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. 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Pubblicato nel 1970, contiene l’autobiografia e lettere dal raggio O, e lettere 1964-70. L’autore, George Jackson, è stato un rivoluzionario statunitense. Fra i principali militanti del Black Panther Party (BPP), movimento rivoluzionario afroamericano, fu ucciso da un secondino di San Quentin il 21 agosto del 1971, una settimana dopo che il suo pamphlet intitolato “Col sangue agli occhi” riuscì a varcare clandestinamente le porte del penitenziario.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Fratelli-di-Soledad_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 12 ore 13,30 - Magma Vol.1 56 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nDall'hard rock, al protometal, al doom sporcato di punk... dagli anni Sessanta in poi, da tutto il mondo!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/MAGMA-puntata1_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 13 ore 9,30 - Due libri su New York 27 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPresentazione dei libri “New York regina underground. Racconti dalla Grande Mela” di Davide Grasso e “Uomini Talpa” di Jennifer Toth.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/New-York_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 14 ore 9,30 - Audiodocumentario Saharawi pt.1 27 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Audiodocumentario-Saharawi_1Tullio-Togni_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 14 ore 13,30 - Proiezioni di Sizigia pt.4 5 minuti [Proiezioni di Sizigia]:\r\n\r\nParole estratte da \"Viaggio al termine della notte\" di Louis-Ferdinand Cèline.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Bardamu_5.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 14 ore 21,30 - Psychotronic Radio vol.2 39 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Psychotronic-Radio-vol.2_39.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","9 Luglio 2024","2024-07-15 10:36:22","Black Holes dall'8 al 14 luglio 2024",1720521554,[769,770,771,772,773,774,495,775,776,496,497,777,778,779,499,780,781,502,782,783,784,504,441,785,786,787,788,789,790,791,792,793,794,795,796,797,798,799,800,801,518,802,521,803,804,805,806,807,808,809,523,810,811,812,528,813,814,815,816,817,818,545,819,820,821,822,823,547,824,550],"http://radioblackout.org/tag/abdullah-ocalan/","http://radioblackout.org/tag/africa/","http://radioblackout.org/tag/alberto-cominetti/","http://radioblackout.org/tag/aldo-canestrari/","http://radioblackout.org/tag/andrea-marziali/","http://radioblackout.org/tag/andrea-turco/","http://radioblackout.org/tag/audiocapitoli-di-porfido/","http://radioblackout.org/tag/audiodocumentario/","http://radioblackout.org/tag/bardamu/","http://radioblackout.org/tag/black-panthers/","http://radioblackout.org/tag/causa-curda/","http://radioblackout.org/tag/comabattenti/","http://radioblackout.org/tag/compagneria/","http://radioblackout.org/tag/covid-19/","http://radioblackout.org/tag/cox-18/","http://radioblackout.org/tag/davide-grasso/","http://radioblackout.org/tag/experimental/","http://radioblackout.org/tag/franti/","http://radioblackout.org/tag/fratelli-di-soledad/","http://radioblackout.org/tag/george-jackson/","http://radioblackout.org/tag/gesu/","http://radioblackout.org/tag/greenwashing/","http://radioblackout.org/tag/hard-rock/","http://radioblackout.org/tag/hevalti/","http://radioblackout.org/tag/ho-lasciato-il-fucile-in-montagna/","http://radioblackout.org/tag/intrattenimento/","http://radioblackout.org/tag/jennipher-toth/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/laura-schrader/","http://radioblackout.org/tag/libro/","http://radioblackout.org/tag/lockdown/","http://radioblackout.org/tag/louis-ferdinand-celine/","http://radioblackout.org/tag/magma/","http://radioblackout.org/tag/mattia-martinengo/","http://radioblackout.org/tag/murat-cinar/","http://radioblackout.org/tag/new-york/","http://radioblackout.org/tag/ocalan/","http://radioblackout.org/tag/produzioni-nessun-rimborso/","http://radioblackout.org/tag/prog/","http://radioblackout.org/tag/proiezioni-di-sizigia/","http://radioblackout.org/tag/psychotronic/","http://radioblackout.org/tag/punto-rosso-edizioni/","http://radioblackout.org/tag/quarantena/","http://radioblackout.org/tag/radio-alpi-libere/","http://radioblackout.org/tag/rojava/","http://radioblackout.org/tag/sahara/","http://radioblackout.org/tag/saharawi/","http://radioblackout.org/tag/tetralogia-della-polvere-da-sparo/","http://radioblackout.org/tag/tullio-togni/","http://radioblackout.org/tag/turchia/","http://radioblackout.org/tag/tv/","http://radioblackout.org/tag/uomini-talpa/","http://radioblackout.org/tag/usa/","http://radioblackout.org/tag/viaggio-al-termine-della-notte/","http://radioblackout.org/tag/vol-2/","http://radioblackout.org/tag/yuksel-genc/",[826,827,828,829,830,831,560,832,833,271,561,834,835,836,563,837,838,566,839,840,841,279,452,842,843,844,845,846,847,848,849,850,851,852,283,853,854,855,856,857,277,858,579,859,860,861,862,863,864,865,581,866,867,868,285,869,870,871,872,873,874,281,875,876,877,878,879,603,880,606],"Abdullah Ocalan","Africa","Alberto Cominetti","Aldo Canestrari","Andrea Marziali","Andrea Turco","audiocapitoli di Porfido","audiodocumentario","Bardamu","black panthers","causa curda","comabattenti","compagneria","covid 19","cox 18","davide grasso","experimental","franti","Fratelli di Soledad","George Jackson","gesù","greenwashing","hard rock","hevaltì","ho lasciato il fucile in montagna","intrattenimento","Jennipher Toth","Laura Schrader","libro","lockdown","Louis-Ferdinand Cèline","Magma","Mattia Martinengo","murat cinar","new york","Ocalan","produzioni nessun rimborso","prog","proiezioni di Sizigia","psychotronic","punto rosso edizioni","quarantena","radio alpi libere","rojava","Sahara","saharawi","tetralogia della polvere da sparo","tullio togni","Turchia","tv","Uomini talpa","USA","Viaggio al termine della notte","vol.2","Yuksel Genc",{"post_content":882,"tags":885},{"matched_tokens":883,"snippet":611,"value":884},[610]," \r\n\r\nMartedì 9 ore 12 - Tutta colpa dei padroni? 4 9 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\n“Tutta colpa dei padroni?” è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. 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Cosa c’entrano le cooperative?\r\nEcco qualche dritta per capire chi e come ingrassa grazie agli appalti.\r\n\r\n[audio mp3=\"\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 10 ore 8,30 - Il percorso di Ocalan 26 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nTratto dal video/documentario “Ocalan’s journey to peace”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Il-percorso-di-Ocalan-radio-alpi-libere_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 10 ore 16 - Podcast Franti pt.2 35 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-2_35.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 11 ore 8,30 - ENI greenwashing [Titolo originale: Eni: verde come un cane] 30 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare di ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. L’impressione generale è quella d trovarsi di fronte ad una spaventosa visione “circolare” dell’economia che, più che ad una rivoluzione verde, somiglia ad una spirale senza uscita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/ENI-greenwashing_30-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 11 ore 15 - Quaresima in quarantena 48 minuti [Nessun Rimborso]:\r\n\r\nQUARESIMA IN QUARANTENA ripercorre le sacre scritture per riportare la storia di Gesù ai nostri drammatici giorni di pandemia e isolamento. Questo radiodramma è la storia di come il figlio di Dio ha affrontato la quarantena.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/QUARESIMA-IN-QUARANTENA-AUDIO-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 12 ore 8,30 - Fratelli di Soledad. Lettere dal carcere di George Jackson. 14 minuti [Porfido]:\r\n\r\nAlcuni estratti dal libro “Fratelli di Soledad, lettere dal carcere di George Jackson”. Pubblicato nel 1970, contiene l’autobiografia e lettere dal raggio O, e lettere 1964-70. L’autore, George Jackson, è stato un rivoluzionario statunitense. Fra i principali militanti del Black Panther Party (BPP), movimento rivoluzionario afroamericano, fu ucciso da un secondino di San Quentin il 21 agosto del 1971, una settimana dopo che il suo pamphlet intitolato “Col sangue agli occhi” riuscì a varcare clandestinamente le porte del penitenziario.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Fratelli-di-Soledad_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 12 ore 13,30 - Magma Vol.1 56 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nDall'hard rock, al protometal, al doom sporcato di punk... dagli anni Sessanta in poi, da tutto il mondo!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/MAGMA-puntata1_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 13 ore 9,30 - Due libri su New York 27 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPresentazione dei libri “New York regina underground. Racconti dalla Grande Mela” di Davide Grasso e “Uomini Talpa” di Jennifer Toth.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/New-York_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 14 ore 9,30 - Audiodocumentario Saharawi pt.1 27 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Audiodocumentario-Saharawi_1Tullio-Togni_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 14 ore 13,30 - Proiezioni di Sizigia pt.4 5 minuti [Proiezioni di Sizigia]:\r\n\r\nParole estratte da \"Viaggio al termine della notte\" di Louis-Ferdinand Cèline.\r\n\r\n[audio 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