","Carrara. Incidenti sul lavoro? Secondo i padroni è colpa dei lavoratori. Oggi sciopero e corteo","post",1713972335,[55,56,57,58,59,60,61,62],"http://radioblackout.org/tag/azienda-franchi/","http://radioblackout.org/tag/carrara/","http://radioblackout.org/tag/estrattivismo/","http://radioblackout.org/tag/guerra-del-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/moti-della-lunigiana/","http://radioblackout.org/tag/primo-maggio/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-cavatori/","http://radioblackout.org/tag/sicurezza-sul-lavoro/",[21,15,19,25,29,17,23,27],{"post_content":65,"tags":72},{"matched_tokens":66,"snippet":70,"value":71},[67,68,69],"moti","della","Lunigiana","Quest’anno sono 130 anni dai \u003Cmark>moti\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>Lunigiana\u003C/mark> in solidarietà con i fasci","Durante una puntata di Report Franchi, imprenditore marmifero di Carrara, ha dichiarato che i responsabili dei numerosissimi incidenti sul lavoro nelle cave di marmo sono i lavoratori stessi, che definisce “deficienti”, incapaci di apprezzare un lavoro ben pagato che solo la loro stupidità e disattenzione rende pericoloso.\r\nUno schiaffo in faccia ai tanti lavoratori morti e mutilati del lavoro che fanno questo mestiere.\r\nIeri un’assemblea i lavoratori ha lanciato uno sciopero con corteo. La manifestazione questa mattina è partita da “palazzo Franchi” e si è conclusa alla sede di Confindustria.\r\nIn piazza assieme ai cavatori c’erano tantissime persone solidali.\r\nOggi la scommessa di chi lavora in cava è unire la lotta per la salvaguardia ambientale, alla ridefinizione del lavoro in cava, che riduca seccamente l’impatto sulla montagna, attivi una filiera corta che riporti in città le lavorazioni post scavo e al contempo renda meno pericolosa la condizione dei cavatori.\r\nGli incidenti gravi e spesso mortali degli ultimi anni sono frutto dei ritmi forsennati, dell’estrattivismo indiscriminato, \u003Cmark>della\u003C/mark> logica del profitto di chi come Franchi, si esibisce con arroganza di fronte alle telecamere.\r\nUna prima risposta è stata la manifestazione di questa mattina.\r\nLa prossima sarà con il corteo del Primo Maggio, da sempre grande manifestazione popolare che attraverserà il centro cittadino. Quest’anno sono 130 anni dai \u003Cmark>moti\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>Lunigiana\u003C/mark> in solidarietà con i fasci siciliani, che costarono agli insorti morte, centinaia di anni di galera e confino, l’esilio per chi era riuscito a sottrarsi alla mannaia dello Stato italiano.\r\nNe abbiamo parlato con Emanuele Zaccagna, presidente \u003Cmark>della\u003C/mark> Lega dei Cavatori,\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-24-emanuele-carrara.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[73,75,77,79,81,85,87,89],{"matched_tokens":74,"snippet":21},[],{"matched_tokens":76,"snippet":15},[],{"matched_tokens":78,"snippet":19},[],{"matched_tokens":80,"snippet":25},[],{"matched_tokens":82,"snippet":84},[67,68,83],"lunigiana","\u003Cmark>moti\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>lunigiana\u003C/mark>",{"matched_tokens":86,"snippet":17},[],{"matched_tokens":88,"snippet":23},[],{"matched_tokens":90,"snippet":27},[],[92,98],{"field":30,"indices":93,"matched_tokens":95,"snippets":97},[94],4,[96],[67,68,83],[84],{"field":99,"matched_tokens":100,"snippet":70,"value":71},"post_content",[67,68,69],1736172819517538300,{"best_field_score":103,"best_field_weight":104,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":41,"score":106,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":41},"3315704398080",13,2,"1736172819517538410",3,6646,{"collection_name":52,"first_q":29,"per_page":110,"q":29},6,{"facet_counts":112,"found":162,"hits":163,"out_of":695,"page":14,"request_params":696,"search_cutoff":31,"search_time_ms":697},[113,138],{"counts":114,"field_name":135,"sampled":31,"stats":136},[115,117,119,121,123,125,127,129,131,133],{"count":105,"highlighted":116,"value":116},"anarres",{"count":105,"highlighted":118,"value":118},"Harraga",{"count":14,"highlighted":120,"value":120},"Zombi",{"count":14,"highlighted":122,"value":122},"valdesi",{"count":14,"highlighted":124,"value":124},"z-movies",{"count":14,"highlighted":126,"value":126},"coronavirus",{"count":14,"highlighted":128,"value":128},"vogliamo tutto",{"count":14,"highlighted":130,"value":130},"Waisale Serevi",{"count":14,"highlighted":132,"value":132},"Vampire Sound Inc.",{"count":14,"highlighted":134,"value":134},"Vieni avanti cretino","podcastfilter",{"total_values":137},96,{"counts":139,"field_name":30,"sampled":31,"stats":160},[140,142,144,146,148,150,152,154,156,158],{"count":105,"highlighted":141,"value":141},"rugby",{"count":105,"highlighted":143,"value":143},"sicilia",{"count":105,"highlighted":145,"value":145},"Turchia",{"count":105,"highlighted":147,"value":147},"anarchia",{"count":105,"highlighted":149,"value":149},"femminismo",{"count":105,"highlighted":151,"value":151},"racconti ovali",{"count":105,"highlighted":153,"value":153},"antimilitarismo",{"count":105,"highlighted":155,"value":155},"Maria Occhipinti",{"count":105,"highlighted":157,"value":157},"Enrica Firrincieli",{"count":105,"highlighted":159,"value":159},"Luca Wallace Costello",{"total_values":161},173,14,[164,198,442,533,633,666],{"document":165,"highlight":186,"highlights":191,"text_match":194,"text_match_info":195},{"comment_count":41,"id":166,"is_sticky":41,"permalink":167,"podcastfilter":168,"post_author":116,"post_content":169,"post_date":170,"post_excerpt":47,"post_id":166,"post_modified":171,"post_thumbnail":172,"post_title":173,"post_type":174,"sort_by_date":175,"tag_links":176,"tags":181},"18143","http://radioblackout.org/podcast/sabotaggi-intellettuali-e-fiammiferi/",[116],"Politici, imprenditori falliti, media hanno scatenato un attacco senza precedenti al movimento No Tav. Negli ultimi giorni sono scesi in campo anche intellettuali e storici, che rileggono gli eventi di oggi con la lente distorta di una narrazione che trascolora nel mito. Il mito degli anni di “piombo”, degli “antimoderni” moti luddisti, della perdita di consenso di avanguardie che scelgono la lotta armata.\r\nScomodare un termine ingombrante come “terrorismo” è normale per tanti giornalisti e commentatori politici. Il paragone tra la lotta armata di trent’anni fa e la resistenza No Tav ne è la pietra miliare.\r\nDa quando i PM Padalino e Rinaudo il 29 luglio hanno accusato una dozzina di ragazzi di associazione a scopo terroristico, affibbiandogli l’articolo 180 del codice, gli scritti su questo tema si sono moltiplicati. Le iniziative di lotta estive li hanno scatenati. Nella loro lente deformante sono finite le passeggiate di lotta in Clarea, i sabotaggi, i blocchi, persino la marcia simbolica degli over 50, simbolo del legame tra le generazioni, del filo robusto che lega tutti gli attivisti in una lotta in cui ogni tassello si incastra nel mosaico deciso collettivamente. I sabotaggi delle ultime settimane verso ditte collaborazioniste – spesso aziende stracotte, plurifallite, in odore di mafia – li hanno scatenati definitivamente.\r\nIn piena sintonia con i media la Procura torinese ha ordinato perquisizioni e limitazioni della libertà con scadenza sempre più ravvicinata. Ultimi i tre No Tav arrestati con l’accusa di violenza privata – ma la Procura voleva infilarci anche la tentata rapina – perché, secondo Erica De Blasi, giornalista del quotidiano “la Repubblica”, avrebbero fatto parte del folto gruppo di No Tav che avevano smascherato l’inganno con cui si era infiltrata nella manifestazione degli over 50. De Blasi si era finta una manifestante ed aveva scattato foto che, per sua stessa ammissione, erano destinate alla Digos. Per quest’episodio insignificante è stata scomodata la libertà di stampa, dimenticando che questa “giornalista” era venuta meno alla sua stessa deontologia professionale, ponendosi al servizio della polizia.\r\nNella guerra mediatica scatenata contro il movimento No Tav si inserisce il dossier uscito proprio sul quotidiano “la Repubblica” il 12 settembre.\r\nLo storico Salvadori tenta una genealogia della pratica del sabotaggio, ricostruendo la vicenda del movimento che, tra il 1811 e il 1816, scosse l’Inghilterra. La pratica della distruzione delle macchine viene descritta da Salvadori come una sorta di disperata resistenza alla miseria frutto delle nuove tecnologie produttive, che riducevano il bisogno di manodopera. Salvadori liquida la rivolta, che pure durò a lungo nonostante i manifestanti uccisi dalla polizia, le deportazioni e le condanne a morte, come ultimo inutile grido di un’epoca preindustriale condannata a sparire.\r\n\r\nAnarres ne ha discusso con Cosimo Scarinzi, un sindacalista che si è occupato a fondo della pratica del sabotaggio all’interno del movimento dei lavoratori. Secondo Scarinzi la radicalità del movimento “luddista” non era una critica alle macchine, quanto la risposta alla ferocissima repressione che colpiva ogni forma di protesta. Lotte meno dure venivano sanzionate con la deportazione e la condanna a morte, non lasciando alcun margine di trattativa ai lavoratori che si ribellavano ad una miseria estrema. In questa situazione l’attacco alla macchine diviene il mezzo per tentare di piegare un padronato indisponibile a qualsiasi concessione.\r\nScarinzi esamina la pratica del sabotaggio, attraverso la storia del movimento operaio, che ne è attraversato costantemente, sia che si tratti di pratiche spontanee, che non si rivendicano come tali, sia che vengano assunte e valorizzate come uno dei tasselli della lotta contro lo sfruttamento capitalista. Nell’opuscolo “Sabotage” Emile Pouget, esponente del sindacalismo rivoluzionario di segno libertario teorizza esplicitamente l’utilizzo del sabotaggio come segno incontrovertibile dell’indisponibilità ad un compromesso con una società divisa in classi. In questo caso, al di là della materialità dell’agire, emerge la volontà di scoraggiare ogni tentativo di compromesso tra capitale e lavoro, demolendo nei fatti la propaganda che vorrebbe sfruttati e sfruttatori sulla stessa barca, con gli stessi interessi di fondo.\r\nAscolta qui la chiacchierata con Cosimo, che è proseguita con l'analisi del sabotaggio nella pratica dei lavoratori del secolo appena trascorso:\r\n2013 09 13 sabotaggio cosimo\r\n\r\nTorniamo al dossier di “la Repubblica”.\r\nNell’analisi di Salvadori, che pure prudentemente si limita alle rivolte inglesi all’epoca della cosiddetta “rivoluzione industriale”, si possono cogliere due elementi che spiegano le ragioni dell’inserimento in un paginone che si apre con un articolo di Guido Crainz dedicato ai sabotaggi contro l’alta velocità in Val Susa.\r\nIl primo elemento è il carattere antimoderno delle rivolte luddiste, il secondo è l’ineluttabilità della sconfitta di chi si batte contro un progresso inarrestabile. In altri termini l’articolo di Salvadori, anche al di là dell’esplicita volontà dell’autore, svolge il compito che la rivista di intelligence Gnosis affida all’”agente di influenza“, ossia orientare l’opinione pubblica, demolire la fiducia dei No Tav, insinuando il dubbio sulle prospettive della lotta.\r\nQuesti elementi ci consentono vedere la trama del mosaico che la lobby Si Tav sta componendo. Il governo alza il tiro, appesantisce la repressione, picchia, arresta, criminalizza. La speranza è dividere, spaventare il movimento per far emergere la componente più istituzionale e spezzare la resistenza dei No Tav, riducendoli a meri testimoni indignati dello scempio.\r\nLa spettacolarità insita negli attacchi con il fuoco alle ditte, che pure si collocano a pieno nell’alveo della lotta non violenta, da la stura alla retorica sulla violenza. Il pezzo di Crainz si apre con l’occhiello “le polemiche recenti sulle azioni contro (la) Tav in Val di Susa riprono la questione del confine tra diritto al dissenso e forme illegali di opposizione” nel sottotitolo diventa più esplicito con un secco “quando le proteste diventano violenza”. Il pezzo si caratterizza per una continua equiparazione tra illegalità e violenza, il che dimostra, al di là dell’insistito discettare sulla lotta non violenta, la fondamentale incomprensione del senso e dei modi di questa pratica. Non tutto quel che è illegale è necessariamente anche violento, che non tutto quel che è legale è non violento. Che spaccare una ruspa e spaccare la testa di qualcuno non siano gesti equivalenti mi pare non meriti dimostrazioni di sorta. Se in questo gioco si inserisce la distinzione tra legale ed illegale il quadro invece si intorbida.\r\nI poliziotti che spaccano le teste dei No Tav, che sparano in faccia lacrimogeni, che mandano in coma un attivista e cavano un occhio ad un altro non fanno che compiere il loro dovere.\r\nI governi di turno ne solo tanto convinti che hanno garantito una buona carriera a tutti i massacratori di Bolzaneto, nonostante, in questo caso, vi sia stata una sentenza di condanna della magistratura. Per la mezza dozzina di capri espiatori di quelle giornate di lotta sono scattate condanne sino a sedici anni di reclusione, nonostante avessero soltanto rotto delle cose.\r\nSe è di Stato vale anche la tortura, se è espressione di lotta sociale viene perseguito anche un semplice danneggiamento. Anzi. Si parla addirittura di terrorismo, l’espressione che venne usata negli anni Settanta per definire la lotta armata. Crainz considera le vicende della Diaz e Bolzaneto errori di percorso da evitare di offrire argomenti a chi vorrebbe una diversa organizzazione politica e sociale. Scivoloni pericolosi perché si fanno delle gran brutte figure.\r\nL’autore, echeggiando Salvadori, sostiene che il sabotaggio è sintomo di debolezza, di sconfitta, di separazione dal movimento popolare. Crainz richiama i fantasmi del “rozzo pedagogismo giacobino ‘del gesto esemplare’ e dell’avanguardia leninista” che, per disprezzo, si sostituiscono all’azione autonoma dei cittadini.\r\nSu questa base Crainz ricostruisce le lotte degli anni Settanta, rievocando le figure dei cattivi maestri e riducendo la dinamica sociale di quegli anni ad una sorta di gigantesca cupio dissolvi culminata nella lotta armata.\r\nParte dall’assunto che le forme di lotta più radicali sono legittime contro le dittature, non certo in un regime democratico.\r\nPeccato che la democrazia reale, non quella dei libri delle scuole elementari, sia quella della Diaz e di Bolzaneto, perché la “sospensione del diritto” non è l’eccezione ma la regola. Peggio. In questi anni la sospensione del diritto si è fatta regola. L’intera legislazione sull’immigrazione, i respingimenti collettivi, gli accordi con la Libia per l’outsourcing della detenzione, le guerre umanitarie, le bombe intelligenti, le carceri che scoppiano, i morti nelle caserme, i militari nelle strade, le proteste popolari sedate con gas e manganelli…\r\nLa sospensione del diritto si fa sempre regola, quando qualcuno si ribella a regole del gioco che garantiscono il ricambio delle elite, negando un reale spazio di partecipazione ai cittadini, sancendo come insuperabile una società divisa in classi, dove il profitto di pochi conta più della vita e della dignità dei più.\r\nCrainz conclude il pezzo ironizzando sugli intellettuali che giocano con i fiammiferi. Quelli come lui usano le penne come i poliziotti i manganelli. Un gioco stupido ma trasparente.\r\nGrande assente nell’analisi di Crainz è il movimento No Tav. Un movimento che non può essere ingabbiato in nessuno degli schemi in cui tanti analisti hanno provato ad incasellarlo negli anni. Un movimento che cresce e si alimenta della sue tante anime, che elabora le proprie strategie attraverso un lento e, a volte difficile, confronto. Un movimento radicale e radicato nel territorio. Un movimento che ha optato per l’azione diretta, che non delega a nessuno e ha deciso di resistere attivamente all’imposizione violenta di un’opera la cui unica utilità è il drenaggio di soldi pubblici a fini privati.\r\nIl movimento No Tav ha scelto alcuni mesi fa di appoggiare la pratica del sabotaggio. Di questa decisione restano poche tracce sui media, sia tra i cronisti che tra gli analisti, perché di fronte alla volontà di un’assemblea popolare tanti teoremi si sgretolano come neve al sole.\r\nIl movimento in questi mesi dovrà affrontare una sfida complessa: mantenere radicalità e radicamento sociale. Non sarà facile, perché la magistratura sta preparando una operazione repressiva in grande stile, come dimostrano le gite dei PM torinesi a Milano e in altre città. Non sarà facile, perché le prossime amministrative rischiano ancora una volta di assorbire troppe energie a discapito dell’azione quotidiana per gettare sabbia negli ingranaggi dell’occupazione militare.\r\nLa scommessa dei prossimi mesi sarà quella di riaprire gli spazi per l’azione diretta popolare, che la repressione e la violenza del governo stanno cercando di chiudere.\r\nIl governo e la lobby del Tav non hanno troppa paura dei sabotaggi o di un manipolo di amministratori No Tav, hanno invece gran timore di una nuova rivolta popolare che renda ingovernabile il territorio.\r\nA noi tutti il compito di rendere reali le loro paure.","15 Settembre 2013","2018-10-17 22:59:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/09/haywood-sabotagewww-color-200x110.jpg","Sabotaggi, intellettuali e fiammiferi","podcast",1379283095,[177,178,179,180],"http://radioblackout.org/tag/crainz/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/sabotaggio/","http://radioblackout.org/tag/salvadori/",[182,183,184,185],"crainz","no tav","sabotaggio","salvadori",{"post_content":187},{"matched_tokens":188,"snippet":189,"value":190},[67,68],"anni di “piombo”, degli “antimoderni” \u003Cmark>moti\u003C/mark> luddisti, \u003Cmark>della\u003C/mark> perdita di consenso di avanguardie","Politici, imprenditori falliti, media hanno scatenato un attacco senza precedenti al movimento No Tav. 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Crainz richiama i fantasmi del “rozzo pedagogismo giacobino ‘del gesto esemplare’ e dell’avanguardia leninista” che, per disprezzo, si sostituiscono all’azione autonoma dei cittadini.\r\nSu questa base Crainz ricostruisce le lotte degli anni Settanta, rievocando le figure dei cattivi maestri e riducendo la dinamica sociale di quegli anni ad una sorta di gigantesca cupio dissolvi culminata nella lotta armata.\r\nParte dall’assunto che le forme di lotta più radicali sono legittime contro le dittature, non certo in un regime democratico.\r\nPeccato che la democrazia reale, non quella dei libri delle scuole elementari, sia quella \u003Cmark>della\u003C/mark> Diaz e di Bolzaneto, perché la “sospensione del diritto” non è l’eccezione ma la regola. Peggio. In questi anni la sospensione del diritto si è fatta regola. 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Un movimento che non può essere ingabbiato in nessuno degli schemi in cui tanti analisti hanno provato ad incasellarlo negli anni. Un movimento che cresce e si alimenta \u003Cmark>della\u003C/mark> sue tante anime, che elabora le proprie strategie attraverso un lento e, a volte difficile, confronto. Un movimento radicale e radicato nel territorio. Un movimento che ha optato per l’azione diretta, che non delega a nessuno e ha deciso di resistere attivamente all’imposizione violenta di un’opera la cui unica utilità è il drenaggio di soldi pubblici a fini privati.\r\nIl movimento No Tav ha scelto alcuni mesi fa di appoggiare la pratica del sabotaggio. Di questa decisione restano poche tracce sui media, sia tra i cronisti che tra gli analisti, perché di fronte alla volontà di un’assemblea popolare tanti teoremi si sgretolano come neve al sole.\r\nIl movimento in questi mesi dovrà affrontare una sfida complessa: mantenere radicalità e radicamento sociale. Non sarà facile, perché la magistratura sta preparando una operazione repressiva in grande stile, come dimostrano le gite dei PM torinesi a Milano e in altre città. Non sarà facile, perché le prossime amministrative rischiano ancora una volta di assorbire troppe energie a discapito dell’azione quotidiana per gettare sabbia negli ingranaggi dell’occupazione militare.\r\nLa scommessa dei prossimi mesi sarà quella di riaprire gli spazi per l’azione diretta popolare, che la repressione e la violenza del governo stanno cercando di chiudere.\r\nIl governo e la lobby del Tav non hanno troppa paura dei sabotaggi o di un manipolo di amministratori No Tav, hanno invece gran timore di una nuova rivolta popolare che renda ingovernabile il territorio.\r\nA noi tutti il compito di rendere reali le loro paure.",[192],{"field":99,"matched_tokens":193,"snippet":189,"value":190},[67,68],1157451471306883000,{"best_field_score":196,"best_field_weight":162,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":197,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":41},"2211897802752","1157451471306883185",{"document":199,"highlight":430,"highlights":435,"text_match":438,"text_match_info":439},{"comment_count":41,"id":200,"is_sticky":41,"permalink":201,"podcastfilter":202,"post_author":204,"post_content":205,"post_date":206,"post_excerpt":47,"post_id":200,"post_modified":207,"post_thumbnail":47,"post_title":208,"post_type":174,"sort_by_date":209,"tag_links":210,"tags":325},"97608","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-5-all-11-maggio-2025/",[203],"c'hai le storie","harraga","Mercoledì 07 ore 08,30 – Dai monti del Kurdistan pt.2 29 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nChiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 08 ore 08,30 – Markadè un punk a New York 26 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n1972-1982. Intervista a Marco Philopat su un libro di Markadè\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 09 ore 08,30 – Racconti ovali 5 33 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nIntraprendiamo un viaggio intorno al globo e nel profondo della simbologia che contraddistingue il mondo ovale: tra fauna selvatica e flora rigogliosa, tra trasferte internazionali leggendarie e genealogie narrative. Partendo dall’America latina fino a discendere la penisola italica.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 09 ore 21,00 – L'evasione è un dovere 29 minuti [Radio Blackout, C'hai le storie, Liberation Front]: Tratto dal libro “istinto di morte”(Nautilus,El Paso) pubblicato nel 1977 alla vigilia di un processo, il bandito Jacques Mesrine racconta la sua incredibile vita. Autore di furti e rapine, è poi diventato una leggenda criminale per la sua capacità di evadere e di sfidare la legge. 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Dtst – fake bass, synth & beats\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 10,00 – La Piramide Di Sangue - Tebe 58 minuti [La Piramide Di Sangue, Radio Blackout]: La Piramide di Sangue is a mosaic of meditative and restless sounds with no sonic boundaries which embrace spores of psychedelic rock of all ages, mediterranean cultures and wah-wah explosions.\r\nThe record has been recorded live at Blue Record Studio in Turin in one take.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 13,00 – Audiodocumentario su Maria Occhipinti 41 minuti [Enrica Firrincieli]:\r\n\r\nQuesta è la storia di Maria Occhipinti raccontata attraverso le voci di chi l’ha conosciuta, studiata e amata. Autrice del libro autobiografico Una donna di Ragusa, pubblicato nel 1957 con la casa editrice Landi e successivamente con altre edizioni.\r\nLa sua autobiografia scritta durante il soggiorno in Svizzera ha tutt’oggi un grande valore storico, oltre che ad essere un diario di una donna nata nel 1921 con uno sguardo poetico e sincero, pronta a tutto per fare giustizia e dare voce a chi era ai margini \u003Cmark>della\u003C/mark> società.\r\nMaria è stata una scrittrice, una poetessa, protagonista del movimento antimilitarista i \u003Cmark>moti\u003C/mark> del “Non si parte” di Ragusa e \u003Cmark>della\u003C/mark> sommossa avvenuta tra il dicembre 1944 e il 6 gennaio 1945. Maria con i suoi compagni e compagne si unisce alla lotta contro la guerra e con lo scopo di bloccare un camion militare carico di giovani soldati, con grande coraggio si stende incinta davanti al camion e lo costringe a fermarsi. A seguito delle proteste, Maria viene arrestata con i suoi compagni e confinata prima a Ustica e successivamente nel carcere delle Benedettine di Palermo.\r\nDopo il carcere Maria torna a Ragusa ma, delusa da conoscenti e parenti, inizia a viaggiare alla ricerca di un lavoro e di un porto sicuro, dall’Italia all’estero, portando con sé la figlia, Maria Lenina Licitra.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 18,00 – Ottobre Peso Mixtape - Blackout Garage Fest 38 minuti [Radio Blackout]: Mixtape confenzionato ad hoc per presentare la tre giorni carica di concerti e live set che si svolgeranno tra il 17 e il 19 Ottobre 2024 nelle mura di Radio Blackout e lo storico palco di El Paso: Ottobre peso. In questa puntata: Blackout Garage Fest, con Timmy's Organism, Movie Star Junkies, Sloks, Violino Banfi\r\n\r\n ",[436],{"field":99,"matched_tokens":437,"snippet":433,"value":434},[67,68],1157451470501576700,{"best_field_score":440,"best_field_weight":162,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":441,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":41},"2211897409536","1157451470501576817",{"document":443,"highlight":525,"highlights":529,"text_match":438,"text_match_info":532},{"comment_count":41,"id":444,"is_sticky":41,"permalink":445,"podcastfilter":446,"post_author":516,"post_content":517,"post_date":518,"post_excerpt":47,"post_id":444,"post_modified":519,"post_thumbnail":520,"post_title":521,"post_type":174,"sort_by_date":522,"tag_links":523,"tags":524},"90737","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-1-al-7-luglio-2024/",[447,448,449,450,451,153,452,331,453,454,455,456,457,458,459,460,461,462,463,464,465,466,467,157,468,469,470,471,472,473,474,475,476,477,478,479,480,481,482,483,484,485,486,487,159,488,489,490,491,155,492,493,494,495,496,382,497,498,499,500,501,502,503,504,151,400,505,506,141,507,508,509,510,511,512,513,514,515,122,132,134,128,130,124,120],"13th floor elevators","Alberto Cominetti","Algernon Blackwood","ancient lights","Andrea Marziali","archivio Moroni","autoformazione","b-movies","Barbarella","Brewer & Shipley","Bruno Corbucci","Ciccio Ingrassia","Come inguaiammo il cinema italiano","cox 18","cultura popolare","Daniele Ciprì","Delitto in formula 1","diritti lavoro","Doris Wishman","eccidio","edizioni Porido","eresia","fiat","Franco Franchi","Franco Maresco","franti","George Romero","Hong Kong 7 2007","horror","insegnamento","Isole Fiji","Jane Fonda","Jean Paul Sartre","l'eresia delle femmine ribelli","La morte nell'anima","La vera storia di Franco e Ciccio","lavoro domestico","Lino Banfi","lombardia","lotta di classe","lotte operaie","Luciano Salce","Luis Bacalov","Marcello Pini","margaret powell","Mathieu","Mattia Martinengo","Michela Zucca","milano","nanni balestrini","Nude on the moon","operaismo","pasqua","pasque piemontesi","Paura e delirio in Las Vegas","proiezioni di Sizigia","psychotronic","psychotronic radio","radio cane","Roger Vadim","sanità","SCUOLA","Sicilia","sistema appalti","stregoneria","Terry Gilliam","tetralogia della polvere da sparo","Thomas Milian","tutta colpa dei padroni?","sowdust"," \r\n\r\nMartedì 2 ore 12,30 - Tutta colpa dei padroni? 3 9 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\n“Tutta colpa dei padroni?” è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i “contratti mostro”, come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos’è lo sciopero e come si fa.\r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis. Cos’è e come funziona il sistema degli appalti? Chi l’ha inventato? Cosa c’entrano le cooperative?\r\nEcco qualche dritta per capire chi e come ingrassa grazie agli appalti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Tutta-colpa-dei-padroni-n.3_9.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 3 ore 8,30 - Sanità in Lombardia 28 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nC’è un ambito in cui la “razionalità specifica” neoliberista è riuscita ad applicare la sua potente quanto mortifera “logica delle pratiche”: la Sanità. Specialmente in Lombardia nell’ultimo ventennio, è stata svuotata di senso la relazione tra pubblico e salute per sostituirla con una performatività economica basata su concorrenza e messa a valore del corpo malato.\r\n\r\nGià forma di comando giuridico-amministrativo “keynesiano” – nelle cui pieghe si erano insinuate pratiche significative di lotta dei lavoratori e di riuso sociale della strutture pubbliche -, la Sanità è stata trasformata ex lege in un’arena concorrenziale tra consorterie che marchia il quotidiano dei suoi luoghi di degenza, opprime i lavoratori che vi sono impiegati e impedisce vere relazioni di solidarietà e protezione sociale , dichiarandole obsolete.\r\n\r\nDi questo e di altro abbiamo parlato insieme con quattro lavoratori della Sanità in Lombardia\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Sanità-in-Lombardia_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 3 ore 16 - Podcast Franti pt.1 34 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-1_34.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 4 ore 8,30 - Working class 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto della vita della scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. Un tuffo nelle condizioni di vita della classe lavoratrice inglese negli anni ’30 del 900, tra povertà estrema e ricca aristocrazia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Working-class_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 4 ore 15 - Audiodocumentario su Maria Occhipinti 40 minuti [Enrica Firrincieli]:\r\n\r\nQuesta è la storia di Maria Occhipinti raccontata attraverso le voci di chi l’ha conosciuta, studiata e amata. Autrice del libro autobiografico Una donna di Ragusa, pubblicato nel 1957 con la casa editrice Landi e successivamente con altre edizioni.\r\nLa sua autobiografia scritta durante il soggiorno in Svizzera ha tutt’oggi un grande valore storico, oltre che ad essere un diario di una donna nata nel 1921 con uno sguardo poetico e sincero, pronta a tutto per fare giustizia e dare voce a chi era ai margini della società.\r\nMaria è stata una scrittrice, una poetessa, protagonista del movimento antimilitarista i moti del “Non si parte” di Ragusa e della sommossa avvenuta tra il dicembre 1944 e il 6 gennaio 1945. Maria con i suoi compagni e compagne si unisce alla lotta contro la guerra e con lo scopo di bloccare un camion militare carico di giovani soldati, con grande coraggio si stende incinta davanti al camion e lo costringe a fermarsi. A seguito delle proteste, Maria viene arrestata con i suoi compagni e confinata prima a Ustica e successivamente nel carcere delle Benedettine di Palermo.\r\nDopo il carcere Maria torna a Ragusa ma, delusa da conoscenti e parenti, inizia a viaggiare alla ricerca di un lavoro e di un porto sicuro, dall’Italia all’estero, portando con sé la figlia, Maria Lenina Licitra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Audiodocumentario-su-Maria-OcchipintiEnrica-Firrincielli_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 ore 8,30 - Racconti ovali 7 34 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nTitolo originale: La nascita del Rugby 7 e i Fijani volanti di Serevi.\r\n\r\nPuntata 7 di Racconti Ovali in cui, tra le varie, si narra dell’epica meta del “mago” Waisale all’Hong Kong 7 del 2007\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Racconti-ovali7_33.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 ore 13,30 - Ancient lights: racconto horror di A. Blackwood 16 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto horror del diciannovesimo secolo, ambientati in oscure foreste che si ribellano verso gli umani che le vogliono distruggere o controllare\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Ancient-lights-racconto-horror-di-A.-Blackwood_16-minuti.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 6 ore 9,30 - Vogliamo tutto 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPresentazione e letture dal romanzo di Nanni Balestrini “Vogliamo tutto”. Correva l’anno 1969 nei giorni 3 e 4 luglio, cinquantaquattro anni fa, e a Torino andava in scena la rivolta di corso Traiano. Il “Vogliamo Tutto” del libro è la piattaforma di uomini e donne che iniziano, insieme alle prime forme dell’Autonomia, a parlare di rifuto del lavoro, fabbrica sociale, di qualità della vita di bisogni sociali. La lotta alla Fiat diviene la scuola per tutti i compagni e le compagne che mirano ad una trasformazione radicale dell’esistente. La rivolta di corso Traiano esemplifica tutto ciò, nel giorno di una manifestazione slegata ed in conflitto con il sindacato, militarizzata dalla Questura di Torino, che vuole portare nel cuore della metropoli le lotte della fabbrica, si sviluppa uno dei momenti più alti nel conflitto cittadino, dopo quelle di piazza Statuto del 1963, vedendo mirafiori e la prima periferia torinese, ingaggiare la battaglia con le autoblindo fino a tarda notte. Una rivolta dispiegata: dalle strade ai balconi dei palazzi, da corso Traiano a Nichelino, gli scontri si moltiplicano e le forze dell’ordine sono costrette a riparare in difesa, rispetto a quella che sarà la forza del conflitto operaio e sociale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Vogliamo-tutto_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 6 ore 20 - Pasque piemontesi 61 minuti [Penny-Kella, Radio Blackout]:\r\n\r\nIl 16 aprile 1655 si consumó un efferato eccidio. I savoia hanno dato seguito ad un’azione violenta nei confronti della comunità valdese, ancora una volta viene usata la religione per giustificare la sete di sangue e la passione per la repressione , ancora presente nella nostra società, ora le alabarde son diventate laser e a dio è subentrato lo stato.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/BlackHoles.pasquepiemontesi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 7 ore 9,30 - L'eresia delle femmine ribelli 25 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nEstratto dal libro “Eresia delle femmine ribelli. Donne delle foreste e delle montagne”, di Michela Zucca, edizioni Porfido\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Leresia-delle-femmine-ribelli-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 7 ore 13,30 - Proiezioni di Sizigia pt.3 4 minuti [Proiezioni di Sizigia]:\r\n\r\nParole estratte da \"La morte nell'anima\" di Jean-Paul Sartre.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Mathieu_4.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 7 ore 21,30 - Psychotronic Radio vol.1 35 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Psychotronic-Radio-vol.1_35.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","1 Luglio 2024","2024-07-07 14:06:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 1 al 7 luglio 2024",1719827811,[],[],{"post_content":526},{"matched_tokens":527,"snippet":433,"value":528},[67,68]," \r\n\r\nMartedì 2 ore 12,30 - Tutta colpa dei padroni? 3 9 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\n“Tutta colpa dei padroni?” è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. 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Specialmente in Lombardia nell’ultimo ventennio, è stata svuotata di senso la relazione tra pubblico e salute per sostituirla con una performatività economica basata su concorrenza e messa a valore del corpo malato.\r\n\r\nGià forma di comando giuridico-amministrativo “keynesiano” – nelle cui pieghe si erano insinuate pratiche significative di lotta dei lavoratori e di riuso sociale \u003Cmark>della\u003C/mark> strutture pubbliche -, la Sanità è stata trasformata ex lege in un’arena concorrenziale tra consorterie che marchia il quotidiano dei suoi luoghi di degenza, opprime i lavoratori che vi sono impiegati e impedisce vere relazioni di solidarietà e protezione sociale , dichiarandole obsolete.\r\n\r\nDi questo e di altro abbiamo parlato insieme con quattro lavoratori \u003Cmark>della\u003C/mark> Sanità in Lombardia\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Sanità-in-Lombardia_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 3 ore 16 - Podcast Franti pt.1 34 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e \u003Cmark>della\u003C/mark> prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo \u003Cmark>della\u003C/mark> scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-1_34.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 4 ore 8,30 - Working class 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto \u003Cmark>della\u003C/mark> vita \u003Cmark>della\u003C/mark> scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. 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A seguito delle proteste, Maria viene arrestata con i suoi compagni e confinata prima a Ustica e successivamente nel carcere delle Benedettine di Palermo.\r\nDopo il carcere Maria torna a Ragusa ma, delusa da conoscenti e parenti, inizia a viaggiare alla ricerca di un lavoro e di un porto sicuro, dall’Italia all’estero, portando con sé la figlia, Maria Lenina Licitra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Audiodocumentario-su-Maria-OcchipintiEnrica-Firrincielli_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 ore 8,30 - Racconti ovali 7 34 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nTitolo originale: La nascita del Rugby 7 e i Fijani volanti di Serevi.\r\n\r\nPuntata 7 di Racconti Ovali in cui, tra le varie, si narra dell’epica meta del “mago” Waisale all’Hong Kong 7 del 2007\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Racconti-ovali7_33.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 ore 13,30 - Ancient lights: racconto horror di A. 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Una rivolta dispiegata: dalle strade ai balconi dei palazzi, da corso Traiano a Nichelino, gli scontri si moltiplicano e le forze dell’ordine sono costrette a riparare in difesa, rispetto a quella che sarà la forza del conflitto operaio e sociale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Vogliamo-tutto_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 6 ore 20 - Pasque piemontesi 61 minuti [Penny-Kella, Radio Blackout]:\r\n\r\nIl 16 aprile 1655 si consumó un efferato eccidio. I savoia hanno dato seguito ad un’azione violenta nei confronti \u003Cmark>della\u003C/mark> comunità valdese, ancora una volta viene usata la religione per giustificare la sete di sangue e la passione per la repressione , ancora presente nella nostra società, ora le alabarde son diventate laser e a dio è subentrato lo stato.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/BlackHoles.pasquepiemontesi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 7 ore 9,30 - L'eresia delle femmine ribelli 25 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nEstratto dal libro “Eresia delle femmine ribelli. Donne delle foreste e delle montagne”, di Michela Zucca, edizioni Porfido\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Leresia-delle-femmine-ribelli-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 7 ore 13,30 - Proiezioni di Sizigia pt.3 4 minuti [Proiezioni di Sizigia]:\r\n\r\nParole estratte da \"La morte nell'anima\" di Jean-Paul Sartre.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Mathieu_4.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 7 ore 21,30 - Psychotronic Radio vol.1 35 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Psychotronic-Radio-vol.1_35.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[530],{"field":99,"matched_tokens":531,"snippet":433,"value":528},[67,68],{"best_field_score":440,"best_field_weight":162,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":441,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":41},{"document":534,"highlight":625,"highlights":629,"text_match":438,"text_match_info":632},{"comment_count":41,"id":535,"is_sticky":41,"permalink":536,"podcastfilter":537,"post_author":516,"post_content":539,"post_date":540,"post_excerpt":47,"post_id":535,"post_modified":541,"post_thumbnail":520,"post_title":542,"post_type":174,"sort_by_date":543,"tag_links":544,"tags":590},"86132","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-1-al-7-gennaio-2024/",[538],"black holes"," \r\n\r\nLunedì 1 h 12 - I caduti dell'aprile rosso pt.1 (26 minuti) [Radio Blackout]: Letture dal libro \"Senza tregua\" di Emilio Mentasti riguardanti storie dall'ambito dei comitati comunisti per il potere proletario negli anni '70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/1975-I-caduti-dellAprile-rosso_1_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 1 h 14 - I caduti dell'aprile rosso pt.2 (29 minuti) [Radio Blackout]: (vedi sopra)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/1975-I-caduti-dellAprile-rosso_2_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 2 h 8.30 - Intervista Sakine Canz e due racconti di Dino Frisullo (29 minuti) [Radio Alpi Libere]: Dal Kurdistan, intervista realizzata nel novembre 2011 a Sakine Cansiz, fondatrice del PKK, uccisa insieme alle sue compagne da Erdogan nel gennaio 2013 a Parigi. A seguire, due racconti tratti dal libro Sherildan!, la lunga intifada kurda in Turchia di Dino Frisullo, edizioni La città del Sole.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Intervista-a-Sakine-Cansiz-due-racconti-di-Dino-Frisullo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 2 h 12.30 - MAGMA vol. 1 (56 minuti) [Radio Blackout]: Podcast della prima puntata di MAGMA, trasmissione sull'hard rock, protometal, doom sporcato di punk, dagli anni '60 fino ad oggi. Alla ricerca di band sconosciute ma esplosive da tutto il mondo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/MAGMA-puntata1_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 3 h 8.30 - Fratelli di Soledad. Lettere dal carcere di George Jackson (14 minuti) [Porfido]: Alcuni estratti dal libro \"Fratelli di Soledad, lettere dal carcere di George Jackson\". Pubblicato nel 1970, contiene l’autobiografia e lettere dal raggio O, e lettere 1964-70. L’autore, George Jackson, è stato un rivoluzionario statunitense. Fra i principali militanti del Black Panther Party (BPP), movimento rivoluzionario afroamericano, fu ucciso da un secondino di San Quentin il 21 agosto del 1971, una settimana dopo che il suo pamphlet intitolato \"Col sangue agli occhi\" riuscì a varcare clandestinamente le porte del penitenziario.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Fratelli-di-Soledad_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 4 h 8.30 - ENI Greenwashing [Titolo originale: Eni: verde come un cane] (30 minuti) [Radio Cane]: Cosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare di ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. L’impressione generale è quella d trovarsi di fronte ad una spaventosa visione “circolare” dell’economia che, più che ad una rivoluzione verde, somiglia ad una spirale senza uscita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/ENI-greenwashing_30-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 h 8.30 - La casa del nulla (30 minuti) [Porfido]: Alcune lettrici di Porfido hanno letto alcuni estratti dal libro La casa del nulla di Giuliano Naria e Rosella Simone.\r\n\r\nPubblicato per la prima volta a metà degli anni ottanta da Tullio Pironti, e riproposto in una versione ridotta nel 1997 con il titolo “I duri”, il testo ha avuto, come i suoi autori, diverse vicissitudini, ma rimane un testo fondamentale per capire gli anni settanta-ottanta e conserva ancora oggi una freschezza narrativa inossidabile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/La-casa-del-nulla_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 h 13.30 - Paura e delirio in America (28 minuti) [Radio Blackout]: Letture da Paura e delirio a Las Vegas di Hunter Stockton Thompson\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Paura-e-delirio-in-America_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 h 20.30 - Racconti ovali parte 1 [Titolo originale: Rugby e minatori nelle valleys del Galles] (29 minuti) [Luca Wallace Costello]: Esploriamo il forte legame tra working class, territorio gallese e gioco ovale. Ripercorriamo la storia di tale incontro: tra squadre di provincia, miniere carbonifere e clubhouse di villaggio, fino ad arrivare alla formidabile affermazione della selezione nazionale negli anni ’70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali1_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 6 h 10 - Torino: la polizia si spara e i carabinieri quando? (29 minuti) [Nessun Rimborso]: Il nuovo giallo targato produzioni Nessun Rimborso, un indagine senza fronzoli e senza riguardi tra i suicidi avvenuti nelle questure piemontesi\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/torino-la-polizia-si-spara-e-i-carabinieri...quando-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 6 h 20 - Audiodocumentario su Maria Occhipinti (40 minuti) [Enrica Firrincieli]: Questa è la storia di Maria Occhipinti raccontata attraverso le voci di chi l’ha conosciuta, studiata e amata. Autrice del libro autobiografico Una donna di Ragusa, pubblicato nel 1957 con la casa editrice Landi e successivamente con altre edizioni.\r\nLa sua autobiografia scritta durante il soggiorno in Svizzera ha tutt’oggi un grande valore storico, oltre che ad essere un diario di una donna nata nel 1921 con uno sguardo poetico e sincero, pronta a tutto per fare giustizia e dare voce a chi era ai margini della società.\r\nMaria è stata una scrittrice, una poetessa, protagonista del movimento antimilitarista i moti del “Non si parte” di Ragusa e della sommossa avvenuta tra il dicembre 1944 e il 6 gennaio 1945. Maria con i suoi compagni e compagne si unisce alla lotta contro la guerra e con lo scopo di bloccare un camion militare carico di giovani soldati, con grande coraggio si stende incinta davanti al camion e lo costringe a fermarsi. A seguito delle proteste, Maria viene arrestata con i suoi compagni e confinata prima a Ustica e successivamente nel carcere delle Benedettine di Palermo.\r\nDopo il carcere Maria torna a Ragusa ma, delusa da conoscenti e parenti, inizia a viaggiare alla ricerca di un lavoro e di un porto sicuro, dall’Italia all’estero, portando con sé la figlia, Maria Lenina Licitra. \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Audiodocumentario-su-Maria-OcchipintiEnrica-Firrincielli_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 7 h 10 - L'eresia delle femmine ribelli (25 minuti) [Radio Alpi Libere]: Estratto dal libro \"Eresia delle femmine ribelli. Donne delle foreste e delle montagne\", di Michela Zucca, edizioni Porfido\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Leresia-delle-femmine-ribelli-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 7 h 18 - Tutta colpa dei padroni? #7 Sciopero! (11 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis]: “Tutta colpa dei padroni?” è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i “contratti mostro”, come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos’è lo sciopero e come si fa.\r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis.\r\n\r\nVuoi gli aumenti? Sciopera!\r\nScopri falsi miti, regole e problematiche di questa formidabile arma dei lavoratori. \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Tutta-colpa-dei-padroni-n.7_12.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","7 Gennaio 2024","2024-03-01 18:31:03","Black Holes dal 1 al 7 gennaio 2024",1704620712,[545,546,215,547,548,217,549,550,551,552,553,554,555,556,557,558,559,560,232,561,562,235,563,564,565,566,567,568,246,252,569,570,571,572,258,573,574,260,575,576,577,578,579,291,292,580,302,581,582,583,584,305,585,586,587,588,318,589],"http://radioblackout.org/tag/1975/","http://radioblackout.org/tag/ambiente/","http://radioblackout.org/tag/andrea-turco/","http://radioblackout.org/tag/antifascismo/","http://radioblackout.org/tag/aprile-rosso/","http://radioblackout.org/tag/asinara/","http://radioblackout.org/tag/autoformazione/","http://radioblackout.org/tag/black-panthers/","http://radioblackout.org/tag/br/","http://radioblackout.org/tag/comitati-comunisti-per-il-potere-proletario/","http://radioblackout.org/tag/cultura-popolare/","http://radioblackout.org/tag/dino-frisullo/","http://radioblackout.org/tag/diritti-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/edizioni-porido/","http://radioblackout.org/tag/emilio-mentasti/","http://radioblackout.org/tag/eni/","http://radioblackout.org/tag/eresia/","http://radioblackout.org/tag/federico-bosis/","http://radioblackout.org/tag/fratelli-di-soledad/","http://radioblackout.org/tag/galles/","http://radioblackout.org/tag/george-jackson/","http://radioblackout.org/tag/giuliano-naria/","http://radioblackout.org/tag/greenwashing/","http://radioblackout.org/tag/hunter-stockton-thompson/","http://radioblackout.org/tag/leresia-delle-femmine-ribelli/","http://radioblackout.org/tag/la-casa-del-nulla/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/lettura/","http://radioblackout.org/tag/magia/","http://radioblackout.org/tag/marcello-pini/","http://radioblackout.org/tag/michela-zucca/","http://radioblackout.org/tag/minatori/","http://radioblackout.org/tag/paura-e-delirio-in-las-vegas/","http://radioblackout.org/tag/pkk/","http://radioblackout.org/tag/produzioni-nessun-rimborso/","http://radioblackout.org/tag/rossella-simone/","http://radioblackout.org/tag/sakine-cansiz/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/","http://radioblackout.org/tag/senza-tregua/","http://radioblackout.org/tag/serhildan-la-lunga-intifada-kurda-in-turchia/","http://radioblackout.org/tag/sostanze-stupefacenti/","http://radioblackout.org/tag/sport/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/","http://radioblackout.org/tag/stregoneria/","http://radioblackout.org/tag/tutta-colpa-dei-padroni/",[591,592,147,593,594,153,595,596,453,597,598,599,461,600,464,467,601,602,157,468,603,149,604,605,606,607,608,609,357,363,480,610,611,612,159,613,490,155,494,614,501,615,616,151,400,617,141,618,619,620,621,143,622,623,624,511,145,515],"1975","Ambiente","Andrea Turco","antifascismo","aprile rosso","asinara","black panthers","BR","comitati comunisti per il potere proletario","dino frisullo","Emilio Mentasti","ENI","Federico Bosis","Fratelli di Soledad","Galles","George Jackson","Giuliano Naria","greenwashing","Hunter Stockton Thompson","la casa del nulla","lavoro","lettura","magia","minatori","pkk","produzioni nessun rimborso","Rossella Simone","Sakine Cansiz","sciopero","Senza tregua","Serhildan! 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A seguire, due racconti tratti dal libro Sherildan!, la lunga intifada kurda in Turchia di Dino Frisullo, edizioni La città del Sole.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Intervista-a-Sakine-Cansiz-due-racconti-di-Dino-Frisullo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 2 h 12.30 - MAGMA vol. 1 (56 minuti) [Radio Blackout]: Podcast \u003Cmark>della\u003C/mark> prima puntata di MAGMA, trasmissione sull'hard rock, protometal, doom sporcato di punk, dagli anni '60 fino ad oggi. Alla ricerca di band sconosciute ma esplosive da tutto il mondo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/MAGMA-puntata1_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 3 h 8.30 - Fratelli di Soledad. Lettere dal carcere di George Jackson (14 minuti) [Porfido]: Alcuni estratti dal libro \"Fratelli di Soledad, lettere dal carcere di George Jackson\". Pubblicato nel 1970, contiene l’autobiografia e lettere dal raggio O, e lettere 1964-70. L’autore, George Jackson, è stato un rivoluzionario statunitense. Fra i principali militanti del Black Panther Party (BPP), movimento rivoluzionario afroamericano, fu ucciso da un secondino di San Quentin il 21 agosto del 1971, una settimana dopo che il suo pamphlet intitolato \"Col sangue agli occhi\" riuscì a varcare clandestinamente le porte del penitenziario.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Fratelli-di-Soledad_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 4 h 8.30 - ENI Greenwashing [Titolo originale: Eni: verde come un cane] (30 minuti) [Radio Cane]: Cosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare di ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo \u003Cmark>della\u003C/mark> comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. L’impressione generale è quella d trovarsi di fronte ad una spaventosa visione “circolare” dell’economia che, più che ad una rivoluzione verde, somiglia ad una spirale senza uscita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/ENI-greenwashing_30-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 h 8.30 - La casa del nulla (30 minuti) [Porfido]: Alcune lettrici di Porfido hanno letto alcuni estratti dal libro La casa del nulla di Giuliano Naria e Rosella Simone.\r\n\r\nPubblicato per la prima volta a metà degli anni ottanta da Tullio Pironti, e riproposto in una versione ridotta nel 1997 con il titolo “I duri”, il testo ha avuto, come i suoi autori, diverse vicissitudini, ma rimane un testo fondamentale per capire gli anni settanta-ottanta e conserva ancora oggi una freschezza narrativa inossidabile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/La-casa-del-nulla_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 h 13.30 - Paura e delirio in America (28 minuti) [Radio Blackout]: Letture da Paura e delirio a Las Vegas di Hunter Stockton Thompson\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Paura-e-delirio-in-America_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 h 20.30 - Racconti ovali parte 1 [Titolo originale: Rugby e minatori nelle valleys del Galles] (29 minuti) [Luca Wallace Costello]: Esploriamo il forte legame tra working class, territorio gallese e gioco ovale. Ripercorriamo la storia di tale incontro: tra squadre di provincia, miniere carbonifere e clubhouse di villaggio, fino ad arrivare alla formidabile affermazione \u003Cmark>della\u003C/mark> selezione nazionale negli anni ’70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali1_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 6 h 10 - Torino: la polizia si spara e i carabinieri quando? (29 minuti) [Nessun Rimborso]: Il nuovo giallo targato produzioni Nessun Rimborso, un indagine senza fronzoli e senza riguardi tra i suicidi avvenuti nelle questure piemontesi\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/torino-la-polizia-si-spara-e-i-carabinieri...quando-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 6 h 20 - Audiodocumentario su Maria Occhipinti (40 minuti) [Enrica Firrincieli]: Questa è la storia di Maria Occhipinti raccontata attraverso le voci di chi l’ha conosciuta, studiata e amata. Autrice del libro autobiografico Una donna di Ragusa, pubblicato nel 1957 con la casa editrice Landi e successivamente con altre edizioni.\r\nLa sua autobiografia scritta durante il soggiorno in Svizzera ha tutt’oggi un grande valore storico, oltre che ad essere un diario di una donna nata nel 1921 con uno sguardo poetico e sincero, pronta a tutto per fare giustizia e dare voce a chi era ai margini \u003Cmark>della\u003C/mark> società.\r\nMaria è stata una scrittrice, una poetessa, protagonista del movimento antimilitarista i \u003Cmark>moti\u003C/mark> del “Non si parte” di Ragusa e \u003Cmark>della\u003C/mark> sommossa avvenuta tra il dicembre 1944 e il 6 gennaio 1945. Maria con i suoi compagni e compagne si unisce alla lotta contro la guerra e con lo scopo di bloccare un camion militare carico di giovani soldati, con grande coraggio si stende incinta davanti al camion e lo costringe a fermarsi. A seguito delle proteste, Maria viene arrestata con i suoi compagni e confinata prima a Ustica e successivamente nel carcere delle Benedettine di Palermo.\r\nDopo il carcere Maria torna a Ragusa ma, delusa da conoscenti e parenti, inizia a viaggiare alla ricerca di un lavoro e di un porto sicuro, dall’Italia all’estero, portando con sé la figlia, Maria Lenina Licitra. \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Audiodocumentario-su-Maria-OcchipintiEnrica-Firrincielli_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 7 h 10 - L'eresia delle femmine ribelli (25 minuti) [Radio Alpi Libere]: Estratto dal libro \"Eresia delle femmine ribelli. Donne delle foreste e delle montagne\", di Michela Zucca, edizioni Porfido\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Leresia-delle-femmine-ribelli-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 7 h 18 - Tutta colpa dei padroni? #7 Sciopero! (11 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis]: “Tutta colpa dei padroni?” è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i “contratti mostro”, come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos’è lo sciopero e come si fa.\r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis.\r\n\r\nVuoi gli aumenti? Sciopera!\r\nScopri falsi miti, regole e problematiche di questa formidabile arma dei lavoratori. \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Tutta-colpa-dei-padroni-n.7_12.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[630],{"field":99,"matched_tokens":631,"snippet":433,"value":628},[67,68],{"best_field_score":440,"best_field_weight":162,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":441,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":41},{"document":634,"highlight":648,"highlights":656,"text_match":662,"text_match_info":663},{"comment_count":41,"id":635,"is_sticky":41,"permalink":636,"podcastfilter":637,"post_author":204,"post_content":638,"post_date":639,"post_excerpt":47,"post_id":635,"post_modified":640,"post_thumbnail":641,"post_title":642,"post_type":174,"sort_by_date":643,"tag_links":644,"tags":646},"91171","http://radioblackout.org/podcast/un-racconto-sui-moti-di-piazza-in-atto-in-kenya/",[118],"Se il video delle fiamme che avvolgono la sede del Parlamento del Kenya a Nairobi è – di per certo – stato visto da moltx; meno sono stati i momenti in cui si è riusciti a contestualizzare quell’attacco al cuore del potere dentro una cornice di senso che racconti come ha potuto crescere una consapevolezza talmente chiara, in una larga fetta della popolazione kenyana, tale da non avere dubbi sui propri passi e sui termini delle priorità di lotta.\r\n\r\nE’ difficile, a queste latitudini, comprendere i moti di piazza e i gesti materiali di chi, all’altezza dell’equatore attacchi il potere con letture dell’esistente alquanto differenti dalle categorie a cui siamo abituati a riferirci.\r\n\r\nNel tentativo di cogliere la potenza di questo momento abbiamo chiesto, a chi vive le piazze del Kenya, di raccontare ai microfoni di Harraga – trasmissione contro frontiere e CPR in onda su Radio Blackout – cosa sta succedendo.\r\n\r\nLe fiamme che si alzano da quegli edifici e il coraggio di chi sfida i proiettili della polizia in Kenya parlano di un bisogno di distruggere sia i resti violenti della Colonia che fu, sia i presenti immanenti della neo-colonia di oggi. Non si possono leggere quei gesti e quella capacità di restare in strada dinanzi alla violenza spietata della controparte, senza parlare del lascito brutale, inoculato e lacerante del passato coloniale e – men che meno – della spietata predazione avida delle potenze neo-coloniali occidentali oggi.\r\n\r\nAncora una volta con le orecchie tese ad ascoltare le parole di chi – oppresso lungo la linea del colore e della classe – in un mondo asfissiante, attacca responsabili, simboli ed esecutori materiali della miseria che viene imposta a larga parte della popolazione mondiale – ai microfoni di Harraga tre vocali direttamente dal Kenya ci raccontano cosa sta succedendo.\r\n\r\nAscolta il podcast qui:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/PODCASTKENYA19.07.2024.mp3\"][/audio]","23 Luglio 2024","2024-07-23 12:34:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/kenya1-200x110.jpg","Un racconto sui moti di piazza in atto in Kenya",1721738070,[645],"http://radioblackout.org/tag/rivolte-urbane/",[647],"rivolte urbane",{"post_content":649,"post_title":653},{"matched_tokens":650,"snippet":651,"value":652},[68],"chiara, in una larga fetta \u003Cmark>della\u003C/mark> popolazione kenyana, tale da non avere","Se il video delle fiamme che avvolgono la sede del Parlamento del Kenya a Nairobi è – di per certo – stato visto da moltx; meno sono stati i momenti in cui si è riusciti a contestualizzare quell’attacco al cuore del potere dentro una cornice di senso che racconti come ha potuto crescere una consapevolezza talmente chiara, in una larga fetta \u003Cmark>della\u003C/mark> popolazione kenyana, tale da non avere dubbi sui propri passi e sui termini delle priorità di lotta.\r\n\r\nE’ difficile, a queste latitudini, comprendere i \u003Cmark>moti\u003C/mark> di piazza e i gesti materiali di chi, all’altezza dell’equatore attacchi il potere con letture dell’esistente alquanto differenti dalle categorie a cui siamo abituati a riferirci.\r\n\r\nNel tentativo di cogliere la potenza di questo momento abbiamo chiesto, a chi vive le piazze del Kenya, di raccontare ai microfoni di Harraga – trasmissione contro frontiere e CPR in onda su Radio Blackout – cosa sta succedendo.\r\n\r\nLe fiamme che si alzano da quegli edifici e il coraggio di chi sfida i proiettili \u003Cmark>della\u003C/mark> polizia in Kenya parlano di un bisogno di distruggere sia i resti violenti \u003Cmark>della\u003C/mark> Colonia che fu, sia i presenti immanenti \u003Cmark>della\u003C/mark> neo-colonia di oggi. 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Se da un lato, senza ombra di dubbio, la Colonia ha creato le fondamenta su cui poggiano le ingiustizie e le ineguaglianze del presente, dall’altra il neo-colonialismo ha assunto negli anni la forma del turismo di massa europeo e nord-americano. Un mondo centralizzato attorno a paesaggi mozzafiato, animali esotici e spiagge bianche, invisibilizza la violenza brutale sistemica e la povertà dilagante a cui sono esposti – per mano dell’elite al governo e dei loro alleati oltre-oceano – la maggioranza assoluta della popolazione del paese.\r\nInoltre gli aggiornamenti dal Kenya ci permettono di ragionare sulla determinazione, a livello transnazionale e sistemico, dei cosiddetti “fattori di spinta” della migrazione: tasselli importanti nella macchina di sfruttamento, annichilimento e sopraffazione di un’enorme fetta della popolazione mondiale che si trova a, o sceglie di, migrare.\r\n\r\nNella speranza di continuare a dare aggiornamenti su ciò che è silenziato nelle retoriche mediatiche mainstream e con in mente il desiderio di frantumare l’idea coloniale dell’Africa da cartolina – assolata e destinata alla fruizione turistica – rilanciamo le ultime notizie dalle lotte in Kenya:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Kenya27.12.24.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","28 Dicembre 2024","2024-12-28 20:30:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/kenya-200x110.jpg","Il lato oscuro delle cartoline coloniali: su repressione e lotta in Kenya",1735417835,[678,679,680],"http://radioblackout.org/tag/lotta/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/rivolta/",[682,683,684],"lotta","repressione","rivolta",{"post_content":686},{"matched_tokens":687,"snippet":688,"value":689},[67],"Luglio 2024, poco dopo i \u003Cmark>moti\u003C/mark> estivi di piazza in Kenya, ai","Nel Luglio 2024, poco dopo i \u003Cmark>moti\u003C/mark> estivi di piazza in Kenya, ai microfoni di Harraga – trasmissione contro CPR, frontiere e razzismo di Stato in onda su Radio blackout – avevamo potuto restituire le voci di chi a ha vissuto quei giorni (“Un racconto sui \u003Cmark>moti\u003C/mark> di piazza in atto in Kenya”).\r\n\r\nOggi – mesi dopo l’irruzione sul palcoscenico mediatico \u003Cmark>della\u003C/mark> potenza di lotta messa in campo in quel paese dell’Africa orientale – un compagno kenyano ci manda un aggiornamento sullo stato delle cose e l’affilarsi \u003Cmark>della\u003C/mark> repressione per conto del Presidente in carica – William Ruto – e dei suoi scagnozzi e portaborse.\r\nNell’analisi portata avanti ci sono dei tasselli che collegano il passato con le sue ripercussioni nel presente e l’equatore con queste latitudini. 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