","Tutta Niscemi in sciopero contro il Muos","post",1369914733,[66,67,68,69,70,71,72,73,74,75,76,77],"http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/muos/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/niscemi/","http://radioblackout.org/tag/no-muos/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/","http://radioblackout.org/tag/resistenza/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/","http://radioblackout.org/tag/sicilia/","http://radioblackout.org/tag/usa/",[27,55,34,79,80,18,15,81,82,83,24,84],"muos","news","notizie","resistenza","sciopero","USA",{"post_content":86,"post_title":91,"tags":95},{"matched_tokens":87,"snippet":89,"value":90},[88],"MUOS","Il Comitato No \u003Cmark>MUOS\u003C/mark> di Niscemi, il Comitato Mamme","Il Comitato No \u003Cmark>MUOS\u003C/mark> di Niscemi, il Comitato Mamme NO \u003Cmark>MUOS\u003C/mark> e il Coordinamento regionale dei Comitati NO \u003Cmark>MUOS\u003C/mark> proclamano una giornata di sciopero generale a Niscemi per il 31 maggio; una giornata in cui tutte le attività lavorative, economiche, commerciali si fermano per affermare che la popolazione niscemese non vuole il \u003Cmark>MUOS\u003C/mark>, non vuole le 46 antenne della base NRTF .Lo sciopero generale serve a dimostrare che la popolazione è unita nel rivendicare il diritto alla salute, a vivere in un ambiente sano, all’autodeterminazione.\r\n\r\nLe vicende delle ultime settimane dimostrano che la mobilitazione dal basso e l’azione diretta, con blocchi ai cancelli, con il presidio permanente a Niscemi, in tutta la Sicilia e fuori dell’Isola, possono realmente bloccare la costruzione del \u003Cmark>MUOS\u003C/mark>. Le minacce del governo, che ricorre al TAR contro la regione siciliana, ci dimostrano solo che il governo difende l’illegalità, gli interessi delle lobbies militari e delle industrie di armamenti.\r\n\r\nAscolta la diretta con Fabio dei comitati NO \u003Cmark>MUOS\u003C/mark>: sciopero niscemi",{"matched_tokens":92,"snippet":94,"value":94},[93],"Muos","Tutta Niscemi in sciopero contro il \u003Cmark>Muos\u003C/mark>",[96,98,100,102,105,107,109,112,114,116,118,120],{"matched_tokens":97,"snippet":27},[],{"matched_tokens":99,"snippet":55},[],{"matched_tokens":101,"snippet":34},[],{"matched_tokens":103,"snippet":104},[79],"\u003Cmark>muos\u003C/mark>",{"matched_tokens":106,"snippet":80},[],{"matched_tokens":108,"snippet":18},[],{"matched_tokens":110,"snippet":111},[93],"no \u003Cmark>Muos\u003C/mark>",{"matched_tokens":113,"snippet":81},[],{"matched_tokens":115,"snippet":82},[],{"matched_tokens":117,"snippet":83},[],{"matched_tokens":119,"snippet":24},[],{"matched_tokens":121,"snippet":84},[],[123,130,133],{"field":40,"indices":124,"matched_tokens":126,"snippets":129},[125,36],3,[127,128],[79],[93],[104,111],{"field":131,"matched_tokens":132,"snippet":94,"value":94},"post_title",[93],{"field":134,"matched_tokens":135,"snippet":89,"value":90},"post_content",[88],578730123365712000,{"best_field_score":138,"best_field_weight":139,"fields_matched":125,"num_tokens_dropped":52,"score":140,"tokens_matched":141,"typo_prefix_score":52},"1108091339008",13,"578730123365711979",1,{"document":143,"highlight":161,"highlights":178,"text_match":136,"text_match_info":189},{"cat_link":144,"category":145,"comment_count":52,"id":146,"is_sticky":52,"permalink":147,"post_author":55,"post_content":148,"post_date":149,"post_excerpt":150,"post_id":146,"post_modified":151,"post_thumbnail":152,"post_thumbnail_html":153,"post_title":154,"post_type":63,"sort_by_date":155,"tag_links":156,"tags":159},[49],[51],"10245","http://radioblackout.org/2012/10/la-guerra-in-casa-il-corteo-no-muos-a-niscemi/","Il 6 ottobre si svolgerà a Niscemi una manifestazione antimilitarista contro il Muos, un sistema di comunicazioni satellitari basato su onde ad altissima frequenza, che qunado entrerà in funzione diverrà il perno delle nuove guerre degli Stati Uniti.\r\nContro quest'ennesima installazione bellica in Sicilia, sempre più portaerei per le guerre di oggi e di domani, sta crescendo la lotta dei comitati di cittadini, che sempre più numerosi si battono contro il Muos. All'inizio di settembre un gruppo di attivisti ha provato a contrastare attivamente i lavori nella sughereta di Niscemi: 17 sono stati denunciati per quest'azione.\r\nLa manifestazione di sabato 6 ottobre dovrebbe costituire una sorta di prova del fuoco per un movimento popolare che sta crescendo. In contemporanea si svolgerà un corteo in Australia, dove è in costruzione una installazione simile.\r\nNe abbiamo parlato con Pippo Gurrieri, di cui riportiamo sotto un articolo uscito sul settimanale Umanità Nova.\r\n\r\nAscolta l'intervista: [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/No-nuos.mp3\"]\r\n\r\nScarica l'audio\r\n\r\nLa militarizzazione della Sicilia, dalla fine ufficiale della guerra fredda, non solo non è diminuita, ma ha interessato nuovi territori, adeguandosi alle più moderne strategie belliche statunitensi. Lo smantellamento della base missilistica costruita nell’area dell’ex aeroporto Magliocco di Comiso, alla fine degli anni ottanta, non fu il trionfo della pace sui venti di guerra, ma l’inizio di una nuova e più pericolosa fase in cui l’unica superpotenza rimasta ha rimodulato i suoi progetti di accaparramento violento delle risorse altrui (Iraq, Afganistan, ecc.), e di fronteggiamento della Cina, super potenza emergente, oggi probabilmente più forte dell’Amerika.\r\n\r\nIn questi piani le basi americane in Sicilia sono state rafforzate e hanno accolto truppe, mezzi e ruoli un tempo di altri siti del Centro e del Nord Europa.\r\n\r\nLe nuove guerre che gli Stati Uniti si apprestano a combattere, sono altamente tecnologizzate e permettono di dispiegare armi sempre più efficaci e micidiali, il cui impiego rende l’armata americana quasi invincibile. Le guerre le faranno aerei senza pilota, missili a gettata intercontinentale, sistemi satellitari; provocheranno tanti morti in campo “nemico”, specie tra i civili, ma negli USA non rientreranno più militari dentro bare coperte dalla bandiera a stelle e strisce; il Pentagono annullerà così uno degli effetti negativi che ne hanno condizionato le politiche di aggressione; la guerra scomparirà dalla vista degli americani e sarà solo una “war game” per operatori di computer.\r\n\r\nLa costruzione della base MUOS (Mobile User Object System) di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, a ridosso di Gela, rappresenta un tassello di queste scelte; sono quattro le basi MUOS nel pianeta: Australia, Hawaii, Virginia e Sicilia; le prime tre in aree desertiche, la quarta in Sicilia, a 2 km da una cittadina di 30 mila abitanti, e per di più all’interno di un sito di interesse comunitario: la Sughereta di Niscemi. Il MUOS, sistema di comunicazioni satellitari basato su onde ad altissima frequenza, è il perno delle nuove guerre americane; quando entrerà in funzione (attorno al 2015), tutte le forze armate USA di terra, di cielo, di mare e sottomarine, ovunque stanziate, potranno essere messe in allerta e in azione simultaneamente; dal MUOS dipenderà il funzionamento dei droni (gli aerei senza pilota) già sperimentati con “successo” durante la guerra di Libia, di cui la base di Sigonella è diventata la capitale mondiale. “Sciami” di droni dalla Sicilia partiranno per bombardare qualsiasi zona del Mondo. Sigonella e Niscemi, dunque, ma anche Trapani Birgi, sono il futuro teatro delle operazioni militari USA. Gli aeroporti civili di Trapani e Catania Fontanarossa già adesso subiscono blocchi improvvisi per gli atterraggi dei droni, che hanno priorità sui voli civili.\r\n\r\nIl MUOS è quindi un tassello d’importanza mondiale nella strategia della nuova guerra americana; non può essere guardato come un problema dei niscemesi o al massimo dei siciliani. Sarà pericoloso sin da quando entrerà in funzione poiché le sue emissioni elettromagnetiche interferiranno con ogni tipo di apparecchiatura elettronica nel raggio d decine di km; inoltre il suo fascio di onde metterà fuori uso qualsiasi cosa incontri, tanto è vero che da Sigonella, dove inizialmente doveva essere installalto, è stato spostato a Niscemi, a 60 km circa: le apparecchiature della base e quelle degli stessi aerei militari avrebbero corso seri rischi. Tutt’intorno, per un raggio di 120 km, la vita delle persone ne sarà compromessa, in maniera particolare quella dei bambini e degli anziani: tumari al cervello, leucemie, glaucoma, distacchi della retina, malformazioni genetiche, problemi alla fertilità e alla libido, disturbi nervosi; l’ambiente ne sarà intaccato in maniera irreversibile. Tanto più che già l’attuale base americana NRTF (Naval Radio Transmitter Facility) per le comunicazioni radio con arei e satelliti e con i sommergibili a propulsione nucleare, costruita all’interno della Sughereta nel 1991, produce emissioni di onde ad altissima e a bassissima frequenza in quantità fortemente inquinanti, e i danni provocati alla salute dei niscemesi, che ne sono più esposti, sono ingenti, per quanto mescolati con quelli dell’inquinamento del vicino Petrolchimico di Gela e non adeguatamente monitorati.\r\n\r\nCi troviamo di fronte a un’impennata della militarizzazione dalla portata eccezionale; tutte le altre basi in Sicilia e nelle isole minori vengono potenziate, mentre a Messina, nel cuore dello Stretto, lo storico Arsenale militare è destinato a divenire il Centro di eccellenza per la “demilitarizzazione e lo smaltimento” delle unità navali dell’Alleanza Atlantica fino a duemila tonnellate (il cosiddetto “naviglio sottile”); con annessa area di stoccaggio dove verranno assemblati agenti inquinanti e cancerogeni, rifiuti tossici e speciali e soprattutto un’enorme quantità di amianto da maneggiare, trattare e “bonificare” a due passi dal centro urbano.\r\n\r\nIn tutto questo si muovono le ditte legate alla mafia, le prime ad essere interessate a garantire l’ordine e la regolarità dei lavori ai committenti americani, come la Calcestruzzi di Niscemi, che da quanto il governo MPA-PD della regione ha concesso il nulla osta alla costruzione del MUOS (giugno 2011), ha fatto lavorare notte e giorno i propri dipendenti per completare l’impianto e la posa in opera delle parabole in tempi record, naturalmente dopo aver spianato una collina nell’area protetta della Sughereta.\r\n\r\nLa Sicilia continua ad essere occupata dall’esercito amerikano, ipotecata dalle strategie del Pentagono, proiettata nelle guerre del futuro come avamposto dei sistemi d’arma di ultima generazione e ovviamente obiettivo molto sensibile per qualsiasi tipo di ritorsione.\r\n\r\nPer questo noi anarchici riteniamo importante riprendere la parola d’ordine di Mirikani Jativinni, che fu la nostra bandiera durante la lotta contro la costruzione della base missilistica di Comiso, e quindi, oggi più che mai occorre gridare No al MUOS! Mirkani jativinni! Oggi più che mai bisogna travolgere con un movimento di protesta sempre più forte, non solo i militari amerikani, ma tutti i servi politici e i complici che gli hanno permesso e gli permettono di fare i loro porci comodi, a partire dal governatore Raffaele Lombardo, passando per il PD che adesso cerca di cavalcare la battaglia contro il MUOS, mentre un anno fa ne avallava la costruzione, e che per anni ha finto di non vedere e non sentire, sia quando Berlusconi (2005) ha dato il “permesso” agli USA di costruire il MUOS, sia quando il governo Prodi (2006) glielo ha confermato.\r\n\r\nE’ in atto in molte province una forte campagna di sensibilizzazione che ha squarciato il velo dell’omertà e del silenzio, ma soprattutto della delega. Sono sorti decine di comitati NO MUOS lungo l’asse sud orientale dell’isola, e si vanno estendendo in altre zone del centro e dell’est; sono realtà eterogenee tra di loro e al loro interno, però in questa fase assolvono al compito importantissimo di far conoscere cos’è il MUOS, organizzando centinaia di banchetti di propaganda e raccolta firme, decine di conferenze, manifestazioni, presidi, grazie ai quali l’opinione pubblica è sempre più informata ed il consenso alla lotta contro il MUOStro è salito in maniera significativa. Sta crescendo così, accanto alla “vecchia” generazione di Comiso che si è battuta contro i missili, contro gli interventi militari in Iraq, per la smilitarizzazione di Sigonella, una nuova generazione dalle forti sensibilità ambientaliste, che man mano prende atto del contesto di guerra in cui la vicenda MUOS ci proietta, e che si rende conto, al di là dei metodi spesso contraddittori ed ingenui che una parte porta avanti (percorsi legalitari dietro sindaci e deputati, credere veramente nel “potere” di centomila firme raccolte, fiducia eccessiva nelle battaglie simboliche), che il MUOS vada bloccato, e comunque vada fatto smantellare, assieme alla base NRTF e a tutte le basi amerikane in Sicilia. Dalla preoccupazione per la salute e per l’ambiente è passata alla richiesta di un Mediterraneo mare di pace e ha intrapreso una dinamica di attivismo autonoma dai partiti. Così, mentre da una parte si è pronti a passare alla seconda fase della mobilitazione, quella dei presidi alla Sughereta, delle azioni dirette a scopo dimostrativo, delle azioni di disturbo verso i militari italiani e amerikani, in altre parti si prosegue con la costituzione delle realtà di base e della sensibilizzazione primaria. Ma non è più rinviabile il tentativo di fare assumere una centralità nazionale alla lotta contro il MUOS, impegno verso il quale noi anarchici dobbiamo dare il massimo per lasciare una forte impronta antimilitarista. Le premesse ci sono tutte perché quella contro il MUOS divenga presto una lotta popolare estesa e travolgente.\r\nPippo Gurrieri","4 Ottobre 2012","Il 6 ottobre si svolgerà a Niscemi una manifestazione antimilitarista contro il Muos, un sistema di comunicazioni satellitari basato su onde ad altissima frequenza, che qunado entrerà in funzione diverrà il perno delle nuove guerre degli Stati Uniti.\r\nContro quest'ennesima installazione bellica in Sicilia, sempre più portaerei per le guerre di oggi e di domani, sta crescendo la lotta dei comitati di cittadini, che sempre più numerosi si battono contro il Muos. All'inizio di settembre un gruppo di attivisti ha provato a contrastare attivamente i lavori nella sughereta di Niscemi: 17 sono stati denunciati per quest'azione.\r\nLa manifestazione di sabato 6 ottobre dovrebbe costituire una sorta di prova del fuoco per un movimento popolare che sta crescendo. In contemporanea si svolgerà un corteo in Australia, dove è in costruzione una installazione simile.\r\nNe abbiamo parlato con Pippo Gurrieri, di cui riportiamo sotto un articolo uscito sul settimanale Umanità Nova.\r\n\r\nLa militarizzazione della Sicilia, dalla fine ufficiale della guerra fredda, non solo non è diminuita, ma ha interessato nuovi territori, adeguandosi alle più moderne strategie belliche statunitensi. Lo smantellamento della base missilistica costruita nell’area dell’ex aeroporto Magliocco di Comiso, alla fine degli anni ottanta, non fu il trionfo della pace sui venti di guerra, ma l’inizio di una nuova e più pericolosa fase in cui l’unica superpotenza rimasta ha rimodulato i suoi progetti di accaparramento violento delle risorse altrui (Iraq, Afganistan, ecc.), e di fronteggiamento della Cina, super potenza emergente, oggi probabilmente più forte dell’Amerika.\r\n\r\nIn questi piani le basi americane in Sicilia sono state rafforzate e hanno accolto truppe, mezzi e ruoli un tempo di altri siti del Centro e del Nord Europa.\r\n\r\nLe nuove guerre che gli Stati Uniti si apprestano a combattere, sono altamente tecnologizzate e permettono di dispiegare armi sempre più efficaci e micidiali, il cui impiego rende l’armata americana quasi invincibile. Le guerre le faranno aerei senza pilota, missili a gettata intercontinentale, sistemi satellitari; provocheranno tanti morti in campo “nemico”, specie tra i civili, ma negli USA non rientreranno più militari dentro bare coperte dalla bandiera a stelle e strisce; il Pentagono annullerà così uno degli effetti negativi che ne hanno condizionato le politiche di aggressione; la guerra scomparirà dalla vista degli americani e sarà solo una “war game” per operatori di computer.\r\n\r\nLa costruzione della base MUOS (Mobile User Object System) di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, a ridosso di Gela, rappresenta un tassello di queste scelte; sono quattro le basi MUOS nel pianeta: Australia, Hawaii, Virginia e Sicilia; le prime tre in aree desertiche, la quarta in Sicilia, a 2 km da una cittadina di 30 mila abitanti, e per di più all’interno di un sito di interesse comunitario: la Sughereta di Niscemi. Il MUOS, sistema di comunicazioni satellitari basato su onde ad altissima frequenza, è il perno delle nuove guerre americane; quando entrerà in funzione (attorno al 2015), tutte le forze armate USA di terra, di cielo, di mare e sottomarine, ovunque stanziate, potranno essere messe in allerta e in azione simultaneamente; dal MUOS dipenderà il funzionamento dei droni (gli aerei senza pilota) già sperimentati con “successo” durante la guerra di Libia, di cui la base di Sigonella è diventata la capitale mondiale. “Sciami” di droni dalla Sicilia partiranno per bombardare qualsiasi zona del Mondo. Sigonella e Niscemi, dunque, ma anche Trapani Birgi, sono il futuro teatro delle operazioni militari USA. Gli aeroporti civili di Trapani e Catania Fontanarossa già adesso subiscono blocchi improvvisi per gli atterraggi dei droni, che hanno priorità sui voli civili.\r\n\r\nIl MUOS è quindi un tassello d’importanza mondiale nella strategia della nuova guerra americana; non può essere guardato come un problema dei niscemesi o al massimo dei siciliani. Sarà pericoloso sin da quando entrerà in funzione poiché le sue emissioni elettromagnetiche interferiranno con ogni tipo di apparecchiatura elettronica nel raggio d decine di km; inoltre il suo fascio di onde metterà fuori uso qualsiasi cosa incontri, tanto è vero che da Sigonella, dove inizialmente doveva essere installalto, è stato spostato a Niscemi, a 60 km circa: le apparecchiature della base e quelle degli stessi aerei militari avrebbero corso seri rischi. Tutt’intorno, per un raggio di 120 km, la vita delle persone ne sarà compromessa, in maniera particolare quella dei bambini e degli anziani: tumari al cervello, leucemie, glaucoma, distacchi della retina, malformazioni genetiche, problemi alla fertilità e alla libido, disturbi nervosi; l’ambiente ne sarà intaccato in maniera irreversibile. Tanto più che già l’attuale base americana NRTF (Naval Radio Transmitter Facility) per le comunicazioni radio con arei e satelliti e con i sommergibili a propulsione nucleare, costruita all’interno della Sughereta nel 1991, produce emissioni di onde ad altissima e a bassissima frequenza in quantità fortemente inquinanti, e i danni provocati alla salute dei niscemesi, che ne sono più esposti, sono ingenti, per quanto mescolati con quelli dell’inquinamento del vicino Petrolchimico di Gela e non adeguatamente monitorati.","2025-09-24 22:01:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/304d3699297b0ef0fa1a24a686896b18_XL-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"222\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/304d3699297b0ef0fa1a24a686896b18_XL-300x222.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/304d3699297b0ef0fa1a24a686896b18_XL-300x222.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/304d3699297b0ef0fa1a24a686896b18_XL.jpg 500w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La guerra in casa, il corteo No MUOS a Niscemi",1349354864,[157,158,69,71],"http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/basi-usa/",[21,160,79,18],"basi USA",{"post_content":162,"post_title":166,"tags":169},{"matched_tokens":163,"snippet":164,"value":165},[93],"una manifestazione antimilitarista contro il \u003Cmark>Muos\u003C/mark>, un sistema di comunicazioni satellitari","Il 6 ottobre si svolgerà a Niscemi una manifestazione antimilitarista contro il \u003Cmark>Muos\u003C/mark>, un sistema di comunicazioni satellitari basato su onde ad altissima frequenza, che qunado entrerà in funzione diverrà il perno delle nuove guerre degli Stati Uniti.\r\nContro quest'ennesima installazione bellica in Sicilia, sempre più portaerei per le guerre di oggi e di domani, sta crescendo la lotta dei comitati di cittadini, che sempre più numerosi si battono contro il \u003Cmark>Muos\u003C/mark>. 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Tanto più che già l’attuale base americana NRTF (Naval Radio Transmitter Facility) per le comunicazioni radio con arei e satelliti e con i sommergibili a propulsione nucleare, costruita all’interno della Sughereta nel 1991, produce emissioni di onde ad altissima e a bassissima frequenza in quantità fortemente inquinanti, e i danni provocati alla salute dei niscemesi, che ne sono più esposti, sono ingenti, per quanto mescolati con quelli dell’inquinamento del vicino Petrolchimico di Gela e non adeguatamente monitorati.\r\n\r\nCi troviamo di fronte a un’impennata della militarizzazione dalla portata eccezionale; tutte le altre basi in Sicilia e nelle isole minori vengono potenziate, mentre a Messina, nel cuore dello Stretto, lo storico Arsenale militare è destinato a divenire il Centro di eccellenza per la “demilitarizzazione e lo smaltimento” delle unità navali dell’Alleanza Atlantica fino a duemila tonnellate (il cosiddetto “naviglio sottile”); con annessa area di stoccaggio dove verranno assemblati agenti inquinanti e cancerogeni, rifiuti tossici e speciali e soprattutto un’enorme quantità di amianto da maneggiare, trattare e “bonificare” a due passi dal centro urbano.\r\n\r\nIn tutto questo si muovono le ditte legate alla mafia, le prime ad essere interessate a garantire l’ordine e la regolarità dei lavori ai committenti americani, come la Calcestruzzi di Niscemi, che da quanto il governo MPA-PD della regione ha concesso il nulla osta alla costruzione del \u003Cmark>MUOS\u003C/mark> (giugno 2011), ha fatto lavorare notte e giorno i propri dipendenti per completare l’impianto e la posa in opera delle parabole in tempi record, naturalmente dopo aver spianato una collina nell’area protetta della Sughereta.\r\n\r\nLa Sicilia continua ad essere occupata dall’esercito amerikano, ipotecata dalle strategie del Pentagono, proiettata nelle guerre del futuro come avamposto dei sistemi d’arma di ultima generazione e ovviamente obiettivo molto sensibile per qualsiasi tipo di ritorsione.\r\n\r\nPer questo noi anarchici riteniamo importante riprendere la parola d’ordine di Mirikani Jativinni, che fu la nostra bandiera durante la lotta contro la costruzione della base missilistica di Comiso, e quindi, oggi più che mai occorre gridare No al \u003Cmark>MUOS\u003C/mark>! Mirkani jativinni! Oggi più che mai bisogna travolgere con un movimento di protesta sempre più forte, non solo i militari amerikani, ma tutti i servi politici e i complici che gli hanno permesso e gli permettono di fare i loro porci comodi, a partire dal governatore Raffaele Lombardo, passando per il PD che adesso cerca di cavalcare la battaglia contro il \u003Cmark>MUOS\u003C/mark>, mentre un anno fa ne avallava la costruzione, e che per anni ha finto di non vedere e non sentire, sia quando Berlusconi (2005) ha dato il “permesso” agli USA di costruire il \u003Cmark>MUOS\u003C/mark>, sia quando il governo Prodi (2006) glielo ha confermato.\r\n\r\nE’ in atto in molte province una forte campagna di sensibilizzazione che ha squarciato il velo dell’omertà e del silenzio, ma soprattutto della delega. Sono sorti decine di comitati NO \u003Cmark>MUOS\u003C/mark> lungo l’asse sud orientale dell’isola, e si vanno estendendo in altre zone del centro e dell’est; sono realtà eterogenee tra di loro e al loro interno, però in questa fase assolvono al compito importantissimo di far conoscere cos’è il \u003Cmark>MUOS\u003C/mark>, organizzando centinaia di banchetti di propaganda e raccolta firme, decine di conferenze, manifestazioni, presidi, grazie ai quali l’opinione pubblica è sempre più informata ed il consenso alla lotta contro il \u003Cmark>MUOS\u003C/mark>tro è salito in maniera significativa. Sta crescendo così, accanto alla “vecchia” generazione di Comiso che si è battuta contro i missili, contro gli interventi militari in Iraq, per la smilitarizzazione di Sigonella, una nuova generazione dalle forti sensibilità ambientaliste, che man mano prende atto del contesto di guerra in cui la vicenda \u003Cmark>MUOS\u003C/mark> ci proietta, e che si rende conto, al di là dei metodi spesso contraddittori ed ingenui che una parte porta avanti (percorsi legalitari dietro sindaci e deputati, credere veramente nel “potere” di centomila firme raccolte, fiducia eccessiva nelle battaglie simboliche), che il \u003Cmark>MUOS\u003C/mark> vada bloccato, e comunque vada fatto smantellare, assieme alla base NRTF e a tutte le basi amerikane in Sicilia. Dalla preoccupazione per la salute e per l’ambiente è passata alla richiesta di un Mediterraneo mare di pace e ha intrapreso una dinamica di attivismo autonoma dai partiti. Così, mentre da una parte si è pronti a passare alla seconda fase della mobilitazione, quella dei presidi alla Sughereta, delle azioni dirette a scopo dimostrativo, delle azioni di disturbo verso i militari italiani e amerikani, in altre parti si prosegue con la costituzione delle realtà di base e della sensibilizzazione primaria. Ma non è più rinviabile il tentativo di fare assumere una centralità nazionale alla lotta contro il \u003Cmark>MUOS\u003C/mark>, impegno verso il quale noi anarchici dobbiamo dare il massimo per lasciare una forte impronta antimilitarista. 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La mano militare che massacra opera tranquillamente negli uffici statunitensi di Jacksonville ma le regole di ingaggio ora si estendono dovunque si consideri un \"continuato, imminente pericolo\" rispetto alle obamiane operazioni antiterrorismo in zone di \"rilevante valore terroristico\" del bersaglio posto fuori dai confini statunitensi, così anche la responsabilità della Nazione che fa da base e fornisce supporto logistico ai droni deve considerare un coinvolgimento in operazioni che possono impattare con le legge internazionali. Questo si evince da un articolo di Adriana Elmeades Jones, apparso su \"Just Security\"\r\n\r\nA Sigonella sono presenti e verranno ulteriormente forniti nuovi droni, sempre in Sicilia il Muos colloca gli strumenti per mettere in relazione tutti gli agenti utilizzati per i combattimenti di Trump, quindi ci è sembrato importante approfondire le conseguenze di queste implementazioni e l'evoluzione in ambito militare dell'uso di mostri sofisticati come quei Triton che vengono descritti in un altro articolo di Vincent Groizeleau per \"Mer et Marine\" che verranno a infoltire le fila di droni spia schierati a Sigonella e a intasare le rotte aeree fino a 55mila piedi di altezza, volando a 310 chilometri all'ora.\r\n\r\nA questo scopo abbiamo sentito Antonio Mazzeo, che è stato molto esaustivo e lucido nell'analisi:\r\n\r\nDroni a Sigonella","25 Novembre 2017","2017-11-28 15:10:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/triton_spia-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"140\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/triton_spia-300x140.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/triton_spia-300x140.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/triton_spia-768x359.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/triton_spia.jpg 846w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Droni spia, droni killer di stanza a Sigonella: implicazioni",1511605914,[204,205,206,69,207,208],"http://radioblackout.org/tag/complicita/","http://radioblackout.org/tag/droni-assassini/","http://radioblackout.org/tag/droni-spia/","http://radioblackout.org/tag/pspppg/","http://radioblackout.org/tag/triton/",[210,211,212,79,213,214],"complicità","droni assassini","droni spia","PSP/PPG","Triton",{"post_content":216,"tags":220},{"matched_tokens":217,"snippet":218,"value":219},[93],"droni, sempre in Sicilia il \u003Cmark>Muos\u003C/mark> colloca gli strumenti per mettere","L'uso della forza da parte degli Usa fuori da zone convenzionali di guerra è ora sancito in modo diverso dal documento Principles, Standards, and Procedures (PSP) che sostituisce le PPG (Presidential Policy Guidance), linee guida obamiane e questo potrebbe sembrare un dettaglio, ma coinvolge diritto internazionale, complicità, morale e... prassi assassina in relazione all'uso anche dei droni sempre più sofisticati, ormai protagonisti delle guerre convenzionali o meno, responsabili di eliminazioni chirurgiche di singoli individui o di stragi di massa. 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Poi ripartirà da zero l'iter per verificare i danni del Muos.\r\nLa gente di Niscemi e i comitati No Muos hanno chiaro che la sola revoca efficace è quella dal basso.\r\nLa lotta contro la base continua.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Pippo Gurrieri dei Comitati No Muos.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\nNoMuos\r\n\r\n ","3 Aprile 2013","2013-04-05 13:16:26","Niscemi. 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Il \u003Cmark>Muos\u003C/mark> all’apeoca era stato appena ultimato , anche se, grazie alla lotta antimilitarista i lavori si erano conclusi con due anni di ritardo sui piani della Marina militare statunitense. Tante volte gli attivisti e le attiviste del movimento, senza risparmiarsi, abavan bloccato l’avanzamento dei lavori contrapponendo i propri corpi davanti ai mezzi dei militari e delle ditte.\r\nQuella volta la violazione della zona militarizzata venne repressa con manganelli e lacrimogeni e 17 attivisti finirono nel mirino della magistratura. Dopo 8 anni la sentenza di condanna.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Pippo Gurrieri del Movimento No \u003Cmark>Muos\u003C/mark>\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/2022-11-22-no-muos-condanne.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":347,"snippet":348,"value":348},[93],"No \u003Cmark>Muos\u003C/mark>. 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Questa sera Alessio Lega presenta il suo ultimo libro, dedicato all’anarchico russo. Ne abbiamo parlato con lui in un anticipo della serata. Appuntamento alle 21, in corso Palermo 46. \r\nIl 2 ottobre manifestazione nazionale No Muos a Niscemi. Ne abbiamo discusso con Pippo Gurrieri, con il quale abbiamo fatto anche due chiacchiere su Renzi, Impregilo e il Ponte sullo Stretto. E' stata una buona occasione per una riflessione a tutto tondo sui movimenti, le trappole istituzionali, l'abbraccio mortale dei pentastellati. \r\n\r\nUna breve cronaca del corteo del 24 ottobre a Roma. Con il Rojava per una libertà senza frontiere\r\n\r\nAlcuni appuntamenti:\r\n\r\nSabato 1 ottobre – ore 10,30/13,30 punto info No Border al Balon – via Andreis angolo via Borgodora (se piove sotto la tettoia dei casalinghi a Porta Palazzo).\r\nGiovedì 6 ottobre – ore 17,30 - ai giardinetti di corso Palermo angolo via Sesia – presidio su guerra sociale e lotte nelle periferie\r\nVenerdì 13 ottobre: punto info sulla morte di Andrea Soldi, ucciso dai vigili urbani che tentavano di imporgli un TSO.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n2016-09-30-anarres1\r\n\r\n2016-09-30-anarres2\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","30 Settembre 2016","2018-10-17 22:58:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/14425340_1254903044542780_1083979663178926990_o-200x110.jpg","Anarres del 30 settembre. 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Ad un anno di distanza dalla grande manifestazione popolare che invase la base statunitense di Niscemi, nel segno di un'opposizione concreta all'installazione del sistema di controllo satellitare nella sughereta di Niscemi, il movimento rilancia con una settimana di campeggio resistente e con una manifestazione di lotta il 9 agosto.\r\nL'anno appena trascorso è stato segnato dalla fine dei lavori per l'installazione delle antenne, dall'inasprirsi della repressione, dalla tentazione della rassegnazione.\r\nQuest'estate di lotta è un'importante occasione di rilancio per un movimento che in questi mesi ha continuato il proprio lavoro di informazione sul territorio, per aprire nuove possibilità ad un'agire che oggi mira ad impedire che le antenne vengano attivate.\r\nQuando l'intero sistema sarà attivato su scala planetaria offrirà una straordinaria arma all'esercito statunitense, che potrà controllare i territori che vuole colpire per indirizzare i droni carichi di bombe su obiettivi ovunque nel mondo.\r\nIl ministero dell'Interno ha deciso di tentare la carta della repressione preventiva, dando il foglio di via da Niscemi a 29 attivisti siciliani e vietando al corteo del 9 di attraversare la sughereta. Il pretesto per il divieto è la delicatezza dell'ecosistema. Peccato che tanta attenzione ai danni ambientali non tocchi gli abitanti di Niscemi sottoposti da decenni alle radiazioni delle altre antenne della base statunitense.\r\nUn gioco sporco che mostra in controluce la trama di chi lo fa.\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Pippo Gurrieri, attivista No Muos.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2014 08 01 pippo muos","7 Agosto 2014","2018-10-17 22:59:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/08/10456263_724782800915734_2075892404660704860_n-200x110.jpg","No Muos. Un campeggio di lotta",1407430752,[697,71,72,433],"http://radioblackout.org/tag/fogli-di-via/",[699,18,15,408],"fogli di via",{"post_content":701,"post_title":705,"tags":708},{"matched_tokens":702,"snippet":703,"value":704},[93],"con Pippo Gurrieri, attivista No \u003Cmark>Muos\u003C/mark>.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2014 08","Giovedì 7 agosto. 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In agosto migliaia di persone hanno abbattuto le recinzioni ed invaso la base statunitense di Niscemi.\r\nNe abbiamo parlato con Alberto dei Comitati No Muos del capoluogo siciliano.\r\nNe è scaturita una discussione a tutto campo, sulle convulsioni della politica istituzionale e sulle prospettive di un movimento che sta crescendo.\r\nAscolta la diretta:\r\n2013 09 27 alberto no muos","27 Settembre 2013","2018-10-17 22:59:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/09/no-muos-200x110.jpg","La carica dei No Muos a Palermo",1380303036,[741,72,742],"http://radioblackout.org/tag/corteo/","http://radioblackout.org/tag/palermo/",[29,15,404],{"post_content":745,"post_title":749,"tags":752},{"matched_tokens":746,"snippet":747,"value":748},[93],"I No \u003Cmark>Muos\u003C/mark>, dopo un'estate di lotta intensa,","I No \u003Cmark>Muos\u003C/mark>, dopo un'estate di lotta intensa, si sono dati appuntamento il 28 settembre a Palermo per un corteo nazionale.\r\nIl corteo terminerà di fronte al parlamento dell'isola, il cui governatore, Crocetta, dopo una campagna elettorale demagogica, ha infine tirato i remi in barca, decidendo alla fine di luglio di revocare la revoca dei permessi per la realizzazione dell'impianto satellitare.\r\nIl movimento popolare ne è uscito rafforzato, consapevole che solo la lotta può fermare l'ennesima installazione militare nel nostro paese. 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