","Algeria, scontri sanguinosi a Ghardaia","post",1436890560,[50,51,52,53,54,55,56],"http://radioblackout.org/tag/algeria/","http://radioblackout.org/tag/amazigh/","http://radioblackout.org/tag/bouftelika/","http://radioblackout.org/tag/ghardaia/","http://radioblackout.org/tag/mosabiti/","http://radioblackout.org/tag/mzab/","http://radioblackout.org/tag/scianba/",[18,16,24,22,20,12,14],{"post_content":59,"tags":64},{"matched_tokens":60,"snippet":62,"value":63},[61],"Mzab","Le cittadine-fortezze della valle del \u003Cmark>Mzab\u003C/mark> (nome dell’area geografica) devono la","Questi ultimi giorni gli scontri intercomunitari nella città di Ghardaia, nel Centro-Sud dell’Algeria hanno raggiunto livelli altissimi di violenza, provocando decine di morti. Le tensioni tra Mosabiti (berberofoni, musulmani ibaditi) e i Scianba (beduini arabofoni, musulmani sunniti) toccano livelli mai raggiunti prima e le armi da fuoco fanno il loro ingresso. Il bilancio provvisorio è di circa 25 morti e centinaia di feriti. Lo stato algerino si è dimostrato completamente incapace di mettere un termine a questi scontri. Attivisti appartenenti alle due comunità accusano l’utilizzo degli scontri di Ghardaia per saldare conti interni tra i clan rivali dentro il regime algerino.\r\n\r\nGhardaia, chiamata la perla del deserto, è una città millenaria classificata patrimonio dell’umanità. È il capoluogo dell’unica regione, in Algeria, dove complessi abitativi costruiti prima del periodo coloniale sono nello stesso momento normalmente abitati e in ottimo stato di conservazione. Le cittadine-fortezze della valle del \u003Cmark>Mzab\u003C/mark> (nome dell’area geografica) devono la loro costruzione e la loro conservazione alla minoranza religiosa dei Mosabiti.\r\nI Mosabiti sono una comunità che parla ancora la lingua tamazight (berbero), la lingua originaria dei paesi del Maghreb. Sono di religione musulmana ma appartengono a un rito, detto Ibadita, che è oggi molto minoritario nel mondo musulmano. Gli Ibaditi si trovano, oltre che nella valle del \u003Cmark>Mzab\u003C/mark>, in pochi altri luoghi. Il sultanato dell’Oman (con circa 900.000 abitanti) è attualmente l’unica nazione dove la confessione maggioritaria è l’Ibadismo. Poi ci sono altre sacche sparse come Zanzibar, l’isola di Djerba in Tunisia e il Gebel Nefusa e Zuara in Libia.\r\nOltre ai Mosabiti, nella valle del \u003Cmark>Mzab\u003C/mark> vive una tribù di beduini arabi, gli Scianba. Una convivenza pacifica che dura da secoli dovuta a una complementarità economica tra le attività delle due comunità: Agricoltura, artigianato e commercio per i Mosabiti, allevamento di bestiame e trasporto via carovana per gli Scianba.\r\nUna complementarietà che è venuta meno con la modernità. Oggi se da una parte la laboriosa e discreta comunità mosabita non conosce né crisi né disoccupazione, gli Scianba soffrono di tutti i mali di cui soffre il Sud Algerino: disoccupazione dilagante, miseria, droga, violenza, diffusione di traffici illegali e della criminalità organizzata. Oltre alla convivenza tra le due comunità, il capoluogo della provincia, Ghardia, è diventato una città abbastanza grande dove sono arrivati molti nuovi residenti provenienti da altre regioni del paese.\r\n\r\nGli scontri violenti tra le due comunità sono segnalati fin dai primi anni dell’indipendenza del paese (anni 60′). Spesso scaramucce tra giovani che qualche volta portano a risse tra qualche decina, raramente centinaia, di persone da una parte all’altra. Alla fine delle quali le autorità locali e nazionali, con l’aiuto di notabili e saggi delle due parti hanno sempre saputo riportare la calma.\r\nMa dal 2013 fino ad oggi, il governo algerino e le autorità locali sembrano non poter o non voler riportare la calma. Gli scontri si sono fatti più frequenti, coinvolgono più persone, fanno più danni sia economici che umani. E per la prima volta nella storia di questi scontri, armi da fuoco e bande organizzate fanno la loro apparizione. Gli appelli che circolano sui social media portano gente proveniente anche da fuori dalla Valle del \u003Cmark>Mzab\u003C/mark> per prendere parte a uno scontro che perde l’appellativo “Mosabiti contro Scianba” per prendere quello (alla moda degli scontri interconfessionali che insanguinano il medio Oriente) “Sunniti contro Ibaditi”.\r\nLa scorsa settimana, gli scontri hanno preso forme e dimensioni mai viste e hanno prodotto circa 25 morti (numero riconosciuto dalle autorità algerine) e centinaia di feriti. Bande di uomini incappucciati e qualche volta armati con fucili e pistole scorrazzano per tutta la provincia di Ghardaia su camion e pick-up. Sembra di essere a Benghazi o in Siria, in uno di quei paesi in cui lo Stato non c’è più.\r\n\r\nInvece in Algeria lo stato c’è. Militarmente è più forte che mai. Il paese non era così militarizzato neanche durante il decennio nero della guerra degli anni 90′. “C’è un posto militare ad ogni incrocio, come possono circolare liberamente le orde di predoni che arrivano da tutte le parti del Sud del paese”- si chiedono gli attivisti mosabiti. Decine di video su Youtube fanno vedere teppisti che lanciano pietre stando accanto ai poliziotti, gruppi che attaccano poi si ripiegano per mettersi sotto la protezione delle forze anti-sommossa, poliziotti in divisa che partecipano allegramente al saccheggio dei negozi della comunità mosabita…\r\nNon si sa dove finisce la complicità spontanea di poliziotti che si schierano per sensibilità o disonestà personale e dove inizia un piano voluto per mettere la provincia a fuoco e a sangue. Quello che si a è che finora poco è stato fatto per mettere fine agli scontri. E che i finti dialoghi improvvisati davanti alle telecamere della Tv nazionale erano tra così detti “notabili” delle due parti a cui nessuno riconosce un minimo di rappresentatività.\r\nSono anche in molti ad interrogarsi di fronte al silenzio e all’immobilità di Algeri di fronte alla tragedia che colpisce la valle del \u003Cmark>Mzab\u003C/mark>: sono dovuti all’imbarazzo o alla complicità? O forse a entrambe le cose? Quello che succede a Ghardaia e nel resto del Sud algerino supera, verosimilmente, di molto le questioni di rivalità tra gruppi culturali e religiosi e trova radici nelle questioni che riguardano la corsa alla successione al posto del presidente Bouteflika moribondo da un po’ di anni e alla gestione delle enormi ricchezze del sottosuolo del Sud algerino.\r\n\r\nCon grande ritardo il governo ha deciso di militarizzare la regione. Ci sono stati anche numerosi arresti, tutti nella comunità mosabita nonostante la maggior parte delle vittime sia mosabita. Un segno molto chiaro del posizionamento delle istituzioni statali.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Karim Metref, da un cui articolo sono tratte buona parte delle note che precedono.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nalgeria metref",[65,67,69,71,73,75,78],{"matched_tokens":66,"snippet":18},[],{"matched_tokens":68,"snippet":16},[],{"matched_tokens":70,"snippet":24},[],{"matched_tokens":72,"snippet":22},[],{"matched_tokens":74,"snippet":20},[],{"matched_tokens":76,"snippet":77},[12],"\u003Cmark>mzab\u003C/mark>",{"matched_tokens":79,"snippet":14},[],[81,87],{"field":25,"indices":82,"matched_tokens":84,"snippets":86},[83],5,[85],[12],[77],{"field":88,"matched_tokens":89,"snippet":62,"value":63},"post_content",[61],578730123365712000,{"best_field_score":92,"best_field_weight":93,"fields_matched":94,"num_tokens_dropped":36,"score":95,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":36},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",6690,{"collection_name":47,"first_q":12,"per_page":98,"q":12},6,{"facet_counts":100,"found":113,"hits":129,"out_of":240,"page":11,"request_params":241,"search_cutoff":26,"search_time_ms":113},[101,114],{"counts":102,"field_name":111,"sampled":26,"stats":112},[103,105,107,109],{"count":11,"highlighted":104,"value":104},"anarres",{"count":11,"highlighted":106,"value":106},"OverJoy",{"count":11,"highlighted":108,"value":108},"RADIO KALAKUTA",{"count":11,"highlighted":110,"value":110},"musick to play in the dark","podcastfilter",{"total_values":113},4,{"counts":115,"field_name":25,"sampled":26,"stats":128},[116,118,120,122,124,126],{"count":11,"highlighted":117,"value":117},"dub",{"count":11,"highlighted":119,"value":119},"roots",{"count":11,"highlighted":121,"value":121},"reggae",{"count":11,"highlighted":123,"value":123},"musick",{"count":11,"highlighted":125,"value":125},"m overjoy",{"count":11,"highlighted":127,"value":127},"RADIOKALAKUTA",{"total_values":98},[130,163,192,217],{"document":131,"highlight":149,"highlights":155,"text_match":158,"text_match_info":159},{"comment_count":36,"id":132,"is_sticky":36,"permalink":133,"podcastfilter":134,"post_author":135,"post_content":136,"post_date":137,"post_excerpt":42,"post_id":132,"post_modified":138,"post_thumbnail":139,"post_title":140,"post_type":141,"sort_by_date":142,"tag_links":143,"tags":148},"95482","http://radioblackout.org/podcast/overjoy-222/",[106],"azizpablo","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025.02.04-16.30.00-OJ222-escopost.mp3\"][/audio]\r\nDOWNLOAD\r\nMartedì 4 Febbraio 2025, Overjoy 222 [S20E5]\r\n\r\nSelezioni piene di novità discografiche quest'oggi durante la dueventoventiduesima puntata di Overjoy! Si parte con il buon roots dei Paragons con Roslyn Sweat seguiti dalla hit rocksteady di Honey Boy, da Bunny Wailer e dagli Itals con Keith Porter. Il ritmo si ammoderna con Dawehdread & Izaba, The InItes, Yeza prodotta da Rory Stonelove, Dub Marta, due tracce estratte dal nuovo disco di Soom T e Manudigital, la band hawaiana Whyda. Sonorità europee con Ray Ranking e Rapha Pico, the Signal One Band a supporto di Sista Benji, Indica Dubs & Echo Vault con Danny Red, e per finire le nuove uscite di Vibronics con Joseph Lalibela, Mystical Powa con Broda Nelson e Armin, e Michael Exodus con Liberty Step.\r\n\r\nOne Two Three Four Five We A Steppa","9 Febbraio 2025","2025-02-11 15:48:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Cover-2-1024x1024-1-200x110.jpg","Overjoy 222","podcast",1739131235,[144,145,146,147],"http://radioblackout.org/tag/dub/","http://radioblackout.org/tag/m-overjoy/","http://radioblackout.org/tag/reggae/","http://radioblackout.org/tag/roots/",[117,125,121,119],{"post_content":150},{"matched_tokens":151,"snippet":153,"value":154},[152],"Izaba","si ammoderna con Dawehdread & \u003Cmark>Izaba\u003C/mark>, The InItes, Yeza prodotta da","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025.02.04-16.30.00-OJ222-escopost.mp3\"][/audio]\r\nDOWNLOAD\r\nMartedì 4 Febbraio 2025, Overjoy 222 [S20E5]\r\n\r\nSelezioni piene di novità discografiche quest'oggi durante la dueventoventiduesima puntata di Overjoy! 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Ci soffermiamo sulla sempre effervescente scena jazz sudafricana proponendo alcuni dei vincitori del Mzantsi jazz awards che propone i migliori musicisti jazz sudafricani dell'anno . Gli Azania Iphupho con la loro sperimentazione , l'Amandla freedom ensemble che combina jazz,poesia ,musica tradizionale e trae ispirazione dal grande musicista Jonas Gwanga ,non mancano i riferimenti ai temi sociali nei brani di Bokani Dyer e anche l'acuta rfiflessione sulle condizioni dei \"coloured\",coloro che hanno origini indiane ,di Benjamin Jephta e tanto altro....\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n ","31 Gennaio 2024","2024-01-31 13:15:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/AZANIA-200x110.jpg","RADIO KALAKUTA 29/01/2024",1706706944,[176],"http://radioblackout.org/tag/radiokalakuta/",[127],{"post_content":179},{"matched_tokens":180,"snippet":182,"value":183},[181],"Mzantsi","proponendo alcuni dei vincitori del \u003Cmark>Mzantsi\u003C/mark> jazz awards che propone i"," \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/RADIO-KALAKUTA-290124.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nRadio Kalakuta in questa puntata esplora le produzioni della nuova etichetta \"Blue note Africa\" dedicata alla scena jazz africana e le connessioni di grandi musicisti come Art Blakey e McCoy Tyner con la tradizione musicale africana . 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Gerstein, Noisebrigade, Dr. Cancer, etc. che va in onda su Radio Blackout 105.250 il martedì dalle 23 fino a mezzanotte.\r\nPer un’ora verrete condotti attraverso un percorso trasversale fatto da sonorità che non si fermano ad un genere: si può passare dall’industrial alla wave, facendo una fermata nel punk, nel death metal, nell’electro oppure anche nel math rock.\r\nSeguiremo le storie di chi ha fatto dei suoni non convenzionali l’espressione della propria persona con ascolti ed alle volte con interviste.\r\nCi sarà uno spazio per le novità e per improvvisazioni varie.\r\nSpegnete la luce, la musica inizia…\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/2023_10_17_MusickToPlayInTheDark.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPLAYLIST\r\n\r\n01 Jack \"Porrá lett szabadság (Lost freedom)\" da \"Jack- Sete Star Sept\" 7\"\r\n02 Sete Star Sept \"Destruction from the Inside\" da \"Jack- Sete Star Sept\" 7\"\r\n03 Endless Swarm \"P.T.M.\" da \"Imprisoned In Skin\" 12\"\r\n04 Agathocles \"Kill Your Fucking Idols\" da \"Peel Sessions 1997\" LP\r\n05 Extended Suicide \"Dominion\" da \"Extended Suicide - NoLL iQ\" 7\"\r\n06 Emissaries Of Syn \"(We Choose To Go) Too Soon\" da \"The Core Assumptions of Human Insecurity\" LP\r\n07 Clunge Plunger \"Bench Party\" da \"Shitcanned\" 7\"\r\n08 Ireful \"Fear and Loathing on U-96\" da \"The Walls of Madness\" 12\"\r\n09 Fistula \"Wood Glue\" da \"Ignorant Weapon\" 7\"\r\n10 Noll iQ \"Ricky Bruch\" da \"Ricky Bruch\" 7\"\r\n11 TEEF \"Scum\" da \"Admit Defeat\" 7\"\r\n12 This Ends Here \"Undefeated\" da \"Afterwards\" 7\"\r\n13 Total Fucking Destruction \"Is Your Love a Rainbow\" da \"4-Way Split\" 7\"\r\n14 Tsubo \"Schiavi\" da \"Disdegno\" 7\"\r\n\r\n \r\n\r\nPer chi volesse scrivermi può usare questa mail musickinthedark chiocciola gmail punto com","18 Ottobre 2023","2023-10-18 09:18:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/08/MusickToPlayInTheDark-1-200x110.jpg","Musick To Play In The Dark – Puntata del 17/10/2023",1697620700,[205],"http://radioblackout.org/tag/musick/",[123],{"post_content":208},{"matched_tokens":209,"snippet":211,"value":212},[210],"szab","PLAYLIST\r\n\r\n01 Jack \"Porrá lett \u003Cmark>szab\u003C/mark>adság (Lost freedom)\" da \"Jack- Sete","Musick To Play In The Dark – Puntata del 17/10/2023 (Let The Bastards Grid - SPECIAL)\r\n\r\nMusick To Play In The Dark è la trasmissione condotta da Maurizio a.k.a. 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Contestualmente ai morti di Covid, aumentano i decessi di chi soffre di altre malattie.\r\nL’ultima risposta del governo è il lockdown selettivo riservato ai soli non vaccinati, cui verrà permesso solo di lavorare e fare la spesa. Il Green Pass rinforzato consente di mantenere tutto aperto in vista del delirio consumistico di fine anno, punendo chi, per ragioni diverse, ha scelto di non vaccinarsi.\r\nIl Green pass super non è una misura che possa garantire il contenimento della malattia, ma un’ulteriore forma di pressione nei confronti dei non vaccinati, uno strumento di controllo biopolitico, che, con ogni probabilità, innescherà nuove tensioni sociali.\r\nSiamo di fronte ad un incredibile paradosso, la convergenza di due strade divaricate e ostili. Da un lato il governo cui preme solo garantire la produzione e circolazione delle merci e quindi, per il bene dell’economia, dichiara di voler scongiurare un lockdown totale (almeno sin dopo Natale). Dall’altro lato la parte negazionista dei No vax, che a loro volta vogliono impedire chiusure e limitazioni. Anche i No Vax ambiscono a tenere tutto aperto.\r\nI Draghi e i Puzzer sono nemici, ma sono anche l’immagine rovesciata allo specchio l’uno dell’altro.\r\nSullo sfondo la grande paura che segna questi anni. La paura del futuro che non c’è, della crisi climatica, della precarietà sempre più diffusa, di una gestione della salute pubblica, che ci nega come soggetti attivi e consapevoli. La paura che la libertà di movimento, l’unico privilegio di cui gode chi vive nel nord ricco del mondo, venga per sempre messa sotto controllo governativo. \r\nIn questi anni abbiamo assistito attoniti al risorgere potente dei nazionalismi e dei particolarismi, delle religioni e delle guerre sante. Oggi, complice la pandemia, assistiamo all’emergere di movimenti millenaristi, che, se non si inverte la rotta, rischiano di celebrare la fine del mondo in una terrificante cupio dissolvi, con l’unico obiettivo dell’eterna ripetizione di presente. \r\nNe abbiamo discusso con Massimo Varengo\r\n\r\nCronache antimilitariste e prospettive di lotta\r\nLa buona riuscita del corteo dello scorso sabato a Torino è un positivo segnale di crescita delle lotte contro produzione bellica, spesa di guerra, missioni militari all’estero, basi militari e poligoni di tiro. Un concreto orizzonte di lotta che occorre allargare estendendo la rete antimilitarista e moltiplicando gli appuntamenti di lotta su scala locale e nazionale.\r\nNe abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nPolonia. La legge contro l’aborto uccide\r\n“Aborto libero! Assassini”, firmato “A” cerchiata femminista, è la scritta che ha fatto la sua comparsa davanti alla sede del consolato polacco in via Madama Cristina 142 a Torino.\r\nIzabela aveva solo 30 anni. È arrivata all’ospedale di Pszczyna (Polonia) alla ventiduesima settimana di gravidanza, dopo che le si erano prematuramente rotte le acque. I medici hanno tentennato fino alla morte del feto che già evidenziava chiare malformazioni. Giunti al punto di non ritorno è stato applicato un cesareo d’urgenza, ma Izabela non ce l’ha fatta. Era oramai troppo tardi, il suo cuore ha smesso di battere causa shock settico. I fatti si sono consumati a pochi mesi di distanza dalla decisione della Corte Costituzionale - convertita in legge nel gennaio di quest’anno - che rende quasi del tutto impossibile abortire legalmente in Polonia.\r\n\r\nFemminismo e militarismo\r\nIl 25 novembre il monumento al bersagliere in corso Galileo Ferraris a Torino è stato ridisegnato in chiave antimilitarista e antisessista da alcunə anarcofemministə di passaggio. Le vergogne del militarismo sono state coperte, rivelando la natura gerarchica, prevaricatoria, intrinsecamente machista e patriarcale di tutti gli eserciti, che siano essi impegnati in imprese neocoloniali al di fuori dei confini nazionali oppure in operazioni di pattugliamento delle strade dei quartieri popolari. \"Stupratori assassini\" è la scritta appesa a mezz'aria, campeggiante sullo sfondo, così come a restare sullo sfondo sono troppo spesso i corpi violati e/o senza vita di tante donne la cui libertà è perennemente sotto attacco. Patriarcato e ideologia militare vanno a braccetto. Sta a noi tuttə metterci di traverso per scardinare l'ordine che poggia su queste odiose fondamenta.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nLunedì 29 novembre\r\npresidio in piazza Castello contro la presenza a Torino di Lagarde, presidente della BCE\r\nDalle 16,30 \r\n\r\nMartedì 30 novembre\r\nPresidio di lotta di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la ottava edizione dell’Aerospace and defence meeting – mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale. Dalle 12,30\r\n\r\nMercoledì 1 dicembre\r\nassemblea popolare No Tav\r\nore 21 al polivalente di Bussoleno\r\n\r\nSabato 4 dicembre\r\nNo Draghi day promosso dal sindacalismo di base contro la macelleria sociale del governo.\r\nAppuntamento alle 15 in piazza Solferino\r\n\r\nMercoledì 8 dicembre\r\nMarcia popolare No Tav da Borgone a San Didero.\r\nDalle ore 13\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30 (anticipata a martedì 30 novembre e a martedì 7 dicembre per consentire la partecipazione alle iniziative No Tav in valle) \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","29 Novembre 2021","2021-11-29 13:01:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/War-Poverty-Business-refugees-Migrations-1-col-200x110.jpg","Anarres del 26 novembre. La pandemia e l’eterno ritorno del presente. Spezzare le ali del militarismo. Polonia: la legge contro l’aborto uccide. Femministe e antimilitariste...",1638182997,[],[],{"post_content":231},{"matched_tokens":232,"snippet":234,"value":235},[233],"Izabela","Madama Cristina 142 a Torino.\r\n\u003Cmark>Izabela\u003C/mark> aveva solo 30 anni. È","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-26-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nLa strage di stato continua: è arrivata la quarta ondata, aumentano i contagi ed i morti.\r\nIl vaccino pare aver ridotto la mortalità della malattia, ma l’immunità resta un orizzonte lontano.\r\nIn due anni i governi che si sono succeduti si sono ben guardati dal mettere in campo le misure necessarie a ridurre le possibilità di contagio nelle fabbriche, nei magazzini, sui trasporti pubblici, nelle scuole. Tutto è peggio di prima. La prevenzione e la cura di gravi patologie non trasmissibili già privilegio per chi può pagare, è oggi un miraggio. Contestualmente ai morti di Covid, aumentano i decessi di chi soffre di altre malattie.\r\nL’ultima risposta del governo è il lockdown selettivo riservato ai soli non vaccinati, cui verrà permesso solo di lavorare e fare la spesa. Il Green Pass rinforzato consente di mantenere tutto aperto in vista del delirio consumistico di fine anno, punendo chi, per ragioni diverse, ha scelto di non vaccinarsi.\r\nIl Green pass super non è una misura che possa garantire il contenimento della malattia, ma un’ulteriore forma di pressione nei confronti dei non vaccinati, uno strumento di controllo biopolitico, che, con ogni probabilità, innescherà nuove tensioni sociali.\r\nSiamo di fronte ad un incredibile paradosso, la convergenza di due strade divaricate e ostili. Da un lato il governo cui preme solo garantire la produzione e circolazione delle merci e quindi, per il bene dell’economia, dichiara di voler scongiurare un lockdown totale (almeno sin dopo Natale). Dall’altro lato la parte negazionista dei No vax, che a loro volta vogliono impedire chiusure e limitazioni. Anche i No Vax ambiscono a tenere tutto aperto.\r\nI Draghi e i Puzzer sono nemici, ma sono anche l’immagine rovesciata allo specchio l’uno dell’altro.\r\nSullo sfondo la grande paura che segna questi anni. La paura del futuro che non c’è, della crisi climatica, della precarietà sempre più diffusa, di una gestione della salute pubblica, che ci nega come soggetti attivi e consapevoli. La paura che la libertà di movimento, l’unico privilegio di cui gode chi vive nel nord ricco del mondo, venga per sempre messa sotto controllo governativo. \r\nIn questi anni abbiamo assistito attoniti al risorgere potente dei nazionalismi e dei particolarismi, delle religioni e delle guerre sante. Oggi, complice la pandemia, assistiamo all’emergere di movimenti millenaristi, che, se non si inverte la rotta, rischiano di celebrare la fine del mondo in una terrificante cupio dissolvi, con l’unico obiettivo dell’eterna ripetizione di presente. \r\nNe abbiamo discusso con Massimo Varengo\r\n\r\nCronache antimilitariste e prospettive di lotta\r\nLa buona riuscita del corteo dello scorso sabato a Torino è un positivo segnale di crescita delle lotte contro produzione bellica, spesa di guerra, missioni militari all’estero, basi militari e poligoni di tiro. Un concreto orizzonte di lotta che occorre allargare estendendo la rete antimilitarista e moltiplicando gli appuntamenti di lotta su scala locale e nazionale.\r\nNe abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nPolonia. La legge contro l’aborto uccide\r\n“Aborto libero! Assassini”, firmato “A” cerchiata femminista, è la scritta che ha fatto la sua comparsa davanti alla sede del consolato polacco in via Madama Cristina 142 a Torino.\r\n\u003Cmark>Izabela\u003C/mark> aveva solo 30 anni. È arrivata all’ospedale di Pszczyna (Polonia) alla ventiduesima settimana di gravidanza, dopo che le si erano prematuramente rotte le acque. I medici hanno tentennato fino alla morte del feto che già evidenziava chiare malformazioni. Giunti al punto di non ritorno è stato applicato un cesareo d’urgenza, ma \u003Cmark>Izabela\u003C/mark> non ce l’ha fatta. Era oramai troppo tardi, il suo cuore ha smesso di battere causa shock settico. I fatti si sono consumati a pochi mesi di distanza dalla decisione della Corte Costituzionale - convertita in legge nel gennaio di quest’anno - che rende quasi del tutto impossibile abortire legalmente in Polonia.\r\n\r\nFemminismo e militarismo\r\nIl 25 novembre il monumento al bersagliere in corso Galileo Ferraris a Torino è stato ridisegnato in chiave antimilitarista e antisessista da alcunə anarcofemministə di passaggio. Le vergogne del militarismo sono state coperte, rivelando la natura gerarchica, prevaricatoria, intrinsecamente machista e patriarcale di tutti gli eserciti, che siano essi impegnati in imprese neocoloniali al di fuori dei confini nazionali oppure in operazioni di pattugliamento delle strade dei quartieri popolari. \"Stupratori assassini\" è la scritta appesa a mezz'aria, campeggiante sullo sfondo, così come a restare sullo sfondo sono troppo spesso i corpi violati e/o senza vita di tante donne la cui libertà è perennemente sotto attacco. Patriarcato e ideologia militare vanno a braccetto. Sta a noi tuttə metterci di traverso per scardinare l'ordine che poggia su queste odiose fondamenta.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nLunedì 29 novembre\r\npresidio in piazza Castello contro la presenza a Torino di Lagarde, presidente della BCE\r\nDalle 16,30 \r\n\r\nMartedì 30 novembre\r\nPresidio di lotta di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la ottava edizione dell’Aerospace and defence meeting – mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale. Dalle 12,30\r\n\r\nMercoledì 1 dicembre\r\nassemblea popolare No Tav\r\nore 21 al polivalente di Bussoleno\r\n\r\nSabato 4 dicembre\r\nNo Draghi day promosso dal sindacalismo di base contro la macelleria sociale del governo.\r\nAppuntamento alle 15 in piazza Solferino\r\n\r\nMercoledì 8 dicembre\r\nMarcia popolare No Tav da Borgone a San Didero.\r\nDalle ore 13\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30 (anticipata a martedì 30 novembre e a martedì 7 dicembre per consentire la partecipazione alle iniziative No Tav in valle) \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[237],{"field":88,"matched_tokens":238,"snippet":234,"value":235},[233],{"best_field_score":189,"best_field_weight":161,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":36,"score":190,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":191},6691,{"collection_name":141,"first_q":12,"per_page":98,"q":12},{"title":243,"slug":244},"Bobina","bobina-intelligente",["Reactive",246],{},["Set"],["ShallowReactive",249],{"$f_gHogzgsXwyL7KBO1jhzKvSrPuXuDt76udnDdqtTLrs":-1,"$fFnPENmNh-w3I11JKAlcjIXhd-KctZSnXEersS_hYpkY":-1},true,"/search?query=mzab"]