","Il 25 Aprile a Milano, oltre le parate fasciste e le passerelle europeiste","post",1492605568,[64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/25-aprile/","http://radioblackout.org/tag/antifascismo/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/neofascisti/","http://radioblackout.org/tag/resistenza/",[70,15,71,72,73],"25 aprile","milano","neofascisti","resistenza",{"tags":75},[76,78,80,82,85],{"matched_tokens":77,"snippet":70},[],{"matched_tokens":79,"snippet":15},[],{"matched_tokens":81,"snippet":71},[],{"matched_tokens":83,"snippet":84},[72],"\u003Cmark>neofascisti\u003C/mark>",{"matched_tokens":86,"snippet":73},[],[88],{"field":38,"indices":89,"matched_tokens":90,"snippets":92},[23],[91],[72],[84],578730123365712000,{"best_field_score":95,"best_field_weight":96,"fields_matched":97,"num_tokens_dropped":50,"score":98,"tokens_matched":97,"typo_prefix_score":50},"1108091339008",13,1,"578730123365711977",{"document":100,"highlight":115,"highlights":120,"text_match":124,"text_match_info":125},{"cat_link":101,"category":102,"comment_count":50,"id":103,"is_sticky":50,"permalink":104,"post_author":53,"post_content":105,"post_date":106,"post_excerpt":107,"post_id":103,"post_modified":108,"post_thumbnail":109,"post_thumbnail_html":110,"post_title":111,"post_type":61,"sort_by_date":112,"tag_links":113,"tags":114},[47],[49],"81250","http://radioblackout.org/2023/04/solidarieta-agli-antifascsti-e-arrestati-e-in-ungheria/","Ogni anno a Budapest, intorno alla data dell'11 febbraio, si commemorano i cosiddetti \"giorni dell'onore\" uno dei maggiori raduni neonazisti in Europa. La commemorazione ricorda il sanguinoso assedio da parte dell'Armata rossa alla città di Budapest, difesa dalla Wehrmacht tedesca appoggiata dagli alleati ungheresi.\r\nA partire dagli anni Novanta, questo evento storico acquisisce un particolare valore tra i gruppi neonazisti e neofascisti e i soldati tedeschi coinvolti nell'assedio iniziano a essere celebrati come eroici difensori dell’Europa bianca dall’avanzata del Comunismo.\r\n\r\nL’evento della durata di più giorni, all'interno dei quali si susseguono una grande marcia commemorativa, concerti \"nazi-rock\" e altre iniziative, richiama nella capitale ungherese migliaia di neonazisti da tutta Europa e dal mondo. Gruppi paramilitari, organizzazioni di estrema destra, delegazioni di partiti neofascisti e neonazisti che hanno in questa commemorazione occasione di incontro.\r\nQuest’anno, in concomitanza del raduno, proprio nei giorni in cui migliaia di nazi passeggiavano sfrontatamente per Budapest, alcuni di loro hanno ricevuto il comitato di benvenuto che si meritavano: diversi militanti di estrema destra giunti in città sono stati infatti riconosciuti come neonazisti e picchiati da diversi gruppi di persone, uscendone decisamente malconci.\r\nIn seguito a questi attacchi, sabato 11 febbraio, la polizia ungherese ha arrestato nella capitale 6 persone ritenute dalle autorità coinvolte in questi fatti e quindi sottoposte ad indagini. 4 di queste sono state rilasciate dopo pochi giorni, mentre una compagna italiana di Milano, un compagno tedesco e una compagna ungherese, arrestata in un secondo momento, si trovano ancora in carcere a Budapest in attesa di sviluppi nelle indagini. Il reato di cui sono accusati è \"aggressione a un membro della comunità\", accusa piuttosto grave nell’ordinamento ungherese che prevede condanne fino a otto anni di detenzione. I tre compagni si trovano ora rinchiusi in custodia cautelare per un periodo di 30 giorni che potrà essere prorogato ulteriormente.\r\n\r\nDalle poche informazioni che abbiamo sugli arrestati a Budapest non è possibile inviare loro telegrammi e lettere. Sarà necessario sostenere le spese legali che sono piuttosto alte\r\n\r\nInvitiamo chi può a contribuire\r\n\r\nConto cointestato a: Alice Zaffaroni e Martina Franchi\r\nIBAN: LT523250062922492633\r\nBIC: REVOLT21\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/ungheria.mp3\"][/audio]","3 Aprile 2023","ATTACCARE I NAZISTI È GIUSTO!\r\nSolidarietà agli antifascisti e alle antifasciste arrestati/e in Ungheria ","2023-09-04 23:08:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/JOBBIK-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/JOBBIK-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/JOBBIK-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/JOBBIK-768x508.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/JOBBIK.jpg 950w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","SOLIDARIETA' AGLI ANTIFASCISTI/E ARRESTATI/E IN UNGHERIA",1680548449,[],[],{"post_content":116},{"matched_tokens":117,"snippet":118,"value":119},[72],"tra i gruppi neonazisti e \u003Cmark>neofascisti\u003C/mark> e i soldati tedeschi coinvolti","Ogni anno a Budapest, intorno alla data dell'11 febbraio, si commemorano i cosiddetti \"giorni dell'onore\" uno dei maggiori raduni neonazisti in Europa. 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Quella notte, il 16 marzo 2003, fu aggredito, insieme ad altr* compagn*, da tre neofascisti, padre e due figli, che lo accoltellarono a morte. A distanza di poche ore compagn* giunti al pronto soccorso dell'ospedale di San Paolo vengono picchiati selvaggiamente dalle forze dell’ordine.\r\n\r\nÈ la Notte Nera di Milano, che segna una data fondamentale nei movimenti antifascisti italiani e non solo. La storia di Dax diventa patrimonio collettivo, non solo da celebrare ogni anni, ma da rendere vivo nelle lotte di ogni giorno.\r\n\r\nA 20 anni di distanza, Milano si prepara ad una quattro giorni ricca e densa, con l'obiettivo ambizioso ma necessario di allargare la partecipazione a queste giornate, intese come momento riassuntivo dei diversi conflitti sociali e anime del movimento, dal lavoro al transfemminismo, dalle lotte antifasciste a quelle contro la repressione, dal diritto alla casa all'ecologia passando per l'opposizione a Milano-Cortina 2026, che attraversano l'Italia, e non solo, nel 2023. Con l'idea che non esiste antifascismo senza anticapitalismo.\r\n\r\nCon un compagno riassumiamo ai nostri microfoni la serie di appuntamenti da Giovedì 16 sino a Domenica 19 Marzo, tra assemblee, proiezioni, sport popolare e il corteo di Sabato 18.\r\n\r\nGiovedì 16 marzo alle 18.30 in via Brioschi con presidio a ricordare i fatti della Notte Nera di Milano, l’omicidio di Dax e i pestaggi del San Paolo. Proiezione in anteprima assoluta il film documentario Brucia ancora dentro\r\n\r\nVenerdi 17 marzo l’ Assemblea Antifascista Internazionale con la partecipazione di numereose delegazioni in arrivo da tutta Europa.\r\n\r\nSabato 18 marzo alle 14.30 con concentramento in Piazzale Loreto il corteo nazionale “Antifascismo è Anticapitalismo”.\r\n\r\nAlle 20.00 concerto di autofinanziamento a sostegno della Campagna 130.000 “Dax suona il popolo balla”.\r\n\r\nDomenica 19 marzo a partire dalle 10.00 al Parco Lambro la Giornata di sport popolare. Alle 12.00 è prevista l’ Assemblea Sport Antifa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/milano.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","15 Marzo 2023","2023-03-15 16:52:34","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/photo_2023-01-09_17-25-01-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/photo_2023-01-09_17-25-01-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/photo_2023-01-09_17-25-01-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/photo_2023-01-09_17-25-01-1024x683.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/photo_2023-01-09_17-25-01-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/photo_2023-01-09_17-25-01.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Ventanni dall'omicidio di Dax. 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Perché non si può parlare di “pulizia etnica”? Cosa sono le foibe? Quali sono i contesti politici di questi avvenimenti? E della ricostruzione dei fatti?\r\n\r\nLo facciamo attraverso la lettura di alcuni pezzi scelti dal libro di Eric Gobetti, “E allora le foibe?”, edito da Laterza (2021).\r\n\r\nUn estratto:\r\n\r\n«Con la fine della Guerra Fredda, infatti, anche il contesto politico italiano è cambiato. Gli eredi del Partito comunista, fondatori del PDS, poi DS, riescono ad uscire quasi indenni dagli scandali di Mani Pulite. Hanno tuttavia urgente bisogno di una nuova legittimazione politica non più basata sull’ideologia. Per poter diventare partito di governo, è necessario presentarsi come forza politica nazionale e il riconoscimento ufficiale della vicenda delle foibe sembra funzionale a questa strategia. Esso consente di deplorare un “crimine del comunismo” e al tempo stesso di mostrarsi paladini della nazione, celebrando le vittime italiane della repressione straniera. Questa operazione politica trova ampia e comprensibile accoglienza dalla parte opposta dello spettro parlamentare, ovvero in quella forza neofascista che a sua volta ha necessità di legittimarsi come partito di governo, ovvero Alleanza nazionale.\r\n\r\nÈ dunque una particolare congiuntura politica che porta alla ribalta la questione delle foibe e dell’esodo, che da tema storico tabù per tutti gli schieramenti entra improvvisamente nell’agenda politica dei principali partiti. Tutto ciò conduce, nel giro di pochi anni, all’istituzione di una giornata commemorativa. Con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, votata in maniera bipartisan dalla stragrande maggioranza del parlamento, “la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale ‘Giorno del Ricordo’ al “fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. [...] Nel momento in cui questo tema è entrato nel discorso pubblico lo ha fatto con il linguaggio, gli slogan, le parole d’ordine degli unici che ne avevano fatto un uso politico fino ad allora: i nazisti fra il 1943 e il 1945, e in seguito i neofascisti. Solo in parte sono state ascoltate le esigenze di espressione e di riconoscimento avanzate dall’associazionismo degli esuli, spesso d’altronde diviso al suo interno. Basti pensare alla visione univoca dell’italianità, certamente molto distante dalla percezione che ne hanno le persone che provengono da quelle regioni. Il complesso di stereotipi (la barbarie slava contrapposta alla civiltà italiana, l’estremismo ideologico comunista contrapposto alla pacifica società fascista...) e la ricostruzione parziale degli eventi (l’assenza del contesto, l’identificazione delle vittime da una parte sola) fanno parte del bagaglio memoriale dell’estrema destra».\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/Feb10-approfondimento-foibe.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nPlaylist contro chi foibeh:\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=NmEcgDykBO4\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=foLw7yuDuGg\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=-Vo11u-INoY ","10 Febbraio 2022","2022-02-10 14:40:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/jugoslavia-dance-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/jugoslavia-dance-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/jugoslavia-dance-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/jugoslavia-dance-1024x576.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/jugoslavia-dance-768x432.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/jugoslavia-dance.jpeg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","\"E allora le foibeh?!\"",1644503305,[168,169,170,171,172,173,174],"http://radioblackout.org/tag/antifa/","http://radioblackout.org/tag/eric-gobetti/","http://radioblackout.org/tag/foibe/","http://radioblackout.org/tag/giornata-del-ricordo/","http://radioblackout.org/tag/jugoslavia/","http://radioblackout.org/tag/nazionalismi/","http://radioblackout.org/tag/regione-piemonte/",[18,176,177,178,179,180,181],"eric gobetti","foibe","giornata del ricordo","jugoslavia","nazionalismi","regione piemonte",{"post_content":183},{"matched_tokens":184,"snippet":185,"value":186},[72],"1945, e in seguito i \u003Cmark>neofascisti\u003C/mark>. 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Il complesso di stereotipi (la barbarie slava contrapposta alla civiltà italiana, l’estremismo ideologico comunista contrapposto alla pacifica società fascista...) e la ricostruzione parziale degli eventi (l’assenza del contesto, l’identificazione delle vittime da una parte sola) fanno parte del bagaglio memoriale dell’estrema destra».\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/Feb10-approfondimento-foibe.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nPlaylist contro chi foibeh:\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=NmEcgDykBO4\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=foLw7yuDuGg\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=-Vo11u-INoY ",[188],{"field":122,"matched_tokens":189,"snippet":185,"value":186},[72],{"best_field_score":126,"best_field_weight":127,"fields_matched":97,"num_tokens_dropped":50,"score":128,"tokens_matched":97,"typo_prefix_score":50},{"document":192,"highlight":213,"highlights":218,"text_match":124,"text_match_info":221},{"cat_link":193,"category":194,"comment_count":50,"id":195,"is_sticky":50,"permalink":196,"post_author":53,"post_content":197,"post_date":198,"post_excerpt":56,"post_id":195,"post_modified":199,"post_thumbnail":200,"post_thumbnail_html":201,"post_title":202,"post_type":61,"sort_by_date":203,"tag_links":204,"tags":209},[47],[49],"71242","http://radioblackout.org/2021/10/lestremo-centro-a-difesa-dello-status-quo-democratico-capitalista-considerazioni-su-no-green-pass-neofascismo-cgil-e-media/","Partendo da una diretta con un compagno di Roma per farci raccontare delle piazze No Green Pass di sabato scorso e dalle assemblee popolari che stanno nascendo, abbiamo provato a intavolare un'analisi e discussione radiofonica sul tema.\r\n\r\nGià da tempo le istituzioni democratiche hanno cercato di creare una sorta di bolla di legittimità intorno alle politiche statali pandemiche e al discorso sul Green Pass, screditando i manifestanti contro il lasciapassare ora come complottisti no-vax, ora come terroristi, ora come appartenenti alle \"frange violente\": un processo quest0 in cui i media hanno avuto il ruolo rilevante di creazione del nemico pubblico e soffocamento di ogni sua istanza.\r\n\r\nL'attacco alla CGIL, attorno a cui si sono subito strette tutte le istituzioni democratiche, è da leggere in modo tridimensionale: se per i neofascisti avrà sicuramente avuto il gusto nostalgico di ritorno agli anni Venti contro le rivendicazioni dei lavoratori, si può ipotizzare che per altre persone in piazza abbia avuto il senso di critica a un sindacato padronale che, ora che alla vigilia del 15 ottobre migliaia di persone rischiano il lavoro per l'obbligo di Green Pass, non ne accoglie le istanze ma alza le mani di fronte a un lasciapassare che ha il fine di riprendere la produzione senza intoppi, più che obiettivi sanitari. Non si tratta, infatti, nemmeno del primo tentativo di contestazione a questo e altri sindacati durante piazze No Green Pass.\r\n\r\nCi sembra di trovarci di fronte a un tentativo, certamente non nuovo, di allargamento del cosiddetto Centro moderato, legalista, conservatore e capitalista come unica voce legittima nel discorso pubblico e politico \"contro gli opposti estremismi\". Una logica unicamente ed estremamente conservatrice dell'istituzione democratica e dei suoi apparati in un momento in cui le tensioni e i conflitti latenti rischiano di uscire a galla. Basti vedere, tra l'altro, come l'attacco ai lavoratori in sciopero a Prato l'11 ottobre sia stato descritto dai media come rissa dai contorni etnici e non come repressione chiaramente padronale.\r\n\r\nAscolta l'approfondimento:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/greenpass.mp3\"][/audio]","13 Ottobre 2021","2021-10-13 13:14:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/draghilandini-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/draghilandini-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/draghilandini-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/draghilandini.jpg 700w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","L'estremo centro a difesa dello status quo democratico-capitalista: considerazioni su No Green Pass, neofascismo, CGIL e media",1634130854,[205,206,207,208],"http://radioblackout.org/tag/cgil/","http://radioblackout.org/tag/forza-nuova/","http://radioblackout.org/tag/no-green-pass/","http://radioblackout.org/tag/roma/",[210,35,211,212],"cgil","no green pass","Roma",{"post_content":214},{"matched_tokens":215,"snippet":216,"value":217},[72],"modo tridimensionale: se per i \u003Cmark>neofascisti\u003C/mark> avrà sicuramente avuto il gusto","Partendo da una diretta con un compagno di Roma per farci raccontare delle piazze No Green Pass di sabato scorso e dalle assemblee popolari che stanno nascendo, abbiamo provato a intavolare un'analisi e discussione radiofonica sul tema.\r\n\r\nGià da tempo le istituzioni democratiche hanno cercato di creare una sorta di bolla di legittimità intorno alle politiche statali pandemiche e al discorso sul Green Pass, screditando i manifestanti contro il lasciapassare ora come complottisti no-vax, ora come terroristi, ora come appartenenti alle \"frange violente\": un processo quest0 in cui i media hanno avuto il ruolo rilevante di creazione del nemico pubblico e soffocamento di ogni sua istanza.\r\n\r\nL'attacco alla CGIL, attorno a cui si sono subito strette tutte le istituzioni democratiche, è da leggere in modo tridimensionale: se per i \u003Cmark>neofascisti\u003C/mark> avrà sicuramente avuto il gusto nostalgico di ritorno agli anni Venti contro le rivendicazioni dei lavoratori, si può ipotizzare che per altre persone in piazza abbia avuto il senso di critica a un sindacato padronale che, ora che alla vigilia del 15 ottobre migliaia di persone rischiano il lavoro per l'obbligo di Green Pass, non ne accoglie le istanze ma alza le mani di fronte a un lasciapassare che ha il fine di riprendere la produzione senza intoppi, più che obiettivi sanitari. 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Nello specifico, martedì abbiamo dato la parola ad un compagno siciliano che ci ha fornito qualche aggiornamento e ha fatto un po' di cronistoria delle mosse delle destre all'interno della lotta al Muos e di come subdolamente e/o apertamente, abbiano cercato e cerchino di cavalcare un movimento che però, nel combattere il Muos, cerca anche di contrastare logiche di nocività e liberticide, di dominio, di controllo, di confine, di guerra e che, di conseguenza, con i nuovi e vecchi rigurgiti fascisti e con chi fa loro da sponda, non può e non vuole aver nulla da spartire.\r\n\r\nSempre un grazie ad antispefa e al compagno antifascista e antispecista per la diretta telefonica dalla Sicilia.\r\n\r\nVi invitiamo a leggere la cronologia e ad ascoltare il contributo audio.\r\n\r\nnomuosantifa_1\r\n\r\nnomuosantifa_2\r\n\r\n ","28 Febbraio 2015","2019-01-31 12:54:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/07/310114_300DPI-200x110.jpeg","Conoscerli per isolarli, 4a puntata: neofascisti nel movimento NoMuos",1425118426,[65,374,375,376,377,378,379],"http://radioblackout.org/tag/antispecismo/","http://radioblackout.org/tag/antispefa/","http://radioblackout.org/tag/casa-pound-palermo/","http://radioblackout.org/tag/coordinamento-nomuos/","http://radioblackout.org/tag/rete-nomuos/","http://radioblackout.org/tag/stato-sicilia/",[15,285,283,296,298,292,294],{"post_title":382},{"matched_tokens":383,"snippet":384,"value":384},[72],"Conoscerli per isolarli, 4a puntata: \u003Cmark>neofascisti\u003C/mark> nel movimento NoMuos",[386],{"field":356,"matched_tokens":387,"snippet":384,"value":384},[72],{"best_field_score":126,"best_field_weight":359,"fields_matched":97,"num_tokens_dropped":50,"score":360,"tokens_matched":97,"typo_prefix_score":50},{"document":390,"highlight":402,"highlights":407,"text_match":124,"text_match_info":410},{"comment_count":50,"id":391,"is_sticky":50,"permalink":392,"podcastfilter":393,"post_author":272,"post_content":394,"post_date":395,"post_excerpt":56,"post_id":391,"post_modified":396,"post_thumbnail":397,"post_title":398,"post_type":313,"sort_by_date":399,"tag_links":400,"tags":401},"98622","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-23-maggio-il-leone-di-chicago-referendum-una-trappola-fascisti-in-barriera/",[272],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. 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Leone XIII fu il papa della Rerum Novarum cupiditas, l’enciclica con cui venne formulata la dottrina sociale della chiesa cattolica, basata sulla collaborazione di classe in opposizione alla guerra di classe. In questa stessa enciclica vi è una critica dei processi di industrializzazione, che oggi, in tempi mutati potrebbe avere una forte eco.\r\nInoltre un agostiniano sul soglio di Pietro, con l’insistito ruolo della grazia divina come necessaria ispirazione al bene, può rappresentare una forte alternativa alle chiese evangeliche, che stanno scalzando il cattolicesimo sia in Sud America che in Africa.\r\nNe abbiamo parlato con Giorgio Sacchetti, docente di storia all’Università di Firenze\r\n\r\nReferendum. Una trappola insidiosa\r\nI referendum abrogativi sul reintegro sul posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo, le indennità per i lavoratori licenziati nelle imprese con meno di 15 dipendenti, i contratti a termine, la responsabilità delle aziende committenti sugli infortuni nel lavoro in caso di appalti e la riduzione del tempo necessario per richiedere la cittadinanza italiana da parte dei cittadini stranieri, sono ancora una volta un'arma spuntata per i movimenti sociali.\r\nIl gioco referendario ha le sue regole ferree: se non si raggiunge il quorum del 50% + 1, il referendum viene invalidato, portando acqua al mulino del governo.\r\nNon solo. In passato anche i referendum che hanno raggiunto il quorum e la maggioranza sono stati regolarmente svuotati come una vasca da bagno quando si toglie il tappo.\r\nUn buon esempio è il referendum sull'acqua pubblica che, a distanza di oltre un decennio, è stato totalmente ignorato.\r\nNe abbiamo parlato con Gian Maria Valent\r\n\r\nCroci celtiche alla lapide di Ilio Baroni.\r\nChiamata Antifascista per una Barriera libera e solidale. No Pasarán!\r\nAd un mese dalla partecipata commemorazione del 25 aprile, ignoti neofascisti hanno insultato la memoria della Resistenza sfregiando con i loro simboli di morte la lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni.\r\nDomenica 25 maggio ore 16,30 presidio alla lapide in corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 28 giugno\r\ndalle 10,30 alle 12,30\r\npresidio antimilitarista in corso Palermo angolo via Sesia\r\nVia i militari e la polizia da Barriera di Milano!\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nvanno in pausa sino a settembre\r\nCi troverete alla Blackout fest!\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","20 Giugno 2025","2025-06-20 01:10:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/faccia-spinata-200x110.jpg","Anarres del 23 maggio. 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tribunali verso i torturatori in divisa, si moltiplicano le notizie di rivolte nelle carceri: un’attenzione mediatica conformista, imprecisa e apparentemente funzionale a legittimare l’introduzione di nuove leggi volte a esacerbare le punizioni verso chi alza la testa nelle galere e nei CPR.\r\n\r\nQuasi mai i pennivendoli di regime uniscono i puntini, altrimenti si osserverebbe come gli orrori che emergono dall’apparato detentivo italiano, dai lager per migranti alle discariche carcerarie, siano la principale ragione per cui le persone al loro interno scelgono di ammutinarsi (con tutti i rischi connessi).\r\n\r\nAssenza di riscaldamento in pieno inverno, acqua inadeguata al consumo umano, “violenza igienica”, situazioni ingigantite dai secondini per elevarsi da carnefici a vittime.\r\n\r\nCerchiamo di osservare cosa sia avvenuto negli ultimi giorni a Santa Maria Capua Vetere, Agrigento e Caltanissetta, anche grazie alla testimonianza diretta della moglie di un uomo detenuto 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studio Murat Cinar,voce conosciuta della radio e giornalista turco oppositore del regime , con cui parliamo della Turchia in vista delle prossime elezioni presidenziali previste per maggio , gli schieramenti politici ,il profilo del candidato dell'opposizione Kemal Kilicdaroglu ,gli effetti del devastante terremoto che sembra sparito dall'orrizonte dei media occidentali,il ruolo delle mafie nella futura ricostruzione post terremoto, i tentativi di Erdogan di riprendere il dialogo con Assad e la Russia, la vicenda del petrolio di Barzani ,il \"curdo utile\", il legame con Israele che nonostante le passate crisi diplomatiche resta un ottimo cliente per la Turchia sul versante della vendita di armi.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/BASTIONI-30032023-MURAT-TURCHIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Eric Salerno decano degli inviati in Israele e in Medio oriente ,parliamo della crisi israeliana ,la natura delle manifestazioni contro la riforma della giustizia del governo di destra,le contraddizioni all'interno della società israeliana e anche nella composizione delle manifestazioni dipiazza ,la mancanza di una correlazione fra la crisi istituzionale e l'occupazione dei territori palestinesi ,il ruolo della corte suprema nell'avvallare le politiche discriminatorie verso i palestinesi ,la composizione etnica dello stato israeliano ,le analogie con la situazione turca .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/BASTIONI-30032023-ERIC-SALERNO-ISRAELE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine ricordiamo un episodio avvenuto 39 anni fa nei paesi baschi a Bahia de Pasaia ,dove il 22/3/1984 furono uccisi in un agguato delle forze di polizia spagnole 4 militanti dei Comandos Autonomos Anticapitalistas ,in una operazione di esecuzione extragiudiziale.\r\n\r\nNe parliamo perchè a distanza di tutto questo tempo l'unico sopravvisuto ,Joseba Merino (torturato e 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Prendiamo spunto da questa vicenda per parlare con Rolando da Guerra, compagno che vive da tanti anni a Barcellona ,delle attività dei GAL ,squadroni della morte creati dal ministro degli interni del governo Gonzalez contro gli indipendentisti baschi,l'impunità riservata ai torturatori ,la natura della transizione spagnola,le complicità dello stato francese , il ruolo che ebbero nella repressione i neofascisti italiani in Spagna ,la memoria storica della guerra civile spagnola e le responsabilità del fascismo.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/BASTIONI-PAESI-BASCHI-rolando.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","1 Aprile 2023","2023-04-01 11:47:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 30/03/2023- TURCHIA VERSO LE ELEZIONI PRESIDENZIALI ,ERDOGAN RITROVA RUSSIA E SIRIA-ISRAELE LE MANIFESTAZIONI CONTRO LA RIFORMA DEL GOVERNO DIMENTICANO L'OCCUPAZIONE MILITARE DEI TERRITORI PALESTINESI-PAESE BASCO DOPO 39 ANNI RIAPPAIONO I FANTASMI DEL G.A.L. 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