","Colombia: un approfondimento sul passato per capire il presente","post",1592567501,[68,69,70,71,72,73],"http://radioblackout.org/tag/blackout/","http://radioblackout.org/tag/colombia/","http://radioblackout.org/tag/colonialismo/","http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/violenza-istituzionale/",[33,75,76,18,15,77],"Colombia","colonialismo","violenza istituzionale",{"tags":79},[80,82,84,86,88,91],{"matched_tokens":81,"snippet":33},[],{"matched_tokens":83,"snippet":75},[],{"matched_tokens":85,"snippet":76},[],{"matched_tokens":87,"snippet":18},[],{"matched_tokens":89,"snippet":90},[15],"\u003Cmark>news\u003C/mark>",{"matched_tokens":92,"snippet":77},[],[94],{"field":43,"indices":95,"matched_tokens":97,"snippets":99},[96],4,[98],[15],[90],578730123365712000,{"best_field_score":102,"best_field_weight":103,"fields_matched":104,"num_tokens_dropped":55,"score":105,"tokens_matched":104,"typo_prefix_score":55},"1108091339008",13,1,"578730123365711977",{"document":107,"highlight":135,"highlights":159,"text_match":100,"text_match_info":166},{"cat_link":108,"category":109,"comment_count":55,"id":110,"is_sticky":55,"permalink":111,"post_author":18,"post_content":112,"post_date":59,"post_excerpt":60,"post_id":110,"post_modified":113,"post_thumbnail":114,"post_thumbnail_html":115,"post_title":116,"post_type":65,"sort_by_date":117,"tag_links":118,"tags":127},[52],[54],"61631","http://radioblackout.org/2020/06/considerazioni-su-presidio-e-corteo-a-saluzzo/","Dal presidio di ieri, giovedì 18 giugno, a Saluzzo è partito un corteo spontaneo per andare davanti al Comune, in cui già si era vista la determinazione dei lavoratori. Dal comune braccianti e solidali hanno bloccato diversi snodi del traffico fino ad arrivare al Foro Boario dove si è sempre formato un accampamento informale di persone che lavorano nelle campagne. Al Foro Boario il Comune aveva aperto negli anni scorsi un progetto di accoglienza ma che quest'anno non è stato aperto con la scusa del virus. Ora è presidiato dall'esercito affinché non ci siano accampamenti, lasciando i braccianti, di fatto, in strada. Anche la risposta di ieri è stata la presenza poliziesca. Quando i braccianti hanno scavalcato le mura del PAS (Prima Accoglienza Stagionali) e provare a sfondare per entrare è partita una carica della polizia. Dopo la carica si è tentato di nuovo di permettere che le persone almeno si accampassero ma zero risposte. La prefettura dice che lavora a soluzioni però non ha dato nessun dettaglio. L'impressione è di essere in una città semi deserta, segnale di una paura di una popolazione molto ricca. Saluzzo fa finta di non vedere che si arricchisce alle spalle di chi costringe a dormire in strada.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con una compagna solidale. Ascolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/saluzzo-1.mp3\"][/audio]","2020-06-19 11:47:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/104459678_10158671144999180_604361352832615036_o-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/104459678_10158671144999180_604361352832615036_o-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/104459678_10158671144999180_604361352832615036_o-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/104459678_10158671144999180_604361352832615036_o-1024x768.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/104459678_10158671144999180_604361352832615036_o-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/104459678_10158671144999180_604361352832615036_o-1536x1152.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/104459678_10158671144999180_604361352832615036_o.jpg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Considerazioni su presidio e corteo a Saluzzo",1592567198,[119,68,120,121,122,123,71,124,72,125,126],"http://radioblackout.org/tag/abitare/","http://radioblackout.org/tag/braccianti/","http://radioblackout.org/tag/campagne/","http://radioblackout.org/tag/casa/","http://radioblackout.org/tag/corteo/","http://radioblackout.org/tag/lotta-braccianti/","http://radioblackout.org/tag/presidio/","http://radioblackout.org/tag/saluzzo/",[128,33,129,130,131,42,18,132,15,133,134],"abitare","braccianti","campagne","casa","lotta braccianti","presidio","saluzzo",{"tags":136},[137,139,141,143,145,147,149,151,153,155,157],{"matched_tokens":138,"snippet":128},[],{"matched_tokens":140,"snippet":33},[],{"matched_tokens":142,"snippet":129},[],{"matched_tokens":144,"snippet":130},[],{"matched_tokens":146,"snippet":131},[],{"matched_tokens":148,"snippet":42},[],{"matched_tokens":150,"snippet":18},[],{"matched_tokens":152,"snippet":132},[],{"matched_tokens":154,"snippet":90},[15],{"matched_tokens":156,"snippet":133},[],{"matched_tokens":158,"snippet":134},[],[160],{"field":43,"indices":161,"matched_tokens":163,"snippets":165},[162],8,[164],[15],[90],{"best_field_score":102,"best_field_weight":103,"fields_matched":104,"num_tokens_dropped":55,"score":105,"tokens_matched":104,"typo_prefix_score":55},{"document":168,"highlight":191,"highlights":209,"text_match":100,"text_match_info":216},{"cat_link":169,"category":170,"comment_count":55,"id":171,"is_sticky":55,"permalink":172,"post_author":18,"post_content":173,"post_date":59,"post_excerpt":60,"post_id":171,"post_modified":174,"post_thumbnail":175,"post_thumbnail_html":176,"post_title":177,"post_type":65,"sort_by_date":178,"tag_links":179,"tags":185},[52],[54],"61633","http://radioblackout.org/2020/06/turchia-attacco-militare-nel-nord-iraq-contro-il-pkk/","Il 15 giugno è annunciata ufficialmente un'operazione militare turca in Iraq settentrionale per colpire 81 postazioni appartenenti al Pkk. Oltre a bombardamenti aerei, sono arrivati anche soldati per un intervento via terra. Ad oggi risultano colpite una decina di postazioni, secondo Ankara. Il Pkk invece dichiara che i primi bombardamenti sono avvenuti attorno ai campi profughi e non contro le proprie postazioni. Ieri il Pkk ha specificato che dopo 3 giorni di scontri si sono registrate 2 morti tra le loro fila e 10 tra i soldati turchi: l'operazione turca non sembra quindi aver registrato grandi successi per ora. La comunità kurda ha risposto con manifestazioni di piazza, anche se vietate dal governo turco, e oggi siamo al quarto giorno della marcia indetta dall'Hdp, Partito democratico dei Popoli, unico partito parlamentare ad esprimersi a riguardo. Ci sono stati anche altri cortei di solidarietà contro l'attacco militare. Per quanto riguarda la comunità internazionale, la Commissione Europea si è espressa contro l'operazione, e il parlamento iracheno per due volte ha mandato una comunicazione alla Turchia invitando a ritirare le truppe. Barzani, leader del partito kurdo iracheno, non si è espresso. Non è una novità che la Turchia entri nel nord dell'Iraq con la scusa di combattere il terrorismo per la sicurezza interna. Scontri e bombardamenti sono ancora in atto. Tutto questo avviene mentre la Turchia è impegnata anche in Libia e Siria: in tutti questi fronti, Ankara ha rapporti con gli Stati uniti, ed è probabile che in Iraq abbia agito con il benestare degli USA.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Murat Cinar, ascolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/turchia.mp3\"][/audio]","2020-06-19 11:41:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/hdp-yol-haritasi1-599x275-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"138\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/hdp-yol-haritasi1-599x275-1-300x138.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/hdp-yol-haritasi1-599x275-1-300x138.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/hdp-yol-haritasi1-599x275-1.jpg 599w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Turchia: attacco militare nel nord Iraq contro il PKK",1592566887,[68,180,181,71,182,72,183,184],"http://radioblackout.org/tag/curdi/","http://radioblackout.org/tag/hdp/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/pkk/","http://radioblackout.org/tag/turchia/",[33,186,187,18,188,15,189,190],"curdi","Hdp","Kurdistan","pkk","Turchia",{"tags":192},[193,195,197,199,201,203,205,207],{"matched_tokens":194,"snippet":33},[],{"matched_tokens":196,"snippet":186},[],{"matched_tokens":198,"snippet":187},[],{"matched_tokens":200,"snippet":18},[],{"matched_tokens":202,"snippet":188},[],{"matched_tokens":204,"snippet":90},[15],{"matched_tokens":206,"snippet":189},[],{"matched_tokens":208,"snippet":190},[],[210],{"field":43,"indices":211,"matched_tokens":213,"snippets":215},[212],5,[214],[15],[90],{"best_field_score":102,"best_field_weight":103,"fields_matched":104,"num_tokens_dropped":55,"score":105,"tokens_matched":104,"typo_prefix_score":55},{"document":218,"highlight":250,"highlights":276,"text_match":100,"text_match_info":282},{"cat_link":219,"category":220,"comment_count":55,"id":221,"is_sticky":55,"permalink":222,"post_author":18,"post_content":223,"post_date":224,"post_excerpt":60,"post_id":221,"post_modified":225,"post_thumbnail":226,"post_thumbnail_html":227,"post_title":228,"post_type":65,"sort_by_date":229,"tag_links":230,"tags":240},[52],[54],"61438","http://radioblackout.org/2020/06/la-resa-dei-conti-negli-usa/","Dopo una prima reazione di rabbia, le proteste negli Stati Uniti continuano ancora dopo due settimane di grandi movimenti di piazza, forti rivendicazioni e conquiste. Sono nel tempo diventate più grosse e più pacifiche: questo perchè la polizia si è ritirata. Non è diminuita la forza politica che si è anzi ingigantita. Si ha la sensazione di un momento epocale, un nuovo capitolo nella storia degli Stati Uniti. Anche sul piano dell'elaborazione culturale, oggi il movimento ha la forza politica di abbattere le statue confederali con ampio consenso e risonanza nel dibattito pubblico. Le proteste stanno venendo metabolizzate, sembra esserci un cambiamento nella società stessa. In pochi giorni si stanno raggiungendo risultati che fino a poco fa sembravano insperabili, dall'abbattimento dei simboli del dominio all'opposizione all'istituzione poliziesca, fino a poco fa elogiata e coperta. A Seattle i manifestanti hanno occupato una stazione della polizia e il quartiere di Capitol Hill è diventata una Zona Autonoma (CHAZ) gestita collettivamente. (Consigliamo: https://internazionalevitalista.tumblr.com/#https://internazionalevitalista.tumblr.com/post/620635484110176256/nella-zona-un-report-dalla-zona-autonoma-di )\r\n\r\nPer il prossimo weekend sono convocate tante manifestazioni con modalità diverse. Il 19 giugno, oltretutto, sarà una data importante: nel giorno in cui si ricorda la dichiarazione di emancipazione dalla schiavitù, Trump farà il primo comizio post lockdown, e lo farà a Tulsa (Oklahoma) dove nel 1921 ci fu un pogrom contro la comunità nera. Il trumpismo cerca lo scontro frontale e non sembra avvezzo alla de-escalation, ma dall'altra parte c'è un movimento che sembra incontenibile, la sensazione epocale è di un paese che viene al dunque con la propria storia.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con il giornalista del Manifesto Luca Celada che si trova a Los Angeles, ascolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/usa.mp3\"][/audio]","12 Giugno 2020","2020-06-12 11:36:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/200611-seattle-autonomous-zone-al-1224_f4e1d8563f43c0b3c379b2a308ba90b9.fit-760w-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/200611-seattle-autonomous-zone-al-1224_f4e1d8563f43c0b3c379b2a308ba90b9.fit-760w-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/200611-seattle-autonomous-zone-al-1224_f4e1d8563f43c0b3c379b2a308ba90b9.fit-760w-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/200611-seattle-autonomous-zone-al-1224_f4e1d8563f43c0b3c379b2a308ba90b9.fit-760w.jpg 760w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La resa dei conti negli USA",1591961804,[231,232,68,233,71,72,234,235,236,237,238,239],"http://radioblackout.org/tag/autonomous-zone/","http://radioblackout.org/tag/black-lives-matter/","http://radioblackout.org/tag/chaz/","http://radioblackout.org/tag/polizia/","http://radioblackout.org/tag/proteste/","http://radioblackout.org/tag/seattle/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/","http://radioblackout.org/tag/trump/","http://radioblackout.org/tag/usa/",[241,242,33,243,18,15,244,245,246,247,248,249],"autonomous zone","black lives matter","chaz","polizia","proteste","seattle","Stati Uniti","Trump","USA",{"tags":251},[252,254,256,258,260,262,264,266,268,270,272,274],{"matched_tokens":253,"snippet":241},[],{"matched_tokens":255,"snippet":242},[],{"matched_tokens":257,"snippet":33},[],{"matched_tokens":259,"snippet":243},[],{"matched_tokens":261,"snippet":18},[],{"matched_tokens":263,"snippet":90},[15],{"matched_tokens":265,"snippet":244},[],{"matched_tokens":267,"snippet":245},[],{"matched_tokens":269,"snippet":246},[],{"matched_tokens":271,"snippet":247},[],{"matched_tokens":273,"snippet":248},[],{"matched_tokens":275,"snippet":249},[],[277],{"field":43,"indices":278,"matched_tokens":279,"snippets":281},[212],[280],[15],[90],{"best_field_score":102,"best_field_weight":103,"fields_matched":104,"num_tokens_dropped":55,"score":105,"tokens_matched":104,"typo_prefix_score":55},{"document":284,"highlight":311,"highlights":333,"text_match":100,"text_match_info":340},{"cat_link":285,"category":286,"comment_count":55,"id":287,"is_sticky":55,"permalink":288,"post_author":18,"post_content":289,"post_date":224,"post_excerpt":60,"post_id":287,"post_modified":290,"post_thumbnail":291,"post_thumbnail_html":292,"post_title":293,"post_type":65,"sort_by_date":294,"tag_links":295,"tags":303},[52],[54],"61440","http://radioblackout.org/2020/06/urbanizzazione-estrattiva-un-centro-commerciale-mastodontico-ad-abbiategrasso/","Ad Abbiategrasso va avanti da 20 anni il progetto di un centro commerciale dell'estensione di 64 campi da calcio, a cui i comitati ambientali continuano ad opporsi. Ora la decisione è stata presa dall'amministrazione comunale, senza nessun consulto con chi abita. il centro commerciale cambierà il volto paesaggistico e ambientale della zona, immersa nel parco del Ticino. Il modello di urbanizzazione neoliberista votato alla liberalizzazione edilizia e degli investimenti esteri rappresenta un modello che viene chiamato di sviluppo ma che va a distruggere il tessuto urbano, oltre all'economia contadina e piccolo commercio. Progetti di questo tipo venduti come positivi: porteranno lavoro e soldi nelle casse. Basta approfondire la cosa per vedere che sono falsità. Si è ormai saturi di grandi e medie superfici di distribuzione. 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La crisi economica si aggrava e da Beirut a Tripoli centinaia di persone sono scese in piazza. 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docente all'Université de Nice Provence-Alpes-Côte d’Azur - abbiamo parlato del recente attacco agli studi di genere e postcoloniali in Francia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/Attacco-agli-studi-di-genere-e-postcoloniali-in-Francia-Trucco.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIl punto di partenza, il casus belli, è l’intervento che ha fatto la ministra dell’Università e della Ricerca Frederique Vidal domenica scorsa, il 14 febbraio, ai microfoni di CNews che é diciamo un broadcast generalmente designato come una sorta di Fox tv francese.\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=ke4it-zfk9g\r\n\r\nDi fronte ad un giornalista che la incalza su un ipotetico pericolo islamo-gauchista (islamo-sinistrorso) (l’immagine di fondo della trasmissione raffigura Mao Tse Tung e Komeini, tanto per dare il tono della conversazione) la ministra afferma che effetivamente questa minaccia percorre tutta la società e quindi anche l’università, che della società è parte integrante. Precisa poi che ci sono dei ricercatori e delle ricercatrici che approfittano dell’aura e dell’autorevolezza della loro posizione per fare in realtà, non dei lavori scientifici, ma delle battaglie d’opinione, ideologiche e dell’attivismo. Annuncia infine che darà mandato per aprire un’inchiesta all’interno delle università e dei centri di ricerca pubblici francesi per in qualche modo stanare questi finti ricercatori e separare cosi scienza e ideologia radicale.\r\n\r\nOra i punti di sconcerto di fronte a queste affermazioni sono molti.\r\n\r\nPrima di tutto, c’è l’utilizzo (quantomeno disinvolto) di questo termine assolutamente privo di qualunque fondamento scientifico (come si sono affrettati a dichiarare pubblicamente sia il CNRS, che è il Consiglio Nazionale della Ricerca Scientifica, sia il CPU che è l’omologo della nostra Conferenza dei Rettori) ma anche solo privo di qualunque fondamento di realtà (dato che nessuna alleanza tra islamismo radicale o terrorismo islamico e una supposta sinistra radicale é mai stata neppure attenzionata dai servizi di polizia o altro), e che non è un termine neutro o cascato dal cielo ; è un termine ripreso dal linguaggio politico dell’estrema destra che lo utilizza da un po’ di anni per discreditare e gettare il sospetto su qualunque tipo di posizione anti-razzista o critica nei confronti ad esempio delle politiche di chiusura all’immigrazione e all’asilo, o delle politiche di stigmatizzazione delle minoranze, in particolare quella musulmana, in Francia.\r\n\r\nRingraziamo Daniela Trucco per il testo e i riferimenti ad articoli che trovate qui sotto:\r\nhttps://www.jadaliyya.com/Details/42400/Macron,-Separatism,-Islamo-leftism\r\nhttps://www.francetvinfo.fr/societe/education/c-est-une-chasse-aux-sorcieres-le-sociologue-eric-fassin-denonce-les-propos-de-frederique-vidal-sur-l-islamo-gauchisme-a-l-universite_4300567.html?fbclid=IwAR3iDELRN7HDAz6anYjtlPUSogKOHHv2x782UVhaynp3MvD1HDkdsoz27Og\r\nhttps://www.nouvelobs.com/idees/20201027.OBS35262/l-islamo-gauchisme-comment-ne-nait-pas-une-ideologie.html?fbclid=IwAR2kvfqOE4ES7MpmffkwhKsHd3zg6W1y7WszKCs-nMJ3In_YGH-h_7esqj8\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=y7QmTecBf2Y&feature=share&fbclid=IwAR2LYXPx0Myjr-DKZJRl5rDAaSGmizby5ycj65F_5dtCoD4WZWQ6niHQQTA\r\nhttp://www.cnrs.fr/fr/l-islamogauchisme-nest-pas-une-realite-scientifique?fbclid=IwAR1EPFqUsgfjJ4L8tu8rrzOkR2xLLhQcaM9YTjfCb-jUuiCwV_tXIwzkdsU\r\nhttps://www.mediapart.fr/journal/france/080221/en-france-les-recherches-sur-la-question-raciale-restent-marginales?fbclid= IwAR3iDELRN7HDAz6anYjtlPUSogKOHHv2x782UVhaynp3MvD1HDkdsoz27Og\r\nhttps://www.nytimes.com/2021/02/18/world/europe/france-universities-culture-wars.html?fbclid=IwAR1EPFqUsgfjJ4L8tu8rrzOkR2xLLhQcaM9YTjfCb-jUuiCwV_tXIwzkdsU\r\nhttps://tarage.noblogs.org/post/2020/11/18/rompre-laveuglement-au-racisme-sarah-mazouz/?fbclid=IwAR0OPDWDm3RycriAxfljXjxUYbuWWf3drGEARkTOibx9I99A09ImjCSoKGA\r\nhttps://groupedhistoiresociale.com/2021/01/08/impasses-des-politiques-identitaires-par-beaud-gerard-noiriel/\r\nhttps://mouvements.info/intersectionnalite/\r\nhttps://politoscope.org/2021/02/islamogauchisme-le-piege-de-lalt-right-se-referme-sur-la-macronie/","27 Febbraio 2021","2021-02-27 09:11:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/islamogauschisme-200x110.jpg","Black in - 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Napoli Monitor (qui)\r\n \tL'associazione Yairaiha che si occupa del supporto psicologico alle famiglie con un parente morto in carcere\r\n\r\nInfine abbiamo condiviso l'audio di Samah Jabr, psichiatra Palestinese che lavora a Gaza, la quale sarà ospite di un ciclo di incontri di Sensibili alle Foglie (info nel flyer qui sotto).\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/ri-congiunzioni-14112023.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDownload qui -> ri-congiunzioni-14112023\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\naudio integrale Samah Jabr -> samah jabr psy\r\n\r\n\r\n\r\n ","15 Novembre 2023","2023-11-15 13:42:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/ricongiunzioni_141123-e1700052072246-200x110.png","SOME NEWS + INTERVENTO SAMAH JABR DEL 15/11/2023",1700055751,[520,521,522,523],"http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/cpr-caltanissetta/","http://radioblackout.org/tag/gaza/","http://radioblackout.org/tag/samah-jabr/",[525,526,439,527],"carcere","CPR CALTANISSETTA","SAMAH JABR",{"post_title":529},{"matched_tokens":530,"snippet":532,"value":532},[531],"NEWS","SOME \u003Cmark>NEWS\u003C/mark> + INTERVENTO SAMAH JABR DEL 15/11/2023",[534],{"field":535,"matched_tokens":536,"snippet":532,"value":532},"post_title",[531],578730123365187700,{"best_field_score":539,"best_field_weight":540,"fields_matched":104,"num_tokens_dropped":55,"score":541,"tokens_matched":104,"typo_prefix_score":55},"1108091338752",15,"578730123365187705",{"document":543,"highlight":557,"highlights":562,"text_match":537,"text_match_info":566},{"comment_count":55,"id":544,"is_sticky":55,"permalink":545,"podcastfilter":546,"post_author":18,"post_content":547,"post_date":548,"post_excerpt":60,"post_id":544,"post_modified":549,"post_thumbnail":550,"post_title":551,"post_type":466,"sort_by_date":552,"tag_links":553,"tags":555},"98318","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-29-05-2025-i-veri-uomini-mangiano-empanadas-novi-sad-pedala-a-strasburgo-ma-lue-era-fuori-trumponomics-vale-un-taco/",[421],"L’ultima settimana di maggio vede ai Bastioni di Orione un concentrato di gusti latinos. Si comincia con las empanadas servite da Darín a Milei su un piatto d'argento ci vengono descritte direttamente da Buenos Aires dove si trova Alfredo Somoza, che ne trae un quadro socio-economico della trasformazione argentina in corso; gli abbiamo chiesto anche un punto di vista più ravvicinato sulle elezioni venezuelane e sulle presenze paramilitari nel Mexico in cui i collaboratori della sindaca del DF vengono assassinati.\r\nUn’altra regione di tensioni lontane dai riflettori distratti del circo mediatico è la Serbia attraversata da uno schietto movimento nato nelle università, dove i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro di risveglio anche della società civile, mobilitata contro il sistema di potere di Vučić... ma la marcia verso l’UE per ottenere appoggio è sfumata di fronte al disinteresse interessato dei palazzi europei e all'interno si avanza il rischio di infiltrazioni naziste in stile Maidan: finora la vigilanza ha mantenuto il movimento sui binari di rifiuto di ogni egemonia. Speriamo duri, abbiamo espresso questo augurio con Tatjana Djordjević.\r\nSuccoso il finale di puntata con un intervento particolarmente illuminante di Andrea Fumagalli, che ha descritto con acume lo schema strategico di Trump; una trama che sulla carta potrebbe funzionare, se tutti i tasselli della scommessa economica attivata per salvare l’egemonia dell'imperialismo americano che sta frantumandosi sui due debiti.\r\n\r\n\r\n\r\nA partire da un dibattito tutto tipicamente argentino sul costo delle empanadas all’epoca dell’anarcocapitalismo Alfredo Somoza ci dà una descrizione della situazione socio-economica dell’Argentina di Milei direttamente da una Buenos Aires sgravata dal mercato nero della divisa americana dalla svalutazione del dollaro, che come potere d’acquisto ha dato respiro ai salari, che nella stretta connessione con gli Usa ne traggono vantaggio. Il carovita comunque esiste, nonostante la distrazione delle empanadas che fa gioco alla potenza di fuoco dei social a favore di Milei, dimostrata dall’influenza che ha avuto sulle elezioni l’uso smodato della AI, appalesando la difficoltà a comprendere il singolo video, il singolo messaggio se siano reali o costruiti… news o fake.\r\nLa scorciatoia del riflesso pavolviano delle destre che individuano il contrasto al fenomeno migratorio come soluzione per le crisi economiche è difficilmente applicabile in un paese fatto di migranti, figli di flussi secolari di immigrati, prima da Oltreoceano e ora dai paesi limitrofi, genti soprattutto alla ricerca di sanità assicurata, ius soli e istruzione gratuita. Oltre alla situazione politica all’interno dei paesi di provenienza (ora la maggioranza dei recenti arrivi proviene dal Venezuela). Su questo si innesta l’ideologia della remigracion che degenera nel razzismo dei rimpatri mai successi nella accogliente terra argentina, ma Milei doveva mostrare al suo elettorato che prendeva di petto il problema.\r\nE infatti il presidente si è rafforzato ed è riuscito a prosciugare il bacino elettorale dei conservatori classici, o meglio il lavoro politico di sua sorella Carina, sottosegretaria alla presidenza, ha sortito il suo effetto. Anche grazie al sospiro di sollievo di una nazione in cui il tasso di inflazione è passato dal 240 al 24% annuo; pagato dalle pensioni e dal welfare azzerato. Un’inflazione che colpisce soprattutto l’economia del peso e non quella dei ricchi che vivono in un’economia di dollari e non si è intervenuti sul «gigantesco problema di infrastrutture vecchie e l’efficienza della scuola pubblica» su cui questo governo populista non ha alcun piano, pensando che combattendo la corruzione si risolverà tutto per magia.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/0Onoxm8U2Uk23lPipo0YSn?si=LrcipfzKQZ6BIX3H1nS3tQ\r\n\r\nL‘opposizione si è intestata la vittoria perché ufficialmente il 43% dei venezuelani è andato al voto (secondo Machado solo il 14), ma Maduro è comunque uscito rafforzato – come Milei – dal voto amministrativo, che ha compreso pure il distretto della Guyana Essequiba, un territorio contestato per un effetto di eredità coloniale, una regione ricca di materie prime e di petrolio, una disputa che Alfredo Somoza assimila a quello su Las Malvinas al tempo di Videla, perché nessuno in Sudamerica riconosce che si possano mettere in dubbio confini e non comunque in questo modo. Paradossale è il racconto che ci viene fatto sulla Guinea Equatoriale – il paese africano sotto un regime quarantennale – che era parte del Vicereame di cui Buenos Aires a cui un arcipelago si appella per affrancarsi dalla Guinea equatoriale. Una situazione surreale come quella di Essequiba. Per bilanciare la stigmatizzazione del nostro interlocutore, segnaliamo anche il racconto all’opposto di Geraldina Colotti che su “Pagine Esteri” racconta da un punto di vista opposto sia le pretese di Caracas sul nuovo stato, sia il voto del 25 maggio: https://pagineesteri.it/2025/05/29/america-latina/maduro-trionfa-nelle-elezioni-del-25-maggio-la-destra-ha-vinto-lastensione/\r\nAlfredo considera questa tornata elettorale il secondo tempo delle elezioni che avrebbero confermato Maduro presidente, ma di cui nessuno ha ancora potuto vedere i verbali; il 25 maggio non c’erano osservatori e le operazioni di voto sono ormai un risibile teatrino. Ma il vero dramma è la emigrazione massiva: un esodo che fino a poco tempo fa era attribuibile alla opposizione retriva e pasticciona, ora – con l’involuzione del chavismo – le colpe sono di tutta la classe politica.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/2MaoXE6e6viGZfj77OwEr6?si=_xuznyf4RuKOWQeL7G7ZhQ\r\n\r\nAnche in Mexico sono stati il 14 per cento gli elettori che per la prima volta al mondo sono stati chiamati a eleggere i magistrati che dovranno gestire il potere giudiziario, ma di questo non abbiamo parlato con Alfredo Somoza, piuttosto si è discusso dei due collaboratori della sindaca del DF uccisi dalla necropolitica e dei paramilitari, diffusi sul territorio, ma in particolare in Chiapas.\r\nL’omicidio di Ximena Guzmán e José Muñoz è un attacco diretto al partito della presidenta Claudia Scheinbaum e della sindaca, non rivendicato dai Narcos. Peraltro ulteriore mistero nasce dal fatto che il DF non è un territorio conteso come potrebbe essere Oaxaca o Sinaloa, eppure i killer hanno dimostrato una professionalità assimilabile ai cartelli… o ai paramilitari al servizio dei possidenti del Sud: sul Chiapas si concentra un’assenza di controllo sia dal punto di vista della migrazione, sia del fentanil, sia dei paramilitari assoldati dai terratenientes. A trent’anni dalla comparsa dell’Ezln.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/6VfLix6SWeTRYG2XRVYNBU?si=t1M9cQf3SyOLIlq1E83APw\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/DaBuenosAires.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer ascoltare i podcast latinoamericani precedenti pigia qui.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nContinuano le manifestazioni in Serbia, anzi sono state esportate in “Europa” con biciclettate di centinaia di chilometri e presidi, senza ottenere l’attenzione dovuta, perché le relazioni comunitarie con Vučić nascondono interessi tali da impedire qualsiasi timida protesta verso la democratura nazionalista di Belgrado. E mentre Vučić intrattiene rapporti con gli europei, non disdegna alleanze con Putin – recente è il viaggio a Mosca e la posizione sulla guerra in Ucraina del leader populista gli permette di barcamenarsi – e con Xi; ma il movimento nato dalle università non demorde.\r\nPerò rischia infiltrazioni: infatti se da un lato continua a mantenere la sua distanza da chiunque cerchi di egemonizzare e a fare blocchi e scendere in piazza, dall’altro si comincia a vociferare di presenze anche di destra quando all’inizio l’influenza era progressista e antinazionalista, che potrebbero preparare uno scenario assimilabile alla nefasta Maidan di Kyiv. Perciò abbiamo interpellato Tatjana Djordjević per comprendere quali sviluppi possiamo attenderci da questa ribellione dal basso che ha intercettato mugugni e indignazioni della società civile, dandogli voce: sono andati a stanare il malcontento nella Serbia profonda, isolata, hanno attraversato a piedi il paese per incontrare la mentalità dei paesi. La richiesta sostanzialmente è un cambio di regime, ma cominciano a essere stremati dopo mesi di blocco delle attività universitarie.\r\nPurtroppo i nazionalismi sono persino più rafforzati dopo la Guerra nei Balcani, e la Storia si ripete..\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/a-che-punto-e-la-notte-in-serbia--66372615\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/QuantaStradaHanFattaSerbi.mp3\"][/audio]\r\n\r\nNella collezione di podcast di \"Bastioni di Orione\" relativi ai nazionalismi esteuropei qui potete trovare i conflitti che attraversano anche i balcani\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nCaos e instabilità portano scompiglio, ma sembrano funzionali a uno schema preciso dell’amministrazione trumpiana che sulla carta va producendo una trama che potrebbe funzionare, nonostante lo scetticismo derisorio e le reazioni dei mercati, rivoluzionando il sistema economico-finanziario globale, ribaltando la tensione verso la globalizzazione su cui le strategie americane avevano puntato dagli ani Novanta per mantenere l’egemonia economica e tecnologica.\r\nAndrea Fumagalli segue questo schema, ricostruendolo ai nostri microfoni l’ideologia libertarian dell’anarcocapitalismo mescolata alla clava dello statalismo daziario. Ci sono resistenze da parte di apparati (come lo stop della Corte che ha tentato di invalidare l’operazione sui dazi del Liberation day) e istituzioni che tentano di impedire lo sviluppo del velleitario piano trumpiano, che è sicuramente temerario e la scommessa è sul filo del rasoio: potrebbe finire come quello di Zsa-Zsa Korda nell’ultimo film di Wes Anderson, ma per ora mantiene le sue ipotesi di avere i mezzi per ribaltare attraverso il protezionismo la tendenza al declino dell’imperialismo americano.\r\nNegli ultimi anni tutto era regolato dal Washington Consensus e gli apparati che gestivano fino alla crisi del 2008, poi l’ordine mondiale è venuto meno, inceppando il meccanismo della globalizzazione, lasciando sviluppare altri imperialismi; Trump è il frutto di questa perdita di egemonia ed è reazione alla rete intessuta da Pechino. Su tutto questo si innesca il problema dei due elementi di debito americano (interno ed esterno) che rischiano di far implodere tutto il sistema americano: solo se il dollaro rimane valuta appetibile gli Usa possono evitare il tracollo.\r\nDi qui il tentativo di ridurre il debito estero attraverso i dazi che fanno pagare il debito al resto del mondo con quei tassi (importando però inflazione e stagflazione che riducono il potere d’acquisto, con effetto recessivo interno), ma anche eliminando fortemente la tassazione interna sui ricchi, incrementando le tasse dei poveri con l’eliminazione dei crediti di imposta.\r\nLa logica commerciale è fatta di accordi personali che stravolgono ulteriormente il quadro e possono comportare una vera Rivoluzione del sistema economico-finanziario come lo conosciamo.\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/the-trumpian-scheme--66348340\r\n\r\nSi possono ascoltare i podcast relativi alla rivoluzione anarcocapitalista trumpiana qui\r\n\r\n ","3 Giugno 2025","2025-06-08 08:54:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 29/05/2025 - GLI ANARCOCAPITALISTI MANGIANO EMPANADAS; NOVI SAD PEDALA A STRASBURGO, MA L’UE ERA FUORI; TRUMPONOMICS VALE UN TACO?",1748911188,[554],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[556],"Bastioni di Orione",{"post_content":558},{"matched_tokens":559,"snippet":560,"value":561},[15],"se siano reali o costruiti… \u003Cmark>news\u003C/mark> o fake.\r\nLa scorciatoia del","L’ultima settimana di maggio vede ai Bastioni di Orione un concentrato di gusti latinos. Si comincia con las empanadas servite da Darín a Milei su un piatto d'argento ci vengono descritte direttamente da Buenos Aires dove si trova Alfredo Somoza, che ne trae un quadro socio-economico della trasformazione argentina in corso; gli abbiamo chiesto anche un punto di vista più ravvicinato sulle elezioni venezuelane e sulle presenze paramilitari nel Mexico in cui i collaboratori della sindaca del DF vengono assassinati.\r\nUn’altra regione di tensioni lontane dai riflettori distratti del circo mediatico è la Serbia attraversata da uno schietto movimento nato nelle università, dove i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro di risveglio anche della società civile, mobilitata contro il sistema di potere di Vučić... ma la marcia verso l’UE per ottenere appoggio è sfumata di fronte al disinteresse interessato dei palazzi europei e all'interno si avanza il rischio di infiltrazioni naziste in stile Maidan: finora la vigilanza ha mantenuto il movimento sui binari di rifiuto di ogni egemonia. Speriamo duri, abbiamo espresso questo augurio con Tatjana Djordjević.\r\nSuccoso il finale di puntata con un intervento particolarmente illuminante di Andrea Fumagalli, che ha descritto con acume lo schema strategico di Trump; una trama che sulla carta potrebbe funzionare, se tutti i tasselli della scommessa economica attivata per salvare l’egemonia dell'imperialismo americano che sta frantumandosi sui due debiti.\r\n\r\n\r\n\r\nA partire da un dibattito tutto tipicamente argentino sul costo delle empanadas all’epoca dell’anarcocapitalismo Alfredo Somoza ci dà una descrizione della situazione socio-economica dell’Argentina di Milei direttamente da una Buenos Aires sgravata dal mercato nero della divisa americana dalla svalutazione del dollaro, che come potere d’acquisto ha dato respiro ai salari, che nella stretta connessione con gli Usa ne traggono vantaggio. Il carovita comunque esiste, nonostante la distrazione delle empanadas che fa gioco alla potenza di fuoco dei social a favore di Milei, dimostrata dall’influenza che ha avuto sulle elezioni l’uso smodato della AI, appalesando la difficoltà a comprendere il singolo video, il singolo messaggio se siano reali o costruiti… \u003Cmark>news\u003C/mark> o fake.\r\nLa scorciatoia del riflesso pavolviano delle destre che individuano il contrasto al fenomeno migratorio come soluzione per le crisi economiche è difficilmente applicabile in un paese fatto di migranti, figli di flussi secolari di immigrati, prima da Oltreoceano e ora dai paesi limitrofi, genti soprattutto alla ricerca di sanità assicurata, ius soli e istruzione gratuita. Oltre alla situazione politica all’interno dei paesi di provenienza (ora la maggioranza dei recenti arrivi proviene dal Venezuela). Su questo si innesta l’ideologia della remigracion che degenera nel razzismo dei rimpatri mai successi nella accogliente terra argentina, ma Milei doveva mostrare al suo elettorato che prendeva di petto il problema.\r\nE infatti il presidente si è rafforzato ed è riuscito a prosciugare il bacino elettorale dei conservatori classici, o meglio il lavoro politico di sua sorella Carina, sottosegretaria alla presidenza, ha sortito il suo effetto. Anche grazie al sospiro di sollievo di una nazione in cui il tasso di inflazione è passato dal 240 al 24% annuo; pagato dalle pensioni e dal welfare azzerato. Un’inflazione che colpisce soprattutto l’economia del peso e non quella dei ricchi che vivono in un’economia di dollari e non si è intervenuti sul «gigantesco problema di infrastrutture vecchie e l’efficienza della scuola pubblica» su cui questo governo populista non ha alcun piano, pensando che combattendo la corruzione si risolverà tutto per magia.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/0Onoxm8U2Uk23lPipo0YSn?si=LrcipfzKQZ6BIX3H1nS3tQ\r\n\r\nL‘opposizione si è intestata la vittoria perché ufficialmente il 43% dei venezuelani è andato al voto (secondo Machado solo il 14), ma Maduro è comunque uscito rafforzato – come Milei – dal voto amministrativo, che ha compreso pure il distretto della Guyana Essequiba, un territorio contestato per un effetto di eredità coloniale, una regione ricca di materie prime e di petrolio, una disputa che Alfredo Somoza assimila a quello su Las Malvinas al tempo di Videla, perché nessuno in Sudamerica riconosce che si possano mettere in dubbio confini e non comunque in questo modo. Paradossale è il racconto che ci viene fatto sulla Guinea Equatoriale – il paese africano sotto un regime quarantennale – che era parte del Vicereame di cui Buenos Aires a cui un arcipelago si appella per affrancarsi dalla Guinea equatoriale. Una situazione surreale come quella di Essequiba. Per bilanciare la stigmatizzazione del nostro interlocutore, segnaliamo anche il racconto all’opposto di Geraldina Colotti che su “Pagine Esteri” racconta da un punto di vista opposto sia le pretese di Caracas sul nuovo stato, sia il voto del 25 maggio: https://pagineesteri.it/2025/05/29/america-latina/maduro-trionfa-nelle-elezioni-del-25-maggio-la-destra-ha-vinto-lastensione/\r\nAlfredo considera questa tornata elettorale il secondo tempo delle elezioni che avrebbero confermato Maduro presidente, ma di cui nessuno ha ancora potuto vedere i verbali; il 25 maggio non c’erano osservatori e le operazioni di voto sono ormai un risibile teatrino. Ma il vero dramma è la emigrazione massiva: un esodo che fino a poco tempo fa era attribuibile alla opposizione retriva e pasticciona, ora – con l’involuzione del chavismo – le colpe sono di tutta la classe politica.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/2MaoXE6e6viGZfj77OwEr6?si=_xuznyf4RuKOWQeL7G7ZhQ\r\n\r\nAnche in Mexico sono stati il 14 per cento gli elettori che per la prima volta al mondo sono stati chiamati a eleggere i magistrati che dovranno gestire il potere giudiziario, ma di questo non abbiamo parlato con Alfredo Somoza, piuttosto si è discusso dei due collaboratori della sindaca del DF uccisi dalla necropolitica e dei paramilitari, diffusi sul territorio, ma in particolare in Chiapas.\r\nL’omicidio di Ximena Guzmán e José Muñoz è un attacco diretto al partito della presidenta Claudia Scheinbaum e della sindaca, non rivendicato dai Narcos. Peraltro ulteriore mistero nasce dal fatto che il DF non è un territorio conteso come potrebbe essere Oaxaca o Sinaloa, eppure i killer hanno dimostrato una professionalità assimilabile ai cartelli… o ai paramilitari al servizio dei possidenti del Sud: sul Chiapas si concentra un’assenza di controllo sia dal punto di vista della migrazione, sia del fentanil, sia dei paramilitari assoldati dai terratenientes. A trent’anni dalla comparsa dell’Ezln.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/6VfLix6SWeTRYG2XRVYNBU?si=t1M9cQf3SyOLIlq1E83APw\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/DaBuenosAires.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer ascoltare i podcast latinoamericani precedenti pigia qui.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nContinuano le manifestazioni in Serbia, anzi sono state esportate in “Europa” con biciclettate di centinaia di chilometri e presidi, senza ottenere l’attenzione dovuta, perché le relazioni comunitarie con Vučić nascondono interessi tali da impedire qualsiasi timida protesta verso la democratura nazionalista di Belgrado. E mentre Vučić intrattiene rapporti con gli europei, non disdegna alleanze con Putin – recente è il viaggio a Mosca e la posizione sulla guerra in Ucraina del leader populista gli permette di barcamenarsi – e con Xi; ma il movimento nato dalle università non demorde.\r\nPerò rischia infiltrazioni: infatti se da un lato continua a mantenere la sua distanza da chiunque cerchi di egemonizzare e a fare blocchi e scendere in piazza, dall’altro si comincia a vociferare di presenze anche di destra quando all’inizio l’influenza era progressista e antinazionalista, che potrebbero preparare uno scenario assimilabile alla nefasta Maidan di Kyiv. Perciò abbiamo interpellato Tatjana Djordjević per comprendere quali sviluppi possiamo attenderci da questa ribellione dal basso che ha intercettato mugugni e indignazioni della società civile, dandogli voce: sono andati a stanare il malcontento nella Serbia profonda, isolata, hanno attraversato a piedi il paese per incontrare la mentalità dei paesi. La richiesta sostanzialmente è un cambio di regime, ma cominciano a essere stremati dopo mesi di blocco delle attività universitarie.\r\nPurtroppo i nazionalismi sono persino più rafforzati dopo la Guerra nei Balcani, e la Storia si ripete..\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/a-che-punto-e-la-notte-in-serbia--66372615\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/QuantaStradaHanFattaSerbi.mp3\"][/audio]\r\n\r\nNella collezione di podcast di \"Bastioni di Orione\" relativi ai nazionalismi esteuropei qui potete trovare i conflitti che attraversano anche i balcani\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nCaos e instabilità portano scompiglio, ma sembrano funzionali a uno schema preciso dell’amministrazione trumpiana che sulla carta va producendo una trama che potrebbe funzionare, nonostante lo scetticismo derisorio e le reazioni dei mercati, rivoluzionando il sistema economico-finanziario globale, ribaltando la tensione verso la globalizzazione su cui le strategie americane avevano puntato dagli ani Novanta per mantenere l’egemonia economica e tecnologica.\r\nAndrea Fumagalli segue questo schema, ricostruendolo ai nostri microfoni l’ideologia libertarian dell’anarcocapitalismo mescolata alla clava dello statalismo daziario. Ci sono resistenze da parte di apparati (come lo stop della Corte che ha tentato di invalidare l’operazione sui dazi del Liberation day) e istituzioni che tentano di impedire lo sviluppo del velleitario piano trumpiano, che è sicuramente temerario e la scommessa è sul filo del rasoio: potrebbe finire come quello di Zsa-Zsa Korda nell’ultimo film di Wes Anderson, ma per ora mantiene le sue ipotesi di avere i mezzi per ribaltare attraverso il protezionismo la tendenza al declino dell’imperialismo americano.\r\nNegli ultimi anni tutto era regolato dal Washington Consensus e gli apparati che gestivano fino alla crisi del 2008, poi l’ordine mondiale è venuto meno, inceppando il meccanismo della globalizzazione, lasciando sviluppare altri imperialismi; Trump è il frutto di questa perdita di egemonia ed è reazione alla rete intessuta da Pechino. Su tutto questo si innesca il problema dei due elementi di debito americano (interno ed esterno) che rischiano di far implodere tutto il sistema americano: solo se il dollaro rimane valuta appetibile gli Usa possono evitare il tracollo.\r\nDi qui il tentativo di ridurre il debito estero attraverso i dazi che fanno pagare il debito al resto del mondo con quei tassi (importando però inflazione e stagflazione che riducono il potere d’acquisto, con effetto recessivo interno), ma anche eliminando fortemente la tassazione interna sui ricchi, incrementando le tasse dei poveri con l’eliminazione dei crediti di imposta.\r\nLa logica commerciale è fatta di accordi personali che stravolgono ulteriormente il quadro e possono comportare una vera Rivoluzione del sistema economico-finanziario come lo conosciamo.\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/the-trumpian-scheme--66348340\r\n\r\nSi possono ascoltare i podcast relativi alla rivoluzione anarcocapitalista trumpiana qui\r\n\r\n ",[563],{"field":564,"matched_tokens":565,"snippet":560,"value":561},"post_content",[15],{"best_field_score":539,"best_field_weight":567,"fields_matched":104,"num_tokens_dropped":55,"score":568,"tokens_matched":104,"typo_prefix_score":55},14,"578730123365187697",{"document":570,"highlight":589,"highlights":594,"text_match":537,"text_match_info":597},{"comment_count":55,"id":571,"is_sticky":55,"permalink":572,"podcastfilter":573,"post_author":18,"post_content":581,"post_date":582,"post_excerpt":60,"post_id":571,"post_modified":583,"post_thumbnail":584,"post_title":585,"post_type":466,"sort_by_date":586,"tag_links":587,"tags":588},"97438","http://radioblackout.org/podcast/spot-aurora-vanchiglia-transfemminista-nascita-del-calcio-femminile-in-europa-in-diretta-con-il-st-ambroeus-femminile-le-prime-maratonete-della-storia/",[574,575,576,577,578,579,580],"Aurora Vanchiglia","Aurora Vanchiglia Transfemminista","calcio","calcio femminile","calcio popolare","st Ambroeus","transfemminismo","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/AvT-puntata-23-aprile-2025.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nL’Aurora Vanchiglia Transfemminista torna ai microfoni di Radio Blackout con una puntata ricca di storia!\r\n\r\n⚽️Abbiamo parlato delle pioniere dello sport non maschile partendo dagli albori del calcio femminile (le prime partite tra donne sposate e nubili sono state registrate nel 1682 a Cardtaird nel LanarkShire!) per poi spostarci su un'altra gara, la maratona, considerata fino agli anni 60 del 1900 un percorso troppo impegnativo per le donne.\r\n\r\n?️ Ma non solo storia, abbiamo intervistato il St. Ambroeus FC, realtà milanese con diverse squadre di calcio, per farci raccontare la nascita del loro progetto e, in particolare, della squadra femminile. Abbiamo parlato anche della gestione condivisa del campo Fair Play Arena e della loro esperienza nell'organizzazione del torneo FLINTA di Milano.\r\n\r\nInfine, come sempre, news, chiacchiere e tanta buona(?) musica\r\n\r\n \r\n\r\nTimeline\r\n\r\n00.00 Intro\r\n\r\n15.00 Nascita del calcio femminile in Inghilterra\r\n\r\n46.40 Intervista St. Ambroeus FC\r\n\r\n1.19.20 Le atlete pioniere della maratona","27 Aprile 2025","2025-04-27 22:11:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/podcast-cover_spot-200x110.png","SPOT - AURORA VANCHIGLIA TRANSFEMMINISTA: Nascita del calcio femminile in europa, in diretta con il ST. 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L’operaio metalmeccanico era dipendente di una ditta d’appalto. La reazione immediata dei lavoratori metalmeccanici delle Riparazioni Navali del Porto di Genova è stata quella di fare sciopero subito sino a fine giornata e poi di replicare, il giorno dopo, con 8 ore di sciopero e un presidio davanti al Varco delle Grazie in piazza Cavour a partire dalle ore 8. Stefano ha sottolineato che \"la lotta si rende necessaria ed anzi va ampliata per coinvolgere le istituzioni, la politica e la città tutta ad interessarsi ed agire concretamente su un tema, quello su salute e sicurezza sul lavoro che, come dimostra l’odierna tragedia, è ben lontano dall’essere risolto Il drammatico infortunio sul lavoro. Vi è la necessità di intervenire per rinforzare gli organici degli ispettori ed aumentare la frequenza dei controlli nei cantieri per prevenire gli infortuni e garantire la regolare applicazione delle norme sulla sicurezza. Dobbiamo però sottolineare come il drammatico infortunio riguardi un lavoratore di una azienda in appalto edile, l’ennesimo caso, che richiama a quanto la liberalizzazione del sistema degli appalti e dei subappalti voluta dall’attuale governo in particolare nel settore edile, sia costante fonte di irregolarità, precarietà, infiltrazioni malavitose e violazione delle norme sulla sicurezza. Dobbiamo fermare la catena di infortuni con concretezza, il tempo dei discorsi è finito, perseguiremo il bisogno di verità su quanto successo anche con la mobilitazione.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_11_02_Stefano-Bonazzi-segretario-FIOM-Genova-su-decesso-riparatore-al-porto-di-genova.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato quello dell' inasprimento del clima repressivo e fascista del nostro Paese. Abbiamo avuto ospiti al telefono Pietro e Adam del collettivo Ferrara per la Palestina per farci raccontare la vicenda che li ha visti coinvolti come realtà promotrice di un progetto scolastico indirizzato ad una classe di un istituto di scuola secondaria di primo grado e delle reazioni scaturitene. Si trattava di un momento di sensibilizzazione al tema dei diritti umani, alla scoperta del popolo palestinese e un approfondimento sullo stato di crisi umanitaria da loro vissuta, che comprendeva anche la proiezione di un documentario. A seguito di questa attività svolta, la dirigente scolastica dell'istituto, è stata subissata da chiamate e pressioni da parte dell'ufficio scolastico provinciale che richiedevano spiegazioni e pretendevano \"l'imparzialità\" nel trattare questi avvenimenti, grazie alla presenza di un \"corso riparatore\" da far tenere a rappresentanti di Israele. Queste pressioni hanno raggiunto il loro apice con le minacce di ritorsioni nei confronti della dirigente e con le telefonate dall'ufficio scolastico provinciale fatte con la presenza telefonica del Ministro dell'Istruzione e del Merito Valditara. Il corso riparatorio non si poteva fermare, ed è stato fatto da Unione Associazioni Italia-Israele che alla stessa classe di cui sopra ha eposto teorie quali l'inesistenza di un popolo palestinese vero e proprio, piuttosto che non è vero che Israele ha bombardato la striscia di Gaza e che i coloni prima del 7 ottobre 2024 accompagnavano amorevolmente i feriti palestinesi negli ospedali israeliani. I nostri ospiti oltre ad illustrarci nel dettaglio i contenuti usciti da questo secondo incontro, ci hanno restituito le implicazioni su ciò che è stato detto e soprattutto, l'opinione finale degli studenti dopo questo infarcimento di fake news perpetrate da un abuso di ufficio.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_11_02_Pietro-e-Adam-Ferrara-per-la-Palestina-su-corso-riparatore-imposto-da-Valditara.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia telefonica di Marcello Pini Coordinatore SiCobas Modena, per commentare insieme il grosso incidente esplosivo avvenuto a Reggio Emilia nella notte tra il 10 e l'11 Febbraio in uno stabilimento dell'Inalca, industria specializzata nella macellazione e nella lavorazione delle carni ad uso alimentare. Seppure sulle dinamiche dell'incidente paiono esserci fumi spessi come quelli stessi che ha sollevato bruciando dopo l'esplosione la sede, abbiamo colto l'occasione per parlare con chi da anni si occupa a livello vertenziale e non di quel settore e che quindi ha potuto delinearci un quadro sulle strutture di potere di questo mondo, oltre alle ingiustizie subite da chi ci lavora. Interessante a tal riguardo l'inedita solidarietà che si è riuscita a creare in quei territori, tra sindacato di base e movimenti animalisti e antispecisti, aspetto tra i diversi trattati in questa intervista.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_11_02_Marcello-Pini-Coord-SiCobas-Modena-su-esplosione-stabilimento-Inalca-a-Reggio-Emilia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","12 Febbraio 2025","2025-02-12 23:27:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/valdi-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 11/02/2025",1739402849,[612],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[614],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":616},{"matched_tokens":617,"snippet":618,"value":619},[15],"dopo questo infarcimento di fake \u003Cmark>news\u003C/mark> perpetrate da un abuso di","Il primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Stefano Bonazzi segretario generale Fiom Genova in merito all’infortunio mortale che si è verificato mercoledì 5 febbraio presso l’Ente Bacini delle Riparazioni Navali del Porto di Genova. L’operaio metalmeccanico era dipendente di una ditta d’appalto. La reazione immediata dei lavoratori metalmeccanici delle Riparazioni Navali del Porto di Genova è stata quella di fare sciopero subito sino a fine giornata e poi di replicare, il giorno dopo, con 8 ore di sciopero e un presidio davanti al Varco delle Grazie in piazza Cavour a partire dalle ore 8. Stefano ha sottolineato che \"la lotta si rende necessaria ed anzi va ampliata per coinvolgere le istituzioni, la politica e la città tutta ad interessarsi ed agire concretamente su un tema, quello su salute e sicurezza sul lavoro che, come dimostra l’odierna tragedia, è ben lontano dall’essere risolto Il drammatico infortunio sul lavoro. Vi è la necessità di intervenire per rinforzare gli organici degli ispettori ed aumentare la frequenza dei controlli nei cantieri per prevenire gli infortuni e garantire la regolare applicazione delle norme sulla sicurezza. Dobbiamo però sottolineare come il drammatico infortunio riguardi un lavoratore di una azienda in appalto edile, l’ennesimo caso, che richiama a quanto la liberalizzazione del sistema degli appalti e dei subappalti voluta dall’attuale governo in particolare nel settore edile, sia costante fonte di irregolarità, precarietà, infiltrazioni malavitose e violazione delle norme sulla sicurezza. Dobbiamo fermare la catena di infortuni con concretezza, il tempo dei discorsi è finito, perseguiremo il bisogno di verità su quanto successo anche con la mobilitazione.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_11_02_Stefano-Bonazzi-segretario-FIOM-Genova-su-decesso-riparatore-al-porto-di-genova.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato quello dell' inasprimento del clima repressivo e fascista del nostro Paese. Abbiamo avuto ospiti al telefono Pietro e Adam del collettivo Ferrara per la Palestina per farci raccontare la vicenda che li ha visti coinvolti come realtà promotrice di un progetto scolastico indirizzato ad una classe di un istituto di scuola secondaria di primo grado e delle reazioni scaturitene. Si trattava di un momento di sensibilizzazione al tema dei diritti umani, alla scoperta del popolo palestinese e un approfondimento sullo stato di crisi umanitaria da loro vissuta, che comprendeva anche la proiezione di un documentario. A seguito di questa attività svolta, la dirigente scolastica dell'istituto, è stata subissata da chiamate e pressioni da parte dell'ufficio scolastico provinciale che richiedevano spiegazioni e pretendevano \"l'imparzialità\" nel trattare questi avvenimenti, grazie alla presenza di un \"corso riparatore\" da far tenere a rappresentanti di Israele. Queste pressioni hanno raggiunto il loro apice con le minacce di ritorsioni nei confronti della dirigente e con le telefonate dall'ufficio scolastico provinciale fatte con la presenza telefonica del Ministro dell'Istruzione e del Merito Valditara. Il corso riparatorio non si poteva fermare, ed è stato fatto da Unione Associazioni Italia-Israele che alla stessa classe di cui sopra ha eposto teorie quali l'inesistenza di un popolo palestinese vero e proprio, piuttosto che non è vero che Israele ha bombardato la striscia di Gaza e che i coloni prima del 7 ottobre 2024 accompagnavano amorevolmente i feriti palestinesi negli ospedali israeliani. I nostri ospiti oltre ad illustrarci nel dettaglio i contenuti usciti da questo secondo incontro, ci hanno restituito le implicazioni su ciò che è stato detto e soprattutto, l'opinione finale degli studenti dopo questo infarcimento di fake \u003Cmark>news\u003C/mark> perpetrate da un abuso di ufficio.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_11_02_Pietro-e-Adam-Ferrara-per-la-Palestina-su-corso-riparatore-imposto-da-Valditara.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia telefonica di Marcello Pini Coordinatore SiCobas Modena, per commentare insieme il grosso incidente esplosivo avvenuto a Reggio Emilia nella notte tra il 10 e l'11 Febbraio in uno stabilimento dell'Inalca, industria specializzata nella macellazione e nella lavorazione delle carni ad uso alimentare. Seppure sulle dinamiche dell'incidente paiono esserci fumi spessi come quelli stessi che ha sollevato bruciando dopo l'esplosione la sede, abbiamo colto l'occasione per parlare con chi da anni si occupa a livello vertenziale e non di quel settore e che quindi ha potuto delinearci un quadro sulle strutture di potere di questo mondo, oltre alle ingiustizie subite da chi ci lavora. Interessante a tal riguardo l'inedita solidarietà che si è riuscita a creare in quei territori, tra sindacato di base e movimenti animalisti e antispecisti, aspetto tra i diversi trattati in questa intervista.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_11_02_Marcello-Pini-Coord-SiCobas-Modena-su-esplosione-stabilimento-Inalca-a-Reggio-Emilia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[621],{"field":564,"matched_tokens":622,"snippet":618,"value":619},[15],{"best_field_score":539,"best_field_weight":567,"fields_matched":104,"num_tokens_dropped":55,"score":568,"tokens_matched":104,"typo_prefix_score":55},{"document":625,"highlight":656,"highlights":662,"text_match":537,"text_match_info":665},{"comment_count":55,"id":626,"is_sticky":55,"permalink":627,"podcastfilter":628,"post_author":630,"post_content":631,"post_date":632,"post_excerpt":60,"post_id":626,"post_modified":633,"post_thumbnail":634,"post_title":635,"post_type":466,"sort_by_date":636,"tag_links":637,"tags":647},"95362","http://radioblackout.org/podcast/nuovi-droni-sul-mediterraneo-microsoft-e-la-macchina-sionista-war-on-migrants/",[629],"Bello come una prigione che brucia","bellocome","Estratti dalla puntata del 3 febbraio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nDRONI A DECOLLO VERTICALE PER LA GUARDIA DI FINANZA\r\n\r\nRiccardo Coluccini e Paolo Riva hanno pubblicato un’interessante inchiesta su IrpiMedia riguardante l’acquisto di droni VTOL (a decollo e atterraggio verticali) da parte della Guardia di Finanza.\r\n\r\nGrazie al contributo di Riccardo, partendo da alcune riflessioni sul ruolo assunto dai droni nella War on Migrants, estendiamo il discorso agli attori coinvolti in questo fenomeno: vecchi capisaldi dell’industria bellica-sorvegliante come Leonardo e protagonisti della new-wave basata su sistemi d’arma autonomi come Shield AI.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_riccardoDroniGDF.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLINK: https://irpimedia.irpi.eu/sorveglianze-droni-migranti-mediterraneo-guardia-di-finanza/\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nMICROSOFT E L’APPARATO TECNOMILITARE SIONISTA\r\n\r\nDopo aver parlato del Defense Tech di Tel Aviv e del coinvolgimento di Palantir nei programmi di AI dell’esercito israeliano, grazie a un’inchiesta pubblicata da +972 Magazine (insieme a Drop Site News e Local Call) ci concentriamo sul ruolo di Microsoft all’interno dell’apparato tecno-militare sionista, senza dimenticare il supporto fornito da questo colosso dell’informatica a programmi repressivi, di sorveglianza sul posto di lavoro (Sentinel e Purview) e di rastrellamento di migranti in giro per il mondo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_microsoft-972.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLINK:\r\n\r\nhttps://www.972mag.com/microsoft-azure-openai-israeli-army-cloud/\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nWAR ON MIGRANTS\r\n\r\nAnche se in Italia lo sguardo dei media di regime si posa sui CPR in Albania e sulla liberazione del torturatore libico Al Masri, senza mettere minimamente in discussione l’esternalizzazione delle frontiere e le sue conseguenze strutturali che riverberano sia sui paesi “gendarmificati” (potenziando i regimi arruolati) sia sulle nostre società (che progressivamente accettano e normalizzano livelli crescenti di violenza, autoritarismo e letalità), ci sembra importante segnalare alcune rilevanti informazioni che riguardano la War on Migrants.\r\n\r\n/ / /\r\n\r\nLa prima fa riferimento all’avvio del processo per la causa intentata contro Frontex da una famiglia siriana: nonostante la loro richiesta di asilo presentata in territorio greco, vennero prelevati e deportati in Turchia, separando addirittura i genitori dai bambini lungo il tragitto.\r\n\r\nQui maggiori info:\r\n\r\nhttps://www.prakkendoliveira.nl/en/news/2025/grand-chamber-hearing-at-the-eu-court-of-justice-on-frontexs-role-in-illegal-pushbacks\r\n\r\nQui per seguire aggiornamenti sulle udienze:\r\n\r\nhttps://bsky.app/profile/ourborderwatch.bsky.social\r\n\r\n/ / /\r\n\r\nLa seconda riguarda un articolo di Statewatch.org sul MOCADEM: organo del Consiglio Europeo che sovradetermina le politiche di esternalizzazione delle frontiere.\r\n\r\nhttps://www.statewatch.org/news/2025/january/eu-outsourcing-borders-and-migration-control-no-parliamentary-scrutiny-in-sight/\r\n\r\n/ / /\r\n\r\nInfine, un’importante inchiesta sul traffico di esseri umani messa in atto dalle forze di sicurezza tunisine: il rapporto State Trafficking raccoglie testimonianze di persone migranti rastrellate, condotte nel deserto e vendute ai gangster libici. Ecco cosa producono gli accordi promossi in primis da Meloni e Von Der Leyen:\r\n\r\nQui il rapporto: https://statetrafficking.net/","5 Febbraio 2025","2025-02-05 11:49:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bcupcb_droni-riccardoGDF-200x110.png","NUOVI DRONI SUL MEDITERRANEO - MICROSOFT E LA MACCHINA SIONISTA - WAR ON MIGRANTS",1738756160,[638,639,522,640,641,642,643,644,645,646],"http://radioblackout.org/tag/droni/","http://radioblackout.org/tag/frontex/","http://radioblackout.org/tag/israelificazione/","http://radioblackout.org/tag/killer-robots/","http://radioblackout.org/tag/microsoft/","http://radioblackout.org/tag/palantir/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/shield-ai/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[648,649,439,650,651,652,653,446,654,655],"droni","frontex","israelificazione","killer robots","microsoft","Palantir","Shield AI","war on migrants",{"post_content":657},{"matched_tokens":658,"snippet":660,"value":661},[659],"News","Magazine (insieme a Drop Site \u003Cmark>News\u003C/mark> e Local Call) ci concentriamo","Estratti dalla puntata del 3 febbraio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nDRONI A DECOLLO VERTICALE PER LA GUARDIA DI FINANZA\r\n\r\nRiccardo Coluccini e Paolo Riva hanno pubblicato un’interessante inchiesta su IrpiMedia riguardante l’acquisto di droni VTOL (a decollo e atterraggio verticali) da parte della Guardia di Finanza.\r\n\r\nGrazie al contributo di Riccardo, partendo da alcune riflessioni sul ruolo assunto dai droni nella War on Migrants, estendiamo il discorso agli attori coinvolti in questo fenomeno: vecchi capisaldi dell’industria bellica-sorvegliante come Leonardo e protagonisti della new-wave basata su sistemi d’arma autonomi come Shield AI.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_riccardoDroniGDF.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLINK: https://irpimedia.irpi.eu/sorveglianze-droni-migranti-mediterraneo-guardia-di-finanza/\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nMICROSOFT E L’APPARATO TECNOMILITARE SIONISTA\r\n\r\nDopo aver parlato del Defense Tech di Tel Aviv e del coinvolgimento di Palantir nei programmi di AI dell’esercito israeliano, grazie a un’inchiesta pubblicata da +972 Magazine (insieme a Drop Site \u003Cmark>News\u003C/mark> e Local Call) ci concentriamo sul ruolo di Microsoft all’interno dell’apparato tecno-militare sionista, senza dimenticare il supporto fornito da questo colosso dell’informatica a programmi repressivi, di sorveglianza sul posto di lavoro (Sentinel e Purview) e di rastrellamento di migranti in giro per il mondo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_microsoft-972.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLINK:\r\n\r\nhttps://www.972mag.com/microsoft-azure-openai-israeli-army-cloud/\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nWAR ON MIGRANTS\r\n\r\nAnche se in Italia lo sguardo dei media di regime si posa sui CPR in Albania e sulla liberazione del torturatore libico Al Masri, senza mettere minimamente in discussione l’esternalizzazione delle frontiere e le sue conseguenze strutturali che riverberano sia sui paesi “gendarmificati” (potenziando i regimi arruolati) sia sulle nostre società (che progressivamente accettano e normalizzano livelli crescenti di violenza, autoritarismo e letalità), ci sembra importante segnalare alcune rilevanti informazioni che riguardano la War on Migrants.\r\n\r\n/ / /\r\n\r\nLa prima fa riferimento all’avvio del processo per la causa intentata contro Frontex da una famiglia siriana: nonostante la loro richiesta di asilo presentata in territorio greco, vennero prelevati e deportati in Turchia, separando addirittura i genitori dai bambini lungo il tragitto.\r\n\r\nQui maggiori info:\r\n\r\nhttps://www.prakkendoliveira.nl/en/news/2025/grand-chamber-hearing-at-the-eu-court-of-justice-on-frontexs-role-in-illegal-pushbacks\r\n\r\nQui per seguire aggiornamenti sulle udienze:\r\n\r\nhttps://bsky.app/profile/ourborderwatch.bsky.social\r\n\r\n/ / /\r\n\r\nLa seconda riguarda un articolo di Statewatch.org sul MOCADEM: organo del Consiglio Europeo che sovradetermina le politiche di esternalizzazione delle frontiere.\r\n\r\nhttps://www.statewatch.org/news/2025/january/eu-outsourcing-borders-and-migration-control-no-parliamentary-scrutiny-in-sight/\r\n\r\n/ / /\r\n\r\nInfine, un’importante inchiesta sul traffico di esseri umani messa in atto dalle forze di sicurezza tunisine: il rapporto State Trafficking raccoglie testimonianze di persone migranti rastrellate, condotte nel deserto e vendute ai gangster libici. 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