","Violenze poliziesche e rabbia in Nigeria e Sudan... ma il contesto è diverso","post",1603501469,[63,64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/abusi-di-polizia/","http://radioblackout.org/tag/eni/","http://radioblackout.org/tag/kassala/","http://radioblackout.org/tag/nigeria/","http://radioblackout.org/tag/petrolio/","http://radioblackout.org/tag/sudan/",[70,15,71,17,72,32],"abusi di polizia","Kassala","petrolio",{"post_content":74,"post_title":79,"tags":82},{"matched_tokens":75,"snippet":77,"value":78},[76],"Nigeria","è il legame con la \u003Cmark>Nigeria\u003C/mark>, dove gli abusi e l'arroganza","Il Sudan diventa “normale” e si rapporta in pace con l'entità israeliana, pur di uscire dalle sanzioni e dalla condizione di stato canaglia: il governo misto militare e civile sta superando lentamente i lasciti della dittatura di al-Bashir, ma ci sono dispute che affondano nella storia coloniale e precoloniale della zona di Kassala, con alleanze e modelli di vita diversi che entrano in collisione sulle sponde del Mar Rosso all confluenza di confini geografici e coloniali. Per fissare strutture statali nuove, distribuire le terre e attribuire potere localmente si alimentano malumori e ribellioni. Da qui il blocco di Port Sudan per tre giorni, con colossali perdite da parte delle grandi potenze che stanno colonizzando l'Africa, in questo caso Cina e Turchia in primis, e poi i veri protagonisti della spartizione che possono godere della normalizzazione del Sudan, le grandi industrie petrolifere. Ma le vere perdite sono di vite umane: probabilmente 12, sicuramente 8.\r\n\r\nE il petrolio, oltre alle brutalità in divisa, è il legame con la \u003Cmark>Nigeria\u003C/mark>, dove gli abusi e l'arroganza delle squadracce (sciolte le Sars, hanno solo cambiato nome in Swat, ma lo slogan più ripetuto è «EndSARS») di polizia hanno a tal punto superato i limiti di corruzione e impunità che, in particolare a Lagos, i cittadini non hanno più paura, scendono in piazza e anche se almeno 38 sono le vittime contate da Amnesty, alcuni freddati alle spalle... ma questo è probabilmente solo un pretesto per protestare contro le disuguaglianze, la corruzione, l'omofobia che pervade il potere \u003Cmark>nigeria\u003C/mark>no di Buhari, andato al governo promettendo la fine del terrorismo di Boko Haram, un governo inclusivo ed eliminare... la miseria. Nessuna di queste è stata mantenuta, ma in particolare quest'ultima.\r\n\r\nMa questi riot in paesi così diversi e con problematiche differenti disvelano aspetti più diffusi e profondi in gran parte del continente, come ci ha raccontato Angelo Ferrari:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/2020_10_22_Angelo-Ferrari-Sudan_Nigeria_scontri-e-morti.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":80,"snippet":81,"value":81},[76],"Violenze poliziesche e rabbia in \u003Cmark>Nigeria\u003C/mark> e Sudan... ma il contesto è diverso",[83,85,87,89,92,94],{"matched_tokens":84,"snippet":70},[],{"matched_tokens":86,"snippet":15},[],{"matched_tokens":88,"snippet":71},[],{"matched_tokens":90,"snippet":91},[17],"\u003Cmark>nigeria\u003C/mark>",{"matched_tokens":93,"snippet":72},[],{"matched_tokens":95,"snippet":32},[],[97,100,105],{"field":98,"matched_tokens":99,"snippet":77,"value":78},"post_content",[76],{"field":37,"indices":101,"matched_tokens":102,"snippets":104},[27],[103],[17],[91],{"field":106,"matched_tokens":107,"snippet":81,"value":81},"post_title",[76],578730123365712000,{"best_field_score":110,"best_field_weight":111,"fields_matched":27,"num_tokens_dropped":49,"score":112,"tokens_matched":113,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,"578730123365711979",1,{"document":115,"highlight":138,"highlights":161,"text_match":108,"text_match_info":171},{"cat_link":116,"category":117,"comment_count":49,"id":118,"is_sticky":49,"permalink":119,"post_author":52,"post_content":120,"post_date":121,"post_excerpt":55,"post_id":118,"post_modified":122,"post_thumbnail":123,"post_thumbnail_html":124,"post_title":125,"post_type":60,"sort_by_date":126,"tag_links":127,"tags":134},[46],[48],"28518","http://radioblackout.org/2015/03/nigeria-contrapposizioni-di-matrice-coloniale-tra-sud-nero-e-nord-arabeggiante/","In questi giorni nel Sahel e nell'Africa Occidentale subsahariana si registrano conflitti e tentativi di composizione di guerre civili e postcoloniali; a questo si aggiunge la presenza di un gruppo jihadista da poco affiliato al Daesh, ma operante da anni in Nigeria con il programma nel proprio nome: Boko Haram, ovvero l'Occidente connotato dai suoi libri è peccato e pertanto intollerabile, vietato. Il nemico, insomma... e viste le conseguenze dell'aggressione occidentale all'Africa non si vede in quale altro modo si potrebbe definire.\r\n\r\nPer capire meglio cosa sta accadendo e cosa c'è dietro al'interventismo militare del Ciad, quali interessi si affacciano nel bacino del Golfo di Guinea, quale sostrato c'è dietro a Boko Haram, le contrapposizioni tra sud nigeriano cristiano e nord arabeggiante, abbiamo chiesto aiuto a Gian Paolo Calchi Novati il cui discorso punteggiato da puntuali riferimenti a secoli di storia dei luoghi e delle popolazioni dell'Africa Occidentale si è dipanato lungo tutto il territorio dell'Africa occidentale a nord del golfo di Guinea.\r\n\r\nNella attenzione a distinguere come si propongono i soggetti in campo verso l'interno e verso l'esterno, nella vertigine di popoli, suggestioni, vie di comunicazione, risorse, religioni, gestazioni di gruppi e storie che si accavallano in questo discorso quasi magicamente al fondo appare un quadro ben più delineato nei suoi contorni rispetto a quello somministratoci quotidianamente dalla informazione travisata e manipolata che filtra dalle cancellerie occidentali, davvero \"haram\" in questo senso.\r\n\r\nUnknown","12 Marzo 2015","2015-03-16 13:15:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/2015_03_12_ouestafrique-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"280\" height=\"280\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/2015_03_12_ouestafrique.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/2015_03_12_ouestafrique.jpg 280w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/2015_03_12_ouestafrique-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/2015_03_12_ouestafrique-170x170.jpg 170w\" sizes=\"auto, (max-width: 280px) 100vw, 280px\" />","Nigeria: conflitti di matrice coloniale tra sud nero e nord arabeggiante",1426169989,[128,129,130,131,132,133,66],"http://radioblackout.org/tag/algeria/","http://radioblackout.org/tag/azawad/","http://radioblackout.org/tag/boko-haram/","http://radioblackout.org/tag/ciad/","http://radioblackout.org/tag/france-afrique/","http://radioblackout.org/tag/mali/",[135,136,25,30,137,28,17],"Algeria","Azawad","France-Afrique",{"post_content":139,"post_title":143,"tags":146},{"matched_tokens":140,"snippet":141,"value":142},[76],"ma operante da anni in \u003Cmark>Nigeria\u003C/mark> con il programma nel proprio","In questi giorni nel Sahel e nell'Africa Occidentale subsahariana si registrano conflitti e tentativi di composizione di guerre civili e postcoloniali; a questo si aggiunge la presenza di un gruppo jihadista da poco affiliato al Daesh, ma operante da anni in \u003Cmark>Nigeria\u003C/mark> con il programma nel proprio nome: Boko Haram, ovvero l'Occidente connotato dai suoi libri è peccato e pertanto intollerabile, vietato. 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Una ricchezza che rappresenta invece una dannazione per le popolazioni del Delta del Niger, che pagano con la salute le conseguenze dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo ma non godono in alcun modo dei profitti dell'oro nero.\r\nLe pagine dei giornali hanno dato grande rilievo all'inchiesta che coinvolge i dirigenti del colosso italiano degli idrocarburi, accusati di corruzione per aver pagato qualche satrapo locale per garantirsi posizioni di vantaggio per i propri impianti sia di terra che di mare.\r\nQuasi nulla l'attenzione per le responsabilità dell'ENI nell'avvelenamento del suolo, dell'acqua, dell'aria: le popolazioni del Delta, che vivono di agricoltura e pesca, sono duramente colpite da questa politica criminale.\r\nNonostante anche Amnesty abbia più volte denunciato le politiche di sfruttamento feroce e senza tutela dell'ambiente e per chi ci vive, i media vi hanno dedicato ben poca attenzione.\r\nDa diversi decenni, le aziende petrolifere, presenti nel delta del fiume Niger in Nigeria - oltre all'Eni, Total e Shell - favorite da un tessuto normativo che non tutela le popolazioni dell'area, hanno fatto il bello e il cattivo tempo.\r\n\r\nEni opera in Nigeria, con la costituzione, negli anni sessanta, di Agip e l'avvio delle sue attività di esplorazione. Le fuoriuscite di petrolio dagli oleodotti gestiti da Eni sono un fenomeno ricorrente. Hanno contaminato i campi coltivati, le falde acquifere, le paludi e i fiumi dai quali le comunità traggono l'acqua per tutte le esigenze della vita quotidiana. Le conseguenze delle fuoriuscite sono aggravate da incendi e ritardi nella bonifica dei siti inquinati.\r\n\r\nNei siti produttivi di Eni sono inoltre presenti le torce di gas, bruciato durante l'estrazione del petrolio. A causa di questa pratica, detta gas flaring, gli abitanti convivono con una polvere nera che si deposita nelle case, sui vestiti e sugli alimenti e in molti lamentano problemi di salute, per effetto degli agenti nocivi e cancerogeni sprigionati da tali torce. La qualità di vita viene inoltre compromessa dal rumore delle torce di gas nonché dall'odore acre e dall'illuminazione che esse producono nell'area circostante ventiquattr'ore su ventiquattro.\r\n\r\nOltre a essere responsabile nei casi in cui l'azienda gestisce direttamente gli oleodotti, Eni lo è anche attraverso la sua partecipazione del 5% alla Joint Venture, costituita con la società statale nigeriana NNPC (Nigerian National Petroleum Company) e con le compagnie petrolifere Elf ed SPDC (Shell Petroleum Development Company): quest'ultima è la società sussidiaria del Gruppo Royal Dutch Shell e rappresenta il principale operatore della Joint Venture.\r\n\r\nUn importante rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente sulle conseguenze dell'inquinamento da petrolio nel territorio dell'Ogoniland, una zona del delta del Niger, pubblicato il 4 agosto 2011, ha sottolineato che sebbene la Shell sia la principale responsabile degli effetti negativi degli impatti dell'estrazione di petrolio da parte della Joint Venture, gli altri partner di quest'ultima hanno anch'essi una parte di responsabilità. Eni è consapevole delle gravi mancanze delle operazioni realizzate dalla Joint Venture con la Shell e degli effetti negativi sui diritti umani e sull'ambiente.\r\n\r\nNel dicembre del 2012 la Corte di giustizia della Comunità economica degli stati dell'Africa occidentale (Ecowas) ha dichiarato il governo nigeriano responsabile per i gravi e ripetuti abusi perpetrati delle compagnie petrolifere e sottolineato l'esigenza per il governo stesso di riportate tali società alle proprie responsabilità.\r\n\r\nUn'ipotesi fantascientifica per una classe politica corrotta e legata a filo doppio agli interessi delle multinazionali, cui è permesso usare una propria polizia privata contro le popolazioni che protestano in difesa della propria salute e del territorio in cui vivono. La violenza di questi mercenari al servizio di ENI, Shell e Elf nei confronti di manifestanti inermi, contribuisce ad infittire le fila dei ribelli armati del Mend.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Luca Saltalamacchia, avvocato che collabora con organizzazioni ambientaliste impegnate in Nigeria.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\navvocato_nigeria","16 Settembre 2014","2014-09-19 13:26:18","ENI in Nigeria. 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fino ad arrivare alla improvvisa morte di Pierre 'Nkourunziza, presidente del Burundi da quasi un ventennio controllato dal suo regime, dove la sua scomparsa può apportare cambiamenti nell'area dei Grandi Laghi: o una maggiore repressione, o una qualche apertura in chiave sudanese, dove ora non vigono più sanzioni e forse lo sviluppo può passare oltre la gomma arabica.\r\n\r\nL'area, che coinvolge anche la Libia e gli interessi internazionali nascosti da quel conflitto, è in ebollizione per il fenomeno del jihadismo, rappresentato dallo scontro fortissimo tra i due macro-brand (Isis e al Qaida), che stanno pubblicizzando il covid come un'arma di Allah; e dalle contromisure di potenze globali, in primis la Francia (attivissima nell'area del Sahel – come dimostra l'uccisione in Mali di Droukdel, il leader algerino di al Qaida nel Maghreb) che ha realizzato un'alleanza per il controllo del territorio al confine tra Niger e Mali con l'Italia (operazioni militari volte a contrastare l'emigrazione); una strategia di coalizione franco-italiana in funzione antiturca nella vicina Libia, dove peraltro si trovano ufficialmente tutti ad appoggiare l'attuale vincitore Serraj.\r\n\r\nIl tutto scorre su un quadro generale che vede le popolazioni dedite ad attività che nel loro sviluppo postcoloniale sottraggono le risorse a disposizione l'una all'altra: acqua e territori sono disputati da allevatori e coltivatori e i contrasti vengono sfruttati dai differenti gruppi affiliati al jihad e in assenza di strutture di welfare le popolazioni si \"devono\" rivolgere alle differenti milizie per la loro tutela.\r\n\r\nPer condensare in un'analisi coerente tutte queste notizie differenti ci siamo rivolti ad Angelo Ferrari, giornalista e scrittore esperto di Africa:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/2020_06_11_Ferrari-jihad-africana.mp3\"][/audio]","12 Giugno 2020","2020-06-12 13:02:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/2020-06-11_sahel-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"146\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/2020-06-11_sahel-300x146.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/2020-06-11_sahel-300x146.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/2020-06-11_sahel-768x374.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/2020-06-11_sahel.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Strapotere jihadista in Sahel o speranze della diffusione delle lotte sudanesi?",1591963975,[233,130,234,235,236,66,237,238],"http://radioblackout.org/tag/al-qaida-nel-maghreb/","http://radioblackout.org/tag/burundi/","http://radioblackout.org/tag/droukdel/","http://radioblackout.org/tag/libia/","http://radioblackout.org/tag/nkurunziza/","http://radioblackout.org/tag/sahel/",[240,25,241,242,243,17,244,23],"al Qaida nel maghreb","burundi","Droukdel","libia","nkurunziza",{"post_content":246,"tags":250},{"matched_tokens":247,"snippet":248,"value":249},[76],"violenze quotidiane (i femminicidi in \u003Cmark>Nigeria\u003C/mark>), uccisioni (stragi e razzie attribuite","Negli ultimi giorni il Sahel e i territori limitrofi hanno registrato una recrudescenza di violenze quotidiane (i femminicidi in \u003Cmark>Nigeria\u003C/mark>), uccisioni (stragi e razzie attribuite a Boko Haram a Gobio nel distretto di Maidoguri), catture (Kushayb, il leader degli Janjiaweed, i diavoli a cavallo braccio armato di al Bashir in Sudan); 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una strategia di coalizione franco-italiana in funzione antiturca nella vicina Libia, dove peraltro si trovano ufficialmente tutti ad appoggiare l'attuale vincitore Serraj.\r\n\r\nIl tutto scorre su un quadro generale che vede le popolazioni dedite ad attività che nel loro sviluppo postcoloniale sottraggono le risorse a disposizione l'una all'altra: acqua e territori sono disputati da allevatori e coltivatori e i contrasti vengono sfruttati dai differenti gruppi affiliati al jihad e in assenza di strutture di welfare le popolazioni si \"devono\" rivolgere alle differenti milizie per la loro tutela.\r\n\r\nPer condensare in un'analisi coerente tutte queste notizie differenti ci siamo rivolti ad Angelo Ferrari, giornalista e scrittore esperto di Africa:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/2020_06_11_Ferrari-jihad-africana.mp3\"][/audio]",[251,253,255,257,259,261,263,265],{"matched_tokens":252,"snippet":240},[],{"matched_tokens":254,"snippet":25},[],{"matched_tokens":256,"snippet":241},[],{"matched_tokens":258,"snippet":242},[],{"matched_tokens":260,"snippet":243},[],{"matched_tokens":262,"snippet":91},[17],{"matched_tokens":264,"snippet":244},[],{"matched_tokens":266,"snippet":23},[],[268,273],{"field":37,"indices":269,"matched_tokens":270,"snippets":272},[19],[271],[17],[91],{"field":98,"matched_tokens":274,"snippet":248,"value":249},[76],{"best_field_score":110,"best_field_weight":111,"fields_matched":276,"num_tokens_dropped":49,"score":277,"tokens_matched":113,"typo_prefix_score":49},2,"578730123365711978",{"document":279,"highlight":303,"highlights":329,"text_match":108,"text_match_info":337},{"cat_link":280,"category":281,"comment_count":49,"id":282,"is_sticky":49,"permalink":283,"post_author":52,"post_content":284,"post_date":285,"post_excerpt":55,"post_id":282,"post_modified":286,"post_thumbnail":287,"post_thumbnail_html":288,"post_title":289,"post_type":60,"sort_by_date":290,"tag_links":291,"tags":297},[46],[48],"52884","http://radioblackout.org/2019/03/in-africa-centrale-tra-repressione-dubbie-elezioni-e-vecchio-e-nuovo-colonialismo/","Durante queste amabili conversazioni con Cornelia si finisce sempre con inanellare serie di informazioni e passione per le genti africane; ci si accorge solo alla fine di un argomento che si è preso spunto da un evento per poi giungere a comprendere come si è arrivati a insurrezioni di etnie, cittadini, zone intere contro un potere corrotto dall'Occidente. E infatti in coda si è affrontato pure un caso di colonialismo militare che prosegue indisturbato dal 1964 e che ora è stato stigmatizzato dal Tribunale dell'Onu all'Aja... va be', non smantelleranno le basi militari dell'arcipelago di Chagos, ma è già una soddisfazione il riconoscimento del sopruso, della cacciata dei civili per fare posto ai militari anglo-statunitensi... una speranza probabilmente fallace, perché in fondo ai francesi e agli inglesi, come dice Cornelia Toelgyes, stanno subentrando cinesi e milizie russe (del gruppo Wagner abbiamo parlato anche a proposito del Sudan, ma soprattutto nel caso degli stupri in Centrafrica, dove i russi sostengono Touadera, il presidente).\r\n\r\nAbbiamo cominciato con le ancora calde elezioni senegalesi improntate ad una apparente democrazia, laddove in realtà tutti gli oppositori avevano da interporre rilievi e alcuni erano stati pretestuosamente esclusi dalle elezioni... anche in Nigeria è stato riconfermato Buhari, nessun cambiamento da registrare, neanche negli scontri etnici (anche per colpa del cambiamento climatico) o sul fronte caldo di Boko Haram, che era stato uno dei motivi del primo mandato di Buhari. Dal presunto spirito elettorale, con presidenti apparentemente democratici allo scivolamento nella dittatura il passo è breve, soprattutto quando si tenta di iterare i mandati a vita, come nel caso di Al Bashir in Sudan, dal 1989 al potere (e quando abbiamo sentito Cornelia venerdì 1° marzo non aveva ancora lasciato il vertice del partito di governo... ma le proteste non accennano a diminuire); ora – nonostante legislazioni d'emergenza protratte per un anno, stato di polizia, tribunali speciali – la popolazione è in piazza da più di due mesi e non intende ritirarsi dalle barricate contro la pretesa di un nuovo mandato, benché siano attivi contro di loro i famigerati Janjaweed, le milizie a cavallo.\r\n\r\nFacile passare al neocolonialismo russo sul Centrafrica, incentrato su militari e giacimenti, ricordando come il trattato di pace relativo al Centrafrica si sia firmato proprio a Khartum: si sente quanto Cornelia abbia a cuore questa ingerenza russa e ricorda come tre giornalisti russi siano stati uccisi proprio in connessione con i fatti centrafricani, dove si assiste allo scontro tra Putin e Macron.\r\n\r\nA unire il discorso dei migranti dal Corno d'Africa, la Libia e il Ciad c'è proprio la tragedia dei migranti. Ma gustate la voce appassionata di Cornelia, fino alla buona notizia finale relativa alle Chagos.\r\n\r\nMoti in Sudan, elezioni isenegalesi e nigeriane, le basi nelle Chagos","3 Marzo 2019","2019-03-03 21:22:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-01-sudan_clash-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"209\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-01-sudan_clash-300x209.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-01-sudan_clash-300x209.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-01-sudan_clash-768x536.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-01-sudan_clash-1024x714.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-01-sudan_clash.jpg 1170w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","In Africa centrale tra repressione, dubbie elezioni e vecchio e nuovo colonialismo",1551648138,[292,130,293,294,131,295,66,238,296,68],"http://radioblackout.org/tag/basi-militari/","http://radioblackout.org/tag/centrafrica/","http://radioblackout.org/tag/chagos/","http://radioblackout.org/tag/colonialismo-e-neocolonialismo/","http://radioblackout.org/tag/senegal/",[298,25,299,300,30,301,17,23,302,32],"basi militari","Centrafrica","Chagos","colonialismo e neocolonialismo","Senegal",{"post_content":304,"tags":308},{"matched_tokens":305,"snippet":306,"value":307},[76],"esclusi dalle elezioni... anche in \u003Cmark>Nigeria\u003C/mark> è stato riconfermato Buhari, nessun","Durante queste amabili conversazioni con Cornelia si finisce sempre con inanellare serie di informazioni e passione per le genti africane; ci si accorge solo alla fine di un argomento che si è preso spunto da un evento per poi giungere a comprendere come si è arrivati a insurrezioni di etnie, cittadini, zone intere contro un potere corrotto dall'Occidente. 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Un assoluzione che lascia sul terreno chi vive quei territori e pulisce la camicia dei dirigenti dell'azienda tentacolare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/info-eni-antonio-recommon.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","19 Marzo 2021","2021-03-19 11:11:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/eni-descalzi-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"166\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/eni-descalzi-300x166.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/eni-descalzi-300x166.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/eni-descalzi-768x426.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/eni-descalzi-1024x567.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/eni-descalzi-200x110.jpg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/eni-descalzi.jpg 1200w\" sizes=\"auto, 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\r\n\r\nBastioni di Orione in questa puntata incontra Carlo Policano imprenditore che vive e lavora da anni in Moldavia per farci raccontare il clima che si vive nel paese dopo l'acuirsi delle tensioni in seguito alle dichiarazioni di Putin sulla sovranità della Moldavia e il rischio di un coinvolgimento del paese nella guerra in Ucraina .Il nostro interlocutore,che non nasconde la sua ammirazione per la presidente,ci restituisce un ritratto vivido e interessante della realtà moldova e dei difficili rapporti con la Transnistria ,dove peraltro stazionano i militari russi come foza di interposizione .Il quadro complessivo rimanda alle stratificazioni storiche che hanno visto questa terra,la Bessarabia,contesa nel tempo fra l'influenza rumena e l'imperialismo russo amputata dello sbocco al mare concesso all'Ucraina.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/bastioni-moldavia-230223.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Angelo Ferrari profondo conoscitore dell'Africa parliamo delle elezioni presidenziali in Nigeria che si terranno il 25 febbraio , estremamente importanti perchè interessano un paese fondamentale per gli equilibri nel continente ,decisivo dal punto di vista economico e demografico .I due candidati dei partiti tradizionali sono sfidati dal terzo incomodo Peter Obi del Labour party che sembra godere dei favori dei giovani che costituiscono la maggioranza degli elettori che andranno al voto in un clima di estrema tensione a causa della presenza di Boko Haram in vaste zone del nord ,di una crisi sociale ed economica profondissima ,alti tassi di disoccupazione giovanile ed inflazione galoppante ,disuguaglianze diffuse e spoliazione delle immense risorse energetiche del paese da parte delle multinazionali petrolifere.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/BASTIONI-FERRARI-230223.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine riprendiamo la seconda parte dell'intervista a Carlo Tombola sul mercato delle armi ,affrontando gli aspetti relativi al peso della logistica ,il ruolo dei porti e dell'opposizione da parte dei lavoratori portuali come accaduto a Genova ,il referendum ad Amburgo per impedire il passaggio di carichi di armi, la nefasta influenza delle lobby armate sui giovani, la diffusione massiccia di armi individuali facili da usare e che continuano a sparare finchè non si distruggono,il caso della Beretta e le pistole rivendute agli iracheni.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nhttps://www.weaponwatch.net/\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/BASTIONI-ARMI-2-CARLO-TOMBOLA-230223.mp3\"][/audio]","26 Febbraio 2023","2023-02-26 19:03:21","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 23/02/2023- MOLDAVIA E TRANSNISTRIA PROSSIMO FRONTE O SPECCHIO DEFORMATO DELLA GUERRA IN UCRAINA?-ELEZIONI IN NIGERIA ,LA SPINTA AL CAMBIAMENTO DELLA GIOVENTU' 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direbbe Eric Maria Remarque.\r\n\r\nEmblematico in questo senso di mancanza di cambiamento è l’annuncio di oggi di Macron, che ha nominato Michele Barnier primo ministro, un 73enne repubblicano più volte commissario europeo che rappresenta il 7% dell’elettorato; ha vinto il Nuovo fronte popolare, ergendosi a baluardo contro i fascisti (che sono disponibili a una fiducia verso il governo del gollista di destra), e un autocrate decide di evidenziare palesemente la truffa di accettare la competizione elettorale. Immagino che almeno il 93 % degli elettori attivi francesi abbiano capito; gli altri circa 30 % lo avevano già compreso.\r\n\r\nDedollarizzazione\r\n\r\n- https://www.analisidifesa.it/2024/07/decade-laccordo-fra-stati-uniti-e-arabia-saudita-per-il-pagamento-del-petrolio-in-dollari/\r\n\r\n-fa il paio con l'accelerazione dei pagamenti in renmimbi richiesta dai cinesi\r\n\r\n- Turchia chiede di entrare nei Brics e intanto tieni i piedi in due scarpe anche nel conflitto mediorientale: Arrestato in Turchia un alto funzionario del Mossad operativo ad Ankara. È il responsabile finanziario della rete spionistica israeliana in Turchia. Liridon Rexhepi è un cittadino kosovaro. L'agenzia dell'intelligence turca (Mit) ha rilevato irregolarità nei suoi conti finanziari. Secondo le informazioni pubblicate dalla stampa turca l’agente trasferiva il denaro ricevuto in Turchia ai suoi collaboratori in Siria, pagandoli con criptovalute.\r\n\r\n Visita ieri ad Ankara del presidente egiziano El-Sisi. È la prima da 12 anni, quando le relazioni diplomatiche tra i due paesi si erano interrotte a causa del sostegno della Turchia alla Fratellanza Musulmana, repressa nel sangue dall’esercito egiziano dopo il rovesciamento di Morsi. Un riavvicinamento dettato da ragioni economiche e strategiche nell’area mediorientale. Da diversi anni lo scambio commerciale tra i due paesi è salito a diversi miliardi di dollari all’anno, malgrado lo scontro ideologico e politico. Ma già ai mondiali di Doha si erano parlati i due raiss ed era iniziato il disgelo.\r\n\r\nGenerazione Z:\r\n\r\nDacca, 39 giovani bangalì uccisi intorno al 18 luglio contro la legge che privilegia i discendenti della guerra d'indipendenza dei primi anni Settanta per accedere a impieghi pubblici. L'8 agosto è nominato Yunus premier (Seconda indipendenza)\r\n\r\nSheikh Hasina scappata il 5 agosto si è lasciata dietro migliaia di morti\r\n\r\nhttps://pagineesteri.it/2024/08/20/asia/bangladesh-i-morti-nella-repressione-sono-almeno-650/\r\n\r\nNairobi, Kenya: 50 morti a metà luglio sulla scia della repressione di giugno\r\n\r\nUganda: arrestati 40 dimostranti contro la corruzione\r\n\r\nNigeria: il 6 agosto Trovato ha dedicato un editoriale alla rabbia dei giovani africani\r\n\r\nhttps://www.africarivista.it/estate-di-lotte-e-di-cortei-in-africa-scoppia-la-rabbia-dei-giovani/233586/\r\n\r\nEnergia:\r\n\r\nSerbia: il 10 agosto decine di migliaia in piazza per bloccare le miniere di Litio a Jadar, già oggetto di lotte nel 2021 e ora di nuovo progetti del governo per favorire la Rio Tinto\r\n\r\nhttps://apnews.com/world-news/general-news-687098f4c79c0849e29ca1ec9abf7252\r\n\r\nhttps://www.lindipendente.online/2024/08/10/in-serbia-si-intensifica-la-lotta-di-cittadini-e-agricoltori-contro-le-miniere-di-litio/\r\n\r\nBolivia: guarda caso scoperto il più grosso giacimento di gas e Arce gongola\r\n\r\nVenezuela: solita manfrina di ogni elezione? con il gioco ancora più scoperto relativo ai giacimenti petroliferi, perché farebbero pendere il controllo della produzione dal lato occidentale\r\n\r\nAltro eterno ritorno della reazione fascista in america latina è quanto si sta preparando in Colombia con il solito sciopero dei camionisti che ricordano Allende da 50 anni a questa parte. Petro invita alla vigilanza, come facevano i partigiani negli anni Settanta\r\n\r\nhttps://www.farodiroma.it/colombia-gustavo-petro-ha-invitato-la-classe-operaia-a-difendere-il-paese-dallo-sciopero-dei-camionisti-che-sono-spesso-padroncini-manovrabili-dalla-destra-di-uribe-i-smirnova/\r\n\r\nLibia: Haftar attacca Gadames, snodo essenziale della tratta di migranti e anche di droga e armi. Un altro elemento del disequilibrio globale... un aereo militare italiano atterra in territorio Haftar. Chissà cosa scaricava, e perché?\r\n\r\nhttps://pagineesteri.it/2024/08/21/mediterraneo/escalation-del-conflitto-libico-marina-militare-usa-e-forze-armate-italiane-in-prima-linea/\r\n\r\ncomunque 2 settimane dopo (il 27 agosto) Haftar blocca le esportazioni di petrolio\r\n\r\nOggi invece inizia il summit Sinoafricano: una mappa dei minerali spiega meglio di qualsiasi analisi la febbre estrattivista di Pechino\r\n\r\nhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/vertice-cina-africa-la-posta-in-gioco-183154\r\n\r\nma non è solo Pechino a riconoscersi estrattivista, c'è anche il Green Deal europeo (e il New green deal americano)\r\n\r\nhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/materie-prime-strategiche-i-piani-dei-big-four-dellue-179571\r\n\r\nCon l'Australia che fa ponti di Litio all'Europa\r\n\r\nhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/australia-ponte-di-litio-per-lue-179738\r\n\r\n- e pure la Serbia si scopre estrattivista e amante del litio a Jadar. Tassello della trattativa sui Rafale?\r\n\r\nhttps://www.eastjournal.net/archives/138125\r\n\r\nEquilibrio globale:\r\n\r\n_ Morte di Nguyen: in che direzione va il Vietnam...\r\n\r\nhttps://www.china-files.com/vietnam-che-cosa-significa-la-morte-di-nguyen-phu-trong/\r\n\r\n_ ... dopo il plenum del partito cinese?\r\n\r\nIndia-Russia Ties, China-Myanmar Talks\r\n\r\n-L'India e la Russia cercheranno di riequilibrare il loro commercio bilaterale, che attualmente è fortemente inclinato a favore di Mosca, ha dichiarato il Ministro del Commercio indiano Sunil Barthwal dopo un incontro con funzionari russi. Barthwal ha aggiunto che si è discusso anche di come facilitare i pagamenti nelle rispettive valute nazionali e ridurre le barriere non tariffarie al commercio.\r\n\r\n- La Mongolia intanto non a arrestato Putin che era andato lì per discutere del secondo braccio del gasdotto che unirà Cina e Russia passando dalla Mongolia che vede il 95% della sua bilancia commerciale dipendere da Mosca.\r\n\r\nma l'occasione era la commemorazione di una battaglia di Zukov che decise i giapponesi a rivolgersi definitivamente a sud e a non avvicinarsi mai più alla Siberia\r\n\r\n- Afghanistan: ora non possono cantare, oltre a non poter parlare o camminare in giro, ma sarà normale anche quando sarà impedito pure bere acqua o cagare alle donne afgane\r\n\r\nhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/afghanistan-il-silenzio-delle-innocenti-182800#g1\r\n\r\nInteressante che la coalizione semaforo tedesca colga l’occasione per rimpatriare 28 afgani che erano riusciti a scappare dai talebani; rendendo sempre più centrale Doha, assurta a luogo topico e focale per ogni prassi di ambigua e ipocrita diplomazia mediorientalista\r\n\r\nhttps://www.lettera22.it/germania-afghanistan-i-rimpatri-e-lipocrisia-europea/\r\n\r\n_ altri passi diplomatici russi avvengono in Azerbaijan nell'anniversario della guerra lampo che ha cacciato gli armeni dal Nagorno\r\n\r\nhttps://geopoliticalfutures.com/azerbaijans-role-in-russian-strategy/\r\n\r\n_ 13 agosto: il ministro degli esteri cinese incontra il capo della giunta birmana\r\n\r\nIntanto a ferragosto, dopo un’offenisva di una settimana che probabilmente ha messo in allarme i cinesi, la resistenza shan e kachin sta prendendo in una morsa Mandalay (e c’è anche un risvolto relativo alle armi, che come sempre coinvolgono aziende italiane: l’acciaieria No 1 è stata distrutta da colpi di mortaio da 60 mm. – gli stessi che Idf ha comprato da Oto Melara via Pentagono – l’acciaieria è stata impiantata dall’amicizia russa, ma riattivata dalla Danieli di Udine. Di nuovo nulla di nuovo, se non il fatto che la giunta stavolta prende delle bordate non da poco)\r\n\r\nhttps://www.lettera22.it/myanmar-ora-la-resistenza-birmana-attacca-dal-lato-sud/\r\n\r\n-Contemporaneamente i soliti Rohingya scappano dalla Birmania come 7 anni fa (sotto il governo di Auung) attraversando il confine con il Bangladesh liberato da Hasina, mentre Yunus giurava, perché la giunta di Naypidaw bombardava il Rakhine, uccidendo 150 civili (avete sentito o visto questa notizia nel sonnacchioso agosto balneare?) nella strenua lotta contro l’esercito etnico dell’Arakan, che ha incendiato 40 villaggi rohingya (chiunque prevalga l’intento genocida verso i Rohingya è uguale). Per ora Yunus non sta facendo niente per l’etnia perseguitata\r\n\r\nhttps://www.lettera22.it/rohingya-rischio-nuova-pulizia-etnica/\r\n\r\n_ il 21 l'anniversario 120 di Deng avvia il dibattito sulla svolta rispetto alla sua indicazione in un periodo di contrazione del pil e delle nascite e sul ruolo della leadership del Partito?\r\n\r\n- fine agosto: ulteriore spinta al decoupling con la mossa della Cina di affidarsi il più possibile al renminbi per le transazioni internazionali (casualmente poco dopo Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza, si è incontrato con Xi); proprio mentre si parlava di Latticework approach\r\n\r\nhttps://us8.campaign-archive.com/?u=36b7a9702ea86a9f69b819156&id=de22501dd6\r\n\r\ne al proposito salta fuori un piano “Nuclear employment guidance” per riorientare per la prima volta la strategia di deterrenza nucleare americana e concentrarsi sulla rapida espansione dell’arsenale della Cina\r\n\r\nhttps://www.china-files.com/la-nuova-strategia-nucleare-anti-cina-degli-usa/\r\n\r\n- movimenti nell'area indopacifica intorno al Giappone: Usa cercano di creare diverse coalizioni e alleanze la Cina fa incontri, ma poi sorvola isole disabitate giapponesi con aerei da guerra\r\n\r\n- intanto continuano a collidere navi cinesi e filippine, non so se vanno su Segugio a scegliere la compagnia di assicurazione; difficile un decoupling dell’economia filippina da quella cinese che è il suo maggior partner come per gli altri 7 dell’Asean, in mezzo ai consueti annosi accordi ed esercitazioni con gli Usa e il Giappone. Il 30 luglio c’è stato un bilaterale tra Usa e Filippine con Blinken e Austin (500 milioni di dollari di aiuti militari)\r\n\r\nhttps://iari.site/2024/09/04/il-ruolo-storico-delle-filippine-in-asia-orientale/\r\n\r\n- oggi inizia a Beijing il summit triennale tra Cina e Africa... altro che piano Mattei e proattività meloniana che conduce in indopacifico\r\n\r\n(l'altro paese che periodicamente raduna i paesi africani per implementare affari e \"colonizzare\" è la Turchia, che non a caso vuole entrare nei Brics al summit del prossimo mese) qui sono i brics che vanno direttamente al Sud del mondo e si accreditano nella Cina come leader delle nazioni non occidentali\r\n\r\n_ 14 agosto il primo ministro thai Srettha Thaivisin dimesso d'ufficio dalla Corte costituzionale per una roba alla Sangiuliano, ma tanto il lavoro sporco lo aveva finito\r\n\r\nhttps://cnnespanol.cnn.com/2024/08/14/primer-ministro-tailandia-srettha-thavisin-destituido-decision-judicial-impactante-trax/#0\r\n\r\nTorna la dinastia Shinawatra:\r\n\r\nhttps://www.lettera22.it/e-giovane-abile-e-dinastica-la-nuova-premier-del-regno-thai/\r\n\r\nThailandia, inizio agosto: costituito il People's Party, provocatorio nome per l'ex MoveForward sciolto dai patriarchi monarchicio-militari\r\n\r\ne poi il 16 agosto nomina della figlia di shinawatra, il tycoon\r\n\r\nIndonesia sull'orlo di una crisi costituzionale\r\n\r\nhttps://www.geopolitica.info/indonesia-sullorlo-di-una-crisi-costituzionale/\r\n\r\n_ non cambia nulla: il figlio del Chapo ha impiegato poche settimane di carcere per pentirsi e collaborare... il fentanyl è prodotto su brevetto cinese, ma i messicani hanno la tecnologia e la rete per distribuirlo nelle vene dell'America; ma la war on drugs serve a entrambi i campi, come la guerra per Hamas e Israele, e non finirà mai\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BASTIONI-05092024.mp3\"][/audio]","6 Settembre 2024","2024-09-06 16:12:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 05/09/2024- NON E' SUCCESSO NIENTE ANTEPRIMA.",1725639128,[543],[407],{"post_content":580},{"matched_tokens":581,"snippet":582,"value":583},[76],"40 dimostranti contro la corruzione\r\n\r\n\u003Cmark>Nigeria\u003C/mark>: il 6 agosto Trovato ha","Non è successo nulla e cercheremo di dimostrarlo, andando a volo d'uccello sui fatti di questi due mesi... nulla di nuovo su qualsiasi fronte direbbe Eric Maria Remarque.\r\n\r\nEmblematico in questo senso di mancanza di cambiamento è l’annuncio di oggi di Macron, che ha nominato Michele Barnier primo ministro, un 73enne repubblicano più volte commissario europeo che rappresenta il 7% dell’elettorato; ha vinto il Nuovo fronte popolare, ergendosi a baluardo contro i fascisti (che sono disponibili a una fiducia verso il governo del gollista di destra), e un autocrate decide di evidenziare palesemente la truffa di accettare la competizione elettorale. Immagino che almeno il 93 % degli elettori attivi francesi abbiano capito; gli altri circa 30 % lo avevano già compreso.\r\n\r\nDedollarizzazione\r\n\r\n- https://www.analisidifesa.it/2024/07/decade-laccordo-fra-stati-uniti-e-arabia-saudita-per-il-pagamento-del-petrolio-in-dollari/\r\n\r\n-fa il paio con l'accelerazione dei pagamenti in renmimbi richiesta dai cinesi\r\n\r\n- Turchia chiede di entrare nei Brics e intanto tieni i piedi in due scarpe anche nel conflitto mediorientale: Arrestato in Turchia un alto funzionario del Mossad operativo ad Ankara. È il responsabile finanziario della rete spionistica israeliana in Turchia. Liridon Rexhepi è un cittadino kosovaro. L'agenzia dell'intelligence turca (Mit) ha rilevato irregolarità nei suoi conti finanziari. Secondo le informazioni pubblicate dalla stampa turca l’agente trasferiva il denaro ricevuto in Turchia ai suoi collaboratori in Siria, pagandoli con criptovalute.\r\n\r\n Visita ieri ad Ankara del presidente egiziano El-Sisi. È la prima da 12 anni, quando le relazioni diplomatiche tra i due paesi si erano interrotte a causa del sostegno della Turchia alla Fratellanza Musulmana, repressa nel sangue dall’esercito egiziano dopo il rovesciamento di Morsi. Un riavvicinamento dettato da ragioni economiche e strategiche nell’area mediorientale. Da diversi anni lo scambio commerciale tra i due paesi è salito a diversi miliardi di dollari all’anno, malgrado lo scontro ideologico e politico. Ma già ai mondiali di Doha si erano parlati i due raiss ed era iniziato il disgelo.\r\n\r\nGenerazione Z:\r\n\r\nDacca, 39 giovani bangalì uccisi intorno al 18 luglio contro la legge che privilegia i discendenti della guerra d'indipendenza dei primi anni Settanta per accedere a impieghi pubblici. L'8 agosto è nominato Yunus premier (Seconda indipendenza)\r\n\r\nSheikh Hasina scappata il 5 agosto si è lasciata dietro migliaia di morti\r\n\r\nhttps://pagineesteri.it/2024/08/20/asia/bangladesh-i-morti-nella-repressione-sono-almeno-650/\r\n\r\nNairobi, Kenya: 50 morti a metà luglio sulla scia della repressione di giugno\r\n\r\nUganda: arrestati 40 dimostranti contro la corruzione\r\n\r\n\u003Cmark>Nigeria\u003C/mark>: il 6 agosto Trovato ha dedicato un editoriale alla rabbia dei giovani africani\r\n\r\nhttps://www.africarivista.it/estate-di-lotte-e-di-cortei-in-africa-scoppia-la-rabbia-dei-giovani/233586/\r\n\r\nEnergia:\r\n\r\nSerbia: il 10 agosto decine di migliaia in piazza per bloccare le miniere di Litio a Jadar, già oggetto di lotte nel 2021 e ora di nuovo progetti del governo per favorire la Rio Tinto\r\n\r\nhttps://apnews.com/world-news/general-news-687098f4c79c0849e29ca1ec9abf7252\r\n\r\nhttps://www.lindipendente.online/2024/08/10/in-serbia-si-intensifica-la-lotta-di-cittadini-e-agricoltori-contro-le-miniere-di-litio/\r\n\r\nBolivia: guarda caso scoperto il più grosso giacimento di gas e Arce gongola\r\n\r\nVenezuela: solita manfrina di ogni elezione? con il gioco ancora più scoperto relativo ai giacimenti petroliferi, perché farebbero pendere il controllo della produzione dal lato occidentale\r\n\r\nAltro eterno ritorno della reazione fascista in america latina è quanto si sta preparando in Colombia con il solito sciopero dei camionisti che ricordano Allende da 50 anni a questa parte. Petro invita alla vigilanza, come facevano i partigiani negli anni Settanta\r\n\r\nhttps://www.farodiroma.it/colombia-gustavo-petro-ha-invitato-la-classe-operaia-a-difendere-il-paese-dallo-sciopero-dei-camionisti-che-sono-spesso-padroncini-manovrabili-dalla-destra-di-uribe-i-smirnova/\r\n\r\nLibia: Haftar attacca Gadames, snodo essenziale della tratta di migranti e anche di droga e armi. Un altro elemento del disequilibrio globale... un aereo militare italiano atterra in territorio Haftar. Chissà cosa scaricava, e perché?\r\n\r\nhttps://pagineesteri.it/2024/08/21/mediterraneo/escalation-del-conflitto-libico-marina-militare-usa-e-forze-armate-italiane-in-prima-linea/\r\n\r\ncomunque 2 settimane dopo (il 27 agosto) Haftar blocca le esportazioni di petrolio\r\n\r\nOggi invece inizia il summit Sinoafricano: una mappa dei minerali spiega meglio di qualsiasi analisi la febbre estrattivista di Pechino\r\n\r\nhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/vertice-cina-africa-la-posta-in-gioco-183154\r\n\r\nma non è solo Pechino a riconoscersi estrattivista, c'è anche il Green Deal europeo (e il New green deal americano)\r\n\r\nhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/materie-prime-strategiche-i-piani-dei-big-four-dellue-179571\r\n\r\nCon l'Australia che fa ponti di Litio all'Europa\r\n\r\nhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/australia-ponte-di-litio-per-lue-179738\r\n\r\n- e pure la Serbia si scopre estrattivista e amante del litio a Jadar. Tassello della trattativa sui Rafale?\r\n\r\nhttps://www.eastjournal.net/archives/138125\r\n\r\nEquilibrio globale:\r\n\r\n_ Morte di Nguyen: in che direzione va il Vietnam...\r\n\r\nhttps://www.china-files.com/vietnam-che-cosa-significa-la-morte-di-nguyen-phu-trong/\r\n\r\n_ ... dopo il plenum del partito cinese?\r\n\r\nIndia-Russia Ties, China-Myanmar Talks\r\n\r\n-L'India e la Russia cercheranno di riequilibrare il loro commercio bilaterale, che attualmente è fortemente inclinato a favore di Mosca, ha dichiarato il Ministro del Commercio indiano Sunil Barthwal dopo un incontro con funzionari russi. Barthwal ha aggiunto che si è discusso anche di come facilitare i pagamenti nelle rispettive valute nazionali e ridurre le barriere non tariffarie al commercio.\r\n\r\n- La Mongolia intanto non a arrestato Putin che era andato lì per discutere del secondo braccio del gasdotto che unirà Cina e Russia passando dalla Mongolia che vede il 95% della sua bilancia commerciale dipendere da Mosca.\r\n\r\nma l'occasione era la commemorazione di una battaglia di Zukov che decise i giapponesi a rivolgersi definitivamente a sud e a non avvicinarsi mai più alla Siberia\r\n\r\n- Afghanistan: ora non possono cantare, oltre a non poter parlare o camminare in giro, ma sarà normale anche quando sarà impedito pure bere acqua o cagare alle donne afgane\r\n\r\nhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/afghanistan-il-silenzio-delle-innocenti-182800#g1\r\n\r\nInteressante che la coalizione semaforo tedesca colga l’occasione per rimpatriare 28 afgani che erano riusciti a scappare dai talebani; rendendo sempre più centrale Doha, assurta a luogo topico e focale per ogni prassi di ambigua e ipocrita diplomazia mediorientalista\r\n\r\nhttps://www.lettera22.it/germania-afghanistan-i-rimpatri-e-lipocrisia-europea/\r\n\r\n_ altri passi diplomatici russi avvengono in Azerbaijan nell'anniversario della guerra lampo che ha cacciato gli armeni dal Nagorno\r\n\r\nhttps://geopoliticalfutures.com/azerbaijans-role-in-russian-strategy/\r\n\r\n_ 13 agosto: il ministro degli esteri cinese incontra il capo della giunta birmana\r\n\r\nIntanto a ferragosto, dopo un’offenisva di una settimana che probabilmente ha messo in allarme i cinesi, la resistenza shan e kachin sta prendendo in una morsa Mandalay (e c’è anche un risvolto relativo alle armi, che come sempre coinvolgono aziende italiane: l’acciaieria No 1 è stata distrutta da colpi di mortaio da 60 mm. – gli stessi che Idf ha comprato da Oto Melara via Pentagono – l’acciaieria è stata impiantata dall’amicizia russa, ma riattivata dalla Danieli di Udine. Di nuovo nulla di nuovo, se non il fatto che la giunta stavolta prende delle bordate non da poco)\r\n\r\nhttps://www.lettera22.it/myanmar-ora-la-resistenza-birmana-attacca-dal-lato-sud/\r\n\r\n-Contemporaneamente i soliti Rohingya scappano dalla Birmania come 7 anni fa (sotto il governo di Auung) attraversando il confine con il Bangladesh liberato da Hasina, mentre Yunus giurava, perché la giunta di Naypidaw bombardava il Rakhine, uccidendo 150 civili (avete sentito o visto questa notizia nel sonnacchioso agosto balneare?) nella strenua lotta contro l’esercito etnico dell’Arakan, che ha incendiato 40 villaggi rohingya (chiunque prevalga l’intento genocida verso i Rohingya è uguale). Per ora Yunus non sta facendo niente per l’etnia perseguitata\r\n\r\nhttps://www.lettera22.it/rohingya-rischio-nuova-pulizia-etnica/\r\n\r\n_ il 21 l'anniversario 120 di Deng avvia il dibattito sulla svolta rispetto alla sua indicazione in un periodo di contrazione del pil e delle nascite e sul ruolo della leadership del Partito?\r\n\r\n- fine agosto: ulteriore spinta al decoupling con la mossa della Cina di affidarsi il più possibile al renminbi per le transazioni internazionali (casualmente poco dopo Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza, si è incontrato con Xi); proprio mentre si parlava di Latticework approach\r\n\r\nhttps://us8.campaign-archive.com/?u=36b7a9702ea86a9f69b819156&id=de22501dd6\r\n\r\ne al proposito salta fuori un piano “Nuclear employment guidance” per riorientare per la prima volta la strategia di deterrenza nucleare americana e concentrarsi sulla rapida espansione dell’arsenale della Cina\r\n\r\nhttps://www.china-files.com/la-nuova-strategia-nucleare-anti-cina-degli-usa/\r\n\r\n- movimenti nell'area indopacifica intorno al Giappone: Usa cercano di creare diverse coalizioni e alleanze la Cina fa incontri, ma poi sorvola isole disabitate giapponesi con aerei da guerra\r\n\r\n- intanto continuano a collidere navi cinesi e filippine, non so se vanno su Segugio a scegliere la compagnia di assicurazione; difficile un decoupling dell’economia filippina da quella cinese che è il suo maggior partner come per gli altri 7 dell’Asean, in mezzo ai consueti annosi accordi ed esercitazioni con gli Usa e il Giappone. Il 30 luglio c’è stato un bilaterale tra Usa e Filippine con Blinken e Austin (500 milioni di dollari di aiuti militari)\r\n\r\nhttps://iari.site/2024/09/04/il-ruolo-storico-delle-filippine-in-asia-orientale/\r\n\r\n- oggi inizia a Beijing il summit triennale tra Cina e Africa... altro che piano Mattei e proattività meloniana che conduce in indopacifico\r\n\r\n(l'altro paese che periodicamente raduna i paesi africani per implementare affari e \"colonizzare\" è la Turchia, che non a caso vuole entrare nei Brics al summit del prossimo mese) qui sono i brics che vanno direttamente al Sud del mondo e si accreditano nella Cina come leader delle nazioni non occidentali\r\n\r\n_ 14 agosto il primo ministro thai Srettha Thaivisin dimesso d'ufficio dalla Corte costituzionale per una roba alla Sangiuliano, ma tanto il lavoro sporco lo aveva finito\r\n\r\nhttps://cnnespanol.cnn.com/2024/08/14/primer-ministro-tailandia-srettha-thavisin-destituido-decision-judicial-impactante-trax/#0\r\n\r\nTorna la dinastia Shinawatra:\r\n\r\nhttps://www.lettera22.it/e-giovane-abile-e-dinastica-la-nuova-premier-del-regno-thai/\r\n\r\nThailandia, inizio agosto: costituito il People's Party, provocatorio nome per l'ex MoveForward sciolto dai patriarchi monarchicio-militari\r\n\r\ne poi il 16 agosto nomina della figlia di shinawatra, il tycoon\r\n\r\nIndonesia sull'orlo di una crisi costituzionale\r\n\r\nhttps://www.geopolitica.info/indonesia-sullorlo-di-una-crisi-costituzionale/\r\n\r\n_ non cambia nulla: il figlio del Chapo ha impiegato poche settimane di carcere per pentirsi e collaborare... il fentanyl è prodotto su brevetto cinese, ma i messicani hanno la tecnologia e la rete per distribuirlo nelle vene dell'America; ma la war on drugs serve a entrambi i campi, come la guerra per Hamas e Israele, e non finirà mai\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BASTIONI-05092024.mp3\"][/audio]",[585],{"field":98,"matched_tokens":586,"snippet":582,"value":583},[76],{"best_field_score":563,"best_field_weight":588,"fields_matched":113,"num_tokens_dropped":49,"score":589,"tokens_matched":113,"typo_prefix_score":49},14,"578730123365187697",{"document":591,"highlight":607,"highlights":612,"text_match":561,"text_match_info":615},{"comment_count":49,"id":592,"is_sticky":49,"permalink":593,"podcastfilter":594,"post_author":595,"post_content":596,"post_date":597,"post_excerpt":55,"post_id":592,"post_modified":598,"post_thumbnail":599,"post_title":600,"post_type":440,"sort_by_date":601,"tag_links":602,"tags":606},"91530","http://radioblackout.org/podcast/overjoy-200/",[386],"azizpablo","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/2024.08.20-16.30.00-OJ200-escopost.mp3\"][/audio]\r\nDOWNLOAD\r\nMartedì 20 Agosto 2024, Overjoy 200 [S18E5]\r\n\r\nIntroduciamo la duecentesima puntata di Overjoy con una traccia e di Egbe Aiworo dalla Nigeria, due di ExtraPolo, il dj newyorkese nato a Napoli, e una per favorire l'alcolismo pomeridiano. Sigla e si comincia: doppietta di Horace Andy, Creation Rebel, poi un riddim con Tippa Irie, Cornell Campbell con Ranking Joe e Blackout JA, e ancora Earl 16, il giovanissimo Kailash, Sydney Salmon, e una nuova hit da Protoje, con Jahshii e IzyBeats. Poi andiamo a riprendere una hit di Black Uhuru per presentare due nuove tracce con Rapha Pico e Jah Mason, e anora Jah Mex, di nuovo Rapha Pico, Prince Malachi e Ras Teo concludono il segmento più reggae, che in un evoluzione senza soluzione di continuità ci porta alle sonorità più UK dub di Afrikan Simba e Professor Skank, Murray Man, Zulu Vibes, Roots Keepers, i turchi della Frogressive Dub Unit, i pinerolesi NPA con Divinorum e Ras Divarius per Marrow Records, Indica Dubs e per finire una traccia realizzata da due redattori blackoutiani.\r\n\r\nStand strong\r\n\r\n\r\n\r\n ","21 Agosto 2024","2024-08-21 14:26:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/IMG_2875-1-200x110.jpeg","Overjoy 200",1724250407,[603,604,605],"http://radioblackout.org/tag/dub/","http://radioblackout.org/tag/reggae/","http://radioblackout.org/tag/roots/",[409,413,411],{"post_content":608},{"matched_tokens":609,"snippet":610,"value":611},[76],"e di Egbe Aiworo dalla \u003Cmark>Nigeria\u003C/mark>, due di ExtraPolo, il dj","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/2024.08.20-16.30.00-OJ200-escopost.mp3\"][/audio]\r\nDOWNLOAD\r\nMartedì 20 Agosto 2024, Overjoy 200 [S18E5]\r\n\r\nIntroduciamo la duecentesima puntata di Overjoy con una traccia e di Egbe Aiworo dalla \u003Cmark>Nigeria\u003C/mark>, due di ExtraPolo, il dj newyorkese nato a Napoli, e una per favorire l'alcolismo pomeridiano. 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Gli Eurofighter in azione a Gaza e gli elicotteri addestratori forniti alla Nigeria sono prodotti da Leonardo.\r\nLast but not the least: Leonardo parteciperà alla costruzione di 12 sottomarini nucleari statunitensi.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nI profitti dei mercanti d’armi (in Italia Leonardo) schizzano alle stelle\r\nLo storico inglese Adam Tooze, professore alla Columbia University e direttore dell’European Institute, ha scritto, commentando i dati del Financial Times sull’aumento del portafoglio ordini delle aziende del settore e della loro crescita in Borsa, ”Good times for the merchants of death“. E in effetti gli ordinativi di armamenti, munizioni e nuovi sistemi ad uso militare sono ai massimi storici.\r\nIn Italia il principale beneficiario delle guerre in corso e delle politiche di riarmo è il gruppo Leonardo, che ha chiuso il 2023 con ricavi di 15,3 miliardi di euro, in rialzo del 3,9% rispetto al 2022.\r\n\r\nGuerra in Sudan. Milioni di persone alla fame\r\nQuasi cinque milioni di persone in Sudan nei prossimi mesi soffriranno la fame in alcune parti del paese dilaniato dalla guerra. “Un aumento senza precedenti nel trattamento del deperimento grave, la manifestazione più letale della malnutrizione, è già stato osservato nelle aree accessibili”, ha affermato Griffiths, a capo degli aiuti dell’ONU.\r\n\r\nVerso un'idea non nazionalista della decolonizzazione.\r\nVi proponiamo un audio di Federico Ferretti, geografo e docente all'università di Bologna che ha introdotto l’incontro su Anarchia e decolonialità.\r\nQui il video della serata\r\n\r\nUniversale singolare. Transfemminismo e anarchia\r\nIl transfemminismo all’alba del terzo decennio del secolo esperisce la possibilità di passare dal genere all’individuo, dalla gerarchia sessualizzata alla molteplicità.\r\nÈ un femminismo che, in ogni angolo del pianeta, si deve confrontare con l’estrema violenza della reazione patriarcale, che si traduce sia in gabbie normative, sia in violenza sistemica nei confronti delle identità mobili, irriducibili ad ogni logica binaria.\r\nChi vive al di là e contro i generi, i ruoli, le maschere ha una forza dirompente, perché sbriciola il binarismo e l’essenzialismo.\r\n\r\nAppuntamenti\r\n\r\nCena antipasquale\r\nVenerdì 5 aprile\r\nore 20\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nMenù vegan e buon vino\r\nPer prenotarti scrivi a antimilitarista.to@gmail.com\r\nQuanto costa? Da ognuno come può, più che può.\r\nÈ benefit per le lotte che conduciamo ogni giorno per le strade della nostra città \r\n\r\nSabato 6 aprile\r\nore 15\r\npiazza del tricolore\r\ncorteo No CPR a Milano\r\n\r\nSabato 7 aprile\r\nDalle 10 alle 17\r\nAssemblea antimilitarista\r\npresso l’Ateneo Libertario in viale Monza 255 (metro Precotto)\r\nSi discuterà:\r\n1) report e aggiornamenti dai territori; 2) iniziativa per il 2 giugno; 3) Guerra interna: militarizzazione delle frontiere e dei territori; 4) Missioni militari all'estero. Campagna di informazione e lotta; 5) La guerra in Ucraina rischia di diventare guerra europea: campagna di informazione e lotta e sostegno ai disertori russi e ucraini; 6) Contro il G7 energia a Venaria (TO): iniziativa di informazione e lotta contro le missioni militari italiane in difesa degli interessi dell'ENI; 7) Iniziative antimilitariste sul conflitto in Israele e Palestina. \r\n\r\nVenerdì 12 aprile\r\nEmma Goldman\r\nanarchica e femminista\r\nDalle lotte sociali a quelle per la libertà delle donne, dall’attività editoriale all’opposizione alla guerra tra emigrazione, carcere, esilio.\r\nore 21 corso Palermo 46\r\nNe parliamo con Selva Varengo e Luisa Dell'Acqua curatrice e traduttrice della nuova edizione di \"Vivendo la mia vita\", l'autobiografia di Emma Goldman.\r\n\r\nSabato 20 aprile\r\nore 17 in corso Palermo 46\r\nL’anarchia in 100 canti\r\ndi e con Alessio Lega\r\npresentazione del libro e concerto\r\na seguire pastasciutta, spritz e birrette\r\n\r\nGiovedì 25 aprile ore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni, in corso Giulio Cesare angolo corso Novara dove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, Alba&carenza503 e il Cor'occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 \r\nContatti: \r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","1 Aprile 2024","2024-04-01 09:10:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-05-cena-antipasquale-200x110.jpg","Anarres del 22 marzo. Leonardo: i profitti schizzano alle stelle. Guerra e fame in Sudan. Anarchia e decolonialità. Universale singolare. Transfemminismo e anarchia...",1711962650,[],[],{"post_content":631},{"matched_tokens":632,"snippet":633,"value":634},[76],"gli elicotteri addestratori forniti alla \u003Cmark>Nigeria\u003C/mark> sono prodotti da Leonardo.\r\nLast","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-03-22-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLeonardo su tutti i fronti di guerra\r\nLe ultime notizie collocano Leonardo su vari fronti di guerra. Leonardo vende armi all’Arabia Saudita, in guerra con lo Yemen. É tra i principali fornitori del Qatar, che sovvenziona Hamas, e proprio in questi giorni sta partecipando, insieme a Fincantieri, al DIMDEX (Doha International Maritime Defence Exhibition & Conference) cominciato ieri a Doha. Leonardo rifornisce Israele, che sta massacrando e affamando la popolazione di Gaza. Gli Eurofighter in azione a Gaza e gli elicotteri addestratori forniti alla \u003Cmark>Nigeria\u003C/mark> sono prodotti da Leonardo.\r\nLast but not the least: Leonardo parteciperà alla costruzione di 12 sottomarini nucleari statunitensi.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nI profitti dei mercanti d’armi (in Italia Leonardo) schizzano alle stelle\r\nLo storico inglese Adam Tooze, professore alla Columbia University e direttore dell’European Institute, ha scritto, commentando i dati del Financial Times sull’aumento del portafoglio ordini delle aziende del settore e della loro crescita in Borsa, ”Good times for the merchants of death“. E in effetti gli ordinativi di armamenti, munizioni e nuovi sistemi ad uso militare sono ai massimi storici.\r\nIn Italia il principale beneficiario delle guerre in corso e delle politiche di riarmo è il gruppo Leonardo, che ha chiuso il 2023 con ricavi di 15,3 miliardi di euro, in rialzo del 3,9% rispetto al 2022.\r\n\r\nGuerra in Sudan. Milioni di persone alla fame\r\nQuasi cinque milioni di persone in Sudan nei prossimi mesi soffriranno la fame in alcune parti del paese dilaniato dalla guerra. “Un aumento senza precedenti nel trattamento del deperimento grave, la manifestazione più letale della malnutrizione, è già stato osservato nelle aree accessibili”, ha affermato Griffiths, a capo degli aiuti dell’ONU.\r\n\r\nVerso un'idea non nazionalista della decolonizzazione.\r\nVi proponiamo un audio di Federico Ferretti, geografo e docente all'università di Bologna che ha introdotto l’incontro su Anarchia e decolonialità.\r\nQui il video della serata\r\n\r\nUniversale singolare. Transfemminismo e anarchia\r\nIl transfemminismo all’alba del terzo decennio del secolo esperisce la possibilità di passare dal genere all’individuo, dalla gerarchia sessualizzata alla molteplicità.\r\nÈ un femminismo che, in ogni angolo del pianeta, si deve confrontare con l’estrema violenza della reazione patriarcale, che si traduce sia in gabbie normative, sia in violenza sistemica nei confronti delle identità mobili, irriducibili ad ogni logica binaria.\r\nChi vive al di là e contro i generi, i ruoli, le maschere ha una forza dirompente, perché sbriciola il binarismo e l’essenzialismo.\r\n\r\nAppuntamenti\r\n\r\nCena antipasquale\r\nVenerdì 5 aprile\r\nore 20\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nMenù vegan e buon vino\r\nPer prenotarti scrivi a antimilitarista.to@gmail.com\r\nQuanto costa? Da ognuno come può, più che può.\r\nÈ benefit per le lotte che conduciamo ogni giorno per le strade della nostra città \r\n\r\nSabato 6 aprile\r\nore 15\r\npiazza del tricolore\r\ncorteo No CPR a Milano\r\n\r\nSabato 7 aprile\r\nDalle 10 alle 17\r\nAssemblea antimilitarista\r\npresso l’Ateneo Libertario in viale Monza 255 (metro Precotto)\r\nSi discuterà:\r\n1) report e aggiornamenti dai territori; 2) iniziativa per il 2 giugno; 3) Guerra interna: militarizzazione delle frontiere e dei territori; 4) Missioni militari all'estero. 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Questa decisione potrebbe produrre effetti considerevoli sul traffico di merci e la circolazione delle persone nei tre paesi interessati che sono privi di uno sbocco al mare. La Cedeao ha imposto ai tre paesi pesanti sanzioni come pressione per un ritorno dei civili al potere ,ma senza esito e minacciato un intervento militare che ha spinto alla creazione di un alleanza difensiva (Alleanza degli stati del Sahel ) tra i tre paesi governati da militari .Affrontiamo anche la questione dell'insorgenza jihadista e la collocazione del Sahel nel contesto della contesa fra il blocco occidentale , Russia e Cina .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BASTIONI-010224-BALDARO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Fabrizio Garbarino dell' Associazione Rurale Italiana parliamo dei vari aspetti legati alle proteste degli agricoltori che si stanno dispiegando in molti paesi europei ,sia pur con dinamiche differenti. Le problematiche connesse con l'aumento dei costi che impone un calo sostanzioso dei margini di guadagno agli agricoltori che lavorano soprattutto per i grandi complessi agroalimentari e l'aumento della tassazione,come la reintroduzione dell'Irpef sui terreni agricoli, hanno indotto gli agricoltori a protestare .Ma al di là di alcuni aspetti corporativi la questione agricola pone interrogativi sul modello di sviluppo ,la relazione fra la produzione per il territorio e gli interessi della grande distribuzione, il ruolo dei contributi all'agricoltura che finiscono per finanziare l'industria che produce macchine agricole, la sostenibilità di pratiche agronomiche compatibili con il rispetto dell'ambiente ,l'impatto dei cambiamenti climatici.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BASTIONI-010214-GARBARINO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","3 Febbraio 2024","2024-02-03 19:49:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-2-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 01/02/2024- BYE BYE CEDEAO ,MALI,BURKINA FASO E NIGER ABBANDONANO LA COMUNITA'DEGLI STATI DELL'AFRICA OCCIDENTALE-OLTRE I TRATTORI IL MALESSERE DELLE CAMPAGNE.",1706989790,[543],[407],{"post_content":653},{"matched_tokens":654,"snippet":655,"value":656},[76],"riunisce stati anglofoni come la \u003Cmark>Nigeria\u003C/mark> e altri francofoni. 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