","TriNO dice NO al deposito unico di scorie nucleari","post",1706814703,[62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/legambiente/","http://radioblackout.org/tag/marcia-popolare/","http://radioblackout.org/tag/no-nucleare/","http://radioblackout.org/tag/trino/",[67,68,69,70],"legambiente","marcia popolare","no nucleare","trino",{"post_content":72,"post_title":76,"tags":80},{"matched_tokens":73,"snippet":74,"value":75},[15],"numerosi impianti, una ex centrale \u003Cmark>nucleare\u003C/mark> dismessa, indotti che minano lo","Sabato 3 febbraio si terrà un appuntamento di informazione e mobilitazione sul territorio del vercellese oggetto di autocandidatura da parte del Comune di Trino per ospitare il deposito unico di scorie nucleari.\r\n\r\nIn questa occasione Legambiente, promotrice dell'iniziativa, il comitato TriNO e le numerosissime sigle che hanno aderito alla manifestazione, chiederanno che i criteri di scelta per il deposito unico vengano rispettati sottolineando la loro opposizione al progetto che riguarda il territorio. Il Comune in questione infatti, non rientra nella lista prevista da Cnai che inquadra i territori considerati idonei per ricevere le scorie. Il territorio del vercellese è già da tempo martoriato da numerosi impianti, una ex centrale \u003Cmark>nucleare\u003C/mark> dismessa, indotti che minano lo sviluppo e la produzione della coltura risicola, principale fonte di reddito per chi lo abita. La questione solleva moltissimi aspetti, in particolare l'espropriazione di terreni agricoli e il loro sfruttamento per questi fini, oltre alla cecità di fronte all'alto rischio di alluvionabilità del luogo e dunque di forte rischio inquinamento delle falde acquifere.\r\n\r\nIl 2 febbraio si celebra la giornata internazionale delle zone umide e il ministro Pichetto Frantin ha stanziato risorse per valorizzare quelle del vercellese, una evidente contraddizione dal momento che il governo, cambiando le condizioni per l'autocandidatura dei Comuni, ha permesso questa proposta da parte del sindaco di Trino.\r\n\r\nAppuntamento alle ore 10 al Principato di Lucedio per poi confluire, a seguito di un percorso a tappe, davanti al Municipio di Trino alle ore 11.30.\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Trino-sabato-3-febbraio-2024_02_01_2024.02.01-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":77,"snippet":79,"value":79},[78],"NO","TriNO dice \u003Cmark>NO\u003C/mark> al deposito unico di scorie nucleari",[81,83,85,89],{"matched_tokens":82,"snippet":67},[],{"matched_tokens":84,"snippet":68},[],{"matched_tokens":86,"snippet":88},[87,15],"no","\u003Cmark>no\u003C/mark> \u003Cmark>nucleare\u003C/mark>",{"matched_tokens":90,"snippet":70},[],[92,97,100],{"field":37,"indices":93,"matched_tokens":94,"snippets":96},[26],[95],[87,15],[88],{"field":98,"matched_tokens":99,"snippet":79,"value":79},"post_title",[78],{"field":101,"matched_tokens":102,"snippet":74,"value":75},"post_content",[15],1157451471441625000,{"best_field_score":105,"best_field_weight":106,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":49,"score":107,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":49},"2211897868544",13,"1157451471441625195",{"document":109,"highlight":128,"highlights":146,"text_match":156,"text_match_info":157},{"cat_link":110,"category":111,"comment_count":49,"id":112,"is_sticky":49,"permalink":113,"post_author":20,"post_content":114,"post_date":115,"post_excerpt":54,"post_id":112,"post_modified":116,"post_thumbnail":117,"post_thumbnail_html":118,"post_title":119,"post_type":59,"sort_by_date":120,"tag_links":121,"tags":125},[46],[48],"76250","http://radioblackout.org/2022/06/no-al-deposito-nucleare-ne-a-mazze-ne-altrove/","Una area di 150 ettari di terreno tra Mazzè e Rondissione, nel basso canavese in Provincia di Torino, potrebbe essere designata come luogo per il deposito nazionale di scorie nucleari. Scorie di tutti i tipi potrebbero finire in quell'area, creando un pericolo ambientale per la popolazione locale e un enorme disagio per chi vive quei territori, e comportando una pesante militarizzazione dell'area stessa.\r\nIn questo panorama, la Sogin, la compagnia pubblica che si dovrebbe occupare dello smantellamento del nucleare in Italia, è stata commissariata il 15 Giugno ufficialmente, a causa di una serie di scandali gestionali quali spese ingiustificate, appalti senza gara, bonus ai dirigenti.\r\nUna ennesima opera dall'altissimo impatto ambientale, col fine di speculare e devastare un territorio.\r\n\r\nPer opporsi e accendere i riflettori su questa storia, il Comitato Atomi Impazziti ha organizzato per Sabato 25 Giugno una passeggiata collettiva sui terreni destinati al deposito.\r\n\r\nDi tutto questo ne parliamo con Silvano del comitato. 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Da quando l’energia nucleare è stata inserita nell’elenco delle rinnovabili l’avvio di un’operazione di green washing atomico era solo questione di tempo.\r\nQuesta volta il nucleare, cui verrà garantita una corsia prefererenziale, sarà affidato ai privati, che verranno sostenuti dallo Stato.\r\nGià lo scorso autunno era stata lanciata una new company per rilanciare le industrie del settore, capofila l’Enel, già impegnate all’estero. Oggi invece sul piatto c’è l’avvio di un programma di mini centrali di quarta generazione o, in subordine, di “terza generazione avanzata”.\r\nLe parole chiave sono “mini” e “quarta generazione”. In questo modo Pichetto Fratin e la sua banda di devastatori ambientali pensano di gabbarci, facendoci credere che le nuove centrali saranno piccole e nuove.\r\nRelativamente piccole si, nuove sicuramente no. La tecnologia di fondo è la stessa. Semmai aumenteranno i rischi perché, essendo piccole, dovranno farne di più, moltiplicando le necessità di controllo ed il rischio di errore.\r\nIn ogni caso, al di là della propaganda che ha preceduto l’avvio dell’iter legislativo per la reintroduzione del nucleare, nel Ddl inviato lo scorso 22 gennaio da Pichetto Fratin al consiglio dei ministri, non si fa esplicito riferimento ad alcuna tecnologia.\r\nSi parla vagamente di “nucleare sostenibile” e, soprattutto, si tratta di una legge delega, che consentirebbe di aggirare i risultati dei referendum del 1987 e del 2011. Il Disegno di legge sarà concretamente intellegibile solo quando saranno approntati i decreti attuativi, perché, trattandosi di una legge delega, le decisioni effettive verranno prese dal governo, senza ulteriori passaggi legislativi.\r\nSi parla del 2027. Un lungo processo, in cui, oltre alle nuove centrali, viene previsto un piano per le vecchie centrali, lo smaltimento delle scorie, la perennemente irrisolta questione del “deposito nazionale”, l’apertura di impianti per l’arricchimento dell’uranio e di altri per il riprocessamento dei rifiuti atomici. I comuni che ospiteranno le centrali riceveranno un indennizzo.\r\nNelle 14 pagine redatte dallo staff del Ministro per illustrare il Ddl emerge che la preoccupazione principale di Pichetto Fratin è presentare un progetto che segni una cesura con le vecchie centrali (da smantellare definitivamente) in modo che i No emersi dai referendum, possano essere agilmente dribblati. Quando sarà bravo nel tackle questo governo e quanto forte la squadra avversaria nel contrasto, dipenderà anche da una corretta informazione.\r\n\r\nAscolta la diretta dell’info con Angelo Tartaglia, professore emerito del Politecnico di Torino:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/2025-01-28-nucleare-tartaglia.mp3\"][/audio]","30 Gennaio 2025","2025-01-30 11:34:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/nucleare-in-italia-2-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"208\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/nucleare-in-italia-2-1-300x208.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/nucleare-in-italia-2-1-300x208.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/nucleare-in-italia-2-1-1024x708.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/nucleare-in-italia-2-1-768x531.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/nucleare-in-italia-2-1.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il ritorno del nucleare. 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Da quando l’energia \u003Cmark>nucleare\u003C/mark> è stata inserita nell’elenco delle rinnovabili l’avvio di un’operazione di green washing atomico era solo questione di tempo.\r\nQuesta volta il \u003Cmark>nucleare\u003C/mark>, cui verrà garantita una corsia prefererenziale, sarà affidato ai privati, che verranno sostenuti dallo Stato.\r\nGià lo scorso autunno era stata lanciata una new company per rilanciare le industrie del settore, capofila l’Enel, già impegnate all’estero. Oggi invece sul piatto c’è l’avvio di un programma di mini centrali di quarta generazione o, in subordine, di “terza generazione avanzata”.\r\nLe parole chiave sono “mini” e “quarta generazione”. In questo modo Pichetto Fratin e la sua banda di devastatori ambientali pensano di gabbarci, facendoci credere che le nuove centrali saranno piccole e nuove.\r\nRelativamente piccole si, nuove sicuramente \u003Cmark>no\u003C/mark>. La tecnologia di fondo è la stessa. Semmai aumenteranno i rischi perché, essendo piccole, dovranno farne di più, moltiplicando le necessità di controllo ed il rischio di errore.\r\nIn ogni caso, al di là della propaganda che ha preceduto l’avvio dell’iter legislativo per la reintroduzione del \u003Cmark>nucleare\u003C/mark>, nel Ddl inviato lo scorso 22 gennaio da Pichetto Fratin al consiglio dei ministri, non si fa esplicito riferimento ad alcuna tecnologia.\r\nSi parla vagamente di “\u003Cmark>nucleare\u003C/mark> sostenibile” e, soprattutto, si tratta di una legge delega, che consentirebbe di aggirare i risultati dei referendum del 1987 e del 2011. Il Disegno di legge sarà concretamente intellegibile solo quando saranno approntati i decreti attuativi, perché, trattandosi di una legge delega, le decisioni effettive verranno prese dal governo, senza ulteriori passaggi legislativi.\r\nSi parla del 2027. Un lungo processo, in cui, oltre alle nuove centrali, viene previsto un piano per le vecchie centrali, lo smaltimento delle scorie, la perennemente irrisolta questione del “deposito nazionale”, l’apertura di impianti per l’arricchimento dell’uranio e di altri per il riprocessamento dei rifiuti atomici. I comuni che ospiteranno le centrali riceveranno un indennizzo.\r\nNelle 14 pagine redatte dallo staff del Ministro per illustrare il Ddl emerge che la preoccupazione principale di Pichetto Fratin è presentare un progetto che segni una cesura con le vecchie centrali (da smantellare definitivamente) in modo che i \u003Cmark>No\u003C/mark> emersi dai referendum, possano essere agilmente dribblati. 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Al di là degli sviluppi legali della vicenda, vorremmo fare qualche riflessione, poiché non ci stupirebbe che l’iter si concludesse con l’ennesimo caso di “autocombustione” (come in passato è successo per presidi ed automobili).\r\nNessuna ipotesi si può al momento escludere, però troviamo difficile credere che l’incendio sia stato causato da un semplice cortocircuito visto che l’impianto elettrico era a norma e dotato di salvavita e soprattutto vista l’entità dei danni provocati e le tracce di scasso. Tutto ciò che si trovava all’interno della stanza è andato distrutto, gli infissi in metallo e i vetri sono stati fusi e le strutture portanti in cemento sono state danneggiate dal calore sviluppato tanto da rendere inagibile la struttura. Il materiale stoccato all’interno del locale (stoviglie, tavoli, sedie, armadi metallici, ..) non giustifica un tale sviluppo di calore.\r\n\r\nIl VisRabbia è uno spazio sociale che ha messo al centro delle sue attività l’aggregazione, la cultura, l’antirazzismo e l’accoglienza, la difesa del territorio e l’antifascismo coinvolgendo un pubblico altamente eterogeneo e differenti realtà del territorio e non solo. Si sono intessute collaborazioni e stretti rapporti umani a partire da Teatro senza confini, passando per i produttori locali di Genuino Valsusino arrivando fino ad associazioni più istituzionali come l’Anpi, senza contare la miriade di gruppi musicali, artisti, scrittori e piccole realtà associative che negli anni hanno arricchito e tenuto vivo il posto.\r\n\r\nPurtroppo in valle abbiamo già assistito a precedenti attacchi di questo tipo, rivolti a luoghi di aggregazione, informazione e lotta, come è successo ai presidi no tav (Borgone 2010, Bruzolo 2010, Vaie 2013) . La concomitanza tra questi eventi incendiari e l’avanzamento delle opere legate al tav ci lascia quantomeno perplessi, considerando che con il nuovo anno sono previsti interventi sulla tratta nazionale che coinvolgeranno l’area di Avigliana.\r\n\r\nUn altro spunto di riflessione proviene dall’analisi della storia recente del nostro territorio: non è la prima volta che luoghi di socialità e autogestione subiscono attacchi di varia natura da parte di gruppi politici che fanno dell’odio e della violenza i loro unici strumenti. Ricordiamo le bombe carta e le scritte leghiste ai danni dello spazio sociale Takuma, sempre ad Avigliana. Lasciare agibilità politica, più o meno consapevolmente, a certi soggetti alla lunga può creare conseguenze ben più gravi del peso che ha la loro presenza in piazza. 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Libertà che nell’attuale ordinamento richiede, in caso di manifestazioni pubbliche, solo l’obbligo di preavviso alla polizia, obbligo che, se evaso, non necessariamente prevede una sanzione.\r\nD’ora in poi l’agibilità politica dei movimenti sarà sottoposta alla spada di Damocle di una possibile denuncia per violazione della nuova legge, che colpirà anche chi sarà riconosciut* come partecipante.\r\nÈ una china scivolosa, che, negli anni, di legge in legge, sta limitando seriamente la libertà di manifestare nel nostro paese.\r\nUn’ulteriore prova, se mai ce ne fosse bisogno, che una svolta autoritaria è perfettamente compatibile con la democrazia parlamentare. Da Adolf Hitler ai giorni nostri.\r\nCe ne ha parlato l’avvocato Gianluca Vitale\r\n\r\nCiao Claudio!\r\nUn ricordo di Claudio Venza, anarchico scomparso il 27 ottobre, nelle parole di Clara Germani, compagna del gruppo Germinal di Trieste\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 18 novembre\r\nore 21 corso Palermo 46\r\nL’urgenza dell’autogestione\r\nL’attualità di Landauer per i movimenti post novecenteschi\r\nNe parleremo con Gianfranco Ragona dell’Università di Torino, autore, tra gli altri, di “Gustav Landauer. Anarchico, ebreo, tedesco”, curatore dell’antologia “La comunità anarchica. Scritti politici”.\r\n\r\n\u003Cmark>No\u003C/mark> alla guerra \u003Cmark>nucleare\u003C/mark>!\r\nSabato 19 novembre\r\nManifestazione antimilitarista\r\nDalle 15 alle 17 \r\nalla Collins Aerospace (ex Microtecnica) di piazza Graf \r\nNella base siciliana di Sigonella le antenne e le apparecchiature che assicurano al Pentagono la trasmissione degli ordini di guerra \u003Cmark>nucleare\u003C/mark> saranno potenziate. In settembre il Dipartimento dell’Aeronautica militare USA ha firmato un contratto del valore di 177 milioni di dollari circa con la società Collins Aerospace, controllata dal colosso militare industriale Raytheon Technologies, per migliorare l’efficienza e garantire la manutenzione del sistema di comunicazione strategico ad alta frequenza.\r\nSigonella è la principale base europea per i droni da spionaggio e da combattimento.\r\nSe dovesse scoppiare la guerra \u003Cmark>nucleare\u003C/mark> il nostro paese sarebbe in prima fila. Bombe atomiche statunitensi sono anche nella basi di Ghedi e di Aviano. \r\nLa Russia dal canto suo ha detto a chiare lettere che, qualsiasi attacco ai territori ucraini occupati e poi annessi alla Russia sarà considerato atto di guerra e, quindi, passibile di risposta \u003Cmark>nucleare\u003C/mark>.\r\nLa possibilità di un’escalation bellica devastante è sempre più forte.\r\nSempre più urgente è rinforzare l’opposizione alla guerra e al militarismo.\r\nGettare sabbia nel motore del militarismo è possibile. Le basi della guerra sono a due passi dalle nostre case\r\nPartendo da casa nostra, dallo stabilimento di Collins Aerospace.\r\nChiusura e riconversione dell’industria bellica!\r\n\u003Cmark>No\u003C/mark> alla città dell’aerospazio!\r\n\u003Cmark>No\u003C/mark> alla Nato a Torino!\r\n\u003Cmark>No\u003C/mark> alle spese militari!\r\nVenerdì 2 dicembre sciopero generale contro la guerra e l’economia di guerra!\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail",[565],{"field":101,"matched_tokens":566,"snippet":535,"value":563},[135,15],{"best_field_score":158,"best_field_weight":333,"fields_matched":35,"num_tokens_dropped":49,"score":568,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":49},"1157451471172665457",{"document":570,"highlight":582,"highlights":590,"text_match":330,"text_match_info":595},{"comment_count":49,"id":571,"is_sticky":49,"permalink":572,"podcastfilter":573,"post_author":391,"post_content":574,"post_date":575,"post_excerpt":54,"post_id":571,"post_modified":576,"post_thumbnail":577,"post_title":578,"post_type":438,"sort_by_date":579,"tag_links":580,"tags":581},"69762","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-4-giugno-limbroglio-delle-energie-alternative-no-tav-verso-la-marcia-del-12-maggio-la-citta-degli-esclusi-antimilitarismo/",[391],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Eppure sono fatti che non hanno un peso adeguato dentro il dibattito dell’ecologismo main stream.\r\nNe parliamo con Giammarco\r\n\r\nVerso la marcia popolare No Tav del 12 giugno\r\nL’accelerazione impressa all’avanzare dei cantieri in Val Susa è il segno che il governo intente mettere il turbo anche su questo fronte, in un crescendo di violenza ed occupazione militare del territorio, che spera sia di monito a tutte le popolazioni che in questi anni si sono battute contro discariche, inceneritori, megainfrastrutture, grandi navi, etc… \r\nIl governo vuole, costi quel che costi, imporre con la forza la realizzazione di una nuova linea ferroviaria inutile, costosissima, nociva per la salute e il territorio.\r\nIn ballo c’è molto più di un treno. In ballo c’è la necessità di piegare e disciplinare un movimento che lotta da 30 anni. \r\n\r\nLa città degli esclusi\r\nArgo, ToNite, sgomberi e riqualificazioni escludenti in Aurora e Barriera\r\nUn confronto sulla stretta relazione tra i progetti di riqualificazione escludente tra Aurora e Barriera e la crescita dei dispositivi di repressione e controllo sul territorio.\r\nIl nuovo studentato, le universiadi, lo sgombero del Balon e delle baraccopoli rom… lo spazio rubato ai poveri.\r\nAnticipiamo con Francesco Migliaccio, alcuni dei temi dell’assemblea che si terrà giovedì 10 sotto la tettoia dei contadini a Porta Palazzo.\r\n\r\n2 giugno. Una piazza antimilitarista\r\nPer il secondo anno consecutivo i militari hanno deciso di disertare piazza castello, rifugiandosi tra le mura della Caserma Montegrappa per le celebrazioni militariste del 2 giugno.\r\nGli antimilitaristi, come ogni anno, non sono mancati all’appuntamento, cui hanno partecipato centinaia di persone. 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","9 Giugno 2021","2021-06-09 14:56:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/00-damico-200x110.jpg","Anarres del 4 giugno. L’imbroglio delle energie alternative. No Tav: verso la marcia del 12 maggio. La città degli esclusi, antimilitarismo...",1623245598,[],[],{"post_content":583,"post_title":587},{"matched_tokens":584,"snippet":585,"value":586},[15],"rinnovabile hanno ben poco (gas, \u003Cmark>nucleare\u003C/mark>, biomasse, ecc.) e che nascondono","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Siamo di fronte all'ennesima vittima delle frontiere, delle prigioni per senza documenti, della violenza di stato contro le persone razzializzate.\r\nLa storia del CPR di Torino è segnata da tante vite spezzate… Fathi, Feisal, Musa e i tanti i cui corpi sono segnati dalle botte, dai tagli autoinflitti per sfuggire alla deportazione.\r\nIl CPR è una discarica sociale, dove vengono raccolti i nemici di una guerra non dichiarata ma ferocissima. L’Ospedaletto è un non luogo, il nome allude alla cura ma rimanda agli antichi ospitali per poveri. Un lazzaretto per indesiderabili.\r\n\r\nLe sinistre seduzioni del nazionalismo\r\nI nazionalismi, nonostante l’affermarsi di dinamiche di governance transnazionali, o, fors’anche, proprio in virtù dello spaesamento che ne deriva, lungi dallo scomparire, si sono rinforzati.\r\nLe divise da parata, le bandiere, le medaglie non sono il mero retaggio di un passato più retorico e magniloquente del nostro presente da supermercato, ma la rappresentazione sempre attuale che lo Stato da di se stesso.\r\nIn questa puntata di Anarres ve ne parleremo a partire dall’approccio di Rudolf Rocker nel suo “nazionalismo e cultura”.\r\nHa introdotto il tema David Bernardini, curatore, con Devis Colombo, della raccolta di scritti “Contro la corrente”, realizzata per Eleuthera” e di “Contro le ombre della notte”, uscito per i tipi di Zero in condotta. (ore 11,45)\r\n\r\nL’eterna tentazione dell’atomo. 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo\r\n\r\np { margin-bottom: 0.25cm; line-height: 115% }a:link { so-language: zxx }",{"matched_tokens":615,"snippet":616,"value":616},[15],"Anarres del 28 maggio. Musa e gli altri. Contro le seduzioni del nazionalismo: Rudolf Rocker. 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Il segnale radio viene inviato via web a Torino, e da lì diffuso via etere e online.\r\nLo studio mobile permette non solo di ritrovarsi nel cuore della Valle, ma anche, come succederà negli anni a venire in più occasioni, di spostarsi e ritrovarsi a trasmettere direttamente nei luoghi in cui infuria la lotta, dalla roulotte installata nel cuore della Libera Repubblica della Maddalena nel 2011 al presidio Gravela nel 2012.\r\n\r\nAttivisti, esperti, cittadini e cittadine, comitati locali, in molti sono passati in diretta, e in questi tre anni Radio NOTAV è diventato un punto di riferimento radiofonico importante, dove si raccontano le esperienze di lotta e di resistenza valligiana.\r\n\r\nNel corso del tempo è stato spontaneo per la redazione ritrovare nella lotta valsusina analogie e somiglianze con altre lotte, e la rubrica “La Terra Trama” si è impegnata così a raccogliere e diffondere la testimonianza di tante altre lotte contro le nocività attive in Italia e non solo: dalla lotta No Muos in Sicilia all'opposizione popolare contro la realizzazione del Terzo Valico tra Piemonte e Liguria, da Notre Dames de Landes alle lotte contro inceneritori e discariche, contro la devastazione nucleare, e poi ancora l'Expo, la Brebemi, la Pedemontana e altre infrastrutture simili e tanto altro.","31 Luglio 2014","2018-10-24 18:09:05","Radio Notav",1406795686,[634],"http://radioblackout.org/tag/radio-no-tav/",[636],"radio no tav",{"post_content":638,"tags":642},{"matched_tokens":639,"snippet":640,"value":641},[135],"e non solo: dalla lotta \u003Cmark>No\u003C/mark> Muos in Sicilia all'opposizione popolare","http://www.radionotav.info/\r\nL'esperienza di radio NOTAV nasce il 10 dicembre 2010 negli studi di Radio Blackout (105,250 FM), in Via Cecchi 21 a Torino.\r\nC'è la necessità di informare e denunciare via radio quanto avviene in Valle di Susa, e raccontare la lotta popolare che da vent'anni si oppone alla costruzione della linea ad Alta Velocità, il famigerato TAV.\r\n\r\nDagli studi di Torino la trasmissione si sposta direttamente in Valle: grazie ai tecnici della radio si costruisce uno studio mobile, che viene installato a Bussoleno. 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