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A Torino, tra le città più inquinate d’Italia, il problema è reale. L’aria che respiriamo è avvelenata da traffico automobilistico, emissioni venefiche delle fabbriche, inceneritore spara diossina. La vicenda Eternit ci ricorda che industriali e governanti sono disposti a sacrificare la vita di migliaia di persone pur di fare profitti.\r\n\r\nIn questa città altrettanto reale è la condizione di povertà e precarietà di chi vive segregato nei cosiddetti “campi nomadi” e per sopravvivere è costretto a svolgere attività lavorative sotto-costo, tra cui la rottamazione del rame rivenduto per pochi euro ai grossisti, i soli a trarne ampi guadagni.\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Cecilia, attivista antirazzista, che ben conosce la realtà del campo di Lungo Stura Lazio.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2015.02 06 cecilia rom\r\n\r\nLa questione ha radici lontane. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale lo Stato italiano ha imposto a Rom e Sinti sfuggiti alle persecuzioni nazifasciste la collocazione in “campi di transito”. Nel tempo questi campi sono diventati l’unico orizzonte, sia pur precario, per queste persone. Luoghi dove si è realizzato un vero apartheid, ghetti dove la precarizzazione abitativa, lavorativa, esistenziale si è istituzionalizzata.\r\nSu Rom e Sinti la destra xenofoba e razzista ha speculato e continua a speculare, indicandoli come responsabili dei problemi degli “italiani” delle periferie, fomentando odio e guerra tra poveri. L’altra faccia della medaglia sono i lauti profitti incamerati da chi, tra appalti e mazzette, gestisce i campi nomadi. La cosiddetta sinistra ha fatto le stesse politiche. A Roma l’inchiesta Mafia Capitale ha rivelato l’accordo tra il fascista Carminati e certe cooperative sociali targate PD per dividersi la torta della gestione dei campi.\r\nA Torino negli ultimi anni vi sono stati gravissimi episodi di intolleranza verso individui e gruppi rom: dal rogo doloso del campo di via Vistrorio del 2007, al pogrom della Continassa del 9 dicembre 2011, svoltosi al termine di una manifestazione alla quale parteciparono anche esponenti del PD. L’anno successivo, l’area della Continassa fu svenduta dal comune di Torino alla Juventus per costruirvi sede direzionale, campi di allenamento, palazzi etc…\r\nLo scorso autunno Forza Nuova ha promosso a Mirafiori, in via Artom, manifestazioni contro famiglie rom, profughe di guerra in Bosnia, stanziate al parco Colonnetti.\r\nDi recente le istituzioni cittadine hanno iniziato a parlare di “superamento” dei campi nomadi. In realtà non è in programma alcuna soluzione duratura affinché chi è costretto a vivere in un ghetto possa trovare una casa e vivere senza controlli né tutele. Da un anno il comune ha avviato lo “svuotamento condiviso” (cioè sgombero) del campo di Lungo Stura Lazio, attraverso rimpatri assistiti o ricollocazione delle famiglie in situazioni di “housing sociale temporaneo”. Chi vive in questi luoghi è sottoposto a regole da collegio infantile, indice del razzismo di chi identifica “l’emersione dai campi” con una “missione civilizzatrice”. Tra due anni chi non potrà pagare affitti esosi sarà rigettato in strada, mentre chi non rientra nel progetto finirà in strada già a metà marzo, quando lo sgombero sarà terminato.\r\nQuesta situazione assicura profitti alla cordata di enti che hanno vinto l’appalto milionario per Lungo Stura: Valdocco, Liberitutti, Terra del Fuoco, Stranaidea, AIZO, oltre alla Croce Rossa che prende quasi 400.000 euro solo per presidiare le aree sgomberate!\r\nIl ciclo campi-sgomberi-social housing è un business che garantisce profitti sicuri ai soliti noti. Nel 2008 un gruppo di famiglie del campo di via Germagnano si era trovato da solo una risposta al bisogno abitativo, occupando uno stabile in via Pisa, ma dopo pochi giorni fu sgomberato dalla polizia e riportato al campo. 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Tra due anni chi non potrà pagare affitti esosi sarà rigettato in strada, mentre chi non rientra nel progetto finirà in strada già a metà marzo, quando lo sgombero sarà terminato.\r\nQuesta situazione assicura profitti alla cordata di enti che hanno vinto l’appalto milionario per Lungo Stura: Valdocco, Liberitutti, Terra del Fuoco, Stranaidea, AIZO, oltre alla Croce Rossa che prende quasi 400.000 euro solo per presidiare le aree sgomberate!\r\nIl ciclo campi-sgomberi-social housing è un business che garantisce profitti sicuri ai soliti noti. Nel 2008 un gruppo di famiglie del campo di via Germagnano si era trovato da solo una risposta al bisogno abitativo, occupando uno stabile in via Pisa, ma dopo pochi giorni fu sgomberato dalla polizia e riportato al campo. 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Casa per tutti e tutte!\r\n\r\n\r\n\r\npunto info antirazzista\r\nTorino lunedì 9 febbraio dalle 17\r\nvia Garibaldi / p. za Palazzo di Città\r\ngattonerogattorosso@inventati.org",[202],{"field":142,"matched_tokens":203,"snippet":199,"value":200},[91],{"best_field_score":152,"best_field_weight":153,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":31,"score":177,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":104},{"document":206,"highlight":218,"highlights":223,"text_match":150,"text_match_info":226},{"comment_count":31,"id":207,"is_sticky":31,"permalink":208,"podcastfilter":209,"post_author":78,"post_content":210,"post_date":211,"post_excerpt":37,"post_id":207,"post_modified":212,"post_thumbnail":213,"post_title":214,"post_type":116,"sort_by_date":215,"tag_links":216,"tags":217},"15345","http://radioblackout.org/podcast/bruciano-i-rifiuti-e-le-nostre-vite/",[78],"Lo hanno fatto partire di nascosto. Volevano, l’hanno detto chiaro, evitare guai con chi non era d’accordo che una mostruosa macchina spara diossina entrasse in funzione al Gerbido, a due passi da Mirafiori, Grugliasco, Beinasco.\r\nCosì venerdì scorso, senza nessun annuncio ufficiale, è partito l’inceneritore di Torino. Un’altra follia ai danni della nostra salute, utile solo ad ingrassare gli interessi di chi lucra sulla costruzione e gestione di questi impianti di morte. Il giocattolone entrato in funzione al Gerbido, pudicamente chiamato “termovalorizzatore”, ci è costato 375 milioni di euro. Chi lo ha costruito, la TRM, all’80% di proprietà Iren e l’organismo di controllo, l’ATO, a guida Foietta, promettono elettricità per 175.000 case. Peccato che in Piemonte il fabbisogno energetico sia pienamente soddisfatto dalle centrali esistenti, peccato che la raccolta differenziata si sia bloccata, peccato che il costo dell’imposta sui rifiuti sia destinato ad aumentare per coprire i costi del camino spara diossina del Gerbido.\r\nUn doppio spreco: uno spreco di soldi, uno spreco di materiali preziosi che potrebbero essere riusati e riciclati invece di andare in fumo. Se a questo aggiungiamo il fatto che in fumo ci va anche la nostra salute abbiamo un’idea del business che si è consumato ai danni di tutti per il profitto dei soliti pochi.\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Maurizio Zicanu, del coordinamento contro gli inceneritori, che ci ha aiutati a capirne di più.\r\nAscolta la sua intervista:\r\n2013 04 26 zicanu inceneritore","27 Aprile 2013","2018-10-17 22:59:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/04/inceneritore-2-200x110.jpg","Bruciano i rifiuti e le nostre vite",1367081439,[],[],{"post_content":219},{"matched_tokens":220,"snippet":221,"value":222},[127],"nessun annuncio ufficiale, è partito \u003Cmark>l’inceneritore\u003C/mark> di Torino. Un’altra follia ai","Lo hanno fatto partire di nascosto. 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