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Filo e Ale ci hanno parlato delle violenze che le persone trans e \u003Cmark>non\u003C/mark> \u003Cmark>binary\u003C/mark> sono costrett* a subire nel delicato momento dell'inizio della transizione, dalla violenza dell'attesa (i tempi, attualmente, per un primo colloquio vanno dai 9 ai 12 mesi), alla violenza dell'approccio patologizzante e standardizzato che il Centro offre, tra carenza e mancanza di formazione del personale, senza dimenticare l'impossibilità dell'accesso alle persone migranti senza documenti. 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Si tratta delle azioni antifasciste organizzate per contrapporsi alla giornata dell'Onore, una celebrazione che vede nazisti di tutta Europa convergere ogni anno nella capitale ungherese per celebrare l'ultima resistenza delle SS contro l'Armata rossa durante i combattimenti in Ungheria della seconda Guerra Mondiale. Diversi compagni e compagne italiani, tra cui Ilaria, Gabri e Gino, sono stati arrestati nel corso della vendetta dello Stato ungherese, che sostiene politicamente i neonazisti e ha fatto di tutto per perseguire chi si era opposto alla loro sfilata nel 2023.\r\n\r\nLa magistratura ungherese ha trovato terreno fertile in Germania, dove da anni è in corso una campagna repressiva che ha l'obiettivo di disarticolare le componenti più determinate del movimento antifascista tedesco: l'anno scorso Maja, arrestata in Germania, è stata portata in Ungheria durante un'estradizione lampo, e si trova da quasi un anno in condizioni detentive terrificanti - aggravate dall'assoluto disprezzo delle autorità ungheresi per la sua tutela di persona non binary - ed in isolamento. Rischia di 24 anni di carcere. Circa una decina di altri compagni e compagne tedeschi si trovavano fino a lunedì ancora latitanti; 7 di loro si sono adesso costituiti, dichiarando di voler di combattere apertamente, seppur dal carcere, contro la possibilità dell'estradizione e contro la criminalizzazione delle pratiche antifasciste. Il movimento antifascista tedesco dichiara che \"la decisione di consegnarsi non deve essere vista né come una debolezza da parte degli e delle imputati/e né come una capitolazione nei confronti delle autorità inquirenti. Si tratta piuttosto di un passo autodeterminato verso un nuovo capitolo di questo procedimento. Proprio come la clandestinità, anche la decisione di andare in prigione può essere politica - non di propria volontà, ma di propria scelta. Perché nella storia del movimento la galera è sempre stato un luogo di confronto, di lotta politica e sociale. Siamo solidali con tutti i nostri coimputati, sia in carcere che fuori. Vi auguriamo di essere forti per tutto ciò che ci aspetta. Così come le autorità non sono riuscite a toglierci la libertà o a metterci all'angolo negli ultimi due anni, non riusciranno a spezzare le nostre convinzioni, a dividerci o a metterci l'uno contro l'altro negli anni a venire. Siamo al fianco di tutti gli antifascisti che si impegnano per un mondo libero dall'oppressione, dallo sfruttamento e dalla violenza. Non lasciatevi scoraggiare.\"\r\n\r\nAi microfoni di Radio Blackout Lukas B., avvocato di una delle compagne arrestate lunedì. 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Leone XIII fu il papa della Rerum Novarum cupiditas, l’enciclica con cui venne formulata la dottrina sociale della chiesa cattolica, basata sulla collaborazione di classe in opposizione alla guerra di classe. In questa stessa enciclica vi è una critica dei processi di industrializzazione, che oggi, in tempi mutati potrebbe avere una forte eco.\r\nInoltre un agostiniano sul soglio di Pietro, con l’insistito ruolo della grazia divina come necessaria ispirazione al bene, può rappresentare una forte alternativa alle chiese evangeliche, che stanno scalzando il cattolicesimo sia in Sud America che in Africa.\r\nNe abbiamo parlato con Giorgio Sacchetti, docente di storia all’Università di Firenze\r\n\r\nReferendum. 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Un modo per aggirare i diritti TV, dato che Tennis Australia non aveva la licenza completa per tutte le partite.\r\nCaos diritti TV nel calcioOggi seguire il calcio è difficile e costoso: partite spezzettate su mille piattaforme, biglietti allo stadio carissimi. I tifosi subiscono, senza voce in capitolo. Aumentano inoltre le operazioni contro lo streaming illegale. I club vendono i diritti alle emittenti senza pensare ai tifosi. I campionati più seguiti si prendono la fetta grossa, agli altri sport restano pochi spiccioli.\r\nSerie A Femminile: Poule ScudettoDal primo marzo parte la seconda fase del campionato: le prime cinque squadre si giocano il titolo, le ultime si battono per la salvezza, in vista di una riforma che allargherà la Serie A a 12 squadre.\r\nNovità dal mondo del calcio femminile\r\n\r\n\r\n \tTems, cantante nigeriana, è diventata proprietaria di un club MLS.\r\n \tIn Olanda nasce Hera United, primo club professionistico senza squadra maschile. Un tentativo concreto di cambiare un sistema ancora dominato da logiche maschili.\r\n \tRubiales condannato a stare lontano da Hermoso e a pagare una multa ridicola, nonostante la gravità del gesto avvenuto in mondovisione.\r\n \tIl Brighton sta progettando il primo stadio dedicato solo alla squadra femminile: apertura prevista entro il 2027-28.\r\n\r\n\r\n \t\r\nPer la prima volta, la Panini ha pubblicato un album di figurine dedicato solo al calcio femminile. È stato subito un successo, ma non sono mancati i soliti commenti sessisti.\r\n\r\n\r\nVerso l'8 marzo\r\nMARZO - SCIOPERO TRANSFEMMINISTA\r\nLo sport popolare costruisce protagonismo e abbatte la competizione performativa!\r\n\r\nSiamo un insieme di persone che attraversano il mondo dello sport popolare torinese e che sentono il bisogno di ritrovarsi per riflettere e discutere di come lo sport intersechi le questioni di genere. \r\n\r\nSe abbiamo sentito l' esigenza di ritrovarci al di fuori delle nostre realtà sportive di riferimento è perché il modo in cui la tematica viene trattata in quelle sedi non ci basta. Abbiamo sete di altro e bisogno di fare rete!\r\n\r\nPer questo, l' 8 marzo scendiamo in piazza assieme all’Aurora Vanchiglia Transfemminista, una squadra di calcio popolare di quartiere, con le gambe nei campi e nelle strade di Torino e con la testa e il cuore nelle lotte intersezionali e internazionali.\r\n\r\nPer anni, l'AVT ha lavorato per costruire uno spazio sicuro e ampio, che proponga un calcio transfemminista, non femminile! \r\n\r\nL'AVT porta in campo corpi trans, non binari e cis che, giocando assieme, fanno socialità e movimento sociale, costruendo uno spazio di cura in cui si pratica un calcio diverso da quello proposto dai più.\r\n\r\nQuesta è l'idea di sport popolare che ci fa da orizzonte di riferimento, perchè, fintanto che continueremo a pensare lo sport popolare come semplice sport a basso costo, continueremo a perdere dei pezzi importanti per la strada, costruendo un'idea di accessibilità che parla solo delle questioni di classe. \r\n\r\nL'internazionalità delle lotte non può rimanere solo uno slogan, perché i pezzi che perdiamo per strada sono persone. Persone che spariscono dagli spazi che hanno fatto loro violenza e persone i cui corpi non si incastrano con i requisiti richiesti da quei luoghi che consideriamo liberati!\r\n\r\nIl nostro desiderio è di portare sui campi, sui ring e per le strade, la nostra gentile rivoluzione: giocare per il gusto di giocare, essere un luogo di sperimentazione sportiva e sociale, avere rispetto per le persone avversarie ed avere cura delle splendide unicità che ci compongono.\r\n\r\nLe nostre corpe, ancora oggi, non sono ritenute degne, adatte e capaci di praticare uno sport maschio, macho, violento e performativo. E meno male! Noi pratichiamo un altro sport, quello in cui conta più il percorso che l’arrivo, quello in cui si colpiscono menti, palloni e patriarcato, quello in cui chiunque trova casa dando quello che può, se può.\r\n\r\nAnche noi esistiamo e facciamo sport, uno sport necessariamente diverso da quello mainstream, che deve e può essere di tutt3, anche nostro! È di chi fa due porte con le felpe in cortile, è di chi sente i sussulti allo stomaco guardando le moviole, è di chi lo usa per fare attività fisica e relazioni sociali, è di chi si diverte a praticarlo, è di chi crede in una squadra come in una persona amica.\r\n\r\nQuesto 8 marzo, scendiamo in piazza anche come soggetti non conformi e sportivi, per rivendicare le nostre fortune e le nostre fatiche, in questo mondo sportivo binario, patriarcale, razzista e capitalista.\r\n\r\nQuesto 8 marzo, ricordiamo quanta strada c’è ancora da fare perché lo sport popolare sia davvero un contenitore equo e libero da convinzioni e pratiche sociali oppressive, che costituiscono ostacoli all'accessibilità.\r\n\r\nChe viva lo sport popolare, gli spazi per praticarlo, e le persone che lo rendono possibile!\r\n\r\nBuon 8 marzo di lotta!","27 Aprile 2025","2025-04-27 22:25:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/podcast_PODCAST-APP-COVER-copia-200x110.png","SPOT - AURORA VANCHIGLIA TRANSFEMMINISTA: 8 MARZO SCIOPERO TRANSFEMMINISTA",1745792704,[],[],{"post_content":223},{"matched_tokens":224,"snippet":226,"value":227},[62,225],"binari","porta in campo corpi trans, \u003Cmark>non\u003C/mark> \u003Cmark>binari\u003C/mark> e cis che, giocando assieme,","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/puntata-5-marzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nAustralian Open e Avatar AIDurante gli Australian Open, alcuni match sono stati trasmessi gratis su YouTube usando avatar animati creati con l'intelligenza artificiale, stile Wii Tennis. Un modo per aggirare i diritti TV, dato che Tennis Australia \u003Cmark>non\u003C/mark> aveva la licenza completa per tutte le partite.\r\nCaos diritti TV nel calcioOggi seguire il calcio è difficile e costoso: partite spezzettate su mille piattaforme, biglietti allo stadio carissimi. I tifosi subiscono, senza voce in capitolo. Aumentano inoltre le operazioni contro lo streaming illegale. I club vendono i diritti alle emittenti senza pensare ai tifosi. I campionati più seguiti si prendono la fetta grossa, agli altri sport restano pochi spiccioli.\r\nSerie A Femminile: Poule ScudettoDal primo marzo parte la seconda fase del campionato: le prime cinque squadre si giocano il titolo, le ultime si battono per la salvezza, in vista di una riforma che allargherà la Serie A a 12 squadre.\r\nNovità dal mondo del calcio femminile\r\n\r\n\r\n \tTems, cantante nigeriana, è diventata proprietaria di un club MLS.\r\n \tIn Olanda nasce Hera United, primo club professionistico senza squadra maschile. Un tentativo concreto di cambiare un sistema ancora dominato da logiche maschili.\r\n \tRubiales condannato a stare lontano da Hermoso e a pagare una multa ridicola, nonostante la gravità del gesto avvenuto in mondovisione.\r\n \tIl Brighton sta progettando il primo stadio dedicato solo alla squadra femminile: apertura prevista entro il 2027-28.\r\n\r\n\r\n \t\r\nPer la prima volta, la Panini ha pubblicato un album di figurine dedicato solo al calcio femminile. È stato subito un successo, ma \u003Cmark>non\u003C/mark> sono mancati i soliti commenti sessisti.\r\n\r\n\r\nVerso l'8 marzo\r\nMARZO - SCIOPERO TRANSFEMMINISTA\r\nLo sport popolare costruisce protagonismo e abbatte la competizione performativa!\r\n\r\nSiamo un insieme di persone che attraversano il mondo dello sport popolare torinese e che sentono il bisogno di ritrovarsi per riflettere e discutere di come lo sport intersechi le questioni di genere. \r\n\r\nSe abbiamo sentito l' esigenza di ritrovarci al di fuori delle nostre realtà sportive di riferimento è perché il modo in cui la tematica viene trattata in quelle sedi \u003Cmark>non\u003C/mark> ci basta. 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Di fronte all'ascesa delle megalopoli e all'onnipresenza dello Stato, è vitale indagare il passato per rintracciare i tratti essenziali di una pratica municipalista etica ed ecologica che ci consenta di riconfigurare – e in fretta – il vivere in società.” (Murray Bookchin)\r\nIn questo libro recentemente editato da Eleuthera, Bookchin offre una particolare ricostruzione dello sviluppo urbano, la cui tesi è che le città non siano sempre state quelle concentrazioni utili a facilitare gli scambi capitalistici e il consumo individuale, ma siano piuttosto state il locus della convivenza, del confronto e della democrazia diretta. Non a caso la città, prima di trasformarsi in megalopoli, si è a lungo basata sul mutualismo più che sulla competizione.\r\nCe ne ha parlato Francesco Codello \r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nMartedì 24 ottobre\r\nore 17,30/20\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nInaugurazione con aperitivo di:\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\nIl 24 e poi… ogni martedì dalle 17,30 alle 20 \r\n\r\nVenerdì 27 ottobre\r\nore 21\r\nradio Blackout\r\nvia Cecchi 21A\r\nTorino città delle armi?\r\nLa nascita del nuovo Polo bellico, la mostra-mercato di caccia e droni da guerra, lo sbarco della Nato sotto la Mole.\r\nAnalisi e prospettive di lotta verso le giornate di informazione e lotta del 4 e del 18 novembre\r\n\r\nSabato 4 novembre\r\nNessuna festa per un massacro\r\nManifestazione antimilitarista \r\nore 15,30 in via Roma 100 di fronte alla galleria San Federico, sede del distretto aerospaziale del Piemonte, tra i promotori dell'Aerospace and defence meetings, mostra-mercato dell'industria aerospaziale di guerra e del nuovo Polo bellico a Torino. \r\nContestiamo la città delle armi! \r\nContestiamo la cerimonia militarista del 4 novembre. \r\n\r\nSabato 18 novembre\r\nDisertiamo la guerra!\r\nOre 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nCorteo Antimilitarista\r\n\r\nDisertiamo la guerra!\r\n- No all'aerospace and defence meetings!\r\n- No all’industria bellica\r\n- No alla Città dell’aerospazio!\r\n- No alla Nato a Torino! \r\n- No alla guerra e all'economia di guerra\r\n- Siamo e saremo ovunque a fianco delle popolazioni vittime delle guerra\r\n- Contro tutti gli imperialismi: né con la Russia né con la NATO. \r\n- Sosteniamo chi si oppone alla guerra in Russia e in Ucraina! 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E a volte nei reticolati restano impigliati brandelli di nomi.\r\nSenza titolo di viaggio narra di un’esplorazione di genere e spesso la canta, perché qui dentro c’è la punk e la folk. Un testo in bilico tra prosa e canzonette, dove s’alternano amarcord siculo-torinesi, teoria transfemminista e teatro di rivista, con le benedizioni di Judith Butler e Petrolini.\r\n«La coscienza di sé, la ribellione ai diktat di genere, la gragnuola di coming out, l’autodeterminazione, la lotta contro la transfobia, sono tappe di un viaggio verso la riappropriazione e l’autogoverno dei corpi, degli spazi, dei tempi e dei territori, per vivere relazioni fuori dal dominio patriarcale e capitalista!»\r\nNe abbiamo parlato con l’autrice Filomena Sottile\r\n\r\nDall’urbanizzazione alle città\r\n“In un'epoca in cui l'urbanizzazione ha orrendamente sfigurato il mondo, io intendo redimere la città, esplorarla \u003Cmark>non\u003C/mark> come il fenomeno corrosivo che è diventata ma come quella manifestazione unica di vita comunitaria – riemersa più volte nella storia – che ha dato vita a forme di libertà autenticamente democratiche. Di fronte all'ascesa delle megalopoli e all'onnipresenza dello Stato, è vitale indagare il passato per rintracciare i tratti essenziali di una pratica municipalista etica ed ecologica che ci consenta di riconfigurare – e in fretta – il vivere in società.” (Murray Bookchin)\r\nIn questo libro recentemente editato da Eleuthera, Bookchin offre una particolare ricostruzione dello sviluppo urbano, la cui tesi è che le città \u003Cmark>non\u003C/mark> siano sempre state quelle concentrazioni utili a facilitare gli scambi capitalistici e il consumo individuale, ma siano piuttosto state il locus della convivenza, del confronto e della democrazia diretta. \u003Cmark>Non\u003C/mark> a caso la città, prima di trasformarsi in megalopoli, si è a lungo basata sul mutualismo più che sulla competizione.\r\nCe ne ha parlato Francesco Codello \r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nMartedì 24 ottobre\r\nore 17,30/20\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nInaugurazione con aperitivo di:\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\nIl 24 e poi… ogni martedì dalle 17,30 alle 20 \r\n\r\nVenerdì 27 ottobre\r\nore 21\r\nradio Blackout\r\nvia Cecchi 21A\r\nTorino città delle armi?\r\nLa nascita del nuovo Polo bellico, la mostra-mercato di caccia e droni da guerra, lo sbarco della Nato sotto la Mole.\r\nAnalisi e prospettive di lotta verso le giornate di informazione e lotta del 4 e del 18 novembre\r\n\r\nSabato 4 novembre\r\nNessuna festa per un massacro\r\nManifestazione antimilitarista \r\nore 15,30 in via Roma 100 di fronte alla galleria San Federico, sede del distretto aerospaziale del Piemonte, tra i promotori dell'Aerospace and defence meetings, mostra-mercato dell'industria aerospaziale di guerra e del nuovo Polo bellico a Torino. \r\nContestiamo la città delle armi! \r\nContestiamo la cerimonia militarista del 4 novembre. \r\n\r\nSabato 18 novembre\r\nDisertiamo la guerra!\r\nOre 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nCorteo Antimilitarista\r\n\r\nDisertiamo la guerra!\r\n- No all'aerospace and defence meetings!\r\n- No all’industria bellica\r\n- No alla Città dell’aerospazio!\r\n- No alla Nato a Torino! \r\n- No alla guerra e all'economia di guerra\r\n- Siamo e saremo ovunque a fianco delle popolazioni vittime delle guerra\r\n- Contro tutti gli imperialismi: né con la Russia né con la NATO. \r\n- Sosteniamo chi si oppone alla guerra in Russia e in Ucraina! Apriamo le frontiere ad obiettori e disertori\r\n- No all’invio di armi!\r\n- Contro la guerra a profughi e migranti in mare e in montagna. \r\n- Distruggiamo le frontiere!\r\n- No alle missioni militari all’estero\r\n- No alle spese militari e alla militarizzazione delle nostre città\r\n- Contestiamo la propaganda militarista, la retorica patriottica, la guerra e chi la a(r)ma\r\n- Contro tutti gli eserciti per un mondo senza frontiere. \r\nAssemblea Antimilitarista\r\n\r\nMartedì 28 novembre\r\nore 12 \r\nPresidio all'Oval in via Matté Trucco 70\r\nNo ai mercanti d’armi! No al Polo Bellico\r\n\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\n(A) distro e SeriRiot\r\nlibri, riviste, dcocumenti, maglietti, manifesti...\r\nogni martedì dalle 17,30 alle 20\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[283],{"field":83,"matched_tokens":284,"snippet":280,"value":281},[62,195],{"best_field_score":203,"best_field_weight":119,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":40,"score":204,"tokens_matched":32,"typo_prefix_score":32},{"document":287,"highlight":301,"highlights":306,"text_match":201,"text_match_info":309},{"comment_count":40,"id":288,"is_sticky":40,"permalink":289,"podcastfilter":290,"post_author":291,"post_content":292,"post_date":293,"post_excerpt":46,"post_id":288,"post_modified":294,"post_thumbnail":295,"post_title":296,"post_type":188,"sort_by_date":297,"tag_links":298,"tags":300},"77728","http://radioblackout.org/podcast/dalla-voce-di-una-protagonista-del-mondo-dei-sex-workers-pensieri-critici-sul-sesso-e-sulla-liberta/",[136],"giornalemalandrino","Migliaia di sex workers in corteo, pochi giorni fa a Madrid, per protestare contro il disegno di legge che propone di ampliare la definizione di sfruttamento della prostituzione. La nuova norma, se approvata, penalizzerebbe i clienti e proprietari di sex club con multe e pene fino a quattro anni di carcere.\r\n\r\nSulla prostituzione in Spagna, così come in Italia, il dibattito è molto acceso. Tra chi punta alla piena legalizzazione e altri gruppi, comprese alcune femministe, che si oppongono alla “normalizzazione” del sex work come professione regolamentata.\r\n\r\n\r\n\r\nChi decide di vendere prestazioni sessuali nel mondo rischia di venir marginalizzato dagli stati, che puntano ad abolire la prostituzione perché considerata dannosa per le donne (si declina spesso al femminile nonostante riguardi anche gli uomini, le persone non binarie ecc.). A denunciarlo è il nuovo report del Comitato internazionale dei diritti dei lavoratori del sesso (International Committee on the Rights of Sex Workers in Europe, Icrse)\r\n\r\nOltre l’80% delle persone che operano in questo settore è straniero, in maggioranza senza documenti e non ha la possibilità di aprire una partita Iva o avere dei contratti che consentano loro di avere un posto di lavoro o il permesso di soggiorno.\r\n\r\nLa figura della sex worker viene associata spesso alla vittima di tratta, esortando così i governi ad abolire la prostituzione intesa come sfruttamento e violenza maschile contro le donne. Il rischio però è includere nelle vittime di tratta anche migranti che utilizzano il mercato del sesso come necessità di lavoro, una scelta quindi personale lontana dalle logiche di sfruttamento.\r\n\r\nAbbiamo parlato di lavoro sessuale con Regina Vertebra, sex worker, performer e video maker, alla quale abbiamo chiesto il suo punto di vista sui corpi liberamente espressi, sullo stigma del piacere nella società ancora profondamente cattolica, che penetra anche in luoghi più libertari come gli spazi occupati e ancora sulla vergogna e colpevolizzazione per il desiderio, il corpo e la promiscuità in genere.\r\n\r\nNella puntata, inoltre, abbiamo provato a sfatare alcuni miti sul sex work quali la sacralità del corpo, la volontarietà e la facilità di praticare questo lavoro.\r\n\r\n \r\n\r\nGiornale Malandrino - TTSQT - 14/10/2022","14 Ottobre 2022","2024-11-22 00:48:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/Sew_work_podcast-200x110.jpeg","Dalla voce di una protagonista del mondo dei sex workers, pensieri critici sul sesso e sulla libertà - TuttoSquat 14.10.2022",1665745016,[299],"http://radioblackout.org/tag/tutto-squat-il-giornale-malandrino/",[157],{"post_content":302},{"matched_tokens":303,"snippet":304,"value":305},[62,195],"anche gli uomini, le persone \u003Cmark>non\u003C/mark> \u003Cmark>binarie\u003C/mark> ecc.). 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