","Modena. Seimila alla street parade antimilitarista","post",1761065466,[44,45,46,47],"https://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","https://radioblackout.org/tag/modena/","https://radioblackout.org/tag/non-un-soldo-non-un-soldato/","https://radioblackout.org/tag/street-parade-antimilitarista/",[14,12,16,18],{"post_content":50,"tags":59},{"matched_tokens":51,"snippet":57,"value":58},[52,53,54,55,53,56],"Non","un","soldo","non","soldato","apertura lo striscione “\u003Cmark>Non\u003C/mark> \u003Cmark>un\u003C/mark> \u003Cmark>soldo\u003C/mark> \u003Cmark>non\u003C/mark> \u003Cmark>un\u003C/mark> \u003Cmark>soldato\u003C/mark> per la guerra”.Dopo gli interventi","Una bella giornata di sole per la Street parade antimilitarista promossa dallo Spazio Sociale Libera e dall’Unione Sindacale Italiana.In apertura lo striscione “\u003Cmark>Non\u003C/mark> \u003Cmark>un\u003C/mark> \u003Cmark>soldo\u003C/mark> \u003Cmark>non\u003C/mark> \u003Cmark>un\u003C/mark> \u003Cmark>soldato\u003C/mark> per la guerra”.Dopo gli interventi di apertura contro il riarmo, il nazionalismo, l’esistenza degli eserciti, alle fabbriche d’armi, è partita la street con 18 carri che hanno attraversato la città.Un forte impegno a lottare contro tutte le guerre e chi le arma e le sostiene in ogni dove.Ne abbiamo parlato con Alex di Libera e dell'Usi-CitAscolta la diretta:",[60,62,64,67],{"matched_tokens":61,"snippet":14},[],{"matched_tokens":63,"snippet":12},[],{"matched_tokens":65,"snippet":66},[55,53,54,55,53,56],"\u003Cmark>non\u003C/mark> \u003Cmark>un\u003C/mark> \u003Cmark>soldo\u003C/mark> \u003Cmark>non\u003C/mark> \u003Cmark>un\u003C/mark> \u003Cmark>soldato\u003C/mark>",{"matched_tokens":68,"snippet":18},[],[70,76],{"field":19,"indices":71,"matched_tokens":73,"snippets":75},[72],2,[74],[55,53,54,55,53,56],[66],{"field":77,"matched_tokens":78,"snippet":57,"value":58},"post_content",[52,53,54,55,53,56],3472336863744753700,{"best_field_score":81,"best_field_weight":82,"fields_matched":72,"num_tokens_dropped":30,"score":83,"tokens_matched":84,"typo_prefix_score":30},"6627123986432",14,"3472336863744753778",6,6696,{"collection_name":41,"first_q":16,"per_page":84,"q":16},{"facet_counts":88,"found":22,"hits":125,"out_of":341,"page":11,"request_params":342,"search_cutoff":20,"search_time_ms":82},[89,101],{"counts":90,"field_name":99,"sampled":20,"stats":100},[91,93,95,97],{"count":11,"highlighted":92,"value":92},"anarres",{"count":11,"highlighted":94,"value":94},"black holes",{"count":11,"highlighted":96,"value":96},"la perla di labuan",{"count":11,"highlighted":98,"value":98},"I Bastioni di Orione","podcastfilter",{"total_values":22},{"counts":102,"field_name":19,"sampled":20,"stats":123},[103,105,107,109,111,113,115,117,119,121],{"count":11,"highlighted":104,"value":104},"ENI",{"count":11,"highlighted":106,"value":106},"magia",{"count":11,"highlighted":108,"value":108},"stregoneria",{"count":11,"highlighted":110,"value":110},"greenwashing",{"count":11,"highlighted":112,"value":112},"Andrea Turco",{"count":11,"highlighted":114,"value":114},"Michela Zucca",{"count":11,"highlighted":116,"value":116},"edizioni Porido",{"count":11,"highlighted":118,"value":118},"cultura popolare",{"count":11,"highlighted":120,"value":120},"l'eresia delle femmine ribelli",{"count":11,"highlighted":122,"value":122},"Serhildan! 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/2024-05-31-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\n2 giugno. La Repubblica del militarismo e della guerra\r\nOgni 2 giugno la Repubblica celebra sé stessa con esibizioni militari, parate e commemorazioni. Una “festa” nazionalista e militarista.\r\nIl governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione della guerra.\r\nGuerre di portata planetaria ci stanno portando sull'orlo della terza guerra mondiale. La spirale pare inarrestabile: il conflitto Russia Ucraina rischia di deflagrare in tutta Europa.\r\nL'Italia è direttamente coinvolta con le proprie truppe e con il proprio apparato militare industriale. È in prima fila in conflitti in cui gioca in proprio e in varie alleanze a geografia variabile.\r\nUn processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi. \r\nIniziative di lotta in varie città\r\nFederico dell’assemblea antimilitarista ha presentato la giornata\r\n\r\nFermare le guerre. Una prima riflessione a margine delle acampade studentesche\r\nI movimenti che si sono sviluppati negli ultimi mesi soprattutto nelle università hanno il merito di aver colto il nesso fondamentale tra ricerca accademica ed industria bellica, in un intrecciarsi di interessi che pongono al centro la logica del dominio e quella del profitto, fuori e contro ogni supposta neutralità di un’indagine scientifica che si muove seguendo gli indirizzi dei committenti di turno. Hanno tuttavia un forte limite sia nella definizione degli obiettivi che nelle modalità nel perseguirli.\r\nL’enorme emozione che accompagna l’immane massacro con finalità genocide della popolazione gazawi, finisce con il porre in primo piano solo la critica e il boicottaggio verso lo Stato di Israele, dimenticando che il nostro paese (e le sue università) sono in prima fila in numerosi teatri di guerra, che restano sullo sfondo, avvolti in un oblio pericoloso, che rischia di renderci complici di infiniti orrori. Basti pensare all’Artsakh e al Sudan, due tra le tante guerre cui l’Italia ha contribuito direttamente, fornendo armi e addestratori nel silenzio dei più.\r\n\r\nUna critica reale delle collusioni tra Università e ricerca bellica dovrebbe avere l’obiettivo minimo della cancellazione di accordi di cooperazione con tutte le industrie belliche e tutti gli Stati in guerra. Una critica radicale si dovrebbe interrogare sul ruolo delle Università e sulla necessità di espropriazione permanente di ambiti di studio e ricerca al servizio dell’imperialismo e della logica capitalista. \r\n\r\nLe guerre moderne, non ultima quella cominciata il 7 ottobre tra Israele e Gaza, hanno come principali vittime le popolazioni civili, massacrate per fiaccare il nemico, per indurlo alla resa o alla fuga. \r\nOpporsi alla guerra senza opporsi al militarismo è una prospettiva miope, perché alimenta l’opinione che vi siano eserciti buoni. E non basta mettere la parola “resistenza” al posto di “esercito” per modificare il senso di guerre combattute per assicurarsi il controllo esclusivo di questa o quell’area geografica. 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In base a questo progetto le ragazze, che non erano sottoposte all’obbligo, lo sarebbero al pari dei ragazzi.\r\nNei fatti questa leva in salsa leghista, su base regionale, sarebbe una sorta di servizio civile militarizzato. Salvini disegna un quadro di soldati impegnati in corsi di salvataggio, protezione civile, primo soccorso, protezione dei boschi e un gran numero di altre varie attività. \r\nNel nostro paese il ministro della Difesa Crosetto si è detto nettamente contrario. Crosetto sostiene che una simile ipotesi mai comunque potrebbe riguardare le forze armate, \"che non possono essere pensate come un luogo per educare i giovani, cosa che deve essere fatta dalla famiglia e dalla scuola\".\r\nLe forze armate sono oggi costituite da professionisti altamente specializzati, necessari per le guerre ultratecnologiche che si combattono in ogni dove. La carne da cannone, quando servisse, la si addestrerebbe in fretta, reintroducendo la chiamata obbligatoria.\r\nIn realtà, al di là della propaganda elettorale che contrappone i due alleati in competizione, il compromesso tra le due posizioni è già contenuto nella proposta di Salvini, una proposta che mette a disposizione manodopera gratuita e, insieme, inserisce un nuovo modulo educativo improntato sulla disciplina militare. Facile immaginare uno spazio intermedio tra scuola/lavoro e naja. Un altro orizzonte di militarizzazione dei corpi e delle coscienze.\r\n\r\nContro la militarizzazione delle periferie\r\nBarriera di Milano, ormai da anni, è divenuta un laboratorio dove sperimentare tecniche di controllo sociale prima impensabili, pur di non spendere un soldo per la casa, la sanità, i trasporti, le scuole. In questi anni la spesa militare è costantemente aumentata, le missioni all’estero delle forze armate italiane si sono moltiplicate.\r\nIl governo e i fascisti soffiano sul fuoco della guerra tra poveri italiani e poveri immigrati, per avere mano libera a fare la guerra a noi tutti.\r\nNei quartieri poveri il controllo militare è diventato normale. Anzi! Ogni giorno è peggio.\r\nIntere aree del quartiere vengono messe sotto assedio, con continue retate di persone senza documenti o che vivono grazie ad un’economia informale.\r\nTorino da città dell’auto si sta trasformando in città dei bombardieri e vetrina per turisti.\r\nPresentazione dell’iniziativa antimilitarista che si è tenuta in Barriera il primo giugno.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","3 Giugno 2024","2024-06-03 12:41:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/oops-715x480-1-200x110.jpg","Anarres del 31 maggio. 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A seguire, due racconti tratti dal libro Sherildan!, la lunga intifada kurda in Turchia di Dino Frisullo, edizioni La città del Sole.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Intervista-a-Sakine-Cansiz-due-racconti-di-Dino-Frisullo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 2 h 12.30 - MAGMA vol. 1 (56 minuti) [Radio Blackout]: Podcast della prima puntata di MAGMA, trasmissione sull'hard rock, protometal, doom sporcato di punk, dagli anni '60 fino ad oggi. Alla ricerca di band sconosciute ma esplosive da tutto il mondo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/MAGMA-puntata1_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 3 h 8.30 - Fratelli di Soledad. Lettere dal carcere di George Jackson (14 minuti) [Porfido]: Alcuni estratti dal libro \"Fratelli di Soledad, lettere dal carcere di George Jackson\". Pubblicato nel 1970, contiene l’autobiografia e lettere dal raggio O, e lettere 1964-70. L’autore, George Jackson, è stato un rivoluzionario statunitense. Fra i principali militanti del Black Panther Party (BPP), movimento rivoluzionario afroamericano, fu ucciso da un secondino di San Quentin il 21 agosto del 1971, una settimana dopo che il suo pamphlet intitolato \"Col sangue agli occhi\" riuscì a varcare clandestinamente le porte del penitenziario.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Fratelli-di-Soledad_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 4 h 8.30 - ENI Greenwashing [Titolo originale: Eni: verde come un cane] (30 minuti) [Radio Cane]: Cosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare di ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. L’impressione generale è quella d trovarsi di fronte ad una spaventosa visione “circolare” dell’economia che, più che ad una rivoluzione verde, somiglia ad una spirale senza uscita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/ENI-greenwashing_30-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 h 8.30 - La casa del nulla (30 minuti) [Porfido]: Alcune lettrici di Porfido hanno letto alcuni estratti dal libro La casa del nulla di Giuliano Naria e Rosella Simone.\r\n\r\nPubblicato per la prima volta a metà degli anni ottanta da Tullio Pironti, e riproposto in una versione ridotta nel 1997 con il titolo “I duri”, il testo ha avuto, come i suoi autori, diverse vicissitudini, ma rimane un testo fondamentale per capire gli anni settanta-ottanta e conserva ancora oggi una freschezza narrativa inossidabile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/La-casa-del-nulla_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 h 13.30 - Paura e delirio in America (28 minuti) [Radio Blackout]: Letture da Paura e delirio a Las Vegas di Hunter Stockton Thompson\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Paura-e-delirio-in-America_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 h 20.30 - Racconti ovali parte 1 [Titolo originale: Rugby e minatori nelle valleys del Galles] (29 minuti) [Luca Wallace Costello]: Esploriamo il forte legame tra working class, territorio gallese e gioco ovale. Ripercorriamo la storia di tale incontro: tra squadre di provincia, miniere carbonifere e clubhouse di villaggio, fino ad arrivare alla formidabile affermazione della selezione nazionale negli anni ’70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali1_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 6 h 10 - Torino: la polizia si spara e i carabinieri quando? (29 minuti) [Nessun Rimborso]: Il nuovo giallo targato produzioni Nessun Rimborso, un indagine senza fronzoli e senza riguardi tra i suicidi avvenuti nelle questure piemontesi\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/torino-la-polizia-si-spara-e-i-carabinieri...quando-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 6 h 20 - Audiodocumentario su Maria Occhipinti (40 minuti) [Enrica Firrincieli]: Questa è la storia di Maria Occhipinti raccontata attraverso le voci di chi l’ha conosciuta, studiata e amata. Autrice del libro autobiografico Una donna di Ragusa, pubblicato nel 1957 con la casa editrice Landi e successivamente con altre edizioni.\r\nLa sua autobiografia scritta durante il soggiorno in Svizzera ha tutt’oggi un grande valore storico, oltre che ad essere un diario di una donna nata nel 1921 con uno sguardo poetico e sincero, pronta a tutto per fare giustizia e dare voce a chi era ai margini della società.\r\nMaria è stata una scrittrice, una poetessa, protagonista del movimento antimilitarista i moti del “Non si parte” di Ragusa e della sommossa avvenuta tra il dicembre 1944 e il 6 gennaio 1945. Maria con i suoi compagni e compagne si unisce alla lotta contro la guerra e con lo scopo di bloccare un camion militare carico di giovani soldati, con grande coraggio si stende incinta davanti al camion e lo costringe a fermarsi. A seguito delle proteste, Maria viene arrestata con i suoi compagni e confinata prima a Ustica e successivamente nel carcere delle Benedettine di Palermo.\r\nDopo il carcere Maria torna a Ragusa ma, delusa da conoscenti e parenti, inizia a viaggiare alla ricerca di un lavoro e di un porto sicuro, dall’Italia all’estero, portando con sé la figlia, Maria Lenina Licitra. \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Audiodocumentario-su-Maria-OcchipintiEnrica-Firrincielli_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 7 h 10 - L'eresia delle femmine ribelli (25 minuti) [Radio Alpi Libere]: Estratto dal libro \"Eresia delle femmine ribelli. Donne delle foreste e delle montagne\", di Michela Zucca, edizioni Porfido\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Leresia-delle-femmine-ribelli-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 7 h 18 - Tutta colpa dei padroni? #7 Sciopero! (11 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis]: “Tutta colpa dei padroni?” è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i “contratti mostro”, come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos’è lo sciopero e come si fa.\r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis.\r\n\r\nVuoi gli aumenti? Sciopera!\r\nScopri falsi miti, regole e problematiche di questa formidabile arma dei lavoratori. \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Tutta-colpa-dei-padroni-n.7_12.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","7 Gennaio 2024","2024-03-01 18:31:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 1 al 7 gennaio 2024",1704620712,[165,166,167,168,169,170,171,172,173,174,175,176,177,178,179,180,181,182,183,184,185,186,187,188,189,190,191,192,193,194,195,196,197,198,199,200,201,202,203,204,205,206,207,208,209,210,211,212,213,214,215,216,217,218,219,220,221,222],"http://radioblackout.org/tag/1975/","http://radioblackout.org/tag/ambiente/","http://radioblackout.org/tag/anarchia/","http://radioblackout.org/tag/andrea-turco/","http://radioblackout.org/tag/antifascismo/","http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/aprile-rosso/","http://radioblackout.org/tag/asinara/","http://radioblackout.org/tag/autoformazione/","http://radioblackout.org/tag/black-panthers/","http://radioblackout.org/tag/br/","http://radioblackout.org/tag/comitati-comunisti-per-il-potere-proletario/","http://radioblackout.org/tag/cultura-popolare/","http://radioblackout.org/tag/dino-frisullo/","http://radioblackout.org/tag/diritti-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/edizioni-porido/","http://radioblackout.org/tag/emilio-mentasti/","http://radioblackout.org/tag/eni/","http://radioblackout.org/tag/enrica-firrincieli/","http://radioblackout.org/tag/eresia/","http://radioblackout.org/tag/federico-bosis/","http://radioblackout.org/tag/femminismo/","http://radioblackout.org/tag/fratelli-di-soledad/","http://radioblackout.org/tag/galles/","http://radioblackout.org/tag/george-jackson/","http://radioblackout.org/tag/giuliano-naria/","http://radioblackout.org/tag/greenwashing/","http://radioblackout.org/tag/hunter-stockton-thompson/","http://radioblackout.org/tag/intervista/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/leresia-delle-femmine-ribelli/","http://radioblackout.org/tag/la-casa-del-nulla/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/lettura/","http://radioblackout.org/tag/luca-wallace-costello/","http://radioblackout.org/tag/magia/","http://radioblackout.org/tag/marcello-pini/","http://radioblackout.org/tag/maria-occhipinti/","http://radioblackout.org/tag/michela-zucca/","http://radioblackout.org/tag/minatori/","http://radioblackout.org/tag/paura-e-delirio-in-las-vegas/","http://radioblackout.org/tag/pkk/","http://radioblackout.org/tag/produzioni-nessun-rimborso/","http://radioblackout.org/tag/racconti-ovali/","http://radioblackout.org/tag/radio-alpi-libere/","http://radioblackout.org/tag/rossella-simone/","http://radioblackout.org/tag/rugby/","http://radioblackout.org/tag/sakine-cansiz/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/","http://radioblackout.org/tag/senza-tregua/","http://radioblackout.org/tag/serhildan-la-lunga-intifada-kurda-in-turchia/","http://radioblackout.org/tag/sicilia/","http://radioblackout.org/tag/sostanze-stupefacenti/","http://radioblackout.org/tag/sport/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/","http://radioblackout.org/tag/stregoneria/","http://radioblackout.org/tag/turchia/","http://radioblackout.org/tag/tutta-colpa-dei-padroni/",[224,225,226,112,227,14,228,229,230,231,232,233,118,234,235,116,236,104,237,238,239,240,241,242,243,244,110,245,246,247,120,248,249,250,251,106,252,253,114,254,255,256,257,258,259,260,261,262,263,264,122,265,266,267,268,108,269,270],"1975","Ambiente","anarchia","antifascismo","aprile rosso","asinara","autoformazione","black panthers","BR","comitati comunisti per il potere proletario","dino frisullo","diritti lavoro","Emilio Mentasti","Enrica Firrincieli","eresia","Federico Bosis","femminismo","Fratelli di Soledad","Galles","George Jackson","Giuliano Naria","Hunter Stockton Thompson","intervista","Kurdistan","la casa del nulla","lavoro","lettura","Luca Wallace Costello","Marcello Pini","Maria Occhipinti","minatori","Paura e delirio in Las Vegas","pkk","produzioni nessun rimborso","racconti ovali","radio alpi libere","Rossella Simone","rugby","Sakine Cansiz","sciopero","Senza tregua","sicilia","sostanze stupefacenti","sport","Stati Uniti","Turchia","tutta colpa dei padroni?",{"post_content":272},{"matched_tokens":273,"snippet":275,"value":276},[55,53,274],"soldo”","al verde” era come dire “\u003Cmark>non\u003C/mark> avere \u003Cmark>un\u003C/mark> \u003Cmark>soldo”\u003C/mark>, oggi invece il colore “green”"," \r\n\r\nLunedì 1 h 12 - I caduti dell'aprile rosso pt.1 (26 minuti) [Radio Blackout]: Letture dal libro \"Senza tregua\" di Emilio Mentasti riguardanti storie dall'ambito dei comitati comunisti per il potere proletario negli anni '70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/1975-I-caduti-dellAprile-rosso_1_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 1 h 14 - I caduti dell'aprile rosso pt.2 (29 minuti) [Radio Blackout]: (vedi sopra)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/1975-I-caduti-dellAprile-rosso_2_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 2 h 8.30 - Intervista Sakine Canz e due racconti di Dino Frisullo (29 minuti) [Radio Alpi Libere]: Dal Kurdistan, intervista realizzata nel novembre 2011 a Sakine Cansiz, fondatrice del PKK, uccisa insieme alle sue compagne da Erdogan nel gennaio 2013 a Parigi. A seguire, due racconti tratti dal libro Sherildan!, la lunga intifada kurda in Turchia di Dino Frisullo, edizioni La città del Sole.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Intervista-a-Sakine-Cansiz-due-racconti-di-Dino-Frisullo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 2 h 12.30 - MAGMA vol. 1 (56 minuti) [Radio Blackout]: Podcast della prima puntata di MAGMA, trasmissione sull'hard rock, protometal, doom sporcato di punk, dagli anni '60 fino ad oggi. Alla ricerca di band sconosciute ma esplosive da tutto il mondo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/MAGMA-puntata1_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 3 h 8.30 - Fratelli di Soledad. Lettere dal carcere di George Jackson (14 minuti) [Porfido]: Alcuni estratti dal libro \"Fratelli di Soledad, lettere dal carcere di George Jackson\". Pubblicato nel 1970, contiene l’autobiografia e lettere dal raggio O, e lettere 1964-70. L’autore, George Jackson, è stato \u003Cmark>un\u003C/mark> rivoluzionario statunitense. Fra i principali militanti del Black Panther Party (BPP), movimento rivoluzionario afroamericano, fu ucciso da \u003Cmark>un\u003C/mark> secondino di San Quentin il 21 agosto del 1971, una settimana dopo che il suo pamphlet intitolato \"Col sangue agli occhi\" riuscì a varcare clandestinamente le porte del penitenziario.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Fratelli-di-Soledad_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 4 h 8.30 - ENI Greenwashing [Titolo originale: Eni: verde come \u003Cmark>un\u003C/mark> cane] (30 minuti) [Radio Cane]: Cosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare di ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se \u003Cmark>un\u003C/mark> tempo dire “essere al verde” era come dire “\u003Cmark>non\u003C/mark> avere \u003Cmark>un\u003C/mark> \u003Cmark>soldo”\u003C/mark>, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. 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Qui i soldati aprono il fuoco con le mitragliatrici Gatlin. Quando finisce 300 Sioux Miniconju, uomini, donne e bambini, giacciono morti nella neve. E' l'ultimo episodio del genocidio dei nativi d'America. Un secolo dopo i loro discendenti di nuovo eseguono la cerimonia di purificazione e impugnano i fucili, e nella notte di nuovo risuona l'antico grido di guerra. Il 28 febbraio 1973 i militanti del movimento indiani d'America occupano la riserva di Pine Ridge. \"La carovana di auto entra a Pine Ridge. Un paio di colpi fanno fuori le lampade di illuminazione. La nuova Wounded Knee é iniziata.\" I militanti e i residenti sono una cosa sola, nessuno si tira indietro. Riviviamo quell'episodio con il libro-reportage \"Wounded Knee - Gli indiani alla riscossa\" di Angelo Quattrocchi che ha partecipato. La riserva è subito assediata da centinaia di agenti FBI, guardia nazionale e funzionari dell'Ufficio Affari Indiani. Arrivano i mezzi blindati anti-guerriglia. Ma gli insorti hanno anche degli amici, la nuova Wounded Knee è subito un simbolo per tutti gli alternativi e i radicali d'America. Ci sono i rinnegati della polizia della riserva. \"Tutti sanno che Dick Wilson é stato eletto con l'intimidazione e gli imbrogli, ha una gang di sbandati e delinquenti che ha messo al soldo dei padroni bianchi locali.\" Ma c'é anche chi si rimette in discussione. \"Ramon Roubidou è un avvocato di origine indiana, abito elegante e bella macchina. La ribellione di Wounded Knee lo risveglia da un sonno lungo due decenni. La sua vita non può più essere la stessa.\" L'occupazione dura 78 giorni. \"E' stata una guerriglia fatta di pallottole e morti, ma anche di privazioni e di dignità, di fame e di fierezza, di oppressione e di coraggio.\" Buon ascolto.","8 Novembre 2020","2020-11-10 18:03:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/WOUNDED1-156x110.jpg","OGGI E' UN BUON GIORNO PER MORIRE - LA PERLA DI LABUAN 6/11/2020",1604827039,[],[],{"post_content":296,"post_title":300},{"matched_tokens":297,"snippet":298,"value":299},[53,55],"Wounded Knee lo risveglia da \u003Cmark>un\u003C/mark> sonno lungo due decenni. 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Il 28 febbraio 1973 i militanti del movimento indiani d'America occupano la riserva di Pine Ridge. \"La carovana di auto entra a Pine Ridge. \u003Cmark>Un\u003C/mark> paio di colpi fanno fuori le lampade di illuminazione. La nuova Wounded Knee é iniziata.\" I militanti e i residenti sono una cosa sola, nessuno si tira indietro. Riviviamo quell'episodio con il libro-reportage \"Wounded Knee - Gli indiani alla riscossa\" di Angelo Quattrocchi che ha partecipato. La riserva è subito assediata da centinaia di agenti FBI, guardia nazionale e funzionari dell'Ufficio Affari Indiani. Arrivano i mezzi blindati anti-guerriglia. Ma gli insorti hanno anche degli amici, la nuova Wounded Knee è subito \u003Cmark>un\u003C/mark> simbolo per tutti gli alternativi e i radicali d'America. 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Una regione ricca di risorse energetiche in cui si intrecciano intorno allo sfruttamento dei giacimenti di gas naturale gli interessi delle multinazionali occidentali, un sottosviluppo atavico che ha innescato una ribellione poi egemonizzata dai gruppi islamisti,un governo incapace di prendere in mano la situazione , un esercito che giorno dopo giorno si dimostra non in grado di difendere le popolazioni ma al soldo delle compagnie straniere, la presenza di truppe straniere e mercenari .\r\n\r\nIn questo contesto è emersa un inchieste realizzata e pubblicata da \"Politico\" che per la prima volta rivela i responsabili di un massacro compiuto nel 2021 dai soldati mozambicani. Secondo le testimonianze acquisite e la ricostruzione effettuata nella lunga inchiesta del sito, pare che i responsabili abbiano operato all’interno dell’impianto del colosso francese Total energies , situato a Cabo Delgado.\r\n\r\nDurante l’estate del 2021, una squadra di commandos dell'esercito mozambicano che aveva la missione di proteggere “il progetto Total” è accusata di aver stipato in dei container ,torturato e infine ucciso dei civili sospettati di aver preso parte a un’insurrezione nella remota penisola di Afungi.I civili erano fuggiti in cerca di protezione. I soldati regolari, però, li hanno accusati di essere ribelli e hanno separato gli uomini dalle donne e dai bambini. I prigionieri sono poi stati stipati in dei container posizionati all’ingresso di un impianto di gas naturale di proprietà del colosso petrolifero. I prigionieri sono stati torturati ,le donne violentate ,hanno ucciso almeno 97 persone il tutto in un sito della Total che aveva stipulato degli accordi e finanziato i reparti dell'esercito che si sono macchiati di questi crimini.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BASTIONI-DI-ORIONE-10102024-SIMONE-OGNO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","12 Ottobre 2024","2024-10-12 12:18:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 10/10/2024- ELEZIONI IN MOZAMBICO L'ETERNO FRELIMO CERCA DI RINNOVARSI -ESTRATTIVISMO A CABO DELGADO: I CRIMINI DELLA TOTALENERGIES.",1728735358,[327],"http://radioblackout.org/tag/bastioniorione/",[329],"BastioniOrione",{"post_content":331},{"matched_tokens":332,"snippet":334,"value":335},[53,333],"soldati","volta rivela i responsabili di \u003Cmark>un\u003C/mark> massacro compiuto nel 2021 dai \u003Cmark>soldati\u003C/mark> mozambicani. 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