","Sigonella, Aviano, Vicenza: le basi della guerra degli Stati Uniti In Iran","post",1579006219,[57,58,59,60,61,62],"http://radioblackout.org/tag/aviano/","http://radioblackout.org/tag/dal-molin/","http://radioblackout.org/tag/droni/","http://radioblackout.org/tag/iran/","http://radioblackout.org/tag/italia-basi-nato-e-usa/","http://radioblackout.org/tag/sigonella/",[16,18,14,12,64,65],"italia basi nato e usa","sigonella",{"post_content":67},{"matched_tokens":68,"snippet":70,"value":71},[69],"notino","Eagle eyes in caso si \u003Cmark>notino\u003C/mark> “comportamenti sospetti” da parte di","Il presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte ha negato un coinvolgimento diretto dell’Italia negli attacchi statunitensi in Iraq.\r\nLa realtà è molto diversa.\r\nVicenza, Aviano e Sigonella hanno un ruolo di primo piano nelle operazioni di guerra in Iraq.\r\n\r\nL’8 gennaio con un messaggio postato sul profilo ufficiale facebook del Comando di US Air Force di Aviano è stato ordinato a tutto il personale che opera nello scalo friulano di mantenere il massimo stato d’allerta, “distruggere documenti, criptare le email e non discutere di operazioni fuori dal lavoro” e contattare immediatamente la postazione di pronto allarme Eagle eyes in caso si \u003Cmark>notino\u003C/mark> “comportamenti sospetti” da parte di chiunque.\r\nL’allarme rosso ad Aviano è l’ennesima prova del coinvolgimento diretto delle basi USA e NATO del nostro paese nell’escalation militare anti-Iran. Come per Sigonella centro strategico planetario per le operazioni dei droni \u003Cmark>killer\u003C/mark> USA, i cacciabombardieri di Aviano hanno giocato un ruolo chiave nella preparazione del raid a Baghdad del 3 gennaio scorso ed è certo che lo avranno anche se la crisi dovesse avere nuove impennate belliche.\r\nDa metà novembre 2019 i cacciabombardieri F-16 a capacità nucleare del 555th Fighter Squadron di stanza ad Aviano sono stati trasferiti presso la grande base aera di Al Udeid in Qatar, la stessa da dove – secondo fonti britanniche e arabe – sarebbero decollati i due droni Reaper che hanno ucciso Sulejmani.\r\nIl trasferimento ad Al Udeid degli F-16 dall’Italia era stato spiegato in una nota dell’Air Forces Central Command per “assicurare la deterrenza e la potenza aerea necessaria a vincere la guerra”.\r\nAlcune unità della 173° brigata aviotrasportata dell’esercito Usa di stanza a Vicenza (aeroporto Dal Molin e Camp Ederle) hanno raggiunto l’Iraq via Aviano, base aerea strategica e nucleare di Us Air Force.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, insegnante, blogger, antimilitarista\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/2020.01.14-antonio.mazzeo-militarismo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[73],{"field":74,"matched_tokens":75,"snippet":70,"value":71},"post_content",[69],1155199431243464700,{"best_field_score":78,"best_field_weight":79,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":43,"score":80,"tokens_matched":35,"typo_prefix_score":81},"1112268865536",14,"1155199431243464817",7,{"document":83,"highlight":103,"highlights":109,"text_match":76,"text_match_info":112},{"cat_link":84,"category":85,"comment_count":43,"id":86,"is_sticky":43,"permalink":87,"post_author":46,"post_content":88,"post_date":89,"post_excerpt":49,"post_id":86,"post_modified":90,"post_thumbnail":91,"post_thumbnail_html":92,"post_title":93,"post_type":54,"sort_by_date":94,"tag_links":95,"tags":102},[40],[42],"42103","http://radioblackout.org/2017/05/editori-sotto-la-tenda-dei-saloni-del-libro-perplessi/","Il mondo dell'editoria, reduce dalla delusione di un mese fa a Rho, si è ritrovato nell'ubriacatura drogata dell'orgoglio del libro sabaudo con la sensazione che sia tutto molto precario, che i sintomi di discontinuità vadano cercati con il lanternino (e comunque legati alla contingenza) e quelli di continuità inquietanti.\r\n\r\nMa a cosa serve questa kermesse? è la vera domanda di cui si è sempre elusa la risposta in tutti i trent'anni di questa truffa ordita ai danni di sprovveduti che non entrerebbero mai in una libreria normalmente e che invece in questi 5 giorni pagano per stare in una baraonda sconclusionata, dove il libro è ancora più del solito una merce qualunque, confusa tra divise e ballerine, cialtroni e mistificatori.\r\n\r\n\"Indipendenti\", \"piccoli\" sono gli aggettivi più di tendenza in questa edizione snobbata dai Mondazzoli o dai Mauri Spagnol che controllano tre quarti di editoria italiana con metodi monopolistici sia nella produzione e ancora di più in distribuzione e promozione: quelli che controllano tutto e piazzano i loro prodotti più di tutti avevano voluto forzare la mano e dimostrare che potevano strozzare gli altri quando volevano: Motta oggi aveva il muso del pugile suonato, destinato a ricevere il benservito dai suoi mandanti per non essere riuscito a fare il killer, ma al di là di quella vacua soddisfazione, se il successo viziato di questa edizione dell'orgoglio sabaudo produrrà solo una continuità con il passato, si tornerà all'arroganza di prima: un ritorno all'ordine che renderà ancora più asfittico il panorama gestito dalle solite banche e lobbies torinesi e nazionali.\r\n\r\nInvece si può sperare in iniziative come quella dei librai indipendenti, che tentano di affrancarsi realmente dal sistema... per quanto si notino tra questi degli infiltrati senza vergogna per le loro frequentazioni di decenni (un nome a caso, Rocco Pinto). Si potrà sperare in un'alleanza tra editori davvero indipendenti? mah, il carrozzone mediatico è ancora meno fantasioso dell'entusiasta Lagioia e ripete i suoi riti uguali: da Fahrenheit, la trasmissione di radiotre ormai paludata da 25 anni di Sinibaldi, che si trova a decidere chi possa raggiungere il pubblico che compra libri con metri oscuri di giudizio, fino ai servizi nazionalpopolari delle testate giornalistiche locali.\r\n\r\nDi tutte queste tematiche legate al mondo dell'editoria, e qualche altra ancora, abbiamo parlato con Lorenzo, responsabile di una Compagnia editoriale torinese, in diretta dai brusii del non insonorizzato Lingotto, che riecheggiano reinterpretando in versione postindustriale le presse del genius loci.\r\n\r\n \r\n\r\nSalone del libro 2017","19 Maggio 2017","2017-05-23 18:46:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/2017-05-19_salone-1988-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"197\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/2017-05-19_salone-1988-197x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/2017-05-19_salone-1988-197x300.jpg 197w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/2017-05-19_salone-1988.jpg 502w\" sizes=\"auto, (max-width: 197px) 100vw, 197px\" />","Editori sotto la tenda dei saloni del libro, perplessi",1495234290,[96,97,98,99,100,101],"http://radioblackout.org/tag/distribuzioni/","http://radioblackout.org/tag/editori-indipendenti/","http://radioblackout.org/tag/editorilibrai/","http://radioblackout.org/tag/librai-indipendenti/","http://radioblackout.org/tag/salone-del-libro/","http://radioblackout.org/tag/torinomilano/",[20,30,24,28,26,22],{"post_content":104},{"matched_tokens":105,"snippet":107,"value":108},[106],"killer","essere riuscito a fare il \u003Cmark>killer\u003C/mark>, ma al di là di","Il mondo dell'editoria, reduce dalla delusione di un mese fa a Rho, si è ritrovato nell'ubriacatura drogata dell'orgoglio del libro sabaudo con la sensazione che sia tutto molto precario, che i sintomi di discontinuità vadano cercati con il lanternino (e comunque legati alla contingenza) e quelli di continuità inquietanti.\r\n\r\nMa a cosa serve questa kermesse? è la vera domanda di cui si è sempre elusa la risposta in tutti i trent'anni di questa truffa ordita ai danni di sprovveduti che non entrerebbero mai in una libreria normalmente e che invece in questi 5 giorni pagano per stare in una baraonda sconclusionata, dove il libro è ancora più del solito una merce qualunque, confusa tra divise e ballerine, cialtroni e mistificatori.\r\n\r\n\"Indipendenti\", \"piccoli\" sono gli aggettivi più di tendenza in questa edizione snobbata dai Mondazzoli o dai Mauri Spagnol che controllano tre quarti di editoria italiana con metodi monopolistici sia nella produzione e ancora di più in distribuzione e promozione: quelli che controllano tutto e piazzano i loro prodotti più di tutti avevano voluto forzare la mano e dimostrare che potevano strozzare gli altri quando volevano: Motta oggi aveva il muso del pugile suonato, destinato a ricevere il benservito dai suoi mandanti per non essere riuscito a fare il \u003Cmark>killer\u003C/mark>, ma al di là di quella vacua soddisfazione, se il successo viziato di questa edizione dell'orgoglio sabaudo produrrà solo una continuità con il passato, si tornerà all'arroganza di prima: un ritorno all'ordine che renderà ancora più asfittico il panorama gestito dalle solite banche e lobbies torinesi e nazionali.\r\n\r\nInvece si può sperare in iniziative come quella dei librai indipendenti, che tentano di affrancarsi realmente dal sistema... per quanto si \u003Cmark>notino\u003C/mark> tra questi degli infiltrati senza vergogna per le loro frequentazioni di decenni (un nome a caso, Rocco Pinto). 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Dall’autonomia proletaria calabrese alla rete meridionale del Sud ribelle. Da lì, questa narrazione sulle origini storiche e la dinamica di una vicenda poco nota ai più: il movimento dell’autonomia proletaria emerge come una rottura del quadro socio-politico della Calabria a cavallo tra anni Sessanta e Settanta e, col suo combinato di “plasticità” e “nomadismo”, di “comunicazione fisica” e “passionalità”, aggiungendovi quel tanto di “volume di fuoco spontaneo”, si pone in continuità con tutti i precedenti storici di insubordinazione e ribellione spontaneamente verificatisi nella regione, non ultimo il “brigantaggio”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Autonomia-proletaria-nella-Calabria-degli-anni-70_37.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 14 ore 11,30 - Meditazione anticlassista 50 minuti [Penny-kella, Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesta è una meditazione guidata incentrata principalmente sulla pace, la presenza e la rivoluzione politica.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Meditazione-anticlassista_50.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 15 ore 8,30 - Occupare a Milano nel 2022 25 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nDa qualche tempo a Milano il ritmo di sfratti e sgomberi ha ripreso a correre e le forze di polizia sono tornate a martellare i quadranti più poveri della città. 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Giacché nelle categorie merceologiche appetibili per i nuovi abitanti di Porta Palazzo può certo rientrare l’usato, purché di antiquariato o adeguatamente vintage. Così assistiamo a una storia di ridefinizione, nominale e fattiva, degli spazi del quartiere e alla cacciata degli straccivendoli in periferia, tra una discarica e un cimitero. Una storia altamente istruttiva di cui ci narra una compagna di Torino.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Storia-Balon_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 17 ore 8,30 - Fred Buscaglione 28 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBiografia del cantautore.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Fred-Buscaglione_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 17 ore 13,30 - The Angry brigade 39 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\n“L’Angry Brigade è l’uomo o la donna seduto accanto a voi. Hanno delle pistole in tasca e la collera nella mente”. A cavallo tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70, in Inghilterra, si registrano centinaia di ordigni e di attacchi esplosivi ai danni di diversi obiettivi delle classi dominanti e dello Stato. Molti hanno a che fare con gli interessi spagnoli. Alcuni sono firmati The Angry Brigade. In questa conversazione con John Barker, ritroviamo il quadro di un’epoca e delle sue tensioni, attraverso un racconto in prima persona che si snoda dalle lotte antimilitariste al dissacrante disprezzo per i rituali di Cambridge e alle lotte nel quartiere londinese di Notting Hill. 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Oltre ai militi e ai fascisti organizzati, si lanciarono entusiasti nella caccia al nero anche operai, burocrati e impiegati coloniali. Prigionieri e semplici passanti – colpevoli soltanto di essere africani – vennero uccisi a bastonate, a badilate, oppure pugnalati, fucilati, impiccati, investiti con automezzi, bruciati vivi nelle loro case.Il 22 febbraio 1937, Graziani spedì a Mussolini un telegramma eloquente: “In questi tre giorni ho fatto compiere nella città perquisizioni con l’ordine di far passare per le armi chiunque fosse trovato in possesso di strumenti bellici, che le case relative fossero incendiate. Sono state di conseguenza passate per le armi un migliaio di persone e bruciati quasi altrettanti tucul”.In breve, la strage debordò dal cerchio di fuoco che gli aerei italiani avevano stretto intorno ad Addis Abeba. Raggiunse i villaggi, le case sparse, i luoghi di culto. Centinaia di persone furono arrestate e morirono nei campi di detenzione di Danane, in Somalia, e Nocra, in Eritrea, dove Graziani ordinò che avessero minime quantità d’acqua e di cibo. Il clero copto fu identificato come un pericoloso sobillatore di ribelli e dopo la classica indagine dove il colpevole è stabilito in anticipo, a maggio Graziani spedì il generale Maletti ad annientare il villaggio conventuale di Debre Libanos, la comunità monastica più importante del paese. Le esecuzioni ufficiali ammontarono a 449. Lo storico Ian Campbell considera invece plausibile l’uccisione di circa duemila persone, compresi centinaia di minorenni, sia laici sia religiosi. Almeno il doppio ne sarebbero morte,secondo Angelo del Boca per le strade di Addis Abeba, mentre per Campbell sarebbero state 19mila e per le autorità etiopi – come denunciarono nel dopoguerra – 30000.Questo è l’inizio dell’articolo apparso sul blog di Wu Ming che ricorda quelle giornate e propone una mappa ,un inventario della memoria dei crimini del colonialismo italiano ,una giornata quella significativa del 19 febbraio ,per ricordare dal basso con iniziative diffuse le responsabilità rimaste impunite del colonialismo italiano.Creare una mappa delle lapidi ,dei nomi ,della toponomastica che ancora intossica i luoghi pubblici celebrando le atrocità del colonialismo e contribuendo alla smemoratezza collettiva e alla rimozione di quegli avvenimenti .Attraverso la rimozione del colonialismo si sdogana il lessico razzista che diviene senso comune ,dietro l’alibi degli “italiani brava gente ” si nasconde il meccanismo securitario che aizza l’odio contro il diverso.Diamo il nostro piccolo contributo al ricordo del massacro di Addis Abeba ripubblicando una puntata di “No trips for cats ” andata in onda il 16 febbraio di un anno fa ,dedicata al racconto di quei terribili giorni del 1937.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/19-Febbraio-1937-la-strage-di-Addis-Abeba_70.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 18 ore 20 - Ghigliottina - Achille Lauro 50 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nAchì? Perchè Achille Lauro si chiama Achille Lauro? Da un piroscafo degli anni ’20 all’Intelligenza Artificiale passando per le radici della prima Intifada. Correva l’anno 1985.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Ghigliottina-Achille-Lauro_70.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 19 ore 9:30 - La coscienza di Isabella 4 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPensieri di un entità artificiale\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/La-coscienza-di-Isabella_4.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 19 ore 10,30 - Sciopero minatori 4 minuti [Cronache Ribelli e Radio Blackout]:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/sciopero-minatori_5.mp3\"][/audio]\r\n\r\nRacconto dello sciopero dei minatori inglesi nel 1972, tratto da Cronache Ribelli vol.3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 19 ore 13,30 - Rebetiko 27 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCarcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Rebetiko_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","19 Maggio 2024","2024-05-19 19:17:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 13 al 19 maggio 2024","podcast",1716141238,[166,167,168,169,170,171,172,173,174,175,176,177,178,179,180,181,182,183,184,185,186,187,188,189,190,191,192,193,194,195,196,197,198,199,200,201,202,203,204,205,206,207,208,209,210,211,212,213,214,215,216,217,218,219,220,221,222,223,224,225,226,227,228,229,230,231,232,233,234,235,236,237,238,239,240,241,242,243,244,245,246,247,248,249],"http://radioblackout.org/tag/1985/","http://radioblackout.org/tag/ai/","http://radioblackout.org/tag/abu-abbas/","http://radioblackout.org/tag/achille-lauro/","http://radioblackout.org/tag/addis-abeba/","http://radioblackout.org/tag/anni-60/","http://radioblackout.org/tag/anni-70/","http://radioblackout.org/tag/anticapitalismo/","http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/arafat/","http://radioblackout.org/tag/attacchi-esplosivi/","http://radioblackout.org/tag/autonomia/","http://radioblackout.org/tag/autonomia-proletaria/","http://radioblackout.org/tag/balon/","http://radioblackout.org/tag/base-militare-di-sigonella/","http://radioblackout.org/tag/benessere/","http://radioblackout.org/tag/bettino-craxi/","http://radioblackout.org/tag/cantante/","http://radioblackout.org/tag/caso-diplomatico/","http://radioblackout.org/tag/colonialismo/","http://radioblackout.org/tag/colonialismo-italiano/","http://radioblackout.org/tag/cronache-ribelli/","http://radioblackout.org/tag/cultura-contemporanea/","http://radioblackout.org/tag/cyborg/","http://radioblackout.org/tag/depoliticizzazione/","http://radioblackout.org/tag/diplomazia-internazionale/","http://radioblackout.org/tag/diritto-allabitare/","http://radioblackout.org/tag/dirottamento-achille-lauro/","http://radioblackout.org/tag/etiopia/","http://radioblackout.org/tag/fascismo/","http://radioblackout.org/tag/fred-buscaglione/","http://radioblackout.org/tag/fronte-liberazione-della-palestina/","http://radioblackout.org/tag/gentrificazione/","http://radioblackout.org/tag/ghigliottina/","http://radioblackout.org/tag/grecia/","http://radioblackout.org/tag/hashish/","http://radioblackout.org/tag/inghilterra/","http://radioblackout.org/tag/intelligenza-artificiale/","http://radioblackout.org/tag/intifada/","http://radioblackout.org/tag/intrattenimento/","http://radioblackout.org/tag/la-coscienza-di-isabella/","http://radioblackout.org/tag/lavoratori/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/linguaggio/","http://radioblackout.org/tag/lotta-armata-palestinese/","http://radioblackout.org/tag/lotta-lavoratori/","http://radioblackout.org/tag/lotte/","http://radioblackout.org/tag/massacro/","http://radioblackout.org/tag/meditazione/","http://radioblackout.org/tag/mercato/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/minatori/","http://radioblackout.org/tag/mindfulness/","http://radioblackout.org/tag/monografia/","http://radioblackout.org/tag/monologo/","http://radioblackout.org/tag/movimenti-per-la-casa/","http://radioblackout.org/tag/musica-2/","http://radioblackout.org/tag/musica-popolare/","http://radioblackout.org/tag/napoli-calcio/","http://radioblackout.org/tag/nothing-hill/","http://radioblackout.org/tag/occupazioni/","http://radioblackout.org/tag/olp/","http://radioblackout.org/tag/pennichella/","http://radioblackout.org/tag/poesia/","http://radioblackout.org/tag/politica-estera-italiana/","http://radioblackout.org/tag/qualunquismo/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/radio-cane/","http://radioblackout.org/tag/radio-neanderthal/","http://radioblackout.org/tag/razzismo/","http://radioblackout.org/tag/rebetiko/","http://radioblackout.org/tag/riflessione/","http://radioblackout.org/tag/robot/","http://radioblackout.org/tag/roosvelt/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/","http://radioblackout.org/tag/sgomberi/","http://radioblackout.org/tag/storia/","http://radioblackout.org/tag/storia-movimenti/","http://radioblackout.org/tag/strage/","http://radioblackout.org/tag/sud-italia/","http://radioblackout.org/tag/tecnologia/","http://radioblackout.org/tag/torino/","http://radioblackout.org/tag/uk/","http://radioblackout.org/tag/usa/",[251,252,253,254,255,256,257,144,258,259,146,260,261,131,262,135,263,264,265,266,267,268,269,270,271,272,148,273,274,275,276,277,278,279,280,281,282,283,284,285,286,287,288,289,290,291,292,293,141,133,294,295,139,296,297,298,299,300,301,115,302,303,137,304,305,306,307,308,309,310,311,312,313,314,315,316,317,318,319,320,321,322,323,324],"1985","a/i","Abu 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In questo contesto nasce l’Angry","Martedì 14 ore 8,30 - Autonomia proletaria nella Calabria degli anni '70 37 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nAbbiamo incontrato Francesco Cirillo di passaggio a Milano per la presentazione del suo libro Sud e ribellione. Dall’autonomia proletaria calabrese alla rete meridionale del Sud ribelle. Da lì, questa narrazione sulle origini storiche e la dinamica di una vicenda poco nota ai più: il movimento dell’autonomia proletaria emerge come una rottura del quadro socio-politico della Calabria a cavallo tra anni Sessanta e Settanta e, col suo combinato di “plasticità” e “nomadismo”, di “comunicazione fisica” e “passionalità”, aggiungendovi quel tanto di “volume di fuoco spontaneo”, si pone in continuità con tutti i precedenti storici di insubordinazione e ribellione spontaneamente verificatisi nella regione, non ultimo il “brigantaggio”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Autonomia-proletaria-nella-Calabria-degli-anni-70_37.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 14 ore 11,30 - Meditazione anticlassista 50 minuti [Penny-kella, Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesta è una meditazione guidata incentrata principalmente sulla pace, la presenza e la rivoluzione politica.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Meditazione-anticlassista_50.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 15 ore 8,30 - Occupare a Milano nel 2022 25 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nDa qualche tempo a Milano il ritmo di sfratti e sgomberi ha ripreso a correre e le forze di polizia sono tornate a martellare i quadranti più poveri della città. Ciò nonostante le occupazioni “abusive” non si fermano e sono migliaia le persone che ancora possono vivere a Milano solo grazie a forme “illegali” di sopravvivenza abitativa. Siamo partiti da qui per farci raccontare che aria tira in Corvetto – quartiere a sud est del centro – e cosa bolle in pentola in via Gola – ultima sacca del fu quartiere Ticinese già sventrato dalla movida.\r\nUn racconto a quattro voci dalla città di sotto, contesa tra i progetti di grossi studi immobiliari e le istanze di resistenza degli abitanti, lasciate covare sotto la cenere di un fuoco certamente spento ma per nulla estinto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Occupare-a-Milano-nel-2022_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 16 ore 8,30 - Storia del Balon 27 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nL’implacabile coerenza di chi sta ridisegnando il tessuto urbano e sociale di Torino, con un’applicazione da manuale degli imperativi della gentrificazione, non poteva certo tollerare la presenza di alcuni venditori di stracci nel Balon, lo storico mercato delle pulci della città. Giacché nelle categorie merceologiche appetibili per i nuovi abitanti di Porta Palazzo può certo rientrare l’usato, purché di antiquariato o adeguatamente vintage. Così assistiamo a una storia di ridefinizione, nominale e fattiva, degli spazi del quartiere e alla cacciata degli straccivendoli in periferia, tra una discarica e un cimitero. Una storia altamente istruttiva di cui ci narra una compagna di Torino.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Storia-Balon_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 17 ore 8,30 - Fred Buscaglione 28 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBiografia del cantautore.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Fred-Buscaglione_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 17 ore 13,30 - The Angry brigade 39 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\n“L’Angry Brigade è l’uomo o la donna seduto accanto a voi. Hanno delle pistole in tasca e la collera nella mente”. A cavallo tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70, in Inghilterra, si registrano centinaia di ordigni e di attacchi esplosivi ai danni di diversi obiettivi delle classi dominanti e dello Stato. Molti hanno a che fare con gli interessi spagnoli. Alcuni sono firmati The Angry Brigade. In questa conversazione con John Barker, ritroviamo il quadro di un’epoca e delle sue tensioni, attraverso un racconto in prima persona che si snoda dalle lotte antimilitariste al dissacrante disprezzo per i rituali di Cambridge e alle lotte nel quartiere londinese di Notting \u003Cmark>Hill\u003C/mark>. In questo contesto nasce l’Angry Brigade: edonisti, sì, ma persone serie.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/The-Angry-Brigade_39.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 18 ore 9 - 19 Febbraio 1937, la strage di Addis Abeba [No Trip For Cats, Radio Blackout]:\r\n\r\nIl 19 febbraio saranno passati 84 anni dal massacro di Addis Abeba, tra i tanti crimini del colonialismo italiano, uno dei più disgustosi e spietati, perché commesso lontano dai campi di battaglia, senza nemmeno l’alibi di una guerra in corso.Si trattò di un’immane rappresaglia, scattata in seguito all’attentato fallito contro il viceré d’Etiopia Rodolfo Graziani. Esercito e camicie nere si riversarono in strada, non tanto per stanare e arrestare i due responsabili, quanto per terrorizzare e colpire in maniera indiscriminata i nuovi sudditi dell’Italia imperiale, colpevoli di essersi ribellati agli invasori. Oltre ai militi e ai fascisti organizzati, si lanciarono entusiasti nella caccia al nero anche operai, burocrati e impiegati coloniali. Prigionieri e semplici passanti – colpevoli soltanto di essere africani – vennero uccisi a bastonate, a badilate, oppure pugnalati, fucilati, impiccati, investiti con automezzi, bruciati vivi nelle loro case.Il 22 febbraio 1937, Graziani spedì a Mussolini un telegramma eloquente: “In questi tre giorni ho fatto compiere nella città perquisizioni con l’ordine di far passare per le armi chiunque fosse trovato in possesso di strumenti bellici, che le case relative fossero incendiate. Sono state di conseguenza passate per le armi un migliaio di persone e bruciati quasi altrettanti tucul”.In breve, la strage debordò dal cerchio di fuoco che gli aerei italiani avevano stretto intorno ad Addis Abeba. Raggiunse i villaggi, le case sparse, i luoghi di culto. Centinaia di persone furono arrestate e morirono nei campi di detenzione di Danane, in Somalia, e Nocra, in Eritrea, dove Graziani ordinò che avessero minime quantità d’acqua e di cibo. Il clero copto fu identificato come un pericoloso sobillatore di ribelli e dopo la classica indagine dove il colpevole è stabilito in anticipo, a maggio Graziani spedì il generale Maletti ad annientare il villaggio conventuale di Debre Libanos, la comunità monastica più importante del paese. Le esecuzioni ufficiali ammontarono a 449. Lo storico Ian Campbell considera invece plausibile l’uccisione di circa duemila persone, compresi centinaia di minorenni, sia laici sia religiosi. Almeno il doppio ne sarebbero morte,secondo Angelo del Boca per le strade di Addis Abeba, mentre per Campbell sarebbero state 19mila e per le autorità etiopi – come denunciarono nel dopoguerra – 30000.Questo è l’inizio dell’articolo apparso sul blog di Wu Ming che ricorda quelle giornate e propone una mappa ,un inventario della memoria dei crimini del colonialismo italiano ,una giornata quella significativa del 19 febbraio ,per ricordare dal basso con iniziative diffuse le responsabilità rimaste impunite del colonialismo italiano.Creare una mappa delle lapidi ,dei nomi ,della toponomastica che ancora intossica i luoghi pubblici celebrando le atrocità del colonialismo e contribuendo alla smemoratezza collettiva e alla rimozione di quegli avvenimenti .Attraverso la rimozione del colonialismo si sdogana il lessico razzista che diviene senso comune ,dietro l’alibi degli “italiani brava gente ” si nasconde il meccanismo securitario che aizza l’odio contro il diverso.Diamo il nostro piccolo contributo al ricordo del massacro di Addis Abeba ripubblicando una puntata di “No trips for cats ” andata in onda il 16 febbraio di un anno fa ,dedicata al racconto di quei terribili giorni del 1937.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/19-Febbraio-1937-la-strage-di-Addis-Abeba_70.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 18 ore 20 - Ghigliottina - Achille Lauro 50 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nAchì? Perchè Achille Lauro si chiama Achille Lauro? Da un piroscafo degli anni ’20 all’Intelligenza Artificiale passando per le radici della prima Intifada. Correva l’anno 1985.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Ghigliottina-Achille-Lauro_70.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 19 ore 9:30 - La coscienza di Isabella 4 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPensieri di un entità artificiale\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/La-coscienza-di-Isabella_4.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 19 ore 10,30 - Sciopero minatori 4 minuti [Cronache Ribelli e Radio Blackout]:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/sciopero-minatori_5.mp3\"][/audio]\r\n\r\nRacconto dello sciopero dei minatori inglesi nel 1972, tratto da Cronache Ribelli vol.3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 19 ore 13,30 - Rebetiko 27 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCarcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish.\r\n\r\n[audio 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