","Gaza: la pandemia sotto occupazione militare","post",1606927781,[64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/covid/","http://radioblackout.org/tag/gaza/","http://radioblackout.org/tag/occupazione-militare/",[68,29,37],"covid",{"post_content":70,"post_title":76,"tags":79},{"matched_tokens":71,"snippet":74,"value":75},[72,73],"occupazione","militare","dire vivere la pandemia sotto \u003Cmark>occupazione\u003C/mark> \u003Cmark>militare\u003C/mark> e in totale balia dei","Abbiamo invitato in studio due compagne che sono in contatto con Khalil, un giovane attivista palestinese che si trova a Gaza, per raccontarci vari aspetti di cosa voglia dire vivere la pandemia sotto \u003Cmark>occupazione\u003C/mark> \u003Cmark>militare\u003C/mark> e in totale balia dei colonizzatori. Ascolta l'approfondimento:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/gaza.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":77,"snippet":78,"value":78},[72,73],"Gaza: la pandemia sotto \u003Cmark>occupazione\u003C/mark> \u003Cmark>militare\u003C/mark>",[80,82,84],{"matched_tokens":81,"snippet":68},[],{"matched_tokens":83,"snippet":29},[],{"matched_tokens":85,"snippet":86},[72,73],"\u003Cmark>occupazione\u003C/mark> \u003Cmark>militare\u003C/mark>",[88,94,97],{"field":38,"indices":89,"matched_tokens":91,"snippets":93},[90],2,[92],[72,73],[86],{"field":95,"matched_tokens":96,"snippet":78,"value":78},"post_title",[72,73],{"field":98,"matched_tokens":99,"snippet":74,"value":75},"post_content",[72,73],1157451471441625000,{"best_field_score":102,"best_field_weight":103,"fields_matched":28,"num_tokens_dropped":50,"score":104,"tokens_matched":90,"typo_prefix_score":50},"2211897868544",13,"1157451471441625195",{"document":106,"highlight":125,"highlights":142,"text_match":100,"text_match_info":152},{"cat_link":107,"category":108,"comment_count":50,"id":109,"is_sticky":50,"permalink":110,"post_author":53,"post_content":111,"post_date":112,"post_excerpt":56,"post_id":109,"post_modified":113,"post_thumbnail":114,"post_thumbnail_html":115,"post_title":116,"post_type":61,"sort_by_date":117,"tag_links":118,"tags":122},[47],[49],"38789","http://radioblackout.org/2016/11/sardegna-contro-loccupazione-militare-verso-il-23-novembre-a-capo-frasca/","Le basi militare in Sardegna, ricoprono un territorio molto vasto dell'isola e ad esse sono correlati una serie di ripercussioni che queste hanno sui cittadini e cittadine sarde, a livello di salute, di devastazione del territorio, oltre a determinare dinamiche di esercitazioni di guerra che i diversi Stati promuovono. Da decenni è in atto in Sardegna un processo di mobilitazione che si oppone alle basi militari e a tutto quello che portano nel territorio sardo. A due anni di distanza dall'entrata nel Poligono di Capo Frasca nel settembre del 2014 e il blocco delle esercitazioni praticato a Teulada nel novembre del 2015, continua quindi il percorso del Movimento sardo contro l'occupazione militare. Nelle ultime mobilitazioni si è registrata una partecipazione di massa, con migliaia di persone di ogni età e provenienza geografica e hanno pienamente raggiunto l’obiettivo. Dopo questa fase si è iniziato un percorso di riorganizzazione del movimento che fino ad ora lo ha visto portare avanti un’opera di sensibilizzazione e informazione capillare in tutta la Sardegna nelle città come nei piccoli centri, nelle scuole e nelle università, a cui hanno fatto seguito le Assemblee Generali e l’Aforas Camp a Lanusei (settembre 2016) volti a delineare meglio i caratteri del movimento. La prossima tappa è la manifestazione indetta per mercoledì 23 novembre a Capo Frasca, presso il poligono dell’Aeronautica militare interessato da un’intensa attività di esercitazioni nel periodo da ottobre a dicembre. In novembre nel poligono di Capo Frasca il 6° stormo si addestrerà anche con le bombe Mk, prodotte a Domusnovas nella fabbrica tedesca RWM, vendute all’Arabia Saudita e sganciate sulle teste di milioni di civili inermi nello Yemen. Il movimento “A Foras” invita tutte e tutti ad aderire per una partecipazione di massa che veda una rappresentanza quanto più possibile ampia di persone e organizzazioni da tutta la Sardegna.\r\nAscolta la diretta con Mauro Aresu di A Foras - Movimento sardo contro l'occupazione militare\r\nMauro Aresu Basi militari in sardegna","16 Novembre 2016","2016-11-18 16:42:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/14955900_902048006595969_7448258678158504401_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/14955900_902048006595969_7448258678158504401_n-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/14955900_902048006595969_7448258678158504401_n-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/14955900_902048006595969_7448258678158504401_n.jpg 480w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sardegna. 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L'accusa è gravissima: “atti di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi” (articolo 280 bis) oltre a detenzione e porto di materiale da guerra.\r\n\r\nNel mirino la serata di lotta al cantiere/fortino della Maddalena del 13 maggio di quest’anno. In quell’occasione la polizia venne presa alla sprovvista e un generatore venne danneggiato. L’eco mediatica dell’episodio fu enorme: sin da allora i media parlarono di “terrorismo”, creando il clima per l’operazione repressiva odierna.\r\nVale la pena segnalare che il 15 maggio, in un’assemblea convocata per far conoscere alla popolazione l’impatto dei cantieri, le aree soggette ad esproprio, i rischi per la salute sul territorio del paese, si parlò anche dell’incursione al cantiere. Gli interventi di chi definì i sabotaggi come atti di resistenza vennero accolti con fragorosi applausi nella stipatissima sala del donBunino di Bussoleno.\r\nIl giorno successivo il Coordinamento Comitati No Tav uscì con un comunicato in cui si rivendicavano i sabotaggi alle cose, senza colpire le persone. Le azioni del 13 maggio in Clarea ne facevano parte a pieno titolo. Nonostante ciò i media continuarono a battere sul tasto falso della divisione tra buoni e cattivi, tra gente comune e attivisti autonomi e anarchici. Una tesi che viene ripetuta come un mantra anche in questi ultimi giorni, nonostante una manifestazione popolare di decine di migliaia di persone il 16 novembre abbia ribadito la decisione di continuare a resistere attivamente all’occupazione militare e all’imposizione di un’opera inutile a dannosa.\r\nNessun No Tav è disponibile a recitare il ruolo di mero testimone della devastazione del territorio e del saccheggio delle risorse.\r\n\r\nIl Procuratore di Torino Giancarlo Caselli, con i suoi vice Beconi ed Ausiello, nelle dichiarazioni rilasciate dopo gli arresti si spinge più in là delle stesse accuse formulate dai PM Padalino e Rinaudo, sostenendo in maniera tanto fantasiosa quanto improbabile, che quella notte i No Tav avessero cercato di uccidere i 14 operai che si trovavano nel cantiere. Lo scopo di queste dichiarazioni, che travalicano le stesse gravissime accuse di terrorismo, è evidente: tentare di separare i compagni arrestati dal movimento, alludendo ad una loro volontà di andare oltre il sabotaggio, per colpire le persone.\r\nQuesta tesi è stata immediatamente rispedita al mittente perché il Movimento No Tav ha emesso un comunicato di solidarieà che riportiamo sotto.\r\n\r\n\"Comunicato in solidarietà agli arrestati del 9 dicembre 2012\r\n9 dicembre 2013: l'ennesima operazione repressiva contro il movimento no-tav.\r\nQuattro persone in carcere (Chiara, Nico, Mattia, Claudio), arrestate tra Torino e Milano, con l'imputazione (tra le altre) di associazione sovversiva con finalità di terrorismo, accusati di aver partecipato a una iniziativa notturna in Clarea, tra il 13 e il 14 maggio 2013, una delle tante camminate e manifestazioni popolari organizzate quest'anno contro il cantiere di Chiomonte.\r\nTerrorista è chi devasta e saccheggia il territorio e la vita di chi lo abita!\r\nIl movimento No Tav rivendica il diritto alla resistenza attiva contro la militarizzazione del territorio, l'imposizione violenta di una grande opera inutile e dannosa, la criminalizzazione del movimento e la negazione di diritti.\r\nChiara, Nico, Mattia, Claudio sono tutti noi e ne esigiamo l'immediata liberazione!\r\nMovimento No Tav\r\nValsusa, 10 dicembre 2013\"\r\n\r\nLa risposta solidale si è manifestata concretamente la sera stessa degli arresti.\r\nUna cinquantina di No Tav hanno dato vita ad un presidio a sorpresa di fronte all'hotel della stazione a Susa, che da qualche tempo ospita e nutre i carabinieri di stanza al cantiere/fortino di Chiomonte. In quell'occasione, oltre al consueto striscione contro le truppe di occupazione, ne è stato fatto uno con una scritta nera in campo bianco \"Terrorismo=Tav. Libertà per Claudio, Mattia, Chiara, Nico\". La serata è poi proseguita di fronte all'hotel Napoleon, storica residenza dei carabinieri nel centro segusino.\r\nA Torino la stessa sera c'era stato un corteo di solidali per le vie di Porta Palazzo. Ieri sera breve saluto a sorpresa al carcere delle Vallette, dove sabato 14, alle 17,30 ci sarà un presidio solidale. 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Negli ultimi giorni di altissima tensione, un poliziotto ha puntato la pistola contro un gruppo di studenti all'interno dell'Università di Economia di Atene, la manifestazione che ne è seguita è stata violentemente caricata dalla polizia e continuano gli sgomberi di case occupate principalmente da migranti.\r\n\r\nNel frattempo, sulle isole di Lesbo e Chio, assistiamo a violenti scontri contro i nuovi hotspot per migranti.\r\n\r\n \r\n\r\nNe parliamo con un compagno di Atene, ascolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/grecia.mp3\"][/audio]","28 Febbraio 2020","2020-02-28 11:48:27","Grecia: occupazione militare di Exarchia, sgomberi occupazioni migranti e tensione neglihotspot",1582890431,[211,212,213,214,215,216,217,218,219,220,221],"http://radioblackout.org/tag/atene/","http://radioblackout.org/tag/chios/","http://radioblackout.org/tag/exarchia/","http://radioblackout.org/tag/grecia/","http://radioblackout.org/tag/hub/","http://radioblackout.org/tag/lesbo/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/occupazioni/","http://radioblackout.org/tag/riot/","http://radioblackout.org/tag/scontri/","http://radioblackout.org/tag/sgomberi/",[223,224,225,226,227,228,229,230,231,232,233],"atene","chios","exarchia","grecia","hub","Lesbo","migranti","occupazioni","riot","scontri","Sgomberi",{"post_title":235},{"matched_tokens":236,"snippet":237,"value":237},[72,73],"Grecia: \u003Cmark>occupazione\u003C/mark> \u003Cmark>militare\u003C/mark> di Exarchia, sgomberi occupazioni migranti e tensione neglihotspot",[239],{"field":95,"matched_tokens":240,"snippet":237,"value":237},[72,73],1157451471441100800,{"best_field_score":243,"best_field_weight":244,"fields_matched":245,"num_tokens_dropped":50,"score":246,"tokens_matched":90,"typo_prefix_score":50},"2211897868288",15,1,"1157451471441100921",{"document":248,"highlight":269,"highlights":274,"text_match":241,"text_match_info":277},{"cat_link":249,"category":250,"comment_count":50,"id":251,"is_sticky":50,"permalink":252,"post_author":53,"post_content":253,"post_date":254,"post_excerpt":56,"post_id":251,"post_modified":255,"post_thumbnail":256,"post_thumbnail_html":257,"post_title":258,"post_type":61,"sort_by_date":259,"tag_links":260,"tags":265},[47],[49],"98752","http://radioblackout.org/2025/06/barriera-di-milano-laboratorio-di-repressione-via-i-militari/","Barriera, non da oggi, è un laboratorio di controllo e repressione sociale, dove retate, pestaggi, occupazione militare del territorio si intrecciano con l’azione coordinata e precisa di cooperative del Terzo settore, associazioni, Fondazioni di Comunità che attuano politiche volte a prevenire le insorgenze sociali. Temono le proteste spontanee di chi, giorno dopo giorno, subisce profilazione razziale e violenza poliziesca.\r\nIl bastone e la carota apparentemente distanti, in realtà sono complementari.\r\nUn’analisi accorta di queste dinamiche dimostra la diretta complicità e cooperazione tra le forze repressive e il composito ed ambiguo magma del Terzo Settore.\r\nCon Francesco Migliaccio, che su questi temi ha indagato e scritto con attenzione, proveremo a fare una prima, provvisoria mappa in cui si intrecciano le azioni degli specialisti del bastone e di quelli della carota in salsa sinistra.\r\n\r\nPer una Barriera Libera e solidale: via i militari!\r\nSabato 28 giugno\r\ndalle 10 alle 13\r\nin corso Palermo angolo via Sesia, dove da un anno e mezzo ci sono i militari dell’operazione “Strade sicure” e forze dell’ordine ci saranno anche antimilitarist*\r\n\r\nAscolta la diretta con Francesco:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/2025-06-25-migliaccio-barriera.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","26 Giugno 2025","2025-06-26 20:45:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/fuori-militari-1080x640-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"178\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/fuori-militari-1080x640-1-300x178.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/fuori-militari-1080x640-1-300x178.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/fuori-militari-1080x640-1-1024x607.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/fuori-militari-1080x640-1-768x455.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/fuori-militari-1080x640-1.jpg 1080w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Barriera di Milano, laboratorio di repressione: via i militari!",1750970335,[261,262,263,264],"http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/barriera-di-milano/","http://radioblackout.org/tag/operazione-strade-sicure/","http://radioblackout.org/tag/terzo-settore/",[21,266,267,268],"barriera di milano","operazione strade sicure","terzo settore",{"post_content":270},{"matched_tokens":271,"snippet":272,"value":273},[72,73],"repressione sociale, dove retate, pestaggi, \u003Cmark>occupazione\u003C/mark> \u003Cmark>militare\u003C/mark> del territorio si intrecciano con","Barriera, non da oggi, è un laboratorio di controllo e repressione sociale, dove retate, pestaggi, \u003Cmark>occupazione\u003C/mark> \u003Cmark>militare\u003C/mark> del territorio si intrecciano con l’azione coordinata e precisa di cooperative del Terzo settore, associazioni, Fondazioni di Comunità che attuano politiche volte a prevenire le insorgenze sociali. 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Ci chiediamo infatti quale sicurezza garantiscano ai cittadini del mediterraneo i massacri di Israele a Gaza e in Cisgiordania e le bombe sganciate sul Medio Oriente. Una situazione che assume tratti ancor più grotteschi, se si pensa che sol pochi giorni fa il governo israeliano ha annunciato il piano di invasione e occupazione militare di Gaza. O quale sicurezza garantiscano agli esseri umani i padroni dei lager libici, ai quali il governo italiano e l'unione europea, attuale e precedenti, appaltano la gestione dell'immigrazione.\r\n\r\n\"Sicurezza\" oggi è il termine ombrello sotto il quale vanno le peggiori torsioni autoritarie del nostro presente: genocidio, guerra e militarizzazione verso l'esterno e repressione di qualsiasi voce dissonante verso l'interno con l'approvazione recente di un pacchetto sicurezza- l'ex disegno legge 1660 convertito in decreto ed entrato in vigore un mese fa - liberticida e da stato di polizia. una manovra che mette in discussione il diritto di sciopero e di protesta dei lavorator in un paese dove le disuguaglianze sociali aumentano, la marginalità e sempre più diffusa, l'impossibilità di avere un futuro dignitoso ci isola dagli altri, costringendoci a vite sempre più precarie, la ricchezza di pochi si alimenta sulla miseria di molti, chi ci governa ha già deciso qual è la soluzione per affrontare la crisi: spendere soldi pubblici in armi per far arricchire l'industria delle armi, corrispondere all'innalzamento della spesa bellica al 3,5 0 addirittura al 5% del pil come richiesto dagli usa e sperare in una riconversione militare dell'automotive. miliardi di euro verranno regalati alle aziende belliche che hanno sempre avuto l'interesse a speculare economicamente sui conflitti nel mondo.\r\n\r\nQuelle stesse aziende che finanziano Israele guadagnando sul genocidio del popolo palestinese e sulla pulizia etnica di quei territori, che direzionano la ricerca pubblica a fini bellici, che lucrano sulla guerra e sullo sfruttamento estrattivo dei territori colonizzati. in questo contesto noi siamo semplici ingranaggi di un meccanismo che non è in grado di offrirci un futuro dignitoso, di autodeterminazione, benessere, più tempo libero, pace ed equilibrio con i popoli e la natura. mentre i signori della guerra si riuniscono nello splendido isolamento delle dorate sale, ad attenderli all'esterno ci sarà una città blindata, chiusa alle proprie cittadine e cittadini. quale migliore immagine della nostra società: da un lato il consesso che prepara le future guerre e dall'altro i lavoratori e le lavoratrici sulle cui spalle ricadrà la futura miseria. alla luce di ciò risulta necessario opporsi con forza al riarmo dell'unione europea e combattere la narrazione bellicista promossa a reti unificate.\r\n\r\nRigettiamo qualsiasi tipo di argomento atto a giustificare le ipocrite \"spese per la sicurezza\" come una necessità inderogabile. come di consueto, il prezzo di questa follia guerrafondaia viene fatto pagare ai popoli, non solo tramite il loro sangue, ma anche con continue privazioni economiche non c'è nulla di inevitabile in questo presente di povertà e nel futuro di sofferenza che ci prospettano. non cadiamo nella vuota propaganda di un sistema che ci stritola. la guerra non è una fatalità. la guerra è la degna soluzione alle irrisolvibili contraddizioni di un sistema economico inumano.","15 Maggio 2025","2025-05-15 14:54:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/496722498_18455835814078769_2731232857006965733_n.webp_-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"240\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/496722498_18455835814078769_2731232857006965733_n.webp_-240x300.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/496722498_18455835814078769_2731232857006965733_n.webp_-240x300.jpeg 240w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/496722498_18455835814078769_2731232857006965733_n.webp_-819x1024.jpeg 819w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/496722498_18455835814078769_2731232857006965733_n.webp_-768x960.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/496722498_18455835814078769_2731232857006965733_n.webp_-1229x1536.jpeg 1229w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/496722498_18455835814078769_2731232857006965733_n.webp_.jpeg 1440w\" sizes=\"auto, (max-width: 240px) 100vw, 240px\" />","Napoli rifiuta la guerra e il riarmo: NO al summit NATO del 26 maggio",1747320885,[294,295,296,297,298],"http://radioblackout.org/tag/corteo-a-napoli/","http://radioblackout.org/tag/mediterraneo/","http://radioblackout.org/tag/no-guerra/","http://radioblackout.org/tag/no-nato/","http://radioblackout.org/tag/sicurezza/",[300,301,302,303,304],"corteo a napoli","Mediterraneo","no guerra","no nato","sicurezza",{"post_content":306},{"matched_tokens":307,"snippet":308,"value":309},[72,73],"il piano di invasione e \u003Cmark>occupazione\u003C/mark> \u003Cmark>militare\u003C/mark> di Gaza. 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Con lei parliamo dello sciopero delle donne fortemente represso dalla polizia proprio nei giorni in cui Lucia Perez, giovane argentina, è stata stuprata, torturata e uccisa e del movimento delle donne come la punta più avanzata dell'opposizione sociale e delle proteste contro il governo Macrì.\r\nPer riascoltare la puntata:\r\nil-colpo-della-strega_24ott2016_primaparte\r\nil-colpo-della-strega_24ott2016_secondaparte","11 Novembre 2016","2018-10-24 17:34:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/adesivo-il-colpo-della-strega-new-copy-200x110.jpg","I podcast de Il colpo della strega: 24ott2016","podcast",1478860383,[384,385,386,387,66,388,121,389,390,391,392],"http://radioblackout.org/tag/niunamenos/","http://radioblackout.org/tag/nonunadimeno/","http://radioblackout.org/tag/aborto/","http://radioblackout.org/tag/argentina/","http://radioblackout.org/tag/poligono-di-quirra/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-delle-donne/","http://radioblackout.org/tag/violenza-di-genere/","http://radioblackout.org/tag/violenza-maschile-contro-le-donne/","http://radioblackout.org/tag/violenza-maschile-sulle-donne/",[394,395,396,397,37,398,124,399,400,401,402],"#niunamenos","#NonUnaDiMeno","aborto","argentina","poligono di quirra","sciopero delle donne","violenza di genere","violenza maschile contro le donne","violenza maschile sulle donne",{"tags":404},[405,407,409,411,413,415,417,419,421,423,425],{"matched_tokens":406,"snippet":394,"value":394},[],{"matched_tokens":408,"snippet":395,"value":395},[],{"matched_tokens":410,"snippet":396,"value":396},[],{"matched_tokens":412,"snippet":397,"value":397},[],{"matched_tokens":414,"snippet":86,"value":86},[72,73],{"matched_tokens":416,"snippet":398,"value":398},[],{"matched_tokens":418,"snippet":124,"value":124},[],{"matched_tokens":420,"snippet":399,"value":399},[],{"matched_tokens":422,"snippet":400,"value":400},[],{"matched_tokens":424,"snippet":401,"value":401},[],{"matched_tokens":426,"snippet":402,"value":402},[],[428],{"field":38,"indices":429,"matched_tokens":430,"snippets":432,"values":433},[23],[431],[72,73],[86],[86],{"best_field_score":102,"best_field_weight":103,"fields_matched":245,"num_tokens_dropped":50,"score":435,"tokens_matched":90,"typo_prefix_score":50},"1157451471441625193",{"document":437,"highlight":449,"highlights":454,"text_match":241,"text_match_info":457},{"comment_count":50,"id":438,"is_sticky":50,"permalink":439,"podcastfilter":440,"post_author":323,"post_content":441,"post_date":442,"post_excerpt":56,"post_id":438,"post_modified":443,"post_thumbnail":444,"post_title":445,"post_type":381,"sort_by_date":446,"tag_links":447,"tags":448},"71846","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-5-novembre-spese-militari-4-novembre-di-lotta-convegno-su-kropotkin-lotta-no-border-al-confine-tra-bielorussia-e-polonia/",[323],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-05-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIn questa puntata: \r\n\r\nSpese militari e missioni militari all’estero.\r\nLe spese militari quest’anno hanno toccato i 25 miliardi. Vent’anni di guerra e occupazione militare dell’Afganistan sono costati alla sola Italia 8,7 miliardi di euro.\r\nLa scorsa estate il parlamento ha approvato il rifinanziamento delle varie avventure neo-coloniali delle forze armate italiane. In Africa sono concentrate 18 delle 40 missioni tricolori.\r\nLe missioni militari all’estero costano un miliardo e 200 milioni di euro: 9.449 i militari impiegati: un secco aumento rispetto alle cifre già da record del 2020.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti dell’ateneo libertario di Milano, che martedì 9 novembre è stato a a Torino per un incontro su “ Guerre tricolori. Missioni militari e spesa di guerra tra gasdotti, colonialismo e lager per migranti”\r\n\r\nCronache dalla piazza torinese del 4 novembre.\r\n4 novembre. Festa degli assassini\r\nl 4 novembre è la festa delle forze armate. Viene celebrata nel giorno della “vittoria” nella prima guerra mondiale, un immane massacro per spostare un confine. Nella sola Italia i morti furono 600.000.\r\nIl 4 novembre è la festa degli assassini. La divisa e la ragion di stato trasformano chi uccide, occupa, bombarda, in eroe.\r\nA Torino i militari sono tornati in piazza Castello, che per l’occasione è stata completamente blindata dalla polizia. Stefano Lorusso, il nuovo sindaco di Torino, per l’occasione esalta la prima guerra mondiale, il patriottismo, la gestione militare della pandemia, le missioni militari all’estero travestite da missioni di pace. \r\nCent’anni fa, a rischio della vita, disertarono a migliaia la guerra, consapevoli che le frontiere tra gli Stati sono tratti di matita sulle mappe. Interessano a chi governa, ma non hanno nessun significato per chi abita uno o l’altro versante di una montagna, l’una o l’altra riva di un fiume, dove nuotano gli stessi pesci, dove crescono le stesse piante, dove vivono uomini e donne che si riconoscono uguali di fronte ai padroni che si fanno ricchi sul loro lavoro.\r\nLa storia delle rivolte, delle “tregue spontanee”, dell’odio per gli ufficiali, pur ricostruita in numerosi studi, non è mai entrata nei programmi scolastici, perché la propaganda militarista nelle scuole non è mai cessata. Anzi! I militari entrano nelle scuole come “esperti”, per indottrinare ed arruolare ragazzi e ragazze.\r\nCent’anni dopo, quelle trincee impastate di sangue, sudore, fango e rabbia la retorica patriottica, il garrire di bandiere e le parate militari continuano a nascondere i massacri, i pescecani che si arricchivano, le “decimazioni”, gli stupri di massa.\r\nLa memoria popolare ne conserva traccia nelle canzoni, che sono passate di bocca in bocca e riecheggiano nelle labbra di chi oggi lotta contro eserciti, guerre, stati e frontiere.\r\nA Torino e in tante altre città italiane in piazza c’erano anche gli antimilitaristi.\r\nNel primo pomeriggio uno striscione, con la scritta “4 novembre. Festa degli assassini” è stato appeso al monumento militarista all’angolo tra corso Vercelli e via Ivrea. \r\nNonostante i blocchi di polizia il presidio antimilitarista è riuscito a collocarsi in via Garibaldi non lontano da piazza Castello. 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Repressione e lotta sul confine tra la Bielorussia e la Polonia\r\nDa agosto il dittatore bielorusso Lukashenko offre per mille euro un visto valido tre giorni, comprensivo di viaggio, un paio di pernottamenti, persino la visita ad un Castello. Poi le persone, spesso interi gruppi familiari con bambini ed anziani, vengono accompagnati alla frontiera con la Polonia e li abbandonati. Provano ad entrare in Europa attraversando l’ultima foresta originale d’Europa, dove non ci sono sentieri, dove non ci sono insediamenti umani, dove sopravvivere, specie ora che l’inverno sta arrivando è un terno al lotto. Sinora ci sono stati 8 morti, ma nella foresta potrebbero essere molti di più. La Polonia ha schierato la polizia e poi l’esercito e, da un mese, ha anche istituito una zona cuscinetto interdetta ai civili, che rischiano multe e denunce. La Situazione è terribile. Ma c’è chi sta costriuendo un rete solidale. A Byalistok è stata aperta una casa che funge da deposito, mentre compagne e compagni presidiano il confine, cercando di intercettare i migranti prima della polizia polacca, per aiutarli a proseguire il viaggio. \r\nCe ne ha parlato Marco, un compagno della Federazione Anarchica di Cracovia\r\nNotizie recentissime, arrivate dopo l’intervista, riferiscono un’auto senza targa con dentro alcuni cadaveri e di altri corpi emersi in un fiume che viene attraversato per passare il confine.\r\nSubito dopo quest’intervista la situazione al confine è divenuta di pubblico dominio anche in Italia, perché Lukashenko ha provato ad accelerare, spingendo sul confine migliaia di migranti. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 20 novembre\r\nCorteo antimilitarista\r\nore 14,30 Porta Palazzo – Corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nContro i mercanti d’armi, le fabbriche di morte e le basi militari\r\nContro l’Aerospace & defence meetings\r\nContro la spesa di guerra e le missioni militari all’estero\r\nContro il colonialismo tricolore, boicottiamo l’ENI\r\nContro la guerra ai migranti e ai poveri\r\nContro la violenza sessista di ogni esercito\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere\r\n\r\nSabato 27 novembre\r\nGiornata contro la violenza sessista degli eserciti\r\nPunto info al Balon dalle 10,30\r\n\r\nMartedì 30 novembre\r\nPresidio di lotta di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la ottava edizione dell’Aerospace and defence meeting – mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale.\r\nDalle 12,30\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","15 Novembre 2021","2021-11-15 19:56:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/war-is-good-business-danksy-200x110.jpg","Anarres del 5 novembre. Spese militari. 4 novembre di lotta. Convegno su Kropotkin. Lotta no border al confine tra Bielorussia e Polonia…",1637006113,[],[],{"post_content":450},{"matched_tokens":451,"snippet":452,"value":453},[72,73],"miliardi. Vent’anni di guerra e \u003Cmark>occupazione\u003C/mark> \u003Cmark>militare\u003C/mark> dell’Afganistan sono costati alla sola","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Eppure sono fatti che non hanno un peso adeguato dentro il dibattito dell’ecologismo main stream.\r\nNe parliamo con Giammarco\r\n\r\nVerso la marcia popolare No Tav del 12 giugno\r\nL’accelerazione impressa all’avanzare dei cantieri in Val Susa è il segno che il governo intente mettere il turbo anche su questo fronte, in un crescendo di violenza ed occupazione militare del territorio, che spera sia di monito a tutte le popolazioni che in questi anni si sono battute contro discariche, inceneritori, megainfrastrutture, grandi navi, etc… \r\nIl governo vuole, costi quel che costi, imporre con la forza la realizzazione di una nuova linea ferroviaria inutile, costosissima, nociva per la salute e il territorio.\r\nIn ballo c’è molto più di un treno. In ballo c’è la necessità di piegare e disciplinare un movimento che lotta da 30 anni. \r\n\r\nLa città degli esclusi\r\nArgo, ToNite, sgomberi e riqualificazioni escludenti in Aurora e Barriera\r\nUn confronto sulla stretta relazione tra i progetti di riqualificazione escludente tra Aurora e Barriera e la crescita dei dispositivi di repressione e controllo sul territorio.\r\nIl nuovo studentato, le universiadi, lo sgombero del Balon e delle baraccopoli rom… lo spazio rubato ai poveri.\r\nAnticipiamo con Francesco Migliaccio, alcuni dei temi dell’assemblea che si terrà giovedì 10 sotto la tettoia dei contadini a Porta Palazzo.\r\n\r\n2 giugno. Una piazza antimilitarista\r\nPer il secondo anno consecutivo i militari hanno deciso di disertare piazza castello, rifugiandosi tra le mura della Caserma Montegrappa per le celebrazioni militariste del 2 giugno.\r\nGli antimilitaristi, come ogni anno, non sono mancati all’appuntamento, cui hanno partecipato centinaia di persone. La performance “Sabbia di sangue” ha efficacemente smontato la retorica militarista sulla guerra.\r\nIl canzoniere di “Note di Rivolta” ha accompagnato e concluso la giornata in cui abbiamo “fatto la festa alla Repubblica”.\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nGiovedì 10 giugno\r\nLa città degli esclusi\r\nore 18 sotto la tettoia dei contadini a Porta Palazzo\r\nArgo, ToNite, sgomberi e riqualificazioni escludenti in Aurora e Barriera\r\nUn confronto sulla stretta relazione tra le dinamiche di gentrificazione tra Aurora e Barriera e la crescita dei dispositivi di repressione e controllo sul territorio.\r\nIl nuovo studentato, le universiadi, lo sgombero del Balon e delle baraccopoli rom… lo spazio rubato ai poveri.\r\nNe parliamo con Francesco Miliaccio, attivista e studioso, autore, tra gli altri, de “La venere degli stracci - Miseria, rivolta e potere nella città post-industriale”\r\n\r\nSabato 12 giugno\r\nore 14\r\nmarcia popolare No Tav da Bussoleno a San Didero\r\nAppuntamento in piazza del mercato (piazza cavalieri di vittorio veneto)\r\nSpezzone anarchico\r\n\r\nSabato 10 luglio\r\nFree(k) Pride per le strade di Torino!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30.\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","9 Giugno 2021","2021-06-09 14:56:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/00-damico-200x110.jpg","Anarres del 4 giugno. L’imbroglio delle energie alternative. No Tav: verso la marcia del 12 maggio. La città degli esclusi, antimilitarismo...",1623245598,[],[],{"post_content":472},{"matched_tokens":473,"snippet":474,"value":475},[72,73],"un crescendo di violenza ed \u003Cmark>occupazione\u003C/mark> \u003Cmark>militare\u003C/mark> del territorio, che spera sia","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/2021-06-04-anarres-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nL’imbroglio delle energie alternative.\r\nOggi dietro il concetto di fonti rinnovabili si annoverano sorgenti che di rinnovabile hanno ben poco (gas, nucleare, biomasse, ecc.) e che nascondono la natura di merce, di queste come delle altre fonti di energia “non rinnovabili”.\r\nNon solo. I processi di estrazione delle cosiddette terre rare in Africa o di raffinazione e produzione dei cristalli di silicio per la produzione dei dispositivi a semiconduttore, sono socialmente ed ecologicamente insostenibili. Eppure sono fatti che non hanno un peso adeguato dentro il dibattito dell’ecologismo main stream.\r\nNe parliamo con Giammarco\r\n\r\nVerso la marcia popolare No Tav del 12 giugno\r\nL’accelerazione impressa all’avanzare dei cantieri in Val Susa è il segno che il governo intente mettere il turbo anche su questo fronte, in un crescendo di violenza ed \u003Cmark>occupazione\u003C/mark> \u003Cmark>militare\u003C/mark> del territorio, che spera sia di monito a tutte le popolazioni che in questi anni si sono battute contro discariche, inceneritori, megainfrastrutture, grandi navi, etc… \r\nIl governo vuole, costi quel che costi, imporre con la forza la realizzazione di una nuova linea ferroviaria inutile, costosissima, nociva per la salute e il territorio.\r\nIn ballo c’è molto più di un treno. In ballo c’è la necessità di piegare e disciplinare un movimento che lotta da 30 anni. \r\n\r\nLa città degli esclusi\r\nArgo, ToNite, sgomberi e riqualificazioni escludenti in Aurora e Barriera\r\nUn confronto sulla stretta relazione tra i progetti di riqualificazione escludente tra Aurora e Barriera e la crescita dei dispositivi di repressione e controllo sul territorio.\r\nIl nuovo studentato, le universiadi, lo sgombero del Balon e delle baraccopoli rom… lo spazio rubato ai poveri.\r\nAnticipiamo con Francesco Migliaccio, alcuni dei temi dell’assemblea che si terrà giovedì 10 sotto la tettoia dei contadini a Porta Palazzo.\r\n\r\n2 giugno. Una piazza antimilitarista\r\nPer il secondo anno consecutivo i militari hanno deciso di disertare piazza castello, rifugiandosi tra le mura della Caserma Montegrappa per le celebrazioni militariste del 2 giugno.\r\nGli antimilitaristi, come ogni anno, non sono mancati all’appuntamento, cui hanno partecipato centinaia di persone. La performance “Sabbia di sangue” ha efficacemente smontato la retorica militarista sulla guerra.\r\nIl canzoniere di “Note di Rivolta” ha accompagnato e concluso la giornata in cui abbiamo “fatto la festa alla Repubblica”.\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nGiovedì 10 giugno\r\nLa città degli esclusi\r\nore 18 sotto la tettoia dei contadini a Porta Palazzo\r\nArgo, ToNite, sgomberi e riqualificazioni escludenti in Aurora e Barriera\r\nUn confronto sulla stretta relazione tra le dinamiche di gentrificazione tra Aurora e Barriera e la crescita dei dispositivi di repressione e controllo sul territorio.\r\nIl nuovo studentato, le universiadi, lo sgombero del Balon e delle baraccopoli rom… lo spazio rubato ai poveri.\r\nNe parliamo con Francesco Miliaccio, attivista e studioso, autore, tra gli altri, de “La venere degli stracci - Miseria, rivolta e potere nella città post-industriale”\r\n\r\nSabato 12 giugno\r\nore 14\r\nmarcia popolare No Tav da Bussoleno a San Didero\r\nAppuntamento in piazza del mercato (piazza cavalieri di vittorio veneto)\r\nSpezzone anarchico\r\n\r\nSabato 10 luglio\r\nFree(k) Pride per le strade di Torino!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30.\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. 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Cemento e occupazione militare dei territori, in attesa di nuove e salvifiche tecnologie \"verdi\" che ci dovrebbero salvare e traghettare verso il mondo nuovo senza mettere in discussione nulla di radicale di un modello sociale, politico, economico - ecologico !- che ci ha portati sull'orlo del baratro in cui stiamo vivendo.\r\n\r\nLa trasmissione si apre con una diretta dal tetto del presidio di San Didero dove alcuni NoTav resistono da una settimana allo sgombero messo in atto dalle forze dell'ordine arrivando, oggi, ad incatenarsi col cemento armato. Seguono le decine di messaggi che da Pisa, Torino e tutta Italia amic* e compagn* di Giovanna - colpita nella notte tra sabato e domenica da un lacrimogeno in pieno volto - hanno mandato per testimoniarle vicinanza ed affetto in questo momento difficile.\r\n\r\nIn chiusura presentiamo col professor Dario Padoan, sociologo ambientale all'università di Torino, l'iniziativa organizzata dal collettivo di Ecologia Politica per giovedì 22 aprile Quale transizione ecologica? Dibattito sul Green New Deal\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/voci_33a.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","19 Aprile 2021","2021-04-19 22:28:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/voci_19aprile-200x110.jpg","Transizioni Ecologiche – VOCI DALL’ANTROPOCENE – (ANNO II #15) – 19/04/21",1618871214,[493],"http://radioblackout.org/tag/voci-antropocene/",[495],"voci antropocene",{"post_content":497},{"matched_tokens":498,"snippet":499,"value":500},[72,73],"di San Didero. 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