","Torino, dieci anni dopo le disastrose olimpiadi invernali","post",1456776345,[62,63,64,65,66,67,68,69],"http://radioblackout.org/tag/agnelli/","http://radioblackout.org/tag/castellani/","http://radioblackout.org/tag/debito/","http://radioblackout.org/tag/fassino/","http://radioblackout.org/tag/fiat/","http://radioblackout.org/tag/impianti-sportivi/","http://radioblackout.org/tag/olimpiadi-invernali/","http://radioblackout.org/tag/torino-2006/",[71,72,73,74,75,76,17,77],"Agnelli","Castellani","debito","Fassino","fiat","impianti sportivi","Torino 2006",{"post_content":79,"post_title":84,"tags":87},{"matched_tokens":80,"snippet":82,"value":83},[28,81],"invernali","mentre i conti delle favolose \u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> \u003Cmark>invernali\u003C/mark> del 2006, volano di chissà","Torino 2016: una città in preda ai magnifici ricordi del passato olimpico. Un po' di frizzi e un po' lazzi per cercare di animare i festeggiamenti dieci anni dopo.\r\n\r\nAlcune delle immagini apparse in questi giorni su siti e giornali, alcuni volti di quel passato \"olimpico\" ricordano davvero un misto esplosivo tra Fellini e Cinico Tv: majorettes sotto la pioggia e rievocazioni storiche, vecchi e \"nuovi\" sindaci che si autocelebrano, pezzi mai dismessi dell'oligarchia Fiat e della cerchia Agnelli, una città allo sbando con i suoi volontari sbiaditi sullo sfondo. Sempre in giaccavento. Tutto brilla eppure tutto è provinciale e decadente. Intanto i dati sbandierati sul turismo ci salvano dal baratro, mentre i conti delle favolose \u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> \u003Cmark>invernali\u003C/mark> del 2006, volano di chissà quali partenze e destini pieni di ricchezza e fortune, non tornano mai.\r\n\r\nUna città proprietà degli Agnelli, per un centinaio di anni giardino di casa della Fiat, una rete mai tramontata di famiglie, holding, finanziarie e multinazionali che dispongono ancora in tutto e per tutto di corpi, sogni, e spazi (pubblici e privati). Ieri come oggi un po' di \"ubriacatura olimpica\" per le masse. Ieri come oggi persone svuotate di ogni desiderio ma piene di gadget, di loghi, di marchi sempre più imbarazzanti. Una banca del padrone tentacolare che, con la sua pia fondazione, continua a scandire vita e passaggi critici di questa città poco metropolitana e sempre più provinciale.\r\n\r\nAbbiamo parlato questa mattina con Maurizio Pagliassotti, giornalista torinese che ha curato libri e inchieste su questa - come su altre - città. Ascolta il contributo:\r\n\r\nmaurizio_olimpiadi\r\n\r\n ",{"matched_tokens":85,"snippet":86,"value":86},[28,81],"Torino, dieci anni dopo le disastrose \u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> \u003Cmark>invernali\u003C/mark>",[88,90,92,94,96,98,100,103],{"matched_tokens":89,"snippet":71},[],{"matched_tokens":91,"snippet":72},[],{"matched_tokens":93,"snippet":73},[],{"matched_tokens":95,"snippet":74},[],{"matched_tokens":97,"snippet":75},[],{"matched_tokens":99,"snippet":76},[],{"matched_tokens":101,"snippet":102},[28,81],"\u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> \u003Cmark>invernali\u003C/mark>",{"matched_tokens":104,"snippet":77},[],[106,112,115],{"field":36,"indices":107,"matched_tokens":109,"snippets":111},[108],6,[110],[28,81],[102],{"field":113,"matched_tokens":114,"snippet":86,"value":86},"post_title",[28,81],{"field":116,"matched_tokens":117,"snippet":82,"value":83},"post_content",[28,81],1157451471441625000,{"best_field_score":120,"best_field_weight":121,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":48,"score":122,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":48},"2211897868544",13,"1157451471441625195",{"document":124,"highlight":143,"highlights":153,"text_match":118,"text_match_info":159},{"cat_link":125,"category":126,"comment_count":48,"id":127,"is_sticky":48,"permalink":128,"post_author":51,"post_content":129,"post_date":130,"post_excerpt":54,"post_id":127,"post_modified":131,"post_thumbnail":132,"post_thumbnail_html":133,"post_title":134,"post_type":59,"sort_by_date":135,"tag_links":136,"tags":140},[45],[47],"56006","http://radioblackout.org/2019/11/luci-olimpiche-a-san-siro-all-you-can-buy-minuto-per-minuto/","Si è risolto il lungo braccio di ferro sul prato di San Siro e non ha vinto la vocazione popolare del football: non le mignonettes di Stock84 o Roberto Bortoluzzi dallo studio centrale che subentra sulla voce arrochita dalle gauloises di Sandro Ciotti; e neanche il prato stesso, perché si trasforma la fruizione e non solo lo spazio dell'evento sportivo, quindi più che il prato importa il cemento riversato sopra.\r\n\r\nSi costruirà un nuovo stadio a 150 metri dal monumento conosciuto in tutto il mondo, che verrà in qualche modo recuperato senza poi poterne immaginare un uso alternativo a quello postmoderno al fianco, dove il divertimento è dato dallo shopping, dal food street a caro prezzo, dalla privatizzazione dello spazio e finanziarizzazione dell'attrazione degli eventi sportivi.\r\n\r\nIl tutto per consentire un primo business dato dalla costruzione e dal consumo di suolo di una grossa fetta di territorio di alto valore nella zona ovest di Milano, ora oggetto di speculazione, per poi regalare ai due club l'altro grosso affare rappresentato dalla possibilità di fare cassa attraverso i propri negozi, catalizzatori di turisti e frequentatori di un nuovo polo attrattivo della ricca movida cittadina. Al centro della disputa c'era anche il sindaco dell'Expo Sala, che, dopo il tentativo di restaurare il vecchio senza imporre un nuovo stadio alla metropoli meneghina, ha \"compreso\" le esigenze di privatizzazione di strutture nuove del capitale privato e quindi ha concesso questa snaturamento del Meazza con la costruzione della nuova struttura postmoderna, anche se le concessioni fatte permettono di dubitare che ci possano essere introiti di urbanizzazione a fronte di questo nuovo regalo al profitto privato. Ce ne ha parlato Abo:\r\n\r\nAnnullamento delal vocazione popolare. Food hub business, rigorosamente privato\r\n\r\nVedremo, intanto come diceva Abo la cittadinanza si sta mobilitando nel tentativo di evitare un nuovo scempio del territorio e l'11 novembre ci sarà una prima assemblea cittadina alla cooperativa Labriola nel Gallaratese per evitare questo nuovo scempio. E infatti il collettivo Off Topic si sta mobilitando, come durante la precedente finanziarizzazione del divertimento: l'Expo.\r\n\r\nhttps://www.offtopiclab.org/san-siro-le-ragioni-di-un-conflitto/\r\n\r\n ","1 Novembre 2019","2019-11-01 18:33:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/stadio-residenziale-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/stadio-residenziale-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/stadio-residenziale-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/stadio-residenziale.jpg 654w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Luci olimpiche a San Siro: all you can buy minuto per minuto",1572633200,[137,68,138,139],"http://radioblackout.org/tag/consumo-di-suolo/","http://radioblackout.org/tag/sala/","http://radioblackout.org/tag/san-siro/",[141,17,22,142],"consumo di suolo","San Siro",{"tags":144},[145,147,149,151],{"matched_tokens":146,"snippet":141},[],{"matched_tokens":148,"snippet":102},[28,81],{"matched_tokens":150,"snippet":22},[],{"matched_tokens":152,"snippet":142},[],[154],{"field":36,"indices":155,"matched_tokens":156,"snippets":158},[34],[157],[28,81],[102],{"best_field_score":120,"best_field_weight":121,"fields_matched":34,"num_tokens_dropped":48,"score":160,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":48},"1157451471441625193",{"document":162,"highlight":186,"highlights":204,"text_match":118,"text_match_info":211},{"cat_link":163,"category":164,"comment_count":48,"id":165,"is_sticky":48,"permalink":166,"post_author":51,"post_content":167,"post_date":168,"post_excerpt":54,"post_id":165,"post_modified":169,"post_thumbnail":170,"post_thumbnail_html":171,"post_title":172,"post_type":59,"sort_by_date":173,"tag_links":174,"tags":181},[45],[47],"48312","http://radioblackout.org/2018/06/sapessi-come-strano-unolimpiade-invernale-a-milano/","Ma anche a Torino... e infatti – scottati dai debiti ancora da ripianare dell'infausta Olimpiade di Castellani, Cristallin, Chiamparino – a Torino un timido movimento di protesta si fa sentire e le divisioni si sono aperte tra i Pentacerchiati subalpini.\r\n\r\nA Milano Sala cerca di avanzare la candidatura di una delle città più in pianura di quella pianura per eccellenza che è quella padana, congiungendo gli sforzi con la Valtellina, sperando di rinverdire i fasti dell'Expo che ha ripianato i debiti trasferendoli al bilancio pubblico, come fece il mitico Toroc piemontese... e questo è l'aspetto più interessante che colloca in uno stesso calderone tutti i grandi eventi, con qualsiasi pretesto si presentino ad aprire falle nel debito locale, che corrispondono al rimpinguamento di tasche di affaristi, organizzazioni, partiti, strutture...\r\n\r\nPer parlare della situazione meneghina a ridosso della decisione del Cio abbiamo chiamato Abo, che ci ha illustrato la situazione e poi analizzato approfonditamente l'impianto strategico in cui si va a inserire la nuova ipotesi di saccheggio del bene comune, sia per cancellazione dei beni ambientali, sia per l'appropriazione di risorse.\r\n\r\nSapessi com'è strano un'olimpiade invernale... a Milano","22 Giugno 2018","2018-06-28 12:04:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/olimpiadi-invernali-a-milano-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"170\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/olimpiadi-invernali-a-milano-300x170.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/olimpiadi-invernali-a-milano-300x170.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/olimpiadi-invernali-a-milano.png 760w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sapessi com'è strano un'Olimpiade invernale... a Milano",1529684286,[175,176,177,178,179,68,138,180],"http://radioblackout.org/tag/2026/","http://radioblackout.org/tag/appendino/","http://radioblackout.org/tag/cono/","http://radioblackout.org/tag/fontana/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[182,183,184,185,15,17,22,24],"2026","appendino","Cono","fontana",{"tags":187},[188,190,192,194,196,198,200,202],{"matched_tokens":189,"snippet":182},[],{"matched_tokens":191,"snippet":183},[],{"matched_tokens":193,"snippet":184},[],{"matched_tokens":195,"snippet":185},[],{"matched_tokens":197,"snippet":15},[],{"matched_tokens":199,"snippet":102},[28,81],{"matched_tokens":201,"snippet":22},[],{"matched_tokens":203,"snippet":24},[],[205],{"field":36,"indices":206,"matched_tokens":208,"snippets":210},[207],5,[209],[28,81],[102],{"best_field_score":120,"best_field_weight":121,"fields_matched":34,"num_tokens_dropped":48,"score":160,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":48},{"document":213,"highlight":232,"highlights":251,"text_match":261,"text_match_info":262},{"cat_link":214,"category":215,"comment_count":48,"id":216,"is_sticky":48,"permalink":217,"post_author":51,"post_content":218,"post_date":219,"post_excerpt":54,"post_id":216,"post_modified":220,"post_thumbnail":221,"post_thumbnail_html":222,"post_title":223,"post_type":59,"sort_by_date":224,"tag_links":225,"tags":229},[45],[47],"87271","http://radioblackout.org/2024/02/olimpiadi-invernali-il-corteo-del-10-febbraio/","Il 10 febbraio si è tenuto un corteo contro le olimpiadi invernali a due anni dall’inizio della kermesse. Nonostante la pioggia battente vi hanno partecipato migliaia di persone.\r\nNel sito del CIO – Comitato Insostenibili Olimpiadi 2026 l’iniziativa è stata presentata\r\n“Il 6 febbraio 2026 inizieranno le Olimpiadi Milano-Cortina, i Giochi invernali più insostenibili di sempre: a due anni dall’inaugurazione del mega-evento, diversi territori dell’Alta Italia si mobilitano in una settimana di iniziative per incepparne la macchina già in crisi per malagestione e denunciare danni ed effetti negativi cui sin da ora stiamo assistendo sui 400 km interessati di arco alpino e pianura. Abbiamo un’altra idea di città e montagna, liberiamo lo spazio urbano e le terre alte da privatizzazione ed estrattivismo.”\r\nI manifestanti sono scesi in piazza per chiedere:\r\n* Lo stop di opere e interventi infrastrutturali imposti e inutili, dal Villaggio Olimpico di Milano alla pista da bob Cortina (simbolo del finanziamento tossico e dell’insostenibilità da realizzarsi senza se e senza ma), i cui costi sono in continuo rialzo al pari del loro impatto ambientale.\r\n* La destinazione dei quasi 4 miliardi pubblici stanziati per le Olimpiadi a politiche abitative pubbliche, servizi e strutture sportive accessibili a tutt* nei quartieri, mobilità dolce e rafforzamento del trasporto pubblico locale, sanità territoriale, in città come nelle aree interne e della provincia impoverita e cementificata.\r\n* La messa in sicurezza dei territori in condizioni di dissesto idrogeologico.\r\n* La fine della turistificazione tossica, inevitabilmente accelerata dal grande evento, che porta solo prezzi al rialzo e affitti brevi in città, sfruttamento e insostenibilità per le terre alte.\r\n* La tutela del lavoro: dal “buco nero” dell’edilizia con il suo record di morti bianche alla giusta paga per lavorator* dello sport, passando per lo sfruttamento intensivo del volontariato non pagato per i grandi eventi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alberto – Abo Di Monte del CIO2026\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-corteo-olimp-abo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nper approfondimenti:\r\nwww.cio2026.org","14 Febbraio 2024","2024-02-14 14:01:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/01-No-olimpiadi-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/01-No-olimpiadi-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/01-No-olimpiadi-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/01-No-olimpiadi-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/01-No-olimpiadi-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/01-No-olimpiadi-1536x864.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/01-No-olimpiadi.jpg 1920w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Olimpiadi invernali. Il corteo del 10 febbraio",1707919261,[226,227,179,228],"http://radioblackout.org/tag/cio2026/","http://radioblackout.org/tag/corteo/","http://radioblackout.org/tag/olimpiadi-invernali-milano-cortina/",[230,231,15,19],"cio2026","corteo",{"post_content":233,"post_title":237,"tags":241},{"matched_tokens":234,"snippet":235,"value":236},[28,81],"tenuto un corteo contro le \u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> \u003Cmark>invernali\u003C/mark> a due anni dall’inizio della","Il 10 febbraio si è tenuto un corteo contro le \u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> \u003Cmark>invernali\u003C/mark> a due anni dall’inizio della kermesse. Nonostante la pioggia battente vi hanno partecipato migliaia di persone.\r\nNel sito del CIO – Comitato Insostenibili \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> 2026 l’iniziativa è stata presentata\r\n“Il 6 febbraio 2026 inizieranno le \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> Milano-Cortina, i Giochi \u003Cmark>invernali\u003C/mark> più insostenibili di sempre: a due anni dall’inaugurazione del mega-evento, diversi territori dell’Alta Italia si mobilitano in una settimana di iniziative per incepparne la macchina già in crisi per malagestione e denunciare danni ed effetti negativi cui sin da ora stiamo assistendo sui 400 km interessati di arco alpino e pianura. Abbiamo un’altra idea di città e montagna, liberiamo lo spazio urbano e le terre alte da privatizzazione ed estrattivismo.”\r\nI manifestanti sono scesi in piazza per chiedere:\r\n* Lo stop di opere e interventi infrastrutturali imposti e inutili, dal Villaggio Olimpico di Milano alla pista da bob Cortina (simbolo del finanziamento tossico e dell’insostenibilità da realizzarsi senza se e senza ma), i cui costi sono in continuo rialzo al pari del loro impatto ambientale.\r\n* La destinazione dei quasi 4 miliardi pubblici stanziati per le \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> a politiche abitative pubbliche, servizi e strutture sportive accessibili a tutt* nei quartieri, mobilità dolce e rafforzamento del trasporto pubblico locale, sanità territoriale, in città come nelle aree interne e della provincia impoverita e cementificata.\r\n* La messa in sicurezza dei territori in condizioni di dissesto idrogeologico.\r\n* La fine della turistificazione tossica, inevitabilmente accelerata dal grande evento, che porta solo prezzi al rialzo e affitti brevi in città, sfruttamento e insostenibilità per le terre alte.\r\n* La tutela del lavoro: dal “buco nero” dell’edilizia con il suo record di morti bianche alla giusta paga per lavorator* dello sport, passando per lo sfruttamento intensivo del volontariato non pagato per i grandi eventi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alberto – Abo Di Monte del CIO2026\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-corteo-olimp-abo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nper approfondimenti:\r\nwww.cio2026.org",{"matched_tokens":238,"snippet":240,"value":240},[239,81],"Olimpiadi","\u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> \u003Cmark>invernali\u003C/mark>. Il corteo del 10 febbraio",[242,244,246,248],{"matched_tokens":243,"snippet":230},[],{"matched_tokens":245,"snippet":231},[],{"matched_tokens":247,"snippet":15},[],{"matched_tokens":249,"snippet":250},[28,81],"\u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> \u003Cmark>invernali\u003C/mark> milano cortina",[252,254,259],{"field":113,"matched_tokens":253,"snippet":240,"value":240},[239,81],{"field":36,"indices":255,"matched_tokens":256,"snippets":258},[14],[257],[28,81],[250],{"field":116,"matched_tokens":260,"snippet":235,"value":236},[28,81],1157451471441100800,{"best_field_score":263,"best_field_weight":264,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":48,"score":265,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":48},"2211897868288",15,"1157451471441100923",{"document":267,"highlight":288,"highlights":306,"text_match":261,"text_match_info":316},{"cat_link":268,"category":269,"comment_count":48,"id":270,"is_sticky":48,"permalink":271,"post_author":51,"post_content":272,"post_date":273,"post_excerpt":54,"post_id":270,"post_modified":274,"post_thumbnail":275,"post_thumbnail_html":276,"post_title":277,"post_type":59,"sort_by_date":278,"tag_links":279,"tags":284},[45],[47],"95544","http://radioblackout.org/2025/02/olimpiadi-14-manifestazioni-contro-lo-scempio/","Sono 14 le località dove il 9 febbraio si sono tenute manifestazioni contro le Olimpiadi invernali e il modello di “sviluppo” di cui sono l’emblema.\r\nLe iniziative, che vi abbiamo presentato la scorsa settimana, sono state promosse dall’APE – Associazione Proletari Escursionisti e dall CIO – Comitato Insostenibili Olimpiadi hanno avuto un’ampia partecipazione.\r\nDicono i promotori:\r\n“Stiamo colonizzando il futuro delle prossime generazioni. Ogni nuova opera che realizziamo oggi – dalla controversa pista da bob di Cortina da 118 milioni di euro, ai nuovi impianti di innevamento artificiale della pista Stelvio di Bormio – è una ipoteca sul futuro dei territori che non potrà essere cancellata.”\r\nGli impatti non si limitano alle infrastrutture olimpiche. La trasformazione investe l’intero tessuto sociale: a Milano, interi quartieri stanno subendo processi di rapida gentrificazione con l’espulsione delle fasce popolari e la privatizzazione di tutti gli impianti sportivi, mentre nelle valli olimpiche l’esplosione degli affitti brevi sta accelerando l’espulsione delle comunità locali a favore di un turismo mordi e fuggi. “La montagna sta diventando un grande parco a tema dello sport invernale proprio mentre gli scienziati ci dicono che l’ultimo turista sugli sci arriverà nel 2040.”\r\n\r\nCon Alberto – Abo – Di Monte abbiamo fatto una cronaca delle varie iniziative dalle Alpi agli Appennini, dove la speculazione investe pesantemente territori preziosi e fragili. A Bormio, nonostante i divieti di fare cortei, presidi o semplici banchetti informativi, in tanti si sono mossi per la città attraversando il centro storico sino a raggiungere le colate di cemento degli impianti.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2024-02-11-reso-no-olilmp-abo.mp3\"][/audio]","11 Febbraio 2025","2025-02-11 16:22:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bormio-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bormio-300x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bormio-300x300.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bormio-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bormio-768x768.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bormio-690x690.jpg 690w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bormio-170x170.jpg 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bormio.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Olimpiadi. 14 manifestazioni contro lo scempio",1739290964,[280,281,282,283],"http://radioblackout.org/tag/bormio/","http://radioblackout.org/tag/gentrification/","http://radioblackout.org/tag/momtagna-parco-giochi/","http://radioblackout.org/tag/olimpiadi-invenali-2026/",[285,286,287,32],"bormio","gentrification","momtagna parco giochi",{"post_content":289,"post_title":293,"tags":296},{"matched_tokens":290,"snippet":291,"value":292},[239,81],"sono tenute manifestazioni contro le \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> \u003Cmark>invernali\u003C/mark> e il modello di “sviluppo”","Sono 14 le località dove il 9 febbraio si sono tenute manifestazioni contro le \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> \u003Cmark>invernali\u003C/mark> e il modello di “sviluppo” di cui sono l’emblema.\r\nLe iniziative, che vi abbiamo presentato la scorsa settimana, sono state promosse dall’APE – Associazione Proletari Escursionisti e dall CIO – Comitato Insostenibili \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> hanno avuto un’ampia partecipazione.\r\nDicono i promotori:\r\n“Stiamo colonizzando il futuro delle prossime generazioni. Ogni nuova opera che realizziamo oggi – dalla controversa pista da bob di Cortina da 118 milioni di euro, ai nuovi impianti di innevamento artificiale della pista Stelvio di Bormio – è una ipoteca sul futuro dei territori che non potrà essere cancellata.”\r\nGli impatti non si limitano alle infrastrutture olimpiche. La trasformazione investe l’intero tessuto sociale: a Milano, interi quartieri stanno subendo processi di rapida gentrificazione con l’espulsione delle fasce popolari e la privatizzazione di tutti gli impianti sportivi, mentre nelle valli olimpiche l’esplosione degli affitti brevi sta accelerando l’espulsione delle comunità locali a favore di un turismo mordi e fuggi. “La montagna sta diventando un grande parco a tema dello sport invernale proprio mentre gli scienziati ci dicono che l’ultimo turista sugli sci arriverà nel 2040.”\r\n\r\nCon Alberto – Abo – Di Monte abbiamo fatto una cronaca delle varie iniziative dalle Alpi agli Appennini, dove la speculazione investe pesantemente territori preziosi e fragili. A Bormio, nonostante i divieti di fare cortei, presidi o semplici banchetti informativi, in tanti si sono mossi per la città attraversando il centro storico sino a raggiungere le colate di cemento degli impianti.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2024-02-11-reso-no-olilmp-abo.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":294,"snippet":295,"value":295},[239],"\u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark>. 14 manifestazioni contro lo scempio",[297,299,301,303],{"matched_tokens":298,"snippet":285},[],{"matched_tokens":300,"snippet":286},[],{"matched_tokens":302,"snippet":287},[],{"matched_tokens":304,"snippet":305},[28],"\u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> invenali 2026",[307,309,311],{"field":116,"matched_tokens":308,"snippet":291,"value":292},[239,81],{"field":113,"matched_tokens":310,"snippet":295,"value":295},[239],{"field":36,"indices":312,"matched_tokens":313,"snippets":315},[14],[314],[28],[305],{"best_field_score":263,"best_field_weight":317,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":48,"score":318,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":48},14,"1157451471441100915",{"document":320,"highlight":339,"highlights":356,"text_match":261,"text_match_info":366},{"cat_link":321,"category":322,"comment_count":48,"id":323,"is_sticky":48,"permalink":324,"post_author":51,"post_content":325,"post_date":326,"post_excerpt":54,"post_id":323,"post_modified":327,"post_thumbnail":328,"post_thumbnail_html":329,"post_title":330,"post_type":59,"sort_by_date":331,"tag_links":332,"tags":336},[45],[47],"87739","http://radioblackout.org/2024/03/olimpiadi-cominciato-il-taglio-di-4-500-larici/","l bob è una delle discipline delle olimpiadi invernali. In Italia nessuno, o quasi, pratica questo sport. La pista costruita a Cesana per le Olimpiadi del 2006 è un monumento allo spreco, alla distruzione di risorse per l’interesse di pochi signori del cemento e del tondino.\r\nPotevano utilizzarla per il 2026 oppure usare quella di Saint Moritz, un’ora di distanza da Cortina. Alla fine il comitato d’affari che sta assorbendo enormi risorse pubbliche per fini privatissimi l’ha spuntata. É passato il progetto “light” di Salvini, con assegnazione diretta dell’appalto: si spende un po’ meno, si taglia un po’ meno, ma la sostanza non cambia: un’altra pista per uno sport che in Italia praticano non più di 50 persone.\r\nE al danno potrebbe unirsi la beffa. Se tra un anno il Comitato Olimpico Internazionale dovesse bocciare la pista di Cortina, la scelta cadrebbe su Saint Moritz, cui Cortina dovrebbe ovviamente pagare gli oneri di utilizzo.\r\nDa diversi giorni, nonostante le proteste, è iniziato il taglio di 4.500 larici nell’area in cui verrà costruita la pista da bob.\r\nSecondo Infrastrutture Milano Cortina spa, la società che gestisce l’appalto sarebbero stati tagliati in pochi giorni gli stessi alberi che in media vengono abbattuti in 12 anni. Questa dichiarazione, effettuata per tranquillizzare sull’entità del danno ambientale e paesaggistico, finisce paradossalmente con il dimostrarlo.\r\nLe modalità con cui si attraversano le terre alte, che trasformano le valli alpine in disneyland, baracconi per un turismo che vuole trovare in montagna l’agio della città, ci raccontano di un mondo che corre verso il baratro in un presente eternizzato, per non vedere il domani che non c’è.\r\nNe abbiamo parlato con Luca di Off Topic e di CIO2026 – Comitato Insostenibili Olimpiadi 2026\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/2024-03-05-luca-taglio-larici-cortina.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","5 Marzo 2024","2024-03-05 13:06:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/larici-taglio-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"138\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/larici-taglio-300x138.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/larici-taglio-300x138.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/larici-taglio-768x353.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/larici-taglio.jpg 980w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Olimpiadi. Cominciato il taglio di 4.500 larici",1709643979,[333,228,334,335],"http://radioblackout.org/tag/cortina-dampezzo/","http://radioblackout.org/tag/pista-da-bob/","http://radioblackout.org/tag/taglio-larici/",[337,19,30,338],"cortina d'ampezzo","taglio larici",{"post_content":340,"post_title":344,"tags":347},{"matched_tokens":341,"snippet":342,"value":343},[28,81],"è una delle discipline delle \u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> \u003Cmark>invernali\u003C/mark>. In Italia nessuno, o quasi,","l bob è una delle discipline delle \u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> \u003Cmark>invernali\u003C/mark>. In Italia nessuno, o quasi, pratica questo sport. La pista costruita a Cesana per le \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> del 2006 è un monumento allo spreco, alla distruzione di risorse per l’interesse di pochi signori del cemento e del tondino.\r\nPotevano utilizzarla per il 2026 oppure usare quella di Saint Moritz, un’ora di distanza da Cortina. Alla fine il comitato d’affari che sta assorbendo enormi risorse pubbliche per fini privatissimi l’ha spuntata. É passato il progetto “light” di Salvini, con assegnazione diretta dell’appalto: si spende un po’ meno, si taglia un po’ meno, ma la sostanza non cambia: un’altra pista per uno sport che in Italia praticano non più di 50 persone.\r\nE al danno potrebbe unirsi la beffa. Se tra un anno il Comitato Olimpico Internazionale dovesse bocciare la pista di Cortina, la scelta cadrebbe su Saint Moritz, cui Cortina dovrebbe ovviamente pagare gli oneri di utilizzo.\r\nDa diversi giorni, nonostante le proteste, è iniziato il taglio di 4.500 larici nell’area in cui verrà costruita la pista da bob.\r\nSecondo Infrastrutture Milano Cortina spa, la società che gestisce l’appalto sarebbero stati tagliati in pochi giorni gli stessi alberi che in media vengono abbattuti in 12 anni. Questa dichiarazione, effettuata per tranquillizzare sull’entità del danno ambientale e paesaggistico, finisce paradossalmente con il dimostrarlo.\r\nLe modalità con cui si attraversano le terre alte, che trasformano le valli alpine in disneyland, baracconi per un turismo che vuole trovare in montagna l’agio della città, ci raccontano di un mondo che corre verso il baratro in un presente eternizzato, per non vedere il domani che non c’è.\r\nNe abbiamo parlato con Luca di Off Topic e di CIO2026 – Comitato Insostenibili \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> 2026\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/2024-03-05-luca-taglio-larici-cortina.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":345,"snippet":346,"value":346},[239],"\u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark>. Cominciato il taglio di 4.500 larici",[348,350,352,354],{"matched_tokens":349,"snippet":337},[],{"matched_tokens":351,"snippet":250},[28,81],{"matched_tokens":353,"snippet":30},[],{"matched_tokens":355,"snippet":338},[],[357,362,364],{"field":36,"indices":358,"matched_tokens":359,"snippets":361},[34],[360],[28,81],[250],{"field":116,"matched_tokens":363,"snippet":342,"value":343},[28,81],{"field":113,"matched_tokens":365,"snippet":346,"value":346},[239],{"best_field_score":263,"best_field_weight":317,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":48,"score":318,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":48},6646,{"collection_name":59,"first_q":17,"per_page":108,"q":17},{"facet_counts":370,"found":108,"hits":414,"out_of":632,"page":34,"request_params":633,"search_cutoff":37,"search_time_ms":207},[371,391],{"counts":372,"field_name":388,"sampled":37,"stats":389},[373,375,377,379,380,382,384,386],{"count":21,"highlighted":374,"value":374},"ponte radio",{"count":34,"highlighted":376,"value":376},"Spot",{"count":34,"highlighted":378,"value":378},"anarres",{"count":34,"highlighted":239,"value":239},{"count":34,"highlighted":381,"value":381},"Universiadì",{"count":34,"highlighted":383,"value":383},"sport popolare",{"count":34,"highlighted":385,"value":385},"liberation front",{"count":34,"highlighted":387,"value":387},"cittadinanza italiana","podcastfilter",{"total_values":390},8,{"counts":392,"field_name":36,"sampled":37,"stats":412},[393,395,397,399,401,403,405,407,408,410],{"count":21,"highlighted":394,"value":394},"montagne in lotta",{"count":34,"highlighted":396,"value":396},"C.I.O.",{"count":34,"highlighted":398,"value":398},"A.P.E.",{"count":34,"highlighted":400,"value":400},"radio spore",{"count":34,"highlighted":402,"value":402},"proibizionismo",{"count":34,"highlighted":404,"value":404},"fini-giovanardi",{"count":34,"highlighted":406,"value":406},"vassalli-jervolino",{"count":34,"highlighted":17,"value":17},{"count":34,"highlighted":409,"value":409},"arrampicata e psichedelia",{"count":34,"highlighted":411,"value":411},"escursionismo e musica sperimentale",{"total_values":413},19,[415,461,485,514,542,604],{"document":416,"highlight":434,"highlights":450,"text_match":118,"text_match_info":459},{"comment_count":48,"id":417,"is_sticky":48,"permalink":418,"podcastfilter":419,"post_author":420,"post_content":421,"post_date":422,"post_excerpt":54,"post_id":417,"post_modified":423,"post_thumbnail":424,"post_title":425,"post_type":426,"sort_by_date":427,"tag_links":428,"tags":433},"95698","http://radioblackout.org/podcast/montagne-in-lotta-radio-spore-bologna-ponte-radio/",[374],"radiobizarre","Le terre alte bruciano. Non è una metafora. Lo zero termico a 4200 in pieno autunno, i ghiacciai che si sfaldano , il permafrost che si scioglie, le alluvioni devastanti sono la realtà quotidiana delle nostre montagne. Una realtà che stride con l’ostinazione di chi, dalle Alpi agli Appennini, continua a proporre un modello di sviluppo anacronistico e predatorio, basato su pratiche estrattive e grandi-eventi come i giochi invernali. Gli scienziati ci dicono che l’ultimo turista sugli sci arriverà nel 2040 . Eppure si continuano a costruire nuovi impianti di risalita, a scavare bacini per l’innevamento artificiale, a devastare versanti per inutili collegamenti tra comprensori. Secondo questa visione predatoria potremmo arrivare a sciare sull’asfalto per rivitalizzare l’economia montana.\r\n\r\nRaccogliamo la chiamata di A.P.E. La montagna non si arrende perappello per una mobilitazione diffusa in montagna che attraversi l’intero arco alpino e la dorsale appenninica domenica 9 febbraio 2025 e approfittiamo per parlare di olimpiadi invernali, impianti di risalita e opere inutili e dannose in montagna con contributi di Ape, del CIO, di Sollevamenti della terra, Giuliano Bonanomi e del Movimento Pratomagno senza asfalto.\r\n\r\nqui l'audio della trasmissione:\r\n\r\nponteradio_Spore_montagnaDEF\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta i podcast delle puntate di ponte radio precedenti il 7 febbraio 2025 qui: https://radiowombat.net/broadcast/ponte-radio/","15 Febbraio 2025","2025-02-15 20:16:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/PONTERADIO2h_0-200x110.jpg","7/2/2025 -Sciare sull’asfalto- RADIO SPORE","podcast",1739649981,[429,430,431,68,432],"http://radioblackout.org/tag/a-p-e/","http://radioblackout.org/tag/c-i-o/","http://radioblackout.org/tag/montagne-in-lotta/","http://radioblackout.org/tag/radio-spore/",[398,396,394,17,400],{"post_content":435,"tags":439},{"matched_tokens":436,"snippet":437,"value":438},[28,81],"e approfittiamo per parlare di \u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> \u003Cmark>invernali\u003C/mark>, impianti di risalita e opere","Le terre alte bruciano. Non è una metafora. Lo zero termico a 4200 in pieno autunno, i ghiacciai che si sfaldano , il permafrost che si scioglie, le alluvioni devastanti sono la realtà quotidiana delle nostre montagne. Una realtà che stride con l’ostinazione di chi, dalle Alpi agli Appennini, continua a proporre un modello di sviluppo anacronistico e predatorio, basato su pratiche estrattive e grandi-eventi come i giochi \u003Cmark>invernali\u003C/mark>. Gli scienziati ci dicono che l’ultimo turista sugli sci arriverà nel 2040 . Eppure si continuano a costruire nuovi impianti di risalita, a scavare bacini per l’innevamento artificiale, a devastare versanti per inutili collegamenti tra comprensori. Secondo questa visione predatoria potremmo arrivare a sciare sull’asfalto per rivitalizzare l’economia montana.\r\n\r\nRaccogliamo la chiamata di A.P.E. La montagna non si arrende perappello per una mobilitazione diffusa in montagna che attraversi l’intero arco alpino e la dorsale appenninica domenica 9 febbraio 2025 e approfittiamo per parlare di \u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> \u003Cmark>invernali\u003C/mark>, impianti di risalita e opere inutili e dannose in montagna con contributi di Ape, del CIO, di Sollevamenti della terra, Giuliano Bonanomi e del Movimento Pratomagno senza asfalto.\r\n\r\nqui l'audio della trasmissione:\r\n\r\nponteradio_Spore_montagnaDEF\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta i podcast delle puntate di ponte radio precedenti il 7 febbraio 2025 qui: https://radiowombat.net/broadcast/ponte-radio/",[440,442,444,446,448],{"matched_tokens":441,"snippet":398,"value":398},[],{"matched_tokens":443,"snippet":396,"value":396},[],{"matched_tokens":445,"snippet":394,"value":394},[],{"matched_tokens":447,"snippet":102,"value":102},[28,81],{"matched_tokens":449,"snippet":400,"value":400},[],[451,457],{"field":36,"indices":452,"matched_tokens":453,"snippets":455,"values":456},[14],[454],[28,81],[102],[102],{"field":116,"matched_tokens":458,"snippet":437,"value":438},[28,81],{"best_field_score":120,"best_field_weight":121,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":48,"score":460,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":48},"1157451471441625194",{"document":462,"highlight":475,"highlights":480,"text_match":261,"text_match_info":483},{"comment_count":48,"id":463,"is_sticky":48,"permalink":464,"podcastfilter":465,"post_author":466,"post_content":467,"post_date":468,"post_excerpt":54,"post_id":463,"post_modified":469,"post_thumbnail":470,"post_title":471,"post_type":426,"sort_by_date":472,"tag_links":473,"tags":474},"73705","http://radioblackout.org/podcast/il-costo-del-legno/",[385],"liberationfront","come tutte le materie prime anche il legno sta subendo un rialzo enorme del suo prezzo. La causa va cercata negli andamenti del mercato globale.La Cina sta sviluppando un ampio piano di bio-edilizia e le sue case in legno sono diventate il fiore all'occhiello delle olimpiadi invernali di Beijing. Gli Stati Uniti hanno frenato i rapporti col Canada, aumentando a dismisura la richiesta verso i paesi europei (Svezia, Germania e Austria) che difficilmente riescono a soddisfare un tale carico.\r\nNon solo, il commercio globale abbisogna di pallet e imballaggi; il settore immobiliare richiede strutture e pontili; le centrali a biomasse non disdegnano di bruciare anche alberi tagliati appositamente. Non solo, gli effetti del cambiamento climatico colpiscono boschi e foreste con incendi o gelate che hanno distrutto milioni di ettari di boschi.\r\n\r\nIn Italia lo sfruttamento del legname è limitato, e gran parte viene importato. Dal punto di vista amministrativo la gestione dei boschi è in mano a consorzi pubblico/privati finanziati dall'UE. Occorre ritrovare pratiche di lavorazione e di gestione dei boschi comunitario.\r\n\r\nNe parliamo con Damiano, autore dell'articolo \"L'aumento del prezzo del legno nell'era del capitalismo verde\" (https://nunatak.noblogs.org/post/2021/12/03/nunatak-n-62-autunno-2021/) uscito sul numero 62 di Nunatak\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/legname.mp3\"][/audio]\r\n\r\nscarica il podcast","25 Febbraio 2022","2022-02-25 14:37:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/legname-200x110.jpg","il costo del legno",1645799562,[],[],{"post_content":476},{"matched_tokens":477,"snippet":478,"value":479},[28,81],"diventate il fiore all'occhiello delle \u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> \u003Cmark>invernali\u003C/mark> di Beijing. Gli Stati Uniti","come tutte le materie prime anche il legno sta subendo un rialzo enorme del suo prezzo. La causa va cercata negli andamenti del mercato globale.La Cina sta sviluppando un ampio piano di bio-edilizia e le sue case in legno sono diventate il fiore all'occhiello delle \u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> \u003Cmark>invernali\u003C/mark> di Beijing. Gli Stati Uniti hanno frenato i rapporti col Canada, aumentando a dismisura la richiesta verso i paesi europei (Svezia, Germania e Austria) che difficilmente riescono a soddisfare un tale carico.\r\nNon solo, il commercio globale abbisogna di pallet e imballaggi; il settore immobiliare richiede strutture e pontili; le centrali a biomasse non disdegnano di bruciare anche alberi tagliati appositamente. Non solo, gli effetti del cambiamento climatico colpiscono boschi e foreste con incendi o gelate che hanno distrutto milioni di ettari di boschi.\r\n\r\nIn Italia lo sfruttamento del legname è limitato, e gran parte viene importato. Dal punto di vista amministrativo la gestione dei boschi è in mano a consorzi pubblico/privati finanziati dall'UE. Occorre ritrovare pratiche di lavorazione e di gestione dei boschi comunitario.\r\n\r\nNe parliamo con Damiano, autore dell'articolo \"L'aumento del prezzo del legno nell'era del capitalismo verde\" (https://nunatak.noblogs.org/post/2021/12/03/nunatak-n-62-autunno-2021/) uscito sul numero 62 di Nunatak\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/legname.mp3\"][/audio]\r\n\r\nscarica il podcast",[481],{"field":116,"matched_tokens":482,"snippet":478,"value":479},[28,81],{"best_field_score":263,"best_field_weight":317,"fields_matched":34,"num_tokens_dropped":48,"score":484,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":48},"1157451471441100913",{"document":486,"highlight":505,"highlights":510,"text_match":261,"text_match_info":513},{"comment_count":48,"id":487,"is_sticky":48,"permalink":488,"podcastfilter":489,"post_author":378,"post_content":490,"post_date":491,"post_excerpt":54,"post_id":487,"post_modified":492,"post_thumbnail":493,"post_title":494,"post_type":426,"sort_by_date":495,"tag_links":496,"tags":502},"21410","http://radioblackout.org/podcast/droghe-e-castagne/",[378],"L’abolizione per un vizio nelle modalità di approvazione della legge sulle droghe in vigore da ormai otto anni, la dice lunga sul ruolo suppletivo del potere giudiziario rispetto a quello politico.\r\nQuesta decisione, come già quella sul porcellum elettorale, toglie le castagne dal fuoco sia al parlamento che all’esecutivo, incapaci di prendere decisioni su questioni di grande importanza come la legge che definisce le regole per la delega elettorale.\r\nSe la cancellazione della Fini Giovanardi dovesse avere l’effetto sperato di svuotare un poco le carceri, forse l’Italia scamperebbe le sanzioni imposte dalla corte europea di giustizia per trattamenti inumani e degradanti nelle sovraffollate carceri italiane.\r\nAl tempo stesso il governo di turno non dovrebbe fare i conti con il Nuovo Centro Destra di Alfano e Giovanardi, ben poco disponibili a fare passi indietro nelle politiche proibizioniste.\r\nDue piccioni con una sola fava.\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Robertino Barbieri, storico esponente del movimento antiproibizionista, tra gli animatori di CanaPisa.\r\n\r\nAscolta l’intervista:\r\n\r\n2014 02 14 robertino fini giovanardi\r\n\r\nDi seguito un articolo di Robertino uscito sul numero di questa settimana di Umanità Nova\r\n\r\nDal gennaio 2006 in Italia era in vigore sulle droghe la cosiddetta \"legge Fini-Giovanardi\" che aveva inserito nella stessa tabella droghe leggere e droghe pesanti (coll'unico risultato di affollare le carceri di consumatori e coltivatori di ganja, mentre le strade e le piazze sono state invase da eroina e cocaina ai prezzi più bassi di sempre in valori assoluti) e che aveva stabilito la presunzione di reato di spaccio anche per la semplice detenzione di sostanze proibite oltre certi quantitativi stabiliti dal Governo.\r\nDa mercoledì 12 febbraio, la Fini-Giovanardi non c'è più. La Corte Costituzionale la ha abolita, con una nota in cui la Consulta afferma di aver \"dichiarato l'illegittimità costituzionale - per violazione dell'art. 77, secondo comma, della Costituzione, che regola la procedura di conversione dei decreti-legge (.) rimuovendo le modifiche apportate con le norme dichiarate illegittime agli articoli 73, 13 e 14 del d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo unico in materia di stupefacenti)\".\r\nTra i motivi che avevano spinto diversi tribunali (tra cui la Corte di Cassazione, la Corte d’Appello di Torino e il Gup di Roma) a fare ricorso alla Consulta vi era la convinzione che quella legge fosse nata “in modo invalido”. Quella legge fu, infatti, approvata con una sorta di colpo di mano dell'allora governo Berlusconi. Mentre era all’esame del Parlamento il decreto legge del Governo sulla sicurezza alle Olimpiadi invernali di Torino (che includeva una sola piccola norma diretta a rendere meno difficoltoso l’accesso all’affidamento terapeutico ai servizi sociali per i tossicodipendenti recidivi, cancellato due mesi prima dalla famigerata legge Cirielli), il Governo durante la discussione parlamentare in sede di conversione presentò un emendamento composto da decine e decine di articoli che andarono a cambiare radicalmente la legge precedente sulle droghe. Un decreto legge per potere essere emanato dal Capo dello Stato richiede la verifica della sussistenza dei requisiti di urgenza e necessità. Entra immediatamente in vigore. Se nei sessanta giorni successivi il Parlamento dovesse introdurre norme che c’entrano poco con il testo originario compie un’opera illegittima in quanto produce un aggiramento dei vincoli costituzionali. Sulla base di questa unica motivazione procedurale, la Consulta ha deciso di abrogare la Fini-Giovanardi, mentre sembrerebbe che non siano state accolte le altre motivazioni dei ricorsi sulle cosiddette questioni “di merito”, a partire da quella della proporzionalità delle pene (per la semplice detenzione di sostanze proibite erano previste pene da 6 a 20 anni, più alte di quelle per stupro o tentato omicidio). \r\nCon la decisione della Corte, comunque, si torna alla normativa precedente, ovvero alla legge Iervolino-Vassalli, la 162/1990. In generale tornerebbe in vigore la Jervolino-Vassalli modificata dal referendum del 1993 che aveva depenalizzato la detenzione per uso personale. In pratica torneranno ad esserci pene più lievi per lo spaccio di droghe leggere come la cannabis, cioè da 2 a 6 anni di carcere (e da 6 mesi a due anni per “i fatti di lieve entità”), anziché da 6 a 20 anni (e da 1 a 6 anni per la”lieve entità”) come previsto dalla normativa abolita.\r\nLa legge precedente ora tornata in vigore, infatti, prevedeva una differenziazione di trattamento in base alle sostanze e per lo spaccio di droghe pesanti, come cocaina e eroina, anche pene più severe con un minimo di 8 anni di carcere, anziché i 6 della Fini-Giovanardi. In attesa che vengano rese note le motivazioni della sentenza e i dispositivi tecnici che la accompagnano, è difficile sapere quante saranno le persone che potranno beneficiare degli effetti dell'abolizione della Fini-Giovanardi. Prima che fosse resa nota la decisione della Consulta, la Società della Ragione aveva spiegato che la bocciatura della Fini-Giovanardi avrebbe avuto conseguenze pressoché immediate su circa 10mila detenuti, perché \"gli arrestati per droghe leggere sono il 40% degli arrestati per reati in materia di stupefacenti\". \r\nAbolendo la Fini-Giovanardi, la Consulta ha sicuramente tolto una bella castagna dal fuoco dello Stato italiano: l'effetto combinato con quello del cosiddetto decreto “svuotarceri” potrebbe far ridurre la popolazione carceraria di 15-20mila e l'Italia potrebbe forse evitare le sanzioni per il sovraffollamento carcerario stabilite dalle Corte di Strasburgo che vigila sull'applicazione della Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo.\r\nL'abolizione della Fini-Giovanardi, però, è anche merito dei movimenti antiproibizionisti che, pur privi di sostegni istituzionali e oscurati dai media di regime, hanno continuato in questi lunghi otto anni a mobilitarsi contro le norme liberticide, fino ad arrivare al corteo-street parade di sabato 8 febbraio a Roma che ha visto sfilare alcune decine di migliaia di persone in una manifestazione totalmente autoorganizzata e autofinanziata, finita all'onore delle cronache perché al guru radicale Giacinto Pannnella detto Marco è stato detto, in modo peraltro relativamente gentile, di andare altrove a fare il suo lurido mestiere di sciacallo. \r\nCon l'abolizione della Fini-Giovanardi, la mobilitazione antiproibizionista non si ferma. Come ha scritto in un suo comunicato l'ASCIA (un'associazione di consumatori di cannabis autoorganizzati, molto attiva soprattutto sul web), “ritorniamo quindi alla Jervolino-Vassalli, la cannabis torna in tabella II come “droga leggera” e in virtù di questo molti ospiti delle Comunità di Recupero, trattenuti solo perché assuntori di cannabis, potrebbero lasciare il loro stato coatto e molti pazienti potrebbero trovare un facile accesso alle terapie a base di cannabinoidi nel sistema sanitario nazionale, scompare la “presunzione di reato” e quindi lo spaccio va provato e non solo ipotizzato e tutte le condanne e i processi relativi alla Fini-Giovanardi andranno rivisti e ridimensionati. Ma con la Jervolino-Vassalli è ancora vietata la coltivazione e sono ancora applicate sanzioni amministrative per gli assuntori, per questo, se possiamo festeggiare per aver vinto la prima e forse più importante battaglia, é pur vero che dobbiamo rimanere consapevoli che la guerra è ancora in corso”. A dimostrazione che la guerra è sempre in corso, proprio mentre veniva abolita la Legge Fini Giovanardi, la vicenda della canapa medica nella Toscana amministrata dal PD ha registrato un passo indietro. Nel maggio 2012, dopo una lunga concertazione con le associazioni dei pazienti, fu approvata la Legge toscana sulla Cannabis terapeutica che non faceva elenchi di patologie ammesse all'utilizzo del farmaco, né poneva limiti e paletti alla prescrizione della cannabis terapeutica per qualsiasi indicazione la scienza medica dovesse trovare applicazione. Qualche giorno fa è stato reso noto il regolamento attuativo che dovrebbe rendere finalmente utilizzabile questa legge, ma che in effetti restringe l'applicazione della legge a due soli sintomi di due sole patologie, spasmi nella sclerosi multipla e dolore oncologico.\r\nEd anche tra i media il fronte degli adepti dell'eterna crociata contro l'erba proibita si sta riorganizzando. Due pagine di pornografia parascientifica (con tanto di dati terrorizzanti presi da ricerche non citate e che non si trovano coi motori di ricerca per le pubblicazioni scientifiche) contro la cannabis sono addirittura apparsi sul primo inserto settimanale di Pagina99, il nuovo quotidiano fondato da alcuni ex giornalisti del Manifesto, che evidentemente si sono dimenticati di quando, sul giornale in cui lavoravano da giovani, scriveva Giancarlo Arnao, compianto maestro di antiproibizionismo ragionato, che faceva a pezzi le bufale della propaganda della War On Drugs.\r\nSe l'abolizione della Fini-Giovanardi è stata sicuramente una vittoria, nel movimento antiproibizionista c'è comunque la consapevolezza che la strada da fare è ancora molta e tutta in salita e in tutta la penisola si organizzano incontri e iniziative, in attesa delle prossime mobilitazioni di piazza, tra cui la Million Marijuana March (che si terrà a Roma all'inizio di maggio) e Canapisa (che si terrà a Pisa sabato 31 maggio).\r\n\r\nrobertino","19 Febbraio 2014","2018-10-17 22:59:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/02/antiproibizionismo1-200x110.jpg","Droghe e castagne",1392779565,[497,498,499,500,501],"http://radioblackout.org/tag/carceri/","http://radioblackout.org/tag/droga/","http://radioblackout.org/tag/fini-giovanardi/","http://radioblackout.org/tag/proibizionismo/","http://radioblackout.org/tag/vassalli-jervolino/",[503,504,404,402,406],"carceri","droga",{"post_content":506},{"matched_tokens":507,"snippet":508,"value":509},[239,81],"del Governo sulla sicurezza alle \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> \u003Cmark>invernali\u003C/mark> di Torino (che includeva una","L’abolizione per un vizio nelle modalità di approvazione della legge sulle droghe in vigore da ormai otto anni, la dice lunga sul ruolo suppletivo del potere giudiziario rispetto a quello politico.\r\nQuesta decisione, come già quella sul porcellum elettorale, toglie le castagne dal fuoco sia al parlamento che all’esecutivo, incapaci di prendere decisioni su questioni di grande importanza come la legge che definisce le regole per la delega elettorale.\r\nSe la cancellazione della Fini Giovanardi dovesse avere l’effetto sperato di svuotare un poco le carceri, forse l’Italia scamperebbe le sanzioni imposte dalla corte europea di giustizia per trattamenti inumani e degradanti nelle sovraffollate carceri italiane.\r\nAl tempo stesso il governo di turno non dovrebbe fare i conti con il Nuovo Centro Destra di Alfano e Giovanardi, ben poco disponibili a fare passi indietro nelle politiche proibizioniste.\r\nDue piccioni con una sola fava.\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Robertino Barbieri, storico esponente del movimento antiproibizionista, tra gli animatori di CanaPisa.\r\n\r\nAscolta l’intervista:\r\n\r\n2014 02 14 robertino fini giovanardi\r\n\r\nDi seguito un articolo di Robertino uscito sul numero di questa settimana di Umanità Nova\r\n\r\nDal gennaio 2006 in Italia era in vigore sulle droghe la cosiddetta \"legge Fini-Giovanardi\" che aveva inserito nella stessa tabella droghe leggere e droghe pesanti (coll'unico risultato di affollare le carceri di consumatori e coltivatori di ganja, mentre le strade e le piazze sono state invase da eroina e cocaina ai prezzi più bassi di sempre in valori assoluti) e che aveva stabilito la presunzione di reato di spaccio anche per la semplice detenzione di sostanze proibite oltre certi quantitativi stabiliti dal Governo.\r\nDa mercoledì 12 febbraio, la Fini-Giovanardi non c'è più. La Corte Costituzionale la ha abolita, con una nota in cui la Consulta afferma di aver \"dichiarato l'illegittimità costituzionale - per violazione dell'art. 77, secondo comma, della Costituzione, che regola la procedura di conversione dei decreti-legge (.) rimuovendo le modifiche apportate con le norme dichiarate illegittime agli articoli 73, 13 e 14 del d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo unico in materia di stupefacenti)\".\r\nTra i motivi che avevano spinto diversi tribunali (tra cui la Corte di Cassazione, la Corte d’Appello di Torino e il Gup di Roma) a fare ricorso alla Consulta vi era la convinzione che quella legge fosse nata “in modo invalido”. Quella legge fu, infatti, approvata con una sorta di colpo di mano dell'allora governo Berlusconi. Mentre era all’esame del Parlamento il decreto legge del Governo sulla sicurezza alle \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> \u003Cmark>invernali\u003C/mark> di Torino (che includeva una sola piccola norma diretta a rendere meno difficoltoso l’accesso all’affidamento terapeutico ai servizi sociali per i tossicodipendenti recidivi, cancellato due mesi prima dalla famigerata legge Cirielli), il Governo durante la discussione parlamentare in sede di conversione presentò un emendamento composto da decine e decine di articoli che andarono a cambiare radicalmente la legge precedente sulle droghe. Un decreto legge per potere essere emanato dal Capo dello Stato richiede la verifica della sussistenza dei requisiti di urgenza e necessità. Entra immediatamente in vigore. Se nei sessanta giorni successivi il Parlamento dovesse introdurre norme che c’entrano poco con il testo originario compie un’opera illegittima in quanto produce un aggiramento dei vincoli costituzionali. Sulla base di questa unica motivazione procedurale, la Consulta ha deciso di abrogare la Fini-Giovanardi, mentre sembrerebbe che non siano state accolte le altre motivazioni dei ricorsi sulle cosiddette questioni “di merito”, a partire da quella della proporzionalità delle pene (per la semplice detenzione di sostanze proibite erano previste pene da 6 a 20 anni, più alte di quelle per stupro o tentato omicidio). \r\nCon la decisione della Corte, comunque, si torna alla normativa precedente, ovvero alla legge Iervolino-Vassalli, la 162/1990. In generale tornerebbe in vigore la Jervolino-Vassalli modificata dal referendum del 1993 che aveva depenalizzato la detenzione per uso personale. In pratica torneranno ad esserci pene più lievi per lo spaccio di droghe leggere come la cannabis, cioè da 2 a 6 anni di carcere (e da 6 mesi a due anni per “i fatti di lieve entità”), anziché da 6 a 20 anni (e da 1 a 6 anni per la”lieve entità”) come previsto dalla normativa abolita.\r\nLa legge precedente ora tornata in vigore, infatti, prevedeva una differenziazione di trattamento in base alle sostanze e per lo spaccio di droghe pesanti, come cocaina e eroina, anche pene più severe con un minimo di 8 anni di carcere, anziché i 6 della Fini-Giovanardi. In attesa che vengano rese note le motivazioni della sentenza e i dispositivi tecnici che la accompagnano, è difficile sapere quante saranno le persone che potranno beneficiare degli effetti dell'abolizione della Fini-Giovanardi. Prima che fosse resa nota la decisione della Consulta, la Società della Ragione aveva spiegato che la bocciatura della Fini-Giovanardi avrebbe avuto conseguenze pressoché immediate su circa 10mila detenuti, perché \"gli arrestati per droghe leggere sono il 40% degli arrestati per reati in materia di stupefacenti\". \r\nAbolendo la Fini-Giovanardi, la Consulta ha sicuramente tolto una bella castagna dal fuoco dello Stato italiano: l'effetto combinato con quello del cosiddetto decreto “svuotarceri” potrebbe far ridurre la popolazione carceraria di 15-20mila e l'Italia potrebbe forse evitare le sanzioni per il sovraffollamento carcerario stabilite dalle Corte di Strasburgo che vigila sull'applicazione della Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo.\r\nL'abolizione della Fini-Giovanardi, però, è anche merito dei movimenti antiproibizionisti che, pur privi di sostegni istituzionali e oscurati dai media di regime, hanno continuato in questi lunghi otto anni a mobilitarsi contro le norme liberticide, fino ad arrivare al corteo-street parade di sabato 8 febbraio a Roma che ha visto sfilare alcune decine di migliaia di persone in una manifestazione totalmente autoorganizzata e autofinanziata, finita all'onore delle cronache perché al guru radicale Giacinto Pannnella detto Marco è stato detto, in modo peraltro relativamente gentile, di andare altrove a fare il suo lurido mestiere di sciacallo. \r\nCon l'abolizione della Fini-Giovanardi, la mobilitazione antiproibizionista non si ferma. Come ha scritto in un suo comunicato l'ASCIA (un'associazione di consumatori di cannabis autoorganizzati, molto attiva soprattutto sul web), “ritorniamo quindi alla Jervolino-Vassalli, la cannabis torna in tabella II come “droga leggera” e in virtù di questo molti ospiti delle Comunità di Recupero, trattenuti solo perché assuntori di cannabis, potrebbero lasciare il loro stato coatto e molti pazienti potrebbero trovare un facile accesso alle terapie a base di cannabinoidi nel sistema sanitario nazionale, scompare la “presunzione di reato” e quindi lo spaccio va provato e non solo ipotizzato e tutte le condanne e i processi relativi alla Fini-Giovanardi andranno rivisti e ridimensionati. Ma con la Jervolino-Vassalli è ancora vietata la coltivazione e sono ancora applicate sanzioni amministrative per gli assuntori, per questo, se possiamo festeggiare per aver vinto la prima e forse più importante battaglia, é pur vero che dobbiamo rimanere consapevoli che la guerra è ancora in corso”. A dimostrazione che la guerra è sempre in corso, proprio mentre veniva abolita la Legge Fini Giovanardi, la vicenda della canapa medica nella Toscana amministrata dal PD ha registrato un passo indietro. Nel maggio 2012, dopo una lunga concertazione con le associazioni dei pazienti, fu approvata la Legge toscana sulla Cannabis terapeutica che non faceva elenchi di patologie ammesse all'utilizzo del farmaco, né poneva limiti e paletti alla prescrizione della cannabis terapeutica per qualsiasi indicazione la scienza medica dovesse trovare applicazione. Qualche giorno fa è stato reso noto il regolamento attuativo che dovrebbe rendere finalmente utilizzabile questa legge, ma che in effetti restringe l'applicazione della legge a due soli sintomi di due sole patologie, spasmi nella sclerosi multipla e dolore oncologico.\r\nEd anche tra i media il fronte degli adepti dell'eterna crociata contro l'erba proibita si sta riorganizzando. Due pagine di pornografia parascientifica (con tanto di dati terrorizzanti presi da ricerche non citate e che non si trovano coi motori di ricerca per le pubblicazioni scientifiche) contro la cannabis sono addirittura apparsi sul primo inserto settimanale di Pagina99, il nuovo quotidiano fondato da alcuni ex giornalisti del Manifesto, che evidentemente si sono dimenticati di quando, sul giornale in cui lavoravano da giovani, scriveva Giancarlo Arnao, compianto maestro di antiproibizionismo ragionato, che faceva a pezzi le bufale della propaganda della War On Drugs.\r\nSe l'abolizione della Fini-Giovanardi è stata sicuramente una vittoria, nel movimento antiproibizionista c'è comunque la consapevolezza che la strada da fare è ancora molta e tutta in salita e in tutta la penisola si organizzano incontri e iniziative, in attesa delle prossime mobilitazioni di piazza, tra cui la Million Marijuana March (che si terrà a Roma all'inizio di maggio) e Canapisa (che si terrà a Pisa sabato 31 maggio).\r\n\r\nrobertino",[511],{"field":116,"matched_tokens":512,"snippet":508,"value":509},[239,81],{"best_field_score":263,"best_field_weight":317,"fields_matched":34,"num_tokens_dropped":48,"score":484,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":48},{"document":515,"highlight":529,"highlights":535,"text_match":538,"text_match_info":539},{"comment_count":48,"id":516,"is_sticky":48,"permalink":517,"podcastfilter":518,"post_author":420,"post_content":519,"post_date":422,"post_excerpt":54,"post_id":516,"post_modified":520,"post_thumbnail":424,"post_title":521,"post_type":426,"sort_by_date":522,"tag_links":523,"tags":527},"95691","http://radioblackout.org/podcast/montagne-in-lotta-psichedelia-napoli-ponte-radio/",[374]," \r\n\r\nPonte Radio è uno spazio condiviso tra sette radio autogestite (Radio Ondarossa, Radio Quar, Radio Wombat, Radio Eustachio, Radio Spore, Radio Blackout e Radio Neanderthal). Condotto a rotazione, sarà ogni venerdì dalle 13 alle 15 a segnali unificati di tutte le radio che lo compongono, quindi per ascoltare la diretta basta sintonizzarti su una delle radio partecipanti.\r\n\r\nNel mese di febbraio si parla di montagna, grandi opere e sport, raccogliendo la chiamata di A.P.E. (Associazione Proletari Escursionisti) e C.I.O. (Comitato Insostenibili Olimpiadi) a un anno dall’apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina.\r\n\r\nOggi 14 di febbraio ponte radio va in diretta da Radio Neanderthal di Napoli, qui trovate l'audio:\r\n\r\nponteradio 14 feb25\r\n\r\nquesto il minutaggio dei diversi contributi: 00:00 Brodo – 32:58 Rebecca – 1:06:14 Ghigliottina – 1:30:30 Nonsiamorazzistisonoloroultras\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta i podcast delle puntate di ponte radio precedenti il 7 febbraio 2025 qui: https://radiowombat.net/broadcast/ponte-radio/\r\n\r\n \r\n\r\n ","2025-02-15 20:18:01","14/2/2025 Montagne in lotta da radio neanderthal",1739648838,[524,525,431,526],"http://radioblackout.org/tag/arrampicata-e-psichedelia/","http://radioblackout.org/tag/escursionismo-e-musica-sperimentale/","http://radioblackout.org/tag/radio-neanderthal/",[409,411,394,528],"radio neanderthal",{"post_content":530},{"matched_tokens":531,"snippet":533,"value":534},[239,532],"Invernali","Escursionisti) e C.I.O. (Comitato Insostenibili \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark>) a un anno dall’apertura dei Giochi Olimpici \u003Cmark>Invernali\u003C/mark> di Milano-Cortina.\r\n\r\nOggi 14 di"," \r\n\r\nPonte Radio è uno spazio condiviso tra sette radio autogestite (Radio Ondarossa, Radio Quar, Radio Wombat, Radio Eustachio, Radio Spore, Radio Blackout e Radio Neanderthal). Condotto a rotazione, sarà ogni venerdì dalle 13 alle 15 a segnali unificati di tutte le radio che lo compongono, quindi per ascoltare la diretta basta sintonizzarti su una delle radio partecipanti.\r\n\r\nNel mese di febbraio si parla di montagna, grandi opere e sport, raccogliendo la chiamata di A.P.E. (Associazione Proletari Escursionisti) e C.I.O. (Comitato Insostenibili \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark>) a un anno dall’apertura dei Giochi Olimpici \u003Cmark>Invernali\u003C/mark> di Milano-Cortina.\r\n\r\nOggi 14 di febbraio ponte radio va in diretta da Radio Neanderthal di Napoli, qui trovate l'audio:\r\n\r\nponteradio 14 feb25\r\n\r\nquesto il minutaggio dei diversi contributi: 00:00 Brodo – 32:58 Rebecca – 1:06:14 Ghigliottina – 1:30:30 Nonsiamorazzistisonoloroultras\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta i podcast delle puntate di ponte radio precedenti il 7 febbraio 2025 qui: https://radiowombat.net/broadcast/ponte-radio/\r\n\r\n \r\n\r\n ",[536],{"field":116,"matched_tokens":537,"snippet":533,"value":534},[239,532],1157451470501576700,{"best_field_score":540,"best_field_weight":317,"fields_matched":34,"num_tokens_dropped":48,"score":541,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":48},"2211897409536","1157451470501576817",{"document":543,"highlight":566,"highlights":589,"text_match":600,"text_match_info":601},{"comment_count":48,"id":544,"is_sticky":48,"permalink":545,"podcastfilter":546,"post_author":547,"post_content":548,"post_date":549,"post_excerpt":54,"post_id":544,"post_modified":550,"post_thumbnail":54,"post_title":551,"post_type":426,"sort_by_date":552,"tag_links":553,"tags":560},"96081","http://radioblackout.org/podcast/spot-12-02-25-dynamo-dora-olimpiadi-di-vancouver-2010-isole-fiji-e-germania-est/",[376],"ricongiunzioni","Continua una nuova mirabolante stagione di SPOT a cura della Dynamo Dora rugby e della Rete Torino Sport Popolare. A Torino alcune realtà di capoccioni continuano a cercare di praticare lo sport in maniera differente nonostante sgomberi, mancate concessioni e l’invasione dei campi di padel. Seguite le nostre avventure, sportive e non, ogni mercoledì dalle 17 alle 18.30 su Radio Black Out.\r\n\r\nLa prima parte della puntata è dedicata a un approfondimento tra i Giochi Olimpici invernali di Vancouver 2010 e i prossimi che si svolgeranno a Milano-Cortina 2026: quali criticità per questi grandi eventi?\r\n\r\nA seguire un approfondimento sul rugby femminile e Isole Fiji\r\n\r\nPrima parte:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2025_02_12_SPOT_Dynamo_parte_1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nNella seconda parte si continua con avvenimenti nelle Fiji e si va in Germania Est con la storia di un mitico calciatore che ha sfidato il regime.\r\n\r\nSeconda parte:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2025_02_12_SPOT_Dynamo_parte_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","1 Marzo 2025","2025-03-01 17:53:13","SPOT 12.02.25 DYNAMO DORA. OLIMPIADI DI VANCOUVER 2010, ISOLE FIJI E GERMANIA EST",1740851593,[554,555,556,557,558,559],"http://radioblackout.org/tag/dynamo-dora/","http://radioblackout.org/tag/germania-est/","http://radioblackout.org/tag/giochi-invernali/","http://radioblackout.org/tag/isole-fiji/","http://radioblackout.org/tag/sport/","http://radioblackout.org/tag/sport-popolare/",[561,562,563,564,565,383],"dynamo dora","germania est","giochi invernali","Isole Fiji","sport",{"post_content":567,"post_title":571,"tags":575},{"matched_tokens":568,"snippet":569,"value":570},[81],"approfondimento tra i Giochi Olimpici \u003Cmark>invernali\u003C/mark> di Vancouver 2010 e i","Continua una nuova mirabolante stagione di SPOT a cura della Dynamo Dora rugby e della Rete Torino Sport Popolare. A Torino alcune realtà di capoccioni continuano a cercare di praticare lo sport in maniera differente nonostante sgomberi, mancate concessioni e l’invasione dei campi di padel. Seguite le nostre avventure, sportive e non, ogni mercoledì dalle 17 alle 18.30 su Radio Black Out.\r\n\r\nLa prima parte della puntata è dedicata a un approfondimento tra i Giochi Olimpici \u003Cmark>invernali\u003C/mark> di Vancouver 2010 e i prossimi che si svolgeranno a Milano-Cortina 2026: quali criticità per questi grandi eventi?\r\n\r\nA seguire un approfondimento sul rugby femminile e Isole Fiji\r\n\r\nPrima parte:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2025_02_12_SPOT_Dynamo_parte_1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nNella seconda parte si continua con avvenimenti nelle Fiji e si va in Germania Est con la storia di un mitico calciatore che ha sfidato il regime.\r\n\r\nSeconda parte:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2025_02_12_SPOT_Dynamo_parte_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":572,"snippet":574,"value":574},[573],"OLIMPIADI","SPOT 12.02.25 DYNAMO DORA. \u003Cmark>OLIMPIADI\u003C/mark> DI VANCOUVER 2010, ISOLE FIJI E GERMANIA EST",[576,578,580,583,585,587],{"matched_tokens":577,"snippet":561,"value":561},[],{"matched_tokens":579,"snippet":562,"value":562},[],{"matched_tokens":581,"snippet":582,"value":582},[81],"giochi \u003Cmark>invernali\u003C/mark>",{"matched_tokens":584,"snippet":564,"value":564},[],{"matched_tokens":586,"snippet":565,"value":565},[],{"matched_tokens":588,"snippet":383,"value":383},[],[590,592,594],{"field":113,"matched_tokens":591,"snippet":574,"value":574},[573],{"field":116,"matched_tokens":593,"snippet":569,"value":570},[81],{"field":36,"indices":595,"matched_tokens":596,"snippets":598,"values":599},[21],[597],[81],[582],[582],1155190875668611000,{"best_field_score":602,"best_field_weight":264,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":48,"score":603,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":48},"1108091338752","1155190875668611195",{"document":605,"highlight":617,"highlights":625,"text_match":600,"text_match_info":630},{"comment_count":48,"id":606,"is_sticky":48,"permalink":607,"podcastfilter":608,"post_author":51,"post_content":609,"post_date":610,"post_excerpt":54,"post_id":606,"post_modified":611,"post_thumbnail":612,"post_title":613,"post_type":426,"sort_by_date":614,"tag_links":615,"tags":616},"94295","http://radioblackout.org/podcast/round-two-sport-popolare-vs-olimpiadi-e-universiadi/",[387,239,383,381],"Tra un allenamento e l’altro l’Antifaboxe di Torino continua a parlarvi da SPOT sulle libere frequenze di radio Blackout!\r\n\r\nLa seconda puntata approfondisce a tre voci le soddisfazioni che lo sport popolare continua a regalare opponendosi ad un sistema che vuole sempre di più identificare nello sport uno strumento di turistificazione e visibilità volto ad arricchire le tasche dei privati.\r\n\r\nAnche questa volta tutto ciò è stato possibile grazie alla partecipazione di due ospiti speciali:\r\n-Pamela Malvina Noutcho Sawa, la pugile che dalla palestra popolare Bolognina Boxe tira uno schiaffo alle difficoltà che incontra nell’ottenere la cittadinanza italiana conquistando prima il titolo italiano dei pesi leggeri professionisti e, con la sua determinazione e incontestabile talento raggiunge poi il primo posto nel Campionato Europeo.\r\n-Ros dell’ Aurora Vanchiglia Transfem, che ci racconta di come la messa in piedi del grande e ingombrante evento delle Universiadi Invernali di Torino 2025 priverà alla loro squadra di calcio a 5 il campo in cui si allenano.\r\n\r\nBuon ascolto!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Podcast-2a-puntata-SPOT.mp3\"][/audio]","15 Dicembre 2024","2024-12-15 14:42:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Immagine-15-12-24-14.36-200x110.jpg","Round Two: Sport popolare vs olimpiadi e universiadi",1734273736,[],[],{"post_content":618,"post_title":622},{"matched_tokens":619,"snippet":620,"value":621},[532],"e ingombrante evento delle Universiadi \u003Cmark>Invernali\u003C/mark> di Torino 2025 priverà alla","Tra un allenamento e l’altro l’Antifaboxe di Torino continua a parlarvi da SPOT sulle libere frequenze di radio Blackout!\r\n\r\nLa seconda puntata approfondisce a tre voci le soddisfazioni che lo sport popolare continua a regalare opponendosi ad un sistema che vuole sempre di più identificare nello sport uno strumento di turistificazione e visibilità volto ad arricchire le tasche dei privati.\r\n\r\nAnche questa volta tutto ciò è stato possibile grazie alla partecipazione di due ospiti speciali:\r\n-Pamela Malvina Noutcho Sawa, la pugile che dalla palestra popolare Bolognina Boxe tira uno schiaffo alle difficoltà che incontra nell’ottenere la cittadinanza italiana conquistando prima il titolo italiano dei pesi leggeri professionisti e, con la sua determinazione e incontestabile talento raggiunge poi il primo posto nel Campionato Europeo.\r\n-Ros dell’ Aurora Vanchiglia Transfem, che ci racconta di come la messa in piedi del grande e ingombrante evento delle Universiadi \u003Cmark>Invernali\u003C/mark> di Torino 2025 priverà alla loro squadra di calcio a 5 il campo in cui si allenano.\r\n\r\nBuon ascolto!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Podcast-2a-puntata-SPOT.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":623,"snippet":624,"value":624},[28],"Round Two: Sport popolare vs \u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> e universiadi",[626,628],{"field":113,"matched_tokens":627,"snippet":624,"value":624},[28],{"field":116,"matched_tokens":629,"snippet":620,"value":621},[532],{"best_field_score":602,"best_field_weight":264,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":48,"score":631,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":48},"1155190875668611194",6637,{"collection_name":426,"first_q":17,"per_page":108,"q":17},["Reactive",635],{},["Set"],["ShallowReactive",638],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$frXijfTgH520AQ3XAw6RH5GIe0qyCzppJTUWJxbhS7Ys":-1},true,"/search?query=olimpiadi+invernali"]