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La tutela e la cura di se è una pratica che i movimenti perseguono senza bisogno dell’ennesima legge, che inchioda al ruolo di vittime da tutelare le persone fuori e contro l’eteronormatività.\r\nTuttavia l’attacco del Vaticano al disegno di legge Zan, appellandosi all’articolo 2 del concordato siglato nel 1994 da Craxi e Wojtila, ci rivela, che nonostante sia esplicitamente tutelata la libertà degli omofobi di esprimere le proprie verità di fede, al Vaticano non basta e vorrebbe che l’omofobia fosse tutelata più di quanto non lo sia già nel testo approvato alla Camera.\r\nQuesta vicenda ci ricorda che lo Stato italiano nel 1929 e poi nel 1994 ha siglato accordi con lo Stato Vaticano che concedono a quest’ultimo enormi privilegi. Uno tra tutti? 26.000 insegnanti di religione cattolica autorizzati ad insegnare la dottrina della chiesa cattolica nelle scuole statali. Uomini e donne scelti dalla curia ma pagati dal ministero dell’istruzione.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco, un compagno di Roma\r\n\r\nAsti. Mostre e altre fiere\r\n“A fine marzo il parco Biberach è stato teatro di una aggressione omofoba ai danni di un* giovane crossdresser, che ha pubblicamente denunciato l'aggressione rivendicando con coraggio e orgoglio la libertà di esprimere la propria unicità. Ad Asti sono state molte le aggressioni di questo tipo, e per alcune persone la sola via d'uscita da questa violenza è stato il suicidio: l'odio opprime, soffoca ed uccide. Ci siamo chiestx quale contributo potevamo dare nel concreto per portare la nostra solidarietà a chi continua a subire violenza, discriminazione e micro-aggressioni perché osa vivere fuori dalla norma cis-etero-patriarcale. Conosciamo solo una risposta e la diamo a modo nostro.\r\nPensiamo che per rendere più sicuro uno spazio l'unica soluzione sia attraversarlo, a testa alta, senza aver paura di mostrarci per come siamo: diversu, fuori norma, indecorosə e mostruosə. Non chiediamo tolleranza, ci rivendichiamo questo spazio celebrando il mese del Pride: frocizziamo il parco Biberach!\r\nInvitiamo tutte le individualità e le realtà affini a raggiungerci per un pomeriggio di rivalsa, gioia e lotta. La nostra Fata Madrina sarà la nostra punkastorie, anarkekka e indecorosa preferita: Filo Sottile!\r\nCreature mostre delle galassie, uniamoci! Frocizziamo il parco! Riprendiamoci gli spazi!”\r\nCon questo comunicato i compagn della Miccia presentano l’iniziativa di domenica 27 giugno alle 16,30 al parco Biberach\r\nCe ne ha parlato Anna della Miccia\r\n\r\nBergoglio. Il volto e la maschera\r\nIl gesuita venuto da Buenos Aires sin dai primi momenti della sua elezione ha provato (con indubbio successo) a segnare un netta divisione tra il proprio pontificato e quello del suo immediato predecessore, Ratzinger, in arte Benedetto XVI, ora papa emerito.\r\nIl teologo tedesco e il populista argentino sono tuttavia molto meno distanti di quanto possano credere gli ingenui fruitori della propaganda vaticana. Occorreva che tutto cambiasse, perché tutto restasse come prima. E così è stato. In barba a chi, anche dopo l’entrata a gamba tesa di Parolin, il segretario di stato vaticano, sul DDL Zan, continua a sostenere che Francesco sia un agnello e non un lupo. Come il suo ispiratore, Jorge Bergoglio, sa far dimenticare di essere un crociato che veste il saio del mendicante per far dimenticare i conti neri della Banca Vaticana, la pedofilia strutturale all’interno della chiesa cattolica, le proprie ambigue relazioni con i dittatori che insanguinarono l’Argentina negli anni Settanta.\r\nApprofondimento con Daniele Ratti, compagno che ha studiato a fondo la vita e le opere di Bergoglio\r\n\r\nA Torino sabato 26 giugno gli omofobi misogini del movimento per la vita, provenienti da tutta Italia si sono dati appuntamento in piazza Castello per una manifestazione contro il DDL Zan. Mostre ed altre creature, in nulla appassionate della legge, ma libere ed indecorose sono state in piazza per frocizzarla alla vigilia dell’anniversario della rivolta di Stonewall.\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nSabato 10 luglio\r\nFree(k) Pride per le strade di Torino!\r\nAppuntamento alle 15 in piazza Castello\r\n\r\nGiornata contro la repressione\r\nGiovedì 15 luglio ore 18\r\nGiardini (ir)reali, corso San Maurizio angolo via Rossini (se piove occhio al nostro blog o pagina FB)\r\naperibenefit, info, distro, seririot, interventi...\r\nDJ set a cura della Malormone Crew\r\n\r\nSabato 17 luglio\r\nore 10,30\r\nPunto info antimilitarista al Balon\r\nContro le missioni militari italiane in Africa\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30.\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","10 Luglio 2021","2021-07-10 10:10:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/index-200x97.jpeg","Anarres del 25 giugno. Omofobia vaticana. Asti. Frocizzare gli spazi. Bergoglio: il volto e la maschera...","podcast",1625911811,[],[],{"post_content":144,"post_title":149},{"matched_tokens":145,"snippet":147,"value":148},[146],"Omofobia","Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\n\u003Cmark>Omofobia\u003C/mark> vaticana\r\nIl DDL Zan non","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Un libro di Carlos Taibo, anarchico e docente di Scienze Politiche all’Università Autonoma di Madrid.\r\nLe idee di autogestione, azione diretta e mutuo appoggio non sono solo patrimonio dell’anarchismo nato nell’europa del XIX secolo. Tanti popoli indigeni le hanno messe in pratica.\r\nQuesto libro analizza la relazione tra questi due mondi, diversi ma simili.\r\nUn'introduzione alla realtà, spesso dimenticata, dei movimenti anarchici che presero corpo in America, in Africa, in Asia e in Oceania.\r\nCe ne ha parlato Massimo Varengo, che venerdì 9 alle 18 lo presenterà ai giardini reali \r\n\r\nStati Uniti. La campagna presidenziale, tra sollevazione antirazzista e minacce del suprematismo bianco. In un quadro internazionale in cui il ruolo della superpotenza si sta modificando in un intreccio di alleanze variabili ed incerte.\r\nNe abbiamo parlato con Salvo Vaccaro, anarchico e docente di filosofia politica all’università di Palermo.\r\n\r\nIl lavoro uccide. 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Ortica Editrice, 2014.\r\n\r\nSiamo partit* dal fondo, attingendo ad una recensione e ad una relativa risposta, perchè l'analisi di parallelismi e ponti possibili, spesso esistenti, tra queer e vegan ha inquietato qualche nostalgico dell'Inquisizione. Previsioni di perversioni e \"chaos schizofrenico, fondato su una rivoluzione permanente\". Un po' ci abbiamo ironizzato, un po' anche no. Omofobia e vegefobia, senza dimenticare quanto la prima sia per molt* molto più difficile da vivere, restano comunque due avversioni verso qualcosa di scardinante, di destabilizzante. Figuriamoci se coniugate e dove l'omo- , spesso, tende anche ad alimentare la vege-fobia.\r\n\r\nDecostruire la norma, negare schemi di esistenza, rifiutare la naturalizzazione dell'eterosessualità e dell'onnivorismo in una critica radicale all'esistente, contrastando anche il reale rischio che veganesimo e altra sessualità vengano inglobati e appiattiti da un sistema liberale e liberticida per animali umani e non.\r\n\r\n85 pagine che vi consigliamo di leggere e se volete anche ascoltare un'interessante chiacchierata con Marco, qui la diretta:\r\n\r\nmanifesto1\r\n\r\nmanifesto2\r\n\r\nmanifesto3\r\n\r\nmanifesto4\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","9 Febbraio 2015","2019-01-31 12:55:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/07/310114_300DPI-200x110.jpeg","Manifesto Queer Vegan: manifestazioni di devianze perturbanti",1423491872,[199,200,201,202,203,204,205,206],"http://radioblackout.org/tag/animalismo/","http://radioblackout.org/tag/antispecismo/","http://radioblackout.org/tag/marco-reggio/","http://radioblackout.org/tag/massimo-filippi/","http://radioblackout.org/tag/omofobia/","http://radioblackout.org/tag/queer/","http://radioblackout.org/tag/rasmus-rahbek-simonsen/","http://radioblackout.org/tag/vegefobia/",[208,110,116,118,106,209,122,108],"Animalismo","queer",{"post_content":211,"tags":215},{"matched_tokens":212,"snippet":213,"value":214},[146],"ironizzato, un po' anche no. \u003Cmark>Omofobia\u003C/mark> e vegefobia, senza dimenticare quanto"," \r\n\r\nMartedì 3 febbraio, lunga chiacchierata con Marco Reggio, curatore, insieme a Massimo Filippi, dell'edizione italiana del \"Manifesto Queer Vegan\" con prefazione e intervista all'autore Rasmus Rahbek Simonsen incluse. Ortica Editrice, 2014.\r\n\r\nSiamo partit* dal fondo, attingendo ad una recensione e ad una relativa risposta, perchè l'analisi di parallelismi e ponti possibili, spesso esistenti, tra queer e vegan ha inquietato qualche nostalgico dell'Inquisizione. Previsioni di perversioni e \"chaos schizofrenico, fondato su una rivoluzione permanente\". Un po' ci abbiamo ironizzato, un po' anche no. \u003Cmark>Omofobia\u003C/mark> e vegefobia, senza dimenticare quanto la prima sia per molt* molto più difficile da vivere, restano comunque due avversioni verso qualcosa di scardinante, di destabilizzante. Figuriamoci se coniugate e dove l'omo- , spesso, tende anche ad alimentare la vege-fobia.\r\n\r\nDecostruire la norma, negare schemi di esistenza, rifiutare la naturalizzazione dell'eterosessualità e dell'onnivorismo in una critica radicale all'esistente, contrastando anche il reale rischio che veganesimo e altra sessualità vengano inglobati e appiattiti da un sistema liberale e liberticida per animali umani e non.\r\n\r\n85 pagine che vi consigliamo di leggere e se volete anche ascoltare un'interessante chiacchierata con Marco, qui la diretta:\r\n\r\nmanifesto1\r\n\r\nmanifesto2\r\n\r\nmanifesto3\r\n\r\nmanifesto4\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ",[216,218,220,222,224,227,229,231],{"matched_tokens":217,"snippet":208,"value":208},[],{"matched_tokens":219,"snippet":110,"value":110},[],{"matched_tokens":221,"snippet":116,"value":116},[],{"matched_tokens":223,"snippet":118,"value":118},[],{"matched_tokens":225,"snippet":226,"value":226},[106],"\u003Cmark>omofobia\u003C/mark>",{"matched_tokens":228,"snippet":209,"value":209},[],{"matched_tokens":230,"snippet":122,"value":122},[],{"matched_tokens":232,"snippet":108,"value":108},[],[234,240],{"field":26,"indices":235,"matched_tokens":236,"snippets":238,"values":239},[102],[237],[106],[226],[226],{"field":157,"matched_tokens":241,"snippet":213,"value":214},[146],{"best_field_score":161,"best_field_weight":243,"fields_matched":94,"num_tokens_dropped":37,"score":244,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":94},14,"578730054645710962",{"document":246,"highlight":258,"highlights":263,"text_match":159,"text_match_info":266},{"comment_count":37,"id":247,"is_sticky":37,"permalink":248,"podcastfilter":249,"post_author":92,"post_content":250,"post_date":251,"post_excerpt":43,"post_id":247,"post_modified":252,"post_thumbnail":253,"post_title":254,"post_type":139,"sort_by_date":255,"tag_links":256,"tags":257},"79363","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-13-gennaio-benzina-e-accise-sessismo-nei-movimenti-lotta-ai-poligoni-in-friuli-caso-cospito-la-normalita-della-repressione/",[92],"ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/2023-01-13-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nBenzina, accise. Il gioco delle tre carte del governo Meloni\r\nAnno nuovo, vita nuova? E come no. Il prezzo della benzina, assieme a quello del gas e di tutto quello che serve per vivere, ha avuto un nuovo balzo. Dopo gli interventi calmieratori dell’autunno, i carburanti hanno nuovamente prezzi da record. Il governo boccheggia, i gestori hanno dichiarato sciopero, sapendo di mettere in reale difficoltà il governo, perché non c’è nulla di meglio di lunghe file ai distributori che man mano finiscono il carburante nei giorni precedenti al blocco delle pompe per proiettare una pessima immagine sul governo. La sacralità del trasporto privato individuale è uno dei punti cardine della nostra cultura. \r\nQuesta vicenda è un’occasione per fare il punto sulla manovra del governo tra spesa di guerra, sanità allo stremo e tagli di tutti i servizi. \r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche\r\n\r\nMisoginia, omofobia, transfobia, bifobia, tuttofobia allignano pesantemente nella nostra società. È una marea crescente quella che, da posizioni radicali, incompatibili con ogni operazione di sussunzione politica istituzionale, refrattaria alla brandizzazione dei corpi e delle identità non conformi, allergica ad ogni operazione di pink/rainbow washing, sviluppa lotte che tolgono spazio sia a chi agisce la violenza patriarcale, sia a chi sostiene posizioni teoriche più o meno esplicitamente sessiste. Sappiamo bene che è una strada ancora tutta in salita.\r\nL’auspicio minimo è che i luoghi liberi, dove si sperimentano percorsi di autogestione e relazioni non gerarchiche per la risoluzione dei conflitti come gli ambiti assembleari in cui ci si autorganizza per le lotte politiche e sociali siano esplicitamente antisessisti.\r\nNon sempre va così. Vi proponiamo la riflessione della rete Free(k) Pride sulla street parade contro la legge anti rave: https://www.anarresinfo.org/torino-piu-spazi-liberati-piu-spazi-liberi-da-machismo-e-omolesbobitransatuttofobia/ \r\n\r\nFriuli. In lotta contro i poligoni\r\nIl poligono di Cao Malnisio si trova nel cuore del Friuli. Una delle tante servitù militari imposte sin dal 1945 che rappresentano un cancro ambientale per i luoghi che le subiscono. Negli ultimi mesi le lotte antimilitariste sul territorio si sono moltiplicate e, nell’area di Cao Malnisio muove i suoi primi passi un coordinamento che sta pian piano crescendo, mettendo in campo presidi, momenti di lotta e assemblee popolari. A Celina Meduna c’è un altro poligono all’interno dell’area protetta Magravi dove in passato sono stati usati usavano materiali radiottivi, come il Torio. Nel paese più vicino a questo poligono è Vivaro, che qualche mese fa fu al centro delle cronache perché durante un’esercitazione venne centrato in pieno un allevamento di galline. É di questi giorni a notizia che il caso è stato archiviato, perché non sono riusciti a stabilire da quale carro armato sia partito il colpo. Una follia che dimostra la costante copertura che i militari italiani e statunitensi continuano ad avere. Non dimentichiamo che quando un Prowler statunitense uccise 13 persone, tranciando i cavi della funivia del Cermis la torre di controllo era gestita dagli italiani le cui responsabilità del passaggio sono altrettanto gravi di quelle dei piloti che decisero di giocare per i cieli del Friuli. I militari possono derogare da qualsiasi legge. La fanno sempre franca. \r\nNe abbiamo parlato con Lino, antimilitarista di Aviano\r\n\r\nCospito. La normalità della repressione\r\nI codici delle leggi per certi versi somigliano ai dizionari. Nei libri che raccolgono le parole di una lingua sono sono contenute tante parole che nessuno usa più e pochi ne conoscono il significato: raramente riemergono dall’oblio sino lentamente a sparire. Anche nei libri delle leggi ci sono norme lasciate in fondo al cassetto, mai usate. Ma. A differenza dei vocabolari nessuna di loro si estingue per inutilizzo: restano lì, a disposizione del giudice che decide di usarle.\r\nFacciamo a chi ci ascolta una proposta di riflessione, che sappia andare oltre questa vicenda. \r\nQui il testo integrale: https://www.anarresinfo.org/caso-cospito-la-normalita-della-repressione/ \r\n\r\nL’Italia arma la guerra in Ucraina\r\nL’11 gennaio il Senato ha approvato la conversione del decreto-legge che proroga fino alla fine del 2023 l’autorizzazione a inviare armi all’Ucraina. Scontata l’approvazione definitiva nel passaggio alla Camera. Non è un provvedimento su uno specifico invio di armi, ma consente al governo di approvare di volta in volta i vari invii senza la necessità di un voto parlamentare per ciascuno.\r\nIn sostanza il governo ha avuto carta bianca nel sostegno alle forze armate ucraine nella guerra scoppiata dopo l’attacco russo di quasi un anno fa. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 gennaio\r\nore 15 piazza Castello\r\nCorteo contro la repressione\r\nCi saremo con lo striscione: “per un mondo senza stati e carcere”\r\n\r\nSabato 21 gennaio\r\nore 10,30 Balon\r\npunto info contro la logica securitaria e i mostri che produce: telecamere intelligenti, nuovi presidi i polizia. Il comune ha due obiettivi: rendere ancora più pesante il controllo delle periferie povere e offrire ulteriori mezzi di controllo a tutela del decoro urbano nel centro-vetrina-circo-sport-spettacolo.\r\nUn milione di euro speso per polizia e occhi elettronici, mentre nei pronto soccorso mancano ossigeno e medicine.\r\nInfo e esposizione piccolo kit di autodifesa, facile da usare, da riprodurre, da implementare. \r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","18 Gennaio 2023","2023-01-17 14:28:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/11-200x110.png","Anarres del 13 gennaio. Benzina e accise. Sessismo nei movimenti? Lotta ai poligoni in Friuli. 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In lotta contro i poligoni\r\nIl poligono di Cao Malnisio si trova nel cuore del Friuli. Una delle tante servitù militari imposte sin dal 1945 che rappresentano un cancro ambientale per i luoghi che le subiscono. Negli ultimi mesi le lotte antimilitariste sul territorio si sono moltiplicate e, nell’area di Cao Malnisio muove i suoi primi passi un coordinamento che sta pian piano crescendo, mettendo in campo presidi, momenti di lotta e assemblee popolari. A Celina Meduna c’è un altro poligono all’interno dell’area protetta Magravi dove in passato sono stati usati usavano materiali radiottivi, come il Torio. Nel paese più vicino a questo poligono è Vivaro, che qualche mese fa fu al centro delle cronache perché durante un’esercitazione venne centrato in pieno un allevamento di galline. É di questi giorni a notizia che il caso è stato archiviato, perché non sono riusciti a stabilire da quale carro armato sia partito il colpo. Una follia che dimostra la costante copertura che i militari italiani e statunitensi continuano ad avere. Non dimentichiamo che quando un Prowler statunitense uccise 13 persone, tranciando i cavi della funivia del Cermis la torre di controllo era gestita dagli italiani le cui responsabilità del passaggio sono altrettanto gravi di quelle dei piloti che decisero di giocare per i cieli del Friuli. I militari possono derogare da qualsiasi legge. La fanno sempre franca. \r\nNe abbiamo parlato con Lino, antimilitarista di Aviano\r\n\r\nCospito. La normalità della repressione\r\nI codici delle leggi per certi versi somigliano ai dizionari. Nei libri che raccolgono le parole di una lingua sono sono contenute tante parole che nessuno usa più e pochi ne conoscono il significato: raramente riemergono dall’oblio sino lentamente a sparire. Anche nei libri delle leggi ci sono norme lasciate in fondo al cassetto, mai usate. Ma. A differenza dei vocabolari nessuna di loro si estingue per inutilizzo: restano lì, a disposizione del giudice che decide di usarle.\r\nFacciamo a chi ci ascolta una proposta di riflessione, che sappia andare oltre questa vicenda. \r\nQui il testo integrale: https://www.anarresinfo.org/caso-cospito-la-normalita-della-repressione/ \r\n\r\nL’Italia arma la guerra in Ucraina\r\nL’11 gennaio il Senato ha approvato la conversione del decreto-legge che proroga fino alla fine del 2023 l’autorizzazione a inviare armi all’Ucraina. Scontata l’approvazione definitiva nel passaggio alla Camera. Non è un provvedimento su uno specifico invio di armi, ma consente al governo di approvare di volta in volta i vari invii senza la necessità di un voto parlamentare per ciascuno.\r\nIn sostanza il governo ha avuto carta bianca nel sostegno alle forze armate ucraine nella guerra scoppiata dopo l’attacco russo di quasi un anno fa. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 gennaio\r\nore 15 piazza Castello\r\nCorteo contro la repressione\r\nCi saremo con lo striscione: “per un mondo senza stati e carcere”\r\n\r\nSabato 21 gennaio\r\nore 10,30 Balon\r\npunto info contro la logica securitaria e i mostri che produce: telecamere intelligenti, nuovi presidi i polizia. 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Non sono le motivazioni ambientaliste o salutiste a creare derisione, perché largamente accettate da tutti, ma bensì è l’aspetto etico che crea inquietudine perché smaschera il sistema di sfruttamento e violenza che si cela dietro il consumo di carne. Quindi la derisione viene utilizzata perché svaluta l’aspetto etico della scelta vegana/vegetariana.\r\n\r\nAnche sul lato istituzionale si riscontrano forme di vegefobia: i mass media, gli istituti carcerari o sanitari, le mense scolastiche difficilmente propongono soluzione vegane/vegetariane, anzi spesso sono scelte che vengono rifiutate e a volte criminalizzate. Dunque una fobia politica, che impedisce la concretizzazione di un’istanza, quella antispecista, e che impedisce l’autodeterminazione alimentare dell’individuo nonché la diffusione di una critica al sistema di dominio prodotto dagli allevamenti.\r\n\r\nAlla volontà politica di non riconoscere la vegefobia si alterna la pubblicità edulcorata del mercato dell’alimentazione veggie che propone una scelta facile e comoda, ma dimentica i presupposti etici di una scelta alimentare così radicale.\r\n\r\nAlla normalizzazione intrapresa dal mercato e ad una maggiore consapevolezza sul vegetarismo degli ultimi anni, corrisponde una maggiore fobia verso chi parla di individualità e soggettività animale. \r\n\r\nEvidente risulta l'analogia con un'altra forma di discriminazione: l'omofobia. Il lato empatico verso gli animali è vilipeso tanto quanto l’omosessualità: la prospettiva eterocentrica e maschilista della società tende a ridicolizzare chi dirige l'attenzione verso gli altri animali, con l'accusa di mancanza di virilismo e eccesso di sentimentalismo.\r\n\r\n“L'omofobia è il risultato di un ordine sociale basato su una chiara assegnazione dei generi maschile e femminile, sulla dominazione maschile e sull'eterosessualità. Mettere in discussione questi ideali di genere dominanti e patriarcali significa essere ridicolizzati, stereotipati e attaccati, anche qui nascondendo il punto del discorso. Allo stesso modo la vegefobia è il prodotto di un sistema basato sulla stretta differenza tra animali umani e non umani, nel rifiuto di considerare gli interessi e necessità degli altri animali e nella dominazione umana sulle altre specie. La gente chiede ai vegetariani/vegani: “Ma allora cosa mangi?” con la stessa provocazione ed incompresione di chi chiede alle lesbiche: “Ma come lo fate?”. In entrambi i casi, la gente immagina che la persona sia sfavorita, incompleta e carente di un'identità sessuale o di una dieta alimentare soddisfacente” \r\n\r\nL’immaginario collettivo che lega la carne alla virilità è una delle prime cause della vegefobia, seguono poi il piacere personale e la tradizione culinaria che davanti al vegano/vegetariano si trasformano da questioni personali a dati di fatto incontrovertibili. Ed è proprio la volontà di non capire, e ancor più di ridicolizzare le scelte altrui, che diviene vegefobia, quindi discriminazione.\r\n\r\nNe parliamo con Marco Reggio, attivista per la liberazione animale:\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/vegefobia.mp3\"][/audio]","22 Maggio 2018","2019-01-31 12:47:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/nexus-IV-vegephobie-200x110.jpg","Che cos'è la vegefobia",1527016038,[200,280,203,281,206],"http://radioblackout.org/tag/liberazione-animale/","http://radioblackout.org/tag/vegan/",[110,283,106,284,108],"liberazione animale","vegan",{"tags":286},[287,289,291,293,295],{"matched_tokens":288,"snippet":110,"value":110},[],{"matched_tokens":290,"snippet":283,"value":283},[],{"matched_tokens":292,"snippet":226,"value":226},[106],{"matched_tokens":294,"snippet":284,"value":284},[],{"matched_tokens":296,"snippet":108,"value":108},[],[298],{"field":26,"indices":299,"matched_tokens":300,"snippets":302,"values":303},[94],[301],[106],[226],[226],{"best_field_score":161,"best_field_weight":83,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":37,"score":305,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":94},"578730054645710953",{"document":307,"highlight":325,"highlights":337,"text_match":159,"text_match_info":344},{"comment_count":37,"id":308,"is_sticky":37,"permalink":309,"podcastfilter":310,"post_author":97,"post_content":311,"post_date":312,"post_excerpt":43,"post_id":308,"post_modified":313,"post_thumbnail":314,"post_title":315,"post_type":139,"sort_by_date":316,"tag_links":317,"tags":321},"30178","http://radioblackout.org/podcast/il-podcast-di-malormone-del-18-maggio/",[97],"Eccoci qui per un'altra festa frociomandata!\r\n\r\nStavolta ci tocca (con molto piacere) la giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia.\r\n\r\nChi ha paura affronti la realtà con noi e chi non ha paura si tuffi con noi senza pensieri in questa meravigliosa giornata...!\r\n\r\nBuon ascolto.\r\n\r\n2015.05.18-1\r\n\r\n2015.05.18-2\r\n\r\n ","29 Maggio 2015","2018-10-24 17:30:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/Contest17maggio-200x110.jpg","Il Podcast di Malormone del 18 Maggio",1432898620,[318,319,320,203,55],"http://radioblackout.org/tag/bifobia/","http://radioblackout.org/tag/feste-frociomandate/","http://radioblackout.org/tag/niente-paura/",[322,323,324,106,23],"bifobia","feste frociomandate","niente paura!",{"tags":326},[327,329,331,333,335],{"matched_tokens":328,"snippet":322,"value":322},[],{"matched_tokens":330,"snippet":323,"value":323},[],{"matched_tokens":332,"snippet":324,"value":324},[],{"matched_tokens":334,"snippet":226,"value":226},[106],{"matched_tokens":336,"snippet":23,"value":23},[],[338],{"field":26,"indices":339,"matched_tokens":340,"snippets":342,"values":343},[76],[341],[106],[226],[226],{"best_field_score":161,"best_field_weight":83,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":37,"score":305,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":94},6637,{"collection_name":139,"first_q":21,"per_page":29,"q":21},9,["Reactive",349],{},["Set"],["ShallowReactive",352],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$f8imjQuuedsnOmH8zsoA3r2uvj6_Qi1fNcGVC1kIzk_U":-1},true,"/search?query=omofiobia"]