","Ordine pubblico / ordine bellico","post",1591291666,[62,63,64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/forze-armate/","http://radioblackout.org/tag/guerra-asimmetrica/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/ordine-bellico/","http://radioblackout.org/tag/ordine-pubblico/","http://radioblackout.org/tag/terrorismo/","http://radioblackout.org/tag/usa/",[70,71,72,73,34,74,75],"forze armate","guerra asimmetrica","Israele","ordine bellico","terrorismo","USA",{"post_content":77,"post_title":82,"tags":87},{"matched_tokens":78,"snippet":80,"value":81},[79],"pubblico","della classe diventando così nemico \u003Cmark>pubblico\u003C/mark>, di cui plasmare di volta","Allucinati dagli insistenti tentativi di modulare il dibattito sulle cosiddette “mele marce”, eccezioni che confermerebbero la bontà del sistema, abbiamo voluto soffermarci sulla natura strutturale della violenza delle cd. forze dell'ordine nei contesti metropolitani, negli Stati Uniti come altrove.\r\nAbbiamo quindi cercato di ricostruire i recenti sviluppi delle tecniche di controguerriglia, che, a partire dalla congiuntura della guerra fredda, passando attraverso le politiche imperiali statunitensi (211 interventi delle forze armate degli USA in 67 paesi dal 1945), sono state poi trasferite nella gestione degli spazi urbani, adattando armi e tecniche, originariamente sviluppate e sperimentate in contesti bellici esterni allo Stato, al mantenimento delle gerarchie razziali e di classe interne, funzionali all'ordine capitalistico esistente.\r\nCi sembra di individuare uno snodo importante in seguito all’11 settembre, con l'avvento della \"guerra al terrorismo\": a pochi mesi dagli attentati, i rappresentanti delle forze dell’ordine statunitensi si sono recati per le loro prime lezioni ufficiali di addestramento in Israele, fucina delle pratiche contemporanee di controguerriglia. Che cosa comportavano questi addestramenti e che cosa si è inteso per anti-terrorismo?\r\nQueste tecniche e strategie sono infatti confluite nell’odierna guerra urbana, per definizione \"asimmetrica\", che vede contrapporsi forze poliziesche strutturalmente addestrate a una violenza razziale e classista ad un soggetto opaco e indefinito, che travalica i confini del colore e della classe diventando così nemico \u003Cmark>pubblico\u003C/mark>, di cui plasmare di volta in volta la fisionomia.\r\n\r\nAscolta la diretta con Antonio Mazzeo, antimilitarista:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/mazzeo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":83,"snippet":86,"value":86},[84,79,85],"Ordine","ordine","\u003Cmark>Ordine\u003C/mark> \u003Cmark>pubblico\u003C/mark> / \u003Cmark>ordine\u003C/mark> bellico",[88,90,92,94,97,100,102],{"matched_tokens":89,"snippet":70},[],{"matched_tokens":91,"snippet":71},[],{"matched_tokens":93,"snippet":72},[],{"matched_tokens":95,"snippet":96},[85],"\u003Cmark>ordine\u003C/mark> bellico",{"matched_tokens":98,"snippet":99},[85,79],"\u003Cmark>ordine\u003C/mark> \u003Cmark>pubblico\u003C/mark>",{"matched_tokens":101,"snippet":74},[],{"matched_tokens":103,"snippet":75},[],[105,111,114],{"field":37,"indices":106,"matched_tokens":107,"snippets":110},[20,31],[108,109],[85,79],[85],[99,96],{"field":112,"matched_tokens":113,"snippet":86,"value":86},"post_title",[84,79,85],{"field":115,"matched_tokens":116,"snippet":80,"value":81},"post_content",[79],1157451471441625000,{"best_field_score":119,"best_field_weight":120,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":49,"score":121,"tokens_matched":122,"typo_prefix_score":49},"2211897868544",13,"1157451471441625195",2,{"document":124,"highlight":144,"highlights":163,"text_match":117,"text_match_info":176},{"cat_link":125,"category":126,"comment_count":49,"id":127,"is_sticky":49,"permalink":128,"post_author":129,"post_content":130,"post_date":131,"post_excerpt":54,"post_id":127,"post_modified":132,"post_thumbnail":133,"post_thumbnail_html":134,"post_title":135,"post_type":59,"sort_by_date":136,"tag_links":137,"tags":141},[46],[48],"53716","http://radioblackout.org/2019/04/polizia-e-ordine-pubblico/","info2","Ordine pubblico è una nozione ricorrente nella discorsività politica e sociale. Quale significato ha per chi lo amministra, per chi ne definisce i contorni e le modalità di imposizione?\r\nQuale punto di vista viene assunto da chi detiene il potere?\r\nVi sono due fondamentali accezioni in cui in cui viene declinato l’ordine pubblico: quella ideale e quella materiale.\r\nLa prima è tipica degli assetti autoritari, la seconda prevale negli ambiti istituzionali che si rifanno alle concezioni democratiche. Una distinzione utile sul piano descrittivo, ma assai più sfumata nei fatti.\r\n\r\nL’ordine pubblico ideale o normativo, si può descrivere come l’insieme dei principi che costituiscono la legittimità di una relazione sociale cristallizzata in un determinato assetto istituzionale. L’ordine pubblico materiale si configura come condizione di pacifica convivenza, di buon assetto e regolare andamento del vivere civile.\r\nNella prima accezione siamo di fronte ad uno Stato Etico, che pretende di modellare su di se l’intera società, nel secondo l’ordine pubblico viene declinato attraverso procedure che solo formalmente sono neutre. In realtà l’approccio procedurale ha lo scopo di nascondere le diverse declinazioni dell’ordine pubblico sotto una patina tecnica, che ne opacizza l’intrinseca politicità.\r\nI conflitti vengono trasformati in sommovimenti criminali, perché agiti da soggetti bollati come tali. Una gigantesca finzione che consente di perpetuare la favola della democrazia e delle sue libertà, prima tra tutte quella di esprimere dissenso verso l’ordine costituito.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Enrico Gargiulo, ricercatore all’Università di Venezia, che partecipa all’assemblea “Cosa succede in città?”\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/2019-04-16-polizia-gargiulo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","18 Aprile 2019","2019-04-18 17:38:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/polizia-centro-storico-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"161\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/polizia-centro-storico-300x161.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/polizia-centro-storico-300x161.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/polizia-centro-storico-768x413.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/polizia-centro-storico-1024x550.jpeg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Polizia e ordine pubblico",1555609059,[66,138,139,140],"http://radioblackout.org/tag/ordine-pubblico-materiale/","http://radioblackout.org/tag/ordine-pubbluico-ideale/","http://radioblackout.org/tag/polizia/",[34,142,143,25],"ordine pubblico materiale","ordine pubbluico ideale",{"post_content":145,"post_title":149,"tags":152},{"matched_tokens":146,"snippet":147,"value":148},[84,79],"\u003Cmark>Ordine\u003C/mark> \u003Cmark>pubblico\u003C/mark> è una nozione ricorrente nella","\u003Cmark>Ordine\u003C/mark> \u003Cmark>pubblico\u003C/mark> è una nozione ricorrente nella discorsività politica e sociale. 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Ufficialmente, la polizia, oggi, aderisce a una visione materiale dell’ordine pubblico, attribuendo a questa nozione il significato di una condizione di pace, tranquillità, incolumità e sicurezza fisica.\" (E. Gargiulo, Mantenere l’ordine: feticci liberali e princìpi etici nella gestione della sicurezza pubblica, 2016)\r\n\r\n \r\n\r\nSu quali saperi, categorie concettuali e dunque immaginari si fonda, dal dopoguerra ad oggi, l'azione della Polizia rispetto alla questione dell'ordine pubblico, nel contesto di uno Stato suppostamente liberal-democratico? Quali tensioni e contraddizioni emergono nelle pratiche poliziesche formalmente legittimate da una nozione materiale dell'ordine, tanto sul piano del rapporto con soggettività politicamente scomode, quanto su quello della gerarchia tra diritti?\r\n\r\n \r\n\r\nDopo le analisi sul ruolo della polizia al tempo della crisi negli USA e in Francia, questa mattina abbiamo parlato dei saperi di polizia in relazione alla questione dell'ordine pubblico in Italia.\r\nAscolta la diretta con Enrico Gargiulo, ricercatore precario dell'Università del Piemonte Orientale:\r\n\r\nsaperidipolizia\r\n\r\n ","25 Novembre 2016","2016-11-28 11:44:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/tumblr_n3aqse84Oq1rfd7lko1_400-200x110.gif","\u003Cimg width=\"300\" height=\"158\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/tumblr_n3aqse84Oq1rfd7lko1_400-300x158.gif\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Tra \"idealismo\" e \"liberalismo\": ordine pubblico, ordine di Stato",1480075705,[66,140,191,192],"http://radioblackout.org/tag/stato-etico/","http://radioblackout.org/tag/stato-liberale/",[34,25,194,195],"stato etico","stato liberale",{"post_content":197,"post_title":201,"tags":204},{"matched_tokens":198,"snippet":199,"value":200},[79],"a una visione materiale dell’ordine \u003Cmark>pubblico\u003C/mark>, attribuendo a questa nozione il","\"(...) se la concezione ideale è considerata propria di uno stato “etico”, ossia di un regime politico che si fa portatore di specifici valori e princìpi a discapito di altri orientamenti normativi (...), la concezione materiale è ricondotta invece a uno stato “liberale”, vale a dire a un sistema, neutrale e laico sul piano dei valori, in cui le autorità pubbliche si fanno semplicemente garanti di proteggere la sfera personale dei singoli da interferenze concrete, e dove quindi l’esercizio della libertà di associazione e manifestazione è condizionato al rispetto di altri diritti. 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Affonda le radici nella retorica emergenziale che reclama e suggerisce norme speciali, in un'esperienza più che decennale di decreti sicurezza. Diffonde, con altri provvedimenti passati e attuali, una comprensione di problemi sociali come problemi di solo ordine pubblico e condotta individuale. Approfondiamo il tema con Enrico Gargiulo, professore di Sociologia all'Università di Torino.\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/gargiulo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","2 Ottobre 2024","2024-10-04 10:50:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/DDL-1660-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"225\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/DDL-1660.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Ddl Sicurezza 1660: una riflessione generale tra emergenza permanente e criminalizzazione del conflitto",1727887348,[238,239,240,241],"http://radioblackout.org/tag/ddl-1660/","http://radioblackout.org/tag/decreti-sicurezza/","http://radioblackout.org/tag/repressione-conflitti-sociali/","http://radioblackout.org/tag/rivolte-carcerarie/",[243,244,245,246],"ddl 1660","decreti sicurezza","repressione conflitti sociali","rivolte carcerarie",{"post_content":248},{"matched_tokens":249,"snippet":250,"value":251},[85,79],"sociali come problemi di solo \u003Cmark>ordine\u003C/mark> \u003Cmark>pubblico\u003C/mark> e condotta individuale. 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Maggio in Francia: a Parigi un corteo tutto sommato tranquillo ha visto alcuni scontri isolati, con la polizia che si è concentrata sulla repressione di singoli spezzoni della manifestazione, mentre in altre città francesi, come Lione, si segnalano scontri più estesi. A St. Etienne è stato espulso dal corteo Raphaël Glucksmann, giovane candidato delle elezioni europee e \"delfino\" dei media: seppur proveniente dalla sinistra riformista, appare determinato a colmare lo spazio politico adesso occupato dalla figura di Macron.\r\n\r\nAlla relativa calma delle piazze fa da contraltare una composizione dei cortei molto giovanile, diversa da quella che si è abituati a vedere alla grandi manifestazioni sindacali ormai ritualizzate, più anziana e meno dinamica. Proprio l'attivazione giovanile si sta esprimendo in una ondata di occupazioni delle Università in solidarietà alla Palestina, seguendo la scia delle mobilitazioni dei campus negli USA. Il movimento è partito da Sciences Po - una delle Università più elitiste del paese -, ma si segnalano occupazioni o tentativi di occupazione anche alla Sorbona, in numerosi altri atenei francesi ed in diversi licei del Sud di Parigi. Il movimento deve tuttavia confrontarsi sin da ora con una forte repressione, anche all'interno di terreni storicamente più \"tutelati\" dall'intervento della polizia come le Università: una stretta di ordine pubblico che va avanti sin dal 7 ottobre e che mira a impedire in maniera muscolare l'espressione non solo di una solidarietà concreta alla lotta palestinese, ma anche la semplice presa di posizione contraria al genocidio e qualsiasi tipo di critica all'operato di Israele.\r\n\r\nUn ultimo approfondimento riguarda l'avvicinamento alle Olimpiadi che si terranno a Parigi a fine luglio 2024, con un percorso di mobilitazione che sta vedendo la partecipazione del movimento sindacale - come risposta alle strette in materia di welfare e politica pensionistica del governo Macron -, settori del movimento ecologista e organizzazioni di lavoratori migranti, spesso senza documenti, che si trovano a lavorare sui mega-cantieri delle Olimpiadi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con un compagno di Parigi.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024_05_03_AggiornamentiDallaFrancia.mp3\"][/audio]","3 Maggio 2024","2024-05-03 18:13:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/francia-200x110.png","\u003Cimg width=\"295\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/francia-295x300.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/francia-295x300.png 295w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/francia.png 524w\" sizes=\"auto, (max-width: 295px) 100vw, 295px\" />","1 maggio in Francia: dalle università occupate alle mobilitazioni contro le olimpiadi",1714759989,[274,275,276,277],"http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/primo-maggio/","http://radioblackout.org/tag/primo-maggio-a-parigi/",[279,280,281,282],"francia","palestina","primo maggio","primo maggio a parigi",{"post_content":284},{"matched_tokens":285,"snippet":286,"value":287},[85,79],"le Università: una stretta di \u003Cmark>ordine\u003C/mark> \u003Cmark>pubblico\u003C/mark> che va avanti sin dal","Una panoramica sulle mobilitazioni del 1. 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Il movimento è partito da Sciences Po - una delle Università più elitiste del paese -, ma si segnalano occupazioni o tentativi di occupazione anche alla Sorbona, in numerosi altri atenei francesi ed in diversi licei del Sud di Parigi. Il movimento deve tuttavia confrontarsi sin da ora con una forte repressione, anche all'interno di terreni storicamente più \"tutelati\" dall'intervento della polizia come le Università: una stretta di \u003Cmark>ordine\u003C/mark> \u003Cmark>pubblico\u003C/mark> che va avanti sin dal 7 ottobre e che mira a impedire in maniera muscolare l'espressione non solo di una solidarietà concreta alla lotta palestinese, ma anche la semplice presa di posizione contraria al genocidio e qualsiasi tipo di critica all'operato di Israele.\r\n\r\nUn ultimo approfondimento riguarda l'avvicinamento alle Olimpiadi che si terranno a Parigi a fine luglio 2024, con un percorso di mobilitazione che sta vedendo la partecipazione del movimento sindacale - come risposta alle strette in materia di welfare e politica pensionistica del governo Macron -, settori del movimento ecologista e organizzazioni di lavoratori migranti, spesso senza documenti, che si trovano a lavorare sui mega-cantieri delle Olimpiadi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con un compagno di Parigi.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024_05_03_AggiornamentiDallaFrancia.mp3\"][/audio]",[289],{"field":115,"matched_tokens":290,"snippet":286,"value":287},[85,79],{"best_field_score":257,"best_field_weight":258,"fields_matched":166,"num_tokens_dropped":49,"score":259,"tokens_matched":122,"typo_prefix_score":49},{"document":293,"highlight":316,"highlights":321,"text_match":255,"text_match_info":324},{"cat_link":294,"category":295,"comment_count":49,"id":296,"is_sticky":49,"permalink":297,"post_author":23,"post_content":298,"post_date":299,"post_excerpt":54,"post_id":296,"post_modified":300,"post_thumbnail":301,"post_thumbnail_html":302,"post_title":303,"post_type":59,"sort_by_date":304,"tag_links":305,"tags":311},[46],[48],"87456","http://radioblackout.org/2024/02/24-febbraio-giornata-di-lotta-antimilitarista/","L’assemblea antimilitarista, nel secondo anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina, ha promosso una giornata di lotta antimilitarista con iniziative diffuse nelle varie località.\r\n\r\nA Torino ci sarà una manifestazione da piazza Castello alle ore 15\r\n\r\nDi seguito qualche stralcio dall’appello.\r\n“Sono passati due anni dall’invasione russa dell’Ucraina e, nonostante l’affievolirsi dell’attenzione mediatica, il conflitto si inasprisce sempre di più.\r\nGuerre e conflitti insanguinano vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine. 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(…)\r\nOpporsi concretamente è un’urgenza ineludibile.\r\nLa guerra in Ucraina ha nel proprio DNA uno scontro interimperialistico di enorme portata.\r\nIl prezzo di questa guerra lo pagano le popolazioni ucraine e russe.\r\nLo pagano oppositori, sabotatori, obiettori e disertori che subiscono pestaggi, processi e carcere.\r\nLo paghiamo noi tutti stretti nella spirale dell’inflazione, tra salari e pensioni da fame e fitti e bollette in costante aumento.\r\nIl governo italiano si è schierato in questa guerra inviando armi, arrivando a schierare 3.500 militari nelle missioni in ambito NATO nell’est europeo e nel Mar Nero.\r\nL’Italia è impegnata in ben 43 missioni militari all’estero, in buona parte in Africa, dove le truppe tricolori fanno la guerra ai migranti e difendono gli interessi di colossi come l’ENI.\r\nL’Italia vende armi a tutti i paesi in guerra, compresi Israele ed il Qatar, contribuendo direttamente a quella guerra atroce. 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Non c'è più tempo, di abitare si muore.\r\n\r\nCdQ Mammut - Ponte Mammolo\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/F_m_23_07_Alessando-comitato-Mammut-Roma-su-crollo-vele-scampia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n ",[401],{"field":115,"matched_tokens":402,"snippet":398,"value":399},[85,79],{"best_field_score":257,"best_field_weight":258,"fields_matched":166,"num_tokens_dropped":49,"score":259,"tokens_matched":122,"typo_prefix_score":49},{"document":405,"highlight":420,"highlights":425,"text_match":255,"text_match_info":428},{"comment_count":49,"id":406,"is_sticky":49,"permalink":407,"podcastfilter":408,"post_author":409,"post_content":410,"post_date":411,"post_excerpt":54,"post_id":406,"post_modified":412,"post_thumbnail":413,"post_title":414,"post_type":389,"sort_by_date":415,"tag_links":416,"tags":418},"86624","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-25-01-2024-birmania-la-giunta-traballa-e-le-scum-city-si-espandono-ecuador-la-guerra-interna-delle-oligarchie-contro-le-classi-popolari/",[352],"radiokalakuta","Con Massimo Morello ed Emanuele Giordana torniamo a fare il punto sulla situazione in Myanmar dove l'esercito si trova in seria difficoltà e giungono voci insistenti di imminenti cambiamenti al vertice della giunta militare considerato il fallimentare corso della guerra.\r\n\r\nL'alleanza fra le diverse milizie etniche ha consentito ai guerriglieri la conquista di ampi territori anche al confine della Cina che comincia a guardare con preoccupazione il corridoio che le consente l'agevole sbocco al golfo di Bengala .Le prospettive future del Myanmar in caso di sconfitta dei militari , per il momento estremamente remoto in quanto l'esercito ha il controllo dello spazio aereo ,sono incerte in considerazione dei diversi interessi legati al controllo dei traffici illeciti che perseguono i diversi eserciti etnici. 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Le basi della guerra sono a due passi dalle nostre case\r\nPartendo da casa nostra, dallo stabilimento di Collins Aerospace.\r\nChiusura e riconversione dell’industria bellica!\r\nNo alla città dell’aerospazio!\r\nNo alla Nato a Torino!\r\nNo alle spese militari!\r\nVenerdì 2 dicembre sciopero generale contro la guerra e l’economia di guerra!\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail","10 Novembre 2022","2022-11-10 13:03:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/2022-11-10-collins-scritta-200x110.jpg","Anarres del 4 novembre. Decreto anti “rave”. Ciao Claudio! 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In settembre il Dipartimento dell’Aeronautica militare USA ha firmato un contratto del valore di 177 milioni di dollari circa con la società Collins Aerospace, controllata dal colosso militare industriale Raytheon Technologies, per migliorare l’efficienza e garantire la manutenzione del sistema di comunicazione strategico ad alta frequenza.\r\nSigonella è la principale base europea per i droni da spionaggio e da combattimento.\r\nSe dovesse scoppiare la guerra nucleare il nostro paese sarebbe in prima fila. Bombe atomiche statunitensi sono anche nella basi di Ghedi e di Aviano. \r\nLa Russia dal canto suo ha detto a chiare lettere che, qualsiasi attacco ai territori ucraini occupati e poi annessi alla Russia sarà considerato atto di guerra e, quindi, passibile di risposta nucleare.\r\nLa possibilità di un’escalation bellica devastante è sempre più forte.\r\nSempre più urgente è rinforzare l’opposizione alla guerra e al militarismo.\r\nGettare sabbia nel motore del militarismo è possibile. Le basi della guerra sono a due passi dalle nostre case\r\nPartendo da casa nostra, dallo stabilimento di Collins Aerospace.\r\nChiusura e riconversione dell’industria bellica!\r\nNo alla città dell’aerospazio!\r\nNo alla Nato a Torino!\r\nNo alle spese militari!\r\nVenerdì 2 dicembre sciopero generale contro la guerra e l’economia di guerra!\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail",[477],{"field":115,"matched_tokens":478,"snippet":474,"value":475},[85,79],{"best_field_score":257,"best_field_weight":258,"fields_matched":166,"num_tokens_dropped":49,"score":259,"tokens_matched":122,"typo_prefix_score":49},{"document":481,"highlight":493,"highlights":498,"text_match":255,"text_match_info":501},{"comment_count":49,"id":482,"is_sticky":49,"permalink":483,"podcastfilter":484,"post_author":334,"post_content":485,"post_date":486,"post_excerpt":54,"post_id":482,"post_modified":487,"post_thumbnail":488,"post_title":489,"post_type":389,"sort_by_date":490,"tag_links":491,"tags":492},"66697","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-5-febbraio-spesa-di-guerra-e-pandemia-militari-a-scuola-grecia-azione-solidale-con-dimitri-koufontinas-a-patrasso-la-citta-decorosa-di-chiara-appendino/",[334],"Il nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021-02-05-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2021 02 05 anarres\r\n \r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nFrancia. La svolta autoritaria di Macron, la nuova legge di sicurezza globale, la forte risposta delle piazze.\r\nTutti i problemi sociali diventano questione di ordine pubblico.\r\nNe parliamo con Gianni Carrozza di radio Paris Plurielle, dove conduce “Vive la Sociale!”\r\n\r\nTelt allarga il cantiere. I No Tav resistono, la devastazione avanza\r\n\r\nMilano. La direzione dell’azienda Santi Paolo e Carlo si è rivolta alla Procura per denunciare i 50 medici ed infermieri del Pronto Soccorso, firmatari di una lettera in cui si denunciavano le condizioni estreme in cui erano obbligati a lavorare, dovendo scegliere chi sottoporre alle cure e chi no.\r\nÉ solo la punta di un iceberg gigantesco. I provvedimenti disciplinari sono la risposta sempre più frequente ai lavoratori e lavoratrici che non accettano di nascondere i panni sporchi di ospedali e ambulatori. In una partita in cui la posta in gioco sono le vite di pazienti e operatori sanitari. Il 14 dicembre a Milano i lavoratori dei due ospedali hanno scioperato.\r\n\r\n12 dicembre. Continuano le stragi di stato: il filo insanguinato della criminalità del potere. Da piazza Fontana alle stragi nel Mediterraneo, dalla macelleria di Genova alle strade della lotta No Tav, nel fil rouge della criminalizzazione di ogni insorgenza sociale.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo\r\nQui un articolo di Massimo su questi temi\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nMercoledì 23 dicembre\r\nAborto libero! La giunta Cirio nega l’aborto farmacologico domiciliare e piazza le associazioni catto-fasciste negli ospedali: fermiamoli!\r\nPunto info al mercato di piazza Madama Cristina\r\nore 10,30 – 12,30\r\n\r\nIn strada contro il Tav e il suo mondo. Seguite gli appuntamenti sul blog\r\n\r\nChiacchiere e libreria\r\nTutte le domeniche di dicembre dalle 16 alle 18\r\nalla FAT in corso Palermo, 46\r\nUn'occasione per incontrarsi, scambiare due chiacchiere informali, consultare libri, riviste, opuscoli, volantini della nostra distro, portarsi a casa maglie e borse di \"SeriRiot\", la nostra serigrafia autogestita e tanto altro…\r\nI libri si possono consultare o comprare per sostenere le lotte. Li puoi anche avere in prestito: prendi il libro che vuoi, lo paghi ma quando lo riporti ti restituiamo i soldi. \r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 21 – durante il lockdown gli orari e i giorni variano: scrivici per info\r\n\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nScrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","11 Febbraio 2021","2021-02-11 12:54:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/bimba-anarchy-200x110.jpg","Anarres del 5 febbraio. Spesa di guerra e pandemia. Militari a scuola. Grecia: azione solidale con Dimitri Koufontinas a Patrasso. 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Com’è ovvio, l’ipotesi di diventare la pattumeria radioattiva d’Italia non piace a nessuno e da ogni territorio si sono già levate le dichiarazioni contrarie delle amministrazioni locali, pronunciatesi perlopiù secondo il canovaccio della difesa localista interessata solo a evitare il danno nel “proprio giardino”. Si può quindi assistere alla destra piemontese, al governo della regione e da sempre pro-nucleare, promettere assistenza legale e politica alle rappresentanze istituzionali dei territori interessati. (Ma il copione sembra più o meno identico nelle altre regioni).\r\n\r\nSu un altro piano stanno iniziando a muovere comitati, collettivi e soggettività politiche antagoniste per tentare di portare un altro discorso, sistemico e valido per tutti, per opporsi alle decisioni che dall’alto tenterannoranno d’imporre la sciagura nucleare in un punto del paese. Consapevoli che la questione del deposito di scorie è oltremodo delicata e spinosa da maneggiare. Perché, se l’opposizione al nucleare come modello energetico dovrà continuare ad essere “senza se e senza ma”, il problema di come gestire un rifiuto già esistente perché già prodotto (dal presedente ciclo nucleare chiuso dalle lotte di massa, coronate dal referendum del 1987) impone considerazioni e scelte più complicate.\r\n\r\nMa la fretta mostrata dal governo in carica puzza di ambiguità e totale assenza di considerazione per le popolazioni interessate: perché vengono dati 60 giorni per sbrogliare una matassa di documenti sterminata e le “consultazioni democratiche” si riducono, come quasi sempre accade quando si tratta di scaricare le esternalità negative che il capitalismo produce sui singoli territori-pattumiera, a qualche compensazione monetaria o singoli avanzamenti di carriera per gli amministratori locali che si fanno catturare dalle promesse del dialogo.\r\n\r\nRagion per cui l’unica vera risposta politica sensata, egualitaria e realmente dalla parte delle popolazioni interessate, sarà la resistenza in prima persona esenza mediazioni, perché solo ponendo un problema di rigidità ed ordine pubblico sarà possibile ottenere un modo più corretto di affrontare un problema già presente perché prodotto da questo tipo di società. Ben sapendo che la questione della gestione degli scarti e del modello di produzione dell’energia “di cui abbiamo realmente bisogno” (quanta?, prodotta come? per fare cosa?) interroga l’organizzazione complessiva delle società in cui viviamo.\r\n\r\n \r\n\r\nDi tutto questo abbiamo discusso in una lunga intervista con Giorgio Ferrari, tecnico nucleare e militante anti-nuclearista dagli anni ‘70.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/Voci_II_2021_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSui temi che Giorgio affronta nell'ultima parte dellla chiacchierata segnaliamo:\r\nScenari globali: le aspettative mal riposte delle nuove tecnologie – di Giorgio Ferrari\r\n \r\n\r\n***\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n(Aggiungiamo inoltre - non mandata in onda lunedì per mancanza di tempo - un altro pezzo dell'intervista a Giorgio, in cui prova a rispondere sulla temporalità sospetta della proposizione governativa e sulle profonde incertezze circa il deposito definitivo delle scorie, non ancora conoscibile... Buon Ascolto!)\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/ferrari__Siti_perché-oggi.mp3\"][/audio]","21 Gennaio 2021","2021-01-21 18:58:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/rifiuti-nucleari-radioattivi-200x110.jpg","Deposito scorie: perché no?! (con G.Ferrari) - VOCI DALL’ANTROPOCENE – (ANNO II #8) – 18/01/21",1611254175,[515],"http://radioblackout.org/tag/voci-antropocene/",[371],{"post_content":518},{"matched_tokens":519,"snippet":520,"value":521},[85,79],"un problema di rigidità ed \u003Cmark>ordine\u003C/mark> \u003Cmark>pubblico\u003C/mark> sarà possibile ottenere un modo","La lista delle 67 localitè indicate dal governo come potenziale sito per il deposito unico nazionale di scorie nucleari ha risvegliato incubi mai sopiti. 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