","Trieste. Prove tecniche di devastazione","post",1643736481,[51,52,53,54,55,56],"http://radioblackout.org/tag/cattinara/","http://radioblackout.org/tag/devastazione-ambientale/","http://radioblackout.org/tag/ospedale-pediatrico-burlo-garofalo/","http://radioblackout.org/tag/ovovia/","http://radioblackout.org/tag/traforo-ferroviario-carso/","http://radioblackout.org/tag/trieste/",[19,21,25,15,23,17],{"post_content":59,"tags":67},{"matched_tokens":60,"snippet":65,"value":66},[61,62,63,64],"ospedale","pediatrico","Burlo","Garofalo","per far posto al nuovo \u003Cmark>ospedale\u003C/mark> \u003Cmark>pediatrico\u003C/mark> \u003Cmark>Burlo\u003C/mark> \u003Cmark>Garofalo\u003C/mark>, una decisione insensata e che","Il Carso è un ambiente prezioso e fragile. Da anni si susseguono tentativi di imporre opere dal forte impatto in quest’area, sempre battute dalla lotta popolare.\r\nOggi nuove minacce si profilano all’orizzonte. Rete Ferroviaria Italiana intende realizzare un traforo di venti chilometri. Una follia per la delicata composizione idrogeologica del Carso, un unicum da preservare e non da devastare con progetti utili solo a gruppi di interesse, economici e politici, per i quali cementificare è sinonimo di profitto. Se la galleria fosse realizzata chi viaggia “guadagnerebbe” dieci minuti, mentre le perdite per l’ambiente sarebbero incalcolabili.\r\nA Trieste stanno mettendo in cantiere altri due progetti inutili e distruttivi. Il primo è un’ovovia, che costerà 45 milioni di euro presi dal PNRR, per un’infrastruttura che non farà altro che deturpare il paesaggio del litorale carsico, senza risolvere nulla in termini di viabilità. Una giostra per turisti su una parte franosa dove in tanta parte dell’anno batte un vento fortissimo, che ne impedirebbe l’utilizzo.\r\nDulcis in fundo il disboscamento della pineta di Cattinara per far posto al nuovo \u003Cmark>ospedale\u003C/mark> \u003Cmark>pediatrico\u003C/mark> \u003Cmark>Burlo\u003C/mark> \u003Cmark>Garofalo\u003C/mark>, una decisione insensata e che nulla porterà in termini di benefici alla popolazione. Invece di ristrutturare ed ampliare l’ospedale esistente, che si trova in centro, si punta ad un’opera utile solo a rimpinguare le casse della lobby del cemento e del tondino.\r\nContro questi progetti si stanno muovendo i primi passi di un’opposizione territoriale di ampio respiro, che, come in passato, riesca a bloccare queste opere inutili e devastanti.\r\nCe ne ha parlato Raffaele, un compagno attivo nelle lotte\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/2022-02-01-raf-carso.mp3\"][/audio]",[68,70,72,77,79,81],{"matched_tokens":69,"snippet":19},[],{"matched_tokens":71,"snippet":21},[],{"matched_tokens":73,"snippet":76},[61,62,74,75],"burlo","garofalo","\u003Cmark>ospedale\u003C/mark> \u003Cmark>pediatrico\u003C/mark> \u003Cmark>burlo\u003C/mark> \u003Cmark>garofalo\u003C/mark>",{"matched_tokens":78,"snippet":15},[],{"matched_tokens":80,"snippet":23},[],{"matched_tokens":82,"snippet":17},[],[84,90],{"field":26,"indices":85,"matched_tokens":87,"snippets":89},[86],2,[88],[61,62,74,75],[76],{"field":91,"matched_tokens":92,"snippet":65,"value":66},"post_content",[61,62,63,64],2314894167593451500,{"best_field_score":95,"best_field_weight":96,"fields_matched":86,"num_tokens_dropped":37,"score":97,"tokens_matched":98,"typo_prefix_score":37},"4419510927616",13,"2314894167593451626",4,6646,{"collection_name":48,"first_q":25,"per_page":29,"q":25},{"facet_counts":102,"found":86,"hits":129,"out_of":191,"page":14,"request_params":192,"search_cutoff":27,"search_time_ms":193},[103,109],{"counts":104,"field_name":107,"sampled":27,"stats":108},[105],{"count":14,"highlighted":106,"value":106},"black holes","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":110,"field_name":26,"sampled":27,"stats":127},[111,113,115,117,119,121,123,125],{"count":14,"highlighted":112,"value":112},"USA",{"count":14,"highlighted":114,"value":114},"Siria",{"count":14,"highlighted":116,"value":116},"russia",{"count":14,"highlighted":118,"value":118},"libano",{"count":14,"highlighted":120,"value":120},"francia",{"count":14,"highlighted":122,"value":122},"Israele",{"count":14,"highlighted":124,"value":124},"arabia saudita",{"count":14,"highlighted":126,"value":126},"guerra dell'informazione",{"total_values":128},8,[130,158],{"document":131,"highlight":145,"highlights":150,"text_match":153,"text_match_info":154},{"comment_count":37,"id":132,"is_sticky":37,"permalink":133,"podcastfilter":134,"post_author":135,"post_content":136,"post_date":137,"post_excerpt":43,"post_id":132,"post_modified":138,"post_thumbnail":139,"post_title":140,"post_type":141,"sort_by_date":142,"tag_links":143,"tags":144},"89155","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-30-aprile-al-5-maggio-2024/",[106],"bellocome","Martedì 30 aprile h 8.30 - Dynamite, lotta di classe a Chicago nel 1886 [30 minuti – Radio Blackout]\r\n\r\nUno sguardo sulla lotta di classe nella Chicago di fine ‘800 tra conflitto, musica e parole\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Dynamite-lotta-di-classe-a-Chicago-nel-1886_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 aprile h 11 – 8 Marzo Anticarcerario [117 minuti – Radio Blackout]\r\n\r\nQuesto 8 Marzo, oltre alle consuete dirette dalla piazza Torinese di Non Una Di Meno, la redazione informativa di Radio Blackout ha deciso di dedicare una serie di approfondimenti a tema Abolizionismo Carcerario e Femminismo Anti-punitivista.\r\n\r\nAbbiamo contattato diverse realtà in giro per il mondo che si occupano di questo tema, da collettivi che lavorano sulla giustizia riparativa, associazioni che si occupano di relazioni con le persone vittime di repressione prima e dopo la scarcerazione, fino a campagne per la liberazione di singole persone, per concludere con una diretta dal presidio sotto la sezione femminile del carcere di Cagliari.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/8-Marzo-anticarcerario_113.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 1 Maggio h 8.30 – Berlino ‘87 Primo Maggio Rivoluzionario [21 minuti – Radio Cane]\r\n\r\n“Era il primo bel giorno dell’anno. Il tempo era bello e faceva caldo. Un piccolo gruppo di compagni attaccò una macchina della polizia e la rovesciò. La polizia reagì inviando un piccolo gruppo di poliziotti, ma ci fu una reazione imprevista da parte della gente che in maniera del tutto inattesa sfogò la sua collera. Si trattò come di un incendio che si scatenò alll’improvviso.” Così, nel racconto diretto di un compagno, ebbe inizio, nel 1987, il primo maggio rivoluzionario.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Berlino1987-Primo-maggio-rivoluzionario_21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 2 Maggio h 8.30 – 41bis Medicina Penitenziaria [26 minuti – Radio Cane]\r\n\r\nIl carcere che entra in ospedale, invade reparti, condiziona chi ci lavora o chi va a cercare cure, tra guardie armate, militarizzazione e video sorveglianza.\r\n\r\nCon un compagno di Usi Sanità facciamo un giro dentro il San Paolo, nello specifico nel reparto di medicina penitenziaria, punto di riferimento per le quattro carceri milanesi, dove attualmente si trova ricoverato Alfredo, che ha superato i 123 giorni di sciopero della fame.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/41-bis-medicina-penitenziaria_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 3 Maggio h 8.30 – La Profezia del Popolo Yanomami [26 minuti – Radio Cane]\r\n\r\nL’evidenza della catastrofe in atto, l’evidenza cioè dell’epoca attuale in cui si dà “la somma di tutte le scadenze” (Cesarano), non sembrerebbe richiedere l’ausilio di particolari doti profetiche. Ma di quell’evidenza fa parte anche il fatto che il “popolo della merce” non ha orecchie per intendere il contenuto reale dell’alternativa in atto. Di qui l’importanza di far risuonare la profezia sciamanica del popolo yanomami che ci avverte: “quando finirà la foresta e le viscere della terra saranno state completamente distrutte da macchine minerarie divoratrici, crolleranno le fondamenta del cosmo e il cielo crollerà terribile sopra tutti i viventi.”\r\n\r\nEstratti da una conversazione sulla fine del mondo con i traduttori di Davi Kopenawa e Bruce Albert, La caduta del cielo. Parole di uno sciamano yanomami.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Indigeni-Yanomami_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 3 Maggio h 20.30 – The Vacuum [31 minuti - Arsider]\r\n\r\nIn Italia questo fenomeno è lampante: dall’inizio degli anni 2000 Israele è diventato un modello, un laboratorio a cui la destra europea e italiana guardano con crescente interesse. Questa tendenza è emersa nello stesso momento in cui la destra globale ha incorporato la lotta al terrorismo palestinese nello scenario più ampio della War on Terror innescata dagli eventi dell’11 settembre, dall’invasione dell’Iraq e dell’Afghanistan. In questo contesto, lo Stato di Israele è stato elevato in prima linea nella guerra in difesa dell’Occidente dall’estremismo islamico. L’anti-islamismo xenofobo è diventato il nuovo collante ideologico.\r\n\r\nA garantire tutto ciò è il potere del linguaggio mediatico che modella l’opinione pubblica con una narrazione che, sotto le sembianze di un resoconto oggettivo, funge da strumento di propaganda, perpetuando una narrazione in linea con un’agenda filo-sionista e pro-apartheid.\r\n\r\nContributo di Arsider andato in onda nel Febbraio 2024 all’interno dell’azione mediatica globale “24 Hours for Palestine” a cui ha partecipato anche Radio Blackout.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/The-vacuum_31.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 4 Maggio h 9.30 – Mondo Rave parte 1 (Titolo originale: Rave ON/OFF – Una storia dagli anni Novanta) [34 minuti - Radio Cane]:\r\nDove, come e quando ha cominciato a prendere forma quella che comunemente è stata definita “scena rave” in Europa e successivamente in Italia? Quali le sue peculiarità iniziali e quali le sue successive trasformazioni? Ne abbiamo parlato con Pablito El Drito, oggi dj e producer, e a lungo esploratore della scena italiana ai suoi albori.\r\n\r\nIn questa prima parte:\r\n\r\n \tLa prima festa non si scorda mai ovvero inizia l’avventura;\r\n \tMilano a cavallo tra anni Ottanta e Novanta: underground, antagonismo sociale e tecnoutopie ovvero la scena prima del rave;\r\n \tUn passo indietro: dalla prima ondata inglese alle carovane verso l’Est Europa;\r\n \tLe tribe arrivano in Italia: primi techno party e nuove occupazioni\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Mondo-rave_1_34-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 4 Maggio h 19.30 – Speciale In The Pines Ballads [130 minuti – No Trip for Cats]\r\n\r\nPuntata speciale della trasmissione No Trip For Cats, dedicata al fumetto “In the Pines: 5 Murder Ballads” di Erik Kriek.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Speciale-In-the-Pines-5-murder-balldas-No-trip-for-cats_71-.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 5 Maggio h 10.00 – Poesie Palestinesi parte 1 [17 minuti – Radio Blackout]\r\n\r\nTratto dalle letture realizzate durante l'evento \"Poesie di lotta di donne palestinesi\" organizzato dalla biblioteca Clara Zetkin, presso la sede dell'associazione Revdar il 3 Marzo 2024\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Poesie-palestinesi-1_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 5 Maggio h 13.30 – Speciale Lou Reed [40 minuti – Radio Kebab]\r\n\r\nSpeciale su Lou Reed, con interviste tratte da trasmissioni radio e televisive\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Speciale-Lou-Reed_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","30 Aprile 2024","2024-05-05 18:51:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 30 aprile al 5 maggio 2024","podcast",1714472655,[],[],{"post_content":146},{"matched_tokens":147,"snippet":148,"value":149},[61],"Il carcere che entra in \u003Cmark>ospedale\u003C/mark>, invade reparti, condiziona chi ci","Martedì 30 aprile h 8.30 - Dynamite, lotta di classe a Chicago nel 1886 [30 minuti – Radio Blackout]\r\n\r\nUno sguardo sulla lotta di classe nella Chicago di fine ‘800 tra conflitto, musica e parole\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Dynamite-lotta-di-classe-a-Chicago-nel-1886_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 aprile h 11 – 8 Marzo Anticarcerario [117 minuti – Radio Blackout]\r\n\r\nQuesto 8 Marzo, oltre alle consuete dirette dalla piazza Torinese di Non Una Di Meno, la redazione informativa di Radio Blackout ha deciso di dedicare una serie di approfondimenti a tema Abolizionismo Carcerario e Femminismo Anti-punitivista.\r\n\r\nAbbiamo contattato diverse realtà in giro per il mondo che si occupano di questo tema, da collettivi che lavorano sulla giustizia riparativa, associazioni che si occupano di relazioni con le persone vittime di repressione prima e dopo la scarcerazione, fino a campagne per la liberazione di singole persone, per concludere con una diretta dal presidio sotto la sezione femminile del carcere di Cagliari.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/8-Marzo-anticarcerario_113.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 1 Maggio h 8.30 – Berlino ‘87 Primo Maggio Rivoluzionario [21 minuti – Radio Cane]\r\n\r\n“Era il primo bel giorno dell’anno. Il tempo era bello e faceva caldo. Un piccolo gruppo di compagni attaccò una macchina della polizia e la rovesciò. La polizia reagì inviando un piccolo gruppo di poliziotti, ma ci fu una reazione imprevista da parte della gente che in maniera del tutto inattesa sfogò la sua collera. Si trattò come di un incendio che si scatenò alll’improvviso.” Così, nel racconto diretto di un compagno, ebbe inizio, nel 1987, il primo maggio rivoluzionario.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Berlino1987-Primo-maggio-rivoluzionario_21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 2 Maggio h 8.30 – 41bis Medicina Penitenziaria [26 minuti – Radio Cane]\r\n\r\nIl carcere che entra in \u003Cmark>ospedale\u003C/mark>, invade reparti, condiziona chi ci lavora o chi va a cercare cure, tra guardie armate, militarizzazione e video sorveglianza.\r\n\r\nCon un compagno di Usi Sanità facciamo un giro dentro il San Paolo, nello specifico nel reparto di medicina penitenziaria, punto di riferimento per le quattro carceri milanesi, dove attualmente si trova ricoverato Alfredo, che ha superato i 123 giorni di sciopero della fame.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/41-bis-medicina-penitenziaria_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 3 Maggio h 8.30 – La Profezia del Popolo Yanomami [26 minuti – Radio Cane]\r\n\r\nL’evidenza della catastrofe in atto, l’evidenza cioè dell’epoca attuale in cui si dà “la somma di tutte le scadenze” (Cesarano), non sembrerebbe richiedere l’ausilio di particolari doti profetiche. Ma di quell’evidenza fa parte anche il fatto che il “popolo della merce” non ha orecchie per intendere il contenuto reale dell’alternativa in atto. Di qui l’importanza di far risuonare la profezia sciamanica del popolo yanomami che ci avverte: “quando finirà la foresta e le viscere della terra saranno state completamente distrutte da macchine minerarie divoratrici, crolleranno le fondamenta del cosmo e il cielo crollerà terribile sopra tutti i viventi.”\r\n\r\nEstratti da una conversazione sulla fine del mondo con i traduttori di Davi Kopenawa e Bruce Albert, La caduta del cielo. Parole di uno sciamano yanomami.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Indigeni-Yanomami_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 3 Maggio h 20.30 – The Vacuum [31 minuti - Arsider]\r\n\r\nIn Italia questo fenomeno è lampante: dall’inizio degli anni 2000 Israele è diventato un modello, un laboratorio a cui la destra europea e italiana guardano con crescente interesse. Questa tendenza è emersa nello stesso momento in cui la destra globale ha incorporato la lotta al terrorismo palestinese nello scenario più ampio della War on Terror innescata dagli eventi dell’11 settembre, dall’invasione dell’Iraq e dell’Afghanistan. In questo contesto, lo Stato di Israele è stato elevato in prima linea nella guerra in difesa dell’Occidente dall’estremismo islamico. L’anti-islamismo xenofobo è diventato il nuovo collante ideologico.\r\n\r\nA garantire tutto ciò è il potere del linguaggio \u003Cmark>mediatico\u003C/mark> che modella l’opinione pubblica con una narrazione che, sotto le sembianze di un resoconto oggettivo, funge da strumento di propaganda, perpetuando una narrazione in linea con un’agenda filo-sionista e pro-apartheid.\r\n\r\nContributo di Arsider andato in onda nel Febbraio 2024 all’interno dell’azione mediatica globale “24 Hours for Palestine” a cui ha partecipato anche Radio Blackout.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/The-vacuum_31.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 4 Maggio h 9.30 – Mondo Rave parte 1 (Titolo originale: Rave ON/OFF – Una storia dagli anni Novanta) [34 minuti - Radio Cane]:\r\nDove, come e quando ha cominciato a prendere forma quella che comunemente è stata definita “scena rave” in Europa e successivamente in Italia? Quali le sue peculiarità iniziali e quali le sue successive trasformazioni? Ne abbiamo parlato con Pablito El Drito, oggi dj e producer, e a lungo esploratore della scena italiana ai suoi albori.\r\n\r\nIn questa prima parte:\r\n\r\n \tLa prima festa non si scorda mai ovvero inizia l’avventura;\r\n \tMilano a cavallo tra anni Ottanta e Novanta: underground, antagonismo sociale e tecnoutopie ovvero la scena prima del rave;\r\n \tUn passo indietro: dalla prima ondata inglese alle carovane verso l’Est Europa;\r\n \tLe tribe arrivano in Italia: primi techno party e nuove occupazioni\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Mondo-rave_1_34-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 4 Maggio h 19.30 – Speciale In The Pines Ballads [130 minuti – No Trip for Cats]\r\n\r\nPuntata speciale della trasmissione No Trip For Cats, dedicata al fumetto “In the Pines: 5 Murder Ballads” di Erik Kriek.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Speciale-In-the-Pines-5-murder-balldas-No-trip-for-cats_71-.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 5 Maggio h 10.00 – Poesie Palestinesi parte 1 [17 minuti – Radio Blackout]\r\n\r\nTratto dalle letture realizzate durante l'evento \"Poesie di lotta di donne palestinesi\" organizzato dalla biblioteca Clara Zetkin, presso la sede dell'associazione Revdar il 3 Marzo 2024\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Poesie-palestinesi-1_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 5 Maggio h 13.30 – Speciale Lou Reed [40 minuti – Radio Kebab]\r\n\r\nSpeciale su Lou Reed, con interviste tratte da trasmissioni radio e televisive\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Speciale-Lou-Reed_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[151],{"field":91,"matched_tokens":152,"snippet":148,"value":149},[61],1155199534322679800,{"best_field_score":155,"best_field_weight":156,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":86,"score":157,"tokens_matched":86,"typo_prefix_score":98},"1112319197184",14,"1155199534322679921",{"document":159,"highlight":181,"highlights":187,"text_match":153,"text_match_info":190},{"comment_count":37,"id":160,"is_sticky":37,"permalink":161,"podcastfilter":162,"post_author":163,"post_content":164,"post_date":165,"post_excerpt":166,"post_id":160,"post_modified":167,"post_thumbnail":168,"post_title":169,"post_type":141,"sort_by_date":170,"tag_links":171,"tags":180},"9235","http://radioblackout.org/podcast/la-battaglia-dellinformazione-e-la-crisi-siriana/",[],"anarres","La guerra civile in Siria, che pure costa la vita a migliaia di persone, ha anche un risvolto mediatico, che conferma l'importanza dell'informazione nella determinazione o fin'anche nella costruzione a tavolino di narrazioni utili ai propri fini politici.\r\nCome non ricordare i cadaveri dei torturati della polizia segreta del dittatore Nicolae Ceausescu esibiti a prova della ferocia del regime e della legittimità della rivolta popolare.\r\nCeausescu era indubbiamente un macellaio, la cui fama in repressione e orrori non era certo usurpata, tuttavia resta il fatto che l'ansia mediatica di \"mostrare\" la fisicità dell'orrore finì con il mettere in scena i cadaveri prelevati da un ospedale dopo l'autopsia.\r\nNel caso della crisi siriana non vi sono dubbi sul rango di macellaio di Assad, nondimeno le notizie diffuse su alcuni massacri paiono del tutto improbabili. Il segno del bisogno di dare giustificazione ad un possibile intervento armato da parte dei soliti gendarmi mondiali autonominati.\r\n\r\nLa partita che vede al centro la Siria ha come protagonisti i sauditi e, non ultimi, i francesi. Sull'altro fronte troviamo la Russia di Putin, poco disponibile a cedere il proprio avamposto nel mediterraneo, come dimostra la recente notizia dell'arrivo di nuove navi da guerra nella base russa di Tartus in Siria.\r\nPiù prudente l'atteggiamento di Israele, per il quale la Siria della famiglia Assad, alauiti del laico partito Baas, la versione siriana dell'iracheno Baath, è stata per lunghi anni un buon \"nemico\". Sebbene il conflitto per le alture del Golan e per il controllo delle risorse idriche non sia sia mai chiuso dalla guerra dei sei giorni, tuttavia la Siria non ha mai spinto troppo per rompere la tregua degli ultimi 40 anni.\r\nLa crisi siriana trascina inevitabilmente con se anche il Libano, paese nel quale la Siria ha esercitato una fortissima pressione.\r\n\r\nSulle prospettive di un intervento armato in Siria abbiamo discusso con Stefano Capello, autore, tra gli altri, de \"Oltre il giardino\".\r\n\r\nAscolta l'intervento di Stefano: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/06/2012-06-09-stefano-capello-siria.mp3|titles=2012 06 09 stefano capello siria]\r\n\r\nscarica l'audio","20 Giugno 2012","La guerra civile in Siria, che pure costa la vita a migliaia di persone, ha anche un risvolto mediatico, che conferma l'importanza dell'informazione nella determinazione o fin'anche nella costruzione a tavolino di narrazioni utili ai propri fini politici.\r\nCome non ricordare i cadaveri dei torturati della polizia segreta del dittatore Nicolae Ceausescu esibiti a prova della ferocia del regime e della legittimità della rivolta popolare.\r\nCeausescu era indubbiamente un macellaio, la cui fama in repressione e orrori non era certo usurpata, tuttavia resta il fatto che l'ansia mediatica di \"mostrare\" la fisicità dell'orrore finì con il mettere in scena i cadaveri prelevati da un ospedale dopo l'autopsia.\r\nNel caso della crisi siriana non vi sono dubbi sul rango di macellaio di Assad, nondimeno le notizie diffuse su alcuni massacri paiono del tutto improbabili. Il segno del bisogno di dare giustificazione ad un possibile intervento armato da parte dei soliti gendarmi mondiali autonominati.\r\n\r\nLa partita che vede al centro la Siria ha come protagonisti i sauditi e, non ultimi, i francesi. Sull'altro fronte troviamo la Russia di Putin, poco disponibile a cedere il proprio avamposto nel mediterraneo, come dimostra la recente notizia dell'arrivo di nuove navi da guerra nella base russa di Tartus in Siria.\r\nPiù prudente l'atteggiamento di Israele, per il quale la Siria della famiglia Assad, alauiti del laico partito Baas, la versione siriana dell'iracheno Baath, è stata per lunghi anni un buon \"nemico\". Sebbene il conflitto per le alture del Golan e per il controllo delle risorse idriche non sia sia mai chiuso dalla guerra dei sei giorni, tuttavia la Siria non ha mai spinto troppo per rompere la tregua degli ultimi 40 anni. \r\nLa crisi siriana trascina inevitabilmente con se anche il Libano, paese nel quale la Siria ha esercitato una fortissima pressione.\r\n\r\nSulle prospettive di un intervento armato in Siria abbiamo discusso con Stefano Capello, autore, tra gli altri, de \"Oltre il giardino\".","2018-10-17 22:11:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/06/dopo-la-libia-tocca-alla-siria--200x110.jpg","La battaglia dell’informazione e la crisi siriana",1340155905,[172,173,174,175,176,177,178,179],"http://radioblackout.org/tag/arabia-saudita/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/guerra-dellinformazione/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/libano/","http://radioblackout.org/tag/russia/","http://radioblackout.org/tag/siria/","http://radioblackout.org/tag/usa/",[124,120,126,122,118,116,114,112],{"post_content":182},{"matched_tokens":183,"snippet":185,"value":186},[184],"mediatico","persone, ha anche un risvolto \u003Cmark>mediatico\u003C/mark>, che conferma l'importanza dell'informazione nella","La guerra civile in Siria, che pure costa la vita a migliaia di persone, ha anche un risvolto \u003Cmark>mediatico\u003C/mark>, che conferma l'importanza dell'informazione nella determinazione o fin'anche nella costruzione a tavolino di narrazioni utili ai propri fini politici.\r\nCome non ricordare i cadaveri dei torturati della polizia segreta del dittatore Nicolae Ceausescu esibiti a prova della ferocia del regime e della legittimità della rivolta popolare.\r\nCeausescu era indubbiamente un macellaio, la cui fama in repressione e orrori non era certo usurpata, tuttavia resta il fatto che l'ansia mediatica di \"mostrare\" la fisicità dell'orrore finì con il mettere in scena i cadaveri prelevati da un \u003Cmark>ospedale\u003C/mark> dopo l'autopsia.\r\nNel caso della crisi siriana non vi sono dubbi sul rango di macellaio di Assad, nondimeno le notizie diffuse su alcuni massacri paiono del tutto improbabili. Il segno del bisogno di dare giustificazione ad un possibile intervento armato da parte dei soliti gendarmi mondiali autonominati.\r\n\r\nLa partita che vede al centro la Siria ha come protagonisti i sauditi e, non ultimi, i francesi. Sull'altro fronte troviamo la Russia di Putin, poco disponibile a cedere il proprio avamposto nel mediterraneo, come dimostra la recente notizia dell'arrivo di nuove navi da guerra nella base russa di Tartus in Siria.\r\nPiù prudente l'atteggiamento di Israele, per il quale la Siria della famiglia Assad, alauiti del laico partito Baas, la versione siriana dell'iracheno Baath, è stata per lunghi anni un buon \"nemico\". Sebbene il conflitto per le alture del Golan e per il controllo delle risorse idriche non sia sia mai chiuso dalla guerra dei sei giorni, tuttavia la Siria non ha mai spinto troppo per rompere la tregua degli ultimi 40 anni.\r\nLa crisi siriana trascina inevitabilmente con se anche il Libano, paese nel quale la Siria ha esercitato una fortissima pressione.\r\n\r\nSulle prospettive di un intervento armato in Siria abbiamo discusso con Stefano Capello, autore, tra gli altri, de \"Oltre il giardino\".\r\n\r\nAscolta l'intervento di Stefano: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/06/2012-06-09-stefano-capello-siria.mp3|titles=2012 06 09 stefano capello siria]\r\n\r\nscarica l'audio",[188],{"field":91,"matched_tokens":189,"snippet":185,"value":186},[184],{"best_field_score":155,"best_field_weight":156,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":86,"score":157,"tokens_matched":86,"typo_prefix_score":98},6637,{"collection_name":141,"first_q":25,"per_page":29,"q":25},29,["Reactive",195],{},["Set"],["ShallowReactive",198],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fOYbRWWX07XyCeAJETqyGcgt_LLe_o-X4BWe1hQzXDzI":-1},true,"/search?query=ospedale+pediatrico+burlo+garofalo"]