","È nata la Polisportiva Occupata Iris Versari","post",1669074845,[61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/edera-squat/","http://radioblackout.org/tag/occupazione/","http://radioblackout.org/tag/palestra-popolare/",[65,17,34],"edera squat",{"post_content":67,"tags":73},{"matched_tokens":68,"snippet":71,"value":72},[69,70],"palestra","popolare","La \u003Cmark>palestra\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark> dell'Edera, che faceva allenare tantə","La \u003Cmark>palestra\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark> dell'Edera, che faceva allenare tantə ragazzə nel quartiere Lucento, con i suoi corsi di boxe, thai boxe, acroyoga e danza, riprende gli allenamenti! E' nata una nuova occupazione in Vallette-Lucento, la Polisportiva Iris Versari! La struttura, costruita ormai più di 10 anni fa e mai ultimata, si trova in strada Altessano angolo Via Sansovino.\r\n\r\nAbbiamo parlato con uno degli sportivi della \u003Cmark>Palestra\u003C/mark> per farci raccontare la storia della struttura, la necessità di spazi di socialità e sport in quartiere. 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In particolare, giornali e trasmissioni televisive si sono concentrate sullo screditare un'esperienza sociale e di lotta come quella rappresentata dallo Spazio Popolare Neruda, arrivando addirittura ad utilizzare espressioni come \"il pizzo chiesto dagli attivisti agli occupanti dello stabile\", riuscendo quasi a superare le fantasie del teorema accusatorio che vorrebbe identificare un movimento sociale alla stregua di un'organizzazione mafiosa.\r\n\r\nIeri è uscito un comunicato per rispondere a questa macchina mediatica e per riportare un piano di lucidità rispetto a una narrazione strumentale e tendenziosa. Ne abbiamo parlato con Marta, compagna di Prendocasa e del Neruda.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Neruda-2025_02_06_2025.02.06-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi seguito riportiamo il comunicato:\r\nMA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL'ACCUSA?\r\nCertamente sì: per questo, alla Signora Bulian, autrice del servizio di Quarta Repubblica andato in onda il 27/01,che ci ha posto questa domanda, abbiamo dato i nostri riferimenti per contribuire al suo lavoro. Questo nonostante la particolare modalità con cui l'abbiamo conosciuta - un sabato mattina appostata fuori dal portone a riprendere chiunque uscisse ed entrasse dalla nostra casa.\r\nNon abbiamo mai avuto nulla da nascondere, motivo per cui abbiamo sempre dato la nostra disponibilità a raccontare la nostra esperienza a chi voglia davvero conoscerla.\r\nLo stesso abbiamo provato a fare con la reporter de Lo Stato delle Cose il cui servizio è andato in onda lunedì, dove della nostra voce nella dinamica televisiva rimane molto poco.\r\nNei 10 anni da cui viviamo in Valdocco, decine tra student3, ricercator3 e docenti universitar3, artist3, attor3 e regist3 hanno attraversato casa nostra per scrivere e raccontare di noi e di quello che accade sotto il nostro tetto, e continuano a farlo.\r\nAbbiamo preso parola mezzo conferenza stampa nel 2020, quando per la prima volta la gogna mediatica ha provato a ricoprirci di fango: da allora, sullo stesso evento regolarmente si ripropone lo stesso racconto con il clamore mediatico dello scoop del secolo, nonostante si tratti sempre della stessa, identica notizia.\r\nChi ha vissuto insieme a noi questo spazio come casa propria e contribuisce ogni giorno a renderlo migliore sa dove sta la verità, e il triste tentativo di raccontarci come racket che sfrutta le persone cade nel vuoto. Tutta questa gogna mediatica è un'enorme mancanza di rispetto verso l'impegno e la passione che animano chi dedica la proprie energie e il proprio tempo al progetto Neruda.\r\nNei servizi scandalistici, non solo viene riportato fedelmente il teorema formulato dall'accusa, ma viene spacciato come verità assodata e sancita penalmente.\r\nA nessuno è venuto in mente di venire al Neruda e provare a parlare con noi che in questo posto viviamo. Così avreste scoperto che non paghiamo nessun affitto, che facciamo i lavori di manutenzione tramite delle collette informali, che ognuno è responsabile anche del suo vicino di casa e che le decisioni vengono prese collettivamente in assemblea.\r\nSe anzichè appostarvi fuori da casa nostra in attesa di scovare lo scoop provaste a contattarci e conoscere ciò che facciamo, forse risparmiereste tempo ed energie, visto che ogni volta che avete provato ad entrare nella nostra intimità per assecondare i teoremi che vi sono stati mandati avete dovuto fare i conti con la realtà, ed ogni persona che avete intervistato di nascosto vi ha contraddetto.\r\nDa alcuni media, inoltre, le persone che occupano sono rappresentate in maniera altalenante come fragili e sfruttate, degli sprovveduti manipolati e insieme mostri stranieri che vengono a portare l'insicurezza e lo spaccio. Per l'ennesima volta la vita delle persone è strumentalizzata da programmi tv e giornali per fare qualche visualizzazione in più, disinteressandosi completamente della realtà. A questi giornalisti piace parlare di noi, delle periferie e di chi le abita, ma non hanno neanche il coraggio di rivolgerci la parola. Vogliono che la politica trovi soluzioni paternaliste, senza consultarci, e quando ci mettiamo in gioco per riprendere in mano la nostra vita ci stigmatizzano.\r\nIl Neruda è l'esempio calzante di come gli ultimi possano smettere di vivere in balia dei ricatti dei palazzinari e dell'abbandono di ATC e del welfare per riprendere in mano la propria vita. Infatti, organizzandoci tra sfruttati, in un quartiere abbandonato dalla politica, abbiamo messo in piedi in maniera gratuita un'alternativa allo sfruttamento abitativo.\r\nNella nostra città le assegnazioni delle case popolari sono da anni bloccate, il vuoto pubblico e l'immobilità dell'apparato del welfare costringono le persone a condizioni di vita precarie e difficili. Il Neruda è nato da persone che si sono riappropriate del proprio diritto alla casa una volta abbandonate dalle istituzioni, rendendo la propria vittoria un'opportunità per tutto il territorio.\r\nCome dieci anni fa, anche oggi il problema casa è strutturale a Torino e continua ad essere il cuore della nostra attività politica: continuiamo a sostenere la lotta di chi non vuole finire per strada andando ai muri popolari per resistere agli sfratti e spingendo i servizi sociali a offrire soluzioni adeguate.\r\nPer quanto riguarda le nostre bollette e il presunto furto alle tasse della cittadinanza, vogliamo domandarvi se aveste provato ad interrogarvi su quanto realmente costerebbe alla città di Torino uno spazio come il nostro, che è casa per tantissime persone e che offre al territorio: un doposcuola per i bambini, una scuola di italiano, una palestra popolare, corsi di arabo, varie attività culturali tra cui mostre artistiche e spettacoli teatrali. Siamo inoltre un luogo di aggregazione per tutta la città, dove le più svariate realtà vengono a discutere ed organizzarsi e dove gli abitanti del quartiere possono organizzare eventi di socialità.\r\nTutto questo senza che a nessuno sia pagato uno stipendio: il Neruda è retto in piedi solo dal nostro senso di comunità e dalla volontà di vivere in una società migliore, e non in quella distopia clientelista in cui vivono i giornalisti e i pm, che si chiedono perchè a questi bifolchi ed ai loro bambini non sia ancora stata staccata l'elettricità, non si sia già provveduto a sfrattarli e buttarli in galera.\r\nIl vero scoop che questi giornalettismi e inquisitori non riescono a cogliere è che un'alternativa solidale dal basso auto organizzata non solo è possibile ma è anche più forte dell'oppressione a cui ci vorrebbero costrett3!","6 Febbraio 2025","2025-02-06 15:28:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/320337599_445741364439120_5735827313430864434_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/320337599_445741364439120_5735827313430864434_n-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/320337599_445741364439120_5735827313430864434_n-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/320337599_445741364439120_5735827313430864434_n.jpg 720w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Lo Spazio Popolare Neruda prende parola a fronte della macchina del fango di stampa e tv",1738855721,[109,110,111,112,113],"http://radioblackout.org/tag/antirazzismo/","http://radioblackout.org/tag/associazione-a-delinquere/","http://radioblackout.org/tag/associazione-a-resistere/","http://radioblackout.org/tag/lotta-per-la-casa/","http://radioblackout.org/tag/spazio-popolare-neruda/",[115,116,25,117,23],"antirazzismo","associazione a delinquere","lotta per la casa",{"post_content":119,"post_title":123,"tags":127},{"matched_tokens":120,"snippet":121,"value":122},[69,70],"una scuola di italiano, una \u003Cmark>palestra\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark>, corsi di arabo, varie attività","In questi giorni si è attivata la macchina del fango rispetto ai compagni e alle compagne colpite dall'accusa di associazione per delinquere nell'ambito del processo \"Sovrano\" alle sue ultime battute, in quanto il 31 marzo è prevista l'ultima udienza con le repliche e la probabile sentenza. 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Negli ultimi mesi il governo Meloni ha deciso di inserire Quarticciolo in una lista con altri 6 quartieri \"degradati\" in varie metropoli italiane, zone destinate alla sperimentazione del cosiddetto \"modello Caivano\", che presuppone la militarizzazione del quartiere e la colpevolizzazione degli abitanti e dei fenomeni di illegalità diffusa, raccontata perennemente come un \"problema di sicurezza\" e mai come una necessità di sopravvivenza. A questo si accompagna un progetto di maxi-investimenti che avranno come unico risultato l'allontanamento degli abitanti e delle abitanti storiche, lo sgombero delle case occupate e dei progetti sociali strutturati nel corso degli anni dal Comitat0. Proprio a Caivano la legalità imposta \"manu militari\" dallo Stato ha fatto ieri la prima vittima, con il suicidio di un abitante precario a cui era stato appena notificato lo sfratto. A maggior ragione diventa importante sostenere le esperienze di lotta del Quarticciolo, la palestra popolare, l'ambulatorio di quartiere, l'ex-questura occupata ed il tessuto sociale di un quartiere popolare che si autorganizza e resiste.\r\n\r\nSabato 1 marzo h. 17.00 corteo popolare \"Cambiamo davvero Quarticciolo\". Ne abbiamo parlato con Giulia del Comitato di Quartiere Quarticciolo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/quarticciolo.mp3\"][/audio]","1 Marzo 2025","2025-03-01 11:46:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/480138054_599170512749978_1756593469674107702_n-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"240\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/480138054_599170512749978_1756593469674107702_n-1-240x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/480138054_599170512749978_1756593469674107702_n-1-240x300.jpg 240w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/480138054_599170512749978_1756593469674107702_n-1-819x1024.jpg 819w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/480138054_599170512749978_1756593469674107702_n-1-768x960.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/480138054_599170512749978_1756593469674107702_n-1.jpg 1080w\" sizes=\"auto, (max-width: 240px) 100vw, 240px\" />","Sabato 1 marzo corteo popolare al Quarticciolo!",1740829582,[171,172,173],"http://radioblackout.org/tag/corteo-roma/","http://radioblackout.org/tag/decreto-caivano/","http://radioblackout.org/tag/quarticciolo-ribelle/",[175,19,21],"corteo Roma",{"post_content":177,"post_title":181},{"matched_tokens":178,"snippet":179,"value":180},[69,70],"di lotta del Quarticciolo, la \u003Cmark>palestra\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark>, l'ambulatorio di quartiere, l'ex-questura occupata","Oggi alle 17,00 partirà dalla piazza del quartiere il corteo convocato dal Comitato di Quartiere del Quarticciolo, borgata \u003Cmark>popolare\u003C/mark> romana in cui da anni gli e le abitanti si organizzano per vivere meglio contro l'abbandono e la fatiscenza strutturale dei quartieri popolari. 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Uno spazio liberato che ha ospitato assemblee, concerti, benefit a sostegno di lotte e prigionieri, una biblioteca, la palestra popolare Iris Versari e che negli anni ha organizzato iniziative aperte agli abitanti del quartiere popolare di Lucento. Con lo sgombero dell’Edera prendono corpo le minacce mosse la scorsa estate dal Comune di cancellare gli spazi occupati e i centri sociali dal tessuto sociale torinese. Raccogliamo a caldo una prima testimonianza da una compagna presente al presidio radunatosi di fronte all’Edera.\r\n\r\nNel frattempo le operazioni di sgombero stanno proseguendo mentre compagne, compagni e solidali stanno cercando di recuperare quanto possibile dall’interno dello spazio.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/sgombero_edera_prima-diretta.mp3\"][/audio]\r\n\r\nMentre proseguono le operazioni di svuotamento per restituire quelle mura alla morte legale tanto cara ai poteri cittadini, all'interno della trasmissione Bello Come Una Prigione Che Brucia raccogliamo le riflessioni di una compagna dell'Edera Squat:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/BCUPCB_sgombero-edera_marghe.mp3\"][/audio]\r\n\r\nSeguono alcuni aggiornamenti dal corteo spontaneo che è sgorgato dall'assemblea pubblica chiamata nel cortile di via Cecchi:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/aggiornamenti_edera.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/edera2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/edera3.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/edera4.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/edera5.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/edera6.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","3 Ottobre 2022","2022-10-03 22:10:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/edera-sgombero1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/edera-sgombero1-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/edera-sgombero1-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/edera-sgombero1-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/edera-sgombero1.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sullo sgombero dell'Edera Squat [Aggiornato]",1664793225,[],[],{"post_content":253},{"matched_tokens":254,"snippet":255,"value":256},[69,70],"e prigionieri, una biblioteca, la \u003Cmark>palestra\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark> Iris Versari e che negli","Alle 5.30 della mattina sono iniziate le operazioni di sgombero dell’Edera Squat, casa occupata da quasi 5 anni in via Pianezza 115. 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Molte sono le bugie raccontate sia da diversi giornali, sia alimentate ad arte nel passaparola di quartiere. Occorre rompere questa scia per comprendere le responsabilità di quanto accaduto e riprendere il cammino.\r\nDa settimane infatti il quartiere è oggetto di iniziative da parte di diversi gruppi dell'estrema destra romana che soffiano sul fuoco del razzismo, come se questo fosse la soluzione per migliorare le condizioni di vita di chi fatica ad arrivare alla fine del mese, o come se fosse la soluzione per costruire un quartiere migliore. In realtà la destra tratta Magliana come il proprio giardino di casa, per i loro scopi politici, elettorali, affaristici.\r\nIn questa situazione non si poteva certo rimanere indifferenti all'ennesima provocazione di una manifestazione annunciata dai nazi–fascisti di Forza Nuova per Sabato 5 Novembre. Così all'appuntamento di questo gruppuscolo di provocatori se ne è contrapposto un altro, degli/delle antifascisti/e, degli/delle antirazzisti/e, di chi lotta quotidianamente per cambiare questa città e questo paese.\r\nLa Questura a parole vieta entrambe le manifestazioni. A parole, perché in realtà permette a Forza Nuova tranquillamente di sfilare, mentre intima alla manifestazione antifascista di non muoversi. Troppa la rabbia per questo affronto, la manifestazione antifascista pretende di potersi muovere. Si accende la contrapposizione con le forze di polizia, il quartiere diviene campo di contesa, ci rimette.\r\nLa polizia carica ripetutamente gli antifascisti, mette in pratica dei veri e propri rastrellamenti - anche nei negozi - per poter portare via giovanissimi e generosissimi ragazzi e ragazze accorsi per lo sdegno: bilancio oltre 30 fermati, 9 arresti, 40 denunce, da una sola parte. Proprio mentre la polizia si accaniva contro compagni e compagne, un gruppo di fascisti accompagnati da alcuni volti noti avvicinatisi di recente a CasaPound, faceva irruzione nei locali del Centro Sociale.\r\nDopo un tempo lunghissimo in cui queste persone hanno agito indisturbate sotto lo sguardo delle forze dell'ordine, la polizia prendeva possesso del Centro Sociale mettendo i sigilli del sequestro preventivo. Una tela ben organizzata, dentro la quale involontariamente siamo caduti. Questura e fascisti insieme per cercare di allontanare dal quartiere chi lotta a testa alta per un presente diverso. Già alcuni anni fa un'inchiesta dei Carabinieri sostenuta dai fascisti di Alemanno, La Russa e Gramazio allora al governo della città e del paese, tentò di annullare la possibilità di lottare a Magliana con gli arresti di alcuni compagni e una compagna del CSOA Macchia Rossa.\r\nTale montatura è stata sostanzialmente smontata nelle aule del Tribunale ma l'occupazione dell'ex scuola 8 marzo da quel giorno è ridotta a terra di nessuno, fra degrado e sopraffazione. Il Centro Sociale Macchia Rossa esiste a Magliana da oltre 40 anni, dal 1973. Anni in cui si è lottato per un quartiere migliore, soprattutto con il Comitato di Lotta per la Casa, contro gli sfratti e per il diritto all'abitare. Anni in cui si sono attivate una ciclofficina, una palestra popolare. Anni in cui si è lottato per ottenere l'ufficio postale e in tempi più recenti per difendere il consultorio familiare.\r\nNon si tratta certo di un luogo estraneo o nemico del quartiere. A chi da fastidio allora il Centro Sociale Macchia Rossa? Forse a chi vuole mettere le mani sul quartiere per scopi elettorali? A chi per molti anni ha fatto bei soldi nella compravendita delle case occupate? A chi vuole gestire la dismissione del patrimonio immobiliare dell'INPS?\r\nCi prendiamo le nostre responsabilità per il fatto che la nostra testardaggine ha contribuito a far vivere al nostro quartiere un brutto, bruttissimo pomeriggio. Ma non siamo disposti a fare un passo indietro rispetto all'arroganza di chi vuole speculare su Magliana e sulle nostre vite.\r\nIl quartiere non è come viene presentato, lo sappiamo in tanti e in tante. Amiamo Magliana, amiamo questa città e per questo non rinunciamo a volerla cambiare, senza prendercela con chi sta peggio di noi, ma prendendo di petto chi succhia il sangue di chi ha già dato tutto ed ora può solo riconquistare ciò che gli spetta di diritto: case popolari, scuole e strutture sanitarie efficienti, verde pubblico, spazi e servizi, diritti e vita.\r\nMAGLIANA LIBERA - LIBERI TUTTI LIBERE TUTTE\r\nC.S.O.A. Macchia Rossa\r\nMovimento per il diritto all'abitare\r\n\r\nAggiornamento 9 novembre. Dopo le udienze di convalida 2 compagni, Eddy e Felice, restano in carcere, uno (Alberto) va ai domiciliari, altr* 6 vengono scarcerat*. L'accusa di devastazione è ancora in piedi, anche se non per tutti. Radio Onda Rossa ha intervisato l'avvocato Simonetta Crisci:\r\n\r\nhttp://www.ondarossa.info/newsredazione/liberati-6-dei-9-compagn-arrestati-magliana\r\n\r\n ","8 Novembre 2016","2016-11-10 12:31:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/205557818-cee87a26-e234-4a60-937b-b71595f156a5-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/205557818-cee87a26-e234-4a60-937b-b71595f156a5-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/205557818-cee87a26-e234-4a60-937b-b71595f156a5-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/205557818-cee87a26-e234-4a60-937b-b71595f156a5-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/205557818-cee87a26-e234-4a60-937b-b71595f156a5.jpg 990w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Roma, sabato antifascista alla Magliana, 9 compagn* arrestati",1478647307,[],[],{"post_content":278},{"matched_tokens":279,"snippet":280,"value":281},[69,70],"sono attivate una ciclofficina, una \u003Cmark>palestra\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark>. 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In realtà la destra tratta Magliana come il proprio giardino di casa, per i loro scopi politici, elettorali, affaristici.\r\nIn questa situazione non si poteva certo rimanere indifferenti all'ennesima provocazione di una manifestazione annunciata dai nazi–fascisti di Forza Nuova per Sabato 5 Novembre. Così all'appuntamento di questo gruppuscolo di provocatori se ne è contrapposto un altro, degli/delle antifascisti/e, degli/delle antirazzisti/e, di chi lotta quotidianamente per cambiare questa città e questo paese.\r\nLa Questura a parole vieta entrambe le manifestazioni. A parole, perché in realtà permette a Forza Nuova tranquillamente di sfilare, mentre intima alla manifestazione antifascista di non muoversi. Troppa la rabbia per questo affronto, la manifestazione antifascista pretende di potersi muovere. 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Questura e fascisti insieme per cercare di allontanare dal quartiere chi lotta a testa alta per un presente diverso. Già alcuni anni fa un'inchiesta dei Carabinieri sostenuta dai fascisti di Alemanno, La Russa e Gramazio allora al governo della città e del paese, tentò di annullare la possibilità di lottare a Magliana con gli arresti di alcuni compagni e una compagna del CSOA Macchia Rossa.\r\nTale montatura è stata sostanzialmente smontata nelle aule del Tribunale ma l'occupazione dell'ex scuola 8 marzo da quel giorno è ridotta a terra di nessuno, fra degrado e sopraffazione. Il Centro Sociale Macchia Rossa esiste a Magliana da oltre 40 anni, dal 1973. Anni in cui si è lottato per un quartiere migliore, soprattutto con il Comitato di Lotta per la Casa, contro gli sfratti e per il diritto all'abitare. Anni in cui si sono attivate una ciclofficina, una \u003Cmark>palestra\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark>. Anni in cui si è lottato per ottenere l'ufficio postale e in tempi più recenti per difendere il consultorio familiare.\r\nNon si tratta certo di un luogo estraneo o nemico del quartiere. A chi da fastidio allora il Centro Sociale Macchia Rossa? Forse a chi vuole mettere le mani sul quartiere per scopi elettorali? A chi per molti anni ha fatto bei soldi nella compravendita delle case occupate? A chi vuole gestire la dismissione del patrimonio immobiliare dell'INPS?\r\nCi prendiamo le nostre responsabilità per il fatto che la nostra testardaggine ha contribuito a far vivere al nostro quartiere un brutto, bruttissimo pomeriggio. Ma non siamo disposti a fare un passo indietro rispetto all'arroganza di chi vuole speculare su Magliana e sulle nostre vite.\r\nIl quartiere non è come viene presentato, lo sappiamo in tanti e in tante. Amiamo Magliana, amiamo questa città e per questo non rinunciamo a volerla cambiare, senza prendercela con chi sta peggio di noi, ma prendendo di petto chi succhia il sangue di chi ha già dato tutto ed ora può solo riconquistare ciò che gli spetta di diritto: case popolari, scuole e strutture sanitarie efficienti, verde pubblico, spazi e servizi, diritti e vita.\r\nMAGLIANA LIBERA - LIBERI TUTTI LIBERE TUTTE\r\nC.S.O.A. Macchia Rossa\r\nMovimento per il diritto all'abitare\r\n\r\nAggiornamento 9 novembre. Dopo le udienze di convalida 2 compagni, Eddy e Felice, restano in carcere, uno (Alberto) va ai domiciliari, altr* 6 vengono scarcerat*. L'accusa di devastazione è ancora in piedi, anche se non per tutti. 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Sui 105.250, la trasmissione sul rapporto tra sport e il mondo in cui viviamo, con approfondimenti storici, interviste, voci da chi prova a costruire realtà sportive autogestite nella nostra città.\r\n\r\nIn questa puntata, condotta dalla Paco Rigore, in diretta con noi Verdiana, atleta della Palestra Popolare di Palermo. Con lei, atleta ai massimi livelli nazionali del powerlifting, disciplina vicina al sollevamento pesi, abbiamo approfondito temi che spaziano dalle motivazioni politiche e sociali dello sport popolare, alle potenzialità di aprirsi a a determinati sport e alle possibilità e contraddizioni che esistono nella pratica sportiva anche a suoi massimi livelli fra competizione, inclusività e sfida alle logiche di mercato.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/verdiana.mp3\"][/audio]\r\n\r\nNel secondo intervento della giornata, grazie al contributo di Nicola Sbetti, storico dello sport dell'Università di Bologna e pallavolista di una squadra popolare, abbiamo approfondito la questione dei gruppi sportivi militari. In particolare abbiamo affrontato come storicamente si sia consolidata questa modalità organizzativa nel contesto italiano, mostrandone le problematiche e l'anacronismo storico.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/nicola.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","6 Aprile 2022","2022-04-08 11:05:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/spot-200x110.jpg","Podcast Spot 06/04/22",1649278025,[552,363],"http://radioblackout.org/tag/gruppi-sportivi-militari/",[554,311],"gruppi sportivi militari",{"post_content":556,"tags":560},{"matched_tokens":557,"snippet":558,"value":559},[215,125],"con noi Verdiana, atleta della \u003Cmark>Palestra\u003C/mark> \u003Cmark>Popolare\u003C/mark> di Palermo. Con lei, atleta","Trasmissione a cura della rete Torino Sport Pop (Nativi San Salvario – Dynamo Dora Rugby – Asd Aurora Vanchiglia – Paco Rigore – AntifaBoxe). Sui 105.250, la trasmissione sul rapporto tra sport e il mondo in cui viviamo, con approfondimenti storici, interviste, voci da chi prova a costruire realtà sportive autogestite nella nostra città.\r\n\r\nIn questa puntata, condotta dalla Paco Rigore, in diretta con noi Verdiana, atleta della \u003Cmark>Palestra\u003C/mark> \u003Cmark>Popolare\u003C/mark> di Palermo. Con lei, atleta ai massimi livelli nazionali del powerlifting, disciplina vicina al sollevamento pesi, abbiamo approfondito temi che spaziano dalle motivazioni politiche e sociali dello sport \u003Cmark>popolare\u003C/mark>, alle potenzialità di aprirsi a a determinati sport e alle possibilità e contraddizioni che esistono nella pratica sportiva anche a suoi massimi livelli fra competizione, inclusività e sfida alle logiche di mercato.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/verdiana.mp3\"][/audio]\r\n\r\nNel secondo intervento della giornata, grazie al contributo di Nicola Sbetti, storico dello sport dell'Università di Bologna e pallavolista di una squadra \u003Cmark>popolare\u003C/mark>, abbiamo approfondito la questione dei gruppi sportivi militari. In particolare abbiamo affrontato come storicamente si sia consolidata questa modalità organizzativa nel contesto italiano, mostrandone le problematiche e l'anacronismo storico.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/nicola.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[561,563],{"matched_tokens":562,"snippet":554,"value":554},[],{"matched_tokens":564,"snippet":408,"value":408},[70],[566,568],{"field":88,"matched_tokens":567,"snippet":558,"value":559},[215,125],{"field":35,"indices":569,"matched_tokens":570,"snippets":572,"values":573},[27],[571],[70],[408],[408],{"best_field_score":153,"best_field_weight":154,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":190,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},{"document":576,"highlight":609,"highlights":643,"text_match":151,"text_match_info":652},{"comment_count":47,"id":577,"is_sticky":47,"permalink":578,"podcastfilter":579,"post_author":580,"post_content":581,"post_date":582,"post_excerpt":53,"post_id":577,"post_modified":583,"post_thumbnail":584,"post_title":585,"post_type":352,"sort_by_date":586,"tag_links":587,"tags":600},"31452","http://radioblackout.org/podcast/i-podcast-de-il-colpo-della-strega-settembre-antisessista-il-racconto-della-carovana-femminista-e-la-presentazione-delle-gasp/",[297],"dj","La presentazione delle Giornate antisessiste dello sport popolare organizzate al Csoa Gabrio per questo fine settimana. Silvia della Palestra popolare Dante Di Nanni ci racconta la genesi e il programma di questa iniziativa. Tra workshop pratici e assemblee di confronto, tre giorni per sperimentarsi, riflettere sul sessismo e condividere esperienze con il proprio corpo oltre gli stereotipi di genere.\r\nIn compagnia di Natascia dell'Assemblea Antisessista, il racconto e un primo bilancio della tappa torinese della Carovana Femminista, IV azione organizzata dalla Marcia Mondiale delle donne. L'assemblea in strada a San Salvario sulla violenza maschile contro le donne; la giornata in Valle con le donne del Movimento NoTav; il dibattito al Csoa Gabrio sull'autodeterminazione alimentare e le autoproduzioni.\r\nPer riascoltare la puntata:\r\n Unknown\r\nUnknown","23 Settembre 2015","2018-10-24 17:35:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/adesivo-il-colpo-della-strega-new-copy-200x110.jpg","I podcast de Il colpo della strega. 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