","Il riaggiustamento: lo strumento per capire la transizione cinese","post",1441225870,[63,64,65,66,67,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/3-settembre/","http://radioblackout.org/tag/cina/","http://radioblackout.org/tag/esplosioni/","http://radioblackout.org/tag/mercati/","http://radioblackout.org/tag/parata/","http://radioblackout.org/tag/pechino/","http://radioblackout.org/tag/tianjin/","http://radioblackout.org/tag/xi-jinping/",[72,24,73,74,75,76,77,36],"3 settembre","esplosioni","mercati","parata","Pechino","Tianjin",{"post_content":79,"tags":83},{"matched_tokens":80,"snippet":81,"value":82},[75],"collante e di cui la \u003Cmark>parata\u003C/mark> del 3 settembre per il settantesimo","Per orientarci ci siamo rivolti a Gabriele Battaglia, redattore di China Files: ecco cosa ne è scaturito.\r\n\r\nLa Cina dalla fine del 2012, collocando le riforme intorno al IV Plenum del Comitato Centrale del Partito, si va trasformando da fabbrica del mondo a paese più equilibrato con un mercato interno di prodotti anche tecnologici, con la conseguenza di salari cresciuti e un minore sviluppo demografico; di qui nascono le difficoltà a mantenere i livelli di crescita, perciò sono indispensabili le intrusioni nel mercato di beni più sofisticati tecnologicamente e quindi ci si trova di fronte a una sorta di riaggiustamento delle modalità produttive, quasi come se il sistema Cina fosse un elefante in un negozio di porcellane, in cui deve andare a collocare sia i sommovimenti dei mercati, sia il presunto nazionalismo che deve fare da collante e di cui la \u003Cmark>parata\u003C/mark> del 3 settembre per il settantesimo anniversario della vittoria contro il Giappone è l'espressione più visibile per l'Occidente che arriva a farsi beffe di quei parametri, forse senza capire il contesto.\r\n\r\nParametri che devono rimanere validi per accostarsi anche agli equilibri interni tra Xi Jinping e la vecchia nomenklatura, per esempio legata all'ottantanovenne Jiang Zemin, ma contemporaneamente il presidente si trova a contenere il responsabile della finanza Li Keqiang, a cui sarebbe facile attribuire i rovesci di borsa di questi giorni, mentre il problema forse è nei mercati internazionali e una contrazione delle borse cinesi a seguito del boom di poco tempo fa, ricostruibile con il fatto che l'invito a investire in azioni era stato seguito da una massa contabilizzabile in 80-100 milioni di persone che prima investivano sul mattone e quando è venuto l'invito ad abbandonare il mercato immobiliare per gettarsi sulla borsa, hanno seguito le indicazioni, contando sul fatto che non è mai successo che lo Stato non soccorra gli investitori, e dunque se molti investono in un senso è la massa di investitori che fa la differenza e condiziona lo Stato a intervenire per agevolare quell'investimento (magari impaurito dalle possibili sommosse)... finora. Invece adesso sembra che non si intenda intervenire a sgonfiare la bolla, creata dal fatto che l'invito a giocare in borsa ha prodotto delle speculazioni su titoli spazzatura proprio a seguito della copertura statale, che non ha intenzione di intervenire a soccorrere eventuali ditte in difficoltà, ma nemmeno intende intervenire su chi torna a investire in massa sui titoli immobiliari, contando sullo stesso principio di egida statale, che ora è orientato a non intervenire con fondi governativi che rastrellavano titoli in difficoltà.\r\n\r\nMa ci sono ancora alcuni aspetti di questa Cina degli ultimi mesi: uno si lega alle esplosioni di magazzini che producono decine di morti e devastazioni e che se non si possono far risalire a manifestazioni millenaristiche, lasciano comunque interdetti per la frequenza: il 12 agosto Tianjing, ieri Shandong pongono delle problematiche sul controllo delle sostanze chimiche pericolose stoccate in Cina, ma forse è il segno che si è giunti a un limite di modello di sviluppo, quello energivoro e corruttivo, che si deve riaggiustare.\r\n\r\nE si deve riaggiustare per forza perché si arriva a scontri e rivolte tantissime: rivolte contadine premoderne, lotte operaie moderne, rifiuti di fabbriche nocive vicino a casa da parte di ceti più illuminati e benestanti e addirittura rivolte campanilistiche per ottenere la Grande Opera nel proprio comune anziché nel municipio limitrofo: tutto questo ventaglio si dovrà per forza ricomporre attraverso il metodo sperimentale... ma sentiamolo espresso meglio dalle parole di Gabriele Battaglia:\r\n\r\nUnknown",[84,86,88,90,92,95,97,99],{"matched_tokens":85,"snippet":72},[],{"matched_tokens":87,"snippet":24},[],{"matched_tokens":89,"snippet":73},[],{"matched_tokens":91,"snippet":74},[],{"matched_tokens":93,"snippet":94},[75],"\u003Cmark>parata\u003C/mark>",{"matched_tokens":96,"snippet":76},[],{"matched_tokens":98,"snippet":77},[],{"matched_tokens":100,"snippet":36},[],[102,107],{"field":37,"indices":103,"matched_tokens":104,"snippets":106},[20],[105],[75],[94],{"field":108,"matched_tokens":109,"snippet":81,"value":82},"post_content",[75],578730123365712000,{"best_field_score":112,"best_field_weight":113,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":49,"score":114,"tokens_matched":115,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,"578730123365711978",1,{"document":117,"highlight":138,"highlights":146,"text_match":152,"text_match_info":153},{"cat_link":118,"category":119,"comment_count":49,"id":120,"is_sticky":49,"permalink":121,"post_author":122,"post_content":123,"post_date":124,"post_excerpt":55,"post_id":120,"post_modified":125,"post_thumbnail":126,"post_thumbnail_html":127,"post_title":128,"post_type":60,"sort_by_date":129,"tag_links":130,"tags":135},[46],[48],"54979","http://radioblackout.org/2019/07/i-gilet-jaunes-alla-parata-del-14-luglio/","info2","La tradizionale sfilata di aerei, carri armati e altri mezzi militari del 14 luglio in Francia è stata disturbata dai Gilet Jaunes che si sono infilati alla spicciolata tra la folla degli Champs Elysee ed hanno fischiato lungo tutto il percorso il presidente Macron, nonostante l’imponente apparato poliziesco e gli oltre 170 fermi preventivi. Dopo la parata, i Gilet Jaunes, che avevano manifestato in centro il giorno precedente, si riversano nuovamente sugli Champs Elysee, cogliendo impreparata la polizia che reagisce con cariche e lacrimogeni. Gli scontri proseguono per ore.\r\nNe abbiamo parlato con Nicole The di radio Paris Plurielle.\r\nLa chiacchierata è stata anche un’occasione per fare il punto sui movimenti sociali in Francia.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/2019-07-16-gilet-gialli-14-luglio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","16 Luglio 2019","2019-07-16 18:07:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/1200-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/1200-300x200.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/1200-300x200.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/1200-768x512.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/1200-1024x683.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/1200.jpeg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","I Gilet Jaunes alla parata del 14 luglio",1563300467,[131,132,133,134],"http://radioblackout.org/tag/14-luglio/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/gilet-jaunes/","http://radioblackout.org/tag/macron/",[136,32,137,26],"14 luglio","Gilet Jaunes",{"post_content":139,"post_title":143},{"matched_tokens":140,"snippet":141,"value":142},[75],"170 fermi preventivi. 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Centinaia di nazisti di Xrisi Argi - Alba Dorata - sono scesi in piazza nell’anniversario dello scontro del 1996 tra Grecia e Turchia per il possesso dell’isola di Imia.\r\nLa polizia aveva negato il permesso di sfilare sia ad Alba Dorata, che a due manifestazioni antifasciste.\r\nNonostante il divieto il presidio fascista si è trasformato in una parata militaresca in sostegno dei dirigenti del partito arrestati per omicidio.\r\nLa polizia li ha lasciati fare, caricando invece con estrema violenza i 1500 antifascisti.\r\nIn piazza Syntagma, numerose violente cariche hanno obbligato i manifestanti a cercare di ricompattarsi nella parte bassa della piazza, ma questo non ha frenato la polizia. Due manifestanti sono rimasti sul terreno feriti gravemente, altri sono stati arrestati, mentre il corteo antifascista ripiegava su Monastiraki, dove la polizia ha nuovamente attaccato.\r\nUno dei due feriti è un rifugiato turco, che viveva in uno squat, occupato da anarchici e altri antifascisti per impedire che fosse abbattuto. Il vecchio edificio era il simbolo della resistenza greca alla divisione in blocchi imposta dal trattato di Yalta. Sui suoi muri ci sono ancora le tracce dei colpi di mortaio e mitragliatrice.\r\nA Monastiraki i manifestanti hanno risposto con lanci di pietre ad altri cinque arresti. Inutile il tentativo di cercare rifugio nella metropolitana, chiusa e sgomberata dalla polizia, che ha sparato lacrimogeni rendendo irrespirabile l’aria.\r\nLa coltre di fumo stagnante impediva di vedere: gli agenti hanno rincorso i manifestanti nella sede dei binari, manganellando e arrestando altre persone. Cinque manifestanti hanno riportato gravi lesioni alla testa, due sono stati trovati in un lago di sangue, un altro è stato trasportato d’urgenza all’ospedale, scortato dagli agenti. Diversi testimoni hanno raccontato che mentre veniva medicato, diversi agenti sorvegliavano la porta: quando i dottori hanno li hanno esortati ad allontanarsi perché intralciavano i soccorsi, li hanno zittiti con grida e insulti.\r\nIn questo video diffuso da TV reporter potete vedere l'arresto del manifestante turco, ammanettato mentre due sanitari cercavano di soccorrerlo: lui era a terra privo di sensi.\r\n\r\nGran parte degli arrestati viene rilasciata il giorno successivo, alcuni con obbligo di firma e denunce. I neofascisti, grazie alla copertura della polizia, hanno sfilato indisturbati, tra slogan nazionalisti e razzisti.\r\n\r\nQuesti episodi dimostrano che il governo, che pure aveva sostenuto gli arresti dei dirigenti di Xrisi Argi dopo l’assassinio di Pavlos Fyssas, mantiene un atteggiamento omertoso nei confronti delle azioni della formazione nazista. Con ogni probabilità Nea Democratia, la formazione di centro destra del primo ministro Antonis Samaras tenta di sottrarre consensi a Xrisi Argi in vista della prossima tornata elettorale, ma continua comunque a dare copertura di piazza ai militanti di estrema destra. Nel frattempo Xrisi Argi, temendo che il partito possa essere messo fuorilegge, ha annunciato la propria trasformazione in Etniki Argi - Alba Nazionale. Un nome meno esoterico, più nazionalista per gli stessi nazisti.\r\n\r\nAscolta la diretta con Gheorgo da Atene:\r\n\r\ngeorgos_grecia","5 Febbraio 2014","2014-02-10 12:30:40","Atene. Parata nazista, botte e arresti per gli antifa",1391615135,[169,170,171,172,173,174],"http://radioblackout.org/tag/alba-dorata/","http://radioblackout.org/tag/arresti/","http://radioblackout.org/tag/atene/","http://radioblackout.org/tag/etniki-argi/","http://radioblackout.org/tag/grecia/","http://radioblackout.org/tag/xrisi-argi/",[176,177,178,179,180,181],"alba dorata","arresti","atene","etniki argi","grecia","xrisi argi",{"post_content":183,"post_title":187},{"matched_tokens":184,"snippet":185,"value":186},[75],"si è trasformato in una \u003Cmark>parata\u003C/mark> militaresca in sostegno dei dirigenti","Sabato 1 febbraio. 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Una parata nostalgica, con sfoggio di armi e strumenti di morte che radunerà non solo parà ma reduci della Repubblica sociale italiana, vecchi e nuovi fascisti, insomma la galassia dei gruppi di estrema destra che da decenni utilizza l’anniversario di El Alamein per guadagnare visibilità e consensi.\r\n\r\nIn risposta un ampio cartello di realtà antagoniste e antimilitariste ha organizzato un corteo con concentramento alle 15 nella piazza del Comune, per dire no alla commemorazione e anche no alle guerre italiane di oggi che vedono la Folgore tristemente impegnata, dall'Afganistan oggi alla Somalia (con infami violenze sui civili) alcuni anni fa.\r\n\r\nAscolta l'intervista con Dario, uno dei promotori della manifestazione:\r\n\r\ncorteoPisa25.10","25 Ottobre 2012","2012-10-31 11:07:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/276520_370564576359275_14581083_n-180x110.jpg","\u003Cimg width=\"180\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/276520_370564576359275_14581083_n.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/276520_370564576359275_14581083_n.jpg 180w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/276520_370564576359275_14581083_n-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/276520_370564576359275_14581083_n-170x170.jpg 170w\" sizes=\"auto, (max-width: 180px) 100vw, 180px\" />","Sabato a Pisa corteo antimilitarista vs. parata della Folgore",1351168458,[],[],{"post_content":213,"post_title":217},{"matched_tokens":214,"snippet":215,"value":216},[75],"assieme alle forze naziste. 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Sfileranno auto in una città che diventa sempre più una vetrina per ricchi, una città dove l'automotive è in crisi e il settore si sta sempre più riconvertendo verso la produzione militare o dual use. Insieme a Fridays for Future e altre realtà di critica alla città dell'automobile, è quindi stato organizzato un contro salone con dibattiti e giornate di mobilitazione. 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Ascolta o scarica l'approfondimento.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/paratapechino.mp3\"][/audio]","8 Settembre 2025","2025-09-08 20:27:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/World_leaders_attending_the_2025_China_Victory_Day_Parade_3-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"185\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/World_leaders_attending_the_2025_China_Victory_Day_Parade_3-300x185.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/World_leaders_attending_the_2025_China_Victory_Day_Parade_3-300x185.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/World_leaders_attending_the_2025_China_Victory_Day_Parade_3-1024x632.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/World_leaders_attending_the_2025_China_Victory_Day_Parade_3-768x474.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/World_leaders_attending_the_2025_China_Victory_Day_Parade_3-1536x948.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/World_leaders_attending_the_2025_China_Victory_Day_Parade_3.jpg 1880w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Xi Jinping promuove una nuova visione globale affiancato dai leader di India e Russia",1757363096,[64,274,275,276,277,278,70],"http://radioblackout.org/tag/gasdotto/","http://radioblackout.org/tag/india/","http://radioblackout.org/tag/multipolarismo/","http://radioblackout.org/tag/putin/","http://radioblackout.org/tag/russia/",[24,280,281,282,283,284,36],"gasdotto","india","multipolarismo","putin","russia",{"post_content":286},{"matched_tokens":287,"snippet":288,"value":289},[75],"hanno partecipato a una grande \u003Cmark>parata\u003C/mark> militare insieme a una ventina","Mercoledì 3 settembre a Pechino il presidente cinese Xi Jinping, il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong Un hanno partecipato a una grande \u003Cmark>parata\u003C/mark> militare insieme a una ventina di leader di tutto il mondo per commemorare l’80esimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale e dell’occupazione giapponese della Cina.\r\nDue giorni prima, lunedì, Xi ha ospitato nella città portuale cinese di Tianjin il vertice della SCO, l'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, un'iniziativa sostenuta dalla Cina che ha ricevuto nuovo impulso dalla presenza del presidente russo Vladimir Putin e del primo ministro indiano Narendra Modi.\r\n\r\nIn un'immagine pensata per trasmettere un senso di solidarietà, Putin e Modi sono stati mostrati mentre si tenevano per mano mentre camminavano allegramente verso Xi prima dell'apertura del vertice. 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Dietro queste rivolte ci sono tensioni sociali conseguenze del fallimento delle strategie di assimilazione della popolazione straniera e di un welfare che funziona solo per gli svedesi .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/Bastioni-di-Orione_2022-05-12_svezia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Yuri Colombo parliamo della situazione russa all'indomani della parata del 9 maggio sulla piazza rossa ,dello stato di salute di Putin,della maldestra conduzione della guerra ,della fuga dei giovani dal rischio della coscrizione obbligatoria ,degli scenari bellici e la contesa per il controllo delle rotte nel mar Nero ,della nefasta profezia di Yuri sull'allargamento del conflitto.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/Bastioni-di-Orione_2022-05-12_yuri-colombo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","14 Maggio 2022","2022-05-14 12:07:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 12/05/2022- CAROVANA DEI MIGRANTI LA ROTTA SUDAMERICANA PARTE II - LA SVEZIA LA CRISI DEL MODELLO SCANDINAVO LA RIVOLTA DELLE BANLIEUE NORDICHE- LA COPERTA DI PUTIN,LA PARATA DELLA VITTORIA,LA PROSSIMA GUERRA GLOBALE .","podcast",1652530020,[349],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[325],{"post_content":352,"post_title":356},{"matched_tokens":353,"snippet":354,"value":355},[75],"della situazione russa all'indomani della \u003Cmark>parata\u003C/mark> del 9 maggio sulla piazza"," \r\n\r\nBastioni di Orione continua il confronto con i partecipanti alla carovana dei migranti nei Balcani Barbara Micheloni,Gianfranco Crua e Vesna Scepanovic ,in questa seconda parte parliamo della rotta atlantica che attraversa le foreste centroamericane nel tentativo di arrivare negli U.S.A ,i progetti con solidali baschi ,la strategia delle carovane .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/Bastioni-di-Orione_2022-05-12_carovana-migranti.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Monica Quirico continuiamo a parlare della Svezia in particolare delle modalità con cui ha affrontato l'emergenza covid e le rivolte di piazza dei migranti residenti nei quartieri delle periferie di fronte all'ondata xenofoba e le provocazioni di personaggi come Rasmus Paludan che pubblicamente bruciano il corano nelle piazze. 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Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/2019-05-31-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti:\r\n\r\nDa Torino a Roma. Le periferie nella morsa della Lega\r\nUn’analisi dei voto che tenga conto delle questioni sociali ci consegna una mappa dei territori dove si sono affermati i sovranisti, che ci narra della grande paura sociale che sta scuotendo l’Europa e che trova sbocco nel mito dell’identità nazionale, religiosa, che individua “l’altro” come nemico interno su cui riversare il proprio disagio sociale.\r\nA Roma le quartiere dove si campa male la vita, dove i fascisti soffiano sul fuoco della guerra tra poveri, la Lega ha fatto man bassa.\r\nLa Lega a Torino vince in tutta la periferia nord della città, quella dove è concentrata la maggior parte della popolazione immigrata nel capoluogo subalpino. 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Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere. \r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.\r\n\r\nWild C.A.T. 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Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere. \r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46",{"matched_tokens":389,"snippet":390,"value":390},[189],"Anarres del 31 maggio. Le periferie nella morsa della Lega. 2 giugno. \u003Cmark>Parata\u003C/mark> degli assassini. 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Si parte dalla distanza fra l'ideologia liberal democratica e le prassi autoritarie di gestione del comando capitalista in questa fase in cui il capitalismo americano esprime delle tendenze oligarchiche conseguenza anche dei processi di deindustrializzazione,che hanno creato una classe di oligopolisti dell'economia digitale.\r\n\r\nL'emergere della Cina che si presenta come un paese ipercapitalista e concorrente sottraendosi alla cooptazione subordinata nel processo di globalizzazione americana ,costituisce un imprevisto storico che s'interseca con la crisi morale ed etica del modello made in U.S.A. L'impoverimento di fasce non residuali della classe media americana ,la crisi dovuta all'insostenibilità dell'interventismo globale ,la corrosione dell'ideologia del destino manifesto sono consueguenze delle sfide al modello di globalizzazione americana portate dall'esterno in particolare dall'emergere di coalizioni di stati che mirano a definire un diritto d'interdizione al processo egemonico yankee . La divisione interna ci rimanda ad una società americana spaccata divisa per gruppi ideologici e sociali che non comunicano ,il modello economico non funziona per molti americani ,il sistema politico è disfunzionale ,le disuguagliaze si accrescono , per le classi dirigenti si pone un problema di recupero di funzionalità del modello economico in crisi anche per la sovraestensione della politica estera americana in chiave regolatrice ed egemonica.\r\n\r\nIl modello di globalizzazione post 1989 è arrivato al capolinea ,si prospettano politiche protezioniste a suon di dazi ,confronto duro con la Cina come dimostrano le scelte di Trump per la sua amministrazione, una crescente militarizzazione della politica estera, la ricostituzione di determinate filiere produttive che prescindano dalla Cina e una frammentazione dell'ordine capitalista con prevedibile instabilita'.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-DI-ORIONE-14112024-MARONTA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Vincenzo Miliucci sorico militante antinucleare parliamo delle contraddizioni della Cop 29 che si sta tenendo a Baku nell'Azerbaigian, stato autoritario governato dalla dinastia degli Alev ,grande sostenitore delle produzioni fossili e paese da cui partono i tubi del TAP . Le promesse della Cop di Parigi di cancellare il 100% delle emissioni di Co2 entro il 2040 sono ben lontane dall'essere realizzate, a Baku non ci sono i paesi che contano, le delegazioni sono imbottite di funzionari delle compagnie petrolifere a caccia di affari mentre le associazioni ambientaliste non hanno voce in capitolo. Negli interventi a Baku sgomita la lobby nucleare ,millantando nuovi orizzonti per la fissione nonostante i disastri passati e i rischi ambientali , il governo italiano prepara una legge delega ad hoc per imporre nuovamente questa scelta nefasta già respinta con due referendum .Intanto la nuova amministrazione americana del negazionista Trump già annuncia nuove trivellazioni in Alaska e nell'Artico , si continua con le false compensazioni senza porre fine al mercato dei crediti del carbonio , s'intensifica la repressione contro i militanti ambientalisti anche in Italia con le norme contenute nel famigerato DL 1660 ,mentre si continuano ad uccidere gli oppositori della devastazione ambientale in America Latina .\r\n\r\nRicordiamo infine l'insegnamento di Dario Paccino che fin dal suo libro \"L'imbroglio ecologico\",nonchè con la sua militanza mise in relazione la devastazione ambientale con il modello di sviluppo capitalistico e con un’economia di mercato che produce a prezzi sempre più bassi beni di consumo sempre meno utili , per Paccino l'ambientalismo pensato e tradotto politicamente senza aver presenti i rapporti di produzione e le condizioni sociali che generano lo sfruttamento delle risorse rappresentava ipso facto un imbroglio.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-DI-ORIONE-14112024-MILIUCCI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Roberto Codazzi cooperante e conoscitore di Haiti ,parliamo della situazione sempre piu' drammatica nell'isola caraibica sconvolta da una instabilità permanente alimentata da una classe dirigente corrotta e dalle gang criminali che ormai controllano il territorio . L'invio dei 600 soldati kenyani come prevedibile non ha sortito alcun effetto sulla situazione sul terreno .Haiti dal 2021 è senza presidente ,ucciso nella sua casa da un commando composto da mercenari colombiani assoldati da haitiani, tre membri del consiglio di transizione che dovrebbe nominare il primo ministro sono accusati di corruzione mentre si è dimesso il premier nominato solo 5 mesi fa.\r\n\r\nLe gang gestiscono le vie di comunicazione d'interesse logistico per il traffico di stupefacenti di cui l'isola è diventata un hub rilevante , l'episodio recente degli spari contro un aereo di una compagnia americana ha portato alla chiusura degli aereoporti e all'isolamento totale dell'isola considerando la chiusura del confine con la repubblica Dominicana . Si contano decine di migliaia di sfollati e circa 4000 morti dall'inizio dell'anno ,mentre le deportazioni dagli U.S.A. non si sono mai fermate nonostante i toni xenofobi della campagna elettorale americana che ha individuato gli haitiani residenti a Springfield come obiettivo. Haiti paga ancora l'audacia di essere stata la prima repubblica nera liberatasi dalla schiavitu' ,un peccato originale mai perdonato dalle potenze coloniali ,prima la Francia con il fardello del debito imposto ad Haiti e poi gli Stati Uniti con l'invasione militare e l'imposizioni della dittatura dei Duvalier.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-DI-ORIONE-14112024-CODAZZI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","17 Novembre 2024","2024-11-17 12:18:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-2-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 14/11/2024-DECLINO DELL'EGEMONIA AMERICANA E DEGLOBALIZZAZIONE-COP29 L'INUTILE PARATA DELLE LOBBIES DEL FOSSILE-HAITI LA CRISI POLITICA E LO STRATOPOTERE DELLE GANG.",1731845911,[349],[325],{"post_title":411},{"matched_tokens":412,"snippet":413,"value":413},[358],"BASTIONI DI ORIONE 14/11/2024-DECLINO DELL'EGEMONIA AMERICANA E DEGLOBALIZZAZIONE-COP29 L'INUTILE \u003Cmark>PARATA\u003C/mark> DELLE LOBBIES DEL FOSSILE-HAITI LA CRISI POLITICA E LO STRATOPOTERE DELLE GANG.",[415],{"field":148,"matched_tokens":416,"snippet":413,"value":413},[358],{"best_field_score":154,"best_field_weight":155,"fields_matched":115,"num_tokens_dropped":49,"score":418,"tokens_matched":115,"typo_prefix_score":49},"578730123365187705",{"document":420,"highlight":433,"highlights":438,"text_match":152,"text_match_info":441},{"comment_count":49,"id":421,"is_sticky":49,"permalink":422,"podcastfilter":423,"post_author":424,"post_content":425,"post_date":426,"post_excerpt":55,"post_id":421,"post_modified":427,"post_thumbnail":428,"post_title":429,"post_type":346,"sort_by_date":430,"tag_links":431,"tags":432},"95891","http://radioblackout.org/podcast/matinee-xxl-67-24-02-2025/",[309],"Adriano","Mattinata di poche parole. Gufo Mangiasale vola in Nuova Zelanda, mentre Dj Post Pony, ancora confuso dalla parata di carnevale, non sa se indossare una carmagnola con feluca o un bel tabarro con solo licium e baionetta - arriva in ritardo ma comunque bello sfasato, è lunedì anche per lui.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/matine240225.mp3\"][/audio]\r\n\r\nTracklist:\r\nMiki Yui - grant\r\nEzio Piermattei - A1-2 (Gran Trotto)\r\nBohman Brothers - Plummet / Rollmops\r\nMaria Teresa Luciani - Between Town and Country / Public Gardens\r\nI Tarantolati - Al Mare\r\nMaria Teresa Luciani - Modern Residential Complex\r\nJoachim Badenhorst - Duo With Annoying Birds\r\nMark Hollis - Colour Of Spring\r\nJohn Coltrane - A love supreme III\r\nAndrew Peckler - Saxemburg ?\r\nNikolaienko - live a cafe oto (side a)\r\nAhnnu - Special Forces (excerpt)\r\nPatrick Gibson ??\r\nBroshuda- Fatima’s dreams (excerpt)\r\n\r\n ","24 Febbraio 2025","2025-02-24 12:25:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/photo_2025-02-24_12-12-32-200x110.jpg","Matinée XXL #67 - 24.02.2025",1740399901,[],[],{"post_content":434},{"matched_tokens":435,"snippet":436,"value":437},[75],"Post Pony, ancora confuso dalla \u003Cmark>parata\u003C/mark> di carnevale, non sa se","Mattinata di poche parole. 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024-05-10-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nVerso il ritorno del nucleare?\r\nIn occasione del G7 Energia e Ambiente, tenutosi alla Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile, la vice ministra dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha fatto esplicite dichiarazioni a favore del ritorno del nucleare, pigiando il pedale parlando di piccole centrali e di fusione.\r\nLe centrali mini sono pericolose come quelle maxi e ne servono di più, la fusione è una tecnologia sperimentale ben lungi dall’avere una possibilità di applicazione pratica.\r\nNonostante ciò sia alla COP tenutasi in Qatar che al G7 è stata collocata tra le energie rinnovabili, pulite. E pazienza per le pericolosissime scorie radioattive, pazienza la sua stretta connessione con il settore militare. Uno dei prodotti del riprocessamento delle scorie è il plutonio, che serve a fare le bombe atomiche.\r\nNe abbiamo parlato con Angelo Tartaglia, professore emerito del Politecnico di Torino\r\n\r\nI come Intelligence. Studenti a lezione dai servizi segreti\r\nI come Intelligence. Il nome del “progetto” non lascia spazi a dubbi o fraintendimenti. È il frutto di un recentissimo accordo – senza precedenti in Italia – tra il ministero dell’Istruzione e del merito e il dipartimento delle Informazioni per la sicurezza (DIS), l’organo della presidenza del Consiglio a capo dei servizi segreti. “I come Intelligence è rivolto agli studenti del primo biennio delle scuole superiori. “Esso è volto ad accompagnare i giovani alla scoperta di funzioni, compiti, organizzazione e protagonisti degli Organismi informativi, così come dei principali fenomeni di minaccia”, spiegano i firmatari..\r\nNello specifico, l’intesa Istruzione-DIS prevede l’organizzazione di “iniziative di divulgazione e formazione” rivolte alle nuove generazioni per “favorire la consapevolezza sulle funzioni assegnate all’Intelligence italiana” ed “esplorare la storia, il linguaggio, i protagonisti e l’organizzazione dei Servizi Segreti italiani”.\r\nCon quest’ultima iniziativa il governo punta sia al reclutamento sia all’indottrinamento. A ragazzi e ragazze verranno anche spiegate le “principali minacce del mondo contemporaneo”. Quelle “interne” e quelle “esterne”. Una buona occasione per puntare il dito contro chi lotta contro un ordine del mondo ingiusto, predatorio, questo sì una vera minaccia per le vite di miliardi di persone.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nFranco Serantini. Gli anarchici non dimenticano\r\nAnarchico del Gruppo “Giuseppe Pinelli” di Pisa, Franco era sceso in piazza il 5 maggio 1972 per opporsi al comizio elettorale del fascista Giuseppe Niccolai del MSI. Viene preso sul Lungarno Gambacorti dalla celere, che lo massacra di colpi con i manganelli, gli stivali e i calci dei fucili. Viene portato al carcere Don Bosco di Pisa, dove non riceve alcuna cura e muore per le conseguenze del pestaggio il 7 maggio, mentre si aprivano i seggi per le elezioni politiche.\r\nAnche quest’anno c’è stata a Pisa una manifestazione per ricordare Franco.\r\nCon Dario Antonelli, uno dei compagni che hanno partecipato all’iniziativa, abbiamo ricostruito il clima di quegli anni, il forte impegno dei compagni e delle compagne, sia nell’informazione sulla strage di Stato di piazza Fontana e l’assassinio di Giuseppe Pinelli, sia nella lotta per la liberazione degli anarchic* in carcere per le bombe di Milano. \r\n\r\nGenealogia della criminalizzazione delle ONG e della solidarietà in mare\r\nIl 19 aprile si è concluso il più grande processo contro la solidarietà in mare, con le Ong impegnate in operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale sul banco degli imputati. Ventuno membri degli equipaggi di Jugend Rettet, Save the Children e Medici Senza Frontiere sono stati prosciolti dal giudice dell’udienza preliminare di Trapani, perché “il fatto non sussiste“.\r\nQuesta sentenza arriva dopo sette anni e il deterioramento dell’imbarcazione Iuventa, sequestrata e lasciata in stato di abbandono nel porto di Trapani dal 2017.\r\nMa come è nata la criminalizzazione delle Ong e della solidarietà in mare? Perché salvare vite in mare è una pratica così osteggiata dalle autorità italiane ed europee?\r\nPrendendo le mosse da un articolo uscito su Monitor Italia abbiamo ricostruito i passaggi fondamentali del processo di criminalizzazione delle ONG impegnate in operazioni di Sar – Ricerca e salvataggio nel Mediterraneo.\r\n\r\nNoi disertiamo!\r\nOgni 2 giugno la Repubblica celebra sé stessa con esibizioni militari, parate e commemorazioni.\r\nUna “festa” nazionalista e militarista.\r\nIl governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione della guerra.\r\nCome ogni anno le cerimonie militari del due giugno servono a giustificare enormi spese militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni militari all’estero, dall’Ucraina all’Africa. Guerre, stupri, occupazioni di terre, bombardamenti, torture, l’intero campionario degli orrori umani, se compiuto da uomini e donne inquadrati in un esercito, diventa legittimo, necessario, opportuno, eroico. Le divise da parata, le bandiere, le medaglie, la triade “dio, patria, famiglia” non sono il mero retaggio di un passato più retorico e magniloquente del nostro presente, ma la rappresentazione sempre attuale dell'attitudine imperialista e neocoloniale dello stato italiano.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nVenerdì 17 maggio\r\nCena dei senzastato\r\nmenù vegan\r\nore 20\r\ncorso Palermo 46\r\nBenefit lotte\r\nQuanto costa? Quanto puoi, più che puoi!\r\nPrenotazioni a antimilitarista.to@gmail.com\r\n\r\nDall'ordine americano al grande caos\r\nScenari di guerra globale: dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan all'Armenia, dal mar Rosso a Taiwan\r\nVenerdì 24 maggio\r\nore 21\r\ncorso Palermo 46\r\nincontro con Stefano Capello\r\n\r\nGuerre di portata planetaria ci stanno portando sull'orlo della terza guerra mondiale. La spirale pare inarrestabile: il conflitto Russia Ucraina rischia di deflagrare in tutta Europa.\r\nL'Italia è direttamente coinvolta con le proprie truppe e con il proprio apparato militare industriale. È in prima fila in conflitti in cui gioca in proprio e in varie alleanze a geografia variabile.\r\nLa crisi mondiale, le pericolose convulsioni dell'impero statunitense e della Russia in un pianeta multipolare, le aspirazioni imperialiste concorrenti di potenze regionali come la Turchia, il grande saccheggio dell'Africa, l'imporsi inarrestabile della Cina rendono la china verso il peggio sempre più scivolosa.\r\nL'intersecarsi di pulsioni nazionaliste, guerre di religione e di interesse mira a rendere complici dei massacri le popolazioni più direttamente colpite.\r\nNon solo. Nel nostro paese il governo sta facendo una campagna di arruolamento permanente. Di fronte all'escalation bellica vogliono gente assuefatta e disponibile alla concreta possibilità di un coinvolgimento diretto sempre maggiore.\r\nNon per caso il processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nComprendere le dinamiche della guerra globale, cogliere gli elementi di resistenza, disfattismo, diserzione è necessario per rinforzare le reti antimilitariste ed internazionaliste di opposizione alla guerra.\r\n\r\nIn occasione della serata verrà fatta una raccolta fondi per sostenere gli anarchici sudanesi. In un anno di guerra civile quest* compagn*, oppositor* del passato regime e dei due signori della guerra che si contendono il paese, hanno attuato numerose iniziative di lotta e di solidarietà con la popolazione stremata dalla guerra. Oggi stanno subendo una durissima repressione. Alcuni sono stati arrestat* e torturat*. La compagna Sarah è stata violentata e uccisa.\r\n\r\nSabato 1 e domenica 2 giugno\r\nSenzapatria \r\nGiornate di lotta al militarismo\r\nContro la guerra, l’occupazione militare delle periferie, la produzione bellica, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon i disertori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 1 giugno\r\nVia i militari dalle strade!\r\nore 15,30 corso Palermo angolo via Sesia\r\n\r\nDomenica 2 giugno\r\nAntimilitaristi per i quartieri di Torino.\r\nSmilitarizziamo la città!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\n\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","14 Maggio 2024","2024-05-14 16:59:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/guerre-globali-2-bis-200x110.jpg","Anarres del 10 maggio. 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È il frutto di un recentissimo accordo – senza precedenti in Italia – tra il ministero dell’Istruzione e del merito e il dipartimento delle Informazioni per la sicurezza (DIS), l’organo della presidenza del Consiglio a capo dei servizi segreti. “I come Intelligence è rivolto agli studenti del primo biennio delle scuole superiori. “Esso è volto ad accompagnare i giovani alla scoperta di funzioni, compiti, organizzazione e protagonisti degli Organismi informativi, così come dei principali fenomeni di minaccia”, spiegano i firmatari..\r\nNello specifico, l’intesa Istruzione-DIS prevede l’organizzazione di “iniziative di divulgazione e formazione” rivolte alle nuove generazioni per “favorire la consapevolezza sulle funzioni assegnate all’Intelligence italiana” ed “esplorare la storia, il linguaggio, i protagonisti e l’organizzazione dei Servizi Segreti italiani”.\r\nCon quest’ultima iniziativa il governo punta sia al reclutamento sia all’indottrinamento. A ragazzi e ragazze verranno anche spiegate le “principali minacce del mondo contemporaneo”. Quelle “interne” e quelle “esterne”. Una buona occasione per puntare il dito contro chi lotta contro un ordine del mondo ingiusto, predatorio, questo sì una vera minaccia per le vite di miliardi di persone.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nFranco Serantini. Gli anarchici non dimenticano\r\nAnarchico del Gruppo “Giuseppe Pinelli” di Pisa, Franco era sceso in piazza il 5 maggio 1972 per opporsi al comizio elettorale del fascista Giuseppe Niccolai del MSI. Viene preso sul Lungarno Gambacorti dalla celere, che lo massacra di colpi con i manganelli, gli stivali e i calci dei fucili. Viene portato al carcere Don Bosco di Pisa, dove non riceve alcuna cura e muore per le conseguenze del pestaggio il 7 maggio, mentre si aprivano i seggi per le elezioni politiche.\r\nAnche quest’anno c’è stata a Pisa una manifestazione per ricordare Franco.\r\nCon Dario Antonelli, uno dei compagni che hanno partecipato all’iniziativa, abbiamo ricostruito il clima di quegli anni, il forte impegno dei compagni e delle compagne, sia nell’informazione sulla strage di Stato di piazza Fontana e l’assassinio di Giuseppe Pinelli, sia nella lotta per la liberazione degli anarchic* in carcere per le bombe di Milano. \r\n\r\nGenealogia della criminalizzazione delle ONG e della solidarietà in mare\r\nIl 19 aprile si è concluso il più grande processo contro la solidarietà in mare, con le Ong impegnate in operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale sul banco degli imputati. Ventuno membri degli equipaggi di Jugend Rettet, Save the Children e Medici Senza Frontiere sono stati prosciolti dal giudice dell’udienza preliminare di Trapani, perché “il fatto non sussiste“.\r\nQuesta sentenza arriva dopo sette anni e il deterioramento dell’imbarcazione Iuventa, sequestrata e lasciata in stato di abbandono nel porto di Trapani dal 2017.\r\nMa come è nata la criminalizzazione delle Ong e della solidarietà in mare? Perché salvare vite in mare è una pratica così osteggiata dalle autorità italiane ed europee?\r\nPrendendo le mosse da un articolo uscito su Monitor Italia abbiamo ricostruito i passaggi fondamentali del processo di criminalizzazione delle ONG impegnate in operazioni di Sar – Ricerca e salvataggio nel Mediterraneo.\r\n\r\nNoi disertiamo!\r\nOgni 2 giugno la Repubblica celebra sé stessa con esibizioni militari, parate e commemorazioni.\r\nUna “festa” nazionalista e militarista.\r\nIl governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione della guerra.\r\nCome ogni anno le cerimonie militari del due giugno servono a giustificare enormi spese militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni militari all’estero, dall’Ucraina all’Africa. Guerre, stupri, occupazioni di terre, bombardamenti, torture, l’intero campionario degli orrori umani, se compiuto da uomini e donne inquadrati in un esercito, diventa legittimo, necessario, opportuno, eroico. Le divise da \u003Cmark>parata\u003C/mark>, le bandiere, le medaglie, la triade “dio, patria, famiglia” non sono il mero retaggio di un passato più retorico e magniloquente del nostro presente, ma la rappresentazione sempre attuale dell'attitudine imperialista e neocoloniale dello stato italiano.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nVenerdì 17 maggio\r\nCena dei senzastato\r\nmenù vegan\r\nore 20\r\ncorso Palermo 46\r\nBenefit lotte\r\nQuanto costa? Quanto puoi, più che puoi!\r\nPrenotazioni a antimilitarista.to@gmail.com\r\n\r\nDall'ordine americano al grande caos\r\nScenari di guerra globale: dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan all'Armenia, dal mar Rosso a Taiwan\r\nVenerdì 24 maggio\r\nore 21\r\ncorso Palermo 46\r\nincontro con Stefano Capello\r\n\r\nGuerre di portata planetaria ci stanno portando sull'orlo della terza guerra mondiale. La spirale pare inarrestabile: il conflitto Russia Ucraina rischia di deflagrare in tutta Europa.\r\nL'Italia è direttamente coinvolta con le proprie truppe e con il proprio apparato militare industriale. È in prima fila in conflitti in cui gioca in proprio e in varie alleanze a geografia variabile.\r\nLa crisi mondiale, le pericolose convulsioni dell'impero statunitense e della Russia in un pianeta multipolare, le aspirazioni imperialiste concorrenti di potenze regionali come la Turchia, il grande saccheggio dell'Africa, l'imporsi inarrestabile della Cina rendono la china verso il peggio sempre più scivolosa.\r\nL'intersecarsi di pulsioni nazionaliste, guerre di religione e di interesse mira a rendere complici dei massacri le popolazioni più direttamente colpite.\r\nNon solo. Nel nostro paese il governo sta facendo una campagna di arruolamento permanente. Di fronte all'escalation bellica vogliono gente assuefatta e disponibile alla concreta possibilità di un coinvolgimento diretto sempre maggiore.\r\nNon per caso il processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nComprendere le dinamiche della guerra globale, cogliere gli elementi di resistenza, disfattismo, diserzione è necessario per rinforzare le reti antimilitariste ed internazionaliste di opposizione alla guerra.\r\n\r\nIn occasione della serata verrà fatta una raccolta fondi per sostenere gli anarchici sudanesi. In un anno di guerra civile quest* compagn*, oppositor* del passato regime e dei due signori della guerra che si contendono il paese, hanno attuato numerose iniziative di lotta e di solidarietà con la popolazione stremata dalla guerra. Oggi stanno subendo una durissima repressione. Alcuni sono stati arrestat* e torturat*. La compagna Sarah è stata violentata e uccisa.\r\n\r\nSabato 1 e domenica 2 giugno\r\nSenzapatria \r\nGiornate di lotta al militarismo\r\nContro la guerra, l’occupazione militare delle periferie, la produzione bellica, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon i disertori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 1 giugno\r\nVia i militari dalle strade!\r\nore 15,30 corso Palermo angolo via Sesia\r\n\r\nDomenica 2 giugno\r\nAntimilitaristi per i quartieri di Torino.\r\nSmilitarizziamo la città!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\n\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[462],{"field":108,"matched_tokens":463,"snippet":459,"value":460},[75],{"best_field_score":154,"best_field_weight":258,"fields_matched":115,"num_tokens_dropped":49,"score":259,"tokens_matched":115,"typo_prefix_score":49},{"document":466,"highlight":478,"highlights":482,"text_match":152,"text_match_info":485},{"comment_count":49,"id":467,"is_sticky":49,"permalink":468,"podcastfilter":469,"post_author":303,"post_content":470,"post_date":471,"post_excerpt":55,"post_id":467,"post_modified":472,"post_thumbnail":473,"post_title":474,"post_type":346,"sort_by_date":475,"tag_links":476,"tags":477},"82336","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-19-maggio-2-giugno-giornata-dei-disertori-un-nuovo-poligono-in-sicilia-giochi-di-guerra-e-lotte-antimilitariste-in-sardegna-lordinaria-violenza-del-cpr/",[303],"ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Vi verranno usati obici e cannoni a lunga gittata e verrà costruito un hangar per ospitarli. 100 militari saranno stanziati stabilmente nell’area, che, durante le esercitazioni, potrà accogliere sino a 800 uomini e donne in divisa.\r\n“Da tempo cercavamo in Sicilia aree dove addestrare i nostri militari”, ha dichiarato il generale Scardino, responsabile per l’esercito in Sicilia. “La nostra presenza nell’area dei tre comuni interessati, oltre a garantire un miglioramento delle condizioni economiche, assicurerà un maggior controllo del territorio, incrementando la sicurezza, la prevenzione di incendi, un controllo per evitare l’abbandono di rifiuti tossici e qualsiasi altra attività che ponga in pericolo l’ambiente e la popolazione. Abbiamo trovato sinergia istituzionale e una popolazione accogliente”. Queste dichiarazioni hanno il sapore agre dell’ipocrisia e della propaganda militarista.\r\nPer evitare incendi e discariche abusive l’esercito italiano trasforma una vasta area in provincia di Enna in terreno dove si gioca alla guerra con mezzi pesanti, sparando missili e proiettili. Facile prevedere che, come accaduto altrove, il terreno venga irrimediabilmente inquinato.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, che ha appena terminato un’inchiesta\r\n\r\n2 giugno. 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Qualcuno fa un video: Moussa è a terra, rannicchiato mentre i tre infieriscono su di lui.\r\nUna vicenda di violenza razzista come tante: solo la diffusione delle immagini impedì che il silenzio calasse sulla sua storia, perché quelli come Moussa raramente hanno la possibilità di raccontare ed essere creduti.\r\nQuindici giorni dopo il suo corpo senza vita venne trovato nell’Ospedaletto, che, nella neolingua del CPR, è la discarica viene isolato perché ci si dimentichi in fretta della sua vita clandestina, perché non possa raccontare delle violenze subite. L’Ospedaletto, in seguito a questa vicenda, è stato chiuso. Il CPR di Torino è andato a fuoco durante le rivolte di febbraio. Ma intendono riaprirlo. \r\nNe abbiamo parlato con Gianluca Vitale, l’avvocato di Moussa\r\n\r\nSardegna. Giochi di guerra e lotte antimilitariste in Sardegna\r\nIl mese di maggio è stato attraversato da esercitazioni di guerra che hanno investito la Sardegna. Ultima Joint Stars, l’esercitazione nazionale pianificata e condotta dal COVI - Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) dall’8 al 26 maggio.\r\nEsercitazioni contro le quali ci sono state e sono in programma numerose iniziative antimilitariste.\r\nNe abbiamo parlato con Guido, un compagno di Cagliari\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nDue incontri sul futuro di Torino\r\n\r\nGiovedì 25 maggio\r\nore 20,30\r\nCittà delle armi? La nascita del nuovo Polo bellico e lo sbarco della Nato a Torino\r\nAnalisi e prospettive di lotta. \r\nInterverranno: Maria Matteo (Assemblea Antimilitarista), Gruppo di lavoro di Agite\r\npresso la sala del Sereno Regis\r\nin via Garibaldi 13 A\r\n\r\nVenerdì 9 giugno\r\nore 21\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nCittà vetrina? Torino tra riqualificazioni escludenti e la precarietà delle vite povere e migranti\r\nInterverranno Giovanni Semi, sociologo, autore di numerosi studi sulla gentrification sotto la Mole e Francesco Migliaccio di Monitor\r\n\r\nVenerdì 2 giugno\r\nPiazza dei disertori\r\ndalle ore 16 in piazza Vittorio\r\nContro le cerimonie militariste, la retorica patriottica, la guerra e chi la arma\r\n\r\nVenerdì 16 giugno\r\nore 21\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nAbbattere le mura del cielo – Storie di anarchici e anarchiche e occupazioni a Milano tra il 1975 e il 1985.\r\nNe parliamo con Mauro Deagostini, autore del libro uscito per le edizioni Zero in Condotta\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","25 Maggio 2023","2023-05-31 00:40:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/016-200x110.jpg","Anarres del 19 maggio. 2 giugno giornata dei disertori. 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