","Nikos Romanos ha vinto! La Grecia verso le elezioni","post",1418235820,[62,63,64,65,66,67,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/alexis-grigoropulos/","http://radioblackout.org/tag/anarchici/","http://radioblackout.org/tag/elezioni-anticipate/","http://radioblackout.org/tag/grecia/","http://radioblackout.org/tag/nea-democratia/","http://radioblackout.org/tag/nikos-romanos/","http://radioblackout.org/tag/pasok/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-della-fame/","http://radioblackout.org/tag/siryza/",[72,18,35,15,33,31,21,73,23],"alexis grigoropulos","sciopero della fame",{"post_content":75,"tags":80},{"matched_tokens":76,"snippet":78,"value":79},[77],"Pasok","crescendo ed inglobando settori del \u003Cmark>Pasok\u003C/mark>, si è sensibilmente spostato al","Nella tarda mattinata del 10 dicembre il parlamento greco ha approvato la proposta di consentire ai detenuti di frequentare l'università con il braccialetto elettronico.\r\nIn seguito a questa decisione, Nikos Romanos, in sciopero della fame da trenta giorni, ha deciso di interrompere la lotta e riprendere ad alimentarsi.\r\nNonostante le limitazioni imposte, oltre al braccialetto la frequenza di un terzo delle lezioni in teleconferenza, si tratta di un chiaro cedimento dello Stato greco di fronte alla deteminazione di Nikos.\r\nLa decisione dell'anarchico di cessare anche di bere, rischiava seriamente di far preciptare una situazione già grave. La vita di Nikos era ormai appesa ad un filo molto esile.\r\n\r\nNikos, in galera per una rapina, era stato torturato al momento dell'arresto ma aveva fieramente rifiutato di denunciare i poliziotti responsabili del pestaggio. Le foto dei volti tumefatti di Nikos e degli altri compagni incatenati avevano fatto il giro del mondo.\r\n\r\nMa la sua storia comincia prima.\r\nEra il 6 dicembre del 2008. Nikos è nella piazzetta di Exarchia con il suo migliore amico, Alexis. Sono entrambi anarchici ed hanno appena 15 anni. Un poliziotto scambia qualche insulto con il gruppo dei ragazzini, poi estrae la pistola e ammazza Alexis.\r\nLa morte di Alexis scatena la rivolta per le strade di Atene e in tutta la Grecia.\r\n\r\nSei anni dopo, nel sesto anniversario dell'omicidio, un corteo di trentamila persone attraversa la città. Scontri con la poliza si accendono in più punti, circa duecento persone vengono arrestate. Per venti è stato convalidato l'arresto, per gli altri la decisione è attesa per domani.\r\nNon si è trattato solo di una commemorazione, ma dell'appoggio concreto alla lotta di Nikos Romanos, in sciopero della fame per ottenere di frequentare l'università.\r\nDa giorni diversi municipi, sedi sindacali, e università erano occupate in appoggio alla sua lotta.\r\nUna situazione esplosiva che rischiava di deflagrare ulteriormente. Di qui il passo indietro dello Stato.\r\n\r\nNella diretta fatta in mattinata prima della notizia della resa dello Stato greco, Gheorgos, un compagno del gruppo dei comunisti libertari di Atene, aveva tracciato un quadro a tinte fosche. Ieri il tribunale aveva respinto il ricorso presentato dall'avvocato di Nikos Romanos, riducendo a lumicino le speranze per la vita dell'anarchico.\r\n\r\nNelle stesse ore Antonis Samaras decideva di anticipare l'elezione del presidente della Repubblica, pur sapendo di non avere la maggioranza necessaria a far eleggere un nuovo capo dello Stato. In Grecia questo comporta lo scioglimento anticipato del parlamento e l'indizione di elezioni anticipate. La prima conseguenza è stato il clamoroso tonfo della Borsa di Atene che ha perso 12,78 punti percentuali. Il segno tutto politico dello scarso gradimento degli ambienti finanziari.\r\nIl cartello delle sinistre guidato da Alexis Tsipras è in pole position nei sondaggi e mette in agitazione il sistema finanziario. Nel programma di Siryza la dismissione di tutti gli accordi con la Trojka (UE, BCE, FMI). Sarebbe un'inversione di rotta rispetto alle poltiche di lacrime e sangue imposte dal governo Samaras. Si vedrà quali saranno le scelte concrete di un partito che, crescendo ed inglobando settori del \u003Cmark>Pasok\u003C/mark>, si è sensibilmente spostato al centro. D'altra parte la mossa delle elezioni anticipate giocata da Samaras, potrebbe essere l'estremo tentativo di recuperare consensi, facendo leva sul timore del default.\r\n\r\nAscolta la diretta con Gheorgos:\r\n\r\n2014 12 10 georgos atene",[81,83,85,87,89,91,93,96,98],{"matched_tokens":82,"snippet":72},[],{"matched_tokens":84,"snippet":18},[],{"matched_tokens":86,"snippet":35},[],{"matched_tokens":88,"snippet":15},[],{"matched_tokens":90,"snippet":33},[],{"matched_tokens":92,"snippet":31},[],{"matched_tokens":94,"snippet":95},[21],"\u003Cmark>pasok\u003C/mark>",{"matched_tokens":97,"snippet":73},[],{"matched_tokens":99,"snippet":23},[],[101,107],{"field":36,"indices":102,"matched_tokens":104,"snippets":106},[103],6,[105],[21],[95],{"field":108,"matched_tokens":109,"snippet":78,"value":79},"post_content",[77],578730123365712000,{"best_field_score":112,"best_field_weight":113,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":48,"score":114,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":48},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":116,"highlight":144,"highlights":149,"text_match":152,"text_match_info":153},{"cat_link":117,"category":118,"comment_count":48,"id":119,"is_sticky":48,"permalink":120,"post_author":51,"post_content":121,"post_date":122,"post_excerpt":54,"post_id":119,"post_modified":123,"post_thumbnail":124,"post_thumbnail_html":125,"post_title":126,"post_type":59,"sort_by_date":127,"tag_links":128,"tags":136},[45],[47],"40275","http://radioblackout.org/2017/02/francia-candidati-e-manganelli/","Le primarie del partito socialista hanno avuto un esito inatteso: il candidato alle elezioni sarà Benoît Hamon. L’ex ministro dell’istruzione ha sconfitto le primarie l’ex primo ministro Manuel Valls nel ballottaggio del 29 gennaio.\r\n\r\n \r\n\r\nHamon è considerato un candidato di “sinistra”, espressione del disagio di fronte alle politiche sociali e securitarie del suo partito, che oggi rischia di fare la fine del Pasok greco, a lungo primo partito ellenico, polverizzato dalle politiche sociali antipopolari.\r\nLa vittoria di Hamon potrebbe dare una spinta al candidato centrista Emmanuel Macron, in corsa per la presidenza contro il conservatore François Fillon e la candidata del Front national Marine Le Pen. Fillon è in difficoltà dopo l’inchiesta che lo ha colpito, per aver assunto i propri familiari come finti collaboratori parlamentari ben pagati, ma non intende mollare.\r\n\r\nLa pur prevedibile discesa in campo della leader del Front National, Marine Le Pen, ha fatto sobbalzare i mercati europei. Le Pen, nel discorso di candidatura di ieri a Lyon, oltre ai temi cari alla sua propaganda, in primis il contrasto all’immigrazione, ha buttato sul piatto l’uscita dall’euro, dalla Nato, dall’UE. L’uscita della Francia dall’Unione Europea sancirebbe di fatto la fine dell’UE.\r\n\r\n \r\n\r\nSe a questo si aggiunge che nel programma di Le Pen ci sono le 35 ore lavorative e la riduzione dell’età pensionabile, ben si spiegano i sondaggi che la danno prima al ballottaggio.\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gianni Carrozza che tiene la trasmissione “Vive la sociale!”a radio Frequence Plurielle di Parigi.\r\nCon lui abbiamo parlato anche del pestaggio e stupro subito da Theo Frank, un giovane abitante del sobborgo parigino Aulnay-sous-Bois, pestato a sangue e stuprato con un manganello da quattro poliziotti, che si sono accaniti contro di lui, durante un “normale” controllo. Da alcuni giorni la banlieau è scossa da manifestazioni, barricate, auto incendiate.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta con Gianni:\r\n\r\n2017 02 07 carrozza francia\r\n\r\n ","7 Febbraio 2017","2017-02-08 18:56:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/02/salvini-le-pen-fa420-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"190\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/02/salvini-le-pen-fa420-300x190.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/02/salvini-le-pen-fa420-300x190.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/02/salvini-le-pen-fa420.jpg 600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Francia. 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Scattò una durissima operazione di polizia, che decapitò l'organizzazione, incarcerandone i capi. La manovra non riuscì perché il responso delle urne raddoppiò i consensi dei fascisti.\r\nAd un anno dall'assassinio di Fyssas, Killah P., si sono svolte imponenti manifestazioni in tutta la Grecia. La manifestazione più importante si è tenuta il 18 settembre a Keratsini, il sobborgo ateniese dove venne ucciso il rapper, in cui ricordo è stata posta una stele.\r\nLa manifestazione è stata duramente attaccata dalla polizia, che ha mirato soprattutto al blocco anarchico.\r\nNumerosi i feriti anche gravi e 64 gli arresti. Il 21 settembre 61 sono stati liberati in attesa di processo, altri tre sono ancora in carcere.\r\n\r\nSul fronte sociale in queste settimane è scattato un braccio di ferro tra dipendenti statali e governo contro i licenziamenti imposti dalla trojka.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gheorgos, del gruppo dei comunisti anarchici di Atene.\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\ngiorgio_atene","24 Settembre 2014","2014-11-03 22:55:36","Grecia. Manifestazioni antifasciste e scioperi",1411579593,[169,63,170,171,65,172,173,174,175],"http://radioblackout.org/tag/alba-dorata/","http://radioblackout.org/tag/arresti/","http://radioblackout.org/tag/atene/","http://radioblackout.org/tag/keratsini/","http://radioblackout.org/tag/killah-p/","http://radioblackout.org/tag/licenziamenti-pubblica-amministrazione/","http://radioblackout.org/tag/pavlos-fyssas/",[177,18,178,179,15,180,181,182,29],"alba dorata","arresti","atene","keratsini","killah p.","licenziamenti pubblica amministrazione",{"post_content":184},{"matched_tokens":185,"snippet":186,"value":187},[77],"governo con i socialdemocratici del \u003Cmark>Pasok\u003C/mark>, temeva la concorrenza di Crisi","E' trascorso un anno dall'assassinio di Pavlos Fyssas, rapper antifascista ucciso da una squadraccia di Crisi Arghì - Alba Dorata - la formazione neonazista greca distintasi per aggressioni ad immigrati e oppositori politici.\r\nL'uccisione di Fyssas rappresentò una sorta di spartiacque, perché per la prima volta cadeva sotto i colpi dei nazisti un greco.\r\nMancavano pochi mesi alle elezioni e Nea Democrazia, il partito di centro destra alla guida del governo con i socialdemocratici del \u003Cmark>Pasok\u003C/mark>, temeva la concorrenza di Crisi Arghì. 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I salari e le pensioni sono state diminuite drasticamente, i servizi fondamentali sono divenuti inaccessibili a strati sempre più ampi di popolazione, mentre i prezzi continuano ad aumentare.\r\nCon salari balcanici e prezzi europei moltissime persone sono sprofondate nella povertà.\r\nUna delle conseguenze della crisi, ma anche della volontà di emacipazione da un destino già scritto da FMI, UE e BCE, è il moltiplicarsi delle occupazioni, delle autogestioni di strutture produttive e di servizio abbandonate.\r\nUn esempio paradigmatico è quello dell'ospedale di Kilkis, occupato e autogestito dai lavoratori. Si tratterà di capire nei prossimi mesi quale incidenza avranno queste esperienze di esodo conflittuale dall'istituito sulla situazione politica e sociale nel paese ellenico.\r\nL'affermazione elettorale, sia pure in misura minore, dei nazisti di Alba Dorata rappresenta una sorta di reazione in chiave di chiusura nazionalista e razzista alla pressione globalizzante della governance transnazionale. Se a questo si aggiunge una legislazione europea che impedisce a profughi e rifugiati di trovare ospitalità fuori dalla Grecia e si ottiene una miscela esplosiva, sulla quale giocano i fascisti.\r\nL'affermarsi a livello europeo di formazioni di estrema destra ci interroga sul fallimento delle istanze internazionaliste, che possono trovare nuova linfa solo nella materialità delle relazioni solidali.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo delle edizioni Zero in condotta, ottimo conoscitore della Grecia, dove ha di recente tenuto un ciclo di conferenze.\r\n\r\nAscolta il suo intervento: [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/06/Massimo-def.mp3\"]\r\n\r\nscarica l'audio","20 Giugno 2012","I risultati delle elezioni greche, che vedono il partito conservatore Nea Democratia prevalere, sia pure di misura, Siryza, la coalizione della sinistra radicale favorevole all'uscita dall'euro portano alla nascita di un governo di unità nazionale, tra i socialisti del Pasok e i conservatori di Nea Democratia.\r\nAl di là dei giochi elettorali, dove la paura dei ceti medi, instillata da una propaganda martellante a favore del permanere nell'aeurozona, ha contribuito allo spostamento, sia pur lieve, dell'elettorato resta una crisi sociale durissima. 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Se a questo si aggiunge una legislazione europea che impedisce a profughi e rifugiati di trovare ospitalità fuori dalla Grecia e si ottiene una miscela esplosiva, sulla quale giocano i fascisti.\r\nL'affermarsi a livello europeo di formazioni di estrema destra ci interroga sul fallimento delle istanze internazionaliste, che possono trovare nuova linfa solo nella materialità delle relazioni solidali.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo delle edizioni Zero in condotta, ottimo conoscitore della Grecia, dove ha di recente tenuto un ciclo di conferenze.\r\n\r\nAscolta il suo intervento: [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/06/Massimo-def.mp3\"]\r\n\r\nscarica l'audio",[222],{"field":108,"matched_tokens":223,"snippet":219,"value":220},[77],{"best_field_score":154,"best_field_weight":155,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":48,"score":156,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":48},6646,{"collection_name":59,"first_q":21,"per_page":103,"q":21},{"facet_counts":228,"found":17,"hits":255,"out_of":311,"page":20,"request_params":312,"search_cutoff":37,"search_time_ms":20},[229,233],{"counts":230,"field_name":231,"sampled":37,"stats":232},[],"podcastfilter",{"total_values":48},{"counts":234,"field_name":36,"sampled":37,"stats":253},[235,236,238,240,242,244,245,247,249,251],{"count":17,"highlighted":15,"value":15},{"count":20,"highlighted":237,"value":237},"tene",{"count":20,"highlighted":239,"value":239},"tsipras",{"count":20,"highlighted":241,"value":241},"scontri",{"count":20,"highlighted":243,"value":243},"samaras",{"count":20,"highlighted":213,"value":213},{"count":20,"highlighted":246,"value":246},"licenziamenti",{"count":20,"highlighted":248,"value":248},"socialdemocrazia",{"count":20,"highlighted":250,"value":250},"lacrime e sangue",{"count":20,"highlighted":252,"value":252},"elezioni in grecia",{"total_values":254},10,[256,285],{"document":257,"highlight":276,"highlights":281,"text_match":152,"text_match_info":284},{"comment_count":48,"id":258,"is_sticky":48,"permalink":259,"podcastfilter":260,"post_author":261,"post_content":262,"post_date":263,"post_excerpt":54,"post_id":258,"post_modified":264,"post_thumbnail":265,"post_title":266,"post_type":267,"sort_by_date":268,"tag_links":269,"tags":275},"27468","http://radioblackout.org/podcast/alexis-tsipras-e-gli-dei-dellolimpo/",[],"anarres","Mancano pochi giorni alle elezioni in Grecia. Il primo ministro Antonis Samaras si sta giocando il tutto per tutto. In dicembre la decisione di anticipare l'elezione del nuovo presidente della Repubblica ha di fatto decretato la fine della legislatura e del patto di governo che ha messo in sella l'esponente del partito di destra Nea Democratia.\r\nIn Grecia, se non il parlamento non raggiunge la maggioranza necessaria all'elezione del presidente della Repubblica, scatta lo scioglimento automatico e si apre la via alle elezioni.\r\nLa mossa di Samaras è stata quindi calcolata con cura.\r\nInevitabile chiedersi le ragioni della sua mossa.\r\nSecondo Gheorgos, un compagno del gruppo dei comunisti libertari di Atene, la mossa di Samaras è una sorta di eutanasia di un governo che non avrebbe retto le pressioni della trojka in primavera.\r\n\r\nAscolta la diretta con Gheorgos:\r\n\r\n2015 01 16 gheorgo\r\n\r\nOltre a mollare al proprio predecessore la patata bollente, Samaras tenta una ardua risalita nei favori degli elettori, che, secondo i sondaggi, darebbero una netta vittoria a Syriza, la formazione di sinistra guidata da Alexis Tsipras.\r\nIl principale alleato di Samaras è la paura. La paura delle borse, che si sono affrettate a crollare dopo l'annuncio di nuove elezioni, la paura dell'abbandono della madre/matrigna Europa, nutrice dal latte avvelenato.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Pietro Stara, autore di un articolo, uscito sul settimanale Umanità Nova.\r\nNe è scaturita una lunga riflessione sugli spazi e le prospettive di una proposta di sapore neo-socialdemocratico.\r\n\r\nAscolta la diretta con Pietro:\r\n\r\n2015 01 22 pietro tsipras\r\n\r\nDi seguito l'articolo uscito su UN.\r\n\r\nNegli ultimi decenni ha preso corpo, sostanza, fisicità un luogo che forniva numeri al grande capitale: la Borsa. Si è antropoformizzata: corre, avanza, cade, arretra, si rialza, crolla. E come ogni buon essere umano ha paura, ma soprattutto, fa paura: reagisce non solo ad ogni attacco, ma anche ad ogni presunto attacco. Previene e intuisce ciò che potrà capitare e pertanto avverte, redarguisce, invita, sibila, intima di… E come ogni ricattatore e ricattatrice che si voglia rispettare, quando non ottiene ciò che vuole, schianta, inesorabilmente, portando con sé morte e distruzione, ma soltanto a coloro che stanno in basso. E più in basso stanno e più li trascina inesorabilmente verso il baratro. La Borsa è il nuovo Hermes, l’araldo e il messaggero degli dei del Capitalismo, che cerca, mediante i suoi “inganni”, di ristabilire, fra umano e divino, quel contatto che è andato perduto. Platone fa sostenere a Socrate: «Hermes è Dio interprete, messaggero, ladro, ingannatore nei discorsi e pratico degli affari, in quanto esperto nell’uso della parola; suo figlio è il logos.» La Borsa è, dunque, la nuova divinità dell’eloquenza:abile, sottile, persuasiva. L’altro giorno ha nuovamente parlato: “meno 12%” – ha detto – “mi sono fatta male: sono caduta rovinosamente, di nuovo!”. Ha parlato dalla Grecia, dalla grotta scavata nel monte Cillene, la più alta cima del Peloponneso, sul confine tra l’Arcadia e l’Acaia, dove nacque Hermes. La Borsa aveva sentito dire, da un araldo degli dei, che “se ci fossero le lezioni anticipate e se le dovesse vincere un tal semidio di nome Tsipras, figlio di molti padri e madri, Synaspismos, Akoa, Dea, Keda, Energoi Polites, oggi riuniti sotto la dea Syriza, allora sarebbe la rovina non solo per tutta la madrepatria Grecia, ma anche per ogni luogo abitato sino alle colonne d’Ercole.” Questo triste vaticinio è stato subito diffuso dai messaggeri del Capitale, che hanno, ancora una volta, intimato, redarguito, subdolamente avvertito. Tsipras, per chi lo conosce, non ha alcuna intenzione di scardinare Zeus: non aspira a prendergli il posto, a democratizzare la pletora di divinità e a ridistribuire il maltolto. Antico progetto oramai passato in soffitta. Molti emissari del dio Capitale sanno che Tsipras non vuole spaventare la Borsa, ma anzi, cerca di circuirla e di farsi benvolere: “Non dovete aver paura di noi”- tuona Tsipras – “Syriza non sarà la fine dell’Euro. Sarà piuttosto la sua salvezza: se vinceremo le elezioni greche, faremo davvero decollare il progetto di Unione fiscale dell’Europa.” Uno sconto, vuole solo uno sconto, un segno anche minimo: un piccolo soffio vitale, come dopo una guerra disastrosa. Un atto di pietà del vincitore.\r\n\r\n“Non è vero” – risponde per le rime Antonis Samaras, figlio della dea Primavera Politica e protetto dal dio Pasok: “Syriza terrorizza i listini!” Mai frase fu più nefasta: che si colpisca la madre, la Borsa, è già cosa grave. Ma punire i “listini”, i suoi nobili figli, è cosa inaudita! Il padre Capitale non potrà mai permettere cosa simile. Già Egli fu magnanimo: diede soldi in gran quantità. Li portò l’FMI. Ma ad una sola condizione: tagliare, tagliare, stroncare!\r\n\r\nIntanto la casa brucia. Velocemente.","23 Gennaio 2015","2018-10-17 22:09:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/La-crisi-finanziaria-greca_h_partb-200x110.jpg","Alexis Tsipras e gli dei dell'Olimpo","podcast",1422026925,[270,65,271,272,273,274],"http://radioblackout.org/tag/elezioni-in-grecia/","http://radioblackout.org/tag/samaras/","http://radioblackout.org/tag/socialdemocrazia/","http://radioblackout.org/tag/tene/","http://radioblackout.org/tag/tsipras/",[252,15,243,248,237,239],{"post_content":277},{"matched_tokens":278,"snippet":279,"value":280},[77],"Politica e protetto dal dio \u003Cmark>Pasok\u003C/mark>: “Syriza terrorizza i listini!” Mai","Mancano pochi giorni alle elezioni in Grecia. Il primo ministro Antonis Samaras si sta giocando il tutto per tutto. 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In un clima di nervosa attesa, mentre ad Atene stavano per cominciare le manifestazioni intorno al Parlamento che questa notte potrebbe approvare un nuovo durissimo piano di tagli alla sanità, ai salari, alle pensioni, abbiamo discusso con Massimo Varengo, compagno di Milano che conosce bene la situazione greca e il movimento anarchico di quel paese, delle prospettive di un movimento di opposizione popolare ben deciso a non ingoiare il rospo imposto dalla trojka (FMI, BCE, UE).\r\nMentre scriviamo Atene brucia: gli scontri intorno al Parlamento sono durissimi, la polizia spazza la piazza con cariche e lacrimogeni, i dimostranti rispondono con pietre, bombe carta e molotov.\r\nLa ricetta proposta dal premier Papademos, il tecnocrate chiamato ad eseguire i diktat europei, è particolarmente dura. Papademos, sostenuto in maniera bipartisan dai due principali partiti greci, la conservatrice Nea Democratia e i socialisti del Pasok, vuole servire ai greci altri durissimi sacrifici. Il paese è ormai allo stremo: in alcuni ospedali la gente deve portare da casa aghi e carta igienica, i pronto soccorso straripano di gente che non può pagare il medico di base, la disoccupazione è alle stelle.\r\nIl piano che con ogni probabilità verrà approvato questa notte prevede una radicale riforma del mercato del lavoro, con una profonda deregulation, una diminuzione di oltre il 20% del salario minimo garantito e un taglio delle pensioni. In vendita le quote pubbliche in petrolio, gas e acqua.\r\nÈ significativo che in questi stessi giorni anche in Spagna dopo la riforma laboral imposta dal governo di Mariano Rajoy, a Madrid ci siano state manifestazioni sfociate in scontri con la polizia.\r\nIn Italia Monti si sta accingendo a varare misure analoghe, tentando approcci – poi smentiti con la segretaria CGIL Camusso – per un passaggio morbido delle misure.\r\nPapademos sta sostenendo che la scelta è tra il male e il peggio. Ormai da tempo i lavoratori greci rifiutano la scelta e optano per la libertà.\r\nAssediando il parlamento ma non solo. In alcune località come la cittadina di Kirkis, a 80 chilometri da Salonicco, i lavoratori dell’ospedale locale hanno deciso di autogestire la struttura con criteri di condivisione e solidarietà.\r\n\r\nAscolta l’intervista a Massimo Varengo[audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/2012-02-12-grecia-massimo-varengo.mp3|titles=2012 02 12 grecia massimo varengo]\r\nScarica il file","12 Febbraio 2012","Domenica 12 febbraio. In un clima di nervosa attesa, mentre ad Atene stavano per cominciare le manifestazioni intorno al Parlamento che questa notte potrebbe approvare un nuovo durissimo piano di tagli alla sanità, ai salari, alle pensioni, abbiamo discusso con Massimo Varengo, compagno di Milano che conosce bene la situazione greca e il movimento anarchico di quel paese, delle prospettive di un movimento di opposizione popolare ben deciso a non ingoiare il rospo imposto dalla trojka (FMI, BCE, UE).\r\nMentre scriviamo Atene brucia: gli scontri intorno al Parlamento sono durissimi, la polizia spazza la piazza con cariche e lacrimogeni, i dimostranti rispondono con pietre, bombe carta e molotov.\r\nLa ricetta proposta dal premier Papademos, il tecnocrate chiamato ad eseguire i diktat europei, è particolarmente dura. Papademos, sostenuto in maniera bipartisan dai due principali partiti greci, la conservatrice Nea Democratia e i socialisti del Pasok, vuole servire ai greci altri durissimi sacrifici. Il paese è ormai allo stremo: in alcuni ospedali la gente deve portare da casa aghi e carta igienica, i pronto soccorso straripano di gente che non può pagare il medico di base, la disoccupazione è alle stelle.\r\nIl piano che con ogni probabilità verrà approvato questa notte prevede una radicale riforma del mercato del lavoro, con una profonda deregulation, una diminuzione di oltre il 20% del salario minimo garantito e un taglio delle pensioni. In vendita le quote pubbliche in petrolio, gas e acqua.\r\nÈ significativo che in questi stessi giorni anche in Spagna dopo la riforma laboral imposta dal governo di Mariano Rajoy, a Madrid ci siano state manifestazioni sfociate in scontri con la polizia.\r\nIn Italia Monti si sta accingendo a varare misure analoghe, tentando approcci – poi smentiti con la segretaria CGIL Camusso – per un passaggio morbido delle misure.\r\nPapademos sta sostenendo che la scelta è tra il male e il peggio. Come ormai da tempo i lavoratori greci rifiutano la scelta e optano per la libertà.\r\nAssediando il parlamento ma non solo. In alcune località come la cittadina di Kirkis, a 80 chilometrida Salonicco, lavoratori dell’ospedale locale hanno deciso di autogestire la struttura con criteri di condivisione e solidarietà.\r\n\r\nAscolta l’intervista a Massimo Varengo\r\n","2018-10-17 22:11:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/atene-4-200x110.jpg","Grecia. Tra il male e il peggio c’è chi sceglie la libertà",1329089880,[207,65,298,299,300],"http://radioblackout.org/tag/lacrime-e-sangue/","http://radioblackout.org/tag/licenziamenti/","http://radioblackout.org/tag/scontri/",[213,15,250,246,241],{"post_content":303},{"matched_tokens":304,"snippet":305,"value":306},[77],"Democratia e i socialisti del \u003Cmark>Pasok\u003C/mark>, vuole servire ai greci altri","Domenica 12 febbraio. 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