","4 NOVEMBRE LA RETORICA DI GUERRA ENTRA NELLE SCUOLE.",1730796935,[130,131,132,133],"http://radioblackout.org/tag/a-scuola-di-guerra/","http://radioblackout.org/tag/esercito/","http://radioblackout.org/tag/militarizzazione/","http://radioblackout.org/tag/scuola/",[20,27,135,136],"militarizzazione","scuola",{"post_content":138},{"matched_tokens":139,"snippet":140,"value":141},[75],"di Milano per completare il \u003Cmark>PCTO\u003C/mark> (Percorsi per le competenze trasversali","Il recente episodio del 29 ottobre, quando una classe di un liceo di Genova recatasi all’Expo Training 2024 di Milano per completare il \u003Cmark>PCTO\u003C/mark> (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) negli stand delle forze dell’ordine è stata edotta sull'uso «gratificante» del taser, è sintomatico del progressivo processo di militarizzazione delle nostre istituzioni scolastiche. Le scuole e le università stanno sempre più diventando terreno di conquista di una ideologia bellicista e di controllo securitario che si fa spazio attraverso l’intervento diretto delle forze armate (in particolare italiane e statunitensi) declinato in una miriade di iniziative tese a promuovere la carriera militare in Italia e all’estero, e a presentare le forze armate e le forze di sicurezza come risolutive di problematiche che sono invece pertinenti alla società civile.\r\nQuesta invasione di campo vede come protagonisti rappresentanti delle forze militari addirittura in qualità di “docenti”, che tengono lezioni su vari argomenti (dall’inglese affidato a personale NATO a tematiche inerenti la legalità e la Costituzione) e arriva a coinvolgere persino i percorsi di alternanza scuola-lavoro (\u003Cmark>PCTO\u003C/mark>) attraverso l’organizzazione di visite a basi militari o caserme. Il tutto suffragato da protocolli di intesa firmati da rappresentanti dell’Esercito con il Ministero dell’Istruzione, gli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali e le singole scuole.\r\nSmilitarizzare le scuole e l’educazione vuol dire rendere gli spazi scolastici veri luoghi di pace e di accoglienza, opporsi al razzismo e al sessismo di cui sono portatori i linguaggi e le pratiche belliche, allontanare dai processi educativi le derive nazionaliste, i modelli di forza e di violenza, l’irrazionale paura di un “nemico” (interno ed esterno ai confini nazionali) creato ad hoc come capro espiatorio.\r\nNe parliamo con Serena Tusini, dell'Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e dell'università, ascolta o scarica l'approfondimento.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/INFO-04112024-TUSINI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",[143],{"field":107,"matched_tokens":144,"snippet":140,"value":141},[75],578730123365187700,{"best_field_score":147,"best_field_weight":148,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":149,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},"1108091338752",14,"578730123365187697",{"document":151,"highlight":167,"highlights":172,"text_match":145,"text_match_info":175},{"cat_link":152,"category":153,"comment_count":48,"id":154,"is_sticky":48,"permalink":155,"post_author":51,"post_content":156,"post_date":157,"post_excerpt":54,"post_id":154,"post_modified":158,"post_thumbnail":159,"post_thumbnail_html":160,"post_title":161,"post_type":57,"sort_by_date":162,"tag_links":163,"tags":166},[45],[47],"79993","http://radioblackout.org/2023/02/sicilia-alternanza-scuola-lavoro-alla-base-nato/","Ricordiamo che già i PCTO sono al centro dell’attenzione per via delle novità previste dal Governo Melon, il ministro Calderone sta valutando un fondo per il risarcimento per le famiglie per gli studenti morti in alternanza scuola-lavoro. Indicativo da un lato dell'assoluto disinteresse nei confronti della reale richiesta degli studenti e studentesse, ossia la sua totale abolizione e, dall'altro, del cinismo criminale con cui si mette in conto che dei giovani debbano andare a lavorare e perdere la vita.\r\n\r\nAbbiamo approfondito il tema dei progetti in PCTO in Sicilia presso la base di Sigonella con Dafne di USB Sicilia e Non una di Meno Catania.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/Alternanza-sicilia2023_02_09_2023.02.09-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","9 Febbraio 2023","2023-02-10 16:50:34","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/proxy-image-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/proxy-image-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/proxy-image-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/proxy-image-1024x576.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/proxy-image-768x432.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/proxy-image.jpeg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sicilia: approfondimento sul progetto di alternanza scuola-lavoro a Sigonella.",1675963441,[60,164,165],"http://radioblackout.org/tag/base-nato/","http://radioblackout.org/tag/sigonella/",[15,29,18],{"post_content":168},{"matched_tokens":169,"snippet":170,"value":171},[75],"Ricordiamo che già i \u003Cmark>PCTO\u003C/mark> sono al centro dell’attenzione per","Ricordiamo che già i \u003Cmark>PCTO\u003C/mark> sono al centro dell’attenzione per via delle novità previste dal Governo Melon, il ministro Calderone sta valutando un fondo per il risarcimento per le famiglie per gli studenti morti in alternanza scuola-lavoro. 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Capitale mondiale dei droni di intelligence e di attacco, lo scalo di Sigonella è un hub strategico per gli strike multinazionali in uno scacchiere geografico che comprende l’Europa orientale, il continente africano e il Medio oriente. Emblema di guerra, morte e distruzione, dal mese di marzo fino alla fine dell’anno scolastico la grande base siciliana ospiterà oltre 350 studenti di sette istituti superiori per lo svolgimento della famigerata alternanza scuola-lavoro.\r\nOggi a Sigonella è in programma una “giornata dedicata alla firma delle convenzioni PCTO”, a cui parteciperanno i dirigenti scolastici, gli insegnanti tutor e una rappresentanza degli studenti degli Istituti coinvolti nell’alternanza scuola-caserma.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, insegnante, antimilitarista, blogger\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-07-mazzeo-scuola-casermo.mp3\"][/audio]","7 Febbraio 2023","2023-02-07 19:58:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/scuola-caserma-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"263\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/scuola-caserma-300x263.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/scuola-caserma-300x263.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/scuola-caserma.jpg 640w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Alternanza scuola-caserma alla base di Sigonella",1675799923,[190,60,165],"http://radioblackout.org/tag/alternanza-scuola-caswrma/",[35,15,18],{"post_content":193},{"matched_tokens":194,"snippet":196,"value":197},[195],"PCTO”","dedicata alla firma delle convenzioni \u003Cmark>PCTO”\u003C/mark>, a cui parteciperanno i dirigenti","Sigonella è la principale base aeronavale delle forze armate italiane, USA e NATO nel Mediterraneo e da quando è scoppiato il sanguinoso conflitto in Ucraina ha assunto un ruolo chiave nelle operazioni alleate di cobelligeranza a fianco dei militari di Kiev e di “contenimento” delle unità di terra, navali e subacquee russe. 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Ad oggi viene chiamata PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), una modalità di selezione di manodopera gratuita per le imprese che educa al lavoro senza alcuna tutela, facendo rientrare così anche studenti e studentesse nel calcolo infinito del lavoro gratuito.\r\n\r\nAbbiamo discusso della situazione del mondo del lavoro con Cosimo della Cub.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/Alternanza_scuola-lavoro.mp3\"][/audio]","24 Gennaio 2022","2022-01-24 16:12:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/272202767_114543837786409_5943455974387104029_n-e1643037075202-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"82\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/272202767_114543837786409_5943455974387104029_n-e1643037075202-300x82.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/272202767_114543837786409_5943455974387104029_n-e1643037075202-300x82.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/272202767_114543837786409_5943455974387104029_n-e1643037075202-1024x279.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/272202767_114543837786409_5943455974387104029_n-e1643037075202-768x209.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/272202767_114543837786409_5943455974387104029_n-e1643037075202.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","L'alternanza scuola-lavoro fa il primo morto",1643040750,[],[],{"post_content":246},{"matched_tokens":247,"snippet":248,"value":249},[75],"confederali. 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Piloti italiani, su cacciabombardieri italiani, si addestrano a portare bombe nucleari su territori e popolazioni considerate nemiche, rendendosi responsabili di una probabile apocalisse nucleare.\r\nL’esito dello studio degli avvocati di IALANA Italia (marzo 2022) dimostra l’illegalità della presenza sul territorio italiano delle armi nucleari.\r\nLa NATO, che dichiara di esistere per la difesa del sistema di valori diritti e libertà basato sul rispetto delle regole del diritto, è stata la prima a violarlo, ad esempio con i 78 giorni di bombardamenti su Serbia e Montenegro nel 1999, e, con il Nuovo Concetto Strategico dello stesso anno che prevede il superamento dell’art. 5 del suo Trattato istitutivo a favore anche di interventi “fuori area”, di fatto si è autoproclamata poliziotto del mondo, in sostituzione dell’ONU.\r\nLa NATO dal 1991 ha manipolato le risoluzioni ONU, ad esempio quella sulla “Responsabilità di Proteggere” del 2011, attaccando la Libia e assumendo il comando nel 2003 della missione ISAF in Afghanistan.\r\nLa NATO, ai tradizionali tre domini operativi (aria, terra, mare), ha aggiunto quello cibernetico, quello spaziale e quello quello sommerso, per i fondali marini e oceanici ove transitano cavi che permettono il 90% delle transazioni transatlantiche, i tubi per gli approvvigionamenti energetici necessari al sostentamento delle economie delle società europee, e dove si va sviluppando la ricerca scientifica volta al futuro sfruttamento delle risorse minerarie dei fondali oceanici. 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Citiamo solo alcune attività svolte dalle scuole del territorio negli ultimi due anni. A fine luglio 2022, durante l’International Day che «consolida» i legami interculturali tra le nazioni partecipanti al Corpo di Reazione Rapida Nato, l’Istituto «Giovanni Falcone» di Gallarate ha collaborato alla gestione degli stand allestiti in caserma e al servizio catering, mettendo a disposizione una cinquantina di studenti in PCTO. Gli allievi dell’indirizzo enogastronomico dell’Istituto di Gallarate hanno operato presso il Comando NRDC-ITA pure in occasione del Natale dei bambini, l’happening organizzato per i figli del personale delle Forze Armate Nato di Solbiate. Il 27 maggio 2023 in occasione di NRDC ITA No Limits, giornata di sport paralimpico organizzata dal Comando per «sensibilizzare l’opinione pubblica circa le tematiche del mondo della disabilità e, contestualmente, avvicinarla al mondo militare», gli studenti del «Falcone» hanno realizzato la locandina dell’evento e hanno partecipato – con tanto di cappellino “We are Nato” – alle attività gastronomiche ed accoglienza del pubblico e alla realizzazione del servizio fotografico. 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Questa mobilitazione nasce da una situazione drammatica dei lavoratori in questione, ai quali non sono stati pagati gli stipendi degli ultimi 5 mesi dalla cooperativa in appalto, la \"Roger\", che a sua volta non ha ricevuto i pagamenti dalla RAI. L'emittente televisiva nazionale ha deciso di incaricarsi direttamente dei pagamenti di questi facchini, ma al momento solo a parole dato che sono già passati 2 mesi da questa presa di responsabilità e come se non bastasse rende la loro mobilitazione poco utile, dato che nel frattempo sta usufruendo dell'operato di un'altra ditta di facchinaggio. Questo sarebbe un atteggiamento anti sindacale, punibile per norma di legge, se non ci trovassimo all'interno del perimetro del servizio pubblico da garantire a tutti i costi. Perciò a questi lavoratori non rimane altro che continuare ad oltranza la loro lotta, con il presidio permanente a cui vi invitiamo ad andare per portargli solidarietà.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/F_m_20_09_Matteo-Rossi-su-presidio-facchini-RAI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto sulla situazione dei lavorator* dell'ex ILVA di Taranto e abbiamo sentito prima Margherita, SLAI COBAS Taranto, poi Lorenzo, operaio dell'ex ILVA in cassa integrazione. I nostri interlocutori ci hanno aiutato a ricostruire le tappe che hanno portato alla nazionalizzazione quasi totale della fabbrica ed il rapporto con l'attuale proprietà ArcelorMittal. Entrando nel dettaglio ci hanno raccontato che ad oggi l'INPS paga le ferie con la cassa integrazione ed alle loro denuncie l'ispettorato al lavoro ha risposto: la materia è di particolare complessità stiamo approfondendo...attendere prego.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/F_m_20_09_Intervista-con-due-ospiti-su-aggiornamenti-ex-ILVA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo argomento di questa puntata lo abbiamo affrontato con Francesca, studentessa del collettivo OSA di Milano, per farci raccontare le modalità e le motivazioni delle mobilitazioni messe in atto nel capoluogo lombardo in risposta all'ennesima morte durante i famigerati percorsi scolastici di inserimento lavorativo (PCTO) dello studente Giuliano de Seta.\r\n\r\nInfatti gli studenti e le studentesse organizzate, hanno voluto prima fare un blitz alla sede dell'Ufficio Scolastico Regionale, per poi qualche giorno dopo darsi appuntamento all' Istituto Pareto di Milano per organizzare la lotta verso il loro obiettivo di abolizione dell'alternanza scuola lavoro. La risposta repressiva dei rappresentanti dell'istituzione scolastica non si è fatta attendere, con la dirigenza dell' istituto che ha chiesto alla Digos di identificare tutti e tutte le presenti e di impedire l'ingresso negli spazi della scuola; i ragazzi e le ragazze sono stati determinati nel portare a compimento i loro obiettivi e hanno comunque dato vita ad un'assemblea davanti ai cancelli per prepararsi alla contro offensiva di chi li vuole educati fin da giovanissimi allo sfruttamento e al rischio (sempre più frequente) di danni per la propria salute ed incolumnità.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/F_m_20_09_Francesca-OSA-Milano-su-mobilitazione-dopo-decesso-studente-in-pcto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","29 Settembre 2022","2022-09-29 23:51:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/307212742_454105413420915_4972303514272343548_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 20/09/2022",1664490637,[],[],{"post_content":340},{"matched_tokens":341,"snippet":342,"value":343},[75],"percorsi scolastici di inserimento lavorativo (\u003Cmark>PCTO\u003C/mark>) dello studente Giuliano de Seta.\r"," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl primo argomento di questa puntata lo abbiamo affrontato con Matteo Rossi della CISL, che sta seguendo la vicenda dei 37 facchini che lavorano per la RAI, tutt'ora in presidio permanente sotto la sede centrale di via Verdi a Torino. Questa mobilitazione nasce da una situazione drammatica dei lavoratori in questione, ai quali non sono stati pagati gli stipendi degli ultimi 5 mesi dalla cooperativa in appalto, la \"Roger\", che a sua volta non ha ricevuto i pagamenti dalla RAI. L'emittente televisiva nazionale ha deciso di incaricarsi direttamente dei pagamenti di questi facchini, ma al momento solo a parole dato che sono già passati 2 mesi da questa presa di responsabilità e come se non bastasse rende la loro mobilitazione poco utile, dato che nel frattempo sta usufruendo dell'operato di un'altra ditta di facchinaggio. Questo sarebbe un atteggiamento anti sindacale, punibile per norma di legge, se non ci trovassimo all'interno del perimetro del servizio pubblico da garantire a tutti i costi. Perciò a questi lavoratori non rimane altro che continuare ad oltranza la loro lotta, con il presidio permanente a cui vi invitiamo ad andare per portargli solidarietà.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/F_m_20_09_Matteo-Rossi-su-presidio-facchini-RAI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto sulla situazione dei lavorator* dell'ex ILVA di Taranto e abbiamo sentito prima Margherita, SLAI COBAS Taranto, poi Lorenzo, operaio dell'ex ILVA in cassa integrazione. I nostri interlocutori ci hanno aiutato a ricostruire le tappe che hanno portato alla nazionalizzazione quasi totale della fabbrica ed il rapporto con l'attuale proprietà ArcelorMittal. 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Infatti Claudia ci ha ribadito le assurdità che caratterizzano questi posti, tra i pochissimi dove per entrare in visita da non vaccinati si è costretti ancora a pagarsi di tasca propria i tamponi, oppure dove OSS sono costretti a dedicare un lasso di tempo massimo a paziente, come se il lavoro di cura potesse essere gestito come un lavoro produttivo da catena di montaggio. Queste come tante altre rivendicazioni sono state presentate al segretario Andrea Costa del Ministero della Salute proprio in occasione della scorsa mobilitazione nazionale lanciata da Conpal RSA RSD RSP, che ha promesso la creazione di un tavolo per affrontare questi temi, cosa che ancora ad oggi non è avvenuta. Non possiamo pensare di far vivere a persone già in condizioni di salute precaria anche la violenza legata una sorta di reclusione vera a propria, svalutando completamente elementi fondamentali della cura, incidento negativamente anche sui carichi di lavoro di chi queste persone le assiste! Per questo vi invitiamo a scendere in piazza lunedì 30 Maggio alle 9:30 in Via Alfieri 15 presso la sede del Consiglio Regionale del Piemonte a Torino.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/F_m_24_05_Mobilitazione-nazionale-RSA_RSD.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nPer affrontare il secondo argomento della serata, abbiamo fatto due chiacchiere con Alessandro del laboratorio studentesco Last, commentando assieme a lui l'ultimo incidente avvenuto durante un percorso di Pcto, infatti a Merano, in Trentino Alto Adige, un ragazzo ha subito gravi ustioni a causa di un ritorno di fiamma durante una lavorazione in una carrozzeria. E' già il terzo incidente dall'inizio dell'anno (di cui due letali per Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci) che avviene in uno di questi percorsi formativi e di orientamento professionale, infatti la popolazione studentesca italiana ha reagito prontamente con cortei e occupazioni di scuole in tutta Italia, reazione che non ha mosso di un millimetro l'intenzione da parte del Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi di abolire o anche solo ripensare all'obbligatorietà di queste esperienze di alternanza scuola lavoro. Con Alessandro abbiamo sviscerato questi fatti e anche quello che è successo a chi tra gli studenti Torino è stato colpito dall'arresto o dalle misure cautelari riguardanti l'ultimo corteo studentesco a Torino, nato proprio dalla volontà di opporsi a questo sistema vigente delle cose nella scuola pubblica italiana.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/F_m_24_05_Alessandro-Collettivo-Studentesco-Last-su-incidente-durante-pcto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo argomento lo abbiamo affrontato in compagni di Juliana, lavoratrice della cooperativa Meridiana in appalto ad Iveco. Lei come altri suoi colleghi e colleghe, sono stati licenziati con una mail dopo più di 12 anni di lavoro nel confezionamento di pezzi di ricambio, l'avevamo già intervistata durante la nostra scorsa puntata dedicata alla festa dei lavoratori a Torino, giornata nella quale questi lavoratori e lavoratrici hanno sfilato nello spezzone organizzato dal SiCobas, sindacato col quale stanno portando avanti le loro battaglie. In questa intervista abbiamo anche rilanciato l'appuntamento per il presidio che si è tenuto il 26/05 davanti alla prefettura di Torino e di cui vi riportiamo il testo di seguito:\r\n\r\n\"IVECO LAVORATORI LOGISTICA IN PRESIDIO DALLA PREFETTURA... BASTA PRECARIETÀ E LICENZIAMENTI!\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nEcco il testo del volantino distriubuito ai lavoratori dai cancelli per lo sciopero generale del 20 maggio contro guerra, riarmo e carovita:\r\n\r\n\r\nAPPALTI, SUBAPPALTI E CONTRATTI INTERINALI CONTINUANO A COLPIRE I LAVORATORI IN IVECO\r\n\r\n\r\nDa oltre 12 anni all’Iveco i lavoratori e le lavoratrici dell’appalto logistica svolgono attività di confezionamento dei ricambi.\r\n\r\n\r\nLe aziende che hanno gestito l’attività per conto di Iveco succedutesi in questi anni hanno accettato appalti sempre più al ribasso, comportando per i lavoratori una situazione di precarietà ed un peggioramento delle condizioni di vita, di lavoro e di salute.\r\n\r\n\r\nNel gruppo Iveco, Kuehne+Nagel e Cnh la precarietà è una problematica che colpisce più di 2000 lavoratori nel solo territorio di Torino.\r\n\r\n\r\nIveco sposta l’attività di logistica nel nuovo stabilimento di San Mauro, utilizzando in gran parte manodopera di agenzie interinali: così, per i lavoratori dell’appalto Kn / Meridiana s.c. il lavoro viene meno.\r\n\r\n\r\nIl venerdì santo prima di Pasqua, l’azienda ha comunicato la procedura di licenziamento collettivo per 40 lavoratori ed una grande incognita anche per i restanti 30 dipendenti.\r\n\r\n\r\nNon possiamo accettare che dei lavoratori, per oltre 12 anni spremuti come limoni, vengano buttati via senza alcuna remora: nonostante il nostro sindacato abbia più volte chiesto un confronto con Iveco per risolvere la problematica e tuttora\r\n\r\n\r\nATTENDIAMO LA CONVOCAZIONE DELL’INCONTRO CON IVECO IN PREFETTURA\r\n\r\n\r\nIveco che ha utilizzato per tanti anni l’attività di questi lavoratori in subappalto non può ignorare la loro sorte futura: chiediamo si impegni nella loro collocazione all’attività del nuovo stabilimento logistico con l’internalizzazione presso il polo di San Mauro, perché da anni tale attività è stata svolta anche da questi lavoratori.\r\n\r\n\r\nAI LAVORATORI MERIDIANA DEVE ESSERE GARANTITO IL POSTO DI LAVORO CON L’INTERNALIZZAZIONE\r\n\r\n\r\nBASTA PRECARIETÀ E LICENZIAMENTI NELLE FABBRICHE\r\n\r\n\r\nIL 26/5 ORE 11 PRESIDIO DALLA PREFETTURA IN PIAZZA CASTELLO\r\n\r\n\r\nLavoratori e lavoratrici S.I. Cobas Meridiana appalto logistica Iveco\"\r\n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/F_m_24_05_Intervista-Lavoratrice-in-appalto-Iveco_Meridiana.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","27 Maggio 2022","2022-05-27 12:56:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/stuuu-200x110.png","frittura mista|radio fabbrica 24/05/2022",1653656158,[],[],{"post_content":362},{"matched_tokens":363,"snippet":365,"value":366},[364],"Pcto","avvenuto durante un percorso di \u003Cmark>Pcto\u003C/mark>, infatti a Merano, in Trentino"," \r\n\r\nSiamo tornati a parlare di RSA ed RSD (residenze per anziani e residenze per disabili) con Claudia di Conpal RSA RSD RSP perchè dopo la scorsa mobilitazione nazionale tenutasi il 30 Marzo scorso, le istituzioni continuano a fare orecchie da mercante riguardo alle enormi criticità per chi è assistito e per chi lavora in queste strutture. 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Con Alessandro abbiamo sviscerato questi fatti e anche quello che è successo a chi tra gli studenti Torino è stato colpito dall'arresto o dalle misure cautelari riguardanti l'ultimo corteo studentesco a Torino, nato proprio dalla volontà di opporsi a questo sistema vigente delle cose nella scuola pubblica italiana.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/F_m_24_05_Alessandro-Collettivo-Studentesco-Last-su-incidente-durante-pcto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo argomento lo abbiamo affrontato in compagni di Juliana, lavoratrice della cooperativa Meridiana in appalto ad Iveco. 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Sanatoria subito!\". Sono passati infatti più di due mesi da quando alcuni lavoratori immigrati hanno lanciato uno sciopero con presidio davanti all'ufficio immigrazione perchè si ritrovano sempre di fronte allo stesso problema, l'esigenza del permesso di soggiorno. Yassine ci ricorda come per accedere a qualunque servizio pubblico e non, sia necessario questo pezzo di carta e che è assurdo che lui e tanti e tante come lui debbano rimanere irregolari sul terriotorio italiano nonostante di fatto contribuiscano con le tasse prese dai già miseri compensi che ottengono sui posti di lavoro. Oltre ad aver approfittato della sua disponibilità per farci avere una personale testimonianza su come queste politiche sistemiche razziste si ripercuotano sulla sua vita, ci siamo fatti spiegare alcune delle rivendicazioni elencate nel volantino dell'iniziativa:\r\n\r\n- Velocizzazione delle convocazioni per tutte le domande di Sanatoria;\r\n\r\n- Sblocco delle domande interrotte dal datore di lavoro, o bloccate per i motivi di reddito, e rilascio di un permesso di attesa occupazione;\r\n\r\n- Riconoscimento delle prove di presenza provenienti da uffici di utilità pubblica;\r\n\r\n- Regolarizzazione delle persone sprovviste di Permesso di soggiorno, escluse dalla Sanatoria;\r\n\r\n\"Invitiamo i fratelli e le sorelle della comunità di Torino ed unirsi a noi il giorno 16 Maggio, dalle ore 9:30 di fronte alla Prefettura di Piazza Castello. La nostra sola forza è l'unione, partecipiamo numerosi a questa giornata di lotta. Portiamo la nostra voce in piazza\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/F_m_10_05-DocumentiPerTuttiSanatoriaSubito_16Maggio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo tema lo abbiamo approfondito con Walter Roncaglia, lavoratore dello spettacolo da circa vent'anni, sull'indennità per la quale lui e tutta una categoria hanno animato le piazze nel periodo pandemico e non solo. Infatti dopo mesi e mesi di lotta e di tavoli istituzionali, si era arrivati alla proposta di due decreti legge per la riforma del settore spettacolo, e il 4 Maggio si è giunti all'approvazione per un'indennità per discontinuità lavorativa.\r\n\r\n\"Le commissioni Cultura e Lavoro congiunte del senato (VII e XI) hanno oggi votato con esito positivo l'emendamento che introduce l' “indennità di discontinuità”.\r\n\r\nOggi, dunque, è una giornata importante perché aggiunge un tassello al quadro generale: il riconoscimento della discontinuità e quindi dell'importanza di un sostegno per mitigare la condizione di eterno precariato che sopporta chi lavora nello Spettacolo.\r\n\r\nIl traguardo è stato tagliato grazie all'azione corale di un intero comparto che ha saputo, forte delle sue differenze e delle sue risorse, mettere a fuoco alcune questioni universalmente individuate come necessarie.\r\n\r\nA ciò hanno concorso in primis migliaia di lavoratrici e lavoratori in questi due lunghissimi anni e mezzo; senza il loro grande sforzo di piazza e di azione politica, profuso da marzo 2020, oggi la Commissione Cultura non avrebbe avuto alcuna manovra da valutare.\r\n\r\nÉ presto però per cantare vittoria: bene il passo in avanti, ma bisogna capire tutto il resto: di “giornate storiche” rivelatesi ciofeche franceschiniane ne abbiamo già viste. È possibile parlare di “vittoria” solo se si sa con chiarezza quanti sono i fondi, quali sono gli investimenti, chi sono i destinatari della misura e tutto il resto.\r\n\r\nAd ora, infatti, nulla si sa circa la copertura finanziaria per questa misura.[...]\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/F_m_10_05_Walter-lavoratore-spettacolo-su-reddito-discontinuita.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","14 Maggio 2022","2022-05-14 02:01:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/279699578_543532730629728_8431272189781937479_n-200x110.png","frittura mista|radio fabbrica 10/05/2022",1652493690,[],[],{"post_content":385},{"matched_tokens":386,"snippet":387,"value":388},[75],"lavoro gratuito degli studenti nei \u003Cmark>PCTO\u003C/mark> e negli stage, con\r\nil"," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Anita Cobas scuola sullo sciopero nazionale della scuola del 6 maggio 22.\r\nOltre a fare un bilancio abbiamo snocciolato le motivazioni che hanno portato allo sciopero:\r\n– Contro i quiz Invalsi e il Sistema nazionale di valutazione, che hanno\r\neffetti retroattivi negativi sulla didattica, standardizzano gli\r\ninsegnamenti, trasformano i docenti in “addestratori ai quiz”,\r\ndiscriminano gli studenti con BES.\r\n– Contro il Decreto scuola che introduce inaccettabili modalità per la\r\nstabilizzazione dei precari e una formazione triennale in orario\r\naggiuntivo, che diventerà obbligatoria per i docenti neo-immessi dal\r\n2023-24, con incentivazione salariale e verifiche selettive per creare\r\ngerarchie tra i/le lavoratori/trici, veicolare la logica della\r\nscuola-azienda e restringere pluralismo didattico e libertà di\r\ninsegnamento\r\n-Contro il taglio dello 0,5% del PIL delle spese per l’istruzione\r\nprevisto dal DEF 2022 a fronte di un aumento delle spese per le armi\r\n– Per il rinnovo del CCNL scaduto da più di due anni, con aumenti\r\nsignificativi uguali per tutti/e, per recuperare almeno il 20% del\r\npotere salariale perso negli ultimi anni e difendere i salari reali\r\ndalla ripresa dell’inflazione e del carovita\r\n– Per investire i fondi del PNRR per ridurre a massimo 20 il numero\r\ndegli alunni/e per classe (15 in presenza di disabili), assumere i\r\ndocenti con 3 anni di servizio e gli Ata con 2, investire in modo\r\nsignificativo nell’edilizia scolastica\r\n– Contro la cd didattica delle competenze addestrative, per una scuola\r\npubblica che punti allo sviluppo degli strumenti cognitivi e dello\r\nspirito critico\r\n– Per il potenziamento degli organici docenti ed Ata, l’immissione in\r\nruolo su tutti i posti vacanti, la stabilizzazione dei posti Covid e il\r\nripristino integrale delle sostituzioni con supplenze temporanee\r\n-Per utilizzare i docenti rientrati dalla sospensione senza\r\ndemansionamento né prolungamento d’orario\r\n– Contro il lavoro gratuito degli studenti nei \u003Cmark>PCTO\u003C/mark> e negli stage, con\r\nil rischio di morire sul lavoro, come avvenuto recentemente; per\r\nsospendere tali attività e restituire alle scuole la decisione se\r\nsvolgerle o meno e per quante ore\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/F_m_10_05_Anita-Cobas-Scuola-su-sciopero-6-Maggio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto con Yassine, promotore della manifestazione che ci sarà lunedì 16 Maggio alle 9:30 in Piazza Castello a Torino, per richiedere \"Documenti per tutti. Sanatoria subito!\". Sono passati infatti più di due mesi da quando alcuni lavoratori immigrati hanno lanciato uno sciopero con presidio davanti all'ufficio immigrazione perchè si ritrovano sempre di fronte allo stesso problema, l'esigenza del permesso di soggiorno. Yassine ci ricorda come per accedere a qualunque servizio pubblico e non, sia necessario questo pezzo di carta e che è assurdo che lui e tanti e tante come lui debbano rimanere irregolari sul terriotorio italiano nonostante di fatto contribuiscano con le tasse prese dai già miseri compensi che ottengono sui posti di lavoro. Oltre ad aver approfittato della sua disponibilità per farci avere una personale testimonianza su come queste politiche sistemiche razziste si ripercuotano sulla sua vita, ci siamo fatti spiegare alcune delle rivendicazioni elencate nel volantino dell'iniziativa:\r\n\r\n- Velocizzazione delle convocazioni per tutte le domande di Sanatoria;\r\n\r\n- Sblocco delle domande interrotte dal datore di lavoro, o bloccate per i motivi di reddito, e rilascio di un permesso di attesa occupazione;\r\n\r\n- Riconoscimento delle prove di presenza provenienti da uffici di utilità pubblica;\r\n\r\n- Regolarizzazione delle persone sprovviste di Permesso di soggiorno, escluse dalla Sanatoria;\r\n\r\n\"Invitiamo i fratelli e le sorelle della comunità di Torino ed unirsi a noi il giorno 16 Maggio, dalle ore 9:30 di fronte alla Prefettura di Piazza Castello. La nostra sola forza è l'unione, partecipiamo numerosi a questa giornata di lotta. Portiamo la nostra voce in piazza\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/F_m_10_05-DocumentiPerTuttiSanatoriaSubito_16Maggio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo tema lo abbiamo approfondito con Walter Roncaglia, lavoratore dello spettacolo da circa vent'anni, sull'indennità per la quale lui e tutta una categoria hanno animato le piazze nel periodo pandemico e non solo. Infatti dopo mesi e mesi di lotta e di tavoli istituzionali, si era arrivati alla proposta di due decreti legge per la riforma del settore spettacolo, e il 4 Maggio si è giunti all'approvazione per un'indennità per discontinuità lavorativa.\r\n\r\n\"Le commissioni Cultura e Lavoro congiunte del senato (VII e XI) hanno oggi votato con esito positivo l'emendamento che introduce l' “indennità di discontinuità”.\r\n\r\nOggi, dunque, è una giornata importante perché aggiunge un tassello al quadro generale: il riconoscimento della discontinuità e quindi dell'importanza di un sostegno per mitigare la condizione di eterno precariato che sopporta chi lavora nello Spettacolo.\r\n\r\nIl traguardo è stato tagliato grazie all'azione corale di un intero comparto che ha saputo, forte delle sue differenze e delle sue risorse, mettere a fuoco alcune questioni universalmente individuate come necessarie.\r\n\r\nA ciò hanno concorso in primis migliaia di lavoratrici e lavoratori in questi due lunghissimi anni e mezzo; senza il loro grande sforzo di piazza e di azione politica, profuso da marzo 2020, oggi la Commissione Cultura non avrebbe avuto alcuna manovra da valutare.\r\n\r\nÉ presto però per cantare vittoria: bene il passo in avanti, ma bisogna capire tutto il resto: di “giornate storiche” rivelatesi ciofeche franceschiniane ne abbiamo già viste. È possibile parlare di “vittoria” solo se si sa con chiarezza quanti sono i fondi, quali sono gli investimenti, chi sono i destinatari della misura e tutto il resto.\r\n\r\nAd ora, infatti, nulla si sa circa la copertura finanziaria per questa misura.[...]\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/F_m_10_05_Walter-lavoratore-spettacolo-su-reddito-discontinuita.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[390],{"field":107,"matched_tokens":391,"snippet":387,"value":388},[75],{"best_field_score":147,"best_field_weight":148,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":149,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},{"document":394,"highlight":406,"highlights":411,"text_match":145,"text_match_info":414},{"comment_count":48,"id":395,"is_sticky":48,"permalink":396,"podcastfilter":397,"post_author":330,"post_content":398,"post_date":399,"post_excerpt":54,"post_id":395,"post_modified":400,"post_thumbnail":401,"post_title":402,"post_type":287,"sort_by_date":403,"tag_links":404,"tags":405},"73169","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-25-01-2022/",[261]," \r\n\r\nPer il primo collegamento abbiamo avuto il privilegio di farci trasportatori della viva testimonianza di Peppe, che con gli altri suoi colleghi riders, era a parlarci al telefono, direttamente dagli uffici del Glovo Market. Infatti in questo mini hub di via Maria Ausiliatrice a Torino, tra gli svariati aperti ultimamente in tutta Italia, si trovano anche le persone dietro all'algoritmo della piattaforma ed è contro di loro che i fattorini hanno deciso di alzare i toni. Contro chi continua ad ignorarli quando chiedono indennizzi per i costi di manutenzione dei loro mezzi, o che finiscano i disagi provocati dagli applicativi di riconoscimento facciale e tutta un'altra serie di necessità dei lavoratori, che Glovo continua a rinviare e poi a lasciar cadere nel dimenticatoio. Questa volta si è strappata la promessa di una mail ufficiale di risposta sulle questioni poste dai presidianti del Glovo Market, sicuramente solo un piccolo passo di una continua lotta che sta vedendo fermento da vari fronti e contro varie piattoforme delle consegne a domicilio.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/F_m_25_01_Riders-dagli-uffici-del-Glovo-Market.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo affrontato in compagnia del nostro affezionato collaboratore Enrico Riboni, che ha prodotto il testo introduttivo qui di seguito, agli argomenti di cui ci parlerà in questa intervista che ha il suo focus centrale nella scelta da parte di Francia ed Italia di coinvolgere gli investimenti per la transizione ecologica anche su questa nociva forma di energia.\r\n\r\n\"Ma come si è permesso il rappresentate dell’Italia nella Commissione Europea di approvare l’introduzione del nucleare nella “transizione ecologica” (sic). \r\nCome si è permesso il rappresentante di un paese che non ha centrali nucleari e il cui popolo ha votato per due volte un referendum che vieta la costruzione di centrali nucleari sul suo suolo, e anche l’utilizzo di corrente elettrica di origine nucleare, di contraddire la volontà di un popolo. \r\nCome si permette quell’ignorante del ministro alla trasformazione ecologica, Cingolani, di proporre l’introduzione del nucleare, che è probabilmente la cosa più antiecologica (e antidemocratica) che l’essere umano ha potuto creare.\r\nSi parlo bene di antidemocratica perché se la democrazia è governo del popolo, se democrazia è una trasparenza delle scelte politiche e il diritto all’informazione, mai come sulla questione del nucleare questi due elementi della democrazia sono stati violati.\r\nL’esempio della Francia con i suoi 56 reattori e il 85% dell’elettricità prodotta con il nucleare ne sono un esempio edificante.\r\nQuesta scelta economica e di società, (perché di fatto il nucleare ha irrigato tutta la vita di questo paese aldilà del semplice problema energetico) si è fatta e continua a farsi da più di 60 anni senza che una sola volta il parlamento si sia espresso su questa scelta del nucleare.\r\nAltro esempio, se l’estrazione e il trasporto di gas o petrolio hanno provocato disastri ecologici e migliaia di morti, documentati almeno in parte dai media, stranamente nessun incidente di trasporto, a livello mondiale, è stato riportato dai mezzi d’informazione, durante questi oltre 60 anni di attività delle centrali nucleari, come se l’uranio sorgesse direttamente dal sottosuolo delle centrali.\r\nCerto due incidenti prima in Unione Sovietica poi in Giappone che hanno provocato morti sono stati documentati dai media e se ne è parlato per mesi, ma a parte questo il nucleare sembra un mondo di bambole.\r\nDella città decimata nel nord del Niger per l’inquinamento provocato dalla vicina miniera di uranio, ( ciò’ che spiega anche la presenza “umanitaria” senza fine della missione militare francese in quella zona), gestita da una società francese, chi ne ha parlato?\r\nChi ne ha parlato delle decine di morti nei primi anni 60 alla Hag dove nel 1958 fu costruita la prima fabbrica di decontaminazione dell’uranio, sotto statuto militare, che provocò perfino una rivolta della città con tanto di sciopero generale.\r\nChi parla delle decine di morti nel tentativo di mettere in produzione la prima centrale nucleare a Brennilis in Bretagnare che malgrado due tentativi di metterla in produzione e tre anni di lavori di riparazione non ha mai funzionato e fu abbandonata li come una bottiglia vuota al margine del mare, che ha contaminato per chilometri di mare e di territorio, e che la demolizione costa cifre spaventose, mezzo miliardo di euro, dopo due anni di demolizione per togliere semplicemente 10 centimetri di cemento contaminato dalle installazioni della centrale, senza che si incominciasse la demolizione del reattore, come documentato da un rapporto della Corte dei Conti francese.\r\nChi parla delle migliaia di tonnellate d’acqua contaminata al trizio che ogni settimana sono versate nei fiumi francesi e che gli abitanti, a monte di questi 56 reattori nucleari, si bevono ogni giorno come un piccolo veleno. Non c’è poi da sorprendersi che per esempio una città come Avignone, che ha a monte una dozzina di reattori nucleari e una mezza dozzina di fabbriche di condizionamento e di primo trattamento del combustibile nucleare, sia fra le città di Francia con più casi di tumori all’anno.\r\nQuesti non solo alcuni minuscoli esempi di molteplici incidenti taciuti dai media, i due articoli che seguono che riguardano una sola Centrale possono dare l’idea della nocività di un tale sistema.\r\nUn’ultima osservazione a riguardo della dichiarazione di Salvini sul costo dell'elettricità in Francia, se è vero che la bolletta è un po’ meno salata a parità di consumo, va anche detto che nel prezzo dell'elettricità non è inserito il costo di demolizione e decontaminazione delle dette Centrali, che come abbiamo visto sopra è stratosferico ed è pagato dalle imposte al quale per essere onesti andrebbero aggiunti i costi di mantenimento della presenza militare francese in Africa, in difesa delle miniere d’uranio.\"\r\n\r\nOltre all'audio dell'intervista fatta ad Enrico Riboni, vi alleghiamo due articoli che lui stesso ha tradotto dal sito d'informazione francese \"Mediapart\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/F_m_25_01_Riboni-su-nucleare.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nCentrale nucleare di Tricastin\r\n\r\nCentrale nucleare di Tricastin_2\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nCi stiamo trovando troppo spesso ultimamente a parlare di violenze che vengono consumate sul luogo di lavoro, vessazioni da parte di responsabili, aggressioni contro chi mette in piedi un pichetto, piuttosto che veri e propri \"incidenti\" mortali, avvenuti in Piemonte come in tutta la penisola. Oggi in Italia si torna a parlare di alternanza scuola/lavoro. Come spessissimo accade in questo paese se ne parla a tragedia avvenuta. Lorenzo Parelli, studente di 18 anni è morto l'ultimo giorno di PCTO (percorsi sull'acquisizione di competenze trasversali e sull'orientamento) schiacciato da una putrella. Come sempre in questi casi mandiamo dai microfoni di radio blackout un forte abbraccio ai cari della vittima e alla comunità che lo piange. E come sempre in questi casi, invitiamo a riflettere e a reagire dioi questi veri e propri attacchi da parte di chi è responsabile della mattanza di lavoratori e da oggi anche di studenti: la classe padronale.\r\n\r\nAppunto parlando di reazioni, per questo terzo approfondimento, abbiamo intervistato Ludovica, studentessa del collettivo OSA di Roma per raccontarci un po' il suo punto di vista su questi percorsi di alternanza scuola lavoro e su come sia lo stato dell'arte sull'opposizione da parte degli studenti organizzati a questi percorsi. Inoltre ci riporterà la testimonianza della repressione ricevuta nell'ultima mobilitazione da loro lanciata dopo la morte di Lorenzo Parelli e rilancerà i prossimi appuntamenti di questo percorso di lotta che da parte del loro collettivo mira alla totale abolizione dei percorsi obbligatori di alternanza scuola/lavoro.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/F_m_25_01_OSA-contro-alternanza-scuola-lavoro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","30 Gennaio 2022","2022-01-30 14:15:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/272209730_933550210867715_5170762317152423856_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 25/01/2022",1643552028,[],[],{"post_content":407},{"matched_tokens":408,"snippet":409,"value":410},[75],"è morto l'ultimo giorno di \u003Cmark>PCTO\u003C/mark> (percorsi sull'acquisizione di competenze trasversali"," \r\n\r\nPer il primo collegamento abbiamo avuto il privilegio di farci trasportatori della viva testimonianza di Peppe, che con gli altri suoi colleghi riders, era a parlarci al telefono, direttamente dagli uffici del Glovo Market. 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Questa volta si è strappata la promessa di una mail ufficiale di risposta sulle questioni poste dai presidianti del Glovo Market, sicuramente solo un piccolo passo di una continua lotta che sta vedendo fermento da vari fronti e contro varie piattoforme delle consegne a domicilio.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/F_m_25_01_Riders-dagli-uffici-del-Glovo-Market.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo affrontato in compagnia del nostro affezionato collaboratore Enrico Riboni, che ha prodotto il testo introduttivo qui di seguito, agli argomenti di cui ci parlerà in questa intervista che ha il suo focus centrale nella scelta da parte di Francia ed Italia di coinvolgere gli investimenti per la transizione ecologica anche su questa nociva forma di energia.\r\n\r\n\"Ma come si è permesso il rappresentate dell’Italia nella Commissione Europea di approvare l’introduzione del nucleare nella “transizione ecologica” (sic). \r\nCome si è permesso il rappresentante di un paese che non ha centrali nucleari e il cui popolo ha votato per due volte un referendum che vieta la costruzione di centrali nucleari sul suo suolo, e anche l’utilizzo di corrente elettrica di origine nucleare, di contraddire la volontà di un popolo. \r\nCome si permette quell’ignorante del ministro alla trasformazione ecologica, Cingolani, di proporre l’introduzione del nucleare, che è probabilmente la cosa più antiecologica (e antidemocratica) che l’essere umano ha potuto creare.\r\nSi parlo bene di antidemocratica perché se la democrazia è governo del popolo, se democrazia è una trasparenza delle scelte politiche e il diritto all’informazione, mai come sulla questione del nucleare questi due elementi della democrazia sono stati violati.\r\nL’esempio della Francia con i suoi 56 reattori e il 85% dell’elettricità prodotta con il nucleare ne sono un esempio edificante.\r\nQuesta scelta economica e di società, (perché di fatto il nucleare ha irrigato tutta la vita di questo paese aldilà del semplice problema energetico) si è fatta e continua a farsi da più di 60 anni senza che una sola volta il parlamento si sia espresso su questa scelta del nucleare.\r\nAltro esempio, se l’estrazione e il trasporto di gas o petrolio hanno provocato disastri ecologici e migliaia di morti, documentati almeno in parte dai media, stranamente nessun incidente di trasporto, a livello mondiale, è stato riportato dai mezzi d’informazione, durante questi oltre 60 anni di attività delle centrali nucleari, come se l’uranio sorgesse direttamente dal sottosuolo delle centrali.\r\nCerto due incidenti prima in Unione Sovietica poi in Giappone che hanno provocato morti sono stati documentati dai media e se ne è parlato per mesi, ma a parte questo il nucleare sembra un mondo di bambole.\r\nDella città decimata nel nord del Niger per l’inquinamento provocato dalla vicina miniera di uranio, ( ciò’ che spiega anche la presenza “umanitaria” senza fine della missione militare francese in quella zona), gestita da una società francese, chi ne ha parlato?\r\nChi ne ha parlato delle decine di morti nei primi anni 60 alla Hag dove nel 1958 fu costruita la prima fabbrica di decontaminazione dell’uranio, sotto statuto militare, che provocò perfino una rivolta della città con tanto di sciopero generale.\r\nChi parla delle decine di morti nel tentativo di mettere in produzione la prima centrale nucleare a Brennilis in Bretagnare che malgrado due tentativi di metterla in produzione e tre anni di lavori di riparazione non ha mai funzionato e fu abbandonata li come una bottiglia vuota al margine del mare, che ha contaminato per chilometri di mare e di territorio, e che la demolizione costa cifre spaventose, mezzo miliardo di euro, dopo due anni di demolizione per togliere semplicemente 10 centimetri di cemento contaminato dalle installazioni della centrale, senza che si incominciasse la demolizione del reattore, come documentato da un rapporto della Corte dei Conti francese.\r\nChi parla delle migliaia di tonnellate d’acqua contaminata al trizio che ogni settimana sono versate nei fiumi francesi e che gli abitanti, a monte di questi 56 reattori nucleari, si bevono ogni giorno come un piccolo veleno. Non c’è poi da sorprendersi che per esempio una città come Avignone, che ha a monte una dozzina di reattori nucleari e una mezza dozzina di fabbriche di condizionamento e di primo trattamento del combustibile nucleare, sia fra le città di Francia con più casi di tumori all’anno.\r\nQuesti non solo alcuni minuscoli esempi di molteplici incidenti taciuti dai media, i due articoli che seguono che riguardano una sola Centrale possono dare l’idea della nocività di un tale sistema.\r\nUn’ultima osservazione a riguardo della dichiarazione di Salvini sul costo dell'elettricità in Francia, se è vero che la bolletta è un po’ meno salata a parità di consumo, va anche detto che nel prezzo dell'elettricità non è inserito il costo di demolizione e decontaminazione delle dette Centrali, che come abbiamo visto sopra è stratosferico ed è pagato dalle imposte al quale per essere onesti andrebbero aggiunti i costi di mantenimento della presenza militare francese in Africa, in difesa delle miniere d’uranio.\"\r\n\r\nOltre all'audio dell'intervista fatta ad Enrico Riboni, vi alleghiamo due articoli che lui stesso ha tradotto dal sito d'informazione francese \"Mediapart\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/F_m_25_01_Riboni-su-nucleare.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nCentrale nucleare di Tricastin\r\n\r\nCentrale nucleare di Tricastin_2\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nCi stiamo trovando troppo spesso ultimamente a parlare di violenze che vengono consumate sul luogo di lavoro, vessazioni da parte di responsabili, aggressioni contro chi mette in piedi un pichetto, piuttosto che veri e propri \"incidenti\" mortali, avvenuti in Piemonte come in tutta la penisola. Oggi in Italia si torna a parlare di alternanza scuola/lavoro. Come spessissimo accade in questo paese se ne parla a tragedia avvenuta. Lorenzo Parelli, studente di 18 anni è morto l'ultimo giorno di \u003Cmark>PCTO\u003C/mark> (percorsi sull'acquisizione di competenze trasversali e sull'orientamento) schiacciato da una putrella. Come sempre in questi casi mandiamo dai microfoni di radio blackout un forte abbraccio ai cari della vittima e alla comunità che lo piange. E come sempre in questi casi, invitiamo a riflettere e a reagire dioi questi veri e propri attacchi da parte di chi è responsabile della mattanza di lavoratori e da oggi anche di studenti: la classe padronale.\r\n\r\nAppunto parlando di reazioni, per questo terzo approfondimento, abbiamo intervistato Ludovica, studentessa del collettivo OSA di Roma per raccontarci un po' il suo punto di vista su questi percorsi di alternanza scuola lavoro e su come sia lo stato dell'arte sull'opposizione da parte degli studenti organizzati a questi percorsi. Inoltre ci riporterà la testimonianza della repressione ricevuta nell'ultima mobilitazione da loro lanciata dopo la morte di Lorenzo Parelli e rilancerà i prossimi appuntamenti di questo percorso di lotta che da parte del loro collettivo mira alla totale abolizione dei percorsi obbligatori di alternanza scuola/lavoro.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/F_m_25_01_OSA-contro-alternanza-scuola-lavoro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[412],{"field":107,"matched_tokens":413,"snippet":409,"value":410},[75],{"best_field_score":147,"best_field_weight":148,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":149,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},6637,{"collection_name":287,"first_q":23,"per_page":40,"q":23},7,["Reactive",419],{},["Set"],["ShallowReactive",422],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$f2JDmK4W-JdcKhCQeuR7hrl_dMHtR7wD5aK3C7sF34F4":-1},true,"/search?query=pcto"]