","Processi No Tav: sentenza del processo \"pecorella\"","post",1400500051,[52,53,54,55],"http://radioblackout.org/tag/marco/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/pecorella/","http://radioblackout.org/tag/sentenza/",[15,17,21,19],{"post_content":58,"post_title":63,"tags":66},{"matched_tokens":59,"snippet":61,"value":62},[60],"Pecorella”","Torino al No Tav soprannominato “\u003Cmark>Pecorella”\u003C/mark> dal 28 febbraio 2012, ovvero","Quattro mesi di pena. È la condanna inflitta dal giudice di Torino al No Tav soprannominato “\u003Cmark>Pecorella”\u003C/mark> dal 28 febbraio 2012, ovvero da quando le telecamere del Corriere della sera lo avevano ripreso mentre apostrofava così un carabiniere durante una protesta contro la Torino-Lione a Chianocco, sullo svincolo autostradale della Torino-Bardonecchia, occupato da centinaia di manifestanti. Erano i giorni immediatamente seguenti lo sgombero della baita in Clarea e della caduta di Luca Abbà dal traliccio. Il reato contestato è ovviamente di oltraggio a pubblico ufficiale, nonostante l'entità modesta dell'insulto.\r\n\r\nIl commento di Marco all'uscita dal tribunale marco_pecorella\r\n\r\n ",{"matched_tokens":64,"snippet":65,"value":65},[21],"Processi No Tav: sentenza del processo \"\u003Cmark>pecorella\u003C/mark>\"",[67,69,71,74],{"matched_tokens":68,"snippet":15},[],{"matched_tokens":70,"snippet":17},[],{"matched_tokens":72,"snippet":73},[21],"\u003Cmark>pecorella\u003C/mark>",{"matched_tokens":75,"snippet":19},[],[77,83,86],{"field":26,"indices":78,"matched_tokens":80,"snippets":82},[79],2,[81],[21],[73],{"field":84,"matched_tokens":85,"snippet":65,"value":65},"post_title",[21],{"field":87,"matched_tokens":88,"snippet":61,"value":62},"post_content",[60],578730123365712000,{"best_field_score":91,"best_field_weight":92,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":38,"score":93,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":38},"1108091339008",13,"578730123365711979",{"document":95,"highlight":110,"highlights":116,"text_match":119,"text_match_info":120},{"cat_link":96,"category":97,"comment_count":38,"id":98,"is_sticky":38,"permalink":99,"post_author":41,"post_content":100,"post_date":101,"post_excerpt":44,"post_id":98,"post_modified":102,"post_thumbnail":103,"post_thumbnail_html":104,"post_title":105,"post_type":49,"sort_by_date":106,"tag_links":107,"tags":109},[35],[37],"13319","http://radioblackout.org/2013/02/caccia-allo-sbirro-tutti-assolti/"," \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nIl 12 febbraio il giudice Pecorella di Bologna ha assolto per insufficienza di prove i quattro compagni accusati di aver creato il sito \"Caccia allo sbirro\", per raccogliere dati sulle forze dell'ordine e i loro abusi.\r\n\r\nAngelo uno degli imputati racconta come nel processo essi si sono trasformati da accusati in accusatori portando avanti dentro e fuori dall'aula una battaglia per il numero identificativo sulle divise, l'introduzione del reato di tortura e lo scioglimento del VII reparto mobile di Bologna, responsabile di innumerevoli abusi tra cui la quasi uccisione dell'ultras del Brescia Paolo Scaroni nel 2005 e il grave ferimento della studentessa bolognese Martina Fabbri nel 2011.\r\n\r\nOggi la mobilitazione prosegue anche attraverso i siti cacciaallosbirro.awardspace.info e www.vigilanzademocratica.org\r\n\r\nAscolta la diretta con Angelo:\r\n\r\ncacciaallosbirro17.2\r\n\r\n \r\n\r\n ","17 Febbraio 2013","2013-02-23 19:35:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/02/finito-adesivo-no7mobile-bologna_large-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"211\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/02/finito-adesivo-no7mobile-bologna_large-300x211.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/02/finito-adesivo-no7mobile-bologna_large-300x211.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/02/finito-adesivo-no7mobile-bologna_large.jpg 480w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","\"Caccia allo sbirro\", tutti assolti",1361114414,[108],"http://radioblackout.org/tag/repressione/",[23],{"post_content":111},{"matched_tokens":112,"snippet":114,"value":115},[113],"Pecorella","Il 12 febbraio il giudice \u003Cmark>Pecorella\u003C/mark> di Bologna ha assolto per"," \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nIl 12 febbraio il 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sapere che aggiungiamo. La lista è in continuo aggiornamento.\r\n\r\n \r\n\r\nBussoleno 18,00 Piazza del mercato\r\n\r\n \r\n\r\nAlessandria 21.00 Piazza del Cavallo fronte stazione ffss assemblea\r\n\r\nAncona 18.00 Stazione\r\n\r\nBari 18.00 piazza Prefettura -concomitante al corteo migranti\r\n\r\nBergamo 18.00 Piazzale Marconi\r\n\r\nBologna 18.00 piazza Maggiore\r\n\r\nBologna 19.00 e 21.00 Facoltà Scienze Politiche Occupata aperitivo e assemblea\r\n\r\nBrescia 18.00 piazza della Loggia\r\n\r\nBrindisi 18.00 piazza Vittoria\r\n\r\nCagliari 19.00 piazza della Repubblica\r\n\r\nCampobasso 18.00 piazza Prefettura\r\n\r\nCasematte (L'Aquila) 19.00 assemblea Notav\r\n\r\nCatania 18.00 piazza Università\r\n\r\nCassino 18.00 (prov. Frosinone) Stazione ferroviaria\r\n\r\nCremona 18.00 assemblea per decidere il da farsi CS Dordoni-Via mantova 7\r\n\r\nEmpoli 18.00 piazza Don Minzoni\r\n\r\nFerrara 18.00 cos Ercole I d'Este\r\n\r\nFirenze 18.00 Ponte al Pino\r\n\r\nGenova 18.00 davanti alla Prefettura - Largo Eros Lanfranco\r\n\r\nLa Spezia 17.30 piazza Europa\r\n\r\nLecce 16.00 assemblea (luogo da confermarsi)\r\n\r\nLivorno 18.00 piazza Grande\r\n\r\nLucca 17.30 Baluardo San Colombano (davanti stazione fs)\r\n\r\nMantova 18.00 assemblea cittadina -LaBoje Spazio Sociale str.Chiesanuova 10\r\n\r\nMessina 16.30 davanti al Comune\r\n\r\nMilano 18.00 Stazione centrale sotto i cartelloni\r\n\r\nModena 18.00 Stazione\r\n\r\nNapoli 18.00 Palazzo Giusso - Università Orientale\r\n\r\nNovara 18.00 piazza Garibaldi piazzale davanti alla stazione\r\n\r\nOrbassano (TO) 18.00 piazza del Comune presidio solidale e informativo\r\n\r\nPadova 17.30 piazza Antenore\r\n\r\nPalermo 17.00 rotonda di via Oreto\r\n\r\nParma 18.00 Stazione ff ss\r\n\r\nPerugia 17.00 piazza Italia davanti la Prefettura\r\n\r\nPistoia 18.00 piazza Gavinana\r\n\r\nPisa 18.00 Logge dei Banchi\r\n\r\nPordenone 17.30 Piazzetta Cavour\r\n\r\nPotenza 18.00 piazza Prefettura presidio\r\n\r\nReggio Calabria 18:00 davanti a Banca Intesa su Corso Garibaldi\r\n\r\nRoma 16.00 assemblea alla Sapienza - Fisica\r\n\r\nSavona 18,00 Corso italia angolo Via Paleocapa\r\n\r\nSalerno 18.00 piazza Portanova\r\n\r\nSaronno (VA) Piazza Libertà presidio e volantinaggio\r\n\r\nSesto Calende 18.00 (VA) piazza Garibaldi davanti al portichetto\r\n\r\nTaranto 18.00 via Anfiteatro davanti la Prefettura\r\n\r\nTorino 17.00 tangenziale ingresso Rivoli (cso Susa) - merenda sinoira!\r\n\r\nTorino 18.00 via Verdi sotto la RAI\r\n\r\nTrento 18.00 piazza Duomo -assemblea cittadina\r\n\r\nTrieste 18.00 piazza Unità sotto palazzo del Comune\r\n\r\nViareggio 17.00 via Battisti 18.00 Torre Matilde\r\n\r\n \r\n\r\nParigi 21.00 Bar LE SAINT-SAUVEUR 11 rue des Panoyaux\r\n\r\n---\r\n\r\n \r\n\r\n-\r\n\r\n \r\n\r\nPer Titti, grande nonna che ora ha la gamba rotta.\r\n\r\nPer Nicoletta, picchiata e umiliata.\r\n\r\nPer Alberto, trascinato via a forza.\r\n\r\nPer Marco, criminalizzato perchè dà della pecorella a un poliziotto, salutandolo con un ‘Alla fine ti voglio bene’.\r\n\r\nPer Ermelinda, in ospedale con la testa aperta dai manganelli di manganelli.\r\n\r\nPer i gestori dei locali che hanno vetri rotti che nessuno ripagherà.\r\n\r\nPer tutti e tutte quelli e quelle che queste notte sono contusi, feriti.\r\n\r\nPer Luca, ancora bloccato nel letto di un ospedale.\r\n\r\nPer i nostri compagni in carcere, per chi ancora è rinchiuso in casa o nella propria città.\r\n\r\nPer i nostri amministratori che stanno mettendo il loro tempo, la loro capacità e i loro corpi\r\n\r\nPer i nostri padri e madri, per i nostri figl e nipoti.","1 Marzo 2012","2012-03-03 14:41:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/notav-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"287\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/notav-287x300.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","No Tav: 1° marzo, blocchiamo tutto!",1330604491,[141],"http://radioblackout.org/tag/notav-forzaluca/",[25],{"post_content":144},{"matched_tokens":145,"snippet":146,"value":147},[21],"Marco, criminalizzato perchè dà della \u003Cmark>pecorella\u003C/mark> a un poliziotto, salutandolo con"," \r\n\r\nA partire dalle 18, blocchiamo tutto in solidarietà alla lotta No-Tav.\r\n\r\nEcco gli appuntamenti, se organizzi qualcosa faccelo sapere che aggiungiamo. 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La super commissione nominata la scorsa settimana dal papa si è limitata a prendere atto della decisione dei due uomini ai vertici operativi della banca. Cipriani è da tempo nel mirino della procura di Roma insieme all'ex presidente Ettore Gotti Tedeschi per la vicenda dei 23 milioni di euro sequestrati per sospetta violazione delle norme anti-riciclaggio.\r\nLe dimissioni erano nell’aria sin dall’arresto del vescovo di Salerno, Nunzio Scarano dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa).\r\nScarano e i suoi due complici, il broker finanziario Giovanni Carenzio e l’ex sottufficiale dei carabinieri Giovanni Maria Zito, che, all’epoca dei fatti nel luglio 2012, era distaccato agli 007 dell’Aisi, sono finiti in carcere il 28 giugno. Il vescovo è accusato corruzione e di calunnia per il tentativo, naufragato, di far rientrare in Italia 20 milioni di euro, sospettati di essere frutto di un’evasione fiscale degli armatori d’Amico.\r\nNemmeno due giorni prima papa Bergoglio aveva commissariato lo IOR, l’Istituto per le Opere di Religione, la banca di Dio, con sede nel Torrione di San Nicolò.\r\nBergoglio con una mossa la cui tempestività lascia pochi dubbi, ha istituito la Pontificia commissione referente sull'Istituto per le Opere Religiose. A capo del nuovo organismo il cardinale salesiano Renato Farina. La dicitura ufficiale con la quale viene designata la commissione è realizzare «una migliore armonizzazione del medesimo con la missione della Chiesa universale e della Sede Apostolica, nel contesto più generale delle riforme che sia opportuno realizzare da parte delle Istituzioni che danno ausilio alla Sede Apostolica».\r\nLo IOR ha già un organismo di controllo e la mossa di Bergoglio, due giorni prima dell’arresto del vescovo di Salerno, la cui iscrizione nel registro degli indagati risale però all’inizio di giugno, va decodificata al di là della spessa cappa di fumo sparsa nella narrazione della maggior parte dei media.\r\nAnarres ne ha parlato con il proprio vaticanista di riferimento, Paolo Iervese.\r\nAscolta la diretta\r\n2013 06 28 iervese ior\r\n\r\nVale la pena fare un passo indietro per meglio capire la durissima battaglia di potere che si sta giocando da oltre un anno tra le mura vaticane. La violenza dello scontro è tale da bucare la coltre di riservatezza con cui la chiesa cattolica copre i propri affari.\r\nTutto comincia con le dimissioni di Ettore Gotti Tedeschi, il banchiere che papa Ratzinger mise a capo dello IOR, per dare una ripulita all’immagine dell’Istituto, nell’auspicio che potesse entrare nel novero delle banche per bene. In quel periodo la banca di Dio era già nel mirino della magistratura.\r\nLe dimissioni di Gotti Tedeschi vennero imposte dal potentissimo segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone, che con questa mossa si mise in contrapposizione con lo stesso Ratzinger, che pure l’aveva voluto in un ruolo cruciale, come quello di ministro degli esteri vaticano.\r\nPer lunghi mesi l’incarico rimase vacante. A fine anno Benedetto XIV annunciò le proprie clamorose dimissioni. Ufficialmente il papa teologo, il papa curiale per eccellenza, il papa che aveva costruito passo dopo passo la propria carriera, si dimette perché anziano e stanco. Una dichiarazione che rasenta l’eresia, perché dal trono di Pietro si scende solo per salire in paradiso, perché la sofferenza, la malattia, la vecchiaia sono parte del ruolo. Il suo predecessore l’aveva recitato oltre la propria stessa coscienza, come martirio voluto, via crucis, dove ogni stazione è su un percorso obbligato.\r\nRatzinger no. Segno, che persino i vaticanisti più allineati hanno colto, che temeva di non farcela a vincere la battaglia, rischiando di vedere il proprio pontificato travolto dagli scandali. Tra pedofilia e truffe l’immagine della chiesa cattolica ne usciva decisamente appannata.\r\nRatzinger si ritira per consentire l’elezione di qualcuno in grado di battere Bertone, senza tuttavia scalfire gli equilibri da lui costruiti con paziente ferocia.\r\nBertone non molla la presa e contrattacca. A pochi giorni dall’elezione del nuovo papa, contro ogni consuetudine che prevede che ogni carica si azzeri dopo la fine di un papato, promuove l’elezione del nuovo presidente dello IOR, Ernst von Freyberg.\r\nOccorreva che tutto cambiasse, perché ogni cosa restasse al proprio posto.\r\nBergoglio era l’uomo giusto, il gesuita che si fa Francesco per meglio azzannare l’agnello. Messe a tacere senza troppi problemi le voci che raccontavano delle sue collusioni con la dittatura di Jorge Videla, tra autobus, mense, appartamenti fuori dalle stanze vaticane, qualche oculato accenno ai poveri, Bergoglio, l’uomo venuto dalla fine del mondo per dare una ripulita alla curia, incarna in modo perfetto il ruolo.\r\nIn tre mesi di pontificato Bergoglio non ha mai ricevuto Ernst von Freyberg, che si lega a filo doppio con Cipriani, il direttore dimessosi oggi.\r\nJeff Lena, l'avvocato californiano diventato in questi anni l'uomo-chiave e l'eminenza grigia dell'Istituto, ha rotto da circa due mesi con Freyberg. Secondo il Corriere della Sera “negli ultimi tempi Lena, che nella lotta per silurare Ettore Gotti Tedeschi si era mosso in tandem con il board dello Ior e con lo stesso Cipriani, quasi rimpianga gli scontri col banchiere piacentino sloggiato in malo modo dal vertice poco più di un anno fa.\r\nAllora si disse che le accuse di Gotti Tedeschi contro il tentativo della Segreteria di Stato e della struttura dell'Istituto di annacquare le norme sul riciclaggio erano infondate; e che il banchiere col pallino della demografia era stato mandato via perché non conosceva lo Ior e non lo difendeva”\r\nIn realtà persino il timido tentativo di ripulitura dell’immagine di Gotti Tedeschi non aveva retto di fronte ai grandi interessi gestiti dallo IOR.\r\nOggi Bergoglio ha l’occasione di portare a termine l’operazione gattopardesca voluta dal papa emerito.\r\nBergoglio potrà approfittare dello scandalo presente e di quelli che da qui a poco potrebbero seguire la conclusione di alcune inchieste che la magistratura italiana da qualche anno porta avanti contro lo IOR, per rinnovare la curia romana, facendo passare anni di malaffare, corruzione, riciclaggio, come l’errore di qualche pecorella smarrita.\r\nIn realtà la “pulizia” della curia che Bergoglio da tempo annuncia, con attacchi plateali quanto di facciata contro lo IOR, servirà a mascherare ulteriormente i fatti: il Vaticano si regge strutturalmente sul potere della finanza quanto su quello della propaganda e come tutti gli stati utilizza i mezzi più spregiudicati per propagare il proprio potere.","2 Luglio 2013","2018-10-17 22:59:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/06/viaisoldi-200x110.jpg","Due papi e una banca","podcast",1372734375,[188,189,190,191],"http://radioblackout.org/tag/arresto/","http://radioblackout.org/tag/banca-vaticana/","http://radioblackout.org/tag/chiesa-cattolica/","http://radioblackout.org/tag/ior/",[167,169,171,165],{"post_content":194},{"matched_tokens":195,"snippet":196,"value":197},[21],"riciclaggio, come l’errore di qualche \u003Cmark>pecorella\u003C/mark> smarrita.\r\nIn realtà la “pulizia”","Nella serata del primo luglio è stata diffusa la notizia delle dimissioni del direttore generale dello IOR Cipriani e del suo vice Lulli.\r\nLe dimissioni sono state accettate dalla Commissione cardinalizia di vigilanza e dal board laico di sovrintendenza, il cui presidente Ernst Von Freyberg ha assunto le funzioni di direttore generale \"ad interim\", con effetto immediato. La super commissione nominata la scorsa settimana dal papa si è limitata a prendere atto della decisione dei due uomini ai vertici operativi della banca. Cipriani è da tempo nel mirino della procura di Roma insieme all'ex presidente Ettore Gotti Tedeschi per la vicenda dei 23 milioni di euro sequestrati per sospetta violazione delle norme anti-riciclaggio.\r\nLe dimissioni erano nell’aria sin dall’arresto del vescovo di Salerno, Nunzio Scarano dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa).\r\nScarano e i suoi due complici, il broker finanziario Giovanni Carenzio e l’ex sottufficiale dei carabinieri Giovanni Maria Zito, che, all’epoca dei fatti nel luglio 2012, era distaccato agli 007 dell’Aisi, sono finiti in carcere il 28 giugno. Il vescovo è accusato corruzione e di calunnia per il tentativo, naufragato, di far rientrare in Italia 20 milioni di euro, sospettati di essere frutto di un’evasione fiscale degli armatori d’Amico.\r\nNemmeno due giorni prima papa Bergoglio aveva commissariato lo IOR, l’Istituto per le Opere di Religione, la banca di Dio, con sede nel Torrione di San Nicolò.\r\nBergoglio con una mossa la cui tempestività lascia pochi dubbi, ha istituito la Pontificia commissione referente sull'Istituto per le Opere Religiose. A capo del nuovo organismo il cardinale salesiano Renato Farina. La dicitura ufficiale con la quale viene designata la commissione è realizzare «una migliore armonizzazione del medesimo con la missione della Chiesa universale e della Sede Apostolica, nel contesto più generale delle riforme che sia opportuno realizzare da parte delle Istituzioni che danno ausilio alla Sede Apostolica».\r\nLo IOR ha già un organismo di controllo e la mossa di Bergoglio, due giorni prima dell’arresto del vescovo di Salerno, la cui iscrizione nel registro degli indagati risale però all’inizio di giugno, va decodificata al di là della spessa cappa di fumo sparsa nella narrazione della maggior parte dei media.\r\nAnarres ne ha parlato con il proprio vaticanista di riferimento, Paolo Iervese.\r\nAscolta la diretta\r\n2013 06 28 iervese ior\r\n\r\nVale la pena fare un passo indietro per meglio capire la durissima battaglia di potere che si sta giocando da oltre un anno tra le mura vaticane. La violenza dello scontro è tale da bucare la coltre di riservatezza con cui la chiesa cattolica copre i propri affari.\r\nTutto comincia con le dimissioni di Ettore Gotti Tedeschi, il banchiere che papa Ratzinger mise a capo dello IOR, per dare una ripulita all’immagine dell’Istituto, nell’auspicio che potesse entrare nel novero delle banche per bene. In quel periodo la banca di Dio era già nel mirino della magistratura.\r\nLe dimissioni di Gotti Tedeschi vennero imposte dal potentissimo segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone, che con questa mossa si mise in contrapposizione con lo stesso Ratzinger, che pure l’aveva voluto in un ruolo cruciale, come quello di ministro degli esteri vaticano.\r\nPer lunghi mesi l’incarico rimase vacante. A fine anno Benedetto XIV annunciò le proprie clamorose dimissioni. Ufficialmente il papa teologo, il papa curiale per eccellenza, il papa che aveva costruito passo dopo passo la propria carriera, si dimette perché anziano e stanco. Una dichiarazione che rasenta l’eresia, perché dal trono di Pietro si scende solo per salire in paradiso, perché la sofferenza, la malattia, la vecchiaia sono parte del ruolo. Il suo predecessore l’aveva recitato oltre la propria stessa coscienza, come martirio voluto, via crucis, dove ogni stazione è su un percorso obbligato.\r\nRatzinger no. Segno, che persino i vaticanisti più allineati hanno colto, che temeva di non farcela a vincere la battaglia, rischiando di vedere il proprio pontificato travolto dagli scandali. Tra pedofilia e truffe l’immagine della chiesa cattolica ne usciva decisamente appannata.\r\nRatzinger si ritira per consentire l’elezione di qualcuno in grado di battere Bertone, senza tuttavia scalfire gli equilibri da lui costruiti con paziente ferocia.\r\nBertone non molla la presa e contrattacca. A pochi giorni dall’elezione del nuovo papa, contro ogni consuetudine che prevede che ogni carica si azzeri dopo la fine di un papato, promuove l’elezione del nuovo presidente dello IOR, Ernst von Freyberg.\r\nOccorreva che tutto cambiasse, perché ogni cosa restasse al proprio posto.\r\nBergoglio era l’uomo giusto, il gesuita che si fa Francesco per meglio azzannare l’agnello. Messe a tacere senza troppi problemi le voci che raccontavano delle sue collusioni con la dittatura di Jorge Videla, tra autobus, mense, appartamenti fuori dalle stanze vaticane, qualche oculato accenno ai poveri, Bergoglio, l’uomo venuto dalla fine del mondo per dare una ripulita alla curia, incarna in modo perfetto il ruolo.\r\nIn tre mesi di pontificato Bergoglio non ha mai ricevuto Ernst von Freyberg, che si lega a filo doppio con Cipriani, il direttore dimessosi oggi.\r\nJeff Lena, l'avvocato californiano diventato in questi anni l'uomo-chiave e l'eminenza grigia dell'Istituto, ha rotto da circa due mesi con Freyberg. Secondo il Corriere della Sera “negli ultimi tempi Lena, che nella lotta per silurare Ettore Gotti Tedeschi si era mosso in tandem con il board dello Ior e con lo stesso Cipriani, quasi rimpianga gli scontri col banchiere piacentino sloggiato in malo modo dal vertice poco più di un anno fa.\r\nAllora si disse che le accuse di Gotti Tedeschi contro il tentativo della Segreteria di Stato e della struttura dell'Istituto di annacquare le norme sul riciclaggio erano infondate; e che il banchiere col pallino della demografia era stato mandato via perché non conosceva lo Ior e non lo difendeva”\r\nIn realtà persino il timido tentativo di ripulitura dell’immagine di Gotti Tedeschi non aveva retto di fronte ai grandi interessi gestiti dallo IOR.\r\nOggi Bergoglio ha l’occasione di portare a termine l’operazione gattopardesca voluta dal papa emerito.\r\nBergoglio potrà approfittare dello scandalo presente e di quelli che da qui a poco potrebbero seguire la conclusione di alcune inchieste che la magistratura italiana da qualche anno porta avanti contro lo IOR, per rinnovare la curia romana, facendo passare anni di malaffare, corruzione, riciclaggio, come l’errore di qualche \u003Cmark>pecorella\u003C/mark> smarrita.\r\nIn realtà la “pulizia” della curia che Bergoglio da tempo annuncia, con attacchi plateali quanto di facciata contro lo IOR, servirà a mascherare ulteriormente i fatti: il Vaticano si regge strutturalmente sul potere della finanza quanto su quello della propaganda e come tutti gli stati utilizza i mezzi più spregiudicati per propagare il proprio potere.",[199],{"field":87,"matched_tokens":200,"snippet":196,"value":197},[21],{"best_field_score":121,"best_field_weight":122,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":38,"score":123,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":38},6637,{"collection_name":185,"first_q":21,"per_page":29,"q":21},["Reactive",205],{},["Set"],["ShallowReactive",208],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fC6L_2CVtdRJSWFm3wDGfOiwZziNXcaDkMDSvQGjYUGA":-1},true,"/search?query=pecorella"]