","BERGOGLIO IL FALSO RIFORMATORE CHE RIEMPIE IL VUOTO DI UNA SINISTRA ALLO SBANDO.","post",1745867501,[58,59,60,61],"http://radioblackout.org/tag/clericalismo/","http://radioblackout.org/tag/jorge-bergoglio/","http://radioblackout.org/tag/papa-francesco/","http://radioblackout.org/tag/sinistra/",[63,64,65,66],"CLERICALISMO","jorge bergoglio","papa francesco","sinistra",{"post_content":68},{"matched_tokens":69,"snippet":71,"value":72},[70],"pedofilia","cruciale relativamente al fenomeno della \u003Cmark>pedofilia\u003C/mark> ecclesiastica), il tema delle persone","Papa Francesco è stato definito un papa che ha rivoluzionato la Chiesa cattolica ma poi nel concreto delle azioni e delle decisioni non ha mutato di una virgola la posizione della chiesa su le grandi questioni come la condizione delle donne, quella degli omosessuali, i meccanismi di governo della chiesa, i nodi della morale. Su ciascuno di questi temi il papa ha mantenuto la chiesa in una posizione di totale immobilità . L’infatuazione di certa sinistra verso il papa si spiega con l’enfatizzazione di certe posizioni di Bergoglio su poveri, migranti, guerra, ambiente –peraltro in perfetta continuità con la dottrina sociale della Chiesa, – mentre i suoi fan di sinistra hanno sistematicamente minimizzato le posizioni di Francesco su tutta una serie di altri temi quali il ruolo delle donne nella Chiesa, la questione del celibato e della formazione dei preti nei seminari (che riveste un ruolo cruciale relativamente al fenomeno della \u003Cmark>pedofilia\u003C/mark> ecclesiastica), il tema delle persone LGBT , ha definito l'aborto un omicidio e chi lo esegue un sicario ,un papa su questi temi estremamente conservatore . La deriva di certa sinistra che ha perso i suoi riferimenti ideologici la conduce ad aggrapparsi alla tonaca del papa subendo l'egemonia del potere ecclesiastico e rivelando il vuoto ideologico e la carenza di strumenti analitici .\r\nLo scrittore spagnolo Javier Cercas si è chiesto se Bergoglio sia stato «alla fine un papa di sinistra o di destra». La sua risposta è stata che «la cosa più giusta sarebbe dire che Francesco è un radicale del Vangelo che dà priorità assoluta ai poveri. Negli anni Sessanta e Settanta, in piena effervescenza rivoluzionaria, in Argentina lo si considerava un conservatore (o perfino un uomo di estrema destra), mentre oggi, in pieno riflusso rivoluzionario, in Occidente lo si ritiene un uomo di sinistra (o perfino un comunista)».Bergoglio ha fatto il papa e svolto un ruolo di continimento rispetto alla perdita di consensi della chiesa nel mondo . In quanto latinoamericano ,oltre alle ombre sui suoi rapporti con la giunta Videla , è centrale il confronto con la teologia della liberazione . Francesco auspicava una teologia della liberazione senza marxismo, in lui non ci sono richiami alla lotta di classe, alla teoria della dipendenza, al peccato strutturale e sociale. La sua è una lettura meramente evangelica ,la Chiesa dopo la caduta del muro ha dimenticato la dottrina sociale, la stessa che il Papa oggi ha riproposto e che tanta reazione provoca in un mondo cattolico abituato, da sempre, a magnificare una teologia del benessere materiale e la connivenza con i potenti.\r\n\r\nNe parliamo con Marco Marzano , professore ordinario di sociologia all'Università di Bergamo. 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La MARCHA FEDERAL DEL ORGULLO ANTIFASCISTA ANTIRRACISTA LGTBIQNB+ non è stata soltanto un'occasione di festa, bensì la dimostrazione che contro la politica del presidente argentino Milei si inaugura una stagione di lotta.\r\n\r\nNonostante sia al governo da solo un anno, gli attacchi del governo alle donne, alle soggettività LGBTQIA+ e a qualunque soggetto non conforme alla norma eterocispatriarcale, hanno già comportato effetti molto gravi. Il ministero delle donne, di genere e delle differenze sessuali è stato chiuso. Stessa sorte è toccata all'INADI, ente nazionale contro discriminazioni, xenofobia e razzismo. Le misure di contrasto alla violenza di genere sono state decimate, tra esse anche il centralino telefonico per accompagnare le donne che denunciano.\r\n\r\nIl governo ha inoltre operato drastici tagli nei settori della riproduzione sociale, in primis nella salute e nell'educazione. Ha reso improrogabili una miriade di contratti precari. Oggi in Argentina metà della popolazione è nella fascia di povertà e a farne le spese sono soprattutto le donne, le persone della comunità, minori e soggetti vulnerabili.\r\n\r\nA tutto questo, si accompagna una propaganda di odio e menzogna reiterata, nella quale Milei afferma che omosessualità e pedofilia siano la stessa cosa, che non esistono femminicidi (a fronte di un femminicidio ogni 20h), che il patriarcato è solo una menzogna per negare che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge (ma, guardacaso, la maggior parte sono sempre più poveri).\r\n\r\nTutto questo ce lo racconta ai microfoni Pato, compagna di Luján:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Pato-Argentina.mp3\"][/audio]","5 Febbraio 2025","","2025-02-05 19:33:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Marcha-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Marcha-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Marcha-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Marcha-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Marcha-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Marcha.jpg 1140w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Todxs a la calle contra el odio! 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La mossa di Erdogan è volta a legittimare la violenza strutturale che fa della famiglia il luogo di riproduzione dell'oppressione sociale, garantendone la stabilità, e si allinea con la strategia delle destre radicali europee. Per quanto infatti la Convenzione di Istanbul non sia e non possa essere la soluzione definitiva al fatto sociale della violenza maschile, essa è diventata il simbolo della guerra simbolica e politica mossa dal blocco transnazionale e ultraconservatore che sta muovendo attacco alle libertà di donne e persone lgbtq+.\r\n\r\nIn sintonia con Erdogan e il suo governo, il 30 marzo anche il parlamento polacco ha votato per ritirare l’adesione alla Convenzione e dare avvio all’iter di scrittura di una nuova carta, basata sui “diritti della famiglia” e istituente il concetto di “delitti contro la famiglia”. La carta in questione dovrebbe inoltre essere proposta anche a Ungheria, Bulgaria, Slovacchia e Repubblica Ceca, paesi in cui la convenzione di Istanbul è stata recentemente rifiutata o mai ratificata. In questo scenario prendono scena le più recenti azioni del primo ministro ungherese Orban, che ha attirato l’attenzione internazionale per l’approvazione di una legge che associa omosessualità, pornografia e pedofilia, in aggiunta al fatto di essersi attribuito pieni poteri senza limiti temporali sotto la pretesa della lotta alla pandemia. Mentre i leader dell’Europa occidentale recitano il ruolo prestabilito dello scandalo collettivo, i restanti Paesi di Visegrad, in particolare la Polonia, garantiscono a Orban di ostacolare l’unanimità necessaria all’Unione Europea per colpire l’Ungheria con sanzioni comunitarie.\r\n\r\nSi rende urgente ricostruire le alleanze ideologiche e materiali che dalle aule parlamentari ai movimenti di estrema destra e ultracattolici sorreggono la rete internazionale che coordina questi contrattacchi alle libertà conquistate attraverso le lotte da donne, persone lgbtq+ e migranti. Tutto ciò senza cadere nel tranello, tanto caro alle forze neoliberiste da destra a sinistra, della contrapposizione tra un Occidente progressista e baluardo dei diritti, da una parte, e l'arretratezza culturale di chi sta ai margini della fortezza europea, dall’altra.\r\nNe abbiamo parlato con Paola Rudan, di Non Una di Meno Bologna e Connessioni Precarie, che ci ha raccontato dell'incessante attività di piazza portata avanti in questi territori dai movimenti femministi, per la libertà di movimento e sessuale, a partire dall'appello della rete EAST (Essential Autonomous Struggles Transnational) per una mobilitazione transnazionale il prossimo 1 luglio.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/diretta-paola-rudan.mp3\"][/audio]","25 Giugno 2021","2021-06-25 15:35:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/Convenzione-Istanbul-1-768x432-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/Convenzione-Istanbul-1-768x432-1-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/Convenzione-Istanbul-1-768x432-1-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/Convenzione-Istanbul-1-768x432-1.jpg 768w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Molteplici attacchi alla Convenzione di Istanbul: la risposta del movimento femminista transnazionale",1624635320,[132,133,134,135,136,137,138,102,139,140],"http://radioblackout.org/tag/aborto/","http://radioblackout.org/tag/convenzione-di-istanbul/","http://radioblackout.org/tag/erdogan/","http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/non-una-di-meno/","http://radioblackout.org/tag/orban/","http://radioblackout.org/tag/polonia/","http://radioblackout.org/tag/turchia/","http://radioblackout.org/tag/ungheria/",[142,29,143,47,144,145,12,14,146,147],"aborto","Erdogan","non una di meno","Orban","Turchia","Ungheria",{"post_content":149},{"matched_tokens":150,"snippet":151,"value":152},[70],"che associa omosessualità, pornografia e \u003Cmark>pedofilia\u003C/mark>, in aggiunta al fatto di","Mentre in Italia impera il dibattito sul ddl Zan e le ingerenza della Chiesa Cattolica nell’attività legislativa italiana, il 20 marzo Erdogan ha ritirato con un decreto esecutivo l’adesione della Turchia alla Convenzione di Istanbul, trattato internazionale nato in seno al Consiglio d’Europa per promuovere la prevenzione e la lotta contro la violenza di genere e domestica ed entrato in vigore nel 2014. 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Le notizie che filtrano dall’ospedale dove, da dieci giorni, è in terapia intensiva, dicono che a tratti sia ancora cosciente. La situazione però precipita rapidamente verso il peggio. Per sua volontà è stata interrotta la somministrazione di un antibiotico, nonostante sia probabilmente in corso un’infezione. I suoi livelli di potassio hanno avuto un calo secco e preoccupante nelle ultime ore. I medici, nonostante due ingiunzioni della magistratura, per ora si attengono alla volontà di Dimitri, che ha anche firmato una carta, consegnata al proprio avvocato, in cui rifiuta la rianimazione in caso di collasso.\r\nKoufontinas si batte contro la riforma carceraria del governo Mitsotakis e per il trasferimento in un altro carcere. La riforma prevede che chi è condannato per terrorismo non possa stare in una prigione rurale, ma debba essere rinchiuso nel carcere da cui proveniva. Dimitri avrebbe dovuto essere trasferito nella prigione ateniese di Koridallos, ma invece è finito a Domokos, una struttura di massima sicurezza. Per questa ragione l’8 gennaio ha deciso per questa estrema forma di lotta.\r\nNegli ultimi giorni, dopo un lungo silenzio, anche i media main stream si stanno occupando della vicenda, che comincia a mettere in imbarazzo il governo. L’esecutivo prova a trarsi d’impaccio accusando l’avvocata di Koufontinas, Ioanna Curtovic, di non aver fatto tutte le mosse legali necessarie al trasferimento del suo assistito. Si tratta di una calunnia, perché l’avvocata si è battuta strenuamente di fronte ad un’imponente barricata di carta eretta dall’amministrazione penitenziaria.\r\nIl governo è a caccia di un alibi, per una situazione che gli è ormai sfuggita di mano, sia che Dimitri viva, sia che muoia. In ogni caso sarà una sconfitta per Mitsotakis e i suoi. Da qualche giorno il governo, attraversato anche da un forte scandalo per una vicenda di pedofilia, appare spaccato in due tra falchi e moderati.\r\nA sorpresa si è dimesso il portavoce del governo Cristos Tarantinis.\r\nLe esili politiche sanitarie di una compagine governativa che ha diretto la spesa quasi esclusivamente sul comparto sicurezza stanno mettendo seriamente in difficoltà Mitsotakis, che si trova a fronteggiare una crescita inarrestabile di contagi senza aver messo in campo le risorse necessarie a fronteggiarle. Le terapie intensive dell’Attica sono ormai sature e la gente muore senza cure.\r\nNelle prossime ore il governo dovrà scegliere se far vivere o far morire Koufontinas, se disinnescare la bomba sociale della sua morte, o scatenare la repressione più dura contro la prevedibile ondata di dure proteste che seguirebbero la notizia della sua fine.\r\nUn documento interno alla polizia filtrato in queste ore prevede un allarme rosso per fronteggiare le reazioni alla morte di Dimitri Koufondinas. Pare che verrebbero utilizzati droni che sorveglierebbero le zone calde della capitale, per prevenire proteste ed azioni.\r\nSabato il corteo per Koufondinas era di circa quattromila persone.\r\nIeri un corteo di oltre ottomila persone ha attraversato il centro della capitale ellenica, partendo da Syntagma, la piazza di fronte al parlamento, per arrivare ad Omonia. Lo spezzone autodifeso, aperto dallo striscione con la scritta “sono nato il 17 novembre” ha deviato per Exarchia, dove si è tenuta un’assemblea, dove è stato deciso che ogni giorno alle 18 ci sarà manifestazione in sostegno al prigioniero morente e alla sua lotta.\r\nManifestazioni importanti anche a Patrasso, Volos, Larissa e Iraklion sull’isola di Creta, dove ci sono stati scontri tra manifestanti e polizia.\r\nAbbiamo fatto il punto sulla situazione con Gabrio, un redattore di Balckout che si trova ad Atene.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/2021-03-02-gabrio-atene.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","2 Marzo 2021","2021-03-02 20:30:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/atene-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/atene-300x200.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/atene-300x200.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/atene.jpeg 720w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Atene. 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Lo spezzone autodifeso, aperto dallo striscione con la scritta “sono nato il 17 novembre” ha deviato per Exarchia, dove si è tenuta un’assemblea, dove è stato deciso che ogni giorno alle 18 ci sarà manifestazione in sostegno al prigioniero morente e alla sua lotta.\r\nManifestazioni importanti anche a Patrasso, Volos, Larissa e Iraklion sull’isola di Creta, dove ci sono stati scontri tra manifestanti e polizia.\r\nAbbiamo fatto il punto sulla situazione con Gabrio, un redattore di Balckout che si trova ad Atene.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/2021-03-02-gabrio-atene.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[198],{"field":75,"matched_tokens":199,"snippet":195,"value":196},[70],{"best_field_score":79,"best_field_weight":80,"fields_matched":16,"num_tokens_dropped":44,"score":81,"tokens_matched":16,"typo_prefix_score":44},{"document":202,"highlight":223,"highlights":228,"text_match":77,"text_match_info":231},{"cat_link":203,"category":204,"comment_count":44,"id":205,"is_sticky":44,"permalink":206,"post_author":47,"post_content":207,"post_date":208,"post_excerpt":90,"post_id":205,"post_modified":209,"post_thumbnail":210,"post_thumbnail_html":211,"post_title":212,"post_type":55,"sort_by_date":213,"tag_links":214,"tags":220},[41],[43],"63639","http://radioblackout.org/2020/10/polonia-omotransfobia-di-stato/","Sabato 10 ottobre a Torino\r\npresidio “Frocizziamo il consolato polacco!”\r\nAppuntamento alle ore 16 in piazza Carducci – il consolato è a due passi in via Madama Cristina 142.\r\n\r\nIn Polonia, la condizione delle persone LGBTQ+ ha subito un netto peggioramento negli ultimi mesi.\r\nLa precedente campagna elettorale aveva individuato negli immigrati le persone su cui far convergere l’odio e costruire una solida base elettorale. Per le elezioni di luglio il registro è cambiato.\r\nIl partito di destra radicale PiS (Law and Justice) ed il suo candidato alle presidenziali Duda hanno puntato buona parte della propria campagna sulla lotta alla cosiddetta \"ideologia LGBT\", \"la piaga arcobaleno\", alimentando lo stigma verso le persone non etero-cis, in un moltiplicarsi di episodi di discriminazione, minacce e violenza.\r\nL’utilizzo della nozione di ideologia LGBTQ+ è un abile paravento per tentare di evitare le sanzioni dell’Unione Europea, con uno slalom lessicale che consente di evitare sanzioni.\r\n\r\nNegli ultimi anni, l’incitamento all’odio omofobico e transfobico è diventato una risorsa politica standard in un paese che ha ottenuto il vergognoso status di stato più omofobo nell’Unione europea. Le/i/* queer sono diventat* il nemico pubblico numero uno in Polonia.\r\nLa chiesa cattolica, già pesantemente omofoba, si è a sua volta lanciata in una campagna contro “l’ideologia LGBTQ+”, per distogliere l’attenzione dall’emergere di numerosi casi di pedofilia tra il clero polacco. Nell’agosto 2018, l’arcivescovo di Cracovia, Marek Jędraszewski, ha pubblicamente denunciato la “peste arcobaleno che affliggebbe il paese.\r\nIn una situazione di pesante crisi sociale le persone fuori dalla norma eteropatriarcale diventano il perfetto capro espiatorio. Questa situazione ci riporta alla campagna promossa da Gomulka nel 1968 contro gli ebrei. Anche Gomulka, per evitare l’accusa di antisemitismo parlò di “ideologia sionista”. Le conseguenze pratiche furono licenziamenti ed esclusioni dalla vita pubblica di numerosi ebrei.\r\nIl PiS ha puntato su “dio, patria, famiglia”, descrivendo la comunità LGBTQ+ come una minaccia imminente e straniera verso i valori familiari tradizionali polacchi. Il pericolo che viene da fuori, non è solo rappresentato dagli immigrati esterni, ma dai nemici interni, che per la loro “ideologia” rischiano di far crollare la piramide patriarcale, nazionalista, cattolica.\r\nLe persone LGBTQ* vengono rappresentate come traditrici della tradizione del paese, gente che si è volontariamente estraniata dal proprio humus. Di qui la negazione di ogni forma di visibilità pubblica, la persecuzione nei posti di lavoro e nelle scuole, l’isolamento di chi è fuori norma.\r\nPrima che il PiS (Law and Justice) salisse al potere, il governo centrista-liberale di Civil Platform si è concentrato sul mantenimento dello status quo per il bene delle riforme neoliberiste, senza contestare l’egemonia della Chiesa cattolica, il tradizionalismo familiare, la misoginia, l’omofobia e la transfobia e fornendo un terreno fertile per la radicalizzazione nazionalista.\r\nNei piccoli centri per una persona non etero-cis vivere liberamente può essere molto difficile e pericoloso.\r\nOltre allo stato #nazionalista e alla Chiesa cattolica, una rete di organizzazioni non governative ultraconservatrici ha un ruolo centrale nell’orchestrare attacchi contro la comunità LGBTQ in Polonia. Le accuse contro Margo sono state presentate dalla Fundacja PRO Prawo do życia (Fondazione PRO per il diritto alla vita), un gruppo attivo nella campagna contro l’aborto. Recentemente, un ente fondamentalista GONGO (organizzazione non governativa organizzata dal governo) si è reso responsabile della redazione di un disegno di legge intitolato “Stop Pedophilia Act” che proponeva di criminalizzare qualsiasi forma di educazione sessuale (una materia praticamente inesistente nelle scuole polacche). Nella loro campagna di raccolta firme per progetto di legge popolare, che non ha nulla a che fare con la lotta alla pedofilia, la Fondazione ha inviato furgoni coperti di slogan omofobi e armati di altoparlanti.\r\nI furgoni percorrono diverse città polacche e diffondono messaggi d’odio e falsi sull’omosessualità. Quest’incitamento all’odio, è passato senza alcuna conseguenza legale per i fascisti che lo hanno promosso.\r\nIl 27 giugno, uno di questi “homopho-bus”, come hanno iniziato a chiamarli gli attivisti, si è fermato di fronte allo squat di Varsavia “Syrena”, con la chiara intenzione di disturbare un raduno che si stava svolgendo lì. In risposta a questa provocazione, diversi attivisti hanno prima cercato di scacciarli, e alla fine hanno verniciato a spruzzo l’auto e tagliato le gomme. Dall’arresto di Margo, i membri della Fondazione si riuniscono regolarmente davanti a “Syrena” con i loro striscioni omofobi e rosari per “pregare via i gay”.\r\nLa Fondazione PRO è uno dei tanti gruppi ultraconservatori attivi nella vita pubblica polacca. Inoltre, fa parte di un più ampio movimento fondamentalista religioso transnazionale riunito sotto l’organizzazione ombrello “Tradition, Family and Property” (TFP) che all’inizio degli anni 2000 ha iniziato a trattare l’Europa orientale come una nuova frontiera per costruire una nuova società civile di destra. Una proliferazione di gruppi locali è dietro la campagna contro la Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa sulla violenza di genere in Ungheria, il referendum del 2013 sulla definizione costituzionale del matrimonio in Croazia, un’iniziativa simile per definire la famiglia come unione tra un un uomo e una donna nella costituzione rumena nel 2013, 2016 e 2018, e bloccando la legge sulle unioni civili in Estonia fino al 2016… e sono solo alcuni esempi.\r\nIn Polonia il principale affiliato al TFP è un “gruppo di esperti” legali, “Ordo Iuris”, che fa parte di Agenda Europe, rete di advocacy europea estremista-cattolica che vuole “ripristinare l’ordine naturale” bloccando o smantellando le infrastrutture politiche sui diritti riproduttivi e sessuali. Ordo Iuris è responsabile della stesura della legislazione per vietare completamente l’aborto, che alla fine è stato ritirato dopo le proteste di massa, e della Convenzione sui diritti della famiglia che dovrebbe essere un’alternativa alla Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa sulla violenza di genere. Oltre alle campagne legislative e alle pressioni politiche, rappresentano anche individui e gruppi come la Fondazione PRO durante i processi. Una delle loro strategie è quella di appropriarsi del discorso sui diritti umani e mascherare obiettivi omofobici e transfobici con il pretesto di politiche a favore della famiglia. In questo spirito è stata presentata la “Carta dei diritti della famiglia” è stata presentata ai governi locali alla fine del 2019 come modello meno controverso per dichiararsi “LGBT-free zones” (zone libere da LGBT) dopo l’ondata di risoluzioni anti-LGBT avviate dai consiglieri di Law and Justice nel marzo dello stesso anno.\r\n\r\nIl 25 luglio di quest’anno il ministro della giustizia, Zbigniew Ziobro ha annunciato che la Polonia si ritira dalla Convenzione di Istanbul perché il documento contiene “elementi di natura ideologica”, riferendosi alla definizione di genere come socialmente costruito. Allo stesso tempo, il suo ministero sta finanziando un progetto dei fondamentalisti di GONGO intitolato “Combattere i crimini contro la libertà di coscienza sotto l’influenza dell’ideologia LGBT”. Pianificato per gli anni 2020-2023, mira a eliminare le “nuove ideologie di sinistra” dallo spazio pubblico polacco utilizzando le disposizioni legali esistenti sull’offesa dei sentimenti religiosi. Questo nuovo progetto è un perfetto esempio di quanto la rete dei gruppi fondamentalisti religiosi sia ben collegata alle strutture governative.\r\n\r\nSolo un giorno dopo che la Commissione elettorale nazionale polacca ha proclamato vincitore del ballottaggio Andrzej Duda, un’attivista #queer è stata arrestata a Varsavia. Secondo i testimoni l’arresto di Margo è sembrato più un rapimento perché agenti di polizia senza uniforme l’hanno ammanettata a forza e l’hanno trascinata fuori dall’appartamento della sua amica.\r\nMargo fa parte di un collettivo queer Stop Bzdurom che utilizza l’azione diretta per contrastare la campagna di disinformazione rispetto alla comunità #LGBTQ, e lotta per l’educazione sessuale e la giustizia riproduttiva.\r\nSembra che l’arresto di questa giovane attivista queer sia stato deliberatamente rinviato dopo i risultati delle elezioni. Grazie all’intervento della Fondazione Helsinki per i diritti umani, Margot è stata rilasciata dopo aver passato la notte in detenzione con l’accusa di teppismo. Il 30 luglio attivist* queer hanno messo bandiere arcobaleno e maschere per il viso rosa su diverse statue iconiche di Varsavia per contrastare la crescente ondata di omofobia e transfobia. Pochi giorni dopo Margot e altr* due attivist* sono stati nuovamente arrestati per questa azione.\r\nMargo è stata condannata a due mesi di reclusione. Gli attivisti che protestavano per la sentenza sono stati pesantemente caricati e pestati.\r\nTra repressione contro attivist* queer, città e province che si dichiarano libere da “ideologia LGBT”, ripetuti attacchi alle sedi principali delle ONG LGBTQ, ai brutali attacchi contro i cortei dei Pride, compreso un fallito attentato a Lublino l’anno scorso, questa non è mai stata una guerra solo sui simboli. Quando gli “omofobi” annunciano dagli altoparlanti che “gli omosessuali vivono vent’anni in meno”, questo non è nemmeno un altro fatto pseudo-scientifico, ma qualcosa che diventa una triste realtà in un paese dove il tasso di suicidio tra i giovani queer sta aumentando.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Sbrock della rete Free(k) Pride\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/2020-10-06-polonia-sbrock.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2020 10 06 polonia sbrock","7 Ottobre 2020","2020-10-07 12:30:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/FROCIZZIAMO-IL-CONSOLATO-200x110.png","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/FROCIZZIAMO-IL-CONSOLATO-212x300.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/FROCIZZIAMO-IL-CONSOLATO-212x300.png 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/FROCIZZIAMO-IL-CONSOLATO-724x1024.png 724w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/FROCIZZIAMO-IL-CONSOLATO-768x1086.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/FROCIZZIAMO-IL-CONSOLATO-1086x1536.png 1086w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/FROCIZZIAMO-IL-CONSOLATO-1448x2048.png 1448w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","Polonia. 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Il lenzuolo custodito nel Duomo di Torino verrà esposto al pubblico, rendendo inagibili i giardini reali, parte di piazza Castello. Nugoli di poliziotti e carabinieri da giorni fanno posti di blocco, militarizzando ulteriormente la città. Mentre a Milano è ai blocchi di partenza l'Expo, quasi in contemporanea parte la kermesse clericale all'ombra della Mole, che culminerà il 21 giugno con la visita di Jorge Bergoglio.\r\nLa Rete NoSindone, che cinque anni fa diede vita a numerose iniziative, si prepara a scendere in pista con la propria critica irridente e corrosiva.\r\nLa prima iniziativa sarà sabato 18 in via Roma con alcuni “preliminari per l'ostensione”.\r\n\r\nSebbene le favole delle religioni prestino il fianco alla satira ed al guizzo salace, purtroppo la chiesa cattolica non fa affatto ridere. La pervasività della Chiesa nelle vite delle persone va ben al dì là di chi volontariamente si riconosce nella metafora della pecora e del suo pastore, per investire, tramite leggi dello Stato che lo permettono, la vita di tutti. La straordinaria plasticità culturale che ha consentito ad una monarchia assoluta di attraversare più di due secoli di secolarizzazione, oggi è mirabilmente rappresentata dal gesuita venuto dall'Argentina a dare una ripulita all'immagine della chiesa, offuscata dal infinite vicende di pedofilia, per non dire degli arresti eccellenti di alti prelati con le mani in pasta nelle stanze della finanza vaticana.\r\n\r\nLa successione tra Ratzinger e Bergoglio si è imposta quando il teologo tedesco, implacabile fustigatore della teologia della liberazione, inflessibile restauratore della morale cattolica nelle sue punte più aguzze, non si è sentito più in grado di fronteggiare il proprio potente segretario di Stato, Tarcisio Bertone, l'uomo che più di ogni altro si era battuto per mantenere lo IOR, la banca vaticana, nella nube di ovattato silenzio e mistero in cui ha sempre prosperato.\r\n\r\nBergoglio è capo dei gesuiti argentini negli anni della dittatura, in cui svolge un ruolo a dir poco ambiguo all'interno di una istituzione pesantemente collusa con un regime, che ha torturato ed ucciso, facendone sparire i cadaveri, oltre trentamila uomini e donne, colpevoli di lottare contro la dittatura militare.\r\nUno tra tutti, il nunzio apostolico Pio Laghi, che dava consigli ai torturatori.\r\n\r\nBergoglio, che sceglie di chiamarsi Francesco, imponendo da subito un'immagine diversa, un'attitudine più caritatevole verso chi non rispetta la morale cattolica. Nessuna reale modifica dottrinaria ma uno stile più affabile decretano la fortuna mediatica del nuovo papa, per il quale resta valida la celebre formula di Tomasi da Lampedusa “Occorre che tutto cambi, perché tutto resti come prima”. Una formula che vale anche per i governi che si succedono in Italia dopo la diaspora democristiana, che segna la fine del partito dei cattolici e un'epoca che vede cattolici in tutti gli schieramenti, pronti a garantire il finanziamento della chiesa cattolica con l'otto per mille, il pagamento degli stipendi degli insegnanti di religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado, soldi pubblici per ospedali e scuole confessionali, sostegno pubblico all'edilizia vaticana.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Maurizio del circolo CLBTQ “Maurice” ed esponente della rete NoSindone.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nanticlericale_LGBTQ_circolo\r\n\r\nSabato 18 aprile\r\nSotto la sindone... Preliminari per l'ostensione\r\nin via Roma a Torino.\r\n\r\nVieni a frugare sotto il lenzuolo.\r\n\r\nDalle 19 aperitivo bellavita, e Drag performance con Saturnia Galattica and friens.\r\nA seguire proiezioni blasfeme (solo per stomaci forti)\r\n\r\nA cura della rete NoSindone - sotto il lenzuolo niente","14 Aprile 2015","2015-04-16 13:18:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/papanero_bicolor-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/papanero_bicolor-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/papanero_bicolor-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/papanero_bicolor-768x1086.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/papanero_bicolor-724x1024.jpg 724w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","Sotto la sindone... 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Mentre a Milano è ai blocchi di partenza l'Expo, quasi in contemporanea parte la kermesse clericale all'ombra della Mole, che culminerà il 21 giugno con la visita di Jorge Bergoglio.\r\nLa Rete NoSindone, che cinque anni fa diede vita a numerose iniziative, si prepara a scendere in pista con la propria critica irridente e corrosiva.\r\nLa prima iniziativa sarà sabato 18 in via Roma con alcuni “preliminari per l'ostensione”.\r\n\r\nSebbene le favole delle religioni prestino il fianco alla satira ed al guizzo salace, purtroppo la chiesa cattolica non fa affatto ridere. La pervasività della Chiesa nelle vite delle persone va ben al dì là di chi volontariamente si riconosce nella metafora della pecora e del suo pastore, per investire, tramite leggi dello Stato che lo permettono, la vita di tutti. La straordinaria plasticità culturale che ha consentito ad una monarchia assoluta di attraversare più di due secoli di secolarizzazione, oggi è mirabilmente rappresentata dal gesuita venuto dall'Argentina a dare una ripulita all'immagine della chiesa, offuscata dal infinite vicende di \u003Cmark>pedofilia\u003C/mark>, per non dire degli arresti eccellenti di alti prelati con le mani in pasta nelle stanze della finanza vaticana.\r\n\r\nLa successione tra Ratzinger e Bergoglio si è imposta quando il teologo tedesco, implacabile fustigatore della teologia della liberazione, inflessibile restauratore della morale cattolica nelle sue punte più aguzze, non si è sentito più in grado di fronteggiare il proprio potente segretario di Stato, Tarcisio Bertone, l'uomo che più di ogni altro si era battuto per mantenere lo IOR, la banca vaticana, nella nube di ovattato silenzio e mistero in cui ha sempre prosperato.\r\n\r\nBergoglio è capo dei gesuiti argentini negli anni della dittatura, in cui svolge un ruolo a dir poco ambiguo all'interno di una istituzione pesantemente collusa con un regime, che ha torturato ed ucciso, facendone sparire i cadaveri, oltre trentamila uomini e donne, colpevoli di lottare contro la dittatura militare.\r\nUno tra tutti, il nunzio apostolico Pio Laghi, che dava consigli ai torturatori.\r\n\r\nBergoglio, che sceglie di chiamarsi Francesco, imponendo da subito un'immagine diversa, un'attitudine più caritatevole verso chi non rispetta la morale cattolica. Nessuna reale modifica dottrinaria ma uno stile più affabile decretano la fortuna mediatica del nuovo papa, per il quale resta valida la celebre formula di Tomasi da Lampedusa “Occorre che tutto cambi, perché tutto resti come prima”. Una formula che vale anche per i governi che si succedono in Italia dopo la diaspora democristiana, che segna la fine del partito dei cattolici e un'epoca che vede cattolici in tutti gli schieramenti, pronti a garantire il finanziamento della chiesa cattolica con l'otto per mille, il pagamento degli stipendi degli insegnanti di religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado, soldi pubblici per ospedali e scuole confessionali, sostegno pubblico all'edilizia vaticana.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Maurizio del circolo CLBTQ “Maurice” ed esponente della rete NoSindone.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nanticlericale_LGBTQ_circolo\r\n\r\nSabato 18 aprile\r\nSotto la sindone... 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Qui il link \r\n \r\n\r\nscolta il podcast:\r\n\r\n2017 08 04 anarres1\r\n\r\n \r\n2017 08 04 anarres2\r\n2017 08 04 anarres3\r\nIn questa puntata:\r\n\r\n \r\n\r\nLa mannaia dello Stato contro le ONG che operano nel Mediterraneo\r\n\r\nLa guerra tra Francia e Italia dalla Libia a Saint Nazaire. Ne abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\n \r\n\r\n90 anni fa Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti bruciavano sulla sedia elettrica. Ce ne ha parlato Claudio Venza, docente di storia contemporanea all'università di Trieste\r\n\r\n \r\n\r\nIndro Montanelli e la dodicenne abissina comprata per 500 lire assieme ad un cavallo.\r\n\r\n \r\n\r\nLe donne e l'immaginario coloniale dell'Italia prima e dopo l'impero.\r\n\r\n \r\n\r\nI moti del pane dell’agosto 1917 a Torino: la rivolta dei quartieri operai contro la fame e la guerra. 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Conosciamo solo una risposta e la diamo a modo nostro.\r\nPensiamo che per rendere più sicuro uno spazio l'unica soluzione sia attraversarlo, a testa alta, senza aver paura di mostrarci per come siamo: diversu, fuori norma, indecorosə e mostruosə. Non chiediamo tolleranza, ci rivendichiamo questo spazio celebrando il mese del Pride: frocizziamo il parco Biberach!\r\nInvitiamo tutte le individualità e le realtà affini a raggiungerci per un pomeriggio di rivalsa, gioia e lotta. La nostra Fata Madrina sarà la nostra punkastorie, anarkekka e indecorosa preferita: Filo Sottile!\r\nCreature mostre delle galassie, uniamoci! Frocizziamo il parco! Riprendiamoci gli spazi!”\r\nCon questo comunicato i compagn della Miccia presentano l’iniziativa di domenica 27 giugno alle 16,30 al parco Biberach\r\nCe ne ha parlato Anna della Miccia\r\n\r\nBergoglio. 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Come il suo ispiratore, Jorge Bergoglio, sa far dimenticare di essere un crociato che veste il saio del mendicante per far dimenticare i conti neri della Banca Vaticana, la pedofilia strutturale all’interno della chiesa cattolica, le proprie ambigue relazioni con i dittatori che insanguinarono l’Argentina negli anni Settanta.\r\nApprofondimento con Daniele Ratti, compagno che ha studiato a fondo la vita e le opere di Bergoglio\r\n\r\nA Torino sabato 26 giugno gli omofobi misogini del movimento per la vita, provenienti da tutta Italia si sono dati appuntamento in piazza Castello per una manifestazione contro il DDL Zan. 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","10 Luglio 2021","2021-07-10 10:10:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/index-200x97.jpeg","Anarres del 25 giugno. Omofobia vaticana. Asti. Frocizzare gli spazi. Bergoglio: il volto e la maschera...",1625911811,[],[],{"post_content":386},{"matched_tokens":387,"snippet":388,"value":389},[70],"neri della Banca Vaticana, la \u003Cmark>pedofilia\u003C/mark> strutturale all’interno della chiesa cattolica,","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Come il suo ispiratore, Jorge Bergoglio, sa far dimenticare di essere un crociato che veste il saio del mendicante per far dimenticare i conti neri della Banca Vaticana, la \u003Cmark>pedofilia\u003C/mark> strutturale all’interno della chiesa cattolica, le proprie ambigue relazioni con i dittatori che insanguinarono l’Argentina negli anni Settanta.\r\nApprofondimento con Daniele Ratti, compagno che ha studiato a fondo la vita e le opere di Bergoglio\r\n\r\nA Torino sabato 26 giugno gli omofobi misogini del movimento per la vita, provenienti da tutta Italia si sono dati appuntamento in piazza Castello per una manifestazione contro il DDL Zan. Mostre ed altre creature, in nulla appassionate della legge, ma libere ed indecorose sono state in piazza per frocizzarla alla vigilia dell’anniversario della rivolta di Stonewall.\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nSabato 10 luglio\r\nFree(k) Pride per le strade di Torino!\r\nAppuntamento alle 15 in piazza Castello\r\n\r\nGiornata contro la repressione\r\nGiovedì 15 luglio ore 18\r\nGiardini (ir)reali, corso San Maurizio angolo via Rossini (se piove occhio al nostro blog o pagina FB)\r\naperibenefit, info, distro, seririot, interventi...\r\nDJ set a cura della Malormone Crew\r\n\r\nSabato 17 luglio\r\nore 10,30\r\nPunto info antimilitarista al Balon\r\nContro le missioni militari italiane in Africa\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30.\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo",[391],{"field":75,"matched_tokens":392,"snippet":388,"value":389},[70],{"best_field_score":79,"best_field_weight":80,"fields_matched":16,"num_tokens_dropped":44,"score":81,"tokens_matched":16,"typo_prefix_score":44},{"document":395,"highlight":410,"highlights":415,"text_match":77,"text_match_info":418},{"comment_count":44,"id":396,"is_sticky":44,"permalink":397,"podcastfilter":398,"post_author":273,"post_content":399,"post_date":400,"post_excerpt":90,"post_id":396,"post_modified":401,"post_thumbnail":402,"post_title":403,"post_type":311,"sort_by_date":404,"tag_links":405,"tags":409},"17182","http://radioblackout.org/podcast/due-papi-e-una-banca/",[273],"Nella serata del primo luglio è stata diffusa la notizia delle dimissioni del direttore generale dello IOR Cipriani e del suo vice Lulli.\r\nLe dimissioni sono state accettate dalla Commissione cardinalizia di vigilanza e dal board laico di sovrintendenza, il cui presidente Ernst Von Freyberg ha assunto le funzioni di direttore generale \"ad interim\", con effetto immediato. La super commissione nominata la scorsa settimana dal papa si è limitata a prendere atto della decisione dei due uomini ai vertici operativi della banca. Cipriani è da tempo nel mirino della procura di Roma insieme all'ex presidente Ettore Gotti Tedeschi per la vicenda dei 23 milioni di euro sequestrati per sospetta violazione delle norme anti-riciclaggio.\r\nLe dimissioni erano nell’aria sin dall’arresto del vescovo di Salerno, Nunzio Scarano dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa).\r\nScarano e i suoi due complici, il broker finanziario Giovanni Carenzio e l’ex sottufficiale dei carabinieri Giovanni Maria Zito, che, all’epoca dei fatti nel luglio 2012, era distaccato agli 007 dell’Aisi, sono finiti in carcere il 28 giugno. Il vescovo è accusato corruzione e di calunnia per il tentativo, naufragato, di far rientrare in Italia 20 milioni di euro, sospettati di essere frutto di un’evasione fiscale degli armatori d’Amico.\r\nNemmeno due giorni prima papa Bergoglio aveva commissariato lo IOR, l’Istituto per le Opere di Religione, la banca di Dio, con sede nel Torrione di San Nicolò.\r\nBergoglio con una mossa la cui tempestività lascia pochi dubbi, ha istituito la Pontificia commissione referente sull'Istituto per le Opere Religiose. A capo del nuovo organismo il cardinale salesiano Renato Farina. La dicitura ufficiale con la quale viene designata la commissione è realizzare «una migliore armonizzazione del medesimo con la missione della Chiesa universale e della Sede Apostolica, nel contesto più generale delle riforme che sia opportuno realizzare da parte delle Istituzioni che danno ausilio alla Sede Apostolica».\r\nLo IOR ha già un organismo di controllo e la mossa di Bergoglio, due giorni prima dell’arresto del vescovo di Salerno, la cui iscrizione nel registro degli indagati risale però all’inizio di giugno, va decodificata al di là della spessa cappa di fumo sparsa nella narrazione della maggior parte dei media.\r\nAnarres ne ha parlato con il proprio vaticanista di riferimento, Paolo Iervese.\r\nAscolta la diretta\r\n2013 06 28 iervese ior\r\n\r\nVale la pena fare un passo indietro per meglio capire la durissima battaglia di potere che si sta giocando da oltre un anno tra le mura vaticane. La violenza dello scontro è tale da bucare la coltre di riservatezza con cui la chiesa cattolica copre i propri affari.\r\nTutto comincia con le dimissioni di Ettore Gotti Tedeschi, il banchiere che papa Ratzinger mise a capo dello IOR, per dare una ripulita all’immagine dell’Istituto, nell’auspicio che potesse entrare nel novero delle banche per bene. In quel periodo la banca di Dio era già nel mirino della magistratura.\r\nLe dimissioni di Gotti Tedeschi vennero imposte dal potentissimo segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone, che con questa mossa si mise in contrapposizione con lo stesso Ratzinger, che pure l’aveva voluto in un ruolo cruciale, come quello di ministro degli esteri vaticano.\r\nPer lunghi mesi l’incarico rimase vacante. A fine anno Benedetto XIV annunciò le proprie clamorose dimissioni. Ufficialmente il papa teologo, il papa curiale per eccellenza, il papa che aveva costruito passo dopo passo la propria carriera, si dimette perché anziano e stanco. Una dichiarazione che rasenta l’eresia, perché dal trono di Pietro si scende solo per salire in paradiso, perché la sofferenza, la malattia, la vecchiaia sono parte del ruolo. Il suo predecessore l’aveva recitato oltre la propria stessa coscienza, come martirio voluto, via crucis, dove ogni stazione è su un percorso obbligato.\r\nRatzinger no. Segno, che persino i vaticanisti più allineati hanno colto, che temeva di non farcela a vincere la battaglia, rischiando di vedere il proprio pontificato travolto dagli scandali. Tra pedofilia e truffe l’immagine della chiesa cattolica ne usciva decisamente appannata.\r\nRatzinger si ritira per consentire l’elezione di qualcuno in grado di battere Bertone, senza tuttavia scalfire gli equilibri da lui costruiti con paziente ferocia.\r\nBertone non molla la presa e contrattacca. A pochi giorni dall’elezione del nuovo papa, contro ogni consuetudine che prevede che ogni carica si azzeri dopo la fine di un papato, promuove l’elezione del nuovo presidente dello IOR, Ernst von Freyberg.\r\nOccorreva che tutto cambiasse, perché ogni cosa restasse al proprio posto.\r\nBergoglio era l’uomo giusto, il gesuita che si fa Francesco per meglio azzannare l’agnello. Messe a tacere senza troppi problemi le voci che raccontavano delle sue collusioni con la dittatura di Jorge Videla, tra autobus, mense, appartamenti fuori dalle stanze vaticane, qualche oculato accenno ai poveri, Bergoglio, l’uomo venuto dalla fine del mondo per dare una ripulita alla curia, incarna in modo perfetto il ruolo.\r\nIn tre mesi di pontificato Bergoglio non ha mai ricevuto Ernst von Freyberg, che si lega a filo doppio con Cipriani, il direttore dimessosi oggi.\r\nJeff Lena, l'avvocato californiano diventato in questi anni l'uomo-chiave e l'eminenza grigia dell'Istituto, ha rotto da circa due mesi con Freyberg. Secondo il Corriere della Sera “negli ultimi tempi Lena, che nella lotta per silurare Ettore Gotti Tedeschi si era mosso in tandem con il board dello Ior e con lo stesso Cipriani, quasi rimpianga gli scontri col banchiere piacentino sloggiato in malo modo dal vertice poco più di un anno fa.\r\nAllora si disse che le accuse di Gotti Tedeschi contro il tentativo della Segreteria di Stato e della struttura dell'Istituto di annacquare le norme sul riciclaggio erano infondate; e che il banchiere col pallino della demografia era stato mandato via perché non conosceva lo Ior e non lo difendeva”\r\nIn realtà persino il timido tentativo di ripulitura dell’immagine di Gotti Tedeschi non aveva retto di fronte ai grandi interessi gestiti dallo IOR.\r\nOggi Bergoglio ha l’occasione di portare a termine l’operazione gattopardesca voluta dal papa emerito.\r\nBergoglio potrà approfittare dello scandalo presente e di quelli che da qui a poco potrebbero seguire la conclusione di alcune inchieste che la magistratura italiana da qualche anno porta avanti contro lo IOR, per rinnovare la curia romana, facendo passare anni di malaffare, corruzione, riciclaggio, come l’errore di qualche pecorella smarrita.\r\nIn realtà la “pulizia” della curia che Bergoglio da tempo annuncia, con attacchi plateali quanto di facciata contro lo IOR, servirà a mascherare ulteriormente i fatti: il Vaticano si regge strutturalmente sul potere della finanza quanto su quello della propaganda e come tutti gli stati utilizza i mezzi più spregiudicati per propagare il proprio potere.","2 Luglio 2013","2018-10-17 22:59:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/06/viaisoldi-200x110.jpg","Due papi e una banca",1372734375,[406,407,249,408],"http://radioblackout.org/tag/arresto/","http://radioblackout.org/tag/banca-vaticana/","http://radioblackout.org/tag/ior/",[283,290,254,281],{"post_content":411},{"matched_tokens":412,"snippet":413,"value":414},[70],"pontificato travolto dagli scandali. 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Una salita che rischiava seriamente di essere molto ardua.\r\nI cardinali nordamericani su cui immediatamente i media hanno concentrato l'attenzione, quelli che hanno cercato in ogni moodo di scongiurare un'apertura troppo ravvicinata del conclave, sono stati avvolti per settimane dalla rievocazione dei tanti episodi di pedofilia, coperti da questo o da quell'alto prelato. Il brasiliano Scherer, su cui Bertone e i Cavalieri di Colombo avevano puntato, non è mai entrato in gara.\r\nIl grande favorito, il ciellino Angelo Scola, era un gigante con i piedi di argilla. Tutti i cosiddetti \"curiali\" sono stati iscritti dai media in una sorta di casta clericale, nemica dell'innovazione. In cosa consistesse l'innovazione è difficile da dire. Il nuovismo è una nuance intellettuale di origine novecentesca che il nuovo secolo eredita senza la spinta ambiguamente vitalista che ne ha fatto un vessillo di destra. Oggi il \"nuovo\" alligna negli scaffali del supermercato dove non fa che riconiugare l'eterno ritorno dell'eguale, ossia la merce nel suo girare scisso da qualsivoglia residuale legame con il bene comune.\r\nSe a questo si aggiunge che la curia e, più in generale, i cardinali italiani, erano divisi e in lotta tra loro, diventa più facile azzardare qualche ipotesi sul percorso che ha portato alla nomina di Bergoglio.\r\nI media sono un'arma a doppio taglio. In questo caso hanno inciso a fondo nell'immagine di curiali e nuovisti: serviva quindi qualcuno che potesse dare in fretta e radicalmente una ripulita esteriore, che al contempo non fosse inviso al papa emerito, l'uomo che, dopo aver costruito nella curia tutta la sua carriera, rinuncia al trono di Pietro per non soccombere nello scontro con Bertone.\r\nIl risultato ha sconcertato gli analisti, perché Bergoglio è considerato un \"progressista\", lontano sia dal feroce e lucido dottrinarismo di Ratzinger, sia dal pragmatismo di stile anglosassone di chi vuole difendere il potere della chiesa cattolica, del quale lo IOR è strumento potente.\r\nBergoglio è stato spinto da una cordata senza potere quale quella di Tettemanzi e dei cardinali dell'area di Martini, plaudito da Bianchi della comunità di Bose.\r\nBergoglio pare indossare bene i panni di un papa che avvicina la chiesa ai poveri delle Villas Miserias argentine, che si nomina Francesco, pur essendo gesuita, che rifiuta sfarzi e omaggi, che si butta in mezzo alla gente.\r\nSu di lui si allunga l'ombra scura della feroce dittatura che, negli anni '70 torturò ed uccise 30.000 oppositori politici.\r\nLa chiesa argentina collaborò attivamente con la dittatura. Il nunzio apostolico Pio Laghi consigliava i generali sui metodi per massacrare ed uccidere con la benedizione di dio.\r\nSecondo quanto scrive il giornalista argentino Horacio Vebitsky anche il giovane capo della compagnia di Gesù a Baires fece la sua parte. Togliendo il proprio appoggio a Yorio e Jalics, due gesuiti - seguaci della teologia della liberazione - che operavano nelle baraccopoli della capitale, avrebbe di fatto favorito il loro arresto da parte dei militari. Yorio e Jalics rifiutarono di sciogliere la comunità da loro fondata a Bajo Flores e per questo Bergoglio gli vietò di dire messa. Entrambi detenuti nella famigerata Esma, verranno torturati per cinque mesi prima di essere rilasciati.\r\nYorio è morto nel 2000, debilitato nel fisico da torture dalle quali non si riprese mai completamente.\r\nJalics, oggi ottantaseienne, nell'ultima settimana ha abbandonato la comunità da lui fondata in Germania per rifugiarsi in una sperduta località della natia Ungheria. Non ha ricevuto i giornalisti ma ha emesso un comunicato che, nonostante le acrobazie dei titolisti dei giornali, è un capolavoro di gesuitica ipocrisia. Parla di riconciliazione con Bergoglio ma non lo scagiona affatto dalle accuse. Scrive Jalics. \"Non posso prendere alcuna posizione riguardo al ruolo di Jorge Mario Bergoglio\"\r\nNegli anni della dittatura in Argentina e più in generale in Sudamerica, furono in tanti, anche tra i gesuiti, a pagare un duro prezzo per essersi messi - nel qui ed ora - dalla parte dei poveri. Bergoglio fece invece una rapida carriera.\r\nSecondo Verbitsky il nuovo papa è un grande attore, che sa rivolgersi ai poveri, affinché accettino senza ribellarsi la loro sorte.\r\nIl lupo si è travestito da agnello?\r\nSe così fosse la chiesa cattolica dimostrerebbe ancora una volta la propria straordinaria plasticità nel forgiare un immagine adatta ai tempi per vendere un prodotto fuori da ogni tempo.\r\nFrancesco sarebbe quindi il degno successore di Benedetto, l'uomo che più di ogni altro, nelle vesti di prefetto per la congrgazione della dottrina della fede, regolò i conti con la teologia della liberazione.\r\nNe sapremo di più, al di là delle operazioni di lifting papale, appena Bergoglio deciderà di mettere mano alle prime nomine.\r\n\r\nAnarres ne ha discusso a caldo con il proprio vaticanista di riferimento.\r\nAscoltatevi una chiacchierata in cui le domande sono più delle risposte 2013 03 14 francesco o il lupo","17 Marzo 2013","2018-10-17 23:00:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/03/sfondi-occhi-di-lupo-200x110.jpg","Francesco o il lupo?",1363545315,[248,431,432],"http://radioblackout.org/tag/dittatura/","http://radioblackout.org/tag/papa/",[253,286,434],"papa",{"post_content":436},{"matched_tokens":437,"snippet":438,"value":439},[70],"rievocazione dei tanti episodi di \u003Cmark>pedofilia\u003C/mark>, coperti da questo o da","L'elezione di Jorge Bergoglio, gesuita argentino di origini astigiane, è stata una sorpresa che ha scompaginato le previsioni della vigilia.\r\nNello scontro durissimo tra Joseph Ratzinger e il suo segretario di Stato, Tarcisio Bertone, Bergoglio è stato presentato come una sorta di outsider, che vince contro i pezzi da novanta dei due schieramenti.\r\nIn un'epoca in cui la narrazione mediatica degli eventi concorre potentemente alla loro determinazione, la fazione vincente nello scontro diretto rischiava di partire in salita. 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Il nunzio apostolico Pio Laghi consigliava i generali sui metodi per massacrare ed uccidere con la benedizione di dio.\r\nSecondo quanto scrive il giornalista argentino Horacio Vebitsky anche il giovane capo della compagnia di Gesù a Baires fece la sua parte. Togliendo il proprio appoggio a Yorio e Jalics, due gesuiti - seguaci della teologia della liberazione - che operavano nelle baraccopoli della capitale, avrebbe di fatto favorito il loro arresto da parte dei militari. Yorio e Jalics rifiutarono di sciogliere la comunità da loro fondata a Bajo Flores e per questo Bergoglio gli vietò di dire messa. Entrambi detenuti nella famigerata Esma, verranno torturati per cinque mesi prima di essere rilasciati.\r\nYorio è morto nel 2000, debilitato nel fisico da torture dalle quali non si riprese mai completamente.\r\nJalics, oggi ottantaseienne, nell'ultima settimana ha abbandonato la comunità da lui fondata in Germania per rifugiarsi in una sperduta località della natia Ungheria. 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Bergoglio fece invece una rapida carriera.\r\nSecondo Verbitsky il nuovo papa è un grande attore, che sa rivolgersi ai poveri, affinché accettino senza ribellarsi la loro sorte.\r\nIl lupo si è travestito da agnello?\r\nSe così fosse la chiesa cattolica dimostrerebbe ancora una volta la propria straordinaria plasticità nel forgiare un immagine adatta ai tempi per vendere un prodotto fuori da ogni tempo.\r\nFrancesco sarebbe quindi il degno successore di Benedetto, l'uomo che più di ogni altro, nelle vesti di prefetto per la congrgazione della dottrina della fede, regolò i conti con la teologia della liberazione.\r\nNe sapremo di più, al di là delle operazioni di lifting papale, appena Bergoglio deciderà di mettere mano alle prime nomine.\r\n\r\nAnarres ne ha discusso a caldo con il proprio vaticanista di riferimento.\r\nAscoltatevi una chiacchierata in cui le domande sono più delle risposte 2013 03 14 francesco o il lupo",[441],{"field":75,"matched_tokens":442,"snippet":438,"value":439},[70],{"best_field_score":79,"best_field_weight":80,"fields_matched":16,"num_tokens_dropped":44,"score":81,"tokens_matched":16,"typo_prefix_score":44},{"document":445,"highlight":496,"highlights":537,"text_match":77,"text_match_info":544},{"comment_count":44,"id":446,"is_sticky":44,"permalink":447,"podcastfilter":448,"post_author":449,"post_content":450,"post_date":451,"post_excerpt":90,"post_id":446,"post_modified":452,"post_thumbnail":453,"post_title":454,"post_type":311,"sort_by_date":455,"tag_links":456,"tags":476},"62197","http://radioblackout.org/podcast/di-questo-nessuno-parla-inchiesta-malafemme-con-diaz-rigolino/",[275],"MALA FEMME","Oggi puntata di InfoPoint su RadioBlackout abbiamo parlato di RSA e Covid e operazione RevengeGram\r\nNel secondo blocco parleremo di violenza di coppia e prevenzione\r\nusando il Testo di un naturopata francese:\r\n′′ E' alquanto fastidioso che giorno dopo giorno e sempre di più, nel cuore della pandemia, i mezzi di comunicazione non danno spiegazioni sul funzionamento del nostro sistema immunitario.\r\nSiamo costantemente esortati a cercare protezione esterna che ci salvi: acquistare maschere, acquistare gel idroalcolici (senza specificare che questi gel non devono essere usati per diversi giorni di fila perché, a base di etanolo, elimineranno la prima barriera immunitaria naturale del nostro corpo: le batteri e film lipidi della nostra pelle, che è una barriera per i virus... 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