","Violenza istituzionale e gravi attacchi alla salute delle persone trans",1717635331,[122,123,124],"http://radioblackout.org/tag/violenza-medica/","http://radioblackout.org/tag/trans/","http://radioblackout.org/tag/transfemminismo/",[126,74,15],"#violenza medica",{"post_content":128,"post_title":132,"tags":135},{"matched_tokens":129,"snippet":130,"value":131},[73,74],"Italia, che prende in carico \u003Cmark>persone\u003C/mark> \u003Cmark>trans\u003C/mark> giovani e adolescenti. A quest'interrogazione","A dicembre 2023 Gasparri, senatore di Forza Italia, ha depositato un'interrogazione parlamentare che attaccava la struttura medico-ospedaliera del Careggi di Firenze, una delle poche realtà in Italia, che prende in carico \u003Cmark>persone\u003C/mark> \u003Cmark>trans\u003C/mark> giovani e adolescenti. A quest'interrogazione hanno fatto seguito una petizione delle reti antiabortiste e antiscelta (provita) e diversi interventi pubblici di Fratelli d'Italia e di Forza Italia, che avevano al centro le terapie ormonali e una presunta assenza di servizi psicologici e psichiatrici per le \u003Cmark>persone\u003C/mark> \u003Cmark>trans\u003C/mark> e per le loro famiglie. A seguire, è stata eseguita un'ispezione al Careggi, i cui esiti ufficiali confermano una volontà politica di attacco ai servizi e una virata verso una sempre maggiore patologizzazione delle \u003Cmark>persone\u003C/mark> \u003Cmark>trans\u003C/mark>. La retorica di protezione dell'infanzia non è nuova per le destre e nuove destre con un linguaggio paternalista, patologizzante e infantilizzante. Il Careggi è probabilmente al centro dell'attacco, perché forse il centro più solidale e meno patologizzante dei percorsi di affermazione di genere. Questo si inscrive in un quadro più ampio: lo smantellamento dei servizi pubblici rispetto al diritto alla salute delle \u003Cmark>persone\u003C/mark> \u003Cmark>trans\u003C/mark> da parte delle ultradestre conservatrici in alleanza con le Terf (femministe trans-escludenti). Capiamo meglio le questioni in gioco: non vengono somministrati ormoni alle \u003Cmark>persone\u003C/mark> \u003Cmark>trans\u003C/mark> giovani o adolescenti, ma nei casi in cui si ritenga necessario e su richiesta della persona coinvolta, con un supporto psicologico e psichiatrico, vengono somministrati dei sospensori della pubertà, il cui obiettivo non è una \u003Cmark>trans\u003C/mark>izione precoce e irreversibile, ma invece quello di dare loro tempo per poter effettuare scelte ponderate, in seguito, tra cui anche quella di non effettuare alcuna terapia ormonale. La somministrazione di questi sospensori in adolescenza può consentire alle \u003Cmark>persone\u003C/mark> giovani di genere non conforme di evitare lo sviluppo di disturbi dell'ansia, stress e pensieri suicidari. Questi farmaci sono prescritti, come da determina AIFA del 2019, solo dopo attenta valutazione professionale (col contributo di un'équipe multidisciplinare specialistica), Gli effetti dei sospensori della pubertà si interrompono quando si smette di assumerli, e lo sviluppo puberale riprende organicamente. Il farmaco in questione, la triptorelina, è impiegato per modulare la produzione di ormoni sessuali endogeni, prodotti dal corpo, in modo reversibile: appartiene a una classe di farmaci chiamati GnRH. Si tratta di farmaci off-label, pensati inizialmente per altri scopi - condizione molto comune per una medicina non neutrale, che non investe in tutti i campi di ricerca e sviluppo. Purtroppo, ad impiegare la triptorelina sono pochissimi ambulatori.\r\n\r\nIl discorso di inserisce in un quadro più ampio di attacchi alla salute \u003Cmark>trans\u003C/mark>, anche rispetto a un altro farmaco per la terapia sostitutiva ormonale, declassificato per delibera AIFA da classe A a classe C, e è stato di fatto più che raddoppiato il suo costo per chi non è seguit da ambulatori endocrinologici pubblici. Quest'epoca storica vede le \u003Cmark>persone\u003C/mark> \u003Cmark>trans\u003C/mark> subire attacchi pervasivi e quotidiani, alimentati dalla presenza sempre più costante delle destre al governo, in alleanza con le forze cattoliche e con le femministe terf. In queste ultime settimane assistiamo a un susseguirsi di atti depositati alla camera, che attaccano il modello affermativo di genere italiano, che già viene applicato a discrezione: il rischio concreto è che si retroceda ulteriormente su alcuni diritti minimi, con un ritorno alla violenza coercitiva sulle \u003Cmark>persone\u003C/mark> \u003Cmark>trans\u003C/mark>. E' del 13 marzo scorso il dm per la costituzione di un maxi-tavolo, da parte dei ministeri della salute e famiglia, di approfondimento in materia della disforia di genere, senza nessuna realtà dal basso e senza quelle \u003Cmark>persone\u003C/mark> le cui vite dipendono da quelle decisioni. Compaiono invece noti volti antiabortisti e non si capisce quali siano stati i criteri di scelta dei membri, che non hanno nessuna expertise sui temi su cui devono prendere scelte.\r\n\r\nSi fa appello alle \u003Cmark>persone\u003C/mark> singole e alle realtà transfemministe e queer alleate di aiutare a creare assieme una rete militante e solidale, attraverso diverse azioni possibili, tra cui la condivisione di materiale informativo, la presa di parola in qualsiasi spazio si reputi idoneo, la comunicazione in strada, la partecipazione attiva a momenti di mobilitazione su questioni \u003Cmark>trans\u003C/mark> che verranno lanciati nei prossimi tempi.\r\n\r\nPer il materiale digitale e per mettersi in contatto con la rete che attraversa il campeggio \u003Cmark>trans\u003C/mark>, scrivere a: campeggiotrans@riseup.net\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/violenza-contro-le-persone-trans.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":133,"snippet":134,"value":134},[73,74],"Violenza istituzionale e gravi attacchi alla salute delle \u003Cmark>persone\u003C/mark> \u003Cmark>trans\u003C/mark>",[136,138,141],{"matched_tokens":137,"snippet":126},[],{"matched_tokens":139,"snippet":140},[74],"\u003Cmark>trans\u003C/mark>",{"matched_tokens":142,"snippet":15},[],[144,146,148],{"field":96,"matched_tokens":145,"snippet":130,"value":131},[73,74],{"field":99,"matched_tokens":147,"snippet":134,"value":134},[73,74],{"field":39,"indices":149,"matched_tokens":150,"snippets":152},[91],[151],[74],[140],1157451471441100800,{"best_field_score":155,"best_field_weight":156,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":51,"score":157,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":51},"2211897868288",15,"1157451471441100923",{"document":159,"highlight":181,"highlights":199,"text_match":153,"text_match_info":209},{"cat_link":160,"category":161,"comment_count":51,"id":162,"is_sticky":51,"permalink":163,"post_author":54,"post_content":164,"post_date":165,"post_excerpt":57,"post_id":162,"post_modified":166,"post_thumbnail":167,"post_thumbnail_html":168,"post_title":169,"post_type":60,"sort_by_date":170,"tag_links":171,"tags":176},[48],[50],"59918","http://radioblackout.org/2020/04/le-persone-trans-al-tempo-del-covid-19/","Le persone nere, migranti, povere, disabili, detenute, rom, di genere non conforme e, più in generale, tutte quelle oggetto di discriminazione ogni giorno, quelle a cui non spetta «una buona vita» nello stato di «normalità», ora, con la pandemia se la passano peggio.\r\nLa crisi accelera i processi, aumenta il gap, rende più difficoltosa l’esistenza.\r\n\r\nA Torino il Cidigem, il centro ospedaliero che segue le persone in transizione a Torino, ha rimandato tutti gli incontri. Avere le prescrizioni per gli ormoni è diventato più difficile.\r\n\r\nIl tempo per vedersi cambiare i dati sulla carta di identità si allungano e, di conseguenza, si accresce la difficoltà a presentare un curriculum per un posto di lavoro, ben sapendo che se il genere con cui una persona è socializzata, non corrisponde con quello con cui è registrata all’anagrafe, la strada, già difficile, diventa in ripida salita.\r\n\r\nSu un aspetto l’emergenza non ha nulla di eccezionale e ricalca perfettamente la cosiddetta – e tanto invocata in questi giorni – «normalità». I rapporti sociali, le politiche dello Stato, le «autoregolamentazioni del mercato» continuano a essere tagliate su misura su quello che viene percepito come «essere umano normale» – uomo, adulto, bianco, eterosessuale, cisgender, abbiente, normodotato, a piede libero – sulle sue necessità e i suoi bisogni.\r\n\r\nChe necessità ha di una struttura pubblica in cui abortire un tale individuo? E di fare una passeggiata? E di ragionare sulle priorità di accesso alle cure? Di mettere in discussione il sistema economico? Le discriminazioni di genere? L’eteropatriarcato? Il razzismo? Nessuna. Nessuna necessità. E quindi, da questa sua posizione di privilegio, può invocare la sobrietà, la pazienza, la virtù, la responsabilità. E anzi, si sente nel pieno diritto di sbirrarvi se vi vede trasgredire alle misure.\r\n\r\nIntanto il governo Conte ci darà il permesso, dopo il 4 maggio, di visitare i congiunti. Una concezione familista che permette contatti solo con chi ha un legame sancito dallo stato. Un’ulteriore occasione per rinforzare l’amorale familismo su cui si fondano i governi degli ultimi anni.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Filomena Sottile, nota punkastorie della cintura nordovest di Torino, autrice di un articolo uscito su Giap.\r\n\r\nAscolta la diretta con Filomena:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/2020-04-28-trans-filo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nscarica l'audio\r\n\r\n\r\nQui puoi leggere il suo pezzo:\r\n\r\nhttps://www.wumingfoundation.com/giap/2020/04/persone-trans-coronavirus/#more-43085","28 Aprile 2020","2020-04-28 11:21:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/trans-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"170\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/trans-300x170.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/trans-300x170.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/trans-1024x580.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/trans-768x435.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/trans.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Le persone trans al tempo del Covid 19",1588072863,[172,173,174,175],"http://radioblackout.org/tag/congiunti/","http://radioblackout.org/tag/covid-19/","http://radioblackout.org/tag/trans-e-covid/","http://radioblackout.org/tag/transsessualita/",[177,178,179,180],"congiunti","covid 19","trans e covid","transsessualità",{"post_content":182,"post_title":186,"tags":189},{"matched_tokens":183,"snippet":184,"value":185},[73,74],"centro ospedaliero che segue le \u003Cmark>persone\u003C/mark> in \u003Cmark>trans\u003C/mark>izione a Torino, ha rimandato tutti","Le \u003Cmark>persone\u003C/mark> nere, migranti, povere, disabili, detenute, rom, di genere non conforme e, più in generale, tutte quelle oggetto di discriminazione ogni giorno, quelle a cui non spetta «una buona vita» nello stato di «normalità», ora, con la pandemia se la passano peggio.\r\nLa crisi accelera i processi, aumenta il gap, rende più difficoltosa l’esistenza.\r\n\r\nA Torino il Cidigem, il centro ospedaliero che segue le \u003Cmark>persone\u003C/mark> in \u003Cmark>trans\u003C/mark>izione a Torino, ha rimandato tutti gli incontri. 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Molt* di loro hanno intrapreso o stanno per intraprendere un percorso di transizione in Piemonte.\r\n\r\nLunedì ci sarà un presidio davanti alle Molinette a Torino per dare visibilità ai mille ostacoli che una persona deve affrontare per accedere a un percorso di transizione, per sottolineare la chiusura delle istituzioni e dei medici ospedalieri che molto spesso sono obiettori e l'inadeguatezza del Cidigem.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/presidio-molinette2022.02.17-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","18 Febbraio 2022","2022-02-18 17:44:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/274032159_141718384979219_1541391915923494949_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/274032159_141718384979219_1541391915923494949_n-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/274032159_141718384979219_1541391915923494949_n-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/274032159_141718384979219_1541391915923494949_n-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/274032159_141718384979219_1541391915923494949_n-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/274032159_141718384979219_1541391915923494949_n.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Presidio per la salute delle persone trans*",1645206288,[224,225,226],"http://radioblackout.org/tag/ospedale/","http://radioblackout.org/tag/salute/","http://radioblackout.org/tag/transizione/",[228,229,230],"ospedale","salute","transizione",{"post_content":232,"post_title":236,"tags":239},{"matched_tokens":233,"snippet":234,"value":235},[74,73,74],"\u003Cmark>trans\u003C/mark>?\", un gruppo informale di \u003Cmark>persone\u003C/mark> \u003Cmark>trans\u003C/mark>^, non binarie e alleat*. 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La mostruositrans e altre mitologie femministe\", edito da Tamu (2025) , Filo Sottile torna ad affrontare il tema della decolonizzazione della narrazione trans da una prospettiva trans-femminista. Tramite l'immaginario metamostrico e lo strumento della narrativa fantascentifica, l'autrice si propone di presentare varie riflessioni raccolte negli anni grazie all'attraversamento di spazi politici ed assemblee.\r\n\r\nRipercorriamo con l'autrice la genesi del libro, a partire dal testo \"Le mostruositrans\", edito per la collana BookBlock di Eris, per affrontare temi molto attuali in una contemporaneità che fa della polarizzazione di genere e della violenza sui corpi uno strumento di riarmo sociale.\r\n\r\nLa pubblicazione va infatti contrestualizzata nel periodo storico in cui le democrazie neoliberali hanno cessato di tentare di comprare e assimilare il corpus sociale Queer, lasciando il passo ad un più esplicito fascismo che fa leva sull'attacco diretto alle persone trans e di genere non conforme per restringere e strumentalizzare le politiche di genere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/FiloSottileAF.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\"Io credo che quando l'irreale avanza pretese sulla realtà, o entra nel suo dominio, possa accadere, e accade, qualcosa di diverso dalla semplice assimilazione alle norme dominanti. Le norme stesse possono essere scardinate, mostrare la loro instabilità e aprirsi ad una nuova significazione.\" Judith Butler ","27 Luglio 2025","2025-09-09 13:03:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Immagine-09-09-25-13.00-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"229\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Immagine-09-09-25-13.00-300x229.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Immagine-09-09-25-13.00-300x229.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Immagine-09-09-25-13.00-768x587.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Immagine-09-09-25-13.00.jpg 837w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","RBO al Festival Alta felicità: Presentazione di \"Contro la politica delle briciole\" con Filo Sottile",1753618551,[276,277,278,123,124],"http://radioblackout.org/tag/festival-alta-felicita/","http://radioblackout.org/tag/filo-sottile/","http://radioblackout.org/tag/narrazioni-della-violenza/",[280,281,282,74,15],"festival alta felicità","Filo Sottile","narrazioni della violenza",{"post_content":284,"tags":288},{"matched_tokens":285,"snippet":286,"value":287},[73,74],"fa leva sull'attacco diretto alle \u003Cmark>persone\u003C/mark> \u003Cmark>trans\u003C/mark> e di genere non conforme","Con il libro \"Contro la politica delle briciole. 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Tramite l'immaginario metamostrico e lo strumento della narrativa fantascentifica, l'autrice si propone di presentare varie riflessioni raccolte negli anni grazie all'attraversamento di spazi politici ed assemblee.\r\n\r\nRipercorriamo con l'autrice la genesi del libro, a partire dal testo \"Le mostruositrans\", edito per la collana BookBlock di Eris, per affrontare temi molto attuali in una contemporaneità che fa della polarizzazione di genere e della violenza sui corpi uno strumento di riarmo sociale.\r\n\r\nLa pubblicazione va infatti contrestualizzata nel periodo storico in cui le democrazie neoliberali hanno cessato di tentare di comprare e assimilare il corpus sociale Queer, lasciando il passo ad un più esplicito fascismo che fa leva sull'attacco diretto alle \u003Cmark>persone\u003C/mark> \u003Cmark>trans\u003C/mark> e di genere non conforme per restringere e strumentalizzare le politiche di genere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/FiloSottileAF.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\"Io credo che quando l'irreale avanza pretese sulla realtà, o entra nel suo dominio, possa accadere, e accade, qualcosa di diverso dalla semplice assimilazione alle norme dominanti. 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Di fronte all'ascesa delle megalopoli e all'onnipresenza dello Stato, è vitale indagare il passato per rintracciare i tratti essenziali di una pratica municipalista etica ed ecologica che ci consenta di riconfigurare – e in fretta – il vivere in società.” (Murray Bookchin)\r\nIn questo libro recentemente editato da Eleuthera, Bookchin offre una particolare ricostruzione dello sviluppo urbano, la cui tesi è che le città non siano sempre state quelle concentrazioni utili a facilitare gli scambi capitalistici e il consumo individuale, ma siano piuttosto state il locus della convivenza, del confronto e della democrazia diretta. Non a caso la città, prima di trasformarsi in megalopoli, si è a lungo basata sul mutualismo più che sulla competizione.\r\nCe ne ha parlato Francesco Codello \r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nMartedì 24 ottobre\r\nore 17,30/20\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nInaugurazione con aperitivo di:\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\nIl 24 e poi… ogni martedì dalle 17,30 alle 20 \r\n\r\nVenerdì 27 ottobre\r\nore 21\r\nradio Blackout\r\nvia Cecchi 21A\r\nTorino città delle armi?\r\nLa nascita del nuovo Polo bellico, la mostra-mercato di caccia e droni da guerra, lo sbarco della Nato sotto la Mole.\r\nAnalisi e prospettive di lotta verso le giornate di informazione e lotta del 4 e del 18 novembre\r\n\r\nSabato 4 novembre\r\nNessuna festa per un massacro\r\nManifestazione antimilitarista \r\nore 15,30 in via Roma 100 di fronte alla galleria San Federico, sede del distretto aerospaziale del Piemonte, tra i promotori dell'Aerospace and defence meetings, mostra-mercato dell'industria aerospaziale di guerra e del nuovo Polo bellico a Torino. \r\nContestiamo la città delle armi! \r\nContestiamo la cerimonia militarista del 4 novembre. \r\n\r\nSabato 18 novembre\r\nDisertiamo la guerra!\r\nOre 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nCorteo Antimilitarista\r\n\r\nDisertiamo la guerra!\r\n- No all'aerospace and defence meetings!\r\n- No all’industria bellica\r\n- No alla Città dell’aerospazio!\r\n- No alla Nato a Torino! \r\n- No alla guerra e all'economia di guerra\r\n- Siamo e saremo ovunque a fianco delle popolazioni vittime delle guerra\r\n- Contro tutti gli imperialismi: né con la Russia né con la NATO. \r\n- Sosteniamo chi si oppone alla guerra in Russia e in Ucraina! Apriamo le frontiere ad obiettori e disertori\r\n- No all’invio di armi!\r\n- Contro la guerra a profughi e migranti in mare e in montagna. \r\n- Distruggiamo le frontiere!\r\n- No alle missioni militari all’estero\r\n- No alle spese militari e alla militarizzazione delle nostre città\r\n- Contestiamo la propaganda militarista, la retorica patriottica, la guerra e chi la a(r)ma\r\n- Contro tutti gli eserciti per un mondo senza frontiere. \r\nAssemblea Antimilitarista\r\n\r\nMartedì 28 novembre\r\nore 12 \r\nPresidio all'Oval in via Matté Trucco 70\r\nNo ai mercanti d’armi! 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Un campo di concentramento fascista e Badogliano\r\nUno dei peggiori campi di prigionia, prima fascista e, poi, badogliano, era in provincia di Arezzo, nel cuore della Toscana.\r\nQuest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario della grande fuga di anarchici e slavi.\r\nDi questa storia, di cui si parla poco, perché il “dopo” fascismo è descritto come paradiso di libertà, ci ha parlato Giorgio Sacchetti, docente di storia all’Università di Firenze ed autore di diversi studi sulla vicenda.\r\n\r\nSenza titolo di viaggio. Storie e canzoni dal margine dei generi\r\nI confini di genere, come quelli tra nazioni, sono presidiati. Varcarli è un’impresa. I lasciapassare sono concessi di rado e a condizioni umilianti. Spesso le \u003Cmark>persone\u003C/mark> \u003Cmark>trans\u003C/mark>, non binarie e queer hanno necessità di passare comunque. Come? Da clandestine. E a volte nei reticolati restano impigliati brandelli di nomi.\r\nSenza titolo di viaggio narra di un’esplorazione di genere e spesso la canta, perché qui dentro c’è la punk e la folk. Un testo in bilico tra prosa e canzonette, dove s’alternano amarcord siculo-torinesi, teoria \u003Cmark>trans\u003C/mark>femminista e teatro di rivista, con le benedizioni di Judith Butler e Petrolini.\r\n«La coscienza di sé, la ribellione ai diktat di genere, la gragnuola di coming out, l’autodeterminazione, la lotta contro la transfobia, sono tappe di un viaggio verso la riappropriazione e l’autogoverno dei corpi, degli spazi, dei tempi e dei territori, per vivere relazioni fuori dal dominio patriarcale e capitalista!»\r\nNe abbiamo parlato con l’autrice Filomena Sottile\r\n\r\nDall’urbanizzazione alle città\r\n“In un'epoca in cui l'urbanizzazione ha orrendamente sfigurato il mondo, io intendo redimere la città, esplorarla non come il fenomeno corrosivo che è diventata ma come quella manifestazione unica di vita comunitaria – riemersa più volte nella storia – che ha dato vita a forme di libertà autenticamente democratiche. Di fronte all'ascesa delle megalopoli e all'onnipresenza dello Stato, è vitale indagare il passato per rintracciare i tratti essenziali di una pratica municipalista etica ed ecologica che ci consenta di riconfigurare – e in fretta – il vivere in società.” (Murray Bookchin)\r\nIn questo libro recentemente editato da Eleuthera, Bookchin offre una particolare ricostruzione dello sviluppo urbano, la cui tesi è che le città non siano sempre state quelle concentrazioni utili a facilitare gli scambi capitalistici e il consumo individuale, ma siano piuttosto state il locus della convivenza, del confronto e della democrazia diretta. Non a caso la città, prima di trasformarsi in megalopoli, si è a lungo basata sul mutualismo più che sulla competizione.\r\nCe ne ha parlato Francesco Codello \r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nMartedì 24 ottobre\r\nore 17,30/20\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nInaugurazione con aperitivo di:\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\nIl 24 e poi… ogni martedì dalle 17,30 alle 20 \r\n\r\nVenerdì 27 ottobre\r\nore 21\r\nradio Blackout\r\nvia Cecchi 21A\r\nTorino città delle armi?\r\nLa nascita del nuovo Polo bellico, la mostra-mercato di caccia e droni da guerra, lo sbarco della Nato sotto la Mole.\r\nAnalisi e prospettive di lotta verso le giornate di informazione e lotta del 4 e del 18 novembre\r\n\r\nSabato 4 novembre\r\nNessuna festa per un massacro\r\nManifestazione antimilitarista \r\nore 15,30 in via Roma 100 di fronte alla galleria San Federico, sede del distretto aerospaziale del Piemonte, tra i promotori dell'Aerospace and defence meetings, mostra-mercato dell'industria aerospaziale di guerra e del nuovo Polo bellico a Torino. \r\nContestiamo la città delle armi! \r\nContestiamo la cerimonia militarista del 4 novembre. \r\n\r\nSabato 18 novembre\r\nDisertiamo la guerra!\r\nOre 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nCorteo Antimilitarista\r\n\r\nDisertiamo la guerra!\r\n- No all'aerospace and defence meetings!\r\n- No all’industria bellica\r\n- No alla Città dell’aerospazio!\r\n- No alla Nato a Torino! \r\n- No alla guerra e all'economia di guerra\r\n- Siamo e saremo ovunque a fianco delle popolazioni vittime delle guerra\r\n- Contro tutti gli imperialismi: né con la Russia né con la NATO. \r\n- Sosteniamo chi si oppone alla guerra in Russia e in Ucraina! 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No al Polo Bellico\r\n\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\n(A) distro e SeriRiot\r\nlibri, riviste, dcocumenti, maglietti, manifesti...\r\nogni martedì dalle 17,30 alle 20\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[516],{"field":96,"matched_tokens":517,"snippet":513,"value":514},[73,74],{"best_field_score":155,"best_field_weight":14,"fields_matched":91,"num_tokens_dropped":51,"score":519,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":51},"1157451471441100913",{"document":521,"highlight":533,"highlights":538,"text_match":153,"text_match_info":541},{"comment_count":51,"id":522,"is_sticky":51,"permalink":523,"podcastfilter":524,"post_author":361,"post_content":525,"post_date":526,"post_excerpt":57,"post_id":522,"post_modified":527,"post_thumbnail":528,"post_title":529,"post_type":418,"sort_by_date":530,"tag_links":531,"tags":532},"77186","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-23-settembre-astensionismo-e-conflitto-militari-e-preti-a-scuola-verso-il-freek-pride-le-seduzioni-nucleari-di-putin-e-biden/",[361],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/2022-09-23-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nDisertiamo le urne!\r\nCambiano i governi, restano sfruttamento, oppressione, carovita, sfratti, guerra.\r\nLe elezioni sono una delega in bianco a gente che ha il solo scopo di restare al potere, appoggiando gli interessi dei ricchi e dei potenti che li sostengono.\r\nQuesta volta c’è il rischio che trovino ascolto gli appelli al “voto utile” in una risibile crociata antifascista di fronte alla vittoria che i sondaggi attribuiscono a Fratelli d’Italia. Come se i fascisti non avessero mai governato nel nostro paese, come se le politiche securitarie con le quali chiedono consenso non fossero state attuate con altrettanta solerzia dal centrosinistra, come se i pentastellati e le varie formazioni della diaspora comunista non avessero votato per grandi opere, centri di detenzione per migranti, militari per le strade e guerra. La Lega, formazione populista di estrema destra, è il partito che ha governato di più negli ultimi 28 anni. I fascisti di Fratelli d’Italia sono stati parte integrante di tutti i governi di centrodestra.\r\nVa da se che la mera astensione dal voto non basta. Occorre dare concretezza alla prospettiva di autogoverno dal basso attraverso assemblee territoriali e percorsi di autogestione conflittuale con l’esistente che creino le condizioni per cacciare padroni e governanti!\r\nNe abbiamo discusso con Francesco Fricche\r\n\r\nVerso la Free(k) Pride\r\nFrocie, mostrә, devianti! La freek attraverserà le strade di Torino anche quest'a(n)no nella sua versione autunnale, e anche quest'anno attraverseremo le strade con i nostri corpi e le nostre menti eccedenti, non conformi alla norma. Una norma ciseteropatriarcale, repressiva, capitalista, colonialista in cui non ci riconosciamo.\r\nPERCHÉ L'8 OTTOBRE?\r\nDal 6 al 9 ottobre si terrà a Torino il meeting annuale della European Pride Organizers Association (associazione che riunisce i comitati organizzatori dei pride europei filo-istituzionali). Il modello verso il quale si muovono queste organizzazioni è un modello di fare pride istituzionalizzato, ripulito, sponsorizzato, recintato. Non vogliamo perdere - anche noi - questa occasione: l'occasione di presentare un modo di fare pride alternativo a questo modello, un pride critico, senza sponsor, senza sfilate delle forze dell'ordine, un pride anticapitalista e dissidente.\r\n\r\nViviamo in una città dove la repressione di chi lotta fuori e contro la gabbia istituzionale è da tempo la norma. Una città dove magistratura e polizia utilizzano un codice penale costruito come arma di guerra ai poveri e alle soggettività politiche e sociali dissidenti per mettere a tacere ogni forma di contestazione reale. La violenza istituzionale la ritroviamo alle frontiere, nei CPR, nelle strade di una città dove i poliziotti ricattano le libere donne migranti chiedendo favori sessuali in cambio del permesso di soggiorno. È la violenza misogina e cattofascista che ha reso sempre più difficile accedere ad un aborto libero e sicuro. È la transfobia di stato, la violenza dell'attesa, la burocrazia infinita portata avanti da giudici, medici, psicologi cis che uccide le persone trans, è la violenza del capitalismo che produce morte e devastazione ambientale e, non ultimo, un cambiamento climatico le cui conseguenze abbiamo toccato con mano in Piemonte, una regione che si traveste di “verde” ma che ha visto quest'estate una siccità senza precedenti. È la violenza delle riqualificazioni escludenti che stanno investendo i quartieri popolari, la violenza degli sfratti di chi non cè ce la fa più ad arrivare a fine mese, perchè intere generazioni di giovani precariu e vecch* pover* non riescono a pagare affitti e bollette. È la violenza del capitalismo arcobaleno \"senza fronzoli\" che va a braccetto con l'oppressione eteronormativa, con una normalità che nega le nostre identità erranti, libere e mostruose.\r\nNon vogliamo assimilarci, diventare frocie pulite, rifiutiamo ogni dimensione gerarchica. La strada delle frocie borghesi e per bene non è la nostra. Non ci adatteremo mai al sistema dominante, figlio di un modello cis etero e monogamo di famiglia tradizionale.\r\nVogliamo una città più frocia, più transfemminista, antirazzista, antispecista, antifascista e anticapitalista, rifiutiamo ogni ingerenza sui nostri corpi, ogni logica binaria e ogni tentativo di dipingerci sempre e solo come vittime.\r\nVogliamo che la paura cambi di campo. Vogliamo liberarci dei preti di ogni religione, dei tutori dell'ordine patriarcale, dei politici che ci vorrebbero soggetti deboli da tutelare.\r\nLe strade libere le fanno le soggettività libere e mostruose che le attraversano.\r\n\r\nFrocification! ✨?✨\r\n\r\nScuola. Preti e militari hanno sempre più spazio nelle scuole italiane. E, quel che è peggio, ciò avviene senza che l’opposizione alla clericalizzazione e militarizzazione delle vite di bambin* e ragazz* abbia reale visibilità.\r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nPutin e Biden verso la guerra nucleare\r\nI fatti sono noti. Il governo russo ha detto a chiare lettere che, quando i territori ucraini occupati saranno annessi alla Russia con i referendum annunciati a breve, ogni attacco a queste aree sarà considerato atto di guerra e, quindi, passibile di risposta nucleare.\r\nMeno noto è il fatto che una della basi di questa guerra nucleare si trova in Sicilia, nella base di Sigonella. Nei giorni scorsi il Dipartimento dell’Aeronautica militare USA ha firmato un contratto del valore di 177 milioni di dollari circa con la società Collins Aerospace, controllata dal colosso militare industriale Raytheon Technologies, per migliorare l’efficienza e garantire la manutenzione del sistema di comunicazione strategico ad alta frequenza. In altri termini verranno potenziate le antenne e le apparecchiature che assicurano al Pentagono la trasmissione degli ordini di guerra nucleare.\r\nLa possibilità di un’escalation bellica devastante è sempre più forte. Sempre più urgente è rinforzare l’opposizione alla guerra e al militarismo. Partendo da casa nostra. A Torino, in piazza Graf, c’è uno stabilimento della Collins Aerospace.\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 24 settembre\r\nore 17\r\npunto info sulle missioni militari all’estero in via Po 16 \r\n\r\nLunedì 26 settembre\r\nore 10,30\r\npunto info sulle missioni militari all’estero al Campus, lungo Dora Siena 100 A\r\n\r\nVenerdì 30 settembre\r\n40 anni di anarchia\r\nore 20,30\r\nCena vegan per i primi 40 anni dello spazio anarchico di corso Palermo 46 \r\nBenefit lotte sociali ed antimilitariste\r\nper prenotazioni:\r\nantimilitarista.to@gmail.com\r\n\r\nSabato 8 ottobre\r\nFree(k) Pride! Frocification\r\nappuntamento alle 15 in piazza Carlo Felice\r\n\r\nVenerdì 14 ottobre ore 21\r\nRossobruni\r\nLa storia e il pensiero politico del nazionalbolscevismo dalla prima democrazia tedesca (la Repubblica di Weimar) ai nazimaoisti degli anni Sessanta/ Settanta, dall’ecologismo razzista degli anni Ottanta al nazionalcomunismo teorizzato nel decennio successivo come alternativa al cosiddetto “villaggio globale”.\r\nA lungo patrimonio pressoché esclusivo di un pulviscolo ideologico a destra del fascismo, il rossobrunismo è ora uno dei tanti filoni che nutrono quel fenomeno nazionalpopulista che sta trasformando la vita di tutti noi.\r\nIntroduce l’incontro David Bernardini, autore di “Nazionalbolscevismo. Piccola storia del rossobrunismo in Europa”\r\nIn corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","23 Settembre 2022","2022-09-23 15:49:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/atomichesporche-200x110.png","Anarres del 23 settembre. Astensionismo e conflitto. Militari e preti a scuola. Verso il Free(k) Pride. 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A Torino, in piazza Graf, c’è uno stabilimento della Collins Aerospace.\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 24 settembre\r\nore 17\r\npunto info sulle missioni militari all’estero in via Po 16 \r\n\r\nLunedì 26 settembre\r\nore 10,30\r\npunto info sulle missioni militari all’estero al Campus, lungo Dora Siena 100 A\r\n\r\nVenerdì 30 settembre\r\n40 anni di anarchia\r\nore 20,30\r\nCena vegan per i primi 40 anni dello spazio anarchico di corso Palermo 46 \r\nBenefit lotte sociali ed antimilitariste\r\nper prenotazioni:\r\nantimilitarista.to@gmail.com\r\n\r\nSabato 8 ottobre\r\nFree(k) Pride! Frocification\r\nappuntamento alle 15 in piazza Carlo Felice\r\n\r\nVenerdì 14 ottobre ore 21\r\nRossobruni\r\nLa storia e il pensiero politico del nazionalbolscevismo dalla prima democrazia tedesca (la Repubblica di Weimar) ai nazimaoisti degli anni Sessanta/ Settanta, dall’ecologismo razzista degli anni Ottanta al nazionalcomunismo teorizzato nel decennio successivo come alternativa al cosiddetto “villaggio globale”.\r\nA lungo patrimonio pressoché esclusivo di un pulviscolo ideologico a destra del fascismo, il rossobrunismo è ora uno dei tanti filoni che nutrono quel fenomeno nazionalpopulista che sta trasformando la vita di tutti noi.\r\nIntroduce l’incontro David Bernardini, autore di “Nazionalbolscevismo. Piccola storia del rossobrunismo in Europa”\r\nIn corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[539],{"field":96,"matched_tokens":540,"snippet":536,"value":537},[73,74],{"best_field_score":155,"best_field_weight":14,"fields_matched":91,"num_tokens_dropped":51,"score":519,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":51},{"document":543,"highlight":556,"highlights":561,"text_match":153,"text_match_info":564},{"comment_count":51,"id":544,"is_sticky":51,"permalink":545,"podcastfilter":546,"post_author":547,"post_content":548,"post_date":549,"post_excerpt":57,"post_id":544,"post_modified":550,"post_thumbnail":551,"post_title":552,"post_type":418,"sort_by_date":553,"tag_links":554,"tags":555},"76909","http://radioblackout.org/podcast/dis-equitiamoci-una-critica-allequitazione-con-egon-botteghi/",[375],"liberationfront","Quando si parla di equitazione, l’immaginario a cui si fa riferimento è molto spesso quello di uno sport in sintonia con la natura, di rapporto rispettoso e alla pari tra l’umano e il cavallo. Ma è davvero così? È possibile osservare in maniera non antropocentrica questa attività, spogliarla di quel senso di bucolico e di “naturale” che le si associa (per via anche della sua storia lunga migliaia di anni) e portare uno sguardo critico a tutte quelle pratiche e abitudini interiorizzate ma impregnate di dominio che fanno parte di questo sport? Grazie alle riflessioni portate da Egon Botteghi, attivista per i diritti delle persone trans, antispecista ed ex istruttore di equitazione proviamo a gettare le basi per una critica all’equitazione e alle retoriche che ne giustificano le pratiche di imprigionamento, dolore e sfruttamento. Partendo da un’analisi storica (che ne mette in evidenza l’origine militarista, sessista e classista), fino ad arrivare alle forme moderne di addestramento ed imposizione del volere umano sul cavallo, abbiamo analizzato quali sono le necessità etologiche di questo animale, quali forme di interazione si possono sperimentare con esso e che ruolo svolgono le generazioni più giovani in un’ottica di educazione al rispetto verso il mondo animale.\r\n\r\nAscolta l’audio qui:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/disequitiamoci.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","2 Settembre 2022","2022-09-02 16:38:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/federico-caprilli-200x110.jpg","Dis-equitiamoci: una critica all’equitazione. 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Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/2022-04-08-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nLa guerra e rainbow washing\r\nL’arruolamento forzato delle persone delle persone trans in Ucraina, le notizie sulla brigata transfrocia “Unicorno” riportano al centro della guerra in Ucraina il tema della violenza contro chi trasgredisce la norma eterocispatriarcale e, insieme, l’operazione di rainbow washing che indica una strada di “redenzione” nell’imbracciare le armi per la guerra nazionalista.\r\nVi proponiamo un audio di Filomena “Filo” Sottile\r\n\r\nMilitarismo, nazionalismo, lotta di classe\r\nCome nelle indicazioni che troviamo sui mezzi pubblici – non disturbate il manovratore o il conducente – ci viene intimato di non disturbare coloro che ci stanno portando a danzare sul filo del rasoio, come se a tagliarsi fossero loro e non noi. Non li vedete come si sorridono e si stringono la mano nei summit quelli che dovrebbero trovare una soluzione al tragico conflitto in atto? Il fatto è che gli appartenenti alle classi dirigenti si conoscono e si frequentano tra loro e spingono le classi subalterne – che invece non si frequentano e raramente si conoscono – a massacrarsi vicendevolmente.\r\nIl nazionalismo è la coperta identitaria con la quale, anche nel secondo decennio del nuovo secolo, si spingono i poveri a combattere contro altri poveri.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo, autore di un articolo uscito su Umanità Nova\r\n\r\nEconomia di guerra\r\nL’aumento della spesa militare, l’investimento in armi e grandi opere tra peggiorando le condizioni di vita di noi tutti, costrett* a fare i conti con l’aumento dei prezzi, lavori precari e malpagati, fitti alle stelle. Quest’anno la spesa sanitaria è diminuita di 5 miliardi di euro. l’INPS ha recuperato 2 miliardi in questi due anni. L’aspettativa di vita si è ridotta di due anni e mezzo. I sei capi di corpo d’armata 500 milioni di euro.\r\nDraghi ci fa la guerra e la chiama pace.\r\nCapire meglio le conseguenze economiche per i poveri di ogni dove è utile a comprendere le dinamiche in corso ed i modi per opporvisi.\r\nCon Francesco Fricche abbiamo provato a fare il punto sulla situazione con un occhio a quanto avviene in Russia\r\n\r\nContro la guerra e chi la arma\r\nDraghi ha domandato retoricamente “volete il condizionatore acceso o la pace”? Come se la povera gente avesse altra scelta che pagare il prezzo che gli viene imposto. La verità è che con Draghi nel lungo inverno appena trascorso in tanti hanno dovuto spegnere il riscaldamento ben prima che scoppiasse la guerra.\r\nOggi l’unico modo per poter vivere meglio e senza guerra è lottare contro chi ce la impone a tutte le latitudini. Noi non ci stiamo. Noi non ci arruoliamo né con la NATO, né con la Russia. Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche. L’antimilitarismo, l’internazionalismo, il disfattismo rivoluzionario sono stati centrali nelle lotte del movimento dei lavoratori e delle lavoratrici sin dalle sue origini. Sfruttamento ed oppressione colpiscono in egual misura a tutte le latitudini, il conflitto contro i “propri” padroni e contro i “propri” governanti è il miglior modo di opporsi alla violenza statale e alla ferocia del capitalismo in ogni dove.\r\nOpporsi allo Stato di emergenza bellico, all’aumento della spesa militare, all’invio di armi al governo Ucraino, lottare per il ritiro di tutte le missioni militari all’estero, per la chiusura e riconversione dell’industria bellica, per aprire le frontiere a tutti i profughi e ai migranti è un concreto ed urgente fronte di lotta.\r\nPer fermare le guerre non basta un no. Bisogna mettersi di mezzo. A partire dalla nostra città.\r\nSciopero generale, boicottaggio e blocco delle basi militari e delle fabbriche di morte\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nLunedì 25 aprile\r\nDisertori di tutte le guerre\r\nPartigiani contro tutti gli Stati\r\nore 15\r\nricordo, fiori, bicchierata, interventi e distro alla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni\r\nin corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\nE dal vivo… canzoniere anarchico, partigiano e antifascista\r\n\r\n\r\nDomenica Primo Maggio\r\nore 9\r\nPace tra gli oppressi, guerra agli oppressori\r\nSpezzone antimilitarista al corteo da piazza Vittorio\r\nDopo il corteo pranzo benefit lotte contro la guerra alla tettoia dei contadini\r\n(per prenotazioni: antimilitarista.to@gmail.com) \r\n#disertiamolaguerra\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. 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Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche. L’antimilitarismo, l’internazionalismo, il disfattismo rivoluzionario sono stati centrali nelle lotte del movimento dei lavoratori e delle lavoratrici sin dalle sue origini. Sfruttamento ed oppressione colpiscono in egual misura a tutte le latitudini, il conflitto contro i “propri” padroni e contro i “propri” governanti è il miglior modo di opporsi alla violenza statale e alla ferocia del capitalismo in ogni dove.\r\nOpporsi allo Stato di emergenza bellico, all’aumento della spesa militare, all’invio di armi al governo Ucraino, lottare per il ritiro di tutte le missioni militari all’estero, per la chiusura e riconversione dell’industria bellica, per aprire le frontiere a tutti i profughi e ai migranti è un concreto ed urgente fronte di lotta.\r\nPer fermare le guerre non basta un no. Bisogna mettersi di mezzo. 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