","sull'incendio al petrolchimico di Porto Marghera","post",1589987964,[63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/marghera/","http://radioblackout.org/tag/petrolchimico/",[52,67,15],"marghera",{"post_content":69,"post_title":73,"tags":76},{"matched_tokens":70,"snippet":71,"value":72},[15],"chimici 3V Sigma, nell’area del \u003Cmark>petrolchimico\u003C/mark> di Porto Marghera in località","Un incendio di vaste proporzioni è divampato venerdì mattina 15 Maggio attorno alle 10.15, in seguito a un’esplosione nello stabilimento di prodotti chimici 3V Sigma, nell’area del \u003Cmark>petrolchimico\u003C/mark> di Porto Marghera in località Malcontenta.\r\n\r\n\r\n\r\nA portarne le conseguenze 2 operai gravemente feriti, ricoverati nei centri ustioni di Padova e Verona. Già lo scorso anno gli operai del \u003Cmark>petrolchimico\u003C/mark> avevano scioperato per denunciare le scarse condizioni di sicurezza. L’incendio ha suscitato moltissima apprensione da parte della popolazione, che è stata costretta a barricarsi in casa per evitare di inalare i fumi tossici. La densa nube nera non coinvolge solo Mestre e Venezia, ma anche le zone limitrofe (riviera del Brenta vicino a Padova).\r\n\r\nDa 20 anni i movimenti sociali del nord-est stanno intraprendendo una serie di lotte per la chiusura del polo chimico, a cui si aggiunge quella contro l'ampliamento della centrale termoelettrica di Fusina, oltre alle più note battaglie contro il Mose e le Grandi Navi. Nonostante il lockdown gran parte dell'attività del \u003Cmark>petrolchimico\u003C/mark> è pro\r\n\r\nseguita regolarmente, condannando gli operai a un doppio pericolo: quello del contagio e quello della scarsa sicurezza degli impianti.\r\n\r\nL'area industriale di Venezia è l'esempio concreto di inquinamento e spreco di denaro pubblico. Se fino a ieri i danni ambientali venivano \"tollerati\" in virtù di un ampia occupazione, con l'automatizzazione dei processi industriali e la conseguente riduzione di mano d'opera, la presenza di un tale mostro diviene ancor più inaccettabile. Anziché cercare alternative il denaro pubblico viene re-indirizzato in grandi opere inutili come il Mose, un vero e proprio buco nell'acqua che ha dimostrato tutta la sua inefficienza con le ultime inondazioni di metà novembre.\r\nNe parliamo con Cristian di Global Project:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/mestre.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":74,"snippet":75,"value":75},[15],"sull'incendio al \u003Cmark>petrolchimico\u003C/mark> di Porto Marghera",[77,79,81],{"matched_tokens":78,"snippet":52},[],{"matched_tokens":80,"snippet":67},[],{"matched_tokens":82,"snippet":83},[15],"\u003Cmark>petrolchimico\u003C/mark>",[85,90,93],{"field":37,"indices":86,"matched_tokens":87,"snippets":89},[20],[88],[15],[83],{"field":91,"matched_tokens":92,"snippet":75,"value":75},"post_title",[15],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":71,"value":72},"post_content",[15],578730123365712000,{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":49,"score":100,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,"578730123365711979",{"document":102,"highlight":129,"highlights":156,"text_match":96,"text_match_info":167},{"cat_link":103,"category":104,"comment_count":49,"id":105,"is_sticky":49,"permalink":106,"post_author":52,"post_content":107,"post_date":108,"post_excerpt":55,"post_id":105,"post_modified":109,"post_thumbnail":110,"post_thumbnail_html":111,"post_title":112,"post_type":60,"sort_by_date":113,"tag_links":114,"tags":123},[46],[48],"56913","http://radioblackout.org/2020/01/cronache-da-tarragona-esplode-un-impianto-del-polo-petrolchimico/","Nel tardo pomeriggio di martedì Tarragona è stata scossa da un'esplosione all'interno dello stabilimento petrolchimico IQOXE. La IQOXE produce ossido di etilene, un materiale sui cui effetti per la salute si discute ancora. Il bilancio in vite umane è di tre morti. Ci facciamo raccontare da una compagna sul posto come la cittadinanza di vari comuni ha vissuto l'applicazione, tardiva e a tentoni, dei protocolli di sicurezza. Nel frattempo le notizie all'estero sono poche e incomplete.\r\n\r\nLa vicenda è emblematica dei rischi che comporta vivere in questa fase di tardo capitalismo, che pone il profitto al di sopra della sicurezza e delle vite delle persone.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/Cronache-da-Tarragona.mp3\"][/audio]\r\n\r\nGuarda un video da Tarragona:\r\n\r\n[video width=\"848\" height=\"480\" mp4=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/WhatsApp-Video-2020-01-15-at-21.50.51.mp4\"][/video]\r\n\r\n ","17 Gennaio 2020","2020-01-17 11:58:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/WhatsApp-Image-2020-01-15-at-21.50.50-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"225\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/WhatsApp-Image-2020-01-15-at-21.50.50-225x300.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/WhatsApp-Image-2020-01-15-at-21.50.50-225x300.jpeg 225w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/WhatsApp-Image-2020-01-15-at-21.50.50-768x1024.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/WhatsApp-Image-2020-01-15-at-21.50.50.jpeg 1080w\" sizes=\"auto, (max-width: 225px) 100vw, 225px\" />","Cronache da Tarragona: esplode un impianto del polo petrolchimico",1579259500,[115,116,117,118,119,120,65,121,122],"http://radioblackout.org/tag/ambientalismo/","http://radioblackout.org/tag/catalogna/","http://radioblackout.org/tag/catalunya/","http://radioblackout.org/tag/cataogna/","http://radioblackout.org/tag/ecocidio/","http://radioblackout.org/tag/iqoxe/","http://radioblackout.org/tag/spagna/","http://radioblackout.org/tag/tarragona/",[124,125,126,28,127,26,15,128,32],"ambientalismo","catalogna","Catalunya","ecocidio","Spagna",{"post_content":130,"post_title":134,"tags":137},{"matched_tokens":131,"snippet":132,"value":133},[15],"da un'esplosione all'interno dello stabilimento \u003Cmark>petrolchimico\u003C/mark> IQOXE. 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Al corteo hanno partecipato oltre cinquemila persone. In testa i gonfaloni dei sindaci e i consiglieri comunali con le fasce in segno di lutto. Lo striscione d'apertura recita \"Gela non deve morire, senza lavoro non c'è dignità\".\r\n\r\nIl sindaco di Gela Domenico Messinese denuncia il mancato rilascio delle autorizzazioni ministeriali per la riconversione degli impianti che, abbandonato il petrolio per scelta strategica, dovrebbe portare alla produzione di bio-carburanti, grazie a un protocollo che prevede investimenti Eni in Sicilia, confermati ieri sera dall'azienda, per 2,2 miliardi di euro.\r\n\r\nAssieme ai lavoratori hano sfilato studenti, professionisti, pensionati, sindaci dei comuni del comprensorio e preti.\r\nTutti i negozi e le botteghe artigiane hanno tenuto abbassate le serrande. \r\nSullo sfondo, sia pure meno che in passato, il disastro ambientale, l'inquinamento delle falde, le percentuali stellari dei tumori. Nel ricatto tra salute e lavoro ancora una volta in primo piano c'è il lavoro. Costi quel che costi. Anche la vita.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Pippo, compagno ragusano, che da anni segue le vicende del Petrolchimico, la fabbrica che ha avvelenato la città, ricordando la mera bonifica potrebbe essere un'opportunità di lavoro non devastante.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-01-16-pippo-gela","26 Gennaio 2016","2016-01-27 13:09:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/gela1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"212\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/gela1-300x212.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/gela1-300x212.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/gela1.jpg 512w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Gela. 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Nonostante il brutto tempo, la protesta promette di durare a oltranza e coincide oggi con lo sciopero nazionale dei dipendenti Eni e Saipem.\r\nLa protesta, come molte di questo tipo, è presa dal ricatto tra lavoro nocivo o disoccupazione-miseria. 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A Torino, lunedì scorso, è stata portata avanti l’occupazione del Campus Einaudi fino a venerdì. Occupato anche il chiostro dell’Università di Parma e mobilitazioni alla Statale di Milano. Anche a Ravenna, città del petrolchimico, tradizionalmente legata al fossile, gli universitari della sede distaccata dell’Alma Mater di Bologna, hanno organizzato un’assemblea aperta di End Fossil. Il collettivo studentesco di Torino spiega: “UniTo così come il Politecnico di Torino, stipula accordi con soggetti quali l’Eni, azienda tra le 100 più inquinanti che da sole si rendono responsabili del 71% delle emissioni di CO2 mondiali. Non solo: l’industria della guerra, anch’essa distruttrice di ecosistemi interi (oltre che di un numero incalcolabile di vite umane), ha legami ancora più stretti con i nostri atenei, tramite innumerevoli partnership con aziende quali Leonardo e Thales Alenia. Gli uffici di queste aziende sorgeranno fianco a fianco a quelli di UniTo e PoliTo nella nuova Cittadella dell’Aerospazio, contro la quale ci sono state in questi stessi giorni molte contestazioni, mentre il Ministro dell’Ambiente Fratin sarà impegnato a decantarne le lodi all’Oval di Lingotto insieme ai dirigenti dell’industria bellica e alla governance della nostra università. La fusione tra interessi militari ed energetici – continuano – si esplica perfettamente nella recente assegnazione a Eni, da parte del governo israeliano, di permessi di estrazione di gas naturale al largo delle coste palestinesi. Così Israele premia e mantiene il supporto strategico italiano alle proprie politiche criminali: ecocidio e genocidio, in Medio Oriente come nel resto del mondo, vanno di pari passo”.\r\n\r\nDomani si terrà l'ultimo tavolo dell'occupazione torinese, in cui incontreranno le NO TAV per rilanciare la giornata dell'8 dicembre in val di Susa. L'occupazione al campus Einaudi prosegue anche nelle prossime settimane, mantenendo un'area nella main hall in cui reperire materiale informativo sulla campagna di End Fossil, stabilire alleanze, continuare la lotta.\r\n\r\nNe abbiamo parlato ai microfoni di radio black out con Gaia, studentessa di unito che ha aderito alla campagna End Fossil\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/end_fossil.mp3\"][/audio]\r\n\r\npagina IG\r\n\r\nhttps://www.instagram.com/endfossiloccupy_cle/?utm_source=ig_web_button_share_sheet&igshid=OGQ5ZDc2ODk2ZA==\r\n\r\ncanale telegram\r\n\r\nhttps://t.me/+2ppI6GZeRfNjNGQ0\r\n\r\n ","30 Novembre 2023","2023-11-30 17:36:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/403862443_1787572795081934_247211975428491469_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/403862443_1787572795081934_247211975428491469_n-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/403862443_1787572795081934_247211975428491469_n-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/403862443_1787572795081934_247211975428491469_n-1024x768.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/403862443_1787572795081934_247211975428491469_n-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/403862443_1787572795081934_247211975428491469_n.jpg 1440w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","END FOSSIL - Occupy!",1701365746,[282,283,284],"http://radioblackout.org/tag/endfossil/","http://radioblackout.org/tag/occupazioni-universita/","http://radioblackout.org/tag/clima/",[286,287,288],"#endfossil","#occupazioni università","clima",{"post_content":290},{"matched_tokens":291,"snippet":292,"value":293},[15],"Anche a Ravenna, città del \u003Cmark>petrolchimico\u003C/mark>, tradizionalmente legata al fossile, gli","Sono settimane di occupazioni per il clima nelle università italiane che hanno aderito alla campagna di End Fossil, rete internazionale per la mobilitazione di studenti e studentesse che, in Italia, hanno occupato l’Università di Pisa e la Sapienza di Roma. 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Ad esempio i processi di gentrificazione che li allontanano dai luogo di lavoro o l'uso di una macchina vecchia e inquinante. Non solo, chi detiene la ricchezza è anche responsabile delle attività inquinanti di quelle società su cui si investe, spesso grandi aziende che detengono il monopolio dell'estrattivismo, dell'agroindustria, dei trasporti, del petrolchimico, ecc.\r\n\r\nLa sovranità del consumatore è il mantra narrato dai promotori della transizione ecologica, mentre è dimostrato come l'estrazione, la produzione e la circolazione di materie e merci rimanga sempre nelle mani di pochi e al consumatore non rimane che una minima libertà di scelta. Sia l'elitè del progresso verde, sia i movimenti ecologisti, tendono a far ricadere sul singolo individuo la crisi climatica, supponendo che uno stile di vita genuino affiancato a tecnologie green siano il primo passo per salvare il pianeta. 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