","Aggiornamenti dalla Global Sumud Flottilla e dalle mobilitazioni in Italia per la Palestina","post",1758805955,[56,57,58,59,60,61,62,63,64],"https://radioblackout.org/tag/4-ottobre/","https://radioblackout.org/tag/global-sumud-flottilla/","https://radioblackout.org/tag/guido-crosetto/","https://radioblackout.org/tag/manifestazione-palestina/","https://radioblackout.org/tag/porto-livorno/","https://radioblackout.org/tag/roma/","https://radioblackout.org/tag/sciopero-generale/","https://radioblackout.org/tag/taranto/","https://radioblackout.org/tag/usb/",[18,26,22,28,20,14,24,16,12],{"post_content":67},{"matched_tokens":68,"snippet":70,"value":71},[69],"occupata","giornata di lunedì è stata \u003Cmark>occupata\u003C/mark> in maniera permanente la facoltà","Ieri sera l'ultimo aggiornamento dai canali della Global Sumud Flottilla riportava un avviso da parte di diversi governi di un probabile attacco israeliano, nei fatti la notte è passata con droni che hanno sorvolato continuativamente le imbarcazioni. \n\n\n\nNel frattempo Guido Crosetto decide di inviare una prima nave militare, la fregata Fasan, a tutela della flottiglia. Lo segue a ruota Pedro Sanchez, presidente del governo spagnolo, che annuncia la partenza della nave da guerra Furor dal porto di Cartagena prevista oggi. Questa mattina il Ministro della Difesa dichiara che una seconda nave della Marina militare italiana, la fregata lanciamissili Alpino, verrà inviata in eventuale soccorso e protezione.\n\n\n\nAbbiamo raggiunto ai nostri microfoni Ivan Grozny Compasso, giornalista e attivista della Flotilla a bordo della Luna Bark\n\n\n\nIvan Grozsny Compasso \n\n\n\nDopo lo sciopero di lunedì 22 settembre le mobilitazioni non si fermano e continua la pratica dello slogan \"Blocchiamo tutto!\". Ieri sera, a seguito dell'attacco di droni e spray urticante avvenuto tra martedì 23 e mercoledì 24 settembre, la GSM ha lanciato una chiamata a mobilitarsi in tutte le piazze del Paese. A Torino un corteo di diverse migliaia di persone ha invaso i binari della stazione Porta Susa, a Firenze cortei spontanei hanno bloccato la città, a Pisa è stata bloccata la stazione San Rossore, a Milano il giorno dopo un presidio che ha visto la presenza di oltre 400 persone sotto il carcere Beccaria per i due giovani minorenni arrestati in piazza lunedì di cui si attende oggi l'udienza, si è tenuta un'altra imponente manifestazione.\n\n\n\nTorino - occupazione stazione Porta Susa\n\n\n\nCi colleghiamo con Roma dove, a seguito della giornata di lunedì è stata \u003Cmark>occupata\u003C/mark> in maniera permanente la facoltà di Lettere in Sapienza, luogo da dove partono diverse iniziative, cortei spontanei, blocchi di questi giorni e dove ci si sta preparando verso la data di manifestazione nazionale del 4 ottobre a sostegno del popolo e della resistenza palestinese chiamata alle 14.30 con partenza da Porta San Paolo da API - Associazioni dei Palestinesi in Italia, Comunità Palestinese in Italia, GPI - Giovani Palestinesi d'Italia, Movimento Studenti Palestinesi in Italia, UDAP - Unione Democratica Arabo Palestinese\n\n\n\nCollettivo Zaum - Sapienza \n\n\n\n\n\n\n\nTra ieri e oggi da Livorno arriva la notizia della vittoria da parte di chi da lunedì ha occupato in presidio permanente il porto per rimandare indietro la nave SLNC Severn carica di armamenti diretti alla Base Nato di Camp Derby. In serata è stato occupato un edificio sfitto per continuare a presidiare e monitorare gli arrivi in porto. \n\n\n\nAzione Antifascista Livorno\n\n\n\nArriva in queste ore la notizia che la stessa nave è stata poi avvistata al largo del golfo della Spezia, da quasi 2 giorni non comunica la sua localizzazione. I collettivi e organizzazioni che si stanno mobilitando contro la \"SeaFuture\", fiera navale-militare che si terrà al porto di La Spezia in questi giorni lanciano l'allerta e lo stato di agitazione permanente. Viene diramata una chiamata a tutte e tutti le cittadine di convergere al Provveditorato (viale Italia 87) per il presidio delle ore 14:00.\n\n\n\n\n\n\n\nLo Stato di Agitazione permanente è stato infatti dichiarato dall'Unione Sindacale di Base che ha pubblicato un comunicato in cui si annuncia anche lo sciopero generale in caso di attacco alle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla. \n\n\n\nDi seguito il comunicato \n\n\n\nCento piazze permanenti per Gaza\n\n\n\nDopo che Gaza è sotto assedio da due anni e continua il genocidio del popolo palestinese, questa notte è stato sferrato un nuovo pesante attacco alla Global Sumud Flotilla. Alcune imbarcazioni sono state danneggiate e la missione sta rischiando di essere compromessa. “Israele” attacca impunemente una missione umanitaria in acque internazionali, in spregio ad ogni norma e con una brutalità inaccettabile. Inoltre le imbarcazioni battevano bandiera italiana, inglese e polacca, quindi si tratta di fatto di un atto di guerra in piena regola anche nei confronti del nostro Paese. \n\n\n\nIl governo balbetta e stenta ad assumere una qualche iniziativa. Stanotte i bombardamenti sono continuati incessanti su Gaza, decine di persone sono già state massacrate all’alba di oggi, mentre il Governo coloniale sionista ha annunciato la chiusura del valico di Allenby con la Giordania, per strangolare e annettere la Cisgiordania. I nostri fratelli e le nostre sorelle che sono sulla Flotilla stanno mettendo a repentaglio la loro incolumità per rompere l'assedio e per supportare la liberazione del popolo palestinese. Noi che siamo l’equipaggio di terra dobbiamo entrare in azione contro il sionismo.\n\n\n\nProclamiamo lo stato di agitazione permanente e l’occupazione di cento piazze per Gaza. A partire da venerdì 26 settembre creiamo accampamenti permanenti in ogni città nelle grandi piazze. A Roma piazza dei Cinquecento, da dove è partito lo sciopero generale. A Genova nei pressi del valico 3, dove sono stati raccolti gli aiuti. Ogni territorio decida la sua piazza, facciamo dell’Italia una grande piazza per la Palestina.\n\n\n\nInvitiamo tutte le realtà che hanno dato vita alle mobilitazioni di questi giorni ad unirsi in piazza, con la Palestina nel cuore, a fianco della Flotilla, per Gaza, fermiamo Israele.\n\n\n\nVERSO LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 4 OTTOBRE A ROMA - PORTA SAN PAOLO 14:30\n\n\n\nIL SIONISMO SI FERMA CON LA RESISTENZA!\n\n\n\nUNIONE SINDACALE DI BASE - GLOBAL MOVEMENT FOR GAZA -MOVIMENTO STUDENTI PALESTINESI IN ITALIA – UDAP - GIOVANI PALESTINESI IN ITALIA - ASSOCIAZIONE DEI PALESTINESI IN ITALIA - COMUNITÀ PALESTINESE IN ITALIA\n\n\n\nEnzo Miccoli - Coordinamento USB di Torino \n\n\n\nAnche al Sud altri porti di mobilitano, in particolare a Taranto dove è giunta la notizia di una nave \u003Cmark>petroliera\u003C/mark>, la SEASAL VIA, in arrivo contenente 30mila tonnellate di greggio destinato all'aviazione militare israeliana. Immediatamente un presidio al porto e un corteo nell'area circostante hanno animato la serata e questa mattina giunge la notizia che la nave non attraccherà a Taranto. \n\n\n\n Con noi Raffaele Cataldi, lavoratore all'Ilva e autore di Malesangue, aggiorna sulla situazione e condivide alcune riflessioni sul territorio in questione e sull'opposizione alla guerra. \n\n\n\nRaffaele Cataldi",[73],{"field":74,"matched_tokens":75,"snippet":70,"value":71},"post_content",[69],1155199671761633300,{"best_field_score":78,"best_field_weight":79,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":42,"score":80,"tokens_matched":81,"typo_prefix_score":42},"1112386306048",14,"1155199671761633393",2,6677,{"collection_name":53,"first_q":84,"per_page":85,"q":84},"petroliera occupata",6,{"facet_counts":87,"found":11,"hits":105,"out_of":160,"page":11,"request_params":161,"search_cutoff":30,"search_time_ms":148},[88,92],{"counts":89,"field_name":90,"sampled":30,"stats":91},[],"podcastfilter",{"total_values":42},{"counts":93,"field_name":29,"sampled":30,"stats":103},[94,96,98,100,102],{"count":11,"highlighted":95,"value":95},"lotta",{"count":11,"highlighted":97,"value":97},"trapani",{"count":11,"highlighted":99,"value":99},"autogestione",{"count":11,"highlighted":101,"value":101},"cantieri navali",{"count":11,"highlighted":84,"value":84},{"total_values":104},5,[106],{"document":107,"highlight":127,"highlights":145,"text_match":155,"text_match_info":156},{"comment_count":42,"id":108,"is_sticky":42,"permalink":109,"podcastfilter":110,"post_author":111,"post_content":112,"post_date":113,"post_excerpt":114,"post_id":108,"post_modified":115,"post_thumbnail":116,"post_title":117,"post_type":118,"sort_by_date":119,"tag_links":120,"tags":126},"6523","http://radioblackout.org/podcast/cantieri-navali-di-trapani-prospettive-di-autogestione/",[],"info","La lotta ai cantieri navali di Trapani contro i licenziamenti va avanti. Da ormai quattro mesi e mezzo occupano una petroliera. In questi giorni, stanchi di inseguire improbabili soluzioni con la proprietà i lavoratori hanno deciso di costituirsi in cooperativa e di tentare la gestione diretta del cantiere.\r\nNe abbiamo parlato con Alberto La Via del gruppo anarchico “Salsedo” di Trapani, in prima fila nelle iniziative di sostegno alla lotta.\r\n\r\nAscolta l'intervista ad Alberto[audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/2012.02.12-Alberto-La-Via-cantieri-navali-Trapani.mp3|titles=2012.02.12 Alberto La Via cantieri navali Trapani]\r\nscarica il file\r\n\r\nDi seguito l’appello alla solidarietà diffuso dal Collettivo dei Lavoratori in Lotta del Cantiere Navale di Trapani:\r\nNegli ultimi quattro mesi appena trascorsi, la nostra lotta per il lavoro e la dignità ha attraversato, allo stesso tempo, momenti di grande difficoltà ma anche di grande speranza.\r\nAbbiamo creato un presidio permanente davanti i cancelli del nostro Cantiere navale e poi abbiamo deciso di salire sulla petroliera che abbiamo costruito con le nostre mani e che era stata lasciata all’abbandono da parte dell’azienda. Nel frattempo, ci siamo organizzati in un collettivo per discutere e ragionare tutti insieme, per condividere i momenti belli e quelli più brutti, per dare corpo alle nostre rivendicazioni. Di fronte ai licenziamenti assolutamente ingiustificati da parte dell’azienda, abbiamo opposto le ragioni del buon senso, l’analisi dei fatti, la volontà di raggiungere soluzioni rispettose del nostro diritto al lavoro e alla vita. In questi mesi ci siamo resi conto che, nelle vertenze per il lavoro, non è possibile e non è dignitoso accettare sempre e comunque accordi al ribasso o finte soluzioni proposte da sindacalisti senza scrupoli che si preoccupano solo degli interessi dei più forti. Proprio per questo abbiamo cercato nuove strade per difendere i nostri diritti attraverso il sindacalismo di base e l’autorganizzazione.\r\nSiamo stati, e continuiamo a essere, perfettamente disponibili a confrontarci in tutte le sedi\r\npreposte per trovare soluzioni adatte a salvaguardare non solo il futuro occupazionale nostro e di tutti i lavoratori del Cantiere, ma anche l’esistenza di una realtà produttiva importantissima per tutto il territorio. Con l’occupazione della petroliera “Marettimo M.” abbiamo manifestato la nostra rabbia e la nostra determinazione, e abbiamo chiesto solidarietà a tutta la cittadinanza. Ci sentiamo offesi dalle minacce con le quali l’azienda ci intima ad abbandonare la nave, e respingiamo ogni accusa rispetto al nostro comportamento: noi non siamo vandali, non siamo criminali, e non vogliamo essere trattati come tali. Questa azienda ha fallito i suoi obiettivi solo e soltanto per la sua incapacità e per una colpevole mancanza di volontà. Noi pensiamo che le responsabilità di un fallimento non possono e non devono ricadere sulle spalle dei lavoratori, delle loro famiglie, e dell’intera città. Noi siamo uomini e donne che hanno a cuore il prodotto della loro fatica e rivendicano il diritto al lavoro. La nostra volontà è quella di togliere la ruggine dai macchinari e dalle attrezzature e fare quello che sappiamo fare: lavorare nel cantiere navale di Trapani.\r\nPer questo motivo, ci rendiamo conto che solo diventando padroni di noi stessi potremo uscire da questo vicolo cieco. Costituendoci in Cooperativa possiamo sperare nel futuro. In questi mesi abbiamo visto crescere la solidarietà intorno a noi. Ringraziamo dal profondo del cuore tutti quelli che, sin dall’inizio, ci hanno sostenuti: cittadini, associazioni, movimenti, realtà politiche. Ringraziamo i mezzi d’informazione che, a poco a poco, hanno dato voce alla nostra azione. Adesso chiediamo uno sforzo in più: aiutarci a realizzare il nostro progetto di cooperazione e gestione dal basso del nostro futuro. Qualunque contributo, anche piccolo, può essere fondamentale.\r\n(Collettivo dei Lavoratori in Lotta del Cantiere Navale di Trapani)\r\n\r\n ","12 Febbraio 2012","La lotta ai cantieri navali di Trapani contro i licenziamenti va avanti. Da ormai quattro mesi e mezzo occupano una petroliera. In questi giorni, stanchi di inseguire improbabili soluzioni con la proprietà i lavoratori hanno deciso di costituirsi in cooperativa e di tentare la gestione diretta del cantiere.\r\nNe abbiamo parlato con Alberto La Via del gruppo anarchico “Salsedo” di Trapani, in prima fila nelle iniziative di sostegno alla lotta.\r\n","2018-10-17 22:11:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/locandinacoop1-200x110.jpg","Cantieri navali di Trapani. 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