","Kurdistan: messaggio di Öcalan per chiedere lo scioglimento del PKK","post",1740830575,[68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/ocalan/","http://radioblackout.org/tag/pkk/","http://radioblackout.org/tag/turchia/",[38,21,15],{"post_content":73,"post_title":78,"tags":81},{"matched_tokens":74,"snippet":76,"value":77},[75],"PKK","notizia che il leader del \u003Cmark>PKK\u003C/mark> Abdullah Öcalan, durante una riunione","Di giovedì la notizia che il leader del \u003Cmark>PKK\u003C/mark> Abdullah Öcalan, durante una riunione con una delegazione del partito DEM, ha chiesto lo scioglimento del \u003Cmark>PKK\u003C/mark> e l'abbandono delle armi da parte della guerriglia curda nel quadro di un processo di pace con la Turchia di Erdogan. Facendo appello ad un processo di apertura democratica in Turchia, ed in linea con il cambiamento dell'identità e del progetto politico del movimento di liberazione nazionale curdo, evolutosi da partito marxista-leninista influenzato dal socialismo reale ad un progetto di carattere confederale che pone l'accento sulla democraticizzazione della società, Öcalan ha esortato il \u003Cmark>PKK\u003C/mark> a convocare un proprio congresso e discutere dell'abbandono della lotta armata come primo passo verso la costruzione di un processo di convivenza tra curdi e turchi e di una cooperazione sociale sulle basi della libera organizzazione della società e del rispetto della pluralità democratica.\r\n\r\nIl messaggio è stato trasmesso su numerosi maxischermi nelle province curde della Turchia e seguito anche dal Rojava, e vi hanno fatto seguito le dichiarazioni di Murat Karayilan (della dirigenza del \u003Cmark>PKK\u003C/mark>) che ha specificato come per un eventuale scioglimento del partito ed un cessate-il-fuoco siano necessari alcuni passaggi ulteriori ma che comunque il messaggio del leader del movimento curdo venga ascoltato e valutato con attenzione. Proprio di oggi è la notizia che il \u003Cmark>PKK\u003C/mark> ha invece effettivamente comunicato un cessate-il-fuoco unilaterale, meno di 48 h dopo la dichiarazione di Öcalan.\r\n\r\nFacciamo il punto sul messaggio di Öcalan e sulle conseguenze che il suo annuncio potrebbe avere sia per quanto riguarda la situazione in Turchia che per il futuro della Siria del Nord-Est con Jacopo Bindi dell'Accademia della Modernità Democratica.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/dichiarazioniöcalan.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAggiungiamo alcune valutazioni precedenti che venerdì 21 febbraio ha condiviso ai nostri microfoni Murat Cinar, giornalista, riguardo alla situazione politica che attualmente vive la Turchia, dove i già scarsi spazi di agibilità democratica vanno a quanto pare invece sempre più a restringersi e riguardo alle motivazioni che spingono Erdogan ad instaurare un possibile processo di pace con il movimento di liberazione curdo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/muratcinar.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":79,"snippet":80,"value":80},[75],"Kurdistan: messaggio di Öcalan per chiedere lo scioglimento del \u003Cmark>PKK\u003C/mark>",[82,84,87],{"matched_tokens":83,"snippet":38},[],{"matched_tokens":85,"snippet":86},[21],"\u003Cmark>pkk\u003C/mark>",{"matched_tokens":88,"snippet":15},[],[90,96,99],{"field":42,"indices":91,"matched_tokens":93,"snippets":95},[92],1,[94],[21],[86],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":80,"value":80},"post_title",[75],{"field":100,"matched_tokens":101,"snippet":76,"value":77},"post_content",[75],578730123365712000,{"best_field_score":104,"best_field_weight":29,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":54,"score":106,"tokens_matched":92,"typo_prefix_score":54},"1108091339008",3,"578730123365711979",{"document":108,"highlight":131,"highlights":157,"text_match":102,"text_match_info":167},{"cat_link":109,"category":110,"comment_count":54,"id":111,"is_sticky":54,"permalink":112,"post_author":57,"post_content":113,"post_date":114,"post_excerpt":60,"post_id":111,"post_modified":115,"post_thumbnail":116,"post_thumbnail_html":117,"post_title":118,"post_type":65,"sort_by_date":119,"tag_links":120,"tags":127},[51],[53],"61633","http://radioblackout.org/2020/06/turchia-attacco-militare-nel-nord-iraq-contro-il-pkk/","Il 15 giugno è annunciata ufficialmente un'operazione militare turca in Iraq settentrionale per colpire 81 postazioni appartenenti al Pkk. Oltre a bombardamenti aerei, sono arrivati anche soldati per un intervento via terra. Ad oggi risultano colpite una decina di postazioni, secondo Ankara. Il Pkk invece dichiara che i primi bombardamenti sono avvenuti attorno ai campi profughi e non contro le proprie postazioni. Ieri il Pkk ha specificato che dopo 3 giorni di scontri si sono registrate 2 morti tra le loro fila e 10 tra i soldati turchi: l'operazione turca non sembra quindi aver registrato grandi successi per ora. La comunità kurda ha risposto con manifestazioni di piazza, anche se vietate dal governo turco, e oggi siamo al quarto giorno della marcia indetta dall'Hdp, Partito democratico dei Popoli, unico partito parlamentare ad esprimersi a riguardo. Ci sono stati anche altri cortei di solidarietà contro l'attacco militare. Per quanto riguarda la comunità internazionale, la Commissione Europea si è espressa contro l'operazione, e il parlamento iracheno per due volte ha mandato una comunicazione alla Turchia invitando a ritirare le truppe. Barzani, leader del partito kurdo iracheno, non si è espresso. Non è una novità che la Turchia entri nel nord dell'Iraq con la scusa di combattere il terrorismo per la sicurezza interna. Scontri e bombardamenti sono ancora in atto. Tutto questo avviene mentre la Turchia è impegnata anche in Libia e Siria: in tutti questi fronti, Ankara ha rapporti con gli Stati uniti, ed è probabile che in Iraq abbia agito con il benestare degli USA.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Murat Cinar, ascolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/turchia.mp3\"][/audio]","19 Giugno 2020","2020-06-19 11:41:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/hdp-yol-haritasi1-599x275-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"138\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/hdp-yol-haritasi1-599x275-1-300x138.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/hdp-yol-haritasi1-599x275-1-300x138.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/hdp-yol-haritasi1-599x275-1.jpg 599w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Turchia: attacco militare nel nord Iraq contro il PKK",1592566887,[121,122,123,124,125,126,69,70],"http://radioblackout.org/tag/blackout/","http://radioblackout.org/tag/curdi/","http://radioblackout.org/tag/hdp/","http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/news/",[128,36,129,57,18,130,21,15],"blackout","Hdp","news",{"post_content":132,"post_title":137,"tags":140},{"matched_tokens":133,"snippet":135,"value":136},[134],"Pkk","colpire 81 postazioni appartenenti al \u003Cmark>Pkk\u003C/mark>. 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Imamoglu è considerato uno dei più forti rivali politici del presidente Erdogan, ed è stato accusato di corruzione e di aver aiutato un gruppo terroristico - le due accuse che in Turchia vengono da anni massicciamente impiegate per smantellare i partiti politici di opposizione. Il tentativo di Erdogan di eliminare il candidato dell'opposizione, piuttosto popolare ad Istanbul, mira a garantire ancora maggiori poteri all'AKP e blindare la possibilità di mettere in pratica una riforma costituzionale che gli consenta di rimanere al governo. Allo stesso tempo, la spallata contro il CHP arriva in un momento delicatissimo di trattativa con il PKK: gli appelli di Öcalan per una democraticizzazione della Turchia come condizione necessaria all'abbandono delle armi da parte del movimento di liberazione nazionale curdo sembrano essere lettera morta di fronte ad un regime che, pochi giorni dopo il messaggio del leader curdo, dimostra di non voler dare nessuna garanzia riguardo al permettere la possibilità di un'opposizione democratica.\r\n\r\nImamoglu, tuttavia, durante l'arresto ha dichiarato online che “la volontà del popolo non può essere messa a tacere”. L'operazione contro di lui potrebbe rappresentare la goccia che fa traboccare il vaso della rabbia sociale in Turchia, soprattutto da parte di una generazione di giovani e giovanissimi cresciuta tra crisi economica ed una situazione politica di durissima repressione del dissenso. Gli studenti turchi hanno proclamato uno sciopero bloccando i campus universitari e le stazioni della metropolitana di Istanbul, mentre cortei relativamente massicci sono stati organizzati anche in altre città, da Ankara a Izmir, in una una manifestazione di rabbia pubblica che non si vedeva da anni. Sono scoppiati scontri tra manifestanti e polizia all'Università di Istanbul e per le strade della capitale, ed il governo ha imposto un coprifuoco e vietato gli assembramenti pubblici. I prossimi giorni permetteranno di capire con maggiore chiarezza se queste proteste potranno dare vita ad un duraturo movimento popolare di opposizione, capace di resistere alla brutalità della repressione poliziesca e di mettere in difficoltà il regime di Erdogan - oppure se l'arresto segnerà un'altra vittoria di Erdogan ed un ulteriore passo verso la trasformazione della Turchia in un regime autoritario a tutti gli effetti.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Murat Cinar:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/muratcinar2103.mp3\"][/audio]","22 Marzo 2025","2025-03-22 14:28:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/t_8999486742_bcf1a7023a_o-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/t_8999486742_bcf1a7023a_o-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/t_8999486742_bcf1a7023a_o-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/t_8999486742_bcf1a7023a_o.jpg 550w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Turchia: l'arresto di Imamoglu scatena nuove proteste contro Erdogan",1742653667,[182,68,69,183],"http://radioblackout.org/tag/erdogan/","http://radioblackout.org/tag/repressione-turchia/",[27,38,21,185],"repressione Turchia",{"post_content":187,"tags":191},{"matched_tokens":188,"snippet":189,"value":190},[75],"delicatissimo di trattativa con il \u003Cmark>PKK\u003C/mark>: gli appelli di Öcalan per","In Turchia sono scoppiate massicce proteste dopo che le autorità giudiziarie - all'interno di una vasta operazione contro centinaia di persone - hanno arrestato Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul, pochi giorni prima che venisse scelto come candidato del partito di opposizione laico CHP alle presidenziali. 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In questo quadro di ricerca di una mediazione si inserisce anche la concessione ad Abdullah Öcalan, leader del PKK, della prima visita in carcere dopo 4 anni.\r\n\r\nIl movimento curdo dimostra una notevole resilienza dopo 40 anni di attacchi, anche alla luce delle complicazioni nel quadro regionale emerse a partire dal conflitto che vede Israele opporsi non solo ai combattenti palestinesi ma anche a potenze regionali come l'Iran e alla rete di milizie sciite da esso finanziate, anche in Siria. La possibilità di un tavolo di trattative è sintomo di un mutato rapporto di forza tra Stato turco, guerriglia e strutture politiche del movimento curdo oppure è un tentativo da parte di Erdogan di trascinare il movimento curdo sul terreno del disarmo in cambio di una promessa di agibilità \"democratica\" - ad ora in Turchia fondamentalmente inesistente e difficilmente prevedibile in futuro?\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Jacopo Bindi, dell'Accademia della Modernità Demoratica\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/OcalanAccordiDiPace.mp3\"][/audio]","25 Ottobre 2024","2024-10-26 22:07:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/PKK_curdi-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/PKK_curdi-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/PKK_curdi-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/PKK_curdi-768x510.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/PKK_curdi.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","KURDISTAN: ATTACCO AD ANKARA, BOMBARDAMENTI TURCHI, COLLOQUI CON ÖCALAN",1729879219,[225,125,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/conflitti-globali/",[227,18,38,21,15],"conflitti globali",{"post_content":229,"tags":233},{"matched_tokens":230,"snippet":231,"value":232},[75],"rivendicato venerdì mattina) curda del \u003Cmark>PKK\u003C/mark> contro la principale industria di","Giovedì, dopo la notizia di un riuscito attacco della guerriglia (rivendicato venerdì mattina) curda del \u003Cmark>PKK\u003C/mark> contro la principale industria di ingegneria bellica turca ad Ankara, l'aviazione di Erdogan ha scatenato sanguinosi raid aerei sulla Siria del Nord e sul nord dell'Iraq, dove il \u003Cmark>PKK\u003C/mark> sta infliggendo dure perdite all'esercito turco.\r\n\r\nAllo stesso tempo, in una mossa inedita, l'estrema destra di governo del MHP apre ad una possibile trattativa tra Stato turco e \u003Cmark>PKK\u003C/mark> attraverso la promessa di un riconoscimento del partito DEM e offrendogli il ruolo di mediatore in un eventuale, futuro, processo di pace. 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Ma Biden aveva promesso in campagna elettorale che avrebbe riconosciuto il genocidio armeno del 1915, e lo ha fatto il 24 aprile, nel giorno consacrato alla memoria di quella strage del Secolo breve. Una data che comunque gli fa gioco nella sua partita a scacchi con Erdoğan e nel suo intento di accorciargli il guinzaglio e allontanarlo da Putin (e dagli S400). E infatti lo ha sentito per la prima volta da quando è stato eletto al posto di Trump, molto meno ostico per il presidente turco.\r\nMurat Cinar estrae la figura di Aram Tigran per tessere l'ordito musicale a partire da Diyarbakir e dirigersi verso Qamişlo, unificando i destini del popolo curdo con quello armeno e da quella lirica storia di un musicista, esule persino prima di nascere, morto – a newrouz! – per l'emozione di poter suonare nella propria terra... ma portato in un nosocomio lontano a esalare l'ultimo respiro come modello di una nazione in esilio da un genocidio negato dai Giovani Turchi e poi da tutti i regimi anatolici più o meno kemalisti.\r\n\r\nI motivi per cui proprio ora a distanza di più di un secolo sia avvenuto questo riconoscimento da parte americana vanno ricercati un po' nella attenzione per i diritti umani dei sudditi di Ankara, ovviamente pretestuosi per l'amministrazione americana che li usa per tenere sotto scacco Erdoğan, e sia Joe Biden che Kamala Harris avevano alluso alla questione armena, perché la diaspora derivante da quella pulizia etnica durante la Prima guerra mondiale portò molti armeni negli Stati Uniti e in particolare nella California cara alla vicepresidente, che ha dato voce in cambio di voti a quella minoranza.\r\nUn altro punto da considerare per questo dissidio è che funge da detonatore per la composizione di un contenzioso che da anni divide i due più potenti eserciti della Nato e come dice Murat gli interessi tra questi appartenenti si intrecciano a tal punto che nessuno può lasciare l'“Organizzazione” (infatti in un altro momento abbiamo già parlato delle sanzioni Caatsa applicate ad alleati riottosi: https://www.spreaker.com/user/ogzero/murat-03-intese-con-putin-e-sanzioni). Anche se si è arrivati al punto di rottura tra gli \"alleati\", come abbiamo dimostrato cercando di raccontare cosa hanno rappresentato gli Accordi di Astana (https://ogzero.org/studium/il-mare-di-astana-il-mediterraneo/) e cosa significa il controllo dei monti al confine tra Iraq, Siria e Turchia, visto che proprio ieri l'alleato curdo di Ankara nel Kurdistan, l'iracheno Barzani, ha il 28 aprile scorso intimato al Pkk di lasciare il rifugio sui monti Qandil. E poi il maxiprocesso a New York che coinvolge dirigenti, parlamentari, direttori di banche e rampolli turchi per riciclaggio e malversazioni che coinvolgono anche altri stati sovrani (India, Iran, Qatar, Cina); le indagini relative al ramo turco furono sempre avversate e i magistrati licenziati, perseguiti... ma in Usa un faccendiere turco confessò, spiegando come si dipanava il riciclaggio e lo scambio di merci in embargo.\r\nIl genocidio armeno è un tabù in Turchia ed è anche uno stillicidio per i discendenti dei massacrati che si trovano a convivere con i discendenti degli aguzzini; con i riti e le omertà, i silenzi pesanti e l'ignavia di chi preferisce sopravvivere, mentre i coraggiosi poeti, giornalisti, intellettuali che hanno avuto il coraggio di vivere scrollandosi di dosso la paura del colombo sempre impaurito sono stati uccisi come Hrant Dink nel 2007. i turchi rimangono senza una corretta informazione della proprie responsabilità e gli armeni senza il riconoscimento delle proprie sofferenze, costantemente in ansia, come ancora denuncia Yetvart Danzikian e anche Garo Paylan in parlamento ha cercato di far parlare i 200 intellettuali armeni che sparirono e non poterono più parlare un secolo fa, guadagnandosi una minaccia di fare la stessa fine.\r\n\"Negazione e presenza di un genocidio: narrazioni e usi diversi della storia armena\".","30 Aprile 2021","2021-04-30 23:34:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/genocidio_armeno-01-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"167\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/genocidio_armeno-01-300x167.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/genocidio_armeno-01-300x167.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/genocidio_armeno-01-200x110.jpeg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/genocidio_armeno-01.jpeg 644w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Memoria, negazione e strategie intorno al genocidio armeno",1619825641,[267,268,269,270,271,272,273,274,275,182,69,70],"http://radioblackout.org/tag/aramtigran/","http://radioblackout.org/tag/caatsa/","http://radioblackout.org/tag/garopaylan/","http://radioblackout.org/tag/genocidearmenien/","http://radioblackout.org/tag/genocidioarmenio/","http://radioblackout.org/tag/hrantdink/","http://radioblackout.org/tag/yetvartdanzikian/","http://radioblackout.org/tag/armenia/","http://radioblackout.org/tag/biden/",[277,278,279,280,281,282,283,284,285,27,21,15],"#aramtigran","#caatsa","#garopaylan","#genocidearmenien","#genocidioarmenio","#hrantdink","#yetvartdanzikian","armenia","biden",{"post_content":287,"tags":291},{"matched_tokens":288,"snippet":289,"value":290},[134],"28 aprile scorso intimato al \u003Cmark>Pkk\u003C/mark> di lasciare il rifugio sui","https://youtu.be/lUlMjatER_s\r\nGli armeni negli ultimi mesi sono stati strumentalizzati dalle potenze globali e locali persino più del solito. 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E infatti è bastato riportare l’episodio di 4 giornalisti che sono stati incarcerati per terrorismo dai magistrati di Erdoǧan, accusa del tutto pretestuosa che colpisce proprio i 4 giovani che hanno voluto scoperchiare la verità su due contadini gettati dall’elicottero dei servizi che li aveva prelevati dalle parti di Van. Ecco il legame con Eric: la persecuzione di chi da giornalista (o da storico) ricostruisce la verità inconfutabile e per reazione riceve contumelie, minacce di morte, arresti e accuse di... terrorismo. Stessi fakes, stessi fascisti, identica mancanza di argomenti, se non violenza, insulti, censura.. manipolazioni.\r\n\r\nLa puntata inizia con la lotta degli studenti che continuano con i presidi anche se la polizia è dentro e fuori il campus di Bogaziçi e gli arresti sono centinaia. Dalle università italiane non si registra alcuna reazione, nessuna solidarietà; mobilitazioni azzerate... sarà il covid?\r\n\r\nIl 10 febbraio le forze armate turche sono entrate in territorio turco e ufficialmente hanno ucciso 48 militanti del Pkk ... ma il fio che hanno pagato è pesante (oltre alla destabilizzazione dell’alleato Barzani) e l’equilibrio dell’area già inesistente non può che peggiorare con i bombardamenti e le operazioni, ma altra benzina viene gettata sul fuoco quando si cerca di bilanciare un tracollo nei sondaggi interni con attacchi sui monti del Bashur. Soprattutto se si trovano i corpi di soldati turchi, probabilmente – come da versione pkk – uccisi dai droni di Ankara inviati a bombardare le posizioni del Pkk: infatti il presidente doveva fare un grande annuncio per il 14 febbraio e invece ha dovuto tacere a seguito di questa scoperta ferale. Da questo intrigo internazionale, non sappiamo nemmeno noi come, siamo arrivati a parlare della conferenza stampa dell’Hdp che denunciava 718 arresti con accuse inconsistenti.\r\n\r\nE poi Gladio - Stay-behind...","21 Febbraio 2021","2021-02-21 22:53:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/bogaziçi-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/bogaziçi-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/bogaziçi-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/bogaziçi.jpeg 700w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","IL CAFFÈ TURCO CON MURAT: BOĞAZIÇI persevera e i nazionalisti schiumano rabbia per i militari uccisi in Iraq... dal fuoco amico",1613947991,[339,340,341,342,343,344,123,345,69],"http://radioblackout.org/tag/bahceli/","http://radioblackout.org/tag/barzani/","http://radioblackout.org/tag/bashur/","http://radioblackout.org/tag/bogazici/","http://radioblackout.org/tag/contractors/","http://radioblackout.org/tag/erbil/","http://radioblackout.org/tag/iraq/",[347,348,349,350,351,352,129,353,21],"Bahçeli","barzani","Bashur","Bogaziçi","contractors","Erbil","iraq",{"post_content":355,"tags":359},{"matched_tokens":356,"snippet":357,"value":358},[134],"hanno ucciso 48 militanti del \u003Cmark>Pkk\u003C/mark> ... ma il fio che hanno","https://youtu.be/cF-Abk_ZcUo\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021_02_18_Murat.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIn questa puntata ci tenevamo a parlare dell’ondata di odio che si è scatenata contro Eric Gobetti e sentivamo che in qualche modo gli hater sovranisti, sinonimo di “fascisti” (che evidentemente fa schifo pure a loro), ritornavano evocati da molti episodi di cui parliamo sempre in questa rubrica curata da Murat. 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Di questa situazione ingarbugliata abbiamo parlato prima con Antonella De Biasi a partire dalla condizione del popolo curdo e armeno; e successivamente ci è sembrato utile approfondire con Murat Cinar la situazione interna, di crisi economica e repressione di ogni opposizione, e il peso della strategia geopolitica di Ankara. Da ultimo uno sguardo alla Cina con Sabrina Moles dopo l’evento estivo dello Sco e la successiva esibizione muscolare a Pechino, ma anche il multilateralismo teorizzato da Xi e le dichiarazioni ambientaliste contrapposte a quelle del rivale americano nella stessa sede newyorkese del Palazzo di Vetro. \n\n\n\nNecropolitica e narcostato ecuadoriano\n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/ecuador-en-paro-contra-noboa-y-fmi--67915787\n\n\n\n\nAbbiamo parlato della situazione in Ecuador con Eduardo Meneses ricercatore politico, attivista, reporter alternativo .\n\n\n\nNegli ultimi giorni l’Ecuador è scosso da un’ondata di proteste esplose dopo la decisione del presidente Daniel Noboa di abolire il sussidio sul diesel, in vigore dal 1974. La misura, che ha fatto impennare il prezzo del carburante da 1,80 a 2,80 dollari al gallone, ha innescato il conflitto sociale con manifestazioni che attraversano il Paese, dalle grandi città alle province rurali. Contadini, trasportatori, pescatori, studenti e comunità indigene denunciano un provvedimento che incide pesantemente sul costo della vita e lo considerano l’ennesima espressione di un modello neoliberista responsabile di profonde disuguaglianze. A guidare la risposta è la CONAIE, la storica Confederazione delle Nazionalità Indigene, che ha proclamato uno sciopero nazionale a oltranza.Il tema dei sussidi per il diesel è una problema storico ogni volta che si è tentato di cancellare i sussidi sul diesel c’è stata una risposta popolare .Non è una protesta isolata ma storica ci sono state proteste popolari ne 2019 e nel 2022 ,l’economia del paese è dollarizzata e non sostenibile ,al governo è costato trovare le risorse per pagare gli stipendi pubblici ,per questo sta ricorrendo al FMI che impone tagli ai sussidi e allo stato sociale. Di fronte a questa situazione economica la soluzione di Noboa è un regime autoritario per controllare il malcontento , una narco economia in cui il neoliberalismo si trasforma in una gestione della morte e questo nuovo modello si sta sviluppando ,e la gente si sta organizzando per dire no a questo processo che costituirebbe un arretramento dal punto vista sociale ed economico .\n\n\n\n\n\n\n\nTrump spariglia e la sfiducia serpeggia anche in Medio Oriente\n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/la-sfiducia-negli-imperi-technomedievali-provocata-da-personaggi-distopici--67932142\n\n\n\n\nI curdi possono sperare di essere tra i pochi che traggono qualche vantaggio dalla feroce rimappatura violenta del Sudovest asiatico che sta andando in scena sul palcoscenico del Palazzo di Vetro newyorkese? \n\n\n\n Vigilanza curda: diversa per ciascun paese della loro frammentazioneA partire da questa domanda Antonella De Biasi, giornalista ed esperta della regione mediorientale, ha restituito un disegno del Sudovest asiatico a partire dal Federalismo democratico del Rojava come unica realtà di rispetto dei diritti e di un’amministrazione aperta a tutte le comunità che abitano il territorio; all’interno di Israele ci sono stati molteplici sostegni alla lotta curda (anche in funzione antiturca). Ma attualmente al-Jolani – come si faceva chiamare il tagliagole ora chiamato al-Shara, quando Antonella nel 2022 ne aveva tracciato la figura nel suo libro Astana e i 7 mari – è il padrone di quella che era buona parte della nazione governata fino a un anno fa dalla famiglia Assad, e probabilmente in questi giorni la volubilità di Trump sembra attribuire a Erdoğan il protettorato su una Siria governata da una sua creatura, in virtù delle promesse di stabilità profuse dal presidente turco, un’investitura conferita nonostante le milizie di modello ottomano: predoni che imperversano lungo le coste del Mediterraneo orientale. \n\n\n\nSpaesamento e impotenza armena: revisionismo entitàPoi si è affrontata la diversa strategia dei curdi siriani rispetto all’apertura di Ocalan, che ha invitato il Pkk a deporre le armi, come altra situazione è ancora quella dei curdi iraniani. Ma la problematicità insita nell’egemonia turca su quell’area travolge anche e maggiormente la comunità armena alla mercé dei fratelli azeri dei turchi; e furono le prime vittime di un genocidio del Secolo breve. Ora gli armeni hanno ancor meno alleati e sostenitori del solito, visto che il gas di Baku fa gola a tutti; e gli viene sottratta pezzo per pezzo identità, terra, riferimenti culturali. Oltre alla diaspora. La speranza di accoglienza europea è a metà con l’alleanza con i russi, disattesa da Putin, ma ancora valida. E Pashinyan non ha alcuna idea o autorevolezza per rappresentare gli armeni. \n\n\n\nRelazioni tra Israele e TurchiaUn’ipotesi di Al-Jazeera vede la Turchia nel mirino israeliano per assicurare l’impunità di Netanyahu che si fonda sul costante stato di guerra, ma anche perché è l’ultima potenza regionale non ancora ridimensionata dall’aggressività sionista. Peraltro la rivalità risale a decenni fa e in questo periodo di Global Sudum Flottilla si ricorda la Mavi Marmara assaltata dai pirati del Mossad uccidendo 10 persone a bordo, mentre cercava di forzare il blocco navale di Gaza. Fino a che punto può essere credibile una guerra scatenata da Israele contro la Turchia? Secondo Antonella De Biasi è difficile che possa avvenire, non solo perché Erdoğan è più abile di Netanyahu (al rientro da Tianjin ha chiesto a Trump gli F-35, dimenticando i sistemi antiaerei comprati da Mosca), ma perché gli affari anche di ordigni militari non si sono mai interrotti, inoltre a livello regionale l’alleanza con Al-Thani dovrebbe mettere al riparo la Turchia da attacchi sconsiderati e senza pretesti validi… certo, con il terrore di Netanyahu non si può mai sapere. \n\n\n\nCosa rimane del sistema di Astana?Facile interpretare la presenza a Tianjin dei leader che erano soliti incontrarsi sotto l’ombrello di Astana come confluenza di interessi, meno semplice capire fino a che punto ciascuno di loro e gli altri protagonisti del Shangai cooperation organization siano posizionati in più o meno consolidate alleanze. Sentiamo Antonella De Biasi e sugli stessi argomenti poi anche Murat Cinar in questo spreaker che abbiamo registrato subito dopo aver sentito Antonella: Trump incontra Erdoğan.\n\n\n\n\n\n\n\nL’Internazionale nera passa anche da Ankara\n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/trump-incontra-erdogan-lui-ha-bisogno-di-cose-io-di-altre-ci-mettiamo-d-accordo--67923007\n\n\n\n\nPiù la situazione risulta nebulosa, intricata e sul bordo del precipizio bellico e maggiore è il potere in mano a Erdoğan\n\n\n\nLo scollamento giovanile (da Gezi Park), la censura (Murat Cinar ci ha proposto l’ultima in ordine di tempo delle proibizioni musicali in Turchia), l’asservimento e la concentrazione dei poteri (gli interventi della magistratura a ingabbiare l’opposizione con pretesti), le centrali mediatiche ridotte a megafono del potere… tutti aspetti che caratterizzano il ventennio del Sultano al potere, ma se si guarda bene all’involuzione del paesaggio globale, si nota che la cancellazione dello Stato di diritto non è una prerogativa turca, ma riduce Ankara a una delle tappe dell’Internazionale nera che parte da Washington, passa per Roma, Tel Aviv, Budapest…L’economia in crisi, tranne la produzione bellica in mano alla famiglia che per il resto saccheggia la finanza statale da 20 anni a questa parte e ora la condiscendenza alle richieste di Trump dissangueranno ulteriormente il bilancio, già falcidiato dal 90% di inflazione, con svalutazione della Lira dal 2008 in poi e con una disoccupazione altissima. Ma anche a livello internazionale la diplomazia turca è agevolata dalla sua collocazione ambigua, dai suoi affari agevolati dagli errori europei, dal suo mantenersi all’interno della Nato ma sempre partecipe di ogni centro di potere: uditore della centralità multilaterale di Tianjin con il Sud del mondo e contemporaneamente presente alla riunione con paesi arabi sul piano di pace per Gaza alla corte di Trump, che vede in Erdoğan un potenziale risolutore a cui delegare la questione ucraina, perché «unico leader apprezzato da Zelensky e da Putin»; mentre il fantasma degli Accordi di Astana potrebbe sembrare confluire nello Sco, dove c’erano tutt’e tre i protagonisti, in realtà Murat ritiene chiuso il percorso degli Astana Files, perché la Turchia non fa effettivamente parte di Shangai Files. Piuttosto va approfondito il discorso di Astana sulla Siria e lo stallo attuale di tutte le potenze che ne controllavano il territorio prima della dirompente dissoluzione dello stato di Assad: alcune del tutto esautorate, come Iran e Russia, e altre che si contrappongono: Turchia, Qatar e Israele… e probabilmente per gli americani è più accettabile che sia controllato da Erdoğan. Ma questo non significa che la repubblica turca sia contraria a Tel Aviv: infatti Murat ci spiega come ci siano manifestazioni propal che vengono pesantemente caricate dalla polizia indette da forze conservatrici della destra islamista, perché gli interessi dell’industria bellica sono tutti a favore di Israele e gli affari vedono la famiglia del presidente tra i beneficiari degli scambi e dell’uso di armi a Gaza; anche il Chp organizza proteste","29 Settembre 2025","Abbiamo sentito Eduardo Meneses, dopo i primi giorni di paro nacional in Ecuador che ci ha indicato priorità, lotte, situazioni diverse nel paese in lotta contro le ricette neoliberiste di Daniel Noboa e prima che gli scontri producessero i primi morti; il popolo è sceso in piazza nella Cuenca per i diritti dei contadini, ma […]","2025-09-29 14:27:35","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 25/09/2025 – ECUADOR IN PIAZZA CONTRO NOBOA E IL TRUMPISMO IN SALSA LATINA; SUDOVEST ASIATICO IN SUBBUGLIO, RIPERCUSSIONI DELLE GUERRE SIONISTE; CINA DOPO SHANGAI COOPERATION ORGANIZATION E XI ALL’ONU CON LA CASACCA AMBIENTALISTA","podcast",1759108934,[457,458,459,460,461,462,463,464,465,466,467,468,469,470,471,472,473,474,475,476],"https://radioblackout.org/tag/armenia/","https://radioblackout.org/tag/azerbaijan/","https://radioblackout.org/tag/chp/","https://radioblackout.org/tag/conaie/","https://radioblackout.org/tag/cuenca/","https://radioblackout.org/tag/curdi/","https://radioblackout.org/tag/erdogan/","https://radioblackout.org/tag/israele/","https://radioblackout.org/tag/nato/","https://radioblackout.org/tag/netanyahu/","https://radioblackout.org/tag/noboa/","https://radioblackout.org/tag/ocalan/","https://radioblackout.org/tag/pkk/","https://radioblackout.org/tag/proteste/","https://radioblackout.org/tag/qatar/","https://radioblackout.org/tag/quito/","https://radioblackout.org/tag/sco/","https://radioblackout.org/tag/siria/","https://radioblackout.org/tag/trump/","https://radioblackout.org/tag/turchia/",[284,478,479,480,481,36,27,482,483,484,485,38,21,486,487,488,489,30,490,15],"azerbaijan","chp","Conaie","cuenca","Israele","nato","netanyahu","noboa","proteste","qatar","quito","Sco","Trump",{"post_content":492,"tags":496},{"matched_tokens":493,"snippet":494,"value":495},[134],"Ocalan, che ha invitato il \u003Cmark>Pkk\u003C/mark> a deporre le armi, come","Abbiamo sentito Eduardo Meneses, dopo i primi giorni di paro nacional in Ecuador che ci ha indicato priorità, lotte, situazioni diverse nel paese in lotta contro le ricette neoliberiste di Daniel Noboa e prima che gli scontri producessero i primi morti; il popolo è sceso in piazza nella Cuenca per i diritti dei contadini, ma allo stesso modo a Quito gli studenti si sono mobilitati, come gli autotrasportatori per la sospensione dell’articolo 126: cioè la cancellazione del sussidio sul diesel in vigore da decenni, ma sotto le ceneri ribolliva il fuoco della ribellione… Ci siamo poi mossi verso il Sudovest asiatico, rimescolato dall’aggressione sionista intenta a sfruttare l’occasione di creare Eretz Israel, ridimensionando con la forza impunita le potenze regionali; ma Erdoğan pare sia apprezzato e investito da Trump come Vicerè del Middle East. Di questa situazione ingarbugliata abbiamo parlato prima con Antonella De Biasi a partire dalla condizione del popolo curdo e armeno; e successivamente ci è sembrato utile approfondire con Murat Cinar la situazione interna, di crisi economica e repressione di ogni opposizione, e il peso della strategia geopolitica di Ankara. Da ultimo uno sguardo alla Cina con Sabrina Moles dopo l’evento estivo dello Sco e la successiva esibizione muscolare a Pechino, ma anche il multilateralismo teorizzato da Xi e le dichiarazioni ambientaliste contrapposte a quelle del rivale americano nella stessa sede newyorkese del Palazzo di Vetro. \n\n\n\nNecropolitica e narcostato ecuadoriano\n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/ecuador-en-paro-contra-noboa-y-fmi--67915787\n\n\n\n\nAbbiamo parlato della situazione in Ecuador con Eduardo Meneses ricercatore politico, attivista, reporter alternativo .\n\n\n\nNegli ultimi giorni l’Ecuador è scosso da un’ondata di proteste esplose dopo la decisione del presidente Daniel Noboa di abolire il sussidio sul diesel, in vigore dal 1974. La misura, che ha fatto impennare il prezzo del carburante da 1,80 a 2,80 dollari al gallone, ha innescato il conflitto sociale con manifestazioni che attraversano il Paese, dalle grandi città alle province rurali. Contadini, trasportatori, pescatori, studenti e comunità indigene denunciano un provvedimento che incide pesantemente sul costo della vita e lo considerano l’ennesima espressione di un modello neoliberista responsabile di profonde disuguaglianze. A guidare la risposta è la CONAIE, la storica Confederazione delle Nazionalità Indigene, che ha proclamato uno sciopero nazionale a oltranza.Il tema dei sussidi per il diesel è una problema storico ogni volta che si è tentato di cancellare i sussidi sul diesel c’è stata una risposta popolare .Non è una protesta isolata ma storica ci sono state proteste popolari ne 2019 e nel 2022 ,l’economia del paese è dollarizzata e non sostenibile ,al governo è costato trovare le risorse per pagare gli stipendi pubblici ,per questo sta ricorrendo al FMI che impone tagli ai sussidi e allo stato sociale. Di fronte a questa situazione economica la soluzione di Noboa è un regime autoritario per controllare il malcontento , una narco economia in cui il neoliberalismo si trasforma in una gestione della morte e questo nuovo modello si sta sviluppando ,e la gente si sta organizzando per dire no a questo processo che costituirebbe un arretramento dal punto vista sociale ed economico .\n\n\n\n\n\n\n\nTrump spariglia e la sfiducia serpeggia anche in Medio Oriente\n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/la-sfiducia-negli-imperi-technomedievali-provocata-da-personaggi-distopici--67932142\n\n\n\n\nI curdi possono sperare di essere tra i pochi che traggono qualche vantaggio dalla feroce rimappatura violenta del Sudovest asiatico che sta andando in scena sul palcoscenico del Palazzo di Vetro newyorkese? \n\n\n\n Vigilanza curda: diversa per ciascun paese della loro frammentazioneA partire da questa domanda Antonella De Biasi, giornalista ed esperta della regione mediorientale, ha restituito un disegno del Sudovest asiatico a partire dal Federalismo democratico del Rojava come unica realtà di rispetto dei diritti e di un’amministrazione aperta a tutte le comunità che abitano il territorio; all’interno di Israele ci sono stati molteplici sostegni alla lotta curda (anche in funzione antiturca). Ma attualmente al-Jolani – come si faceva chiamare il tagliagole ora chiamato al-Shara, quando Antonella nel 2022 ne aveva tracciato la figura nel suo libro Astana e i 7 mari – è il padrone di quella che era buona parte della nazione governata fino a un anno fa dalla famiglia Assad, e probabilmente in questi giorni la volubilità di Trump sembra attribuire a Erdoğan il protettorato su una Siria governata da una sua creatura, in virtù delle promesse di stabilità profuse dal presidente turco, un’investitura conferita nonostante le milizie di modello ottomano: predoni che imperversano lungo le coste del Mediterraneo orientale. \n\n\n\nSpaesamento e impotenza armena: revisionismo entitàPoi si è affrontata la diversa strategia dei curdi siriani rispetto all’apertura di Ocalan, che ha invitato il \u003Cmark>Pkk\u003C/mark> a deporre le armi, come altra situazione è ancora quella dei curdi iraniani. 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Peraltro la rivalità risale a decenni fa e in questo periodo di Global Sudum Flottilla si ricorda la Mavi Marmara assaltata dai pirati del Mossad uccidendo 10 persone a bordo, mentre cercava di forzare il blocco navale di Gaza. Fino a che punto può essere credibile una guerra scatenata da Israele contro la Turchia? Secondo Antonella De Biasi è difficile che possa avvenire, non solo perché Erdoğan è più abile di Netanyahu (al rientro da Tianjin ha chiesto a Trump gli F-35, dimenticando i sistemi antiaerei comprati da Mosca), ma perché gli affari anche di ordigni militari non si sono mai interrotti, inoltre a livello regionale l’alleanza con Al-Thani dovrebbe mettere al riparo la Turchia da attacchi sconsiderati e senza pretesti validi… certo, con il terrore di Netanyahu non si può mai sapere. \n\n\n\nCosa rimane del sistema di Astana?Facile interpretare la presenza a Tianjin dei leader che erano soliti incontrarsi sotto l’ombrello di Astana come confluenza di interessi, meno semplice capire fino a che punto ciascuno di loro e gli altri protagonisti del Shangai cooperation organization siano posizionati in più o meno consolidate alleanze. Sentiamo Antonella De Biasi e sugli stessi argomenti poi anche Murat Cinar in questo spreaker che abbiamo registrato subito dopo aver sentito Antonella: Trump incontra Erdoğan.\n\n\n\n\n\n\n\nL’Internazionale nera passa anche da Ankara\n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/trump-incontra-erdogan-lui-ha-bisogno-di-cose-io-di-altre-ci-mettiamo-d-accordo--67923007\n\n\n\n\nPiù la situazione risulta nebulosa, intricata e sul bordo del precipizio bellico e maggiore è il potere in mano a Erdoğan\n\n\n\nLo scollamento giovanile (da Gezi Park), la censura (Murat Cinar ci ha proposto l’ultima in ordine di tempo delle proibizioni musicali in Turchia), l’asservimento e la concentrazione dei poteri (gli interventi della magistratura a ingabbiare l’opposizione con pretesti), le centrali mediatiche ridotte a megafono del potere… tutti aspetti che caratterizzano il ventennio del Sultano al potere, ma se si guarda bene all’involuzione del paesaggio globale, si nota che la cancellazione dello Stato di diritto non è una prerogativa turca, ma riduce Ankara a una delle tappe dell’Internazionale nera che parte da Washington, passa per Roma, Tel Aviv, Budapest…L’economia in crisi, tranne la produzione bellica in mano alla famiglia che per il resto saccheggia la finanza statale da 20 anni a questa parte e ora la condiscendenza alle richieste di Trump dissangueranno ulteriormente il bilancio, già falcidiato dal 90% di inflazione, con svalutazione della Lira dal 2008 in poi e con una disoccupazione altissima. Ma anche a livello internazionale la diplomazia turca è agevolata dalla sua collocazione ambigua, dai suoi affari agevolati dagli errori europei, dal suo mantenersi all’interno della Nato ma sempre partecipe di ogni centro di potere: uditore della centralità multilaterale di Tianjin con il Sud del mondo e contemporaneamente presente alla riunione con paesi arabi sul piano di pace per Gaza alla corte di Trump, che vede in Erdoğan un potenziale risolutore a cui delegare la questione ucraina, perché «unico leader apprezzato da Zelensky e da Putin»; mentre il fantasma degli Accordi di Astana potrebbe sembrare confluire nello Sco, dove c’erano tutt’e tre i protagonisti, in realtà Murat ritiene chiuso il percorso degli Astana Files, perché la Turchia non fa effettivamente parte di Shangai Files. Piuttosto va approfondito il discorso di Astana sulla Siria e lo stallo attuale di tutte le potenze che ne controllavano il territorio prima della dirompente dissoluzione dello stato di Assad: alcune del tutto esautorate, come Iran e Russia, e altre che si contrappongono: Turchia, Qatar e Israele… e probabilmente per gli americani è più accettabile che sia controllato da Erdoğan. Ma questo non significa che la repubblica turca sia contraria a Tel Aviv: infatti Murat ci spiega come ci siano manifestazioni propal che vengono pesantemente caricate dalla polizia indette da forze conservatrici della destra islamista, perché gli interessi dell’industria bellica sono tutti a favore di Israele e gli affari vedono la famiglia del presidente tra i beneficiari degli scambi e dell’uso di armi a Gaza; anche il Chp organizza proteste",[497,499,501,503,505,507,509,511,513,515,517,519,521,523,525,527,529,531,533,535],{"matched_tokens":498,"snippet":284,"value":284},[],{"matched_tokens":500,"snippet":478,"value":478},[],{"matched_tokens":502,"snippet":479,"value":479},[],{"matched_tokens":504,"snippet":480,"value":480},[],{"matched_tokens":506,"snippet":481,"value":481},[],{"matched_tokens":508,"snippet":36,"value":36},[],{"matched_tokens":510,"snippet":27,"value":27},[],{"matched_tokens":512,"snippet":482,"value":482},[],{"matched_tokens":514,"snippet":483,"value":483},[],{"matched_tokens":516,"snippet":484,"value":484},[],{"matched_tokens":518,"snippet":485,"value":485},[],{"matched_tokens":520,"snippet":38,"value":38},[],{"matched_tokens":522,"snippet":86,"value":86},[21],{"matched_tokens":524,"snippet":486,"value":486},[],{"matched_tokens":526,"snippet":487,"value":487},[],{"matched_tokens":528,"snippet":488,"value":488},[],{"matched_tokens":530,"snippet":489,"value":489},[],{"matched_tokens":532,"snippet":30,"value":30},[],{"matched_tokens":534,"snippet":490,"value":490},[],{"matched_tokens":536,"snippet":15,"value":15},[],[538,545],{"field":42,"indices":539,"matched_tokens":541,"snippets":543,"values":544},[540],12,[542],[21],[86],[86],{"field":100,"matched_tokens":546,"snippet":494,"value":495},[134],{"best_field_score":104,"best_field_weight":29,"fields_matched":203,"num_tokens_dropped":54,"score":210,"tokens_matched":92,"typo_prefix_score":54},{"document":549,"highlight":775,"highlights":1007,"text_match":102,"text_match_info":1017},{"comment_count":54,"id":550,"is_sticky":54,"permalink":551,"podcastfilter":552,"post_author":553,"post_content":554,"post_date":555,"post_excerpt":60,"post_id":550,"post_modified":556,"post_thumbnail":557,"post_title":558,"post_type":454,"sort_by_date":559,"tag_links":560,"tags":671},"93572","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-18-al-24-novembre-2024/",[400],"fritturamista","Lunedì 18 ore 11,30 - Intervista Sakine Cansiz + due racconti di Dino Frisullo 29 minuti [Radio Alpi Libere]: Dal Kurdistan, intervista realizzata nel novembre 2011 a Sakine Cansiz, fondatrice del PKK, uccisa insieme alle sue compagne da Erdogan nel gennaio 2013 a Parigi. A seguire, due racconti tratti dal libro Sherildan!, la lunga intifada kurda in Turchia di Dino Frisullo, edizioni La città del Sole.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Intervista-a-Sakine-Cansiz-due-racconti-di-Dino-Frisullo.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 20 ore 8,30 - Perno originario #7 : Il paradosso 18 minuti [Radio Blackout]: “Confrontarsi con la storia della Prussia significa confrontarsi con una serie di interrogativi paradossali che si inscrivono interamente nella questione tedesca per come l’abbiamo definita all’inizio del nostro viaggio dentro le viscere dell’Europa moderna. Come ha potuto la regione più periferica e di acquisizione più tardiva dello spazio tedesco divenire l’artefice della sua laboriosa e imperfetta unificazione? Come ha potuto questa regione, la più orientale dello spazio tedesco, divenire così intimamente legata, e decisiva, per epicentri occidentali dello spazio tedesco ? Come ha potuto questa regione, caratterizzata delle realtà etno-linguistiche e culturali più prossime al mondo slavo, divenire la culla del Sonderweg, della via originale tedesca, e di ciò che verrà considerato il lato oscuro?”\r\n\r\n[…] “Forgiato con il ferro e con il fuoco, il regno di Prussia si rivelò essere il solo epicentro dello spazio tedesco a mostrarsi in grado non solo di risollevarsi rapidamente dalla guerra dei Trentanni, ma soprattutto di fare tesoro delle lezioni che essa aveva impartito. Le caratteristiche socio-economiche sviluppate in quel frangente storico ne faranno anche l’unico epicentro in grado di avviare l’unificazione dello spazio tedesco, imprimendogli la propria marca tipicamente anti-liberale, social-conservatrice, protezionista e militaresca. Ci vorranno due Guerre mondiali nel Novecento, la resa incondizionata della Germania nazista nel 1945, l’eliminazione integrale del suo Stato maggiore, e il condominio americano-sovietico in Europa, per cancellare quella marca”\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.7_18.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 20 ore 16 - Magma Vol.2 40 minuti [Radio Blackout]: Dall'hard rock, al protometal, al doom sporcato di punk... dagli anni Sessanta in poi, da tutto il mondo!\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Magma-Vol.-2_40.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 21 ore 8,30 - Do you remember revolution? pt.1 33 minuti [Radio Blackout]: Rivisitazione Radiofonica del documentario di Loredana Bianconi del 1997\r\n“Do You Remember Revolution” Barbara Balzerani, Adriana Faranda, Nadia Mantovani, Susanna Ronconi, avevano vent’anni quando decisero di unirsi alla lotta armata e di lasciare alle spalle la vita sociale e la famiglia per fare della rivoluzione il centro e lo scopo della loro esistenza.\r\nPrendono qui parola, dopo lunghi anni di carcerazione, per raccontare e raccontarsi, partendo da dove tutto ha avuto inizio, interrogando e indagando responsabilità, torti e ragioni dell’ultimo grande conflitto sociale nella storia di questo Paese.\r\n\r\nDedicato alla Memoria di Barbara Balzerani (1949-2024)\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Do-you-remember-revolution-pt.1_34.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 22 ore 8,30 - Audiodocumentario Saharawi pt.1 27 minuti [Tullio Togni]: Tullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Audiodocumentario-Saharawi_1Tullio-Togni_28.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 23 ore 9 - Podcast Franti pt.2 35 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-2_35.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 23 ore 20,30 - Guerra civile e fronte interno 19 minuti [Radio Blackout]: La militarizzazione non è un processo in essere ma uno principio fondativo della modernità, un presupposto nella storia della nascita degli Stati moderni. Partendo da questa considerazione, vi proponiamo una prospettiva sui conflitti bellici odierni intorno al concetto di \"guerra civile\". Da quest'angolazione risulta chiaro come la politica è guerra, la guerra è politica, mentre il diritto internazionale un complesso equilibrio di potere e non un apparato di garanzia.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Guerra-civile-globale-e-fronte-interno_19.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 23 ore 23,30 - ikeacore - Mix 2k 20 30 minuti [ikeacore, Radio Blackout]: Hello everyone, here IKEACORE. This is a selection of draft experiments produced during 2020. This mix supports radioblackout and supports all the spaces engaged in the fight against capital and fascism. resist is exist. enjoy!\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/ikeacore-Mix-2k20_30.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 24 ore 9 - Tutta colpa dei padroni? 2 8 minuti [Marcello Pini, Federico Bosis]: Cosa significa che un contratto è scaduto? Cosa succede quando viene rinnovato? Un breve assaggio delle trappole nascoste nella contrattazione collettiva.\r\n\r\n \r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 24 ore 10 - Psychotronic Radio Vol.2 35 minuti [Radio Blackout]: Un gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Psychotronic-Radio-vol.2_39.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 24 ore 13,30 - Terza guerra mondiale e resistenze dei popoli 41 minuti [Radio blackout, Frittura mista alias Radio fabbrica]: Il collettivo Cuba va con il comitato internazionalista Alexis Castillo hanno organizzato un tour internazionalista con 7 date in 7 città diverse: TERZA GUERRA MONDIALE e RESISTENZE DEI POPOLI.\r\nIl tour mira a parlare del multipolarismo e dei conflitti in atto, della de-dollarizzazione e delle lotte sociali, cercando di capire se lo scontro militare, ma anche economico e geopolitico in corso, stia trasformandosi -in virtù di un salto qualitativo- in una guerra mondiale sui generis, e di come i popoli resistenti possano e debbano costruire un’alternativa.\r\nL’intervento è stato registrato durante una diretta radio realizzata dalla redazione di Frittura mista alias Radio Fabbrica il 2 giugno 2024 con Max dell’associazione Cuba va (che ha fatto anche da interprete) e i due ospiti protagonisti del tour:\r\nIÑAKI GIL DE SAN VICENTE – A 17 anni si unisce alla lotta clandestina contro la dittatura franchista, che infestava lo Stato spagnolo e la sua terra, Euskal Herria. Arrestato per ben cinque volte, subisce il carcere e l’esilio. Nonostante la forte repressione, è attivo nei diversi ambiti politico-culturali della Izquierda Abertzal, così come nel movimento sindacale di classe e nel lavoro internazionale di Herri Batasuna fino alla sua illegalizzazione nel 2003, e nelle sigle che esso ha assunto successivamente fino al 2011, allorché Iñaki se ne distanzia per via della deriva socialdemocratica in corso nella suddetta forza politica.\r\nCONCEPCIÓN CRUZ ROJO, Dottoressa di Medicina Preventiva, Epidemiologa e militante antimperialista andalusa impegnata nella lotta operaia fin da quando era studentessa presso la Facoltà di Medicina di Cadice. È stata epidemiologa e coordinatrice di programmi sanitari, avviando e promuovendo l’attuazione di programmi come la vaccinazione infantile e scolastica, la\r\ndiagnosi precoce del cancro al seno o il controllo della tubercolosi nella Baia di Cadice e nella zona di La Janda. Ex Professoressa di Epidemiologia e Sanità Pubblica, la sua attività di ricerca si è concentrata sui problemi di salute nelle popolazioni e sui loro determinanti con un approccio materialista e dialettico.\r\nHai nostri ospiti abbiamo chiesto:\r\nLa situazione internazionale e le sorti dei popoli. A partire dalla caduta del muro come si può configurare la situazione della salute del capitalismo nell’attuale crisi mondiale. La situazione sanitaria/scolastica/lavorativa/abitativa/salariale di ogni stato può essere cartina di tornasole per il benessere dei popoli a partire da questo come i popoli si possono organizzare e reagire\r\nall’attacco della minoranza ricca per ribaltare i rapporti di forza nella lotta di classe.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Terza-guerra-mondiale-e-resistenze-dei-popoli_41.mp3\r\n\r\n[Download]","19 Novembre 2024","2024-11-26 16:43:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black holes dal 18 al 24 Novembre 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La lunga intifada kurda in Turchia","Silberbart","sindacalismo","Speed core","storia movimenti","Studenti","Susanna Ronconi","terza guerra mondiale","tour anticapitalista","trailer","tullio togni","tutta colpa dei padroni?","tv","viaggio","vintage","vol.2","weird","worm holes","z-movies",{"post_content":776,"tags":780},{"matched_tokens":777,"snippet":778,"value":779},[75],"a Sakine Cansiz, fondatrice del \u003Cmark>PKK\u003C/mark>, uccisa insieme alle sue compagne","Lunedì 18 ore 11,30 - Intervista Sakine Cansiz + due racconti di Dino Frisullo 29 minuti [Radio Alpi Libere]: Dal Kurdistan, intervista realizzata nel novembre 2011 a Sakine Cansiz, fondatrice del \u003Cmark>PKK\u003C/mark>, uccisa insieme alle sue compagne da Erdogan nel gennaio 2013 a Parigi. A seguire, due racconti tratti dal libro Sherildan!, la lunga intifada kurda in Turchia di Dino Frisullo, edizioni La città del Sole.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Intervista-a-Sakine-Cansiz-due-racconti-di-Dino-Frisullo.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 20 ore 8,30 - Perno originario #7 : Il paradosso 18 minuti [Radio Blackout]: “Confrontarsi con la storia della Prussia significa confrontarsi con una serie di interrogativi paradossali che si inscrivono interamente nella questione tedesca per come l’abbiamo definita all’inizio del nostro viaggio dentro le viscere dell’Europa moderna. Come ha potuto la regione più periferica e di acquisizione più tardiva dello spazio tedesco divenire l’artefice della sua laboriosa e imperfetta unificazione? Come ha potuto questa regione, la più orientale dello spazio tedesco, divenire così intimamente legata, e decisiva, per epicentri occidentali dello spazio tedesco ? Come ha potuto questa regione, caratterizzata delle realtà etno-linguistiche e culturali più prossime al mondo slavo, divenire la culla del Sonderweg, della via originale tedesca, e di ciò che verrà considerato il lato oscuro?”\r\n\r\n[…] “Forgiato con il ferro e con il fuoco, il regno di Prussia si rivelò essere il solo epicentro dello spazio tedesco a mostrarsi in grado non solo di risollevarsi rapidamente dalla guerra dei Trentanni, ma soprattutto di fare tesoro delle lezioni che essa aveva impartito. Le caratteristiche socio-economiche sviluppate in quel frangente storico ne faranno anche l’unico epicentro in grado di avviare l’unificazione dello spazio tedesco, imprimendogli la propria marca tipicamente anti-liberale, social-conservatrice, protezionista e militaresca. Ci vorranno due Guerre mondiali nel Novecento, la resa incondizionata della Germania nazista nel 1945, l’eliminazione integrale del suo Stato maggiore, e il condominio americano-sovietico in Europa, per cancellare quella marca”\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.7_18.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 20 ore 16 - Magma Vol.2 40 minuti [Radio Blackout]: Dall'hard rock, al protometal, al doom sporcato di punk... dagli anni Sessanta in poi, da tutto il mondo!\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Magma-Vol.-2_40.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 21 ore 8,30 - Do you remember revolution? pt.1 33 minuti [Radio Blackout]: Rivisitazione Radiofonica del documentario di Loredana Bianconi del 1997\r\n“Do You Remember Revolution” Barbara Balzerani, Adriana Faranda, Nadia Mantovani, Susanna Ronconi, avevano vent’anni quando decisero di unirsi alla lotta armata e di lasciare alle spalle la vita sociale e la famiglia per fare della rivoluzione il centro e lo scopo della loro esistenza.\r\nPrendono qui parola, dopo lunghi anni di carcerazione, per raccontare e raccontarsi, partendo da dove tutto ha avuto inizio, interrogando e indagando responsabilità, torti e ragioni dell’ultimo grande conflitto sociale nella storia di questo Paese.\r\n\r\nDedicato alla Memoria di Barbara Balzerani (1949-2024)\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Do-you-remember-revolution-pt.1_34.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 22 ore 8,30 - Audiodocumentario Saharawi pt.1 27 minuti [Tullio Togni]: Tullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Audiodocumentario-Saharawi_1Tullio-Togni_28.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 23 ore 9 - Podcast Franti pt.2 35 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-2_35.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 23 ore 20,30 - Guerra civile e fronte interno 19 minuti [Radio Blackout]: La militarizzazione non è un processo in essere ma uno principio fondativo della modernità, un presupposto nella storia della nascita degli Stati moderni. Partendo da questa considerazione, vi proponiamo una prospettiva sui conflitti bellici odierni intorno al concetto di \"guerra civile\". Da quest'angolazione risulta chiaro come la politica è guerra, la guerra è politica, mentre il diritto internazionale un complesso equilibrio di potere e non un apparato di garanzia.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Guerra-civile-globale-e-fronte-interno_19.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 23 ore 23,30 - ikeacore - Mix 2k 20 30 minuti [ikeacore, Radio Blackout]: Hello everyone, here IKEACORE. This is a selection of draft experiments produced during 2020. This mix supports radioblackout and supports all the spaces engaged in the fight against capital and fascism. resist is exist. enjoy!\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/ikeacore-Mix-2k20_30.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 24 ore 9 - Tutta colpa dei padroni? 2 8 minuti [Marcello Pini, Federico Bosis]: Cosa significa che un contratto è scaduto? Cosa succede quando viene rinnovato? Un breve assaggio delle trappole nascoste nella contrattazione collettiva.\r\n\r\n \r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 24 ore 10 - Psychotronic Radio Vol.2 35 minuti [Radio Blackout]: Un gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Psychotronic-Radio-vol.2_39.mp3\r\n\r\n[Download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 24 ore 13,30 - Terza guerra mondiale e resistenze dei popoli 41 minuti [Radio blackout, Frittura mista alias Radio fabbrica]: Il collettivo Cuba va con il comitato internazionalista Alexis Castillo hanno organizzato un tour internazionalista con 7 date in 7 città diverse: TERZA GUERRA MONDIALE e RESISTENZE DEI POPOLI.\r\nIl tour mira a parlare del multipolarismo e dei conflitti in atto, della de-dollarizzazione e delle lotte sociali, cercando di capire se lo scontro militare, ma anche economico e geopolitico in corso, stia trasformandosi -in virtù di un salto qualitativo- in una guerra mondiale sui generis, e di come i popoli resistenti possano e debbano costruire un’alternativa.\r\nL’intervento è stato registrato durante una diretta radio realizzata dalla redazione di Frittura mista alias Radio Fabbrica il 2 giugno 2024 con Max dell’associazione Cuba va (che ha fatto anche da interprete) e i due ospiti protagonisti del tour:\r\nIÑAKI GIL DE SAN VICENTE – A 17 anni si unisce alla lotta clandestina contro la dittatura franchista, che infestava lo Stato spagnolo e la sua terra, Euskal Herria. Arrestato per ben cinque volte, subisce il carcere e l’esilio. Nonostante la forte repressione, è attivo nei diversi ambiti politico-culturali della Izquierda Abertzal, così come nel movimento sindacale di classe e nel lavoro internazionale di Herri Batasuna fino alla sua illegalizzazione nel 2003, e nelle sigle che esso ha assunto successivamente fino al 2011, allorché Iñaki se ne distanzia per via della deriva socialdemocratica in corso nella suddetta forza politica.\r\nCONCEPCIÓN CRUZ ROJO, Dottoressa di Medicina Preventiva, Epidemiologa e militante antimperialista andalusa impegnata nella lotta operaia fin da quando era studentessa presso la Facoltà di Medicina di Cadice. È stata epidemiologa e coordinatrice di programmi sanitari, avviando e promuovendo l’attuazione di programmi come la vaccinazione infantile e scolastica, la\r\ndiagnosi precoce del cancro al seno o il controllo della tubercolosi nella Baia di Cadice e nella zona di La Janda. Ex Professoressa di Epidemiologia e Sanità Pubblica, la sua attività di ricerca si è concentrata sui problemi di salute nelle popolazioni e sui loro determinanti con un approccio materialista e dialettico.\r\nHai nostri ospiti abbiamo chiesto:\r\nLa situazione internazionale e le sorti dei popoli. A partire dalla caduta del muro come si può configurare la situazione della salute del capitalismo nell’attuale crisi mondiale. La situazione sanitaria/scolastica/lavorativa/abitativa/salariale di ogni stato può essere cartina di tornasole per il benessere dei popoli a partire da questo come i popoli si possono organizzare e reagire\r\nall’attacco della minoranza ricca per ribaltare i rapporti di forza nella lotta di classe.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Terza-guerra-mondiale-e-resistenze-dei-popoli_41.mp3\r\n\r\n[Download]",[781,783,785,787,789,791,793,795,797,799,801,803,805,807,809,811,813,815,817,819,821,823,825,827,829,831,833,835,837,839,841,843,845,847,849,851,853,855,857,859,861,863,865,867,869,871,873,875,877,879,881,883,885,887,889,891,893,895,897,899,901,903,905,907,909,911,913,915,917,919,921,923,925,927,929,931,933,935,937,939,941,943,945,947,949,951,953,955,957,959,961,963,965,967,969,971,973,975,977,979,981,983,985,987,989,991,993,995,997,999,1001,1003,1005],{"matched_tokens":782,"snippet":672,"value":672},[],{"matched_tokens":784,"snippet":673,"value":673},[],{"matched_tokens":786,"snippet":674,"value":674},[],{"matched_tokens":788,"snippet":675,"value":675},[],{"matched_tokens":790,"snippet":676,"value":676},[],{"matched_tokens":792,"snippet":677,"value":677},[],{"matched_tokens":794,"snippet":678,"value":678},[],{"matched_tokens":796,"snippet":679,"value":679},[],{"matched_tokens":798,"snippet":680,"value":680},[],{"matched_tokens":800,"snippet":681,"value":681},[],{"matched_tokens":802,"snippet":682,"value":682},[],{"matched_tokens":804,"snippet":683,"value":683},[],{"matched_tokens":806,"snippet":684,"value":684},[],{"matched_tokens":808,"snippet":685,"value":685},[],{"matched_tokens":810,"snippet":686,"value":686},[],{"matched_tokens":812,"snippet":687,"value":687},[],{"matched_tokens":814,"snippet":688,"value":688},[],{"matched_tokens":816,"snippet":689,"value":689},[],{"matched_tokens":818,"snippet":690,"value":690},[],{"matched_tokens":820,"snippet":691,"value":691},[],{"matched_tokens":822,"snippet":692,"value":692},[],{"matched_tokens":824,"snippet":693,"value":693},[],{"matched_tokens":826,"snippet":694,"value":694},[],{"matched_tokens":828,"snippet":695,"value":695},[],{"matched_tokens":830,"snippet":696,"value":696},[],{"matched_tokens":832,"snippet":697,"value":697},[],{"matched_tokens":834,"snippet":698,"value":698},[],{"matched_tokens":836,"snippet":699,"value":699},[],{"matched_tokens":838,"snippet":700,"value":700},[],{"matched_tokens":840,"snippet":701,"value":701},[],{"matched_tokens":842,"snippet":702,"value":702},[],{"matched_tokens":844,"snippet":703,"value":703},[],{"matched_tokens":846,"snippet":704,"value":704},[],{"matched_tokens":848,"snippet":705,"value":705},[],{"matched_tokens":850,"snippet":706,"value":706},[],{"matched_tokens":852,"snippet":707,"value":707},[],{"matched_tokens":854,"snippet":708,"value":708},[],{"matched_tokens":856,"snippet":709,"value":709},[],{"matched_tokens":858,"snippet":710,"value":710},[],{"matched_tokens":860,"snippet":711,"value":711},[],{"matched_tokens":862,"snippet":712,"value":712},[],{"matched_tokens":864,"snippet":431,"value":431},[],{"matched_tokens":866,"snippet":713,"value":713},[],{"matched_tokens":868,"snippet":714,"value":714},[],{"matched_tokens":870,"snippet":715,"value":715},[],{"matched_tokens":872,"snippet":716,"value":716},[],{"matched_tokens":874,"snippet":717,"value":717},[],{"matched_tokens":876,"snippet":718,"value":718},[],{"matched_tokens":878,"snippet":719,"value":719},[],{"matched_tokens":880,"snippet":720,"value":720},[],{"matched_tokens":882,"snippet":424,"value":424},[],{"matched_tokens":884,"snippet":721,"value":721},[],{"matched_tokens":886,"snippet":722,"value":722},[],{"matched_tokens":888,"snippet":18,"value":18},[],{"matched_tokens":890,"snippet":723,"value":723},[],{"matched_tokens":892,"snippet":429,"value":429},[],{"matched_tokens":894,"snippet":724,"value":724},[],{"matched_tokens":896,"snippet":725,"value":725},[],{"matched_tokens":898,"snippet":726,"value":726},[],{"matched_tokens":900,"snippet":727,"value":727},[],{"matched_tokens":902,"snippet":728,"value":728},[],{"matched_tokens":904,"snippet":729,"value":729},[],{"matched_tokens":906,"snippet":730,"value":730},[],{"matched_tokens":908,"snippet":731,"value":731},[],{"matched_tokens":910,"snippet":732,"value":732},[],{"matched_tokens":912,"snippet":733,"value":733},[],{"matched_tokens":914,"snippet":734,"value":734},[],{"matched_tokens":916,"snippet":735,"value":735},[],{"matched_tokens":918,"snippet":736,"value":736},[],{"matched_tokens":920,"snippet":737,"value":737},[],{"matched_tokens":922,"snippet":738,"value":738},[],{"matched_tokens":924,"snippet":86,"value":86},[21],{"matched_tokens":926,"snippet":454,"value":454},[],{"matched_tokens":928,"snippet":739,"value":739},[],{"matched_tokens":930,"snippet":740,"value":740},[],{"matched_tokens":932,"snippet":741,"value":741},[],{"matched_tokens":934,"snippet":742,"value":742},[],{"matched_tokens":936,"snippet":743,"value":743},[],{"matched_tokens":938,"snippet":744,"value":744},[],{"matched_tokens":940,"snippet":745,"value":745},[],{"matched_tokens":942,"snippet":746,"value":746},[],{"matched_tokens":944,"snippet":747,"value":747},[],{"matched_tokens":946,"snippet":435,"value":435},[],{"matched_tokens":948,"snippet":748,"value":748},[],{"matched_tokens":950,"snippet":749,"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15 ore 13:30 - Paura e delirio in America 28 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLetture da Paura e delirio a Las Vegas di Hunter Stockton Thompson.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Paura-e-delirio-in-America_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 15 ore 21 - Psychotronic radio vol. 3 36 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Psychotronic-Radio-vol.4_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 16 ore 12 - Tutta colpa dei padroni? 5 8 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\nPaghiamo imposte e contributi perché lo Stato garantisca servizi pubblici e previdenza sociale, giusto? In teoria sì, ma nella realtà più della metà delle nostre tasse finisce in tasca a padroni e banchieri.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.5_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 17 ore 08:30 - Serco e la privatizzazione dell'apparato detentivo in Italia 31 minuti [Radio Blackout, Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nLa privatizzazione dell’apparato detentivo è un processo di “neoliberismo reale” innescatosi negli anni ‘80 e diffusosi dagli Stati Uniti al resto del mondo. Se le grandi multinazionali del settore, come GeoGroup o CoreCivic, hanno iniziato dalle carceri per estendere il loro business ai centri di detenzione per migranti, in Italia possiamo osservare un processo inverso: nonostante si registrino alcuni tentativi fallimentari e programmi in divenire, da anni sono proprio i CPR (Centri di permanenza per il Rimpatrio) il principale campo di estrazione di profitto da parte di aziende private.Insieme ad Alessandro Leone, coautore insieme a Marika Ikonomu e Simone Manda di una serie di inchieste sul tema, cerchiamo di approfondire le dinamiche di ingresso nel contesto italiano e le modalità operative di Serco, un colosso britannico dell’industria detentiva.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/BH_CPR-spa_Long-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 17 ore 17:30 - Podcast Franti pt.3 28 minuti [Franti]:\r\n\r\nOsservatorio contro la militarizzazione delle scuole. 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La scuola, istituzione totale per eccellenza, è uno degli strumenti cardine di cui lo Stato dispone per questo scopo.\r\n\r\nSe la relazione circolare tra ricerca civile e apparato militare ultimamente ha assunto un certo risalto, la penetrazione della guerra nei gradi inferiori di istruzione sembra passare sotto traccia. Per il ciclo MORSI*, il 14 dicembre la Blackout House ha ospitato una prima discussione aperta sul rapporto tra il contesto generale di guerra, crescente esclusione ed impoverimento sociale e ciò che accade dentro alle scuole-aziende, tra sfruttamento bellico, cultura militarista e repressione.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Contro-la-scuola-in-guerra_76.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","15 Luglio 2024","2024-07-21 17:27:08","Black Holes dal 15 al 21 luglio 2024",1721041638,[561,562,563,1029,564,565,1030,566,567,1031,1032,1033,1034,570,571,572,573,574,1035,1036,1037,575,1038,578,579,1039,580,581,1040,1041,582,1042,583,1043,1044,1045,584,585,587,588,589,590,1046,592,594,596,597,598,600,1047,602,606,1048,1049,609,1050,610,611,1051,612,613,125,1052,1053,615,1054,1055,1056,1057,616,617,619,1058,620,621,622,623,1059,625,1060,626,627,628,1061,1062,1063,1064,69,631,1065,632,638,639,1066,640,641,642,643,644,645,646,647,648,649,1067,1068,1069,651,653,1070,1071,1072,1073,655,656,657,658,1074,659,660,661,662,70,663,664,665,666,1075,668,1076,670],"http://radioblackout.org/tag/1975/","http://radioblackout.org/tag/alphonse-daudet/","http://radioblackout.org/tag/antifascismo/","http://radioblackout.org/tag/antonio-mazzeo/","http://radioblackout.org/tag/aprile-rosso/","http://radioblackout.org/tag/archeologia/","http://radioblackout.org/tag/bellocome/","http://radioblackout.org/tag/boschi/","http://radioblackout.org/tag/bosco/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/comitati-comunisti-per-il-potere-proletario/","http://radioblackout.org/tag/contro-la-scuola-in-guerra/","http://radioblackout.org/tag/costume/","http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/daniele-ratti/","http://radioblackout.org/tag/david-graeber/","http://radioblackout.org/tag/david-wengrow/","http://radioblackout.org/tag/emilio-mentasti/","http://radioblackout.org/tag/gerarchia/","http://radioblackout.org/tag/horror/","http://radioblackout.org/tag/hunter-stockton-thompson/","http://radioblackout.org/tag/inchiesta/","http://radioblackout.org/tag/istruzione/","http://radioblackout.org/tag/lalba-di-tutto/","http://radioblackout.org/tag/la-lunga-intifada-kurda-in-turchia/","http://radioblackout.org/tag/letteratura/","http://radioblackout.org/tag/lettura/","http://radioblackout.org/tag/letture/","http://radioblackout.org/tag/libro/","http://radioblackout.org/tag/marco-meotto/","http://radioblackout.org/tag/militarizzazione/","http://radioblackout.org/tag/morsi/","http://radioblackout.org/tag/natura/","http://radioblackout.org/tag/neoliberismo/","http://radioblackout.org/tag/organizzazione/","http://radioblackout.org/tag/paura-e-delirio-in-las-vegas/","http://radioblackout.org/tag/potere/","http://radioblackout.org/tag/racconto/","http://radioblackout.org/tag/senza-tregua/","http://radioblackout.org/tag/serco/","http://radioblackout.org/tag/serhildan/","http://radioblackout.org/tag/societa/","http://radioblackout.org/tag/societa-primitive/","http://radioblackout.org/tag/sostanze-stupefacenti/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/","http://radioblackout.org/tag/tasse/","http://radioblackout.org/tag/vol-3/","http://radioblackout.org/tag/woodstown/",[672,673,674,1078,675,676,1079,677,678,1080,1081,1082,1083,681,682,683,684,685,1084,1085,1086,686,1087,689,690,1088,691,692,1089,1090,693,1091,694,1092,1093,1094,695,696,698,699,700,701,1095,703,705,707,708,709,711,1096,431,716,1097,1098,719,1099,720,424,1100,721,722,18,1101,1102,429,1103,1104,1105,1106,724,725,727,1107,728,729,730,731,1108,733,1109,734,735,736,1110,1111,1112,1113,21,454,1114,739,745,746,1115,747,435,748,749,750,751,752,753,754,755,1116,1117,1118,433,758,1119,1120,1121,1122,427,760,761,762,1123,763,764,765,766,15,767,768,769,770,1124,772,1125,774],"1975","Alphonse Daudet","antifascismo","antonio mazzeo","aprile rosso","archeologia","bellocome","boschi","bosco","carcere","comitati comunisti per il potere proletario","contro la scuola in guerra","costume","cpr","Daniele Ratti","david graeber","David Wengrow","Emilio Mentasti","gerarchia","horror","Hunter Stockton Thompson","inchiesta","istruzione","L'alba di tutto","La lunga intifada kurda in Turchia","letteratura","lettura","letture","libro","Marco Meotto","militarizzazione","morsi","NATURA","neoliberismo","organizzazione","Paura e delirio in Las Vegas","potere","racconto","Senza tregua","serco","Serhildan!","società","società primitive","sostanze stupefacenti","Stati Uniti","tasse","vol.3","woodstown",{"post_content":1127,"tags":1130},{"matched_tokens":1128,"snippet":778,"value":1129},[75],"Lunedì 15 ore 13:30 - Paura e delirio in America 28 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLetture da Paura e delirio a Las Vegas di Hunter Stockton Thompson.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Paura-e-delirio-in-America_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 15 ore 21 - Psychotronic radio vol. 3 36 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Psychotronic-Radio-vol.4_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 16 ore 12 - Tutta colpa dei padroni? 5 8 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\nPaghiamo imposte e contributi perché lo Stato garantisca servizi pubblici e previdenza sociale, giusto? In teoria sì, ma nella realtà più della metà delle nostre tasse finisce in tasca a padroni e banchieri.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.5_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 17 ore 08:30 - Serco e la privatizzazione dell'apparato detentivo in Italia 31 minuti [Radio Blackout, Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nLa privatizzazione dell’apparato detentivo è un processo di “neoliberismo reale” innescatosi negli anni ‘80 e diffusosi dagli Stati Uniti al resto del mondo. Se le grandi multinazionali del settore, come GeoGroup o CoreCivic, hanno iniziato dalle carceri per estendere il loro business ai centri di detenzione per migranti, in Italia possiamo osservare un processo inverso: nonostante si registrino alcuni tentativi fallimentari e programmi in divenire, da anni sono proprio i CPR (Centri di permanenza per il Rimpatrio) il principale campo di estrazione di profitto da parte di aziende private.Insieme ad Alessandro Leone, coautore insieme a Marika Ikonomu e Simone Manda di una serie di inchieste sul tema, cerchiamo di approfondire le dinamiche di ingresso nel contesto italiano e le modalità operative di Serco, un colosso britannico dell’industria detentiva.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/BH_CPR-spa_Long-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 17 ore 17:30 - Podcast Franti pt.3 28 minuti [Franti]:\r\n\r\nOsservatorio contro la militarizzazione delle scuole. Terza puntata del Podcast sulla scuola a cura di Franti ed Affranti\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-3_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 18 ore 08:30 - Intervista Sakine Cansiz + due racconti di Dino Frisullo 29 minuti [Radio alpi libere]:\r\n\r\nDal Kurdistan, intervista realizzata nel novembre 2011 a Sakine Cansiz, fondatrice del \u003Cmark>PKK\u003C/mark>, uccisa insieme alle sue compagne da Erdogan nel gennaio 2013 a Parigi. A seguire, due racconti tratti dal libro Sherildan!, la lunga intifada kurda in Turchia di Dino Frisullo, edizioni La città del Sole.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Intervista-a-Sakine-Cansiz-due-racconti-di-Dino-Frisullo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 18 ore 19 - L'alba di tutto pt.1 66 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLetture e analisi dal libro di David Graeber e David Wengrow \"L’alba di tutto\" un libro che ha la modesta pretesa di riscrivere la storia dell’umanità, partendo da presupposti tanti banali quanto innovativi: e se trattassimo gli esseri umani (tutti) come capaci di ragionare, decidere, scegliere per se stessi e sperimentare modalità di organizzazione sociale? Se smettessimo di proiettare le nostre istanze politiche su un passato di migliaia e migliaia di anni? Se studiassimo i reperti archeologici con sguardo libero e non con i prosciutti liberali sugli occhi? Ci renderemmo conto che la storia dell’umanità è stata un carosello di infinite possibilità di organizzazione sociale, moltissime delle quali avevano modalità pratiche per contenere il potere e garantire la libertà a tutt.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Lalba-di-tutto-pt.2_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 19 ore 08:30 - Woodstown: racconto horror di A. Daudet 13 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto horror del diciannovesimo secolo, ambientato in oscure foreste che si ribellano verso gli umani che le vogliono distruggere o controllare\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Woodstown-racconto-horro-di-A.-Daudet_13.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 19 ore 19 - Terza guerra mondiale e resistenze dei popoli 41 minuti [Radio Blackout, Frittura mista alias Radio fabbrica]:\r\n\r\nIl collettivo Cuba va con il comitato internazionalista Alexis Castillo hanno organizzato un tour internazionalista con 7 date in 7 città diverse: TERZA GUERRA MONDIALE e RESISTENZE DEI POPOLI.\r\nIl tour mira a parlare del multipolarismo e dei conflitti in atto, della de-dollarizzazione e delle lotte sociali, cercando di capire se lo scontro militare, ma anche economico e geopolitico in corso, stia trasformandosi -in virtù di un salto qualitativo- in una guerra mondiale sui generis, e di come i popoli resistenti possano e debbano costruire un’alternativa.\r\nL’intervento è stato registrato durante una diretta radio realizzata dalla redazione di Frittura mista alias Radio Fabbrica il 2 giugno 2024 con Max dell’associazione Cuba va (che ha fatto anche da interprete) e i due ospiti protagonisti del tour:\r\nIÑAKI GIL DE SAN VICENTE – A 17 anni si unisce alla lotta clandestina contro la dittatura franchista, che infestava lo Stato spagnolo e la sua terra, Euskal Herria. Arrestato per ben cinque volte, subisce il carcere e l’esilio. Nonostante la forte repressione, è attivo nei diversi ambiti politico-culturali della Izquierda Abertzal, così come nel movimento sindacale di classe e nel lavoro internazionale di Herri Batasuna fino alla sua illegalizzazione nel 2003, e nelle sigle che esso ha assunto successivamente fino al 2011, allorché Iñaki se ne distanzia per via della deriva socialdemocratica in corso nella suddetta forza politica.\r\nCONCEPCIÓN CRUZ ROJO, Dottoressa di Medicina Preventiva, Epidemiologa e militante antimperialista andalusa impegnata nella lotta operaia fin da quando era studentessa presso la Facoltà di Medicina di Cadice. È stata epidemiologa e coordinatrice di programmi sanitari, avviando e promuovendo l’attuazione di programmi come la vaccinazione infantile e scolastica, la\r\ndiagnosi precoce del cancro al seno o il controllo della tubercolosi nella Baia di Cadice e nella zona di La Janda. Ex Professoressa di Epidemiologia e Sanità Pubblica, la sua attività di ricerca si è concentrata sui problemi di salute nelle popolazioni e sui loro determinanti con un approccio materialista e dialettico.\r\nHai nostri ospiti abbiamo chiesto:\r\nLa situazione internazionale e le sorti dei popoli. A partire dalla caduta del muro come si può configurare la situazione della salute del capitalismo nell’attuale crisi mondiale. La situazione sanitaria/scolastica/lavorativa/abitativa/salariale di ogni stato può essere cartina di tornasole per il benessere dei popoli a partire da questo come i popoli si possono organizzare e reagire\r\nall’attacco della minoranza ricca per ribaltare i rapporti di forza nella lotta di classe.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Terza-guerra-mondiale-e-resistenze-dei-popoli_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 20 ore 09:30 - Do you remember revolution? pt.1 33 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRivisitazione Radiofonica del documentario di Loredana Bianconi del 1997\r\n“Do You Remember Revolution”\r\n\r\nBarbara Balzerani, Adriana Faranda, Nadia Mantovani, Susanna Ronconi, avevano vent’anni quando decisero di unirsi alla lotta armata e di lasciare alle spalle la vita sociale e la famiglia per fare della rivoluzione il centro e lo scopo della loro esistenza.\r\nPrendono qui parola, dopo lunghi anni di carcerazione, per raccontare e raccontarsi, partendo da dove tutto ha avuto inizio, interrogando e indagando responsabilità, torti e ragioni dell’ultimo grande conflitto sociale nella storia di questo Paese.\r\n\r\nDedicato alla Memoria di Barbara Balzerani (1949-2024)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Do-you-remember-revolution-pt.1_34.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato ore 20 - 1975 I Caduti dell'aprile rosso 1 e 2 26 e 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLetture dal libro “Senza tregua” di Emilio Mentasti riguardanti storie dall’ambito dei comitati comunisti per il potere proletario negli anni ’70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/1975-I-caduti-dellAprile-rosso_1_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/1975-I-caduti-dellAprile-rosso_2_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 21 ore 09:30 - Audiodocumentario Saharawi pt.2 24 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_2Tullio-Togni_24.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 21 ore 19 - Contro la scuola in guerra 72 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nContributi dal ciclo di incontri Morsi: contro la scuola in guerra.\r\n\r\nIn questi tempi di guerra, tutt’ora segnati da un processo di doppia conversione – quella militare delle forze di polizia per la gestione dell’ordine pubblico e quella poliziesca delle forze militari nelle missioni di “polizia internazionale” – e da un continuum tra guerre permanenti su scala mondiale e guerra securitaria all’interno dello Stato, ad essere militarizzata è la società tutta, interamente mobilitata alla guerra. La scuola, istituzione totale per eccellenza, è uno degli strumenti cardine di cui lo Stato dispone per questo scopo.\r\n\r\nSe la relazione circolare tra ricerca civile e apparato militare ultimamente ha assunto un certo risalto, la penetrazione della guerra nei gradi inferiori di istruzione sembra passare sotto traccia. Per il ciclo MORSI*, il 14 dicembre la Blackout House ha ospitato una prima discussione aperta sul rapporto tra il contesto generale di guerra, crescente esclusione ed impoverimento sociale e ciò che accade dentro alle scuole-aziende, tra sfruttamento bellico, cultura militarista e repressione.\r\n\r\n[audio 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\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 9 ore 8,30 - Serco e la privatizzazione dell'apparato detentivo in Italia_31\r\n 31 minuti [Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nLa privatizzazione dell’apparato detentivo è un processo di “neoliberismo reale” innescatosi negli anni ‘80 e diffusosi dagli Stati Uniti al resto del mondo. Se le grandi multinazionali del settore, come GeoGroup o CoreCivic, hanno iniziato dalle carceri per estendere il loro business ai centri di detenzione per migranti, in Italia possiamo osservare un processo inverso: nonostante si registrino alcuni tentativi fallimentari e programmi in divenire, da anni sono proprio i CPR (Centri di permanenza per il Rimpatrio) il principale campo di estrazione di profitto da parte di aziende private.Insieme ad Alessandro Leone, coautore insieme a Marika Ikonomu e Simone Manda di una serie di inchieste sul tema, cerchiamo di approfondire le dinamiche di ingresso nel contesto italiano e le modalità operative di Serco, un colosso britannico dell’industria detentiva.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/BH_CPR-spa_Long-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 9 ore 11,30 - 1975 I Caduti dell'aprile rosso 1 26 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLetture dal libro “Senza tregua” di Emilio Mentasti riguardanti storie dall’ambito dei comitati comunisti per il potere proletario negli anni ’70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/1975-I-caduti-dellAprile-rosso_1_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 9 ore 12,30 - 1975 I Caduti dell'aprile rosso 2 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLetture dal libro “Senza tregua” di Emilio Mentasti riguardanti storie dall’ambito dei comitati comunisti per il potere proletario negli anni ’70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/1975-I-caduti-dellAprile-rosso_2_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 10 ore 8,30 - Perno originario #8 : Epilogo: le rovine di Europa 16 minuti [La fine della fine della storia]:\r\n\r\n“Nella riflessione geopolitica contemporanea, la nozione di perno è stata introdotta da un geografo britannico, tale Halford Mackinder, in un seminale articolo del 1904 intitolato The Geographic Pivot of History, ovvero «il perno geografico della Storia». Per riassumere all’estremo il contenuto dell’articolo di Mackinder e riprenderne le formule: «chi domina lo Heartland, domina l’isola-mondo, e chi domina l’isola-mondo domina il mondo». […] Al di là delle differenze, tutte queste formule tentano di rendere conto dell’articolazione spaziale dello sviluppo economico e demografico nell’Europa moderna, ma tutte lasciano fuori almeno un settore, cosicché solo la nozione di perno nel senso di Mackinder, ci sembra atta ad inglobare la molteplicità degli epicentri storici del capitalismo europeo. Questi epicentri si sono costituiti attorno e alle spese dello spazio tedesco nella misura in cui sono riusciti a balcanizzarlo o a tenerlo sotto scacco, facendone sempre e comunque un’arena privilegiata di scontro politico e militare, come durante la Guerra dei Trent’anni. Per la stessa ragione, l’unificazione della Germania ha dovuto farsi a partire dalla sua periferia estrema, la Prussia orientale, a lungo priva della benché minima continuità territoriale con il nostro ideale perno mitteleuropeo. Proviamo allora il motto di Mackinder per adattarlo all’alba della modernità: «chi domina lo Heartland, domina la penisola-mondo, e chi domina la penisola-mondo domina il mondo»…\r\n\r\n“Chiediamoci inoltre se la dinamica attuale di ripolarizzazione del mondo in virtù dello scontro fra Stati Uniti e Cina non abbia nuovamente spostato il perno geografico della storia nel centro di Europa – con questa differenza fondamentale rispetto al periodo della Guerra dei Trent’anni: che gli epicentri che si contendono il controllo dello Heartland europeo sono oggi lontani dalla penisola-mondo, cosa che può rendere la loro collisione su questo quadrante ancor più distruttiva. 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A seguire, due racconti tratti dal libro Sherildan!, la lunga intifada kurda in Turchia di Dino Frisullo, edizioni La città del sole\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Intervista-a-Sakine-Cansiz-due-racconti-di-Dino-Frisullo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 12 ore 8,30 - Rifiuti tossici sud Italia (Titolo originale: Il colonialismo tossico e le sue terre dei fuochi) 32 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\n«La gestione dei rifiuti è un business trasversale che coinvolge figure politiche, imprenditori privati, professionisti, laboratori di analisi, ditte di trasporto ecc. complici nell’invezione di stratagemmi per ridurre il più possibile i costi di produzione». Salvatore Paolo De Rosa, ricercatore indipendente e da anni attento osservatore del sistema economico di gestione dei rifiuti, spiega come e perché la gigantesca produzione di rifiuti civili e industriali abbia accompagnato passo passo il dispiegarsi delle relazioni di potere e di classe del capitalismo industriale, e come il suo apogeo sia raggiunto oggi nell’autentico “colonialismo tossico” dominante il mondo che abbiamo di fronte, ove i Paesi “avanzati”, nei quali la green econonomy alligna su una “nuova coscienza ecologica”, destinano i loro “avanzi” – un carico, per loro stessa definizione insostenibile, di rifiuti d’ogni tipo – ad ampie zone “arretrate” del mondo che fungono da loro discariche.\r\n\r\nIn questo quadro, è alquanto singolare che, nel Nord come nel Centro Italia, all’ormai secolare sistema, divenuto troppo costoso, delle “terre dei fuochi” si opponga un alternativo ma ben sperimentato “sistema a roghi diffusi”, accesi in appositi e temporary “capannoni da rogo” usa-e-getta: esso è sì il velenoso lascito di quella stessa economia che ha nel capannone l’orrido luogo d’esercizio della sua tirannide e che da sempre si è votata a far affogare i viventi nella merda del suo imperituro disfacimento, ma ora essa cerca di ottimizzare i costi di cotanta brutale expertise inventando e facendo proliferare piccoli temporary Sud nei capannoni assurti a perfette “scene del crimine ecologico”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Rifiuti-tossici-Sud-Italia_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 12 ore 21,30 - Do you remember revolution? pt. 2 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRivisitazione Radiofonica del documentario di Loredana Bianconi del 1997\r\n“Do You Remember Revolution”\r\n\r\nBarbara Balzerani, Adriana Faranda, Nadia Mantovani, Susanna Ronconi, avevano vent’anni quando decisero di unirsi alla lotta armata e di lasciare alle spalle la vita sociale e la famiglia per fare della rivoluzione il centro e lo scopo della loro esistenza.\r\nPrendono qui parola, dopo lunghi anni di carcerazione, per raccontare e raccontarsi, partendo da dove tutto ha avuto inizio, interrogando e indagando responsabilità, torti e ragioni dell’ultimo grande conflitto sociale nella storia di questo Paese.\r\n\r\nDedicato alla Memoria di Barbara Balzerani (1949-2024)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Do-you-remember-revolution-pt.2_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 13 ore 9,30 - Audiodocumentario Saharawi pt.2 24 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_2Tullio-Togni_24.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 13 ore 20,30 - Due libri su New York 27 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPresentazione dei libri “New York regina underground. Racconti dalla Grande Mela” di Davide Grasso e “Uomini Talpa” di Jennifer Toth.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/New-York_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 14 ore 10 - Estrus Records 28 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nShovelin’ The Shit Since ’87 il libro definitivo sulla storia dell’etichetta GaragePunkTrashSurfR’n’r statunitense ESTRUS RECORDS\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/EstrusRecords_38.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 14 ore 18 - Il direttore del teatro pt.1 11 minuti [sostieniradioblackout.org, Michele Mazzani]:\r\n\r\nUna scurissima parabola del totalitarismo a cura del maestro svizzero Friedrich Dürrenmatt, letta e interpretata dal maestro della Scarnanza Michele Mazzani.\r\n\r\n[audio mp3=\"\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 14 ore 18,30 - Il direttore del teatro pt.2 11 minuti [sostieniradioblackout.org, Michele Mazzani]:\r\n\r\nUna scurissima parabola del totalitarismo a cura del maestro svizzero Friedrich Dürrenmatt, letta e interpretata dal maestro della Scarnanza Michele Mazzani.\r\n\r\n[audio mp3=\"\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","4 Aprile 2024","2024-04-14 18:45:28","Black Holes dall'8 al 14 aprile 2024",1712242728,[1416,564,565,1417,1031,1033,571,574,1035,575,1038,1418,1039,1042,1419,584,587,1420,1046,1421,1422,1423,1424,1425,602,1426,1427,1050,1428,1429,125,614,1054,616,617,1430,1431,626,628,1062,1432,1433,1434,630,69,640,1435,1436,645,646,647,1437,1438,1067,650,1439,656,1440,658,662,70,1441,1442,665],"http://radioblackout.org/tag/teatro/","http://radioblackout.org/tag/ambiente/","http://radioblackout.org/tag/collettivo-antonin-artaud/","http://radioblackout.org/tag/davide-grasso/","http://radioblackout.org/tag/ecologia/","http://radioblackout.org/tag/estrus-records/","http://radioblackout.org/tag/etichetta/","http://radioblackout.org/tag/field-recordings/","http://radioblackout.org/tag/friedrich-durrenmatt/","http://radioblackout.org/tag/gaza/","http://radioblackout.org/tag/halford-mackinder/","http://radioblackout.org/tag/il-direttore-del-teatro/","http://radioblackout.org/tag/inquinamento/","http://radioblackout.org/tag/jennipher-toth/","http://radioblackout.org/tag/massacro/","http://radioblackout.org/tag/michele-mazzani/","http://radioblackout.org/tag/new-york/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/perno/","http://radioblackout.org/tag/radio-cane/","http://radioblackout.org/tag/rifiuti-tossici/","http://radioblackout.org/tag/salvatore-paolo-derosa/","http://radioblackout.org/tag/samah-jabr/","http://radioblackout.org/tag/smaltimento-rifiuti/","http://radioblackout.org/tag/sud-italia/","http://radioblackout.org/tag/uomini-talpa/","http://radioblackout.org/tag/usa/",[1444,675,676,1445,1080,1082,682,685,1084,686,1087,1446,1088,1091,1447,695,698,1448,1095,1449,1450,1451,1452,1453,431,1454,1455,1099,1456,1457,18,723,1103,724,725,1458,1459,734,736,1111,1460,1461,1462,738,21,747,1463,1464,751,752,753,1465,1466,1116,756,1467,760,1468,762,766,15,1469,1470,769],"#teatro","Ambiente","collettivo antonin artaud","davide grasso","ecologia","estrus records","etichetta","field recordings","Friedrich Durrenmatt","Gaza","Halford Mackinder","il direttore del teatro","inquinamento","Jennipher Toth","massacro","Michele Mazzani","new york","palestina","perno","radio cane","RIFIUTI TOSSICI","Salvatore Paolo DeRosa","SAMAH JABR","smaltimento rifiuti","sud italia","Uomini talpa","USA",{"post_content":1472,"tags":1475},{"matched_tokens":1473,"snippet":778,"value":1474},[75]," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 9 ore 8,30 - Serco e la privatizzazione dell'apparato detentivo in Italia_31\r\n 31 minuti [Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nLa privatizzazione dell’apparato detentivo è un processo di “neoliberismo reale” innescatosi negli anni ‘80 e diffusosi dagli Stati Uniti al resto del mondo. Se le grandi multinazionali del settore, come GeoGroup o CoreCivic, hanno iniziato dalle carceri per estendere il loro business ai centri di detenzione per migranti, in Italia possiamo osservare un processo inverso: nonostante si registrino alcuni tentativi fallimentari e programmi in divenire, da anni sono proprio i CPR (Centri di permanenza per il Rimpatrio) il principale campo di estrazione di profitto da parte di aziende private.Insieme ad Alessandro Leone, coautore insieme a Marika Ikonomu e Simone Manda di una serie di inchieste sul tema, cerchiamo di approfondire le dinamiche di ingresso nel contesto italiano e le modalità operative di Serco, un colosso britannico dell’industria detentiva.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/BH_CPR-spa_Long-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 9 ore 11,30 - 1975 I Caduti dell'aprile rosso 1 26 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLetture dal libro “Senza tregua” di Emilio Mentasti riguardanti storie dall’ambito dei comitati comunisti per il potere proletario negli anni ’70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/1975-I-caduti-dellAprile-rosso_1_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 9 ore 12,30 - 1975 I Caduti dell'aprile rosso 2 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLetture dal libro “Senza tregua” di Emilio Mentasti riguardanti storie dall’ambito dei comitati comunisti per il potere proletario negli anni ’70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/1975-I-caduti-dellAprile-rosso_2_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 10 ore 8,30 - Perno originario #8 : Epilogo: le rovine di Europa 16 minuti [La fine della fine della storia]:\r\n\r\n“Nella riflessione geopolitica contemporanea, la nozione di perno è stata introdotta da un geografo britannico, tale Halford Mackinder, in un seminale articolo del 1904 intitolato The Geographic Pivot of History, ovvero «il perno geografico della Storia». Per riassumere all’estremo il contenuto dell’articolo di Mackinder e riprenderne le formule: «chi domina lo Heartland, domina l’isola-mondo, e chi domina l’isola-mondo domina il mondo». […] Al di là delle differenze, tutte queste formule tentano di rendere conto dell’articolazione spaziale dello sviluppo economico e demografico nell’Europa moderna, ma tutte lasciano fuori almeno un settore, cosicché solo la nozione di perno nel senso di Mackinder, ci sembra atta ad inglobare la molteplicità degli epicentri storici del capitalismo europeo. Questi epicentri si sono costituiti attorno e alle spese dello spazio tedesco nella misura in cui sono riusciti a balcanizzarlo o a tenerlo sotto scacco, facendone sempre e comunque un’arena privilegiata di scontro politico e militare, come durante la Guerra dei Trent’anni. Per la stessa ragione, l’unificazione della Germania ha dovuto farsi a partire dalla sua periferia estrema, la Prussia orientale, a lungo priva della benché minima continuità territoriale con il nostro ideale perno mitteleuropeo. Proviamo allora il motto di Mackinder per adattarlo all’alba della modernità: «chi domina lo Heartland, domina la penisola-mondo, e chi domina la penisola-mondo domina il mondo»…\r\n\r\n“Chiediamoci inoltre se la dinamica attuale di ripolarizzazione del mondo in virtù dello scontro fra Stati Uniti e Cina non abbia nuovamente spostato il perno geografico della storia nel centro di Europa – con questa differenza fondamentale rispetto al periodo della Guerra dei Trent’anni: che gli epicentri che si contendono il controllo dello Heartland europeo sono oggi lontani dalla penisola-mondo, cosa che può rendere la loro collisione su questo quadrante ancor più distruttiva. In ogni caso, nella guerra che già oggi si combatte sul teatro europeo, si gioca ancora una volta, come quattro secoli fa, l’emergere di una Realpolitik come principio regolatore delle dispute internazionali o, viceversa, il perpetuarsi del principio feudale della guerra giusta, anche a prezzo di una devastazione senza fine”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.8_16.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 11 ore 8,30 - Intervista Sakine Cansiz + due racconti di Dino Frisullo 29 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nDal Kurdistan, intervista realizzata nel novembre 2011 a Sakine Cansiz, fondatrice del \u003Cmark>PKK\u003C/mark>, uccisa insieme alle sue compagne da Erdogan nel gennaio 2013 a Parigi. A seguire, due racconti tratti dal libro Sherildan!, la lunga intifada kurda in Turchia di Dino Frisullo, edizioni La città del sole\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Intervista-a-Sakine-Cansiz-due-racconti-di-Dino-Frisullo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 12 ore 8,30 - Rifiuti tossici sud Italia (Titolo originale: Il colonialismo tossico e le sue terre dei fuochi) 32 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\n«La gestione dei rifiuti è un business trasversale che coinvolge figure politiche, imprenditori privati, professionisti, laboratori di analisi, ditte di trasporto ecc. complici nell’invezione di stratagemmi per ridurre il più possibile i costi di produzione». Salvatore Paolo De Rosa, ricercatore indipendente e da anni attento osservatore del sistema economico di gestione dei rifiuti, spiega come e perché la gigantesca produzione di rifiuti civili e industriali abbia accompagnato passo passo il dispiegarsi delle relazioni di potere e di classe del capitalismo industriale, e come il suo apogeo sia raggiunto oggi nell’autentico “colonialismo tossico” dominante il mondo che abbiamo di fronte, ove i Paesi “avanzati”, nei quali la green econonomy alligna su una “nuova coscienza ecologica”, destinano i loro “avanzi” – un carico, per loro stessa definizione insostenibile, di rifiuti d’ogni tipo – ad ampie zone “arretrate” del mondo che fungono da loro discariche.\r\n\r\nIn questo quadro, è alquanto singolare che, nel Nord come nel Centro Italia, all’ormai secolare sistema, divenuto troppo costoso, delle “terre dei fuochi” si opponga un alternativo ma ben sperimentato “sistema a roghi diffusi”, accesi in appositi e temporary “capannoni da rogo” usa-e-getta: esso è sì il velenoso lascito di quella stessa economia che ha nel capannone l’orrido luogo d’esercizio della sua tirannide e che da sempre si è votata a far affogare i viventi nella merda del suo imperituro disfacimento, ma ora essa cerca di ottimizzare i costi di cotanta brutale expertise inventando e facendo proliferare piccoli temporary Sud nei capannoni assurti a perfette “scene del crimine ecologico”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Rifiuti-tossici-Sud-Italia_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 12 ore 21,30 - Do you remember revolution? pt. 2 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRivisitazione Radiofonica del documentario di Loredana Bianconi del 1997\r\n“Do You Remember Revolution”\r\n\r\nBarbara Balzerani, Adriana Faranda, Nadia Mantovani, Susanna Ronconi, avevano vent’anni quando decisero di unirsi alla lotta armata e di lasciare alle spalle la vita sociale e la famiglia per fare della rivoluzione il centro e lo scopo della loro esistenza.\r\nPrendono qui parola, dopo lunghi anni di carcerazione, per raccontare e raccontarsi, partendo da dove tutto ha avuto inizio, interrogando e indagando responsabilità, torti e ragioni dell’ultimo grande conflitto sociale nella storia di questo Paese.\r\n\r\nDedicato alla Memoria di Barbara Balzerani (1949-2024)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Do-you-remember-revolution-pt.2_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 13 ore 9,30 - Audiodocumentario Saharawi pt.2 24 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_2Tullio-Togni_24.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 13 ore 20,30 - Due libri su New York 27 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPresentazione dei libri “New York regina underground. Racconti dalla Grande Mela” di Davide Grasso e “Uomini Talpa” di Jennifer Toth.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/New-York_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 14 ore 10 - Estrus Records 28 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nShovelin’ The Shit Since ’87 il libro definitivo sulla storia dell’etichetta GaragePunkTrashSurfR’n’r statunitense ESTRUS RECORDS\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/EstrusRecords_38.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 14 ore 18 - Il direttore del teatro pt.1 11 minuti [sostieniradioblackout.org, Michele Mazzani]:\r\n\r\nUna scurissima parabola del totalitarismo a cura del maestro svizzero Friedrich Dürrenmatt, letta e interpretata dal maestro della Scarnanza Michele Mazzani.\r\n\r\n[audio mp3=\"\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 14 ore 18,30 - Il direttore del teatro pt.2 11 minuti [sostieniradioblackout.org, Michele Mazzani]:\r\n\r\nUna scurissima parabola del totalitarismo a cura del maestro svizzero Friedrich Dürrenmatt, letta e interpretata dal maestro della Scarnanza Michele Mazzani.\r\n\r\n[audio mp3=\"\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n 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\r\n\r\nLunedì 1 h 12 - I caduti dell'aprile rosso pt.1 (26 minuti) [Radio Blackout]: Letture dal libro \"Senza tregua\" di Emilio Mentasti riguardanti storie dall'ambito dei comitati comunisti per il potere proletario negli anni '70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/1975-I-caduti-dellAprile-rosso_1_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 1 h 14 - I caduti dell'aprile rosso pt.2 (29 minuti) [Radio Blackout]: (vedi sopra)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/1975-I-caduti-dellAprile-rosso_2_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 2 h 8.30 - Intervista Sakine Canz e due racconti di Dino Frisullo (29 minuti) [Radio Alpi Libere]: Dal Kurdistan, intervista realizzata nel novembre 2011 a Sakine Cansiz, fondatrice del PKK, uccisa insieme alle sue compagne da Erdogan nel gennaio 2013 a Parigi. A seguire, due racconti tratti dal libro Sherildan!, la lunga intifada kurda in Turchia di Dino Frisullo, edizioni La città del Sole.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Intervista-a-Sakine-Cansiz-due-racconti-di-Dino-Frisullo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 2 h 12.30 - MAGMA vol. 1 (56 minuti) [Radio Blackout]: Podcast della prima puntata di MAGMA, trasmissione sull'hard rock, protometal, doom sporcato di punk, dagli anni '60 fino ad oggi. Alla ricerca di band sconosciute ma esplosive da tutto il mondo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/MAGMA-puntata1_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 3 h 8.30 - Fratelli di Soledad. Lettere dal carcere di George Jackson (14 minuti) [Porfido]: Alcuni estratti dal libro \"Fratelli di Soledad, lettere dal carcere di George Jackson\". Pubblicato nel 1970, contiene l’autobiografia e lettere dal raggio O, e lettere 1964-70. L’autore, George Jackson, è stato un rivoluzionario statunitense. Fra i principali militanti del Black Panther Party (BPP), movimento rivoluzionario afroamericano, fu ucciso da un secondino di San Quentin il 21 agosto del 1971, una settimana dopo che il suo pamphlet intitolato \"Col sangue agli occhi\" riuscì a varcare clandestinamente le porte del penitenziario.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Fratelli-di-Soledad_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 4 h 8.30 - ENI Greenwashing [Titolo originale: Eni: verde come un cane] (30 minuti) [Radio Cane]: Cosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare di ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. L’impressione generale è quella d trovarsi di fronte ad una spaventosa visione “circolare” dell’economia che, più che ad una rivoluzione verde, somiglia ad una spirale senza uscita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/ENI-greenwashing_30-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 h 8.30 - La casa del nulla (30 minuti) [Porfido]: Alcune lettrici di Porfido hanno letto alcuni estratti dal libro La casa del nulla di Giuliano Naria e Rosella Simone.\r\n\r\nPubblicato per la prima volta a metà degli anni ottanta da Tullio Pironti, e riproposto in una versione ridotta nel 1997 con il titolo “I duri”, il testo ha avuto, come i suoi autori, diverse vicissitudini, ma rimane un testo fondamentale per capire gli anni settanta-ottanta e conserva ancora oggi una freschezza narrativa inossidabile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/La-casa-del-nulla_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 h 13.30 - Paura e delirio in America (28 minuti) [Radio Blackout]: Letture da Paura e delirio a Las Vegas di Hunter Stockton Thompson\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Paura-e-delirio-in-America_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 h 20.30 - Racconti ovali parte 1 [Titolo originale: Rugby e minatori nelle valleys del Galles] (29 minuti) [Luca Wallace Costello]: Esploriamo il forte legame tra working class, territorio gallese e gioco ovale. Ripercorriamo la storia di tale incontro: tra squadre di provincia, miniere carbonifere e clubhouse di villaggio, fino ad arrivare alla formidabile affermazione della selezione nazionale negli anni ’70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali1_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 6 h 10 - Torino: la polizia si spara e i carabinieri quando? (29 minuti) [Nessun Rimborso]: Il nuovo giallo targato produzioni Nessun Rimborso, un indagine senza fronzoli e senza riguardi tra i suicidi avvenuti nelle questure piemontesi\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/torino-la-polizia-si-spara-e-i-carabinieri...quando-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 6 h 20 - Audiodocumentario su Maria Occhipinti (40 minuti) [Enrica Firrincieli]: Questa è la storia di Maria Occhipinti raccontata attraverso le voci di chi l’ha conosciuta, studiata e amata. Autrice del libro autobiografico Una donna di Ragusa, pubblicato nel 1957 con la casa editrice Landi e successivamente con altre edizioni.\r\nLa sua autobiografia scritta durante il soggiorno in Svizzera ha tutt’oggi un grande valore storico, oltre che ad essere un diario di una donna nata nel 1921 con uno sguardo poetico e sincero, pronta a tutto per fare giustizia e dare voce a chi era ai margini della società.\r\nMaria è stata una scrittrice, una poetessa, protagonista del movimento antimilitarista i moti del “Non si parte” di Ragusa e della sommossa avvenuta tra il dicembre 1944 e il 6 gennaio 1945. Maria con i suoi compagni e compagne si unisce alla lotta contro la guerra e con lo scopo di bloccare un camion militare carico di giovani soldati, con grande coraggio si stende incinta davanti al camion e lo costringe a fermarsi. A seguito delle proteste, Maria viene arrestata con i suoi compagni e confinata prima a Ustica e successivamente nel carcere delle Benedettine di Palermo.\r\nDopo il carcere Maria torna a Ragusa ma, delusa da conoscenti e parenti, inizia a viaggiare alla ricerca di un lavoro e di un porto sicuro, dall’Italia all’estero, portando con sé la figlia, Maria Lenina Licitra. \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Audiodocumentario-su-Maria-OcchipintiEnrica-Firrincielli_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 7 h 10 - L'eresia delle femmine ribelli (25 minuti) [Radio Alpi Libere]: Estratto dal libro \"Eresia delle femmine ribelli. Donne delle foreste e delle montagne\", di Michela Zucca, edizioni Porfido\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Leresia-delle-femmine-ribelli-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 7 h 18 - Tutta colpa dei padroni? #7 Sciopero! (11 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis]: “Tutta colpa dei padroni?” è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i “contratti mostro”, come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos’è lo sciopero e come si fa.\r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis.\r\n\r\nVuoi gli aumenti? Sciopera!\r\nScopri falsi miti, regole e problematiche di questa formidabile arma dei lavoratori. \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Tutta-colpa-dei-padroni-n.7_12.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","7 Gennaio 2024","2024-03-01 18:31:03","Black Holes dal 1 al 7 gennaio 2024",1704620712,[1029,1417,1626,1627,1031,568,1033,1628,572,1629,1630,1039,1631,584,585,1632,1046,1633,1634,1635,595,1636,1637,1638,1639,1640,1641,1049,611,125,1642,1643,615,1055,1644,1645,619,1646,1647,1648,1064,69,1649,1650,640,1651,1652,647,1653,1067,650,1654,1072,1655,1073,1656,70,663],"http://radioblackout.org/tag/anarchia/","http://radioblackout.org/tag/andrea-turco/","http://radioblackout.org/tag/asinara/","http://radioblackout.org/tag/black-panthers/","http://radioblackout.org/tag/br/","http://radioblackout.org/tag/cultura-popolare/","http://radioblackout.org/tag/edizioni-porido/","http://radioblackout.org/tag/eni/","http://radioblackout.org/tag/enrica-firrincieli/","http://radioblackout.org/tag/eresia/","http://radioblackout.org/tag/femminismo/","http://radioblackout.org/tag/fratelli-di-soledad/","http://radioblackout.org/tag/galles/","http://radioblackout.org/tag/george-jackson/","http://radioblackout.org/tag/giuliano-naria/","http://radioblackout.org/tag/greenwashing/","http://radioblackout.org/tag/leresia-delle-femmine-ribelli/","http://radioblackout.org/tag/la-casa-del-nulla/","http://radioblackout.org/tag/luca-wallace-costello/","http://radioblackout.org/tag/magia/","http://radioblackout.org/tag/maria-occhipinti/","http://radioblackout.org/tag/michela-zucca/","http://radioblackout.org/tag/minatori/","http://radioblackout.org/tag/produzioni-nessun-rimborso/","http://radioblackout.org/tag/racconti-ovali/","http://radioblackout.org/tag/rossella-simone/","http://radioblackout.org/tag/rugby/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/","http://radioblackout.org/tag/sicilia/","http://radioblackout.org/tag/sport/","http://radioblackout.org/tag/stregoneria/",[1078,1445,1658,1659,1080,679,1082,1660,683,1661,1662,1088,1663,695,696,1664,1095,1665,1666,1667,706,1668,1669,1670,1671,1672,1673,1098,424,18,1674,1675,429,1104,1676,1677,727,1678,1679,1680,1113,21,1681,1682,747,1683,1684,753,1685,1116,756,1686,1121,1687,1122,1688,15,767],"anarchia","Andrea Turco","asinara","black panthers","BR","cultura popolare","edizioni Porido","ENI","Enrica Firrincieli","eresia","femminismo","Fratelli di Soledad","Galles","George Jackson","Giuliano Naria","greenwashing","l'eresia delle femmine ribelli","la casa del nulla","Luca Wallace Costello","magia","Maria Occhipinti","Michela Zucca","minatori","produzioni nessun rimborso","racconti ovali","Rossella Simone","rugby","sciopero","sicilia","sport","stregoneria",{"post_content":1690,"tags":1693},{"matched_tokens":1691,"snippet":778,"value":1692},[75]," \r\n\r\nLunedì 1 h 12 - I caduti dell'aprile rosso pt.1 (26 minuti) [Radio Blackout]: Letture dal libro \"Senza tregua\" di Emilio Mentasti riguardanti storie dall'ambito dei comitati comunisti per il potere proletario negli anni '70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/1975-I-caduti-dellAprile-rosso_1_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 1 h 14 - I caduti dell'aprile rosso pt.2 (29 minuti) [Radio Blackout]: (vedi sopra)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/1975-I-caduti-dellAprile-rosso_2_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 2 h 8.30 - Intervista Sakine Canz e due racconti di Dino Frisullo (29 minuti) [Radio Alpi Libere]: Dal Kurdistan, intervista realizzata nel novembre 2011 a Sakine Cansiz, fondatrice del \u003Cmark>PKK\u003C/mark>, uccisa insieme alle sue compagne da Erdogan nel gennaio 2013 a Parigi. 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L’autore, George Jackson, è stato un rivoluzionario statunitense. Fra i principali militanti del Black Panther Party (BPP), movimento rivoluzionario afroamericano, fu ucciso da un secondino di San Quentin il 21 agosto del 1971, una settimana dopo che il suo pamphlet intitolato \"Col sangue agli occhi\" riuscì a varcare clandestinamente le porte del penitenziario.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Fratelli-di-Soledad_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 4 h 8.30 - ENI Greenwashing [Titolo originale: Eni: verde come un cane] (30 minuti) [Radio Cane]: Cosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare di ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. L’impressione generale è quella d trovarsi di fronte ad una spaventosa visione “circolare” dell’economia che, più che ad una rivoluzione verde, somiglia ad una spirale senza uscita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/ENI-greenwashing_30-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 h 8.30 - La casa del nulla (30 minuti) [Porfido]: Alcune lettrici di Porfido hanno letto alcuni estratti dal libro La casa del nulla di Giuliano Naria e Rosella Simone.\r\n\r\nPubblicato per la prima volta a metà degli anni ottanta da Tullio Pironti, e riproposto in una versione ridotta nel 1997 con il titolo “I duri”, il testo ha avuto, come i suoi autori, diverse vicissitudini, ma rimane un testo fondamentale per capire gli anni settanta-ottanta e conserva ancora oggi una freschezza narrativa inossidabile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/La-casa-del-nulla_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 h 13.30 - Paura e delirio in America (28 minuti) [Radio Blackout]: Letture da Paura e delirio a Las Vegas di Hunter Stockton Thompson\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Paura-e-delirio-in-America_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 5 h 20.30 - Racconti ovali parte 1 [Titolo originale: Rugby e minatori nelle valleys del Galles] (29 minuti) [Luca Wallace Costello]: Esploriamo il forte legame tra working class, territorio gallese e gioco ovale. Ripercorriamo la storia di tale incontro: tra squadre di provincia, miniere carbonifere e clubhouse di villaggio, fino ad arrivare alla formidabile affermazione della selezione nazionale negli anni ’70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali1_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 6 h 10 - Torino: la polizia si spara e i carabinieri quando? (29 minuti) [Nessun Rimborso]: Il nuovo giallo targato produzioni Nessun Rimborso, un indagine senza fronzoli e senza riguardi tra i suicidi avvenuti nelle questure piemontesi\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/torino-la-polizia-si-spara-e-i-carabinieri...quando-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 6 h 20 - Audiodocumentario su Maria Occhipinti (40 minuti) [Enrica Firrincieli]: Questa è la storia di Maria Occhipinti raccontata attraverso le voci di chi l’ha conosciuta, studiata e amata. Autrice del libro autobiografico Una donna di Ragusa, pubblicato nel 1957 con la casa editrice Landi e successivamente con altre edizioni.\r\nLa sua autobiografia scritta durante il soggiorno in Svizzera ha tutt’oggi un grande valore storico, oltre che ad essere un diario di una donna nata nel 1921 con uno sguardo poetico e sincero, pronta a tutto per fare giustizia e dare voce a chi era ai margini della società.\r\nMaria è stata una scrittrice, una poetessa, protagonista del movimento antimilitarista i moti del “Non si parte” di Ragusa e della sommossa avvenuta tra il dicembre 1944 e il 6 gennaio 1945. Maria con i suoi compagni e compagne si unisce alla lotta contro la guerra e con lo scopo di bloccare un camion militare carico di giovani soldati, con grande coraggio si stende incinta davanti al camion e lo costringe a fermarsi. A seguito delle proteste, Maria viene arrestata con i suoi compagni e confinata prima a Ustica e successivamente nel carcere delle Benedettine di Palermo.\r\nDopo il carcere Maria torna a Ragusa ma, delusa da conoscenti e parenti, inizia a viaggiare alla ricerca di un lavoro e di un porto sicuro, dall’Italia all’estero, portando con sé la figlia, Maria Lenina Licitra. \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Audiodocumentario-su-Maria-OcchipintiEnrica-Firrincielli_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 7 h 10 - L'eresia delle femmine ribelli (25 minuti) [Radio Alpi Libere]: Estratto dal libro \"Eresia delle femmine ribelli. Donne delle foreste e delle montagne\", di Michela Zucca, edizioni Porfido\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Leresia-delle-femmine-ribelli-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 7 h 18 - Tutta colpa dei padroni? #7 Sciopero! (11 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis]: “Tutta colpa dei padroni?” è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i “contratti mostro”, come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos’è lo sciopero e come si fa.\r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis.\r\n\r\nVuoi gli aumenti? Sciopera!\r\nScopri falsi miti, regole e problematiche di questa formidabile arma dei lavoratori. \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Tutta-colpa-dei-padroni-n.7_12.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[1694,1696,1698,1700,1702,1704,1706,1708,1710,1712,1714,1716,1718,1720,1722,1724,1726,1728,1730,1732,1734,1736,1738,1740,1742,1744,1746,1748,1750,1752,1754,1756,1758,1760,1762,1764,1766,1768,1770,1772,1774,1776,1778,1780,1782,1784,1786,1788,1790,1792,1794,1796,1798,1800,1802,1804,1806,1808],{"matched_tokens":1695,"snippet":1078,"value":1078},[],{"matched_tokens":1697,"snippet":1445,"value":1445},[],{"matched_tokens":1699,"snippet":1658,"value":1658},[],{"matched_tokens":1701,"snippet":1659,"value":1659},[],{"matched_tokens":1703,"snippet":1080,"value":1080},[],{"matched_tokens":1705,"snippet":679,"value":679},[],{"matched_tokens":1707,"snippet":1082,"value":1082},[],{"matched_tokens":1709,"snippet":1660,"value":1660},[],{"matched_tokens":1711,"snippet":683,"value":683},[],{"matched_tokens":1713,"snippet":1661,"value":1661},[],{"matched_tokens":1715,"snippet":1662,"value":1662},[],{"matched_tokens":1717,"snippet":1088,"value":1088},[],{"matched_tokens":1719,"snippet":1663,"value":1663},[],{"matched_tokens":1721,"snippet":695,"value":695},[],{"matched_tokens":1723,"snippet":696,"value":696},[],{"matched_tokens":1725,"snippet":1664,"value":1664},[],{"matched_tokens":1727,"snippet":1095,"value":1095},[],{"matched_tokens":1729,"snippet":1665,"value":1665},[],{"matched_tokens":1731,"snippet":1666,"value":1666},[],{"matched_tokens":1733,"snippet":1667,"value":1667},[],{"matched_tokens":1735,"snippet":706,"value":706},[],{"matched_tokens":1737,"snippet":1668,"value":1668},[],{"matched_tokens":1739,"snippet":1669,"value":1669},[],{"matched_tokens":1741,"snippet":1670,"value":1670},[],{"matched_tokens":1743,"snippet":1671,"value":1671},[],{"matched_tokens":1745,"snippet":1672,"value":1672},[],{"matched_tokens":1747,"snippet":1673,"value":1673},[],{"matched_tokens":1749,"snippet":1098,"value":1098},[],{"matched_tokens":1751,"snippet":424,"value":424},[],{"matched_tokens":1753,"snippet":18,"value":18},[],{"matched_tokens":1755,"snippet":1674,"value":1674},[],{"matched_tokens":1757,"snippet":1675,"value":1675},[],{"matched_tokens":1759,"snippet":429,"value":429},[],{"matched_tokens":1761,"snippet":1104,"value":1104},[],{"matched_tokens":1763,"snippet":1676,"value":1676},[],{"matched_tokens":1765,"snippet":1677,"value":1677},[],{"matched_tokens":1767,"snippet":727,"value":727},[],{"matched_tokens":1769,"snippet":1678,"value":1678},[],{"matched_tokens":1771,"snippet":1679,"value":1679},[],{"matched_tokens":1773,"snippet":1680,"value":1680},[],{"matched_tokens":1775,"snippet":1113,"value":1113},[],{"matched_tokens":1777,"snippet":86,"value":86},[21],{"matched_tokens":1779,"snippet":1681,"value":1681},[],{"matched_tokens":1781,"snippet":1682,"value":1682},[],{"matched_tokens":1783,"snippet":747,"value":747},[],{"matched_tokens":1785,"snippet":1683,"value":1683},[],{"matched_tokens":1787,"snippet":1684,"value":1684},[],{"matched_tokens":1789,"snippet":753,"value":753},[],{"matched_tokens":1791,"snippet":1685,"value":1685},[],{"matched_tokens":1793,"snippet":1116,"value":1116},[],{"matched_tokens":1795,"snippet":756,"value":756},[],{"matched_tokens":1797,"snippet":1686,"value":1686},[],{"matched_tokens":1799,"snippet":1121,"value":1121},[],{"matched_tokens":1801,"snippet":1687,"value":1687},[],{"matched_tokens":1803,"snippet":1122,"value":1122},[],{"matched_tokens":1805,"snippet":1688,"value":1688},[],{"matched_tokens":1807,"snippet":15,"value":15},[],{"matched_tokens":1809,"snippet":767,"value":767},[],[1811,1818],{"field":42,"indices":1812,"matched_tokens":1814,"snippets":1816,"values":1817},[1813],41,[1815],[21],[86],[86],{"field":100,"matched_tokens":1819,"snippet":778,"value":1692},[75],{"best_field_score":104,"best_field_weight":29,"fields_matched":203,"num_tokens_dropped":54,"score":210,"tokens_matched":92,"typo_prefix_score":54},{"document":1822,"highlight":1841,"highlights":1861,"text_match":102,"text_match_info":1870},{"comment_count":54,"id":1823,"is_sticky":54,"permalink":1824,"podcastfilter":1825,"post_author":397,"post_content":1826,"post_date":1827,"post_excerpt":60,"post_id":1823,"post_modified":1828,"post_thumbnail":1829,"post_title":1830,"post_type":454,"sort_by_date":1831,"tag_links":1832,"tags":1837},"25328","http://radioblackout.org/podcast/lagonia-di-kobane-lis-cavallo-di-troia-dal-maghreb-al-rojava/",[397],"Le milizie di autodifesa delle comunità del Rojava lo dicono da settimane. Il cerchio intorno a Kobane si sta stringendo, l'offensiva dell'IS, bene armato e deciso a farla finita con l'unica esperienza di autogoverno territoriale laica, femminista, egualitaria in medio oriente, stringe d'assedio la città.\r\nGli esponenti della comunità curda nel nostro paese ieri - con una mossa disperata - hanno protestato dentro Montecitorio, denunciando il sostegno attivo della Turchia all'IS. Si sono guadagnati una pacca sulla spalla dal parlamentare incaricato di rassicurarli sul nulla.\r\nOggi con 298 voti a favore e 98 contrari il Parlamento di Ankara autorizza le truppe turche a condurre operazioni di terra, in Iraq e Siria, contro lo Stato Islamico (Isis) e il regime di Bashar Assad aprendo un nuovo capitolo del conflitto in corso in Medio Oriente.\r\nIl provvedimento lascia intravede in filigrana i reali obiettivi di Erdogan, che riconferma la propria attitudine espansionista in chiave neottomana.\r\nIl governo ottiene «per il periodo di un anno» l’autorizzazione a compiere interventi «contro gruppi terroristi in Siria ed Iraq» al fine di «creare zone sicure per i profughi dentro la Siria» e «proteggerle con delle no fly zone», oltre a poter «addestrare e provvedere logistica e armamenti all’Esercito di liberazione siriano» ovvero i ribelli filo-occidentali.\r\nInutile ricordare che il PKK e le YPG sono per la Turchia e gli Stati Uniti organizzazioni \"terroriste\", le uniche che si sono battute sia contro il regime di Assad sia contro l'Is e le brigate quaediste Al Nusra.\r\nDifficile dubitare che il governo turco interverrà quando l'IS avrà massacrato la popolazione di Kobane e distrutto l'autogoverno in questo cantone. 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In città la situazione sarebbe (o già è) diversa: qui si troverebbbero a fronteggiare una guerra urbana dove chi attacca è in pesante svantaggio tattico, con i carri MBT bloccati nelle vie strette ed esposti al tiro, impossibilitati ad usare artiglieria media per evitare perdite da fuoco amico. Inoltre li miliziani delle YPG hanno dichiarato che piuttosto di cadere prigionieri preferiscono prendere una granata e farsi saltare sotto i carri nemici.\r\nNei giorni scorsi un corrispondente de La Stampa a da una cittadina oltre la frontiera turca, riportava la testimonianza di un guerrigliero curdo di Kobane che negava che i bombardieri statunitensi e britannici avessero agito nella zona.\r\nL'IS, lautamente finanziata prima dai sauditi, poi dal Quatar, appoggiata dagli Stati Uniti e dai suoi alleati nella NATO è diventata ingombrante ma è ancora utile.\r\nI cavalieri di Montezuma sui loro tornado arriveranno - se arriveranno - quando i coltelli dei Jhaidisti saranno affondati nella carne viva degli uomini, delle donne, dei bambini di Kobane.\r\nNel nostro paese ben pochi colgono la posta in gioco. Certa sinistra stalinista non trova di meglio che appoggiare chiunque si opponga a Bashar al Assad trasformato in campione di un'improbabile medioriente \"socialista\", ma non esitano a sostenere chiunque sia nemico degli Stati Uniti. Chi sa? Oggi che il fronte delle alleanza sta subendo una brusca virata potrebbero trovare simpatici i salafiti con il coltello. D'altra parte sono gli stessi che sostengono il governo ferocemente confessionale di Hamas.\r\n\r\nRaccontare quello che succede, cercando di ricostruire gli eventi tramite fonti dirette, non è facile ma è più che mai necessario, perché il sudario del silenzio non avvolga la resistenza in Rojava.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Karim Metref, torinese di origine kabila, scrittore, blogger, insegnante, che nei giorni del rapimento del turista francese poi sgozzato dall'IS nel Maghreb si trovava in visita ai parenti nel proprio paese natale a pochi chilometri dal luogo del rapimento.\r\nLa sua testimonianza ci restituisce un'immagine molto diversa da quella proiettata dai media main stream.\r\nL'Is nel Maghreb è erede diretta di Al Quaeda nel Maghreb, a sua volta figlia delle formazioni salafite che hanno insanguinato l?Algeria per dieci lunghi anni.\r\nFormazioni che il governo di Bouftelika ufficialmente avversa ma nei fatti copre. In Kabilia molti sono convinti dell'ambiguità di formazioni i cui capi provenivano tutti dai paracadutisti, unità d'elite dell'esercito algerino, ancora oggi asse portante del potere nel paese, nonostante il ridimensionamento imposto da Bouftelika. Catturati tutti e tre dai gruppi di autodifesa popolare sorti nei villaggi più esposti ai loro attacchi, sono liberi e non sono mai stati processati dallo Stato algerino. Più che legittimo il sospetto che le formazioni della guerriglia salafita sulle montagne della Kabilia siano un ottimo pretesto per mantenere forte la pressione in questa regione dove la ribellione cova ancora sotto la cenere.\r\nLe analogie con il Rojava, sia pure meno drammatiche, sono molto forti.\r\n\r\nAscolta la diretta di Anarres con Karim:\r\n\r\n2014 10 03 karim metref is algeria kobane\r\n\r\nRingraziamo \"lorcon\" per le i dati sullo scenario militare a Kobane","3 Ottobre 2014","2018-10-17 22:59:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/rojava-200x110.jpg","L'agonia di Kobane. 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D'altra parte sono gli stessi che sostengono il governo ferocemente confessionale di Hamas.\r\n\r\nRaccontare quello che succede, cercando di ricostruire gli eventi tramite fonti dirette, non è facile ma è più che mai necessario, perché il sudario del silenzio non avvolga la resistenza in Rojava.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Karim Metref, torinese di origine kabila, scrittore, blogger, insegnante, che nei giorni del rapimento del turista francese poi sgozzato dall'IS nel Maghreb si trovava in visita ai parenti nel proprio paese natale a pochi chilometri dal luogo del rapimento.\r\nLa sua testimonianza ci restituisce un'immagine molto diversa da quella proiettata dai media main stream.\r\nL'Is nel Maghreb è erede diretta di Al Quaeda nel Maghreb, a sua volta figlia delle formazioni salafite che hanno insanguinato l?Algeria per dieci lunghi anni.\r\nFormazioni che il governo di Bouftelika ufficialmente avversa ma nei fatti copre. In Kabilia molti sono convinti dell'ambiguità di formazioni i cui capi provenivano tutti dai paracadutisti, unità d'elite dell'esercito algerino, ancora oggi asse portante del potere nel paese, nonostante il ridimensionamento imposto da Bouftelika. Catturati tutti e tre dai gruppi di autodifesa popolare sorti nei villaggi più esposti ai loro attacchi, sono liberi e non sono mai stati processati dallo Stato algerino. Più che legittimo il sospetto che le formazioni della guerriglia salafita sulle montagne della Kabilia siano un ottimo pretesto per mantenere forte la pressione in questa regione dove la ribellione cova ancora sotto la cenere.\r\nLe analogie con il Rojava, sia pure meno drammatiche, sono molto forti.\r\n\r\nAscolta la diretta di Anarres con Karim:\r\n\r\n2014 10 03 karim metref is algeria kobane\r\n\r\nRingraziamo \"lorcon\" per le i dati sullo scenario militare a Kobane",[1847,1849,1851,1853,1855,1857,1859],{"matched_tokens":1848,"snippet":1838,"value":1838},[],{"matched_tokens":1850,"snippet":353,"value":353},[],{"matched_tokens":1852,"snippet":1839,"value":1839},[],{"matched_tokens":1854,"snippet":86,"value":86},[21],{"matched_tokens":1856,"snippet":30,"value":30},[],{"matched_tokens":1858,"snippet":15,"value":15},[],{"matched_tokens":1860,"snippet":1840,"value":1840},[],[1862,1868],{"field":42,"indices":1863,"matched_tokens":1864,"snippets":1866,"values":1867},[105],[1865],[21],[86],[86],{"field":100,"matched_tokens":1869,"snippet":1844,"value":1845},[75],{"best_field_score":104,"best_field_weight":29,"fields_matched":203,"num_tokens_dropped":54,"score":210,"tokens_matched":92,"typo_prefix_score":54},6636,{"collection_name":454,"first_q":21,"per_page":40,"q":21},["Reactive",1874],{},["Set"],["ShallowReactive",1877],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$f6hh9enq43K6lRMjGU5bl8I59uqSdS6P4erHeeEpSrIw":-1},true,"/search?query=pkk"]