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È il nome dato allo sterminio di rom e sinti.\r\nTra il 1939 e il 1945 vennero uccisi oltre 500.000 zingari, vittime del nazionalsocialismo. La storia della deportazione e dello sterminio degli zingari è una storia dimenticata: ancora oggi la documentazione è frammentaria e lacunosa. Eppure la persecuzione degli zingari in epoca nazista è l'unica, oltre a quella ebraica, dettata da motivazioni esclusivamente razziali: proprio come gli ebrei, infatti, gli zingari furono perseguitati e uccisi in quanto «razza inferiore». E anche il regime fascista di Mussolini diede il suo \"contributo\".\r\nNel maggio del 1944 nell'imminenza della liquidazione del \"settore zingari\" ad Auschwitz , i 4.000 nomadi sopravvissuti resistettero , a mani nude , con coltelli improvvisati , le donne , le madri in prima fila a proteggere i bambini. Una delle rarissime rivolte in un campo di sterminio, l'unica ad avere successo , perché l'operazione nazista fu interrotta.\r\nQualche mese dopo un migliaio di nomadi fu trasferito a Buchenwald , eliminato , la capacità di resistenza totalmente indebolita , tutti i rom passati per il camino del forno crematorio n° 5.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Paolo Finzi della rivista A, che ha editato \"A forza di essere vento\", un cd con libretto dedicato allo sterminio di rom e sinti.\r\nAscolta l’intervista: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/01/2012-01-22-Paolo-Finzi-lo-sterminio-nazista-degli-zingari1.mp3|titles=2012 01 22 Paolo Finzi lo sterminio nazista degli zingari]\r\n\r\nscarica il file","25 Gennaio 2012","Porrajmos, significa grande divoramento. È il nome dato allo sterminio di rom e sinti.\r\nTra il 1939 e il 1945 vennero uccisi oltre 500.000 zingari, vittime del nazionalsocialismo. La storia della deportazione e dello sterminio degli zingari è una storia dimenticata: ancora oggi la documentazione è frammentaria e lacunosa. Eppure la persecuzione degli zingari in epoca nazista è l'unica, oltre a quella ebraica, dettata da motivazioni esclusivamente razziali: proprio come gli ebrei, infatti, gli zingari furono perseguitati e uccisi in quanto «razza inferiore». E anche il regime fascista di Mussolini diede il suo \"contributo\".\r\nNel maggio del 1944 nell'imminenza della liquidazione del \"settore zingari\" ad Auschwitz , i 4.000 nomadi sopravvissuti resistettero , a mani nude , con coltelli improvvisati , le donne , le madri in prima fila a proteggere i bambini.\r\nUna delle rarissime rivolte in un campo di sterminio , l'unica ad avere successo , perchè l'operazione nazista fu interotta.\r\nQualche mese dopo un migliaio di nomadi fu trasferito a Buchenwald , eliminato , la capacità di resistenza totalmente indebolita , tutti i rom passati per il camino del forno crematorio n° 5.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Paolo Finzi della rivista A, che ha editato \"A forza di essere vento\", un cd con libretto dedicato allo sterminio di rom e sinti.","2018-10-17 22:11:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/01/auschwitz-200x110.jpg","La memoria che non c’è: lo sterminio di rom e sinti",1327526111,[281,282,149,57,283,58],"http://radioblackout.org/tag/fascisti/","http://radioblackout.org/tag/nazisti/","http://radioblackout.org/tag/sinti/",[285,112,108,15,110,21],"fascisti",{"post_content":287,"tags":291},{"matched_tokens":288,"snippet":289,"value":290},[162],"\u003Cmark>Porrajmos\u003C/mark>, significa grande divoramento. 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Solo negli anni 60 il genocidio degli zingari é stato riconosciuto come tale, ovvero i i nazisti avano firmato la loro condanna a morte come popolo, indipendentemente da cosa pensavano o facevano. Ma i nazisti non furono i primi. Nel 1912 in Svizzera la fondazione Pro Juventute varò il progetto \"Bambini di strada\" che rapiva i bambini Jenisch (gli zingari svizzeri), li affidava a famiglie gagè (non zingari), ne cancellava i nomi e le storie, le bambine venivano sterilizzate. Nel 1972 in seguito a un'inchiesta giornalistica scoppiò lo scandalo, e la Pro Juventute chiuse il progetto \"Bambini di strada\". Ma solo nel 1998 la Pro Juventute chiese pubblicamente scusa al popolo Jenisch. \"C'é chi dice che veniamo dall'India, ma sono solo teorie, il fatto é che viviamo tutti su questo pianeta\". Buon ascolto.\r\nPer chi vuole saperne di più:\r\nPino Petruzzelli (a cura di) \"Non chiamarmi zingaro - Perseguitati e diversi da sempre, a loro la parola\" ed. 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Un rito con tanto di sacerdoti ed officianti, che la infilzino sulla carta assorbente come una farfalla nella teca di un collezionista? Magnifica ed oscena nella rigidità imposta.\r\nDi fronte alla Shoah, al Porrajmos, allo sterminio nazista, ai campi dove il limite della ferocia di Stato pare ineguagliabile, qualcuno ha parlato di crimine assoluto. Ma poi c'é sempre chi si ingegna a fare peggio. Dal Ruanda alla ex Jugoslavia si conferma l'intuizione di Primo Levi in \"Se questo è un uomo\". Se è accaduto, potrà accadere ancora. E' scritto nella carne e nel sangue di un'umanità che trova la propria cifra in gesti che non hanno paragone nella ferinità degli animali non umani. Non è un destino, ma una possibilità sempre in agguato.\r\nChi sa spesso vorrebbe dimenticare.\r\nIl giorno della memoria è per gli altri. La speranza è che il rito divenga l'antidoto necessario al ritorno del buio. Sappiamo che non funziona.\r\nL'antisemitismo e l'antiziganismo non sono mero patrimonio dei fascisti di ieri e di oggi, ma sono come un virus dimenticato ma mai debellato, pronto a riemergere, infettando la società.\r\nFocolai di infezione di tanto in tanto ce lo ricordano.\r\nLa bimba bionda che vive con i rom greci ma non può essere figlia loro. Giorni di indignazione urlata verso i rom che rubano i bambini e ne fanno mercimonio. Quando la madre, una rom ungherese povera, racconta di averla regalata perché non poteva averne cura, si scopre che la bambina bionda ha tanti fratelli e sorelle biondi come lei.\r\nFalso allarme? No. L'allarme suonerà ancora ed ancora, perché, si sa, gli zingari rubano i bambini.\r\nDi questi tempi la gente ha particolarmente in odio la finanza, le banche. Subito tra i chiacchiericci riemerge l'immagine dell'ebreo dedito all'usura, del banchiere senza scrupoli che vuole dominare il mondo. Il grande complotto che giustifica i pogrom torna a far capolino tra di noi.\r\nLa memoria è quindi un esercizio inutile? Una fatica che non viene ripagata?\r\nDifficile crederlo. La trasmissione delle testimonianze resta il filo tenue che su cui possiamo tessere una tela robusta, capace di riparare dal vento ghiacciato degli inverni dell'oblio.\r\nPurché sia memoria viva, capace di attraversarci, di farsi com-passione, comune sentire, comune consapevolezza che non c'é sudario più robusto della ragion di Stato perhé l'orrore si ripeta, perché la ferocia trovi le proprie ragioni, perché l'umanità si spezzi in uomini e no.\r\n\r\nA pochi giorni dalla \"giornata della memoria\" ne abbiamo discusso con Paolo Finzi, anarchico di origine ebraica che da tanti anni è impegnato a diffondere la storia dello sterminio nazista di rom e sinti.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2014 01 24 finzi memoria","29 Gennaio 2014","2018-10-17 22:10:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/01/memoria-filo-spinato-200x110.jpg","I riti della memoria",1391021463,[370],"http://radioblackout.org/tag/giorno-della-memoria/",[372],"giorno della memoria",{"post_content":374},{"matched_tokens":375,"snippet":376,"value":377},[162],"Di fronte alla Shoah, al \u003Cmark>Porrajmos\u003C/mark>, allo sterminio nazista, ai campi","La memoria può essere ossificata in un rito celebrato dallo Stato? 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