","Food and gentrification a Porta Palazzo ( + aggiornamento sulle iniziative)","post",1554992303,[65,66,67,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/balon/","http://radioblackout.org/tag/gentrification/","http://radioblackout.org/tag/mercato-centrale/","http://radioblackout.org/tag/mercato-del-pesce/","http://radioblackout.org/tag/palafuksas/","http://radioblackout.org/tag/porta-palazzo/",[24,21,72,73,74,18],"mercato centrale","mercato del pesce","palafuksas",{"post_content":76,"post_title":82,"tags":85},{"matched_tokens":77,"snippet":80,"value":81},[78,79],"Porta","Palazzo","progetto investe tutta l’area di \u003Cmark>Porta\u003C/mark> \u003Cmark>Palazzo\u003C/mark>, che ospita il mercato all’aperto","Lo scorso luglio è partito un progetto investe tutta l’area di \u003Cmark>Porta\u003C/mark> \u003Cmark>Palazzo\u003C/mark>, che ospita il mercato all’aperto più grande d’Europa. Il fulcro narrativo e materiale della “riqualificazione” dell’area è la gastronomia.\r\nDa settembre prossimo l’ex caserma dei Vigili del fuoco in corso Regina Margherita ospiterà “Combo”, un nuovo ostello della gioventù progettato dall’architetto norvegese Ole Sondresen e finanziato da Michele Denegri. Nei 5.500 mq di superficie ci saranno 250 posti letto, aree multifunzionali artistiche con servizio di ristorazione e un bar aperto 24 ore. Restyling anche per il mercato del pesce: i lavori dureranno circa due anni. L’intervento prevede una “boutique del pesce” al piano terra con punti vendita ristrutturati, un bar, uno stand per la degustazione “street food” delle specialità ittiche e un ristorante di lusso.\r\nL’operazione sarà gestita dal Consorzio mercato ittico di \u003Cmark>Porta\u003C/mark> \u003Cmark>Palazzo\u003C/mark>, formato da Coming alimentare srl e la Cortese Santo Nicola.\r\nA completamento del mercato è prevista anche la risistemazione dei bastioni sotto il parco archeologico, dove gli ambulanti potranno nuovamente parcheggiare i loro carretti.\r\nSabato 13 aprile verrà inaugurato Mercato Centrale. Il bottiglione verde dell’archistar Massimiliano Fuksas ha conosciuto una vita tribolata sin dall’esordio, quando venne costruito al posto della vecchia Ala liberty che ospitava i negozietti/bancarelle degli abiti a basso costo per gli abituali frequentatori del mercato.\r\nIl Palafuksas era destinato a fallire, perché i negozi di lusso non lo trovavano attrattivo e i vecchi negozianti non potevano permettersi i nuovi affitti. Dalla sua apertura è sempre stato una spina nel fianco delle amministrazioni subalpine. Oggi, nella \u003Cmark>Porta\u003C/mark> \u003Cmark>Palazzo\u003C/mark> in via di gentrificazione, voluta prima dalle amministrazioni targate PD e oggi dalla giunta a 5Stelle, il bottiglione ospita un polo del gusto, secondo la recente vocazione torinese, che va da Terra Madre ad Eataly, Alti Cibi ad enorme tasso di sfruttamento.\r\nCi sono voluti dieci mesi di lavoro con un investimento di sei milioni di euro per realizzare a Torino il terzo “Mercato Centrale” in Italia, dopo quelli aperti a Firenze (mercato San Lorenzo) e Roma (Stazione Termini). 4.500 metri quadri distribuiti su tre livelli. Ci saranno 26 botteghe, tra artigiani del gusto, ristoranti, bar, birreria e una scuola di cucina.\r\nIl 'Mercato Centrale' nasce dall'idea dell'imprenditore della ristorazione Umberto Montano e dall'esperienza del gruppo Human Company della famiglia Cardini-Vannucchi. \"Non solo - spiegano gli ideatori - un luogo, aperto dalle 8 alle 24, dove mangiare e fare la spesa, ma una destinazione in cui cibo e cultura s'incontrano, generando forte aggregazione sociale e realizzando progetti di rigenerazione nel tessuto urbano all'interno del quale si inserisce\".\r\nIn altri termini: per i poveri, che pure ancora abitano in buona parte della zona del mercato, non ci sarà posto. L’aumento degli affitti delle case, dei posti dove piazzare i banchi, dei prezzi delle merci allontanerà dal quartiere la popolazione che non se lo potrà permettere.\r\nUn quartiere attira le persone perché vivace, multietnico, perché nell’area del mercato e in quella del limitrofo Balon, gira tanta gente diversa, che ne costituisce l’attrattiva, rischia di trasformarsi in un Luna Park plastificato, destinato a turisti plastificati che affolleranno – già ora accade – le case trasformate di Bed & Breckfast dopo la fuga dei vecchi abitanti.\r\nUltimo tassello della partita dell’amministrazione Appendino lo spostamento del pezzo non ancora normalizzato del Balon, quello tra il canale Molassi e il piazzale di San Pietro in Vincoli, il vecchio cimitero degli impiccati, rinominato “Barattolo” e gestito dall’associazione Vivi Balon, nata per mettere sotto controllo il mercato illegale, spontaneo, che nell’area che va dal Ponte ora dedicato al vicesindaco sceriffo Domenico Carpanini” al limite della grande piazza della Repubblica, che i vecchi piemu chiamavano \u003Cmark>Porta\u003C/mark> Pila. Ora vengono sfrattati tutti, sospinti verso via Carcano, in un’area desolata nei pressi del cimitero, dove già si svolge il mercato domenicale, che dieci anni fa occupava motu proprio l’area di \u003Cmark>Porta\u003C/mark> \u003Cmark>Palazzo\u003C/mark> Nord, che, nonostante le lotte, venne cacciato con la politica del divide et impera.\r\nDoveva finire tutto quasi tre mesi fa, invece sabato dopo sabato, i balonari occupano la piazza e resistono.\r\nLa gentrificazione ci mostra la linea di cesura tra le classi senza finzioni o belletti.\r\nSu questa scena ci sono anche altri attori. La questura di Torino, che stringe il quartiere in una soffocante morsa disciplinare, i poveri che resistono e difendono i loro commerci, gli anarchici che si collocano sulla faglia mobile del conflitto, del mutuo appoggio, della costruzione di assemblee popolari dal basso, parte dell’intelligenza torinese, che sente l’urgenza di impastare le proprie ricerche con la polvere delle strade di \u003Cmark>Porta\u003C/mark> \u003Cmark>Palazzo\u003C/mark>, per un pensiero che è situato, perché la neutralità è la maschera dei padroni e degli oppressori.\r\nDi Mercato Centrale, di quest’ennesima riqualificazione escludente nel cuore di \u003Cmark>Porta\u003C/mark> \u003Cmark>Palazzo\u003C/mark>, abbiamo parlato con Giovanni Semi, sociologo dell’Università di Torino, tra i promotori dell’iniziativa “Cosa succede in città?”\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/2019-04-09-semi-gentrification-a-porta-palazzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAGGIORNAMENTO: sempre su questo tema, abbiamo parlato con una compagna torinese dell'iniziativa di sabato 13 alle 19, un contro-aperitivo sotto la tettoia dell'orologio per festeggiare insieme la fine della varia umanità di \u003Cmark>Porta\u003C/mark> \u003Cmark>Palazzo\u003C/mark> e l'inizio di un nuovo magnifico destino, senz'altro \"di classe\", fatto di food, ostelli di lusso ed espulsioni.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/cenafood.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":83,"snippet":84,"value":84},[78,79],"Food and gentrification a \u003Cmark>Porta\u003C/mark> \u003Cmark>Palazzo\u003C/mark> ( + aggiornamento sulle iniziative)",[86,88,90,92,94,96],{"matched_tokens":87,"snippet":24},[],{"matched_tokens":89,"snippet":21},[],{"matched_tokens":91,"snippet":72},[],{"matched_tokens":93,"snippet":73},[],{"matched_tokens":95,"snippet":74},[],{"matched_tokens":97,"snippet":100},[98,99],"porta","palazzo","\u003Cmark>porta\u003C/mark> \u003Cmark>palazzo\u003C/mark>",[102,107,110],{"field":39,"indices":103,"matched_tokens":104,"snippets":106},[37],[105],[98,99],[100],{"field":108,"matched_tokens":109,"snippet":84,"value":84},"post_title",[78,79],{"field":111,"matched_tokens":112,"snippet":80,"value":81},"post_content",[78,79],1157451471441625000,{"best_field_score":115,"best_field_weight":116,"fields_matched":117,"num_tokens_dropped":51,"score":118,"tokens_matched":119,"typo_prefix_score":51},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",2,{"document":121,"highlight":147,"highlights":170,"text_match":113,"text_match_info":179},{"cat_link":122,"category":123,"comment_count":51,"id":124,"is_sticky":51,"permalink":125,"post_author":126,"post_content":127,"post_date":128,"post_excerpt":57,"post_id":124,"post_modified":129,"post_thumbnail":130,"post_thumbnail_html":131,"post_title":132,"post_type":62,"sort_by_date":133,"tag_links":134,"tags":142},[48],[50],"76393","http://radioblackout.org/2022/06/quale-futuro-per-aurora-e-i-modi-per-raccontarlo/","info","Venti giorni fa, alla Nuvola Lavazza, è stato presentato agli stakeholder il programma futuro di PON Metro, il Programma Operativo Nazionale che convoglia i soldi provenienti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale in progetti sviluppo urbano con delega di gestione alle autorità cittadine. La giornata è stata introdotta dal sindaco Lorusso e da Foglietta, assessora alla Transizione Ecologica del Comune di Torino. Nel suo intervento, Foglietta non ha parlato mai dei progetti di PON Metro. Ha parlato di Tonite e dell'importanza di coniugare l'azione di rigenerazione urbana al coinvlgimento civico e all'innovazione sociale, rivendicando il valore del progetto e la necessità di saperlo comunicare. Il pomeriggio un panel sull'impatto sociale è stato dedicato a Tonite.\r\n\r\nTonite è, inoltre, un progetto di riferimento del Programma nazionale della Qualità dell’Abitare (PinQua). PINQUA promette interventi strutturali su Porta Palazzo e Aurora come la costruzione di un edificio a edilizia residenziale pubblica e migliorie alla scuola in via Mameli. Insieme a questi programmi di riqualificazione, PINQUA auspica una crescita delle offerte di Housing Sociale, menziona come esempio virtuoso l'Housing di Compagnia di San Paolo in piazza della Repubblica e The Student Hotel. Collaborano a PINQUA anche la Fondazione di Comunità di Porta Palazzo e lAssociazione dei commercianti del Balon.\r\n\r\nAbbiamo parlato anche di una possibile voce dissonante in Tonite. In post su Facebook, la pagina di Aurora in Movimento (che organizza eventi Tonite in quartiere) ha denunciato le rastrelliere poste nei pressi del Ponte Carpanini per impedire a una signora che vi trovava riparo di poter dormire in quel luogo, definendola architettura ostile, e taggando Tonite e UIA.\r\n\r\nAscolta e scarica l'approfondimento:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/tonite6.mp3\"][/audio]","26 Giugno 2022","2022-06-29 00:27:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/2022-06-28-23.24.24-e1656455140896-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"292\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/2022-06-28-23.24.24-e1656455140896-300x292.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/2022-06-28-23.24.24-e1656455140896-300x292.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/2022-06-28-23.24.24-e1656455140896.jpg 720w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il futuro di Aurora (e i modi per raccontarlo)",1656285581,[135,136,137,138,139,70,140,141],"http://radioblackout.org/tag/aurora/","http://radioblackout.org/tag/compagnia-di-san-paolo/","http://radioblackout.org/tag/fondazione-di-comunita-di-porta-palazzo/","http://radioblackout.org/tag/gentrificazione/","http://radioblackout.org/tag/pnrr/","http://radioblackout.org/tag/rigenerazione-urbana/","http://radioblackout.org/tag/tonite/",[143,38,144,35,145,18,146,27],"aurora","fondazione di comunità di porta palazzo","pnrr","rigenerazione urbana",{"post_content":148,"tags":152},{"matched_tokens":149,"snippet":150,"value":151},[78,79],"PINQUA promette interventi strutturali su \u003Cmark>Porta\u003C/mark> \u003Cmark>Palazzo\u003C/mark> e Aurora come la costruzione","Venti giorni fa, alla Nuvola Lavazza, è stato presentato agli stakeholder il programma futuro di PON Metro, il Programma Operativo Nazionale che convoglia i soldi provenienti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale in progetti sviluppo urbano con delega di gestione alle autorità cittadine. 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Siamo in corso Giulio Cesare, di fronte al ponte Mosca nel cuore dell’area di Porta Palazzo. Quest’opera è uno dei tasselli della vasta operazione di riqualificazione escludente dell’area. Le conseguenze sono facilmente prevedibili, aumento dei prezzi degli immobili, aumento degli affitti e del costo delle case, sfratti e cacciata degli abitanti più poveri.\r\nSul sito degli Student Hotel si legge: “i nostri hotel sono luoghi d'incontro ideali per persone di ogni dove, tutte accomunate dal desiderio di conoscersi e scambiare idee. Amanti dell'avventura, imprenditori, studenti e persone del posto: tutti sono benvenuti nei nostri spazi.” Quest’approccio dimostra la volontà di proiettare un’immagine agile, anticonformista seducente per giovani ricchi ma con uno stile “alternativo”. Gente attratta da un’area urbana vivace e multietnica. Va da se che la multietinicità va inscatolata nell’esotico perbene. innocuo, adattato alle nuove esigenze di chi investe tanti soldi: i poveri che sostano e dormono all’aperto, i negozi dove si vende e si compra a poco prezzo vanno cacciati. I meccanismi di espulsione economica non bastano e vengono coadiuvati dal controllo militare del territorio.\r\nNe abbiamo parlato con Giovanni Semi, docente di sociologia all’università di Torino\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/2022-02-22-semi-stud-hotel.mp3\"][/audio]","22 Febbraio 2022","2022-02-22 13:51:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/1200x1200-696x463-1-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/1200x1200-696x463-1-300x200.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/1200x1200-696x463-1-300x200.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/1200x1200-696x463-1-690x463.jpeg 690w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/1200x1200-696x463-1.jpeg 696w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Student Hotel. 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Parliamo oggi di Usanze pellegrine, progetto candidato dalla Fondazione di Comunità di Porta Palazzo, che si propone di \"rendere importante\" il Giardino Pellegrino, che si trova davanti al Sermig. A partire dal progetto, abbiamo riflettuto su come gli eventi culturali e il coinvolgimento della cosiddetta cittadinanza attiva possano rientrare nella trama complessa della rigenenerazione urbana, grazie alla narrazione del quartiere che offrono, che tace gli elementi dissonanti che accompagnano i processi di riqualificazione (in primis sfratti e sgomberi e allontanamento dei più poveri), e restituisce agli attuali e potenziali investitori sull'area una rassicurante cartolina.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/Tonite2.mp3\"][/audio]","22 Novembre 2021","2021-11-22 14:51:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/Screenshot-2021-11-22-at-14-46-09-Homepage-e1637589054144-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"122\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/Screenshot-2021-11-22-at-14-46-09-Homepage-e1637589054144-300x122.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/Screenshot-2021-11-22-at-14-46-09-Homepage-e1637589054144-300x122.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/Screenshot-2021-11-22-at-14-46-09-Homepage-e1637589054144-768x313.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/Screenshot-2021-11-22-at-14-46-09-Homepage-e1637589054144.png 943w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Progetto Tonite/2. 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A partire dal progetto, abbiamo riflettuto su come gli eventi culturali e il coinvolgimento della cosiddetta cittadinanza attiva possano rientrare nella trama complessa della rigenenerazione urbana, grazie alla narrazione del quartiere che offrono, che tace gli elementi dissonanti che accompagnano i processi di riqualificazione (in primis sfratti e sgomberi e allontanamento dei più poveri), e restituisce agli attuali e potenziali investitori sull'area una rassicurante cartolina.\r\n\r\n[audio 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16 gennaio a Porta Palazzo ha aperto Combo, un ostello di charme per i giovani turisti in viaggio per la Torino gentrificata.\r\nLa presentazione del nuovo Ostello ci racconta bene il senso dell’operazione:\r\n“Scegliere un quartiere significa sposare un’idea di comunità e di bellezza. Scoprire l’antica caserma dei pompieri di Porta Palazzo a Torino è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Un edificio imponente ma in armonia con il contesto urbano, magnetico e al tempo stesso aperto al mondo, in cui estetica postindustriale, energie multietniche e identità locale si incontrano e si fondono. Il tutto a pochi passi dal più grande mercato d’Europa, nel cuore di una delle città più sofisticate e imprevedibili d’Italia.”\r\nUn pizzico di colore, un tantinello di pura invenzione per attrarre una clientela giovane e giovanilista, creativa e sofisticata.\r\n\r\nL’ostello è il cuore di un meccano sociale, una “combo” commerciale dove l’immagine è la merce di maggior pregio.\r\nSempre dalla presentazione: “Con i suoi oltre 5000 metri quadri, Combo a Torino è molto più di un ostello: è un ristorante, una radio, uno shop, spazi pensati per le esigenze e la curiosità di chi viaggia e di chi resta. A tutto questo si aggiunge l'Atlas Room, una grande sala rilassante e insonorizzata in cui organizzare proiezioni ed eventi, e la Fire Hall, un suggestivo spazio espositivo dai soffitti a volta per ospitare mostre, workshop e residenze. Combo è la casa in cui tutto succede, il grande salotto in cui Torino incontra il mondo.”\r\nLe residenze saranno il fiore all’occhiello: 37 alloggi popolari in una quartiere dove la gente che ci vive viene poco a poco allontanata dai fitti che salgono, dalla polizia che moltiplica controlli e retate, dallo sgombero del Balon dei poveri.\r\nLa sintesi la fa l’assessore Alberto Sacco, che dichiara che questa “combo” contribuirà a “far tornare i cittadini di Torino a Porta Palazzo”… con buona pace di quelli che ci abitano da sempre. 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Una vendetta di Stato per chi non si è piegato alle disposizioni liberticide imposte con il pretesto dell’emergenza Covid. Per il governo i responsabili, gli untori sono quelli che manifestano all’aria aperta con le protezioni e distanziati. Come abbiamo fatto noi il primo maggio. \r\n\r\nUniversale e particolare. La scorsa settimana, partendo dalla riflessione e dagli studi dei geografi anarchici, abbiamo ragionato del passaggio da un approccio universale ad uno fondato sulla nozione di pluriverso, che consentisse di superare le astrazioni di un universale umano fondato sull’esclusione di buona parte dell’umanità. Oggi proveremo a ragionare di universale e relativo, nella consapevolezza che il relativismo è un ottimo punto di partenza ma un pessimo luogo d’approdo.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Codello, pedagogista e autore, tra gli altri, de “La condizione umana nel pensiero libertario. \r\n\r\nLa città degli esclusi. La scorsa settimana nel cuore di \u003Cmark>Porta\u003C/mark> \u003Cmark>Palazzo\u003C/mark> si sono annodati i fili delle grandi trasformazioni urbane di Barriera, per capirne di più, per organizzarci meglio nel costruire percorsi di lotta. Dietro alle riqualificazioni escludenti non c’è un unica regia, ma una serie di interessi che si incontrano e creano sinergie.\r\nLa scommessa è moltiplicare le sinergie tra gli esclusi per strappare e risignificare spazi di libertà e condivisione. \r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nSabato 10 luglio\r\nFree(k) Pride per le strade di Torino!\r\nAppuntamento alle 15 in piazza Castello\r\n\r\nGiornata contro la repressione\r\nGiovedì 15 luglio ore 18\r\nGiardini (ir)reali, corso San Maurizio angolo via Rossini\r\naperibenefit, info, distro, seririot, interventi\r\nDJ set a cura della Malormone Crew\r\n\r\nSabato 17 luglio\r\nore 10,30\r\nPunto info antimilitarista al Balon\r\nContro le missioni militari italiane in Africa\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30.\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo",{"matched_tokens":471,"snippet":472,"value":472},[78,79],"Anarres del 18 giugno. G20. Primo Maggio: piovono multe. Universale e relativo. 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Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/2020-02-21-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti\r\n\r\n“Il decoro illustrato” è il titolo dell’ultimo spettacolo di Filomena Sottile, che andrà in scena questa sera alla Fat. Abbiamo chiesto a Filomena di darci qualche anticipazione nel suo ruolo di punkastorie e guida alla città decorosa\r\n\r\nMessico: rivolta contro la narrazione che alimenta e spettacolarizza i femminicidi\r\n\r\nThe Student Hotel”, l’ultima frontiera della gentrificazione a Porta Palazzo.\r\nLo studentato/albergo con stanze da 800 euro al mese più piscina panoramica e bici per la mobilità sostenibile sorgerà all’angolo tra corso Giulio e lungo Dora, dove tre decenni fa c’era un istituto tecnico, crollato per mancata manutenzione.\r\nNe abbiamo parlato con Giovanni Semi, sociologo all’università di Torino, autore de “Tutte le città come Disneyland?”\r\n\r\nTeorie del complotto. Un primo approccio\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 21 febbraio\r\nIl decoro illustrato\r\nspettacolo di e con Filomena Sottile\r\nore 21 in corso Palermo 46\r\nIl futuro, la cui ombra pesante ha segnato tanta parte del Secolo Breve, oggi si è stinto nell’eterno presente delle merci. La politica istituzionale, incapace di offrire qualche briciola dalla tavola imbandita dei ricchi e dei potenti di cosa si occupa?\r\nDi paura. E di decoro.\r\nSi occupa di fioriere, aiuole recintate, di panchine antibivacco, di scritte sui muri, di videosorveglianza, di controllo e soprattutto di selezionare chi può stare in città e chi non se lo merita. 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Rappresentazione De-Genere”\r\n\r\nDomenica 8 marzo\r\ngiornata di lotta in giro per la città\r\n\r\nVenerdì 13 marzo\r\nLa truffa della Green Economy\r\nore 21 in corso Palermo 46\r\nInterverrà l’economista Francesco Fricche\r\n\r\nVenerdì 20 marzo\r\nQuestioni di specie\r\nore 21 in corso Palermo 46\r\nInterverrà Massimo Filippi, l’autore del libro\r\nIn risposta all'animalismo da talk show, questo libro sostiene una tesi molto chiara: lo sfruttamento e la messa a morte dei corpi animali sono parte integrante dell'ideologia e delle prassi di potere. La società in cui viviamo utilizza la carne dei non umani (e di chi a questi è equiparato) come materiale da costruzione per le sue architetture gerarchiche, al fine di riprodurre la struttura sacrificale su cui si erge. La risposta a questo orrore non può che tradursi in un antispecismo politico; un antispecismo che dovrebbe ibridarsi con le acquisizioni teoriche e pratiche degli altri movimenti di liberazione e, al contempo, guadagnare credibilità per smascherare l'antropocentrismo che in quelle acquisizioni si annida. Il movimento antispecista non è più chiamato a dimostrare l'inconfutabile sofferenza degli animali, ma a interrogarsi su come realizzare la liberazione dei corpi sensuali. È da qui che potrebbe prendere forma un movimento politico capace di non farsi assorbire nel ventre del sistema.\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46 - Contatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","23 Febbraio 2020","2020-02-23 11:16:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/charlie-1200x769-1-200x110.jpg","Anarres del 21 febbraio. Il decoro illustrato. Messico: rivolta femminista contro i media. TSH: gentrification a Porta Palazzo. 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Utopie e autoritarismi nel decennio 1968-1977”\r\n\r\nDa Kinshasa a Bombay, dal Cairo a Città del Messico le megalopoli del sud del mondo sono cresciute moltiplicando le baraccopoli, che ospitano una popolazione di persone, che, nella logica del profitto capitalista, sono solo vuoti a perdere. Gli incubi sociali dell’Inghilterra vittoriana descritti da Charles Dickens, si ripresentano, moltiplicati all’infinito in Africa, in Asia, in Sud America e non solo, perché i ghetti urbani assediano silenti e occasionalmente rabbiosi, le periferie di tanta parte dell’Europa e degli Stati Uniti. Qui da noi è roba nuova. Ad altre latitudini tutto comincia con i piani di aggiustamento strutturale imposti dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale ad ogni latitudine. Un massacro sociale, che ci riporta agli albori del capitalismo, anche se in versione turbo.\r\nNe parliamo con Francesco, per capire meglio le dinamiche economiche che hanno segnato il pianeta negli ultimi 30 anni.\r\n\r\nTutti amano la polizia?\r\nControllo, periferie, gentrification\r\n\r\nMercato Centrale. Il cibo e i poveri a Porta Palazzo\r\n\r\nSalta il tornello. Per trasporti pubblici gratuiti\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nMercoledì 17 aprile\r\nL’assemblea antimilitarista presenta:\r\nFull metal jacket di Stanley Kubrick\r\nL’addestramento feroce ed umiliante dei Marine statunitensi li trasforma in strumenti perfetti per gli orrori della guerra in Vietnam. La fotografia di un mondo dove la violenza di stato si incide a ferro e fuoco sui corpi e le coscienze dei soldati destinati a bruciare villaggi, torturare e stuprare.\r\nore 21 corso Palermo 46\r\n\r\nGiovedì 25 aprile\r\nore 15\r\nricordo, fiori, bicchierata, info antifascista e distro alla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni\r\nin corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\n\r\nSabato 27 aprile\r\nSalta il Tornello! Giornata di informazione e lotta per trasporti gratuiti per tutti\r\nOre 11 al Balon, poi in piazza della Repubblica\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro sale, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere. \r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.\r\n\r\n1 maggio. Spezzone anarchico al corteo\r\nOre 9 piazza Vittorio Veneto\r\nOre 13 pranzo per la liberazione dai padroni – benefit lotte sociali – alla FAT, in corso Palermo 46\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","14 Aprile 2019","2019-04-14 16:16:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Prova-adesivo-NO-militarizzazione-rosso-bianco-2-200x110.png","Anarres del 12 aprile. I 50 anni dell’autunno caldo. Le megalopoli del Sud del mondo: alle radici di un massacro sociale. Tutti amano la polizia? Il cibo e i poveri a Porta Palazzo. Salta il tornello!...",1555258591,[66,526],"http://radioblackout.org/tag/polizia/",[21,528],"polizia",{"post_content":530,"post_title":534},{"matched_tokens":531,"snippet":532,"value":533},[78,79],"cibo e i poveri a \u003Cmark>Porta\u003C/mark> \u003Cmark>Palazzo\u003C/mark>\r\n\r\nSalta il tornello. Per trasporti","Come ogni venerdì abbiamo fatto fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/2019-04-12-anarres.mp3\"][/audio]\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti\r\nIn questa puntata:\r\n\r\n1969 – 2019. Sono trascorsi 50 anni dalla stagione di lotte che passerà alla storia come “autunno caldo”. Durerà una manciata di anni, che hanno segnato la storia della lotta di classe nel nostro paese.\r\nOggi la lunga onda della reazione ha modificato realmente il panorama.\r\nCosa ci resta di quell’esperienza in tempi tanto mutati?\r\nQuali le faglie critiche che quei tempi ci consegnano?\r\nCosa resta di utile nella cassetta degli attrezzi?\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo, che quella stagione l’ha vissuta, autore di “Intorno al ‘68. Utopie e autoritarismi nel decennio 1968-1977”\r\n\r\nDa Kinshasa a Bombay, dal Cairo a Città del Messico le megalopoli del sud del mondo sono cresciute moltiplicando le baraccopoli, che ospitano una popolazione di persone, che, nella logica del profitto capitalista, sono solo vuoti a perdere. Gli incubi sociali dell’Inghilterra vittoriana descritti da Charles Dickens, si ripresentano, moltiplicati all’infinito in Africa, in Asia, in Sud America e non solo, perché i ghetti urbani assediano silenti e occasionalmente rabbiosi, le periferie di tanta parte dell’Europa e degli Stati Uniti. Qui da noi è roba nuova. Ad altre latitudini tutto comincia con i piani di aggiustamento strutturale imposti dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale ad ogni latitudine. Un massacro sociale, che ci riporta agli albori del capitalismo, anche se in versione turbo.\r\nNe parliamo con Francesco, per capire meglio le dinamiche economiche che hanno segnato il pianeta negli ultimi 30 anni.\r\n\r\nTutti amano la polizia?\r\nControllo, periferie, gentrification\r\n\r\nMercato Centrale. Il cibo e i poveri a \u003Cmark>Porta\u003C/mark> \u003Cmark>Palazzo\u003C/mark>\r\n\r\nSalta il tornello. Per trasporti pubblici gratuiti\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nMercoledì 17 aprile\r\nL’assemblea antimilitarista presenta:\r\nFull metal jacket di Stanley Kubrick\r\nL’addestramento feroce ed umiliante dei Marine statunitensi li trasforma in strumenti perfetti per gli orrori della guerra in Vietnam. La fotografia di un mondo dove la violenza di stato si incide a ferro e fuoco sui corpi e le coscienze dei soldati destinati a bruciare villaggi, torturare e stuprare.\r\nore 21 corso Palermo 46\r\n\r\nGiovedì 25 aprile\r\nore 15\r\nricordo, fiori, bicchierata, info antifascista e distro alla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni\r\nin corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\n\r\nSabato 27 aprile\r\nSalta il Tornello! Giornata di informazione e lotta per trasporti gratuiti per tutti\r\nOre 11 al Balon, poi in piazza della Repubblica\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro sale, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere. \r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.\r\n\r\n1 maggio. Spezzone anarchico al corteo\r\nOre 9 piazza Vittorio Veneto\r\nOre 13 pranzo per la liberazione dai padroni – benefit lotte sociali – alla FAT, in corso Palermo 46\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",{"matched_tokens":535,"snippet":536,"value":537},[78,79],"cibo e i poveri a \u003Cmark>Porta\u003C/mark> \u003Cmark>Palazzo\u003C/mark>. Salta il tornello!...","Anarres del 12 aprile. I 50 anni dell’autunno caldo. Le megalopoli del Sud del mondo: alle radici di un massacro sociale. Tutti amano la polizia? Il cibo e i poveri a \u003Cmark>Porta\u003C/mark> \u003Cmark>Palazzo\u003C/mark>. Salta il tornello!...",[539,541],{"field":108,"matched_tokens":540,"snippet":536,"value":537},[78,79],{"field":111,"matched_tokens":542,"snippet":532,"value":533},[78,79],{"best_field_score":480,"best_field_weight":481,"fields_matched":119,"num_tokens_dropped":51,"score":482,"tokens_matched":119,"typo_prefix_score":51},{"document":545,"highlight":558,"highlights":566,"text_match":478,"text_match_info":571},{"comment_count":51,"id":546,"is_sticky":51,"permalink":547,"podcastfilter":548,"post_author":549,"post_content":550,"post_date":551,"post_excerpt":57,"post_id":546,"post_modified":552,"post_thumbnail":553,"post_title":554,"post_type":461,"sort_by_date":555,"tag_links":556,"tags":557},"47121","http://radioblackout.org/podcast/macerie-su-macerie-18-aprile-2018-auroras-colonization-linaugurazione-della-nuvola-lavazza-e-lo-street-food-di-porta-palazzo/",[412],"macerie su macerie","Prima parte\r\n\r\nLa settimana scorsa è stata inaugurata la nuova sede dirigenziale della Lavazza. Con la protezione di un nutrito dispositivo poliziesco si è consumata la grande favola del capitalismo urbano sulla restituzione alla città di uno spazio di nuova vita. Il progetto che ha modificato l’area dell’ex centrale Enel nel quartiere di Aurora, a firma del milanese Cino Zucchi, ridefinisce la forma dell’isolato che si affaccia su Largo Brescia; un edificio di vetro nero - una nuvola poco promettente, senza ironia - il cui basamento forma una figura fluttuante in cui sono stati ricavati due giardini, uno verso via Bologna, l’altro, una più vasta corte interna, che ha un varco d’ingresso in via Parma. L’architetto sostiene che saranno due nuovi spazi pubblici aperti sulla città insieme a un passaggio attraversabile del piano terra dell’edificio.\r\n\r\nNon volendo dare nessuna valenza positiva agli spazi pubblici, che sappiamo benissimo essere lo spazio dello Stato, ci interessa tuttavia vedere i cambiamenti di paradigma di questa concezione e sottolineare come i cortili di proprietà di un’azienda possano essere considerati tali. Progettisti e signori del Comune che hanno stipulato il patto per la riqualificazione attraverso La Nuvola fanno passare uno spazio all’aperto, legato a funzioni specifiche degli interessi aziendali e di riqualificazione di un pezzo di città, come fosse un semplice giardinetto rionale. La concezione di spazio pubblico intesa da Cino Zucchi si configura come un’area permeabile ma non sicuramente accessibile a tutti, non contrattabile nelle modalità del suo utilizzo e sotto il controllo delle forme anguste ricavate sotto allo sguardo di chi sta negli uffici e della sorveglianza vera e propria. Come reagirebbero delle guardie del posto all’ingresso in uno di questi giardini di un gruppetto di ragazzini palla al piede? Spingendoci ancor oltre con l’immaginazione, cosa farebbero se qualcuno decidesse di passare la notte dormendoci dentro?\r\n\r\nNon ci vuole altrettanta fantasia per avere una risposta. Certi luoghi, di nuova edificazione o “rigenerati” che siano, sono elementi necessari alla costruzione di una forte tensione simbolica e figurativa delle nuove politiche urbane: legano e connettono fattori strategici della vita sociale in corrispondenza di “fratture”, cioè pezzi di città o quartieri critici in cui si devono ricompattare funzioni di produzione economica e aggregazione di persone che possano con i propri stili di vita (non solo quelli inerenti al consumo) promuoverli, trasformarli, cancellare il ricordo di come venivano vissuti precedentemente. \r\n\r\nE così la retorica su quegli spazi aperti, se si tiene ben a mente come oggi è il quartiere di Aurora, non sono che la rappresentazione fisica di una minaccia, indiretta ma perfettamente esplicita: indiretta perché sono destinati a una popolazione diversa da quella che attualmente ancora vive in quartiere, esplicita perché sono l’ennesimo avviso che in questa zona si cercano nuovi abitanti e che quelli meno profittevoli non sono più desiderati. I senza reddito, o quelli che ce l’hanno basso, gli occupanti di case e chi si arrangia per campare, non sono coloro che corrispondono alle esigenze del mercato urbano in questa zona. Magari i diseredati saranno utili in piccoli numeri, come vuole il discorso del mix sociale, per lo svolgimento dei lavori di manutenzione o di cura, ma la maggior parte è già un’eccedenza di cui si stanno sbarazzando soprattutto attraverso l’aumento del costo della vita e nello specifico degli alloggi. Se si prova a cercar casa in affitto in questa lingua di città che a nord costeggia il centro, è quasi impossibile trovarla perché tutte le case vuote sono in vendita: tutti i piccoli proprietari vendono a prezzi stracciati e la flessione del costo di questa offerta porterà a breve a nuove proprietà in grado di permettersi una ristrutturazione generale dei palazzi oggi fatiscenti. Nei prossimi anni ciò segnerà una forte rivalutazione immobiliare e una deperiferizzazione del quartiere. I primi segnali di questo fenomeno si sono già dati e alcuni loft di fresca ristrutturazione sono stati venduti o vengono affittati a prezzi molto alti a giovani professionisti, molti legati alla Lavazza o al suo indotto.\r\n\r\nNon sono del resto destinati proprio a loro i fantomatici spazi pubblici dentro alla Nuvola?\r\n\r\nNon è per loro il ristorante che troverà spazio proprio dentro Nuvola gestito da un cuoco stellato Michelin?\r\n\r\nNon sono per loro, o per gli studenti dell’adiacente ed esosissima scuola IAAD, le nuove panchine a forma di chicco di caffè di Largo Brescia da poco trasformato da incrocio ad ambientazione urbana?\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/lavazzamacerie1-mp3cut.net_.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/lavazzamacerie2-mp3cut.net_.mp3\"][/audio]\r\n\r\nSeconda parte\r\n\r\nNuovi investimenti per il mercato di Porta Palazzo: il discorso pubblicitario sull'esperienza alimentare e la ristrutturazione di alcuni edifici nella storica piazza.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/lavazzamacerie3-mp3cut.net_.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","19 Aprile 2018","2018-10-17 23:05:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/aurora-colonization-200x110.jpg","Macerie su Macerie - 18 aprile 2018. 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Progettisti e signori del Comune che hanno stipulato il patto per la riqualificazione attraverso La Nuvola fanno passare uno spazio all’aperto, legato a funzioni specifiche degli interessi aziendali e di riqualificazione di un pezzo di città, come fosse un semplice giardinetto rionale. La concezione di spazio pubblico intesa da Cino Zucchi si configura come un’area permeabile ma non sicuramente accessibile a tutti, non contrattabile nelle modalità del suo utilizzo e sotto il controllo delle forme anguste ricavate sotto allo sguardo di chi sta negli uffici e della sorveglianza vera e propria. Come reagirebbero delle guardie del posto all’ingresso in uno di questi giardini di un gruppetto di ragazzini palla al piede? Spingendoci ancor oltre con l’immaginazione, cosa farebbero se qualcuno decidesse di passare la notte dormendoci dentro?\r\n\r\nNon ci vuole altrettanta fantasia per avere una risposta. 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Dall’autonomia proletaria calabrese alla rete meridionale del Sud ribelle. Da lì, questa narrazione sulle origini storiche e la dinamica di una vicenda poco nota ai più: il movimento dell’autonomia proletaria emerge come una rottura del quadro socio-politico della Calabria a cavallo tra anni Sessanta e Settanta e, col suo combinato di “plasticità” e “nomadismo”, di “comunicazione fisica” e “passionalità”, aggiungendovi quel tanto di “volume di fuoco spontaneo”, si pone in continuità con tutti i precedenti storici di insubordinazione e ribellione spontaneamente verificatisi nella regione, non ultimo il “brigantaggio”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Autonomia-proletaria-nella-Calabria-degli-anni-70_37.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 14 ore 11,30 - Meditazione anticlassista 50 minuti [Penny-kella, Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesta è una meditazione guidata incentrata principalmente sulla pace, la presenza e la rivoluzione politica.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Meditazione-anticlassista_50.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 15 ore 8,30 - Occupare a Milano nel 2022 25 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nDa qualche tempo a Milano il ritmo di sfratti e sgomberi ha ripreso a correre e le forze di polizia sono tornate a martellare i quadranti più poveri della città. Ciò nonostante le occupazioni “abusive” non si fermano e sono migliaia le persone che ancora possono vivere a Milano solo grazie a forme “illegali” di sopravvivenza abitativa. Siamo partiti da qui per farci raccontare che aria tira in Corvetto – quartiere a sud est del centro – e cosa bolle in pentola in via Gola – ultima sacca del fu quartiere Ticinese già sventrato dalla movida.\r\nUn racconto a quattro voci dalla città di sotto, contesa tra i progetti di grossi studi immobiliari e le istanze di resistenza degli abitanti, lasciate covare sotto la cenere di un fuoco certamente spento ma per nulla estinto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Occupare-a-Milano-nel-2022_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 16 ore 8,30 - Storia del Balon 27 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nL’implacabile coerenza di chi sta ridisegnando il tessuto urbano e sociale di Torino, con un’applicazione da manuale degli imperativi della gentrificazione, non poteva certo tollerare la presenza di alcuni venditori di stracci nel Balon, lo storico mercato delle pulci della città. Giacché nelle categorie merceologiche appetibili per i nuovi abitanti di Porta Palazzo può certo rientrare l’usato, purché di antiquariato o adeguatamente vintage. Così assistiamo a una storia di ridefinizione, nominale e fattiva, degli spazi del quartiere e alla cacciata degli straccivendoli in periferia, tra una discarica e un cimitero. Una storia altamente istruttiva di cui ci narra una compagna di Torino.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Storia-Balon_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 17 ore 8,30 - Fred Buscaglione 28 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBiografia del cantautore.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Fred-Buscaglione_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 17 ore 13,30 - The Angry brigade 39 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\n“L’Angry Brigade è l’uomo o la donna seduto accanto a voi. Hanno delle pistole in tasca e la collera nella mente”. A cavallo tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70, in Inghilterra, si registrano centinaia di ordigni e di attacchi esplosivi ai danni di diversi obiettivi delle classi dominanti e dello Stato. Molti hanno a che fare con gli interessi spagnoli. Alcuni sono firmati The Angry Brigade. In questa conversazione con John Barker, ritroviamo il quadro di un’epoca e delle sue tensioni, attraverso un racconto in prima persona che si snoda dalle lotte antimilitariste al dissacrante disprezzo per i rituali di Cambridge e alle lotte nel quartiere londinese di Notting Hill. 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Oltre ai militi e ai fascisti organizzati, si lanciarono entusiasti nella caccia al nero anche operai, burocrati e impiegati coloniali. Prigionieri e semplici passanti – colpevoli soltanto di essere africani – vennero uccisi a bastonate, a badilate, oppure pugnalati, fucilati, impiccati, investiti con automezzi, bruciati vivi nelle loro case.Il 22 febbraio 1937, Graziani spedì a Mussolini un telegramma eloquente: “In questi tre giorni ho fatto compiere nella città perquisizioni con l’ordine di far passare per le armi chiunque fosse trovato in possesso di strumenti bellici, che le case relative fossero incendiate. Sono state di conseguenza passate per le armi un migliaio di persone e bruciati quasi altrettanti tucul”.In breve, la strage debordò dal cerchio di fuoco che gli aerei italiani avevano stretto intorno ad Addis Abeba. Raggiunse i villaggi, le case sparse, i luoghi di culto. Centinaia di persone furono arrestate e morirono nei campi di detenzione di Danane, in Somalia, e Nocra, in Eritrea, dove Graziani ordinò che avessero minime quantità d’acqua e di cibo. Il clero copto fu identificato come un pericoloso sobillatore di ribelli e dopo la classica indagine dove il colpevole è stabilito in anticipo, a maggio Graziani spedì il generale Maletti ad annientare il villaggio conventuale di Debre Libanos, la comunità monastica più importante del paese. Le esecuzioni ufficiali ammontarono a 449. Lo storico Ian Campbell considera invece plausibile l’uccisione di circa duemila persone, compresi centinaia di minorenni, sia laici sia religiosi. Almeno il doppio ne sarebbero morte,secondo Angelo del Boca per le strade di Addis Abeba, mentre per Campbell sarebbero state 19mila e per le autorità etiopi – come denunciarono nel dopoguerra – 30000.Questo è l’inizio dell’articolo apparso sul blog di Wu Ming che ricorda quelle giornate e propone una mappa ,un inventario della memoria dei crimini del colonialismo italiano ,una giornata quella significativa del 19 febbraio ,per ricordare dal basso con iniziative diffuse le responsabilità rimaste impunite del colonialismo italiano.Creare una mappa delle lapidi ,dei nomi ,della toponomastica che ancora intossica i luoghi pubblici celebrando le atrocità del colonialismo e contribuendo alla smemoratezza collettiva e alla rimozione di quegli avvenimenti .Attraverso la rimozione del colonialismo si sdogana il lessico razzista che diviene senso comune ,dietro l’alibi degli “italiani brava gente ” si nasconde il meccanismo securitario che aizza l’odio contro il diverso.Diamo il nostro piccolo contributo al ricordo del massacro di Addis Abeba ripubblicando una puntata di “No trips for cats ” andata in onda il 16 febbraio di un anno fa ,dedicata al racconto di quei terribili giorni del 1937.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/19-Febbraio-1937-la-strage-di-Addis-Abeba_70.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 18 ore 20 - Ghigliottina - Achille Lauro 50 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nAchì? Perchè Achille Lauro si chiama Achille Lauro? Da un piroscafo degli anni ’20 all’Intelligenza Artificiale passando per le radici della prima Intifada. Correva l’anno 1985.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Ghigliottina-Achille-Lauro_70.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 19 ore 9:30 - La coscienza di Isabella 4 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPensieri di un entità artificiale\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/La-coscienza-di-Isabella_4.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 19 ore 10,30 - Sciopero minatori 4 minuti [Cronache Ribelli e Radio Blackout]:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/sciopero-minatori_5.mp3\"][/audio]\r\n\r\nRacconto dello sciopero dei minatori inglesi nel 1972, tratto da Cronache Ribelli vol.3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 19 ore 13,30 - Rebetiko 27 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCarcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Rebetiko_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","19 Maggio 2024","2024-05-19 19:17:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 13 al 19 maggio 2024",1716141238,[585,586,587,588,589,590,591,592,593,594,595,596,597,65,598,599,600,601,602,603,604,605,606,607,608,609,610,611,612,613,614,615,138,616,617,618,619,620,621,622,623,624,625,626,627,628,629,630,631,303,632,633,634,635,636,637,638,639,640,641,642,643,644,645,646,647,648,649,650,651,652,653,654,655,656,657,658,659,660,661,662,199,663,664],"http://radioblackout.org/tag/1985/","http://radioblackout.org/tag/ai/","http://radioblackout.org/tag/abu-abbas/","http://radioblackout.org/tag/achille-lauro/","http://radioblackout.org/tag/addis-abeba/","http://radioblackout.org/tag/anni-60/","http://radioblackout.org/tag/anni-70/","http://radioblackout.org/tag/anticapitalismo/","http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/arafat/","http://radioblackout.org/tag/attacchi-esplosivi/","http://radioblackout.org/tag/autonomia/","http://radioblackout.org/tag/autonomia-proletaria/","http://radioblackout.org/tag/base-militare-di-sigonella/","http://radioblackout.org/tag/benessere/","http://radioblackout.org/tag/bettino-craxi/","http://radioblackout.org/tag/cantante/","http://radioblackout.org/tag/caso-diplomatico/","http://radioblackout.org/tag/colonialismo/","http://radioblackout.org/tag/colonialismo-italiano/","http://radioblackout.org/tag/cronache-ribelli/","http://radioblackout.org/tag/cultura-contemporanea/","http://radioblackout.org/tag/cyborg/","http://radioblackout.org/tag/depoliticizzazione/","http://radioblackout.org/tag/diplomazia-internazionale/","http://radioblackout.org/tag/diritto-allabitare/","http://radioblackout.org/tag/dirottamento-achille-lauro/","http://radioblackout.org/tag/etiopia/","http://radioblackout.org/tag/fascismo/","http://radioblackout.org/tag/fred-buscaglione/","http://radioblackout.org/tag/fronte-liberazione-della-palestina/","http://radioblackout.org/tag/ghigliottina/","http://radioblackout.org/tag/grecia/","http://radioblackout.org/tag/hashish/","http://radioblackout.org/tag/inghilterra/","http://radioblackout.org/tag/intelligenza-artificiale/","http://radioblackout.org/tag/intifada/","http://radioblackout.org/tag/intrattenimento/","http://radioblackout.org/tag/la-coscienza-di-isabella/","http://radioblackout.org/tag/lavoratori/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/linguaggio/","http://radioblackout.org/tag/lotta-armata-palestinese/","http://radioblackout.org/tag/lotta-lavoratori/","http://radioblackout.org/tag/lotte/","http://radioblackout.org/tag/massacro/","http://radioblackout.org/tag/meditazione/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/minatori/","http://radioblackout.org/tag/mindfulness/","http://radioblackout.org/tag/monografia/","http://radioblackout.org/tag/monologo/","http://radioblackout.org/tag/movimenti-per-la-casa/","http://radioblackout.org/tag/musica-2/","http://radioblackout.org/tag/musica-popolare/","http://radioblackout.org/tag/napoli-calcio/","http://radioblackout.org/tag/nothing-hill/","http://radioblackout.org/tag/occupazioni/","http://radioblackout.org/tag/olp/","http://radioblackout.org/tag/pennichella/","http://radioblackout.org/tag/poesia/","http://radioblackout.org/tag/politica-estera-italiana/","http://radioblackout.org/tag/qualunquismo/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/radio-cane/","http://radioblackout.org/tag/radio-neanderthal/","http://radioblackout.org/tag/razzismo/","http://radioblackout.org/tag/rebetiko/","http://radioblackout.org/tag/riflessione/","http://radioblackout.org/tag/robot/","http://radioblackout.org/tag/roosvelt/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/","http://radioblackout.org/tag/sgomberi/","http://radioblackout.org/tag/storia/","http://radioblackout.org/tag/storia-movimenti/","http://radioblackout.org/tag/strage/","http://radioblackout.org/tag/sud-italia/","http://radioblackout.org/tag/tecnologia/","http://radioblackout.org/tag/uk/","http://radioblackout.org/tag/usa/",[666,667,668,669,670,671,672,673,674,675,676,677,678,24,679,680,681,682,683,684,685,686,687,688,689,690,443,691,692,693,694,695,35,696,697,698,699,700,701,702,703,704,705,706,707,708,709,710,711,313,433,712,713,714,715,716,717,718,719,720,721,722,723,724,725,726,727,441,728,439,729,730,731,732,733,734,735,736,737,738,739,15,740,741],"1985","a/i","Abu 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Dall’autonomia proletaria calabrese alla rete meridionale del Sud ribelle. Da lì, questa narrazione sulle origini storiche e la dinamica di una vicenda poco nota ai più: il movimento dell’autonomia proletaria emerge come una rottura del quadro socio-politico della Calabria a cavallo tra anni Sessanta e Settanta e, col suo combinato di “plasticità” e “nomadismo”, di “comunicazione fisica” e “passionalità”, aggiungendovi quel tanto di “volume di fuoco spontaneo”, si pone in continuità con tutti i precedenti storici di insubordinazione e ribellione spontaneamente verificatisi nella regione, non ultimo il “brigantaggio”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Autonomia-proletaria-nella-Calabria-degli-anni-70_37.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 14 ore 11,30 - Meditazione anticlassista 50 minuti [Penny-kella, Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesta è una meditazione guidata incentrata principalmente sulla pace, la presenza e la rivoluzione politica.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Meditazione-anticlassista_50.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 15 ore 8,30 - Occupare a Milano nel 2022 25 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nDa qualche tempo a Milano il ritmo di sfratti e sgomberi ha ripreso a correre e le forze di polizia sono tornate a martellare i quadranti più poveri della città. Ciò nonostante le occupazioni “abusive” non si fermano e sono migliaia le persone che ancora possono vivere a Milano solo grazie a forme “illegali” di sopravvivenza abitativa. Siamo partiti da qui per farci raccontare che aria tira in Corvetto – quartiere a sud est del centro – e cosa bolle in pentola in via Gola – ultima sacca del fu quartiere Ticinese già sventrato dalla movida.\r\nUn racconto a quattro voci dalla città di sotto, contesa tra i progetti di grossi studi immobiliari e le istanze di resistenza degli abitanti, lasciate covare sotto la cenere di un fuoco certamente spento ma per nulla estinto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Occupare-a-Milano-nel-2022_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 16 ore 8,30 - Storia del Balon 27 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nL’implacabile coerenza di chi sta ridisegnando il tessuto urbano e sociale di Torino, con un’applicazione da manuale degli imperativi della gentrificazione, non poteva certo tollerare la presenza di alcuni venditori di stracci nel Balon, lo storico mercato delle pulci della città. Giacché nelle categorie merceologiche appetibili per i nuovi abitanti di \u003Cmark>Porta\u003C/mark> \u003Cmark>Palazzo\u003C/mark> può certo rientrare l’usato, purché di antiquariato o adeguatamente vintage. Così assistiamo a una storia di ridefinizione, nominale e fattiva, degli spazi del quartiere e alla cacciata degli straccivendoli in periferia, tra una discarica e un cimitero. Una storia altamente istruttiva di cui ci narra una compagna di Torino.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Storia-Balon_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 17 ore 8,30 - Fred Buscaglione 28 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBiografia del cantautore.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Fred-Buscaglione_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 17 ore 13,30 - The Angry brigade 39 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\n“L’Angry Brigade è l’uomo o la donna seduto accanto a voi. Hanno delle pistole in tasca e la collera nella mente”. A cavallo tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70, in Inghilterra, si registrano centinaia di ordigni e di attacchi esplosivi ai danni di diversi obiettivi delle classi dominanti e dello Stato. Molti hanno a che fare con gli interessi spagnoli. Alcuni sono firmati The Angry Brigade. In questa conversazione con John Barker, ritroviamo il quadro di un’epoca e delle sue tensioni, attraverso un racconto in prima persona che si snoda dalle lotte antimilitariste al dissacrante disprezzo per i rituali di Cambridge e alle lotte nel quartiere londinese di Notting Hill. In questo contesto nasce l’Angry Brigade: edonisti, sì, ma persone serie.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/The-Angry-Brigade_39.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 18 ore 9 - 19 Febbraio 1937, la strage di Addis Abeba [No Trip For Cats, Radio Blackout]:\r\n\r\nIl 19 febbraio saranno passati 84 anni dal massacro di Addis Abeba, tra i tanti crimini del colonialismo italiano, uno dei più disgustosi e spietati, perché commesso lontano dai campi di battaglia, senza nemmeno l’alibi di una guerra in corso.Si trattò di un’immane rappresaglia, scattata in seguito all’attentato fallito contro il viceré d’Etiopia Rodolfo Graziani. Esercito e camicie nere si riversarono in strada, non tanto per stanare e arrestare i due responsabili, quanto per terrorizzare e colpire in maniera indiscriminata i nuovi sudditi dell’Italia imperiale, colpevoli di essersi ribellati agli invasori. Oltre ai militi e ai fascisti organizzati, si lanciarono entusiasti nella caccia al nero anche operai, burocrati e impiegati coloniali. Prigionieri e semplici passanti – colpevoli soltanto di essere africani – vennero uccisi a bastonate, a badilate, oppure pugnalati, fucilati, impiccati, investiti con automezzi, bruciati vivi nelle loro case.Il 22 febbraio 1937, Graziani spedì a Mussolini un telegramma eloquente: “In questi tre giorni ho fatto compiere nella città perquisizioni con l’ordine di far passare per le armi chiunque fosse trovato in possesso di strumenti bellici, che le case relative fossero incendiate. Sono state di conseguenza passate per le armi un migliaio di persone e bruciati quasi altrettanti tucul”.In breve, la strage debordò dal cerchio di fuoco che gli aerei italiani avevano stretto intorno ad Addis Abeba. Raggiunse i villaggi, le case sparse, i luoghi di culto. Centinaia di persone furono arrestate e morirono nei campi di detenzione di Danane, in Somalia, e Nocra, in Eritrea, dove Graziani ordinò che avessero minime quantità d’acqua e di cibo. Il clero copto fu identificato come un pericoloso sobillatore di ribelli e dopo la classica indagine dove il colpevole è stabilito in anticipo, a maggio Graziani spedì il generale Maletti ad annientare il villaggio conventuale di Debre Libanos, la comunità monastica più importante del paese. Le esecuzioni ufficiali ammontarono a 449. Lo storico Ian Campbell considera invece plausibile l’uccisione di circa duemila persone, compresi centinaia di minorenni, sia laici sia religiosi. Almeno il doppio ne sarebbero morte,secondo Angelo del Boca per le strade di Addis Abeba, mentre per Campbell sarebbero state 19mila e per le autorità etiopi – come denunciarono nel dopoguerra – 30000.Questo è l’inizio dell’articolo apparso sul blog di Wu Ming che ricorda quelle giornate e propone una mappa ,un inventario della memoria dei crimini del colonialismo italiano ,una giornata quella significativa del 19 febbraio ,per ricordare dal basso con iniziative diffuse le responsabilità rimaste impunite del colonialismo italiano.Creare una mappa delle lapidi ,dei nomi ,della toponomastica che ancora intossica i luoghi pubblici celebrando le atrocità del colonialismo e contribuendo alla smemoratezza collettiva e alla rimozione di quegli avvenimenti .Attraverso la rimozione del colonialismo si sdogana il lessico razzista che diviene senso comune ,dietro l’alibi degli “italiani brava gente ” si nasconde il meccanismo securitario che aizza l’odio contro il diverso.Diamo il nostro piccolo contributo al ricordo del massacro di Addis Abeba ripubblicando una puntata di “No trips for cats ” andata in onda il 16 febbraio di un anno fa ,dedicata al racconto di quei terribili giorni del 1937.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/19-Febbraio-1937-la-strage-di-Addis-Abeba_70.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 18 ore 20 - Ghigliottina - Achille Lauro 50 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nAchì? Perchè Achille Lauro si chiama Achille Lauro? Da un piroscafo degli anni ’20 all’Intelligenza Artificiale passando per le radici della prima Intifada. Correva l’anno 1985.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Ghigliottina-Achille-Lauro_70.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 19 ore 9:30 - La coscienza di Isabella 4 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPensieri di un entità artificiale\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/La-coscienza-di-Isabella_4.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 19 ore 10,30 - Sciopero minatori 4 minuti [Cronache Ribelli e Radio Blackout]:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/sciopero-minatori_5.mp3\"][/audio]\r\n\r\nRacconto dello sciopero dei minatori inglesi nel 1972, tratto da Cronache Ribelli vol.3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 19 ore 13,30 - Rebetiko 27 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCarcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Rebetiko_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[748],{"field":111,"matched_tokens":749,"snippet":745,"value":746},[78,79],{"best_field_score":480,"best_field_weight":17,"fields_matched":400,"num_tokens_dropped":51,"score":751,"tokens_matched":119,"typo_prefix_score":51},"1157451471441100913",{"document":753,"highlight":813,"highlights":818,"text_match":478,"text_match_info":821},{"comment_count":51,"id":754,"is_sticky":51,"permalink":755,"podcastfilter":756,"post_author":758,"post_content":759,"post_date":760,"post_excerpt":57,"post_id":754,"post_modified":761,"post_thumbnail":581,"post_title":762,"post_type":461,"sort_by_date":763,"tag_links":764,"tags":789},"87324","http://radioblackout.org/podcast/blackholes-dal-19-al-25-febbraio-2024/",[757],"black holes","sowdust"," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 20 ore 8,30 - Breve storia del discofunk (26 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nUna rapida carrellata che passa in rassegna i nomi, i gruppi e le situazioni attorno ai quali è gravitato questo genere musicale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Breve-storia-del-discofunk.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Breve-storia-del-discofunk.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 20 ore 11,30 - 19 Febbraio 1937, la strage di Addis Abeba (70 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nRipercorriamo ciò che è successo tra il 19 e il 21 febbraio del '37 durante l'occupazione italiana dell'Etiopia\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/19-Febbraio-1937-la-strage-di-Addis-Abeba_70.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 21 ore 8,30 - Perno originario #1 : Dalla formazione dello spazio tedesco alla guerra dei contadini (20 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nCome annunciato nell’episodio introduttivo, il nostro viaggio nel tempo e nello spazio comincia dall’area germanica. La particolarità di questo sotto-insieme è stata formulata e dibattuta con la nozione di Sonderweg – cioè “via originale”. Il termine, entrato in uso con un’accezione positiva nel periodo bismarckiano della fine del XIX secolo, è stato in seguito ripreso con intenti denigratori per indicare l’accesso tardivo e travagliato della Germania alla democrazia parlamentare, oppure con intenti più neutri per designare il percorso specifico del capitalismo tedesco. Se dunque non è mai esistito un consenso unanime nella definizione di cosa sia esattamente il Sonderweg tedesco, l’esistenza stessa del termine e del dibattito che lo attornia rimanda in una maniera o nell’altra ai due aspetti della questione tedesca per come l’abbiamo definita nell’episodio introduttivo: la vitalità del capitalismo tedesco e il carattere sempre problematico della sua espressione politica\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.1_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.1_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 22 ore 8,30 - Occupare a Milano (25 minuti) [Radio Cane]:\r\n\r\nDa qualche tempo a Milano il ritmo di sfratti e sgomberi ha ripreso a correre e le forze di polizia sono tornate a martellare i quadranti più poveri della città. Ciò nonostante le occupazioni “abusive” non si fermano e sono migliaia le persone che ancora possono vivere a Milano solo grazie a forme “illegali” di sopravvivenza abitativa. Siamo partiti da qui per farci raccontare che aria tira in Corvetto – quartiere a sud est del centro – e cosa bolle.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Occupare-a-Milano-nel-2022_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Occupare-a-Milano-nel-2022_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 23 ore 8,30 - Storia del balon (27 minuti) [Radio Cane]:\r\n\r\nL’implacabile coerenza di chi sta ridisegnando il tessuto urbano e sociale di Torino, con un’applicazione da manuale degli imperativi della gentrificazione, non poteva certo tollerare la presenza di alcuni venditori di stracci nel Balon, lo storico mercato delle pulci della città. Giacché nelle categorie merceologiche appetibili per i nuovi abitanti di Porta Palazzo può certo rientrare l’usato, purché di antiquariato o adeguatamente vintage. Così assistiamo a una storia di ridefinizione, nominale e fattiva, degli spazi del quartiere e alla cacciata degli straccivendoli in periferia, tra una discarica e un cimitero. Una storia altamente istruttiva di cui ci narra una compagna di Torino.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Storia-Balon_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Storia-Balon_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 23 ore 13 - Lectio di A. Barbero su rapimento Moro (78 minuti) [Penny Kella]:\r\n\r\nLectio di A. Barbero su rapimento Moro musicata.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/20200506PK.AldoMorto.320.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\nSabato 24 ore 10 - Rebetiko (27 minuti) [Radio Cane]:\r\n\r\nCarcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish (Nautilus).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Rebetiko_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Rebetiko_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 19,30 - La parte che manca #1 (40 minuti) [collettivo SALE]:\r\n\r\n“La parte che manca” è il racconto radiofonico collettivo del collettivo SALE, ricostruisce la storia e le responsabilità che hanno portato al crollo del Ponte Morandi il 14 agosto del 2018 a Genova, con 43 vittime e 11 feriti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca1PugnoDiSale_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca1PugnoDiSale_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 20,30 - La parte che manca #2 (41 minuti) [collettivo SALE]:\r\n\r\n“La parte che manca” è il racconto radiofonico collettivo del collettivo SALE, ricostruisce la storia e le responsabilità che hanno portato al crollo del Ponte Morandi il 14 agosto del 2018 a Genova, con 43 vittime e 11 feriti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca2PugnoDiSale_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca2PugnoDiSale_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 25 ore 10 - Speciale su Marcello Bacci (26 minuti) [Arsider]:\r\n\r\nMarcello Bacci (1922-2008) è stato un pioniere italiano nel campo degli EVP (Electronic Voice Phenomena). Ha dedicato una parte significativa della sua vita ad esplorare la comunicazione con il mondo oltre la morte attraverso le onde radio. Nel suo studio di Grosseto, Bacci sviluppò tecniche innovative per catturare voci paranormali su nastro, lasciando un’impronta duratura nel regno delle comunicazioni paranormali e accendendo dibattiti nel mondo della ricerca soprannaturale. Bacci comunicava con l’aldilà o semplicemente con l’idea dell’aldilà, mediata dall’incomprensibile rifrazione delle onde elettromagnetiche? Arsider indaga.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Speciale_Marcello-BacciArsider_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Speciale_Marcello-BacciArsider_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 25 ore 18,30 - Cinema Underground: Paolo Gioli (11 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nFotografo e Sperimentatore di nuove tecniche fotografiche analogiche, artista e cineasta avanguardista, Gioli utilizza media molto diversi tra loro, esplorando nuovi linguaggi e rifiutando lo schema che i media stessi impongono. Un maestro della ricerca sull’immagine.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundPaoloGioli_11.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundPaoloGioli_11.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[download]","19 Febbraio 2024","2024-03-01 18:32:17","BlackHoles dal 19 al 25 febbraio 2024",1708354601,[765,766,589,767,768,769,591,65,770,603,604,771,610,772,773,612,774,138,617,775,776,777,778,779,780,630,303,781,632,637,782,783,784,785,649,651,652,786,787,788],"http://radioblackout.org/tag/funk/","http://radioblackout.org/tag/1800/","http://radioblackout.org/tag/agricoltura/","http://radioblackout.org/tag/aldo-moro/","http://radioblackout.org/tag/alessandro-barbero/","http://radioblackout.org/tag/brigate-rosse/","http://radioblackout.org/tag/democrazia-parlamentare/","http://radioblackout.org/tag/disco/","http://radioblackout.org/tag/discofunk/","http://radioblackout.org/tag/fenomeni-paranormali/","http://radioblackout.org/tag/guerra-dei-contadini/","http://radioblackout.org/tag/hacking/","http://radioblackout.org/tag/ingegneria/","http://radioblackout.org/tag/italia/","http://radioblackout.org/tag/la-fine-della-fine-della-storia/","http://radioblackout.org/tag/lotta-armata/","http://radioblackout.org/tag/mezze-ore-prima/","http://radioblackout.org/tag/paolo-gioli/","http://radioblackout.org/tag/perno-originario/","http://radioblackout.org/tag/ponte-morandi/","http://radioblackout.org/tag/pugno-di-sale/","http://radioblackout.org/tag/serie-podcast/","http://radioblackout.org/tag/storia-della-musica/","http://radioblackout.org/tag/underground/",[790,791,670,792,793,794,672,24,795,684,685,796,443,797,445,692,798,35,697,799,800,801,802,803,804,710,313,805,433,716,806,807,808,809,441,439,729,810,811,812],"#funk","1800","agricoltura","aldo moro","Alessandro Barbero","Brigate Rosse","democrazia parlamentare","disco","fenomeni paranormali","guerra dei contadini","hacking","ingegneria","italia","La fine della Fine della storia","lotta armata","Mezze ore prima","Paolo Gioli","Perno originario","ponte morandi","pugno di sale","serie podcast","storia della musica","underground",{"post_content":814},{"matched_tokens":815,"snippet":816,"value":817},[78,79],"per i nuovi abitanti di \u003Cmark>Porta\u003C/mark> \u003Cmark>Palazzo\u003C/mark> può certo rientrare l’usato, purché"," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 20 ore 8,30 - Breve storia del discofunk (26 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nUna rapida carrellata che passa in rassegna i nomi, i gruppi e le situazioni attorno ai quali è gravitato questo genere musicale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Breve-storia-del-discofunk.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Breve-storia-del-discofunk.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 20 ore 11,30 - 19 Febbraio 1937, la strage di Addis Abeba (70 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nRipercorriamo ciò che è successo tra il 19 e il 21 febbraio del '37 durante l'occupazione italiana dell'Etiopia\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/19-Febbraio-1937-la-strage-di-Addis-Abeba_70.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 21 ore 8,30 - Perno originario #1 : Dalla formazione dello spazio tedesco alla guerra dei contadini (20 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nCome annunciato nell’episodio introduttivo, il nostro viaggio nel tempo e nello spazio comincia dall’area germanica. La particolarità di questo sotto-insieme è stata formulata e dibattuta con la nozione di Sonderweg – cioè “via originale”. Il termine, entrato in uso con un’accezione positiva nel periodo bismarckiano della fine del XIX secolo, è stato in seguito ripreso con intenti denigratori per indicare l’accesso tardivo e travagliato della Germania alla democrazia parlamentare, oppure con intenti più neutri per designare il percorso specifico del capitalismo tedesco. Se dunque non è mai esistito un consenso unanime nella definizione di cosa sia esattamente il Sonderweg tedesco, l’esistenza stessa del termine e del dibattito che lo attornia rimanda in una maniera o nell’altra ai due aspetti della questione tedesca per come l’abbiamo definita nell’episodio introduttivo: la vitalità del capitalismo tedesco e il carattere sempre problematico della sua espressione politica\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.1_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.1_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 22 ore 8,30 - Occupare a Milano (25 minuti) [Radio Cane]:\r\n\r\nDa qualche tempo a Milano il ritmo di sfratti e sgomberi ha ripreso a correre e le forze di polizia sono tornate a martellare i quadranti più poveri della città. Ciò nonostante le occupazioni “abusive” non si fermano e sono migliaia le persone che ancora possono vivere a Milano solo grazie a forme “illegali” di sopravvivenza abitativa. Siamo partiti da qui per farci raccontare che aria tira in Corvetto – quartiere a sud est del centro – e cosa bolle.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Occupare-a-Milano-nel-2022_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Occupare-a-Milano-nel-2022_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 23 ore 8,30 - Storia del balon (27 minuti) [Radio Cane]:\r\n\r\nL’implacabile coerenza di chi sta ridisegnando il tessuto urbano e sociale di Torino, con un’applicazione da manuale degli imperativi della gentrificazione, non poteva certo tollerare la presenza di alcuni venditori di stracci nel Balon, lo storico mercato delle pulci della città. Giacché nelle categorie merceologiche appetibili per i nuovi abitanti di \u003Cmark>Porta\u003C/mark> \u003Cmark>Palazzo\u003C/mark> può certo rientrare l’usato, purché di antiquariato o adeguatamente vintage. Così assistiamo a una storia di ridefinizione, nominale e fattiva, degli spazi del quartiere e alla cacciata degli straccivendoli in periferia, tra una discarica e un cimitero. Una storia altamente istruttiva di cui ci narra una compagna di Torino.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Storia-Balon_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Storia-Balon_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 23 ore 13 - Lectio di A. Barbero su rapimento Moro (78 minuti) [Penny Kella]:\r\n\r\nLectio di A. Barbero su rapimento Moro musicata.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/20200506PK.AldoMorto.320.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\nSabato 24 ore 10 - Rebetiko (27 minuti) [Radio Cane]:\r\n\r\nCarcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish (Nautilus).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Rebetiko_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Rebetiko_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 19,30 - La parte che manca #1 (40 minuti) [collettivo SALE]:\r\n\r\n“La parte che manca” è il racconto radiofonico collettivo del collettivo SALE, ricostruisce la storia e le responsabilità che hanno portato al crollo del Ponte Morandi il 14 agosto del 2018 a Genova, con 43 vittime e 11 feriti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca1PugnoDiSale_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca1PugnoDiSale_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 20,30 - La parte che manca #2 (41 minuti) [collettivo SALE]:\r\n\r\n“La parte che manca” è il racconto radiofonico collettivo del collettivo SALE, ricostruisce la storia e le responsabilità che hanno portato al crollo del Ponte Morandi il 14 agosto del 2018 a Genova, con 43 vittime e 11 feriti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca2PugnoDiSale_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca2PugnoDiSale_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 25 ore 10 - Speciale su Marcello Bacci (26 minuti) [Arsider]:\r\n\r\nMarcello Bacci (1922-2008) è stato un pioniere italiano nel campo degli EVP (Electronic Voice Phenomena). Ha dedicato una parte significativa della sua vita ad esplorare la comunicazione con il mondo oltre la morte attraverso le onde radio. Nel suo studio di Grosseto, Bacci sviluppò tecniche innovative per catturare voci paranormali su nastro, lasciando un’impronta duratura nel regno delle comunicazioni paranormali e accendendo dibattiti nel mondo della ricerca soprannaturale. Bacci comunicava con l’aldilà o semplicemente con l’idea dell’aldilà, mediata dall’incomprensibile rifrazione delle onde elettromagnetiche? 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