","MOBILITAZIONE 11 APRILE CONTRO LA GUERRA E SCIOPERO GENERALE -IL PORTO DI GENOVA SNODO TRAFFICI DI ARMI.","post",1744130457,[64,65,66,67,68,69],"http://radioblackout.org/tag/blocco/","http://radioblackout.org/tag/denunce/","http://radioblackout.org/tag/genova/","http://radioblackout.org/tag/manifestazione/","http://radioblackout.org/tag/porto/","http://radioblackout.org/tag/porto-di-genova/",[71,72,15,73,21,26],"blocco","denunce","manifestazione",{"post_content":75,"post_title":80,"tags":86},{"matched_tokens":76,"snippet":78,"value":79},[21,77,15],"di","denunciati per la manifestazione al \u003Cmark>porto\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Genova\u003C/mark> del 25 giugno, una chiusura","L’Italia e l’Europa si preparano alla guerra, continua il genocidio in Palestina e la guerra in Ucraina, il DDL Sicurezza per reprimere ancora più duramente le lotte sociali è in via \u003Cmark>di\u003C/mark> approvazione, le spese militari e i prezzi dei generi \u003Cmark>di\u003C/mark> consumo aumentano mentre si dimezzano i salari e scuola, sanità, edilizia popolare e welfare vengono tagliati.\r\n\r\nÈ in questo clima che pochi giorni fa diverse compagne e compagni, a cui va tutta la nostra solidarietà e complicità, sono stati denunciati per la manifestazione al \u003Cmark>porto\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Genova\u003C/mark> del 25 giugno, una chiusura indagini che ha il sapore \u003Cmark>di\u003C/mark> un’anticipazione delle nuove leggi ‘anti-picchetto’ e ‘anti-sciopero’, un’intimidazione alla quale è urgentissimo dare una risposta decisa, in linea con l’indicazione che quella giornata \u003Cmark>di\u003C/mark> lotta era stata capace \u003Cmark>di\u003C/mark> lanciare senza tentennamenti: la guerra comincia qui, fermiamola, lottando qui in casa nostra, contro il padronato italiano.\r\n\r\nDal \u003Cmark>porto\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Genova\u003C/mark> transitano armi e merci (anche dirette in Israele), gli armatori e i terminalisti genovesi hanno spinto e appoggiato la missione militare Aspides in Yemen, sono i fatti a dire che i grandi padroni della logistica sono pienamente coinvolti nel massacro in Medio Oriente ed è su loro spinta che anche l’Italia si prepara ad aumentare le spese militari e ad armarsi.\r\n\r\nPartiamo dai posti \u003Cmark>di\u003C/mark> lavoro, rivendichiamo miglioramenti \u003Cmark>di\u003C/mark> salario e condizioni \u003Cmark>di\u003C/mark> lavoro immediati, battiamoci per il diritto per tutti a casa, sanità, istruzione e documenti, opponiamoci alle politiche filo-padronali, razziste e guerrafondaie dell’Italia e dell’UE.\r\n\r\nNe parliamo con una compagna \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Genova\u003C/mark>\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/INFO-07042025-GENOVA.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":81,"snippet":85,"value":85},[82,83,84,83],"PORTO","DI","GENOVA","MOBILITAZIONE 11 APRILE CONTRO LA GUERRA E SCIOPERO GENERALE -IL \u003Cmark>PORTO\u003C/mark> \u003Cmark>DI\u003C/mark> \u003Cmark>GENOVA\u003C/mark> SNODO TRAFFICI \u003Cmark>DI\u003C/mark> ARMI.",[87,89,91,94,96,99],{"matched_tokens":88,"snippet":71},[],{"matched_tokens":90,"snippet":72},[],{"matched_tokens":92,"snippet":93},[15],"\u003Cmark>Genova\u003C/mark>",{"matched_tokens":95,"snippet":73},[],{"matched_tokens":97,"snippet":98},[21],"\u003Cmark>porto\u003C/mark>",{"matched_tokens":100,"snippet":101},[21,77,15],"\u003Cmark>porto\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Genova\u003C/mark>",[103,111,114],{"field":38,"indices":104,"matched_tokens":106,"snippets":110},[20,105,23],2,[107,108,109],[21,77,15],[15],[21],[101,93,98],{"field":112,"matched_tokens":113,"snippet":85,"value":85},"post_title",[82,83,84,83],{"field":115,"matched_tokens":116,"snippet":78,"value":79},"post_content",[21,77,15],1736172819517538300,{"best_field_score":119,"best_field_weight":120,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":50,"score":121,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":50},"3315704398080",13,"1736172819517538411",{"document":123,"highlight":143,"highlights":162,"text_match":117,"text_match_info":173},{"cat_link":124,"category":125,"comment_count":50,"id":126,"is_sticky":50,"permalink":127,"post_author":53,"post_content":128,"post_date":129,"post_excerpt":130,"post_id":126,"post_modified":131,"post_thumbnail":132,"post_thumbnail_html":133,"post_title":134,"post_type":61,"sort_by_date":135,"tag_links":136,"tags":140},[47],[49],"90706","http://radioblackout.org/2024/06/genova-giornata-di-blocchi-della-logistica-di-guerra/","Il blocco della logistica di guerra è scattato alle 6 del mattino al varco San Benigno del Porto di Genova. Successivamente sono stati bloccati i varchi Albertazzi ed Etiopia. In tarda mattinata un corteo ha raggiunto il varco di Ponente. Il porto di Genova è andato in tilt, mentre lunghe code di tir si formavano lungo la tangenziale.\r\nDi seguito qualche stralcio da uno dei volantini di indizione: “I porti sono snodi fondamentali della macchina bellica, in Italia quello di Genova è al centro degli interessi economici di quei settori padronali (israeliani, sauditi,europei) che lucrano sulle guerre. La logistica è un settore economico indispensabile per rendere possibile la guerra: bloccare un varco portuale, un corridoio ferroviario, la costruzione di un ponte significa interrompere la continuità di una società mortifera.\r\nAprire una crepa per arrivare a bloccare tutto.\r\nA Genova transitano le navi delle compagnie ZIM e BAHRI. La ZIM è la compagnia marittima, della più grande holding israeliana, la Israel Corporation, e trasporta armi per Israele subendo il boicottaggio in molti porti nel mondo.\r\nLa BAHRI LINE è una compagnia di navigazione Saudita, che trasporta armi utilizzate anche nella guerra dello Yemen. In seguito alle mobilitazioni e ai picchetti, a Genova, non si sono caricate armi fra il 2019 e il 2023 sulle navi della Bahri, nonostante abbiano continuato a transitare e attraccare al \"Genoa Metal Terminal\".\r\nSempre in Liguria, opera anche la MAERSK, con una piattaforma \"dedicata\" al Vado Gateway, di Vado Ligure.\r\nLa MAERSK, la più grande compagnia marittima al mondo, danese, è coinvolta nel traffico darmi made in Italy prodotte dallazienda LEONARDO. (...)\r\nLa MSC, principale competitor della MAERSK, presente anch'essa in questa regione, trasporta su alcune delle sue navi, tecnologia militare. Un blocco effettuato recentemente dai portuali greci ha impedito l'attracco, ad Atene, della nave MSC Altair, carica di armi verso Israele, e diretta al porto italiano di Gioia Tauro.”\r\nNe abbiamo parlato con Stefania dell’Assemblea No Guerra\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/2024-06-25-stefania-genova-blocco.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","25 Giugno 2024","","2024-06-25 21:31:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Porto-min-e1719342638638-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"125\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Porto-min-e1719342638638-300x125.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Porto-min-e1719342638638-300x125.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Porto-min-e1719342638638-1024x428.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Porto-min-e1719342638638-768x321.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Porto-min-e1719342638638.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Genova. 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Alla sbarra chi ha bloccato il porto di Genova per far sì che la nave Bahri Yanbu che trasporta le armi saudite non potesse attraccare. Insieme a Jose del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali e delegato Usb abbiamo parlato delle motivazioni - che sono di varia natura - dell'opposizione allo sbarco di queste navi, del ritorno dello sciopero politico, dell'opposizione dei padroni dei terminal e delle accuse arrivate nei loro confronti.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Genova.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLink utili:\r\n\r\nCollettivo Autonomo Lavoratori Portuali Facebook\r\n\r\nCollettivo Autonomo Lavoratori Portuali Blog\r\n\r\nGenova Antifascista\r\n\r\nThe Weapon Watch","1 Aprile 2021","2021-04-01 10:57:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/151194578_5200501916687554_388180034358352819_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/151194578_5200501916687554_388180034358352819_n-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/151194578_5200501916687554_388180034358352819_n-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/151194578_5200501916687554_388180034358352819_n-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/151194578_5200501916687554_388180034358352819_n.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Porto di Genova, azione repressiva contro portuali e antifascisti",1617274656,[188,189,66,69,190],"http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/calp/","http://radioblackout.org/tag/portuali/",[35,24,15,26,192],"portuali",{"post_content":194,"post_title":198,"tags":201},{"matched_tokens":195,"snippet":196,"value":197},[21,77,15],"sbarra chi ha bloccato il \u003Cmark>porto\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Genova\u003C/mark> per far sì che la","Negli scorsi mesi a \u003Cmark>Genova\u003C/mark> si è vista un'operazione \u003Cmark>di\u003C/mark> polizia come non se ne vedevano da tempo, che ha avuto come destinatari compagni \u003Cmark>di\u003C/mark> del CALP e \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Genova\u003C/mark> Antifascista. 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Il giorno successivo i blocchi sono continuati, questa volta senza copertura sindacale, per appoggiare 25 lavoratori della compagnia Pietro Chiesa (una delle diverse società che organizzano la manodopera all'interno del porto) che avevano un incontro in Prefettura per decidere quale sarebbe stato il loro futuro. La richiesta dei portuali era di essere integrati nella Compagnia Unica, volontà che a parole è stata accolta dai terminalisti grazie alla forza contrattuale che i lavoratori sono stati in grado di mettere in campo.\r\n\r\nUna forza che i portuali riescono ancora a muovere e che dà non pochi grattacapi a chi vorrebbe ora ristrutturare il lavoro nel porto genovese rendendolo compatibile alle necessità del mercato globale sempre più flessibile che prevedrebbe condizioni di lavoro peggiori per i \"carbunin\".\r\n\r\nUna situazione, quella dei portuali liguri, piuttosto atipica per i tempi che corrono dove l'unità tra lavoratori, la capacità di organizzarsi oltre il sindacato e di imporgli le proprie condizioni di lotta e l'utilizzo di pratiche efficaci, la rendono un esempio agli occhi di chi non rinuncia a battersi sul posto di lavoro nonostante le difficili condizioni del presente.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cristian, compagno portuale a Genova.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\ncristianporto1\r\n\r\n \r\n\r\n ","4 Aprile 2018","2018-04-08 12:23:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/c7e333325eda97a35e7c07dca429e9ac-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/c7e333325eda97a35e7c07dca429e9ac-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/c7e333325eda97a35e7c07dca429e9ac-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/c7e333325eda97a35e7c07dca429e9ac.jpg 457w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Intorno ai blocchi dei portuali genovesi",1522836823,[238,69,239],"http://radioblackout.org/tag/blocco-portuali/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/",[241,26,242],"Blocco portuali","sciopero",{"post_content":244,"tags":248},{"matched_tokens":245,"snippet":246,"value":247},[77,21,77,15],"\u003Cmark>di\u003C/mark> un camionista avvenuta nel \u003Cmark>porto\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Genova\u003C/mark> ha dato il via al","Mercoledì scorso la tragica morte \u003Cmark>di\u003C/mark> un camionista avvenuta nel \u003Cmark>porto\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Genova\u003C/mark> ha dato il via al blocco dei varchi e a un conseguente sciopero \u003Cmark>di\u003C/mark> 24 ore che ha \u003Cmark>di\u003C/mark> fatto ingarbugliato la città per tutta la giornata. Il giorno successivo i blocchi sono continuati, questa volta senza copertura sindacale, per appoggiare 25 lavoratori della compagnia Pietro Chiesa (una delle diverse società che organizzano la manodopera all'interno del \u003Cmark>porto\u003C/mark>) che avevano un incontro in Prefettura per decidere quale sarebbe stato il loro futuro. La richiesta dei portuali era \u003Cmark>di\u003C/mark> essere integrati nella Compagnia Unica, volontà che a parole è stata accolta dai terminalisti grazie alla forza contrattuale che i lavoratori sono stati in grado \u003Cmark>di\u003C/mark> mettere in campo.\r\n\r\nUna forza che i portuali riescono ancora a muovere e che dà non pochi grattacapi a chi vorrebbe ora ristrutturare il lavoro nel \u003Cmark>porto\u003C/mark> genovese rendendolo compatibile alle necessità del mercato globale sempre più flessibile che prevedrebbe condizioni \u003Cmark>di\u003C/mark> lavoro peggiori per i \"carbunin\".\r\n\r\nUna situazione, quella dei portuali liguri, piuttosto atipica per i tempi che corrono dove l'unità tra lavoratori, la capacità \u003Cmark>di\u003C/mark> organizzarsi oltre il sindacato e \u003Cmark>di\u003C/mark> imporgli le proprie condizioni \u003Cmark>di\u003C/mark> lotta e l'utilizzo \u003Cmark>di\u003C/mark> pratiche efficaci, la rendono un esempio agli occhi \u003Cmark>di\u003C/mark> chi non rinuncia a battersi sul posto \u003Cmark>di\u003C/mark> lavoro nonostante le difficili condizioni del presente.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cristian, compagno portuale a \u003Cmark>Genova\u003C/mark>.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\ncristianporto1\r\n\r\n \r\n\r\n ",[249,251,253],{"matched_tokens":250,"snippet":241},[],{"matched_tokens":252,"snippet":101},[21,77,15],{"matched_tokens":254,"snippet":242},[],[256,262],{"field":38,"indices":257,"matched_tokens":259,"snippets":261},[258],1,[260],[21,77,15],[101],{"field":115,"matched_tokens":263,"snippet":246,"value":247},[77,21,77,15],{"best_field_score":119,"best_field_weight":120,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":50,"score":265,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":50},"1736172819517538410",{"document":267,"highlight":283,"highlights":299,"text_match":310,"text_match_info":311},{"cat_link":268,"category":269,"comment_count":50,"id":270,"is_sticky":50,"permalink":271,"post_author":53,"post_content":272,"post_date":273,"post_excerpt":130,"post_id":270,"post_modified":274,"post_thumbnail":275,"post_thumbnail_html":276,"post_title":277,"post_type":61,"sort_by_date":278,"tag_links":279,"tags":281},[47],[49],"94484","http://radioblackout.org/2024/12/ennesima-morte-di-un-lavoratore-nel-porto-di-genova/","Mercoledì notte Giovanni è morto sulla banchina di Genova Voltri, schiacciato da due container, mentre un altro ragazzo è rimasto gravemente ferito. I lavoratori del porto di Genova hanno immediatamente proclamato 24 ore di sciopero e interrotto i flussi di merci delle banchine con blocchi dalle 6 di mattina, per protestare contro una situazione sempre più grave. Personale sotto organico e carichi di lavoro eccessivi che causano stress, fatica, scarsa attenzione; turni su 24 ore, 6 giorni su 7 con un solo giorno di riposo; assenza pressoché totale di controlli e di eletti RLS. Sono problemi endemici del porto di Genova che da anni vengono denunciati dal Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali, protagonista anche della storica battaglia contro i traffici di armi nel porto, usato come snodo internazionale nel commercio bellico con navi che trasferiscono armi e munizioni in Arabia Saudita, Turchia ed Israele. Oltre a vedere transitare carichi che andranno a portare morte e distruzione in Palestina, in Yemen o in Kurdistan, la movimentazione di questi sistemi di munizionamento nel porto è un dato che aggiunge un ulteriore rischio lavorativo ai già numerosi problemi dei lavoratori delle banchine.\r\n\r\nAbbiamo sentito José del CALP per un aggiornamento sui blocchi e sulla situazione generale al porto di Genova.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/jose.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","20 Dicembre 2024","2024-12-20 19:15:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/462226776_551508747255185_1258434771236734833_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"139\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/462226776_551508747255185_1258434771236734833_n-300x139.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/462226776_551508747255185_1258434771236734833_n-300x139.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/462226776_551508747255185_1258434771236734833_n-768x356.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/462226776_551508747255185_1258434771236734833_n.jpg 1000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Ennesima morte di un lavoratore nel porto di Genova",1734721777,[189,66,280],"http://radioblackout.org/tag/morti-di-lavoro/",[24,15,282],"morti di lavoro",{"post_content":284,"post_title":288,"tags":291},{"matched_tokens":285,"snippet":286,"value":287},[21,77,15],"gravemente ferito. 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L’ennesima opera inutile per chi vive e lavora nel nostro paese, ma lucrosissima per gli amici degli amici della destra e della sinistra. Un sistema legale di drenaggio di denaro pubblico a fini privatissimi che ha già devastato mezza Italia.\r\nLa nuova linea rischia di compromettere irrimediabilmente il parco naturale delle “Capanne di Marcarolo”, nonché di sconvolgere un delicato equilibrio idrogeologico.\r\nIl CIPE ha stanziato in due tranche, l’ultima ai primi di dicembre, un miliardo e 800 milioni di euro per la realizzazione della linea ad alta velocità tra Genova e Tortona.53 chilometridi ferrovia – ancora non è chiaro se sarà destinata ai passeggeri o alle merci, che costerà – a lavori finiti - 6,2 miliardi di euro. 115 milioni di euro al chilometro. Una follia che devasterà la Valle Scrivia e, ben lungi dal realizzare il trasferimento modale dalla gomma al ferro, metterà in comunicazione il porto di Genova con i piazzali per Tir della famiglia Gavio, un nome i cui interessi sono strettamente intrecciati con quelli delle società autostradali.\r\nNon certo per caso, l’accordo sottoscritto a fine settembre tra Rfi, regione Liguria, comune di Genova e provincia di Alessandria, consegna il lucroso appalto nelle mani di Cociv-Impregilo, che rimanda ancora ai nomi di Gavio e Benetton.\r\nTra chi ha le mani in pasta nell’affare vale la pena ricordare il plurinquisito Ettore Incalza, manager al servizio del Ministero delle Infrastrutture e il viceministro Ciaccia, manager del gruppo Intesa-SanPaolo.\r\nQuando venne ideato il terzo valico si immaginava che nel 2006 ci sarebbero passati cinque milioni di “TEU”. Il Teu è l’unità di misura usata per i container. Oggi, sei anni dopo il 2006, nonostante l’indubbia rilevanza sul piano della logistica di Tortona, i container movimentati sono meno di un milione e ottocento. Se ci fosse una qualche ragione per la realizzazione dell’opera basterebbe quest’unico dato a metterla in discussione. Ma la partita, come già per la Torino Lyon, è un’altra e ben altri sono gli interessi in gioco.\r\nContro il terzo valico è nato da anni un movimento che, specie nel2005, hadato vita a numerose manifestazioni. Una molla forte sono stati gli scempi compiuti in zona con il pretesto di realizzare tre tunnel geognostici, che di fatto sono vere gallerie ferroviarie. Su questi tre “buchi” è intervenuta anche la magistratura che inquisì sia Gavio che Incalza, ma tutto è finito in prescrizione: il potere non fa male a se stesso. Così oggi l’opera è nuovamente in procinto di essere realizzata.\r\nIn zona sono ripresi gli incontri e le iniziative di informazione, tra cui un’assemblea tra i No Tav piemontesi e liguri, che si preparano alla resistenza.\r\nPochi giorni dopo la delibera del CIPE sul terzo valico a 13 No Tav della provincia di Alessandria sono stati recapitati gli avvisi di garanzia per “manifestazione non autorizzata”. 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Josè a specificato che: \"questa vittoria impensabile è frutto di una mobilitazione che i portuali portano da anni contro i trasporti di guerra rafforzata da reti internazionaliste che uniscono le lotte nei porti. Infatti l'allerta sulla nave cargo più grande del mondo, la COSCO SHIPPING PISCES, contenete un carico di morte era partita dal porto del Pireo in Grecia. Nel giro di poche ore il coordinamento internazionale dei porti contro contro la guerra ha comunicato il suo passaggio. Il CALP ha immediatamente proclamato le sciopero di 24h per il 5 agosto 2025.\" A quanto pare la proclamazione dello sciopero e la determinazione dei lavoratori portuali hanno fatto tornare indietro la nave containers che non ha scaricati più in suo carico di morte.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/F_m_05_08_Jose-Calp-Genova-su-annuncio-di-sciopero-che-impeidisce-passaggio-materiale-bellico.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nNella giornata di domenica 28, come redazione di Frittura Mista alias Radio Fabbrica, abbiamo realizzato due approfondimenti all'interno del Festival Alta Felicità 2025, essendo stata Radio Blackout parte integrante di questa edizione del festival.\r\n\r\nLa seconda intervista la abbiamo realizzata in compagnia di Dario Salvetti, del collettivo di fabbrica ex GKN, presente all'assemblea tenutasi venerdì 26 \"LA FUNZIONE SOCIALE DEL LAVORO TRA ZONE DI SACRIFICIO E DI TRANSIZIONE INDUSTRIALE\". Con Dario abbiamo voluto ripercorrere brevemente le tappe che hanno composto la storia di 4 anni di movimento operaio dal basso, ma abbiamo voluto approfondire anche le difficoltà che esso ha trovato sul suo cammino e che continuerà ad incontrare. Infatti le sfide all'orizzonte sono tante, cercare di portare a termine il progetto di fabbrica socialmente integrata per recuperare in autogestione lo stabilimento di Campi Bisenzio, affrontare la minaccia di sgombero dello stesso e continuare a mantenere viva l'attenzione e la rabbia di un collettivo che vuole essere preso per sfinimento da istituzioni e classe padronale. A tal proposito, molto interessante la parte in cui Dario ci spiega cosa vuol dire riuscire a prendersi cura l'un dell'altro, grazie allo strumento della cassa di mutuo aiuto, creata dal collettivo, che però non può essere l'unico modo per tenere unito e determinato un gruppo di operai licenziati e sballottati dalle istituzioni da 4 anni.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Intervista-a-Dario-collettivo-di-fabbrica-ex-gkn-live-FAF-2025.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","20 Settembre 2025","2025-09-20 10:32:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/csm_manifestazione_porto_di_Genova_0c8aa823f1-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 05/08/2025",1758364357,[538],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[388],{"post_content":541},{"matched_tokens":542,"snippet":543,"value":544},[21,77,15],"respingimento della nave containers dal \u003Cmark>porto\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Genova\u003C/mark>, da parte dei lavoratori portuali,","Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia \u003Cmark>di\u003C/mark> Josè del CALP (Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali) sul respingimento della nave containers dal \u003Cmark>porto\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Genova\u003C/mark>, da parte dei lavoratori portuali, a causa del carico \u003Cmark>di\u003C/mark> armi destinato ad Israele. 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La barbarie di un paese che, insieme agli altri sodali dell'Unione europea, spinge sul pedale della guerra e prova ad utilizzare la leva militare per rilanciare l'economia.\r\nLa barbarie di uno Stato che dietro l'ipocrita tema della sicurezza introduce un vero e proprio Stato di polizia prevedendo 14 nuove fattispecie di reato e 9 aggravanti al fine di colpire le lotte sindacali, le lotte sociali e le proteste ambientali. Una chiusura del cerchio che dimostra inequivocabilmente il legame che tiene insieme i mille volti della barbarie della guerra. \r\n\r\nPer questo abbiamo definito la guerra un \"sistema\" e per questo lo sciopero generale del 20 giugno e la manifestazione nazionale a Roma del 21 giugno, costituiscono due appuntamenti che vogliono scardinare quel sistema nelle sue diverse declinazioni. 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Da lui ci siamo fatti raccontare il prezioso lavoro d'inchiesta, che come redazione di InfoAut, hanno iniziato a compiere sui lavoratori delle fabbriche del territorio torinese, arrivando ad operai della Lear, della Mopar, della Stellantis, della Leonardo eccetera, coi quali si è poi deciso di lanciare un momento che mettesse sia in dialogo le diverse criticità e lotte in corso nei vari stabilimenti, che per ragionare su problemi comuni del comparto e della de industrializzazione in generale. Oltre al fondamentale punto di vista dei lavoratori, giovedì 12 verrà anche presentata l'inchiesta curata da M. Alberti, redattore di Radio Popolare Network, sulla riconversione della produzione per materiale bellico e dual/use, mettendo sul piatto del dibattito l'aspetto politico e morale dei lavoratori che và oltre i loro specifici interessi personali. Infine ci siamo fatti dire da Alberto dove si possono leggere le inchieste messe da loro in campo fino ad ora\r\n\r\ncosì da poter arrivare preparati e preparate all'incontro che si terrà alle h 18 a Palazzo Nuovo a Torino il 12 giugno.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/F_m_10_06_Alessandro-organizzatore-dellevento-Torino-cambia-lavoro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nContinuiamo con la serie podcast \"Dietro alla lavagna\", realizzata da Radio Blackout e dal Sindacato Sociale di Base, per andare a sondare le trasformazioni avvenute e tutt'ora in atto nel mondo della scuola. In questa seconda puntata Serena Tusini, intervista Barbara Bertani, docente, per esplorare un aspetto conosciuto da tutti ma da pochi nel dettaglio: i test invalsi.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/Dietro-alla-lavagna-pt.2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","19 Giugno 2025","2025-06-19 21:05:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/csm_sciopero_20.06_e_manifestazione_21.06_a652c39fad-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 10/06/2025",1750367126,[538],[388],{"post_content":564},{"matched_tokens":565,"snippet":566,"value":567},[21,77,15],"nuovamente in questi giorni al \u003Cmark>porto\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Genova\u003C/mark>.\r\n\r\n Lo dovremo fare tutti insieme"," \r\n\r\n\r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia \u003Cmark>di\u003C/mark> Enzo Miccoli della federazione USB \u003Cmark>di\u003C/mark> Torino sullo sciopero generale del 20/06/25 e manifestazione a Roma del 21/06/25.\r\n\r\nLe barbarie della guerra sono il comune denominatore che accomuna l'indizione Dello sciopero anche con i sindacati CUB, SICOBAS e SGB, infatti in un comunicato del sindaco si legge:\r\n\"La barbarie del genocidio perpetrato dallo Stato \u003Cmark>di\u003C/mark> Israele nei confronti del popolo palestinese e degli spari sulla folla accalcata per accaparrarsi gli aiuti umanitari.\r\nLa barbarie \u003Cmark>di\u003C/mark> uno Stato che abdica alla sua funzione \u003Cmark>di\u003C/mark> assicurare la tenuta sociale del paese attraverso salari dignitosi e servizi pubblici per tutti e punta, invece, sul vertiginoso aumento delle spese militari. 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nel secondo si analizza il ruolo del “modello Italia-Albania” e le pressioni del Consiglio Europeo per impedire il controllo giuridico sui campi di deportazione, in un’ottica di “esternalizzazione delle frontiere morali e giuridiche”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/BCUPCB_CEDU-war-on-migrants.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nEuractiv: https://www.euractiv.com/section/politics/news/exclusive-denmark-and-italy-seek-support-to-rein-in-european-human-rights-court/\r\n\r\nStatewatch: https://www.statewatch.org/news/2025/may/deportation-camps-eu-member-states-want-to-prevent-judicial-scrutiny/\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nTORINO: CONTRO I FLUSSI DELLA GUERRA\r\n\r\nIn compagnia di un redattore della trasmissione “Happy Hour - Pillole sintetiche dal mondo-guerra” rilanciamo l’iniziativa che si terrà a Torino Venerdì 23 Maggio 2025, a sostegno delle persone denunciate per il blocco del porto di Genova.\r\n\r\nPartendo dalla presentazione della pubblicazione “Disfare – Per la Lotta Contro il Mondo-Guerra” cerchiamo di osservare la rilevanza del paradigma bellico nel plasmare la contemporaneità e alcune specificità delle sue declinazioni sul territorio torinese.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/BCUPCB_TAZ-Disfare_guerra.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTECNOLOGIE DI DOMINIO E NEOREAZIONARISMO\r\n\r\nPartendo da alcune notizie di “cronaca tecnologica” cerchiamo di descrivere che modello di civiltà ci restituiscano e come possano relazionarsi con la presa di potere dell’apparato culturale tecnoreazionario.\r\n\r\nMaiali bio-ingegnerizzati, la “carenza di una filiera etica dei corpi umani per la scienza”, robotica in ambito manifatturiero, neuro-impianti connessi a intelligenze artificiali: una modalità di relazione tecnica con il vivente che approda alla War on Empathy sdoganata da Elon Musk.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/BCUPCB_war-on-empathy.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","21 Maggio 2025","2025-05-21 11:17:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/bcupcb_disfare-tech-varie-200x110.jpg","FRONTIERE MORALI E DIRITTI UMANI – CONTRO IL MONDO-GUERRA A TORINO – TECNOLOGIA E WAR ON EMPATHY",1747826261,[585,586,587,588,589,590,591,592,593,594,595,596,597,598],"http://radioblackout.org/tag/biotecnologie/","http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/cpr-albania/","http://radioblackout.org/tag/diritti/","http://radioblackout.org/tag/elon-musk/","http://radioblackout.org/tag/esternalizzazione/","http://radioblackout.org/tag/europa/","http://radioblackout.org/tag/fortezza-europa/","http://radioblackout.org/tag/frontiere/","http://radioblackout.org/tag/intelligenza-artificiale/","http://radioblackout.org/tag/neurotech/","http://radioblackout.org/tag/robot/","http://radioblackout.org/tag/war-on-empathy/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[600,601,602,603,604,605,606,607,608,609,610,611,612,613],"biotecnologie","cpr","cpr albania","diritti","Elon Musk","esternalizzazione","europa","fortezza europa","frontiere","intelligenza artificiale","neurotech","robot","war on empathy","war on migrants",{"post_content":615},{"matched_tokens":616,"snippet":617,"value":618},[21,77,15],"denunciate per il blocco del \u003Cmark>porto\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Genova\u003C/mark>.\r\n\r\nPartendo dalla presentazione della pubblicazione","Estratti dalla puntata del 19 maggio 2025 \u003Cmark>di\u003C/mark> Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nLA GUERRA AI DIRITTI UMANI IN EUROPA\r\n\r\nNella lunga traiettoria \u003Cmark>di\u003C/mark> brutalizzazione della War on Migrants la Commissione Europea ha proposto un piano \u003Cmark>di\u003C/mark> esternalizzazione degli spazi concentrazionari per il contenimento, l’espulsione, il processamento delle richieste \u003Cmark>di\u003C/mark> asilo.\r\n\r\nSu questo fronte, grazie a due articoli \u003Cmark>di\u003C/mark> Euractiv e Statewatch, cerchiamo \u003Cmark>di\u003C/mark> approfondire le manovre – più o meno sommerse – che a livello europeo stanno promuovendo l’attacco alla Corte Europea dei Diritti Umani e l’inscrutabilità giuridica dei centri che l’Europa intende strutturare oltre i propri confini.\r\n\r\nNel primo articolo si descrive una mozione promossa da Danimarca e Italia per esautorare la CEDU e “aggiornare” il criterio dei “diritti umani” applicati ai fenomeni migratori; 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