","Portuali in sciopero negli USA","post",1727961401,[63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/lavoratori/","http://radioblackout.org/tag/portuali/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/","http://radioblackout.org/tag/usa/",[68,30,28,69],"lavoratori","USA",{"post_content":71,"post_title":75,"tags":79},{"matched_tokens":72,"snippet":73,"value":74},[30],"più grossi scioperi dei lavoratori \u003Cmark>portuali\u003C/mark> della costa est dagli anni","Negli Stati Uniti è in corso uno dei più grossi scioperi dei lavoratori \u003Cmark>portuali\u003C/mark> della costa est dagli anni 70. Al momento sono fermi decine di migliaia di lavoratori, con un grosso impatto economico e logistico relativo alla circolazione delle merci al livello internazionale.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Felice Mometti attualmente a Boston, una delle città dove stanno andando avanti blocchi e mobilitazioni. 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Alla sbarra chi ha bloccato il porto di Genova per far sì che la nave Bahri Yanbu che trasporta le armi saudite non potesse attraccare. Insieme a Jose del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali e delegato Usb abbiamo parlato delle motivazioni - che sono di varia natura - dell'opposizione allo sbarco di queste navi, del ritorno dello sciopero politico, dell'opposizione dei padroni dei terminal e delle accuse arrivate nei loro confronti.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Genova.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLink utili:\r\n\r\nCollettivo Autonomo Lavoratori Portuali Facebook\r\n\r\nCollettivo Autonomo Lavoratori Portuali Blog\r\n\r\nGenova Antifascista\r\n\r\nThe Weapon Watch","1 Aprile 2021","2021-04-01 10:57:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/151194578_5200501916687554_388180034358352819_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/151194578_5200501916687554_388180034358352819_n-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/151194578_5200501916687554_388180034358352819_n-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/151194578_5200501916687554_388180034358352819_n-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/151194578_5200501916687554_388180034358352819_n.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Porto di Genova, azione repressiva contro portuali e antifascisti",1617274656,[121,122,123,124,64],"http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/calp/","http://radioblackout.org/tag/genova/","http://radioblackout.org/tag/porto-di-genova/",[126,18,15,34,30],"antimilitarismo",{"post_content":128,"post_title":132,"tags":135},{"matched_tokens":129,"snippet":130,"value":131},[77],"Jose del Collettivo Autonomo Lavoratori \u003Cmark>Portuali\u003C/mark> e delegato Usb abbiamo parlato","Negli scorsi mesi a Genova si è vista un'operazione di polizia come non se ne vedevano da tempo, che ha avuto come destinatari compagni di del CALP e di Genova Antifascista. 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Circa sessanta persone hanno percorso la vasta zona pedonale del centro storico per ribadire la ferma contrarietà ai licenziamenti minacciati dall'azienda e per sostenere la lotta autorganizzata degli operai che nei giorni scorsi hanno occupato la petroliera \"Marettimo M.\".\r\nLo striscione di apertura, sul quale campeggiava l a scritta \"Non ci affonderete!\" - slogan della manifestazione - era tenuto dai familiari degli operai in lotta. Con un massiccio volantinaggio e frequenti interventi al megafono sono state spiegate alla cittadinanza le ragioni della protesta e le fasi della vertenza.\r\n\r\nAscolta l'intervista di Blackout ad Alberto La Via, Gruppo Salsedo.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/12/alberto_cantieri_navali_trapani.mp3\"] Scarica il file\r\n\r\n \r\n\r\nBreve riassunto della vicenda\r\n\r\nLa vicenda del Cantiere Navale di Trapani (CNT) dovrebbe essere nota, ormai.\r\nCinquantotto lavoratori sono in cassa integrazione da mesi, e l’unica prospettiva offerta dal padrone è il licenziamento.\r\nÈ altrettanto noto che le motivazioni ufficiali addotte dall’azienda per giustificare la distruzione di questa realtà produttiva sono del tutto inconsistenti. La crisi del settore non ha mai messo a repentaglio l’esistenza del Cantiere Navale, tanto che le commesse non sono mai state un problema e il lavoro non è mai mancato.\r\nAl contrario, i lavoratori hanno assistito a una gestione aziendale perdente, a un lassismo che ha mandato alla malora strumenti di lavoro e infrastrutture, a un’arroganza padronale senza precedenti.\r\nIl risultato è che, allo stato attuale, il Cantiere Navale versa in condizioni disastrose dal punto di vista finanziario e l’azienda non sa proporre niente di meglio che la mobilità in attesa di tempi migliori. Probabilmente, i “tempi migliori” saranno quelli in cui il padrone potrà esternalizzare la produzione, assumendo a condizioni schiavistiche manodopera poco qualificata, massimizzando i profitti e abbattendo i costi.\r\nDi fronte a tutto questo, il sindacalismo concertativo ha assunto atteggiamenti tristemente conosciuti, da decenni a questa parte, nelle vertenze di tutta Italia: massima apertura alle aspettative padronali, disciplinamento dei lavoratori, autoritarismo nei rapporti tra rappresentanti e rappresentati.\r\nQuella del Cantiere Navale di Trapani poteva essere una storia come tante, con un finale già scritto. Invece, è successo qualcosa di inaspettato.\r\nDopo mesi di agitazione, trentasei lavoratori hanno rotto con i sindacati e hanno deciso di prendere le decisioni in prima persona. Hanno costituito un collettivo autorganizzato e hanno cominciato a discutere fra di loro, senza burocrati o professionisti della concertazione. 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Circa sessanta persone hanno percorso la vasta zona pedonale del centro storico per ribadire la ferma contrarietà ai licenziamenti minacciati dall'azienda e per sostenere la lotta autorganizzata degli operai che nei giorni scorsi hanno occupato la petroliera \"Marettimo M.\".\r\nLo striscione di apertura, sul quale campeggiava l a scritta \"Non ci affonderete!\" - slogan della manifestazione - era tenuto dai familiari degli operai in lotta. Con un massiccio volantinaggio e frequenti interventi al megafono sono state spiegate alla cittadinanza le ragioni della protesta e le fasi della vertenza.","2025-09-24 22:01:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/12/corteo_cantiere1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/12/corteo_cantiere1-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/12/corteo_cantiere1-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/12/corteo_cantiere1-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/12/corteo_cantiere1.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La lotta ai cantieri navali di Trapani",1323258099,[172,64,173],"http://radioblackout.org/tag/cantieri-navali/","http://radioblackout.org/tag/trapani/",[175,30,176],"cantieri navali","trapani",{"tags":178},[179,181,183],{"matched_tokens":180,"snippet":175},[],{"matched_tokens":182,"snippet":84},[30],{"matched_tokens":184,"snippet":176},[],[186],{"field":37,"indices":187,"matched_tokens":188,"snippets":190},[92],[189],[30],[84],{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":92,"num_tokens_dropped":49,"score":192,"tokens_matched":92,"typo_prefix_score":49},"578730123365711977",{"document":194,"highlight":217,"highlights":237,"text_match":247,"text_match_info":248},{"cat_link":195,"category":197,"comment_count":49,"id":198,"is_sticky":49,"permalink":199,"post_author":200,"post_content":201,"post_date":202,"post_excerpt":55,"post_id":198,"post_modified":203,"post_thumbnail":204,"post_thumbnail_html":205,"post_title":206,"post_type":60,"sort_by_date":207,"tag_links":208,"tags":214},[196],"https://radioblackout.org/category/informazione/",[48],"100621","https://radioblackout.org/2025/09/la-chiamata-del-porto-convegno-internazionale-dei-lavoratori-portuali-a-genova-in-sostegno-del-popolo-di-gaza-e-contro-la-guerra/","info2","Al via la due giorni organizzata dal Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali per discutere di boicottaggio e strategie di lotta contro la logistica israeliana, il commercio di armi a scopo bellico e a sostegno del popolo di Gaza. Presenti delegazioni di portuali da Grecia, Slovenia, Catalogna, Francia e altri paesi europei. Dopo un primo giorno dedicato alla discussione interna e al coordinamento tra lavoratori, la giornata di domani - sabato 27 settembre - è aperta al pubblico presso il CAP (casa dei portuali), nell'area dei varchi Albertazzi e San Benigno, accanto a Music for Peace. Abbiamo parlato con Riccardo del Calp di questo incontro, dello sciopero generale del 22 settembre, del sostegno alla Flottilla e delle possibili azioni future verso un blocco totale dell'import-export israeliano e della logistica bellica internazionale. \n\n\n\nAscolta la diretta:","26 Settembre 2025","2025-09-26 17:37:12","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/images.jpeg","\u003Cimg width=\"225\" height=\"225\" src=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/images.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/images.jpeg 225w, https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/images-150x150.jpeg 150w\" sizes=\"auto, (max-width: 225px) 100vw, 225px\" />","La chiamata del porto. 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Secondo The Weapon WATCH, l’Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei, “è la prima volta che questi arsenali galleggianti portano armi nel nostro Paese”, in quanto di solito si è sempre trattato di soste prima di ripartire per altri Paesi. Camp Darby, situato nella pineta tra Pisa e Livorno, è “il più grande deposito di materiale bellico al di fuori degli Stati Uniti” e il passaggio della nave Bahri Abha, che consegna armi agli USA su territorio italiano, segna in maniera chiara “un altro passo della militarizzazione globale”».\r\n\r\nda Infoaut https://infoaut.org/conflitti-globali/in-italia-stanno-sbarcando-molti-mezzi-militari-americani\r\n\r\nAbbiamo sentito ai microfoni José del Collettivo Autonomo dei Lavoratori Portuali (CALP):\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/CalpArmiUsa.mp3\"][/audio]","29 Marzo 2024","2024-03-29 17:56:54","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/CALP-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"143\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/CALP-300x143.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/CALP-300x143.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/CALP-768x366.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/CALP.jpeg 1008w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","L'Italia si arma - diretta con i portuali di Genova",1711735007,[266,267,268,269],"http://radioblackout.org/tag/armi/","http://radioblackout.org/tag/italia-basi-nato-e-usa/","http://radioblackout.org/tag/lavoratori-portuali/","http://radioblackout.org/tag/sindacati/",[26,271,36,272],"italia basi nato e usa","sindacati",{"post_content":274,"post_title":278,"tags":281},{"matched_tokens":275,"snippet":276,"value":277},[77],"Il Collettivo Autonomo dei Lavoratori \u003Cmark>Portuali\u003C/mark> (CALP) di Genova ha denunciato un","«Il Collettivo Autonomo dei Lavoratori \u003Cmark>Portuali\u003C/mark> (CALP) di Genova ha denunciato un nuovo sbarco di mezzi militari nel porto ligure, arrivati a bordo di una delle navi della compagnia saudita Bahri (le “navi delle armi”) e diretti a Camp Darby. 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Camp Darby, situato nella pineta tra Pisa e Livorno, è “il più grande deposito di materiale bellico al di fuori degli Stati Uniti” e il passaggio della nave Bahri Abha, che consegna armi agli USA su territorio italiano, segna in maniera chiara “un altro passo della militarizzazione globale”».\r\n\r\nda Infoaut https://infoaut.org/conflitti-globali/in-italia-stanno-sbarcando-molti-mezzi-militari-americani\r\n\r\nAbbiamo sentito ai microfoni José del Collettivo Autonomo dei Lavoratori \u003Cmark>Portuali\u003C/mark> (CALP):\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/CalpArmiUsa.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":279,"snippet":280,"value":280},[30],"L'Italia si arma - diretta con i \u003Cmark>portuali\u003C/mark> di Genova",[282,284,286,288],{"matched_tokens":283,"snippet":26},[],{"matched_tokens":285,"snippet":271},[],{"matched_tokens":287,"snippet":236},[30],{"matched_tokens":289,"snippet":272},[],[291,293,295],{"field":97,"matched_tokens":292,"snippet":280,"value":280},[30],{"field":100,"matched_tokens":294,"snippet":276,"value":277},[77],{"field":37,"indices":296,"matched_tokens":298,"snippets":300},[297],2,[299],[30],[236],{"best_field_score":249,"best_field_weight":250,"fields_matched":25,"num_tokens_dropped":49,"score":251,"tokens_matched":92,"typo_prefix_score":49},{"document":303,"highlight":319,"highlights":335,"text_match":247,"text_match_info":345},{"cat_link":304,"category":305,"comment_count":49,"id":306,"is_sticky":49,"permalink":307,"post_author":52,"post_content":308,"post_date":309,"post_excerpt":55,"post_id":306,"post_modified":310,"post_thumbnail":311,"post_thumbnail_html":312,"post_title":313,"post_type":60,"sort_by_date":314,"tag_links":315,"tags":317},[46],[48],"46822","http://radioblackout.org/2018/04/intorno-ai-blocchi-dei-portuali-genovesi/","Mercoledì scorso la tragica morte di un camionista avvenuta nel porto di Genova ha dato il via al blocco dei varchi e a un conseguente sciopero di 24 ore che ha di fatto ingarbugliato la città per tutta la giornata. 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Il CALP ha immediatamente proclamato le sciopero di 24h per il 5 agosto 2025.\" A quanto pare la proclamazione dello sciopero e la determinazione dei lavoratori portuali hanno fatto tornare indietro la nave containers che non ha scaricati più in suo carico di morte.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/F_m_05_08_Jose-Calp-Genova-su-annuncio-di-sciopero-che-impeidisce-passaggio-materiale-bellico.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nNella giornata di domenica 28, come redazione di Frittura Mista alias Radio Fabbrica, abbiamo realizzato due approfondimenti all'interno del Festival Alta Felicità 2025, essendo stata Radio Blackout parte integrante di questa edizione del festival.\r\n\r\nLa seconda intervista la abbiamo realizzata in compagnia di Dario Salvetti, del collettivo di fabbrica ex GKN, presente all'assemblea tenutasi venerdì 26 \"LA FUNZIONE SOCIALE DEL LAVORO TRA ZONE DI SACRIFICIO E DI TRANSIZIONE INDUSTRIALE\". Con Dario abbiamo voluto ripercorrere brevemente le tappe che hanno composto la storia di 4 anni di movimento operaio dal basso, ma abbiamo voluto approfondire anche le difficoltà che esso ha trovato sul suo cammino e che continuerà ad incontrare. Infatti le sfide all'orizzonte sono tante, cercare di portare a termine il progetto di fabbrica socialmente integrata per recuperare in autogestione lo stabilimento di Campi Bisenzio, affrontare la minaccia di sgombero dello stesso e continuare a mantenere viva l'attenzione e la rabbia di un collettivo che vuole essere preso per sfinimento da istituzioni e classe padronale. A tal proposito, molto interessante la parte in cui Dario ci spiega cosa vuol dire riuscire a prendersi cura l'un dell'altro, grazie allo strumento della cassa di mutuo aiuto, creata dal collettivo, che però non può essere l'unico modo per tenere unito e determinato un gruppo di operai licenziati e sballottati dalle istituzioni da 4 anni.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Intervista-a-Dario-collettivo-di-fabbrica-ex-gkn-live-FAF-2025.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","20 Settembre 2025","2025-09-20 10:32:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/csm_manifestazione_porto_di_Genova_0c8aa823f1-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 05/08/2025",1758364357,[499],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[380],{"post_content":502},{"matched_tokens":503,"snippet":504,"value":505},[77],"del CALP (Collettivo Autonomo Lavoratori \u003Cmark>Portuali\u003C/mark>) sul respingimento della nave containers","Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Josè del CALP (Collettivo Autonomo Lavoratori \u003Cmark>Portuali\u003C/mark>) sul respingimento della nave containers dal porto di Genova, da parte dei lavoratori \u003Cmark>portuali\u003C/mark>, a causa del carico di armi destinato ad Israele. 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Abbiamo realizzato il tutto in differita, proprio perchè mentre stavamo registrando l'intervista, Francesca si stava recando in macchina verso Ginevra per portare la voce dei lavoratori di fronte agli azionisti del fondo Richemont che controlla, tra gli altri brand, Montblanc.\r\n\r\nGià l'anno scorso lavoratori, membri del sindacato e solidali erano andati a ricordare le responsabilità diretta a questi azionisti, la cui somma di fatturato dell'anno scorso ammontava a circa 21 miliardi di euro, guadagnati sul sangue di lavoratori costretti a lavorare dalle 12 alle 14 anche 15 ore al giorno, senza alcun dispositivo per la sicurezza e pagati 3 euro all'ora.\r\n\r\nFrancesca ci racconta nello specifico come è andata l'anno passato la contestazione a Ginevra e ci spiega le diversità con quelle che si terranno il 10 Settembre, perchè ci saranno di nuovo i lavoratori coinvolti nella vertenza Montblanc in presidio davanti all'Hotel Intercontinental, ma ci sarà anche una voce di critica dall'interno dell'assemblea di azionisti che proprio li avrà luogo. Infatti grazie alla convergenza con Abiti Puliti, parte della campagna internazionale Clean Clothes Campaign e ai contatti creati in loco con i sindacati svizzeri solidali, l'ONG Public Eye, ha intrapreso le mosse di quello che si definisce azionariato critico e da azionista, avrà facoltà di esprimere il suo parere critico sulle condotte in materia di tutela dei diritti dei lavoratori, all'assemblea degli azionisti.\r\n\r\nContinuiamo l'intervista proprio ricordando le numerose collaborazioni virtuose della lotta dei lavoratori Montblanc oltre che con le realtà già elencate, anche con il Collettivo lavoratori ex GKN e con Al Jazeera, che ha prodotto un reportage (che potete trovare sotto l'audio dell'intervista) e di quanto queste si siano rivelate parte fondamentale dei processi di lotta nel mondo dell'industria tessile e non solo.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/F_m_09_09_Francesca-SUDD-COBAS-su-picchetto-Montblanc-a-Ginevra.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=owXegVj1NC4\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo argomento della puntata è ruotato attorno al collettivo CALP di Genova, in compagnia di Lorenzo Montanari di USB Torino, anche con lui intervista registrata in differita, proprio perchè con il sindacato sono parte attiva della presenza di piazza di cui abbiamo parlato nel primo collegamento della puntata. Nello specifico stiamo parlando della seconda proiezione organizzata a Torino del film \"Portuali\" diretto da Perla Sardella, che avverrà il 16 settembre alle 20 presso il Circolo OST Barriera di via Pietracqua 9 a Torino. Abbiamo chiesto a Lorenzo perchè come USB Piemonte hanno scelto di fare quesa proiezione, di raccontarci qualcosa riguardo a questo film e poi abbiamo rilanciato le prossime iniziative che vede coinvolto il sindacato di base,\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/F_m_09_09_Lorenzo-Montanari-su-proiezione-portuali.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","10 Settembre 2025","2025-09-10 09:52:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/000003950015-scaled-1-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 09/09/2025",1757497929,[499],[380],{"post_content":526},{"matched_tokens":527,"snippet":528,"value":529},[77],"organizzata a Torino del film \"\u003Cmark>Portuali\u003C/mark>\" diretto da Perla Sardella, che","Il primo argomento della serata è stato il presidio chiamato a Torino e in molte città d'Italia, in risposta all'attacco incendiario avvenuto da parte di un drone all'imbarcazione principale della Global Sumud Flottilla, ecco il comunicato di indizione dell'appuntamento che si è tenuto stasera:\r\n\r\n\"In seguito all'ennesimo crimine sionista, oggi 9 settembre ci vedremo in Piazza Castello alle 19:00 per un grande corteo, con la consapevolezza che nessun governo muoverà un dito, non avendolo fatto per Gaza dopo due anni di massacri ininterrotti né in precedenza dopo decenni di pulizia etnica.9 SETTEMBRE - PIAZZA CASTELLO - ORE 19:00 - CORTEOL'assemblea del Coordinamento prevista per questa sera è rimandata a domani, mantenendo l'orario delle 18:30 e lo Spazio Neruda come luogo!\"\r\n\r\nIn collegamento telefonico con Omar del Coordinamento Torino Per Gaza, abbiamo avuto una corrispondenza diretta dalla piazza di stasera per poi farci fare una carrellata dei prossimi eventi previsti sul tema della Palestina nei prossimi giorni a Torino.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/F_m_09_09_Omar-Torino-per-Gaza-da-corteo-solidarietà-attacchi-global-sumud-flottilla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento di questa puntata lo abbiamo fatto intervistando Francesca del SUDD COBAS Prato e Firenze, riguardo alle lotte dei lavoratori che producevano materialmente prodotti di moda del marchio Montblanc, in subappalto per la Z Production di Campi Bisenzio. 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Infatti grazie alla convergenza con Abiti Puliti, parte della campagna internazionale Clean Clothes Campaign e ai contatti creati in loco con i sindacati svizzeri solidali, l'ONG Public Eye, ha intrapreso le mosse di quello che si definisce azionariato critico e da azionista, avrà facoltà di esprimere il suo parere critico sulle condotte in materia di tutela dei diritti dei lavoratori, all'assemblea degli azionisti.\r\n\r\nContinuiamo l'intervista proprio ricordando le numerose collaborazioni virtuose della lotta dei lavoratori Montblanc oltre che con le realtà già elencate, anche con il Collettivo lavoratori ex GKN e con Al Jazeera, che ha prodotto un reportage (che potete trovare sotto l'audio dell'intervista) e di quanto queste si siano rivelate parte fondamentale dei processi di lotta nel mondo dell'industria tessile e non solo.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/F_m_09_09_Francesca-SUDD-COBAS-su-picchetto-Montblanc-a-Ginevra.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=owXegVj1NC4\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo argomento della puntata è ruotato attorno al collettivo CALP di Genova, in compagnia di Lorenzo Montanari di USB Torino, anche con lui intervista registrata in differita, proprio perchè con il sindacato sono parte attiva della presenza di piazza di cui abbiamo parlato nel primo collegamento della puntata. 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Infatti a pochi giorni dal voto per il rinnovo del contratto nazionale del lavoro portuale, gli unici risultati della consultazione sul testo da portare al tavolo della trattativa, rispetto ai quali si ha completa trasparenza, sono quelli di Genova; con un’affluenza del 77%, il 68% dei lavoratori ha bocciato la bozza presentata dai sindacati confederali. Eppure, a poche ore dalla prima storica stroncatura di una proposta di rinnovo da parte del\r\nprincipale porto italiano, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti comunicano l’esito positivo della consultazione a livello nazionale con una “larga maggioranza di sì”. I lavoratori portuali genovesi non ci stanno e convocano subito un’assemblea coordinata dal sindacato di base Usb Mare e Porti, a cui hanno partecipato diversi delegati degli stessi sindacati confederali, in larga parte contrari, a livello locale, alla proposta siglata dai loro dirigenti nazionali... Quello che i confederali stanno facendo passare è che a nord i lavorator* hanno votato no e a sud hanno votato \"hanno costruito un falso!\" José ci ha aggiornato anche sulle posizioni dei portuali del CALP rispetto al DDL 1660 ed al boicottaggio delle navi che si pratica nei porti verso il trasportano armi anche ad Israele..\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/F_m_05_11_Jose-CALP-Genova-su-CCNL-e-lotte-in-corso.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento lo abbiamo affrontato in compagnia di Luigi Borrelli, RSU/RLS USB all'aeroporto Gabriele D'Annunzio di Montichiari, sito in provincia di Brescia. Sia come semplice lavoratore, ma in particolare come responsabile della sicurezza, aveva più volte denunciato pubblicamente che lui e i suoi colleghi hanno dovuto movimentare materiale bellico seppure operanti in un aeroporto commerciale. Oltre alle più che legittime preoccupazioni dell'RSU legate all' illegalità della situazione e soprattutto alla pericolosità potenziale comportata dal far maneggiare materiale bellico a chi non è formato per farlo, spunta anche una questione morale di chi, conoscendo quali e quante guerre ci sono in corso, non ha intenzione di essere complice della morte di altre persone. Dall'estate fino all'autunno di quest anno la notizia ha iniziato a circolare sempre di più, grazie anche alle mobilitazioni messe in campo da USB con altre realtà antimilitariste del territorio, la GDA Handling ha prima emesso un provvedimento disciplinare nei confronti di Luigi e poi, proprio qualche giorno fa, gli è arrivata anche una sospensione dal servizio di sei giorni. Nonostante tutto ci assicura ai microfoni, che questo non servirà a fermare lui e i suoi colleghi in questa lotta, che sta iniziando sul piano vertenziale ma non solo.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/F_m_05_11_Luigi-Borrelli-USB-aeroporto-Montichiari-su-utilizzo-militare-di-un-aeroporto-commerciale.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia Di Federico Giusti della redazione del blog delegati-lavoratori-indipendenti-pisa sul potenziamento dell'area dei Navicelli, a Pisa, ai fini di guerra ossia il trasporto di armi via acqua dalla base Usa di Camp Darby che è la più grande base militare logistica fuori dagli Stati Uniti. In un comunicato del Comitato No Camp Darby si legge: ...\"È l'unico luogo in Italia in cui è possibile gestire quantità illimitate di esplosivo. Il carico viene trasbordato in modo efficiente dalla nave alla nave e viceversa, sotto gli occhi vigili delle motovedette dei Carabinieri. A chi chiedeva settimane or sono notizia del trasporto di armi sul territorio pisano è stato risposto menzionando il codice penale italiano che vieta la diffusione di notizie riservate per la sicurezza nazionale e condanna con anni di carcere chi le diffonda o ne sia semplicemente a conoscenza.\r\nNessuna richiesta di chiarimenti sul trasporto di armi Usa, o Nato, sui nostri territori, potrà essere accolta per la sicurezza nazionale nel nome della quale i cittadini devono arrendersi alla ineluttabilità della guerra. Sudditi e non cittadini in un paese la cui Costituzione in teoria parla ancora di ripudio della guerra. Dopo sei anni di lavori, con la partecipazione attiva degli Enti locali, la base di Camp Darby sul territorio tra Pisa e Livorno vede completati i lavori che permetteranno il trasporto di armi via acqua e via ferrovia anche in dispregio di un ordine del giorno di venti anni fa con il quale il Consiglio Comunale di Pisa richiedeva un uso civile e non militare della macchia mediterranea tra i due comuni. E in un momento storico in cui crescono le spese militari e il ricorso alla guerra viene considerato nevralgico per gli interessi nazionali e internazionali, questa situazione suona come campanello di allarme, i processi di militarizzazione dei territori e il loro uso a fini di guerra è ormai una realtà e per chi vi si opporrà si spalancheranno le porte del carcere come previsto anche dal ddl 1660 in corso di discussione al Senato.\" Con Federico abbiamo approfondito anche sui contenuti dell'articolo del blog\r\nhttps://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.com/2024/11/contro-leconomia-di-guerra.html?m=1\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/F_m_05_11_Federico-Giusti-blogger-su-potenziamento-area-dei-Navicelli-a-Pisa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","6 Novembre 2024","2024-11-06 23:03:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/image-200x110.png","frittura mista|radio fabbrica 5/11/2024",1730934188,[499],[380],{"post_content":548},{"matched_tokens":549,"snippet":550,"value":551},[77],"del CALP (Collettivo di lavoratori \u003Cmark>Portuali\u003C/mark>, Antifascisti, Anticapitalisti, Internazionalisti) di Genova"," \r\n\r\nIl primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Jose del CALP (Collettivo di lavoratori \u003Cmark>Portuali\u003C/mark>, Antifascisti, Anticapitalisti, Internazionalisti) di Genova sulla controversa questione del voto contrario dei lavoratori consultati dai confederali per l'approvazione della bozza del rinnovo contrattuale di settore. 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Oltre alle più che legittime preoccupazioni dell'RSU legate all' illegalità della situazione e soprattutto alla pericolosità potenziale comportata dal far maneggiare materiale bellico a chi non è formato per farlo, spunta anche una questione morale di chi, conoscendo quali e quante guerre ci sono in corso, non ha intenzione di essere complice della morte di altre persone. Dall'estate fino all'autunno di quest anno la notizia ha iniziato a circolare sempre di più, grazie anche alle mobilitazioni messe in campo da USB con altre realtà antimilitariste del territorio, la GDA Handling ha prima emesso un provvedimento disciplinare nei confronti di Luigi e poi, proprio qualche giorno fa, gli è arrivata anche una sospensione dal servizio di sei giorni. Nonostante tutto ci assicura ai microfoni, che questo non servirà a fermare lui e i suoi colleghi in questa lotta, che sta iniziando sul piano vertenziale ma non solo.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/F_m_05_11_Luigi-Borrelli-USB-aeroporto-Montichiari-su-utilizzo-militare-di-un-aeroporto-commerciale.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia Di Federico Giusti della redazione del blog delegati-lavoratori-indipendenti-pisa sul potenziamento dell'area dei Navicelli, a Pisa, ai fini di guerra ossia il trasporto di armi via acqua dalla base Usa di Camp Darby che è la più grande base militare logistica fuori dagli Stati Uniti. In un comunicato del Comitato No Camp Darby si legge: ...\"È l'unico luogo in Italia in cui è possibile gestire quantità illimitate di esplosivo. Il carico viene trasbordato in modo efficiente dalla nave alla nave e viceversa, sotto gli occhi vigili delle motovedette dei Carabinieri. A chi chiedeva settimane or sono notizia del trasporto di armi sul territorio pisano è stato risposto menzionando il codice penale italiano che vieta la diffusione di notizie riservate per la sicurezza nazionale e condanna con anni di carcere chi le diffonda o ne sia semplicemente a conoscenza.\r\nNessuna richiesta di chiarimenti sul trasporto di armi Usa, o Nato, sui nostri territori, potrà essere accolta per la sicurezza nazionale nel nome della quale i cittadini devono arrendersi alla ineluttabilità della guerra. Sudditi e non cittadini in un paese la cui Costituzione in teoria parla ancora di ripudio della guerra. Dopo sei anni di lavori, con la partecipazione attiva degli Enti locali, la base di Camp Darby sul territorio tra Pisa e Livorno vede completati i lavori che permetteranno il trasporto di armi via acqua e via ferrovia anche in dispregio di un ordine del giorno di venti anni fa con il quale il Consiglio Comunale di Pisa richiedeva un uso civile e non militare della macchia mediterranea tra i due comuni. E in un momento storico in cui crescono le spese militari e il ricorso alla guerra viene considerato nevralgico per gli interessi nazionali e internazionali, questa situazione suona come campanello di allarme, i processi di militarizzazione dei territori e il loro uso a fini di guerra è ormai una realtà e per chi vi si opporrà si spalancheranno le porte del carcere come previsto anche dal ddl 1660 in corso di discussione al Senato.\" Con Federico abbiamo approfondito anche sui contenuti dell'articolo del blog\r\nhttps://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.com/2024/11/contro-leconomia-di-guerra.html?m=1\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/F_m_05_11_Federico-Giusti-blogger-su-potenziamento-area-dei-Navicelli-a-Pisa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[553],{"field":100,"matched_tokens":554,"snippet":550,"value":551},[77],{"best_field_score":249,"best_field_weight":510,"fields_matched":92,"num_tokens_dropped":49,"score":511,"tokens_matched":92,"typo_prefix_score":49},6637,{"collection_name":414,"first_q":30,"per_page":348,"q":30},["Reactive",559],{},["Set"],["ShallowReactive",562],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fp1EUO2FINvBLrL4w1zwrzOuaotXATvj1h65YZJXWUMY":-1},true,"/search?query=portuali"]