","Prescrizione. La neolingua giudiziaria","post",1626280483,[64,65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/improcedibilita/","http://radioblackout.org/tag/prescrizione/","http://radioblackout.org/tag/riforma-bonafede/","http://radioblackout.org/tag/riforma-cartabia/",[69,15,70,28],"improcedibilità","riforma bonafede",{"post_content":72,"post_title":76,"tags":80},{"matched_tokens":73,"snippet":74,"value":75},[15],"riforma Bonafede, perché l’abolizione della \u003Cmark>prescrizione\u003C/mark> era lesiva del diritto di","Quando la Corte Costituzionale si è pronunciata contro la riforma Bonafede, perché l’abolizione della \u003Cmark>prescrizione\u003C/mark> era lesiva del diritto di tutte le parti in causa ad avere un processo che terminasse in tempi certi, era chiaro che si sarebbe aperta una battaglia nella maggioranza di governo. Nello specifico, chiamata a pronunciarsi sulla sospensione della \u003Cmark>prescrizione\u003C/mark> adottata dopo i rinvii determinati dalle norme anticovid, la Consulta ha stabilito che. “Il rispetto del principio di legalità richiede, quindi, che la norma, la quale in ipotesi ampli la durata del termine di \u003Cmark>prescrizione\u003C/mark> (art. 157 cod. pen.), ovvero ne preveda il prolungamento come conseguenza dell’applicazione di una regola processuale, sia sufficientemente determinata”. Ed ancora, che il rispetto del principio di legalità esige “la predeterminazione per legge del termine entro il quale sarà possibile l’accertamento nel processo, con carattere di definitività, della responsabilità penale”.\r\nLa riforma Cartabia deve ancora passare dal parlamento e le modifiche introdotte vanno al di là della mera questione della \u003Cmark>prescrizione\u003C/mark>, ma è certo che su questo punto ci saranno le maggiori frizioni.\r\nAlla fine la soluzione adottata da Cartabia ha un sapore paradossale: viene introdotta una parola nuova che sostituisce quella ormai impronunciabile di “\u003Cmark>prescrizione”\u003C/mark>. Ed ecco che nella neolingua giudiziaria è spuntata “l’improcedibilità”. Quando passano due anni dalla sentenza di primo grado e il processo di appello non è stato fatto, scatterebbe l’improcedibilità. Si tornerebbe nei fatti alla riforma Orlando, che già aveva prolungato di tre anni i termini di \u003Cmark>prescrizione\u003C/mark>: due in più dopo il primo grado, uno in più dopo il secondo in attesa dell’eventuale ricorso in Cassazione.\r\nIn pratica cosa succederà?\r\nNe abbiamo parlato con un compagno e avvocato, Eugenio Losco\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/2021-07-13-prescrizione-losco.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":77,"snippet":79,"value":79},[78],"Prescrizione","\u003Cmark>Prescrizione\u003C/mark>. La neolingua giudiziaria",[81,83,86,88],{"matched_tokens":82,"snippet":69},[],{"matched_tokens":84,"snippet":85},[15],"\u003Cmark>prescrizione\u003C/mark>",{"matched_tokens":87,"snippet":70},[],{"matched_tokens":89,"snippet":28},[],[91,96,99],{"field":38,"indices":92,"matched_tokens":93,"snippets":95},[34],[94],[15],[85],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":79,"value":79},"post_title",[78],{"field":100,"matched_tokens":101,"snippet":74,"value":75},"post_content",[15],578730123365712000,{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":50,"score":106,"tokens_matched":34,"typo_prefix_score":50},"1108091339008",13,"578730123365711979",{"document":108,"highlight":132,"highlights":155,"text_match":102,"text_match_info":166},{"cat_link":109,"category":110,"comment_count":50,"id":111,"is_sticky":50,"permalink":112,"post_author":53,"post_content":113,"post_date":114,"post_excerpt":56,"post_id":111,"post_modified":115,"post_thumbnail":116,"post_thumbnail_html":117,"post_title":118,"post_type":61,"sort_by_date":119,"tag_links":120,"tags":127},[47],[49],"65849","http://radioblackout.org/2021/01/strage-di-viareggio-le-lotte-non-vanno-in-prescrizione/","La sentenza della Cassazione del 8 gennaio 2021 sulla strage di Viareggio del 29 giugno 2009 ha garantito l’intoccabilità delle istituzioni, dei funzionari dirigenti e dei manager aziendali. È stato dichiarato prescritto il reato di omicidio colposo plurimo con l’eliminazione dell’aggravante di incidente sul lavoro che aveva finora evitato la prescrizione. Non potranno quindi più essere giudicate per tale reato Trenitalia, Rfi, Gatx Rail Austria, Gatx Rail Germania, Jungenthal Waggon, Mercitalia Rail, le aziende responsabili per la sicurezza della linea ferroviaria e dei vagoni del convoglio di GPL che, quella notte, per la mancanza di controlli e manutenzione, deragliò, uccidendo in una disastrosa esplosione 32 persone, bruciate vive nelle proprie case o in strada.\r\nIn particolare la sentenza della Cassazione ha tutelato Mauro Moretti, ex amministratore delegato di FS e RFI, che dal 2009 ad oggi ha continuato a far carriera nei colossi a controllo statale, guidando anche Leonardo – Finmeccanica. Ma soprattutto la sentenza rischia di permettere che simili stragi accadano di nuovo. L’eliminazione dell’aggravante di incidente sul lavoro infatti, crea un pericoloso precedente per la tutela della sicurezza di tutte e tutti, garantendo in simili casi l’impunità per chi è responsabile della sicurezza.\r\n\r\nGià a inizio dicembre il Tribunale di Firenze aveva respinto la causa civile promossa dai familiari delle vittime del Moby Prince, che chiedevano, accusando lo Stato, di vedere riconosciuta la responsabilità della Capitaneria di Porto per non aver garantito la sicurezza della navigazione nella rada del porto di Livorno e per non aver non aver portato i soccorsi al traghetto.\r\n\r\nNegli anni la risposta della magistratura alla richiesta di verità e giustizia dei familiari delle vittime di queste stragi è stata la stessa. Un muro al riconoscimento delle responsabilità dei vertici aziendali e istituzionali.\r\n\r\nPer questo è importante sostenere la battaglia dei familiari delle vittime e delle associazioni che giorno dopo giorno continuano a far sentire la propria voce, rendendo possibile che nella società si affermi quella verità che è negata nelle aule di tribunale.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Dario, un compagno toscano\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/2021-01-12-viareggio-dario.mp3\"][/audio]","12 Gennaio 2021","2021-01-12 14:29:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/viareggio-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"195\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/viareggio-300x195.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/viareggio-300x195.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/viareggio-1024x664.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/viareggio-768x498.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/viareggio-1536x996.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/viareggio-2048x1328.jpeg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Strage di Viareggio: le lotte non vanno in prescrizione",1610461780,[121,122,123,124,65,125,126],"http://radioblackout.org/tag/cassazione/","http://radioblackout.org/tag/livorno/","http://radioblackout.org/tag/mario-moretti/","http://radioblackout.org/tag/moby-prince/","http://radioblackout.org/tag/strage-di-viareggio/","http://radioblackout.org/tag/tribunali/",[26,128,129,130,15,18,131],"livorno","mario moretti","moby prince","tribunali",{"post_content":133,"post_title":137,"tags":140},{"matched_tokens":134,"snippet":135,"value":136},[15],"che aveva finora evitato la \u003Cmark>prescrizione\u003C/mark>. 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Al di là dello scontro tra le forze di governo, di che cosa si sta esattamente parlando?\r\nNl 2017 con la riforma Orlando si è già intervenuti sulla prescrizione prevedendo che dopo la senza di primo grado e di appello si è imposto un prolungamento di trentasei mesi, tre anni, dei termini di prescrizione, che erano già alti.\r\nOramai è sempre più difficile arrivare alla prescrizione, sopratutto per i reati inerenti le mobilitazioni sociali.\r\nOra c’è chi vorrebbe cancellare del tutto la prescrizione dopo la sentenza di primo grado: tenere sotto scacco per anni, decenni, gli imputati. Con il prolungamento indefinito dei tempi dei processi si permette di tenere sotto pressione indefinita gli imputati e di trasformare il processo in sé in una pena. Spesso reati per cui si viene condannati in primo e secondo grado decadono in terzo grado, ma intanto si dovrebbe vivere per anni, o decenni, sotto la spada di Damocle di una condanna ad anni e anni di reclusione magari per avere partecipato a una manifestazione un po’ vivace.\r\nLa giustizia condanna alle pene detentive i proveri, persone che potrebbero beneficiare a misure alternative, ma che non possono farlo, vuoi per mancanza di sostegno economico, vuoi perché impossibilitate a dotarsi di una difesa efficace.\r\nIl clima di giustizialismo diffuso, esemplificato da ministri come Bonafede o procuratori come Gratteri o Davigo, propugnatori di una versione sempre più inquisitoria della giustizia e dello spostamento dell’onere della prova dall’accusa alla difesa, le proposte di bloccare la possibilità di appello per i condannati, di limitare il contraddittorio per la difesa, sono ancora più gravi delle proposte di riforma della prescrizione.\r\nC’è chi vorrebbe trasformare il processo da accusatorio e oratorio, in cui la prova si forma nel dibattimento, a un processo inquisitorio in cui si considerano direttamente gli incartamenti presentati dagli inquirenti.\r\nUna giustizia sempre più di classe, insomma.\r\nAscolta la diretta con Eugenio Losco, avvocato che spesso ha difeso accusati di reati politici\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/2020.02.11-11.00.00-losco.mp3\"][/audio]\r\n\r\nScarica l'audio \r\n\r\n ","11 Febbraio 2020","2020-02-13 13:37:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/unnamed-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/unnamed-1-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/unnamed-1-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/unnamed-1.jpg 512w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La battaglia sulla prescrizione. 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Il provvedimento passa ora all'esame del Senato. Il sale politico è tutto nell'astensione dei centristi. Non è la maggioranza che si spacca, perché si rimanda tutto al Senato ma certo crescono le tensioni tra PD e NCD. Sul piatto la poltrona di ministro delle infrastrutture lasciata vacante da Maurizio Lupi ed oggi occupata ad interim dal primo ministro Matteo Renzi.\r\nNei fatti, al di là della retorica sui reati di “corruzione” la nuova norma colpirebbe tutte le fattispecie di reato, consentendo, una pausa di due anni tra la sentenza di primo grado e l'appello e di un anno tra questo e la cassazione. \r\nNon solo.\r\nE' sotto gli occhi di tutti la diversa velocità che hanno i reati connessi alle lotte sociali e quelli dei politici, imprenditori, manager pubblici, faccendieri del sottobosco delle varie amministrazioni. \r\nQuesta nuova norma pare un contentino alla fame giustizialista di cui si nutrono tante campagne elettorali.\r\nNel frattempo, nel silenzio di tutti, il ministro Orlando si prepare ad un inasprimento delle pene per i furti e i furti in appartamento. I reati dei poveri.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Eugenio Losco, del foro di Milano, difensore, tra gli altri di Francesco, Lucio e Graziano, i tre No Tav rinchiusi da mesi in regime di alta sorveglianza, nonostante sia caduta l'accusa di terrorismo.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\nUnknown","25 Marzo 2015","2015-03-30 12:04:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/legge-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/legge-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/legge-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/legge-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/legge.jpg 990w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Prescrizione. 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Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 4 luglio, diventerà effettiva dopo trenta giorni, tranne le parti soggette a legge delega al governo.\r\nIl provvedimento introduce importanti modifiche dell'ordinamento penale, sia sul piano del diritto sostanziale sia su quello del diritto processuale.\r\n\r\n \r\n\r\nLa riforma inasprisce le pene per furto, rapina, scippo e cambio elettorale politico-mafioso.\r\n\r\n \r\n\r\nÉ significativo che vengano sanzionati ancora più duramente i reati contro la proprietà privata commessi dai poveri, che nel nostro paese già prevedevano pene molto pesanti.\r\n\r\n \r\n\r\nChiara la volontà di accontentare le pulsioni giustizialiste che attraversano parte del corpo sociale.\r\n\r\n \r\n\r\nVengono significativamente aumentati i termini di prescrizione, aumentando i casi di sospensiva già previsti dalla legge. Tra il processo di primo grado e quello di secondo grado è prevista una interruzione di un anno e mezzo. Sempre di un anno e mezzo è l'arresto del calcolo della prescrizione tra il processo d'appello e quello in Cassazione. Nei fatti la prescrizione è stata aumentata di tre anni. Alla faccia della asserita volontà di adeguamento alle richieste dell'Unione Europea, che sollecitava una maggiore celerità nell'azione penale, vengono nei fatti allungati i tempi a disposizione dell'apparato giudiziario per portare a termine i processi.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nUn vero paradosso, che si nutre di pregiudizi radicati diffusi ad arte dai media, che amplificano alcuni casi di reati gravi estinti dalla prescrizione, nascondendo le obiettive responsabilità, anche politiche, della magistratura.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nIl caso più recente ed eclatante è quello della Procura di Torino, che ha accelerato al massimo i procedimenti a carico del movimento No Tav, anche quelli più banali. 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Grazie al collegamento in diretta con Vincenzo Cosentini, consigliere nazionale del sindacato autonomo Anaao, siamo andati ad approfondire le tante ragioni che hanno portato a questo sciopero, che in questo settore non si verificava in maniera così unitaria tra le diverse professioni sanitarie, da 5 anni. In risposta alla richiesta di immissione di professionisti formati in organico, di depenalizzazione, abbassamento delle tasse sugli stipendi e cancellazione dei tagli alle pensioni, il governo ha fatto finta di accogliere solo l'ultima di queste richieste. Con il nostro ospite abbiamo commentato la gravità di questa (non)risposta alle richieste di un settore che è sempre più al collasso.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/F_m_12_12_Vincnezo-Cosentini-Anaoo-su-sciopero-sanitari.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Riccardo Antonini, ex RLS in FS licenziato a causa delle sue denuncie, sul presidio di 32 ore del 29/30 novembre 2023 tenutesi davanti al palagiustizia di Firenze per attendere e denunciare il ricorso che Moretti, ex Ad FS, ha modellato sulla sua banda per annullare il reato di strage ferroviaria rimasto dal processo sulla strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009:\r\n\r\n_GRAZIE DELLA VOSTRA SOLIDARIETA' _\r\n\r\n_E DEL VOSTRO SOSTEGNO _\r\n\r\n_CONTINUIAMO LA MOBILITAZIONE_\r\n\r\nIl 29 e il 30 novembre siamo stati di fronte al Palagiustizia di Firenze per 32 ore: un'ora per ogni Vittima della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009.\r\n\r\nUn presidio in attesa della Cassazione-bis (prima udienza: 4 dicembre) alla quale hanno ricorso Moretti & Company, con l'obiettivo di mandare in fumo, attraverso la prescrizione, anche l'ultimo reato rimasto: “disastro ferroviario”. 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Grazie al collegamento in diretta con Vincenzo Cosentini, consigliere nazionale del sindacato autonomo Anaao, siamo andati ad approfondire le tante ragioni che hanno portato a questo sciopero, che in questo settore non si verificava in maniera così unitaria tra le diverse professioni sanitarie, da 5 anni. In risposta alla richiesta di immissione di professionisti formati in organico, di depenalizzazione, abbassamento delle tasse sugli stipendi e cancellazione dei tagli alle pensioni, il governo ha fatto finta di accogliere solo l'ultima di queste richieste. Con il nostro ospite abbiamo commentato la gravità di questa (non)risposta alle richieste di un settore che è sempre più al collasso.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/F_m_12_12_Vincnezo-Cosentini-Anaoo-su-sciopero-sanitari.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Riccardo Antonini, ex RLS in FS licenziato a causa delle sue denuncie, sul presidio di 32 ore del 29/30 novembre 2023 tenutesi davanti al palagiustizia di Firenze per attendere e denunciare il ricorso che Moretti, ex Ad FS, ha modellato sulla sua banda per annullare il reato di strage ferroviaria rimasto dal processo sulla strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009:\r\n\r\n_GRAZIE DELLA VOSTRA SOLIDARIETA' _\r\n\r\n_E DEL VOSTRO SOSTEGNO _\r\n\r\n_CONTINUIAMO LA MOBILITAZIONE_\r\n\r\nIl 29 e il 30 novembre siamo stati di fronte al Palagiustizia di Firenze per 32 ore: un'ora per ogni Vittima della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009.\r\n\r\nUn presidio in attesa della Cassazione-bis (prima udienza: 4 dicembre) alla quale hanno ricorso Moretti & Company, con l'obiettivo di mandare in fumo, attraverso la \u003Cmark>prescrizione\u003C/mark>, anche l'ultimo reato rimasto: “disastro ferroviario”. Il loro intento è cancellare le sentenze che hanno condannato l'ex Ad di FS e gli altri 12 imputati.\r\n\r\nLe 32 ore sono iniziate con il grave peso dello scontro, a un passaggio a livello, fra un treno e un camion in Calabria, in cui hanno perso la vita la capotreno e l'autista del veicolo, e sono terminate con la notizia della morte di una lavoratrice investita da un camion mentre attendeva il bus, appena uscita dall’azienda ‘Leonardo’ di Campi Bisenzio (Fi).\r\n\r\nDue avvenimenti che confermano la necessità di continuare, anzi, di intensificare la mobilitazione contro l'impunità del sistema, per la salute, la sicurezza e la vita.\r\n\r\nPer questo vogliamo ringraziare con calore e affetto chi è venuto a trovarci ed è stato con noi per ore, perché ci ha mostrato e dimostrato solidarietà e sostegno, come numerosi cittadini e cittadine che hanno frequentato il Tribunale nelle 32 ore di presidio.\r\n\r\nUn grazie anche a chi ci ha fatto pervenire messaggi e attestati di vicinanza e solidarietà.\r\n\r\n\r\n- Associazione familiari “Il Mondo che vorrei”\r\ninfo@ilmondochevorreiviareggio.it\r\n\r\n- Assemblea 29 giugno assemblea29giugno@gmail.com\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/F_m_12_12_Riccardo-Antonini-su-presidio-contro-risvolti-processi-strage-Viareggio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nPer l'ultimo argomento abbiamo continuato a trasmettere la serie di podcast creata dal collettivo Franti, in questa prima parte della seconda puntata, il collettivo si presenta.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Podcast-FRANTI-02_parte1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[414],{"field":100,"matched_tokens":415,"snippet":411,"value":412},[15],578730123365187700,{"best_field_score":418,"best_field_weight":419,"fields_matched":34,"num_tokens_dropped":50,"score":420,"tokens_matched":34,"typo_prefix_score":50},"1108091338752",14,"578730123365187697",{"document":422,"highlight":437,"highlights":442,"text_match":416,"text_match_info":445},{"comment_count":50,"id":423,"is_sticky":50,"permalink":424,"podcastfilter":425,"post_author":426,"post_content":427,"post_date":428,"post_excerpt":56,"post_id":423,"post_modified":429,"post_thumbnail":430,"post_title":431,"post_type":404,"sort_by_date":432,"tag_links":433,"tags":435},"82342","http://radioblackout.org/podcast/repressione-internazionale-e-antipsichiatria-03-03-2023/",[362],"giornalemalandrino","Presentazione dell'iniziativa al Barocchio squat sulla tematica antipsichiatria.\r\n\r\nChiacchierata informale su nefandezze psichiatriche vecchie&nuove, condivisione esperienze, proposte e consigli per proteggersi, senza trascurare le subdole maniere in cui vengono propinati gli psicofarmaci all'insaputa delle persone interessate, esulando da un approccio diretto come il TSO - vedasi ad esempio un intervento chirurgico, la prescrizione di un antidolorifico.\r\n\r\nDomenica 5 Marzo 2023 dalle 17:00, a seguire pizza bellavita e proiezione del capolavoro di Forman \"Qualcuno volò sul nido del cuculo\"\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nAltra tematica affrontata nella puntata di oggi: repressione internazionale, aggiornamenti dal NABAT3 di Barcellona\r\n\r\n \r\n\r\nSelezione musicale a cura di Mr. Kang e Miss Fra\r\n\r\nTutto squat, il giornale malandrino del 03/03/2023","3 Marzo 2023","2024-11-22 00:46:34","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/immagine_2023-10-02_165437343-200x110.png","Repressione internazionale e antipsichiatria - TuttoSquat 03.03.2023",1677873355,[434],"http://radioblackout.org/tag/tutto-squat-il-giornale-malandrino/",[436],"Tutto squat - Il giornale malandrino",{"post_content":438},{"matched_tokens":439,"snippet":440,"value":441},[15],"esempio un intervento chirurgico, la \u003Cmark>prescrizione\u003C/mark> di un antidolorifico.\r\n\r\nDomenica 5","Presentazione dell'iniziativa al Barocchio squat sulla tematica antipsichiatria.\r\n\r\nChiacchierata informale su nefandezze psichiatriche vecchie&nuove, condivisione esperienze, proposte e consigli per proteggersi, senza trascurare le subdole maniere in cui vengono propinati gli psicofarmaci all'insaputa delle persone interessate, esulando da un approccio diretto come il TSO - 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Dal Blocco B del carcere di Torino emerge una piattaforma di rivendicazioni, che ci aiuta a comprendere un recente episodio che le veline dei secondini descrivono come “un rifiuto dei detenuti di rientrare nelle celle per protesta”.\r\n\r\nSegue il testo pubblicato da infoaut.org:\r\n\r\nI detenuti del blocco B del carcere Lorusso e Cotugno rilevato che:\r\n\r\n- il referendum e la riforma Cartabia sono l’ennesima delusione per tutta la popolazione detenuta\r\n\r\n- il reintegro in servizio dell’ex comandante Giovanni Alberotanza, imputato in un processo per tortura ai detenuti, non può che destare preoccupazione\r\n\r\nPreso atto di ciò intendono porre all’attenzione dell’opinione pubblica e\r\n\r\ndelle istituzioni, problemi gravi che affiancano il cronico sovraffollamento\r\n\r\ndella struttura e l’inadeguatezza degli spazi:\r\n\r\n- QUESTIONE SANITARIA: l’uso discriminatorio da parte della direzione sanitaria nella prescrizione dei medicinali tra chi ha la disponibilità economica e chi no. L’estrema burocratizzazione del servizio. La presenza nelle strutture detentive di detenuti con problemi di natura psichiatrica che non hanno titolo giuridico per restarvi\r\n\r\n- QUESTIONE AMBIENTALE: primo, la totale assenza al blocco B dimqualsiasi forma di raccolta differenziata. Ad esempio: in questi mesi estivi vengono acquistate ogni settimana tra le 400 e le 500 bottiglie di plastica per 12 sezioni, quindi tra le 4800/6000 bottiglie finiscono nei sacchi neri dell’indifferenziata. Inoltre in nessuna sezione e rotonda del piano sono presenti raccoglitori per le pile, nonostante l’elevato uso per via dell’utilizzo di radio e rasoi (40/50 pile al mese vengono acquistate in ogni sezione). Carta, cartone e organico finiscono anche nei sacchi neri.\r\n\r\n- QUESTIONE IGIENICA: in tutte le sezioni e rotonde del carcere è costante la presenza di scarafaggi, afidi e blatte. Non viene effettuata nessuna opera di prevenzione dalle infestazioni. 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Infatti è particolarmente significativo il ricatto legato al lavoro, certe politiche continuano a portare su un piano di subordinarietà sempre più spinta, il rapporto tra lavoratore e il suo datore (o piattaforma che sia), soprattutto per quelle più povere e ricattabili, delle quali molte sono donne.\r\n\r\nLe ragazze che abbiamo intervistato ci hanno riportato la realtà di chi quei provvedimenti li subisce e nonostante ciò, decide di continuare ad attivarsi per cercare con i propri mezzi di divulgare il loro punto di vista e per fermare una deriva sempre più autoritaria di questa società.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/F_m_08_03_Lavoratrici-NoGreenPass-su-iniziative-8Marzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Riccardo Antonini ex RLS in ferrovie dello stato che ha denunciato le responsabilità sulla mancata sicurezza dei vertici aziendali e per questo è stato licenziato: \"Strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009. Sottolineo SEMPRE che è avvenuta in ambito ferroviario e che, quindi, si è trattato di un incidente sul lavoro; evidenzio SEMPRE la data per mostrare quanto tempo è passato e quanto ne passerà per poter scrivere la parola FINE, indipendentemente da quale sia, da quale sarà, l'esito.\r\nIl cavaliere del lavoro, Mauro Moretti, oggi 7 marzo, al processo d'appello-bis, alla domanda 'se rinunciava alla prescrizione' ha risposto con due semplici, ma inequivocabili, parole: \"NON rinuncio\". La dimostrazione provata che: - teme e vuole evitare il carcere - pretende, se così sarà, una pena più lieve; - ripone in soffitta la sua tracotante spavalderia.\r\nAl processo di 1° grado MAI si era presentato in aula non riconoscendo il Tribunale di Lucca; in appello aveva dichiarato che avrebbe rinunciato alla prescrizione considerandosi innocente ( con due reati già prescritti ); oggi ha definitivamente chiarito che, in un certo modo, riconosce le sue pesanti responsabilità per le 32 Vittime ammettendo lesue gravi colpe.\r\nGrazie! ingegner Moretti e buon viaggio: Viareggio, ultima fermata!\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/F_m_08_03_Aggiornamenti-vicende-strage-ferroviaria-Viareggio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","10 Marzo 2022","2022-03-10 23:59:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/Volantino-8-MarzoWEBBBòlkjhjkC-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 08/03/2022",1646956750,[],[],{"post_content":483},{"matched_tokens":484,"snippet":485,"value":486},[15],"alla domanda 'se rinunciava alla \u003Cmark>prescrizione\u003C/mark>' ha risposto con due semplici,"," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto partendo da questa domanda che hanno sollevato le lavoratrici No green pass in questa giornata internazionale di lotta transfemminista:\r\n\r\n\"Salute è autodeterminazione?\"\r\n\r\nA loro giudizio in Italia allo stato attuale no.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alessandra e Clara che oltre a raccontarci le iniziative che hanno messo in campo l'8 Marzo, ci hanno posto delle stimolanti riflessioni sulle implicazioni che possono derivare da un provvedimento come quello della sospensione. 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Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/2019-06-21-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti:\r\n\r\nIl pacchetto sicurezza bis, approvato l’11 giugno, stabilisce che chi presta soccorso ai naufraghi rischia multe da 10 a 50.000 euro se rifiuta riportare uomini, donne e bambini nell’inferno dei lager libici. Chi lo fa e continua a farlo subirà il sequestro della nave. La gente di mare dovrà scegliere se diventare complice degli assassini di Stato o perdere la barca e il lavoro.\r\nPer infiltrare spie sulle barche delle ONG o delle navi dei pescatori o adibite al trasporto commerciale nel Mediterraneo sono stati stanziati 3 milioni di euro da spendere entro il 2021.\r\nLa competenza per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina passa dalla procura locale a quella distrettuale, la prescrizione viene allungato, le intercettazioni diventano più facili.\r\nIl pacchetto sicurezza bis è un altro tassello di un puzzle repressivo che mette in seria discussione la possibilità di manifestare. La responsabilità individuale, che richiede ai PM l’onere della prova, cede il passo alla responsabilità collettiva, al punto che la mera partecipazione ad una manifestazione costituisce un’aggravante per una lunga serie di reati. \r\nLe nuove norme trasformano in comportamento criminale accendere un fumogeno o fare fuochi d’artificio, sanzionato con pene da uno a quattro anni di carcere. L’adozione di strumenti di protezione dalla violenza della polizia può costare sino quattro anni.\r\nLe pene per chi si copre il volto durante una manifestazione sono state quasi raddoppiate: reclusione da 2 a 3 anni a multa di 3000 euro. \r\nReati come resistenza, violenza a pubblico ufficiale o a corpo politico se commessi durante una manifestazione costituiscono un’aggravante. La pena per violenza privata raddoppia se si partecipa ad una lotta in piazza. 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Un’inchiesta di Terre Libere\r\n\r\nL’eugenetica secondo Matteo, difensore della sacra famiglia\r\n\r\nLa famiglia, microfficina del potere\r\n\r\nLe carceri sono una polveriera. Da Poggioreale ad Agrigento si stanno susseguendo proteste e rivolte.\r\nNe parliamo con Robertino Barbieri\r\n\r\nSajid Hussain aveva 30 anni ed era originario del Parachinar, in Pakistan. Il 14 giugno è uscito dal CARA di Gradisca e si è annegato nell’Isonzo. Un’altra vittima delle frontiere.\r\nNe parliamo con Federico dell’Assemblea No frontiere, no Cpr\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 5 luglio \r\nore 16\r\nin via Po 16\r\nPunto info sul pacchetto sicurezza bis del governo\r\n\r\nDalla fine di giugno al 13 luglio sarà Free(k) Pride!\r\nAlcuni appuntamenti:\r\n\r\n25 giugno ore 18: “Contro la famiglia, microfficina del potere”, assemblea pubblica davanti alla chiesa di via S. Giulia.\r\n\r\n29 giugno ore 17: “Against the Borders” iniziativa di solidarietà e comunicazione al Cpr di Torino\r\n\r\n2 luglio ore 18: “Contro confini di sesso e genere: distruggere l’oppressione istituzionale di soggettività trans e intersex”, assemblea pubblica in Piazza Castello, sotto la Regione.\r\n\r\n6 luglio ore 16: spezzona indecorosa al Pride di Asti. In piazza del Palio\r\n\r\n13 luglio: Free(K) Pride! Ore16 appuntamento in Piazza Carlina.\r\n\r\nLunedì 17 luglio\r\nore 21 alla FAT\r\nin corso Palermo 46\r\nIncontro sul Brasile con Jhonny do Centro de Cultura Social da Favela Vila Dalva e del Coletivo Anarcopunk Aurora Negra / I.F.A. Brasil\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere. \r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici. \r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","27 Giugno 2019","2019-06-27 16:55:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/finocchia-rosè-200x110.jpg","Anarres del 21 giugno. Prove tecniche di democratura. Il cibo 4.0 di Deliveroo. L’eugenetica secondo Matteo. Una polveriera dietro le sbarre. 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Ne parliamo con Federico del coordinamento libertario del Friuli e Venezia Giulia.\r\n\r\nDecreto sicurezza, allargamento del daspo urbano, riforma della prescrizione, galera per chi occupa una casa, una fabbrica o fa un blocco stradale, abolizione della protezione umanitaria e del diritto all’alfabetizzazione per i migranti, attacco al divorzio e all’aborto... \r\nQuesti alcuni dei tasselli che compongono un mosaico di guerra ai poveri e ad ogni forma di opposizione sociale.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo di ZIC\r\n\r\nSenza famiglia. Il ddl Pillon, che mira a modificare la legge sul divorzio rappresenta un pesante attacco alla libertà delle donne e dei bambini e mira a rendere sempre più difficile mettere la parola fine ad una relazione. In questi giorni sta crescendo la marea indignata contro quest’ennesimo tentativo di affondo del patriarcato e della chiesa cattolica. Può essere un’occasione per proporre un approccio diverso a queste questioni. Il matrimonio non è un obbligo ma una scelta. I sentimenti e le relazioni non possono essere ingabbiati da leggi e prescrizioni. La famiglia è una gabbia dalla quale è possibile e necessario liberarsi. \r\n\r\nNo Tav. I Si Tav scendono in piazza domani, sostenuti da una poderosa campagna mediatica: la sindaca “No Tav” non esita a fare dichiarazioni di apertura alle associazioni imprenditoriali e alle aree politiche che hanno promosso la manifestazione.\r\nIl momento è delicato, più delicato che tante altre occasioni in cui il movimento ha dovuto affrontare nemici decisi a spezzarne la resistenza. Oggi il pericolo è più insidioso, perché le sirene a Cinque Stelle cantano una canzone che potrebbe condurlo sugli scogli.\r\nLa manifestazione dell’8 dicembre sarà un importante banco di prova dell’autonomia del movimento. Nell’anniversario della rivolta di Venaus la scommessa è sempre quella di rendere ingovernabile il territorio per obbligare il governo alla resa. Altrimenti si rischia di ottenere solo una lunga tregua.\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 9 novembre\r\nEducare per la libertà\r\nS-cateniamo i bambini e le bambine! \r\nIncontro su pedagogia libertaria e scuole autogestite\r\ncon Maurizio Giannangeli della Rete per l’Educazione Libertaria\r\nore 21 – alla FAT in corso Palermo 46\r\n\r\nSabato 17 novembre – Giochi senza frontiere. Mattinata antirazzista ai giardini di via Montanaro con tornei di ping pong No Border, tirassegno, pignata, birilli e tante altre sorprese. Dalle 10 alle 12,30 \r\n\r\nSabato 8 dicembre. 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