","Trieste. Smarza Pride!","post",1688000121,[61,62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/pride-indecoroso/","http://radioblackout.org/tag/queer/","http://radioblackout.org/tag/smarza-pride/","http://radioblackout.org/tag/trieste/",[66,15,67,68],"pride indecoroso","smarza pride","trieste",{"post_content":70,"post_title":77,"tags":80},{"matched_tokens":71,"snippet":75,"value":76},[72,73,74],"Pride","pride","indecoroso","seconda edizione della Smarza \u003Cmark>Pride\u003C/mark>, \u003Cmark>pride\u003C/mark> \u003Cmark>indecoroso\u003C/mark>, queer, fuori e contro le","Il 24 giugno si è tenuta la seconda edizione della Smarza \u003Cmark>Pride\u003C/mark>, \u003Cmark>pride\u003C/mark> \u003Cmark>indecoroso\u003C/mark>, queer, fuori e contro le logiche istituzionali, il rainbow washing.\r\nMigliaia di persone hanno attraversato la città in una giornata di lotta, di festa, di esplosione di corpi ribelli, fuori da ogni percorso di normalizzazione arcobaleno, piene della rabbia per le violenze che ne segnano le vite, piene di forza collettiva e di volontà di di ciascun di esserci.\r\nDi fronte alla sede di Casa Pound la polizia si è schierata a difesa dei nazisti che oltraggiavano il corteo insultando e facendo il saluto romano.\r\n\r\nDi seguito il testo di indizione della giornata:\r\n“Lo scorso anno abbiamo dato vita a questo percorso, animatə da un obiettivo chiaro: creare uno spazio politico e aggregativo sicuro e attraversabile da tuttə, uno spazio in cui riprendere parola e dire la nostra sui temi e i problemi che ci riguardano, troppo spesso ridicolizzati,strumentalizzati o sommersi dalla patina del rainbow washing.\r\nPer perseguire questo obiettivo, abbiamo orientato i nostri sforzi alla costruzione di pratiche basate sull'intersezionalità e l'autogestione.\r\nDa questi due presupposti, il 17 settembre 2022, è nata la prima SMARZA \u003Cmark>PRIDE\u003C/mark>: una manifestazione priva di patrocini, padrini e sponsor, costruita con le nostre sole forze, con la discussione pubblica e senza alcuna pretesa di rappresentare null'altro che noi stessə.\r\nPrima e dopo il 17 settembre 2022, è nato un percorso di iniziative politiche snodatosi in tutti questi ultimi mesi, che ha consolidato legami e affinità, tentando di costruire una comunità queer in cui prenderci cura di noi capace di reagire a chi continua a discriminarci, invisibilizzarci o, al più, sussumerci entro un sistema di violenza e sfruttamento che ci fa orrore.\r\nVogliamo ribadire che siamo stanchə di essere consideratə un errore, qualcosa di immorale da eliminare, nascondere o, nel migliore dei casi, tollerare.\r\nRibadiremo tutto questo il 24 giugno, quando la SMARZA \u003Cmark>PRIDE\u003C/mark> tornerà a sfilare orgogliosa per le strade di Trieste, ancora più indecorosa, impresentabile e queer di prima!\r\nUn nuovo \u003Cmark>Pride\u003C/mark> dal basso, dunque, un nuovo corteo in cui riprendersi gli spazi troppo spesso negatici in questa città, in cui festeggiare e stare assieme, ma anche in cui ricominciare a lottare sul serio.\r\nContro la precarizzazione e lo sfruttamento, per superare la falsa contrapposizione tra diritti civili e diritti sociali, mettendo in luce come le identità di genere e di orientamento sessuale diventino mezzi di ricattabilità e marginalizzazione economica a discapito dellə lavoratorə LGBTQIA+.\r\nPer la (ri)costruzione di una comunità che diventi spazio di cura e ascolto reciproco, in cui poter essere protagonistə delle nostre vite e riaffermare la nostra libertà.\r\nContro la violenza queerfobica che permea la società in cui viviamo, a tutti i livelli, e della quale quotidianamente subiamo gli effetti di isolamento e discriminazione, già a partire dai modelli di educazione propinatici.\r\nPer riaffermare il nostro diritto alla salute - anche quella sessuale e mentale – che nella nostra città è, da tempo, smantellato pezzo a pezzo.”\r\nNe abbiamo parlato con Giovanni di Smarza \u003Cmark>Pride\u003C/mark>\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/2023-06-27-smarza-pride-giov.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":78,"snippet":79,"value":79},[72],"Trieste. 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Un appuntamento nato dai tanti e dalle tante che non si sono riconosciuti nel corteo del 16 giugno, un pride ufficiale celebrativo dei \"diritti civili\" a cui gli stati occidentali si appigliano per salvarsi la faccia e occultare, malamente, le misure spietate prese contro migranti e poveri, le mani tese a fascisti e integralisti cattolici, ma anche, nello stesso spazio cittadino, le espulsioni di indesiderati e incompatibili da ex quartieri popolari per fare posto a distretti del divertimento \"aperto\" e (parola orribile) \"tollerante\" rispetto ad orientamenti identitari e sessuali.\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con GIulia:\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/nonorma.mp3\"][/audio]","28 Giugno 2018","2018-09-08 17:33:21","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/pride-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/pride-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/pride-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/pride-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/pride.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","28 giugno, ore 17.30: Nessun Norma! 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Al termine del corteo è stata occupata una villa abbandonata della USL in pieno centro.\r\nNasceva la Magni*fica occupata, casa delle donne transfemminista queer.\r\nQuesta mattina ce ne ha parlato uno degli occupanti.\r\nPoco dopo è scattato lo sgombero e in due sono riusciti a salire sul tetto.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/2020-09-22-magnifica-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2020 09 22 magnifica\r\n\r\nDi seguito il testo di presentazione della Magni*fica, che, siamo certi, al di là dello sgombero odierno continueranno a riempire le strade della città.\r\n\r\nUNA CASA DELLE DONNE*\r\n\r\nI - IL NOSTRO FEMMINISMO\r\nIl nostro femminismo è transfemminista, antiautoritario, orizzontale e intersezionale.\r\nPrendiamo le distanze da ogni femminismo che escluda le identità trans, che escluda le lotte delle sex workers, che non sia contro ogni autoritarismo, che non si schieri con i corpi non bianchi, che non sia antimilitarista, contro ogni colonialismo e profondamente antifascista.\r\n\r\nIl nostro femminismo si riconosce nell’:\r\n\r\nII - AUTOGESTIONE NELL'ANTIVIOLENZA\r\nSiamo stanchx di centri antiviolenza che non bastano, che soccombono alla burocrazia, all’avere documenti e residenze o meno, all’avere cittadinanze o meno.\r\nVogliamo costruire un centro antiviolenza e d’ascolto che possa accogliere tuttx, dove non ci sia la macchina della burocrazia a rallentare e inceppare delle risposte adeguate alla violenza di genere.\r\nUno spazio dove vengano costruiti strumenti tramite l’autoformazione collettiva, dove maturare pratiche e teorie di autodifesa diretta, di risposta alla violenza e di supporto alle sorelle soffocate dal patriarcato.\r\n\r\nIII - AUTONOMIA TRANSFEMMINISTA\r\nDecidiamo di prendere uno spazio perché non possiamo attendere un giorno di più di richiedere spazi che non ci vengono dati, e sopratutto vogliamo tenerci la dignità di non chiedere niente a chi ogni giorno si schiera apertamente con chi ci violenta, con chi ci vuole impedire di abortire, con chi ci rinchiuderebbe per la nostra sessualità non normata o per la nostra identità di genere.\r\nEsigiamo uno spazio e ce lo prenderemo, perché non possiamo stare a guardare le lavate di coscienze mentre si stringono alleanze con cattofascisti, antiabortisti, omotransfobici, in tutta la regione.\r\nEsigiamo la libertà e l’autonomia dallo stato e dalle istituzioni, la casa delle donne è uno spazio senza confini, che non riconosce nessuna autorità statale.\r\n\r\nIV - LO STUPRATORE E’ IL COLPEVOLE!\r\nLa casa delle donne è dalla parte di chi subisce violenza di genere. Contro la violenza di magistrati, giudici e tribunali sui nostri corpi. Non ci servono e non chiediamo leggi punitive, né pene più dure, esigiamo una lotta sistematica alla violenza di genere, la fine dei processi a chi subisce la violenza di genere, perché è sempre la donna a subire il processo e mai lo stupratore. Urliamo la nostra rabbia davanti a ogni sentenza dove è la donna la colpevole del suo stupro, dove è la frocia la colpevole dell’aggressione subita, dove una persona trans muore senza colpevoli.\r\nSe la violenza di genere è strutturale al sistema in cui viviamo, non possiamo non riconoscere quindi la complicità e la violenza dell’apparato giudiziario.\r\nNon consideriamo condannabile attaccare lo stupratore.\r\nEsigiamo la fine della violenza dei tribunali, e della violenza di leggi e ordinamenti sessisti e misogini.\r\nSiamo accanto alle sorelle che denunciano, ma siamo consce dell’arroganza del potere patriarcale nel trasformare chi osa denunciare una violenza nella carnefice o nella colpevole. Vogliamo costruire alternative che funzionino e siano di supporto a chi subisce violenza.\r\n\r\nV - AUTODIFESA TRANSFEMMINISTA\r\nL'Autodifesa è una pratica in cui crediamo. Una pratica da non delegare a nessunx. Crediamo in forme di autodifesa organizzate e dirette, che vadano dalla forza singola a collettiva. Siamo solidali e complici di chi si autodifende così come di chi non riesce a farlo. Pratichiamo E costruiamo collettività che siano coscienti della loro potenza organizzativa.\r\nRiteniamo che l'Autodifesa sia una pratica multiforme di resistenza all'Oppressione e alla violenza che sia di genere,sessista, razzista, fascista, machista, abilista ecc..\r\n\r\nVI - PRESA DI PAROLA DI DONNE E LGBTQIA+\r\nEsigiamo la fine di maschi etero e cis che parlano a nome di persone lgbtqia+ e donne. Siamo stanchx di un sistema mediatico, giudiziario, medico, statale che parlino a nome nostro, dei nostri bisogni e delle nostre identità. Vogliamo andare oltre leggi sull’omotransfobia, unioni civili. Esigiamo di rompere quella dinamica secondo la quale tutte le persone lgbtqia+ vogliono racchiudersi nelle unioni familiari eterocis, che siano il matrimonio o le relazioni conviventi. Esigiamo che siano le persone lgbtqia+ a parlare dei loro bisogni e delle loro necessità, non esperti né chiunque che come per le donne, siano maschi etero e cisgender.\r\nSiano le froce a parlare per le froce, le donne a parlare per le donne!\r\n\r\nVII - SEX WORK\r\nContro la criminalizzazione dei clienti, un approccio abolizionista che serve solo a togliere la sicurezza allx sex workers, che causa solo più rischio per chi fa lavoro sessuale.\r\nSiamo contro la tratta, ma anche contro ogni discorso che vede paragonare la tratta al sex work. Ci schieriamo senza ma contro la tratta e i suoi complici, ma ci schieriamo anche dalla parte dell’autodeterminazione del sex work. Esigiamo diritti e libertà per le sex workers, esigiamo che siano loro a prendere parola riguardo ai loro bisogni, e nessun altrx.\r\n\r\nVIII - SALUTE DELLE DONNE, DELLE INDIVIDUE LGBTQIA+\r\nLa nostra casa sarà la base di una lotta per la salute delle donne e delle persone lgbtqia+.\r\nEsigiamo accesso totale e gratuito all’aborto, ai test per le mts, alla transizione.\r\nEsigiamo la fine della medicalizzazione forzata per i corpi trans, la libertà di autodeterminare la nostra identità, di uscire dal binarismo medico.\r\nEsigiamo anticoncezionali gratis per tuttu tette e tutte, consultorie libere da cattofascisti e obiettori infami. Non ne possiamo più di medici omotransfobici, cattolici, antiabortisti, misogini, che sfruttano la loro professione per propaganda sessista, misogina, omotransfobica.\r\nEsigiamo la fine delle farmacie obiettrici.\r\nEsigiamo la fine della violenza ostetrica.\r\nEsigiamo salute per tuttx noi, un accesso libero a essa al di là di documenti e cittadinanza.\r\n\r\nIX - SALUTE SESSUALE\r\nEsigiamo salute sessuale per tuttx, che parta dalle scuole, con corsi di salute sessuale ed educazione al consenso capillari, e non guidati da moralisti e bigotti.\r\nTest gratuiti e anonimi per tutte le mts, e sopratutto test anonimi e gratuiti per tuttx lx minorennx.\r\nEsigiamo percorsi di educazione al genere nelle scuole, non ore di religione.\r\nLottiamo contro la sierofobia e la criminalizzazione che subiscono le persone sieropositive.\r\nCostruiamo una società conscia del consenso, della salute sessuale.\r\n\r\nX - UNA CASA PER TUTTE\r\nNon si può praticare transfemminismo senza una casa. Casa per tutte non significa chiedere al potere di dare delle briciole, ma esigere con ogni pratica, una casa per tuttx, perché nessunx rimanga senza, combattiamo contro sfratti e sgomberi, a favore di chi si prende una casa in modo diretto occupando una di tutte le migliaia vuote che esistono. Basta froce e donne senza casa, casa per tuttx subito.\r\n\r\nXI – RAZZISMO\r\nVediamo nel razzismo una delle stesse matrici dell'Oppressione che colpisce anche donne e lgbtqia+. Crediamo nel prendere coscienza del privilegio bianco per poterlo de-Costruire. Siamo consci della mentalità, di retaggi razzisti e colonialisti di cui siamo pregnx essendo cresciutx in questa società. Riteniamo quindi doverosa una pratica di decostruzione e abbattimento del razzismo che permea Le nostre esistenze, per poi combattere quello sociale.\r\nSosteniamo la necessità della presa di parola delle persone non bianche. Ci schieriamo dalla parte dei corpi non bianchi, migranti, razializzati. Ci schieriamo contro ogni confine e la violenza che creano, solidalx alle lotte dellx migranti, che siano in città, in frontiera o dentro i lager di stato. Il nostro femminismo vuole decolonizzarsi,i nostri corpi vogliono abbattere il razzismo.\r\n\r\nXII - RIAPPROPRIAZIONE STORICA E CULTURALE E RIELABORAZIONE ED INFORMAZIONE\r\nSe è vero che la storia la scrivono i vincitori, noi - come individualità storicamente oppresse - sentiamo la necessità di rileggere la narrazione degli eventi e riappropriarci della storia delle lotte femministe e transfemministe che ci hanno preceduto. Pretendiamo accessibilità ad una cultura antagonista e ad un'informazione libera, che si opponga alla voracità delle narrazioni colonialiste e maschiliste, che dia voce allx invisibili e che si basi sull'autodeterminazione di questx.\r\nPer creare ciò abbiamo bisogno di un laboratorio politico di confronto, approfondimento e crescita collettiva indipendente ed autonomo dalle istituzioni statali, che sia luogo di creazione e diffusione di informazione libera, scevra dalle storpiature della lettura patriarcale e svincolata dalle logiche di profitto che guidano ormai la maggior parte di giornali e giornalistx, alla costante ricerca di narrazioni scandalistiche e distorte che facciano vendere qualche copia in più.”","22 Settembre 2020","2020-09-22 12:33:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/magnifica-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/magnifica-300x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/magnifica-300x300.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/magnifica-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/magnifica-170x170.jpg 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/magnifica.jpg 459w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Firenze. 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Crediamo in forme di autodifesa organizzate e dirette, che vadano dalla forza singola a collettiva. Siamo solidali e complici di chi si autodifende così come di chi non riesce a farlo. Pratichiamo E costruiamo collettività che siano coscienti della loro potenza organizzativa.\r\nRiteniamo che l'Autodifesa sia una pratica multiforme di resistenza all'Oppressione e alla violenza che sia di genere,sessista, razzista, fascista, machista, abilista ecc..\r\n\r\nVI - PRESA DI PAROLA DI DONNE E LGBTQIA+\r\nEsigiamo la fine di maschi etero e cis che parlano a nome di persone lgbtqia+ e donne. Siamo stanchx di un sistema mediatico, giudiziario, medico, statale che parlino a nome nostro, dei nostri bisogni e delle nostre identità. Vogliamo andare oltre leggi sull’omotransfobia, unioni civili. Esigiamo di rompere quella dinamica secondo la quale tutte le persone lgbtqia+ vogliono racchiudersi nelle unioni familiari eterocis, che siano il matrimonio o le relazioni conviventi. Esigiamo che siano le persone lgbtqia+ a parlare dei loro bisogni e delle loro necessità, non esperti né chiunque che come per le donne, siano maschi etero e cisgender.\r\nSiano le froce a parlare per le froce, le donne a parlare per le donne!\r\n\r\nVII - SEX WORK\r\nContro la criminalizzazione dei clienti, un approccio abolizionista che serve solo a togliere la sicurezza allx sex workers, che causa solo più rischio per chi fa lavoro sessuale.\r\nSiamo contro la tratta, ma anche contro ogni discorso che vede paragonare la tratta al sex work. Ci schieriamo senza ma contro la tratta e i suoi complici, ma ci schieriamo anche dalla parte dell’autodeterminazione del sex work. Esigiamo diritti e libertà per le sex workers, esigiamo che siano loro a prendere parola riguardo ai loro bisogni, e nessun altrx.\r\n\r\nVIII - SALUTE DELLE DONNE, DELLE INDIVIDUE LGBTQIA+\r\nLa nostra casa sarà la base di una lotta per la salute delle donne e delle persone lgbtqia+.\r\nEsigiamo accesso totale e gratuito all’aborto, ai test per le mts, alla transizione.\r\nEsigiamo la fine della medicalizzazione forzata per i corpi trans, la libertà di autodeterminare la nostra identità, di uscire dal binarismo medico.\r\nEsigiamo anticoncezionali gratis per tuttu tette e tutte, consultorie libere da cattofascisti e obiettori infami. Non ne possiamo più di medici omotransfobici, cattolici, antiabortisti, misogini, che sfruttano la loro professione per propaganda sessista, misogina, omotransfobica.\r\nEsigiamo la fine delle farmacie obiettrici.\r\nEsigiamo la fine della violenza ostetrica.\r\nEsigiamo salute per tuttx noi, un accesso libero a essa al di là di documenti e cittadinanza.\r\n\r\nIX - SALUTE SESSUALE\r\nEsigiamo salute sessuale per tuttx, che parta dalle scuole, con corsi di salute sessuale ed educazione al consenso capillari, e non guidati da moralisti e bigotti.\r\nTest gratuiti e anonimi per tutte le mts, e sopratutto test anonimi e gratuiti per tuttx lx minorennx.\r\nEsigiamo percorsi di educazione al genere nelle scuole, non ore di religione.\r\nLottiamo contro la sierofobia e la criminalizzazione che subiscono le persone sieropositive.\r\nCostruiamo una società conscia del consenso, della salute sessuale.\r\n\r\nX - UNA CASA PER TUTTE\r\nNon si può praticare transfemminismo senza una casa. Casa per tutte non significa chiedere al potere di dare delle briciole, ma esigere con ogni pratica, una casa per tuttx, perché nessunx rimanga senza, combattiamo contro sfratti e sgomberi, a favore di chi si prende una casa in modo diretto occupando una di tutte le migliaia vuote che esistono. Basta froce e donne senza casa, casa per tuttx subito.\r\n\r\nXI – RAZZISMO\r\nVediamo nel razzismo una delle stesse matrici dell'Oppressione che colpisce anche donne e lgbtqia+. Crediamo nel prendere coscienza del privilegio bianco per poterlo de-Costruire. Siamo consci della mentalità, di retaggi razzisti e colonialisti di cui siamo pregnx essendo cresciutx in questa società. Riteniamo quindi doverosa una pratica di decostruzione e abbattimento del razzismo che permea Le nostre esistenze, per poi combattere quello sociale.\r\nSosteniamo la necessità della presa di parola delle persone non bianche. Ci schieriamo dalla parte dei corpi non bianchi, migranti, razializzati. Ci schieriamo contro ogni confine e la violenza che creano, solidalx alle lotte dellx migranti, che siano in città, in frontiera o dentro i lager di stato. Il nostro femminismo vuole decolonizzarsi,i nostri corpi vogliono abbattere il razzismo.\r\n\r\nXII - RIAPPROPRIAZIONE STORICA E CULTURALE E RIELABORAZIONE ED INFORMAZIONE\r\nSe è vero che la storia la scrivono i vincitori, noi - come individualità storicamente oppresse - sentiamo la necessità di rileggere la narrazione degli eventi e riappropriarci della storia delle lotte femministe e transfemministe che ci hanno preceduto. Pretendiamo accessibilità ad una cultura antagonista e ad un'informazione libera, che si opponga alla voracità delle narrazioni colonialiste e maschiliste, che dia voce allx invisibili e che si basi sull'autodeterminazione di questx.\r\nPer creare ciò abbiamo bisogno di un laboratorio politico di confronto, approfondimento e crescita collettiva indipendente ed autonomo dalle istituzioni statali, che sia luogo di creazione e diffusione di informazione libera, scevra dalle storpiature della lettura patriarcale e svincolata dalle logiche di profitto che guidano ormai la maggior parte di giornali e giornalistx, alla costante ricerca di narrazioni scandalistiche e distorte che facciano vendere qualche copia in più.”",[171],{"field":99,"matched_tokens":172,"snippet":168,"value":169},[72,74],{"best_field_score":140,"best_field_weight":174,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":175,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},14,"1157451471441100913",{"document":177,"highlight":211,"highlights":241,"text_match":252,"text_match_info":253},{"cat_link":178,"category":179,"comment_count":47,"id":180,"is_sticky":47,"permalink":181,"post_author":50,"post_content":182,"post_date":183,"post_excerpt":53,"post_id":180,"post_modified":184,"post_thumbnail":185,"post_thumbnail_html":186,"post_title":187,"post_type":58,"sort_by_date":188,"tag_links":189,"tags":200},[44],[46],"76594","http://radioblackout.org/2022/07/pride-di-asti-spezzona-critica/","Il prossimo sabato il Laboratorio Autogestito La Miccia di Asti organizza una spezzona critica al Pride di Asti.\r\nDi seguito il loro appello:\r\n“Il 16 luglio ci sarà il secondo Pride della storia della città di Asti. Al primo Pride abbiamo partecipato in modo critico e indecoroso, sfilando per le strade cittadine con la nostra Vulvatrix in testa e con lo striscione di apertura “fuori preti e governi dalle nostre mutande!”.\r\nQuest'anno torneremo in strada (più mostruosx ed indecorosx che mai), portando con noi tutta la forza dell'intersezionalità e delle lotte che ci hanno unito in questi anni: lotteremo contro la monociseteronormatività e contro ogni galera e frontiera che intrappoli le nostre vite.\r\nPer l’abbattimento dei Cpr e contro l’omolesbobitransfobia. Per l’abolizione del controllo e dello sfruttamento dei corpi non conformi, non produttivi e non riproduttivi. Contro lo specismo e l'annientamento del vivente operato dall'economia capitalista. Per combattere la cultura dello stupro e il machismo presenti in ogni ambito della società. Contro l'abilismo, la grassofobia e la psichiatrizzazione dei nostri percorsi di autoderminazione.\r\nNon vogliamo essere legittimatx né protettx, rifiutiamo il vostro paternalistico ordine e la vostra soffocante sicurezza fatta di sbirri e telecamere. Le strade sicure le fanno le frocie che le attraversano con orgoglio e sorellanza e non le divise o le adunate di alpini che prendono d'assedio le città in un tripudio di violenze a sfondo sessuale, machismo e vomitevole retorica patriottica.\r\nNon “invaderemo la città pacificamente”. Scenderemo in strada con rabbia, perché vogliamo vendetta per Cloe e per tutte le sorellx uccise, stuprate, molestate e vessate dalla violenza ciseteropatriarcale, sui posti di lavoro, nelle scuole, nelle strade e nelle famiglie.\r\nRivendichiamo l'autonomia sui nostri corpi e sulle scelte che ci riguardano, a partire dalla transizione di genere fino all'aborto, pratica che è sempre più difficile ottenere in sicurezza e gratuitamente. Negli USA a fine giugno la corte suprema ha invalidato la sentenza Roe vs Wade e, come conseguenza, 14 stati entro poche settimane aboliranno ogni possibilità di abortire e decine di milioni di persone rimarranno senza possibilità di interrompere un'eventuale gravidanza in modo sicuro. In Europa Polonia, Ungheria, Malta, Monaco, Lichtenstein, Slovacchia e Turchia pongono restrizioni severe all'aborto, in Italia l'obiezione di coscienza lo rende di fatto difficile da ottenere e spesso le persone che ne fanno richiesta sono bersaglio di violenza da parte dei gruppi pro-life. Questo non è che l'ennesimo attacco patriarcale alla nostra autonomia e autodeterminazione, reso possibile dal patriarcato di stato e dalla tanto osannata democrazia. Fintanto che le nostre libertà saranno alla mercé di politicanti, giudici e polizia ci sarà sempre qualcuno pronto a portarcele via.\r\nIl 16 luglio scenderemo in strada, non per mostrarci decorosx e rassicurantx, ma per scuotere la vostra presunta normalità oppressiva e violenta. Vogliamo riappropriarci della rabbia e rivendicarci la carnevalata, il cattivo gusto e la provocazione. Vogliamo dare espressione a tutte le soggettività invisibilizzate e cancellate dalla normatività dominante, dare voce: alla bisessualità, all’asessualità, al transito tra i generi, all’aromanticismo, alle non monogamie etiche... Perché non vogliamo lasciare nessuno indietro, perché vogliamo essere liberx di autodeterminarci oltre ogni genere e confine. Scenderemo in strada per creare spazi in cui ognunx possa esprimersi fuori dal modello eterocispatriarcale. Vogliamo vivere la nostra esistenza fuori da ogni binarismo, genere e confine preimpostato. Le nostre vite le costruiamo noi, saremo favolosamente mostrx, frocix e dissidentx.\r\nno sbirri arcobaleno\r\nno politicanti\r\nno rainbow washing\r\nlgbtqiacab”\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Anna della Miccia\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/2022-07-12-anna-spezzona-pride-at.mp3\"][/audio]","12 Luglio 2022","2022-07-12 17:50:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/miccia-spezzona-pride-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"214\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/miccia-spezzona-pride-214x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/miccia-spezzona-pride-214x300.jpg 214w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/miccia-spezzona-pride-731x1024.jpg 731w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/miccia-spezzona-pride-768x1076.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/miccia-spezzona-pride-1096x1536.jpg 1096w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/miccia-spezzona-pride.jpg 1142w\" sizes=\"auto, (max-width: 214px) 100vw, 214px\" />","Pride di Asti. 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I corpi e le soggettività fuori norma, eccedenti, si sono prese lo spazio pubblico per liberarlo dalle imposizioni eteropatriarcali, dalla mercificazione arcobaleno, dall’ingombro del pink washing istituzionale.\r\nNe abbiamo parlato con Sbrock di ah Squeerto.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/2020-07-14-free-k-pride-sbrock.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi seguito il comunicato finale del Free(k) Pride\r\n\r\n“Per il terzo anno consecutivo a Torino è stata lotta frocia contro il sistema etero-cis-patriarcale e capitalista.\r\nI corpi indecorosi, patologizzati, quotidianamente discriminati si sono ripresi lo spazio pubblico attraversando la città senza chiedere il permesso e rivendicando la propria libertà di essere e di autodeterminarsi.\r\n\r\nLa Frocial Mass di sabato è stata partecipata da oltre un migliaio di persone in un lungo corteo colorato, indecoroso e inclusivo che fuori dalle logiche del pinkwashing capitalistico, senza le speculazioni politiche dei partiti e rifiutando la normalizzazione della lotta frocia e le narrazioni pacificate ha dato vita ad uno spazio di liberazione collettiva.\r\n\r\n“Il binarismo è solo per i computer”, “lotta dura contro-natura”, “lotta anale contro il capitale”, “frocie sempre, fasciste mai”, “contro la violenza di generi e confini, rivoluzione trans, espellere Salvini” sono solo alcuni dei tanti cori e slogan che hanno animato un pride intersezionale che riconosce nella violenza capitalistica e patriarcale l’elemento costitutivo che vorrebbe tutti i corpi non conformi al sistema etero-cis-patriarcale esclusi, reclusi, violentati ed invisibilizzati.\r\n\r\nDurante il corteo, abbiamo voluto lasciare traccia del nostro passaggio con tre azioni:\r\n• alla partenza del corteo, in piazza Castello, abbiamo lasciato un’installazione temporanea per denunciare il pinkwashing istituzionale, ovvero quell’atteggiamento di governi e grandi aziende che ostentano un appoggio di facciata ai diritti LGBT e/o delle donne per distogliere l’attenzione dalle violazioni dei diritti umani da loro agite in altri ambiti o dallo sfruttamento de* lavorator*;\r\n• in piazza, davanti al Comune, abbiamo avvolto un drappo rosa intorno alla statua di Amedeo VI di Savoia, comunemente detto \"Conte Verde\", simbolo militarista e machista risignificato in senso transfemminista e queer;\r\n• al nostro arrivo ai giardini Madre Teresa di Calcutta, li abbiamo rinominati con una targa in onore della rivolta di Stonewall (27-28 giugno 1969), perché pensiamo meriti un tributo toponomastico ben più di una “santa” antiabortista sulle cui opere caritatevoli aleggiano non poche ombre.\r\n\r\nLa Free-k pride è una mostra dalle mille teste che sabato si è ripresa le strade, è salita sui tram, sulle bici e tricicli, si è sparpagliata in mille direzioni per convergere in Piazza Paleocapa dove le translellebifrocie hanno contestato i nogender, provita e cattofascisti che in diverse città l'undici luglio sono scesi/e in piazza contro l'approvazione del ddl Zan.\r\nQui mostrx provenienti da diverse città e galassie hanno ruggito e alzato insieme le tentacole, siamo uscitx dall'armadio e abbiamo turbato \"i poveri padri e le povere madri di famiglia\" che ora di certo avranno per un pó a disposizione del materiale su cui fantasticare nel buio delle loro stanzette.\r\n\r\nConosciamo la violenza di questo sistema etero-cis-patriarcale e la viviamo nelle case, in famiglia, per le strade, nei carceri e nella polizia, nelle istituzioni e nelle relazioni.\r\nFree-K Pride è l’urlo e la lotta di chi rivendica libertà ed autodeterminazione sul proprio corpo e sulla propria vita abbattendo confini e barriere che mantengono in vita e riproducono violenze, sfruttamento ed ingiustizia!","14 Luglio 2020","2020-07-14 19:12:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/rivolta-frocia-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"90\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/rivolta-frocia-1-300x90.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/rivolta-frocia-1-300x90.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/rivolta-frocia-1-768x230.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/rivolta-frocia-1.jpg 947w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Free(k) Pride. 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I corpi e le soggettività fuori norma, eccedenti, si sono prese lo spazio pubblico per liberarlo dalle imposizioni eteropatriarcali, dalla mercificazione arcobaleno, dall’ingombro del pink washing istituzionale.\r\nNe abbiamo parlato con Sbrock di ah Squeerto.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/2020-07-14-free-k-pride-sbrock.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi seguito il comunicato finale del Free(k) \u003Cmark>Pride\u003C/mark>\r\n\r\n“Per il terzo anno consecutivo a Torino è stata lotta frocia contro il sistema etero-cis-patriarcale e capitalista.\r\nI corpi indecorosi, patologizzati, quotidianamente discriminati si sono ripresi lo spazio pubblico attraversando la città senza chiedere il permesso e rivendicando la propria libertà di essere e di autodeterminarsi.\r\n\r\nLa Frocial Mass di sabato è stata partecipata da oltre un migliaio di persone in un lungo corteo colorato, \u003Cmark>indecoroso\u003C/mark> e inclusivo che fuori dalle logiche del pinkwashing capitalistico, senza le speculazioni politiche dei partiti e rifiutando la normalizzazione della lotta frocia e le narrazioni pacificate ha dato vita ad uno spazio di liberazione collettiva.\r\n\r\n“Il binarismo è solo per i computer”, “lotta dura contro-natura”, “lotta anale contro il capitale”, “frocie sempre, fasciste mai”, “contro la violenza di generi e confini, rivoluzione trans, espellere Salvini” sono solo alcuni dei tanti cori e slogan che hanno animato un \u003Cmark>pride\u003C/mark> intersezionale che riconosce nella violenza capitalistica e patriarcale l’elemento costitutivo che vorrebbe tutti i corpi non conformi al sistema etero-cis-patriarcale esclusi, reclusi, violentati ed invisibilizzati.\r\n\r\nDurante il corteo, abbiamo voluto lasciare traccia del nostro passaggio con tre azioni:\r\n• alla partenza del corteo, in piazza Castello, abbiamo lasciato un’installazione temporanea per denunciare il pinkwashing istituzionale, ovvero quell’atteggiamento di governi e grandi aziende che ostentano un appoggio di facciata ai diritti LGBT e/o delle donne per distogliere l’attenzione dalle violazioni dei diritti umani da loro agite in altri ambiti o dallo sfruttamento de* lavorator*;\r\n• in piazza, davanti al Comune, abbiamo avvolto un drappo rosa intorno alla statua di Amedeo VI di Savoia, comunemente detto \"Conte Verde\", simbolo militarista e machista risignificato in senso transfemminista e queer;\r\n• al nostro arrivo ai giardini Madre Teresa di Calcutta, li abbiamo rinominati con una targa in onore della rivolta di Stonewall (27-28 giugno 1969), perché pensiamo meriti un tributo toponomastico ben più di una “santa” antiabortista sulle cui opere caritatevoli aleggiano non poche ombre.\r\n\r\nLa Free-k \u003Cmark>pride\u003C/mark> è una mostra dalle mille teste che sabato si è ripresa le strade, è salita sui tram, sulle bici e tricicli, si è sparpagliata in mille direzioni per convergere in Piazza Paleocapa dove le translellebifrocie hanno contestato i nogender, provita e cattofascisti che in diverse città l'undici luglio sono scesi/e in piazza contro l'approvazione del ddl Zan.\r\nQui mostrx provenienti da diverse città e galassie hanno ruggito e alzato insieme le tentacole, siamo uscitx dall'armadio e abbiamo turbato \"i poveri padri e le povere madri di famiglia\" che ora di certo avranno per un pó a disposizione del materiale su cui fantasticare nel buio delle loro stanzette.\r\n\r\nConosciamo la violenza di questo sistema etero-cis-patriarcale e la viviamo nelle case, in famiglia, per le strade, nei carceri e nella polizia, nelle istituzioni e nelle relazioni.\r\nFree-K \u003Cmark>Pride\u003C/mark> è l’urlo e la lotta di chi rivendica libertà ed autodeterminazione sul proprio corpo e sulla propria vita abbattendo confini e barriere che mantengono in vita e riproducono violenze, sfruttamento ed ingiustizia!",{"matched_tokens":285,"snippet":286,"value":286},[72],"Free(k) \u003Cmark>Pride\u003C/mark>. 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Tra gli sponsor la Coop, la Gtt, Il corpo di polizia municipale della città di Torino, City Angels e Hydra Service.\r\n\r\nGli attivist* di Nessun Norma hanno distribuito volantini, che sono immediatamente entrati nel mirino della polizia, che li ha circondati pretendendo di sequestrare i volantini, per le immagini satiriche stampate sul retro. Immagini considerate offensive, perché non è lecito burlare ministri e sindaci. Specie se si tratta di Salvini, Fontana e Appendino. Diverse compagn* sono state identificate e minacciate dalla digos. Alla fine gli uomini e le donne della polizia politica si sono accontentat* di sequestrare solo una parte del materiale.\r\n\r\nMa non è finita lì. Più tardi un gruppo di Studenti Indipendenti ha aperto uno striscione in via Po ed acceso qualche fumogeno per attirare l’attenzione. Sullo striscione campeggiava la scritta “Il Pride è rivolta. Contro frontiere, decoro, istituzionalizzazione. Nessun Norma” Lo striscione è stato due volte rimosso dal servizio d’ordine del Pride. Un fumogeno è stato lanciato addosso alle persone.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Albi dell’assemblea Nessun Norma.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2018 06 19 Alby su censura al pride e evento Pride di giovedì 28 Giugno\r\n\r\nDi seguito il testo del volantino distribuito:\r\n\r\n“!Noi non dormiamo, Nessun* norma!\r\nnell'europa civile e democratica dei diritti e del libero scambio, per qualcun* le frontiere sono sempre più presidiate, recintate, militarizzate. il prezzo che si paga per superarle è scomparire in mare, attraversare le montagne o essere rinchius* in moderni lager. l’antirazzismo che vogliamo agire non è la commozione perbenista, voyeuristica o assistenziale che alimenta rapporti di potere asimmetrici e neo-coloniali fondati su un'idea d'integrazione lavorista schiacciata sui civilissimi modelli sociali, economici e politici europei. ci disgusta la narrazione di un occidente libero ed emancipato. esprimiamo solidarietà, complicità e mutualismo a chi cerca di abbattere le frontiere con i propri corpi e vissuti non conformi.\r\n\r\nleviamo la nostra voce contro le istituzioni benevole, le forze dell'ordine rassicuranti, le componenti normalizzanti, che mentre sfilano in questo pride sono anche al governo con salvini e la lega. non ci allineiamo con le istanze del movimento lgbt mainstream che per poter essere riconosciuto dalla norma ne perpetra i metodi. Non vogliamo che i nostri culi vengano brandizzati e strumentalizzati elettoralmente. le stesse istituzioni torinesi che oggi si autocelebrano, bonificano a tavolino quartieri, sovradeterminando corpi e desideri, sgomberano spazi sociali e campi rom nel nome della legalità e del decoro. non partecipiamo felici al rifacimento di quartieri da cui ci avete sbattuto fuori. non vogliamo attraversare spensierate i boulevard sabaudi barricati, non abbiamo intenzione di partecipare al vostro party esclusivo ma soprattutto escludente.\r\n\r\nsiamo trans*, vacche transumanti, antifasciste, lelle, infette, transfemminist*, psiconaute, frocie, punk, antisessiste, precarie, frochattare, antispeciste, queer, queen, squinzie, disokkupate, shampiste, cagne e sorche, mutanti.\r\n\r\nci prendiamo spazi in cui debordare, in cui vivere, mangiare, dormire e godere; luoghi in cui accogliamo e siamo accolte, in cui scambiamo, fluiamo ed espandiamo le nostre reti. siamo le creature dei parchi e delle frasche, pronte a risplendere da quegli angoli bui in cui ci volete relegare. il più alto dei grattacieli o la più cupa delle vostre nuvole non getterà mai ombra sulle nostre r-esistenze.\r\n\r\nrifiutiamo le categorie socialmente imposte, viviamo nelle intersezioni, nei confini, nei meticciamenti. non vogliamo incastrarci e ghettizzarci nei binarismi medicalizzati e psicologizzati: i nostri corpi e le nostre sessualità li attraversano, eccedono, deragliano. vomitiamo glitter su ogni tipo di norma. siamo orgogliose di altro e di essere altre. siamo ovunque - veniamo ovunque.\r\n\r\nsiamo frocie incazzate contro le frontiere, contro il decoro, contro la normalizzazione dei nostri corpi e desideri tutt* liber* di circolare ed autodeterminarsi!\r\n\r\nil 28 giugno ci riprendiamo le strade e le piazze dalle quali avete voluto cacciarci: partiremo da piazza palazzo di città alle 17:30 e sfileremo fino a parco dora dove allestiremo lo spazio per un queerparty!”\r\n\r\nQui quello degli Studenti Indipendenti:\r\n\r\n\"NESSUN DORMA!\", BASTA CHE STIATE ZITT*!\r\n(Cronaca di una giornata di orgogliosa repressione a cura di Coordinamento Torino Pride.)\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* di aver sfilato rivendicando l'antirazzismo e l'antifascismo affidando l'apertura della parata ad una Giunta comunale che avvalla un governo nazionale insieme a Salvini e Lega Nord?\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* di aver fatto alzare all'aria bandiere di Israele? Sì, quello Stato che uccide i/le civili palestinesi a colpi di cecchini.\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* dei City Angels? Sì, quegli squadristi finto-moderati che fanno ronde contro i/le migranti per strada nel nome del decoro.\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* degli sponsor? Sì, quelle aziende che utilizzano strumentalmente i corpi di milioni di persone solo per fare rainbow-washing allargando la scala del proprio profitto sulle nostre mobilitazioni.\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* di lasciare le forze dell'ordine libere di identificare, minacciare, provocare ed intimidire chi ritenuto politicamente scomodo? Sì, quelle stesse forze dell'ordine notoriamente antifasciste, antirazziste e democratiche. Ed oggi lo hanno dimostrato, reprimendo le nostre idee scritte su volantini sequestrati.\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* di un servizio di sicurezza che pratica violenza sulle persone? Sì, quel servizio d'ordine che oggi di fronte ad uno striscione appeso e qualche fumogeno acceso ha deciso con pratiche machiste, violente e prevaricatrici di strappare ripetute volte lo striscione, lanciare ad altezza d'uomo i fumogeni ed aggredire verbalmente con minacce ed insulti chi era semplicemente reo d'aver appeso uno striscione.\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* d'aver esercitato la repressione, la normalizzazione e la securizzazione dei corpi, dei pensieri, della libertà di movimento ed espressione anche dentro al Pride?\r\n\r\nNelle piazze, nei Pride, nelle strade, vogliamo essere liber* di accendere fumogeni, appendere striscioni, esprimerci, lottare, dissentire, muoverci.\r\n\r\nVogliamo abbattere ogni frontiera, ogni confine, ogni norma posta a limite della nostra libera autodeterminazione, questo per noi è l'orgoglio di lotta che vogliamo esprimere!\r\n\r\n\"NESSUN* NORMA\", contro frontiere e decoro!\r\n\r\nQui il comunicato di Ah Squeerto:\r\n“questo pomeriggio, durante la parata del Torino pride 2018, siamo stat* intimidit* dalla digos, che dopo averci scortato per una buona mezz'ora da vere dive quali siamo, ha preteso che le venisse consegnato il materiale che stavamo distribuendo. Il materiale consisteva in un invito al 28 giugno (qui trovate l'evento con il rispettivo testo: Nessun* Norma Pride 2018 ) corredato da immagini che a quanto pare hanno scandalizzato le forze dell'ordine. Alcun* di noi sono stat* costrett* a identificarsi e schedat*, qualche volantino è stato ritirato previa minaccia di un soggiorno in caserma. Anche i volontari del Coordinamento Torino Pride sono intervenuti con solerzia durante la giornata per ripristinare l'ordine, insultandoci e consigliandoci vivacemente di sparire.\r\n\r\nQuindi, vediamo chi continua a fare finta di non capire. Il pride è per tutti e per tutte, una giornata di libertà all'insegna dei diritti... A MENO CHE voi non facciate presente che chi sta orgogliosamente sfilando alla testa del corteo è al governo con la lega, un governo razzista e omotransfobico che quotidianamente umilia e perseguita i nostri corpi; un governo che presidia le frontiere e lascia morire di stenti in mezzo al mare. In questo caso la repressione è celere: come vi permettete di rovinare questo giorno di festa?\r\n\r\nMa per noi questo non è un giorno di festa. Denunciamo la presenza massiccia di forze dell'ordine (adulate e ringraziate dagli organizzatori) che vogliono insegnarci di cosa possiamo e di cosa non possiamo sentirci orgoglios*. Denunciamo la deriva autocelebrativa di questo pride, vetrina rainbow per discoteche e partiti in cerca di elettori. Denunciamo il silenzio al quale hanno cercato di piegarci con metodi violenti e intimidatori.\r\nVi invitiamo a partecipare numeros* giovedì 28 per il NESSUN* NORMA Pride e a gustarvi alcune delle immagini che oggi abbiamo provato a distribuire.\r\nFIRST PRIDE WAS A RIOT! Costruiamo un pride di lotta! Contro decoro e frontiere”","19 Giugno 2018","2018-06-22 17:10:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/pride-rivolta-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/pride-rivolta-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/pride-rivolta-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/pride-rivolta-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/pride-rivolta.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Censura e polizia al Torino Pride 2018",1529413153,[331,332,333,334,335,336,337,338,339,340,341],"http://radioblackout.org/tag/appendino/","http://radioblackout.org/tag/digos/","http://radioblackout.org/tag/fontana/","http://radioblackout.org/tag/nessun-norma/","http://radioblackout.org/tag/pride/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/rivolta/","http://radioblackout.org/tag/salvini/","http://radioblackout.org/tag/servizio-dordine-torino-pride/","http://radioblackout.org/tag/stonewall/","http://radioblackout.org/tag/torino-pride/",[343,344,345,346,72,347,348,349,350,351,352],"appendino","digos","fontana","nessun* norma","repressione","rivolta","salvini","servizio d'ordine torino pride","stonewall","Torino pride",{"post_content":354,"post_title":358,"tags":361},{"matched_tokens":355,"snippet":356,"value":357},[72],"Quest’anno il Torino \u003Cmark>Pride\u003C/mark> è stato attraversato anche dagli","Quest’anno il Torino \u003Cmark>Pride\u003C/mark> è stato attraversato anche dagli attivist* che hanno lanciato Nessun Norma, altro corteo \u003Cmark>indecoroso\u003C/mark> per il 28 giugno, anniversario della rivolta di Stonewall.\r\nLa sfilata del 16 era organizzata dal Coordinamento Torino \u003Cmark>Pride\u003C/mark> con il patrocinio di Comune di Torino, Regione Piemonte, Consiglio regionale del Piemonte, Torino Metropolitana, Provincia di Cuneo, Provincia di Novara. 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Un fumogeno è stato lanciato addosso alle persone.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Albi dell’assemblea Nessun Norma.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2018 06 19 Alby su censura al \u003Cmark>pride\u003C/mark> e evento \u003Cmark>Pride\u003C/mark> di giovedì 28 Giugno\r\n\r\nDi seguito il testo del volantino distribuito:\r\n\r\n“!Noi non dormiamo, Nessun* norma!\r\nnell'europa civile e democratica dei diritti e del libero scambio, per qualcun* le frontiere sono sempre più presidiate, recintate, militarizzate. il prezzo che si paga per superarle è scomparire in mare, attraversare le montagne o essere rinchius* in moderni lager. l’antirazzismo che vogliamo agire non è la commozione perbenista, voyeuristica o assistenziale che alimenta rapporti di potere asimmetrici e neo-coloniali fondati su un'idea d'integrazione lavorista schiacciata sui civilissimi modelli sociali, economici e politici europei. ci disgusta la narrazione di un occidente libero ed emancipato. esprimiamo solidarietà, complicità e mutualismo a chi cerca di abbattere le frontiere con i propri corpi e vissuti non conformi.\r\n\r\nleviamo la nostra voce contro le istituzioni benevole, le forze dell'ordine rassicuranti, le componenti normalizzanti, che mentre sfilano in questo \u003Cmark>pride\u003C/mark> sono anche al governo con salvini e la lega. non ci allineiamo con le istanze del movimento lgbt mainstream che per poter essere riconosciuto dalla norma ne perpetra i metodi. Non vogliamo che i nostri culi vengano brandizzati e strumentalizzati elettoralmente. le stesse istituzioni torinesi che oggi si autocelebrano, bonificano a tavolino quartieri, sovradeterminando corpi e desideri, sgomberano spazi sociali e campi rom nel nome della legalità e del decoro. non partecipiamo felici al rifacimento di quartieri da cui ci avete sbattuto fuori. non vogliamo attraversare spensierate i boulevard sabaudi barricati, non abbiamo intenzione di partecipare al vostro party esclusivo ma soprattutto escludente.\r\n\r\nsiamo trans*, vacche transumanti, antifasciste, lelle, infette, transfemminist*, psiconaute, frocie, punk, antisessiste, precarie, frochattare, antispeciste, queer, queen, squinzie, disokkupate, shampiste, cagne e sorche, mutanti.\r\n\r\nci prendiamo spazi in cui debordare, in cui vivere, mangiare, dormire e godere; luoghi in cui accogliamo e siamo accolte, in cui scambiamo, fluiamo ed espandiamo le nostre reti. siamo le creature dei parchi e delle frasche, pronte a risplendere da quegli angoli bui in cui ci volete relegare. il più alto dei grattacieli o la più cupa delle vostre nuvole non getterà mai ombra sulle nostre r-esistenze.\r\n\r\nrifiutiamo le categorie socialmente imposte, viviamo nelle intersezioni, nei confini, nei meticciamenti. non vogliamo incastrarci e ghettizzarci nei binarismi medicalizzati e psicologizzati: i nostri corpi e le nostre sessualità li attraversano, eccedono, deragliano. vomitiamo glitter su ogni tipo di norma. siamo orgogliose di altro e di essere altre. siamo ovunque - veniamo ovunque.\r\n\r\nsiamo frocie incazzate contro le frontiere, contro il decoro, contro la normalizzazione dei nostri corpi e desideri tutt* liber* di circolare ed autodeterminarsi!\r\n\r\nil 28 giugno ci riprendiamo le strade e le piazze dalle quali avete voluto cacciarci: partiremo da piazza palazzo di città alle 17:30 e sfileremo fino a parco dora dove allestiremo lo spazio per un queerparty!”\r\n\r\nQui quello degli Studenti Indipendenti:\r\n\r\n\"NESSUN DORMA!\", BASTA CHE STIATE ZITT*!\r\n(Cronaca di una giornata di orgogliosa repressione a cura di Coordinamento Torino \u003Cmark>Pride\u003C/mark>.)\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* di aver sfilato rivendicando l'antirazzismo e l'antifascismo affidando l'apertura della parata ad una Giunta comunale che avvalla un governo nazionale insieme a Salvini e Lega Nord?\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* di aver fatto alzare all'aria bandiere di Israele? Sì, quello Stato che uccide i/le civili palestinesi a colpi di cecchini.\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* dei City Angels? Sì, quegli squadristi finto-moderati che fanno ronde contro i/le migranti per strada nel nome del decoro.\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* degli sponsor? Sì, quelle aziende che utilizzano strumentalmente i corpi di milioni di persone solo per fare rainbow-washing allargando la scala del proprio profitto sulle nostre mobilitazioni.\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* di lasciare le forze dell'ordine libere di identificare, minacciare, provocare ed intimidire chi ritenuto politicamente scomodo? Sì, quelle stesse forze dell'ordine notoriamente antifasciste, antirazziste e democratiche. Ed oggi lo hanno dimostrato, reprimendo le nostre idee scritte su volantini sequestrati.\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* di un servizio di sicurezza che pratica violenza sulle persone? Sì, quel servizio d'ordine che oggi di fronte ad uno striscione appeso e qualche fumogeno acceso ha deciso con pratiche machiste, violente e prevaricatrici di strappare ripetute volte lo striscione, lanciare ad altezza d'uomo i fumogeni ed aggredire verbalmente con minacce ed insulti chi era semplicemente reo d'aver appeso uno striscione.\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* d'aver esercitato la repressione, la normalizzazione e la securizzazione dei corpi, dei pensieri, della libertà di movimento ed espressione anche dentro al \u003Cmark>Pride\u003C/mark>?\r\n\r\nNelle piazze, nei \u003Cmark>Pride\u003C/mark>, nelle strade, vogliamo essere liber* di accendere fumogeni, appendere striscioni, esprimerci, lottare, dissentire, muoverci.\r\n\r\nVogliamo abbattere ogni frontiera, ogni confine, ogni norma posta a limite della nostra libera autodeterminazione, questo per noi è l'orgoglio di lotta che vogliamo esprimere!\r\n\r\n\"NESSUN* NORMA\", contro frontiere e decoro!\r\n\r\nQui il comunicato di Ah Squeerto:\r\n“questo pomeriggio, durante la parata del Torino \u003Cmark>pride\u003C/mark> 2018, siamo stat* intimidit* dalla digos, che dopo averci scortato per una buona mezz'ora da vere dive quali siamo, ha preteso che le venisse consegnato il materiale che stavamo distribuendo. Il materiale consisteva in un invito al 28 giugno (qui trovate l'evento con il rispettivo testo: Nessun* Norma \u003Cmark>Pride\u003C/mark> 2018 ) corredato da immagini che a quanto pare hanno scandalizzato le forze dell'ordine. Alcun* di noi sono stat* costrett* a identificarsi e schedat*, qualche volantino è stato ritirato previa minaccia di un soggiorno in caserma. Anche i volontari del Coordinamento Torino \u003Cmark>Pride\u003C/mark> sono intervenuti con solerzia durante la giornata per ripristinare l'ordine, insultandoci e consigliandoci vivacemente di sparire.\r\n\r\nQuindi, vediamo chi continua a fare finta di non capire. Il \u003Cmark>pride\u003C/mark> è per tutti e per tutte, una giornata di libertà all'insegna dei diritti... A MENO CHE voi non facciate presente che chi sta orgogliosamente sfilando alla testa del corteo è al governo con la lega, un governo razzista e omotransfobico che quotidianamente umilia e perseguita i nostri corpi; un governo che presidia le frontiere e lascia morire di stenti in mezzo al mare. In questo caso la repressione è celere: come vi permettete di rovinare questo giorno di festa?\r\n\r\nMa per noi questo non è un giorno di festa. Denunciamo la presenza massiccia di forze dell'ordine (adulate e ringraziate dagli organizzatori) che vogliono insegnarci di cosa possiamo e di cosa non possiamo sentirci orgoglios*. Denunciamo la deriva autocelebrativa di questo \u003Cmark>pride\u003C/mark>, vetrina rainbow per discoteche e partiti in cerca di elettori. Denunciamo il silenzio al quale hanno cercato di piegarci con metodi violenti e intimidatori.\r\nVi invitiamo a partecipare numeros* giovedì 28 per il NESSUN* NORMA \u003Cmark>Pride\u003C/mark> e a gustarvi alcune delle immagini che oggi abbiamo provato a distribuire.\r\nFIRST \u003Cmark>PRIDE\u003C/mark> WAS A RIOT! Costruiamo un \u003Cmark>pride\u003C/mark> di lotta! Contro decoro e frontiere”",{"matched_tokens":359,"snippet":360,"value":360},[72],"Censura e polizia al Torino \u003Cmark>Pride\u003C/mark> 2018",[362,364,366,368,370,373,375,377,379,382,384],{"matched_tokens":363,"snippet":343},[],{"matched_tokens":365,"snippet":344},[],{"matched_tokens":367,"snippet":345},[],{"matched_tokens":369,"snippet":346},[],{"matched_tokens":371,"snippet":372},[72],"\u003Cmark>Pride\u003C/mark>",{"matched_tokens":374,"snippet":347},[],{"matched_tokens":376,"snippet":348},[],{"matched_tokens":378,"snippet":349},[],{"matched_tokens":380,"snippet":381},[73],"servizio d'ordine torino \u003Cmark>pride\u003C/mark>",{"matched_tokens":383,"snippet":351},[],{"matched_tokens":385,"snippet":386},[73],"Torino \u003Cmark>pride\u003C/mark>",[388,390,399],{"field":99,"matched_tokens":389,"snippet":356,"value":357},[72],{"field":35,"indices":391,"matched_tokens":394,"snippets":398},[392,248,393],4,10,[395,396,397],[72],[73],[73],[372,381,386],{"field":102,"matched_tokens":400,"snippet":360,"value":360},[72],{"best_field_score":315,"best_field_weight":174,"fields_matched":108,"num_tokens_dropped":47,"score":316,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},6646,{"collection_name":58,"first_q":66,"per_page":39,"q":66},7,{"facet_counts":406,"found":410,"hits":436,"out_of":628,"page":17,"request_params":629,"search_cutoff":36,"search_time_ms":630},[407,414],{"counts":408,"field_name":412,"sampled":36,"stats":413},[409],{"count":410,"highlighted":411,"value":411},5,"anarres","podcastfilter",{"total_values":17},{"counts":415,"field_name":35,"sampled":36,"stats":434},[416,417,419,421,423,425,427,428,430,432],{"count":14,"highlighted":72,"value":72},{"count":17,"highlighted":418,"value":418},"governo",{"count":17,"highlighted":420,"value":420},"brasile",{"count":17,"highlighted":422,"value":422},"aquarius",{"count":17,"highlighted":424,"value":424},"open arms",{"count":17,"highlighted":426,"value":426},"free-k pride",{"count":17,"highlighted":346,"value":346},{"count":17,"highlighted":429,"value":429},"identità erranti",{"count":17,"highlighted":431,"value":431},"guerra ai migranti",{"count":17,"highlighted":433,"value":433},"convegno antimilitarista",{"total_values":435},12,[437,481,520,542,567],{"document":438,"highlight":453,"highlights":468,"text_match":138,"text_match_info":479},{"comment_count":47,"id":439,"is_sticky":47,"permalink":440,"podcastfilter":441,"post_author":411,"post_content":442,"post_date":443,"post_excerpt":53,"post_id":439,"post_modified":444,"post_thumbnail":445,"post_title":446,"post_type":447,"sort_by_date":448,"tag_links":449,"tags":452},"54964","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-12-luglio-turismo-e-gentrification-resistenza-indigena-e-popolare-in-brasile-morire-al-cpr-faisal-sahid-e-gli-altr-diario-di-un-bagnino-freek-pride/",[411],"Come ogni venerdì abbiamo fatto fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. 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Un Pride che fugge la norma eteropatriarcale e non si piega alla legalizzazione delle proprie identità costitutivamente ed orgogliosamente erranti, fuori posto, fuorilegge.\r\n\r\nUn mostro si aggira per Asti: si chiama Vulvatrix e sarà il terrore di preti e governi. Lu incontrerete sabato 6 luglio ad Asti, dove si svolgerà il primo Pride della città, oggi guidata dalla destra, che, con classica operazione di pinkwashing, ha un sindaco che appoggia e sarà presente al Pride e un assessore alla cultura che lo dichiara nemico. Ci sarà anche uno spezzone indecoroso, scoppiettante, mostruoso.\r\n\r\nC’è un attacco ai gender studies in tutta Europa, uno dei tasselli della negazione dei percorsi di libertà delle donne e delle persone lgbtia come strumento di restaurazione patriarcale, religiosa, nazionalista.\r\n\r\nBollettino di guerra degli ultimi giorni: migranti affogati al largo della Tunisia, bombardati e uccisi a Tajoura, assetati a Zawija, torturati ovunque.\r\n\r\nCosa succede al confine tra il Messico e gli Stati Uniti? Che fine fanno i bambini e i ragazzi separati dai loro parenti in viaggio?\r\nIn Italia la vicenda della Sea Watch e, più in generale la concretezza della situazione nel Mediterraneo ci raccontano una storia che la dice lunga sulla farsa delle tutele e delle leggi.\r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nIl 13 luglio sarà Free(k) Pride!\r\nOre16 appuntamento in Piazza Carlina.\r\n\r\nMercoledì 17 luglio\r\nore 21 alla FAT\r\nin corso Palermo 46\r\nIncontro sul Brasile con Johnny do Centro de Cultura Social da Favela Vila Dalva e del Coletivo Anarcopunk Aurora Negra / I.F.A. Brasil\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","15 Luglio 2019","2019-07-15 21:10:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/2019-07-11-manif-fat-brasile-col-200x110.jpg","Anarres del 5 luglio. Lubiana: congresso dell’IFA. Free(k) Pride. Vulvatrix ad Asti. Guerra ai migranti. 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Anche in streaming.\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/2019-07-12-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti:\r\n\r\nDal 24 al 28 luglio si svolgerà a Lubiana l’11 congresso dell’I.F.A., l’Internazionale di Federazioni Anarchiche.\r\nNe abbiamo parlato con Simone Ruini della FAI\r\n\r\nFree(k) \u003Cmark>Pride\u003C/mark> – Il 13 luglio un \u003Cmark>Pride\u003C/mark> \u003Cmark>indecoroso\u003C/mark>, libero, mostruoso attraverserà le strade di Torino, nel segno della rivolta frocia, della liberazione dai confini tra i corpi e tra gli Stati, del rifiuto del pinkwashing istituzionale, della costruzione di percorsi di autonomia dai generi. Un \u003Cmark>Pride\u003C/mark> che trova il suo orgoglio nella lotta contro ogni forma di oppressione e di sfruttamento. Un \u003Cmark>Pride\u003C/mark> che fugge la norma eteropatriarcale e non si piega alla legalizzazione delle proprie identità costitutivamente ed orgogliosamente erranti, fuori posto, fuorilegge.\r\n\r\nUn mostro si aggira per Asti: si chiama Vulvatrix e sarà il terrore di preti e governi. Lu incontrerete sabato 6 luglio ad Asti, dove si svolgerà il primo \u003Cmark>Pride\u003C/mark> della città, oggi guidata dalla destra, che, con classica operazione di pinkwashing, ha un sindaco che appoggia e sarà presente al \u003Cmark>Pride\u003C/mark> e un assessore alla cultura che lo dichiara nemico. 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Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’escopost:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/2020-07-10-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nqui il link per ascoltare il podcast:\r\n2020 07 10 anarres\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nMissioni militari all’estero. Dalla Libia al Golfo di Guinea: tra lager per migranti e fiumi di gas e petrolio. La diplomazia in armi del governo e dell’ENI.\r\nCe ne ha parlato Daniele Ratti\r\n\r\nFree (k) Pride! Un Pride indecoroso, libero, mostruoso per le strade di Torino, nel segno della rivolta frocia, della liberazione dai confini tra i corpi e tra gli Stati, del rifiuto del pinkwashing istituzionale. Un Pride che trova il suo orgoglio nella lotta contro ogni forma di oppressione e di sfruttamento. Un Pride che fugge la norma eteropatriarcale e non si piega alla legalizzazione delle proprie identità costitutivamente ed orgogliosamente erranti, fuori posto, fuorilegge. Riflessioni prima della giornata di lotta dell’11 luglio\r\n\r\nTorino. Rinominate strade e monumenti. La pratica di abbattere, coprire o colorare statue, di modificare la toponomastica diviene oggi lo strumento di ricostruzione di una memoria collettiva colonizzata dalla rassicurante favola degli italiani brava gente.\r\nAzioni che disinnescano i simboli concreti di una storia, di cui sono le sentinelle di marmo, bronzo, pietra.\r\nOggi quelle azioni non parlano al passato, ma decostruiscono il presente.\r\n\r\nBrasile. Pandemia, lotte sociali ed esperienze di autogestione. Ne abbiamo parlato con Simone Ruini, anarchico che ha vissuto a lungo in Brasile, che ci fornirà un quadro della situazione sulla base di contatti e corrispondenze con compagni di Sao Paulo e Rio.\r\n\r\n“Abbattere le mura del cielo - Storie di anarchiche, anarchici e occupazioni (Milano 1975-1985)” è un libro uscito da poco per i tipi di Zero in Condotta.\r\nCe ne ha parlato l’autore, Mauro De Agostini\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\n\r\n23 - 24 - 25 luglio. Tre giorni di informazione e lotta\r\n\r\nL’urgenza dell’anarchia\r\n\r\nRitorno alla normalità? Emergenza permanente!\r\n\r\nGrandi opere, missioni militari, spesa di guerra, crisi sociale, braccianti-schiavi, repressione, frontiere chiuse ai migranti ma aperte a turisti e merci… come prima, peggio di prima\r\n\r\nGiovedì 23 luglio\r\n\r\ndalle ore 10,30 \r\n\r\nvolantinaggio al mercato di piazza Foroni\r\n\r\n\r\nVenerdì 24 luglio\r\nore 16 presidio\r\nvia Po 16 \r\n\r\n\r\nSabato 25 luglio\r\n\r\nore 14,30\r\n\r\npunto info\r\n\r\na Porta Palazzo\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 20\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","17 Luglio 2020","2020-07-17 10:32:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/free-k-pride-25-200x110.jpg","Anarres del 10 luglio. 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Tra riqualificazioni escludenti, polizia e pinkwashing il governo della città (e della circoscrizione) affida ai privati la gestione degli spazi pubblici, che vengono trasformati in luoghi di consumo inaccessibili ai più.\r\nTra questi c’è Pausa Caffè, bar gay friendly il cui proprietario ha collaborato attivamente al progetto “sponde sicure”, un progetto il cui scopo dichiarato è “aumentare la percezione della sicurezza lungo le sponde della Dora”. Il dehor del suo bar si è esteso lungo le sponde del fiume, sottraendone un ampio tratto alla pubblica fruizione di chi ci abita e di chi ci passa.\r\nL’attivismo securitario di questo signore lo vede da anni al servizio della polizia, di cui si è dichiarato in modo esplicito un informatore.\r\nUna decina di giorni fa due froce non conformi, indisponibili all’operazione di pinkwashing attuata da Pausa Caffè, hanno scritto con i gessetti sul marciapiede del lungo Dora “Essere froci non basta”.\r\nFotografate e sbattute sui social, poi ripresi dal media main stream le due compagnu sono state accusate di essere anarcomofobe, il tutto condito da ameni epiteti come “puttana”.\r\nIeri un grosso gruppo di frocie del Free(k) Pride si sono date appuntamento per un bivacco indecoroso sulle rive della Dora, che nel frattempo erano state insozzate con olio esausto, perché i poveri che prendono le birre da un negozietto definito “finto minimarket” dal limitrofo “Pausa Caffè”, non potessero appoggiarvisi per fare quattro chiacchiere.\r\nIl bivacco, molto partecipato, è presto dilagato in strada, dove si sono susseguiti interventi, balli e socialità spontanea.\r\nAlcuni abitanti della zona si sono avvicinati curiosi.\r\nPoi è partito un minicorteo diretto al circolo “Il Mossetto”, protagonista qualche giorno prima di una selezione degli ingressi di chiaro segno razzista.\r\nPer qualche ora il lungo Dora è stato un luogo aperto tutt*.\r\nNe abbiamo parlato con Alba della rete Free(k) Pride\r\n\r\nPerché un’iniziativa antimilitarista di fronte alla sede del DAP – Distretto Aerospaziale Piemontese? Il DAP è uno dei centri propulsori della industria di guerra nella nostra Regione, destinata nei prossimi mesi ad ospitare uno dei nove acceleratori di innovazione previsti in Europa all’interno del progetto D.I.A.N.A. della Nato, che punta ad aumentare l’efficienza tecnologica dell’Alleanza Atlantica. L’acceleratore avrà sede provvisoria alle OGR, in attesa del completamento della Città dell’aerospazio, che nell’area tra corso Francia, corso Marche e la tangenziale verso Collegno, diventerà un enorme polo di ricerca, progettazione e realizzazione di sempre più sofisticati ordigni bellici.\r\n\r\nIl vertice Nato a Madrid ha sancito l’allargamento dell’Alleanza a Finlandia a Svezia e la crescita esponenziale delle truppe che verranno stanziate in Europa. L’Italia da sola dovrebbe mettere a disposizione 10.000 armati. 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Tra riqualificazioni escludenti, polizia e pinkwashing il governo della città (e della circoscrizione) affida ai privati la gestione degli spazi pubblici, che vengono trasformati in luoghi di consumo inaccessibili ai più.\r\nTra questi c’è Pausa Caffè, bar gay friendly il cui proprietario ha collaborato attivamente al progetto “sponde sicure”, un progetto il cui scopo dichiarato è “aumentare la percezione della sicurezza lungo le sponde della Dora”. Il dehor del suo bar si è esteso lungo le sponde del fiume, sottraendone un ampio tratto alla pubblica fruizione di chi ci abita e di chi ci passa.\r\nL’attivismo securitario di questo signore lo vede da anni al servizio della polizia, di cui si è dichiarato in modo esplicito un informatore.\r\nUna decina di giorni fa due froce non conformi, indisponibili all’operazione di pinkwashing attuata da Pausa Caffè, hanno scritto con i gessetti sul marciapiede del lungo Dora “Essere froci non basta”.\r\nFotografate e sbattute sui social, poi ripresi dal media main stream le due compagnu sono state accusate di essere anarcomofobe, il tutto condito da ameni epiteti come “puttana”.\r\nIeri un grosso gruppo di frocie del Free(k) \u003Cmark>Pride\u003C/mark> si sono date appuntamento per un bivacco \u003Cmark>indecoroso\u003C/mark> sulle rive della Dora, che nel frattempo erano state insozzate con olio esausto, perché i poveri che prendono le birre da un negozietto definito “finto minimarket” dal limitrofo “Pausa Caffè”, non potessero appoggiarvisi per fare quattro chiacchiere.\r\nIl bivacco, molto partecipato, è presto dilagato in strada, dove si sono susseguiti interventi, balli e socialità spontanea.\r\nAlcuni abitanti della zona si sono avvicinati curiosi.\r\nPoi è partito un minicorteo diretto al circolo “Il Mossetto”, protagonista qualche giorno prima di una selezione degli ingressi di chiaro segno razzista.\r\nPer qualche ora il lungo Dora è stato un luogo aperto tutt*.\r\nNe abbiamo parlato con Alba della rete Free(k) \u003Cmark>Pride\u003C/mark>\r\n\r\nPerché un’iniziativa antimilitarista di fronte alla sede del DAP – Distretto Aerospaziale Piemontese? Il DAP è uno dei centri propulsori della industria di guerra nella nostra Regione, destinata nei prossimi mesi ad ospitare uno dei nove acceleratori di innovazione previsti in Europa all’interno del progetto D.I.A.N.A. della Nato, che punta ad aumentare l’efficienza tecnologica dell’Alleanza Atlantica. L’acceleratore avrà sede provvisoria alle OGR, in attesa del completamento della Città dell’aerospazio, che nell’area tra corso Francia, corso Marche e la tangenziale verso Collegno, diventerà un enorme polo di ricerca, progettazione e realizzazione di sempre più sofisticati ordigni bellici.\r\n\r\nIl vertice Nato a Madrid ha sancito l’allargamento dell’Alleanza a Finlandia a Svezia e la crescita esponenziale delle truppe che verranno stanziate in Europa. L’Italia da sola dovrebbe mettere a disposizione 10.000 armati. Facile prevedere un’ulteriore impennata della spesa militare, già cresciuta del 33% da marzo a giugno.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 16 luglio\r\nSpezzona indecors* alla \u003Cmark>Pride\u003C/mark> di Asti\r\nParco della Resistenza ore 16,30 \r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nriunioni aperiodiche @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[561],{"field":99,"matched_tokens":562,"snippet":558,"value":559},[72,74],1157451470501576700,{"best_field_score":565,"best_field_weight":174,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":566,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897409536","1157451470501576817",{"document":568,"highlight":589,"highlights":616,"text_match":313,"text_match_info":627},{"comment_count":47,"id":569,"is_sticky":47,"permalink":570,"podcastfilter":571,"post_author":411,"post_content":572,"post_date":573,"post_excerpt":53,"post_id":569,"post_modified":574,"post_thumbnail":575,"post_title":576,"post_type":447,"sort_by_date":577,"tag_links":578,"tags":586},"48214","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-15-giugno-la-strana-coppia-nessun-norma-laltro-pride-identita-erranti-aquarius-il-paradigma-bellico-un-convegno-antimilitarista-a-milano/",[411],"Nuovo viaggio sul pianeta delle utopie concrete.\r\nSui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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