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Prigione amministrativa ed espulsione per chi lotta\r\nIn questi anni tanti europei si sono trasferiti ad Atene per vivere, studiare, lavorare. Alcuni di loro partecipano attivamente alle lotte politiche e sociali del paese.\r\nDopo lo sgombero delle università occupate per cercare di porre un freno all’invasione di Rafah, una settantina di attivisti sono stati fermati e portati in questura. Tutti gli occupanti sono stati denunciati a piede libero. I greci sono stati tutti rilasciati, 9 compagn* di varie nazionalità europee sono stati rinchiusi in un centro di detenzione per stranieri a 50 chilometri da Atene. Hanno cinque giorni per fare ricorso prima di essere espulsi.\r\nNei loro confronti è stata applicata una misura di carattere amministrativo, in base ad una generica rilevazione di “pericolosità sociale”.\r\nDa qualche tempo, la detenzione amministrativa e l’espulsione degli indesiderabili, non è solo applicata ai non europei, ma si estende anche ai cittadini dell’UE.\r\nEsempi simili si sono registrati di recente in Francia. 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In un anno di guerra civile quest* compagn*, oppositor* del passato regime e dei due signori della guerra che si contendono il paese, hanno attuato numerose iniziative di lotta e di solidarietà con la popolazione stremata dalla guerra. Oggi stanno subendo una durissima repressione. Alcuni sono stati arrestat* e torturat*. La compagna Sarah è stata violentata e uccisa.\r\n\r\nSenzapatria \r\nSabato 1 e domenica 2 giugno\r\nGiornate di lotta al militarismo\r\nContro la guerra, l’occupazione militare delle periferie, la produzione bellica, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon i disertori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 1 giugno\r\nVia i militari dalle strade!\r\nore 15,30 corso Palermo angolo via Sesia (se piove in piazza Crispi)\r\nDistro, interventi, musica, giri per il quartiere militarizzato.\r\nAlba e Carenza 503 nel canzoniere antimilitarista, la Clown Army pattuglierà l’area per l’intera giornata. \r\n\r\nDomenica 2 giugno\r\nAntimilitaristi per i quartieri di Torino\r\nSmilitarizziamo la città!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\n\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","23 Maggio 2024","2024-05-23 19:51:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/EUtrippingrefugee-200x110.jpg","Anarres del 17 maggio. 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Dai primi giorni di marzo quello che oggi si chiama CPR è chiuso, perché distrutto dalle rivolte di febbraio.\r\nMa il governo è deciso a riaprirlo al più presto.\r\nCronaca e riflessioni\r\n\r\nBalkan Anarchist Bookfair.\r\nÈ cominciata ieri la 20esima edizione della Fiera anarchica Balkanica del libro.\r\nUn’occasione importante di incontro per gli anarchici e i libertari attivi in quest’area in cui l’anarchismo è in costante crescita.\r\nNe abbiamo parlato con Dario da Lubiana\r\n\r\nSpesa di guerra in Europa.\r\nDall’inizio della guerra in Ucraina, la spesa bellica europea ha avuto una fortissima impennata.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nFrancia. La rivolta delle periferie che ha messo in difficoltà Macron\r\nAd una settimana dall’uccisione di Nahel, il diciassettenne freddato da un poliziotto durante un controllo stradale, le rivolte si sono attenuate, ma forte è l’attesa per quello che avverrà questa sera a Marsiglia, per la “marcia bianca” indetta dalla famiglia di Mohamed, un uomo ucciso dalla polizia con una flash ball mentre filmava i violenti scontri in città\r\nCe ne ha parlato Stefano Capello\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\n19, 20, 21, 22, 23 luglio\r\nIncontro Internazionale Anarchico a Saint Imier\r\na 150 (più 1) dalla nascita dell’internazionale antiautoritaria\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","18 Luglio 2023","2023-07-18 10:48:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/bab-200x110.jpg","Anarres del 7 luglio. CPR di Torino. La rivolta delle periferie in Francia. Spesa di guerra. Balkan Anerchist Bookfair...",1689677292,[],[],{"post_content":174},{"matched_tokens":175,"snippet":176,"value":177},[60,148],"da un tribunale. È la \u003Cmark>prigione\u003C/mark> \u003Cmark>amministrativa\u003C/mark>, pensata come anticamera della deportazione","ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/2023-07-07-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nCorteo e assemblea contro i CPR a Torino\r\nForse è la prima volta. La prima volta che una manifestazione contro le prigioni per migranti si svolge in centro. In questi ultimi 24 anni, quando, nel giugno del 1999, venne aperto il CPT in corso Brunelleschi, cortei e presidi hanno avuto come fulcro questo carcere dove i reclusi arrivano senza essere passati da un tribunale. È la \u003Cmark>prigione\u003C/mark> \u003Cmark>amministrativa\u003C/mark>, pensata come anticamera della deportazione per chi, secondo le leggi italiane, non ha le carte in regola per vivere nel nostro paese.\r\nQuesta prima volta ha una buona ragione. Dai primi giorni di marzo quello che oggi si chiama CPR è chiuso, perché distrutto dalle rivolte di febbraio.\r\nMa il governo è deciso a riaprirlo al più presto.\r\nCronaca e riflessioni\r\n\r\nBalkan Anarchist Bookfair.\r\nÈ cominciata ieri la 20esima edizione della Fiera anarchica Balkanica del libro.\r\nUn’occasione importante di incontro per gli anarchici e i libertari attivi in quest’area in cui l’anarchismo è in costante crescita.\r\nNe abbiamo parlato con Dario da Lubiana\r\n\r\nSpesa di guerra in Europa.\r\nDall’inizio della guerra in Ucraina, la spesa bellica europea ha avuto una fortissima impennata.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nFrancia. La rivolta delle periferie che ha messo in difficoltà Macron\r\nAd una settimana dall’uccisione di Nahel, il diciassettenne freddato da un poliziotto durante un controllo stradale, le rivolte si sono attenuate, ma forte è l’attesa per quello che avverrà questa sera a Marsiglia, per la “marcia bianca” indetta dalla famiglia di Mohamed, un uomo ucciso dalla polizia con una flash ball mentre filmava i violenti scontri in città\r\nCe ne ha parlato Stefano Capello\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\n19, 20, 21, 22, 23 luglio\r\nIncontro Internazionale Anarchico a Saint Imier\r\na 150 (più 1) dalla nascita dell’internazionale antiautoritaria\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[179],{"field":153,"matched_tokens":180,"snippet":176,"value":177},[60,148],{"best_field_score":157,"best_field_weight":158,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":33,"score":159,"tokens_matched":68,"typo_prefix_score":68},{"document":183,"highlight":195,"highlights":200,"text_match":155,"text_match_info":203},{"comment_count":33,"id":184,"is_sticky":33,"permalink":185,"podcastfilter":186,"post_author":86,"post_content":187,"post_date":188,"post_excerpt":39,"post_id":184,"post_modified":189,"post_thumbnail":190,"post_title":191,"post_type":140,"sort_by_date":192,"tag_links":193,"tags":194},"82336","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-19-maggio-2-giugno-giornata-dei-disertori-un-nuovo-poligono-in-sicilia-giochi-di-guerra-e-lotte-antimilitariste-in-sardegna-lordinaria-violenza-del-cpr/",[86],"ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Vi verranno usati obici e cannoni a lunga gittata e verrà costruito un hangar per ospitarli. 100 militari saranno stanziati stabilmente nell’area, che, durante le esercitazioni, potrà accogliere sino a 800 uomini e donne in divisa.\r\n“Da tempo cercavamo in Sicilia aree dove addestrare i nostri militari”, ha dichiarato il generale Scardino, responsabile per l’esercito in Sicilia. “La nostra presenza nell’area dei tre comuni interessati, oltre a garantire un miglioramento delle condizioni economiche, assicurerà un maggior controllo del territorio, incrementando la sicurezza, la prevenzione di incendi, un controllo per evitare l’abbandono di rifiuti tossici e qualsiasi altra attività che ponga in pericolo l’ambiente e la popolazione. Abbiamo trovato sinergia istituzionale e una popolazione accogliente”. Queste dichiarazioni hanno il sapore agre dell’ipocrisia e della propaganda militarista.\r\nPer evitare incendi e discariche abusive l’esercito italiano trasforma una vasta area in provincia di Enna in terreno dove si gioca alla guerra con mezzi pesanti, sparando missili e proiettili. Facile prevedere che, come accaduto altrove, il terreno venga irrimediabilmente inquinato.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, che ha appena terminato un’inchiesta\r\n\r\n2 giugno. Giornata dei disertori\r\nOgni 2 giugno la Repubblica celebra sé stessa con esibizioni militari, parate e commemorazioni.\r\nCon gli anni questa “festa” ha assunto una sempre più marcata connotazione nazionalista e militarista.\r\nIl governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione della guerra.\r\nCome ogni anno il governo utilizzerà le cerimonie militari del due giugno per giustificare enormi spese militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni militari all’estero, dall’Ucraina all’Africa.\r\nGuerre, stupri, occupazioni di terre, bombardamenti, torture, l’intero campionario degli orrori umani, se compiuto da uomini e donne inquadrati in un esercito, diventa legittimo, necessario, opportuno, eroico. Le divise da parata, le bandiere, le medaglie, la triade “dio, patria, famiglia” non sono il mero retaggio di un passato più retorico e magniloquente del nostro presente, ma la rappresentazione sempre attuale dell'attitudine imperialista e neoconiale dello stato italiano.\r\n\r\nCPR di Torino. 9 indagati per l’Ospedaletto\r\nIl suicidio di Moussa Balde, morto nell’area di isolamento del CPR di Torino, ha portato ad un’inchiesta che, secondo quanto riferiscono i quotidiani, sta arrivando alle fasi conclusive.\r\nSi parla di 40 casi di “trattamento non idoneo” dei prigionieri della prigione amministrativa. L’indagine sarebbe per sequestro di persona.\r\nMoussa Balde aveva 23 anni. Il 9 maggio 2021 era a Ventimiglia, fuori da un supermercato dove cercava di racimolare qualche soldo. Tre uomini lo assalgono a calci, pugni e sprangate. Qualcuno fa un video: Moussa è a terra, rannicchiato mentre i tre infieriscono su di lui.\r\nUna vicenda di violenza razzista come tante: solo la diffusione delle immagini impedì che il silenzio calasse sulla sua storia, perché quelli come Moussa raramente hanno la possibilità di raccontare ed essere creduti.\r\nQuindici giorni dopo il suo corpo senza vita venne trovato nell’Ospedaletto, che, nella neolingua del CPR, è la discarica viene isolato perché ci si dimentichi in fretta della sua vita clandestina, perché non possa raccontare delle violenze subite. L’Ospedaletto, in seguito a questa vicenda, è stato chiuso. Il CPR di Torino è andato a fuoco durante le rivolte di febbraio. Ma intendono riaprirlo. \r\nNe abbiamo parlato con Gianluca Vitale, l’avvocato di Moussa\r\n\r\nSardegna. Giochi di guerra e lotte antimilitariste in Sardegna\r\nIl mese di maggio è stato attraversato da esercitazioni di guerra che hanno investito la Sardegna. Ultima Joint Stars, l’esercitazione nazionale pianificata e condotta dal COVI - Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) dall’8 al 26 maggio.\r\nEsercitazioni contro le quali ci sono state e sono in programma numerose iniziative antimilitariste.\r\nNe abbiamo parlato con Guido, un compagno di Cagliari\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nDue incontri sul futuro di Torino\r\n\r\nGiovedì 25 maggio\r\nore 20,30\r\nCittà delle armi? La nascita del nuovo Polo bellico e lo sbarco della Nato a Torino\r\nAnalisi e prospettive di lotta. \r\nInterverranno: Maria Matteo (Assemblea Antimilitarista), Gruppo di lavoro di Agite\r\npresso la sala del Sereno Regis\r\nin via Garibaldi 13 A\r\n\r\nVenerdì 9 giugno\r\nore 21\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nCittà vetrina? Torino tra riqualificazioni escludenti e la precarietà delle vite povere e migranti\r\nInterverranno Giovanni Semi, sociologo, autore di numerosi studi sulla gentrification sotto la Mole e Francesco Migliaccio di Monitor\r\n\r\nVenerdì 2 giugno\r\nPiazza dei disertori\r\ndalle ore 16 in piazza Vittorio\r\nContro le cerimonie militariste, la retorica patriottica, la guerra e chi la arma\r\n\r\nVenerdì 16 giugno\r\nore 21\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nAbbattere le mura del cielo – Storie di anarchici e anarchiche e occupazioni a Milano tra il 1975 e il 1985.\r\nNe parliamo con Mauro Deagostini, autore del libro uscito per le edizioni Zero in Condotta\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","25 Maggio 2023","2023-05-31 00:40:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/016-200x110.jpg","Anarres del 19 maggio. 2 giugno giornata dei disertori. 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Fu la legge di emergenza, che il mandato britannico impose nel ‘45, a porla in essere, per poi traslarla nel contesto legislativo coloniale e utilizzarla in maniera esponenziale dal ‘47 ad oggi, momento in cui, dopo il 7 ottobre, sono detenute oltre 3300 persone palestinesi a fronte di oltre 10.000 prigionieri politici richiusi fra galere amministrative e penali.\r\n\r\nLa regola dell’eccezione si affianca ad un altro elemento fondamentale di questa forma di dominazione sui corpi, quello dell’evidenza segreta. Attraverso la categorizzazione che, in questo caso, la colonialità sionista impone, i sequestri di persona in vista di detenzione amministrativa, proprio in quanto fondati sull’assenza totale di qualsivoglia “evidenza” di reato, vengono messi in campo dal governo per il solo ,e palese, fatto di essere palestinesi e quindi intrinsecamente ostili e potenzialmente combattivi contro un regime di oppressione totale sul proprio popolo. L’impossibilità di interazione e conoscenza, anche legale, delle motivazioni dell’imprigionamento evidenziano il tentativo, sebbene malcelato, di secretare una realtà manifesta. Una realtà che si applica attraverso la categorizzazione dell’individuo – con possibilità di ampliare lo spettro a seconda delle esigenze e dei definiti nemici pubblici delle nazioni -, la sperimentazione di forme brutali di controllo e restrizione totale e l’esportazione dei dispositivi, una volta testati e resi modello, al di fuori dei confini territoriali palestinesi definiti come prigione a cielo aperto.\r\n\r\nMa se parlare di detenzione nel contesto palestinese è parlare di un’esperienza totalizzante e permeate nella materialità del quotidiano, anche le resistenze messe in campo dai detenuti e dalle detenute è centrale nella lotta per la libertà dell’intero popolo. 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A trentadue mesi esatti dallo sgombero, alla sbarra vengono portati, oltre agli imputati, proprio l’esperienza intorno al fu Asilo occupato, il progetto Macerie e Storie di Torino e il sacrosanto odio verso le prigioni per immigrati irregolari (nati Cpt, poi Cie, ora Cpr).\r\n\r\nL’oggetto del teorema inquisitorio Scintilla è infatti una lotta ventennale, quella contro la detenzione amministrativa dei senza-documenti, portata avanti da un movimento reale dentro e fuori i Centri di reclusione. Una lotta composta anche da una serie lunghissima di iniziative all’esterno dei Centri: alcune indette, altre a sorpresa, alcune anonime, altre rivendicate, alcune “a volto scoperto” e altre “a volto coperto”. Per la maggior parte di queste ultime gli inquirenti non sono finora riusciti a raccogliere né prove né indizi sufficienti per attribuire precise responsabilità individuali, nonostante anni di esegesi di scritti, intercettazioni telefoniche e ambientali, videoriprese, pedinamenti, rilievi e prelievi di impronte digitali e DNA.\r\n\r\nVi proponiamo un approfondimento che parte sì dall’inchiesta, ma per poi addentrarsi negli anni di lotta, nelle motivazioni, nel cuore della solidarietà e della vita che si sprigiona quando si combatte contro una delle tante ingiustizie di questo mondo, una delle più atroci: l’esistenza di lager per umani.\r\n\r\nIn conclusione, ancora voci, sono ancora quelle dei reclusi, sono ancora quelle di compagni e compagne, che raccontano oggi cosa accade nei Cpr, perché la lotta non si ferma con un’inchiesta tribunalizia, ma continua finché di queste gabbie non rimarranno che macerie.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 29 ore 16,30 – JahLion - Selezione Rub-A-Dub 82 minuti [Overjoy, Radio Blackout]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 30 ore 08,30 – L'assassino dei sogni_29 30 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nLettura da un libro di Carmelo Musumeci e Giuseppe Ferraro. Un filosofo e un ergastolano si scrivono. Ne nasce un racconto di vite: di quella prigioniera dell’Assassino dei Sogni che non dà scampo, e di quella che pensiamo libera ma che pure può diventare prigione di qua dalle mura del carcere. Ricca del fascino discreto della scrittura epistolare, una riflessione sulla carcerazione che diventa discorso amoroso e “dissequestrando parole” pronuncia sentieri di libertà. Pagine che, quando tutto sembra perso e il buio sta per avere il sopravvento, diventano lezioni e iniezioni di vita, per l’ergastolano, per il filosofo, ma forse anche per tutti noi.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 30 ore 21,00 – Full time Blues - Tracce di schiavismo in età classica pt.1 58 minuti [Radio Neanderthal]: Trasmissione andata in onda su Radio Neanderthal con Antonio Festival, autore di Full time blues. Un percorso sulla storia dello schiavismo e la filosofia che lo sottendeva per interrogarci sulle concezioni su cui si basano le nostre cosiddette civiltà contemporanee.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 30 ore 22,00 – Electric Deaf - Monkey Crash EP 18 minuti [Electric Deaf, Radio Blackout]: Songs 1-4 drums & guitars recorded @ wasted studio Venice dec 2017 by Wasted Pido\r\nVoice & sax recorded @barsexuals room in Lucera Feb 2019 by Sabbathor\r\nkeys recorded @Hideaway Studio studio, New Orleans sept 2019 by Jonas Morbach\r\n\r\nSongs 5-6 drums & guitars recorded @ Gibigiana Artcraft & Records, Venice dec-jan 2018 by Wasted Pido\r\nVoice & sax recorded @barsexuals room in Lucera Feb 2019 by Sabbathor\r\nSynth recorded @Black Sagaan home studio, Spinea Apr 2019\r\ncredits\r\nreleased March 25, 2020\r\n\r\nMixed by Wasted Pido\r\nProduced by Wasted Pido\r\nArtwork by Padiy\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 01 ore 08,30 – Ottobre Peso Mixtape - Light Item showcase 32 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nMixtape confenzionato ad hoc per presentare la tre giorni carica di concerti e live set che si svolgeranno tra il 17 e il 19 Ottobre 2024 nelle mura di Radio Blackout e lo storico palco di El Paso: Ottobre peso. In questa puntata Light Item showcase, con: non materia, Rico + Mrs Bhutan, Radio merda malata random act sets, Bokeh Version vs RWDFWD,\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 01 ore 14,30 – Working class 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto della vita della scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. Un tuffo nelle condizioni di vita della classe lavoratrice inglese negli anni ’30 del 900, tra povertà estrema e ricca aristocrazia.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 02 ore 08,30 – Racconti ovali 5 33 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nIntraprendiamo un viaggio intorno al globo e nel profondo della simbologia che contraddistingue il mondo ovale: tra fauna selvatica e flora rigogliosa, tra trasferte internazionali leggendarie e genealogie narrative. Partendo dall’America latina fino a discendere la penisola italica.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 02 ore 20,30 – Backwards - Videogiochi controversi 29/10/2022 45 minuti [Backwards, Radio Blackout]: Puntata del 10 ottobre 2022 della trasmissione Backwards, condotta da Malcolm. Accompagnati da musiche synthwave ripercorriamo alcuni dei videogiochi che per un motivo o per l'altro hanno destato scalpore\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 03 ore 08,30 – Presentazione Libro In Cammino Con Gli Ultimi 67 minuti [Radio Blackout]: Durante questa puntata speciale presentiamo il libro: “In cammino con gli ultimi. Dino Frisullo, storia di un militante avido di conoscenza e d’amore, vissuto e morto povero e curioso.”(curato da Senzaconfine. Edizioni Red Star Press, 2023 – 358 pagine). Con in studio: Alessia Montuori (dell’associazione Senzaconfine) e Aldo Canestrari. Con in diretta telefonica: Ashraf Haj Yahya (della comunità Palestinese che ha conosciuto Dino) e Yilmaz Orkan dell’associazione Uiki (della comunità Curda che ha conosciuto Dino). Curato e condotto da: Lo staff della trasmissione in onda su Radio Blackout Frittura Mista alias Radio Fabbrica.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 03 ore 20,00 – Mara e le altre 43 minuti [Porfido]:\r\n\r\nLettura degli audio capitoli di porfido tratto dal libro Mara e le altre, di Ida Farè e Francesca Spirito\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 03 ore 21,00 – Full time Blues - Tracce di schiavismo in età classica pt.2 65 minuti [Radio Neanderthal]: Trasmissione andata in onda su Radio Neanderthal con Antonio Festival, autore di Full time blues. Un percorso sulla storia dello schiavismo e la filosofia che lo sottendeva per interrogarci sulle concezioni su cui si basano le nostre cosiddette civiltà contemporanee.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 03 ore 23,00 – Dan Hekate - Short sets benefit RBO 98 minuti [Dan Hekate, Radio Blackout]: Qui sopra trovate i migliori mixati di Dan Hekate a sostegno di Radio Blackout.\r\nDan è un incredibile personaggio che ha legato le sorti della “scena” rave diy allo sviluppo di una cultura anti-istituzionale legata all’autoproduzione musicale ed all’autogestione degli spazi liberati.\r\nProduce una musica elettronica deviata, spezzata e talvolta rumorosa che deriva da versioni alterate della techno, della jungle e della d’n’b ma le influenze di questo suono multistrato lambiscono spesso territori industrial e noise.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 04 ore 09,30 – GRRAWR - Mix 04/2025 66 minuti [GRRAWR]:\r\n\r\nGRRAWR va alla ricerca del suono del suo cervello. Un vento di primavera scatena uragani di fiori e di desideri, un mago raccoglie il tempo nel palmo della mano e lo soffia via come una manciata di piumini, amori supposti entrano ed escono dall'oblio, mi preoccupo e sogno tutto il tempo, ma il nulla è più dolce che mai.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 04 ore 13,00 – Te lo spiega Arsider: la memetica 43 minuti [Arsider, Radio Blackout]:\r\n\r\nI media obbediscono a una logica fondamentalmente diversa rispetto alla rappresentazione, cioè a quella della simulazione.La crescente prevalenza della schiavitù macchinica rispetto ai meccanismi di sudditanza sociale deve essere in gran parte attribuita alle tecnologie dell’informazione e del calcolo. Detto in modo drammatico, dal punto di vista dell’ingegneria cibernetica, il significato di un messaggio sembra apparentemente irrilevante, o almeno escluso dall’equazione. D’ora in poi ogni evento storico sarà perseguitato dalla propria doppia memetica. 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Cody Carpenter","velvet underground","videogiochi","videogiochi controversi","wallabies","web","worm hole","zebre",{"post_content":550},{"matched_tokens":551,"snippet":552,"value":553},[148],"ventennale, quella contro la detenzione \u003Cmark>amministrativa\u003C/mark> dei senza-documenti, portata avanti da","Lunedì 28 ore 18,30 – Speciale Operazione Scintilla da info 2021 58 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nGiovedì 7 ottobre 2021 è iniziato il processo per associazione sovversiva contro lo Stato e alcuni capi specifici per diciotto compagni e compagne. A trentadue mesi esatti dallo sgombero, alla sbarra vengono portati, oltre agli imputati, proprio l’esperienza intorno al fu Asilo occupato, il progetto Macerie e Storie di Torino e il sacrosanto odio verso le prigioni per immigrati irregolari (nati Cpt, poi Cie, ora Cpr).\r\n\r\nL’oggetto del teorema inquisitorio Scintilla è infatti una lotta ventennale, quella contro la detenzione \u003Cmark>amministrativa\u003C/mark> dei senza-documenti, portata avanti da un movimento reale dentro e fuori i Centri di reclusione. Una lotta composta anche da una serie lunghissima di iniziative all’esterno dei Centri: alcune indette, altre a sorpresa, alcune anonime, altre rivendicate, alcune “a volto scoperto” e altre “a volto coperto”. Per la maggior parte di queste ultime gli inquirenti non sono finora riusciti a raccogliere né prove né indizi sufficienti per attribuire precise responsabilità individuali, nonostante anni di esegesi di scritti, intercettazioni telefoniche e ambientali, videoriprese, pedinamenti, rilievi e prelievi di impronte digitali e DNA.\r\n\r\nVi proponiamo un approfondimento che parte sì dall’inchiesta, ma per poi addentrarsi negli anni di lotta, nelle motivazioni, nel cuore della solidarietà e della vita che si sprigiona quando si combatte contro una delle tante ingiustizie di questo mondo, una delle più atroci: l’esistenza di lager per umani.\r\n\r\nIn conclusione, ancora voci, sono ancora quelle dei reclusi, sono ancora quelle di compagni e compagne, che raccontano oggi cosa accade nei Cpr, perché la lotta non si ferma con un’inchiesta tribunalizia, ma continua finché di queste gabbie non rimarranno che macerie.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 29 ore 16,30 – JahLion - Selezione Rub-A-Dub 82 minuti [Overjoy, Radio Blackout]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 30 ore 08,30 – L'assassino dei sogni_29 30 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nLettura da un libro di Carmelo Musumeci e Giuseppe Ferraro. Un filosofo e un ergastolano si scrivono. Ne nasce un racconto di vite: di quella prigioniera dell’Assassino dei Sogni che non dà scampo, e di quella che pensiamo libera ma che pure può diventare \u003Cmark>prigione\u003C/mark> di qua dalle mura del carcere. Ricca del fascino discreto della scrittura epistolare, una riflessione sulla carcerazione che diventa discorso amoroso e “dissequestrando parole” pronuncia sentieri di libertà. Pagine che, quando tutto sembra perso e il buio sta per avere il sopravvento, diventano lezioni e iniezioni di vita, per l’ergastolano, per il filosofo, ma forse anche per tutti noi.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 30 ore 21,00 – Full time Blues - Tracce di schiavismo in età classica pt.1 58 minuti [Radio Neanderthal]: Trasmissione andata in onda su Radio Neanderthal con Antonio Festival, autore di Full time blues. Un percorso sulla storia dello schiavismo e la filosofia che lo sottendeva per interrogarci sulle concezioni su cui si basano le nostre cosiddette civiltà contemporanee.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 30 ore 22,00 – Electric Deaf - Monkey Crash EP 18 minuti [Electric Deaf, Radio Blackout]: Songs 1-4 drums & guitars recorded @ wasted studio Venice dec 2017 by Wasted Pido\r\nVoice & sax recorded @barsexuals room in Lucera Feb 2019 by Sabbathor\r\nkeys recorded @Hideaway Studio studio, New Orleans sept 2019 by Jonas Morbach\r\n\r\nSongs 5-6 drums & guitars recorded @ Gibigiana Artcraft & Records, Venice dec-jan 2018 by Wasted Pido\r\nVoice & sax recorded @barsexuals room in Lucera Feb 2019 by Sabbathor\r\nSynth recorded @Black Sagaan home studio, Spinea Apr 2019\r\ncredits\r\nreleased March 25, 2020\r\n\r\nMixed by Wasted Pido\r\nProduced by Wasted Pido\r\nArtwork by Padiy\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 01 ore 08,30 – Ottobre Peso Mixtape - Light Item showcase 32 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nMixtape confenzionato ad hoc per presentare la tre giorni carica di concerti e live set che si svolgeranno tra il 17 e il 19 Ottobre 2024 nelle mura di Radio Blackout e lo storico palco di El Paso: Ottobre peso. In questa puntata Light Item showcase, con: non materia, Rico + Mrs Bhutan, Radio merda malata random act sets, Bokeh Version vs RWDFWD,\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 01 ore 14,30 – Working class 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto della vita della scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. Un tuffo nelle condizioni di vita della classe lavoratrice inglese negli anni ’30 del 900, tra povertà estrema e ricca aristocrazia.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 02 ore 08,30 – Racconti ovali 5 33 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nIntraprendiamo un viaggio intorno al globo e nel profondo della simbologia che contraddistingue il mondo ovale: tra fauna selvatica e flora rigogliosa, tra trasferte internazionali leggendarie e genealogie narrative. Partendo dall’America latina fino a discendere la penisola italica.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 02 ore 20,30 – Backwards - Videogiochi controversi 29/10/2022 45 minuti [Backwards, Radio Blackout]: Puntata del 10 ottobre 2022 della trasmissione Backwards, condotta da Malcolm. Accompagnati da musiche synthwave ripercorriamo alcuni dei videogiochi che per un motivo o per l'altro hanno destato scalpore\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 03 ore 08,30 – Presentazione Libro In Cammino Con Gli Ultimi 67 minuti [Radio Blackout]: Durante questa puntata speciale presentiamo il libro: “In cammino con gli ultimi. Dino Frisullo, storia di un militante avido di conoscenza e d’amore, vissuto e morto povero e curioso.”(curato da Senzaconfine. Edizioni Red Star Press, 2023 – 358 pagine). Con in studio: Alessia Montuori (dell’associazione Senzaconfine) e Aldo Canestrari. Con in diretta telefonica: Ashraf Haj Yahya (della comunità Palestinese che ha conosciuto Dino) e Yilmaz Orkan dell’associazione Uiki (della comunità Curda che ha conosciuto Dino). Curato e condotto da: Lo staff della trasmissione in onda su Radio Blackout Frittura Mista alias Radio Fabbrica.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 03 ore 20,00 – Mara e le altre 43 minuti [Porfido]:\r\n\r\nLettura degli audio capitoli di porfido tratto dal libro Mara e le altre, di Ida Farè e Francesca Spirito\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 03 ore 21,00 – Full time Blues - Tracce di schiavismo in età classica pt.2 65 minuti [Radio Neanderthal]: Trasmissione andata in onda su Radio Neanderthal con Antonio Festival, autore di Full time blues. Un percorso sulla storia dello schiavismo e la filosofia che lo sottendeva per interrogarci sulle concezioni su cui si basano le nostre cosiddette civiltà contemporanee.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 03 ore 23,00 – Dan Hekate - Short sets benefit RBO 98 minuti [Dan Hekate, Radio Blackout]: Qui sopra trovate i migliori mixati di Dan Hekate a sostegno di Radio Blackout.\r\nDan è un incredibile personaggio che ha legato le sorti della “scena” rave diy allo sviluppo di una cultura anti-istituzionale legata all’autoproduzione musicale ed all’autogestione degli spazi liberati.\r\nProduce una musica elettronica deviata, spezzata e talvolta rumorosa che deriva da versioni alterate della techno, della jungle e della d’n’b ma le influenze di questo suono multistrato lambiscono spesso territori industrial e noise.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 04 ore 09,30 – GRRAWR - Mix 04/2025 66 minuti [GRRAWR]:\r\n\r\nGRRAWR va alla ricerca del suono del suo cervello. Un vento di primavera scatena uragani di fiori e di desideri, un mago raccoglie il tempo nel palmo della mano e lo soffia via come una manciata di piumini, amori supposti entrano ed escono dall'oblio, mi preoccupo e sogno tutto il tempo, ma il nulla è più dolce che mai.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 04 ore 13,00 – Te lo spiega Arsider: la memetica 43 minuti [Arsider, Radio Blackout]:\r\n\r\nI media obbediscono a una logica fondamentalmente diversa rispetto alla rappresentazione, cioè a quella della simulazione.La crescente prevalenza della schiavitù macchinica rispetto ai meccanismi di sudditanza sociale deve essere in gran parte attribuita alle tecnologie dell’informazione e del calcolo. Detto in modo drammatico, dal punto di vista dell’ingegneria cibernetica, il significato di un messaggio sembra apparentemente irrilevante, o almeno escluso dall’equazione. D’ora in poi ogni evento storico sarà perseguitato dalla propria doppia memetica. Ridere è una tattica di difesa contro il non riconoscere nulla. Dobbiamo sublimare l’orrore con l’umorismo.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 04 ore 18,30 – Ribelli di Pino Cacucci 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nNarrando le azioni e le ragioni che muovono i corpi ribelli, l'autore attraversa epoche e luoghi diversi, dall'Europa all'America Latina, portando alla luce le esistenze di uomini e donne che hanno sacrificato tutto a un ideale. Insieme alle gesta di Tupac Amaru o del condottiero maya \"Serpente Nero\", rivivono le imprese di \"Quico\" Sabaté, l'anarchico inventore di un mortaio lancia-proclami per bombardare i franchisti; le beffe della primula rossa Silvio Corbari, il partigiano che prendeva in giro i nazifascisti; le destrezze di Jacob, l'autentico Arsenio Lupin; le prodezze di \"Tania la Guerrigliera\", la donna dalle mille identità a fianco del Che. Dall'esempio delle vite in rivolta possono nascere eventi che sconvolgono il mondo, ma a volte la ribellione può anche diventare una forma di autodistruzione quando è vissuta come l'estrema via di fuga: così è stato per Jim Morrison, l'eroe di una generazione, accomunato agli altri protagonisti del libro da un invincibile istinto contro ogni ordine imposto.",[555],{"field":153,"matched_tokens":556,"snippet":552,"value":553},[148],{"best_field_score":239,"best_field_weight":158,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":33,"score":558,"tokens_matched":68,"typo_prefix_score":68},"1155199603042156657",{"document":560,"highlight":572,"highlights":577,"text_match":237,"text_match_info":580},{"comment_count":33,"id":561,"is_sticky":33,"permalink":562,"podcastfilter":563,"post_author":209,"post_content":564,"post_date":565,"post_excerpt":39,"post_id":561,"post_modified":566,"post_thumbnail":567,"post_title":568,"post_type":140,"sort_by_date":569,"tag_links":570,"tags":571},"94237","http://radioblackout.org/podcast/bulgaria-solidarieta-alle-proteste-in-corso-nei-lager-per-persone-in-transito/",[15,98,94,100]," \r\n\r\n\r\n\r\nDomenica scorsa, per la prima volta dopo anni, un nutrito presidio davanti al centro di detenzione di Sofia-Busmantsi ha rotto per un pomeriggio l’isolamento dei e delle detenute immigrate che lì sono recluse. Nonostante i tentativi delle guardie di tenere lontane le persone dalle finestre e i trasferimenti di prima mattina per svuotare le stanze da cui si sarebbe più facilmente potuto comunicare con l’esterno, da dentro hanno potuto sentirci, seguirci e contattarci. E’ stata una boccata d’aria fresca nel soffocante silenzio che circonda i lager bulgari per persone immigrate, di cui solo ora si inizia a parlare, grazie alle lotte da dentro e alla solidarietà da fuori.\r\n\r\nIl presidio è stato organizzato in solidarietà alle numerose proteste nei centri di detenzione e di accoglienza bulgari dell’ultimo mese. A Busmantsi (il centro di detenzione nella periferia della capitale), le persone hanno protestato contro nuove arbitrarie restrizioni sulle visite e sui pacchi e si sono rifiutate per qualche ora di entrare nelle loro stanze in segno di protesta. Nei giorni successivi, a molte persone sono stati sequestrati i telefoni cellulari (che possono regolarmente avere, a patto che siano senza fotocamera).\r\nNel centro di accoglienza di Harmanli, che si trova nel sud del paese e vicino al confine con la Turchia, i rifugiati siriani stanno protestando da settimane contro i respingimenti di massa delle loro richiesta di asilo. Nel centro ci sono attualmente circa 900-1000 persone che, dopo aver fatto richiesta di asilo, sono in attesa dei colloqui e di ricevere una decisione sulla loro domanda. Tra settembre e ottobre però sono state respinte la maggior parte delle richieste asilo degli uomini soli. Solo le famiglie continuano (a stento) a ricevere la protezione internazionale. Il 18 ottobre hanno iniziato una protesta e dichiarato uno sciopero della fame.\r\nLa risposta dell’amministrazione è stata che ora la Siria è un Paese sicuro, con riferimento al fatto che chi fugge dai bombardamenti israeliani nel sud del Libano si rifugia in Siria. Questa logica perversa e nuova preoccupante tendenza non è ovviamente solo una sadica invenzione dell’Agenzia di Stato bulgara per i rifugiati: negli ultimi anni anche altri Paesi europei stanno iniziando a respingere chi proviene dalla Siria come già fanno sistematicamente con le persone provenienti da altre aree devastate dalla guerra.\r\n\r\nDa Busmantsi ci è invece arrivata una lettera aperta che recita: “76 siriani, tra cui 8 bambini, stanno soffrendo condizioni dure durante la loro detenzione a Sofia. Sono state date loro due opzioni: Un anno e mezzo di prigione per aver minacciato la sicurezza nazionale della Bulgaria, oppure firmare un ordine di deportazione in Siria. Un rappresentante dell’ambasciata siriana li ha già visitati minacciando di deportarli entro 21 giorni una volta che il numero di persone che accettano di essere deportate sarà pieno *(probabilmente, quando ci saranno abbastanza persone per organizzare una deportazione di massa)*.\r\nI rifugiati vivono in condizioni di vita difficili, non hanno accesso alle cure mediche e si vedono negare le più elementari necessità della vita quotidiana. Sono sfruttati dalle guardie del campo, perché sono costretti a pagare grandi somme di denaro per piccole quantità di cibo; pagano fino a 100 euro per una piccola quantità di verdure”. Notizie simili ci arrivano dall’altro centro di detenzione bulgaro, a Lyubimets.\r\n\r\nLe terribili condizioni di vita all’interno dei campi aperti e chiusi per migranti in Bulgaria sono oggetto di rapporti e dibattiti a livello europeo da anni ormai.\r\n\r\nA settembre, una delegazione del Comitato per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) del Consiglio d’Europa ha effettuato una visita ad hoc in Bulgaria, a causa delle preoccupazioni “legate alle inadeguate condizioni materiali, alle attività e all’assistenza sanitaria, nonché alla mancanza di informazioni sui diritti e di accesso all’interpretazione”.\r\n\r\nNon abbiamo bisogno di queste inutili mascherate, che fanno finta che ci sia uno standard da raggiungere, affinché le persone in questi lager possano vivere decentemente. Al presidio è stato gridato in ogni lingua: i centri di Busmantsi e Lyubimets non sono “Case speciali per la sistemazione temporanea degli stranieri”. Sono prigioni a tutti gli effetti, il cui scopo è controllare, reprimere e sfruttare le persone immigrate in transito in Bulgaria.\r\nNe è dimostrazione il fatto che una parte delle persone è detenuta con l’accusa di costituire una “minaccia alla sicurezza nazionale”. Questo è il pretesto per detenere ed espellere gli individui scomodi, come molti curdi provenienti dalla Turchia e ricercati dal regime di Erdogan, o i dissidenti politici in fuga da Iran, Bielorussia, Russia. C’è anche chi, come il nostro amico Nidal Hassan, è sopravvissuto al genocidio in corso a Gaza e ora si trova detenuto in Europa. Lo stesso pretesto con cui il nostro compagno e dissidente saudita Abdulrahman Al-Khalidi è detenuto da quattro anni. Quattro anni di ricorsi e tribunali per ricevere la protezione internazionale che non arriva mai a causa delle pressioni dell’Arabia Saudita, che ne chiede l’estradizione per poterlo punire per i suoi crimini d’opinione contro il regime.\r\n\r\nAnche la criminalizzazione delle persone immigrate è una politica a impronta UE che lo Stato bulgaro applica con zelo, senza preoccuparsi troppo delle superficiali accuse di non rispettare le convenzioni sui diritti umani. Era la moneta di scambio per entrare nell’UE e ora per entrare nell’area Schengen. Di conseguenza, la detenzione amministrativa assume tutte le forme di quella penale. Formalmente è una detenzione temporanea finalizzata all’identificazione e all’espulsione. In realtà, è una punizione.\r\nNon vogliamo rimanere in silenzio di fronte a questa vergogna, come fanno tutti i media mainstream in questo Paese. Continueremo a sostenere le spinte verso la libertà di chi sta fuori e dentro i centri di detenzione e di accoglienza, alle frontiere e per le strade delle nostre città.\r\n\r\nAscolta qui il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Bulgaria.mp3\"][/audio]","13 Dicembre 2024","2024-12-13 00:06:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/bulgaria-300x111-1-200x110.jpg","Bulgaria – Solidarietà alle proteste in corso nei lager per persone in transito",1734048405,[],[],{"post_content":573},{"matched_tokens":574,"snippet":575,"value":576},[60],"Un anno e mezzo di \u003Cmark>prigione\u003C/mark> per aver minacciato la sicurezza"," \r\n\r\n\r\n\r\nDomenica scorsa, per la prima volta dopo anni, un nutrito presidio davanti al centro di detenzione di Sofia-Busmantsi ha rotto per un pomeriggio l’isolamento dei e delle detenute immigrate che lì sono recluse. 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