","Condannati 13 No Tav","post",1634662492,[64,65,66,67,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/cantiere-fortino/","http://radioblackout.org/tag/chiomonte/","http://radioblackout.org/tag/condanne-no-tav/","http://radioblackout.org/tag/exilles/","http://radioblackout.org/tag/marcia-no-tav-28-giugno-2015/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/processo-di-appello/",[72,73,74,75,76,18,77],"cantiere-fortino","chiomonte","condanne no tav","exilles","marcia no tav 28 giugno 2015","processo di appello",{"post_content":79,"tags":84},{"matched_tokens":80,"snippet":82,"value":83},[81],"di","chiudono l’area militarizzata del cantiere-fortino \u003Cmark>di\u003C/mark> Chiomonte. Una marcia dall’ampia partecipazione,","Era il 28 giugno 2015. Una marcia popolare si mosse da Exilles lungo la strada che conduce agli sbarramenti che chiudono l’area militarizzata del cantiere-fortino \u003Cmark>di\u003C/mark> Chiomonte. Una marcia dall’ampia partecipazione, ma con la determinazione a praticare l’azione diretta. Il primo tentativo \u003Cmark>di\u003C/mark> divellere i jersey che chiudevano la strada venne respinto con idranti e lacrimogeni. Il corteo si mosse quindi per le vie del paese sino alle recinzioni che chiudevano il passaggio sul ponte della Dora. Con rampini e corde vennero abbordate ed abbattute le reti. In primo grado il procuratore Rinaudo arrivò a chiedere sino a sette anni per uno dei 19 No Tav rinviati a giudizio.\r\nIl 14 ottobre la corte d’appello ha ridimensionato le pene, che restano comunque pesanti: tra un anno e due anni e quattro mesi \u003Cmark>di\u003C/mark> reclusione. Un totale \u003Cmark>di\u003C/mark> 17 anni \u003Cmark>di\u003C/mark> reclusione per aver tirato giù due jersey.\r\nNe abbiamo parlato con Nicoletta Dosio\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/2021-10-19-dosio-condanne-no-tav.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[85,87,89,91,93,95,97],{"matched_tokens":86,"snippet":72},[],{"matched_tokens":88,"snippet":73},[],{"matched_tokens":90,"snippet":74},[],{"matched_tokens":92,"snippet":75},[],{"matched_tokens":94,"snippet":76},[],{"matched_tokens":96,"snippet":18},[],{"matched_tokens":98,"snippet":100},[24,81,99],"appello","\u003Cmark>processo\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>appello\u003C/mark>",[102,107],{"field":38,"indices":103,"matched_tokens":104,"snippets":106},[14],[105],[24,81,99],[100],{"field":108,"matched_tokens":109,"snippet":82,"value":83},"post_content",[81],1736172819517538300,{"best_field_score":112,"best_field_weight":113,"fields_matched":28,"num_tokens_dropped":50,"score":114,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":50},"3315704398080",13,"1736172819517538410",{"document":116,"highlight":130,"highlights":138,"text_match":144,"text_match_info":145},{"cat_link":117,"category":118,"comment_count":50,"id":119,"is_sticky":50,"permalink":120,"post_author":53,"post_content":121,"post_date":122,"post_excerpt":56,"post_id":119,"post_modified":123,"post_thumbnail":124,"post_thumbnail_html":125,"post_title":126,"post_type":61,"sort_by_date":127,"tag_links":128,"tags":129},[47],[49],"47594","http://radioblackout.org/2018/05/caso-uva-ribaltato-il-processo-di-appello-chiesti-89-anni-di-carcere-contro-le-forze-dellordine/","Nella notte del 14 giugno 2008, Giuseppe Uva viene arrestato,nel centro storico di Varese. Con un amico, ubriachi, stanno facendo schiamazzi e spostando delle transenne in mezzo alla strada. Intralcio al decoro. Di quell’arresto non c’è verbale, un sequestro annunciata dalla frase di due dei carabinieri che effettuano il “fermo” dicendo “proprio te stavo cercando questa non te la faccio passare”. Preparano la vendetta contro un personaggio fuori dalle righe, un rompiballe, che, in più, si vanta di avere una storia con la moglie di un carabiniere. In caserma l’amico fermato con Giuseppe lo sento urlare, chiama l’ambulanza “lo stanno massacrando”, i carabinieri levano i cellulari e rassicurano i medici, non sta succedendo niente. Alle 4 li richiamano per un TSO. La mattina Giuseppe muore in ospedale. \r\n\r\nNonostante il corpo sia pieno di ferite, il PM non vuole nemmeno procedere, si rifiuta di indagare sul come e perché è morto Giuseppe Uva. Soltanto grazie a una lunga battaglia per chiedere verità e giustizia della famiglia la storia non finisce nel dimenticatoio degli abusi di polizia. Il processo comunque non va molto lontano, il giudice non ne vuole sapere, tutti assolti gli “angeli in divisa”. \r\n\r\nIeri, a sorpresa, c’è stato invece un importante ribaltamento dell’andamento processuale. Durante l’appello il procuratore capo di Milano ha deciso di procedere per omicidio preterintenzionale e sequestro di persona aggravato chiedendo 13 anni di reclusione per i due carabinieri che effettuarono il fermo, i CC Stefano Dal Bosco e Paolo Righetto, e 10 anni e 6 mesi per i sei agenti di polizia coinvolti.\r\n\r\nAbbiamo commentato la notizia con l’avv. Fabio Anselmo, già avvocato di parte civile che ha contribuito negli anni a portare a processo i responsabili della morte di Giuseppe Uva\r\n\r\n/home/blackout/Registrazioni/Clip 29\r\n\r\nGiuseppe Uva morto il 14 giugno 2008","17 Maggio 2018","2018-05-21 18:56:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/1406d37dd7583144b10cbd723206ab08-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"216\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/1406d37dd7583144b10cbd723206ab08-300x216.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/1406d37dd7583144b10cbd723206ab08-300x216.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/1406d37dd7583144b10cbd723206ab08.jpg 700w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Caso Uva, ribaltato il processo di appello: chiesti 89 anni di carcere contro le forze dell’ordine",1526561381,[],[],{"post_content":131,"post_title":135},{"matched_tokens":132,"snippet":133,"value":134},[81,24],"finisce nel dimenticatoio degli abusi \u003Cmark>di\u003C/mark> polizia. 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Ed è solo dopo 7 anni e 3 mesi, tre processi e una pronuncia al processo di appello che aveva assolto tutti gli imputati che sul caso si inizia a intravedere uno spiraglio di luce.\r\nL'inchisesta bis della Procura di Roma si conclude con l'accusa di omicidio preterintenzionale per i carabinieri Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro e Francesco Tedesco. 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Nello specifico, chiamata a pronunciarsi sulla sospensione della prescrizione adottata dopo i rinvii determinati dalle norme anticovid, la Consulta ha stabilito che. “Il rispetto del principio di legalità richiede, quindi, che la norma, la quale in ipotesi ampli la durata del termine di prescrizione (art. 157 cod. pen.), ovvero ne preveda il prolungamento come conseguenza dell’applicazione di una regola processuale, sia sufficientemente determinata”. Ed ancora, che il rispetto del principio di legalità esige “la predeterminazione per legge del termine entro il quale sarà possibile l’accertamento nel processo, con carattere di definitività, della responsabilità penale”.\r\nLa riforma Cartabia deve ancora passare dal parlamento e le modifiche introdotte vanno al di là della mera questione della prescrizione, ma è certo che su questo punto ci saranno le maggiori frizioni.\r\nAlla fine la soluzione adottata da Cartabia ha un sapore paradossale: viene introdotta una parola nuova che sostituisce quella ormai impronunciabile di “prescrizione”. Ed ecco che nella neolingua giudiziaria è spuntata “l’improcedibilità”. Quando passano due anni dalla sentenza di primo grado e il processo di appello non è stato fatto, scatterebbe l’improcedibilità. Si tornerebbe nei fatti alla riforma Orlando, che già aveva prolungato di tre anni i termini di prescrizione: due in più dopo il primo grado, uno in più dopo il secondo in attesa dell’eventuale ricorso in Cassazione.\r\nIn pratica cosa succederà?\r\nNe abbiamo parlato con un compagno e avvocato, Eugenio Losco\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/2021-07-13-prescrizione-losco.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","14 Luglio 2021","2021-07-14 16:34:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/o.638858-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/o.638858-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/o.638858-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/o.638858-1024x683.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/o.638858-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/o.638858.jpg 1440w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Prescrizione. La neolingua giudiziaria",1626280483,[252,253,254,255],"http://radioblackout.org/tag/improcedibilita/","http://radioblackout.org/tag/prescrizione/","http://radioblackout.org/tag/riforma-bonafede/","http://radioblackout.org/tag/riforma-cartabia/",[257,26,258,259],"improcedibilità","riforma bonafede","riforma cartabia",{"post_content":261},{"matched_tokens":262,"snippet":263,"value":264},[81,24,81,99],"\u003Cmark>di\u003C/mark> primo grado e il \u003Cmark>processo\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>appello\u003C/mark> non è stato fatto, scatterebbe","Quando la Corte Costituzionale si è pronunciata contro la riforma Bonafede, perché l’abolizione della prescrizione era lesiva del diritto \u003Cmark>di\u003C/mark> tutte le parti in causa ad avere un \u003Cmark>processo\u003C/mark> che terminasse in tempi certi, era chiaro che si sarebbe aperta una battaglia nella maggioranza \u003Cmark>di\u003C/mark> governo. Nello specifico, chiamata a pronunciarsi sulla sospensione della prescrizione adottata dopo i rinvii determinati dalle norme anticovid, la Consulta ha stabilito che. “Il rispetto del principio \u003Cmark>di\u003C/mark> legalità richiede, quindi, che la norma, la quale in ipotesi ampli la durata del termine \u003Cmark>di\u003C/mark> prescrizione (art. 157 cod. pen.), ovvero ne preveda il prolungamento come conseguenza dell’applicazione \u003Cmark>di\u003C/mark> una regola processuale, sia sufficientemente determinata”. Ed ancora, che il rispetto del principio \u003Cmark>di\u003C/mark> legalità esige “la predeterminazione per legge del termine entro il quale sarà possibile l’accertamento nel \u003Cmark>processo\u003C/mark>, con carattere \u003Cmark>di\u003C/mark> definitività, della responsabilità penale”.\r\nLa riforma Cartabia deve ancora passare dal parlamento e le modifiche introdotte vanno al \u003Cmark>di\u003C/mark> là della mera questione della prescrizione, ma è certo che su questo punto ci saranno le maggiori frizioni.\r\nAlla fine la soluzione adottata da Cartabia ha un sapore paradossale: viene introdotta una parola nuova che sostituisce quella ormai impronunciabile \u003Cmark>di\u003C/mark> “prescrizione”. Ed ecco che nella neolingua giudiziaria è spuntata “l’improcedibilità”. 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Ieri Massimo di Trento ha affrontato l'udienza per il medesimo provvedimento, e il giudice come di consueto si è riservato. Il prossimo 15 ottobre a Torino ben 8 compagni/e avranno l'udienza per la sorveglianza speciale, chiesta direttamente dal pm dalle strane amicizie Rinaudo, mentre nello stesso giorno inizierà il processo di appello nei confronti di Chiara Claudio Mattia e Niccolò.\r\n\r\nAscolta l'intervista con Chiara e i suoi saluti resistenti ai No Tav della Val Susa:\r\n\r\nUnknown\r\n\r\nAGGIORNAMENTO. Buone notizie da Trento: dopo sole 24 ore il tribunale di Trento ha RESPINTO la richiesta di sorveglianza speciale per Massimo. Il caso di Chiara continua ad essere per ora l'unico accolto dai vari tribunali italiani.","11 Settembre 2015","2015-09-16 18:21:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/sorvegliati-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"116\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/sorvegliati-300x116.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/sorvegliati-300x116.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/sorvegliati-768x297.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/sorvegliati-1024x397.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/sorvegliati.jpg 1500w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","No Tav sotto Sorveglianza speciale - intervista a Chiara",1441980763,[285],"http://radioblackout.org/tag/notav/",[287],"notav",{"post_content":289},{"matched_tokens":290,"snippet":291,"value":292},[24,81,99,81],"nello stesso giorno inizierà il \u003Cmark>processo\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>appello\u003C/mark> nei confronti \u003Cmark>di\u003C/mark> Chiara Claudio","Stamattina abbiamo intervistato Chiara, protagonista insieme a Claudio Mattia e Niccolò dell'ormai celebre \u003Cmark>processo\u003C/mark> per terrorismo ai No Tav per l'attacco al cantiere \u003Cmark>di\u003C/mark> Chiomonte del maggio 2013.\r\n\r\nDopo quasi due anni \u003Cmark>di\u003C/mark> detenzione, alla scadenza dei domiciliari che sta scontando in provincia \u003Cmark>di\u003C/mark> Teramo la aspetta un anno e mezzo \u003Cmark>di\u003C/mark> sorveglianza speciale; la misura disposta pochi giorni fa dal tribunale abruzzese implica obbligo \u003Cmark>di\u003C/mark> rientro notturno e divieto \u003Cmark>di\u003C/mark> frequentare pregiudicati e manifestazioni politiche, e viene applicata non per un reato specifico ma per il \"profilo psicologico\" della persona, evidentemente troppo incline a lottare.\r\n\r\nE' il primo caso recente \u003Cmark>di\u003C/mark> sorveglianza speciale contro militanti antagonisti accolto da un tribunale, a fronte delle numerose richieste per altri compagni in giro per l'Italia che sono state rifiutate. 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Da ottobre scorso quando il leader nazionalista Devlet Bahceli ha lanciato un appello al dialogo verso l'opposizione filo curda si è innestato un processo di disgelo verso il PKK che passando per la visita del nipote ad Apo alle dichiarazioni di apprezzamento da parte di Ocalan dell'appello al dialogo lanciato da Bahceli fino all'incontro con la delegazione del Dem ( Il Partito dell'Uguaglianza e della Democrazia dei Popoli ) arriva alla lettura del comunicato di Ocalan in cui invita il suo movimento ad avviare una discussione interna che conduca ad abbandonare le armi e a dissolversi. Il Pkk non si è arreso perchè non è stato sconfitto, prende atto dell'apertura di una nuova fase ma il processo di disarmo dovrà passare per un momento assembleare dei militanti per valutare lo scioglimento ed intraprendere un percorso nuovo. La leadership del PKK sembra allineata all'analisi di Ocalan cui sono sempre arrivati messaggi di solidarietà da tutti i fronti, non è chiaro se l'appello di Apo si rivolgesse anche alle forze curde impegnate nel nord della Siria .Erdogan vuole liberarsi del problema curdo per affrontare l'impegno in Siria ed eventuali sviluppi futuri nell'area che possano coinvolgere l'Iran ,mentre sul piano interno punta ai voti del partito filo curdo Dem per una eventuale riforma costituzionale che gli consenta un ulteriore mandato. Il pragmatismo che informa la politica estera turca consente ad Ankara di essere presente su vari scenari con differenti intensità di coinvolgimento anche militari ,dalla Libia alla Siria dal golfo Persico al corno d'Africa, rimanendo al contempo un perno irrinunciabile del fianco meridionale della Nato.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BASTIONI-DI-ORIONE-06032025-MURAT.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Tatiana Djordjevic torniamo sulla Serbia dopo gli scontri all'interno del parlamento ,che dimostrano quanto sia dirompente la protesta di piazza degli studenti e di tanta parte della società serba ,tanto da far esplodere le contraddizioni anche all'interno della sonnachiosa opposizione parlamentare che finora è stata tenuta a debita distanza dal movimento. Durante la sessione in cui era prevista la formalizzazione delle dimissioni del primo ministro Miloš Vučević ,dimessossi in seguito alle proteste , alcuni parlamentari dell’opposizione hanno acceso torce da stadio e granate fumogene, è scoppiata una rissa dopo che la maggioranza aveva approvato l’agenda della giornata, secondo cui la formalizzazione delle dimissioni di Vučević sarebbe avvenuta alla fine della seduta . L’opposizione aveva criticato questa scelta, ma la maggioranza aveva proceduto comunque: a quel punto è iniziata la protesta dentro all’aula. La sessione è poi ricominciata, ma intanto una folla di manifestanti si era riunita davanti al parlamento. Che sia un tentativo dell'opposizione parlamentare di prendersi la scena mediatica o che le tematiche della protesta di piazza stiano mettendo a nudo le contraddizioni del sistema di potere di Vucic ,di sicuro la pervicacia del movimento nelle mobilitazioni di piazza che si stanno svolgendo da quattro mesi in Serbia e che sono considerate le più grandi contestazioni al governo nazionale degli ultimi trent’anni ,e la sua ampiezza stanno generando una crisi di legittimità del regime di Vucic. Per il 15 marzo è prevista un altra grande manifestazione a Belgrado che misurerà l'entità della risposta del regime non nuovo a derive autoritarie e repressive.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BASTIONI-DI-ORIONDE-06032025-SERBIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Antonio Mazzeo , guardiamo alla proposta che Ursula von der Leyen che ha presentato – RearmEurope – di investire 800 miliardi di euro nel riarmo , la maggior parte delle risorse verrà dai bilanci nazionali, finora soggetti a ferree leggi di austerità ,ma per la armi si farà eccezione, lasciando ai governi la facoltà di sforare deficit e debito solo per questo capitolo di spesa. Il resto in parte da fondi di coesione e Pnrr, da Bei e Mes. Il processo di riarmo europeo non è estemporaneo ma è stato avviato fin dalla prima guerra del Golfo e accelerato dalla guerra nei Balcani alla fine degli anni '90 . Si sta strutturando un' alleanza tra complesso militare industriale, generali,media e politici che storicamente è sempre stata all'origine dei conflitti e che ha generato un' accelerazione dei preparativi bellici . I passi decisivi sono stati la riconversione bellica delle produzioni civili per scopi militari,l'adeguamento delle reti infrastrutturali alle esigenze militari ,la costruzione del nemico e la militarizzazione della società attraverso una complessa ed articolata campagna mediatica ,l'arruolamento dei civili nella mobilitazione bellica che parte dalle scuole passando per i posti di lavoro. Con l'apparente disimpegno americano dall'Ucraina si mette in atto una ridistribuzione degli impegni finanziari a scopo bellico ,con un onere maggiore per la UE mentre gli sforzi americani si rivolgono verso l'indo Pacifico .Gli USA hanno un nemico da affrontare a lungo termine che è la Cina ,il fronte europeo non è più rilevante per la nuova amministrazione la cui propensione bellicista è in continuità con la precedente come dimostrano i voti bipartisan al Congresso per sostenere le vendite di armi . I capitali utilizzati nell'acquisto delle armi sono transnazionali e questi piani di riarmo europei vanno a beneficio del complesso militare industriale americano con uno sfacciato trasferimento di risorse dal pubblico al privato rimettendo in discussione la struttura economico sociale su cui si è costruita l'Europa dal 1945. Le risorse sottratte al welfare e all'istruzione per la guerra negano il diritto al futuro delle nuove generazioni ,la diserzione sociale di massa dalle logiche belliche è il granello che puo' inceppare il meccanismo di riproduzione del modello della guerra come regolatore delle contraddizioni generate dal sistema di accumulazione capitalista .\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BASTIONI-06032025-MAZZEO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","9 Marzo 2025","2025-03-09 18:35:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 06/03/2025-TURCHIA :APO ABBASSA LE ARMI IL PKK VERSO LO SCIOGLIMENTO- SERBIA LE PROTESTE DEGLI STUDENTI SVEGLIANO L'OPPOSIZIONE PARLAMENTARE-LA CORSA AL RIARMO EUROPEA INGRASSA LE LOBBIES DELL'INDUSTRIA BELLICA.",1741535742,[431],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[433],"Bastioni di Orione",{"post_content":435,"post_title":439,"tags":443},{"matched_tokens":436,"snippet":437,"value":438},[24,81],"curda si è innestato un \u003Cmark>processo\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> disgelo verso il PKK che","In questa puntata Bastioni \u003Cmark>di\u003C/mark> Orione incontra Murat Cynar per inquadrare gli scenari futuri dopo le dichiarazioni \u003Cmark>di\u003C/mark> Ocalan dal carcere \u003Cmark>di\u003C/mark> Imrali sullo scioglimento del PKK . Da ottobre scorso quando il leader nazionalista Devlet Bahceli ha lanciato un \u003Cmark>appello\u003C/mark> al dialogo verso l'opposizione filo curda si è innestato un \u003Cmark>processo\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> disgelo verso il PKK che passando per la visita del nipote ad Apo alle dichiarazioni \u003Cmark>di\u003C/mark> apprezzamento da parte \u003Cmark>di\u003C/mark> Ocalan dell'appello al dialogo lanciato da Bahceli fino all'incontro con la delegazione del Dem ( Il Partito dell'Uguaglianza e della Democrazia dei Popoli ) arriva alla lettura del comunicato \u003Cmark>di\u003C/mark> Ocalan in cui invita il suo movimento ad avviare una discussione interna che conduca ad abbandonare le armi e a dissolversi. Il Pkk non si è arreso perchè non è stato sconfitto, prende atto dell'apertura \u003Cmark>di\u003C/mark> una nuova fase ma il \u003Cmark>processo\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> disarmo dovrà passare per un momento assembleare dei militanti per valutare lo scioglimento ed intraprendere un percorso nuovo. La leadership del PKK sembra allineata all'analisi \u003Cmark>di\u003C/mark> Ocalan cui sono sempre arrivati messaggi \u003Cmark>di\u003C/mark> solidarietà da tutti i fronti, non è chiaro se l'appello \u003Cmark>di\u003C/mark> Apo si rivolgesse anche alle forze curde impegnate nel nord della Siria .Erdogan vuole liberarsi del problema curdo per affrontare l'impegno in Siria ed eventuali sviluppi futuri nell'area che possano coinvolgere l'Iran ,mentre sul piano interno punta ai voti del partito filo curdo Dem per una eventuale riforma costituzionale che gli consenta un ulteriore mandato. Il pragmatismo che informa la politica estera turca consente ad Ankara \u003Cmark>di\u003C/mark> essere presente su vari scenari con differenti intensità \u003Cmark>di\u003C/mark> coinvolgimento anche militari ,dalla Libia alla Siria dal golfo Persico al corno d'Africa, rimanendo al contempo un perno irrinunciabile del fianco meridionale della Nato.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BASTIONI-DI-ORIONE-06032025-MURAT.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Tatiana Djordjevic torniamo sulla Serbia dopo gli scontri all'interno del parlamento ,che dimostrano quanto sia dirompente la protesta \u003Cmark>di\u003C/mark> piazza degli studenti e \u003Cmark>di\u003C/mark> tanta parte della società serba ,tanto da far esplodere le contraddizioni anche all'interno della sonnachiosa opposizione parlamentare che finora è stata tenuta a debita distanza dal movimento. 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Anche in streaming.\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025-02-07-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nPaternalismo e disciplina. Le code davanti all’ufficio immigrazione di Torino\r\n“Nonostante enti caritatevoli e politici di sinistra ostentino avversione per le destre razziste, il loro discorso è complementare alla narrazione securitaria che vede nell’immigrato una minaccia all’ordine sociale. Infatti, solo chi “rispetta le regole” può sperare di vedere garantiti i diritti fondamentali legati al possesso di un documento. Coloro che non vogliono, o non possono, “integrarsi”, sono considerati criminali o reietti portatori di “degrado”, condannati senza appello alla violenza quotidiana delle politiche securitarie, o in alternativa, a rimanere impigliati nelle maglie del paternalismo assistenzialistico. Le lunghe file e le vessazioni agite dalla polizia in corso Verona sono la dimostrazione eclatante che da questo processo di disciplinamento non è possibile salvarsi, come vorrebbero i benpensanti, nemmeno “rispettando le regole” che la società impone.”\r\nPrendiamo le mosse da un articolo uscito su Napoli Monitor per ragionare sulle forme disciplinamento violento dei lavorator migranti.\r\n\r\nStati Uniti. Il ciclone Trump\r\nIl presidente che si è insediato il 20 gennaio è molto più forte di quello che prese il potere nel 2016: allora era un outsider inviso alla maggioranza del suo partito, oggi è il cavallo vincente, che ha conquistato il Gop riuscendo a mettere insieme le anime sparse della destra statunitense.\r\nI miliardari che hanno affollato la sua corte nel giorno dell’investitura hanno in mano il vero potere, quello dei social media, il cui controllo è cruciale nella costruzione del consenso. \r\nSul tappeto numerose domande: quanto reggerà il suo blocco sociale, specie quello della Rust Belt, che tanto contribuì al suo precedente successo?\r\nTrump ha dettato le regole all’Europa, prima tra tutte un investimento del 5% del Pil in spese militari.\r\nIl programma di Trump è spaventoso. 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Il movimento anarchico nelle lotte per l’emancipazione sociale in Russia” di Volin, edizioni Zero in Condotta.\r\n\r\nVolin, anarchico, tra i protagonisti della rivoluzione russa, ci restituisce l'immagine viva di una rivoluzione sociale, in cui la dimensione autogestionaria e libertaria dei Soviet viene soffocata a poco a poco dalla dittatura bolscevica. Non senza una forte resistenza.\r\n\r\nIl teorico e rivoluzionario anarchico, Vsevolod Michajlovič Eichenbaum, detto Volin, racconta la storia della Rivoluzione russa dal 1825 al 1939, con i suoi due sommovimenti del 1905 e del 1917, che egli ha vissuto come militante attivamente impegnato negli eventi. Potendo disporre di documenti e testimonianze di prima mano, Volin descrive, dal punto di vista anarchico – con lucidità e con rara finezza d’analisi tutto il processo del movimento rivoluzionario russo, dalla nascita dei Soviet all’annientamento del movimento anarchico da parte dello stalinismo passando per l’ascesa al potere dei bolscevichi, la rivolta dei marinai di Kronstadt o ancora l’epopea insurrezionale di Nestor Machno.\r\n\r\nIl libro, oltre che alle presentazioni, lo trovate alla FAT oppure può essere richiesto a http://www.zeroincondotta.org/\r\n\r\nSabato 22 febbraio\r\na tre anni dall’inizio della guerra in Ucraina\r\nCon i disertori russi e ucraini per un mondo senza frontiere\r\nore 11\r\npresidio antimilitarista al Balon\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","13 Febbraio 2025","2025-02-13 13:48:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/s-l1600-200x110.jpg","Anarres del 7 febbraio. 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NUOVI POSTI GABBIA\r\n\r\nOsserviamo l’andamento di due processi per tortura in Italia: a San Gimignano l’accusa è stata confermata anche in Appello, mentre a Reggio Emilia è stato stabilito – in primo grado – come incappucciare un uomo con una federa, denudarlo e pestarlo in una cella di isolamento non siano condotte sufficientemente gravi per configurare tale imputazione.\r\n\r\nIntanto il Ministero della Giustizia apre un bando per la realizzazione di celle-container come soluzione per il sovraffollamento, una condizione strumentalmente e conformisticamente imputata come la principale causa dei suicidi nelle carceri.\r\n\r\nLe galere italiane sono stracolme, ma la crescita della popolazione detenuta non è un problema architettonico, bensì un fenomeno ingegnerizzato a livello normativo: il numero di persone incarcerate continua ad aumentare anche se non cresce la popolazione e diminuiscono i reati; i principali fattori che generano il sovraffollamento sono la brutalizzazione della 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L’Artico importante non solo per quello che contiene, ma soprattutto per ciò che divide essendo un naturale corridoio, il più veloce, tra oriente ed occidente, la nuova via della seta marittima.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti\r\n\r\nAlbania e Libia. Esternalizzazione delle frontiere e della repressione\r\nIl pattugliatore della Marina militare Cassiopea ha selezionato 49 naufraghi nelle acque attorno a Lampedusa ed ha fatto rotta verso l’Albania, dove è arrivato martedì mattina.\r\nA bordo avrebbero dovuto esserci persone con i requisiti “giusti” in base alla Legge “Cutro”: maschi, adulti, senza vulnerabilità, in buona salute e provenienti da Paesi “sicuri”. Sei persone, quattro minorenni e de vulnerabili, devono tornare in Italia. I restanti 43 hanno fatto richiesta di protezione internazionale e sono stati trasferiti dall’hotspot di Schengjin al centro di Gjader.\r\nIl governo ha deciso di non attendere il pronunciamento della Consulta sulla legittimità di applicare la procedura di espulsione più “snella” ai richiedenti asilo provenienti da paesi entrati nella lista dei “paesi sicuri”.\r\nNel frattempo l’esecutivo ha cambiato sia la lista, sia soprattutto la competenza dei giudici, passata dai magistrati della sezione immigrazione di Roma alle corti di appello. Meloni spera che questi magistrati siano più disponibili ad accogliere i desiderata del governo.\r\nMeloni vuole aprire a tutti i costi le prigioni in Albania, il suo fiore all’occhiello per dimostrare di essere più capace di chi l’ha preceduta nell’esternalizzare le frontiere.\r\nNel frattempo la primo ministro è finita nei guai per la scarcerazione ed il rimpatrio, con tanto di aereo militare, del generale Elmasry, arrestato a Torino, in seguito ad un mandato di cattura emanato dalla Corte Internazionale dell’Aja. Elmasry è accusato di omicidi, stupri, torture nelle prigioni sotto il controllo della miliazia RADA, di cui è capo. In queste prigioni sono rinchiusi prigionieri politici ed apostati. 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Ciononostante nel corso dell’ultimo anno le autorità di Niamey hanno rafforzato la “storica” partnership diplomatico-militare con l’Italia.\r\nNei giorni 16-17 dicembre 2024 ha avuto luogo a Roma la quarta edizione dei Bilateral Staff Talk nel settore della Difesa tra l’Italia e il Niger che si sono conclusi con la firma del Piano di Cooperazione 2025 che prevede lo svolgimento di undici attività addestrative, cinque in Italia e sei in Niger.\r\nLe truppe italiane sono presenti in Niger sin dal 2017, con un contingente di 500 soldati, per rinforzare la sorveglianza alle frontiere. In altri termini per intercettare i migranti diretti a nord.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nGiovedì 20 febbraio\r\nore 21\r\nalla Fat\r\ncorso Palermo 46 - Torino\r\n\r\nEnzo Papa, traduttore e curatore dell’edizione italiana, presenta il libro: “La rivoluzione sconosciuta. 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Anche in streaming.\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025-01-31-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nLa spartizione dell’Artico\r\nL’artico è emerso agli onori delle cronache dopo le dichiarazioni \u003Cmark>di\u003C/mark> Trump sulla Groenlandia, che il nuovo presidente statunitense intende annettere agli Stati Uniti, sottraendola al controllo della Danimarca. Per non parlare delle mire sul Canada.\r\nLa partita che si gioca intorno a questo mondo \u003Cmark>di\u003C/mark> mare e \u003Cmark>di\u003C/mark> ghiacci, dove il cambiamento climatico potrebbe rendere più accessibili le risorse \u003Cmark>di\u003C/mark> petrolio, gas e terre rare, oggi poco redditizie da estrarre, è molto importante e vede una secca competizione tra gli Stati che si affacciano sulla regione e non solo.\r\nMa. L’Artico importante non solo per quello che contiene, ma soprattutto per ciò che divide essendo un naturale corridoio, il più veloce, tra oriente ed occidente, la nuova via della seta marittima.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti\r\n\r\nAlbania e Libia. Esternalizzazione delle frontiere e della repressione\r\nIl pattugliatore della Marina militare Cassiopea ha selezionato 49 naufraghi nelle acque attorno a Lampedusa ed ha fatto rotta verso l’Albania, dove è arrivato martedì mattina.\r\nA bordo avrebbero dovuto esserci persone con i requisiti “giusti” in base alla Legge “Cutro”: maschi, adulti, senza vulnerabilità, in buona salute e provenienti da Paesi “sicuri”. Sei persone, quattro minorenni e de vulnerabili, devono tornare in Italia. I restanti 43 hanno fatto richiesta \u003Cmark>di\u003C/mark> protezione internazionale e sono stati trasferiti dall’hotspot \u003Cmark>di\u003C/mark> Schengjin al centro \u003Cmark>di\u003C/mark> Gjader.\r\nIl governo ha deciso \u003Cmark>di\u003C/mark> non attendere il pronunciamento della Consulta sulla legittimità \u003Cmark>di\u003C/mark> applicare la procedura \u003Cmark>di\u003C/mark> espulsione più “snella” ai richiedenti asilo provenienti da paesi entrati nella lista dei “paesi sicuri”.\r\nNel frattempo l’esecutivo ha cambiato sia la lista, sia soprattutto la competenza dei giudici, passata dai magistrati della sezione immigrazione \u003Cmark>di\u003C/mark> Roma alle corti \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>appello\u003C/mark>. Meloni spera che questi magistrati siano più disponibili ad accogliere i desiderata del governo.\r\nMeloni vuole aprire a tutti i costi le prigioni in Albania, il suo fiore all’occhiello per dimostrare \u003Cmark>di\u003C/mark> essere più capace \u003Cmark>di\u003C/mark> chi l’ha preceduta nell’esternalizzare le frontiere.\r\nNel frattempo la primo ministro è finita nei guai per la scarcerazione ed il rimpatrio, con tanto \u003Cmark>di\u003C/mark> aereo militare, del generale Elmasry, arrestato a Torino, in seguito ad un mandato \u003Cmark>di\u003C/mark> cattura emanato dalla Corte Internazionale dell’Aja. Elmasry è accusato \u003Cmark>di\u003C/mark> omicidi, stupri, torture nelle prigioni sotto il controllo della miliazia RADA, \u003Cmark>di\u003C/mark> cui è capo. In queste prigioni sono rinchiusi prigionieri politici ed apostati. Migranti, selezionati nei centri \u003Cmark>di\u003C/mark> detenzione, vengono impiegati da Elmasry come lavoratori schiavi.\r\nIl sistema \u003Cmark>di\u003C/mark> esternalizzazione delle frontiere con la Libia dal memorandum targato Minniti del 2017, e, più \u003Cmark>di\u003C/mark> recente, con la Tunisia, affida il lavoro sporco a macellai con le stellette, cui è garantita assoluta impunità.\r\nNe abbiamo parlato con l’avvocato Eugenio Losco\r\nDopo la nostra diretta è arrivata la notizia che i giudici \u003Cmark>di\u003C/mark> corte d’appello non avevano convalidato la reclusione dei 43 migranti, che sono stati ttti riportati in Italia. I due centri albanesi restano vuoti.\r\n\r\nItalia-Niger. Piano \u003Cmark>di\u003C/mark> cooperazione militare 2025\r\nLa giunta militare del Niger guidata dopo il golpe del 26 luglio 2023 dal generale Abdourahamane Tchiani, dopo aver cacciato via dal paese le forze armate \u003Cmark>di\u003C/mark> Francia, Stati Uniti d’America e Germania ha sottoscritto un accordo \u003Cmark>di\u003C/mark> cooperazione nel settore difesa con la Federazione Russa \u003Cmark>di\u003C/mark> Vladimir Putin. Ciononostante nel corso dell’ultimo anno le autorità \u003Cmark>di\u003C/mark> Niamey hanno rafforzato la “storica” partnership diplomatico-militare con l’Italia.\r\nNei giorni 16-17 dicembre 2024 ha avuto luogo a Roma la quarta edizione dei Bilateral Staff Talk nel settore della Difesa tra l’Italia e il Niger che si sono conclusi con la firma del Piano \u003Cmark>di\u003C/mark> Cooperazione 2025 che prevede lo svolgimento \u003Cmark>di\u003C/mark> undici attività addestrative, cinque in Italia e sei in Niger.\r\nLe truppe italiane sono presenti in Niger sin dal 2017, con un contingente \u003Cmark>di\u003C/mark> 500 soldati, per rinforzare la sorveglianza alle frontiere. In altri termini per intercettare i migranti diretti a nord.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nGiovedì 20 febbraio\r\nore 21\r\nalla Fat\r\ncorso Palermo 46 - Torino\r\n\r\nEnzo Papa, traduttore e curatore dell’edizione italiana, presenta il libro: “La rivoluzione sconosciuta. Il movimento anarchico nelle lotte per l’emancipazione sociale in Russia” \u003Cmark>di\u003C/mark> Volin, edizioni Zero in Condotta.\r\n\r\nVolin, anarchico, tra i protagonisti della rivoluzione russa, ci restituisce l'immagine viva \u003Cmark>di\u003C/mark> una rivoluzione sociale, in cui la dimensione autogestionaria e libertaria dei Soviet viene soffocata poco a poco alla dittatura bolscevica. Non senza una forte resistenza.\r\n\r\nIl teorico e rivoluzionario anarchico, Vsevolod Michajlovič Eichenbaum, detto Volin, racconta la storia della Rivoluzione russa dal 1825 al 1939, con i suoi due sommovimenti del 1905 e del 1917, che egli ha vissuto come militante attivamente impegnato negli eventi. Potendo disporre \u003Cmark>di\u003C/mark> documenti e testimonianze \u003Cmark>di\u003C/mark> prima mano, Volin descrive, dal punto \u003Cmark>di\u003C/mark> vista anarchico – con lucidità e con rara finezza d’analisi -, tutto il \u003Cmark>processo\u003C/mark> del movimento rivoluzionario russo, dalla nascita dei Soviet all’annientamento del movimento anarchico da parte dello stalinismo passando per l’ascesa al potere dei bolscevichi, la rivolta dei marinai \u003Cmark>di\u003C/mark> Kronstadt o ancora l’epopea insurrezionale \u003Cmark>di\u003C/mark> Nestor Machno.\r\n\r\nIl libro, oltre che alle presentazioni, lo trovate alla FAT oppure può essere richiesto a http://www.zeroincondotta.org/\r\n\r\nSabato 22 febbraio\r\na tre anni dall’inizio della guerra in Ucraina\r\nCon i disertori russi e ucraini per un mondo senza frontiere\r\nore 11\r\npresidio antimilitarista al Balon\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[549],{"field":108,"matched_tokens":550,"snippet":546,"value":547},[81,81,99],{"best_field_score":460,"best_field_weight":206,"fields_matched":269,"num_tokens_dropped":50,"score":529,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":50},6637,{"collection_name":355,"first_q":77,"per_page":14,"q":77},["Reactive",555],{},["Set"],["ShallowReactive",558],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fjbxW01SvzgfY428_JMXoVa2ae6ZRbFTOmmtWjoQSFug":-1},true,"/search?query=processo+di+appello"]