","No Tav. Assolti Gabriele e Matteo","post",1462894217,[65,66,67,68,69,70,71],"http://radioblackout.org/tag/3-luglio-2011/","http://radioblackout.org/tag/assoluzione-gabriele-matteo/","http://radioblackout.org/tag/carabiniere/","http://radioblackout.org/tag/maddalena/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/processo-no-tav/","http://radioblackout.org/tag/sequestro-di-persona/",[73,74,75,76,15,77,78],"3 luglio 2011","assoluzione gabriele matteo","carabiniere","maddalena","processo no tav","sequestro di persona",{"post_content":80,"post_title":86,"tags":90},{"matched_tokens":81,"snippet":84,"value":85},[82,83],"no","Tav","Gabriele e Matteo, i due \u003Cmark>no\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark> processati per l'episodio del carabiniere","Sono stati assolti Gabriele e Matteo, i due \u003Cmark>no\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark> processati per l'episodio del carabiniere che, durante il 3 luglio 2011, venne dimenticato nel bosco dai suoi colleghi dopo una sortita poco felice. Era il giorno dell'assedio \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark> al nascente cantiere della Maddalena, meno di una settimana dopo lo sgombero della libera repubblica della Maddalena.\r\n\r\nLa Procura di Torino ha formulato l'accusa di sequestro di persona e di lesioni. Destinata all'archiviazione, per l'inconsistenza delle prove contro i due \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark>, è stata portata a dibattimento quando il fascicolo è passato dal \u003Cmark>tav\u003C/mark>olo di Ferrando, promosso Procuratore capo a Ivrea, a quello di Andrea Padalino.\r\nLa sentenza è stata pronunciata questa mattina dopo un \u003Cmark>processo\u003C/mark> celebrato a porte chiuse come prescrive la scelta del rito abbreviato. Questo tipo di \u003Cmark>processo\u003C/mark> viene fatto sulla base delle prove documentali, senza testimoni.\r\nLa Procura aveva chiesto 9 anni di carcere per sequestro di persona.\r\nIl tribunale non ha considerato convincenti le tesi della Procura, respingendo le richieste di Andrea Padalino.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Silvia, \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark> del comitato alta valle, dal presidio solidale al mercato di Susa.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-05-10-assoluzione-notav",{"matched_tokens":87,"snippet":89,"value":89},[88,83],"No","\u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark>. 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In primo grado, erano stati condannati a due anni e dieci mesi e 20 giorni, usufruendo della riduzione di un terzo per la scelta del rito abbreviato. Una condanna proporzionalmente più pesante di quella inflitta a Chiara, Claudio, Mattia e Nicolò,condannati a tre anni e mezzo per lo stesso episodio.\r\nIl tribunale ha confermato la sentenza di primo grado per Graziano, riducendo a due anni e due mesi la pena per Francesco e Lucio.\r\nPer l'intera mattinata davanti al tribunale si è svolto un presidio solidale La buona notizia della riduzione di 8 mesi e 20 giorni per due dei tre attivisti alla sbarra, è stata resa amara dalla conferma della condanna per Graziano.\r\nIl tribunale si è riservato di far uscire le motivazioni della sentenza entro 90 giorni.\r\nSolo allora potremo sapere le ragioni della decisione odierna del tribunale.\r\nEugenio Losco, avvocato difensore, ipotizzava che il tribunale avesse valutato in base al diverso comportamento processuale dei tre No Tav. Francesco e Lucio, come già Chiara, Claudio, Mattia e Nicolò hanno rivendicato in aula la partecipazione all'azione di sabotaggio al cantiere, Graziano aveva invece deciso di non rilasciare dichiarazioni.\r\n\r\nAscolta la diretta con Francesco prima della sentenza:\r\n\r\n2016-02-09-francesco-primadir-processo\r\n\r\nAscolta ancora Francesco, dopo la sentenza:\r\n\r\n2016-02-09-francesco-secondadir\r\n\r\nAscolta il commento dell'avvocato Eugenio Losco:\r\n\r\n2016-02-09-losco-sentenza\r\n\r\n ","9 Febbraio 2016","2016-02-11 14:26:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/processo-3web-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/processo-3web-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/processo-3web-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/processo-3web.jpg 566w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","Sabotaggio al cantiere Tav: sentenza per Francesco, Graziano e Lucio",1455033245,[143,144,70,145],"http://radioblackout.org/tag/compressore/","http://radioblackout.org/tag/francesco-graziano-lucio/","http://radioblackout.org/tag/sabotaggio/",[147,148,77,149],"compressore","francesco graziano lucio","sabotaggio",{"post_content":151,"post_title":155,"tags":158},{"matched_tokens":152,"snippet":153,"value":154},[88,83],"diverso comportamento processuale dei tre \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark>. 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Con l'intervento di un consulente della difesa è ripreso a Torino, nell'aula bunker delle Vallette, il maxiprocesso a 53 No Tav alla sbarra per la resistenza allo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena e per la giornata di lotta del 3 luglio 2011. Il dibattimento è oramai giunto alle ultime battute e la Procura, rappresentata dal pm Nicoletta Quaglino, intende fare la requisitoria contro i 53 imputati interamente nella giornata del 30 settembre.\r\nNumerosi No Tav erano presenti in aula per dare sostegno attivo ai 53.\r\nEra la prima udienza senza i due PM con l'elmetto, Andrea Padalino e Antonio Rinaudo, cui è stato sfilato il processo sul quale hanno giocato la loro carriera. Sebbene le ragioni della Procura oggi guidata da Armando Spataro siano formalmente ineccepibili - troppi quattro PM per un processo che volge al termine - la decisione di mettere da parte i due PM più esposti mediaticamente ha il sapore agre della bocciatura. Resta in mano a Padalino e Rinaudo il processo contro i quattro attivisti accusati di terrorismo per un sabotaggio al cantiere di Chiomonte il 14 maggio del 2013. Si tratta tuttavia di una patata bollente che rischia di scottare chi se la ritrova tra le mani. Il prossimo 6 ottobre è stata fissata la nuova udienza del Tribunale del Riesame bocciato in maggio dalla sentenza della Cassazione perché l'imputazione di attentato con finalità di terrorismo è stata giudicata inconsistente. In quell'occasione i due PM dovranno riformulare l'accusa con argomenti abbastanza forti da convincere il Riesame a pronunciarsi in senso opposto alla Cassazione. Una strada decisamente in salita. \r\nIl processo contro Chiara, Claudio, Mattia e Nicolò riprenderà giovedì 18 settembre, sempre nell'aula bunker delle Vallette. \r\nCi saranno anche i No Tav per far sentire la propria solidarietà per attivisti accusati di una pratica rivendicata dall'intero movimento. All'ora di pranzo i No Tav si sposteranno in piazza Nizza dove c'é la sede di LTF, il general contractor della Torino Lyon, per un pranzo condiviso, un presidio rumoroso e un'assemblea di piazza.\r\n\r\nLa settimana dei No Tav sarà particolarmente densa: domani mattina attenderanno il primo ministro Matteo Renzi che - secondo alcuni media - potrebbe fare una scappata al cantiere di Chiomonte. Due gli appuntamenti principali. Alle 9 al campo sportivo di Giaglione, alle 10 al cancello della centrale a Chiomonte dove gli over 50 e il Nucleo Pintoni Attivi saranno sin dalle prime ore del mattino per la consueta colazione ai cancelli.\r\n\r\nChiomonte ospita il cantiere/fortino più celebre d'Italia, dove da due anni si sperimenta la tenuta delle tattiche belliche già testate sulle popolazioni afgane. Gli alpini della Taurinense e le altre truppe impiegate nell'area sin dal luglio del 2011 fanno sei mesi in Afganistan e sei mesi in Val Susa. I confini tra la guerra interna e quella esterna sono divenuti impalpabili.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alberto Perino collegato con la radio dall'aula bunker delle Vallette. Perino nei giorni scorsi si è visto recapitare un avviso di conclusione indagini per istigazione a delinquere. Colpevole - come sempre - di non avere peli sulla lingua.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nperino_renzi","16 Settembre 2014","2014-09-19 13:26:25","No Tav. 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Se la Cassazione dovesse smontare l'accusa di terrorismo, questa decisione potrebbe in prospettiva cambiare le condizioni detentive di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, ma non modificherebbe l'impianto accusatorio del processo con l'imputazione per 180 e 180 bis, attentato con finalità di terrorismo.\r\nResta il fatto che il pronunciamento della Cassazione, sia che confermi sia che smentisca Antonio Rinaudo e Andrea Padalino, i due PM che hanno imbastito il processo, non potrà non influire sullo svolgimento del processo in Corte d'Assise.\r\nUna buona notizia c'é già: la corte d'assise ha eliminato il divieto di incontro tra i quattro No Tav ed ha concesso le visite anche al di fuori della cerchia dei familiari stretti dei compagni.\r\nNelle ultime settimane si sono moltiplicate le prese di posizione di giuristi, certamente non sospettabili di simpatie sovversive, che ritengono l'accusa di terrorismo per l'incendio di un compressore una follia. Non solo. Lo stesso articolo 270 sexties, introdotto nell'ordinamento dopo i sanguinosi attentati ai treni a Londra e Madrid, risulta monco, privo dell'aggancio a condotte concrete, contenuto invece nelle normative internazionali sulla materia.\r\nUn segno della natura intrinsecamente politica della norma stessa, che, nella sua voluta genericità, consente di investire con l'accusa di terrorismo, chiunque si ritenga abbia danneggiato un bene impalpabile come \"l'immagine del paese\". In quest'ottica chiunque potrebbe essere accusato di terrorismo. Anche lo Stato che bombarda, chiude ospedali, consente la devastazione dell'ambiente. Un paradosso che ci consegna intatto un dato chiaro: l'estrema opinabilità della questione, che getta la norma in un gorgo interpretativo che ne dovrebbe rendere impossibile l'applicazione.\r\nSin qui l'analisi giuridica. Va da se che la partita che si sta giocando sulle vite di Chiara, Claudio, Mattia, Niccolò è di natura squisitamente politica.\r\n\r\nDella sentenza della Cassazione attesa per domani abbiamo parlato con Eugenio Losco, uno dei difensori dei No Tav accusati di terrorismo.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nlosco.notav\r\n\r\nQuesta sera a Torino e in Val Susa ci saranno due iniziative concomitanti.\r\n\r\nIn Val Susa, in occasione del primo annniversario dell'attacco al cantiere, trasformato dalla magistratura in atto terrorista, verrà celebrato il \"requiem per il compressore\".\r\nAppuntamento - per chi ama camminare - alle 21 a Giaglione - e - per chi preferisce la battitura sul posto - alle 21,15 alla centrale di Chiomonte.\r\n\r\nAscolta la diretta con Luca Abbà:\r\n\r\nluca.abba\r\n\r\nA Torino Champions No Tav, torneo di calcetto autogestito.\r\nUna risposta alla Procura torinese che ha spostato la prima udienza del processo a Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, per ragioni di ordine pubblico, vista la concomitanza con la finale di Europa League.\r\nAppuntamento dalle 19 in piazza Castello.\r\n\r\nAscolta la diretta con Mario Frisetti:\r\n\r\ncalcetto.notav","14 Maggio 2014","2014-05-19 11:58:27","No Tav. Domani la Cassazione, oggi in Clarea e a Torino",1400082435,[242,243,244,245,246,70,247,248],"http://radioblackout.org/tag/calcetto-no-tav/","http://radioblackout.org/tag/cassazione/","http://radioblackout.org/tag/chiomonte/","http://radioblackout.org/tag/clarea/","http://radioblackout.org/tag/giaglione/","http://radioblackout.org/tag/requiem-per-un-compressore/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[250,251,252,253,254,77,255,18],"calcetto no tav","cassazione","chiomonte","clarea","giaglione","requiem per un compressore",{"post_content":257,"post_title":261,"tags":264},{"matched_tokens":258,"snippet":259,"value":260},[88,83],"di incontro tra i quattro \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark> ed ha concesso le visite","Il 15 maggio è previsto il pronunciamento della Cassazione, cui si sono appellati gli avvocati degli attivisti arrestati per terrorismo, dopo la sentenza del tribunale dei riesame che ha confermato l'impianto accusatorio della Procura torinese. Se la Cassazione dovesse smontare l'accusa di terrorismo, questa decisione potrebbe in prospettiva cambiare le condizioni detentive di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, ma non modificherebbe l'impianto accusatorio del \u003Cmark>processo\u003C/mark> con l'imputazione per 180 e 180 bis, attentato con finalità di terrorismo.\r\nResta il fatto che il pronunciamento della Cassazione, sia che confermi sia che smentisca Antonio Rinaudo e Andrea Padalino, i due PM che hanno imbastito il \u003Cmark>processo\u003C/mark>, non potrà non influire sullo svolgimento del \u003Cmark>processo\u003C/mark> in Corte d'Assise.\r\nUna buona notizia c'é già: la corte d'assise ha eliminato il divieto di incontro tra i quattro \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark> ed ha concesso le visite anche al di fuori della cerchia dei familiari stretti dei compagni.\r\nNelle ultime settimane si sono moltiplicate le prese di posizione di giuristi, certamente non sospettabili di simpatie sovversive, che ritengono l'accusa di terrorismo per l'incendio di un compressore una follia. Non solo. Lo stesso articolo 270 sexties, introdotto nell'ordinamento dopo i sanguinosi attentati ai treni a Londra e Madrid, risulta monco, privo dell'aggancio a condotte concrete, contenuto invece nelle normative internazionali sulla materia.\r\nUn segno della natura intrinsecamente politica della norma stessa, che, nella sua voluta genericità, consente di investire con l'accusa di terrorismo, chiunque si ritenga abbia danneggiato un bene impalpabile come \"l'immagine del paese\". In quest'ottica chiunque potrebbe essere accusato di terrorismo. Anche lo Stato che bombarda, chiude ospedali, consente la devastazione dell'ambiente. Un paradosso che ci consegna intatto un dato chiaro: l'estrema opinabilità della questione, che getta la norma in un gorgo interpretativo che ne dovrebbe rendere impossibile l'applicazione.\r\nSin qui l'analisi giuridica. Va da se che la partita che si sta giocando sulle vite di Chiara, Claudio, Mattia, Niccolò è di natura squisitamente politica.\r\n\r\nDella sentenza della Cassazione attesa per domani abbiamo parlato con Eugenio Losco, uno dei difensori dei \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark> accusati di terrorismo.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nlosco.notav\r\n\r\nQuesta sera a Torino e in Val Susa ci saranno due iniziative concomitanti.\r\n\r\nIn Val Susa, in occasione del primo annniversario dell'attacco al cantiere, trasformato dalla magistratura in atto terrorista, verrà celebrato il \"requiem per il compressore\".\r\nAppuntamento - per chi ama camminare - alle 21 a Giaglione - e - per chi preferisce la battitura sul posto - alle 21,15 alla centrale di Chiomonte.\r\n\r\nAscolta la diretta con Luca Abbà:\r\n\r\nluca.abba\r\n\r\nA Torino Champions \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark>, torneo di calcetto autogestito.\r\nUna risposta alla Procura torinese che ha spostato la prima udienza del \u003Cmark>processo\u003C/mark> a Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, per ragioni di ordine pubblico, vista la concomitanza con la finale di Europa League.\r\nAppuntamento dalle 19 in piazza Castello.\r\n\r\nAscolta la diretta con Mario Frisetti:\r\n\r\ncalcetto.notav",{"matched_tokens":262,"snippet":263,"value":263},[88,83],"\u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark>. 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Si apre domani il processo ai 45 imputati per i fatti del 27 giugno (lo sgombero della Maddalena) e l'assedio al cantiere del 3 luglio. Il movimento arriva a questo appuntamento più compatto che mai, dopo aver dato ancora prova di notevole vitalità durante l'operazione tecnica e mediatica delle trivelle all'autoporto di Susa. Intanto il movimento prepara anche la manifestazione di lunedì prossimo a Lione, appuntamento difficile ma importante, a maggior ragione quando Oltralpe sembrano sempre meno convinti della priorità, ma addirittura dell'utilità, di un'opera tanto impegnativa e costosa. Lo dice esplicitamente la Corte dei Conti francese ma lo dicono anche i silenzi imbarazzati e imbarazzanti di Hollande e di Ayrault, che solo in Italia diventano un chiaro assenso, almeno per politici compiaciuti e mass media compiacenti. Abbiamo sentito in proposito Lele del comitato di lotta popolare di Bussoleno\r\n\r\nAscolta la diretta [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/Notav.mp3\"]\r\n\r\nScarica File","20 Novembre 2012","2025-09-24 22:00:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/presidio21novDEFINITIVONOTXT-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"210\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/presidio21novDEFINITIVONOTXT-210x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/presidio21novDEFINITIVONOTXT-210x300.jpg 210w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/presidio21novDEFINITIVONOTXT.jpg 448w\" sizes=\"auto, (max-width: 210px) 100vw, 210px\" />","Assemblea popolare No Tav: inizia il processo ai 45, si avvicina la manifestazione a Lione",1353423729,[308,309,69,70,310],"http://radioblackout.org/tag/lotte/","http://radioblackout.org/tag/manifestazione/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[312,313,15,77,37],"lotte","manifestazione",{"post_content":315,"post_title":319,"tags":322},{"matched_tokens":316,"snippet":317,"value":318},[88,83],"Il movimento \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark> si trova davanti ancora due","Il movimento \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark> si trova davanti ancora due appuntamenti fondamentali. 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Un’accusa pesantissima, attentato con finalità di terrorismo. Nonostante la sentenza di primo grado, pur condannando i quattro No Tav a tre anni e mezzo per utilizzo di armi da guerra e resistenza, abbia ritenuto incongrua l’accusa di terrorismo, la Procura di Torino non molla la presa. Il procuratore generale ha la competenza per i giudizi d’appello, ma è raro che scenda in campo direttamente. Si tratta quindi di una scelta pesante, che esprime la volontà chiara di sparare tutte le cartucce per ottenere una condanna per terrorismo, più volte negata dalla Cassazione e dal tribunale del riesame. Agli altri tre attivisti No Tav, Francesco, Graziano e Lucio, arrestati per la medesima azione di lotta, non è stata contestata l’accusa di terrorismo, dopo l’ennesima bocciatura del Riesame.\r\nMaddalena è sull’orlo della pensione: con questo processo non si gioca la carriera, ma rischia, se sconfitto, di non chiudere in bellezza. Giancarlo Caselli, procuratore capo a Torino quando venne formulata l’accusa di terrorismo, non osò tanto. Anzi. Dopo gli attacchi ricevuti da esponenti da illustri magistrati ed esponenti della cultura, dopo le decine di contestazioni subite ovunque in Italia, decise frettolosamente di ritirarsi, anticipando di alcuni mesi le proprie dimissioni. Armando Spataro, il suo successore, ha adottato una linea dura ma molto prudente, arrivando a sciogliere il pool No Tav. \r\nDifficile pronosticare se la discesa in campo di Maddalena potrà modificare il giudizio della corte d’assise, maè possibile che abbia un peso in tribunale. Sui media la partita è già in pieno svolgimento.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Eugenio Losco, uno degli avvocati che difendono Chiara, Claudio, Mattia e Nicolò.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2015-09-15-losco-maddalena","15 Settembre 2015","2015-09-17 23:12:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/maddalena-marc-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"282\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/maddalena-marc-282x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/maddalena-marc-282x300.jpg 282w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/maddalena-marc-768x817.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/maddalena-marc-963x1024.jpg 963w\" sizes=\"auto, (max-width: 282px) 100vw, 282px\" />","Il procuratore generale sosterrà l'accusa di terrorismo nell'appello per il compressore",1442324541,[361,362,363,69,364,70],"http://radioblackout.org/tag/accusa-di-terrorsmo/","http://radioblackout.org/tag/eugenio-losco/","http://radioblackout.org/tag/marcello-maddalena/","http://radioblackout.org/tag/processo-del-compressore/",[366,367,368,15,369,77],"accusa di terrorsmo","eugenio losco","marcello maddalena","processo del compressore",{"post_content":371,"tags":375},{"matched_tokens":372,"snippet":373,"value":374},[88,83],"Procura di Torino contro i \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark> arriva dal Procuratore Generale Marcello","L’ultima zampata della Procura di Torino contro i \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark> arriva dal Procuratore Generale Marcello Maddalena, che annuncia che il 15 ottobre, data d’inizio del \u003Cmark>processo\u003C/mark> d’appello per Chiara, Claudio, Mattia e Nicolò, sarà in aula per sostenere le ragioni dell’accusa. 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Qui si celebrarono i grandi processi alla mafia e alla lotta armata. E' rimasta chiusa per lunghi anni, finché non è stata riaperta per i No Tav. Qui va avanti a tappe forzate il processo ai resistenti della Maddalena nei giorni dello sgombero della libera Repubblica e del primo assedio alla zona occupata.\r\nGiovedì 22 maggio è stata il teatro perfetto per la prima udienza ai quattro attivisti No Tav accusati di aver compiuto un sabotaggio al cantiere di Chiomonte il 14 maggio dello scorso anno. In quell'occasione venne danneggiato un compressore, presto riparato e rivenduto. Questo danneggiamento per la Procura di Torino vale un'imputazione di attentato con finalità di terrorismo. Un'imputazione che ha sottratto alle loro vite, ai loro affetti, alle lotte Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, rinchiusi da oltre cinque mesi in regime di alta sorveglianza.\r\nSolo da una settimana erano state cancellate alcune misure particolarmente afflittive nei loro confronti, come il divieto di incontro tra loro, e il blocco delle visite per tutti tranne i familiari più stretti.\r\nEntro il 15 giugno verranno rese note le motivazioni della sentenza della Cassazione, che ha annullato quella del Riesame che aveva confermato l'impianto accusatorio della Procura di Torino.\r\nUna prima crepa nel teorema della premiata coppia Padalino/Rinaudo, che potrebbe, ma il condizionale resta d'obbligo, portare ad un alleggerimento della pressione disciplinare sui quattro No Tav.\r\nNell'udienza del 22 maggio in corte d'assise il giudice ha concesso che i prigionieri fossero messi insieme nella stessa gabbia, in una zona più vicina ai loro avvocati. Per la prima volta da mesi hanno potuto incontrarsi, parlare, ritrovare un frammento della propria comunità umana e politica.\r\nFuori dall'aula bunker c'erano centinaia di attivisti No Tav dalla Valle, da Torino, da ogni dove. Musica, interventi, il compressore bruciato in effige hanno accompagnato una mattinata piovosa in questo scampolo di città ai confini del nulla metropolitano.\r\nA turno, con lunghe code ed estenuanti controlli, i No Tav sono entrati in aula. Lo spazio riservato al pubblico è distante un centinaio di metri dalla tribuna dove sono assisi i giudici. La gabbia con i prigionieri è lontana. In mezzo un vetro virato sul verde. Sembra un acquario triste.\r\nMa non importa. Salendo in piedi sulle sedie si riesce a fare un saluto, che i prigionieri ricambiano arrampicandosi sulla gabbia. Loro, cui spetta la parte più difficile, sembrano più forti di chi sta fuori.\r\nIn aula il rito si consuma secondo i propri schemi, con la presentazione delle parti civili. Per mesi i media, echeggiando le carte della Procura, avevano annunciato centinaia di costituzioni. La Commissione Europea, i ministeri, gli operai del cantiere, i poliziotti di guardia non si presentano. Alla fine restano solo il governo, LTF, general contractor per la Torino Lyon, e il sindacato di polizia SAP, quello degli applausi agli assassini di Federico Aldrovandi.\r\nGli avvocati della difesa hanno presentato numerose questioni di carattere procedurale, compresa l'eccezione di costituzionalità dell'articolo 270 sexies, da cui la Procura di Torino desume la definizione di terrorismo.\r\nE' stata anche avanzata la richiesta di trasferimento a Torino dei quattro compagni.\r\nIl tribunale si è riservato di rispondere. La prossima udienza si terrà il 6 giugno.\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Eugenio Losco, uno degli avvocati che difendono i No Tav.\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2014 05 23 losco processo compressore","25 Maggio 2014","2018-10-17 22:59:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/05/aula-bunker-color-200x110.jpg","Processo del compressore. Primo atto","podcast",1401049338,[459,143,70],"http://radioblackout.org/tag/aula-bunker/",[39,147,77],{"post_content":462,"post_title":466,"tags":470},{"matched_tokens":463,"snippet":464,"value":465},[88,83,24],"è stata riaperta per i \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark>. Qui va avanti a tappe forzate il \u003Cmark>processo\u003C/mark> ai resistenti della Maddalena nei","L'aula bunker delle Vallette è un'appendice, reale e simbolica, del carcere. Qui si celebrarono i grandi processi alla mafia e alla lotta armata. E' rimasta chiusa per lunghi anni, finché non è stata riaperta per i \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark>. Qui va avanti a tappe forzate il \u003Cmark>processo\u003C/mark> ai resistenti della Maddalena nei giorni dello sgombero della libera Repubblica e del primo assedio alla zona occupata.\r\nGiovedì 22 maggio è stata il teatro perfetto per la prima udienza ai quattro attivisti \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark> accusati di aver compiuto un sabotaggio al cantiere di Chiomonte il 14 maggio dello scorso anno. In quell'occasione venne danneggiato un compressore, presto riparato e rivenduto. Questo danneggiamento per la Procura di Torino vale un'imputazione di attentato con finalità di terrorismo. Un'imputazione che ha sottratto alle loro vite, ai loro affetti, alle lotte Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, rinchiusi da oltre cinque mesi in regime di alta sorveglianza.\r\nSolo da una settimana erano state cancellate alcune misure particolarmente afflittive nei loro confronti, come il divieto di incontro tra loro, e il blocco delle visite per tutti tranne i familiari più stretti.\r\nEntro il 15 giugno verranno rese note le motivazioni della sentenza della Cassazione, che ha annullato quella del Riesame che aveva confermato l'impianto accusatorio della Procura di Torino.\r\nUna prima crepa nel teorema della premiata coppia Padalino/Rinaudo, che potrebbe, ma il condizionale resta d'obbligo, portare ad un alleggerimento della pressione disciplinare sui quattro \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark>.\r\nNell'udienza del 22 maggio in corte d'assise il giudice ha concesso che i prigionieri fossero messi insieme nella stessa gabbia, in una zona più vicina ai loro avvocati. Per la prima volta da mesi hanno potuto incontrarsi, parlare, ritrovare un frammento della propria comunità umana e politica.\r\nFuori dall'aula bunker c'erano centinaia di attivisti \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark> dalla Valle, da Torino, da ogni dove. Musica, interventi, il compressore bruciato in effige hanno accompagnato una mattinata piovosa in questo scampolo di città ai confini del nulla metropolitano.\r\nA turno, con lunghe code ed estenuanti controlli, i \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark> sono entrati in aula. Lo spazio riservato al pubblico è distante un centinaio di metri dalla tribuna dove sono assisi i giudici. La gabbia con i prigionieri è lontana. In mezzo un vetro virato sul verde. Sembra un acquario triste.\r\nMa non importa. Salendo in piedi sulle sedie si riesce a fare un saluto, che i prigionieri ricambiano arrampicandosi sulla gabbia. 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Degli altri imputati, uno è già uscito dal processo, patteggiando un anno, gli altri 42 hanno deciso di andare a dibattimento. Il processo si apre il 21 novembre ma entrerà nel vivo solo all’inizio del prossimo anno.\r\nLa procura vuole delle condanne esemplari, dure, per intimorire un movimento che non fa passi indietro nemmeno di fronte al dispiegarsi della violenza di Stato. Per la prima volta da tanti anni questo processo, così come gli altri che investono il movimento contro la Torino Lyon, avviene contro un movimento vivo. Non è quindi un semplice atto di vendetta da parte dello Stato, ma parte integrante dello scontro sulla Torino Lyon.\r\nSarà importante quanto accadrà in aula, sarà altrettanto importante quello che avverrà per le strade della Val Susa e del resto d’Italia.\r\nIn questi giorni sono stati recapitati numerosi rinvii a giudizio nei confronti dei No Tav che parteciparono attivamente alla campagna contro i sondaggi dell’inverno 2010. Il 4 febbraio andranno alla sbarra 28 No Tav. Nel mirino della magistratura la giornata di resistenza alle trivelle del 26 gennaio 2010 in via Amati a Venaria.\r\nL’accusa è di aver bloccato in strada il camion con le luci per la trivella, che ha ritardato di quattro ore. L’accusa è di “violenza privata”, un reato che prevede la pena massima di quattro anni.\r\nNel frattempo la Procura prova a colpire i ragazzi del movimento ingiungendo di presentarsi ai servizi sociali. L’accusa? Un ragazzino di 14 anni è “colpevole” di aver distribuito volantini. No Tav, ovviamente!\r\n\r\nPer capirne di più del paradigma repressivo che investe il movimento No Tav Anarres ne ha parlato con Eugenio Losco, avvocato milanese che difende diversi imputati.\r\n\r\nAscolta l’intervista: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/2012-11-16-losco-processo-ai-no-tav.mp3|titles=2012 11 16 losco processo ai no tav]\r\n\r\nScarica l’audio\r\n\r\n ","19 Novembre 2012","Il 21 novembre comincia a Torino il processo ai No Tav sotto accusa per la resistenza allo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena. e per la giornata di lotta del 3 luglio 2011. \r\n\u003Cstrong>I No Tav faranno un presidio al tribunale dalle 9.\u003C/strong>\r\nAnarres ne ha parlato con Eugenio Losco, avvocato milanese che difende diversi imputati.\r\nAscolta l’intervista: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/2012-11-16-losco-processo-ai-no-tav.mp3|titles=2012 11 16 losco processo ai no tav]","2018-10-17 23:00:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/no-tav1-200x110.jpg","Processo ai No Tav. 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Le nuove norme annunciate in estate per chiudere in una morsa d'acciaio il cantiere/fortino di Chiomonte, ad un'analisi attenta del testo definitivo approvato dal Parlamento, pur stringendo ancora il cordone securitario, non introducono nessuna sostanziale novità nell'ordinamento.\r\nLa scorsa estate il decreto sul femminicidio divenne l'occasione per mettere insieme altre questioni (dal furto di rame all'arresto in differita per gli ultras) del tutto estranee alla violenza di genere. Un pacchetto sicurezza camuffato.\r\nIn agosto si diffuse la diceria che ci fossero nuove leggi costruite apposta per colpire i No Tav. In occasione della recente conversione del decreto, questa \"notizia\" è stata diffusa sia da alcuni siti di movimento sia da qualche testata main stream. Il testo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 15 ottobre. Lo puoi scaricare qui.\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Roberto Lamacchia, avvocato del collegio difensivo degli attivisti No Tav sotto processo.\r\nAscolta l'intervista:\r\n\r\n2013 10 24 la macchia leggi sicurezza\r\n\r\nLa legge omnibus varata dal parlamento tocca gli attivisti No Tav in tre punti.\r\nIn tutti i casi si tratta di un'estensione degli ambiti di applicazione di norme, che, all'occorrenza potevano già essere usate contro i No Tav.\r\nVediamo come.\r\nLa prima è una modifica di una legge securitaria del 2009, che consente qualche margine di intervento in più alla polizia. Si estendono le prerogative delle forze dell'ordine alla vigilanza di siti e obiettivi sensibili. 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Poiché il cantiere/fortino di Chiomonte è stato dichiarato area strategica sin dal luglio del 2012, questa specificazione da loro maggiore potere di interdizione nell'area.\r\nLa seconda è una modifica dell'articolo 260 del codice penale, quello che tratta dell'\"ingresso clandestino in aree di interesse militare e al possesso di mezzi di spionaggio\". Questa norma prevede per chi vi incappa la reclusione da uno a cinque anni. Viene inserito il seguente comma: \"le disposizioni del presente articolo si applicano, altresì, agli immobili adibiti a sedi di ufficio o di reparto o a deposito di materiali dell’Amministrazione della pubblica sicurezza, l’accesso ai quali sia vietato per ragioni di sicurezza pubblica\".\r\nFacile immaginare che, all'interno del cantiere di Chiomonte possano essere costruiti edifici che svolgano questa funzione o potrebbero svolgerla in futuro. 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Si tratta di un reato molto più lieve, punito con l’arresto da tre mesi a un anno, ovvero con l’ammenda da 51 a 309 euro.\r\nChe differenza c'é nel concreto tra l'articolo 260 e l'articolo 682?\r\nNel primo caso la legge colpisce chi entra di nascosto nel cantiere, nel secondo si applica a chi lo fa a viso aperto ma senza alcuna autorizzazione.\r\nSi tratta indubbiamente di un cambiamento del quadro normativo che offre ulteriori strumenti alla repressione, ma non ha nulla a che fare con le fantasie di chi teme di essere arrestato perché scatta una fotografia.\r\nIl gioco è già grave da molto tempo, da quando per aprire un cantiere hanno dovuto impiegare migliaia di uomini in armi, da quando reti, filo spinato a jersey hanno stretto l'area in una morsa di ferro, da quando il divieto di passaggio su alcune strade di accesso è diventato permanente, da quando per raccogliere l'uva bisogna passare un check point ed essere muniti di lasciapassare.\r\nLe norme infilate nella legge sul femminicidio aggiungono solo un altro piccolo tassello.\r\nUn motivo in più per essere in tanti alla manifestazione decisa dall'assemblea popolare svoltasi venerdì 25 ottobre a Bussoleno.\r\n\r\nL'appuntamento è per tutti il 16 novembre alle ore 13 a Susa.\r\n\r\n\r\n ",{"matched_tokens":561,"snippet":562,"value":562},[88,83],"Nuove leggi contro i \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark>?",[564,566,568,570,572],{"matched_tokens":565,"snippet":552,"value":552},[],{"matched_tokens":567,"snippet":553,"value":553},[],{"matched_tokens":569,"snippet":102,"value":102},[82,101],{"matched_tokens":571,"snippet":37,"value":37},[],{"matched_tokens":573,"snippet":554,"value":554},[],[575,577,583],{"field":110,"matched_tokens":576,"snippet":558,"value":559},[88,83,24],{"field":40,"indices":578,"matched_tokens":579,"snippets":581,"values":582},[170],[580],[82,101],[102],[102],{"field":121,"matched_tokens":584,"snippet":562,"value":562},[88,83],{"best_field_score":534,"best_field_weight":586,"fields_matched":127,"num_tokens_dropped":52,"score":587,"tokens_matched":127,"typo_prefix_score":52},14,"1736172819382796403",{"document":589,"highlight":612,"highlights":630,"text_match":532,"text_match_info":639},{"comment_count":52,"id":590,"is_sticky":52,"permalink":591,"podcastfilter":592,"post_author":593,"post_content":594,"post_date":595,"post_excerpt":57,"post_id":590,"post_modified":596,"post_thumbnail":597,"post_title":598,"post_type":456,"sort_by_date":599,"tag_links":600,"tags":606},"18784","http://radioblackout.org/podcast/nafarroanel-cuore-dei-paesi-baschinel-cuore-della-questione-basca/",[],"dj","La Navarra -Nafarroa in lingua autoctona- come chiave della questione basca. Nel cuore delle terre basche, da sempre contesa e assimilata dallo Stato Spagnolo, dalla sua conquista nel 1512, passando per le guerra carliste nell'800, la repressione durissima del franchismo spagnolo, sino ad arrivare ai giorni nostri. Repressione politica e militare, con centinaia di sparizioni, deportazioni delle popolazioni bascofone e ribelli nella prima metà del novecento, arresti sommari, illegalizzazioni e accanimento mediatico contro i \"rojos vasquistas\", oggi. Colonialismo e genocidio culturale contro tradizione, lingua, usanze e tradizioni dei baschi di Navarra.\r\n\r\nNon molto è cambiato ai giorni nostri, con lo Stato Spagnolo che decide di imporre il TAV che traforerebbe le vallate navarrine, \"battendo i piedi\" e facendone una questione di unità nazionale ( Qualcosa di molto simile a quanto accade in ValSusa e la larghe intese PD,PdL e Lega ), reprimendo qualsiasi dissenso all'opera e portando a processo attivisti No Tav -fra cui un sindaco- con l'accusa di attentato per aver lanciato una torta in faccia alla governatrice della regione. Non ultime la notizia degli arresti ai giovani compagn* che durante l 'inaugurazione delle festività di San Fermin a Iruña, avevano fatto calare sulla piazza, un enorme ikurriña, la bandiera basca, illegale in tutta la regione di Navarra. Piegare la Navarra per piegare il Movimento di Liberazione Nazionale e Sociale Basco tutto, le sue lotte e il suo appoggio popolare.\r\n\r\nDi questo e molto altro, abbiamo parlato con un compagno basco di Nafarroa, nella scorsa puntata\r\n\r\nNafarroa","17 Ottobre 2013","2018-10-17 22:10:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/10/Ikurrina-200x110.jpg","Nafarroa,nel cuore dei Paesi Baschi,nel cuore della Questione Basca",1382017488,[601,602,603,69,604,605],"http://radioblackout.org/tag/autodeterminazione/","http://radioblackout.org/tag/euskal-herria/","http://radioblackout.org/tag/indipendentismo/","http://radioblackout.org/tag/sinistra-indipendentista/","http://radioblackout.org/tag/spagna/",[607,608,609,15,610,611],"autodeterminazione","euskal herria","Indipendentismo","Sinistra indipendentista","Spagna",{"post_content":613,"tags":617},{"matched_tokens":614,"snippet":615,"value":616},[24,88,83],"dissenso all'opera e portando a \u003Cmark>processo\u003C/mark> attivisti \u003Cmark>No\u003C/mark> \u003Cmark>Tav\u003C/mark> -fra cui un sindaco- con","La Navarra -Nafarroa in lingua autoctona- come chiave della questione basca. 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Da dieci giorni, ogni giorno a Parigi scende in piazza il blocco dei gendarmi. Cosa vogliono? La licenza di uccidere!\r\nNe parliamo con Gianni Carrozza della redazione parigina di Collegamenti e di “Vive la Sociale!”trasmissione su radio Frequence Plurielle\r\n\r\nStefano Capello ci presenta l’incontro del 2 novembre “Bombe, muri e frontiere.\r\nGiochi di potenza dal Mediterraneo all’Eufrate. Dal nuovo secolo americano al tutti contro tutti\r\n\r\nUngheria 1956: la rivoluzione dei consigli, la repressione staliniana sessant’anni dopo. Ne parliamo con Cosimo Scarinzi \r\n\r\nIniziative:\r\n\r\n29 ott – 2 nov – 4 nov. Nessuna pace per chi fa guerra. Settimana antimilitarista\r\nSabato 29 ottobre ore 10,30/13,30\r\npresidio antimilitarista itinerante al Balon \r\ncon performance sulle fabbriche d’armi\r\n\r\nMercoledì 2 novembre ore 21\r\nalla FAT, in corso Palermo 46\r\n“Bombe, muri e frontiere.\r\nGiochi di potenza dal Mediterraneo all’Eufrate. 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