","Una prigione per migranti in Albania","post",1699375400,[61,62,63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/campi-di-concentramento-in-albania/","http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/meloni/","http://radioblackout.org/tag/protocollo-italia-albania/","http://radioblackout.org/tag/rama/",[35,15,68,18,33,25],"immigrazione",{"post_content":70,"post_title":75,"tags":79},{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":74},[72],"protocollo","primo ministro albanese Rama un \u003Cmark>protocollo\u003C/mark> per la gestione in territorio","Ieri la presidente del consiglio dei ministri Meloni ha sottoscritto con il primo ministro albanese Rama un \u003Cmark>protocollo\u003C/mark> per la gestione in territorio albanese dei migranti ripescati in mare dalla Marina Militare e dalla Guardia di Finanza. Entro la prossima primavera verranno aperte due strutture: una nel porto di Shengjin per le procedure di identificazione e smistamento e la seconda nell'area di Gjader, 20 chilometri nell'entroterra, come prigione. Le spese e la gestione saranno tutte a carico dell’Italia, il governo albanese garantirà la sorveglianza esterna.\r\nSiamo arrivati alla realizzazione di campi di concentramento fuori dai confini, luoghi dove, sarà ben difficile per i reclusi comunicare con avvocati italiani o presentare ricorsi. Alla faccia del divieto dei respingimenti collettivi, del diritto di asilo e di altri !principi”.\r\nIl governo alza l’asticella e, dopo aver affidato ai militari la costruzione dei nuovi CPR, come parte del dispositivo di “sicurezza nazionale”, saranno altri militari, quelli della Marina e della GdF ad occuparsi di rastrellare in mare e imprigionare fuori dai confini gli sconfitti della guerra che lo Stato Italiano combatte nel Mare di Mezzo.\r\nNe abbiamo parlato con l’avvocato Gianluca Vitale\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/2023-11-07-lager-albania.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":76,"snippet":78,"value":78},[77],"Albania","Una prigione per migranti in \u003Cmark>Albania\u003C/mark>",[80,83,85,87,89,93],{"matched_tokens":81,"snippet":82},[20],"campi di concentramento in \u003Cmark>albania\u003C/mark>",{"matched_tokens":84,"snippet":15},[],{"matched_tokens":86,"snippet":68},[],{"matched_tokens":88,"snippet":18},[],{"matched_tokens":90,"snippet":92},[72,91,20],"italia","\u003Cmark>protocollo\u003C/mark> \u003Cmark>italia\u003C/mark> \u003Cmark>albania\u003C/mark>",{"matched_tokens":94,"snippet":25},[],[96,103,106],{"field":36,"indices":97,"matched_tokens":99,"snippets":102},[98,47],4,[100,101],[72,91,20],[20],[92,82],{"field":104,"matched_tokens":105,"snippet":78,"value":78},"post_title",[77],{"field":107,"matched_tokens":108,"snippet":73,"value":74},"post_content",[72],1736172819517538300,{"best_field_score":111,"best_field_weight":112,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":113,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"3315704398080",13,"1736172819517538411",{"document":115,"highlight":134,"highlights":159,"text_match":169,"text_match_info":170},{"cat_link":116,"category":117,"comment_count":47,"id":118,"is_sticky":47,"permalink":119,"post_author":50,"post_content":120,"post_date":121,"post_excerpt":53,"post_id":118,"post_modified":122,"post_thumbnail":123,"post_thumbnail_html":124,"post_title":125,"post_type":58,"sort_by_date":126,"tag_links":127,"tags":133},[44],[46],"93931","http://radioblackout.org/2024/12/no-cpr-ne-in-italia-ne-in-albania-ne-altrove/","A un anno dalla firma del protocollo Rama-Meloni, il Network Against Migrant Detention, la rete nata dall’alleanza di realtà albanesi ed italiane e dall’incontro di numerosi percorsi e reti di mobilitazione contro la detenzione amministrativa e la restrizione della libertà di movimento delle persone migranti, si è data appuntamento a Tirana per rilanciare un percorso comune di mobilitazione contro il sistema CPR, l’esternalizzazione delle frontiere e l’occupazione del territorio albanese a servizio di politiche repressive e coloniali. 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Questa l'entità del protocollo tra la premier Meloni e il corrispettivo albanese Rama, firmato il 6 novembre scorso. Un accordo che in prima istanza consentirà al governo italiano di costruire e gestire due Centri per il rimpatri, Cpr, sul territorio albanese. I Cpr sono al centro di numerose inchieste per maltrattamento e violazione dei diritti umani, oltre alla malagestione del centro. Evidentemente ignaro, o coscientemente ignorante, di tali rapporti, il ministro Piantedosi ha recentemente risposto alle domande scomode di alcuni giornalisti dichiarando che non gli risulta nessuna violazione umana nei Cpr, per poi rilasciare dichiarazioni errate, come quella per cui nei Centri per il rimpatrio non potrebbero finirci richiedenti asilo.\r\n\r\nIntanto l'intesa sui Cpr albanesi proseguende, trovando il voto favorevole sia del Senato italiano che del Parlamento albanese, il quale domani retificherà in via definitiva dell'accordo. 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Così che \"fare scienza\" vuol dire, oggi e in ogni caso, lavorare \"per\" o \"contro\" l'uomo ed ogni uomo è raggiunto dalla scienza per esserne fatto più libero o più oppresso\".\r\nGiulio Alfredo Maccacaro\r\n \r\n\r\nE' iniziata finalmente la fase due, ovvero la prima fase di allentamento dell’asfissiante lockdown cui il governo della pandemia ci ha costretto, anche perché la gravità dell’infezione in sé, è stata resa più acuta da una buona dose di impreparazione e pressappochismo, che hanno incontrato la pressione criminale dei soliti interessi economici pronti a minimizzare la portata dell’epidemia e soprattutto dove a difenderci non rimaneva che il simulacro del sistema sanitario nazionale che fu - che poi forse come sostiene Maurizio Pincetti è stato massacrato e smantellato senza mai essere stato completato fino in fondo.\r\n\r\nSalta all’occhio, in barba a qualunque evidenza scientifica o del buon senso, come riapra in maniera molto più massiccia il nord che registra ancora tassi di contagio molto preoccupanti. In particolare in Piemonte siamo maglia nera da alcuni giorni, avendo superato anche la Lombardia se si calcola il rapporto dei contagiati con il numero degli abitanti.\r\n\r\nCome siamo arrivati a questa fase 2 e quali sono i rischi impliciti nella riapertura e le strategie da attuare? Ce lo racconta Ernesto Burgio, scienziato e clinico vicino alle istanze sociali e ambientali, che giustamente insiste a sottolineare che questa infezione non è per nulla banale e se assumiamo che la Germania ha fatto tutto benissimo… beh, ha comunque la mortalità al 4%: la misura è servita. 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In Italia è attivo un protocollo sperimentale in almeno 4 strutture ospedaliere: Pavia, Salerno, Modena e Mantova.\r\n\r\nOra, noi non vogliamo insinuare nulla ma solo raccontarvi che cosa è questa cura e per farlo ci aiutiamo con le considerazioni e i giudizi espressi da uno dei protagonisti di questa sperimentazione ovvero Cesare Perotti, direttore dell’ospedale san Matteo di Pavia che ha rilasciato un’intervista a La Bussola Quotidiana, organo di informazione cattolico che non è sicuramente tra le nostre fonti abituali ma tant'è. Da questa preziosa intervista ricaviamo alcune informazioni: prima tra tutte che la cautela che circonda la cura è normale a livello scientifico, perché la sperimentazione non è conclusa, ma il fatto che non se ne parli per niente a fronte di risultati sorprendenti è almeno sospetto e richiama l'intervento di pressioni e interessi che nulla hanno a che fare con la salute pubblica. 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A maggior ragione, aggiungo io, visto che si parla abitualmente di molti farmaci che hanno dato risultati meno entusiasmanti o addirittura di un vaccino efficace e sicuro che allo stato attuale è ancora una chimera. Quindi il sospetto che l’informazione usi pesi e misure diverse è ovviamente legittimo, trattandosi poi di una cura molto particolare, che lo stesso direttore del San Matteo di Pavia, definisce una cura solidale, creata dal dono del paziente guarito (risultano idonei il 20%) e dalle conoscenze e tecniche e scientifiche adatte a ripulire il sangue con la tecnica della plasmaferesi. Niente brevetti, insomma, e industria farmaceutica quasi fuori gioco.\r\n\r\nLa puntata si chiude con la prima di una mini serie in sei parti che proverà a raccontare con la voce dell'autore, Maurizio Pincetti, la storia del nostro sistema sanitario dalla sua edificazione fino alla regionalizzazione per arrivare a quella sorta di appuntamento con la storia che la pandemia potrebbe aver rappresentato per la nostra sanità pubblica.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/voci_22a.mp3\"][/audio]",[276],{"field":107,"matched_tokens":277,"snippet":273,"value":274},[141,72],1157451471038447600,{"best_field_score":280,"best_field_weight":220,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":22,"score":281,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},"2211897671680","1157451471038447729",{"document":283,"highlight":297,"highlights":302,"text_match":305,"text_match_info":306},{"comment_count":47,"id":284,"is_sticky":47,"permalink":285,"podcastfilter":286,"post_author":287,"post_content":288,"post_date":289,"post_excerpt":53,"post_id":284,"post_modified":290,"post_thumbnail":291,"post_title":292,"post_type":265,"sort_by_date":293,"tag_links":294,"tags":296},"97761","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-29-04-2025/",[230],"fritturamista","Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Meg studentessa universitaria a Torino sulla partecipazione al corteo del primo maggio 2025 dello spezzone sociale. Meg ci ha spiegato come attraverso le assemblee aperte a tutt* nelle università si è organizzata la costruzione politica dello spezzone di quest'anno\": \"lo spezzone sociale del primo maggio 2025 incarna l’unica alternativa reale allo scenario di guerra che sta venendo costruito scientificamente per imporre il ricatto della precarietà e un impoverimento progressivo in tutte le sfere della vita con l’obiettivo della disponibilità alla guerra\"\r\nAPPUNTAMENTO PER TUTT* ALLE 9.00 IN PIAZZA VITTORIO\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Studentessa-presenta-spezzone-sociale-1-maggio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Salvatore, compagno di Taranto storico e coordinatore provinciale COBAS che ci ha spiegato come quest'anno in Puglia si terranno in piedi sia il primo maggio a Bari unitario regionale che quello a Taranto. Questa decisione è stata concordata e condivisa durante le assemblee di preparazione ed ha convinto tutt*: \"non è un segnale di separazione/divisione delle realtà di base coinvolte ma un riconoscere da parte di tutt* che la specificità di Taranto, dove si riscontra il ricatto salute/lavoro/ambiente da sempre, và a tracciare/riprendere e confermare un percorso politico che diventa riappropriazione del protagonismo della classe operaia pronta a riprendersi la piazza, il concerto popolare (che fin dalla sua prima edizione, l’evento si proponeva essere come un’alternativa alle celebrazioni istituzionali del Primo Maggio), la salute, il territorio, etc.\"\r\nQui di seguito pubblichiamo comunicato stampa del primo maggio regionale di Bari:\r\n\r\n\"Chiudiamo il consolato onorario israeliano di Bari, luogo di guerra e politiche di orrore!!!\r\nIl Tavolo regionale per la Palestina ,contro le guerre ed il riarmo UE, contro il governo della Meloni, organizza a Bari il 1 Maggio con partenza alle ore 9,30 da Piazza Diaz un corteo internazionalista a sostegno della Palestina e di tutti i popoli oppressi.\r\nAlla fine del corteo,affianco al teatro Petruzzelli, ci saranno interventi di lavoratori, studenti , associazioni, per un 1 Maggio solidale e contro il governo meloni .\r\nIl tavolo regionale ha sempre sostenuto nelle manifestazioni per la Palestina che israele non è solo quella entità che vediamo ;\r\nisraele vive soprattutto , come quello che vediamo in Puglia, grazie a quelle fitte relazioni sui territori fatte di produzione militare e civile ,di esercitazioni militari in comune,di cosiddetti rapporti culturali,di accordi con Enti ed Istituzioni come Regione Puglia ed Università.\r\nBasta vedere cosa riporta il sito facebook del consolato onorario di Puglia ,che comprende anche la regione Basilicata e Molise; il consolato è retto da luigi de santis, unico console onorario in Italia riconosciuto dallo stato di israele proprio per la sua importanza.\r\nIl console onorario Luigi de santis ha ricevuto a Dicembre dalla prefettura di Bari il mantenimento della scorta.\r\nUn esempio di questa proficua attività è rappresentato dall’incontro realizzato il 18 marzo2025 tra il presidente della nuova fiera del levante(proprietà regione Puglia),Gaetano Frulli,e il decano del corpo consolare della Puglia, Basilicata e Molise, ioania Gherorghias.\r\nIn questa occasione è stato firmato un protocollo d’intesa per promuovere le imprese del territorio sui mercati internazionali.\r\nOppure l’incontro svolto il 14 Gennaio 2025con il ministro degli affari esteri di israele, gideon moshe sa’ar.\r\nUnitamente ai rapporti di collaborazione con la Regione Puglia ,con le Università,di scuole di droni per quello che significa, di costruzione di pezzi di aereo od elicottero per uso militare a volte in piccoli paesi,di esercitazioni militari come quella avvenuta presso l’aeroporto militare di Amendola ,vicino Foggia , l’11 Febbraio 2025.\r\nProprio lì davanti abbiamo manifestato lo scorso giugno per il G7 ascoltando negli incontri svolti in quella occasione il Vescovo di Manfredonia Moscone;oggi il Vescovo viene messo all’indice dall’Ambasciata israeliana di Roma che si è recata presso la Santa Sede dove lo ha accusato di antisemitismo.\r\nIl ruolo di informatore qualcuno lo avrà certamente svolto…. ed il dubbio ci viene.\r\nPer non dimenticare tutte le apparecchiature di sicurezza e di comunicazione comprate dai militari italiani,nell’ultimo periodo il governo italiano ha comprato centinaia di missili anti/carro proprio come quelli usati a Gaza in questi anni.\r\nRicordiamo anche il tentativo di costruire un villaggio turistico per riccastri in località Mogale (Ostuni) da una società Israeliana; caso strano il console onorario è il responsabile regionale dei giovani costruttori edili.\r\nBisogna chiudere questo consolato barese ormai diventato luogo di guerra e di terrore ; così come sul finire degli anni ’80 ,nelle lotte di sostegno alle Intifada Palestinesi, contrastammo in tanti duramente la istituita camera di commercio italo-israeliana fino alla sua chiusura.\r\nRealizzammo una doppia incursione all’interno della Fiera del Levante; la prima togliendo dal pennone la bandiera di israele ,buttandola nel cassonetto della spazzatura ed esponendo una enorme bandiera Palestina con la scritta “Palestina Libera”.\r\nLa seconda incursione avvenne all’interno di uno stand a loro dedicato , all’esterno della “galleria delle nazioni”.\r\nIn quella occasione furono trovati, ben occultati, degli opuscoli dedicata agli operatori commerciali.\r\nQuesti opuscoli parlavano della possibilità di non pagare tasse attraverso la triangolazione Italia-israele-Sudafrica dell’allora Apartheid.\r\nOggi più che mai è necessaria la lotta contro israele , a sostegno della Palestina.\r\nBisogna chiudere il consolato onorario di Bari che sostiene israele attraverso relazioni con “sinceri democratici” pugliesi.\r\nE’ ora di dire basta, la misura è più che colma.\r\nBari 27.04.2025\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Salvatore-COBAS-su-1-maggio-a-Bari-e-Taranto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia di Leo dell'Assemblea Pecaria Universitaria. Partendo dall'assemblea che ha visto ricercat* e lavorat* dell'università sempre più unit* nella lotta contro i forti tagli imposti dalla scorsa finanziaria e dalla riforma Bernini (per quanto momentaneamente \"stoppata), ci siamo fatti poi descrivere i prossimi appuntamenti che coinvolgeranno l'assemblea pecaria, il primo maggio in corteo all'interno dello spezzone sociale e il 12 maggio verso uno sciopero del precariato universitario, creato dall'unione delle diverse realtà italiane.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Leo-assemblea-universitaria-precaria-su-sciopero-nazionale-12-maggio-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl quarto argomento della puntata è stato quello dei reiterati comportamenti a dir poco anti-sindacali, messi in atto dalla cooperativa sociale Arcobaleno, ne abbiamo parlato con Giancarlo secondo lavoratore da poco licenziato dalla cooperativa stessa. Abbiamo parlato più volte di questa realtà, che tra gli altri ambiti si occupa di fornire servizi di raccolta rifiuti per il comune di Torino, che da quando ha visto l'interesse attivo da parte di Marco e Giancarlo, delegati USB all'interno della cooperativa, nel tutelare i lavoratori e la loro paga, ha inaugurato una vera e propria guerra contro chi osa dissentire.\r\n\r\nPrima i richiami a Marco per gli attacchinaggi in sede (tramite il cavillo che la bacheca sindacale era ad uso esclusivo dell'altro sindacato interno alla cooperativa, la CGIL), seguiti dal licenziamento per danno di immagine alla cooperativa. (ne abbiamo parlato in passato in questa intervista). Per poi arrivare al licenziamento di una persona con un'invalidità del 75%, seguita dai servizi sociali di più di 50 anni, da parte di quelle realtà che dovrebbero agire esattamente per non permettere che queste cose avvengano. Ci siamo fatti raccontare da Giancarlo i dettagli di questa vicenda, il quale ci ha anche invitati al presidio del 13 maggio, all'interno dello sciopero delle cooperative sociali davanti al comune, per richiedere il commissariamento della cooperativa.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Giancarlo-su-licenziamento-cooperativa-arcobaleno.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","13 Maggio 2025","2025-05-13 23:17:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/spezzone-social-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 29/04/2025",1747178222,[295],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[251],{"post_content":298},{"matched_tokens":299,"snippet":300,"value":301},[141],"santis, unico console onorario in \u003Cmark>Italia\u003C/mark> riconosciuto dallo stato di israele","Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Meg studentessa universitaria a Torino sulla partecipazione al corteo del primo maggio 2025 dello spezzone sociale. 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Pillole sintetiche dal mondo-guerra.\r\n1.3 (24.02.25)\r\n\"Torino, l’Ai cerca spazio in città: in arrivo altri 5 data center. Appena inaugurato quello di Rai way in via Verdi, la Cittadella dell’Aerospazio di corso Marche ipotizza un grande server in tandem con Leonardo. Ma altri sono in (probabile) arrivo targati Avio, Bbbell, Enel e, soprattutto, Hines, che prepara un maxi progetto con la costruzione di sei edifici alti 30 metri a due passi dall’aeroporto di Caselle\".\r\n\r\nDalla rassegna stampa delle ultime settimane lo spunto per provare ad interrogare un'industria, in larga parte urbana, centrale per alimentare il mondo-guerra e quanto mai \"nebulosa\". Non soltanto in quanto sostrato materiale della \"nuvola\" (il cloud), ma piuttosto perchè le infrastrutture raggruppate sotto il termine di \"Datacenter\" sono estremamente varie e i luoghi in cui sorgono securizzati e poco inclini alla visibilità. Spazio fisico di archiviazione e di analisi in tempo reale di dati - la cantina di Internet e dell'AI - e al contempo tecnologia della memoria funzionale alla governamentalità algoritmica, il Datacenter è un apparato centrale del tecno-capitalismo e delle sue guerre.\r\nQui gli indirizzi dei datacenter a Torino.\r\n\r\n \r\n\r\n[caption id=\"attachment_95926\" align=\"aligncenter\" width=\"696\"] Un pezzo di internet andato a fuoco, il datacenter OVH a Strasburgo, marzo 2021.[/caption]\r\n\r\n \r\n\r\nOltre al comparto bellico, al ruolo del Politecnico, di Leonardo, dell'aerospazio, uno dei fronti interni a noi prossimi su cui affinare lo sguardo sarà il nesso tra Datacenter e agroindustria. Il 31 gennaio 2024 è stato approvato un protocollo di intesa relativo all’agricoltura di precisione, o agricoltura 4.0, tra il Politecnico di Torino e il Comune di Saluzzo, che da 78 anni ospita la \"Mostra della Meccanica Agricola\", dove oggi vengono esposti enormi trattori e macchine per lavorare la terra sempre più \"smart\" e costosi. Dopo lo sradicamento dell'agricoltura contadina, di fronte alla possibile conflittualità dei braccianti sfruttati, la pax capitalista sancita dall'alleanza tra grande capitale agroindustriale, politica, polizia e cooperative trova nel Datacenter un fondamentale alleato. I droni con AI per la raccolta delle mele fabbricati dall'israeliana Tevel e sperimentati a Saluzzo dall'azienda Rivoira possono lavorare 24 ore su 24, svolgendo la loro mansione con efficienza e soprattutto senza protestare.\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nContro la sacralizzazione della tecnologia, apriamo la scatola nera del Datacenter con un compagno con cui in passato abbiamo già abbozzato alcune riflessioni sull'endiadi guerra e tecnica.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/datacenterfin.mp3\"][/audio]\r\n\r\n00:00:00 - Aprire la scatola nera: cos'è un datacenter?\r\n00:07:37 - Storia sociale del datacenter (I): centralizzazione e guerra di classe\r\n00:14:13 - Storia sociale del datacenter (II): un'industria urbana\r\n00:19:00 - Guerra esterna e interna, agricoltura di precisione, telemedicina, e-governance, fintech: il boom dell'AI e dei data center\r\n00:28:11 - Spazialità (I): Starlink, Armada, la \"nuova frontiera\" dello spazio e la centralità dello Stato nei processi di accumulazione del capitalismo digitale\r\n00:38:42 - Spazialità (II): datacenter e \"città dei varchi\"\r\n00:45:10 - Torino e i datacenter: spazi industriali dismessi, vicinanza a Milano e ruolo di Politecnico, Leonardo e comparto militare dell'Aerospazio\r\n00:53:46 - Italia, perno digitale nel Mediterraneo?\r\n00:55:58 - Tecnologia della memoria e vita umana: il datacenter come oracolo\r\n01:02:47 - La macchina che si emancipa dall'uomo, il cervello come macchina. 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Si mettono insieme quel poco di conoscenze che permettono ad occhio e croce di individuare il poliziotto. In altre parole, se dobbiamo attaccare il poliziotto, che è una cosa che ci piace moltissimo, non ci facciamo poliziotti per questo, ci limitiamo ad acquisire alcune conoscenze in merito alla polizia. Per attaccare la nuova tecnologia, allo stesso modo, non è necessario essere ingegneri, ma possiamo acquisire delle conoscenze abbastanza facili, tutte quelle indicazioni pratiche che ci permettono di poterla attaccare. Ma da questo problema viene fuori un altro problema, molto più importante: la nuova tecnologia non è un fantasma astratto, è una cosa concreta. Ad esempio, il sistema internazionale delle comunicazioni è un fatto concreto. Per riuscire a costruirci immagini astratte nella testa, deve distribuirsi nel territorio. È in questo campo che vengono usati i nuovi materiali, poniamo nella costruzione dei cavi di trasmissione, ed è in questo campo che diventa importante conoscere la tecnologia, non come funziona nel suo aspetto produttivo, ma come si distribuisce realmente nel territorio. Cioè dove sono i centri di gestione (che sono sempre molteplici), dove sono i canali di comunicazione, tutte cose che non sono idee astratte, ma cose fisiche, oggetti che corrono nello spazio e che garantiscono il controllo. Intervenire con un sabotaggio in queste strutture, è facilissimo, difficile è sapere dove sono collocati i cavi. Ad un certo punto diventa indispensabile conoscere la distribuzione della tecnologia. Questo, pensiamo, sarà sicuramente il problema rivoluzionario più importante dei prossimi anni\". (Nuove svolte del capitalismo)\r\n\r\n[caption id=\"attachment_95929\" align=\"aligncenter\" width=\"1024\"] A Saluzzo, i droni dell'israeliana Tevel raccolgono la frutta per l'azienda Rivoira.[/caption]","25 Febbraio 2025","2025-06-01 18:36:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/incendie-ovh-1-696x435-1-200x110.jpg","Datacenter, il lato sommerso dell'AI-ceberg. Tecnica, guerra, sacralità.",1740515886,[322],"http://radioblackout.org/tag/guerra/",[245],{"post_content":325},{"matched_tokens":326,"snippet":327,"value":328},[72],"2024 è stato approvato un \u003Cmark>protocollo\u003C/mark> di intesa relativo all’agricoltura di","Happy Hour. Pillole sintetiche dal mondo-guerra.\r\n1.3 (24.02.25)\r\n\"Torino, l’Ai cerca spazio in città: in arrivo altri 5 data center. Appena inaugurato quello di Rai way in via Verdi, la Cittadella dell’Aerospazio di corso Marche ipotizza un grande server in tandem con Leonardo. Ma altri sono in (probabile) arrivo targati Avio, Bbbell, Enel e, soprattutto, Hines, che prepara un maxi progetto con la costruzione di sei edifici alti 30 metri a due passi dall’aeroporto di Caselle\".\r\n\r\nDalla rassegna stampa delle ultime settimane lo spunto per provare ad interrogare un'industria, in larga parte urbana, centrale per alimentare il mondo-guerra e quanto mai \"nebulosa\". Non soltanto in quanto sostrato materiale della \"nuvola\" (il cloud), ma piuttosto perchè le infrastrutture raggruppate sotto il termine di \"Datacenter\" sono estremamente varie e i luoghi in cui sorgono securizzati e poco inclini alla visibilità. Spazio fisico di archiviazione e di analisi in tempo reale di dati - la cantina di Internet e dell'AI - e al contempo tecnologia della memoria funzionale alla governamentalità algoritmica, il Datacenter è un apparato centrale del tecno-capitalismo e delle sue guerre.\r\nQui gli indirizzi dei datacenter a Torino.\r\n\r\n \r\n\r\n[caption id=\"attachment_95926\" align=\"aligncenter\" width=\"696\"] Un pezzo di internet andato a fuoco, il datacenter OVH a Strasburgo, marzo 2021.[/caption]\r\n\r\n \r\n\r\nOltre al comparto bellico, al ruolo del Politecnico, di Leonardo, dell'aerospazio, uno dei fronti interni a noi prossimi su cui affinare lo sguardo sarà il nesso tra Datacenter e agroindustria. Il 31 gennaio 2024 è stato approvato un \u003Cmark>protocollo\u003C/mark> di intesa relativo all’agricoltura di precisione, o agricoltura 4.0, tra il Politecnico di Torino e il Comune di Saluzzo, che da 78 anni ospita la \"Mostra della Meccanica Agricola\", dove oggi vengono esposti enormi trattori e macchine per lavorare la terra sempre più \"smart\" e costosi. Dopo lo sradicamento dell'agricoltura contadina, di fronte alla possibile conflittualità dei braccianti sfruttati, la pax capitalista sancita dall'alleanza tra grande capitale agroindustriale, politica, polizia e cooperative trova nel Datacenter un fondamentale alleato. I droni con AI per la raccolta delle mele fabbricati dall'israeliana Tevel e sperimentati a Saluzzo dall'azienda Rivoira possono lavorare 24 ore su 24, svolgendo la loro mansione con efficienza e soprattutto senza protestare.\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nContro la sacralizzazione della tecnologia, apriamo la scatola nera del Datacenter con un compagno con cui in passato abbiamo già abbozzato alcune riflessioni sull'endiadi guerra e tecnica.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/datacenterfin.mp3\"][/audio]\r\n\r\n00:00:00 - Aprire la scatola nera: cos'è un datacenter?\r\n00:07:37 - Storia sociale del datacenter (I): centralizzazione e guerra di classe\r\n00:14:13 - Storia sociale del datacenter (II): un'industria urbana\r\n00:19:00 - Guerra esterna e interna, agricoltura di precisione, telemedicina, e-governance, fintech: il boom dell'AI e dei data center\r\n00:28:11 - Spazialità (I): Starlink, Armada, la \"nuova frontiera\" dello spazio e la centralità dello Stato nei processi di accumulazione del capitalismo digitale\r\n00:38:42 - Spazialità (II): datacenter e \"città dei varchi\"\r\n00:45:10 - Torino e i datacenter: spazi industriali dismessi, vicinanza a Milano e ruolo di Politecnico, Leonardo e comparto militare dell'Aerospazio\r\n00:53:46 - \u003Cmark>Italia\u003C/mark>, perno digitale nel Mediterraneo?\r\n00:55:58 - Tecnologia della memoria e vita umana: il datacenter come oracolo\r\n01:02:47 - La macchina che si emancipa dall'uomo, il cervello come macchina. Contro il millenarismo tecnologico tecno-utopico e tecno-distopico, contro il mito dell'equivalenza tra umano e tecnica, l'impensato della sacralizzazione della tecnologia\r\n01:13:43 - Datacenter e regimi di visibilità (I): il mito della sostenibilità ambientale, tra nucleare e geoingegneria\r\n01:17:39 - Datacenter e regimi di visibilità (II): il mito dell'automazione, l'addestramento alla vergogna prometeica\r\n01:20:22 - Vampirizzazione dell'ecosistema e rimosso delle miniere\r\n01:25:58 - \"Se Google diventa il mio vicino, ci sarà ancora acqua?\": ambiguità delle proteste contro i datacenter, indicazioni per una lotta fondamentale\r\n\r\n \r\n\r\n\"Come possiamo attaccare una realtà che ci è nemica, senza conoscerla a fondo? Ecco, a ben riflettere, la risposta non era difficile. In effetti, ad esempio, ci piace molto attaccare la polizia, ma nessuno di noi si fa poliziotto per questo. Ci si documenta: la polizia che cosa fa? che tipo di randello usa? Si mettono insieme quel poco di conoscenze che permettono ad occhio e croce di individuare il poliziotto. In altre parole, se dobbiamo attaccare il poliziotto, che è una cosa che ci piace moltissimo, non ci facciamo poliziotti per questo, ci limitiamo ad acquisire alcune conoscenze in merito alla polizia. Per attaccare la nuova tecnologia, allo stesso modo, non è necessario essere ingegneri, ma possiamo acquisire delle conoscenze abbastanza facili, tutte quelle indicazioni pratiche che ci permettono di poterla attaccare. Ma da questo problema viene fuori un altro problema, molto più importante: la nuova tecnologia non è un fantasma astratto, è una cosa concreta. Ad esempio, il sistema internazionale delle comunicazioni è un fatto concreto. Per riuscire a costruirci immagini astratte nella testa, deve distribuirsi nel territorio. È in questo campo che vengono usati i nuovi materiali, poniamo nella costruzione dei cavi di trasmissione, ed è in questo campo che diventa importante conoscere la tecnologia, non come funziona nel suo aspetto produttivo, ma come si distribuisce realmente nel territorio. Cioè dove sono i centri di gestione (che sono sempre molteplici), dove sono i canali di comunicazione, tutte cose che non sono idee astratte, ma cose fisiche, oggetti che corrono nello spazio e che garantiscono il controllo. Intervenire con un sabotaggio in queste strutture, è facilissimo, difficile è sapere dove sono collocati i cavi. Ad un certo punto diventa indispensabile conoscere la distribuzione della tecnologia. Questo, pensiamo, sarà sicuramente il problema rivoluzionario più importante dei prossimi anni\". (Nuove svolte del capitalismo)\r\n\r\n[caption id=\"attachment_95929\" align=\"aligncenter\" width=\"1024\"] A Saluzzo, i droni dell'israeliana Tevel raccolgono la frutta per l'azienda Rivoira.[/caption]",[330],{"field":107,"matched_tokens":331,"snippet":327,"value":328},[72],{"best_field_score":307,"best_field_weight":220,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":22,"score":308,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},{"document":334,"highlight":346,"highlights":352,"text_match":305,"text_match_info":355},{"comment_count":47,"id":335,"is_sticky":47,"permalink":336,"podcastfilter":337,"post_author":287,"post_content":338,"post_date":339,"post_excerpt":53,"post_id":335,"post_modified":340,"post_thumbnail":341,"post_title":342,"post_type":265,"sort_by_date":343,"tag_links":344,"tags":345},"81974","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-02-05-2023/",[230]," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Luigi, docente precario dei COBAS sull’autnomia differenziata che Calderoli propone, nel suo DDL, su 32 materie.\r\n\r\nL’attacco è diretto, tra le altre cose, ai contratti nazionali, con privatizzazioni ed ulteriori tagli ai servizi pubblici, la liquidazione di ciò che resta della sanità pubblica, la fine della scuola pubblica, etc.\r\n\r\nCon Luigi siamo entrati nel merito di un provvedimento che colpisce tutti e sulle rivendicazioni che durante la manifestazione cittadina tenutasi a Torino in piazza castello il 27/04/2023 dove realtà sindacali ed associative hanno rivendicato:\r\n\r\n \tRitiro immediato del Ddl Calderoli;\r\n \tDifesa dell’unità della repubblica;\r\n \tRiconquista dei diritti e delle conquiste uguali per tutt*\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/F_m_02_05_Luigi-docente-Cobas-su-autonomia-differenziata.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento non poteva che essere la festa dei lavoratori, ed il consueto corteo cittadino svoltosi qui a Torino sotto la pioggia. Anche per quest'ultimo motivo, abbiamo voluto riportare a chi non è potuto essere presente, le voci dalla piazza, in particolar modo per quanto hanno riguardato gli interventi usciti dallo spezzone sociale. Ve ne proponiamo di seguito una prima selezione:\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/F_m_01_05_Corteo_Primo-maggio-2023_01.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nLo spezzone sociale quest'anno è riuscito ad entrare in Piazza San Carlo, senza produrre le solite cariche della polizia sui manifestanti, ecco gli interventi che testimoniano questo passaggio:\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/F_m_01_05_Corteo_Primo-maggio-2023_02.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Antonio Amoroso della segreteria nazionale della CUB sullo sciopero nazionale del 21/04/2023 di 24H di tutto il comparto aereo-aeroportuale-indotto. In un comunicato della CUB, che ha indetto lo sciopero, si legge:\r\n\r\n“Si tratta di fermare una deriva che da tempo vede l’intero comparto aereo-aeroportuale-indotto subire l’assenza di misure per adeguare i contratti alla realtà economica di crisi. Il settore handling attende dal 2017 il rinnovo del contratto nazionale mentre il trasporto passeggeri e merci ha nel frattempo ripreso a crescere senza sosta. I confederali firmano gli accordi con le controparti che aumentano flessibilità, precarietà e impiego degli ammortizzatori sociali ed emerge la richiesta a Enac e AdR (Aeroporti di Roma) di convocazione insieme ad Assohandler, da cui la domanda: sindacati e aziende hanno già raggiunto un accordo senza farne partecipi i lavoratori, ignari del contenuto delle intese sul Protocollo di Sito e la Clausola Sociale?\r\n\r\nPartendo dall’inizio, sul bando per l’assegnazione a tre società di handling del servizio di terra passeggeri all’aeroporto di Fiumicino per i prossimi 7 anni: anche in questo caso è doveroso evidenziare quello che non torna. La pubblicazione del bando risale al 18 novembre 2022 e le buste delle aziende partecipanti (Aviapartner Handling, Aviation Services, Swissport Italia e Airport Handling sono state aperte il 9 gennaio 2023 ma poi il silenzio, fino a che Cgil ha diramato un messaggio whatsapp:\r\n\r\n\r\n\r\nda cui si apprende che Enac aveva deciso di spostare l’aggiudicazione dei tre handlers a Fiumicino a fine ottobre, per evitare contraccolpi estivi, questa la motivazione. Perché allora lo stesso problema non si era posto a luglio 2022 quando le attività di Alitalia sono passate a Swissport Italia? Dobbiamo ipotizzare che si provi a escludere una delle aziende concorrenti? O che alla fine – complice il ricorso al Tar presentato da diverse compagnie aeree dopo la chiusura del Bando – si consentirà a quattro handlers di operare su Fiumicino, aumentando concorrenza e accelerando il dumping salariale a danno dei lavoratori?”\r\n\r\nAbbiamo con il suo aiuto anche analizzato la situazione dei lavorator* ex Alitalia.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/F_m_02_05_Antonio-Amoroso-CUB-su-situazione-lavoratori-aeroportuali.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","9 Maggio 2023","2023-05-09 18:47:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/344708369_1633309120428275_2263851248787627203_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 02/05/2023",1683658020,[],[],{"post_content":347},{"matched_tokens":348,"snippet":350,"value":351},[349],"Protocollo","del contenuto delle intese sul \u003Cmark>Protocollo\u003C/mark> di Sito e la Clausola"," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Luigi, docente precario dei COBAS sull’autnomia differenziata che Calderoli propone, nel suo DDL, su 32 materie.\r\n\r\nL’attacco è diretto, tra le altre cose, ai contratti nazionali, con privatizzazioni ed ulteriori tagli ai servizi pubblici, la liquidazione di ciò che resta della sanità pubblica, la fine della scuola pubblica, etc.\r\n\r\nCon Luigi siamo entrati nel merito di un provvedimento che colpisce tutti e sulle rivendicazioni che durante la manifestazione cittadina tenutasi a Torino in piazza castello il 27/04/2023 dove realtà sindacali ed associative hanno rivendicato:\r\n\r\n \tRitiro immediato del Ddl Calderoli;\r\n \tDifesa dell’unità della repubblica;\r\n \tRiconquista dei diritti e delle conquiste uguali per tutt*\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/F_m_02_05_Luigi-docente-Cobas-su-autonomia-differenziata.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento non poteva che essere la festa dei lavoratori, ed il consueto corteo cittadino svoltosi qui a Torino sotto la pioggia. 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I confederali firmano gli accordi con le controparti che aumentano flessibilità, precarietà e impiego degli ammortizzatori sociali ed emerge la richiesta a Enac e AdR (Aeroporti di Roma) di convocazione insieme ad Assohandler, da cui la domanda: sindacati e aziende hanno già raggiunto un accordo senza farne partecipi i lavoratori, ignari del contenuto delle intese sul \u003Cmark>Protocollo\u003C/mark> di Sito e la Clausola Sociale?\r\n\r\nPartendo dall’inizio, sul bando per l’assegnazione a tre società di handling del servizio di terra passeggeri all’aeroporto di Fiumicino per i prossimi 7 anni: anche in questo caso è doveroso evidenziare quello che non torna. 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Un momento di condivisione della conoscenza, non per inseguire il sogno della prossima startup destinata a diventare una macchina da soldi, ma per analizzare assieme le tecnologie che utilizziamo quotidianamente: come cambiano e come incidono sulle nostre vite reali e virtuali e quale ruolo possiamo rivestire nell’indirizzare questo cambiamento per liberarlo dal controllo di chi vuole monopolizzarne lo sviluppo, sgretolando i tessuti sociali e relegandoci in spazi virtuali sempre più stretti. Tanti i seminari, da quelli dedicati ai software per aggirare la censura, a quelli per l'organizzazione dei collettivi di attivisti, alle tecnologie per lo smartphone dedicate alle persone sorde o ipovedenti. E ancora: la sessualità e il suo rapporto con la rete, l'installazione di Linux su computer e telefonini, le insidie dell'intelligenza artificiale (con il rischio di consolidare pratiche discriminatorie dietro l'apparente oggettività delle macchine), le strategie della propaganda sui social, il futuro del software libero. Seminari aperti a tutte le persone e gratuiti, per mettere insieme idee e competenze. Una formula ormai molto consolidata, giunta alla 25esima edizione (sul manifesto indicato tradizionalmente in notazione esadecimale: 0x19).\r\n\r\nLa prima volta fu a Firenze. Era il 1998. In questo quarto di secolo l'hackmeeting ha accompagnato tutte le fasi della rete. Lanciando l'allarme con anni di anticipo su quello che sarebbe successo in Italia e nel mondo. La voracità di Google sui dati delle persone, la pervasività dei social e le dipendenze che hanno provocato, il controllo sociale attraverso i dispositivi, le bolle digitali fatte di propaganda personalizzata, la trasformazione delle criptovalute da strumenti di libertà in mezzi speculativi, la fine della neutralità della rete, le insidie del telefonino nei rapporti di lavoro o come strumento di sorveglianza. Proprio perché aiuta a capire ciò che avviene, l'hackmeeting è uno strumento di libertà e a questo si riferisce il manifesto: una slot machine the si ferma sul 777. Il comando \"chmod -R 777\" in Linux (e in ambiente MacOs) offre all'utente tutti i diritti di accesso ai file. Negli anni sono nate anche diverse iniziative analoghe nel mondo, grazie alla collaborazione internazionale tra attivisti. A novembre scorso si è tenuto nella città di Yacuiba, in Bolivia, un hackmeeting sudamericano giunto già alla decima edizione. Cinque hackmeeting si sono svolti invece in Spagna, altri due in Messico. Mentre diverse edizioni transeuropee si sono svolte nel continente, una di queste in Norvegia.\r\n\r\n\r\n\r\nDurante la puntata parleremo inoltre della recente acquisizione che ha coinvolto aziende leader nel settore della sorveglianza (Cy4gate e Remote Control Systems e indica la volontà di creare un conglomerato specializzato nel settore, capace di imporsi internazionalmente. 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Lanciando l'allarme con anni di anticipo su quello che sarebbe successo in \u003Cmark>Italia\u003C/mark> e nel mondo. La voracità di Google sui dati delle persone, la pervasività dei social e le dipendenze che hanno provocato, il controllo sociale attraverso i dispositivi, le bolle digitali fatte di propaganda personalizzata, la trasformazione delle criptovalute da strumenti di libertà in mezzi speculativi, la fine della neutralità della rete, le insidie del telefonino nei rapporti di lavoro o come strumento di sorveglianza. Proprio perché aiuta a capire ciò che avviene, l'hackmeeting è uno strumento di libertà e a questo si riferisce il manifesto: una slot machine the si ferma sul 777. Il comando \"chmod -R 777\" in Linux (e in ambiente MacOs) offre all'utente tutti i diritti di accesso ai file. Negli anni sono nate anche diverse iniziative analoghe nel mondo, grazie alla collaborazione internazionale tra attivisti. A novembre scorso si è tenuto nella città di Yacuiba, in Bolivia, un hackmeeting sudamericano giunto già alla decima edizione. Cinque hackmeeting si sono svolti invece in Spagna, altri due in Messico. Mentre diverse edizioni transeuropee si sono svolte nel continente, una di queste in Norvegia.\r\n\r\n\r\n\r\nDurante la puntata parleremo inoltre della recente acquisizione che ha coinvolto aziende leader nel settore della sorveglianza (Cy4gate e Remote Control Systems e indica la volontà di creare un conglomerato specializzato nel settore, capace di imporsi internazionalmente. Una recente inchiesta giornalistica ha mostrato come tra le aziende sussidiarie della già nota RCS vi sia la finora sconosciuta Tykelab il cui prodotto di punta è un sistema di sorveglianza illegale che sfrutta le vulnerabilità del \u003Cmark>protocollo\u003C/mark> interoperatore SS7 per poter localizzare le SIM in qualsiasi luogo del mondo.\r\n\r\nMusica\r\n\r\nFanga – Crache La Douleur \r\nKaleta & Super Yamba Band - Jibiti (Bosq Remix)\r\n\r\nKenobit - Nightmare\r\nKenobit - Giorgio\r\nP38 - Il Diavolo non legge Repubblica\r\n\r\n\r\n[ Scarica podcast ]",[376],{"field":107,"matched_tokens":377,"snippet":373,"value":374},[141],{"best_field_score":307,"best_field_weight":220,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":22,"score":308,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},{"document":380,"highlight":394,"highlights":399,"text_match":305,"text_match_info":402},{"comment_count":47,"id":381,"is_sticky":47,"permalink":382,"podcastfilter":383,"post_author":384,"post_content":385,"post_date":386,"post_excerpt":53,"post_id":381,"post_modified":387,"post_thumbnail":388,"post_title":389,"post_type":265,"sort_by_date":390,"tag_links":391,"tags":393},"57855","http://radioblackout.org/podcast/rhythm-of-the-night-arsider-quarantena-270220202020/",[232],"outsidermusic","ARSIDER* EVERY THURSDAY *22.30* MONITORING THE POST CAPITALISM HISS * ÈPÈ+\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/ARSIDERCORONA.mp3\"][/audio]\r\n1. Misure applicabili nei comuni della “zona rossa” (Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione D'Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini; Vo')\r\n\r\nPer tali comuni si stabilisce quanto segue:\r\nil divieto di accesso o di allontanamento dal territorio comunale;\r\nla sospensione di manifestazioni, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso;\r\nla chiusura dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché delle istituzioni di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, ferma la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza;\r\nla sospensione di viaggi di istruzione in Italia o all’estero fino al 15 marzo;\r\nla sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura;\r\nla sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità, nelle modalità e nei limiti indicati dal prefetto;\r\nla sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private, indette e in corso negli stessi comuni;\r\nla chiusura di tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità, dei servizi pubblici essenziali e degli esercizi commerciali per l’acquisto dei beni di prima necessità, nelle modalità e nei limiti indicati dal prefetto;\r\nl'obbligo di accedere ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità indossando dispositivi di protezione individuale o adottando particolari misure di cautela individuate dall'azienda sanitaria competente;\r\nla sospensione dei servizi di trasporto di merci e di persone, anche non di linea, con esclusione del trasporto di beni di prima necessità e deperibili e fatte salve le eventuali deroghe previste dai prefetti;\r\nla sospensione delle attività lavorative per le imprese, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali e di pubblica utilità, ivi compresa l’attività veterinaria, nonché di quelle che possono essere svolte in modalità domiciliare o a distanza;\r\nla sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti o domiciliati, anche di fatto, nel comune o nell’area interessata, anche ove le stesse si svolgano al di fuori dell'area.\r\n\r\nNegli stessi comuni, il prefetto, d’intesa con le autorità competenti, può individuare specifiche misure finalizzate a garantire le attività necessarie per l’allevamento degli animali e la produzione di beni alimentari e le attività non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante e animali.\r\nInfine, negli uffici ricompresi nei distretti di Corte di appello cui appartengono i comuni della “zona rossa”, sino al 15 marzo 2020, si prevede la possibilità, per i Capi degli uffici giudiziari, sentiti i dirigenti amministrativi, di stabilire la riduzione dell’orario di apertura al pubblico, in relazione alle attività non strettamente connesse ad atti e attività urgenti.\r\n2. Misure applicabili nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto e nelle province di Pesaro e Urbino e di Savona\r\nPer tali regioni e province si stabilisce quanto segue:\r\nla sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, sino all’8 marzo 2020, in luoghi pubblici o privati, a meno che non si svolgano “a porte chiuse”. Restano consentite le sessioni di allenamento, sempre “a porte chiuse”;\r\nil divieto di trasferta organizzata dei tifosi residenti nelle stesse regioni e nelle province di Pesaro e Urbino e di Savona, per assistere a eventi e competizioni sportive che si svolgano nelle restanti regioni e province;\r\nla sospensione, sino all’8 marzo 2020, di tutte le manifestazioni organizzate, di carattere non ordinario, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose;\r\nè consentito lo svolgimento delle attività nei comprensori sciistici a condizione che il gestore provveda alla limitazione dell’accesso agli impianti di trasporto chiusi assicurando la presenza di un massimo di persone pari ad un terzo della capienza (funicolari, funivie, cabinovie, ecc.);\r\nl’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;\r\nla sospensione, sino all’8 marzo 2020, dei servizi educativi dell’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, ad esclusione dei medici in formazione specialistica e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo la possibilità di svolgimento a distanza;\r\nla sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private, ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, e di quelli per il personale della protezione civile;\r\nlo svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub, a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;\r\nl'apertura delle attività commerciali diverse da quelle di ristorazione, bar e pub, condizionata all’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori;\r\nl'apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, a condizione che assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;\r\nla limitazione dell’accesso dei visitatori alle aree di degenza, da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere;\r\nla rigorosa limitazione dell’accesso dei visitatori agli ospiti nelle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti;\r\nla sospensione dei congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale;\r\nl'obbligo di privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni, le modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza COVID-19.\r\n\r\n3. Misure applicabili nelle province di Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona\r\nPer tali province si stabilisce la chiusura nelle giornate di sabato e domenica delle medie e grandi strutture di vendita e degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad esclusione delle farmacie, delle parafarmacie e dei punti vendita di generi alimentari.\r\n4. Misure applicabili nella regione Lombardia e nella provincia di Piacenza\r\nIn tali territori si applica altresì la misura della sospensione delle attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei “livelli essenziali di assistenza”), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi.\r\n5. Misure applicabili sull'intero territorio nazionale\r\nNell’ambito dell’intero territorio nazionale si stabilisce:\r\nla possibilità che la modalità di “lavoro agile” sia applicata, per la durata dello stato di emergenza, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali previsti;\r\nla sospensione fino al 15 marzo dei viaggi d’istruzione, delle iniziative di scambio o gemellaggio, delle visite guidate e delle uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, con la previsione del diritto di recesso dai contratti già stipulati;\r\nl'obbligo, fino al 15 marzo, della presentazione del certificato medico per la riammissione nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva;\r\nla possibilità, per i dirigenti scolastici delle scuole nelle quali l'attività didattica sia stata sospesa per l’emergenza sanitaria, di attivare, sentito il collegio dei docenti e per la durata della sospensione, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità;\r\nlo svolgimento a distanza, ove possibile e avuto particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità, delle attività didattiche o curriculari nelle Università e nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica nelle quali non è consentita la partecipazione degli studenti alle stesse, per le esigenze connesse all’emergenza sanitaria;\r\nla proroga dei termini previsti per il sostenimento dell'esame di guida in favore dei candidati che non hanno potuto effettuarlo a causa dell'emergenza sanitaria;\r\nl'idoneo supporto delle articolazioni territoriali del Servizio sanitario nazionale al Ministero della giustizia, anche mediante adeguati presidi, al fine di garantire i nuovi ingressi negli istituti penitenziari e negli istituti penali per minorenni.\r\nInoltre, il testo prescrive, per l'intero territorio nazionale, ulteriori misure di informazione e prevenzione:\r\nil personale sanitario si attiene alle misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria e applica le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti previste dal Ministero della salute;\r\nnei servizi educativi per l’infanzia, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università, negli uffici delle restanti pubbliche amministrazioni sono esposte presso gli ambienti aperti al pubblico, ovvero di maggiore affollamento e transito, le informazioni sulle misure di prevenzione rese note dal Ministero della salute;\r\nnelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, sono messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani;\r\ni sindaci e le associazioni di categoria promuovono la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie presso gli esercizi commerciali;\r\nle aziende di trasporto pubblico anche a lunga percorrenza adottano interventi straordinari di sanificazione dei mezzi;\r\nnello svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private, ove ne sia consentito l’espletamento, devono comunque essere assicurate modalità tali da evitare assembramenti di persone;\r\nchiunque abbia fatto ingresso in Italia, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del presente decreto, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità, o sia transitato o abbia sostato nei comuni della “zona rossa”, deve comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o ai servizi di sanità pubblica competenti, che procedono di conseguenza, secondo il protocollo previsto in modo dettagliato dallo stesso dpcm odierno.","3 Marzo 2020","2020-03-03 19:58:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/613jCyZMRL._SL1280_-200x110.jpg","Rhythm of the Night | ARSIDER * QUARANTENA | 270220202020",1583265497,[392],"http://radioblackout.org/tag/coronavirus/",[247],{"post_content":395},{"matched_tokens":396,"snippet":397,"value":398},[141],"di viaggi di istruzione in \u003Cmark>Italia\u003C/mark> o all’estero fino al 15","ARSIDER* EVERY THURSDAY *22.30* MONITORING THE POST CAPITALISM HISS * ÈPÈ+\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/ARSIDERCORONA.mp3\"][/audio]\r\n1. 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Misure applicabili sull'intero territorio nazionale\r\nNell’ambito dell’intero territorio nazionale si stabilisce:\r\nla possibilità che la modalità di “lavoro agile” sia applicata, per la durata dello stato di emergenza, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali previsti;\r\nla sospensione fino al 15 marzo dei viaggi d’istruzione, delle iniziative di scambio o gemellaggio, delle visite guidate e delle uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, con la previsione del diritto di recesso dai contratti già stipulati;\r\nl'obbligo, fino al 15 marzo, della presentazione del certificato medico per la riammissione nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva;\r\nla possibilità, per i dirigenti scolastici delle scuole nelle quali l'attività didattica sia stata sospesa per l’emergenza sanitaria, di attivare, sentito il collegio dei docenti e per la durata della sospensione, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità;\r\nlo svolgimento a distanza, ove possibile e avuto particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità, delle attività didattiche o curriculari nelle Università e nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica nelle quali non è consentita la partecipazione degli studenti alle stesse, per le esigenze connesse all’emergenza sanitaria;\r\nla proroga dei termini previsti per il sostenimento dell'esame di guida in favore dei candidati che non hanno potuto effettuarlo a causa dell'emergenza sanitaria;\r\nl'idoneo supporto delle articolazioni territoriali del Servizio sanitario nazionale al Ministero della giustizia, anche mediante adeguati presidi, al fine di garantire i nuovi ingressi negli istituti penitenziari e negli istituti penali per minorenni.\r\nInoltre, il testo prescrive, per l'intero territorio nazionale, ulteriori misure di informazione e prevenzione:\r\nil personale sanitario si attiene alle misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria e applica le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti previste dal Ministero della salute;\r\nnei servizi educativi per l’infanzia, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università, negli uffici delle restanti pubbliche amministrazioni sono esposte presso gli ambienti aperti al pubblico, ovvero di maggiore affollamento e transito, le informazioni sulle misure di prevenzione rese note dal Ministero della salute;\r\nnelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, sono messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani;\r\ni sindaci e le associazioni di categoria promuovono la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie presso gli esercizi commerciali;\r\nle aziende di trasporto pubblico anche a lunga percorrenza adottano interventi straordinari di sanificazione dei mezzi;\r\nnello svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private, ove ne sia consentito l’espletamento, devono comunque essere assicurate modalità tali da evitare assembramenti di persone;\r\nchiunque abbia fatto ingresso in \u003Cmark>Italia\u003C/mark>, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del presente decreto, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità, o sia transitato o abbia sostato nei comuni della “zona rossa”, deve comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o ai servizi di sanità pubblica competenti, che procedono di conseguenza, secondo il \u003Cmark>protocollo\u003C/mark> previsto in modo dettagliato dallo stesso dpcm odierno.",[400],{"field":107,"matched_tokens":401,"snippet":397,"value":398},[141],{"best_field_score":307,"best_field_weight":220,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":22,"score":308,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},6637,{"collection_name":265,"first_q":33,"per_page":224,"q":33},18,["Reactive",407],{},["Set"],["ShallowReactive",410],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fR_fEYWGddNO6Z6gEXIVAe9cGsXvaILb_o_FwfZGH_6E":-1},true,"/search?query=protocollo+italia+albania"]