","MOBILITAZIONI NELLA LOGISTICA ALLA GLS A NAPOLI E PROVINCIA",1733775458,[142,143,67],"http://radioblackout.org/tag/gls/","http://radioblackout.org/tag/logistica/",[145,146,74],"gls","logistica",{"post_content":148,"post_title":152},{"matched_tokens":149,"snippet":150,"value":151},[73],"della GLS a Napoli e \u003Cmark>provincia\u003C/mark>, la Temi Spa di Francesco","Da nove mesi i lavoratori della GLS – corrieri e facchini dei magazzini di Napoli, Frattamaggiore, Nola e Mariglianella – sono impegnati in una dura vertenza con l’azienda, una delle più grandi del settore logistico. Si tratta di lavoratori impiegati nel trattamento e la consegna/ritiro di pacchi ad aziende e privati, in un comparto cresciuto a dismisura con la diffusione degli acquisti on line negli ultimi anni; un comparto in cui le multinazionali e i loro appaltatori impongono un regime di sfruttamento sistematico, al di fuori di ogni legalità e del tutto celato all’opinione pubblica: lavoro nero o dichiarato solo a metà; niente malattia, niente ferie, niente rimborsi, permessi o indennità legate al servizio; niente tredicesima e quattordicesima; nessun rispetto del contratto collettivo nazionale e delle norme di sicurezza. \r\nSulla strada tracciata dalle mobilitazioni operaie avvenute nel decennio precedente negli hub logistici del centro-nord Italia, dal marzo scorso i lavoratori napoletani hanno trovato il coraggio e la forza di organizzarsi in sindacato e aprire – attraverso scioperi e tavoli istituzionali – una trattativa con il commissionario della GLS a Napoli e \u003Cmark>provincia\u003C/mark>, la Temi Spa di Francesco Tavassi, che dichiara ottantacinque dipendenti diretti e circa trecentocinquanta nell’indotto, facchini e corrieri che lavorano per lui ma non dipendono direttamente da lui, bensì da una trentina di società di fornitura, gestite dai cosiddetti “padroncini”. \r\nLa Temi ha dapprima sottoscritto accordi in cui si impegnava a riconoscere le rivendicazioni operaie e a farle rispettare dai suoi appaltatori. In pochi mesi si sono ottenuti così radicali miglioramenti dei livelli salariali e dei carichi di lavoro, facendo emergere decine di persone dal lavoro nero. Ma da questo autunno la Temi e i suoi fornitori sono passati al contrattacco prendendo di mira i lavoratori sindacalizzati: sospensioni e trasferimenti immotivati, provvedimenti disciplinari, introduzione di un sindacato contiguo all’azienda per dividere le forze operaie. Infine, a metà novembre, il licenziamento in tronco di sessantaquattro facchini, sostituiti con lavoratori prelevati dal grande bacino locale del precariato. \r\nÈ decisivo allora che intorno a questa lotta si crei un clima di solidarietà che vada ben oltre i diretti interessati e il ristretto ambito degli addetti ai lavori. Quello che sta accadendo nei magazzini della periferia e lungo le strade dei nostri quartieri, solcate da furgoni che consegnano e ritirano pacchi a ritmi frenetici, non riguarda solo l’area napoletana ma tutte le città del paese.\r\n\r\nNe parliamo con un lavoratore del sindacato Sol Cobas\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/INFO-09122024-LOGISTICA.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":153,"snippet":155,"value":155},[154],"PROVINCIA","MOBILITAZIONI NELLA LOGISTICA ALLA GLS A NAPOLI E \u003Cmark>PROVINCIA\u003C/mark>",[157,159],{"field":115,"matched_tokens":158,"snippet":155,"value":155},[154],{"field":118,"matched_tokens":160,"snippet":150,"value":151},[73],578730123365187700,{"best_field_score":163,"best_field_weight":164,"fields_matched":165,"num_tokens_dropped":49,"score":166,"tokens_matched":126,"typo_prefix_score":49},"1108091338752",15,2,"578730123365187706",{"document":168,"highlight":191,"highlights":199,"text_match":161,"text_match_info":204},{"cat_link":169,"category":170,"comment_count":49,"id":171,"is_sticky":49,"permalink":172,"post_author":23,"post_content":173,"post_date":174,"post_excerpt":54,"post_id":171,"post_modified":175,"post_thumbnail":176,"post_thumbnail_html":177,"post_title":178,"post_type":57,"sort_by_date":179,"tag_links":180,"tags":186},[46],[48],"32164","http://radioblackout.org/2015/10/notavkeinbbt-bloccata-una-trivella-in-provincia-di-trento/","Mattinata movimentata a Mattarello (provincia di Trento). Ieri pomeriggio è arrivata una grossa trivella per perforare il terreno (si presume per un sondaggio linea TAV-TAC ). Da subito sono state bloccatele strade dalla polizia. I Militanti del coordinamento No Tav Trentino si sono ieri radunati in assemblea per poi entrare in azione oggi di prima mattina, occupando il cantiere .\r\nDopo aver istituito un presidio permanente, verso le 8,30 è intervenuta la polizia in antisommossa che ha identificato i presenti e portato in Questura una ventina di attivisti. Uno di loro invece si è arrampicato sulla trivella, seguito poi da altri 3 militanti, occupandola e di fatto bloccando la sua messa in funzione.\r\nAlle 16.30 i quattro attivisti continuano a resistere sulla trivella. Altri solidali che cercavano di far arrivare cibo a chi è sulla trivella sono stati fermati e portati in Questura. Quello che è certo, è che oggi la macchina del Tav non ha funzionato a pieno regime!\r\nAscolta la diretta con Massimo da sopra la trivella\r\n massimo_trivella_trento_notav","28 Ottobre 2015","2015-10-29 12:29:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/IMG_5909-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"242\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/IMG_5909-300x242.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/IMG_5909-300x242.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/IMG_5909-768x619.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/IMG_5909.jpg 957w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","NoTav/KeinBbt: bloccata una trivella in provincia di Trento",1446053926,[181,182,183,184,185],"http://radioblackout.org/tag/kein-bbt/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/sondaggi/","http://radioblackout.org/tag/trento/","http://radioblackout.org/tag/trivelle/",[187,15,188,189,190],"kein bbt","sondaggi","trento","trivelle",{"post_content":192,"post_title":196},{"matched_tokens":193,"snippet":194,"value":195},[73],"Mattinata movimentata a Mattarello (\u003Cmark>provincia\u003C/mark> di Trento). 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Secondo New Delhi e secondo le dichiarazioni ufficiali del governo di Modi sarebbero stati colpiti obiettivi \"terroristici\", mentre il Pakistan sostiene che siano stati colpiti civili. Il premier del Pakistan Sharif ha immediatamente dichiarato che la risposta non si farà attendere, dato che sin da subito ha contestato la ricostruzione dell'attentato che lo ricondurrebbe a milizie pachistane per l'indipendenza del Kashmir.\r\n\r\nSi preannuncia quindi la ripresa di uno scontro aperto, dopo otto decenni di una cosiddetta \"guerra a bassa intensità\" che ha visto a più riprese momenti di guerra aperta tra i due Stati in relazione ai territori contesi e ai loro confini. Inoltre, non è esclusa la minaccia del ricorso all'arma nucleare, di cui entrambi gli Stati posseggono delle testate. Un altro elemento significativo della fase di scontro aperto è dato dalla sospensione unilaterale dell'accordo che riguarda il Trattato delle acque dell'Indo, mossa che apre immediatamente all'intenzione di colpire l'accesso alle risorse primarie, come l'acqua, per la popolazione del Pakistan. Questa escalation si inserisce in una fase di governo interna all'India in cui Modi ha avuto necessità di recuperare consenso e la campagna anti-islamica ha avuto una recrudescenza.\r\n\r\nAi nostri microfoni Claudio Avella, corrispondente per Pagine Esteri in India\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/India-pakistan-2025_05_08_2025.05.08-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","8 Maggio 2025","2025-05-08 15:45:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/CITTNUOVAPAMOM_20250507184928862_a971b03d495d5a51bc45a0b0bb3d33b7-scaled-720x0-c-default-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/CITTNUOVAPAMOM_20250507184928862_a971b03d495d5a51bc45a0b0bb3d33b7-scaled-720x0-c-default-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/CITTNUOVAPAMOM_20250507184928862_a971b03d495d5a51bc45a0b0bb3d33b7-scaled-720x0-c-default-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/CITTNUOVAPAMOM_20250507184928862_a971b03d495d5a51bc45a0b0bb3d33b7-scaled-720x0-c-default.jpg 720w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Scontro aperto tra India e Pakistan: \"Operazione Sindoor\"",1746719150,[219,220,221,222,223,224],"http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/india/","http://radioblackout.org/tag/kashmir/","http://radioblackout.org/tag/modi/","http://radioblackout.org/tag/nucleare/","http://radioblackout.org/tag/pakistan/",[226,227,228,229,230,231],"guerra","india","Kashmir","Modi","nucleare","pakistan",{"post_content":233},{"matched_tokens":234,"snippet":235,"value":236},[73],"pachistana del Kashmir e nella \u003Cmark>provincia\u003C/mark> pachistana del Punjab. 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Inoltre ci sono anche CARA, hotspot e centri di primissima accoglienza. Nel corso degli anni entrambi i CPR hanno conosciuto la rabbia di chi ci era reclus3, entrambi sono stati dati alle fiamme da chi non riusciva più a subire le torture, le umiliazioni e la sofferenza. Fuoco nato da chi preferirebbe la morte che il rimpatrio. I CPR sono dei luoghi di tortura. Questo orrore è confermato da una sentenza del Tribunale di Bari e della Suprema Corte che ha condannato il Ministero dell’Interno a risarcire il Comune e la Provincia per il danno d’immagine subito a causa dei trattamenti disumani nei CPR, ma questo non basta. Nessun danno d’immagine può essere paragonabile alle condizioni di vita a cui sono soggetti i detenuti in CPR. Le condizioni dei CPR, privilegiata fonte di profitto per le cooperative che si occupano di ‘’accoglienza’’ sono le stesse, aggravate dalla privazione della libertà personale e dall'isolamento dalla società imposto alle persone recluse. Nel 2023 i CPR di Brindisi e Bari sono stati definiti dal Garante dei diritti delle persone private della libertà personale ''ambienti estremamente degradati'', le condizioni dei servizi igienici ''indecorose e insalubri''. Le persone recluse sono costrette a vivere senza riscaldamento, privacy e servizi di assistenza di base, da quella legale a quella sanitaria.\r\n\r\nIl trattenimento in questi luoghi costringe le persone recluse ad un tempo sospeso e vuoto, isolate dagli affetti e dai legami e private del diritto di comprendere ed agire autonomamente, private anche della speranza di una prospettiva migliore.\r\n\r\nSabato 22 Febbraio alle ore 14.00 saremo sotto il Cpr di Bari Palese in solidarietà ai reclusi e contro le istituzioni e i soggetti che permettono il funzionamento di questi lager.\r\n\r\nUltime notizie dal CPR di Bari Palese \r\n\r\nAbbiamo sentito ai microfoni dell'informazione del lunedì di Radio Blackout un compagno dell'assemblea NO CARCERE NO CPR di Bari:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/cpr-bari.mp3\"][/audio]","17 Febbraio 2025","2025-02-17 18:55:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bari-palese-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"225\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bari-palese-225x300.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bari-palese-225x300.jpeg 225w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bari-palese-768x1024.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bari-palese-1152x1536.jpeg 1152w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bari-palese.jpeg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 225px) 100vw, 225px\" />","PRESIDIO CONTRO IL CPR DI BARI PALESE - 22 FEBBRAIO 2025",1739818520,[257,258,259],"http://radioblackout.org/tag/cpr-bari-palese/","http://radioblackout.org/tag/nocpr/","http://radioblackout.org/tag/fuoco-ai-cpr/",[261,262,263],"#CPR BARI PALESE","#nocpr","fuoco ai CPR",{"post_content":265},{"matched_tokens":266,"snippet":267,"value":268},[83],"risarcire il Comune e la \u003Cmark>Provincia\u003C/mark> per il danno d’immagine subito","In Puglia ci sono 2 CPR, uno a Bari Palese e l'altro a Brindisi Restinco. 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Ad armare e dirigere l'M23 è risaputamente il Rwanda, il cui governo (o forse sarebbe meglio dire regime, dato che riassume tutti i tratti tipici di un'autocrazia) guidato sin dalla fine del genocidio del 1994 dal presidente Paul Kagame è da sempre intenzionato ad accaparrarsi i territori vicini del Congo. La stampa italiana ne parla, in larga maggioranza, con le lenti tipicamente essenzialiste riservati ai conflitti in Africa centrale: guerre interminabili tra tribù ed etnie che poggiano su un antico, incomprensibile e primitivo odio irriducibile e che hanno a che fare con la predazione di risorse naturali.\r\n\r\nAd un'analisi più attenta, il conflitto tra Congo, M23 e Rwanda si presenta invece con i caratteri molto ben leggibili di un'operazione di rapina e di estrazione di una risorsa minerale in particolare, il coltan, essenziale nella produzione di batterie per telefoni, radio e apparecchi elettronici. Il Rwanda è un paese a capitalismo ed industrializzazione avanzati, anche grazie ai massicci investimenti per la ricostruzione che hanno permesso al paese di risorgere dopo il genocidio del 1994 - genocidio nella cui costruzione diversi paesi europei, Belgio e Francia in testa, hanno una larga fetta di responsabilità mai indagata e analizzata a sufficienza. Un paese in grado di raffinare ed esportare il coltan sui circuiti commerciali globali (principalmente europei e cinesi), ma privo di giacimenti naturali sufficienti: proprio in questo senso va letta la scelta di Kagame di armare ed equipaggiare il movimento M23 per potersi garantire l'accesso all'estrazione del coltan dalle miniere del Kivu congolese. Se finalmente si rinuncia alle narrazioni stereotipate sulla violenza tribale, la realtà è che a premere i grilletti in Africa centrale sono - come ovunque - le catene del valore globali.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Andrea Spinelli, fondatore di Slow News\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/ANDREASPINELLIinfo.mp3\"][/audio]","31 Gennaio 2025","2025-01-31 15:14:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/w980-p16x9-2025-01-28T141632Z_1102107792_RC21JCADGW61_RTRMADP_3_CONGO-SECURITY-MINERALS-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/w980-p16x9-2025-01-28T141632Z_1102107792_RC21JCADGW61_RTRMADP_3_CONGO-SECURITY-MINERALS-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/w980-p16x9-2025-01-28T141632Z_1102107792_RC21JCADGW61_RTRMADP_3_CONGO-SECURITY-MINERALS-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/w980-p16x9-2025-01-28T141632Z_1102107792_RC21JCADGW61_RTRMADP_3_CONGO-SECURITY-MINERALS-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/w980-p16x9-2025-01-28T141632Z_1102107792_RC21JCADGW61_RTRMADP_3_CONGO-SECURITY-MINERALS.jpg 980w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Repubblica Democratica del Congo: l'esportazione di Coltan alla base del conflitto in Kivu",1738336491,[287,288,289],"http://radioblackout.org/tag/coltan/","http://radioblackout.org/tag/congo/","http://radioblackout.org/tag/rwanda/",[291,292,293],"coltan","congo","Rwanda",{"post_content":295},{"matched_tokens":296,"snippet":297,"value":298},[73],"armato M23 ha conquistato la \u003Cmark>provincia\u003C/mark> del Kivu e la sua","Nei giorni scorsi il movimento armato M23 ha conquistato la \u003Cmark>provincia\u003C/mark> del Kivu e la sua capitale Goma dalle forze governative congolesi, che si sono ritirate disordinatamente davanti all'avanzata di un gruppo ribelle che, sebbene combatta da 30 anni, si è presentato questa volta con armamenti moderni e massicciamente equipaggiato di tecnologia di ultima generazione. Ad armare e dirigere l'M23 è risaputamente il Rwanda, il cui governo (o forse sarebbe meglio dire regime, dato che riassume tutti i tratti tipici di un'autocrazia) guidato sin dalla fine del genocidio del 1994 dal presidente Paul Kagame è da sempre intenzionato ad accaparrarsi i territori vicini del Congo. La stampa italiana ne parla, in larga maggioranza, con le lenti tipicamente essenzialiste riservati ai conflitti in Africa centrale: guerre interminabili tra tribù ed etnie che poggiano su un antico, incomprensibile e primitivo odio irriducibile e che hanno a che fare con la predazione di risorse naturali.\r\n\r\nAd un'analisi più attenta, il conflitto tra Congo, M23 e Rwanda si presenta invece con i caratteri molto ben leggibili di un'operazione di rapina e di estrazione di una risorsa minerale in particolare, il coltan, essenziale nella produzione di batterie per telefoni, radio e apparecchi elettronici. Il Rwanda è un paese a capitalismo ed industrializzazione avanzati, anche grazie ai massicci investimenti per la ricostruzione che hanno permesso al paese di risorgere dopo il genocidio del 1994 - genocidio nella cui costruzione diversi paesi europei, Belgio e Francia in testa, hanno una larga fetta di responsabilità mai indagata e analizzata a sufficienza. Un paese in grado di raffinare ed esportare il coltan sui circuiti commerciali globali (principalmente europei e cinesi), ma privo di giacimenti naturali sufficienti: proprio in questo senso va letta la scelta di Kagame di armare ed equipaggiare il movimento M23 per potersi garantire l'accesso all'estrazione del coltan dalle miniere del Kivu congolese. 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La ricerca di strumenti finanziari per mobilitare le risorse per il riarmo è un altro tassello di questo percorso verso la guerra e il coinvolgimento inconsapevole dei risparmiatori diventa un espediente per reperire ulteriori risorse come ci racconta Alessandro Volpi , mentre il complesso militare industriale s'ingrassa con l'esportazione di armi verso paesi in guerra come Israele che sta perseguendo l'eliminazione del popolo palestinese con la complicità del sistema finanziario; ci racconta questo aspetto Duccio Facchini, mentre Carlo Tombola espone le triangolazioni usate dai mercanti d'armi per nascondere le vere destinazioni finali del commercio di armamenti.\r\n\r\n\r\n\r\nAntonio Mazzeo insegnante impegnato nel movimento antimilitarista ci parla del processo di militarizzazione all'interno degli istituti scolastici con la presenza sempre più pervasiva dei militari che scelgono la scuola come luogo di promozione della carriera militare e di reclutamento. Si esercita la retorica patriottarda per irretire le coscienze e cercare potenziale carne da cannone da gettare nel tritacarne della prossima guerra, fortunatamente tra i giovani studenti ci sono degli anticorpi che si oppongono a questa narrativa edulcorata che descrive l'esercito come una soluzione per il futuro lavorativo.\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/militarizzazione-della-scuola--65859014\r\n\r\n \r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/BASTIONI-01052025-MAZZEO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Alessandro Volpi ,docente di storia contemporanea all'Università di Pisa e autore di varie pubblicazioni ci concentriamo sugli aspetti finanziari della corsa al riarmo e del tentativo dell'Unione Europea di dirottare i risparmi privati per finanziare l'apparato militare industriale. Di questo trasferimento di risorse dalla spesa sociale all'industria degli armamenti beneficeranno i grandi fondi d'investimento nordamericani Blackrock, Vanguard e State street che controllano i grandi gruppi industriali che producono armamenti. Questo piano di riarmo comporterà anche un aumento dell'indebitamento pubblico con conseguente taglio delle risorse per il welfare già colpito dalle rigide regole dell'austerità e dell'equilibrio di bilancio che però non valgono per le armi. Con il nostro interlocutore affrontiamo anche la questione dei dazi legata all'enorme indebitamento statunitense con la conseguente perdita progressiva della centralità del dollaro e la frattura fra l'amministrazione Trump e il sistema finanziario dei grandi fondi che non gradiscono l'instabilità finanziaria innescata dalle politiche economiche della Casa Bianca.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/44BEIjQ7l2iM5NHxtM4fmd?si=gG5NZYTeSHStQnCPboTYmw\r\n\r\n \r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/BASTIONI-01052025-VOLPI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDuccio Facchini, direttore di “Altraeconomia”, parla delle importazioni di armi israeliane da parte italiana, la prima provincia per importazioni è Parma mentre leader per esportazioni – sia pur di armi destinate ai civili – è la provincia di Lecco. Queste armi arrivano in mano anche ai coloni che colpiscono i residenti palestinesi in Cisgiordania, anche le munizioni prodotte dalla Fiocchi. A proposito della guerra israeliana ci si domanda chi siano i gestori di fondi d'investimento e banche che hanno nei loro portafogli i titoli debito israeliani emessi proprio allo scopo di sostenere lo sforzo bellico sionista. Uno di questi istituti di credito è la BPER che in un primo momento ha negato per poi ammettere, dopo la pubblicazione di alcuni dati, di avere in pancia titoli pubblici israeliani.\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/armi-italiane-ai-coloni-israeliani--65861778\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Bastioni-01052025-_Duccio-Facchini.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Carlo Tombola di \"the weapons watch\", l'osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei, parliamo della necessità della costruzione di una informazione oggettiva sul complesso militare industriale che non comunica i dati reali del volume di affari, la legge 185 ha dei limiti per i quali non consente il reale controllo sul movimenti delle armi che vengono vendute anche a paesi sotto embargo o in guerra. Con il trucco delle triangolazioni vengono aggirate le limitazioni legali ed anche i codici che caratterizzano le merci sono falsati per occultare la vera natura del commercio di armi. Le servitù militari che in base a trattati segreti hanno concesso pezzi di territorio italiano agli Stati Uniti contribuiscono all'opacità del sistema, sono stoccate nelle basi americani che godono di extraterritorialità armi di enorme potenza distruttiva che non sono controllate dalle autorità italiane.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/5fs0jgcJAyKEM6vUeH4ml0?si=f3tfovaAS4uxm_CGzI9MYQ\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/BASTIONI-01052025-TOMBOLA-COMALA.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer ascoltare gli episodi precedenti dell'Escalation bellica in corso si trovano qui:\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","2 Maggio 2025","2025-05-05 09:20:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-3-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 01/05/2025-IL CAPITALE CHE SI PREPARA ALLA GUERRA CERCA STRUMENTI FINANZIARI E CARNE DA CANNONE .","podcast",1746226163,[375],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[377],"Bastioni di Orione",{"post_content":379},{"matched_tokens":380,"snippet":381,"value":382},[73],"da parte italiana, la prima \u003Cmark>provincia\u003C/mark> per importazioni è Parma mentre","Continua la ricerca di Bastioni di Orione dei meccanismi che si mettono in atto per la preparazione della guerra prossima ventura, guerra che inizia dal nostro territorio, nel processo costante di militarizzazione della società che trova il suo campo d'elezione nella formazione scolastica, intossicata dalla presenza dei militari come ci racconta Antonio Mazzeo nel suo intervento. 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Il rapporto racconta che nel nostro paese, facente parte del G20, i salari sono diminuiti dal 2008 a oggi dell’8,7%, con un divario di genere del 9,7%, tra i più elevati in tutta l’UE. Federico fa notare che la narrazione del governo annuncia nei media con titoli sensazionalistici che i salari sono aumentati ed è stato superato il divario con l'inflazione che è molto in contraddizione con il rapporto citato. In esso vi è sottolineato che i divari sono legati anche all'etnia: gli autoctoni a parità di mansione guadagnano il 23,3% in più dei cittadini stranieri.\r\nE mentre è lampante come nelle economie avanzate c'è una reale erosione/diminuzione del salario nelle economie emergenti assitiamo ad un crescita costante di esso.\r\nSe non si torna al conflitto di classe non si risale la china...\r\nBuon ascolto\r\n\r\nRapporto mondiale sui salari 2024–25 lo trovate qui:\r\nhttps://www.ilo.org/it/publications/rapporto-mondiale-sui-salari-2024-25-le-tendenze-dei-salari-e-delle\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_15_04_Federico-Giusti-su-ultimi-studi-su-potere-dacquisto-e-contrattazione-sindacale.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo argomento è stato nuovamente quello delle lotte nel mondo del lavoro sociale. Al telefono con Roberto del Movimento Educatori e OSS di Torino e Provincia, siamo andati infatti a ripercorrere lo sviluppo di questa lotta per la sopravvivenza di almeno un migliaio di posti di lavoro, oltre che di un servizio stesso di assistenza alla cittadinanza. Convincono poco le parole dei rappresentati istituzionali che hanno dato udienza a lavoratori e lavoratrici fino ad ora, perciò sabato 12 Aprile questo gruppo autorganizzato, assieme ai cosidetti \"utenti\" e le loro famiglie, si è dato appuntamento in centro a Torino per un nuovo presidio che denuncia il pietoso stato delle cose di questo settore. Intanto il gruppo di Educatori e OSS di Torino e Provincia cerca l'allargamento della sua base e nuove potenziali alleanze con altri lavoratori e lavoratrici che potrebbero venire colpiti dalla mancanza di rinnovo delle tariffe, argomento su cui regna una confusione totale, con il comune che definisce il termine ultimo per l'aggiornamento a giugno e la regione a dicembre.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_15_04_Roberto-su-ultimo-presidio-e-continuazione-lotte-educatori-e-oss-Torino-e-Provincia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Arturo del SUDD Cobas, ed è proprio di questo \"giovane\" sindacato nato nella'estate del 2024 che abbiamo ripercorso le fasi che hanno portato alla sua nascita oltre, alle idee le pratiche e l'approccio che lo contraddistinguono nel presente. 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Rivendicazioni che suonano come antiche ma che sono drammaticamente attuali, infine abbiamo passato in rassegna i prossimi appuntamenti che vedranno coinvolto il SUDD Cobas il 19 Aprile a questo evento e il 1 Maggio a quest'altro.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_15_04_Arturo-SUDD-Cobas-su-nascita-sindacato-e-aggiornamento-mobilitazioni.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","23 Aprile 2025","2025-04-23 09:45:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/487502581_1181269533790120_3656893876909475792_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 15/04/2025",1745401545,[400],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[339],{"post_content":403},{"matched_tokens":404,"snippet":405,"value":406},[83],"e OSS di Torino e \u003Cmark>Provincia\u003C/mark>, siamo andati infatti a ripercorrere","Il primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia Di Federico Giusti della redazione del blog delegati-lavoratori-indipendenti-Pisa sull'ultimo rapporto mondiale sui salari dell'organizzazione internazionale del lavoro (OIL). Il rapporto racconta che nel nostro paese, facente parte del G20, i salari sono diminuiti dal 2008 a oggi dell’8,7%, con un divario di genere del 9,7%, tra i più elevati in tutta l’UE. Federico fa notare che la narrazione del governo annuncia nei media con titoli sensazionalistici che i salari sono aumentati ed è stato superato il divario con l'inflazione che è molto in contraddizione con il rapporto citato. In esso vi è sottolineato che i divari sono legati anche all'etnia: gli autoctoni a parità di mansione guadagnano il 23,3% in più dei cittadini stranieri.\r\nE mentre è lampante come nelle economie avanzate c'è una reale erosione/diminuzione del salario nelle economie emergenti assitiamo ad un crescita costante di esso.\r\nSe non si torna al conflitto di classe non si risale la china...\r\nBuon ascolto\r\n\r\nRapporto mondiale sui salari 2024–25 lo trovate qui:\r\nhttps://www.ilo.org/it/publications/rapporto-mondiale-sui-salari-2024-25-le-tendenze-dei-salari-e-delle\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_15_04_Federico-Giusti-su-ultimi-studi-su-potere-dacquisto-e-contrattazione-sindacale.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo argomento è stato nuovamente quello delle lotte nel mondo del lavoro sociale. Al telefono con Roberto del Movimento Educatori e OSS di Torino e \u003Cmark>Provincia\u003C/mark>, siamo andati infatti a ripercorrere lo sviluppo di questa lotta per la sopravvivenza di almeno un migliaio di posti di lavoro, oltre che di un servizio stesso di assistenza alla cittadinanza. Convincono poco le parole dei rappresentati istituzionali che hanno dato udienza a lavoratori e lavoratrici fino ad ora, perciò sabato 12 Aprile questo gruppo autorganizzato, assieme ai cosidetti \"utenti\" e le loro famiglie, si è dato appuntamento in centro a Torino per un nuovo presidio che denuncia il pietoso stato delle cose di questo settore. Intanto il gruppo di Educatori e OSS di Torino e \u003Cmark>Provincia\u003C/mark> cerca l'allargamento della sua base e nuove potenziali alleanze con altri lavoratori e lavoratrici che potrebbero venire colpiti dalla mancanza di rinnovo delle tariffe, argomento su cui regna una confusione totale, con il comune che definisce il termine ultimo per l'aggiornamento a giugno e la regione a dicembre.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_15_04_Roberto-su-ultimo-presidio-e-continuazione-lotte-educatori-e-oss-Torino-e-Provincia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Arturo del SUDD Cobas, ed è proprio di questo \"giovane\" sindacato nato nella'estate del 2024 che abbiamo ripercorso le fasi che hanno portato alla sua nascita oltre, alle idee le pratiche e l'approccio che lo contraddistinguono nel presente. Il nostro ospite oltre a descriverci in generale delle varie lotte che hanno affrontato in questi mesi di attività, è passato a raccontarci dell'iniziativa \"Primavera 8x5\", con la quale si chiede semplicemente ai datori, di applicare ai lavoratori e lavoratrici contratti di 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana. Rivendicazioni che suonano come antiche ma che sono drammaticamente attuali, infine abbiamo passato in rassegna i prossimi appuntamenti che vedranno coinvolto il SUDD Cobas il 19 Aprile a questo evento e il 1 Maggio a quest'altro.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_15_04_Arturo-SUDD-Cobas-su-nascita-sindacato-e-aggiornamento-mobilitazioni.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[408],{"field":118,"matched_tokens":409,"snippet":405,"value":406},[83],{"best_field_score":163,"best_field_weight":241,"fields_matched":126,"num_tokens_dropped":49,"score":242,"tokens_matched":126,"typo_prefix_score":49},{"document":412,"highlight":426,"highlights":431,"text_match":161,"text_match_info":434},{"comment_count":49,"id":413,"is_sticky":49,"permalink":414,"podcastfilter":415,"post_author":417,"post_content":418,"post_date":419,"post_excerpt":54,"post_id":413,"post_modified":420,"post_thumbnail":421,"post_title":422,"post_type":372,"sort_by_date":423,"tag_links":424,"tags":425},"97159","http://radioblackout.org/podcast/zone-di-sacrificio-il-ritorno-della-miniera-nelleuropa-in-guerra/",[416],"happy hour","ce","Happy Hour. Pillole sintetiche dal mondo-guerra.\r\n1.4 e 1.5 (7.04.24 e 14.04.24)\r\n\r\nI minerali critici sono considerati il fondamento dell'economia del XXI secolo, essenziali per le applicazioni militari - e quindi per lo scellerato piano di riarmo europeo \"Rearm Europe\" recentemente approvato dal Parlamento europeo - per le infrastrutture industriali e per l'elettrificazione nel contesto tanto della cd. \"transizione digitale\" quanto di quella \"energetica\".\r\n\r\nDa Malthus al Club di Roma, da Proudhon a Marx, alla teoria della dipendenza, sono numerosi e contrapposti gli autori che hanno sottolineato non solo che il capitalismo si basa su flussi di materia ed energia, ma anche che la sua crescita si accompagna a \"prelievi\" crescenti nella biosfera e oltre. L'estrattivismo inteso come sfruttamento industriale e distruttivo dell'ambiente, in tutte le sue forme, non ha quindi nulla di nuovo, nell'era moderna, se non forse la parola, della cui storia accenneremo in queste puntate. Rigettando le riduzionistiche declinazioni economiciste del concetto, in questo senso l’estrattivismo nomina il sostrato materiale di tutto il sistema capitalista globale e il suo legame strutturale e indissolubile con la crescente vampirizzazione del mondo (non soltanto quello definito come “naturale”), oggettificato in quanto \"risorsa\".\r\n\r\nLa dimensione materiale e distruttiva del capitalismo termoindustriale viene allo stesso tempo costantemente mistificata, tanto da costituirne un rimosso tale da raggiungere esiti estremi. Come nel caso di Kiruna, in Svezia, nella provincia della Lapponia, che si trova a 150 chilometri a nord del circolo polare artico. Dall'inizio di dicembre, per lunghe settimane, la città è avvolta dalla notte polare. In inverno, la temperatura media è di – 14 °C. Per molto tempo, solo i Saamis hanno popolato queste lande. A seguito della scoperta di un giacimento di ferro, nel 1890, vi si stabilì una società mineraria. La città di Kiruna si è sviluppata vicino alla miniera nel 1903 e oggi ospita più di ventimila persone. La ricchezza del suolo è considerata straordinaria. Ancora lontana dall'essere esaurita, la miniera ha già prodotto più di un miliardo di tonnellate di minerale. La vena del giacimento così prolifico, però, penetra nel terreno con un'inclinazione di 60 gradi, il che la conduce direttamente sotto la città, che viene poco a poco inghiottita dalla miniera. Questa esercita una tale presa sugli abitanti di Kiruna che quando la società mineraria statale che la gestisce ha proposto di spostare la città di 3 km, non ha incontrato alcuna resistenza. Gli abitanti sembrano aver normalizzato il fatto che la miniera, come un Moloch moderno, inghiottisce le loro case, le loro strade, i loro spazi di vita.\r\n\r\nE' di questo rimosso, e del suo nesso con il fondamento ed orizzonte bellico del mondo in cui viviamo, che parliamo nelle due puntate di aprile di Happy Hour, insieme ad una compagna del Collettivo Escombrera, autore del libro \"Il rimosso della miniera. La nuova febbre dell'oro nell'Europa in guerra\" (OGzero, 2024).\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/HAPPY-HOUR-ESTRATTIVISMOpt1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n_prima puntata_7.04.24_\r\n00:00 - a cosa serve l'Energia?\r\n08:19 - addentrarsi nella \"materia\": materie prime critiche, strategiche, terre rare\r\n14:50 - riconfigurazione delle catene di approvvigionamento nella guerra mondiale \"a pezzi\"\r\n22:00 - utilità della miniera: militare, nucleare, AI, medicina, agroindustria, finanza, automotive, rinnovabili...\r\n27:30 - fronti di guerra: i progetti strategici europei e italiani del Critical Raw Material Act, l'Ucraina, la Serbia, Panama, l'Artico\r\n57:45- la realtà estrattiva protoindustriale, la produzione della \"natura a buon mercato\"\r\n1:03:30 - Estratti da \"L'invenzione della tradizione del cavar marmi\" nelle Alpi Apuane (Cheddite?, 2021)\r\n1:07:27 - il caso delle Alpi occidentali, le lingere di galleria\r\n1:16:12 - colonialismo interno ed esterno: il Regio Editto Savoia sulla proprietà del sottosuolo del 1840, applicato in Sardegna nel 1848\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/HAPPY-HOUR-ESTRATTIVISMOpt2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n_seconda puntata_14.04.24_\r\n00:00 - il rapporto metabolico tra Capitale e \"natura\" si dà in relazione all'intreccio tra Scienza e Tecnica\r\n7:10 - il ruolo dello Stato e del capitalismo finanziario transnazionale: il caso di ISPRA e Altamin Ldt\r\n19:40 - genealogia del concetto di \"estrattivismo\", lottare contro le forze che rendono sacrificabili alcuni luoghi di vita\r\n27:50 - intrecci: processi di accumulazione originaria in Europa come nel \"Sud globale\"\r\n36:40 - Zonizzazione e militarizzazione: che mondo produce la miniera?\r\n41:20 - Materie prime \"di carta\": il ruolo della finanza\r\n43:45 - \"Ecologia di guerra\", la mitologia green dell'autonomia energetica nello scenario bellico europeo\r\n48:12 - Chi non può essere cooptato, deve essere silenziato: il dispositivo Nimby\r\n\r\n \r\n\r\n_intermezzi musicali_\r\n\r\nTerra, Caetano Veloso\r\n\r\nLa lingera di galleria, canzone dei minatori\r\n\r\nLes mines de charbon, Claude Nougaro\r\n\r\nOcchi di rana, Kina\r\n\r\nIndecifrabile, Arturo\r\n\r\nWorking in the coal mine, Lee Dorsey","15 Aprile 2025","2025-06-01 18:37:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/Capture-decran-2024-02-16-a-08.23.13.jpg-200x110.png","Zone di sacrificio: il ritorno della miniera nell'Europa in guerra",1744709328,[219],[226],{"post_content":427},{"matched_tokens":428,"snippet":429,"value":430},[73],"di Kiruna, in Svezia, nella \u003Cmark>provincia\u003C/mark> della Lapponia, che si trova","Happy Hour. 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Rigettando le riduzionistiche declinazioni economiciste del concetto, in questo senso l’estrattivismo nomina il sostrato materiale di tutto il sistema capitalista globale e il suo legame strutturale e indissolubile con la crescente vampirizzazione del mondo (non soltanto quello definito come “naturale”), oggettificato in quanto \"risorsa\".\r\n\r\nLa dimensione materiale e distruttiva del capitalismo termoindustriale viene allo stesso tempo costantemente mistificata, tanto da costituirne un rimosso tale da raggiungere esiti estremi. Come nel caso di Kiruna, in Svezia, nella \u003Cmark>provincia\u003C/mark> della Lapponia, che si trova a 150 chilometri a nord del circolo polare artico. Dall'inizio di dicembre, per lunghe settimane, la città è avvolta dalla notte polare. In inverno, la temperatura media è di – 14 °C. Per molto tempo, solo i Saamis hanno popolato queste lande. A seguito della scoperta di un giacimento di ferro, nel 1890, vi si stabilì una società mineraria. La città di Kiruna si è sviluppata vicino alla miniera nel 1903 e oggi ospita più di ventimila persone. La ricchezza del suolo è considerata straordinaria. Ancora lontana dall'essere esaurita, la miniera ha già prodotto più di un miliardo di tonnellate di minerale. La vena del giacimento così prolifico, però, penetra nel terreno con un'inclinazione di 60 gradi, il che la conduce direttamente sotto la città, che viene poco a poco inghiottita dalla miniera. Questa esercita una tale presa sugli abitanti di Kiruna che quando la società mineraria statale che la gestisce ha proposto di spostare la città di 3 km, non ha incontrato alcuna resistenza. 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Ne abbiamo parlato con Giacomo Ferrante, abitante di Falchera, videomaker e conoscitore diretto del cosiddetto \"Sindaco di Falchera\".\r\nCon lui abbiamo presentato i vari appuntamenti che si svolgeranno in vari punti della città e ribadto perché sia importante ripercorrere la storia e le vicende che hanno coinvolto questo mitico militante delle lotte operaie e per il diritto alla casa, che ancora ha tanti stimoli ed insegnamenti da tramandarci. Qui il programma completo dell'iniziativa.\r\nBuon ascolto \r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_08_04_Giacomo-Ferrante-su-Iniziative-su-Tonino-Miccichè.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Gaia Righetto, insegnante ed attivista della provincia di Treviso, che è stata protagonista di un caso mediatico nato dal deputato della Lega Nord Rossano Sacco. Quest'ultimo infatti si è preso la briga di segnalare la docente all'ufficio scolastico, alla notizia della sua convocazione per una supplenza in una scuola media, ritenendola non idonea all'insegnamento a causa della sua vita politica da militante nelle lotte per il diritto alla casa e tante altre che anima nel territorio trevigiano. Con Gaia abbiamo commentato la grande solidarietà che è scaturita da questa macchina del fango, che si prospetta diventare sistemica grazie ad un'ulteriore stretta sul codice di comportamento dei dipendenti pubblici, promesso dal Ministro Valditara per il corpo docente. Un provvedimento, come altri di questo governo, adottati dopo qualche vicenda creata ad hoc per creare scalpore mediatico.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_08_04_Gaia-Righetto-su-vicenda-con-Valditara-e-codice-comportamento-dipendenti-pubblici.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo argomento è stato quello dello sciopero generale previsto per questo venerdì 11 Aprile e della mobilitazione nazionale a Milano di sabato 12. Ne abbiamo parlato con Daniele Mallamaci del SiCobas Torino, dai loro canali social: \"Ribadiamo come organizzazione sindacale:\r\n\r\n- lo sciopero generale indetto dal SI Cobas per il comparto pubblico e privato è confermato per tutta la giornata di venerdì 11 aprile\r\n\r\n- purtroppo con le \"sole\" due eccezioni d ricordiamo la necessità di partecipare a questa prossima importante mobilitazione che inizia domani (dalla mezzanotte di stasera) con lo sciopero generale dell'11 aprile:\r\n- per forti aumenti di salario e riduzione dell'orario di lavoro\r\n- contro guerre e decreti sicurezza\r\n- per dare una risposta di dissenso e protesta alle politiche di padroni e governo.\r\nTorino, alle ore 11 ci ritroveremo in piazza Castello in presidio davanti alla prefettura con i lavoratori e le lavoratrici in sciopero generale, contro economia di guerra e decreto Meloni-Mattarella, per la libertà di lottare.\r\n\r\nInoltre, ricordiamo che sabato 12 aprile come sindacato parteciperemo alla manifestazione nazionale a Milano con concentramento in piazza duca d’Aosta per le ore 14:\r\n\r\n- per la Palestina libera con la resistenza palestina\r\n- per la fine dell'invio di armi in Ucraina e delle \"missioni militari all'estero dello stato italiano\r\n- contro economia di guerra e sfruttamento\r\n- per rilanciare le rivendicazione dello sciopero dell’11 aprile\r\n\r\nInvitiamo tutti a partecipare alla mobilitazione e diffonderne l'invito.\r\n\r\nPer informazioni sullo sciopero generale e prenotazioni bus per manifestazione Milano: contattare il sindacato.\r\n\r\nIL NEMICO É IN CASA NOSTRA\r\nUNITI SI VINCE\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_08_04_Daniele-SiCobas-Torino-su-sciopero-generale-e-aggressione-a-picchetto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","10 Aprile 2025","2025-04-10 10:56:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/a25c5b_a291c03af15047e7825e27625e2cf28dmv2-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 08/04/2025",1744282507,[400],[339],{"post_content":449},{"matched_tokens":450,"snippet":451,"value":452},[73],"Righetto, insegnante ed attivista della \u003Cmark>provincia\u003C/mark> di Treviso, che è stata","Il primo argomento della puntata è stata l'iniziativa dedicata a Tonino Miccichè a 50 anni dalla suo omicidio. 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Quest'ultimo infatti si è preso la briga di segnalare la docente all'ufficio scolastico, alla notizia della sua convocazione per una supplenza in una scuola media, ritenendola non idonea all'insegnamento a causa della sua vita politica da militante nelle lotte per il diritto alla casa e tante altre che anima nel territorio trevigiano. Con Gaia abbiamo commentato la grande solidarietà che è scaturita da questa macchina del fango, che si prospetta diventare sistemica grazie ad un'ulteriore stretta sul codice di comportamento dei dipendenti pubblici, promesso dal Ministro Valditara per il corpo docente. 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Ne abbiamo parlato con Daniele Mallamaci del SiCobas Torino, dai loro canali social: \"Ribadiamo come organizzazione sindacale:\r\n\r\n- lo sciopero generale indetto dal SI Cobas per il comparto pubblico e privato è confermato per tutta la giornata di venerdì 11 aprile\r\n\r\n- purtroppo con le \"sole\" due eccezioni d ricordiamo la necessità di partecipare a questa prossima importante mobilitazione che inizia domani (dalla mezzanotte di stasera) con lo sciopero generale dell'11 aprile:\r\n- per forti aumenti di salario e riduzione dell'orario di lavoro\r\n- contro guerre e decreti sicurezza\r\n- per dare una risposta di dissenso e protesta alle politiche di padroni e governo.\r\nTorino, alle ore 11 ci ritroveremo in piazza Castello in presidio davanti alla prefettura con i lavoratori e le lavoratrici in sciopero generale, contro economia di guerra e decreto Meloni-Mattarella, per la libertà di lottare.\r\n\r\nInoltre, ricordiamo che sabato 12 aprile come sindacato parteciperemo alla manifestazione nazionale a Milano con concentramento in piazza duca d’Aosta per le ore 14:\r\n\r\n- per la Palestina libera con la resistenza palestina\r\n- per la fine dell'invio di armi in Ucraina e delle \"missioni militari all'estero dello stato italiano\r\n- contro economia di guerra e sfruttamento\r\n- per rilanciare le rivendicazione dello sciopero dell’11 aprile\r\n\r\nInvitiamo tutti a partecipare alla mobilitazione e diffonderne l'invito.\r\n\r\nPer informazioni sullo sciopero generale e prenotazioni bus per manifestazione Milano: contattare il sindacato.\r\n\r\nIL NEMICO É IN CASA NOSTRA\r\nUNITI SI VINCE\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_08_04_Daniele-SiCobas-Torino-su-sciopero-generale-e-aggressione-a-picchetto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[454],{"field":118,"matched_tokens":455,"snippet":451,"value":452},[73],{"best_field_score":163,"best_field_weight":241,"fields_matched":126,"num_tokens_dropped":49,"score":242,"tokens_matched":126,"typo_prefix_score":49},{"document":458,"highlight":730,"highlights":735,"text_match":161,"text_match_info":738},{"comment_count":49,"id":459,"is_sticky":49,"permalink":460,"podcastfilter":461,"post_author":463,"post_content":464,"post_date":465,"post_excerpt":54,"post_id":459,"post_modified":466,"post_thumbnail":467,"post_title":468,"post_type":372,"sort_by_date":469,"tag_links":470,"tags":604},"96842","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-31-marzo-al-06-aprile-2025/",[462],"musick to play in the dark","harraga","Lunedì 31 ore 08,30 – GRRAWR - Mix 03/2025 71 minuti [GRRAWR]:\r\n\r\nGRRAWR va alla ricerca del suono del suo cervello. Che suono, odore, gusto, consistenza, aspetto ha l'anima? In questa puntata scopriamo che ha molto in comune con la bile e la saliva, con il tono nasale del clarinetto, con la delicata tensione di spugna dello stomaco, e che piange e ride quando le pare.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 01 ore 08,30 – Sciopero Minatori 5 minuti [Radio Blackout]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 02 ore 08,30 – Il caso Caffaro, una pandemia silenziosa 27 minuti [Radio Cane]: Policlorobifenili, Mercurio, Cromo Esavalente, Tetracloruro di carbonio, Esaclorocicloesano… il tutto ben pressato nelle terre bresciane, dove l’industrializzazione, nel tempo, ha inquinato in maniera cronica, subdola e silenziosa. Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. Di questa realtà fatta di veleni e di assuefazione degli abitanti abbiamo parlato con Marino Ruzzenenti, autore di Un secolo di cloro e… PCB, dal cui racconto emerge un quadro buio, in cui la terra che abitiamo figura come una “variabile dipendente” sottomessa alla logica del profitto.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 03 ore 08,30 – Claudio Lavazza 15 minuti [Porfido]:\r\n\r\nNelle vostre cuffiette, camerette e balconi, gli audiocapitoli di Porfido. Oggi Pestifera la mia vita, autobiografia di Claudio Lavazza.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 04 ore 08,30 – Racconti ovali 1 29 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nEsploriamo il forte legame tra working class, territorio gallese e gioco ovale.\r\nRipercorriamo la storia di tale incontro: tra squadre di provincia, miniere carbonifere e clubhouse di villaggio, fino ad arrivare alla formidabile affermazione della selezione nazionale negli anni ’70.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 04 ore 08,30 – Backwards - L'assedio di Wako 15/08/2020 46 minuti [Radio Blackout, Bacwards]: Malcolm, nella puntata del 15 agosto del 2020 ci ha guidati all'interno dell'oscura vicenda del lungo assedio della comunità Davidiana da parte della polizia e dell'FBI poi nel 1993 nella cittadina texana di Waco\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Intervista musicata a Juanita Apraez Murillo 121 minuti [Radio Blackout, No Trip For Cats]: In un mondo segnato da conflitti, ingiustizie e un futuro alquanto incerto, musica e cinema si ergono come strumenti potenti per portarci lontano dalle ferite della realtà, ma anche per guidarci più a fondo nelle lezioni del passato. 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Dick, andata in onda su Radio Wombat il 3 luglio 2024\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Il ruolo dell'urbano nell'epoca della crisi 41 minuti [Macerie su Macerie]: Il ruolo dell’urbano nell’epoca delle crisi: cittadinanza differenziata, concentrazione economica ed esclusione sociale nelle politiche urbane degli ultimi trent’anni.\r\n\r\nApprofondimento a cura di Macerie su Macerie.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Rote Zora. Guerriglia urbana femminista 18 minuti [Porfido]:\r\n\r\nLettura di alcuni estratti dal libro. Rote Zora è una rete di gruppi di donne e lesbiche che ha portato avanti azioni femministe di guerriglia urbana nella Repubblica Federale Tedesca dagli anni ’70 agli anni ’90. Le loro parole ci arrivano oggi con la stessa potenza del fuoco dei loro sabotaggi. Ogni cuore è una bomba a orologeria.\r\nIl libro è un’autoproduzione femminista del 2018.","1 Aprile 2025","2025-04-11 14:03:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 31 Marzo al 06 Aprile 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In questa puntata scopriamo che ha molto in comune con la bile e la saliva, con il tono nasale del clarinetto, con la delicata tensione di spugna dello stomaco, e che piange e ride quando le pare.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 01 ore 08,30 – Sciopero Minatori 5 minuti [Radio Blackout]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 02 ore 08,30 – Il caso Caffaro, una pandemia silenziosa 27 minuti [Radio Cane]: Policlorobifenili, Mercurio, Cromo Esavalente, Tetracloruro di carbonio, Esaclorocicloesano… il tutto ben pressato nelle terre bresciane, dove l’industrializzazione, nel tempo, ha inquinato in maniera cronica, subdola e silenziosa. Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. Di questa realtà fatta di veleni e di assuefazione degli abitanti abbiamo parlato con Marino Ruzzenenti, autore di Un secolo di cloro e… PCB, dal cui racconto emerge un quadro buio, in cui la terra che abitiamo figura come una “variabile dipendente” sottomessa alla logica del profitto.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 03 ore 08,30 – Claudio Lavazza 15 minuti [Porfido]:\r\n\r\nNelle vostre cuffiette, camerette e balconi, gli audiocapitoli di Porfido. 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Come le note di jazz che hanno accompagnato le lotte per la decolonizzazione e i diritti civili, ci ricordano che le battaglie di ieri continuano a plasmare il nostro presente e possono offrire una bussola per il domani.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Musick To Play In The Dark - Speciale N.O.I.A. records 83 minuti [Radio blackout, Musick to play in the dark]: Speciale con intervista ad Alessandro Magnani, a cura della redazione di musick to play in the dark, sull'etichetta di musica disco italiana N.O.I.A. records.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Hellfest 2024 special - Day two 88 minuti [Radio Blackout, Too Loud For The Crowd]: Un indimenticabile venerdì da orchi al luna park di Sauron, con live reports di: The Devil’s Trade, Imperial Crystalline Entombment, The Acacia Strain, Savage Lands, Polyphia, Satyricon, Emperor e Body Count ft Ice-T! Più in breve Black Rainbows, Fear Factory e Steel Panther.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – IOK1 - No Sundown mix 60 minuti [IOK1, Radio Blackout, Fango Radio]:\r\n\r\nSecond encounter with Fango Radio supporting Radio Blackout.\r\nIOK1 selects an hour of experimental electronics from his vinyl collection.\r\nCo-founder of NUB Project Space, a project based on the research and dissemination of experimental music and out-of-format languages, he’s also a member of Phase collective and part of Fango Radio team together with former RBO guest DPK800.\r\nIn the past, between the ’00s and’ 10s, he was part of Influx, a duo of visual artists focused on vjing and video installations.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Le porte di Tannhäuser - Philip K. Dick 2 114 minuti [Radio Wombat]:\r\n\r\nPuntata del programma Le porte di Tannhäuser dedicata alla biografia e alle opere del grande maestro della fantascienza Philip K. Dick, andata in onda su Radio Wombat il 3 luglio 2024\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Il ruolo dell'urbano nell'epoca della crisi 41 minuti [Macerie su Macerie]: Il ruolo dell’urbano nell’epoca delle crisi: cittadinanza differenziata, concentrazione economica ed esclusione sociale nelle politiche urbane degli ultimi trent’anni.\r\n\r\nApprofondimento a cura di Macerie su Macerie.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Rote Zora. Guerriglia urbana femminista 18 minuti [Porfido]:\r\n\r\nLettura di alcuni estratti dal libro. Rote Zora è una rete di gruppi di donne e lesbiche che ha portato avanti azioni femministe di guerriglia urbana nella Repubblica Federale Tedesca dagli anni ’70 agli anni ’90. Le loro parole ci arrivano oggi con la stessa potenza del fuoco dei loro sabotaggi. 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Al centro degli scioperi e relativi blocchi di hub di tutto il Paese, c'è stato il nuovo ccnl trasporto merci e logistica firmato a gennaio dai sindacati confederali, che, tanto per cambiare non recupera i rincari degli ultimi anni e il costo della vita, oltre a promuovere di fatto il lavoro precario.\r\nSi sono contestati e anche bloccati con scioperi, i maggiori gruppi di trasporti GLS, SDA e BRT per la loro volontà di sottrarrsi ad accordi conquistati in anni di lotte dei lavoratori del SiCobas, come degli altri in generale che lavorano per questi gruppi in continua crescita economica, macinando miliardi sul risparmio del costo del lavoro e sull'evasione fiscale. In conclusione abbiamo fatto un focus sugli scioperi, sempre nella logistica, a livello piemontese e rilanciato le prossime mobilitazioni di piazza in cui il sindacato di base è coinvolto, che vanno al di là delle sole questioni vertenziali, come la piazza che ci sarà il 12 Aprile a Milano contro il comportamento predatorio di Israele, il riarmo europeo, l'economia di guerra e il ddl 1236 ex ddl 1660.\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/F_m_25_03_Fabio-Santoro-SiCobas-Torino-su-sciopero-nazionale-logistica@.mp3\"][/audio]\r\nBuon ascolto \r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato quello del lavoro sociale, ne abbiamo parlato in diretta radio telefonica con Roberto, membro del neonato gruppo di educatori e OSS autorganizzati di Torino e provincia. L'occasione per realizzare questa intervista è nata dal presidio da loro organizzato per lunedì 24 marzo in P.za Palazzo di Città davanti al Municipio, ma oltre a presentare il gruppo di autorganizzati, si è parlato in generale delle critiche condizioni in cui verte il settore a livello locale.\r\nInfatti non essendo state aggiornate le tariffe per l'accreditamento dei servizi di assistenza socio sanitaria scaduti a fine 2024, i fondi rischiano di non essere sufficienti per permettere i servizi stessi, con la prospettiva di lasciare abbandonate persone con grosse fragilità, dalle disabilità fisiche e mentali alle tossicodipendenze. Per questo anche gli utenti e le loro famiglie, sono stati coinvolti nella lotta degli autorganizzati, una lotta che si prospetta lunga e non semplice, ma assolutamente necessaria per migliaia di lavoratori e lavoratrici ed utenti di Torino e Provincia. Infine Roberto invita tutte e tutti a partecipare al presidio previsto per il 12 Aprile, nel pomeriggio, in piazza castello. Per sapere l'orario preciso, tenervi aggiornati e/o potervi unire al loro gruppo, vi lasciamo di seguito i link alle loro social. [1] [2] [3]\r\nBuon ascolto \r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/F_m_25_03_Roberto-presenta-educatori-e-oss-autorganizzati-di-Torino-e-provincia-mobilitazioni-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto con Delio Fantasia\r\ndella FMLUniti-CUB di Cassino (FR) sul convegno nazionale automotive del\r\n12/04/2025 che si terrà nella Sala Consiliare del COMUNE PIEDIMONTE S.G.\r\n(FR). La sua esperienza come operaio e militante sindacale gli ha fatto\r\nsubire il licenziamento ma non ha fermato il suo attivismo. \"È da almeno\r\n15 anni che non ci si fermava a discutere tra operai dell'annosa crisi del\r\nmanifatturiero legato all'automotive e questo convegno è nato con\r\nl'intenzione di non rispondere più alle provocazioni padronale solo di pancia\" ci spiega Delio \"ed è per questo che sono stati invitati Stefano\r\nFassina per affrontare/discutere le proposte e le soluzioni ad una crisi\r\nindustriale nazionale, Giuseppe Marziale per affrontare/discutere i\r\ndiritti sindacali esercitati contro le politiche di contrasto alla\r\ndeindustrializzazione e Davide Bubbico per affrontare/discutere\r\nsull'automotive in Italia tra transizione tecnologica e rischio\r\ndeindustrializzione\". Al convegno è prevista la partecipazione con\r\ninterventi di operai/e del gruppo stellantis ed indotto provenienti dagli stabilimenti italiani. Verrà anche trasmesso in diretta streaming, sui\r\ncanali CUB, e ci saranno le registrazioni disponibili dopo. Abbiamo avuto\r\nmodo di affrontare anche l'annoso nodo del rinnovo contrattuale alla luce\r\ndelle 8 ore di sciopero dei metalmeccanici, proclamate dalla triade\r\nconfederale stranamente unita, per il 28/03/2025 con manifestazioni\r\nregionali e provinciali in tutta Italia per riaprire la trattativa con\r\nFedermeccanica e Assistal.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/F_m_25_03_Delio-Fantasia-presenta-giornata-12-aprile-su-convegno-nazionale-stellantis-e-automotive.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","27 Marzo 2025","2025-03-28 08:01:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/photo_2025-03-26_08-04-50-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 25/03/2025",1743091914,[400],[339],{"post_content":753},{"matched_tokens":754,"snippet":755,"value":756},[73],"OSS autorganizzati di Torino e \u003Cmark>provincia\u003C/mark>. 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In conclusione abbiamo fatto un focus sugli scioperi, sempre nella logistica, a livello piemontese e rilanciato le prossime mobilitazioni di piazza in cui il sindacato di base è coinvolto, che vanno al di là delle sole questioni vertenziali, come la piazza che ci sarà il 12 Aprile a Milano contro il comportamento predatorio di Israele, il riarmo europeo, l'economia di guerra e il ddl 1236 ex ddl 1660.\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/F_m_25_03_Fabio-Santoro-SiCobas-Torino-su-sciopero-nazionale-logistica@.mp3\"][/audio]\r\nBuon ascolto \r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato quello del lavoro sociale, ne abbiamo parlato in diretta radio telefonica con Roberto, membro del neonato gruppo di educatori e OSS autorganizzati di Torino e \u003Cmark>provincia\u003C/mark>. L'occasione per realizzare questa intervista è nata dal presidio da loro organizzato per lunedì 24 marzo in P.za Palazzo di Città davanti al Municipio, ma oltre a presentare il gruppo di autorganizzati, si è parlato in generale delle critiche condizioni in cui verte il settore a livello locale.\r\nInfatti non essendo state aggiornate le tariffe per l'accreditamento dei servizi di assistenza socio sanitaria scaduti a fine 2024, i fondi rischiano di non essere sufficienti per permettere i servizi stessi, con la prospettiva di lasciare abbandonate persone con grosse fragilità, dalle disabilità fisiche e mentali alle tossicodipendenze. Per questo anche gli utenti e le loro famiglie, sono stati coinvolti nella lotta degli autorganizzati, una lotta che si prospetta lunga e non semplice, ma assolutamente necessaria per migliaia di lavoratori e lavoratrici ed utenti di Torino e \u003Cmark>Provincia\u003C/mark>. 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La sua esperienza come operaio e militante sindacale gli ha fatto\r\nsubire il licenziamento ma non ha fermato il suo attivismo. \"È da almeno\r\n15 anni che non ci si fermava a discutere tra operai dell'annosa crisi del\r\nmanifatturiero legato all'automotive e questo convegno è nato con\r\nl'intenzione di non rispondere più alle provocazioni padronale solo di pancia\" ci spiega Delio \"ed è per questo che sono stati invitati Stefano\r\nFassina per affrontare/discutere le proposte e le soluzioni ad una crisi\r\nindustriale nazionale, Giuseppe Marziale per affrontare/discutere i\r\ndiritti sindacali esercitati contro le politiche di contrasto alla\r\ndeindustrializzazione e Davide Bubbico per affrontare/discutere\r\nsull'automotive in Italia tra transizione tecnologica e rischio\r\ndeindustrializzione\". Al convegno è prevista la partecipazione con\r\ninterventi di operai/e del gruppo stellantis ed indotto provenienti dagli stabilimenti italiani. 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