","Turchia. Dalla democratura alla dittatura democratica","post",1468946831,[54,55,56,57,58,59,60],"http://radioblackout.org/tag/colpo-di-stato/","http://radioblackout.org/tag/erdogan/","http://radioblackout.org/tag/gulen/","http://radioblackout.org/tag/nato/","http://radioblackout.org/tag/purghe/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/","http://radioblackout.org/tag/turchia/",[27,23,19,15,17,25,21],{"post_content":63,"tags":68},{"matched_tokens":64,"snippet":66,"value":67},[65],"Purghe","\u003Cmark>Purghe\u003C/mark> di massa, arresti: la vendetta","\u003Cmark>Purghe\u003C/mark> di massa, arresti: la vendetta di Erdogan contro gli oppositori del suo governo, considerati tutti, a torto o a ragione, autori o sostenitori del fallito colpo di Stato militare è durissima.\r\nAmmassati per terra seminudi e con mani e piedi legati, probabilmente nella palestra di un edificio militare. Sono le immagini che circolano in queste ore sui social network, sulle condizioni di detenzione di decine di militari turchi, arrestati in questi giorni. In altre foto si vedono soldati golpisti arrestati con evidenti segni di percosse.\r\nL'ex capo dell'aviazione turca Akin Ozturk avrebbe confessato, durante un interrogatorio, di aver preso parte alla pianificazione del fallito golpe in Turchia.\r\nLe immagini del suo volto, le ferite al capo e al petto inducono a ritenere che la confessione sia stata fatta sotto tortura. \r\n\r\nA Istanbul è stato ucciso a fucilate il vice sindaco Cemil Candas contro il quale due persone hanno aperto il fuoco nella sede della municipalità di Sisli, nel centro di Istanbul.\r\nOltre ai militari e ai giudici, le \u003Cmark>purghe\u003C/mark> coinvolgono la polizia e l'amministrazione. Secondo alcune stime, il provvedimento riguarderebbe quasi il 5% della popolazione turca. Le autorità turche hanno sospeso 30 prefetti su 81. In totale, i dipendenti del ministero dell'Interno sollevati dai loro incarichi sono 8.777, di cui - oltre ai prefetti - 7.899 poliziotti, 614 gendarmi e 47 governatori di distretti provinciali. Ma le prughe toccano anche dipendenti pubblici non direttamente legati alla sicurezza. Oltre alle quasi 12 mila persone già sospese da polizia e magistratura, circa 1.500 dipendenti sono stati sollevati dai loro incarichi dal ministero delle Finanze.\r\nLe autorità turche hanno introdotto una nuova regolamentazione che vieta l'espatrio ai dipendenti pubblici, con alcune eccezioni per alcuni passaporti speciali, che necessiteranno comunque dell'approvazione dell'istituzione presso cui si lavora.\r\nErdogan sostiene la reintroduzione della pena di morte.\r\n\r\nMolto forte è la tensione tra il governo turco e quello statunitense, accusato di dare asilo a Gulen, l'ex alleato di Erdogan, che il sultano di Ankara accusa di essere il deus ex machina del fallito colpo di stato. La base di incirlik, da cui sono partiti gli aerei dei golpisti è una base della Nato. Dal giorno del golpe è stata isolata, privata di elettricità, e circondata dalle truppe fedeli al governo.\r\nDifficile pensare che i militari di stanza nella base NATO ignorassero quello che stava bollendo in pentola. \r\n\r\nQuale scenario interno ed internazionale si profila per la Turchia?\r\n\r\nAl confine siriano le milizie delle comunità del Rojava stanno per concludere la conquista dell'ultimo valico di frontiera con la Turchia: un grosso smacco per Erdogan, che, non per caso nelle ultime settimane aveva dato segnali di aperturta alla Russia di Putin e persino ai nemici giurati della Siria di Assad.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Daniele, anche in vista di un approfondimento che si farà domani sera al presidio di Venaus·\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-07-19-daniele-turchia",[69,71,73,75,77,80,82],{"matched_tokens":70,"snippet":27},[],{"matched_tokens":72,"snippet":23},[],{"matched_tokens":74,"snippet":19},[],{"matched_tokens":76,"snippet":15},[],{"matched_tokens":78,"snippet":79},[17],"\u003Cmark>purghe\u003C/mark>",{"matched_tokens":81,"snippet":25},[],{"matched_tokens":83,"snippet":21},[],[85,91],{"field":28,"indices":86,"matched_tokens":88,"snippets":90},[87],4,[89],[17],[79],{"field":92,"matched_tokens":93,"snippet":66,"value":67},"post_content",[65],578730123365712000,{"best_field_score":96,"best_field_weight":97,"fields_matched":32,"num_tokens_dropped":40,"score":98,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":40},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":100,"highlight":114,"highlights":119,"text_match":122,"text_match_info":123},{"cat_link":101,"category":102,"comment_count":40,"id":103,"is_sticky":40,"permalink":104,"post_author":43,"post_content":105,"post_date":106,"post_excerpt":46,"post_id":103,"post_modified":107,"post_thumbnail":108,"post_thumbnail_html":109,"post_title":110,"post_type":51,"sort_by_date":111,"tag_links":112,"tags":113},[37],[39],"37032","http://radioblackout.org/2016/07/no-alla-repressione-in-turchia-compagnie-rifiutano-obblighi-di-firma-e-chiamano-alliniziativa/","I compagni/e colpiti da obbligo di firma due volte al giorno (!) per una banale contestazione alla sede della Turkish Airlines risalente al settembre 2015 (disposizione del gip Silvia Carosio su richiesta del pm dalle strane amicizie Rinaudo), hanno deciso di non sottostare a questa assurda misura.\r\nConvocano un'assemblea giovedi 28 luglio alle 19 presso la sede di radio blackout e invitano alla presenza al tribunale di Torino venerdi mattina nel caso in cui venga fissata per quel giorno l'udienza del riesame di questo provvedimento.\r\nAscolta la diretta di stamattina con Daniele, uno dei compagni coinvolti:\r\nUnknown\r\nDi seguito il comunicato che sta circolando:\r\nUna resistenza oltremisura\r\nPer l'ennesima volta, il 21 luglio 2016, siamo stati svegliati all'alba dalla polizia. Questa volta, su mandato del solito p.m. Rinaudo, vorrebbero obbligarci a presentarci in commissariato tutti i giorni, due volte al giorno, come misura cautelare per una iniziativa del settembre 2015, quando ci recammo negli uffici della Turkish Airlines di Caselle (Torino), per denunciare la politica terrorista di Erdogan ed esprimere sostegno a chi, in Turchia e in Kurdistan, continua a resistere e a combattere.\r\nIncredibile ma vero, proprio mentre in Turchia dilagano purghe e arresti di massa, mentre Erdogan dichiara la sostanziale destituzione del Parlamento e la sospensione della Convenzione dei diritti umani, in Italia – come in Europa – si finge di scandalizzarsi e intanto si cerca di zittire chi da tempo denuncia il terrorismo dello Stato turco, che non è certo una novità dell’ultim’ora, anzi.\r\nEbbene, stavolta abbiamo deciso di non sottostare a queste limitazioni della libertà.\r\nPrimo, perché – come è esplicitato nella stessa ordinanza restrittiva – questa è finalizzata a impedirci di reiterare le condotte in questione, cioè il sostegno alla resistenza del PKK e alla lotta rivoluzionaria in Kurdistan, un sostegno di cui oggi c'è più bisogno che mai e per il quale, semmai ci fosse qualcosa da rimproverarci, sarebbe di non esser riusciti a fare abbastanza.\r\nE poi perché è ora di reagire a questo stillicidio di misure repressive con cui si stanno tentando di soffocare i movimenti di lotta: soltanto tra la Valsusa e Torino, non si contano più le persone sottoposte a restrizioni. È ora di dire basta! È improrogabile una risposta collettiva, ognuno secondo le proprie possibilità. Perciò la gran parte di noi ha scelto di non collaborare più a limitare la propria libertà, e non si presenterà in commissariato. Se vorrete dovrete assumervi la responsabilità di trascinarci in galera. Noi siamo qui. Al limite andremo a raggiungere quei compagni – Luca e Giuliano – che già stanno scontando in carcere il coraggioso rifiuto di sottostare agli arresti domiciliari, e a cui cogliamo l'occasione per mandare un forte abbraccio. Se pensavate di spaventarci, avete sbagliato bersaglio.\r\nGli imputati e le imputate per l'irruzione alla Turkish Airlines\r\nTorino 22 luglio 2016","25 Luglio 2016","2016-07-26 15:55:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/foto.areoporto.1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/foto.areoporto.1-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/foto.areoporto.1-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/foto.areoporto.1.jpg 600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","No alla repressione in Turchia: compagni/e rifiutano obblighi di firma e chiamano all'iniziativa",1469446736,[],[],{"post_content":115},{"matched_tokens":116,"snippet":117,"value":118},[17],"proprio mentre in Turchia dilagano \u003Cmark>purghe\u003C/mark> e arresti di massa, mentre","I compagni/e colpiti da obbligo di firma due volte al giorno (!) per una banale contestazione alla sede della Turkish Airlines risalente al settembre 2015 (disposizione del gip Silvia Carosio su richiesta del pm dalle strane amicizie Rinaudo), hanno deciso di non sottostare a questa assurda misura.\r\nConvocano un'assemblea giovedi 28 luglio alle 19 presso la sede di radio blackout e invitano alla presenza al tribunale di Torino venerdi mattina nel caso in cui venga fissata per quel giorno l'udienza del riesame di questo provvedimento.\r\nAscolta la diretta di stamattina con Daniele, uno dei compagni coinvolti:\r\nUnknown\r\nDi seguito il comunicato che sta circolando:\r\nUna resistenza oltremisura\r\nPer l'ennesima volta, il 21 luglio 2016, siamo stati svegliati all'alba dalla polizia. 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Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/2025-05-16-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nLa sinistra in ginocchio\r\nBergoglio, in arte Francesco, il papa che ha sedotto la sinistra in cerca di autore. Una sinistra autoritaria allo sbando che non trova altra sponda che quella delle religioni, il cui controllo sui corpi e sulle menti sta aumentando a livello planetario.\r\nTutti in ginocchio. Baciano la mano all’abile gesuita di Buenos Aires, si genuflettono di fronte ai peggiori reazionari islamici, nella speranza, vana, di agganciare le “masse”, di recuperare un ruolo storico affogato nella melma delle purghe staliniane.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti.\r\n\r\n24 maggio. Antimilitaristi allo Space Festival\r\nLo space Festival è un grande kermesse pubblicitaria messa in campo per gettare fumo su quanto avviene nella nostra città, sulla riconversione al settore bellico dopo il tramonto dell’automotive. Film di fantascienza, incontri con gli astronauti, visite al planetario per nascondere un core business che ha nella progettazione e costruzione bellica il proprio core business.\r\nUna buona ragione per contestarli.\r\n\r\nIl ritorno del corporativismo fascista\r\nIn sordina, tra il giubilo dei fascisti, è stata approvata la legge che ci riporta al corporativismo fascista, alla fabbrica come grande famiglia, in cui ciascuno, stando al “proprio posto”, contribuisce al bene dell’impresa, che, neanche a dirlo, corrisponde con il bene di tutt.\r\n\r\nTransfemminismo e anarchia\r\nVi abbiamo anticipato alcuni dei temi di cui si sarebbe parlato in occasione della presentazione del terzo dei Quaderni di Anarres.\r\nIn questo agile opuscoletto abbiamo raccolto due contributi su transfemminismo ed anarchia.\r\nQuesti testi, pur frutto del confronto e della riflessione interna di due gruppi diversi, la Federazione Anarchica Torinese e il Gruppo anarchico Germinal di Trieste, affrontano alcune questioni cruciali nei percorsi di soggettivazione e lotta delle soggettività poste ai margini della narrazione dominante e, insieme, si interrogano sulla possibilità che la decostruzione del genere approdi all’individuo e nel contempo si dia un nuovo universale. Un universale plurale che aggiri le mille trappole identitarie nelle quali troppo spesso cadono i movimenti.\r\nIl linguaggio e l’approccio metodologico sono molto diversi e, quindi, lungi dall’essere ridondanti i due testi sono a nostro avviso complementari. É nostro auspicio che possa scaturirne un dibattito costruttivo. Anarchico e transfemminista.\r\nNe abbiamo parlato con Sara del Germinal di Trieste.\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì sino all’11 giugno… poi si riapre a settembre\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","10 Giugno 2025","2025-06-10 00:24:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/pedatona-scritta-2-200x110.jpg","Anarres del 16 maggio. 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